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34 a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2013/2014 COMUNE DI PIACENZA

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34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLAStagione Teatrale 2013/2014

COMUNE DI PIACENZA

Salt’in Banco 2013/2014 - 34a edizione “Salt’in Banco” vive da trentaquattro anni. Un traguardo significativo e gratificante, e volgendo lo sguardo nel tempo non si può non sottolineare come la rassegna sia cresciuta, come il teatro per ragazzi a Piacenza abbia reagito alle dif-ficoltà e superato problemi, non solo economici. A documentare tutto ciò i segni incisi nel nostro territorio e la crescita del pubblico: è indubbio che “Salt’in Banco” abbia contribuito ad avvicinare i giovani al teatro, proponendo negli anni l’occasione per affrontare nuove sfide, nuovi progetti, anche ambiziosi, per non cadere nella noiosa ripetitività. Nato agli inizi degli anni Ottanta, “Salt’in Banco” è una delle prime esperienze di teatro ragazzi in Italia. Da allora molti scenari sono cambiati, dal punto di vista politico (il Fondo Unico per lo Spettacolo, il quadro normativo regio-nale e nazionale etc.), produttivo ed estetico, ma il progetto resta ancora vivo ed attuale, non ha mai abbandonato i presupposti culturali, etici e pedagogici che lo hanno ispirato. Anche a fronte della crisi che stiamo vivendo e dei diffusi smarrimenti intellettuali ed etici “Salt’in Banco” ha saputo reagire, ha dato risposte precise e chiare, inven-tando nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico, creando uno spazio nel quale i ragazzi siano protagonisti e non solo fruitori, grazie ad un’azione pedagogica, estetica e culturale. La Stagione Teatrale 2013/2014 è ricca di opportunità di scelta e di progetti: 24 titoli, 14 compagnie, 11 laboratori, 11 progetti formativi, con compagnie giovani ma di grande professionalità, competenza, esperienza e senso della ricerca. In occasione del Bicentenario Verdiano si ripropone, con modalità artistiche innovative, il progetto La notte di San Donnino realizzato (nel 2001) da Teatro Gioco Vita in collaborazione con la Piccola Orchestra Avion Travel, e ora in partnership con la Fondazione Teatri di Piacenza. Anni Verdi si caratterizza inoltre come laboratorio tra ombre e musica per narrare la fiaba di Giuseppe Verdi bambino, affidando ai ragazzi il compito di inventare una storia sull’infanzia del Maestro di Busseto. Benvenuti a tutti in questa nuova stagione di teatro ragazzi “Salt’in Banco”, stagione profonda, leggera, generosa, ricca di sogni, di gioia... e foriera di nuovi talenti. Diego Maj Tiziana Albasi Direttore artistico - Teatro Gioco Vita Assessore alla Cultura e Turismo - Comune di Piacenza

È sempre molto difficile sintetizzare i contenuti della Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”, perché ogni volta sia-mo di fronte a una complessa articolazione di spettacoli, laboratori, compagnie, esperienze artistiche, temi, linguaggi e tecniche, occasioni di approfondimento didattico e di formazione… Anche nella stagione 2013/2014 si conferma tale complessità, che riteniamo sia una preziosa opportunità in più per le scuole. Gli spettacoli, con modalità artistiche sempre diverse e originali, mettono in scena le fiabe della tradizione (da La Bella e la Bestia a Biancaneve e altri racconti dei Fratelli Grimm), i classici di ieri e di oggi (da Omero a Tonino Guerra e Daniel Pennac), i libri per l’infanzia (come le storie illustrate di Max Velthuijs, Nadja, Ulf Stark e Wolf Erlbruch). Raccontano anche i temi e i problemi della contemporaneità, che come singoli e come società ci troviamo ad affrontare fin da piccoli: la scuola e l’educazione, i rapporti tra le generazioni, la difesa dell’ambiente, l’integrazione e il razzismo, la crudeltà della guerra e i diritti dell’in-fanzia e dell’adolescenza, la fatica di crescere e di superare le sofferenze e le paure, l’accettazione delle diversità, i segreti dell’universo e le grandi domande della vita. Quello di “Salt’in Banco” è anche un teatro che narra storie di animali, di cuccioli e di bambini, che mette in scena libri e giochi, suoni e colori dell’infanzia, fantasia e creatività. E lo fa con oggetti e parole, attori e danzatori, pupazzi e videoproiezioni, ombre e bolle di sapone, musica e immagini.Un teatro da vedere, ma anche da sperimentare e interpretare nei suoi segni e nelle sue regole, da analizzare attraver-so gli autori classici e contemporanei e le letture registiche più innovative ed originali, da confrontare con la letteratu-ra e la scena internazionale. Grazie agli incontri, ai laboratori e ai progetti formativi pensati per ogni fascia di età.Un teatro che diverte e fa pensare, che sa andare in profondità senza mai rinunciare al gioco e alla leggerezza.

Simona Rossi Teatro Gioco Vita

Dalla parte della Cultura.

via S. Eufemia, 12/13 - 29121 PiacenzaTel. 0523.311111 - Fax 0523.311190

[email protected] - www.lafondazione.com

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SALT’IN BANCO2

TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione

Direttore Diego Maj

Via San Siro, 9 - 29121 PiacenzaTel. 0523.315578 - 0523.332613Fax [email protected]

EDIZIONE 2013/2014

INDICE

GLI SPAZI 3

3 Teatro Gioia - Via Melchiorre Gioia, 20

4 Officina delle Ombre - Via Fulgonio, 7

4

1 2

3

Negli ultimi anni abbiamo purtroppo riscontrato un uso crescente dei telefoni cellulari durante gli spettacoli, che oltre a creare disagi tecnici nel corso delle rappresentazioni, costituisce un elemento di disturbo e di mancanza di rispetto nei confronti degli altri spettatori. Preghiamo pertanto gli insegnanti e/o gli adulti accompagnatori di verificare che i telefoni cellulari non siano introdotti in sala dagli studenti.Durante gli spettacoli è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video.

La presenza nei teatri e nelle altre sedi di attività del personale di Teatro Gioco Vita è legata all’organizzazione degli spettacoli e delle altre iniziative di “Salt’in Banco”. Per qualsiasi comunicazione, si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici di Teatro Gioco Vita.

2 Teatro Municipale - Via Verdi, 41

1 Teatro Comunale Filodrammatici - Via Santa Franca, 33 Biglietteria e Uffici Teatro Gioco Vita - Via San Siro, 9

Coordinamento editoriale Simona RossiRedazione Simona Rossi, Marilisa Fiorani, Emma-Chiara PerottiHa collaborato Lucia Macalli

Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj

Stampa settembre 2013

L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati

Guida alla scelta degli spettacoli....................................4Guida alla scelta dei laboratori......................................6Cartellone....................................................................8Informazioni...............................................................11Anni Verdi - Progetto Speciale........................................13SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITARanocchio..................................................................14Piccolo Asmodeo.........................................................15La pietra e il bambino...................................................16Cane Blu.....................................................................17 Circoluna...................................................................18 Il cielo degli orsi............................................................19 Ombromania...............................................................20SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITIL’omino della pioggia...................................................21Ma che bella differenza................................................22Il cannocchiale di Galileo.............................................23Giardini di plastica.......................................................24Questa zebra non è un asino.........................................25La Bella e la Bestia.......................................................26Chi ha paura dell’uomo nero?......................................27Come un romanzo.......................................................28Piccolo. L’ultimo albero................................................29Il grande racconto.......................................................30Biancaneve................................................................31Grimm.....................................................................32Goccia a goccia..........................................................33John Tammet...............................................................34Il viaggio.....................................................................35Mammatrigna..........................................................36Il cubo magico............................................................37LABORATORIDal fumetto al teatro d’ombre......................................38Tutti i colori dell’ombra................................................39

Pina e i suoi amici vanno a scuola.................................40Una giornata a teatro..................................................41Smascherando.............................................................42Laboratori di teatro......................................................43Tutti sul palco!.............................................................44Se l’ombra gioca a nascondino....................................45“Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo......................46Musica... ombre... figure... ...........................................47Seguendo l’ombra di un piccolo re.................................48INCONTRI E PROGETTI FORMATIVIDentro il teatro............................................................49La scrittura scenica......................................................50Dietro il sipario............................................................51Chi è di scena?.............................................................52Daniel Pennac a Piacenza...........................................53La magia di Eduardo...................................................54Carlo Goldoni e il suo teatro.......................................55Leopardi, la poesia della scena...................................56Alla ricerca di un futuro incerto...................................57La scena contemporanea francese..............................58 SCS / Studenti-Critici-Spettatori.....................................59ALTRI PROGETTIL’Officina della Fantasia...............................................60In compagnia di… Elmer e Pina....................................61FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEOL’altra scena................................................................62 STAGIONE DI PROSATre per Te 2013/2014.................................................64Speciale Studenti - Informazioni...................................66TEATRO PER LE FAMIGLIEA teatro con mamma e papà 2013/2014.....................67 OLTRE IL SIPARIO E ancora... ..................................................................68

SPETTACOLIGUIDA ALLA SCELTA4

SPETTACOLI DI

TEATRO GIOCO VITA

RANOCCHIO Gioia 8, 14

PICCOLO ASMODEO Filodrammatici 8, 15

LA PIETRA E IL BAMBINO Filodrammatici 8, 16

CANE BLU Filodrammatici 9, 17

CIRCOLUNA Filodrammatici/Gioia 9, 18

IL CIELO DEGLI ORSI Filodrammatici 10, 19

OMBROMANIA Gioia 10, 20

SPETTACOLIDELLE

COMPAGNIEOSPITI

L’OMINO DELLA PIOGGIA Filodrammatici 8, 21

MA CHE BELLA DIFFERENZA Filodrammatici 8, 22

IL CANNOCCHIALE DI GALILEO Filodrammatici 8, 23

GIARDINI DI PLASTICA Filodrammatici 8, 24

QUESTA ZEBRA NON È UN ASINO Filodrammatici 9, 25

LA BELLA E LA BESTIA Filodrammatici 9, 26

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? Filodrammatici 9, 27

COME UN ROMANZO Filodrammatici 9, 28

PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO Filodrammatici 9, 29

IL GRANDE RACCONTO Filodrammatici 9, 30

BIANCANEVE Filodrammatici 9, 31

GRIMM Filodrammatici 10, 32

GOCCIA A GOCCIA Filodrammatici 10, 33

JOHN TAMMET Filodrammatici 10, 34

IL VIAGGIO Filodrammatici 10, 35

MAMMATRIGNA Filodrammatici 10, 36

TITOLO TEATRO

GUIDA ALLA SCELTA 5

ASILONIDO

SCUOLADELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

DI 1° GRADOSECONDARIASUPERIOREINFO alle PAGINE

DESTINATARI

CELEBRAZIONIVERDIANE ANNI VERDI Municipale 8, 13

IL CUBO MAGICO Filodrammatici 10, 37

CL. 1-2-3-4

CL. 4-5

CL. 4-5

CL. 2-3

CL. 1-2-3

CL. 3-4-5

CL. 1-2-3

CL. 4-5

CL. 1-2

CL. 1-2

LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

GUIDA ALLA SCELTA6

LABORATORI

INCONTRIE PROGETTIFORMATIVI

DAL FUMETTO AL TEATRO D’OMBRE Officina delle Ombre 38

TUTTI I COLORI DELL’OMBRA Scuole 39

PINA E I SUOI AMICI VANNO A SCUOLA Scuole 40

UNA GIORNATA A TEATRO Officina delle Ombre 41

SMASCHERANDO Scuole 42

LABORATORI DI TEATRO Teatro Gioia 43

TUTTI SUL PALCO! Scuole 44

DENTRO IL TEATRO Scuole 49

LA SCRITTURA SCENICA Teatro Filodrammatici 50

DIETRO IL SIPARIO Scuole 51

CHI È DI SCENA? Scuole 52

DANIEL PENNAC A PIACENZA Teatro Municipale, Tra pagina scritta e palcoscenico Teatro Filodrammatici 53

LA MAGIA DI EDUARDO Scuole, Teatro Municipale 54

CARLO GOLDONI E IL SUO TEATRO Scuole, Teatro Municipale 55

LEOPARDI, LA POESIA DELLA SCENA Scuole, Teatro Municipale 56

ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTO Scuole, Teatro Gioia 57

LA SCENA CONTEMPORANEA FRANCESE Teatro Filodrammatici 58

SCS / STUDENTI-CRITICI-SPETTATORI Scuole, Teatro Gioia, Teatro Filodrammatici 59

L’OFFICINA DELLA FANTASIA Officina delle Ombre 60

IN COMPAGNIA DI... ELMER E PINA Officina delle Ombre 61

TITOLO DOVE

GUIDA ALLA SCELTA 7

PRIMARIA SECONDARIADI 1° GRADO

SECONDARIASUPERIOREINFO PAGINA

DESTINATARI

INSEGNANTI TUTTO IL PUBBLICO

SCUOLADELL’INFANZIA

SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO Scuole 45

“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO Scuole 46

MUSICA... OMBRE... FIGURE... Scuole 47

SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE Scuole 48

ALTRIPROGETTI

educatorianimatoriinsegnanti

incontri aperti a tutto il pubblico

bambinida 5 a 10 anni

bambini da 3 a 7 anni e genitori

Teatro dell’Archivolto

QUESTA ZEBRA NON È UN ASINOLa storia di un’amicizia più forte della guerraDa 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° gradoTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 30 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45venerdì 31 gennaio 2013 - ore 9 e ore 10.45

Teatro del Canguro

LA BELLA E LA BESTIADa 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 3 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*martedì 4 febbraio 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Centro Teatrale MaMiMò

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?Da 4 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 10 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*martedì 11 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro dell’Archivolto

COME UN ROMANZODa Daniel PennacDa 13 anni - Secondaria di I° grado, Secondaria SuperioreTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45

Teatro Gioco Vita

CANE BLUDa Chien Bleu di NadjaDa 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImartedì 25 febbraio 2014 - ore 10mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 10*giovedì 27 febbraio 2014 - ore 10venerdì 28 febbraio 2014 - ore 10* la recita sarà effettuata solo nel caso risultinoesauriti i posti nelle altre date

Teatro del Buratto

PICCOLO. L’ULTIMO ALBERODa 4 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 6 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 7 marzo 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro delle Briciole

IL GRANDE RACCONTODa 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria SuperioreTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImartedì 11 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*mercoledì 12 marzo 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

La Baracca Testoni Ragazzi

BIANCANEVEDa 6 a 11 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 13 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 14 marzo 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro Gioco Vita

CIRCOLUNAL’unico circoteatro d’ombre al mondoDa 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’InfanziaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 20 marzo 2014 - ore 10venerdì 21 marzo 2014 - ore 10lunedì 24 marzo 2014 - ore 10martedì 25 marzo 2014 - ore 10mercoledì 26 marzo 2014 - ore 10TEATRO GIOIAmartedì 6 maggio 2014 - ore 10*mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10*giovedì 8 maggio 2014 - ore 10*venerdì 9 maggio 2014 - ore 10*(spettacolo a pubblico limitato)* le recite di maggio saranno effettuate solo nel caso risultino esauriti i posti nelle date di marzo

CARTELLONE8

PROGRAMMA 2013/2014Teatro Gioco Vita

RANOCCHIODall’opera di Max Velthuijs Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’InfanziaTEATRO GIOIAlunedì 11 novembre 2013 - ore 10martedì 12 novembre 2013 - ore 10mercoledì 13 novembre 2013 - ore 10giovedì 14 novembre 2013 - ore 10venerdì 15 novembre 2013 - ore 10(spettacolo a pubblico limitato)

Teatro Gioco Vita

PICCOLO ASMODEODa Lilla Asmodeus di Ulf StarkDa 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImartedì 26 novembre 2013 - ore 10*mercoledì 27 novembre 2013 - ore 10giovedì 28 novembre 2013 - ore 10venerdì 29 novembre 2013 - ore 10* la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti i posti nelle altre date

Michele Cafaggi

L’OMINO DELLA PIOGGIADa 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 2 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45*martedì 3 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Teatro Gioco Vita

LA PIETRA E IL BAMBINOUna favola di Guia RisariDa 4 a 9 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImercoledì 4 dicembre 2013 - ore 10giovedì 5 dicembre 2013 - ore 10venerdì 6 dicembre 2013 - ore 10

Teatro dell’Archivolto

MA CHE BELLA DIFFERENZALa diversità spiegata ai bambiniDa 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 13 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 martedì 14 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45

Gruppo Alcuni

IL CANNOCCHIALE DI GALILEODa 5 a 10 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 16 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 17 gennaio 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Cantieri Teatrali Koreja

GIARDINI DI PLASTICADa 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 27 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45martedì 28 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45

Teatro Gioco VitaFondazione Teatri di PiacenzaProgetto Speciale Bicentenario Verdiano

ANNI VERDIFavola di Giuseppe Verdi bambinoDa 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO MUNICIPALEgennaio-febbraio-marzo 2014 date da concordare con le classi interessate(laboratorio/spettacolo a pubblico limitato)

INFORMAZIONI 11

Salt’in Banco 34a edizioneTEATRO GIOCO VITATeatro Stabile di InnovazioneVia San Siro, 9 - 29121 PiacenzaTelefono 0523.315578 - 0523.332613Fax 0523.338428

Direzione artistica Diego Maj

Ufficio ScuolaSimona Rossi, responsabile ([email protected])Emma Chiara Perotti, prenotazioni ([email protected])Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli, biglietteria ([email protected]; [email protected])

Orari di apertura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita dal lunedì al giovedì ore 9.30-13 e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13

BIGLIETTI • Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia euro 4• Primaria euro 4,50• Secondaria di 1° grado euro 5• Secondaria Superiore euro 6Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori. L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari. L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle famiglie residenti nel Comune di Piacenza).La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompa-gnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo. Altre modalità di pagamento potranno essere concorda-te con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

PRENOTAZIONI I posti per tutti gli spettacoli nel cartellone di “Salt’in Banco” 2013/2014 si prenotano a partire da lunedì 14 ottobre 2013.La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giun-gessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante re-ferente per concordare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli alternativi.Le richieste per un determinato spettacolo saranno sod-disfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o dop-pie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiun-tiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile

CARTELLONE10

Riserva Canini

GRIMMI guardiani del pozzoDa 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 27 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 28 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45** se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Ferruccio Filipazzi

GOCCIA A GOCCIADa 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 31 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45martedì 1 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45mercoledì 2 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

L’OrganizzazioneTeatro delle Briciole

JOHN TAMMETFa sentire le persone molto così: -?Da 9 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria SuperioreTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 3 aprile 2014 - ore 10*venerdì 4 aprile 2014 - ore 10* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45

Teatro Gioco Vita

IL CIELO DEGLI ORSIDue storie di Wolf ErlbruchDa 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIlunedì 7 aprile 2014 - ore 10*martedì 8 aprile 2014 - ore 10*mercoledì 9 aprile 2014 - ore 10giovedì 10 aprile 2014 - ore 10venerdì 11 aprile 2014 - ore 10lunedì 14 aprile 2014 - ore 10martedì 15 aprile 2014 - ore 10mercoledì 16 aprile 2014 - ore 10* recite a pubblico limitato

Teatro Gioco Vita

OMBROMANIALezione/spettacolo sull’ombra e il teatro d’ombreDa 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO GIOIAmercoledì 23 aprile 2014 - ore 10giovedì 24 aprile 2014 - ore 10lunedì 28 aprile 2014 - ore 10martedì 29 aprile 2014 - ore 10mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10(pubblico omogeneo per fasce di età)

Teatro delle Briciole

IL VIAGGIOOvvero una storia di due vecchiDa 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImartedì 29 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45*mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

Sipario Toscana

MAMMATRIGNADa 6 a 10 anni - PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICImartedì 6 maggio 2014 - ore 10mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10

Pandemonium Teatro

IL CUBO MAGICODa 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, PrimariaTEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIgiovedì 8 maggio 2014 - ore 9 e ore 10.45*venerdì 9 maggio 2014 - ore 10* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10

INFORMAZIONI12

scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto.All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare la presenza di alunni non deambulanti. I posti in tea-tro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diver-samente abili, data di prenotazione, ecc.

ORARIO DEGLI SPETTACOLI• Unica rappresentazione: ore 10• Doppia rappresentazione: ore 9.15 e ore 10.45 / ore 9 e ore 10.45Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo.In caso di esubero di adesioni, per spettacoli pro-grammati alle ore 10, potranno essere introdotte doppie rappresentazioni suddividendo le classi pre-notate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita già programmata in calendario, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni po-trà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita).

LABORATORI, INCONTRI, PROGETTI E PERCORSI FORMATIVILe prenotazioni si accettano a partire da lunedì 23 settembre 2013. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli eventuali costi relativi ai vari pro-getti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

COMUNICAZIONI La Direzione si riserva di apportare al programma, alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle rappresentazioni le modifiche determinate da mo-tivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause di forza maggiore. In tali casi sarà data comunica-zione il prima possibile alle scuole interessate.Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spettacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione tele-fonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richie-

ste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenota-zione deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa cre-are problemi organizzativi al Teatro e togliere l’oppor-tunità ad altre scuole di poter assistere alle rappre-sentazioni.

AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA

in collaborazione con

Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente in vigore una particolare facilitazione per le famiglie con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spet-tacoli per le scuole di “Salt’in Banco”.Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo, nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamen-te previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore (che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria, relativamente al fratello che per primo ha assistito ad una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di ap-partenenza, classe e spettacolo visto).I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situa-ti nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei loro alunni.

COMUNE DI PIACENZAAssessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglieServizio Programmazione

PROGETTO SPECIALE - BICENTENARIO VERDIANO

ANNI VERDIFavola di Giuseppe Verdi bambino

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di InnovazioneFONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA

a cura di Federica Ferraridisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche e canzoni Piccola Orchestra Avion Travel

pubblico: da 6 a 10 anni - durata 120 minutilaboratorio tra ombre e musica

Un laboratorio teatrale che è allo stesso tempo occa-sione per parteci pare e giocare in prima persona “al teatro” e incontrare un bambino un po’ speciale, un bambino di nome Giuseppe Verdi. Un progetto che Teatro Gioco Vita ha pensato nel bi-centenario della nascita del grande compositore e che trae ispirazione dai materiali dello spettacolo La notte di San Donnino nato e realizzato con la Piccola Orchestra Avion Travel nel 2001 in occasione delle manifestazioni per il centenario della morte di Verdi. Dalla galleria di disegni e sagome di Nicoletta Garioni e dalle musiche e can zoni degli Avion Travel realizzate per lo spettacolo, Teatro Gioco Vita inten de partire per proporre un laboratorio ludico-pratico sul teatro d’om-bre che traduce in figure animate l’infanzia di Giuseppe Verdi e alcuni accadimenti, situazioni o personaggi che abbiamo immaginato come archetipi dei grandi prota-gonisti verdiani: una favola, appunto, quella di Verdi bambino, perché per usare le parole del maestro “co-piare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio…”.Il piccolo Verdi prenderà così vita sullo schermo del teatro d’ombre e inviterà i bambini a giocare con lui: sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’om-bre fino alla costruzione, insieme agli insegnanti, di una o più sagome che rappresente ranno i personaggi della favola di Giuseppe bambino. I partecipanti al laboratorio saranno coinvolti e guidati dagli animatori di Te atro Gioco Vita in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro in-

canto dove potranno giocare con Verdi bambino e tutti insieme. Potranno così nascere storie, avventure, viaggi che partendo da un episodio immaginato dell’infanzia di Giuseppe Verdi, sulle note della Piccola Orchestra Avion Travel, si trasferiranno liberamente sulla scena, di-ventando il semplice pretesto per giocare tra bambini e adulti senza altri fini che il piacere dello stare insieme.Le sagome e gli altri materiali realizzati dai partecipanti durante il laboratorio sotto la guida degli animatori di Teatro Gioco Vita rimarranno in possesso dei bambini, come testimonianza di una giornata trascorsa in com-pagnia del giovane Verdi.

Programma e informazioniIl laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambi-no (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). L’attività laboratoriale si svolgerà al Teatro Municipale (orari e date da concordare diretta-mente con gli insegnanti delle classi interessate).

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

RANOCCHIODall’opera di Max Velthuijs

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

con Marco Ferro, Valeria Saccoadattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchiregia Fabrizio Montecchiscene Nicoletta Garionisagome Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs)musiche Michele Fedrigotticostumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Maddalena Maj / Anna Adornolo spettacolo è tratto dai libri di Max Velthuijs Frog is Sad,Frog in Love, Frog and the Birdsong, Frog is Frog,Frog is Frightened editi da Andersen Press - London pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore (spettacolo a pubblico limitato)

Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ra-nocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affron-tano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasio-ne per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore pro-vato da Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura vera e della paura di aver paura. Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità, le vicende di Ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour genti-le, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno parlando di sé, ma nel fare questo ci parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprat-tutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni

giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta. Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più ce-lebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate.

Lo stupore impresso nello sguardo di un bambino è lo stesso che accompagna sempre Ranocchio (anche lui bambino) nella scoperta delle cose del mondo. Uno stu-pore che è sorpresa, curiosità e incredulità ma è anche voglia di scoprire, di capire, e di lasciarsi coinvolgere dall’infinita ricchezza della vita. E non c’è avventura più bella che vivere. Perché la vita è, come dice proprio Ra-nocchio: “una cosa meravigliosa”. E lo è anche quando vivere vuol dire affrontare una tristezza che ci prende senza ragione o quando ci dobbiamo confrontare con una paura della quale non conosciamo il motivo. Anche quando vivere ci impone di superare la scoperta dolo-rosa della morte o ci porta ad apprezzare la gioia che l’incontro con l’altro ci trasmette. Per godere della vita insomma bisogna viverla, bisogna farne “esperienza”. Come il teatro.

Fabrizio Montecchi

14 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

PICCOLO ASMODEOda Lilla Asmodeus di Ulf Stark

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

con Tiziano Ferrariadattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni Nicoletta Garionimusiche Michele Fedrigottisagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari luci e fonica Davide RigodanzaLilla Asmodeus, Ulf Stark © Colombine Teaterforlag Stockholm

Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatroragazzi e giovani”

pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minutiteatro d’ombre e teatro d’attore

Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli al-beri, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua ani-ma!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”.Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viag-gio sulla terra. Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi pro-metti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvol-gente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non

riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina…Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poe-sia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust.

Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con legge-rezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li af-fascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore. E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole scambiare il nostro Asmodeo?Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensa-re e forse anche commuovere.

Fabrizio Montecchi

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

LA PIETRA E IL BAMBINOUna favola di Guia Risari

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

con Domenico Sannino, Laura Zeollatesto Guia Risariregia e scene Fabrizio Montecchidisegni Nicoletta Garionisagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrarimusiche Michele Fedrigottiluci e fonica Anna Adorno

pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minutiteatro d’ombre e teatro d’attore

Tra le tante suggestioni di questa storia, c’è soprattutto un messaggio di speranza. Anche in mezzo alle situazio-ni più disperate, si può amare e farsi amare, ascoltare, capire, ritrovare la voce per poi un giorno raccontare la propria storia.

Guia Risari

Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole, vive-va, da tempo immemore, una pietra. Di grandezza me-dia, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e argentati sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali ma anche la loro elasticità. Quando un animale le si avvici-nava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche misura e forma. La pietra amava gli altri esseri viventi e soprattutto giocare con loro. Dava anche dei consigli a modo suo, perché non aveva una voce.Un giorno arrivò da lei un bambino. Era solo. Non se ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra l’aveva toccato. E la fatica. Si sedette vicino alla pietra e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di lei e si addormentò…

Così inizia la storia de La pietra e il bambino, un raccon-to breve di Guia Risari, scrittrice e autrice di molti libri per bambini. Da questo testo Teatro Gioco Vita ha trat-to, sempre facendo uso del suo linguaggio teatrale che fonde ombre e attori, uno spettacolo che vuole essere un canto alla vita e al mistero della natura. Un invito a non dimenticare che tutto quel che ci cir-

conda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose più straordinarie. Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla di-mensione sensoriale e affettiva, a farsi trasportare nel mondo pieno di meraviglie che è il nostro, un universo dove non ci sono dei ex-machina o azioni magiche, ma tutto è intimamente pervaso dalla forza della simpatia che spinge gli esseri a incontrarsi e ad aiutarsi. Così, nell’immaginazione di un bambino solo e abban-donato, anche una pietra può trasformarsi in una gran-de madre consolatrice e quest’incontro rappresentare simbolicamente, nell’immaginazione del pubblico, il legame eterno tra l’umanità e la terra.Nella storia de La pietra e il bambino, però, protagonisti sono anche i tanti animali, il piacere del gioco, i disa-stri della guerra e la forza del canto. E anche il pianto che trasforma il minerale in donna, in madre, in una narratrice che guarisce la tristezza del bambino con la forza delle storie. Così, sulla collina, il bambino sfuggito alla guerra e la donna con i capelli dai riflessi di pietra inaugurano un nuovo mondo di felicità.Dopo aver raccontato tante storie attingendo dal vasto repertorio di libri illustrati per bambini Teatro Gioco Vita ha voluto, per questa nuova produzione, commissionare un testo originale a una giovane ma affermata autrice italiana: Guia Risari. Con questa scelta Teatro Gioco Vita intende stimolare nuove forme di scrittura e dram-maturgia per il pubblico dei più piccoli e promuovere un diverso rapporto tra scrittori, editoria e teatro per l’infanzia.

16 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

CANE BLUda Chien Bleu di Nadja

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

con Deniz Azhar Azari, Laura Dell’Albaniadattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchiregia Fabrizio Montecchiscene Nicoletta Garionisagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Nadja)musiche Michele Fedrigotticostumi Sara Bartesaghi Galloluci e fonica Anna AdornoChien Bleu, Nadja © L’Ecole des Loisirs - Paris

pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore

Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su di lui e lo protegge?

Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove che non si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e misterioso. Ma Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore, l’amico, il confidente di Carlotta. Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta, fatta di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre che, una volta scoperto il legame tra i due, impedisce alla piccola di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del pericolo la salva, difendendola dall’attacco dello Spirito del bosco nel quale la bambina si era persa. Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quoti-diana, che s’insinua nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza. Con questa produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio nel mondo del libro illustrato per bambini scegliendo un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi e delle sue illustrazioni. L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione per Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il pro-

prio linguaggio delle ombre e sviluppare nuove forme rappresentative ed espressive per il pubblico dei più piccoli.

Nadja Nadja è nata nel 1955 ad Alessandria d’Egitto, da una madre russa, pittrice e illustratrice, e da un padre me-dico libanese. La sua infanzia in Libano e nella regione parigina non ha niente di ordinario: nessuna scuola ma corsi per corrispondenza fino all’età di 13 anni e, so-prattutto, le storie raccontate e disegnate da sua madre, Olga Lecaye. Nel 1989, con Chien Bleu, un libro illustra-to con forti colori, Nadja ottiene il Premio “Totem” al Salon du livre de jeunesse de Montreuil. Da allora sono seguiti molti altri libri, che introducono uno stile sem-pre più espressionista nella sua pittura a piena pagina. Ama anche scrivere con suo figlio, Raphaël Fejtö, e suo fratello, Grégoire Solotareff, con il quale ha realizzato parodie di favole celebri. Nadja ha anche pubblicato la famosa serie di Momo per i piccoli e i meno piccoli ed ha scritto romanzi grafici anche per adulti. Vive a Parigi dove divide il suo tempo tra pittura e illustrazione.

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

CIRCOLUNAL’unico circoteatro di ombre al mondo

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchicon Elena Griseri, Tiziano Ferraritesto Nicola Lusuardiregia e scene Fabrizio Montecchidisegni e sagome Nicoletta Garionimusiche Leif Hultqvistcostumi Inkan Aignerluci e fonica Davide Rigodanzasi ringrazia Dockteatern Tittut

pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minutiteatro d’ombre e teatro d’attore(spettacolo a pubblico limitato)

Benvenuti a CIRCOLUNA!!…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna!Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! Acrobazie! Trasformazioni!Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’om-bra? No??Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio picco-lo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo.Cosa aspettate a entrare? Venite?Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventa-no!

Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che par-la dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni

incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso tempo semplice e dram-matica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà im-provvisamente lo spettacolo… che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto…Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collabora-zione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realiz-zato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande rit-mo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio.

18 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

IL CIELO DEGLI ORSIDue storie di Wolf Erlbruch

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

regia e scene Fabrizio Montecchisagome Federica Ferrari e Nicoletta Garioni (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch)lo spettacolo è tratto da Das Bärenwunder (Il miracolo degli orsi) di Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2004) e Een Hemel voor Beer (Un paradiso per il piccolo Orso) di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2005)

NUOVA PRODUZIONE 2014 (titolo provvisorio)

pubblico: da 2 a 5 anniteatro d’ombre e teatro d’attore

Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sareb-be bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mam-ma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è fe-lice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca...Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sem-bra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti fa-miliari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo.Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con

leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chia-rezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indif-ferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se non già dentro di noi.

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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA

OMBROMANIALezione/spettacolo sull’ombra e il teatro d’ombre

TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

uno spettacolo di Fabrizio Montecchi

pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 90 minutiteatro d’ombre e teatro d’attore

Ombromania è una lezione/spettacolo durante la quale si guida il pubblico alla scoperta dell’ombra e delle sue infinite possibilità metamorfiche, fino all’incontro con il teatro d’ombre e le sue tecniche.Un percorso che si realizza nel continuo dialogo tra palco e platea. Sul palco, con il diretto coinvolgimento del pubblico, prendono vita situazioni di grande impatto visivo e spettacolare. In platea, grazie al costante dia-logo tra artisti e pubblico, si indagano le tante figure dell’ombra.Ombromania nasce dalla consapevolezza di Teatro Gioco Vita, maturata in anni di esperienza di spetta-coli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra. La rappresentazione si sviluppa costruendo un percorso per i ragazzi che, con semplici esercizi di gioco, è al tempo stesso molto formativo e ricco di sug-gestione.L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un’esperienza diretta, coinvolgente e ricca di stimoli, di strumenti e di tecniche. Un’esperienza che può coinvolgere gruppi di ragazzi numerosi e di età diversa come uno spettacolo e offrire materiali come un laboratorio.

Ad un eterogeneo pubblico di scolari, dalla prima ele-mentare alla seconda media, Fabrizio Montecchi ha proposto un’originale lezione-spettacolo, un suggesti-vo viaggio attraverso scienza, letteratura, arte e teatro per svelare l’alchimia di un cocktail dalle potenzialità inattese: la luce, una sagoma ed una superficie su cui proiettare l’ombra. Un percorso interdisciplinare capace di unire aspetti didattici al divertimento di creare, con semplici esercizi, situazioni di notevole impatto visivo.

I giovani spettatori si avvicendano sul palco, dietro lo schermo, maneggiano sagome imitando gli artisti di Teatro Gioco Vita.Ancora, piccoli misteri, bambini che si dissolvono nel nulla di un cono d’ombra. Basta una torcia, abili sferza-te di luce sugli amici immobili dietro il telo per dare vita ad un balletto: i corpi cambiano posizione con movi-menti repentini, volteggiano nel vuoto, restano sospesi. Tutti vogliono partecipare, mentre le insegnanti proget-tano analoghi esperimenti in classe. Perché l’Ombroma-nia è davvero contagiosa e Teatro Gioco Vita spera in un’“epidemia” seguitando a produrre spettacoli, labo-ratori, pubblicazioni, mostre. Un teatro agito, smonta-to, studiato per ogni fascia d’età in base alle diverse esigenze conoscitive che tuttavia non trascura l’aspetto ludico.Gli spettatori hanno ringraziato con applausi e acclamazioni.

(Claudia Olimpia Rossi, «Gazzetta di Parma»)

20 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

L’OMINO DELLA PIOGGIAUna notte tra acqua, bolle e sapone

MICHELE CAFAGGI

di e con Michele Cafaggi musiche originali Davide Baldi produzione Associazione Culturale Fresche Frasche

pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuticlownerie, teatro visuale, magia e bolle di sapone

La fantasia è un posto dove ci piove dentro. Italo Calvino

Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrel-lo. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù!Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale da fare accompagnati dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone. Dopo lo spettacolo Ouverture des Saponettes Miche-le Cafaggi ritorna a sperimentare attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’uso delle bolle di sapone. In questo progetto si propo-ne di continuare ad approfondire il rapporto tra la comi-cità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi e il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazio-ne in “attrezzo magico”, per un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto emotivo.

Michele CafaggiMichele Cafaggi è mimo, clown e giocoliere e da diversi anni sviluppa teatralmente la tecnica delle bolle di sa-pone giganti, in particolare con lo spettacolo Ouverture des saponettes - un concerto per bolle di sapone.Ha studiato in Italia e in Francia con J. Edwards, Quelli di Grock, P. Gaulier, M. Marceau, P. Radice, presso L’Ecole

Nationale du Cirque Fratellini e la Scuola di Arti Circensi della Sala Fontana.Dal 1993 lavora come artista di strada, partecipando a festival teatrali (in Italia, Francia, Spagna, Canarie, Bra-sile e Nepal), al tour Anime Salve di De Andrè, al Giro d’Italia e ai programmi tv Solletico, Paperissima, Skata-fascio, I ragazzi del ’99, Tg costume e società...Con Gli Eccentrici Dadarò riceve il premio Stregagatto 2004 come migliore compagnia emergente, con Davide Visconti il primo premio e il premio del pubblico al Fe-stival internazionale di teatro di strada di Ascona e con la Grande Compagnia del Mago Barnaba il premio Pavè di bronzo 2007 al Festival International des Arts de rue di Vevey (Svizzera). È Dottor Sogno nei reparti pediatrici dove opera la Fondazione Theodora Onlus e dedica que-sto spettacolo a tutti i bambini incontrati in ospedale.

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

MA CHE BELLA DIFFERENzALa diversità spiegata ai bambini

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

tratto da Una bella differenza (Einaudi 2009) di Marco Aimedrammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino

pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti conferenza/spettacolo

Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diver-se, perché? Preghiamo un dio diverso, perché? Proseguendo il lavoro iniziato con il fortunato spetta-colo Il razzismo spiegato a Lucia, il regista e interprete Giorgio Scaramuzzino cerca di rispondere a una proble-matica sempre più attuale: accettare chi è diverso da noi per lingua, religione, abitudini culturali e sociali. Par-tendo dall’attenta analisi di Marco Aime, fine e curioso antropologo, nasce così questo monologo che attraver-so storie di paesi vicini e lontani vuole far comprendere ed accettare l’importanza delle differenze di qualunque tipo. Un percorso di conoscenza e di informazione sulla diversità dedicato ai più piccoli.

Marco Aime è docente di Antropologia culturale all’Uni-versità di Genova. Ha pubblicato numerosi libri tra i quali Eccessi di culture (Einaudi 2004), Il primo libro di antropologia (Einaudi 2008), Il lato selvatico del tempo (Ponte alle grazie 2008) e Una bella differenza. Alla sco-perta delle diversità nel mondo (Einaudi 2009).

Lo spettacoloLo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime Una bella differenza. Si tratta in realtà di una conferen-za-spettacolo, una modalità già sperimentata con suc-cesso da Giorgio Scaramuzzino con Come un romanzo di Daniel Pennac, che permette all’attore di avere una forte complicità con il pubblico. Infatti l’attore nel corso della rappresentazione scenderà tra gli spettatori, coin-volgendoli e cercando di creare un momento teatrale che vede il pubblico come protagonista attivo.

Le tematicheLe tematiche sono attuali e urgenti: le differenze umane

viste oggettivamente da un punto di vista antropolo-gico. Si cercherà di comprendere che le differenze, di qualsiasi genere e sorta, sono in realtà piccole diffe-renze, e che hanno un’origine comune, come del resto è unica la radice della nascita dell’essere umano. Dif-ferenze fisiche, politiche, religiose. Nello spettacolo si cercherà il perché di queste differenze, con l’obiettivo della piena accettazione e della constatazione che esse sono in realtà le facce della stessa medaglia. Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché? Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché? L’antropologia ci aiuta a trattare questo argomento con obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono condizionati da visioni distorte e partigiane. In que-sto senso lo spettatore può riconoscersi e riconoscere nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che posso-no aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare.In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è ne-cessario imprimere con forza un’educazione alla tolle-ranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e legit-time, favorisce una più dolce integrazione. Ormai nella nostra società, e perciò nelle nostre scuole, dobbiamo quotidianamente confrontarci con queste problemati-che. Il teatro può essere uno strumento, divertente e ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pen-siamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento: una società diversa e perciò bella, un movimento di uo-mini e di idee diverse e perciò belle.

22 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

IL CANNOCCHIALE DI GALILEOGRUPPO ALCUNITeatro Stabile di Innovazione

autore e regia Sergio Manfiointerpreti Sergio Manfio e Francesco Manfiomusiche originali di Gruppo Alcunistaff Enrico Daurù, Mattia Dal Bianco

pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 65 minutiteatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni

Il Capi e l’Assistente, protagonisti della fortunata serie televisiva Eppur si muove in onda sulle reti Rai, decido-no di visitare lo studio di Galileo Galilei allo scopo di inserire le sue preziose scoperte in un cartone animato sulle stelle.Tra pergamene e carte celesti, scovano un grande can-nocchiale e, per pura coincidenza, anche il laboratorio dell’antico studioso... Incredibile! Di fronte a un librone impolverato, intento a scrivere e studiare, ecco Galileo in persona, vivo e vegeto!Attraverso le prodigiose invenzioni dell’astronomo, ver-rà insegnata l’arte dell’osservazione: non più solamente vedere, ma anche “saper vedere” con occhio critico e curioso, fino a “prevedere” ciò che potrebbe accadere in futuro.Non mancherà ovviamente l’avventura, determinata dal guastafeste di turno che vorrà sfruttare la sapienza di Galileo per i suoi subdoli scopi.Il Capi, l’Assistente e il giovane pubblico sapranno fer-marlo?

Gli AlcuniLa compagnia teatrale Gli Alcuni è nata nel luglio del 1973. I suoi fondatori, Sergio Manfio, Francesco Manfio e Laura Fintina, hanno immediatamente intuito il valo-re che il teatro può rappresentare da un punto di vista educativo e hanno rivolto così la loro attenzione verso le giovani generazioni.Nel corso degli anni il lavoro de Gli Alcuni si è concen-trato sul rapporto tra comunicazione ed educazione, arrivando a intervenire su diversi ambiti della comu-nicazione multimediale: dalla fiction ai cartoni anima-

ti, passando per l’editoria, la musica e la formazione. “Ogni forma di comunicazione prevede una sua dimen-sione educativa, e ogni forma di educazione non può prescindere da un livello di comunicazione”.A settembre 2005 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha riconosciuto alla compagnia teatrale Gli Alcuni lo status di Teatro Stabile di Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù, sancendo così il suo ruolo fon-damentale nel panorama teatrale nazionale, regionale e cittadino.Ad oggi l’Associazione Gli Alcuni produce spettacoli te-atrali per l’infanzia, organizza il Festival internazionale di cinema per ragazzi “Ciak Junior”, cura laboratori sul cartone animato, promuove corsi di cabaret e scuole di teatro per giovani e adulti, organizza rassegne di Satira e di Gospel.Da diversi anni inoltre, si occupa di organizzare rasse-gne teatrali per molteplici comuni e province venete.Importantissima inoltre l’attività teatrale svolta al Teatro Sant’Anna di Treviso dove vengono proposti cartelloni come “Una fetta di teatro”, rassegna domenicale per famiglie che raccoglie alcuni dei migliori spettacoli ita-liani, e cartelloni scolastici come “Spazio al Teatro” e “Protagonisti”.

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

GIARDINI DI PLASTICACANTIERI TEATRALI KOREJAStabile d’Innovazione del Salento

con Alessandra Crocco, Giovanni De Monte, Maria Rosaria Ponzettatecnici luci Mario Daniele e Angelo Piccinniregia Salvatore Tramacerecollaborazione all’allestimento Maria Rosaria Ponzetta

Spettacolo vincitore del Premio speciale “Festival Grand Prize” Isfahan Theater Festival for Children & Young Adults - Iran

pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minutiteatro d’attore, toy theatre, teatro di figura

Lo spettacolo cattura gli sguardi, ma lascia libera la fantasia di correre a briglia sciolta. Chi decide di subir-ne l’incantesimo, si prepari a un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici dove colori, luci e suoni assecondano i suoi desideri. Mondi a sé, ciascuno con le proprie meraviglie, dove si possono incontrare ex-traterrestri, samurai, fate, angeli... Dove c’è posto per i ricordi, i sogni, le emozioni. Di grande impatto visivo, le scene suggestionano anche chi bambino non è più, gra-zie all’originalità delle trovate e alla forza evocativa di certe immagini. Tubi, abiti, copricapo, materiale povero e riciclato di vario genere che grazie all’uso fantasioso delle luci si trasforma fiabescamente in immagini, visio-ni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimen-to della fantasia. Non c’è in ballo una vera e propria storia che non sia quella inventata, lì al momento, dai tre attori in scena con le loro trasformazioni. E la pla-stica? Koreja si è divertita a trasformarla, giocando con gli oggetti semplici di ogni giorno. E lancia la sfida a riconoscerli.

(…) Suggestioni orientali, ritmi e colori sudamericani, divertenti gag-battibecco, la fata degli uccelli con i due cacciatori che si mettono fuorigioco da soli, Eva con la mela e il serpente che si muovono sulle note di un mo-tivo assai gradevole. A questo proposito vogliamo sot-tolineare la validità delle scelte musicali, attentissime, particolari e molto belle. Anche una scelta assolutamen-

te non prevedibile: un brano di Battiato per intero che parla di problematiche dure, di politiche, di criminalità. Mentre la voce racconta, gli attori sulla scena disegna-no bolle di sapone di tutti i formati, che le luci colorano di blu, o di rosso, trasformandone la superficie in una specie di ghirlanda di stelline. La fantasia, un effetto davvero speciale.

Luisa Guarino (da Giardini di plastica al Ridotto: la fantasia è un effetto speciale)

24 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

QUESTA zEBRA NON è UN ASINOLa storia di una amicizia più forte della guerra

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

Un omaggio alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

tratto dal libro Un asino a strisce (Salani 2013)di e con Giorgio Scaramuzzino elementi scenici Maurizio Mastorchio assistente alla regia Ilaria Deodato

pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti circateatro di narrazione

Il monologo, partendo da un fatto realmente accaduto, narra la storia di un ragazzo che vive nella Striscia di Gaza. Racconta di come migliaia di giovani palestinesi sono costretti a sopravvivere in una terra ormai devasta-ta e senza futuro. Una prigione a cielo aperto, l’hanno definita in molti, dove la popolazione al di sotto dei 18 anni è oltre il 44%. Dove mancano scuole, cibo e acqua potabile. In questa cruda realtà Talal, il protagonista, nei rari momenti di pace, incontra un’amica speciale: una zebra che vive in un piccolo zoo. Il vecchio guardiano, testimone di questa amicizia cerca di alimentarla, nono-stante la guerra.Attraverso una riflessione sulla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 scopri-remo che ancora molto si deve fare per proteggere e tutelare i protagonisti del nostro futuro.

Scheda di lavoroAbbiamo voluto con questo spettacolo proporre una riflessione sulla condizione dell’infanzia e della ado-lescenza nelle regioni dove ancora oggi persiste un conflitto armato. La Striscia di Gaza è emblematica in tal senso, da un lato perché è una zona abitata da un’altissima percentuale di giovani, più della metà della popolazione, e dall’altra perché l’informazione su quello che accade in quella terra così isolata, quando arriva da noi, spesso non è esaustiva. Abbiamo cercato anche di riflettere quanto noi paesi occidentali, attraverso le organizzazioni istituzionali, stiamo facendo per tutelare i minori nei paesi di guerra. Inevitabilmente abbiamo

preso in esame la Convenzione che l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite ha redatto il 20 Novembre 1989 e che molti paesi hanno sottoscritto. Convenzio-ne spesso trascurata e poco conosciuta. L’articolo 42 dice che tutti i paesi firmatari si impegnano affinché tutta la popolazione sia a conoscenza del contenuto dei cinquantaquattro articoli. Ma questo non avviene e non basta la buona volontà del singolo insegnante per informare, è necessario un maggior impegno istituzio-nale. Il teatro può, forse deve, lanciare messaggi forti, naturalmente con leggerezza e divertimento. Un’ora a teatro può essere più accattivante dell’ora di legalità tra le mura scolastiche. Lo spettacolo, in sintesi, vuole proprio essere uno strumento e uno stimolo al lavoro dell’educatore. Per questo motivo proponiamo un pic-colo percorso bibliografico che aiuti ad approfondire i temi trattati nello spettacolo.

BibliografiaGiorgio Scaramuzzino, Un asino a strisce (Salani 2013)Cecilia Gentile, Bambini all’inferno (Salani 2012)Toni Capuozzo, Le guerre spiegate ai ragazzi (Monda-dori 2012)Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani (Manifesto libri 2011)

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?CENTRO TEATRALE MaMiMò

di Eleonora Giovanardi e Angela Ruozziispirato a Sembrava un corvo di Alfredo Stoppa e Sonia M. L. Possentini, Kite Edizionicon Eleonora Giovanardi e Maria Concetta Gravagnodrammaturgia dei suoni Marco Monicaconsulenza luci Fabio Festinesescene Santino Casifoto di scena Francesco Ridolfivideo Tommaso Rondacon la collaborazione artistica di Little Red Stuga AB, l’ispirazione di Smarin Design e la consulenza psico-pedagogica di Pinuccia Fagandini

pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 45 minutiteatro d’attore, ombre e pupazzi

“Se non fai i compiti arriva il mostro e ti mangia!”, “Se non riordini la camera chiamo l’uomo nero che ti porta via!”. Queste frasi popolano l’infanzia di Martina e dei bambini di sempre. Ma cosa succederebbe se l’uomo nero che tanto evochiamo tutto ad un tratto si mate-rializzasse? In questa favola l’uomo nero, un’ombra sui muri dal ri-solino stridulo, un mostro impalpabile simile a un corvo, con la sua bicicletta cigolante, il suo aspetto arcigno e il suo “Ti mangio!”, fa tremare la piccola protagonista che lo vede apparire inaspettato dalla nebbia della pia-nura. La paura cresce a tal punto che lei stessa si ritrova a seguirlo, a scrutarlo da lontano, a spiarlo. Una pau-rosa attrazione che si risolve con un anno in più, una sorellina discesa dalla luna e la scoperta che quell’uomo nero altro non è che…

Le paure sono una cosa seria. Le paure dei bambini lo sono ancora di più. Essi non sanno ancora distinguere chiaramente i sogni dalla realtà; si affidano alla cono-scenza degli adulti che spesso minimizzano, spaventano con leggerezza o si rifugiano dietro “frasi bugiarde e vili”. D’altronde i bambini lo sanno che esiste qualcosa di cui bisogna avere timore. Talvolta ne vanno essi stessi alla ricerca: devono sapere chi c’è in cantina, chi si na-sconde nella casa disabitata.

Lo spettacolo ha il desiderio di riaffermare che l’uomo nero esiste, non importa se è concreto o è solo imma-ginato. La paura esiste e ci fa qualcosa. È dunque un sentimento che va affrontato seriamente, delicatamente e rispettato a qualsiasi età della vita.

Angela Ruozzi, Eleonora Giovanardi

È giusto ed educativo parlare della paura, la paura c’è già negli incubi infantili, noi le diamo solo una rap-presentazione. La paura è un campanello d’allarme, ti mette in guardia dai pericoli. Essa ha perciò un valore strutturale per l’evoluzione del bambino. Ma la favo-la deve anche aggiungere che il bambino ha la forza per affrontare le sue paure. La favola deve concentrarsi sulla capacità attiva, positiva, trasformativa del bambi-no, che scoprirà attraverso essa gli strumenti per agire sulla paura. È il bambino stesso che deve trovare la via d’uscita, noi dobbiamo solo armarlo a puntino.

Dott.ssa Pinuccia Fagandini

27SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

LA BELLA E LA BESTIATEATRO DEL CANGUROTeatro per l’Infanzia e i Giovani

regia Lino Terracon Vincenzo Di Maio, Agostino Gamba e Cecilia Raponi

pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 50 minutiteatro di figura

Solo una carezza, forse uno sguardo, un sorriso. È ba-stata una carezza e Bella ha rotto d’incanto quel male-ficio che si chiama paura e pregiudizio. È bastato quel gesto perché la Bestia rivelasse d’un tratto tutta la sua umanità e la sua “bellezza”. Con quella carezza infat-ti Bella ha dimostrato di essere capace di vedere oltre l’apparenza e di rifiutare l’ovvio e il preconcetto. Di analoghi atteggiamenti i bambini sono naturali “por-tatori sani” e spesso siamo noi adulti ad incrinare la loro positiva propensione verso l’ “altro” e a suggerire comportamenti in qualche modo discriminanti. Il rac-conto de La Bella e la Bestia, una volta raffinato dai tanti propositi moralistici e in qualche misura didascalici (del resto le due principali versioni della fiaba risalgono al diciottesimo secolo) mantiene questo semplice, ma importantissimo valore: accettare l’altro anche se ci ap-pare diverso, estraneo, brutto e cattivo. Oggi più che mai, quando i modelli imposti dalla nostra società sono sempre più ispirati a canoni di bellezza, efficienza e presunta modernità, diventa sempre più importante, se non addirittura necessario, ritrovare assieme ai bambini quella originaria predisposizione a superare le nostre più superficiali sensazioni.

Il Teatro del Canguro in questo spettacolo ha cercato di sviluppare al massimo l’aspetto immaginifico e magico della storia, dando risalto a quegli episodi nei quali ap-parentemente sono gli occhi ad essere maggiormente colpiti. Al tempo stesso si è provato a raccontare l’esi-genza di non fermarsi mai a ciò che subito e solo si vede. Il senso più idoneo ad esprimere tale necessità l’ha felicemente sintetizzato Antoine de Saint-Exupéry nel suo Il piccolo Principe, là dove si afferma che “l’es-

senziale è invisibile agli occhi”. E noi, mutuando il si-gnificato da un’altra sua efficace espressione riferita all’idea di amicizia e di reciproca solidarietà, ci sentiamo di suggerire che in ogni incontro è sempre importante “addomesticare” e lasciarsi “addomesticare”, prassi che la Bella e la Bestia imparano a fare con i loro rituali appuntamenti serali.

Teatro del CanguroIl Teatro del Canguro, Impresa di Produzione Teatrale di Innovazione per l’Infanzia e i Giovani, da oltre trenta-cinque anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini e ragazzi.Nato alla fine degli anni Settanta, è da sempre orientato verso un teatro di grande impatto visivo ed emotivo, in grado di proporre ai giovani spettatori qualcosa di diverso dagli abituali modelli di comunicazione. Nei suoi spettacoli la Compagnia ripercorre con un sa-piente mix di ironia e poesia le strutture narrative tipiche delle fiabe e dei racconti fantastici, dedicando estrema attenzione alla sensibilità e alla particolare condizione del bambino-spettatore. Forte della convinzione che il teatro svolga un fondamentale ruolo di alternativa alle più evolute e frequentate forme di comunicazione, il Te-atro del Canguro si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e, nel contempo, stimolare riflessioni.Ma il Teatro del Canguro è anche tradizione. Quella del teatro di figura - fatto di pupazzi, oggetti animati, bu-rattini e ombre cinesi - dove anche l’attore-animatore interagisce in un contesto scenografico e drammatur-gico particolare.

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

COME UN ROMANzODa Daniel Pennac

TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzinoregia Giorgio Gallionecon Giorgio Scaramuzzino

pubblico: da 13 anni - durata 60 minuticonferenza/spettacolo

Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi legge-re? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccontare ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla lettura o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dove-re o - forse - un amore. C’è chi ama annusare le pagine di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi,

quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti pregiudizi, quante ragioni il non-lettore! Tutto questo si può ritrovare nel divertente saggio di Daniel Pennac che, oltre ad essere uno degli autori più amati degli ultimi anni, non ha dimenticato di essere un insegnante e in Come un romanzo (uscito in Francia nel 1992 e pubblicato in Italia per la prima volta da Feltri-nelli nel 1993) affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa, cercando di proporre i libri come complici, come amici attraverso i quali si ampliano i propri orizzonti e si costruiscono mondi inediti. La conferenza/spettacolo che l’Archivolto presenta, a vent’anni dall’uscita del li-bro in Francia, è soprattutto un percorso teatrale che, attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione degli spettatori, ci vuole ricordare che... “Il piacere di leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si può ritrovare facilmente.”

Note didattiche“Il gusto del leggere non è andato perduto, è nascosto da qualche parte. Basta solo saperlo tirare fuori”. Que-ste più o meno le parole di Pennac, tratte dal suo saggio Come un romanzo. Lo spettacolo tratta appunto della lettura. O meglio del piacere della lettura. Come fare a non fare odiare leggere ai ragazzi? Pennac ci suggeri-sce alcune strade. L’attore, nella conferenza spettacolo, interagendo con gli spettatori, cercherà di capire dove è nascosto il gusto e il piacere di stare in solitudine con il compagno libro. Per chi non lo avesse già fatto, si consiglia la lettura del libro di Daniel Pennac Come un romanzo.

28 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

PICCOLO. L’ULTIMO ALBEROTEATRO DEL BURATTO

testo e regia Aurelia Piniin scena Benedetta Brambilla, Elena Giussani, Clara Terranovascene Marco Muzzolondisegno luci Marco Zennarocostumi Mirella Salvischianidirettore di produzione Franco Spadavecchia

pubblico: da 4 a 8 anni - durata: 50 minutiteatro d’attore e oggetti

Non c’è più tempo, non si può aspettare! Piccolo deve essere portato in un posto sicuro.

In una grande città, tra palazzi, strade, cortili c’è un giar-dino alberato: “il bosco delle meraviglie”, così lo chia-mano i bambini, ed è lì che vanno a giocare a pallone, a costruire nascondigli segreti e tane di rami e foglie.Poi, una mattina… mascelle di ferro, colli lunghi e sno-dati, rumori assordanti: arrivano le ruspe.Del bosco delle meraviglie solo un gran buco, ma la vita vuole vivere e Piccolo, l’ultimo albero è lì che aspetta Beatrice.La corsa di Beatrice è una sorta di fuga da una città che si allarga inghiottendo periferie e campagne, ver-so un luogo in cui Piccolo possa crescere sano, forte, dare frutti, sognare e parlare con il vento; è la storia di un viaggio alla ricerca di un mondo in cui, tra uomo e natura, l’antico patto di rispetto e amore sia ancora possibile.Un viaggio alla scoperta delle stelle nel buio della notte, dei giochi dell’infanzia, di personaggi che all’apparen-za possono fare paura, come Puzzarogna che vive in una discarica, come Utzi e Betzi, misteriose sorelle che abitano una piccola casa nel bosco, solitarie collezioni-ste di oggetti rari, o come Ariel e Mistral, giocolieri che conoscono antichi riti e gli equilibri tra uomini, alberi e animali.La storia di Beatrice e Piccolo, l’ultimo albero, è un viag-gio di speranza verso la vita che continua.Non c’è più tempo, non si può più aspettare…

Guida tematicaLa solidarietà, la diversità, i libri di lettura e le storie, crescere e diventare grandi.

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

IL GRANDE RACCONTODa una narrazione di Tonino Guerra

TEATRO DELLE BRICIOLE

testo e regia Bruno Storicon Stefano Jotticollaborazione Marco Balianimusiche Alessandro Nidicostumi Evelina Barlili

pubblico: da 8 anni - durata 60 minuti teatro d’attore

Tonino Guerra ci ha regalato un piccolo tesoro: la sua voce custodita in una cassetta della durata di un’ora in cui racconta, a modo suo, per quanto si ricorda, l’Odis-sea. Tonino ci ha fornito anche un’efficace struttura drammaturgica: il racconto che lui fa del poema lo ha sentito a sua volta raccontare da un vecchio alla stazio-ne di Bagnacavallo mentre aspettava il treno per torna-re a casa. Ascoltare il vecchio lo incanta; Tonino perde il treno e per tornare alla sua Itaca dovrà affrontare il periglio di altri treni, orari, coincidenze, corriere e una lunga camminata. Una vera e propria Odissea. Ascoltare la voce di Guerra registrata ha incantato anche noi, egli conosce naturalmente i segreti dell’affabulazione. La trasposizione teatrale de Il grande racconto è costruita sulla figura di un personaggio, Rico, già incontrato in Racconto Orientale (spettacolo del Teatro delle Briciole dedicato a Tonino Guerra - 1990): era lo sciocco, anzi lo scemo, il bambino nel corpo dell’adulto, semplice ma inafferrabile, follemente lucido ma imprevedibile. E così Rico racconta al pubblico “… di quella volta che andò a Bagnacavallo a prendere i canarini che si era incantato a sentire un signore con una voce bella che raccontava una storia così vecchia ma così vecchia che non c’era ancora Gesù Bambino e c’us ciameva l’Odissea…” Rico, tra il ricordo delle parole del signore alla stazione e le sue riflessioni personali, racconta e mentre racconta si eccita, si spaventa, si illanguidisce, non ricorda più, si commuove, tiene per “Lulisse”, come lo chiama lui, ma lo sgrida anche: “…Mo che cosa c’è andato a fare da Polifemo? Poteva mica andare a casa sua che c’erano dei guai anche là?!…”. Il sole tramonta e anche per Rico è ora di tornare dalla sua ‘ma: “… Però si sta bene

qui a mangiare una mela, bere un bicchiere d’acqua e raccontarsi queste storiette: di tutte le cose questa è quella che più mi sta a cuore”.

Bruno Stori

L’Odissea di RicoC’è sempre un’odissea che il narratore principia ed intraprende quando cerca le parole del suo racconto. Poi c’è l’altro viaggio odisseico che è quello del per-sonaggio, Rico in questo caso, che anche lui si cerca narrando. La metafora può continuare: anche per il nar-ratore la meta sembra sempre dietro l’angolo, a portata di mano, e invece andando per la via scopre che l’arte del narrare non conduce alla meta ma disgredisce obli-quamente, è anzi un modo per non giungere alla fine, forse anche perché la fine del racconto è la morte del personaggio, e dell’atto teatrale stesso, quando le luci si spengono e davvero si torna alla realtà. Che dire del lavoro condotto insieme? Stefano ha aggiunto alla mia esplorazione del racconto un personaggio stralunato e denso di memoria, di paesaggio e di percorso (viene da un “racconto orientale” e si porta un intero paese) ma senza nostalgie di paradisi perduti, piuttosto lui stes-so volontariamente perso, sperduto dietro a visioni di eroi e battaglie e donne che al momento di ascoltarle sembrano lontane cose e, ora che le ri-racconta, sono pezzi della Storia di Rico. Così, il racconto si appropria del narratore e lo conduce e Rico, che sa leggere, trova le parole che divengono pensieri che si trasformano in esperienze. (...)

Marco Baliani

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BIANCANEVELA BARACCA TESTONI RAGAZZITeatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù

di e con Bruno Cappagli e Fabio Galantiregia Bruno Cappaglivoce narrante Giovanni Boccominoluci Andrea Aristidioggetti in scena Tanja Eick

Vincitore del Premio del pubblico alla 3a edizione di “Piccolipalchi”, rassegna teatrale dell’ERT (Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia) Vincitore del premio “L’Uccellino Azzurro” come miglior spettacolo e del premio “Silvia” a Fabio Galanti come miglior attore, alla 13a edizione del Festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta

pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 60 minutiteatro d’attore

Cosa succederebbe se una compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spetta-colo? Per raccontare Biancaneve, poi! Sarebbe un vero problema spiegarlo al pubblico…Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea genia-le: chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una sto-ria che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo!Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quin-te, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica

fiaba, improvvisandosi attori.Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i pan-ni dei vari personaggi della storia.Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione.Una metamorfosi, proprio come quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico… e come quella dell’individuo durante la crescita.

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

GRIMMI guardiani del pozzo

RISERVA CANINI

di e con Marco Ferro e Valeria Saccoscene Francesco Givonedisegno del suono Stefano De Pontiluci e fonica Claudio Signorinipuppets e figure Marco Ferro, Francesco Givone, Valeria Saccomusiche originali Stefano De Ponti, Eleonora Pellegriniproduzione Riserva Canini Teatroin collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Armunia, Teatro Comunale di Antella, Teatro Cantiere Florida, Scorta Civica Marosi

pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minutiteatro d’attore, ombre e figure animate

C’è un significato più profondo nelle fiabe che mi fu-rono narrate nella mia infanzia, che nella verità qual è insegnata dalla vita. (Friedrich Schiller)Dobbiamo a Jacob e Wilhelm Grimm e al loro metico-loso lavoro di raccolta e di trascrizione, se ancora oggi possiamo attingere a quello straordinario universo poe-tico e letterario che è la fiaba. La carta scritta è il tramite attraverso cui i due fratelli tedeschi hanno “vivificato” e reso immortali quei racconti che sino ad allora vivevano di sola tradizione orale. E proprio dalla carta siamo par-titi per costruire questo spettacolo. Grimm è un viaggio che esplora la materia carta per indagare la materia fiaba, attraverso quelle figure archetipiche che rappre-sentano alcune delle più importanti esperienze interiori dell’essere umano, bambino e adulto.

Note didatticheCome ben sappiamo, Jacob e Wilhelm Grimm dedica-rono una parte importante della loro vita alla ricerca e allo studio dei racconti popolari e delle fiabe che, gra-zie a loro, vennero raccolte e pubblicate in numerose edizioni dal 1812 al 1857. Loro stessi affermarono che uno dei più grandi meriti di questa lunga e meticolosa operazione fu quello di aver “vivificato” una preziosa forma poetica che altrimenti rischiava l’estinzione: in altre parole di aver reso immortali straordinari racconti che vivevano di sola tradizione orale. Quelle parole an-

tiche che avevano il potere di narrare e tradurre i vissuti interiori di uomini e donne, i loro desideri e le loro più profonde paure, finalmente trovarono un luogo protetto e sicuro in cui abitare e perpetrarsi nei secoli a seguire: la carta. Da allora, per tutte le generazioni future, la car-ta fu il tramite per accedere ad una dimensione magica e misteriosa la cui lingua universale risul tava immediata e comprensibile a tutti. E dunque, anche per Riserva Ca-nini, non poteva che essere la carta il punto di partenza e la chiave per incontrare l’universo della fiaba dei fra-telli Grimm. Nello spettacolo i giovani spettatori si tro-vano alle soglie di un luogo immaginario e meta forico: un pozzo da cui si attinge carta, sorvegliato e protetto con cura da due guardiani. La carta che anima le sue profondità è una materia delicata e silenziosa, che si gonfia e si espan de, si arriccia e si strappa, si tende e si contorce, un corpo sottile e in continuo movimento abitato dalle creature delle fiabe, che affiorano fra le pieghe, come fra le onde, per vivere le loro storie. Grimm è un viaggio che esplora la materia carta per indagare la materia fiaba, facendo sì che a emergere siano le figure costanti delle fiabe, colte tuttavia in episodi meno noti al gran de pubblico. Le principali fiabe a cui ci siamo ispi-rati per la drammaturgia dello spettacolo sono: Il princi-pe ranocchio, Raperonzolo, La serpe bianca, Fratellino e sorellina, Ucceltrovato, L’uccello d’oro, Il lupo e i sette caprettini, La chiave d’oro.

32 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

GOCCIA A GOCCIACOMPAGNIA FERRUCCIO FILIPAZZI

di Ferruccio Filipazzicon Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni

pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo)

È una storia di crescita, una storia di iniziazione.Una goccia, due gocce… mille gocce… un fiume.Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa. Incontra sassi, pesci, alghe e piante. Il fiume come un bambino.All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse…La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e di colori che arriva fino al mare.“Ancora, ancora!”Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il mare!

Continua il felice sodalizio tra Ferruccio Filipazzi che canta e racconta e Massimo Ottoni che narra con im-magini in movimento.

Eccomi qua! Dopo tanti anni, con la voce e la mia chi-tarra, a mettermi ancora in gioco ed esplorare possi-bilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire. E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico piccolo da rispettare e prendere per mano per viaggiare insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sus-surri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò, seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la sto-ria “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo,

ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro felice, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte anticipato sorprendentemente i miei sogni. Spero che riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riem-pie la scena. Questa volta, per un pubblico più piccolo, non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.

Ferruccio Filipazzi

Note didatticheI giochi di un tempo: quando mio papà (o prima, mio nonno) era piccolo come me.I miei giochi: da solo, con gli amici, a scuola,…Il primo giorno di scuola. Come cresce un ruscello e il suo viaggio fino al mare: la montagna, la campagna e la città.Animali intorno e dentro al fiume.Lavori accanto al fiume.Racconti africani.I sogni quando dormo.I miei sogni: i miei desideri di ora e per quando diven-terò grande.Cosa c’è nel buio? Immagini e paure.Cosa vuol dire crescere? Diventare grandi?

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

JOHN TAMMETFa sentire le persone molto così :-?

L’ORGANIZZAZIONETEATRO DELLE BRICIOLE

uno spettacolo di Davide Giordanoscritto, diretto e interpretato da Davide Giordano e Federico Brugnonea cura di Daniele Muratoresi ringraziano per la collaborazione Barbara Ronchi e Dario Brugnòprodotto in collaborazione con Khora.Teatro, Florian Teatro Stabile d’Innovazione, Solot - Compagnia Stabile di Benevento

Spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2012

pubblico: da 9 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore

Un personaggio caratterizzato da una patologia, il mor-bo di Asperger, si rivela portatore di risorse di auten-ticità, profondità, spunti di riflessione sulla condizione umana. La costruzione del testo drammaturgico diviene al contempo scrittura scientificamente fondata ed este-ticamente sapiente, offrendo ai giovani spettatori, at-traverso il paradosso della figura del protagonista e del suo amico immaginario, occasione di rispecchiamento e riflessione sulla loro stessa costruzione identitaria ed esistenziale. L’interazione con il pubblico arricchisce l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interes-santi spunti di consapevolezza.

Motivazione della Giuria del Premio Scenario Infanzia 2012

Lo spettacolo colpisce per la profondità dei temi affron-tati, la bravura degli attori e la capacità di coinvolgere il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e il bullismo rendono il lavoro fruibile da tutti. Interessante la proposta di interazione con il pubblico: si innescano diversi livelli di compren-sione in modo originale e coinvolgente. Il racconto della sindrome autistica non si sviluppa in modo didascalico e descrittivo, ma attraverso un punto di vista interno: “È possibile vedere il mondo attraverso gli occhi di John”.

Motivazione dell’Osservatorio Studentesco del Premio Scenario Infanzia 2012

Il progettoC’è chi mente e c’è chi non mente. Poi c’è chi non può mentire. Per John Tammet la colpa più grave è dire che è successo qualcosa quando invece è successo qual-cos’altro: “…perché soltanto una cosa può accadere in un determinato momento e in un determinato luo-go…”. John è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento. Immaginate un mondo chiaro come una tavola matematica, sche-matico, regolare, da decifrare senza fraintendimenti, senza doppi sensi. John Tammet può memorizzare lunghissime sequenze numeriche ma non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra. Può fare calcoli complicatissimi in una frazione di secondo ma non ri-esce a decifrare l’espressione facciale delle persone. La sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve necessariamente rispettare. Il suo è un mondo interiore incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo ricco di particolari eppure semplice. Un giorno scopre una verità che cambia la sua vita. Quel giorno sarà co-stretto ad affrontare i suoi limiti e le sue paure.

Dopo lo spettacolo con le classi interessate potranno essere organizzati incontri di approfondimento con la collaborazione del dott. Giovanni Smerieri, psichiatra-psicoterapeuta.

34 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

IL VIAGGIOOvvero una storia di due vecchi

TEATRO DELLE BRICIOLECANTIERE CUSTODI NUOVI TALENTI

Un omaggio alla poetica di Tonino Guerra

di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scottidisegni Matteo Salsicostumi Patrizia Caggiatiideazione luce Paolo Gampermusiche e suoni Dario Andreolirealizzazione scene LabTdB (Paolo Romanini)voce fuori campo Davide Doro

pubblico: da 3 a 7 anni - durata 50 minutiteatro d’attore

Questa è una storia che avanza lentamente. Parla di un amore antico al profumo di rosmarino. Inizia in un gior-no d’ottobre. Rico e la Zaira, due vecchi di ottant’anni, decidono di fare a piedi quel viaggio di nozze fino al mare rimandato dal giorno del loro matrimonio. Si met-tono a camminare nel fiume, in mezzo ai sassi e alle lingue d’acqua. Il paesaggio si tinge di bianco. È l’in-verno, un mulino, la vecchiaia. Rico e la Zaira si ferma-no, ricordano i momenti passati insieme, poi ripartono. Continuano il loro viaggio verso il mare, con una forza insolita per due vecchi. I ricordi si confondono con gli in-contri, la realtà con la fantasia, perché gli occhi di Rico e la Zaira rivelano una straordinaria capacità di guardare le cose, anche la più piccola.

Ci siamo imbattute nel testo Il Viaggio di Tonino Guerra mentre cercavamo un racconto delicato che non avesse le caratteristiche classiche della fiaba, che fosse pieno di suggestioni e di sogni tangibili. Cercavamo dei protago-nisti che non avessero vite straordinarie, né esperienze fuori dal comune, tutt’altro: volevamo uomini e donne assolutamente reali perché pensavamo che fosse neces-sario tornare a guardare all’uomo, ad amare l’uomo, in ogni suo aspetto. Due vecchi, che altro non sono che un uomo e una donna con una vita lunghissima alle spalle, ci hanno immediatamente convinto che avremmo potu-

to prendere il rischio di raccontare del loro viaggio, dove non accade nulla di sorprendente, ma gli eventi si sro-tolano uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità, come nella vita reale. Lavorare, amare, tradire, arrivare a ottant’anni, avere dei ricordi sbiaditi da evocare a pezzi, addormentarsi, alzarsi, incontrare persone, camminare, desiderare ancora qualcosa. Questo è stato sufficiente a ritenere Rico e la Zaira due degni rappresentanti del genere umano nella loro pienezza. Questa storia ci ha commosso. Ci ha fatto sorridere. Sognare. Ci ha fatto desiderare di invecchiare. Il che, equivale a dire: ci ha fatto desiderare il domani. Come uomini e come donne, è un omaggio a quello che siamo, o meglio che dovrem-mo essere tutti: pieni di vita e di sogni. Purtroppo questo è sempre più difficile. Lo raccontiamo ai bambini perché, per fortuna, loro sono così. Pieni di vita e di sogni. E noi ci auguriamo che restino esattamente come sono.

Beatrice Baruffini e Agnese Scotti

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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

MAMMATRIGNASIPARIO TOSCANALa Città del Teatro

da un’idea di Letizia Pardi di e con Letizia Pardi, Francesca Pompeo le voci dei bambini sono di Gaia Giannerini, Iacopo Rigacci, Ilaria Taglioni collaborazione drammaturgica Daniela Bettini, Roberta Giaconi scene e maschere Daria Palottirealizzazione scene Luigi Di Giorno musiche originali Sergio Taglioni luci Maurizio Coroni costumi Atelier Nanà e Lucia Castellana sonorizzazioni e registrazioni Studiolab recording staff tecnico Luigi Di Giorno, Marco Bagnai

Spettacolo vincitore del Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati 2012/XXXI Festival Nazionale del Teatro per i ragazzi di Padova

pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minutiteatro d’attore

Per aver affrontato il tema della genitorialità senza le-zioni precostruite ma nel rispetto di tutti i punti di vista, dei genitori e dei figli; per la cura nella ricerca dei ca-ratteri delle varie mamme, portate in scena con garba-ta ironia; per aver saputo mantenere i ritmi perfetti in ogni momento, da quelli allegri a quelli poetici; per il grande affiatamento di “coppia artistica” che esalta la la singola bravura attoriale; per le eleganti scenografie di carrozzine e animali; per le bellissime e suggestive ninne nanne del mondo; per i tanti momenti che hanno saputo emozionare, commuovere e allo stesso tempo far ridere grandi e piccoli.

Motivazione della Giuria del Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati

Mammatrigna è un viaggio nel mondo delle mamme e dei loro comportamenti. Una sorta di inventario, tra il reale e il fantastico, dei possibili modi in cui si può diventare e fare la mamma. Una scanzonata galleria di ritratti teneri e graffianti, ironici e malinconici, dove ogni bambino potrà riconoscere un pezzetto di sé e un pezzetto della propria mamma. Dalla mamma coccolo-

sa e appiccicosa, alla mamma manesca e prepotente; da quella criticona e giudicante, a quella sempre pronta a incoraggiare e rassicurare. Mamme superorganizzate e super efficienti che si muovono come robot o mamme sempre stanche che non hanno mai tempo per gioca-re. E che dire invece delle matrigne? Lo spettacolo non rinuncia ad un’incursione nel mondo delle fiabe per contrapporre ai famosi personaggi crudeli e gelosi, una figura di matrigna moderna, affettuosa e accogliente. Altro elemento fantastico e di grande suggestione visiva sono le scene dedicate al mondo animale, rappresenta-te attraverso l’utilizzo di grandi maschere di mamme animali alle prese con i propri cuccioli.Ma forse l’elemento più importante dello spettacolo è quello che ci racconta di come quello di mamma non sia un ruolo infallibile e di come e quante volte le mamme possano sbagliare, paradossalmente, a volte, anche per troppo amore. Per cui è corretto quel comportamento che riconosce l’errore (di mamma o di altra figura edu-cativa) e si traduce in quella meravigliosa capacità di chiedere scusa.

36 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI

IL CUBO MAGICOOvvero la morbida pietra filosofale del gioco

PANDEMONIUM TEATROTeatro Stabile di Innovazione per le Nuove Generazioni

di Tiziano Manzinicon Walter Maconi e Yuri Plebanimusiche tratte dall’opera di Glenn Miller e Benny Goodmanluci Carlo Villarealizzazione scene Graziano Venturuzzocostumi Emanuela Palazzi (realizzati da Marilena Burini)staff tecnico Carlo Villa, Graziano Venturuzzo, Max Giavazziregia Tiziano Manzini

pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuti teatro d’attore, oggetti

In scena due personaggi che giocano e attraverso il gio-co imparano a conoscere ciò che sta loro intorno: uno strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi picco-li, cubi grigi, cubi rossi, cubi gialli, cubi azzurri…Due visioni diverse del mondo si scontrano, per creare uno spettacolo comico, una pazza avventura tra fanta-sia e creatività con cavalli, auto, treni, castelli, battaglie, muri, palloncini, emozioni, risate!Quando si lavora con i bambini si apprendono da loro modi di vedere e di sentire. Questo spettacolo, come già molti creati da Tiziano Manzini, ha nello sguardo dei bambini verso il mondo il punto focale del progetto. È uno spettacolo che vuole recuperare il lavoro svolto in tanti anni di contatto diretto con il mondo infantile, senza esserne un freddo osservatore ma giocando, dia-logando e divertendosi con loro.

Questa è la storia dell’incontro di UNO e L’ALTRO. Tutti e due entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri...UNO ha due occhi, un naso, due mani: guarda, odora e tocca quei cubi che per lui sono solo cubi, nient’altro.L’ALTRO ha due occhi, un naso, due mani e... qualcosa di speciale: guarda, odora e tocca quei cubi... ed ecco apparire da semplici cubi un intero mondo, dentro il

quale pian piano coinvolge anche UNO! Cubo. Sedia. Molla. Cavallo. Automobile. Spugna. Cap-pello. Ma anche sasso. Muro. Castello. Cannone. Guer-ra. Pace. E ancora pancia. Bambino. Ventaglio. Trottola. Tavolo. Amico. Treno. Palloncino. Perché un cubo può diventare uno sgabello per sedersi a parlare ma anche un muro che divide come nelle guerre. E sotto una maglietta può essere la pancia di una mamma e sopra la testa un cap-pello, o un palloncino che ti porta in giro per guardare tutto il mondo! Poche parole che diventano azione per uno spettacolo in cui il divertimento nasce dalla crea-tività, dall’immaginazione, dalla fantasia scatenata dei due protagonisti di fronte ad un semplice CUBO. Tiziano Manzini

Lo spettacolo ha debuttato al Festival “Visioni di Futuro, Visioni di Teatro” di Bologna, riscuotendo un caloroso successo. È stato rappresentato in vari Festival interna-zionali: Kilkenny Arts Festival, Baborò International Arts Festival for Children di Galway e Waterford Imagine Arts Festival in Irlanda; Kinder Kinder Festival di Amburgo in Germania; Hakawy Festival di Teatro Ragazzi in Egitto. È stato inoltre ospite del Festivalfilosofia di Modena.

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LABORATORI

DAL FUMETTO AL TEATRO D’OMBREParte III - Esercizi di messinscena su Little Nemo

a cura di Nicoletta Garioni

per insegnanti, educatori e animatori

La terza e ultima tappa del laboratorio Dal fumetto al teatro d’ombre conclude il percorso intrapreso negli anni precedenti. Le strisce e il teatro d’ombre sono stati oggetto del nostro viaggio. Abbiamo iniziato a misurarci con questi due linguaggi caratterizzati da un proprio co-dice espressivo, ma entrambi nati per raccontare storie utilizzando figure disegnate e animate. Abbiamo “stac-cato” dalla carta i personaggi e giocato con le strisce, selezionando e accorpando le storie iniziando così un lavoro di “ri-scrittura” per il teatro d’ombre.In questa terza annualità del laboratorio partiremo da questo punto: da una storia, che diventerà copione, e da figure, che si tradurranno in personaggi d’ombra animati in un contesto di spazio teatrale. Il fumetto è ora il nostro incipit per avviare un’operazione di sintesi e formalizzazione conclusiva di una “rappresentazio-ne d’ombra”. Attorno all’elaborazione e definizione di un’idea di messa in scena si porterà a compimento il lavoro svolto negli anni precedenti e si organizzeranno i materiali d’ombra elaborati. Individueremo un nostro punto di vista che ci permet-terà di attraversare e tradurre con il linguaggio proprio delle ombre l’opera di Winsor Mc Cay Little Nemo in Slumberland, cercando di restituire sotto forma teatra-le i personaggi e le avventure che sono protagoniste nell’opera. Nelle bellissime tavole di questo fumetto vengono raffigurate le mirabolanti avventure che il pic-colo Nemo compie nel mondo dei sogni che imman-cabilmente si interrompono con il suo brusco risveglio. Possiamo affrontare questa monumentale opera, ma-gistralmente disegnata, solo percorrendola trasversal-mente e facendone una materia esplorativa che, con estrema libertà, ci permetta di misurarci con la comples-sità dei due linguaggi.Attraverso Nemo e gli altri personaggi anche noi viag-geremo con la libertà propria dei sogni.

La presentazione finale sarà frutto di un percorso di laboratorio che prevede tre fasi di lavoro: definizione e sviluppo di una drammaturgia e di spazio scenico, elaborazione e costruzione dei materiali d’ombra, prove nello spazio scenico.I partecipanti si cimenteranno in prima persona nell’ani-mazione delle sagome e nella recitazione, completando il ciclo formativo dal testo disegnato del fumetto al tea-tro d’ombre e mettendo in pratica le tecniche apprese.

Programma e informazionimartedì 14 gennaio 2014 - ore 17martedì 21 gennaio 2014 - ore 17martedì 28 gennaio 2014 - ore 17martedì 4 febbraio 2014 - ore 17martedì 11 febbraio 2014 - ore 17martedì 18 febbraio 2014 - ore 17martedì 15 aprile 2014 - ore 17martedì 22 aprile 2014 - ore 17martedì 29 aprile 2014 - ore 17martedì 6 maggio 2014 - ore 17martedì 13 maggio 2014 - ore 17venerdì 16 maggio 2014 - ore 17Officina delle Ombre Gli incontri sono di carattere teorico-pratico e la loro durata è prevista dalle ore 17 alle ore 19.30. Il calenda-rio potrà subire delle variazioni.

Performance finalesabato 17 maggio 2014 - dalle ore 17 alle ore 19Officina delle Ombre

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TUTTI I COLORI DELL’OMBRATEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

Una giornata di laboratorio sull’ombra che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico

a cura di Federica Ferrari

per le scuole dell’infanzia e primarie

Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di gio-chi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i colori dell’ombra?E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diven-tare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocat-toli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra...

Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso lu-dico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia, ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il “raccontare” una forma, una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati, ecc.).In concreto si metteranno i bambini a contatto con si-tuazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e gio-chi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive, cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità espressive e creative dell’ombra stessa.

I giochi proposti faranno riferimento a:• il buio, la luce, la penombra, l’ombra;• immagini d’ombra corporea;• immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse e mobili;

• comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate, ecc.;• drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate.

La caratteristica principale di questo laboratorio è quel-la di essere concepito per adattarsi alle situazioni am-bientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti dell’intervento saranno modellati sulla situazione scola-stica in cui il laboratorio è previsto.

Programma e informazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate.Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario sco-lastico.Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo).

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LABORATORI

PINA E I SUOI AMICI VANNO A SCUOLATEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

a cura di Federica Ferrari

per le scuole dell’infanzia

Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare della quotidianità. La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bam-bini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali nor-malmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscen-za delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una gi-randola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai compagni. Un percorso per far nascere storie, avventu-re, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferi-ranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare.

Il progetto• Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici.• Costruzione delle casette/teatrini.• Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici.• Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie nel villaggio di Pina.Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infan-zia che ben conoscono i personaggi delle storie propo-ste. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro ma-nuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi in sagoma sia delle casette/ teatrini.Per permettere ai bambini di partecipare attivamente alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro

tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro in due parti.Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amiciL’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quin-di la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte del laboratorio. Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amiciArriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’even-to conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoper-ta del magico mondo del teatro delle ombre.Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddi-visa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i bambini.

Programma e informazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate.Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo).

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UNA GIORNATA A TEATROTEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare

Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno spettacolo teatrale

a cura del gruppo artistico di Teatro Gioco Vita

per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori

Piccoli incontri con l’ombraper le scuole primarie Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma, dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludi-co che permette ai bambini di familiarizzare con un elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro la-boratorio e li invitano a condividere, per una giornata, quello strano mondo che è un laboratorio teatrale. Questo è dunque il significato primo, più importante, di Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza al-tri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è molto più facile in quello strano luogo che è un labo-ratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’im-possibile.

Il mestiere del teatroper le scuole secondarie di I° grado e superiori Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole? Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai?Queste sono alcune delle tante domande che alla fine di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tec-niche, dai perché ai come, dall’artistico al personale.

Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosa-mente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver ri-sposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di bat-tute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita.Il laboratorio è dunque concepito come momento di in-contro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della compagnia di Teatro Gioco Vita.Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragaz-zi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio teatrale.

Programma e informazioniOfficina delle Ombredalle ore 9 (orari e date da definire con i partecipanti)Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e ma-teriali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al sacco all’Officina delle Ombre).

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LABORATORI

SMASCHERANDOLaboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole secondarie superiori

Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e le sue maschere. Una giornata in cui attraverso la pra-tica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere tea-trale oggi patrimonio UNESCO. Dopo le esperienze dei laboratori di Commedia dell’Arte realizzate con succes-so nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013 con il Liceo “Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha pensato di proporre alle classi di scuola superiore una versione “in-tensiva” del progetto formativo. A curarlo, ancora una volta, l’attore e regista Nicola Cavallari, uno degli artisti oggi maggiormente conosciuti del settore.

Il progettoLa Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristi-che più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvi-sazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque è celato e non può più servire per definire i vari stati d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento scenico”.La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tes-suto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, ri-manendo in stretto contatto con il pubblico, sempre di-verso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare, di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la specificità di “vagabondare” costantemente e agli atto-ri di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi.Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al pote-re, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi;

non esistono scenografie, è abilità delle maschere far vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte, che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comuni-cazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro per-formance, nella miscela e nell’uso di forme espressive diverse. Basta prendere un personaggio della Comme-dia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pan-tomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona, colta o non colta, anche se non conosce il valore seman-tico delle parole che vengono pronunciate.Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le masche-re, un modo anche per potersi esprimere liberamente e protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto del proprio mondo con il sorriso sulle labbra.Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stes-si e gli altri!

Programma e informazioniIl laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche.

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LABORATORI DI TEATROa cura di Nicola Cavallari

per tre classi di scuola secondaria superiore

A partire dalle esperienze realizzate con successo da Nicola Cavallari nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013 con il Liceo “Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare tre nuovi proget-ti laboratoriali che coinvolgeranno altrettante classi di Scuola Secondaria Superiore. Il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può es-sere occasione, per insegnanti e studenti, per affrontare in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si af-frontano in classe nell’attività didattica.I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività della classe stessa e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze già in possesso dei parte-cipanti.

I progettiPunto di partenza per i tre laboratori di teatro saranno rispettivamente Carlo Goldoni, Giovanni Boccaccio e le Operette morali di Giacomo Leopardi: la parola, la musi-ca e il corpo diventano strumenti per riproporre in modo

originale e divertente i contenuti e le riflessioni che i tre autori suggeriscono. Al termine di ogni percorso si porterà in scena una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico. Gli studenti, con la supervisione artistica di Nicola Caval-lari, saranno direttamente impegnati in ogni fase della messa in scena.

Programma e informazioniIl numero e il calendario degli incontri per ciascun la-boratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. A conclusione dei percorsi formativi le classi coinvolte nei progetti allestiranno con la supervisione artistica di Nicola Cavallari tre performance aperte al pubblico, inserite nel cartellone Pre/Visioni della Sta-gione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà il Teatro Gioia.

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LABORATORI

TUTTI SUL PALCO!Una mattinata di “giochi teatrali”

a cura di Nicola Cavallari

per le scuole primarie e secondarie di 1° grado

A partire dalle esperienze realizzate con successo con i giovanissimi da Nicola Cavallari nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013, Teatro Gioco Vita ha pro-posto all’attore e regista di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una mattinata di “giochi teatra-li”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e sperimentare la propria sen-sibilità, le proprie attitudini e le dinamiche di gruppo.

Per le scuole primarieIl laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bam-bini di dare sfogo in modo sano e protetto alla pro-pria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la propria capacità di associazione e di concentrazione e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di ragionamento.Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fan-tasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite alcune regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio imma-ginario.Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a in-canalare nel giusto modo la loro energia, una giornata da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”.

Per le scuole secondarie di 1° gradoIl laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisi-ca, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti

e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si svi-luppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di in-ventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fanta-sia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.È un gioco di squadra in cui le diversità individuali ri-sultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini di ciascuno.Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare)

Programma e informazioniIl laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche.

44 LABORATORI

SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINOLaboratorio sull’ombra per la prima infanzia

a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni

per le scuole dell’infanzia

Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra…Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’om-bra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Per-ché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente codificati, sia particolarmente difficile per i bambini piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra sia invece un elemento ricco di potenzialità espressi-ve straordinariamente adatte ad esprimere l’universo emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti che occorra pertanto esplorare il potenziale primario dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte in grado di darsi come reali strumenti di espressione nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capaci-tà percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche, classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative (semantiche); potenzialità espressive (creative). E que-sto sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico - affettive globali. Delle ombre si indagheranno le carat-teristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza, ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’ una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.).I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penom-bra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om-

bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili; comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di una storia. Il progetto • 1° incontro: il buio.• 2° incontro: la luce e le ombre. • 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo.• 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre.• 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni.Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

InformazioniIl laboratorio è articolato su cinque incontri della durata di 90 minuti ciascuno ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, sa-ranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concor-dare con le scuole interessate. Per permettere ai bambi-ni continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa due mesi.L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che inter-vallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memo-ria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro.Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.

45

LABORATORI

“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO

Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato da Eric Carle

a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni

per le scuole dell’infanzia

Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo scher-mo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi attori e protagonisti di questo processo?

Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo gra-fico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di animazione per una breve drammatizzazione della sto-ria in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro, accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le in-segnanti avranno la possibilità di conoscere la storia con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice. Il progetto • 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del bradipo, giochi. • 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure.• 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; gio-chiamo con il nostro animale e il bradipo.• 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere

come quelli di Eric Carle.• 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la storia del bradipo in ombra. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

InformazioniIl laboratorio è articolato in incontri della durata di 90 minuti ciascuno per sezione ed è concepito per un grup-po di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mat-tinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi).Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi. Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Tea-tro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che in-tervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la crea-zione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti.

46 LABORATORI

MUSICA... OMBRE... FIGURE...Un suono all’ombra, un’immagine alla musica

Laboratorio teatrale per bambini

a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni

per le scuole dell’infanzia e primarie

Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo stu-dio e dalla sperimentazione del fenomeno ombra e dalle implicazioni psicologiche ed emotive che tale fenomeno suscita, un laboratorio che vuole avvicinare i bambini a questo genere teatrale può arrivare alla teorizzazione dei concetti più generali solo in seguito ad un approc-cio fisico ed emozionale alle ombre presenti in natura: prima fra tutte l’ombra del proprio corpo. Nello stesso tempo essere fisico ma mutevole, a metà strada tra re-ale ed intangibile, l’ombra spesso diventa la proiezione del proprio io più profondo, della propria percezione di sé e delle proprie paure. Giocare con la propria ombra può creare i presupposti per favorire l’emergere di vis-suti e percezioni personali. Entrambe inconsistenti ed imprendibili, ombra e musica si rivelano attraverso un solo senso, rispettivamente la vista e l’udito. In questo laboratorio tali elementi si uni-scono in modo complementare. Attraverso esperienze ludico sensoriali i bambini saranno guidati alla scoperta del teatro delle ombre, luogo in cui ombra e musica si incontrano per dar vita a racconti, storie fatte di suoni ed immagini d’ombra.

Il progetto • 1° incontro: la musica. • 2° incontro: dal buio alle ombre.• 3° incontro: le ombre.• 4° incontro: lo schermo; le sagome. • 5° incontro: musica, ombre e figure (giochi liberi di animazione, brevi drammatizzazioni d’ombra sulla mu-sica).

InformazioniIl laboratorio è strutturato su 5 incontri della dura-ta di 60/90 minuti circa a seconda della fascia d’età. È pensato per gruppi omogenei d’età per un numero

massimo di 15 bambini (le sezioni/classi numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto.

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LABORATORI

SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE

Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia

a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni

per le scuole dell’infanzia

A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il pic-colo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeran-no situazioni che condurranno i bambini alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio, la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma). Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fon-damentale del percorso sarà la continua creazione di situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva la curiosità e la partecipazione dei bambini. Il progetto • 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bian-ca”...• 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uc-cellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera.• 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i personaggi della corte del Re.• 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratte-rizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli pezzi di colore fanno parte di noi.• 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; ripren-diamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi drammatizzazioni.

InformazioniDate e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro

Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che inter-vallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. La durata prevista è di 90 minuti circa per ogni incontro. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasforma-zione in personaggi).

48 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

DENTRO IL TEATROIncontri di introduzione ai linguaggi della scena

a cura di Chiara Merli

per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie superiori

Gli artifici, le magie e le invenzioni; ma anche le regole e i meccanismi, sostenuti da un perfetto ingranaggio e da un sistema di segni che si intersecano in un unico linguaggio, complesso e sfaccettato: tutto questo è il teatro. Il laboratorio si propone di guidare gli studenti in un percorso “dentro” i misteri del teatro, alla ricerca delle radici del fare teatro, nell’affascinante scoperta della materia di cui sono fatti i sogni. Il progetto si articola in sezioni: La magia del teatro e Giochiamo al teatro? per le primarie, Capire lo spetta-colo teatrale per le secondarie di 1° grado, Leggere lo spettacolo teatrale per le superiori.

La magia del teatro - I livelloper le scuole primarieUn percorso di tre incontri, della durata di un’ora cia-scuno alla scoperta delle meraviglie del gioco teatrale: l’improvvisazione, la recitazione, gli oggetti di scena, gli effetti speciali. Per scoprire l’essenza dell’illusione tea-trale, il “magico se” che trasforma la finzione in realtà.

Giochiamo al teatro? - II livelloper le scuole primarieUn percorso di tre incontri, della durata di un’ora ciascuno che intende accompagnare i bambini in un viaggio sul confine tra linguaggio narrativo e teatrale: frammenti di un testo narrativo, scelto in accordo con l’insegnante della classe, saranno trasformati in testo teatrale e rappresentati in micro-azioni teatrali dagli allievi. Lo scopo è quello di stimolare la creatività dei bambini, guidandoli a un approccio più immediato e coinvolgente con il testo letterario. Capire lo spettacolo teatraleper le scuole secondarie di 1° gradoIl testo è una componente fondamentale dello spetta-colo teatrale: questo percorso articolato in tre incontri

(di un’ora ciascuno) si propone di guidare gli studenti alla comprensione dei fondamenti della drammaturgia, dal canovaccio dei comici dell’arte al testo dialogico, al copione, fino al sotto-testo e al testo-spettacolo. Gli allievi saranno chiamati a misurarsi con queste nuove forme testuali in un percorso che si configura come un vero e proprio laboratorio di scrittura creativa.

Leggere lo spettacolo teatraleper le scuole secondarie superioriTre incontri della durata di un’ora ciascuno per impara-re a leggere uno spettacolo teatrale nei suoi molteplici linguaggi: attraverso la visione guidata di alcuni alle-stimenti “storici”, gli studenti potranno apprendere le specificità delle diverse componenti della messinscena e così acquisire strumenti indispensabili per una fruizione più completa e consapevole dello spettacolo teatrale.

Programma e informazioniGli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita.Il laboratorio prevede diverse tipologie di incontri (a se-conda della classe e dell’età degli studenti), che posso-no essere definiti anche sulla base di indicazioni fornite dagli insegnanti.L’obiettivo principale è fornire strumenti utili alla com-prensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di approfondimento adeguati alle esigenze degli studenti dei diversi ordini di scuole. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno prose-guire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LA SCRITTURA SCENICAParte III - Laboratorio di drammaturgia

a cura di Fabrizio Montecchi

per insegnanti(gli incontri sono aperti a tutto il pubblico)

Che cosa vuol dire “adattare” un testo? Come scrivere per la scena partendo da un romanzo o addirittura da una musica? Di quali strumenti possiamo fare uso per rendere, attraverso il processo di adattamento di un te-sto, la complessità dell’atto teatrale?

Come nel precedente ciclo d’incontri anche questa nuo-va serie di appuntamenti dedicati alla scrittura scenica, sempre curati da Fabrizio Montecchi, avrà una struttura “seminariale”. Si alterneranno riflessione teorica ed esercitazione pratica al fine di elaborare diverse forme di scrittura scenica che non saranno semplicemente da intendersi come la stesura finale di un testo ma come il processo stesso, utile dunque in tutte le fasi di creazione di uno spettacolo.

Le esercitazioni di questo terzo ciclo saranno tutte in-centrate su un unico testo, proposto dal curatore, e con il quale i partecipanti saranno invitati a confrontarsi. Partendo dalla lettura del testo e dalla sua analisi si arriverà a definire le linee guida comuni del lavoro di scrittura scenica. Si procederà poi all’elaborazione, in-dividuale o a piccoli gruppi, di diverse forme di messin-scena che tengano conto di tutti gli aspetti legati alla progettazione di uno spettacolo: la drammaturgia, il testo, le tecniche, la scenografia, il lavoro dell’attore, la musica, i costumi, le luci.Le diverse proposte di scrittura scenica saranno poi sog-gette a un momento conclusivo di analisi e confronto.

Programma mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 17Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici

InformazioniGli incontri hanno una durata di circa un’ora e mezza ciascuno. La partecipazione è gratuita. Il percorso formativo, rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, è aperto anche a tutto il pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili.Dato che il percorso si configura come un vero e pro-prio laboratorio di drammaturgia nel corso del quale i partecipanti saranno chiamati a svolgere una serie di esercizi di scrittura scenica, è importante la continuità della frequenza. A coloro che seguiranno il laboratorio sarà offerto un pass gratuito per assistere agli spettacoli di Pre/Visioni (previa verifica della disponibilità di posti). La presen-za dovrà essere attestata dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.

50 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

DIETRO IL SIPARIOIncontri di presentazione dei contenuti della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014

Incontri propedeutici alla visione degli spettacolidella Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014

Incontri di approfondimento sugli spettacoli dellaStagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 a cura di Chiara Merli

per le scuole secondarie superiori(gli incontri possono anche essere proposti a biblioteche e gruppi organizzati)

Un progetto basilare nel percorso di educazione al te-atro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le nuove generazioni di spetta-tori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti di migliorare gli strumenti in proprio posses-so da una parte per fruire meglio della visione dello spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Tre le parti in cui si articola il progetto, con tre tipologie di incontri a seconda delle esigenze delle classi. Il percorso è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e su-periori. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli stu-denti coinvolti.

Incontri di promozione e formazione del pubblico sui contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te”L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale.

Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spetta-colo e facilitarne la comprensione.

Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfon-dire l’esperienza della visione.

Programma e informazioniGli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita.Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente.Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nel-la visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno prose-guire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

CHI è DI SCENA?Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2013/2014

Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2013/2014 a cura di Chiara Merli

per le scuole primarie e secondarie di 1° grado

L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettato-ri, che dimostrano di partecipare più direttamente, e con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della rappresentazione, della stessa magia del teatro.Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno seguire incontri di approfondimento, da concordarsi direttamente con i docenti di riferimento delle classi interessate. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti.

Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spetta-colo e facilitarne la comprensione.

Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfon-dire l’esperienza della visione.

Programma e informazioniGli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita.Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente.Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella vi-sione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfon-dimento di temi e argomenti connessi alle rappresen-tazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno prose-guire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.

52 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

DANIEL PENNAC A PIACENzA Tra pagina scritta e palcoscenico

Progetto collegato all’ospitalità degli spettacoliJournal d’un corps e Come un romanzo

per le scuole secondarie di 1° grado e secondarie superiori

La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Tea-tro Municipale di Piacenza Daniel Pennac con la sua lettura-teatrale Journal d’un corps, tratta dall’omonimo romanzo edito da Gallimard e pubblicato da Feltrinelli in Italia con il titolo Storia di un corpo: dai dodici agli ottantasette anni, un uomo tiene il diario di un suo cor-po. Adattando il suo romanzo, per portarlo lui stesso alla ribalta, con la complicità di Clara Bauer, Daniel Pennac si serve di questo spettacolo per trasmettere il suo manifesto, quasi un nuovo manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni.La Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco” vedrà in cartellone Come un romanzo, conferenza/spettacolo di e con Giorgio Scaramuzzino, dal divertente saggio di Daniel Pennac. Oltre ad essere uno degli autori più amati degli ultimi anni, Pennac non ha dimenticato di essere un insegnante e in questo lavoro affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa. I due appuntamenti, insieme, costituiscono un’interes-sante occasione per gli studenti delle scuole seconda-rie di 1° grado e superiori per conoscere meglio, at-traverso il teatro, Daniel Pennac, autore prolifico non solo di romanzi e saggi critici, ma anche di racconti, sceneggiature per fumetti, drammaturgie teatrali, albi illustrati, scrittore attento ai temi dell’infanzia dalla cui penna sono usciti indimenticabili ritratti infantili. Uno scrittore molto amato dal pubblico, da sempre attento all’azione educativa, al vissuto e ai diritti propri dell’in-fanzia e dell’adolescenza, noto per la sensibilità sempre dimostrata nei confronti di coloro che meno riescono ad integrarsi all’interno delle istituzioni educative e per le strategie ideate e condivise per coinvolgere gli studenti meno “bravi” in termini strettamente scolastici e con-

quistarli alla passione per la conoscenza.La visione degli spettacoli potrà essere arricchita con momenti di incontro e/o approfondimento che saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate e con la collaborazione degli artisti ospiti.

Gli spettacoli

Daniel PennacJOURNAL D’UN CORPS - storia di un corpodi e con Daniel Pennacregia Clara Bauerscene, luci e costumi Oria Puppoanimazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtreproduzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourgproduttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila srlin collaborazione con Il Funaro(in francese con sopratitoli in italiano)Teatro Municipalevenerdì 21 febbraio 2014 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi)

Teatro dell’ArchivoltoCOME UN ROMANZO - Da Daniel Pennacelaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzinoregia Giorgio Gallione con Giorgio ScaramuzzinoTeatro Comunale Filodrammaticigiovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco)

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LA MAGIA DI EDUARDOIl teatro di De Filippo e la drammaturgia del Novecento

Progetto collegato alla visione degli spettacoli La grande Magia e Natale in casa Cupiello

a cura di Chiara Merli

per le scuole secondarie superiori

“La grande magia ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, un Paese che si lascia scivolare in un insen-sato autoinganno. […] È palesemente dichiarato anche il gioco del metateatro, un espediente drammaturgico che è giusto ricordare al pubblico ma che mai sovrasta la finalità principale della commedia: raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia”. Così Luca De Filippo definisce il testo di cui è regista e protagonista nella stagione teatrale 2013/2014, una commedia in cui la consueta ironia eduardiana si fonde con un più cupo pessimismo, nel disegnare una vicenda che porta alla ribalta in modo sorprendente i temi del gioco, della magia e dell’illusione, nel loro rapporto con la realtà della vita. Natale in casa Cupiello, in scena con la regia e l’interpretazione di Fausto Russo Alesi in un allesti-mento innovativo e straordinario, offre l’occasione per approfondire da un punto di vista inedito la conoscenza di uno dei più noti capolavori del teatro di Eduardo, un testo che il regista definisce “un meraviglioso spartito musicale, un vibrante veicolo di comunicazione, pro-fondità e poesia”. La magia di Eduardo è un percorso, articolato in tre incontri, che intende accompagnare gli studenti alla conoscenza dell’opera del grande dram-maturgo napoletano, con particolare attenzione alla sua contestualizzazione nel panorama della letteratura teatrale novecentesca europea e, soprattutto, italiana (in questa direzione, saranno approfondite le affinità tra l’opera di De Filippo e quella di Pirandello). Il labora-torio analizzerà la poetica di Eduardo e il rapporto tra testo e messinscena, attraverso la visione di importanti allestimenti di opere dell’autore, tra le quali non si potrà prescindere dalla memorabile regia de La grande magia firmata da Giorgio Strehler nonché dagli allestimenti diretti e interpretati dallo stesso Eduardo.

Programma e informazioni Il laboratorio intende accompagnare gli studenti alla co-noscenza dell’opera di Eduardo De Filippo, e al contem-po fornire strumenti utili alla comprensione dei fonda-menti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di approfondimento adeguati alle esigenze degli studenti dei diversi ordini di scuole.Gli incontri sono gratuiti.

Gli spettacoli

La Compagnia di Teatro di Luca De FilippoLA GRANDE MAGIAdi Eduardo De Filippocon Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosiregia Luca De Filipposcene e costumi Raimonda Gaetaniluci Stefano Stacchiniproduzione Teatro Stabile dell’Umbria, ElledieffeTeatro Municipalemartedì 5 novembre 2013 - ore 21mercoledì 6 novembre 2013 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaNATALE IN CASA CUPIELLOdi Eduardo De Filippoadattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesiscene Marco Rossiluci Claudio De Pacemusiche Giovanni VitalettiTeatro Municipalemartedì 18 marzo 2014 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi )

54 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

CARLO GOLDONI E IL SUO TEATROUn percorso attraverso l’opera del grande drammaturgo, tra Mondo e Teatro

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Il servitore di due padroni

a cura di Chiara Merli

per le scuole secondarie superiori

Un progetto completo di educazione al teatro che si rivolga alle giovani generazioni non può certo prescin-dere da Goldoni, autore fondamentale nella storia del teatro italiano ma non solo, riformatore del teatro dal punto di vista della drammaturgia come della messin-scena, artefice di un teatro umano, che si propone di essere specchio della società contemporanea, riflesso del mondo di cui è espressione e fotografia dell’uomo nel suo tempo. L’occasione per la proposta di un per-corso “attorno a Goldoni” è offerta dallo spettacolo in cartellone Il servitore di due padroni, nell’interessante versione diretta da Antonio Latella: un testo fondamen-tale, agito dalle più celebri Maschere della tradizione, che offre l’occasione per indagare l’affascinante mondo della Commedia dell’Arte e allo stesso tempo anticipa temi e problemi che troveranno una precisa definizione nella grande riforma goldoniana. Programma e informazioni Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo in cartellone e al contempo approfondire l’opera di un autore fondamentale nella storia della letteratura. Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei quali verranno approfondite tematiche inerenti il testo goldoniano mediante il raffronto con altri capolavori dell’autore (da La locandiera alla Trilogia, ma non solo) e verranno analizzati frammenti di alcune storiche mes-sinscene di testi del Veneziano, con l’obiettivo di appro-fondire la conoscenza dell’opera di Goldoni e di impara-re a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici linguaggi. Gli incontri sono gratuiti. A conclusione del

lavoro, gli insegnanti potranno proseguire l’approfondi-mento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici, forniti da Teatro Gioco Vita.

Lo spettacoloEmilia Romagna Teatro FondazioneTeatro Stabile del VenetoFondazione Teatro Metastasio di PratoIL SERVITORE DI DUE PADRONIda Carlo Goldonidrammaturgia Ken Ponzio regia Antonio Latellacon (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoiscene e costumi Annelisa Zaccherialuci Robert John Resteghinisuono Franco Visioliassistente alla regia Brunella GiolivoTeatro Municipalemartedì 7 gennaio 2014 - ore 21mercoledì 8 gennaio 2014 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )

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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LEOPARDI, LA POESIA DELLA SCENAUn percorso tra letteratura e teatro

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Operette morali

a cura di Chiara Merli

per le scuole secondarie superiori

Un grande classico della letteratura italiana incontra il teatro di un grande regista. La presenza, nel cartellone “Tre per Te”, delle Operette morali con la regia di Mario Martone (che per questa messinscena ha vinto presti-giosi premi, tra cui l’Ubu 2011, Oscar del teatro) offre un’occasione interessante per affrontare un percorso di approfondimento dell’opera di Giacomo Leopardi, at-traverso l’insolito medium del teatro. Un testo che com-pendia la visione del mondo leopardiana - il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situa zione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria - diventa lo spunto per un viaggio di approfondimento dell’opera leopardiana, se-guendo, come scrive Ippolita Di Majo, dramaturg dello spettacolo, “l’urgenza, artistica e civile, di riandare alle origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi sui suoi potenziali e i suoi limiti: da Al fieri a Manzoni, appunto a Leopardi”.

Programma e informazioni Il laboratorio, rivolto alle classi delle scuole di primo e secondo grado, intende accompagnare gli studenti nel-la visione dello spettacolo in cartellone e al contempo approfondire l’opera di un autore fondamentale nella storia della letteratura. Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei quali verranno approfonditi temi e aspetti dell’opera di Leopardi, nonché problematiche relative alla messinsce-na, con particolare attenzione al lavoro di adattamento drammaturgico del testo letterario.Gli incontri sono gratuiti.A conclusione del lavoro, gli insegnanti potranno pro-

seguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici, forniti da Teatro Gioco Vita.

Lo spettacoloFondazione del Teatro Stabile di TorinoOPERETTE MORALIdi Giacomo Leopardicon (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin e cast in via di definizioneadattamento e regia Mario Martonescene Mimmo Paladinocostumi Ursula Patzakluci Pasquale Marisuoni Hubert Westkemperdramaturg Ippolita di Majoaiuto regia Paola Rotascenografo collaboratore Nicolas Boveyla musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano)esecuzione Coro del Teatro di San Carlodiretto da Salvatore CaputoTeatro Municipalemartedì 25 marzo 2014 - ore 21mercoledì 26 marzo 2014 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )

56 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTOAdolescenti e giovani tra oggi e domani

Progetto collegato alla visione degli spettacoli <age> e Il sacro della primavera

per le scuole secondarie superiori

Il tema che quest’anno attraversa gli spettacoli della stagione di teatro danza è quello del disagio esisten-ziale che tocca i più giovani: uno stato di euforia e ma-lessere, di sfrontatezza e assenza di limiti che è stato spesso raccontato in letteratura, nel cinema, in musica, a teatro e che oggi trova nella danza un nuovo potente veicolo di espressione. Non si tratta solo delle ben note “turbe adolescenziali”, che pure appartengono inevi-tabilmente all’età, ma di un portato generazionale che è proprio del nuovo secolo: è la fatica di vivere in una società “anziana” e stanca, che nega lo spazio vitale ai più giovani, è la paura del futuro, mai forte come in questi anni. Il progetto individua due spettacoli della stagione di teatro/danza e li propone agli studenti del-le scuole superiori sia come occasione di incontro con un linguaggio teatrale non abitualmente frequentato com’è quello della danza contemporanea sia come pos-sibilità di affrontare tematiche legate all’età dei ragazzi in modo certamente meno “istituzionale” ma sicura-mente più spontaneo e libero. Pienamente dedicato all’adolescenza è lo spettacolo <age> del Collettivo Cinetico. Nove ragazzi tra i sedici e i diciannove anni raccontano se stessi e tutti gli stere-otipi legati alla loro età, mettendo in scena una piccola selezione delle incognite, dei segreti e delle maree ado-lescenziali. Il Sacro della Primavera di Balletto Civile è una metafora del nostro tempo e di una generazione che attende obbligata allo stallo, osservata, spiata, pe-sata, vergine perché impossibilitata a fare da sola. Lo spettacolo è un urlo di rivolta pieno di energia, in cui le sonorità rock si sovrappongono alle note di Stravinskji.

Programma e informazioni Ogni classe potrà scegliere uno o entrambi gli spettacoli. Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto in-caricato da Teatro Gioco Vita (Roberto De Lellis, respon-sabile della programmazione di teatro/danza ed esperto

di danza contemporanea) terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica della/e compagnia/e. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assi-steranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un confronto tra gli artisti e un esperto, che dai rispet-tivi punti di vista affronteranno i temi e le esperienze emerse nella rappresentazione. Le date degli incontri in classe saranno concordate con le classi interessate.

Gli spettacoli

CollettivO CineticO <AGE>coreografia Francesca Pennini drammaturgia Angelo Pedronidanza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani, Fabio ZangaraTeatro Gioiavenerdì 13 dicembre 2013 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza)

Balletto Civile/Fondazione Teatro DueIL SACRO DELLA PRIMAVERAda La Sagra della Primavera di Igor Stravinskijdanzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpanoideazione e coreografia Michela Lucentiincursioni sonore Maurizio CamilliTeatro Gioiavenerdì 7 marzo 2014 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza)

57

in collaborazione con

INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

LA SCENA CONTEMPORANEA FRANCESE

Progetto collegato alla visione dello spettacolo Clôture de l’amour

per le scuole secondarie superiori

La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Tea-tro Comunale Filodrammatici di Piacenza lo spettacolo Clôture de l’amour, scritto e diretto da Pascal Rambert, protagonista di spicco della scena francese dagli anni ‘80. Con questa pièce, che ha debuttato al Festival di Avignone nel 2011, Rambert ha vinto in Francia il pre-mio della critica 2012 per la “Miglior creazione di un testo teatrale in lingua francese” e il Gran premio della drammaturgia 2012. Lo spettacolo è stato tradotto e rappresentato in tutto il mondo. Dopo essere stato rap-presentato nella sua versione originale francese a Mo-dena, nell’ambito del Festival Vie, edizione 2012, Pascal Rambert dirige in questa occasione due attori italiani, Luca Lazzareschi e Tamara Balducci. Direttore del pa-rigino Théâtre de Gennevilliers, esploratore curioso del mondo, Rambert prosegue con Clôture de l’amour la sua personalissima indagine scenica.Lo spettacolo costituisce un’interessante occasione per gli studenti delle scuole secondarie superiori per cono-scere meglio, attraverso una delle sue figure più rappre-sentative, la scena contemporanea francese. La visione dello spettacolo potrà essere arricchita con momenti di incontro e/o approfondimento che saranno definiti con

gli insegnanti delle classi interessate e con la collabo-razione di Emilia Romagna Teatro Fondazione e degli artisti ospiti, che potranno incontrare gli studenti e con-frontarsi con loro sul lavoro di Rambert.

Lo spettacolo Emilia Romagna Teatro Fondazione CLÔTURE DE L’AMOURuno spettacolo di Pascal Rambert traduzione Bruna Filippicon Luca Lazzareschi, Tamara Balducciassistente alla regia Thea Dellavallescene Daniel Jeanneteaudirettore tecnico Robert John Resteghiniproduzione Emilia Romagna Teatro con il sostegno dell’Institut français nel quadro del progetto “Théâtre export”Teatro Comunale Filodrammatici martedì 10 dicembre 2013 - ore 21mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 21giovedì 12 dicembre 2013 - ore 21(Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi)

58 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI

SCS/STUDENTI-CRITICI-SPETTATORIProgetto educational collegato al 3° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”

ideazione progetto Simona Rossi con la collaborazione di Emma-Chiara Perotti

incontri a cura di Chiara Merli

si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival

per le scuole secondarie superiori

Dopo la positiva esperienza del 2012, Teatro Gioco Vita riprende anche nel 2013 il progetto di educazione al teatro SCS/Studenti-Critici-Spettatori collegato al car-tellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori pia-centine. La presenza di giovani agli spettacoli del Festi-val è stata fin dalla sua prima edizione qualitativamente e quantitativamente importante e si è pensato quindi di dare agli studenti ulteriori strumenti di lettura e inter-pretazione di tale esperienza teatrale.

Il progetto La formula riprende quella già collaudata lo scorso anno. Ogni classe potrà scegliere una serata del pro-gramma.Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto incaricato da Teatro Gioco Vita (Chiara Merli) terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica

della/e compagnia/e.Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, as-sisteranno allo spettacolo e al termine incontreranno in teatro gli artisti in scena. Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. La raccolta di tali recensioni sarà pubblicata sul sito internet del teatro e diffusa attraver-so i canali informativi del Festival.

Programma e informazioniLe date degli incontri in classe curati da Chiara Merli saranno concordati con gli insegnanti interessati. Il progetto è gratuito per la classe (lezioni degli esperti, partecipazione agli spettacoli, incontri con le Compa-gnie). Per ogni serata del Festival in cartellone saranno accettate 1 o 2 classi, compatibilmente con la disponi-bilità di posti (nelle serate in cui sono in programma due spettacoli, è preferibile che la classe segua entrambe le rappresentazioni).

Il FestivalPer il programma dettagliato delle serate e degli spetta-coli in cartellone, vedi alle pagine 61-62.

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ALTRI PROGETTI

L’OFFICINA DELLA FANTASIATEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

Laboratorio di teatro per bambini da 5 a 10 anni

a cura di Federica Ferrari

per bambini

Teatro Gioco Vita prosegue nella Stagione 2013/2014 l’esperienza del laboratorio teatrale L’Officina della Fan-tasia avviata con successo nel 2011/2012. Ancora una volta il progetto sarà a ticolato in due moduli indipen-denti e dal programma diversificato.

Cos’è L’Officina della Fantasia?È prima di tutto un luogo dove i bambini incontrano altri bambini e, insieme, giocano a raccontare se stessi e gli altri. È inoltre un luogo dove si ascoltano e si racconta-no le storie del mondo. Ma è anche un luogo pieno di tante e strane cose all’apparenza inutili. Eppure tutte queste cose un senso ce l’hanno: sono gli strumenti del teatro. Per tale motivo, questo luogo, è pieno di corpi, di musiche, di oggetti, di voci, di ombre, di silenzi e di tanto altro. Se in questo luogo dunque, i bambini incon-trano gli strumenti del teatro ecco che subito diventa l’officina della fantasia.Senza nessuna pretesa formativa, e lontano dall’idea di darsi come scuola di teatro, il laboratorio teatrale L’Offi-cina della Fantasia si propone semplicemente di essere un luogo, uno spazio, dedicato unicamente a favorire

l’espressione del bambino. Un luogo fatto di regole e di libertà, di gioco e di lavoro. Un luogo fatto di bui attraversati da poetiche luci, di bianchi e neri invasi da miriadi di colori, di corpi pesanti duplicati dalle loro om-bre leggere, di silenzi profondi pieni di voci misteriose. Un luogo senza forzature, di incontro e di scambio, dove il tempo scorre un po’ più lento.Ma soprattutto vuole essere un luogo dove attraverso i mille linguaggi del teatro il bambino può trovare nuove forme per il racconto di sé e per l’ascolto degli altri.

Programma e informazioni

1° modulo mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17 mercoledì 27 novembre 2013 - ore 17 mercoledì 4 dicembre 2013 - ore 17mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17Officina delle Ombre

2° modulo mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17mercoledì 5 febbraio 2014 - ore 17mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 17mercoledì 19 febbraio 2014 - ore 17Officina delle Ombre

I due moduli sono indipendenti e dal programma diver-sificato, quindi un bambino può scegliere se frequentar-ne uno solo o entrambi. I singoli incontri avranno una durata di un’ora e mezza circa. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 10 novembre 2013 per il 1° modu-lo ed entro il 19 gennaio 2014 per il 2° modulo (ogni modulo sarà attivato solo se sarà raggiunto un numero minimo di 10 partecipanti). Quota di partecipazione: 35 euro a modulo, da versare all’atto dell’iscrizione.

60 ALTRI PROGETTI

IN COMPAGNIA DI... ELMER E PINATEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

Ogni domenica incontra e gioca con un personaggio amico

Laboratori di teatro per bambini da 3 a 7 anni e genitori

a cura di Federica Ferrari

per famiglie

Ehi! Bambino! Vieni... Coraggio... Entra... Un tuo amico ti sta aspettando e con lui tutti i suoi tanti amici. Vo-gliono giocare con te. A cosa? Non lo sai? A raccontare storie, al teatro delle ombre, al gioco del teatro, insom-ma. Allora, vieni?In compagnia di... è un laboratorio rivolto a bambini e a genitori insieme.Un personaggio a loro caro si staccherà dalle pagine del libro sulle quali normalmente vive, e dove il bambino lo ha conosciuto, per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Dopo essersi presentato, il nostro per-sonaggio inviterà i bambini a giocare con lui…Sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà il bam-bino alla scoperta e conoscenza delle tecniche del tea-tro d’ombre fino alla costruzione, assieme ai genitori, di una o più sagome che rappresenteranno gli amici del nostro personaggio.Sarà questo l’inizio di un percorso nello spazio della scena che coinvolgerà il bambino in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro in-canto dove gli sarà possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrare, con i propri genitori e con tanti altri bambini.Sarà questo l’inizio di un percorso durante il quale na-sceranno storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine di un libro si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare tra bambini e adulti senza altri fini che il piacere dello stare insieme. In compagnia di... rappresenta un’occasione per bambi-ni e genitori di partecipare e giocare in prima persona, e non solo in quanto spettatori, “al teatro”.

Programma e informazioni

IN COMPAGNIA DI... PINAsabato 14 dicembre 2013 - ore 15.30domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30Officina delle Ombre

IN COMPAGNIA DI... ELMERsabato 25 gennaio 2014 - ore 15.30domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30Officina delle Ombre

I singoli incontri avranno una durata di circa due ore.Quota di partecipazione: 10 euro a bambino da versare all’atto dell’iscrizione - i genitori sono invitati a lavorare insieme ai bambini (per gli adulti/accompagnatori, max 1 per bambino, la partecipazione è gratuita). Il costo è comprensivo dei materiali di consumo e i bambini avranno in omaggio le sagome costruite nel corso del laboratorio. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il mercoledì precedente la data prescelta (ogni incontro si terrà solo se sarà raggiunto un numero minimo di 10 bambini - è previsto un numero massimo di 15 bambini partecipanti).

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L’altra scenaFestival di teatro contemporaneo

3a edizionePiacenza, ottobre 2013

mercoledì 2 ottobre 2013

Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21Compagnia Scimone Sframeli GIÙdi Spiro Scimone g con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Salvatore Arena g regia Francesco Sframeli g

scena Lino Fiorito g disegno luci Beatrice Ficalbi g produzione Compagnia Scimone Sframeli, Festival delle Colline Torinesi, Théâtre Garonne Toulouse(Premio Ubu 2012 Miglior scenografia)

venerdì 4, sabato 5, lunedì 7, martedì 8 ottobre 2013

Teatro Gioia - ore 21Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIMBallata per attore e ombre dal racconto Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi g un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi g con Tiziano Ferrari g adattamento, regia e scene Fabrizio Montecchi g oggetti e sagome Nicoletta Garioni g luci e suono Davide Rigodanza g assistente alla regia Lucia Menegazzo

g produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione, Théâtre de Bourg en Bresse, Festival “L’altra scena” (Novità)

mercoledì 9 ottobre 2013

Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21Carrozzeria Orfeo ROBE DELL’ALTRO MONDOdrammaturgia Gabriele Di Luca g regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo g

interpreti Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo g musiche originali Massimiliano Setti g luci Diego Sacchi g costumi Nicole Marsano e Giovanna Ferrara

g disegni e locandina Giacomo Trivellini g con il sostegno produttivo di Residenza Idra g produzione Carrozzeria Orfeo g in collaborazione con Teatro Excelsior di Reggello, Benevento Città Spettacolo, La Corte Ospitale, Teatro Stabile di Napoli e Napoli Teatro Festival Italia g con il contributo di Fondazione Cariplo

Teatro Gioia - ore 19.30 e ore 22.30Compagnia Carullo Minasi DUE PASSI SONOregia, testi ed interpretazione Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi g scene e costumi Cinzia Muscolino g disegno luci Roberto Bonaventura g aiuto regia Roberto Bitto g collaborazione Giovanna La Maestra g produzione Il Castello di Sancio Panza(Spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011 e Premio In-Box 2012)

ASSOCIAZIONEAMICI DEL

TEATRO GIOCO VITA

Apertura festival mercoledì 2 ottobre dalle ore 19

Informazioni: TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione

Via San Siro 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] - www.teatrogiocovita.it

venerdì 11 ottobre 2013

Teatro Gioia - ore 19 e ore 21.30Teatrino Giullare LA STANZAdi Harold Pinter g interpretato e diretto da Teatrino Giullare g traduzione di Alessandra Serra g scene e maschere Cikuska g produzione Teatrino Giullare, CSS-Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia(Spettacolo finalista Premio Ubu 2010 Miglior scenografia)

sabato 12 ottobre 2013

Teatro Gioia - ore 10Giornata di studi tra architettura e teatroSPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALIa cura di Massimo Ferrari

Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21Tap Ensemble / Teatro delle TemperieDON GIOVANNI IN CARNE E LEGNOattori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren

g guarattelle Luca Ronga g regia Ted Keijser g musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo g disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini - Atelier della luna g maschere Andrea Cavarra g disegno luci Maddalena Maj g ombre Federica Ferrari g testo Nicola Cavallari e Luca Ronga g adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble g costumi Licia Lucchese g produzione Tap Ensemble g in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier della luna, La Bagatella, Macherà

mercoledì 16 ottobre 2013

Teatro Comunale FilodrammaticiProgetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo “TEATRI DEL TEMPO PRESENTE”7-8 chiliHAND PLAYCompagnia Mara CassianiL’UOMO PERFETTO

venerdì 18 ottobre 2013

Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21Babilonia Teatri THE ENDdi Valeria Raimondi e Enrico Castellani g con Valeria Raimondi e con Enrico Castellani, Luca Scotton g scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe/Luca Scotton g luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton

g costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli g produzione Babilonia Teatri/CRT Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40 g con il sostegno di Viva Opera Circus(Premio Ubu 2011 Migliore novità italiana/Ricerca drammaturgica, nomination Premio Ubu 2011 Spettacolo dell’anno)

E ancora…

Sete di Scena - bar, musica, installazioniSCS studenti-critici-spettatori - progetto educational per le scuole superioriIncontri con gli artistiDopo-teatro

STAGIONE DI PROSA

TRE PER TE 2013/201464

5-6 novembre 2013La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo LA GRANDE MAGIAdi Eduardo De Filippocon Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosiregia Luca De Filipposcene e costumi Raimonda Gaetaniluci Stefano Stacchiniproduzione Teatro Stabile dell’Umbria, Elledieffe

3-4 dicembre 2013Teatro Metastasio Stabile della Toscana Spoleto56 Festival dei 2Mondi IL RITORNO A CASAdi Harold Pintertraduzione Alessandra Serraregia Peter Steinscenografia Ferdinand Woegerbauercostumi Anna Maria Heinreich assistente alla regia Carlo Bellamiocon (in ordine di apparizione) Paolo Graziosi, Alessandro Averone, Elia Schilton, Rosario Lisma, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna

17-18 dicembre 2013Compagnia Enfi Teatro LA SCENAdi Cristina Comencinicon Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Stefano Annoniregia Cristina Comenciniscene e costumi Paola Comenciniproduzione Michele Gentile

7-8 gennaio 2014Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Stabile del Veneto Fondazione Teatro Metastasio di PratoIL SERVITORE DI DUE PADRONIda Carlo Goldoniregia Antonio Latelladrammaturgia Ken Ponziocon (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi scene e costumi Annelisa Zaccheria luci Robert John Resteghini suono Franco Visioliassistente alla regia Brunella Giolivo

14 gennaio 2014 (fuori abbonamento)Compagnia Corrado AbbatiCANTANDO SOTTO LA PIOGGIA(Singin’ in the Rain)musical di Nacio Herb Brownesclusiva nazionaleallestimento Up Stage Designs - Londoncoreografie Giada Bardellidirezione musicale Maria Galantinoregia Corrado AbbatiInscena produzioni

21-22 gennaio 2014Luca Zingaretti Massimo De FrancovichLA TORRE D’AVORIOdi Ronald Harwood traduzione di Masolino d’ Amico con Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti, Caterina Gramaglia scene Andrè Benaim costumi Chiara Ferrantini luci Pasquale Mari regia Luca Zingaretti produzione Zocotoco srl

6-7 febbraio 2014Silvio Orlando IL NIPOTE DI RAMEAUdi Denis Diderotadattamento Edoardo Erba e Silvio Orlandocon Silvio Orlando, Amerigo Fontani, Maria Laura Rondaniniclavicembalista Luca Testascene Giancarlo Basilicostumi Giovanna Buzziregia Silvio Orlandoproduzione Cardellino srl

PROSA - Teatro Municipale ore 21

18-19 febbraio 2014Alessandro Gassmann RIII - RICCARDO TERZOdi William Shakespearetraduzione e adattamento Vitaliano Trevisancon (in ordine di apparizione) Alessandro Gassmann, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso, Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi e con la partecipazione di Paila Paveseideazione scenica e regia Alessandro Gassmannscene Gianluca Amodio costumi Mariano Tufanomusiche originali Pivio & Aldo De Scalzilight design Marco Palmierivideografia Marco Schiavoniproduzione Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Società per Attori

25-26 marzo 2014Fondazione del Teatro Stabile di TorinoOPERETTE MORALIdi Giacomo Leopardicon (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin e cast in via di definizioneadattamento e regia Mario Martonescene Mimmo Paladino costumi Ursula Patzak luci Pasquale Mari suoni Hubert Westkemperdramaturg Ippolita di Majoaiuto regia Paola Rotascenografo collaboratore Nicolas Boveyla musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano)esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo

ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21

18 novembre 2013Paolo Rossi L’AMORE È UN CANE BLU la conquista dell’Estdi e con Paolo Rossiscritto con Stefano Dongetti, Alessandro Mizziin collaborazione con Riccardo Pifericon la supervisione di Gaia Raynerimusiche originali composte da Emanuele Dell’Aquila ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso(Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefan Bembi,Denis Beganovic, Mariaberta Blašković, David Morgan)produzione La Corte Ospitale

10, 11, 12 dicembre 2013Teatro Comunale FilodrammaticiEmilia Romagna Teatro Fondazione CLÔTURE DE L’AMOURuno spettacolo di Pascal Rambert traduzione Bruna Filippicon Luca Lazzareschi, Tamara Balducciassistente alla regia Thea Dellavallescene Daniel Jeanneteaudirettore tecnico Robert John Resteghiniproduzione Emilia Romagna Teatro con il sostegno dell’Institut français nel quadro del progetto “Théâtre export”

21 febbraio 2014Daniel PennacJOURNAL D’UN CORPS storia di un corpodi e con Daniel Pennacregia Clara Bauerscene, luci e costumi Oria Puppoanimazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtreproduzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourgproduttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila srlin collaborazione con Il Funaro

18 marzo 2014Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa NATALE IN CASA CUPIELLOdi Eduardo De Filippoadattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesiscene Marco Rossiluci Claudio De Pacemusiche Giovanni Vitaletti

15 aprile 2014Oblivion OBLIVION SHOW 2.0 il sussidiariogli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelliregia Gioele Dixmusiche Lorenzo Scudatesti Davide Calabrese e Lorenzo Scudaproduzione Il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Malguion srl

STAGIONE DI PROSA66 TEATRO PER LE FAMIGLIE

A TEATRO CON MAMMA E PAPà67

TEATRO DANZA - Teatro Gioia ore 21

13 dicembre 2013CollettivO CineticO <AGE>coreografia Francesca Pennini drammaturgia Angelo Pedronidanza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani, Fabio Zangara

31 gennaio 2014Alessandro SciarroniJOSEPHinvenzione, performance Alessandro Sciarronidrammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldiimmagine del progetto Roberto Foddaiproduzione Teatro Stabile delle Marche/ Corpoceleste_C.C.00#coproduzione Officina Concordia, Comune di San Benedetto del Tronto (AP)

Davide Calvaresi_7-8 chili DISPLAYun progetto 7-8 chili ideazione e coreografia Davide Calvaresicon Davide Calvaresi visione Valeria Colonnella

14 febbraio 2014Compagnia Enzo Cosimi CALOREregia, coreografia, scena, costumi Enzo Cosimimusiche a cura di Enzo Cosimi disegno luci Stefano Pirandellointerpreti Francesco Marilungo, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, Alice Raffaellinell’ambito del Progetto Ric.Ci. - Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta-Novanta

7 marzo 2014Balletto Civile/Fondazione Teatro DueIL SACRO DELLA PRIMAVERAda La Sagra della Primavera di Igor Stravinskijdanzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpanoideazione e coreografia Michela Lucentiincursioni sonore Maurizio Camilli

in collaborazione con

XVIII RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE

domenica 10 novembre 2013 - ore 16.30TEATRO GIOIATeatro Gioco Vita RANOCCHIO Dall’opera di Max Velthuijsteatro d’attore e teatro d’ombre - durata: 45’ - da 2 a 5 anni(spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati, prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni sarà effettuata una seconda recita alle ore 18)

domenica 17 novembre 2013 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIGiallomare MinimalteatroC’ERA DUE VOLTE Il brutto anatroccoloteatro d’attore, oggetti, computer graphic in video proiezionedurata: 60’ - da 4 anni

domenica 1 dicembre 2013 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIMichele Cafaggi L’OMINO DELLA PIOGGIA Una notte tra acqua, bolle e saponeclownerie, pantomima, bolle di sapone - durata: 60’ - da 3 anni

sabato 14, domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30* OFFICINA DELLE OMBRE Teatro Gioco VitaIN COMPAGNIA DI… PINA Incontra e gioca con un personaggio amicolaboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni (*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria)

lunedì 6 gennaio 2014 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro del Piccione ROSASPINA Una bella addormentatateatro d’attore con inserti di figura - durata: 60’ - da 4 anni

domenica 19 gennaio 2014 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICICà Luogo d’Arte STORIE FRUTTUOSE Liberamente ispirato a Piccolo Bruco Mai Sazio e a Zuppa di Sassoteatro d’attore - durata: 60’ - da 3 anni

sabato 25, domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30* OFFICINA DELLE OMBRE Teatro Gioco VitaIN COMPAGNIA DI… ELMER Incontra e gioca con un personaggio amicolaboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni (*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria)

domenica 2 febbraio 2014 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro del Canguro LA BELLA E LA BESTIAteatro di figura - durata: 50’ - da 5 anni

domenica 16 febbraio 2014 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICIIl baule volante ATTENTO PIERINO… ARRIVA IL LUPO! Tratto da “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofievteatro d’attore e pupazzi animati a vista - durata: 50’ - da 3 anni

domenica 23 marzo 2014 - ore 16.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro Gioco Vita CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondoteatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 40’ - da 2 a 5 anni(spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati, prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni sarà effettuata una seconda recita alle ore 18)

sabato 12 aprile 2014 - ore 20.30TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICITeatro Gioco Vita IL CIELO DEGLI ORSI Due storie di Wolf Erlbruchteatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 50’ - da 2 a 5 anniPRIMA NAZIONALE

SPECIALE STUDENTI - INFORMAZIONI

ABBONAMENTIPASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di Prosa + 1 spettacolo di Teatro Danza (6 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 1 al Teatro Gioia) - Galleria euro 75, Loggione euro 45 PASS STUDENTI PROSA - 4 spettacoli di Prosa (4 spettacoli al Municipale: La Grande Magia, Il ritorno a casa, Il servitore di due padroni, Operette morali) - Galle-ria euro 39 (posto assegnato la sera stessa) ALTRI PERCORSI (4 spettacoli al Municipale e 1 al Co-munale Filodrammatici) - Galleria euro 48, Loggione euro 23TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Gioia) - Euro 25 2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (12 spettacoli al Mu-nicipale e 1 al Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 120, Loggione euro 802 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (4 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 60 3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (12 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 150, Loggione euro 100

Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 24 settembre 2013.

BIGLIETTIProsa al Municipale - Galleria euro 13Altri Percorsi al Municipale - Galleria euro 11 (per lo spetta-colo di Paolo Rossi sono in vigore i prezzi della Prosa)Teatro Danza al Teatro Gioia e Altri Percorsi al Comunale Filodrammatici - Euro 10Prevendita da martedì 29 ottobre 2013.

L’ALTRA SCENABiglietti - Euro 5 (per lo spettacolo Giù euro 10)Pass 8 serate - Euro 30Prevendita da martedì 24 settembre 2013.

PRE/VISIONIBiglietti - Platea/Galleria euro 5

Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi sco-lastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/accompagnatori.

Abbonamenti/carnet a 5 spettacoliBambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto fratelli/sorelleGiovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne

BigliettiBambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15 anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelleGiovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonneFamiglie con due o più bambini residenti nel Comune di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfa-re e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione)Laboratori - euro 10 a bambino (adulti/accompagnatori, max 1 per bambino, gratis)Prevendita da martedì 29 ottobre 2013.

OLTRE IL SIPARIO

E ANCORA...68

DITELO ALL’ATTOREIncontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti

PROTOCOLLO D’INTESA CON IL PICCOLO TEATRO DI MILANOAttività collegate all’ospitalità dello spettacolo Natale in casa Cupiello al Teatro Municipale

RESIDENZA ARTISTICA DELLA COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI Nuova produzione e laboratorio teatraleper ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenzaa cura di Lucia Vasini

PRE/VISIONIGiovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica

LE STAGIONI DELLA VITAIII Edizione: Giovani generazioni e disagio esistenziale Percorso formativo e di aggiornamento collegato al cartellone di Teatro Danzaper insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore sociale

L’ARTE IMMATERIALEParte III - Ombre e altri fantasmi della scenaLaboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombreper marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registia cura di Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari

PSICHIATRIA E PSICOANALISI A TEATROIncontri sugli spettacoli della Stagione Teatrale 2013/2014a cura di Giovanni Smerieri NIDI D’OMBRA - Parte IIICorso di aggiornamento per il personale dei nidi d’infanzia del Comune di Piacenzaa cura di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari

WORKSHOP DI DANZA CONTEMPORANEAper gli allievi delle scuole di danza piacentinea cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza

SPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALIGiornata di studi tra architettura e teatro nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”a cura di Massimo Ferrari

ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE

Associazione Amici del Teatro Gioco VitaVia San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected]

ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITADalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza.

34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA

Stagione Teatrale 2013/2014

ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA

DIREZIONE GENERALE

SPETTACOLODAL VIVO