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05/03/2009 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO 1 Corso di Igiene Lezione 5 Igiene della nutrizione e alimentazione salubre Prof. P. Cavallo Prof. P. Cavallo Prof. P. Cavallo Prof. P. Cavallo “noi siamo ciò che mangiamo”… 2 Ludwig Feuerbach Le indicazioni del Ministero della Salute 3

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1

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

1

Corso di Igiene

Lezione 5Igiene della nutrizione e alimentazione

salubre

Prof. P. CavalloProf. P. CavalloProf. P. CavalloProf. P. Cavallo

“noi siamo ciò che mangiamo”…

2

Ludwig Feuerbach

Le indicazioni del Ministero della Salute

3

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Alimentazione: ma a che serve?

L’assunzione di alimenti risponde ad uno

dei bisogni elementari di ogni essere

vivente, compreso l’uomo.

In condizioni di naturalità essa ha lo scopo

di fornire l’energia necessaria per la vita

vegetativa e di relazione, nonché il

materiale plastico per l’accrescimento ed il

ricambio dell’organismo.

Madre Natura esiste?

…”Tu hai una idea della natura come di una specie di mamma benigna, il che è profondamente sbagliato. "Madre natura" non esiste, è una idea romantica del XIX secolo, nutrita e coccolata dopo di allora da tutti. In realtà nella migliore delle ipotesi la natura è una matrigna indifferente. Nella peggiore è solo un enorme, immenso, interplanetario ristorante…“

… “Il ciclo è: batteri e piante che si nutrono di minerali, luce e acqua; gli animali erbivori che si nutrono di luce, acqua e piante; i carnivori che si nutrono di erbivori, luce ed acqua; all'interno di ogni gruppo ci sono i parassiti che si nutrono del cibo prodotto da qualcun altro. La vita si nutre della vita: ci sono piante parassite che si nutrono di altre piante; e siamo tutti sul menù, compresi noi esseri umani…”

…”Credimi: la natura è un ristorante in cui tutti sono al tempo stesso al tavolo e sul menu…”

Tratto da “Memorie di un Cuoco d'Astronave”, di M. Mongai, Ed. Mursia, 2000

5

L’assunzione di alimenti deve sempre sufficiente a coprire il fabbisogno metabolico dell’organismo, ma non tale da provocare obesità.

Inoltre, poiché i diversi alimenti contengono principi nutritivi in proporzioni differenti, è necessario che sia mantenuto un appropriato equilibrio tra questi differenti costituenti della dieta, affinchè tutti i sistemi dell’organismo possano essere riforniti dei materiali indispensabili.

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Un’alimentazione sana ed adeguata mira a :

• Fornire quotidianamente all’organismo l’apporto calorico utile ad esplicare le diverse attività fisiologiche, mantenere costante la temperatura corporea e produrre lavoro.

• Fornire con la dieta le sostanze necessarie alla crescita, alla riparazione dei tessuti, e ai processi fisiologici dell’organismo, in proporzioni e quantità adeguate alle necessità.

• Ripartire opportunamente nel corso della giornata gli alimenti tenendo conto della loro quantità e qualità.

• Fornire all’organismo cibi igienicamente sicuri opportunamente controllati, preparati e conservati.

7

Fattori condizionanti l’alimentazione:

1. Disponibilità economica: quantità e tipo

di alimenti a disposizione.

2. Fattori psicologici correlati al cibo.

3. Abitudini familiari, tradizioni culturali,

pregiudizi.

4. Fattori sociali.

5. Interessi economici e commerciali.

8

Mediante un’opera di educazione alimentare bisogna:

• Fornire alcune nozioni fondamentali di

dietetica.

• Modificare comportamenti alimentari

erronei e farne acquisire di corretti, nel

rispetto, possibilmente, dei gusti

personali, delle abitudini e tradizioni

culturali.

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10

Valutazione dello stato nutrizionale

NUTRIENTI

Introduzione Assorbimento Utilizzazione

STATO NUTRIZIONALE

11

Produzionedi energia

ComposizioneCorporea

UtilizzazioneNutrienti

Valutazione dello stato nutrizionale

12

Stato nutrizionale

Composizionecorporea

Funzioni corporee

Bilancioenergetico

STATO di SALUTE

Valutazione dello stato nutrizionale

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5

Equazione del bilancio energetico

Energia spesa (calore,

lavoro, biosintesi )

Energia introdotta (cibo) = +

Energia conservata

13

Metabolismo Effetto termico Attività basale del cibo fisica

14

Introitocalorico

Energia metabolizzabile

Depositi di grasso

Fabbisogno energeticoPuò essere definito come la quantità di alimenti,

considerati come apportatori di energia chimica, necessaria per il mantenimento delle funzioni vitali, reintegrando il dispendio energetico che queste comportano.

Viene espresso in calorie.

Fabbisogno energetico = Fabbisogno calorico

15

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6

Fabbisogno calorico totale dipende da:

16

Età SessoFattori

ambientali

Stati fisiologici

Statipatologici

Fattori psicologici

Fattori

socio-economici

Fabbisogno per la termoregolazione dipende da :

17

Costituzione Stato

di nutrizione Temperatura ambientale

Fabbisogno per l’attività fisica dipende da:

Dimensioni Peso corporeo Età

Fabbisogno basale

E’ il fabbisogno per il mantenimento della vita

del soggetto in condizioni di riposo (sdraiato,

sveglio, a temperatura costante, in stato di

calma psichica), varia in funzione:

18

Età Sesso

Uso di sostanze

eccitantiDimensioni

corporee

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7

Valore standard del metabolismo basale

Consumo energetico medio dell’organismo a

riposo, in perfetto equilibrio termico, a

digiuno da almeno 12 ore.

Si esprime in kcal/m2 /h.

19

TAB. I: valori standard del metabolismo basale

20

IL METABOLISMO BASALE

La spesa energetica minima dell’organismo a

riposo deriva dalla somma di:

• Movimenti respiratori

• Circolazione

• Conduzione nervosa

• Dispersione obbligatoria di calore

• Mantenimento gradienti elettrochimici (la pompa

Na/K richiede il 30% della spesa metabolica basale)

21

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8

IL METABOLISMO BASALE è INFLUENZATO DA:

• Innalzamento della temperatura corporea

• temperatura esterna

• Condizioni ambientali, stato nutrizionale e tipo di dieta

• Fattori ormonali

• Gravidanza e allattamento

• Stati di ansietà

• Utilizzo di farmaci

• Ma soprattutto il metabolismo basale è influenzato dalla taglia corporea e dalla massa magra

22

23

• In un individuo sano e sedentario il MB rappresenta circa il 65-75% del dispendio energetico totale

• E più alto negli uomini rispetto alle donne

• Diminuisce con l'età: tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l'8% per decade

• Questo calo può essere rallentato da un'adeguata attività fisica.

24

Per soggetti adulti di 18-35

anni di età il fabbisogno energetico può essere

calcolato in 2.900 calorie per

gli uomini, ed in 2.100 per le donne.

Società Italiana di Nutrizione Umana

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25

26

A) ALIMENTI PLASTICI 1) carne, pesce, uova: forniscono proteine di alta qualità, ferro e alcune vitamine del gruppo B2) latte, formaggi, yogurt: forniscono calcio, proteine di alta qualità e alcune vitamine del gruppo B

B) ALIMENTI ENERGETICI 3) legumi: forniscono ferro, vitamine del gruppo B e proteine di media qualità che integrate con quelle dei cereali e tuberi danno proteine di alta qualità4) cereali, tuberi: forniscono carboidrati, proteine di bassa qualità, vitamine del gruppo B5) grassi da condimento: forniscono grassi, vitamine liposolubili

C) ALIMENTI PROTETTIVI 6) frutta, ortaggi giallo-arancio, verde scuro: forniscono vit. A 7) agrumi, ortaggi aciduli: forniscono vitamina C

Classificazione degli alimenti

27

I nutrientiSono i costituenti chimico-molecolari degli alimenti.

Si definisce un alimento proteico o lipidico o altro quando la percentuale di quel nutriente in esso contenuto è prevalente sugli altri.

E' evidente che la maggio parte di alimenti contiene più nutrienti .

Parte dei nutrienti sono sintetizzati nell'organismo partendo da elementi base, mentre altri definiti ESSENZIALI non possono essere sintetizzati da parte dell'organismo e si devono assumere con la dieta.

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28

I nutrienti che servono all'organismo per tutte le sue funzioni sono:

1) Proteine 2) Carboidrati ( zuccheri)3) Lipidi ( grassi)4) Sali minerali5) Vitamine

Si aggiunge anche l'acqua in quanto, pur non apportando energia, è determinante per la vita.

I nutrienti

29

Il senso di questi 5 nutrienti e l'acqua sta nel fatto che il nostro organismo è

fatto per

Il 59% di acqua,

il 19% di proteine,

il 17% di grassi,

il 4% di minerali,

L’1% di carboidrati

e tracce di vitamine

Noi siamo ciò che mangiamo…

30

Non possono essere sintetizzati da parte dell'organismo e si

devono assumere con la dieta.

Sono:

1) aminoacidi: leucina, isoleucina, lisina, metionina,

fenilalanina, valina, triptofano, treonina

2) lipidi: omega 3 e 6

3) sali minerali: TUTTI

4) vitamine liposolubili: A D E K

5) vitamine idrosolubili: B1, B2, B3, B6, B12, ac.Folico,

ac.Ascorbico, ac.Pantotenico, colina, biotina, inositolo

I nutrienti essenziali

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31

I carboidrati complessi (amidi) devono essere i

più rappresentati e devono fornire dal 45 %

al 55 % delle calorie totali, mentre gli

zuccheri semplici devono essere meno del

10%.

Carboidrati

Carboidrati

I Carboidrati, detti anche glucidi o zuccheri sono formati da carbonio, idrogeno e ossigeno ed hanno formula generale :

Cn H2n On

In base alla loro complessità crescente, si suddividono in :

32

MONOSACCARIDI

DISACCARIDI

POLISACCARIDI

Carboidrati complessi

Carboidrati semplici

MonosaccaridiSono strutture monomolecolari non ulteriormente scindibili,

quindi sono direttamente assorbibili senza bisogno diprocesso digestivo.

33

Glucosio : è lo zucchero più diffuso in

natura ed è l’alimento più utilizzato dalle

cellule dell’organismo. Fornisce la

maggior parte dell’energia necessaria

alle funzioni organiche. E’ l’unica forma

di zucchero circolante nel sangue.

Fruttosio : si trova soprattutto nella

frutta e nel miele

Galattosio : non esiste libero negli

alimenti ma deriva dalla scissione del

Lattosio

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12

Disaccaridi

34

Sono formati dall’unione di due monosaccaridi tra essi

quelli a maggior interesse alimentare sono :

Polisaccaridi

35

Sono polimeri prodotti dall’insieme di più monosaccaridi

GLICOGENO si trova nei muscoli e

nel fegato come forma di deposito

AMIDO è una sorgente molto

importante di carboidrati

CELLULOSA è

un polisaccaride

complesso

contenuto nella

parte legnosa e

fibrosa dei

vegetali

FONTI PRINCIPALI DI CARBOIDRATI

36

Canna e Barbabietola da zucchero ( saccarosio )

PANEPASTA

FRUTTACEREALI

LEGUMI

LATTE

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13

Fabbisogno glicidico

La soppressione o la estrema carenza di carboidrati nella dieta puòportare alla

• CHETOSI che è l’espressione di una aumentata utilizzazione dei Lipidi come fonte energetica;

• NEOGLUCOGENESI che è invece l’espressione di una aumentata utilizzazione di Proteine con accumulo in circolo di Urea.

Sono necessari 100 grammi/giorno di carboidrati per impedirel’instaurazione di queste patologie.

E’ consigliabile aumentare l’assunzione di carboidrati complessi edi zuccheri naturali fino al 60% del totale calorico, riducendo al10% l’assunzione di zuccheri raffinati.

Le malattie associate all’assunzione eccessiva di carboidrati sonol’obesità ed il Diabete.

37

Fibre alimentariCon il termine di fibre alimentari si intendono tutti i componenti non

digeribili della parete delle cellule vegetali presenti negli alimenti.

I benefici che possono derivare dalla assunzione di fibre alimentari deriva soprattutto da alcune di esse.

Tutte le fibre derivano dalle pareti esterne delle cellule delle piante e conferiscono loro la solidità.

Sono costituite da più elementi quali lignina , cellulosa , emicellulosa e pectina.

Altre fonti di fibre alimentari comprendono additivi alimentari naturali : gomme mucillagini.

Tutti i componenti delle fibre alimentari tranne la lignina sono carboidrati complessi.

Le fibre producono i loro migliori effetti benefici assorbendo acqua. La emicellulosa e la cellulosa assorbono la maggior parte di acqua. La ligninaassorbe poca acqua, la pectina , le gomme e le mucillagini sono idrosolubili e non possono assorbire acqua.

38

Effetti delle fibre

39

Richiamo di acqua con

aumento di volume della

massa fecale

(cellulosa ed

emicellulosa): transito più

veloce

Aumento della velocità

del transito intestinale

( 36 ore, in media, rispetto

a 77 per una dieta ricca di

fibre)

Legame tra fibre

e sostanze chimiche

carcinogene: protezione dai

cancerogeni intestinali

Alcune fibre come le

pectine possono

legare il colesterolo,

compreso quello LDL

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14

40

L’alimentazione deve assicurare un apporto di

proteine, che si calcola in 70 g al giorno per

l’uomo ed in 60 g per la donna.

Di queste, una parte deve essere di origine

animale, di maggiore valore biologico ai fini

dell’apporto di aminoacidi essenziali per

l’organismo umano.

Proteine

• Le proteine sono delle macromolecole, costituite da strutture

molecolari più semplici dette AMINOACIDI. Che si legano fra

loro mediante il legame peptidico

41

Proteine - struttura

Aminoacidi

• Gli Aminoacidi sono costituiti principalmente da Carbonio, Ossigeno, Idrogeno, Azoto che rappresenta l’unica fonte per l’organismo.

• Gli Aminoacidi si dividono in :

42

ESSENZIALI non ESSENZIALI

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15

Aminoacidi essenziali

Sono quelli che

l’organismo non è

in grado di

riprodurre, e

devono

necessariamente

introdotti con il

cibo.

43

AMINOACIDI non ESSENZIALI

Sono quelli che mediante la Sintesi

Proteica dell’organismo possono essere sintetizzati direttamente.

44

Valore Biologico delle Proteine

Corrisponde alla capacità di sostenere la

formazione di tessuto e dipende da :

45

COMPOSIZIONE( se contiene

aminoacidi Essenziali )

DIGESTIONE e ASSORBIMENTO

Le proteine di origine animale hanno un elevato

valore biologico (proteine nobili).

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16

FONTI delle PROTEINE

46

Fonti animali :

Carne

Pesce

LATTE e

DERIVATI

Uova

FONTI delle PROTEINE

47

Fonti vegetali :

LEGUMI : piselli,

fagioli, ceci,

lenticchie, soia

NOCI e SEMI

PANE e

CEREALI

Funzioni delle proteine

48

Crescita e Mantenimento

dei Tessuti

Sintesi di compostiregolatori

Formazione deglianticorpi

Equilibrio deiliquidi

Mantenimento dellaneutralità del sangue

Riserva dienergia

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17

Valore biologico delle proteine di alcuni alimenti

49

Fabbisogno proteico minimo calcolato teoricamente

50

Non devono essere presenti per più del 30 %

delle calorie totali, con preponderanza di quelli

contenenti acidi grassi insaturi.

Devono essere introdotte inoltre sufficienti

quantità di vitamine liposolubili e idrosolubili,

minerali e fibre indigeribili (non meno di 30 g al

giorno).

Lipidi

GRASSI o LIPIDI: definizione

Sono sostanze nutritive costituite da atomi di

CARBONIO, a cui sono legati atomi di

IDROGENO e di OSSIGENO.

Classifichiamo i grassi in due grandi categorie:

51

SATURI INSATURI

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18

Acidi grassi

52

Saturi se tutti gli atomi di carbonio sono saturati da atomi di

idrogeno o ossigeno

H

CH C

H

H

H

C

H

H

Insaturi se mancano alcuni atomi di

idrogeno, e gli atomi di carbonio sono uniti

da doppi legami

H C

H

= C

H

Monoinsaturi se c’è un solo

doppio legame Polinsaturi se ci sono più doppi

legami

Alimenti grassi

53

Gli alimenti grassi sono costituiti

dall’unione di più acidi grassi che a

loro volta possono essere saturi o

insaturi. Se prevalgono i primi il

grasso si dice saturo, se prevalgono

i secondi si dice insaturo.

I GRASSI SATURIhanno consistenza

solida a temperatura

ambiente e sono per lo

più di origine animale

Grassi insaturi

54

I GRASSI INSATURI hanno

consistenza

liquida a

temperatura

ambiente ( oli ) e

sono di origine vegetale

OLIO DI OLIVA

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19

Fonti dei grassi

55

Bisogna innanzitutto distinguere tra:

GRASSI VISIBILI( burro, panna, olio, margarina, pancetta )

GRASSI NON VISIBILIChe è rappresentata da quella quota di grasso che

non si percepisce direttamente, comunque presente

negli alimenti come latte, carni, noci e semi, olive

Fonti di grassi saturi

56

LATTE e DERIVATIPanna, burro, formaggi

CARNIagnello, manzo, maiale

TUORLO d’UOVOOLIO di COCCO

e di PALMA

BURRO di CACAO MARGARINE

Fonti di grassi polinsaturi

57

PesciSalmone, sgombro, aringhe

OLIO di MAISGirasole

Fonti di grassi monoinsaturi

OLIO di OLIVA E di ARACHIDI

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Fonti di colesterolo

58

TUORLO d’UOVO

ORGANI ANIMALIcervello, fegato, rene

LATTE e DERIVATIPanna, burro, formaggi

GAMBERI

Funzioni dei grassi

59

Fonte di energia

( 9 kcal/g )

Riserva di

Energia

Stabilizzazione

Temperatura, imbottitura

Protezione

Fonti di acidi grassi

Essenziali

Trasporto vitamine

LiposolubiliSazietà

Consigli dietetici

• Ridurre la quota di grassi assunti con gli alimenti

al 20% del totale calorico.

• Ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di grassi

saturi e di colesterolo.

• Privilegiare l’assunzione di grassi mono e poli

insaturi.

• Ricordare che mangiare troppi grassi comporta il

rischio di contrarre malattie cardiocircolatorie e

alcuni tipi di tumori .

60

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61

62

Regolazione dell’assunzione di cibo

FAME: è il bisogno urgente di cibo e si associa a numerose sensazioni oggettive. Dopo un digiuno di molte ore, ad esempio, lo stomaco è scosso da intense contrazioni ritmiche, chiamate contrazioni da fame.

APPETITO: implica il desiderio di determinati alimenti, piuttosto che il bisogno generico di cibo. In tal senso, ha perciò la funzione di orientare la scelta della qualità degli alimenti da assumere.

SAZIETA’: è la sensazione opposta della fame, è un senso di pieno appagamento dal bisogno di cibo. Di solito insorge dopo un pasto molto abbondante, specie se è già presente una riserva di materiale nutritivo (tessuto adiposo e glicogeno).

Prevenzione e terapia dell’obesità

63

Stile di vita

Attivitàfisica

Alimentazione

Terapia

Chirurgia

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Stile di vita: alimentazione

La via più importante per prevenire o ridurre il sovrappeso e l’obesità consiste nell’ equilibrare

L’ alimentazione senza eccessive ed indiscriminate

Riduzioni dell’introito calorico :

• aumento degli alimenti con più basso valore calorico

• Aumento degli alimenti ricchi di fibre vegetali

(cereali, legumi, verdure, ortaggi, frutta )

• riduzione degli alimenti con elevato contenuto calorico

(Grassi e carboidrati semplici)

• Ridurre i grassi saturi e

privilegiare i grassi

insaturi (olio di oliva)

64

Stile di vita: attività fisica

Per mantenere o ottenere un peso corporeo “normale”, lo

STILE DI VITA deve prevedere una costante attività fisica

giornaliera.

L’ATTIVITA’ FISICA :

• Incrementa il dispendio energetico

• E’ essenziale per un buono stato di salute del cuore e della

circolazione

• Aiuta a mantenere valori normali di pressione arteriosa

• Rafforza muscoli, ossa e legamenti

• Accresce la resistenza alle malattie

• Aiuta un sonno sano e profondo

65

Il problema

h La nostra predisposizione genetica e comportamentale è di risparmiare e conservare l’energia piuttosto che disperderla

h La società moderna crea un ambiente che induce alla sovralimentazione e alla sedentarietà

66

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L’eccesso di peso

hsovrappeso

hobesità di medio grado

hobesità di alto grado

E’ causato da

Abitudini alimentari squilibrate dal

punto di vista energetico : troppe

calorie introdotte con il cibo rispetto

a quelle necessarie

67

Classificazione del sovrappeso e dell’obesità, BMI, circonferenza vita associati al rischio di malattia

BMI Classe Rischio di malattia *

(Kg/m²) obesità (relativo al peso e alla circonf. Addominale)

__________________________________________________________________________________

Maschi ≤ 102 cm > 102 cm

Donne ≤ 88 cm > 88 cm

__________________________________________________________________________________

Sottopeso < 18,5 - -

Normale 18,5 - 24,9 - Aumentato

Sovrappeso 25,0 - 29,9 Aumentato Alto

Obesità 30,0 - 34,9 I Alto Molto Alto

34,9 . 39,9 II Molto Alto Molto Alto

Grande obesità ≥ 40 III Altissimo Altissimo

__________________________________________________________________________________

* rischio di malattia per diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari

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Attenti al piatto

• In Italia 16 milioni di persone sono in sovrappeso

• Il 4% dei bambini in Italia è obeso e il 20% ha qualche chilo di troppo

• L’obesità rappresenta un importante fattore di rischio poiché ad un eccesso di peso, con conseguente accumulo di grasso corporeo, si associano complicanze cardiovascolari e dell’apparato muscolo-scheletrico, diabete, malattie del fegato e della colecisti, cancro e ipertensione.

• L’eccesso di peso e le malattie conseguenti costano 22,8 miliardi di euro ogni anno, di cui ben 14,6 (il 64%) in ricoveri ospedalieri.

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Sovrappeso

L' eccesso di peso corporeo è un problema

sempre più diffuso e nella sua forma estrema, l'

obesità, diviene una vera e propria patologia

complessa, ad eziologia multifattoriale, con

necessità di trattamento medico

multidisciplinare.

Valutare correttamente il proprio peso, pertanto,

è molto importante e richiede l' uso di criteri

standard, come il BMI.

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Body Mass Index o Indice di Massa Corporea

Il parametro più utilizzato per la determinazione

del peso ideale è il BMI, tecnicamente definito

come il rapporto tra il peso espresso in chilogrammi ed il quadrato dell' altezza espressa in metri.

Per esempio, un soggetto di 70 kg. alto 1.70 m.

avrà un BMI pari a 70/2.89 (quadrato dell'

altezza), cioè 24.2.

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Qual è il peso ideale?

Secondo la World Health Organization (WHO) è possibile individuare le seguenti categorie di peso, distinte in base al BMI:

BMI inferiore a 18.5: Soggetto sottopeso

BMI compreso tra 18.6 e 24.9: Soggetto di pesonormale

BMI compreso tra 25 e 29.9: Soggetto insoprappeso

BMI superiore a 30: Soggetto obeso

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RAPPORTO PESO ALTEZZA

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ObesitàLe principali cause dell’obesità possono essere divise in genetiche

e ambientali (il termine va inteso in senso lato).

Spesso si presentano associate, ma in modo che a nessuna possa

essere attribuito un ruolo certo o quanto meno prioritario.

Fattori genetici

Gli studi che si basano sulla valutazione della prevalenza

dell’obesità all’interno dei nuclei familiari, sul confronto tra i

membri di coppie di gemelli monozigoti, individuano

chiaramente una predisposizione ereditaria al sovrappeso.

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Obesità – fattori ambientaliAlimentazione

Numerosissimi studi hanno tentato di collegare l’obesità con le abitudini alimentari sia in età adulta che infantile, ottenendo risultati spesso contraddittori; infatti, nella maggior parte degli studi effettuati, emerge che non sempre esiste una differenza significativa nell’introito calorico tra soggetti obesi e normopeso.

Recentemente è stata sottolineata l’importanza della composizione della dieta, dal momento che l’eccessivo consumo di grassi può facilitare la comparsa di obesità.

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Condizioni economiche e sociali

Esiste una correlazione inversa tra la classe sociale e

presenza di obesità, soprattutto nel sesso femminile.

Fattori psicologici e comportamentali

Sono stati evidenziati diversi problemi tra cui un disturbo

funzionale nel riconoscimento della fame, un

particolare rapporto tra madre e figlio, una distorsione

dell’immagine del sé, la presenza di eventuali traumi e

di disadattamento sociale, oltre, ovviamente, alla

tendenza ad essere scarsamente attivi.77

Obesità – fattori ambientali

Obesità – bilancio energetico

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Se nell’organismo l’apporto di energia (sotto forma di alimenti) è

eccedente rispetto alla quantità di energia spesa, il peso corporeo

aumenta. L’obesità è pertanto dovuta ad un eccesso di entrate

energetiche rispetto alle uscite.

Per ogni 9,3 Calorie di energia in eccesso che entrano nell’organismo si accumula 1

grammo di grasso!!!

Un soggetto obeso può diminuire di peso solo se le entrate di

energia sono inferiori alle uscite.

Nell’obesità, l’apporto di energia è in eccesso solo nella fase di

aumento del peso corporeo; quando l’individuo è diventato

obeso, rimane in tale stato anche se le entrate energetiche

sono in equilibrio con le uscite.

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Obesità – malattie intercorrenti

Alcune condizioni morbose acquisite possono

indurre incremento ponderale. Tra queste le più

importanti riguardano il sistema nervoso centrale,

ad esempio lesioni del sistema ipotalamico

conseguenti a processi infiammatori, neoplastici e

traumatici.

Inoltre l’obesità, associata ad una particolare

distribuzione del tessuto adiposo, si riscontra

frequentemente in alcune endocrinopatie come la

sindrome di Cushing, l’ipotiroidismo, la sindrome

di Stein-Leventhal.

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Con il termine diabete si indicano due diverse malattie endocrine caratterizzate entrambe da sete ed eliminazione di urina eccessive. Si tratta del diabete mellito e del diabete insipido.

Il diabete mellito è una malattia di gran lunga più diffusa e più importante dell'altra. Il diabete mellito è una malattia pancreatica che colpisce i meccanismi metabolici relativi ai carboidrati, alle proteine e ai lipidi, cioè ai grassi. Nei casi gravi la concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue è elevatissima e questo zucchero viene in gran parte eliminato con le urine.

Il diabete insipido è relativo alla incapacità del rene di trattenere l'acqua ed è causato dall'insufficiente secrezione di ormone antidiuretico da parte dell'ipotalamo

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Diabete

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Ipertensione è il termine medico per indicare la pressione del sangue troppo alta. La pressione del sangue alta è conseguenza o di un aumento della spinta del sangue da parte del cuore o dell'aumentata resistenza al suo flusso lungo i piccoli rami delle arterie, chiamati arteriole; entrambi questi fenomeni possono essere concomitanti.

La pressione subisce notevoli variazioni anche in individui normali. Tende ad aumentare sotto l'effetto della fatica, dell'eccitazione, della paura o, in genere, per stress emotivi, ma questo tipo di aumento di solito è transitorio. Con il termine ipertensione si indica un'alta pressione, che supera i limiti massimi per un tempo molto lungo e non per brevi accidentali periodi.. L'ipertensione può essere primaria o secondaria, a seconda della causa eventualmente identificabile.

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Ipertensione

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10 CONSIGLI UTILI

1 Mangia ogni giorno cibi differenti e che ti piacciono.

2 La prima colazione è importante: scegli pane, frutta e cereali.

3 Non esistono cibi buoni e cibi cattivi: essi però si differenziano per il contenuto calorico.

Più alto è il contenuto calorico, più piccola deve essere la porzione ingerita.

4 Dai la preferenza ai carboidrati complessi come pane, pasta e riso, e a frutta e verdura:

questi dovrebbero costituire il 50% dell'apporto calorico.

5 La frutta e la verdura non devono mai mancare ad ogni pasto e il pesce è bene

che venga servito almeno 2 volte la settimana.

6 I grassi sono fortemente calorici e devono essere assunti con moderazione. Controlla, riduci

al minimo i grassi saturi e i cibi che più ne contengono: pasticceria, salse, formaggi, salumi.

7 Evita di mangiare fuori pasto e se lo fai limitati a porzioni molto piccole e alla frutta.

8 Bevi acqua liberamente, ma controlla la quantità di bibite che ingerisci; non superare

mai in questo caso 1 piccolo bicchiere al giorno.

9 Ricordati che devi lavare i denti ogni volta dopo che hai mangiato o bevuto bibite,

usando un dentifricio al fluoro.

10 Devi fare movimento ogni giorno, perchè questo ti rinforza i muscoli e le ossa e ti fa stare

bene in salute. Non è necessario che tu faccia sport; qualunque movimento va bene purché

duri nella giornata almeno 1 ora. Controlla settimanalmente il tuo peso: saprai così se non

avrai ecceduto nel cibo e se avrai fatto abbastanza movimento fisico.

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“Il cibo sia la tua medicina”

Ippocrate