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PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 1 di 24 PIANO URBANISTICO COMUNALE Comune di Tertenia PUC 2015 TERTENIA SINTESI DESCRITTIVA DEI CARATTERI TERRITORIALI Settembre 2016

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PIANO URBANISTICO COMUNALE Comune di Tertenia

PUC 2015

TERTENIA

SINTESI DESCRITTIVA DEI CARATTERI

TERRITORIALI

Settembre 2016

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 2 di 24

Sommario

1. PAESAGGI E SISTEMA INSEDIATIVO ................................................................................................... 3

2. DEMOGRAFIA ......................................................................................................................................... 4

3. DIMENSIONAMENTO E STIMA DEL FABBISOGNO ............................................................................. 5

3.1 Dimensionamento ecologico ........................................................................................................... 6

3.1.1 Il metodo di compensazione ........................................................................................................ 7

3.1.2 Inventario delle Emissioni di CO2eq ............................................................................................ 7

3.1.3 Fabbisogno energetico degli edifici e relative emissioni di CO2................................................... 8

3.1.4 Interventi di forestazione ............................................................................................................. 9

3.1.5 Calcolo delle emissioni per Tertenia .......................................................................................... 10

3.2 Soglie di riferimento per trasferimenti di cubatura, bonus e crediti volumetrici ..................... 11

3.2.1 Soglie dei trasferimenti di cubatura ........................................................................................... 11

3.2.2 Soglie per crediti volumetrici derivanti da demolizioni e cessione dell'area .............................. 12

3.2.3 Soglie per bonus volumetrici dovuti al miglioramento della qualità ........................................... 13

3.3 Le Zone Territoriali Omogenee del PRG vigente e del nuovo PUC ........................................... 13

3.3.1 Superfici territoriali e volumi esistenti ....................................................................................... 13

3.3.2 Verifica dei volumi esistenti nella Città Consolidata di recente formazione ............................... 14

3.3.3 Dimensionamento della Città di recente formazione a bassa densità edilizia........................... 19

3.3.4 Verifica degli standard di legge ................................................................................................ 19

3.3.5 Verifica aree turistico residenziali ............................................................................................. 22

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1. PAESAGGI E SISTEMA INSEDIATIVO Il territorio terteniese (ambiti di paesaggio 23 e 24 del Piano Paesaggistico Regionale) offre

scenari ambientali affascinanti grazie a un’alternanza di crinali, versanti e valli segnati, per maggior pregio, dalla stratificazione storica degli interventi umani. Il patrimonio storico-culturale recente si aggiunge a quello antropologico e archeologico ricco di vestigia diffuse nel territorio e leggibili nelle Tombe dei Giganti e nei numerosi Nuraghi.

La lettura dagli ambiti di paesaggio che il PUC propone sono: 1. Paesaggi collinari della fascia interna 2. Paesaggi vallivi della fascia interna 3. Paesaggi collinari della fascia intermedia (Versante est) 4. Linea di crinale del Paesaggio collinare della fascia intermedia1 5. Paesaggi collinari della fascia intermedia (Versante ovest) 6. Paesaggi pianurali con rilievi collinari costieri.

Il territorio di Tertenia è quindi caratterizzato dalla diversità dei suoi paesaggi: dalle forma-zioni alto-collinari dell’entroterra alla vallata del Rio Quirra; dalla pianura di Sarrala alla variega-ta fascia costiera che si estende per circa 12 Km con spiagge sabbiose che si alternano a pro-montori e insenature rocciose.

Il sistema insediativo e infrastrutturale è costituito dal nucleo storico di Tertenia, sito nel pae-saggio della vallata del Quirra, connesso ai centri urbani dei comuni contigui attraverso la SS 125 (vecchia e nuova) e da una strada comunale con la Marina di Sarrala e i suoi insediamenti turistico-residenziali recenti e storicamente consolidati.

Tra questi ultimi vanno elencati Erriolus, quasi connesso all’espansione urbana verso sud di Tertenia lungo la strada di collegamento del centro urbano con la Marina di Sarrala, e sulla co-sta i nuclei di Dispensa, Zinnibiri Mannu, Foxi Murdegu e Barisoni.

Nell’ultimo decennio si è sviluppata un’intensa attività edificatoria di tipo turistico-residenziale nella fascia costiera con le lottizzazioni approvate nel 2004 e in buona parte realizzate, oltre a molte costruzioni diffuse nella piana di Sarrala, caratterizzata dalla sua vocazione agricola.

La tendenza a spostarsi sulla fascia costiera è confermata dal volume impegnato nelle lottiz-zazioni convenzionate che vi insistono,, mentre non è stata realizzata la maggior parte delle vo-lumetrie previste nelle zone urbane di espansione. Specificatamente lo studio di disciplina per le zone C del vecchio piano prevedeva la possibilità di realizzare un volume pari a mc 207.280; di questo è stato realizzato circa il 20% (mc 42.487), con una volumetria ancora disponibile pa-

ri a mc 167.793, mentre nelle zone F è stato impegnato (con le lottizzazioni nella fascia costie-ra) un volume di 159.976 mc su una disponibilità di mc 250.279, considerando la volumetria le-gittimamente già presente in tali aree pari a mc 90.303 e il massimo realizzabile pari a mc 368.970 (valore dello studio di disciplina dimezzato come previsto dal PPR). Tale calcolo indica un volume disponibile nelle zone turistico-residenziali della fascia costiera pari a mc 118.691, che il nuovo PUC utilizza per incentivare i piani di riqualificazione con una forte enfasi alla rea-lizzazione di servizi negli insediamenti realizzabili nei comparti individuati nelle località Aleri – Foxi Manna, Zinnibiri Mannu – Foxi Manna, Abba Urci, Torre S.Giovanni-Foxi Murdegu.

1 Si fa notare che viene indicata anche la linea di crinale del paesaggio collinare della fascia interme-dia, in quanto rappresenta una peculiarità del territorio terteniese marcando la differenza tra l’entroterra collinare e l’ampia pianura di Sarrala che guarda verso il mare.

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2. DEMOGRAFIA Il comune di Tertenia secondo il censimento del 2001 contava 3.718 abitanti, che salgono a

3.894 nel 2014 distribuiti in 1.807 nuclei familiari, con un trend demografico in leggera crescita pari al 4,73% nel periodo considerato (13 anni). Questa tendenza è confermata anche dalla se-rie storica dei censimenti della popolazione, dai quali si evince una tendenza all’invecchiamento con un incremento sia della popolazione al di sopra dei 65 anni (dal 16,9% al 20,7% nel periodo 2007-2015)sia dell’età media che risulta essere da 40,2 a 43,2 anni. (Elaborazione su dati sta-tistici Comuni Italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/105/017/statistiche/eta.html ultima consulta-zione luglio 2015).

Anche la presenza di cittadini stranieri residenti è molta bassa, pari a 45 stranieri residenti nel 2013, equivalenti a circa 1,2% della popolazione totale (elaborazione su dati statistici Co-muni Italiani.it, ultima consultazione in luglio 2015 http://www.comuni-italiani.it/105/017/ statisti-che/stranieri.html).

Secondo i dati dell’Ufficio di piano risulta presente nel centro urbano di Tertenia una volume-tria pari a mc 1.220.756 (zone A, B, C) quantitativamente sufficiente a soddisfare le esigenze di una popolazione di gran lunga superiore a quella esistente, con una qualità tecnologica e archi-tettonica inadeguata alle moderne esigenze abitative.

Mentre non emerge un fabbisogno abitativo da variazione demografica o da altri fattori (quali potrebbero essere quelli economici), il rilievo sul campo ci manifesta una decisa necessità di ri-qualificazione del patrimonio edilizio residenziale.

Il numero totale di occupati risultanti dal Censimento Popolazione Abitazioni del 2011 è pari a 1.187 unità, soprattutto occupati nell’industria (301, incluso il settore delle costruzioni), nel commercio e nella ristorazione (258), in agricoltura (181). Il dettaglio è riportato nella tabella 1.

totale agricoltura, silvicoltura

e pesca

totale in-dustria

commercio, alberghi e ristoranti

trasporto, ma-gazzinaggio,

servizi di infor-mazione e co-municazione

attività finanziarie e assicura-tive, attività immobiliari, attivi-tà professionali, scientifiche e tecniche, noleggio, agenzie di

viaggio, servizi di supporto alle imprese

altre atti-vità

v.a. 1 187 181 301 258 40 74 333

% 100 15,2 25,4 21,7 3,4 6,2 28,1

Tabella 1 – Elaborazione su dati estrapolati dalla tavola “Occupati per sezioni di attività economica - Dati comunali”, http://dati-censimentopopolazione.istat.it/ , consultati a luglio 2015

Gli indicatori relativi al lavoro riportano un tasso di occupazione del 36% e un tasso di disoc-cupazione giovanile pari al 52%, come si può vedere in dettaglio nella tabella 2.

tasso di occupazione (%)

tasso di attività (%)

tasso di disoccupazione (%)

tasso di disoccupazione giovanile (%)

36.14 48.2 25.02 52.38

Tabella 2 – Dati estrapolati dalla tavola “Indicatori relativi al lavoro - Dati comunali”, http://dati-censimentopopolazione.istat.it/ , consultati a luglio 2015.

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3. DIMENSIONAMENTO E STIMA DEL FABBISOGNO Un dato che si evince già da una prima analisi sommaria del sistema insediativo terteniese è

l’esubero di volumetria esistente rispetto al fabbisogno abitativo sia residenziale sia turistico-ricettivo stagionale.

È un fenomeno confermato ampiamente dai dati; per questo motivo il PUC indirizza verso

azioni di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente mediante ristrutturazione o so-

stituzione. È a questo fine che saranno utilizzate le volumetrie residue del vecchio Piano urba-nistico: premialità di cubatura legate alla riqualificazione architettonica e tecnologica (inclu-dendo in essa l’efficienza energetica); minimi interventi di completamento; premialità derivate dal trasferimento volumetrico legato alla riqualificazione dell’organizzazione territoriale (dalle aree per la resilienza ambientale al traffico e al decoro urbano), del patrimonio edilizio nei ter-mini dell’architettura e della tecnologia.

Le vecchie zone territoriali omogenee non sono perciò direttamente e analiticamente con-frontabili con le nuove zone di piano, proprio per il nuovo e diverso approccio ai parametri urba-nistici ed edilizi. Questi ultimi infatti non esprimono volumetrie potenzialmente realizzabili se ap-plicati alle Superfici territoriali ma, in generale, un riferimento per il trasferimento della cubatura esistente come ampiamente dettagliato nelle Norme Tecniche di Attuazione.

Nel seguito si riportano comunque i dati dimensionali del vecchio e del nuovo PUC.

Per il dimensionamento, si propone un metodo qualitativo ecologico alla ricerca di

una maggiore resilienza urbana.

Infatti, mentre i valori quantitativi del comune di Tertenia permettono di proporre un PUC senza incremento di cubatura residenziale, i valori qualitativi del territorio di Tertenia ne impon-gono la riqualificazione.

Questo induce a impostare il dimensionamento del PUC su valori qualitativi, sostituendo con indici di qualità o di equilibrio sistemico gli indici quantitativi tradizionalmente usati per il dimen-sionamento degli strumenti urbanistici.

Se l’obiettivo perseguito da questo piano è usare indici di equilibrio che permettano

una riconversione qualitativa del sistema abitativo, il primo di questi indici è quello eco-

logico e della resilienza. È inutile continuare a parlare di non consumo di suolo senza specifi-cazioni e senza valutare i necessari rapporti non solo quantitativi ma qualitativi tra aree perme-abili e impermeabili, capaci di garantire le aree naturali al punto di permettere di innescare pro-cessi di resilienza. Pertanto le ipotesi assunte alla base della pianificazione sono orientate a un miglioramento complessivo della qualità urbana e dell’abitare di Tertenia.

Il risultato ottenuto consente di individuare pochi lotti da completare all’interno della “città consolidata” e, di incoraggiare in maniera rilevante lo spostamento delle volumetrie verso aree che siano idonee a soddisfare le finalità previste dall’articolo 61 delle NTA del PPR; infatti que-sto PUC incentiva azioni di “riqualificazione e completamento del tessuto urbano esistente a

partire dalla matrice storico-ambientale, localizzando i nuovi interventi residenziali e i servizi ge-

nerali in connessione e integrazione strutturale e formale con l’assetto insediativo esistente”. Inoltre vengono rispettati anche gli indirizzi previsti dall’articolo 62 delle NTA del PPR e, in parti-colare:

a) orientamento dell’azione di programmazione, progettazione e controllo degli interventi priorita-riamente verso obiettivi di qualità paesaggistica e qualità urbanistico-architettonica;

b) perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale; c) applicazione del criterio trasformativo alle forme insediative strutturalmente incoerenti, per le

quali deve essere ridefinita la spazialità urbana a partire dalle matrici ambientali. Tale criterio si

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applica alle espansioni recenti e alle aree ad esse contigue da riconfigurare in coerenza al con-testo paesaggistico;

d) applicazione del criterio del recupero, a tutti gli elementi del sistema insediativo, naturali e artifi-ciali, in grado di caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica. Tale criterio si applica alle preesistenze naturali (anche residuali) inglobate nell’insediamento e ai manufatti architettonici, antichi e moderni, costituenti testimonianze significative della storia insediativa e costruttiva lo-cale;

e) orientamento delle modalità di trasformazione del territorio secondo canoni di urbanistica soste-nibile, architettura di qualità e bioarchitettura, favorendo il recupero delle tecniche costruttive tradizionali con l’impiego dei materiali locali, promuovendo modalità costruttive finalizzate a conseguire un risparmio energetico e a migliorare le condizioni di benessere naturale e del comfort abitativo all’interno degli edifici;

f) indirizzo verso il riuso e la riqualificazione di insediamenti esistenti, sia per utilizzi di carattere residenziale che turistico, produttivo, per servizi e infrastrutture.

Infine le nuove aree individuate per ospitare le volumetrie e i servizi sono in linea con altre

indicazioni delle NTA del PPR:

• l’azione prevalente della pianificazione comunale deve essere rivolta alla ristrutturazione urbani-stica e al completamento urbanistico e figurativo dell’esistente (articolo 71);

• gli interventi di urbanizzazione nonché di integrazione ed eventuale sostituzione delle preesisten-ze devono essere orientati a completare l’impianto urbano e ad omogeneizzare il tessuto edilizio in forme e modi coerenti con i caratteri del contesto (articolo 72);

• gli interventi saranno orientati alla integrazione plurifunzionale, verificando e rafforzando la dota-zione dei servizi e delle attrezzature collettive in modo da costituire differenti livelli di centralità urbana (articolo 72).

3.1 Dimensionamento ecologico

È ormai condivisa dalla maggioranza degli studiosi l'opinione della necessità di un’infrastrutturazione verde per aumentare la resilienza urbana. Un’infrastruttura verde è costi-tuita da un sistema di elementi puntuali, lineari e areali che concorrono al miglioramento delle condizioni meteo-climatiche delle città. Possiamo riferirci ad aree permeabili, giardini pubblici e privati, tetti e facciate verdi, alberature, fasce verdi lungo i fiumi e le strade ecc. (corridoi ecolo-gici).

Qui indaghiamo la possibilità di definire un’offerta che nasca da un dimensionamento “ecolo-gico” del piano che, articolandosi nella direzione appena espressa, consenta di stimare analiti-camente le superfici necessarie per mantenere almeno invariate, le risorse naturali e ambientali attualmente utilizzate nel e dal centro abitato di Tertenia.

Un parametro da tenere in considerazione, rispetto al consumo delle due risorse suolo ed

energia, è l'emissione di CO2 da parte delle nostre città. Questo dato si può stimare facilmente grazie agli studi recenti sull'efficienza energetica degli edifici e la loro classificazione; evidente-mente il metodo proposto si potrà affinare nel tempo mediante l'acquisizione di dati certi su ogni singolo edificio, oggi stimati con sufficiente approssimazione per la finalità del calcolo che si propone.

Si procederà quindi alla stima delle emissioni di CO2 da parte della Città consolidata propo-nendo, per la Città di recente formazione (ex C) e per l'Area di compensazione ecologica agri-colo-urbana, un dimensionamento commisurato al contributo per la compensazione di tali emis-sioni, grazie alle biomasse vegetali che potranno trovare spazio in aree periurbane e contermini alla città consolidata.

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3.1.1 Il metodo di compensazione

Gli edifici sono responsabili della produzione del 40% delle emissioni totali di CO2 in atmo-sfera. È indispensabile attenuare questa quantità enorme di emissioni attraverso la compensa-zione della CO2 equivalente. La CO2 che viene presa in considerazione è infatti la CO2 equiva-lente (CO2eq), ovvero l'indice che rappresenta l'impatto in atmosfera di tutti i gas serra: quindi non solo il biossido di carbonio, ma anche il metano, i perfluorocarburi e l'ossido di di azoto.

La CO2eq può essere ricavata agilmente applicando la procedura per l’emissione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) che ne riporta il valore come risultato dei calcoli di dispersione energetica degli edifici.

Le emissioni di CO2 vengono compensate tramite l'acquisto di crediti sul mercato volontario, generati da interventi di forestazione o dalla generazione di energia da fonti rinnovabili2.

3.1.2 Inventario delle Emissioni di CO2eq

Il biossido di carbonio (CO2) è il più importante gas a effetto serra di origine antropica. Le emissioni di gas serra diversi dalla CO2 sono convertite in CO2 equivalente usando i valori del Potenziale di Riscaldamento Globale (Global Warming Potential, GWP). Si può utilizzare una metodologia per la valutazione della carbon footprint, detta anche inventario delle emissioni di CO2eq, conforme alla norma UNI EN ISO 14064 - 1: 2012.

L’Inventario delle Emissioni di CO2eq rappresenta l’elenco delle risorse messe in campo per eseguire una data attività con il relativo fattore di conversione in CO2eq.

Nello sviluppo di progetti urbani e territoriali, questo indicatore contiene tre diversi livelli di consumo e specificamente quelli relativi ai diversi vettori energetici, ai materiali impiegati per la costruzione di manufatti/prototipi, ai consumi in tutte le loro tipologie di attività (incontri, riunioni, sperimentazioni in laboratorio, etc.).

Con riferimento alle attività sviluppate in un ambito progettuale, l’Inventario delle Emissioni di CO2eq si costruisce attraverso la ricognizione e il monitoraggio di tutte le attività svolte nelle di-verse attività e individuando i diversi vettori energetici e materiali consumati.

L’attività per la costruzione dell’Inventario delle Emissioni è costituita dalla ricognizione di tut-ti i consumi energetici e di materiali, e dalla loro conversione in kg di CO2eq emessa attraverso appositi fattori di conversione in funzione dell’unità di misura adottata per computare le quantità di energia e di materiali consumati.

Si specifica che, nell'ambito della stima delle emissioni, si utilizzano fattori di emissione LCA (Life Cycle Assessment, valutazione del ciclo di vita) che prendono in considerazione l’intero ci-clo di vita del vettore energetico/materiale. I valori dei fattori di emissioni vengono assunti da banche dati prodotte da istituti di ricerca nazionali/internazionali e/o da pubblicazioni scientifiche specifiche.

In particolare, si fa riferimento alla banca dati ELCD (European reference Life Cycle Database) che definisce un LCI (Life Cycle Inventory) con valori tradotti da associazioni im-prenditoriali front-running a livello europeo e prodotto dall’ELPA (European Platform on Life Cycle Assessment) del Joint Research Center della Commissione Europea.

2 Una famiglia media italiana (composta da 4 persone) consuma circa 4.000 kWh all'anno; un impianto

solare fotovoltaico base dimensionato con una potenza di 3 kWp è capace di produrre, al centro Italia, fino a 4.000 kWh all'anno, con la mancata emissione di circa 2.000 kgCO2.

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Altra base di dati utilizzata è quella ICE 2.0 per il calcolo della CO2eq incorporata nei mate-riali. Si costruisce perciò un Inventario delle Emissioni completo non solo di tutti i vettori energe-tici ma anche dei materiali utilizzati nei vari step e attività e che include l’emissione totale (dalla produzione del vettore energetico/materiale al suo utilizzo nel progetto). Con riferimento all'ap-proccio utilizzato per la stima delle emissioni, vengono riportati di seguito i fattori di conversione per la produzione dell’energia elettrica per l’Italia:

• Fattore di conversione per l’Italia “standard” IPCC3 2006: 0,483 tCO2/MWh • Fattore di conversione nazionale AEEG4 2013: 0,4332 kgCO2e/kWh • Fattore di conversione per l’Italia “LCA” ELCD 2002: 0,708 tCO2e/MWh

I primi due fattori (IPCC ed AEEG), che non considerano il ciclo di vita del vettore energetico, hanno valori numerici tra loro prossimi.

Il fattore di conversione della base di dati ELCD risulta invece sensibilmente più elevato ri-spetto agli altri due valori, in quanto calcolato secondo una procedura LCA che permette di sti-mare la CO2 equivalente emessa in atmosfera per l’intero ciclo di produzione, trasporto e utiliz-zo del vettore energetico.

In sostanza, nella computazione delle emissioni di CO2 prodotte da una serie di attività de-vono essere considerati non solo i contributi del consumo specifico del vettore energeti-co/materiale nell’atto del suo utilizzo, ma anche quelli relativi all’emissione pregressa (incorpo-rata) per la sua produzione e trasporto nel luogo di utilizzo.

3.1.3 Fabbisogno energetico degli edifici e relative emissioni di CO2

Per casa a risparmio energetico si intende una costruzione con un basso fabbisogno di e-nergia per il riscaldamento e il raffrescamento, in conformità alle attuali normative in materia di efficienza energetica degli edifici.

Il fabbisogno medio delle costruzioni realizzate negli ultimi 30 anni, prima dell’entrata in vigo-re della vigente normativa D.L. 192/2005 e D.L. 311/2007, si aggirava intorno ai 200 Kwh/m2/anno corrispondenti rispettivamente a circa 20 litri di gasolio o 19,6 mc di gas all’anno per ogni mq di superficie netta. Il fabbisogno medio delle costruzioni rientranti nella vigente normativa si aggira intorno ai 100 Kwh/m2/anno, pari a un consumo di circa 10 litri di gasolio o circa 9,8 mc di gas all’anno per ogni mq di superficie netta.

Il fabbisogno energetico medio di una casa costruita con criteri di efficienza energetica spinta è di circa 50 Kwh/m2/anno ovvero 5 litri di gasolio o 4,9 mc di gas per metro quadro all’anno e può arrivare a 1,5 litri se la casa è progettata e realizzata secondo lo standard di “Casa Passi-va”. Lo standard di base prevede un fabbisogno energetico non superiore a 50 Kwh/m2/anno (classe energetica B) e nelle versioni con prestazioni più elevate il fabbisogno energetico non supera i 30 Kwh/m2/anno (classe energetica A). In questo caso il valore di trasmittanza termica delle pareti deve essere inferiore mediamente del 50% rispetto a quello massimo previsto dalle normative D.L.192/05 e D.L.311/07. Con l’ausilio di speciali stratigrafie a bassissima trasmittan-za, impianti di ventilazione controllata con recupero di calore e impianti per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, le costruzioni possono raggiungere il livello di casa passiva con un fabbisogno ener-getico non superiore a 15 Kwh/m2/anno, obiettivo verso il quale tende la normativa per le nuove costruzioni che andrà gradualmente in vigore entro il 2020 per arrivare alla costruzione di edifici a “energia quasi zero”.

3 Intergovernmental Panel on Climate Change.

4 Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico.

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Le emissioni inquinanti degli edifici vengono espresse in termini di CO2eq e racchiudono i principali composti emissivi derivanti dall’uso di combustibili per la copertura del fabbisogno e-nergetico di riscaldamento e di raffrescamento. Per il calcolo è utile quindi conoscere l’anno di costruzione dell’edificio, la superficie disperdente, la classe energetica.

Stabilita la classe energetica (o le classi energetiche) e le superfici disperdenti (mq) possia-mo calcolare:

• Kg di gasolio o gas metano annualmente utilizzato • kg di Co2eq annualmente emessi nell’atmosfera.

Quindi mediante apposite tabelle e approssimazioni, necessarie in base alle tipologie delle piantumazioni arboree (tipo e posizionamento: lineari, a quinconce, ecc.), possiamo calcolare:

• gli alberi equivalenti necessari per compensare la CO2 emessa • la superficie necessaria per piantumare tali essenze arboree.

Il valore delle emissioni di Co2 varia in funzione del combustibile usato ed equivale a 2.380 g per litro di benzina consumato, 1.610 g per litro di Gpl consumato, 2.750 g per kg di metano consumato, 2.650 g per litro di gasolio consumato.

3.1.4 Interventi di forestazione

Molte città hanno ormai iniziato la valutazione della quantità di biossido di carbonio seque-strato e stoccato grazie alle specie vegetali presenti negli spazi verdi urbani e periurbani. Gli in-terventi di forestazione generano crediti di CO2 sul mercato volontario in seguito alla certifica-zione di un ente terzo.

È possibile ricavare dalla letteratura scientifica la quantità di CO2 media compensata nel cor-so dell'intero ciclo di vita di una specie vegetale. Si consideri che mediamente un albero assor-be annualmente dai 20 ai 50 Kg di CO2 in funzione della sua dimensione e del suo stato di salu-te; ha senso però fare delle valutazioni sull'intero ciclo di vita che può assumersi tra i 40 e i 50 anni. Ogni specie ha una sua superficie di occupazione, variabile nelle diverse condizioni me-teo-climatiche, per un corretto funzionamento ecologico e un buon inserimento nell'ambiente. Anche questo deve far parte di un progetto generale di paesaggio che entri in questi dettagli, in quanto non è indifferente immaginare una riforestazione fitta oppure uno spazio con vegetazio-ne rada, come anche tutte le possibili consociazioni che un determinato sistema paesaggistico suggerisce. A tal proposito nel Piano di Sviluppo che forma parte del PUC è stata prevista l'a-zione specifica "Tertenia ComPensa".

In tabella 3 sono riportati i valori di assorbimento di biossido di carbonio nel ciclo di vita di al-cune specie vegetali.

Specie Nome scientifico Kg CO2 assorbita nel ciclo di vita

Alloro Laurus nobilis L. 800

Carrubo Ceratonia siliqua L. 3700

Ciliegio Prunus avium L. 2900

Ginepro rosso Juniperus oxycedrus L. 480

Leccio Quercus ilex L. 690

Olmo Ulmus minor 918

Platano Platanus occidentalis 2160

Pino marittimo Pinus pinaster 430

Tabella 3 – Specie vegetali e quantità di CO2 media compensata nel corso dell'intero ciclo di vita

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3.1.5 Calcolo delle emissioni per Tertenia

Il centro storico di Tertenia presenta un patrimonio edilizio a bassa efficienza energetica, che possiamo assumere appartenente alla classe energetica "F".

Il totale della volumetria presente nel centro urbano, incluse le aree industriali e quelle di e-spansione e compensazione, è pari a mc 1.509.045 con una superficie disperdente media di mq 536.104. Sviluppando il calcolo per il metano, risulta un fabbisogno annuo di mc/mq 4,9 di gas metano e una emissione annua di biossido di carbonio5 pari a 1,956 Kg CO2/kgCH4. In ba-se a questi calcoli si giunge a una emissione di CO2 in un periodo di 50 anni pari a 256.912 tonnellate; i calcoli di dettaglio sono riportati in tabella 4.

Volume totale mc

Sup disper-dente mq

Fabbisogno annuo di

metano (4,9 mc/mq)

mc

Emissioni an-nue di CO2

(2,75 Kg CO2/Kg CH4)

Kg/anno

Kg di CO2 emessa

nell'arco di vita di 50 anni

t

Città consolidata di antica forma-zione 442.667 150.691

738.384

1.444.279

72.214

Città consolidata di recente for-mazione ad alta densità edilizia 634.735 190.595

933.915

1.826.738

91.337

Città consolidata di recente for-mazione a bassa densità edilizia 53.872 23.458

114.945

224.833

11.242

Città di recente formazione a bassa densità edilizia 55.787 38.804

190.140

371.914

18.596

Area di compensazione ecologica agricolo-urbana 57.241 40.712

199.487

390.196

19.510

Area industriale 194.141 62.433

305.922

598.383

29.919

1.438.445 506.692

2.482.793

4.856.342

242.817

Tabella 4 – Emissioni di CO2 nel periodo di 50 anni in tonnellate

In relazione a quanto sopra descritto, possiamo ipotizzare la scelta di alcune essenze tra le più presenti e con capacità di assorbimento diverse, per esempio il ginepro, il leccio e il carrubo, per mediarne infine i risultati.

Il ginepro rosso assorbe lungo l’arco di vita 480 Kg di CO2. Pertanto il numero di alberi di gi-nepro necessari a compensare t 242.817 di CO2 è pari a 505.869 unità (242.817/0,480) e di conseguenza, considerata una superficie di occupazione di circa mq 10 per ogni esemplare, la superficie necessaria di compensazione della CO2 emessa è pari a mq 5.058.690.

Il leccio assorbe lungo l’arco di vita 690 Kg di CO2. Pertanto il numero di alberi di leccio ne-cessari a compensare t 242.817 di CO2 è pari a 351.909 unità (242.817/0,690) e di conseguen-za, considerata una superficie di occupazione di circa mq 15 per ogni esemplare, la superficie necessaria di compensazione della CO2 emessa è pari a mq 5.278.633.

Il carrubo assorbe lungo l’arco di vita 3.700 Kg di CO2. Pertanto il numero di alberi di carrubo necessari a compensare t 242.817 di CO2 è pari a 65.626 unità (242.817/3,7) e di conseguenza,

5

http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/emission_trading/tabella_coefficienti_ standard_nazionali_2011_2013_v1.pdf

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 11 di 24

considerata una superficie di occupazione di circa mq 20 per ogni esemplare, la superficie ne-cessaria di compensazione della CO2 emessa è pari a mq 1.312.525.

La media dei tre valori porta a una superficie di mq 3.883.282. La superficie complessiva in-dividuata nel PUC per la Città di recente formazione a bassa densità edilizia (mq 584.716) e per l'Area di compensazione ecologica agricolo-urbana (mq 3.496.480) è leggermente superiore a tale valore, ma dello stesso ordine di grandezza. Si consideri che la superficie effettivamente piantumabile della Città di recente formazione a bassa densità edilizia dovrebbe essere ridotta del 30% in funzione del rapporto di copertura previsto dal PUC; le superfici non piantumabili dell'Area di compensazione ecologica agricolo-urbana sono invece irrisorie.

Tale parametro, per il suo carattere empirico e sperimentale, deve essere considerato d'altro canto come un buon riferimento dimensionale, ma l'individuazione esatta dei confini di tali aree di trasferimento/contenimento urbano e di compensazione ecologica deve appoggiarsi alla con-formazione del territorio e alle sue condizioni d'uso.

Inoltre, nella logica delle ormai improcrastinabili necessità di conservazione della biodiversità, miglioramento della qualità delle città e aumento della resilienza urbana, tali dimensionamenti vanno fatti rispettando la funzionalità ecologica delle singole essenze proposte e delle loro con-sociazioni in un vero e proprio progetto di paesaggio.

3.2 Soglie di riferimento per trasferimenti di cubatura, bonus e crediti volumetrici

3.2.1 Soglie dei trasferimenti di cubatura

Il meccanismo di trasferimento di volumetrie dal centro storico verso l'esterno deve consenti-re la realizzazione di servizi soprattutto per la sosta delle automobili, garantendo comunque i valori urbanistici e architettonici del centro storico. Si pone quindi la questione dell'individuazio-ne di un rapporto congruo tra edificato e spazi a servizi.

Al fine di individuare una soglia massima “di riferimento” dei trasferimenti consentiti dalla città consolidata, si rendono necessarie alcune considerazioni in merito al fabbisogno di aree per servizi a parcheggi da acquisire. Partendo dal volume esistente (e dalle relative aree di sedime), nella città consolidata vengono calcolati gli abitanti equivalenti potenzialmente insediabili utiliz-zando il canonico rapporto di 100 mc per abitante teorico. Applicando i parametri normativi vi-genti (art. 6 del D.A. 20 dicembre 1983, n. 2266 - decreto Floris) si ottengono per il parametro "parcheggi (S4)", i dati riportati nella tabella seguente:

Superficie Territoriale

mq

Area di sedime

mq

Volume tota-le esistente

Mc

Abitanti teorici

n.

S4, parcheggi pubblici

(1 mq/ab.)

Area standard su area sedime

%

Città consolidata di antica forma-zione 171.881 70.249 442.667 4.427 4.427 6,30%

Città consolidata di recente for-mazione ad alta densità edilizia 359.520 88.817 634.735 6.347 6.347 7,15%

Città consolidata di recente for-mazione a bassa densità edilizia 186.429 10.413 53.872 539 539 5,17%

Totale 717.830 169.479 1.131.275 11.313 11.313 6,68% Tabella 5 - Calcolo area standard a parcheggi per abitanti teorici in percentuale sull'area di sedime

La superficie complessiva di aree di sedime da liberare per soddisfare tale esigenza teorica

risulta pari a mq 11.313 equivalente a circa il 7% del costruito esistente.

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 12 di 24

Tale dato è in realtà molto basso rispetto alle esigenze attuali dei cittadini terteniesi. Infatti la superficie risultante di mq 11.313 equivale a circa 453 posti auto (secondo il parametro di 25 mq/posto auto per stallo e spazio di manovra), a fronte di un parco veicolare presente nel co-mune di Tertenia pari a 2.380 automobili, oltre 940 veicoli commerciali, con una media di 611 automobili per 1000 abitanti (dati ACI al 31 dicembre 2014, dati statistici Comuni Italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/105/017/statistiche/veicoli.html, ultima consultazione maggio 2016).

Il rapporto tra dato teorico e dato reale è di uno a cinque. Considerando che non tutto il par-co auto deve trovare collocazione nella città consolidata, appare congruo attestarsi su un valore di circa il 70% equivalente a 1.666 automobili e quindi a mq 41.650 da destinare a parcheggi. Tale valore corrisponde al 25% delle aree di sedime e al 6% dell'intera superficie territoriale.

In conclusione e al fine di garantire un’adeguata qualità della vita secondo criteri di moderni-tà, si aumenta il valore teorico per avvicinarsi ai dati reali, assumendo la soglia massima “di rife-rimento” di superfici da trasferire pari al 25% dell’attuale costruito nella città consolidata, sempre nel rispetto di superiori vincoli di tipo storico architettonico e del Piano di recupero del centro storico.

Successivamente all’approvazione del PUC sarà redatto un Piano Particolareggiato della cit-tà consolidata per individuare puntualmente le aree effettivamente coinvolgibili in tali operazioni di demolizione e trasferimento, al fine di individuare le priorità per un organico sviluppo di servizi. Il Piano Particolareggiato potrà anche ridurre la percentuale del 25%, che resta comunque la soglia massima.

Trasferire il 25% del volume attualmente esistente nella città consolidata significa trasferire 282.819 mc (cfr. Tabella 2), valore che rappresenta la soglia massima della volumetria com-plessiva realizzabile con le previste operazioni di trasferimento volumetrico.

Questo valore (trattandosi di volumetrie demolite e trasferite) non modifica le quantità le-

gittimamente esistenti nel territorio comunale.

Zone urbanistiche 25% del volume esistente

Città consolidata di antica formazione 110.667

Città consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia 158.684

Città consolidata di recente formazione a bassa densità edilizia 13.468

TOTALE 282.819

Tabella 6 - Calcolo della soglia massima di volumetria trasferibile dalla città consolidata

3.2.2 Soglie per crediti volumetrici derivanti da demolizioni e cessione dell'area

I crediti volumetrici per il trasferimento variano, a seconda del tipo di cessione, dal 10% al 40%. Appare congruo stimare un valore medio che si attesti intorno al 20%, , in considerazione della difficoltà tecnica ed economica di ottenere sempre l’incentivo massimo del 40% (realizza-zione di cisterna interrata). Pertanto il volume massimo realizzabile, in caso di attuazione piena del meccanismo individuato, risulta pari a circa mc 56.500 (282.819 * 0,20).

Si dichiara che una quota parte della volumetria non realizzata ma ancora disponibile secon-do il PRG vigente è confermabile dal PUC solo in ragione delle operazioni di trasferimento vo-lumetrico.

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 13 di 24

3.2.3 Soglie per bonus volumetrici dovuti al miglioramento della qualità

Al fine di individuare una soglia massima della volumetria complessiva realizzabile con i bo-nus volumetrici per incremento della qualità architettonica, si procede alla seguente considera-zione.

Il volume totale presente a Tertenia nella città consolidata, di recente formazione e nell’area di compensazione ecologica è pari a mc 1.244.304. Ipotizzando di riqualificare un edificio su quattro, obiettivo sufficientemente ambizioso, avremmo volumetrie riqualificate pari a mc 311.076 (cfr. il dettaglio in tabella 3).

Considerando che i diversi bonus previsti si attestano intorno al 20% con il limite di cumulabi-lità del 45%, si ritiene congruo applicare un coefficiente medio di bonus volumetrico pari al

30%, valore che conduce a una cubatura di riferimento per premialità legata alla qualità archi-tettonica pari a mc pari a mc 93.323.

Volumi (mc)

Città consolidata di antica formazione 442.667 Città consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia 634.735 Città consolidata di recente formazione a bassa densità edilizia 53.872 Città di recente formazione a bassa densità edilizia 55.787 Area di compensazione ecologica agricolo-urbana 57.241

Totale 1.244.304 Edifici riqualificati (25% del totale) 311.076

Valore medio Bonus qualità architettonica 30%

Volumetria di riferimento per premialità 93.323

Tabella 7 - Calcolo della volumetria incrementali per la qualità architettonica

3.3 Le Zone Territoriali Omogenee del PRG vigente e del nuovo PUC

3.3.1 Superfici territoriali e volumi esistenti

Il territorio comunale era ripartito dal vecchio Piano Regolatore Generale nelle seguenti zone territoriali omogenee (tabella 8):

ZTO Superficie territoriale mq

Volumi esistenti mc

A 180.594 466.026

B 298.288 630.272

C 187.359 72.502

D 340.135 192.842

E 103.892.547 548.746

F 3.576.619 107.379

G 6.660 1.070

H 8.276.897 44.512

S 254.235 10.088

Tabella 8 – Superfici per Zone Territoriali Omogenee previste dal vecchio PRG

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 14 di 24

Il nuovo PUC individua le seguenti zone omogenee urbanistiche (Tabella 9):

Zone Territoriali Omogenee Superficie terri-toriale

mq

Volumi esistenti mc

Città consolidata di antica formazione (ex A) 171.881 442.667

Città consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia (ex B) 359.520 634.735

Città consolidata di recente formazione a bas-sa densità edilizia (ex C) 186.429 53.872

Città di recente formazione a bassa densità edilizia (ex C) 584.716 55.787

Aree industriali (ex D) 376.782 194.141

Area di compensazione ecologica agricolo-urbana (ex E) 3.496.480 57.241

Aree agro-silvo-pastorali (ex E1, E2, E3, E5) 92.076.363 449.913

Aree agro-silvo-pastorali (ex E4) 20.717 8.401

Aree turistico-residenziali (ex F) 2.086.551 90.303

Aree per servizi generali (ex G) 1.115.427 89.175

Aree di salvaguardia (ex H) 16.980.187 12.936

Aree da sottoporre a salvaguardia Fh (ex H) 335.488 2.226

TOTALE SUPERFICIE COMUNALE MQ 117.790.541 2.091.399

Tabella 9 – Superfici per Zone Territoriali Omogenee previste dal PUC

3.3.2 Verifica dei volumi esistenti nella Città Consolidata di recente formazione

Poiché il PRG non è stato adeguato al DA n. 2266/U del 1983, si è proceduto alla verifica

della sussistenza dei requisiti previsti dall’articolo 3 del DA n. 2266/U del 1983. A tal fine si è suddiviso il territorio della “Città Consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia" in lotti di superficie inferiore all'ettaro (si tratta di aree provviste di opere di urbanizzazione primaria e di un assetto urbanistico totalmente definito) e si è verificata la presenza di volumetrie legitti-mamente realizzate non inferiori al 10% del volume massimo realizzabile. I dati sono riportati in tabella 10, mentre nelle figure 1 e 2 sono riportate le suddivisioni operate.

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 15 di 24

Lotto di verifica art. 3 DA 2266/U 1983

FID

Superficie lotto di verifica

mq

Vol. max realizzabile PUC (mc/mq 3,00)

mc

Volumi legittima-mente esistenti

mc

10% del valore max realizzabile

mc

0 6.243 18.730 6.333 > 1.873

1 7.888 23.665 8.633 > 2.367

2 6.018 18.055 4.435 > 1.806

3 7.117 21.350 18.313 > 2.135

4 5.091 15.272 6.488 > 1.527

5 5.950 17.851 10.014 > 1.785

6 7.181 21.542 18.083 > 2.154

7 4.214 12.642 7.762 > 1.264

8 4.762 14.286 14.298 > 1.429

9 8.382 25.145 7.906 > 2.514

10 6.789 20.366 8.486 > 2.037

11 4.994 14.983 9.247 > 1.498

12 5.847 17.542 18.202 > 1.754

13 6.759 20.277 9.643 > 2.028

14 3.580 10.740 7.009 > 1.074

15 5.982 17.947 10.233 > 1.795

16 7.406 22.217 13.499 > 2.222

17 7.558 22.673 9.145 > 2.267

18 4.983 14.950 11.185 > 1.495

19 5.564 16.691 10.784 > 1.669

20 7.633 22.899 6.783 > 2.290

21 6.359 19.078 16.442 > 1.908

22 5.103 15.308 9.238 > 1.531

23 4.275 12.825 10.701 > 1.282

24 7.602 22.806 13.287 > 2.281

25 5.568 16.704 12.698 > 1.670

26 4.721 14.164 5.873 > 1.416

27 2.413 7.240 4.097 > 724

28 4.264 12.792 9.290 > 1.279

29 6.471 19.412 5.170 > 1.941

30 4.078 12.234 3.346 > 1.223

31 5.386 16.157 11.366 > 1.616

32 2.422 7.265 5.444 > 727

33 4.501 13.503 5.587 > 1.350

34 5.677 17.032 4.374 > 1.703

35 4.438 13.315 13.084 > 1.332

36 5.187 15.560 10.586 > 1.556

37 3.179 9.538 1.558 > 954

38 3.740 11.221 3.773 > 1.122

39 5.309 15.928 5.841 > 1.593

40 5.115 15.345 8.548 > 1.534

41 6.046 18.137 13.367 > 1.814

42 5.181 15.543 12.459 > 1.554

43 4.803 14.410 11.253 > 1.441

44 4.714 14.143 5.606 > 1.414

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 16 di 24

Lotto di verifica art. 3 DA 2266/U 1983

FID

Superficie lotto di verifica

mq

Vol. max realizzabile PUC (mc/mq 3,00)

mc

Volumi legittima-mente esistenti

mc

10% del valore max realizzabile

mc

45 4.897 14.691 11.325 > 1.469

46 3.199 9.596 8.479 > 960

47 2.381 7.142 7.405 > 714

48 3.653 10.959 6.827 > 1.096

49 3.618 10.854 8.474 > 1.085

50 5.064 15.191 6.696 > 1.519

51 4.249 12.747 4.435 > 1.275

52 4.215 12.646 10.428 > 1.265

53 3.622 10.867 5.704 > 1.087

54 4.029 12.086 6.682 > 1.209

55 2.579 7.737 5.391 > 774

56 3.774 11.323 6.709 > 1.132

57 4.768 14.304 6.709 > 1.430

58 2.389 7.168 2.098 > 717

59 6.361 19.084 7.522 > 1.908

60 3.070 9.211 3.014 > 921

61 3.935 11.806 10.107 > 1.181

62 3.769 11.307 10.391 > 1.131

63 3.942 11.826 4.454 > 1.183

64 3.579 10.737 10.384 > 1.074

65 6.127 18.382 10.867 > 1.838

66 6.121 18.362 15.681 > 1.836

67 3.027 9.081 4.360 > 908

68 2.935 8.805 9.560 > 881

69 2.720 8.159 2.136 > 816

70 4.090 12.269 6.154 > 1.227

71 3.459 10.377 2.603 > 1.038

72 4.098 12.294 7.568 > 1.229

73 3.332 9.996 9.563 > 1.000

Tabella 10 - Verifica della condizione prevista dal DA n. 2266/U del 1983, articolo 3. Volumi esistenti allo stato attua-le nella “Città Consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia”

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 17 di 24

Figura 1 - Suddivisione del territorio della “Città Consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia" in lotti di superficie inferiore all'ettaro, su CTR

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 18 di 24

Figura 2 - Suddivisione del territorio della “Città Consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia" in lotti di superficie inferiore all'ettaro, su ortofoto 2010

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 19 di 24

3.3.3 Dimensionamento della Città di recente formazione a bassa densità edilizia

L'impianto del PUC stimola e favorisce la demolizione di volumetrie dalla città consolidata verso la città di recente formazione. In base alle soglie stabilite nei paragrafi precedenti, i crediti volumetrici che potrebbero interessare questa zona sono pari a mc 282.819 incrementabili di mc 56.500, valore equivalente alla volumetria potenziale per la premialità dovuta alle demolizio-ni e cessione delle aree di sedime.

La volumetria già presente in questa zona urbanistica è pari a mc 55.787 che, in base alle considerazioni sviluppate nei paragrafi precedenti, potrebbe incrementarsi per bonus legati al miglioramento della qualità architettonica di ulteriori mc 4.184. Il PUC prevede un indice territo-riale incentivante massimo di 0,25 mc/mq che porterebbe, qualora applicato all'intera superficie territoriale della zona urbanistica "Città di recente formazione a bassa densità edilizia", a una volumetria di mc 146.179.

L’estensione della “Città di recente formazione” è stata determinata per garantire la possibili-tà di atterramento di tali volumi nel rispetto dell'indice territoriale massimo (stabilito dal Decreto Floris) pari a 1 mc/mq.

I volumi insediabili risultano pari a mc 545.469 che, a fronte di una superficie territoriale di mq 584.716 porta a un indice territoriale pari 0,93 mc/mq, molto prossimo al valore massimo di legge. L'individuazione dell’estensione territoriale della "Città di recente formazione a bassa densità edilizia" appare congrua, anche in considerazione del fatto che la delimitazione è effet-tuata sulla base di criteri ecologici, di continuità territoriale, di forma urbana e tenendo in conto la presenza di alcune piccole zone sottoposte a vincoli sovraordinati.

3.3.4 Verifica degli standard di legge

Ai fini della verifica degli standard di cui all’art. 6 del D.A. 20 dicembre 1983, n. 2266 (decre-to Floris), essendo Tertenia un comune di classe III con i suoi 3894 abitanti, le superfici minime a standard da rispettare sono pari a 12 mq/ab., cosí ripartiti:

• 4 mq/ab. � S1, istruzione • 2 mq/ab. � S2, attrezzature di interesse comune • 5 mq/ab. � S3, verde pubblico, parchi, gioco e sport • 1 mq/ab. � S4, parcheggi pubblici da cedere al comune

Pertanto, arrotondando per comodità di calcolo e vantaggio di servizi a 4000 abitanti, si giunge a 48.000 mq di superfici minime a standard (4000 x 12 mq/ab.), ripartiti come in tabella 11 dove vengono riportate per il confronto le superfici previste nel PUC (nella successiva tabella 12 viene riportato il dettaglio delle aree a servizi generali).

STANDARD

SUPERFICIE MINIMA DI

LEGGE (mq)

PREVISIONE PUC (mq)

DIFFERENZA (mq)

S1 - istruzione 16.000 20.891 + 4.891

S2 - attrezzature di interesse comune 8.000 22.662 + 14.662

S3 - verde pubblico, parchi, gioco e sport 20.000 96.810 + 76.810

S4 - parcheggi pubblici da cedere al comune 4.000 491 - 3.509

Totale 48.000 + 140.801 + 92.801

Tabella 11 – Confronto delle superfici a servizi generali: minimi di legge e dotazione prevista dal PUC sulla base del numero di abitanti previsto.

PUC Tertenia 2015 Sintesi descrittiva dei caratteri territoriali Pagina 20 di 24

Nel complesso gli standard di PUC sono quantificati in complessivi 140.801 mq, e quindi ri-sultano sovrabbondanti rispetto ai minimi pari a 48.000, con un valore di circa 35 mq/ab.

Bisogna però evidenziare che, mentre vengono abbondantemente superati i minimi di legge per istruzione, attrezzature di interesse comune e verde pubblico, emerge l’assoluta carenza di aree a parcheggi. Stante la necessità di individuare piccoli parcheggi diffusi all’interno del cen-tro abitato, il PUC ha individuato una strategia di incentivazione per la realizzazione di tali servi-zi, come descritto nelle NTA, evitando l’operazione più semplice (individuare delle aree ai mar-gini dell’abitato al fine di rispettare lo standard) ma priva di valore funzionale e qualitativo.

Nella tabella 12 riportata di seguito si specifica il dettaglio delle aree a servizi generali, riparti-ti secondo gli standard. Con asterisco, ai fini della verifica ai sensi degli articoli 6 e 7 del DA n. 2266/U del 1983, vengono segnalate le aree a servizi generali che si trovano all'interno della Città consolidata di antica formazione (ex A) e della Città Consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia (ex B), o nelle loro adiacenze immediate, escludendo le aree per servizi già realizzate in seno a piani di lottizzazione.

DESCRIZIONE Clas. ZTO

Tipolgia STANDARD

SUP. mq

Standard adiacenti aree ex A e B

* SCUOLA ELEMENTARE G S1 5.495 5.495

*SCUOLA MEDIA G S1 3.706 3.706

* NUOVA SCUOLA DELL'INFANZIA G S1 6.733 6.733

* SCUOLA DELL'INFANZIA G S1 4.956 4.956

Sommano

20.891 20.891

CHIESA DI SARRALA G S2 4.509 -

* CIMITERO ESISTENTE G S2 6.421 6.421

* MAGAZZINI COMUNALI G S2 1.426 1.426

* CENTRALE TELEFONICA G S2 874 874

* ECOCENTRO TERTENIA G S2 2.342 2.342

DEPURATORE NUOVO G S2 5.938 -

ECOCENTRO SARRALA G S2 5.110 -

DEPURATORE SARRALA G S2 1.698 -

* CHIESA PARROCCHIALE G S2 2.763 2.763

* MUSEO G S2 283 283

* CAPPELLA G S2 357 357

* EDIFICI COMUNALI PROLOCO G S2 824 824

* GUARDIA MEDICA G S2 493 493

* MUNICIPIO G S2 2.945 2.945

* CENTRO SOCIALE G S2 650 650

* CHIESA SANTA TERESA G S2 1.184 1.184

NUOVA AREA PORTUALE G S2 32.960 -

* POLO CULTURALE E TECNOLOGICO G S2 2.098 2.098

DEPURATORE TERTENIA G S2 3340

DEPOSITO IDRICO G S2 2703

DEPOSITO IDRICO G S2 1017

DEPOSITO IDRICO G S2 803

Sommano

80.740. 22.662

STRUTTURE RICREATIVE E SERVIZI DI SARRALA G S3 191.679

STRUTTURE RICREATIVE E MILITARI G S3 122.435

CAMPO SPORTIVO SU FOSSU G S3 11.215

* AREA SPORTIVA IS ARRANAS G S3 26.933 26.933

* PARCO URBANO ATTREZZATO G S3 67.951 67.951

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DESCRIZIONE Clas. ZTO

Tipolgia STANDARD

SUP. mq

Standard adiacenti aree ex A e B

PARCO URBANO FLUVIALE G S3 212.360

PARCO BOTANICO G S3 99.898

* GIARDINO PUBBLICO G S3 1.876 1.876

GIARDINO PUBBLICO PEEP G S3 3.534

PARCO MINERARIO G S3 57.529

PARCO ACQUATICO INVASO RIO CORONGIU G S3 217.845

Sommano

1.013.305 96.810

PARCHEGGIO SANTA TERESA G S4 491

Sommano

491 491

Tabella 12 – Dettaglio delle superfici a servizi generali e standard previsti dal PUC

Ai fini della verifica delle aree standard per le sottozone "Città consolidata di antica forma-zione" e "Città consolidata di recente formazione ad alta densità edilizia" si riportano in Tabella 13 i dati di superficie, indice di edificabilità, volume esistente e potenziale, dotazione di mq per abitante. Si precisa che in zona ex A non è possibile realizzare nuove edificazioni, mentre in zona ex B la nuova edificazione è possibile solo nelle aree libere pari a circa mq 27.000 che moltiplicati per 3 mc/mq portano a mc 51.000; in entrambe le zone sono ipotizzate demolizioni con trasferimento di cubatura in altre zone urbane (dove bisognerà provvedere a ulteriori super-fici a servizi, per cui esula da questa verifica) rispettivamente pari a mc 110.667 e mc 158.684. Inoltre le previsioni di soglia per bonus volumetrici portano a mc 33.000 per la zona ex A e mc 47.605 per la zona ex B.

Zone Territoriali Omogenee

Superficie territoriale

Indice edificabilità Volumi esistenti Volume potenziale Dotazione PUC aree a servizi

Città consolidata di antica formazione (ex A) mq 171.881

Solo bonus, a detrar-re le demolizioni 0,00 mc/mq mc 442.667

Per bonus: +33.300 Per demolizioni: - 110.667 mc 365.201

Città consolidata di recente formazione ad alta densità edi-lizia (ex B) mq 359.520

Solo bonus e aree libere, a detrarre le demolizioni 3,00 mc/mq mc 634.735

Per bonus: +47.605 Per aree libere: +51.000 Per demolizioni: - 158.684 mc 574.657

Totale

mc 1.077.403 mc 939.857

Ab. teorici

n. 10.774 n. 9.399

Dotazione minima servizi (12 mq/ab.)

mq 129.288 mq 112.783 mq 140.801

Tabella 13 - Verifica Standard sulla base dei volumi esistenti e potenziali nella città consolidata

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3.3.5 Verifica aree turistico residenziali

I sistemi di spiaggia sono individuati nella Tavola 31. In base alla carta del calcolo della costa ai sensi del DA 2266/U del 1983, sono i seguenti: • costa sabbiosa = 7.202 m di cui:

o Profondità (P) > 50 m = 891 m o 50 m < P < 30 m = 1.123 m

• P < 30 m = 5.188 m costa rocciosa = 7.289 m Risulta un totale di 14.491 m di sviluppo costiero; la capacità insediativa massima delle zone F costiere è pari a 12.299 bagnanti che, con l’applicazione del parametro di 60 mc/abitante de-termina un potenziale volumetrico di 737.940 mc; questo viene ridotto a mc 368.970 in applica-zione dell’articolo 6 della legge regionale n. 8 del 2004. Il computo delle volumetrie esistenti e legittimamente realizzate in zona F (comprensive dei vo-lumi dei campeggi, sia quelli pubblici che quelli realizzati con le deroghe alberghiere, così come precisato dalla Circolare interassessoriale n. 40/GAB del 3 febbraio 2005, esplicativa della leg-ge regionale n. 8 del 2004) conduce a un valore di mc 90.303, mentre le volumetrie convenzio-nate sono pari a mc 159.976 (cfr. Tabella 15 - Piani di Lottizzazione convenzionati - riportata al-la fine del documento). La somma delle volumetrie legittimamente esistenti e di quelle conven-zionate è pari a mc 250.279. Pertanto resta a disposizione un monte volumetrico pari a 118.691 mc, completamente utilizzato nel PUC con la finalità di riqualificare e potenziare i servizi per la fruizione turistica.

All’interno delle aree turistico-residenziali (ex F) sono individuate delle aree da sottoporre obbligatoriamente a servizi (Fs) e a parco (Fp), come riportato in Tabella 14

Zona SUPERFICIE

(mq)

F1s 158.638

F1p 82.463

F1p 10.239

F1p 69.119

F1p 30.240

F1p 7.326

F2p 64.503

F3p 14.439

F3p 13.178

F3p 58.483

F4s 138.209

F4p 4.733

F4p 2.716

F4p 3.149

F4p 2.213

F4p 245.299

Totale 904.947

Tabella 14 – Superfici da sottoporre obbligatoriamente a servizi all’interno delle aree turistico-residenziali

Nella tabella 15 a pagina seguente si riportano gli atti amministrativi, la percentuale di realiz-zazione e il grado alterazione/mutamento irreversibile dello stato dei luoghi, relativamente ai piani attuativi di cui all’articolo 4, comma 2, della legge regionale n. 8 del 2004 e all’articolo 15, comma 2, delle NTA del PPR.

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Tabella 15 – Atti amministrativi, percentuale di realizzazione e grado alterazione/mutamento irreversibile dello stato dei luoghi, relativamente ai piani attuativi in zona F