Settore Ambiente e PianificazioneTerritoriale

Servizio Urbanistica, Pianificazione Territoriale, e SITI- Ufficio Valutazione di Impatto Ambientale -

31050 VILLORBA Telefax 0422 421324Largo Molino, 29Fontane chiesa vecchia

Telex 420131 PROV. TV. I.

Tel.0422 6565 Cod. Fisc. 80008870265

Prot. n. 68960 Treviso, 25.06.2009Rif. interno 10/09Resp. Procedimento: arch. Marco Parodi

Spett.le dittaCELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTDVia delle Vigne, 344100 Ferrara

RACCOMANDATA A.R. anticipata via FAX

Oggetto: Istanza di permesso di ricerca di idrocarburi denominato “Carità”Proponente: CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTDComuni di: Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Cimadolmo,Codognè, Conegliano, Fontanelle, Giavera del Montello, Istrana, Mareno di Piave,Maserada sul Piave, Monastier di Treviso, Montebelluna, Nervesa della Battaglia,Ormelle, Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Povegliano, Roncade, San Biagio diCallalta, S. Lucia di Piave, S. Vendemiano, San Polo di Piave, Silea, Spresiano,Susegana, Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Villorba, Volpago del MontelloProcedura di SCREENING ai sensi dell’art. 20 D.lgs 152/06 smiTrasmissione decreto.

Si trasmette in allegato il decreto di cui all'oggetto relativo all’istanza del 16.03.2009 con prot.provinciale n. 30176. Lo stesso è pubblicato ai sensi del comma 7 dell’art. 20 del D.Lgs. 152/06come modificato dal D.Lgs. 4/08 sul sito web della Provincia di Treviso ed è scaricabile alseguente indirizzo:

http://www.provincia.treviso.it/lavoro/bandi_concorsi.php?tipo=2

Si informa altresì che avverso il citato decreto è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. delVeneto o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente nel termine di 60 e 120 giorni,decorrenti dal ricevimento della presente comunicazione.

Distinti saluti Il Dirigente del Servizio

f.to Arch. Marco Parodi

Settore T Ambiente/PianificazioneTerritorialeServizio UR Urbanistica/Pianif.Territ/SITIU.O. 0036 UrbanisticaUfficio UURB Uff Urbanistica e V.I.A.C.d.R. 0020 Pianificaz Territoriale/Urbanistica

Valutazione impatto ambientale

N. Reg. Decr. 11/2009 Data 25/06/2009N. Protocollo 69205/2009

Oggetto: Ditta: CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTD. Progetto di ricerca idrocarburi - Permesso denominato "Carità" Procedura di Verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 152/06 s.m.i.

IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA COMPETENTE PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

PREMESSO che:- il 13 febbraio 2008 è entrato in vigore il D.Lgs. 4/08 “Ulteriori

disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”;

- l'art. 6 del D.Lgs. 152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08, per le tipologie progettuali di cui all'allegato IV, dispone che il soggetto proponente richiede la verifica all'autorità competente al fine di stabilire se l'impatto sull'ambiente, in relazione alle caratteristiche del progetto, comporta la necessità dello svolgimento della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA);

- la procedura di verifica (Screening) viene effettuata ai sensi dell'art. 20 D.Lgs. 152, pertanto la struttura competente per la VIA trascorsi i 45 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di deposito, nei successivi 45 giorni, sulla base degli elementi di cui all'allegato V del decreto 152 vigente, tenuto conto anche dei risultati della consultazione, verifica se il progetto abbia possibili effetti negativi apprezzabili sull'ambiente e si pronuncia con proprio decreto avente uno dei seguenti contenuti:a. l'esclusione del progetto dalla procedura di VIA con eventuali

prescrizioni, ai sensi del comma 5 dell'art. 20, se non ha impatti ambientali significativi o non costituisce modifica sostanziale;

b. l'assoggettamento del progetto alla procedura di valutazione ambientale secondo le disposizioni degli articoli da 21 a 28, ai sensi del comma 6 dell'art. 20, se ha possibili impatti significativi o costituisce modifica sostanziale.

IL PROCEDIMENTO:In data 16.03.2009 (prot. Prov. n. 30176 del 16.03.2009) la ditta CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTD richiede procedimento di screening ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/06 come modificato dal D.Lgs. 4/08 per il progetto di “Ricerca di idrocarburi - Permesso di ricerca denominato

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“Carità” nei comuni di Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Cimadolmo, Codognè, Conegliano, Fontanelle, Giavera del Montello, Istrana, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Monastier di Treviso, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Ormelle, Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Povegliano, Roncade, San Biagio di Callalta, S. Lucia di Piave, S. Vendemiano, San Polo di Piave, Silea, Spresiano, Susegana, Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Villorba, Volpago del Montello con la seguente documentazione:

1. Relazione con i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti che il progetto può avere sull’ambiente, firmata dal dott. Raffaele di Cuia;

2. Relazione illustrativa e relativi elaborati grafici del progetto dell’intervento, firmata dal dott. Raffaele di Cuia;

A seguito della pubblicazione dell'avviso di cui al comma 2 dell'art. 20 del D.Lgs. 152/06 smi sono pervenute le seguenti osservazioni:

1. Comune di Susegana prot. Prov. 52647 del 13.05.2009:2. Comune di Vedelago prot. Prov. 52964 del 14.05.2009;3. Comune di Santa Lucia di Piave prot. Prov. 54934 del 19.05.2009;4. Comune di Ormelle prot. Prov. 65368 del 16.06.2009;5. Comune di Istrana prot. Prov. 65369 del 16.06.2009;

CONSIDERAZIONI: Il progetto di ricerca di idrocarburi, rientrando nella tipologia “2. Industria energetica ed estrattiva – lettera g) “attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma” dell’allegato IV al D.Lgs. 152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08, è soggetto alla verifica di assoggettabilità a VIA (screening).La Provincia è competente per lo screening e la valutazione di impatto ambientale.

COMMISSIONE PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALEConclusioni seduta del 23 giugno 2009

La Commissione V.I.A. ha ritenuto di condividere le conclusioni contenute nel documento della sottocommissione istruttoria e, dopo esauriente discussione, ha concluso che:a) La documentazione presentata nei contenuti appare coerente con il grado di approfondimento progettuale necessario e attinente alle caratteristiche dello specifico tipo di progetto e di ambiente e pertanto sostanzialmente idonea ad avviare la fase di valutazione preliminare.b) In merito allo screening di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/06 smi, considerati gli elementi di verifica di cui all'allegato V del D.Lgs. 152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08 e valutate le attività descritte nel progetto, si ritiene che limitatamente alle attività relative alle indagini geologiche, alle indagini geochimiche e mineralogico / cristallografiche sui campioni raccolti in superficie e alle indagini geofisiche, non sono necessari ulteriori studi e valutazioni in merito ai suoi potenziali impatti, in quanto tali attività temporanee non provocano effetti impattanti significativi sull'ambiente circostante tali da comportare la necessità dello svolgimento della procedura di valutazione di impatto ambientale.

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In merito alla conclusione del procedimento, valutate anche le osservazioni pervenute, si ritiene di escludere il progetto dalla procedura di VIA, ai sensi dell'art. 20 comma 5 del D.Lgs. 152/06 smi, per le sole attività relative alle indagini geologiche, alle indagini geochimiche e mineralogico / cristallografiche sui campioni raccolti in superficie e alle indagini geofisiche con le seguenti prescrizioni:

1. dovrà essere prodotto alla Provincia, ai Comuni direttamente interessati e all’ARPA territorialmente competente, il progetto esecutivo della campagna di prospezione sismica; in particolare dovranno essere concordate con i Comuni possibilità e garanzie di utilizzo delle infrastrutture stradali con il ripristino dei luoghi;

2. al fine di consentire un’adeguata informazione alla popolazione dovranno essere comunicati ai Comuni interessati e all’ARPA, obbligatoriamente e con congruo anticipo, i siti interessati “giorno per giorno” dalle operazioni in campagna;

3. per quanto concerne il rumore dovrà essere richiesta, se necessaria, l’autorizzazione in deroga ai sensi delle normative locali vigenti;

4. i punti di energizzazione non potranno essere collocati in prossimità di aree di eventi franosi o con sensibilità alla franosità ai sensi della “Carta delle fragilità” del PTCP salvo studi appositi che dimostrino come tali azioni non influenzino, in modo negativo, i suddetti fenomeni di dissesto; tali studi dovranno essere presentati ed approvati dai Comuni e dagli enti territorialmente competenti;

5. si dovrà mantenere un’adeguata distanza (da commisurare e giustificare in relazione all’energia degli impulsi e alla natura dei terreni) dagli immobili/costruzioni e reliquati storici nonché dalle infrastrutture e dai sottoservizi. Particolare attenzione va posta alla presenza di metanodotti e infrastrutture militari;

6. oltre le normali cautele (informazioni preventive e studi in situ) per evitare le interferenze con le suddette reti di sottoservizi si raccomanda di valutare l’opportunità di una specifica assistenza durante l’esecuzione delle indagini per l’individuazione di eventuali reperti archeologici e soprattutto di residuati bellici;

7. l’esecuzione delle indagini dovrà avvenire in epoca di non riproduzione della fauna stanziale e migratoria;

8. si dovrà aver cura di ripristinare (con specie autoctone ex L.R. 33/1995) le essenze arboree e arbustive eventualmente danneggiate durante i lavori;

si ritiene di assoggettare a procedura VIA ai sensi del comma 6 dell'art. 20, una volta individuati i siti, le attività relative alla realizzazione dei pozzi esplorativi.

Tutto ciò premesso e considerato:--------------------------------− Vista la L.R. 10/1999 e il D.Lgs. 152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08 sui

procedimenti di valutazione di impatto ambientale;− Vista la domanda di screening con la relativa documentazione pervenuta

il 16.03.2009 (prot. Prov. n. 30176 del 16.03.2009);− Viste le osservazioni pervenute dai comuni di Susegana (prot. Prov.

52647 del 13.05.2009), Vedelago (prot. Prov. 52964 del 14.05.2009),

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Santa Lucia di Piave (prot. Prov. 54934 del 19.05.2009), Ormelle (prot. Prov. 65368 del 16.06.2009) e di Istrana (prot. Prov. 65369 del 16.06.2009);

− Visto il parere della Commissione per la Valutazione Ambientale del 23.06.2009 e le conclusioni in merito all'esclusione del progetto limitatamente agli studi geologici, alle indagini geochimiche e mineralogico / cristallografiche sui campioni raccolti in superficie e alle indagini geofisiche dalla procedura di VIA con prescrizioni e l' assoggettamento a procedura VIA, una volta individuati i siti, delle attività relative alla realizzazione dei pozzi esplorativi.

D E C R E T A

di escludere limitatamente agli studi geologici, alle indagini geochimiche e mineralogico / cristallografiche sui campioni raccolti in superficie e alle indagini geofisiche dalla procedura di VIA ai sensi dell'art. 20 comma 5 del D.Lgs. 152/06 smi il progetto di “Ricerca di idrocarburi - Permesso di ricerca denominato “Carità” nei comuni di Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Cimadolmo, Codognè, Conegliano, Fontanelle, Giavera del Montello, Istrana, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Monastier di Treviso, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Ormelle, Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Povegliano, Roncade, San Biagio di Callalta, S. Lucia di Piave, S. Vendemiano, San Polo di Piave, Silea, Spresiano, Susegana, Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Villorba, Volpago del Montello firmato dal dott. Raffaele Di Cuia a seguito dell'istanza della ditta CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTD del 16.03.2009 (prot. Prov. n. 30176 del 16.03.2009) in conformità al parere espresso dalla Commissione provinciale di Valutazione Impatto Ambientale nella seduta del 23.06.2009, allegato al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante, con le seguenti prescrizioni:

1. dovrà essere prodotto alla Provincia, ai Comuni direttamente interessati e all’ARPA territorialmente competente, il progetto esecutivo della campagna di prospezione sismica; in particolare dovranno essere concordate con i Comuni possibilità e garanzie di utilizzo delle infrastrutture stradali con il ripristino dei luoghi;

2. al fine di consentire un’adeguata informazione alla popolazione dovranno essere comunicati ai Comuni interessati e all’ARPA, obbligatoriamente e con congruo anticipo, i siti interessati “giorno per giorno” dalle operazioni in campagna;

3. per quanto concerne il rumore dovrà essere richiesta, se necessaria, l’autorizzazione in deroga ai sensi delle normative locali vigenti;

4. i punti di energizzazione non potranno essere collocati in prossimità di aree di eventi franosi o con sensibilità alla franosità ai sensi della “Carta delle fragilità” del PTCP salvo studi appositi che dimostrino come tali azioni non influenzino, in modo negativo, i suddetti fenomeni di dissesto; tali studi dovranno essere presentati ed approvati dai Comuni e dagli enti territorialmente competenti;

5. si dovrà mantenere un’adeguata distanza (da commisurare e giustificare in relazione all’energia degli impulsi e alla natura

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dei terreni) dagli immobili/costruzioni e reliquati storici nonché dalle infrastrutture e dai sottoservizi. Particolare attenzione va posta alla presenza di metanodotti e infrastrutture militari;

6. oltre le normali cautele (informazioni preventive e studi in situ) per evitare le interferenze con le suddette reti di sottoservizi si raccomanda di valutare l’opportunità di una specifica assistenza durante l’esecuzione delle indagini per l’individuazione di eventuali reperti archeologici e soprattutto di residuati bellici;

7. l’esecuzione delle indagini dovrà avvenire in epoca di non riproduzione della fauna stanziale e migratoria;

8. si dovrà aver cura di ripristinare (con specie autoctone ex L.R. 33/1995) le essenze arboree e arbustive eventualmente danneggiate durante i lavori;

si ritiene di assoggettare a procedura VIA ai sensi del comma 6 dell'art. 20, una volta individuati i siti, le attività relative alla realizzazione dei pozzi esplorativi.

Arch. Marco Parodi

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PROVINCIA DI TREVISOCOMMISSIONE PROVINCIALE V.I.A.

(L.R. 26.03.1999 n.10 - D.Lgs. 3.04.2006 n.152 cor retto dal D.Lgs16.01.2008 n.4)

Oggetto: Progetto di ricerca di idrocarburi - Permes so di ricerca denominato “Carità” Proponente: CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTDComuni di: Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Casal e sul Sile,Casier, Cimadolmo, Codognè, Conegliano, Fontanelle, Giavera delMontello, Istrana, Mareno di Piave, Maserada sul Pi ave,Monastier di Treviso, Montebelluna, Nervesa della B attaglia,Ormelle, Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Pov egliano,Roncade, San Biagio di Callalta, S. Lucia di Piave, S.Vendemiano, San Polo di Piave, Silea, Spresiano, Su segana,Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Villorba, V olpago delMontelloProcedura di SCREENING ai sensi dell'art. 20 D.Lgs. 152/06 smi

PARERE Seduta del 23 giugno 2009

In data 16.03.2009 (prot. Prov. n. 30176 del 16.03. 2009) la ditta

CELTIQUE ENERGIE PETROLEUM LTD richiede procediment o di screening ai

sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/06 come modificat o dal D.Lgs. 4/08 per

il progetto di “Ricerca di idrocarburi - Permesso d i ricerca denominato

“Carità”.

Il progetto di ricerca di idrocarburi, rientrando n ella tipologia “2.

Industria energetica ed estrattiva – lettera g) “at tività di ricerca di

idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma” dell’a llegato IV al D.Lgs.

152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08, è soggetto alla ve rifica di

assoggettabilità a VIA (screening).

La Provincia è competente per lo screening e la val utazione di impatto

ambientale.

La Commissione V.I.A., preso atto della documentazi one

presentata, delle osservazioni pervenute dai comuni di

Susegana, Vedelago, Santa Lucia di Piave, Istrana, Ormelle e

considerate le problematiche connesse alla real izza zione

dell ’opera ha r itenuto di condividere le conclusion i contenute

nel documento del la sottocommissione istruttoria di seguito

riportate.

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Premesso che

- Il territorio interessato dal permesso di ricerca " Carità" èsituato nella parte medio-alta della Provincia di T reviso. Essointeressa 35 comuni a nord ed ad est della città di Treviso,raggiungendo a nordovest l'abitato di Montebelluna e a nordestrimane 1,5 km ad ovest di Codognè; il limite più me ridionaleraggiunge quasi il paese di Roncade.

- I comuni interessati sono: Arcade, Breda di Piave, Carbonera,Casale sul Sile, Casier, Cimadolmo, Codognè, Conegl iano,Fontanelle, Giavera del Montello, Istrana, Mareno d i Piave,Maserada sul Piave, Monastier di Treviso, Montebell una, Nervesadella Battaglia, Ormelle, Paese, Ponte di Piave, Po nzano Veneto,Povegliano, Roncade, San Biagio di Callalta, S. Luc ia di Piace, S.Polo di Piave, S. Vendemiano, Silea, Spresiano, Sus egana,Trevignano, Treviso, Vazzola, Vedelago, Villorba, V olpago delMontello.

- L'area è prevalentemente agricola anche se sovente vi si trova iltessuto urbano da "città diffusa", tipico di questa porzione delterritorio. Vi sono tuttavia numerose infrastruttur e viarie (chegarantiscono un'ottima comunicazione all'interno de ll’area), tracui numerose strade statali, regionali e provincial i, nonchéun’autostrada (A27) e tre linee ferroviarie (Trevis o -Montebelluna, Treviso - Conegliano e Treviso - Port ogruaro) oltre anumerose infrastrutture di servizio quali linee ele ttriche esottoservizi vari (acquedotti, fognature, oleodotti , gasdottiecc.).

- L’intervento da realizzare, in questa fase, riguard a laprogettazione delle indagini e non la loro esecuzio ne. Laprogettazione identificherà le aree da investigare, la metodologiae la tempistica delle indagini.

- Le indagini, che saranno svolte nella fase successi vaall’individuazione delle aree, consistono in prove geofisiche di“sismica a riflessione” che vengono svolte su “line e sismiche”progettate ad hoc ; l’esecuzione di tali indagini si svolgedisponendo una serie di ricettori sul terreno (geof oni) cheraccolgono i segnali riflessi dai vari strati di te rreno dopol’energizzazione di questo (tale energizzazione con siste in impulsivibrazionali generati da apposite attrezzature mont ate su camion)consentendone la ricostruzione stratigrafica e stru tturale.

- Il disturbo che tali mezzi inducono consiste preval entemente in:a)Rumore: L’unica sorgente di rumore risulta essere il mezzopesante Vibroseis, il quale da dati bibliografici r iportati nellostudio presentato risulta avere Leq medio di 79 dB( A). Già a 100 mdi distanza dal mezzo i valori di immissione risult ano essere tra i40 e i 50 db(A)b)Vibrazioni: Le vibrazioni o impulsi (onde elastic he) generate dalVibroseis (mezzi pesanti con piastra vibrante a fun zionamentoidraulico) risultano essere di tipo ondulatorio con un’ampiezza difrequenza che varia tra 8 e 100 Hz e la loro propag azione insuperficie risulta estremamente limitata.

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L’intervento è finalizzato:

- alla conoscenza del substrato roccioso al fine di i dentificare lepotenzialità di questo come fonte di georisorse, in particolare diidrocarburi;

- alla realizzazione di un sondaggio esplorativo spin to fino allaprofondità di 3.500/4.000 metri di profondità.

L'area interessata dalla prospezione sismica non ri copre tutta l'area dipermesso assegnata dal Ministero dell'Industria, Co mmercio edArtigianato; l'individuazione esatta dell'area da i nvestigare vienedefinita successivamente in fase di progetto esecut ivo a seguito dellafase di reprocessing di linee sismiche esistenti.

Sono stati quindi valutati gli aspetti relativi ai possibili impatti e/ointerferenze che l’opera può indurre sul territorio circostante:

- per quanto riguarda le aree sensibili (SIC, ZPS e z one di pregio)non si riscontrano possibili effetti negativi indot ti dal progettoin quanto le operazioni si svolgono al di fuori di dette aree e adebita distanza dai confini (ad eccezione di un pos sibile caso diinterferenza parziale nella sezione NO del SIC 3240 030 – ZPS3240023);

- per gli aspetti paesaggistici non si riscontrano im pattisignificativi data la temporaneità delle operazioni e la loronatura;

- per gli aspetti storico culturali e anche per quell i archeologici,data la minima profondità degli interventi e la dim ensione ridottadei cantieri in corso di realizzazione non si ravvi sano elementiimpattanti di particolare rilievo se non per la fas e transitoriad’indagine per la quale la possibilità di interferi re con levibrazioni con strutture/reliquati in elevazione e/ o in sotterraneodeve essere evitata con un’attenta progettazione de lle lineesismiche.

CONCLUSIONI

La Commissione V.I.A. , dopo esauriente discussione , ha concluso che:

a) La documentazione presentata nei contenuti appar e coerente con il

grado di approfondimento progettuale necessario e a ttinente alle

caratteristiche dello specifico tipo di progetto e di ambiente e pertanto

sostanzialmente idonea ad avviare la fase di valuta zione preliminare.

b) In merito allo screening di cui all'art. 20 del D.Lgs. 152/06 smi,

considerati gli elementi di verifica di cui all'all egato V del D.Lgs.

152/06 corretto dal D.Lgs. 4/08 e valutate le attiv ità descritte nel

progetto, si ritiene che limitatamente alle attività relative alle

indagini geologiche, alle indagini geochimiche e mi neralogico /

cristallografiche sui campioni raccolti in superfic ie e alle indagini

geofisiche , non sono necessari ulteriori studi e valutazioni in merito

ai suoi potenziali impatti, in quanto tali attività temporanee non

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provocano effetti impattanti significativi sull'am biente circostante

tali da comportare la necessità dello svolgimento d ella procedura di

valutazione di impatto ambientale.

In merito alla conclusione del procedimento ai sens i dell'art. 20 comma 5

del D.Lgs. 152/06 smi, valutare anche le osservazio ni pervenute, si

ritiene di escludere il progetto dalla procedura di VIA per le sole

attività relative alle indagini geologiche, alle in dagini geochimiche e

mineralogico / cristallografiche sui campioni racco lti in superficie e

alle indagini geofisiche con le seguenti prescrizio ni:

1. dovrà essere prodotto alla Provincia, ai Comuni d irettamente

interessati e all’ARPA territorialmente competente, il progetto

esecutivo della campagna di prospezione sismica; in particolare

dovranno essere concordate con i Comuni possibilità e garanzie di

utilizzo delle infrastrutture stradali con il ripri stino dei

luoghi;

2. al fine di consentire un’adeguata informazione al la popolazione

dovranno essere comunicati ai Comuni interessati e all’ARPA,

obbligatoriamente e con congruo anticipo, i siti in teressati

“giorno per giorno” dalle operazioni in campagna;

3. per quanto concerne il rumore dovrà essere richie sta, se

necessaria, l’autorizzazione in deroga ai sensi del le normative

locali vigenti;

4. i punti di energizzazione non potranno essere col locati in

prossimità di aree di eventi franosi o con sensibil ità alla

franosità ai sensi della “Carta delle fragilità” de l PTCP salvo

studi appositi che dimostrino come tali azioni non influenzino, in

modo negativo, i suddetti fenomeni di dissesto; tal i studi dovranno

essere presentati ed approvati dai Comuni e dagli e nti

territorialmente competenti;

5. si dovrà mantenere un’adeguata distanza (da commi surare e

giustificare in relazione all’energia degli impulsi e alla natura

dei terreni) dagli immobili/costruzioni e reliquati storici nonché

dalle infrastrutture e dai sottoservizi. Particolar e attenzione va

posta alla presenza di metanodotti e infrastruttur e militari;

6. oltre le normali cautele (informazioni preventive e studi in situ)

per evitare le interferenze con le suddette reti di sottoservizi si

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raccomanda di valutare l’opportunità di una specifi ca assistenza

durante l’esecuzione delle indagini per l’individua zione di

eventuali reperti archeologici e soprattutto di res iduati bellici;

7. l’esecuzione delle indagini dovrà avvenire in epo ca di non

riproduzione della fauna stanziale e migratoria;

8. si dovrà aver cura di ripristinare (con specie au toctone ex L.R.

33/1995) le essenze arboree e arbustive eventualmen te danneggiate

durante i lavori;

si ritiene inoltre necessario assoggettare a proced ura VIA, una volta

individuati i siti, le attività relative alla reali zzazione dei pozzi

esplorativi.

Treviso, 23 giugno 2009

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VIA

f.to Carlo Rapicavoli

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ALLEGATO N. 1 Localizzazione dell' area di intervento -