30 dicembre 2009 - Celebrazioni Mariane finale2009.… · Tutto questo risponde a un progetto...

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G. In questa celebrazione conclusiva del Convegno, contempleremo il mistero dell’uomo, creato re e voce dell’universo; del cristiano, rigenerato figlio di Dio ed erede del cielo; del sacerdote ordinato, che compie in persona Christi la trasformazione sacramentale degli elementi della creazione e la santificazione del popolo di Dio. In tre momenti: 1) le grandi opere di Dio: creazione e storia; 2) il sacrificio della lode, compito dell’uomo, del battezzato, del sacerdote, per farsi voce quotidiana di ogni creatura davanti al Creatore, di ogni redento davanti al Redentore; 3) l’oblazione pura di noi stessi e del creato, che ciascuno è chia- mato a offrire al Padre in Cristo Sommo ed eterno Sacerdote. I. – LE GRANDI OPERE DI DIO 3. Salmo 148 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 75 30 dicembre 2009 Ore 17.00: Celebrazione conclusiva: «Maria canto sacerdotale del creato» In questa celebrazione conclusiva del Convegno su “Maria e il sacerdozio” vorremmo porre in luce il mistero dell’uomo, creato ad immagine e somi- glianza di Dio, del popolo sacerdotale cristiano e del sacerdozio ministeriale. Tutto questo risponde a un progetto d’amore del Padre, operato e tuttora in atto mediante il Figlio Gesù, con l’azione onnipresente dello Spirito Santo. Indicazioni Nella Chiesa, illuminata a giorno, vengono disposti in maniera visibile e ordi- nata una serie di elementi tratti dal creato, quale segno visibile della presen- za di Dio e del suo Verbo in ogni creatura: fiori, frutti, pietre, ecc... Da Dio vengono e a lui ritornano tutte le cose per mezzo di Cristo, nello Spirito. l. CANTO DINIZIO La creazione giubili 1. La creazione giubili insieme agli angeli. Ti lodi e ti glorifichi, o Dio altissimo! Gradisci il coro unanime di tutte le tue opere. Rit.: Beata sei tu, o Trinità, per tutti i secoli! 2. In questo tempio amabile ci chiami e convochi, per fare un solo popolo di figli docili. Ci sveli e ci comunichi la vita tua ineffabile. 2. SALUTO E MONIZIONE G. L’amore di Dio Padre, la grazia di Gesù Cristo, nostro Signore e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. T. E con il tuo spirito. 74 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA M.: M. Frisina

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G. In questa celebrazione conclusiva del Convegno, contempleremo ilmistero dell’uomo, creato re e voce dell’universo; del cristiano,rigenerato figlio di Dio ed erede del cielo; del sacerdote ordinato,che compie in persona Christi la trasformazione sacramentaledegli elementi della creazione e la santificazione del popolo di Dio.In tre momenti:1) le grandi opere di Dio: creazione e storia;2) il sacrificio della lode, compito dell’uomo, del battezzato, delsacerdote, per farsi voce quotidiana di ogni creatura davanti alCreatore, di ogni redento davanti al Redentore;3) l’oblazione pura di noi stessi e del creato, che ciascuno è chia-mato a offrire al Padre in Cristo Sommo ed eterno Sacerdote.

I. – LE GRANDI OPERE DI DIO

3. Salmo 148

CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 75

30 dicembre 2009Ore 17.00: Celebrazione conclusiva:«Maria canto sacerdotale del creato»

In questa celebrazione conclusiva del Convegno su “Maria e il sacerdozio”vorremmo porre in luce il mistero dell’uomo, creato ad immagine e somi-glianza di Dio, del popolo sacerdotale cristiano e del sacerdozio ministeriale.Tutto questo risponde a un progetto d’amore del Padre, operato e tuttora inatto mediante il Figlio Gesù, con l’azione onnipresente dello Spirito Santo.

IndicazioniNella Chiesa, illuminata a giorno, vengono disposti in maniera visibile e ordi-nata una serie di elementi tratti dal creato, quale segno visibile della presen-za di Dio e del suo Verbo in ogni creatura: fiori, frutti, pietre, ecc... Da Diovengono e a lui ritornano tutte le cose per mezzo di Cristo, nello Spirito.

l. CANTO D’INIZIO La creazione giubili

1. La creazione giubiliinsieme agli angeli.Ti lodi e ti glorifichi,o Dio altissimo! Gradisci il coro unanimedi tutte le tue opere.Rit.: Beata sei tu, o Trinità,

per tutti i secoli!2. In questo tempio amabile

ci chiami e convochi,per fare un solo popolodi figli docili.Ci sveli e ci comunichila vita tua ineffabile.

2. SALUTO E MONIZIONE

G. L’amore di Dio Padre,la grazia di Gesù Cristo, nostro Signoree la comunione dello Spirito Santosia con tutti voi.

T. E con il tuo spirito.

74 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA

M.: M. Frisina

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fasi. È un’insegna per le milizie nell’alto splendendo nel firma-mento del cielo. Bellezza del cielo la gloria degli astri, ornamentosplendente nelle altezze del Signore. Si comportano secondo gliordini del Santo, non si stancano al loro posto di sentinelle. Osser-va l’arcobaleno e benedici colui che l’ha fatto, è bellissimo nel suosplendore. Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l’hanno teso lemani dell’Altissimo. Con un comando invia la neve, fa guizzare ifulmini del suo giudizio. Così si aprono i depositi e le nubi volanovia come uccelli. Con potenza condensa le nubi, che si polverizza-no in chicchi di grandine. Al suo apparire sussultano i monti; ilrumore del suo tuono fa tremare la terra. [...] Potremmo dir moltecose e mai finiremmo; ma per concludere: “Egli è tutto!”. Comepotremmo avere la forza per lodarlo? Egli, il Grande, al di sopra ditutte le sue opere.

5. CANTO DI MEDITAZIONE: Loda il Signore

1. Loda il Signore,il Creator dei cieli e della terra.S’innalzi dal tuo cuorun inno per cantare la sua gloria.

CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 7776 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA

Rit.: Lodate il Signore dai cieli, nell’alto dei cieli lodatelo, lodatelo, voi, suoi angeli, lodatelo, voi, sue schiere.

1. Lodatelo, sole e luna, lodatelo, fulgide stelle. Lodatelo, cieli dei cieli, voi acque al di sopra dei cieli.

2. Lodate il Signore, creature, voi mostri marini ed abissi, il fuoco, la neve, la nebbia, il vento che a lui obbedisce.

3. Voi monti e voi tutte colline, voi alberi e tutti voi cedri, voi fiere e tutte le bestie, voi rettili e uccelli alati.

4. I re della terra e i popoli, i giudici e i governanti, i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini.

5. Perché il suo nome è sublime, la gloria sua splende sul mondo. È lode per i suoi fedeli, il popolo che egli ama.

4. LETTURA BIBLICA

Dal libro del Siracide (42,22-43,1-28)Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla sene può osservare. [1] Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,spettacolo celeste in una visione di gloria! Il sole mentre appare nelsuo sorgere proclama: “Che meraviglia è l’opera dell’Altissimo!”.A mezzogiorno dissecca la terra, e di fronte al suo calore chi puòresistere? [...] Grande è il Signore che l’ha creato e con la parolane affretta il rapido corso. Anche la luna sempre puntuale nelle suefasi regola i mesi e determina il tempo. Dalla luna dipende l’indi-cazione delle feste, luminare che decresce fino alla sua scomparsa.Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le

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7. DAL SALMO 84

Ant.: Ave, Maria, piena di grazia,il Signore è con te:tu sei benedetta fra le donne!

Hai favorito, Signore, la tua terra,sono tornati i prigionieri di Giacobbe.Si incontrano amore e verità, si baciano pace e giustizia. Verità germoglia dalla terra, giustizia si affaccia dal cielo. E il Signore darà il bene: la nostra terra darà il suo frutto. Giustizia camminerà davanti a lui, e salvezza sulla via dei suoi passi.

II. – IL SACRIFICIO DELLA LODE

G. Dalla lode universale dell’uomo davanti al creato veniamo alsacrificio di lode che ogni battezzato, in quanto partecipe delsacerdozio di Cristo, deve attuare nella sua vita, perché – comequella di Maria, sia tutta un magnificat.

CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 79

Rit.: E a te risponderan cori di Angeli su nel ciel:loda il Signore, alleluia!

2. Loda il Signore,che veste di colore ogni aurora,e di ogni notte faun palpito di stelle su nel cielo.

6 LETTURA MARIANA

L. Dai «Discorsi» di sant’Anselmo, vescovo.O Vergine, per la tua benedizione è benedetta ogni creatura. Cielo,stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sotto-poste al potere dell’uomo o disposte per la sua utilità si rallegrano,o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitatiallo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazianuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché ave-vano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate.Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creaturecui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall’oppres-sione e avevano perso vivezza per l’abuso di coloro che s’eranofatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora inve-ce, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio eabbellite dall’uso degli uomini che lodano Dio.Hanno esultato come di una nuova e inestimabile grazia sentendoche Dio stesso, lo stesso loro Creatore non solo invisibilmente leregge dall’alto, ma anche, presente visibilmente tra di loro, le san-tifica servendosi di esse. Questi beni così grandi sono venuti dalfrutto benedetto del grembo benedetto di Maria benedetta.Per la pienezza della tua grazia anche le creature che erano negl’in-feri si rallegrano nella gioia di essere liberate, e quelle che sono sullaterra gioiscono di essere rinnovate. Invero per il medesimo gloriosofiglio della tua gloriosa verginità, esultano, liberati dalla loro prigio-nia, tutti i giusti che sono morti prima della sua morte vivificatrice, egli angeli si rallegrano perché è rifatta nuova la loro città diroccata.O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdi-sce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedet-ta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è bene-detta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura.

78 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA

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Ant.: Magnifica il Signore, anima mia,il mio spirito esulta in Dio,alleluia, alleluia, alleluia!

1. Perché ha guardato l’umiltà della sua serva:ecco, ora mi chiameran beata,perché il Potente mi ha fatto grandi cosee santo è il suo nome, alleluia, alleluia!

2. Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi di cuore,i potenti rovescia dai tronie innalza gli umili e li ricolma di ogni bene.

3. Il suo servo Israele egli solleva,ricordando la sua misericordiapromessa ad Abramo e ai nostri padrie a tutti i suoi figli, perché santo è il suo nome.

CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 8180 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA

8. LETTURA MAGISTERIALE

L. Dalla Costituzione sulla sacra Liturgia del Concilio Vaticano II (n. 7)Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelleazioni liturgiche. È presente nel sacrificio della messa, sia nella per-sona del ministro, essendo egli stesso che, «offertosi una volta sullacroce, offre ancora se stesso tramite il ministero dei sacerdoti», siasoprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente con la sua virtùnei sacramenti, al punto che quando uno battezza è Cristo stesso chebattezza. È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quandonella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È presente infine quando laChiesa prega e loda, lui che ha promesso: «Dove sono due o treriuniti nel mio nome, là sono io, in mezzo a loro» (Mt 18,20). Effet-tivamente per il compimento di quest’opera così grande, con la qualeviene resa a Dio una gloria perfetta e gli uomini vengono santifica-ti, Cristo associa sempre a sé la Chiesa, sua sposa amatissima, laquale l’invoca come suo Signore e per mezzo di lui rende il cultoall’eterno Padre. Giustamente perciò la liturgia è considerata comel’esercizio della funzione sacerdotale di Gesù Cristo. In essa, la san-tificazione dell’uomo è significata per mezzo di segni sensibili e rea-lizzata in modo proprio a ciascuno di essi; in essa il culto pubblicointegrale è esercitato dal corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal capoe dalle sue membra. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quantoopera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azionesacra per eccellenza, e nessun’altra azione della Chiesa ne uguaglial’efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado.

9. L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE

L. Il cantico della Vergine, canto dei tempi messianici, dilatandosi, èdivenuto rendimento di grazie e preghiera di tutta la Chiesa in tuttii tempi.

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CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 83

Rit.: Ti dono la mia vita - accoglila Signore. Ti seguirò con gioia - per mano mi guiderai. Al mondo voglio dare - l’amore tuo Signore,cantando senza fine - la tua fedeltà.

1. Loda il Signore anima mia,loderò il Signore per tutta la mia vita.

2. Annuncerò le tue opere Signore,Signore, il tuo amore è in eterno.

2. Il sacrificio eucaristico

G. Suprema offerta a Dio in Cristo è il sacrificio eucaristico, culminee fonte del culto cristiano, celebrato in persona Christi dal sacer-dote, compartecipato attivamente da tutto il popolo di Dio.

L1. Dalla liturgia, dunque, e particolarmente dall’eucaristia, deriva innoi, come da sorgente, la grazia, e si ottiene con la massima effi-cacia quella santificazione degli uomini nel Cristo e quella glorifi-cazione di Dio, alla quale tendono, come a loro fine, tutte le altreattività della Chiesa (Sacrosanctum Concilium, 10).

L2. Lo scenario variegato delle mie Celebrazioni eucaristiche me ne hafatto sperimentare fortemente il carattere universale e, per cosìdire, cosmico. Sì, cosmico! Perché anche quando viene celebratasul piccolo altare di una chiesa di campagna, l’Eucaristia è semprecelebrata, in certo senso, sull’altare del mondo. Essa unisce il cielo

III. – L’OBLAZIONE PURA

1. L’offerta della vita

G. L’offerta a Dio del proprio cuore, del corpo, della vita, in ubbi-dienza alla sua divina volontà, è sempre stato ritenuto – nell’Anti-co e nel Nuovo Testamento – l’atto più alto del culto.

L1. Dalla Lettera ai Romani (Rm 12,1-2)Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire ivostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è que-sto il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità diquesto secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, perpoter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito eperfetto.

L2. Dall’Esortazione apostolica Marialis cultus di Paolo VI, papa (n. 21)«Ben presto i fedeli cominciarono a guardare a Maria per fare,come lei, della propria vita un culto a Dio e del loro culto un impe-gno di vita... Maria, però, è soprattutto modello di quel culto checonsiste nel fare della propria vita un’offerta a Dio: dottrina anti-ca, perenne, che ognuno può riascoltare, ponendo mente all’inse-gnamento della Chiesa, ma anche porgendo l’orecchio alla vocestessa della Vergine, allorché essa, anticipando in sé la stupendadomanda della preghiera del Signore: Sia fatta la tua volontà (Mt6,10), rispose al messaggero di Dio: Ecco la serva del Signore: siafatto di me secondo la tua parola (Lc 1,38). E il «sì» di Maria è pertutti i cristiani lezione ed esempio per fare dell’obbedienza allavolontà del Padre la via e il mezzo della propria santificazione».

CANTO: Ti dono la mia vita

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Rit.: Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell’umanità.

CELEBRAZIONE CONCLUSIVA 85

e la terra. Comprende e pervade tutto il creato. Il Figlio di Dio si èfatto uomo, per restituire tutto il creato, in un supremo atto di lode,a Colui che lo ha fatto dal nulla. E così Lui, il sommo ed eternoSacerdote, entrando mediante il sangue della sua Croce nel santua-rio eterno, restituisce al Creatore e Padre tutta la creazione reden-ta. Lo fa mediante il ministero sacerdotale della Chiesa, a gloriadella Trinità Santissima. Davvero è questo il mysterium fidei che sirealizza nell’Eucaristia: il mondo uscito dalle mani di Dio creato-re torna a Lui redento da Cristo (GIOVANNI PAOLO II, Lettera enci-clica Ecclesia de Eucharistia, 8).

CANTO FINALEServo per amore

1. Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo s’imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.

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2. Avanzavi nel silenziofra le lacrime e speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.

CONGEDO

G. Viviamo con gioioso impegno il nostro sacerdozio regale,in comunione profonda con Maria, la Madre del Signore.Andate in pace.

T. Rendiamo grazie a Dio.

L’Assemblea si scioglie, rendendo grazie nello Spirito al Dio vivente e alla Madresanta del suo Figlio Gesù.

86 CELEBRAZIONE CONCLUSIVA