3 - TOTEM

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Organo Ufficiale Cooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano distribuzione gratuita Anno I - N. 3 - Maggio 2012 In attesa di registrazione - Direttore Responsabile: VINCENZO PATICCHIO Direttore Editoriale: ELEANNA BELLO / EDITORIALE / L a “scomparsa” della sini- stra a Squinzano ha radi- ci lontane. E nonostante abbia governato il Comune di Squinzano per tanti anni, dopo la caduta della Dc e pri- ma dell’avvento di Marra (già vicesindaco di un’amministra- zione di centrosinistra), oggi si ritrova a dover fare i conti con una crisi di identità e di idee che non lasciano spazio a spe- ranze facili. Lungi da noi voler fermare il treno alla stazione delle analisi, da esse, però, non si può prescindere prima di passare alla fase delle proposte. Qualche passo indietro. 2010. Elezioni Regionali stra- vinte da Vendola. A Squinzano la coalizione vincente racco- glie 3427 voti. Buon risulta- to. Ottiene comunque meno preferenze del centrodestra. Si è detto: “il paese era guidato dalla destra”. È vero. Ma è pur vero che Squinzano esprimeva un candidato consigliere Pd. Funzionario di lungo corso del partito. Consigliere uscen- te e aspirante assessore. Nella sua patria raccoglie solo 1575 voti. Questo è il consenso del Pd oggi a Squinzano. Nemme- no il 50% dei voti di sinistra. Troppo poco per un partito che aspira a guidare una coali- zione vincente. Infatti, ad oggi, di questa coalizione a guida Pd non vi è nemmeno l’ombra. Perché? Le cause sono molte- plici. Le più gravi – a nostro modesto avviso – sono due. Legate a doppio nodo l’una all’altra: la gestione verticisti- ca e l’assenza quasi totale di partecipazione. E i politologi locali tornano addirittura ai tempi della dott. Serrati sinda- co per ricordare che a decidere tutto erano proprio in pochi. E mai nella sede del partito (all’epoca Ds). Le soluzioni ci sono. E sono insite alle ragioni. Non c’è molto da inventare: farsi da parte, se è il caso. Ritorna- re nelle piazze, nelle strade, nelle case. Aprire alla condivi- sione delle idee. Spalancare al dialogo. Puntare al cuore dei giovani. Passare le notti nella sede del partito per progettare e costruire. C’è tanta voglia di demo- crazia. Ma vincerà l’antipoli- tica e l’indifferenza se non ci saranno almeno due idee di città che siano alternative l’u- na all’altra. Che siano diverse. Incompatibili tra loro. Guai a costringere la gente di Squin- zano a scegliere tra molte de- stre. Ingannandola col qua- lunquismo di chi dice che alle Amministrative si sceglie la persona. La sinistra torni a fare la sinistra. Torni a costruire un’alternativa degna. Aiuterà gli elettori a decidere meglio e ad esercitare la libertà con più consapevolezza. Buon Totem. Vincenzo Paticchio SQUINZANO, MOLTE DESTRE CON POCA SINISTRA TRE PA D RONI seguici su Totem Giornale Invia commenti e proposte a: [email protected] CASALABATE / ANNO ZERO IDEA TOTEM : un evento estivo nella marina per le comunità di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina A tutt’oggi, nessuno degli undici “ar- tisti” squinzanesi, che, dimettendosi da consigliere comunale, ha deter- minato la caduta dell’Amministrazione Co- munale, ha ancora spiegato quali vantaggi avranno i cittadini da questa operazione considerato che per un anno il Comune resterà commissariato. Noi non pensiamo che la scelta sia stata dettata da ripicche personali o da scellerati stratagemmi le- gati solo al potere. Attendiamo, però, le vere motivazioni sperando che tornino a parlare di politica e cioè dell’arte di inte- ressarsi della comunità e dei suoi proble- mi. Questa è anche la speranza dei nostri concittadini i quali, sconfortati dall’attuale situazione economica, sono in attesa che qualcuno si muova, traducendo in fatti con- creti i fiumi di parole che sono abituati ad ascoltare. Siamo alla disperata ricerca di qualche bravo cittadino che abbia voglia di misurarsi col bene comune. Ne cerchiamo almeno due da proporre alla città. Maga- ri entrambi inesperti di pubblica ammini- strazione ma entrambi spinti dalla voglia di voltare pagina. Nessuno è nato sindaco. Si può diventare grandi “artisti” anche da autodidatti. Coraggio, vi aspettiamo. IL GRILLO PARLANTE NESSUNO È NATO SINDACO TRE PA T RONI insieme La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti, ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon- sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte- nuti, se non autorizzata. ROBERTO SCHIPA A PAG. 2

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Gironale di Squinzano Maggio 2012

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Organo UfficialeCooperativa Soc. Onlus Agorà - Squinzano

distribuzione gratuita

Anno I - N. 3 - Maggio 2012 In attesa di registrazione -

Direttore Responsabile: Vincenzo Paticchio Direttore Editoriale: eleanna Bello

/ EDITORIALE /

La “scomparsa” della sini-stra a Squinzano ha radi-ci lontane. E nonostante

abbia governato il Comune di Squinzano per tanti anni, dopo la caduta della Dc e pri-ma dell’avvento di Marra (già vicesindaco di un’amministra-zione di centrosinistra), oggi si ritrova a dover fare i conti con una crisi di identità e di idee che non lasciano spazio a spe-ranze facili. Lungi da noi voler fermare il treno alla stazione delle analisi, da esse, però, non si può prescindere prima di passare alla fase delle proposte.

Qualche passo indietro. 2010. Elezioni Regionali stra-vinte da Vendola. A Squinzano la coalizione vincente racco-glie 3427 voti. Buon risulta-to. Ottiene comunque meno preferenze del centrodestra. Si è detto: “il paese era guidato dalla destra”. È vero. Ma è pur vero che Squinzano esprimeva un candidato consigliere Pd. Funzionario di lungo corso del partito. Consigliere uscen-te e aspirante assessore. Nella sua patria raccoglie solo 1575 voti. Questo è il consenso del Pd oggi a Squinzano. Nemme-no il 50% dei voti di sinistra. Troppo poco per un partito che aspira a guidare una coali-zione vincente. Infatti, ad oggi, di questa coalizione a guida Pd non vi è nemmeno l’ombra.Perché? Le cause sono molte-

plici. Le più gravi – a nostro modesto avviso – sono due. Legate a doppio nodo l’una all’altra: la gestione verticisti-ca e l’assenza quasi totale di partecipazione. E i politologi locali tornano addirittura ai tempi della dott. Serrati sinda-co per ricordare che a decidere tutto erano proprio in pochi. E mai nella sede del partito (all’epoca Ds).

Le soluzioni ci sono. E sono insite alle ragioni. Non c’è molto da inventare: farsi da parte, se è il caso. Ritorna-re nelle piazze, nelle strade, nelle case. Aprire alla condivi-sione delle idee. Spalancare al dialogo. Puntare al cuore dei giovani. Passare le notti nella sede del partito per progettare e costruire.

C’è tanta voglia di demo-crazia. Ma vincerà l’antipoli-tica e l’indifferenza se non ci saranno almeno due idee di città che siano alternative l’u-na all’altra. Che siano diverse. Incompatibili tra loro. Guai a costringere la gente di Squin-zano a scegliere tra molte de-stre. Ingannandola col qua-lunquismo di chi dice che alle Amministrative si sceglie la persona. La sinistra torni a fare la sinistra. Torni a costruire un’alternativa degna. Aiuterà gli elettori a decidere meglio e ad esercitare la libertà con più consapevolezza. Buon Totem.

Vincenzo Paticchio

SQUINZANO, MOLTE DESTRECON POCA SINISTRA

TRE PADRONI

seguici su Totem Giornale

Invia commenti e proposte a: [email protected]

CASALABATE / ANNO ZERO IDEA TOTEM: un evento estivo nella marina per le comunità di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina

A tutt’oggi, nessuno degli undici “ar-tisti” squinzanesi, che, dimettendosi da consigliere comunale, ha deter-

minato la caduta dell’Amministrazione Co-munale, ha ancora spiegato quali vantaggi avranno i cittadini da questa operazione considerato che per un anno il Comune resterà commissariato. Noi non pensiamo che la scelta sia stata dettata da ripicche personali o da scellerati stratagemmi le-gati solo al potere. Attendiamo, però, le vere motivazioni sperando che tornino a parlare di politica e cioè dell’arte di inte-ressarsi della comunità e dei suoi proble-

mi. Questa è anche la speranza dei nostri concittadini i quali, sconfortati dall’attuale situazione economica, sono in attesa che qualcuno si muova, traducendo in fatti con-creti i fiumi di parole che sono abituati ad ascoltare. Siamo alla disperata ricerca di qualche bravo cittadino che abbia voglia di misurarsi col bene comune. Ne cerchiamo almeno due da proporre alla città. Maga-ri entrambi inesperti di pubblica ammini-strazione ma entrambi spinti dalla voglia di voltare pagina. Nessuno è nato sindaco. Si può diventare grandi “artisti” anche da autodidatti. Coraggio, vi aspettiamo.

Il GrIllo Parlante

NESSUNO È NATO SINDACO

TRE PATRONIinsiem

e

La collaborazione a TOTEM è aperta a tutti,ed è sempre da intendersi a titolo gratuito. I lavori pubblicati, alla pari delle foto, riflettono il pensiero dei singoli autori, i quali se ne assumono le respon-sabilità di fronte alla legge. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei conte-nuti, se non autorizzata.

RobeRto Schipa a pag. 2

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NORD SALENTO 2

/ SQUINZANO /

Anno I - N. 3 - Maggio 2012

Inizia un’altra storia per Casalabate. Una storia che deve cambiare. Deve andare in controten-denza. Nella direzione dello sviluppo ma an-

che del senso civico. Perché accanto alla burocra-zia esiste anche il lato umano delle cose.

Il passaggio di gestione dalla città di Lecce ai tre comuni la cui popolazione affolla la marina nei mesi estivi, oltre ad essere un fatto ammini-strativo rappresenta qualcosa di più. Intanto una conquista civile ma soprattutto un punto di par-tenza verso la realizzazione di una realtà unitaria, pur nel rispetto e nella condivisione delle diverse provenienze e delle diverse tradizioni culturali. Si tratta ora di costruire la comunità di Casalabate. Sarà pure una comunità stagionale. Ma vuole es-sere una comunità.

Anche Totem si sente coinvolto in questo pro-getto. Al di là della fissazione dei confini, della riscossione delle imposte, della realizzazione di opere pubbliche, Totem vuole incidere nella crea-

ALTRA FESTA

ALTRA STORIACASALBATE ANNO ZERO / IDEA TOTEM

Un evento estivo che coniughi il comune sentire religioso

dando anche spazio alle tradizioni e alle produzioni locali

“Sono favorevole all’i-dea di creare un’oc-casione importante

nella marina di Casalabate per i cittadini e i credenti delle tre co-munità di Squinzano, Trepuzzi e Campi Salentina. Le modalità si possono trovare perché diventi un’opportunità, un’occasione di fede dove la gente si ritrovi, pre-ghi e soprattutto in questo pe-riodo riprenda un po’ di quella fiducia che sembra smarrita.

Festeggiare i santi patroni in una località balneare per rinsal-dare le comunità attorno a quei valori religiosi e umani che dan-no un senso profondo e civile di partecipazione.

Occorrerà capire come or-ganizzarsi tenendo conto delle feste religiose che già si svolgono a Casalabate (S. Anna, Stella Ma-ris e San Rocco). Questa nuova festa potrebbe richiamare di più all’unità delle tre comunità.

Come data, l’ideale sarebbe la domenica dopo Ferragosto in modo che non si intralci l’As-sunta a Trepuzzi e, Sant’Oronzo a Campi”.

“La proposta di Totem giunge all’indomani di un incontro con i

parroci della zona nel quale si è discusso di portare per qualche giorno la festa dell’Assunta anche a Casalabate. Si pensava ai gior-ni 4 e 5 agosto, prima dell’inizio della novena, visto che la Madon-na è molto sentita a Casalabate e che tanti trepuzzini villeggiano in quella marina.

Si stava pensando insieme di organizzare qualcosa di più importante: non solo la celebra-zione della messa ma anche altri eventi religiosi e culturali che possano risvegliare il senso del sacro anche d’estate. Per ora è solo un’idea sulla quale lavorare. Circa i tre patroni, penso che sia molto difficile conciliare soprat-tutto per la data, considerando che a Trepuzzi fino al 15 agosto siamo impegnati. Poi si avvicina Sant’Oronzo a Lecce e mi risulta che l’Arcivescovo desidera non creare altri eventi troppo sotto quella ricorrenza. Si potrebbe pensare ai giorni immediatamen-te successivi alla festa di Trepuzzi. Prima mi sembra impossibile”.

/ TREPUZZI /

“Non sono un appassio-nato di feste patronali perché pastoralmente

i risultati sono pochi e il lavoro moltissimo. È difficile trovare gente disponibile ad organizzarle perché poi il problema è soprat-tutto quello di raccogliere i fondi. È già un’impresa in paese figu-riamoci al mare. In tempi di crisi poi… È ovvio però che se questo può servire per far avvicinare la gente alla vita di fede va bene; se serve per incrementare il culto, incoraggiare le confessioni ben venga tutto. L’importante che non diventi un altro peso per le par-rocchie.

Qui a Campi, d’estate ab-biamo già tre feste: una a luglio, una a fine agosto e l’altra a metà ottobre e posso dire che la gente è stanca di collaborare economi-camente. Noi parroci ne sentiamo di tutti i colori. Durante la novena di sant’Oronzo c’è poca parteci-pazione. Campi non è come a Tre-puzzi dove il fenomeno devozio-nale è profondo e intenso. Anche il tentativo di portare il Santo nei quartieri, dopo 10 anni comincia a non bastare più”.

/ CAMPI SAL. /

LA DOMENICA DOPO FERRAgOSTO

SAREbbE LA DATA IDEALE

AvEvAMO PENSATODI PORTARE L’ASSUNTA

NELLA MARINA

LA gENTE DI CAMPINON AMA MOLTO

LE FESTEPATRONALI

- COSA NE PENSANO GLI ARCIPRETI -

DOn nIcOlA MACCULI

DOn FlAvIO DE PASCALI

DOn GErArDOIPPOLITO

zione di occasioni e di opportunità necessarie per-ché si costruiscano e si consolidino le relazioni tra le persone.

Qual è l’idea? Un evento nel bel mezzo dell’e-state nel quale unire il comune sentire religioso con le nostre migliori tradizioni popolari. Quel-le di Squinzano. Quelle di Trepuzzi. E quelle di Campi. Nel concreto. Una grande festa in ono-re dei tre Patroni dei tre comuni, l’Assunta, San Nicola e Sant’Oronzo. Magari una processione a mare. E poi una sagra dei colori, dei sapori, degli odori della Valle della Cupa.

Avremo raggiunto almeno due obiettivi. Avre-mo iniziato a rompere i primi steccati tra le tre comunità e nel contempo avremo creato occa-sioni di sviluppo per gli artigiani della zona e gli operatori turistici di Casalabate. Staremo a vede-re. Intanto abbiamo voluto sentire il parere dei tre arcipreti.

Roberto Schipa

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NORD SALENTO 3

FRANCESCA PELLEGRINO artista squinzanese, classe 1985, si è diploma-ta presso il Liceo Artistico Statale “V. Ciardo” di Lecce in “Architettura”, ha conseguito con il massimo dei voti il diploma di Laurea Triennale e la Laurea Specialistica in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, indirizzo “PITTURA”, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Nonostante la sua giovane età ha già partecipato a diverse mostre collettive conseguendo positivi consensi. Nu-merosi sono i concorsi artistici di carattere regionale e nazionale che l’hanno vista classificarsi anche tra i primi posti. Mercoledì 23 Maggio alle ore 18,00 il direttore dell’Accademia di Belle arti di Lecce Claudio Delli Santi, inaugurerà presso lo spazio espositivo (salone pianterreno) dell’ Ex Convento dei Teatini di Lecce “Percorsi”, una sua mostra di pittura, allestita e curata dalla prof.ssa Rita Tondo con testo critico del filosofo Tommaso Ariemma. In esposizione tredici opere che illustrano il “percorso” che l’uomo compie inconsciamente durante la sua vita. Una mostra interessante che soddisfa lo sguardo e arricchi-sce l’animo dell’uomo. Dalla nascita alla morte, dall’esperienza del sogno alla percezione del proprio corpo, dalla nudità alla maschera, Pellegrino coniuga spesso il proprio ritrarsi con le icone popolari. Una pittura “comprensiva”, ca-pace di non lasciare indifferenti quanti riconosceranno, nell’immagine dell’ar-tista che si ritrae, il nostro comune stare al mondo.

I ‘PERCORSI’ DI FRANCESCA PELLEGRINO/ IMPARA L’ARTE... /

Teresa Schiavone

Anno I - N. 3 - Maggio 2012

Il Centro per la Famiglia dell’Am-bito di Campi Salentina “Il Me-lograno”, con sede a Squinzano

in Via Crocefisso n.12, gestito dalla Comunità San Francesco di Ugento, effettua, dal 2009, interventi sia sul piano della prevenzione che su quel-lo della cura. Il frutto del melograno rappresenta l’energia vitale; come, tutti i frutti da seme, anche la mela-grana rappresenta infatti la fecondità, l’abbondanza e la prolificazione. Il succo di colore rosso evoca il sangue e costituisce il simbolo della vitalità e dell’energia; nell’antico Egitto, lo stesso succo, insieme alla birra, era la bevanda magica che poteva salvare l’umanità dalla distruzione. L’équipe del Centro si è impegnata, nel corso di questi anni, coinvolgendo nelle attivi-tà tutti i Servizi del territorio allo sco-po di far conoscere le proprie attività e di collaborare, nello specifico, sui diversi casi. E‘ stata svolta un’attività di sensibilizzazione sulle tematiche, relative alla famiglia e al rapporto ge-nitori – figli, attraverso incontri nelle scuole materne, elementari e medie, che hanno visto la partecipazione atti-va dei genitori e degli insegnanti. Gli incontri con gli adulti hanno avuto lo scopo di approfondire gli argomenti, relativi all’alimentazione ed al rappor-to con i propri figlioli. I dati riportati e i microprogetti qui presentati sono testimonianza del significato simbo-lico, attribuito al nome che il Centro si porta addosso: “Il Melograno”. I Servizi, offerti dal Centro, hanno avuto il valore e lo scopo di venire in-contro, con serietà, ai diversi bisogni delle persone, talvolta dignitosamente nascosti. Questo è stato possibile, so-prattutto, per la collaborazione con gli operatori dei Servizi Socio-Sanitari, i Responsabili delle Amministrazioni Comunali, il Tribunale per i Mino-renni di Lecce, i Dirigenti Scolastici, gli operatori del Terzo Settore e delle Associazioni di Volontariato. Gli in-terventi-base per la conoscenza di si-tuazioni e bisogni e la successiva pro-grammazione personalizzata hanno

IL MELOgRANO, vITA ALLA FAMIgLIAAnna M. CoralloLucio Totaro Consultori Familiari

(anno 2011)

C.F. Squinzano: 6C.F. Campi: 1C.F. San Pancrazio: 1C.F. Carmiano: 2Totale: 10

La mostra resterà aperta fino al 3 giugno dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30. Per informazioni chiamare al 328 7448501 oppure scrivere a [email protected]

PANE E P MODORO

Via Roma, 7 - Campi Salentina (Le)Cell. 348 5343962 - 338 22 92 110

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Gastronomia TipicaMenu su OrdinazioneServizio minicateringper feste e cerimonie

nuova geStione conSegna anche a domicilio

Frittura su ordinazione Venerdì anche a pranzo

SQUINZANO / IL CENTRO SERVIZI DI AIUTO E SOSTEGNO

ALFABETIZZAZIONE EMOTIVAIl progetto ha permesso agli alunni di conoscere tutti gli stati emotivi ed i meccanismi, utili per cana-lizzare sia le esperienze negative che quelle positive. In particola-re, è stato incentivato l’utilizzo di tecniche comportamentali e comu-nicative, come la prosocialità e le abilità assertive, per manifestare i propri sentimenti, in quanto ciò permette un maggiore benessere psico – fisico.

CENTRO ASCOLTOattivato in diverse scuole dell’Am-bito, è stata un’esperienza valida ed efficace con alunni, docenti e genitori per la soluzione di con-flitti e/o situazioni di disagio.

GESTIONECOSTRUTTIVA DELLA CLASSESi tratta dell’insegnamento di abilità comunicative e relaziona-li, utili nella vita, e l’apprendi-mento di modalità educative per favorire una buona integrazione degli alunni nella scuola e nella società.

MOTIVAZIONEBURN-OUT BULLISMOIl disagio interiore ed emotivo, che l’alunno e il docente sentono, ha spesso conseguenze sulla mo-tivazione a proseguire il proprio percorso, così come sulla valu-tazione serena della propria vita. Per l’alunno, ciò può comportare rischi di abbandono ed emargina-zione, mentre, per l’insegnante, il disagio si esprime con uno stato di demotivazione, per cui c’è sta-ta l’urgenza, da parte degli esper-ti del Centro, di intervenire con garbo e competenza.

I MICROPROGETTI DE “IL MELOGRANO”

Servizi sociali(anno 2011)

Trepuzzi: 4Brindisi: 1Veglie: 6Campi: 3Salice: 1Totale: 15

Casi pervenuti

Consulenze e servizi offerti (2011)

Rapporto genitori – figli: 5Disabilità: 4Affido: 1Problematiche legate alla scuola: 4Sostegno genitoriale: 6Spazio neutro: 2Dipendenza da alcool: 1Consulenza psicologica individuale: 8Terapia familiare ed educativa: 3Separazioni: 5Consulenze legali: 3Totali: 42

coinvolto, innanzitutto, la professionalità delle nostre psico-loghe e del supervisore; l’utilizzo contestuale, poi, della pe-dagogista e dell’assistente sociale è diventato opportuno per proporre soluzioni, coerenti a problemi di evidente difficoltà.

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Si racconta che una volta un senatore propose un accor-do in Parlamento. “Offro ai

nostri avversari – disse – un pat-to: se loro smettono di dire bugie su di noi, io prometto a nome del gruppo di non dire più la verità su di loro”. Questo per dire che in politica non si è mai capito se fac-ciano più male le bugie pietose o le verità impietose. Un’immagine che fotografa la situazione della politica di Squinzano, dove non si intravedono i confini fra le nebbie delle menzogne e i fumi dei fatti

APPROFONDIMENTI 4

MAgIA? NO, SOLO ANALISI. MAgARI DENUNCIA. MAI AUSPICIO

/ DESTRA, CENTRO E SINISTRA /

Beppe Longo

È festa. Ma non si farà festa. Eppu-re con il D.P.G.R. firmato il 15 maggio scorso dal governatore

Nichi Vendola, Casalabate è stata re-stituita ai cittadini dei Comuni che da sempre l’hanno vissuta come propria. Liberi finalmente dal giogo di Lecce, matrigna usurpatrice. Non si farà fe-sta perché mezzo secolo senza alcun governo del territorio, senza risorse, hanno condannato la porta del Salen-to al degrado assoluto e alla urbaniz-zazione selvaggia. Eppure riteniamo che sia un evento storico, che merita di essere salutato come una conquista. Chi ne ha vissuto gli anni d’oro ricor-da Casalabate ricca di vita, di tantis-simi giovani che vi affluivano anche da altre zone del Salento per le serate danzanti, le sue rotonde sul mare, i ristoranti che ospitavano banchet-ti matrimoniali, gli estesi arenili di sabbia finissima, il lungomare affol-latissimo da autentica bolgia umana. Non è nostalgia da cartoline passate in rassegna, ma quanto immaginiamo possa tornare ad essere la nostra ma-rina. Si, perché la sfida che sta davanti a noi cittadini e alle nostre Ammini-strazioni, è quella di farne un luogo piacevole da vivere (speriamo per molti mesi all’anno) e una risorsa per l’economia locale. Che sia impulso all’imprenditoria e con essa produca nuove occasioni di lavoro. Pensiamo al recupero del patrimonio abitativo, alle infrastrutture, ai servizi, alla ricet-tività turistica.

E per la parte di sensibilità che connota il nostro impegno, auspi-chiamo che vengano assecondate le legittime aspettative di quanti sogna-no un porticciolo turistico, degno di questo nome, che soddisfi il cospicuo naviglio sportivo e professionale pre-sente nella marina, ora accampato a terra tra mille difficoltà di ogni gene-re, spesso al limite della sopravvivenza stessa. Come ci attendiamo una leva di amministratori, soprattutto comu-nali, all’altezza del compito cui sono chiamati. Ed è un vero peccato che il passaggio avvenga in un momento particolare per il governo di Squinza-no, retto da un commissario prefetti-zio a seguito della sfiducia del sindaco Gianni Marra, caparbio artefice della acquisizione di Casalabate. Ci dispia-ce davvero che sia stato privato della possibilità di gioire dell’evento in quel ruolo che lo ha visto attore principale. In ogni caso la vicenda politica non scalfisce il grande merito conquistato sul campo. Ma ora è importante che ciascuno faccia la sua parte: cittadini, amministrazioni pubbliche, associa-zioni, imprenditori, affinché sia vinta la rassegnazione che finora ha preval-so, sconfitta soltanto dal bellissimo risultato referendario frutto dell’im-pegno e della coesione di tutti.

È IL MOMENTODELLO SvILUPPO

/ CASALABATE /

Franco Sarinelli

Anno I - N. 3 - Maggio 2012

dai comportamenti di gran parte dei consiglieri comunali.

Di queste vicende locali si è cerca-to di raccontare uno scenario possibi-le, riveniente dalle “voci” e dalle “con-trovoci” che permettono di costruire la scena-madre fino ad ipotizzare una soluzione finale, ma giammai auspica-ta. Perché, come diceva il padre di tutti i politologi, “non c’è nulla di peggio di un cattivo governo che cerca di cor-reggersi”. Nella ricostruzione ipotizza-ta, invece, c’è tutto il peggio e il meglio di ciò che ha portato alla conclusione traumatica dell’Amministrazione co-munale: una ipotesi che ha spaventato tanti, anche l’Arciprete, che lo ha detto al “mago” iettatore.

Qualcuno ha sorriso a quell’ipo-tesi e l’ha giudicata verosimile; qual-cun altro ha fatto finta di prenderne le distanze e poi nei fatti è stato uno dei protagonisti del rimescolamento tra-sversale delle carte. Più puerile è ap-parsa la posizione di chi ha giudicato l’ipotesi solo un tentativo di depistare il dibattito, aprendolo su quello che sarà invece di mantenerlo ancorato a quello che è stato. Non si è capito se sia rimasto ancora un ultimo moica-no, disposto a non giudicare indegno lo spettacolo offerto nelle ultime pun-tate del Consiglio comunale; per colpa di tutti: della destra, del centro e della sinistra, le stesse componenti alle qua-li sempre lo stesso Arciprete ha rivolto le sue benedizioni. Perché ne hanno estremo bisogno!

Ad alleggerire il senso dell’articolo è stato il giornale che lo ha ospitato, e l’autore è stato definito un “mago” (tra virgolette) solo per autoironia, una dote che non deve mai mancare a chi non si prende molto sul serio. L’articolo era e resta un’analisi, che può essere o no condivisa, ma rimane un’analisi legata a posizioni e a uomi-ni che stanno lì, pronti a sconfessare (sperando che lo facciano!) quella ricostruzione. Un’evenienza che se si dovesse realizzare, vuol dire che è sta-ta esorcizzata proprio da quell’analisi, che così rimane solo una denuncia e mai un auspicio.

reali. Certo è che il Consiglio comu-nale si è liquefatto per demerito di tutti, perché tutti – o quasi - hanno tradito il patto con i loro elettori.

Ma proprio una boutade è sem-brato quel manifesto del Pdl locale, che ha dato il “benvenuto” al Com-missario prefettizio, che è il risulta-to e il simbolo del fallimento della politica locale. Si poteva augurare, visto che c’era stata la nomina, solo il “buon lavoro”; ma mai, e poi mai, il “benvenuto”. A meno che quel Pdl del manifesto, non si sa se di Marra o di Miccoli, non si sia fatto portavoce dello scetticismo che ha pervaso gli squinzanesi, delusi profondamente

Egregio Direttore,con riferimento all’articolo comparso nell’ultimo numero del gior-nale, a firma di Beppe Longo, che mi citava con altri esponenti della politica locale, sento la necessità di una breve replica.Il frutto del mio allontanamento volontario dalla militanza attiva nelle fila della sinistra storica della nostra città, fu do-vuto al disgusto per ciò che ai miei occhi si rivelò essere la lotta politica e la amara scoperta che gli avversari, prima che nella DC del tempo e nei suoi alleati, si annidavano all’interno del mio stesso partito.Del resto, quanto affermo trova oggi conferma (come il tempo passa invano!) nella vicenda che ha prodotto la destituzione del sindaco Gianni Marra. A proposito, qualcuno si degnerà mai di spiegare ai cittadini le ragioni che l’hanno dettata?Tutto questo è molto triste e rafforza in me, semmai ve ne fosse la necessità, il convincimento maturato più di vent’anni fa, agli albori di questa pessima seconda (?) Repubblica, di abbandonare l’impegno politico, permeato da una barbarie crescente che ha trasformato la nobile lotta politica in una spietata guerra per la conquista del potere personale. Tanto più ove trovassero conferma – ancora stento a crederci - le voci che accreditano alle prossime elezioni amministrative, una possibile grande ammucchiata. E tuttavia non negherei il mio sostegno a un movimento di rina-scita che si volesse fare carico del rinnovamento necessario. La ringrazio dell’ospitalità che il suo giornale mi vorrà concede-re, una tribuna che merita senz’altro tutto il sostegno possibile.

Franco Sarinelli

LETTERA AL DIRETTORE

FUORI DALLA MILITANZA PER DISgUSTO

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ORIZZONTI 5

IL PROFILO

FIERISSIMO DI ESSERESQUINZANESE“In 3 aggettivi?Amichevole, sincero e scostante

Giuseppe Bello Roma

Sappiamo ormai tutti che ha iniziato a farsi “sentire” in quel famoso Castrocaro del

2003, poi varie esibizioni, Premio Barocco, anche premi da corista accompagnando artisti importanti, sappiamo benissimo che ha vinto la prima edizione di X-Factor con il suo ex gruppo, gli Aram Quartet. Dopo aver gustato “inconsolabile” e sognato con “nonostante tutto” ora lo vogliamo conoscere di più. Ladies and gentlemen , squinzane-

mente niente, è un capitolo chiuso e che poco ha a che fare con ciò che sono e canto adesso.

È più emozionante cantare di fron-te al tuo pubblico o dare una tesi di laurea? A proposito in cosa ti sei laureato?

Ti confermo che è molto più bel-lo ed emozionante cantare davanti al mio pubblico. La laurea è in lingue e letterature straniere.

Il tuo prossimo CD quando uscirà?Il mio primo disco nella nuova

veste di solista uscirà in autunno.

Hai mai pensato ad un duetto? Bhé sì con Gazzé, Bersani, Sil-

vestri, Fabi.

Sei fidanzato? Attualmente sono “disoccupato”.

Sei fiero del tuo paese? In generale sono fiero di essere

del Sud, il Salento è uno dei posti più belli del mondo, Squinzano ov-viamente è il mio paese e sono per forza di cose legatissimo: qui ho tut-ti gli affetti e tutti (o quasi) gli amici.

Antonio Maggio in tre aggettivi?

si e non: a voi, Antonio Maggio.

Le tue canzoni sono autobiografi-che o spesso ci sono anche un po’ di esperienze altrui?

Le mie canzoni sono un misto di esperienze vissute in prima persona e di altre che fantastico.

Senti più tua “Inconsolabile” o “No-nostante tutto”?

Forse “Nonostante tutto” è mu-sicalmente più vicino a quello che sarà il mio primo album. Sì, scelgo lei.

Quanto conta aver vinto X-Factor? Oggi per me non conta pratica-

Amichevole, sincero e scostante.

Qual è stato il momento più diffi-cile da quando sei diventato Anto-nio Maggio “artista”?

Sicuramente il momento dello scioglimento con gli Aram, che ha significato un momento di riflessione di riorganizzazione.

C’è un tipo di musica che non sopporti?Ho grande rispetto per tutte le

forme d’arte. Non ascolto il metal.

“Siamo come carne che è andata a male, a forza di sorvolare sulle nostre falsità”, pensi che sia una nostra condizione generale nei rapporti d’amore e umani? Hai l’im-pressione che un po’ di valori e certezze si stiano perdendo?

Il testo di “Nonostante tutto” ha più chiavi di lettura. Il pretesto della storia d’amore raccontata serve in-fatti per mettere a fuoco il difficile momento storico ci costringe a vi-vere, anche caratterizzato senza dub-bio dalla perdita di un po’ di certez-ze. L’unico modo per uscirne è non fossilizzarsi e sorridere. L’obiettivo della canzone è provocare un sorriso alle persone, facendo fare, a chi l’a-scolta, un bel bagno di positività.

ANTONIO MAGGIO

Ci sono incontri che fan-no emozionare, riflettere e sperare. Indubbiamente,

possiamo far rientrare in tale cate-goria, quello tra Don Luigi Ciotti e Squinzano, svoltosi lo scorso 19 aprile, e fortemente voluto dai gio-vani dell’Azione Cattolica cittadina e dall’associazione culturale Lolek della Parrocchia San Nicola.

Don Ciotti, classe ’45, terminati gli studi presso il seminario di Rivo-li, nel ’72 viene ordinato sacerdote. La sua parrocchia? La strada. Con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze e ai bisogni della gente.

Da questa esperienza, nel ‘73 nasce il “Centro Droga”, ovvero un luogo di ascolto per i primi giovani con problemi legati alla tossicodi-pendenza.

Il progetto inaugurerà quelle che successivamente saranno definite “comunità”.

Il gruppo di lavoro e impegno sociale e culturale, che lo stesso sa-

cerdote aveva fondato con alcuni amici nel ’65, prende il nome di Gruppo Abele. Esso non è attivo soltanto sul fronte dei problemi connessi alla droga, ma è costan-temente impegnato nell’affrontare il disagio sociale, nelle sue innume-revoli sfaccettature. A partire dagli anni ’90, Don Ciotti intensifica la sua attività, mettendo il proprio im-pegno a disposizione della lotta alla criminalità organizzata, tra l’altro promuovendo e facendo approva-re la legge sull’uso sociale dei beni confiscati. Nell’apprezzato incon-tro con la gente di Squinzano, Don Ciotti ha raccontato diversi passi della sua vita, inevitabilmente legata a quella degli altri. Racconti, episo-di, aneddoti, che sono giunti diritti al cuore del pubblico, e che è pos-sibile ritrovare tra le pagine del suo libro La speranza non è in vendita (Giunti, Edizioni Gruppo Abele).

L’autore affronta vari temi, più che mai attuali, tra cui quello che

LA SPERANZA NON È IN VENDITA/ DON CIOTTI A SQUINZANO /

Veronica Notaro

Anno I - N. 3 - Maggio 2012

trova spazio già nel ti-tolo dell’opera, appun-to la speranza.

“Finché c’è vita c’è speranza. Il detto è molto antico ma vero solo per metà. Non basta essere vivi per sperare: bisogna anche credere nella giustizia e impegnarsi a costru-irla. Non c’è speranza, senza speranza di giu-stizia”. Esordisce così Don Ciotti, rivelando, già nell’introduzione, il nucleo del suo impegno, che do-vrebbe risiedere nell’esistenza di ogni essere umano. Dunque, spe-ranza e giustizia nella parole di Don Ciotti, ma non solo. Ha da dire, tanto, anche sulla politica, sempre più discussa e avvolta da polemiche perché, in molti casi, è lontana anni luce da quello che dovrebbe essere il suo intento originario, sottolineato

dallo stesso autore “La politica na-sce quando la preoccupazione per la propria vita individuale è sostituita dall’attenzione per il bene comune”.

Chiudiamo con un doppio sug-gerimento, estrapolato dai pensieri che compongono La speranza non è in vendita: prestate molta attenzio-ne ai venditori di illusioni e abbiate sempre il coraggio della verità.

Nel numero precedente a pagina 4 abbiamo errone-amente titolato l’articolo riferito a Don Mino Arnesa-no. Prima di lui, negli ultimi 30 anni, sono stati ordinati sacerdoti a Squinzano: don Daniele Fazzi, don Maurizio Ciccarese e padre Luca Pagano. Ce ne scu-siamo con gli interessati e con i lettori.

ERRATA CORRIGE

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POLITICA

Eleanna Bello

OPERE PUbbLICHEDA QUESTO NUMERO TOTEM SI PROPONE DI INFORMARE E SOLLECITARE SULLE PRIORITÀ DELLA CITTÀ

Un’agenda politica che si ri-spetti non è fatta solo di appunti e appuntamenti da

rispettare. Un’agenda amministra-tiva, a maggior ragione, non può che dare spazio alle cose da fare. A ciò che resta da fare e a ciò che oc-corre iniziare a realizzare.

Prima di pubblicare il conte-

nuto di queste due pagine anche noi siamo stati assaliti dal dubbio di poter finire nel mirino degli av-versari del Sindaco Marra. Ci sia-mo chiesti: “e se la gente penserà che abbiamo voluto appendere le medaglie alla giacca del primo cit-tadino sfiduciato?”. La domanda ce

la siamo posta. E la risposta la stia-mo dando pubblicando questi testi e queste foto. Perché – abbiamo pensato – da buon politico, Marra a mostrare i suoi trofei ci penserà da solo. Avrà tutto il tempo in questi undici mesi di campagna elettorale. A noi spetta il dovere di informare

NUOVA CASERMA DEI CARABINIERI

Ristrutturazione e adeguamento di un immobile confiscato alla mafia.Lavori quasi completati da consegnare – Costo totale Euro 750.000,00 (fondi Ministero dell’Interno).

VERSO L’INAUGURAZIONE CANTIERI APERTI

P.ZZA T. PRESTAE AREE ADIACENTI

Sistemazione dello spazio urbano (edicola compresa). Lavori quasi ultima-ti. Costo totaleEuro 100.000,00.

POLIAMBULATORIO ASL

Lavori quasi ultimati nell’ex dispensario di Via Risorgimento. In attesa di perizie e calcoli da parte del Genio civile – Costo totale Euro 350.000,00).

CANILE COMUNALE

Lavori quasi ultimati nello spazio adiacen-te alla via per Tre-puzzi. Costo totale Euro 50.000,00.

SISTEMAZIONE E MANUTENZIONE MARCIAPIEDI

Lavori in via di ultimazione – Costo totale Euro 400.000,00.

RECUPERO AREA Ex MATTATOIO

1° LOTTO - Centro polifunzionale “Principi attivi” con teatro e sala conferenze – Costo totale Euro 600.000,00 (fondi Fesr 2007-2013) (In via di ultimazione).2° LOTTO – Laboratorio urbano “Principi attivi” per imprese dell’industria del cinema – Costo totale Euro 570.000,00 (fondi Fesr 2007-2013) (Già finanziato).

AMPLIAMENTO RETE FOGNANTE BIANCAE RIqUALIFICAZIONE RECAPITI FINALI

In corso di redazione la perizia di variante sulla quale l’au-torità di bacino esprimerà parere tecnico. Lavori in corso di completamento. Costo totale Euro 1.111.033,00.

CIRCONVALLAZIONE NORD

Si attende il montaggio del cavalcavia sulla ferrovia che è un’opera prefabbricata da montare sul posto. In via di ultimazione. Costo totale Euro 2.885.000,00

RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO DI UN CENTRO POLIVALENTE PER MINORI

Realizzazione in Via dei muratori (ex Asa) di un labora-torio teatrale e musicale e aule per la formazione. Lavori da effettuare – Costo totale Euro 575.000,00 (fondi Fesr 2007-2013).

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6 / 7Anno I - N. 3 - Maggio 2012

COSA bOLLE IN PENTOLAOPERE PUbbLICHEDA QUESTO NUMERO TOTEM SI PROPONE DI INFORMARE E SOLLECITARE SULLE PRIORITÀ DELLA CITTÀ

la città ma anche di redigere un promemoria semplice ma detta-gliato per il Commissario Aprea. Probabilmente avremo il merito di aver accelerato il suo ambien-tamento a Squinzano. Queste sono le “incompiute”. Ad alcune manca solo la confezione finale. Altre

sono ancora in una fase intermedia. Altre ancora sono pronte solo sulla carta. In un anno si potrà provare almeno a completare le opere in-serite nei primi due elenchi e dare avvio a quelle che sono ancora nella fase progettuale. Queste ultime sa-ranno anche il terreno di prova per

il futuro sindaco e la sua ammini-strazione. Da questo numero To-tem, attraverso il contributo di idee di voi lettori, ogni mese, indicherà priorità e cose da fare a chi deciderà di sottoporsi il prossimo anno al giudizio degli elettori. I futuri can-didati a sindaco avranno in Totem un sicuro alleato per la redazione del programma amministrativo di Squinzano 2013-2018.

OPERE GIÀ FINANZIATE

RIqUALIFICAZIONE VERDE E ARREDO URBANO DI PIAZZE E AREE PUBBLIChE

- Busto in bronzo di Nicola Arigliano, opera di Vito Russo. (Via Diaz – ex bar Fontana)

- Busti in bronzo dei maestri E. G. Abbate, opera di Lorenzo Ciccarese (Piazza Vittoria – lato sud)

- Busto in bronzo del sen. Emilio Pulli, opera di Lorenzo Ciccarese (area polifunzionale di Via Gorizia)

Lavori in via di ultimazione – Costo totale Euro 55.000,00.

RECUPERO AREA Ex MATTATOIO

1° LOTTO - Centro polifunzionale “Principi attivi” con teatro e sala conferenze – Costo totale Euro 600.000,00 (fondi Fesr 2007-2013) (In via di ultimazione).2° LOTTO – Laboratorio urbano “Principi attivi” per imprese dell’industria del cinema – Costo totale Euro 570.000,00 (fondi Fesr 2007-2013) (Già finanziato).

COMPLETAMENTO OPERE URBANIZZAZIONE PRIMARIA NELLE PERIFERIE

- Costruzione e ampliamento rete fognante nera e rete idrica (via Madonna Dell’Alto, Via G.Nobile, Via Mons. Pierri, Via Maggi) - Costo totale Euro 50.000,00- Costruzione strade e marciapiedi (località Imbrogli – Via Sindaco Indiveri, Via Sindaco Pedone, Via Sindaco Frassaniti, Via Gen. Nobile, M.Polo) - Costo totale Euro 53.047,00 In via di Ultimazione.

IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA FOGNATURA NERA

Lavori effettuati nella zona artigiana-

le per rimediare a precedente errore di calcolo delle pendenze. Lavori attualmente sospesi in attesa della perizia di Aqp – Costo totale Euro 110.000,00 (in via di ultimazione).

NUOVO CIMITERO COMUNALE

Sono iniziati i lavori di realizzazione della zona nuova del cimitero comunale. (Siste-mazione dei viali interni e costruzione di nuovi loculi). Costo totale Euro 300.000,00 (con oneri a carico della Società Concessio-naria).

BONIFICA DISCARICA COMUNALE “USTINI”

È in corso di redazione il progetto esecutivo dopo la sottoscrizione del disciplinare tra Regione e Comune. Opera finanziata. – Co-sto totale Euro 1.063.000,00.

ASILO NIDO COMUNALE

Progetto di efficientamento energetico e di miglioramento della soste-nibilità ambientale. Progetto e approvato e finanziato che prevede come copertura del cofinanziamento in capo al Comune, l’utile energetico riveneniente dall’installazione sulle superfici di terrazze e coperture degli immobili comunali affidate in locazione. Per ques’ultima operazione è in corso la redazione del bando. – Costo totale Euro 700.000,00 (Euro 478.280,00 – Regione Puglia; Euro 221.740,00 – cofinanziamento ente attuatore).

PIAZZA RISORGIMENTO

Sistemazione della pavimentazione e del verde. Lavori da effettuare. Costo totale Euro 16.000,00. Opera finanziata.

PROVINCIALE SqUINZANO-CASALABATE

Messa in sicurezza dell’importante arteria spesso scenario di gravi in-cidenti stradali. Lavori da avviare con finanziamento della Provincia di Lecce. Costo totale Euro 7.000.000,00.Già pubblicato il bando per la individuazione dei progettisti. Opera già finanziata.

Ex CINEMA VALLONE

L’ex cinema Vallone è stato demolito a costo zero dall’ammini-strazione Marra in seguito ad una delibera dell’amministrazione Maggio. La ditta incaricata, nel frattempo, ha rinunciato a com-pletare l’opera di costruzione di alcuni appartamenti e di una sala polifunzionale ad uso del comune. Oggi è rimasta l’area libera che diventerà una piazza non appena verrà definito l’atto di transazio-ne tra Comune e proprietari degli immobili adiacenti e verranno individuati i fondi.

Le foto della pagina sono di ENZO PEZZUTO FOTO

SqUINZANO

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EvENTI 8Anno I - N. 3 - Maggio 2012

LAB. TEATRALE “DON NICOLA LEONE”

PICCOLI ATTORI CRESCONOIN SCENA “LA PRIMA ALBA”

È il secondo appunta-mento per i ragazzi del laboratorio teatra-le “Don Nicola Leo-ne”. Anche quest’an-

no, come nella scorsa edizione, i piccoli attori inaugureranno il 12 Giugno a Villa Cleopazzo, la rassegna culturale estiva delle Notti di San Giovanni, con una rappresentazione teatrale inedi-ta, particolarmente coinvolgente, dal titolo “La prima alba”, am-bientata ad Otranto e liberamen-te ispirata al suggestivo romanzo ”L’ora di tutti” di Maria Corti. Attraverso il magico mondo del teatro, 24 ragazzi dai 7 ai 12 anni faranno un affettuoso omaggio alla Terra d’Otranto ed in parti-colare a quella pagina di storia, mai abbastanza valorizzata, in cui 800 salentini, a loro insaputa, per ironia di un tragico disegno, furono destinati ad essere eroi e martiri.

In uno scenario, dove nono-stante tutto regnerà un’allegra vivacità, una solarità mediterra-nea che trascende la tragicità de-gli eventi, si muoverà un popolo di pescatori che racconterà con la spontaneità dei sentimenti e la semplicità d’animo, il proprio stupore di fronte alla storia che li chiama a compiere scelte impor-tanti. I ragazzi del laboratorio hanno scoperto con rispettosa ammirazione l’epopea otrantina e con entusiasmo porteranno in

Mariluce Vespucci

/ LABORATORI ESTIVI /

scena un eroismo disarmante che rende quegli umili pescatori indi-menticabili.

Un momento storico decisivo e toccante, che dovrebbe essere sempre vivo nella nostra memo-ria e che i giovani protagonisti cercheranno di rappresentare in modo leggero, adatto alla loro età, in un’atmosfera sì verista, ma che non pregiudica lo svolgersi di pic-coli eventi anche lieti. Certamen-te non è semplice drammatizzare una vicenda così tragica con dei ragazzi, ma ho cercato di salva-guardare sempre l’autenticità e la ricchezza del loro potere co-municativo, alleggerendo le scene con testi che sottolineano il tipico buon umore del Sud, omettendo momenti particolarmente duri, per guidare i bambini con deli-catezza a “curiosare” in un pas-sato di appartenenza, che merita di essere conosciuto e compreso da tutti noi, per rivendicarne il modo di sentire, il modo di vivere con genuinità le passioni più vere e poterne testimoniare e difende-re i valori. Incoraggiate con la vo-stra presenza l’impegno, i diversi talenti dei miei piccoli artisti, che, attraverso il gioco del teatro, cer-cano di confrontarsi senza aver paura delle proprie debolezze, per potersi destreggiare meglio, in futuro, con più sensibilità, in una società che tende ad omolo-garli ed a mortificarne lo spirito creativo.

Da un’indagine effettuata tramite un’accurata ricerca nelle banche dati dell’ufficio commercio cittadino e dai dati reperiti dalla camera di commercio provinciale, si evince come la creazione di nuova impresa

risulti essere frenata , così come dal rapporto tra imprese cessate nell’arco del 2011 e imprese nate nel primo trimestre del 2012. Spulciando statistica-mente i dati , ci si trova in presenza di un’economia trainata principalmente dalle imprese artigiane, quest’ultime rappresentate in gran numero da quelle operanti nel settore edile. Attualmente le imprese artigiane sono presenti in un numero pari a 474 unità, trainate dalla forte presenza del settore edile, dell’impiantistica e degli altri settori ad esse affini. Analizzando numerica-mente le imprese presenti oggi sul territorio cittadino, siamo in presenza di aziende operanti nel settore commercio, i cosiddetti esercizi di vicinato, pari a 154 unità; di un numero di pubblici esercizi pari a 45 unità produttive, di cui 31 bar e 14 aziende della ristorazione, di quest’ultimo settore appena 9 im-prese sono nate nel 2011, e zero nei primi mesi del 2012. Le imprese di vicina-to sono, invece, presenti per 154 unità, con appena 23 unità aperte nel corso dell’anno 2011, e undici unità avviate in questi primi mesi del 2012. Passando per le cessazioni avvenute, nel settore del terziario, siamo in presenza della “morte” di 32 imprese cessate nell’anno 2011, appartenenti all’intero settore e comprendenti aziende del commercio e dei pubblici esercizi. Da quanto scrit-to ci viene spontaneo riscontrare come inevitabilmente l’aspetto produttivo squinzanese, rispecchia l’andamento economico italiano, rappresentato da una preoccupante regressione con gli inevitabili riflessi sulla crescita occu-pazionale, economica e di conseguenza sociale, quest’ultima rafforzata dalla inevitabile “fuga” di forze lavorative in cerca di miglior fortuna nelle città del nord o addirittura d’oltralpe , che seppur anch’esse non vengano confortate dall’andamento economico globale offrono maggiori opportunità lavorative.

A SQUINZANO NEL 2011CHIUSE TRENTADUE IMPRESE

COMMERCIO E PUBBLICI ESERCIZI

Antonio Canzio

Ecco gli antichi battenti di un’altra splendida masseria che si aprono al pubblico. La Provenzani, un

tempo parte dell’antico feudo di Cer-rate, dopo un importante restauro, è tornata a mostrare i suoi affascinanti scorci e, nel prossimo giugno, si propo-ne come luogo di ritrovo ed apprendi-mento per i più piccoli. Questo grazie all’organizzazione di un programma dal titolo: “Il giardino dei giochi crea-tivi” attività ludico – espressive – arti-stiche – didattiche. Un campus che si svolgerà nei giorni tra l’11 e il 29 giugno con orario giornaliero compreso fra le 9:00 e le 16:00 e rivolto ai bambini tra i 6 e i 9 anni che potranno impegnarsi in svariate attività suddivise nelle gior-nate delle tre settimane di corso. Grazie ai giochi ideati da Claudio Proco-pio, i bambini potranno cimentarsi nella realizzazione di manufatti con l’utilizzo di materiali di recupero; con i giochi del passato potranno acquisire il concetto di memoria; con i laborato-ri della creta, della cartapesta, del gusto e della comunicazione (svolti sempre con l’ausilio di esperti) potranno ca-pire che a volte basta molto meno di un videogioco per divertirsi ed essere

felici; con il per-corso sensoriale e la scoperta dei profumi e sapo-ri delle piante aromatiche potranno imparare che queste sono molto preziose ed utili a tanti scopi. E poi numerose attività all’aperto, a contatto con la natura: ol-tre ai mini-sport, calcetto, piscina, pic-nic, anche la conoscenza degli animali da fattoria, grazie all’opportunità di visitare un’azienda agricola adiacen-te, dove sarà possibile fare l’esperien-za della loro cura. Alla fine di questo percorso, il 30 giugno, una bella festa a cui potranno partecipare tutti, anche i genitori, durante la quale saranno messi in mostra gli elaborati realizzati dai bambini nei giorni precedenti e ci sarà la possibilità di assistere ad una rappresentazione teatrale spontanea dei piccolini. In questo tempo super tecnologico ed estremamente imper-sonale, i nostri figli hanno l’occasione di vivere insieme ad altri la natura e il tempo libero, mettendo a frutto le proprie capacità. Una bella iniziativa che riunisce assieme originalità e pas-sione per le tradizioni e che speriamo possa ripetersi.

CAMPUS A CERRATE, gIARDINO DEI gIOCHI CREATIvI

Rita Cretì

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LA LETTERATURA ESPRIME LIBERTÀ

CULTURA & DINTORNI 9Anno I - N. 3 - Maggio 2012

Rivolgiamo alcune domande a Emilio Filieri, squinza-nese, docente di Letteratura italiana presso le Università di Bari e del Salento, autore dei volumi Letteratura e Uni-tà d’Italia. Dalla regione alla nazione (Progedit, 2011), Le ali di Hermes e Letteratura e scienza (entrambi presso Congedo); di saggi su autori minori e maggiori, nonché curatore di Salento da leg-gere (Lupo). Tra l’altro sono noti il suo sostegno e l’inco-raggiamento a favore della nascita del periodico Totem, con l’impegno civile e cul-turale nell’associazionismo cittadino e più ampiamente territoriale.

Il suo “Letteratura e Uni-tà d’Italia” è stato inserito tra i venti libri consigliati in occasione del 150° anno dell’Unità nazionale, anni-versario concluso appena lo scorso marzo con l’in-tervento del Presidente della Repubblica, Napoli-tano. Quale meriti presen-ta tale pubblicazione? Probabilmente la tematica dell’Unità d’Italia affrontata “dal basso” ha contribuito a rendere interessante il li-bro. L’interrelazione di un “ maggiore” come G. Carducci e dei minori spesso decisivi tra Salento, Napoli, Roma e Torino (S. Castromediano, L. Romano, G. Massari) è stata percepita come novità e come contributo originale.

Ha spesso pubblicato con autori nazionali (Laterza, Bulzoni di Roma), ma an-che locali; ritiene che in qualche modo i nostri edi-tori abbiano maggiori pro-blemi per essere competi-tivi sul mercato editoriale? Con l’editrice Progedit di Bari il volume ha raggiunto le Università di Toronto e di Stanford, di Munster e Bonn,

/ A COLLOQUIO CON EMILIO FILIERI /

Eleanna Bello

la Columbia University di New York e alcune sedi au-straliane. Ma pure con Conge-do i precedenti volumi erano a Londra, a Parigi e in diverse sedi europee. Determinante è l’organizzazione distributiva, in forza delle nuove modalità e dei riferimenti in Internet.

Le scelte universitarie degli studenti sembrano privilegiare le discipline scientifiche e giuridico-economiche, rispetto alle letterarie: tali orientamenti sanciscono la fine del “so-gno umanistico”?Sarebbe miope riproporre la contrapposizione tra cultura socio-economica o “scientifi-ca” e cultura umanistica. An-che gli studi storico-letterari vivono di metodologie serie e “scientifiche”; e le scienze del-la natura, la stessa medicina, il diritto e l’economia perde-rebbero di significato senza la cultura umanistica. L’umane-simo è un sogno necessario, vitale. La fine di quel sogno segnerebbe la fine dell’uomo.

Si parla spesso di aboli-zione del valore legale del titolo di studio. Sembra un argomento meri-tevole di qualche riflessione… Personalmente non riesco a intravedere vantaggi nell’a-bolizione del valore legale del titolo di studio. Occorre invece insistere con maggiore decisione nella certificazio-

Si è intuita appieno la forza del ricordo e la grandezza dell’uomo-medico Antonio Palaia nella parte-cipazione al suo funerale. Si è toccata con mano la

storia di un legame speciale tra padre e figli, tra nonno e nipoti e pronipoti: è stato umanamente bello verificare che ci sarà per sempre chi vorrà bene incondizionatamente ad un padre che ha dato tutto alla sua famiglia.

Ma è stata la commozione generale della gente, della tantissima gente, che ha voluto testimoniare l’affetto non solo al “suo” medico ma all’uomo nella sua interezza, che ha dato il segno dell’ampio respiro di un dolore sincero di un’intera comunità.

C’era Squinzano e gran parte del Salento al funerale del dott. Antonio Palaia, con tutto il gioco delle forti emozioni con le quali solitamente si riconoscono il valore e l’epicità di un personaggio; e il dott. Palaia, pur nella semplicità di un’esistenza consumata nel suo “paese”, rappresenta l’affre-sco di un’epoca e soprattutto l’emblema di una medicina vera, consumata con la suola del-le scarpe e con i copertoni di una bicicletta, e non con il computer. Ti visitava, ti ascoltava e ti tocca-va con le mani il medico Antonio Palaia. E ti parlava da amico, sen-za alcuna prosopopea.

Così è stata la pratica della sua missione medica, esercitata con una passione unica; prima ancora dell’autunno della sanità pubbli-ca, che negli ultimi tempi gli face-va scuotere garbatamente la testa di fronte ad una professione che cambiava tanto. E, forse, non nel migliore dei modi possibili. Per scrivere questo “ricordo” del dott. Antonio Palaia, ho pensa-to a quelle cose che non ho mai scritto di lui e a tutto quello che potevo dire: ma non ho trovato niente da aggiungere in un possibile crescendo che non apparisse già scontato. Un padre, un medico, un amico, un vecchio saggio che non è più con noi ci riempie di commozione e ci suscita tanti pensieri. Semplici, diretti, veri, affettuosi, senza complica-zioni. Così, com’era Antonio Palaia.

C’è, forse, un altro pensiero da aggiungere. Il dott. An-tonio Palaia non ha mai fatto il medico che guardava e cu-rava i suoi pazienti con compatimento; diceva sempre che la parte migliore della vita era quella che il Padreterno con-tinuava a donarci. Questa deve essere la forza del suo testa-mento e della sua memoria. Lo sconforto è una tentazione contro la quale dobbiamo continuamente combattere, per-ché non c’è niente che sia gioioso dal principio alla fine: la vita ci pone sempre di fronte alla gioia e al dolore, al succes-so e alla delusione, agli ostacoli e alla capacità di superarli, alla buona e alla cattiva sorte. Vivere vuol dire trovare ogni mattino il desiderio di ricominciare; la capacità di sperare e di lottare è indispensabile per raggiungere i piccoli-grandi obiettivi della vita. Lo ha insegnato Antonio Palaia ai suoi figli e ai suoi nipoti, con quei buoni risultati che sono da-vanti agli occhi di tutti.

IL PADRE, IL MEDICO, L’AMICO/ IL DOTT. A. PALAIA /

Beppe Longo

ne delle competenze e della qualità dell’offerta formativa. Deve essere oggettivo l’ effet-tivo possesso di saperi coe-renti con il titolo stesso. Con l’abolizione del valore legale non si innesca in automatico la “concorrenza virtuosa”.

Ha ancora senso studiare letteratura italiana? La letteratura è un modo della libertà, e la letteratura mondiale ha bisogno di Dan-te e del suo Paradiso, di Ario-sto con Orlando e Angelica, di Machiavelli, di Montale e Calvino. Rammemorare a sé stessi la forza delle idee degli Italiani che ci hanno prece-duto significa poter guardare a un futuro tutto da costruire. Meglio del presente.

Invece di Totem, quale al-tro nome avrebbe sugge-rito per il periodico che la ospita? Come è noto, totem rappre-senta l’entità anche sopran-naturale dal forte significato simbolico, particolare per una tribù. Al totem ci si sen-te legati per tutta la vita, ma è un termine che appartiene a una civiltà distante. Ini-zialmente pensavo a Menhir: l’invenzione del menhir è la prima azione umana di tra-sformazione del paesaggio. Diffuso nel Salento e sino alla Sardegna. Nostro e mediter-raneo. Individuale e plurale.

in ricordo di Maria rosaria PosoMaestra amabile e competente;ha saputo, anche negli ultimi anni della sua carriera scolastica, mettersi in gioco adattando contenuti e metodologie sempre più motivanti per i propri alunni. Persona affidabile e con alto senso di responsabilità, molto collaborativa e pronta alle innovazioni e ai cam-biamenti che hanno interessato le scuola primaria negli ultimi dieci anni. Esempio di assidua presenza lavora-tiva per le giovani docenti per le quali era una punta di riferimento professionale e umano. La comunità scola-stica di San Pietro Vernotico la ringrazia per aver scelto di espletare la funzione docente in questa cittadina.

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giuseppina Elia

Punto Vendita e Frantoio:via per Torchiarolo, km. 1 - Squinzano (LE)

Tel/Fax +39 0832 787541 - [email protected]

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SPORT 1010Anno I - N. 3 - Maggio 2012

“È stata una maratona lunga dieci anni, ma ce l’abbiamo fatta: il Pan-

crazio sarà a breve riconosciuto dal C.O.N.I. come disciplina spor-tiva”. E’ cosi che esordisce il maestro Italo Morello, con un sorriso vivace e gli occhi lucidi e pieni di orgoglio di chi è riuscito a realiz-zare un sogno. Autore di due libri sulle arti marziali, tra cui “le ori-gini delle arti marziali- il Pancra-zio” (tradotto in Inglese, francese, spagnolo e russo, l’unico libro che parla ampiamente delle origini del pancrazio), ha introdotto in Italia questa disciplina circa 10 anni fa e suo è anche il programma tec-nico mondiale del Pancrazio. “Ho dedicato una vita alle arti marziali e quando ho avuto l’opportunità di far conoscere qualcosa che non fosse di derivazione orientale, ma propriamente mediterranea,non ho perso l’occasione. Il Pankration è forse il più antico e completo sport da combattimento e proviene dalla Antica Grecia. Il suo stesso nome deriva da Pan che significa “forza” e Kratos, che significa “tutto”, è quin-di un combattimento totale che comprende tecniche di varia natu-ra. Utilizzato per preparare i soldati greci alla guerra oggi sopravvive, come tecnica di difesa personale nel settore Pancrazio Amyna. Questo non deve far intendere che sia uno sport violento, come ogni sport da combattimento, il pancrazio è disci-plina, metodo, educazione, crescita, integrazione e soprattutto cultura. La storia del Pancrazio non può non legarsi alla storia dell’Italia e soprattutto di noi salentini , che sia-mo parte della Magna Graecia e da cui abbiamo ereditato tanto. In Ita-lia per la divulgazione del Pancrazio se ne occupa la F.I.P.A. riconosciuta dalla FIJILKAM e a livello interna-zionale dalla FILA (Federation In-ternational des Luttes Associees). Ed è proprio a livello internazionale che abbiamo riscosso in questi anni molti successi. L’ultimo Grand Prix internazionale svoltosi a Bruxelles il 24 e 25 marzo ha visto due nostri ragazzi salire sul podio d’argento.

Il 15 aprile si sono svolti i cam-pionati Nazionali a Brindisi e ab-biamo già tutto pronto per i pros-

NUOVO DIRETTIVO / PRESIDENTE LUCIANO DE NITTORINASCE L’INTER CLUB SQUINZANO

Il primo pensiero del tecnico Vincenzo Giordano della MEMORY N.TOMASI SQUINZANO, dopo la chiusura del campionato disputato , è per i suoi ragazzi, come dice lui eccezionali e un gruppo straordinario. Hanno disputato un campionato di buon livello, in alcune gare veramente esaltante, considerando le varie difficoltà che un campionato regionale riserva. Progetti futuri? Fino ad oggi, risponde Giordano , abbiamo disputato come massimo campionato quello degli allievi, ma dal prossimo anno vogliamo dare alla scuola calcio il giusto riconoscimento dispu-tando il campionato JUNIORES. Speriamo in tanto entusiasmo intorno a questi ragazzi, in nuovi sponsor e di vedere presto una prima squadra per la nostra SQUINZANO. (G.B.R.)

MEMORY N.TOMASI: IL FUTURO È ROSEO

Lo scorso 16 aprile, presso l’INTER CLUB SQUIN-ZANO, si è insediato un nuovo direttivo che, come primo atto, ha dato il via all’organizzazione del

consueto torneo di calcetto a 6, il Memorial Giacin-to Facchetti, giunto alla sua VI Edizione. L’inizio della competizione è prevista per il 26 maggio, e andrà vanti sino al 20 giugno, presso l’impianto sportivo di via Gorizia (gli iscritti usufruiranno di assicurazione e servizi spogliatoi-docce). Il neonato direttivo è così composto: Luciano De Nitto (Presidente), Antonio Marcucci (vice Pres.), Anto-nio Canzio (tesoriere), Fausto Longo (segretario), Antonio Rizzo (addetto sede sociale), Virgilio Vacca (addetto stampa), Antonio Barletta, Lorenzo De Nitto, Alessandro Serio, Cosimo D’Elia, Valentino Isceri, Stefano Marulli e Giancarlo Mele (consiglieri) Stefano Canzio (revisore); Collegio probiviri: Cosimo Palazzo, Fernando Tamborrini, Carlo Maci. Ma quali sono gli obiettivi, nonché le speranze della nuova direzione? Il Presidente De Nitto risponde prontamente: “Mi auguro che questa nuova ventata possa portare il Club ai fasti degli anni ’90, anni in cui è sorto. Sarebbe bello avere più iscritti e creare un nutrito gruppo di giovani tesserati e dare vita a varie iniziative”. E intanto il Club guarda avanti, ai tesseramenti per la prossima stagione e ai festeggiamenti del ventennale dalla fondazione del Club, previsti per il mese di settembre.

CAMPI SALENTINA

E DOPO LA SCUOLA TUTTI AL CAMPOGIOVANI

Anche quest’anno, in vista dell’estate, il comune di Campi Salentina propone il

progetto Campogiovani, arrivato con successo alla quarta edizione Da giugno a settembre 2012, infat-ti, il Dipartimento della Gioventù, in collaborazione con i Vigili del Fuoco,la Marina Militare, le Capita-nerie di Porto e la Croce Rossa Ita-liana, permette ai ragazzi e ragazze residenti in Italia di partecipare ad un’esperienza che potrà arricchirli a livello umano,permettendo loro di sviluppare il proprio impegno civile ed a difesa dell’ambiente, in-dirizzandoli verso un futuro lavoro. I corsi di Campogiovani sono de-stinati agli studenti di età compresa tra i 14 e 22 anni compiuti, che fre-quentino istituti scolastici superiori

o siano iscritti ai primi anni del ci-clo universitario. Hanno una durata minima settimanale e sono com-pletamente gratuiti. Con il campo estivo si ha la possibilità di fare non solo nuove amicizie, ma soprattutto di vedere con i propri occhi quanto amore e passione i componenti delle varie istituzioni mettano nel proprio lavoro. Sono tante le testimonian-ze di giovani che partono per que-sta esperienza e ritornano carichi di energia e con le idee più chiare sul proprio avvenire professionale. Per coloro i quali volessero approfittare di quest’occasione,tutte le informa-zioni sulle modalità di partecipazione e i programmi si possono trovare sul sito del comune di Campi Salentina o visitando quello di Campogiovani all’indirizzo: www.campogiovani.it

simi Campionati Europei del 28-30 giugno a Bruxelles e per i Mondiali a Mosca l’11 – 13 ottobre. Nel 2010 è stata una delle discipline che ha fatto parte della prima edizione dei Giochi delle Arti Marziali svoltosi a Pechino (Cina), la cui prossima edizione sarà nel 2013 a San Pie-troburgo (Russia) ove maestro Ita-lo Morello sarà presente non solo a rappresentare l’Italia in quanto Presidente Federale (FIPA) ma an-che come Consigliere del Comitato Mondiale della FILA, a lui e a tutti i suoi atleti vanno i nostri migliori auguri.

PANCRAZIOORA FINALMENTE È

DISCIPLINA SPORTIvAManuela De Leonardis

Daniela Pastore

Veronica Notaro

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IL MURO 11Anno I - N. 3 - Maggio 2012

18/05/2012. GIulIa De PanDIs

Auguri EMANUELE per il tuo compleanno

dal tuo caro amico Giuseppe Pausini

19/05/2012emanuele romano

Vi auguriamo di cuore di poter realizzare tutti i sogni della vostra vita.Auguri per il vostro primo anniversario di matrimonio da Silvia e Roberta.

02/05/2012raffaella e fabIo maruccIaAnniversario Di Matrimonio

17/05/2012 lucIa martIna

Chi la fa l’aspetti…

buon comPleanno amIca mIa.

tantIssImI auGurI Da Paola.

aGnese savaprima comunione

17/05/2012

alessanDro Quarta

Questa volta sul giornale ci sei finita tu. Tantissimi auguri da Marco, Simona, Emanuela, Francesca G.,

Davide, Gioia, Federico e Lory.

18/05/2012Irene renna

Buon compleanno da mamma Milena e papà Alessandro e dalla tua sorellina Bianca.

In questo giorno importante gli auguri più grandi ad una figlia speciale da mamma Annarita e papà Danilo.

Non servono mille pensieri, ma non bastano cento parole per festeggiare la nascita di te mio piccolo fiore! Come un raggio di sole sei arrivato e la vita di mamma e papà hai illuminato... Mio dolce cucciolo, a volte un po’ imbronciato, sei il Dono più bello che Dio ci ha regalato. Benvenuto Gabriel. Ti amo Zia Lucia.

16/02/2012 GabrIel taurIno

Il 10 aPrIle 2012è nata

anastasIa rotunnoAd accoglierla

papà Dario e mamma Paola.

Tanti auguri dagli amici

di Totem

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/ SPECIALE / 12

Il 5 gennaio 1962 Sua Ecc. Mons. Francesco Minerva, decretando l’erezione della IV

Parrocchia Squinzanese, intitolata a Maria Regina, chiariva d’esservi stato indotto dal profondo convinci-mento di facilitare la partecipazione dei cittadini alla vita parrocchiale in concomitanza di un costante e rapi-do estendersi del perimetro urbano. Una lungimiranza encomiabile ov-viamente, anche se anticipata, non da poco, da quella più antica e, per così dire, più vissuta di un umile e solerte pastore della sua stessa dio-cesi. Il Rev. Nicola Leone, infatti, sin dai primissimi anni di servizio sacerdotale, aveva subito intuito che quell’incipiente agglomerato umano, in continuo sviluppo ad ovest del pa-ese, aveva urgentemente bisogno di un punto di riferimento e di incon-tro per le sue esigenze spirituali.

In poche parole, l’allora piccolo e popolare rione “NANNI” divenne il suo inseparabile assillo, un rovel-lo che non gli dette più pace, finché non si “inventò” una soluzione prov-visoriamente accettabile, attraverso cui iniziò la preistoria di una nuova parrocchia. Per le più significative celebrazioni liturgiche, e per qualche momento di riflessione e preghiera chiese ed ottenne la disponibilità dell’atrio interno principale del pa-lazzo di Villa Cleopazzo, verso cui convenivano i fedeli, richiamati dal suono ritmato e assordante di una scheggia di bomba, percossa ma-nualmente da un martello.

Solo più tardi, nel 1954, grazie alla cessione dell’Amministrazione Comunale (Sindaco Dott. Giuseppe Barbano) di un terreno demaniale di 1500 mq., ampliatosi con un ul-teriore lotto, ceduto successivamen-te sempre dal Comune (Sindaco Comm. Mario Marzo), ed in virtù della generosità e ferma volontà di tanta parte del popolo, sorse un pri-mo saloncino da adibire per il cul-to, là in fondo alla lunghissima via Crispi, cui seguirà nel breve tempo l’edificazione di altri vani, compresa la suggestiva Grotta della Madonna di Lourdes, presto tappa obbligata, non solo per gli abitanti del Rione “Nanni”.

Una ragione in più, questa, per-ché ancor prima che fosse consacra-ta nel 1969 l’attuale mastodontica

INTORNO A MARIA REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA

Angelo Cappello

STORIA DI UNA COMUNITÀ La lungimiranza di Don Nicola Leone trasformò un rione in una grande famiglia

Anno I - N. 3 - Maggio 2012

L’erezione a parrocchia nel 1962 a opera del Vescovo di Lecce Francesco Minerva

costruzione in carparo, nel 1962 ap-punto, il Vescovo Minerva decidesse di formalizzare l’atto di erezione a Parrocchia in quel freddo pomerig-gio domenicale dell’11 febbraio, in cui a riscaldare l’angusta e spoglia chiesetta provvisoria ci furono solo le preghiere, i canti e la gioia di chi, ed erano tantissimi, insieme a Don Nicola avevano a lungo sognato, sperato, lottato, sofferto e contribu-ito al raggiungimento di un così de-siderato traguardo.

Anche quest’anno il calendario degli appuntamenti religiosi sarà scandito da nove Cele-

brazioni Eucaristiche, una per ogni giorno della novena, a cominciare da sabato 26 Maggio. Dopo la veglia ma-riana, alle ore 20.30 di venerdì 1 Giu-gno, i festeggiamenti religiosi giunge-ranno al culmine con la tradizionale processione per le vie del paese di sabato 2 Giugno, accompagnata dal Piccolo Concerto Bandistico “E. Mu-sarò” di Squinzano, e la Celebrazione Eucaristica nel giorno della Solennità di Maria Regina, domenica 3 Giugno alle ore 19.00, presieduta dal Parroco e animata dall’Ensamble “Cum Jubi-lo” di Lecce.

A far da cornice a questi mo-menti di raccoglimento e preghie-ra, il Comitato feste “Maria Regina”,

sempre forte della partecipazione e dell’impegno dei suoi membri, pro-pone due appuntamenti davvero in-teressanti. Sabato 2 Giugno, alle ore 21.00, si esibirà nella piazza antistan-te la chiesa Tyna Maria Casalini, can-tante, autrice e compositrice, nonché direttrice del coro “Black on White”.

Domenica 3 giugno invece, a partire dalle ore 21.00, prima la per-formance di Marcella, talento emer-gente della musica pop italiana, che ha calcato per la prima volta le scene nel programma televisivo XFactor, subito dopo il concerto di Gianni Nazzaro, che ci farà rivivere i favolosi anni ’70.

Da segnalare, inoltre, la Mostra del Ricamo a cura dell’Apostolato di Preghiera della Parrocchia, che sarà inaugurata sabato 26 Maggio alle ore 20.00.

Fervono i preparativi quindi, per una festa molto sentita e che, soprat-tutto in quest’anno carico di ricor-renze, potrà sicuramente contare su una nutrita partecipazione.

IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI E CIVILI

SUL PALCO GIANNI NAZZAROE MARCELLA DA X-FACTORLino Cataldi

NUMERO CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 20,30 DEL 20-05-2012