3 Agosto - Parrocchia S. Chiara | Official Website · Signore Gesù, anche oggi abbiamo...

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3 Agosto Tra sogno e realtà

MOMENTO DI DESERTO:

1. Ti piace quello che fai

quotidianamente?

2. Vorresti cambiare alcune

attività delle tue giornate e

metterci qualcosa di nuovo

che più ti piace?

3. A fine giornata, solitamente,

rifletti su quello che hai

fatto?

4. Ti senti costretto nel fare le

cose oppure le fai con

voglia?

Preghiera della sera:

Dal Vangelo di Matteo

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve,

e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una

pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose

buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele

domandano!

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge

ed i Profeti .Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla

perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via

che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la

trovano![...] Non chiunque mi dice: Signore, Signore,

entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del

Padre mio che è nei cieli.

Tutti:

Signore Gesù,

anche oggi abbiamo sperimentato

la tua presenza in mezzo a noi,

abbiamo sperimentato che Tu ci ami di un amore fedele,

che non ci abbandona mai.

Grazie per tutto ciò che ci hai donato,

per le persone che abbiamo incontrato e conosciuto

meglio,

per le esperienze che ci hai dato la gioia di condividere.

Grazie,perché anche oggi

la tua mano è stata su di noi,

guidando ogni nostra azione.

Custodiscici in questa notte e veglia sul nostro riposo.

Amen.

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4 Agosto

“Stai chiamando proprio me??”

Preghiera del mattino:

Signore Gesù Cristo, pastore Buono delle nostre

anime, tu che conosci le tue pecore e sai come

raggiungere il cuore dell'uomo, apri la mente ed

il cuore di quei giovani che cercano e attendono

una Parola di verità per la loro vita; fa loro

sentire che solo nel mistero della tua

incarnazione oggi trovano piena luce; risveglia

il coraggio di coloro che sanno dove cercare

verità, ma temono che la tua richiesta sia troppo

esigente; scuoti l'animo di quei giovani che

vorrebbero seguirti, ma non sanno vincere

l'incertezza e le paure, e finiscono per seguire

altre voci ed altri sentieri senza sbocco.

Tutti:

Tu che sei la Parola del Padre, Parola che crea e che salva,

Parola che illumina e sostiene i cuori,

vinci con il tuo Spirito le resistenze e gli indugi degli animi indecisi;

suscita in coloro che tu chiami il coraggio della risposta d'amore:

Eccomi, Manda me.

Vergine Maria, giovane figlia di Israele

sorreggi con il tuo materno amore quei giovani,

ai quali il Padre fa sentire la sua Parola;

e sostieni coloro che sono già consacrati.

Ripetano a Te il si di una donazione gioiosa e irrevocabile.

Amen.

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LETTERA DI GESU’ AD UN RAGAZZO Caro______________

Ti conosco da sempre e da sempre ti cerco, solo ora ti scrivo rendendomi conto di quanto sei cresciuto e di

come ora sei tu a fare le scelte che una volta prendevano per te i tuoi genitori.

Ieri mentre ti guardavo mi sono reso conto che dovevo farti sapere quanto tu sia importante per me e quanto

tutto ciò che sei e che fai sia indispensabile. Proprio per questo ho bisogno di te come di tutti per realizzare la

nostra felicità. Mi rivolgo a te come in Galilea ad un gruppo di pescatori…

16 Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti

in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”. 18 E

subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo

e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20 Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo

sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

… e come ad un pubblicano seduto al suo banco di lavoro…

9 Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse:

“Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.

Certo non sempre ricevo una risposta così spontanea ed entusiasta, molti rifiutano di cambiare la propria vita

perché è difficile staccarsi dai propri interessi, questo incontro può esserti d'esempio:

17 Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui,

gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna? ”. 18 Gesù gli disse: “Perché mi

chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non

commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”.

20 Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. 21 Allora

Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e

avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. 22 Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto,

poiché aveva molti beni.

Lo so che è difficile, lo è anche per me e a chi mi segue non l'ho mai nascosto. Molti di quelli che mi stanno

vicino si lasciano spesso prendere dall'entusiasmo delle cose facili, ma il progetto che fatichiamo a costruire

assieme chiede delle scelte a volte intransigenti.

57 Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: “Ti seguirò dovunque tu vada”. 58 Gesù gli rispose:

“Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il

capo”. 59 A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose: “Signore, concedimi di andare a seppellire prima

mio padre”. 60 Gesù replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di

Dio”. 61 Un altro disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa”. 62 Ma

Gesù gli rispose: “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di

Dio”.

Chi riesce a riconoscere la vera felicità non trova affatto illogiche certe scelte difficili e per spiegartelo ti

posso ripetere quello che ho già raccontato ai miei discepoli.

44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi

va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45 Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46 trovata una perla di grande

valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Anche a te faccio la stessa proposta: "Vieni e seguimi"

Pensaci un po' su, io ti aspetto: alla prossima!

Ciao, Gesù

GUIDA ALLA RIFLESSIONE

Hai mai pensato che sono le tue decisioni a disegnarti il futuro?

Che futuro vuoi?

Che cosa pensi che Dio abbia preparato per la tua vita?

In che modo pensi che Lui possa mostrarti il suo volere / In che modo ti chiama?

Tu cosa sei disposto a fare per la felicità degli altri?

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Preghiera della sera

Dal Vangelo di Luca

Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per

udire la parola di Dio, Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e

lavavano le reti. Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco

da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.

Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e gettate le reti per

pescare». Simone gli rispose: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla;

però, secondo la tua parola, getterò le reti». E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti

si rompevano. Allora fecero segno ai loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli

vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che affondavano. Simon Pietro, veduto ciò, si gettò

ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Perché spavento

aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, e così

pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone:

«Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono

ogni cosa e lo seguirono.

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5 agosto

“quando sono debole, è allora che sono forte”

Preghiera del mattino Dalla seconda lettera ai Corinzi

Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella

carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di

questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti

basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò

quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi

compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce

sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono

forte.

Tutti:

Signore proteggici nelle difficoltà che, come in questa

giornata e in questo campo,

incontreremo nella nostra vita.

Non permettere che possiamo perderci d’animo e

dimenticare quanto tu ci ami.

Fa’ che possiamo trovare la forza di rialzarci nonostante

tutti gli ostacoli che incontreremo

e insegnaci a riconoscere le qualità che tu ci hai donato.

Cel: Illumina, Signore i nostri sensi con la luce del tuo Spirito, perché possiamo essere sempre

fedeli a te, che con la tua sapienza ci hai creati e con la tua provvidenza ci giudichi. Per il nostro

Signore …

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Veglia sotto le stelle:

“LA SCALATA VERSO LE BEATITUDINI”

TAPPA 1: “Beati gli afflitti, perché saranno consolati.” Dal Vangelo di Luca

Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi

un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia

non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In

preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che

cadevano a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la

tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

PREGHIERA: Mio Dio, eccomi davanti a te, povero, piccolo, spoglio di tutto. lo non sono nulla,

non ho nulla, non posso nulla... Tu sei il mio tutto, tu sei la mia ricchezza.

Mio Dio, ti ringrazio di aver voluto che io non fossi nulla davanti a te... Ti ringrazio delle delusioni,

delle ingiustizie, delle umiliazioni. Riconosco che ne avevo bisogno. O mio Dio, sii benedetto

quando mi provi. Annientami sempre più. Che io sia nell'edificio non come la pietra lavorata e

levigata dalla mano dell'artista, ma come il granello di sabbia oscuro, sottratto alla polvere della

strada.

Mio Dio, ti ringrazio di avermi lasciato intravedere la dolcezza delle tue consolazioni. Ti ringrazio

di avermene privato. Non rimpiango nulla se non di non averti amato abbastanza. Non desidero

nulla se non che la tua volontà sia fatta. O Gesù, la tua mano è dolce, perfino nel culmine della

prova. Che io sia crocifisso, ma crocifisso per te.

GENERAL DE SONIS

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TAPPA 2: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.”

Dal Vangelo di Giovanni

Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva

dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva

presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le

disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma

la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna

samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose:

«Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti

chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per

attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del

nostro padre Giacobbe, che

ci diede questo pozzo e ne

bevve lui con i suoi figli e

il suo gregge?». Rispose

Gesù: «Chiunque beve di

quest'acqua avrà di nuovo

sete; ma chi beve

dell'acqua che io gli darò,

non avrà mai più sete, anzi,

l'acqua che io gli darò

diventerà in lui sorgente di

acqua che zampilla per la

vita eterna». «Signore, gli

disse la donna, dammi di

quest'acqua, perché non

abbia più sete e non

continui a venire qui ad

attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui».Rispose la donna: «Non

ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello

che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu

sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il

luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su

questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi

adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed

è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali

adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la

donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa».

Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».

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In quel momento giunsero i suoi discepoli

e si meravigliarono che stesse a discorrere

con una donna. Nessuno tuttavia gli disse:

«Che desideri?», o: «Perché parli con

lei?». La donna intanto lasciò la brocca,

andò in città e disse alla gente: «Venite a

vedere un uomo che mi ha detto tutto

quello che ho fatto. Che sia forse il

Messia?». Uscirono allora dalla città e

andavano da lui.

Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì,

mangia». Ma egli rispose: «Ho da

mangiare un cibo che voi non conoscete».

E i discepoli si domandavano l'un l'altro:

«Qualcuno forse gli ha portato da

mangiare?». Gesù disse loro: «Mio cibo è

fare la volontà di colui che mi ha mandato

e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci

sono ancora quattro mesi e poi viene la

mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri

occhi e guardate i campi che già

biondeggiano per la mietitura. E chi miete

riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete.

Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non

avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».

Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha

detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con

loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna:

«Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che

questi è veramente il salvatore del mondo».

PREGHIERA: Fa', o Signore, che desideri la giustizia con la stessa brama con cui si desidera il cibo

e la bevanda quando si è tormentati dallo stimolo della fame e della sete, perche allora sarò saziato.

Di che sarò saziato se non di giustizia? Sarò saziato in questa vita, perché il giusto si farà più giusto

e il santo più santo... Ma la sazietà perfetta l'avrò nel cielo, dove la giustizia eterna ci sarà data con

la pienezza del tuo amore. « Sarò satollo... quando si presenterà alla mia vista la tua gloria ».

[Ma in questa vita] avrò sempre sete perché non cesserò di desiderarti, o mio Bene supremo, e vorrò

possederti sempre più... Avrò sempre sete, ma sempre mi disseterò perche avrò in me la fonte

zampillante per la vita eterna... Sarò sempre assetato di giustizia, ma tenendo le labbra sempre

attaccate alla fonte che avrò in me stesso, la sete non mi sarà penosa, né mai mi accascerà... La

fonte è superiore alla mia sete, la sua ricchezza più grande del mio bisogno.

J. B. BOSSUET

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TAPPA 3: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.”

Dal Vangelo di Luca

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei

tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo

rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato

alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il

giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di

male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai

nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con

me nel paradiso».

PREGHIERA: Fa', o Signore, che io abbia il cuore

pieno di compassione per i miseri, che sia incline a

compatire, pronto a soccorrere, che mi ritenga più

beato nel dare che nel ricevere. Fa' che sia facile a

perdonare e sappia resistere alla collera; che non

acconsenta mai alla vendetta e in tutte le cose considèri

le necessità degli altri come mie: che la mia anima sia

impregnata della rugiada della tua misericordia, il mio

cuore traboccante di pietà, in modo che sappia farmi

tutto a tutti... e sia così morto a me stesso da non vivere

più che per il bene altrui.

SAN BERNARDO

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TAPPA 4: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.”

Dalla seconda Lettera ai Corinzi

Sia benedetto Dio, Padre del Signore

nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso

e Dio di ogni consolazione, il quale ci

consola in ogni nostra tribolazione

perché possiamo anche noi consolare

quelli che si trovano in qualsiasi genere

di afflizione con la consolazione con cui

siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti,

come abbondano le sofferenze di Cristo

in noi, così, per mezzo di Cristo,

abbonda anche la nostra consolazione.

PREGHIERA: O pietosissimo Gesù mio, io

non ardisco chiederti né croci né afflizioni,

ma aiutato dalla tua forte ispirazione, con

vivo, desiderio dal fondo del mio cuore mi

rimetto e mi abbandono a te. Se ti parrà

bene, o altissimo Signore, che io sia molto

travagliato da tutti gli uomini con il tuo aiuto

sopporterò ogni pena a lode del tuo santo

nome, purché io patisca innocente; qualora

poi fossi colpevole, sopporterò i tormenti a

gloria e lode della tua santissima giustizia, il

cui onore mi sarà sempre più caro del mio

proprio. E quando sarò nel fondo dei dolori

griderò a te con il buon ladrone: « Io,

Signore, molto giustamente patisco questi

tormenti, ma tu non hai fatto nulla di male;

Signore, ricordati di me nel tuo Regno .

B. ENRICO SUSONE

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6 agosto

C’è qualcuno che crede in me!!

Preghiera del mattino Dal Vangelo di Luca

Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le

accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a

guarire quanti avevano bisogno di cure.

Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si

avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché

vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per

alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona

deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da

mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che

cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo

noi a comprare viveri per tutta questa

gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.

Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi

di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere

tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci,

alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la

benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché

li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a

sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati:

dodici ceste.

Tutti:

O Signore, tu sei l’artista della nostra vita,

per ognuno hai dipinto una storia.

Hai scritto un progetto perché vuoi che la nostra vita

sia una musica bellissima.

In questo mondo che spesso è triste e stanco,

ci chiami ad essere i tuoi colori,

per donare la vita a tutti:

la gioia di un sorriso, la gioia del tuo Vangelo.

Non sappiamo ancora

chi saremo da grandi:

donaci il tuo coraggio, donaci la tua generosità,

donaci la tua amicizia,

perché già oggi possiamo renderci disponibili

alla tua chiamata dicendo sì,

sarà l’opera d’arte più bella del mondo! Amen

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Test guidato “Mi fido di me?” 1 - > POCO 2 -> ABBASTANZA 3 -> MOLTO 4 –> MOLTISSIMO

1 QUANDO RICONOSCI I TUOI DIFETTI, LI SAI ACCETTARE?

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2 PENSI CHE SI DEBBANO PRENDERE DA SOLI LE DECISIONI IMPORTANTI?

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3 PENSI CHE UN BRUTTO VOTO A SCUOLA SIA DEMORALIZZANTE?

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4 PER TE E’ FACILE AMMETTERE DI AVERE TORTO?

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5 TI CONSIDERI UNA PERSONA PIACEVOLE?

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6 TI IMPORTA DEL GIUDIZIO DEGLI ALTRI?

______________________________________________________________________

7 QUANDO STAI CON GLI ALTRI FAI DECIDERE A LORO O FAI VALERE LE TUE IDEE?

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8 DI SOLITO RESTI FERMO SULLE TUE IDEE?

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9 PREFERISCI PARLARE PIUTTOSTO CHE ASCOLTARE?

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10 PENSI SPESSO A QUELLO CHE VORRESTI FARE DA GRANDE?

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11 RIESCI SEMPRE A REAGIRE ALLE DIFFICOLTA’?

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12 PENSI DI CONOSCERE I TUOI PREGI E I TUOI DIFETTI?

______________________________________________________________________

13 TI SENTI SEMPRE A TUO AGIO NEI TUOI AMBIENTI (SCUOLA, FAMIGLIA,

PARROCCHIA)?

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14 E’ GIUSTO VERGOGNARSI DEGLI ERRORI COMMESSI?

______________________________________________________________________

15 CONFIDI TUTTI I TUOI SEGRETI AGLI AMICI?

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16 TI IMBARAZZA PARLARE IN PUBBLICO?

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17 SOSTIENI E DIFENDI SEMPRE I TUOI AMICI IN OGNI SITUAZIONE O HAI PAURA

DEL GIUDIZIO ALTRUI?

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18 QUANDO PRENDI UNA DECISIONE INFORMI SUBITO QUALCUNO?

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19 PER TE E’ FACILE FIDARSI DELLE PERSONE?

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20 DIO E’ RESPONSABILE DEI NOSTRI SUCCESSI E FALLIM ENTI?

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Storia del falco; Il falco pigro : Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al

Maestro di Falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno

dei due falchi era perfettamente addestrato. "E l'altro?" chiese il re. "Mi dispiace, sire, ma l'altro

falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di

curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell'albero su cui è stato posato il primo giorno. Un

inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo". Il re convocò veterinari e guaritori ed

esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco. Incaricò del compito i membri della

corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté schiodare il falco dal suo ramo. Dalla

finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull'albero, giorno e

notte. Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema. Il

mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava

superbamente tra gli alberi del giardino. "Portatemi l'autore di questo miracolo", ordinò. Poco dopo

gli presentarono un giovane contadino. "Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago,

per caso?" gli chiese il re. Intimidito e felice, il giovane spiegò: "Non è stato difficile, maestà. Io ho

semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare".

Preghiera della sera

Dio solo può dare la fede,

tu, però, puoi dare la tua testimonianza;

Dio solo può dare la speranza,

tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli;

Dio solo può dare l’amore,

tu, però, puoi insegnare all’altro ad amare;

Dio solo può dare la pace,

tu, però, puoi seminare l’unione;

Dio solo può dare la forza,

tu, però, puoi dare sostegno ad uno scoraggiato;

Dio solo è la via,

tu, però, puoi indicarla agli altri;

Dio solo è la luce,

tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti;

Dio solo è la vita,

tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio

di vivere;

Dio solo può fare ciò che appare impossibile,

tu, però, potrai fare il possibile;

Dio solo basta a sé stesso,

egli, però, preferisce contare su di te.

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Saluti...