28 settembre 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo al sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini. Il sin- daco di Montenero di Bisaccia è all’avanguardia nella gestione del patrimonio del suo comune. In un periodo di forte congiuntura economica, il primo cittadino del paese basso molisano ha riorganizzato tutto il comparto patrimoniale riu- scendo a valorizzarlo in modo moderno ed ef- ficace trasformandolo in uno strumento di autosostentamento per le casse comunali. E di questi tempi, riteniamo non sia cosa di poco conto. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 196 - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Nicola Travaglini Il Tapiro del giorno lo diamo all'Opposizione Comune di Campobasso. In merito all'orga- nizzazione della manifestazione Vivi la tua città, c'è stato qualche consigliere che ha cri- ticato l'organizzazione della stessa e la scelta delle parti canore. Eppure, l'iniziativa non ha inciso sulle casse comunali e, di certo, non potevano essere grandi nomi della musica leggera ad esibirsi in città. Anche perchè sarebbe stato contrario a qualsiasi etica in questo momento. E' pur vero che l'opposizione deve svolgere il suo ruolo ma non può giocare solo allo sfascio o a dire no. Il Tapiro del giorno all’opposizione del Comune di Campobasso Asrem, il nuovo dg Pirazzoli spacca la Giunta Servizio a pagina 5

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Il grande bluff

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Page 1: 28 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo al sindaco di

Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini. Il sin-

daco di Montenero di Bisaccia è all’avanguardia

nella gestione del patrimonio del suo comune.

In un periodo di forte congiuntura economica, il

primo cittadino del paese basso molisano ha

riorganizzato tutto il comparto patrimoniale riu-

scendo a valorizzarlo in modo moderno ed ef-

ficace trasformandolo in uno strumento di

autosostentamento per le casse comunali. E di

questi tempi, riteniamo non sia cosa di poco

conto.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino

Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)

Tel.: 0874.1919119

Fax: 0874.49441

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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzione

La collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 196 - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Nicola Travaglini

Il Tapiro del giorno lo diamo all'Opposizione

Comune di Campobasso. In merito all'orga-

nizzazione della manifestazione Vivi la tua

città, c'è stato qualche consigliere che ha cri-

ticato l'organizzazione della stessa e la

scelta delle parti canore. Eppure, l'iniziativa

non ha inciso sulle casse comunali e, di

certo, non potevano essere grandi nomi della

musica leggera ad esibirsi in città. Anche

perchè sarebbe stato contrario a qualsiasi

etica in questo momento. E' pur vero che

l'opposizione deve svolgere il suo ruolo ma

non può giocare solo allo sfascio o a dire no.

Il Tapiro del giorno

all’opposizione del

Comune di Campobasso

Asrem, il nuovo dg Pirazzoli spacca la Giunta

Servizio a pagina 5

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“Est modus in rebus”.

Ci sono Regioni che sanno difendere

i propri interessi e Regioni, al contrario,

incapaci di farlo. In quest’ultima catego-

ria svetta la Regione Molise che, ad

esempio, a differenza della consorella

toscana, non è capace di farsi valere nei

confronti di Trenitalia colpevole, a maglie

larghe, di una lunga serie di intoppi e di

disagi procurati ai viaggiatori molisani di-

retti a Napoli e a Roma.

La cronaca regionale è zeppa di corri-

spondenze in cui si segnalano accidenti

di varia natura (carrozze sporche, porte

che non funzionano, guasti alle motrici,

ritardi mai giustificati e comunicati ai

passeggeri, soppressione di corse, e chi

più ne ha più ne metta) a dimostrazione

della assoluta inincidenza della Regione

Molise a mettere in chiaro le cose e, so-

prattutto, a chiedere e ad ottenere il pa-

gamento delle penali contrattuali.

Differentemente, la Regione Toscana –

riferiscono le cronache nazionali – per

gli stessi accidenti capitati ai viaggiatori

molisani ha imposto a Trenitalia di pa-

gare una penale di oltre 600mila euro.

La differenza di comportamento è tal-

mente evidente che esime il cronista dal

commentarla. Ciò vuol dire soprattutto

che la Regione Toscana, a differenza

della consorella molisana, ha messo in

atto tutti i controlli previsti dal contratto

di servizio con Trenitalia per vedere san-

zionate le violazioni degli standard di

qualità del viaggio. A tale scopo non ha

infatti lesinato uomini e risorse.

Le cronache toscane riferiscono che

sono stati 145 gli ispettori inviati sui treni

dalla Regione e che i controlli effettuati

alla fine hanno sommato una cifra astro-

nomica: 14.263 nel solo 2012. Cosa

abbia fatto e in che misura la Regione

Molise non siamo in grado di quantifi-

carlo in quanto la Regione Molise si

guarda bene dal mettere in luce i propri

doveri e le proprie responsabilità.

L’unica certezza sono e rimangono i

problemi e le insoddisfazioni dei viaggia-

tori molisani alle prese con Trenitalia

sulle tratte ferroviarie per Napoli e

Roma, problemi e insoddisfazioni pun-

tualmente e reiteratamente riportati dalle

pagini dei giornali e dai microfoni delle

radio e delle televisioni locali.

Non risulta invece alcuna notizia sui

controlli regionali e sui risultati, semmai

sono stati fatti.

Per cui, mentre in Toscana il disagio

procurato ai viaggiatori ha generato un

costo salatissimo per Trenitalia, nel Mo-

lise il disagio sofferto dai viaggiatori ri-

mane inopinatamente un vantaggio

economico per la società di trasporto su

rotaia. Ribadiamo: “Est modus in rebus”.

Ci sono Regioni che sanno difendere i

propri interessi e Regioni, al contrario,

incapaci di farlo.

Dardo

228 settembre 2014

La Regione Molise finora non è riuscita a farsi risarcire da Trenitalia le varie disfunzioni lamentate dai viaggiatori

TAagliolto

di Domenico Di Lisa

Ho appreso che i consiglieri regionali penta-

stellati del Molise hanno predisposto e si ac-

cingono a presentare una proposta di legge

riguardante l’abolizione dei vitalizi in godi-

mento dagli ex consiglieri regionali. Non co-

nosco nel merito la proposta né mi interessa

entrare nei dettagli della stessa che, evidente-

mente, per essere validamente approvata ri-

sponde ai requisiti di legittimità costituzionale

richiesta per tutte le leggi.

Nel merito mi riservo, eventualmente, di in-

tervenire successivamente.

Mi preme invece sottolineare come sulla

materia specifica e su quella più generale ri-

guardante i privilegi ed i costi della politica il

ritardo delle istituzioni è incredibile ed ha pro-

dotto effetti devastanti.

Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, a

condizione però che gli interventi di riduzione

dei costi della politica non siano come quelli

del Consiglio regionale del Molise, che con la

legge regionale n°10/2013 invece di ridurre

ha aumentato gli emolumenti degli eletti (altro

che la virtuosità della Regione Molise sban-

dierata dal presidente Niro), provocando l’in-

dignazione generale e la tiepidezza degli

eletti grillini che forse sentitisi scavalcati dalla

proposta di legge popolare l’hanno di fatto

boicottata.

In questo modo non credo si renda un buon

servizio e non certo si riavvicinano i cittadini

alla politica.

Per quanto mi riguarda non ricorro mai alla

legge del taglione e dichiaro fin da ora il mio

plauso per la iniziativa ma non posso non ri-

cordare, agli smemorati e quei consiglieri

che quando intervengo sulla materia vengono

presi dall’orticaria, che nel lontano 2004 ho

presentato la proposta di legge che preve-

deva il dimezzamento delle indennità e l’abo-

lizione del vitalizio. E forse è utile ricordare le

motivazioni che adducevo nella relazione illu-

strativa.

Non tutti coloro che considerano chi sta in

parlamento o alla regione una persona privile-

giata possono essere tacciati di qualunqui-

smo o di atteggiamento antipolitico.

Analogamente non va demonizzata l'idea di

chi ritiene che il politico di professione o colui

che è "prestato" alla politica per anni è lon-

tano dai problemi e dalla vita di molti suoi con-

cittadini.

Dobbiamo cogliere l'elemento di verità che

in quel giudizio è contenuto soprattutto oggi

che è aperto il dibattito e lo scontro sulla ne-

cessità della riforma del sistema previden-

ziale, che è aperto il confronto sul declino e

sull'impoverimento del Paese, che le famiglie

appartenenti al ceto medio non riescono, con

il reddito che percepiscono, ad arrivare a fine

mese senza intaccare i loro risparmi.

Non possiamo, per giustificarci, trincerarci

dietro l'alibi dei direttori generali, dei dirigenti

regionali e dei manager delle ASL che guada-

gnerebbero più dei Consiglieri regionali.

Poniamoci il problema di come rimettere in

discussione anche le loro spettanze e chie-

diamoci se la privazione dai nostri privilegi ci

consente di fare con maggiore facilità, ed

anche con maggiore serenità, scelte impopo-

lari che pure molte volte siamo costretti a

compiere.

E' obiettivamente difficile, in una regione

nella quale il 26,2% delle famiglie vive al di

sotto della soglia di povertà, trovare una giu-

stificazione alla norma che prevede che un

consigliere regionale che ha svolto una legi-

slatura a 60 anni matura il diritto al vitalizio,

che è almeno pari allo stipendio di un inse-

gnante. Il fondo di previdenza per gli ex con-

siglieri regionali nel 2004 presenta un

disavanzo di 2.335.000 euro.

Fra 10 anni perderà quasi 5 milioni di euro

all’anno. Non possiamo permetterci un lusso

del genere; tra l’altro è profondamente ingiu-

sto nei confronti degli altri cittadini.

Se non riconsideriamo radicalmente il no-

stro status è impossibile scrollarci di dosso

l'etichetta di "privilegiati" che non hanno l'au-

torevolezza ed il diritto di decidere sulle sorti

di chi non riesce con il proprio salario o la pro-

pria pensione ad arrivare a fine mese, se un

salario o una pensione ce l’ ha. Tantomeno

siamo credibili sulla necessità di fare uno

sforzo collettivo per salvare il futuro di questa

Regione, se la richiesta è rivolta solo agli altri.

Sono passati dieci anni.

L'intervento

Vitalizi, dieci anni fa la mia proposta

Esiste un protocollo a garanzia della qualità del viaggio?Non si hanno notizie sui controlli e sui risultati, semmai sono stati fatti

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ISERNIA. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ri-tornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili". Cantava così Anto-nello Venditti e chissà se pensava a Iorio e Patriciello quando ha scrittola canzone "Amici mai". Perchè si ha la sensazione che, con o senzastrette di mano, i due big del centrodestra molisano non saranno maiamici. L'incontro che si è tenuto ieri a Isernia per presentare la lista delle

provinciali con Ricci a capo si è concluso con una stretta di mano pro-prio tra Patriciello che ha bulgerato Iorio alle regionali del 2013. Come?Facendo una sua lista con il centrosinistra e Frattura. "E' stato sollecitato dai giornalisti" spiega Iorio a telefono riferendosi

al gesto della stretta di mano. Della serie: che dovevo fare, dire di no? In fondo, il candidato alla pre-

sidenza da contrapporre a Brasiello (centrosinistra) lo ha scelto Iorio. ERicci si è candidato al Comune di Venafro proprio contro lo sconfittoMario Pietracupa, cognato dell'eurodeputato Patriciello. C'é un problema però, anzi, una peculiarità tipica del buon Aldo: lui

vuole stare con un piede in due staffe. A sinistra se conviene, a destra per convenienza. E così, in sala, davanti

ai vari esponenti (Ulisse Di Giacomo, Filoteo Di Sandro e tutti gli altri

amministratori locali) l'eurodeputato molisano annuncia: dobbiamo es-sere uniti noi di centrodestra perchè dobbiamo creare un'alternativavalida, e parla affermando che questo governo regionale sta conducendoil Molise alla perdita dell'autonomia. Ed ancora: Michele e Ulisse che come me frequentano Roma sanno

che il governo nazionale non dialoga con la Regione Molise perchè nonsa chi sono gli interlocutori. Denigrando Paolo Frattura, l'intera giuntaregionale nonchè i parlamentari del centrosinistra Ruta, Leva e Venittelli.Salvo poi uscire dalla sala e dire a Teleregione Molise: "Il governo Frat-

tura va sostenuto per salvare l'autonomia regionale" e a Telemolise: "ConMichele non c'è mai stata l'ascia di guerra , solo incomprensioni. Dob-biamo dialogare tutti insieme in modo costruttivo, anche con il centro-sinistra, per salvare l'autonomia regionale". Dal canto suo Iorio non hapeli sulla lingua ad affermare che le "scelte politiche non possono essereinfluenzate da rapporti personali. E i rapporti personali sono noti".Dal canto suo, tra strette di mano, sorrisi e pugnalate alle spalle, Ruta

se la ride... ma a denti stretti. Perchè Ruta sa perfettamente, come Iorio,chi è Patriciello ma allo stesso tempo è responsabile di quell'alleanza da-tata 2012 per vincere le elezioni. Perchè se il Molise non funziona con questo centrosinistra, una cosa

è certa: il consigliere delegato alla Programmazione è Vincenzo Cotugno,cognato di Patriciello. Vero è che Ruta potrebbe rispondere: l'accordo loha fatto Frattura, io non c'entro. Ma al momento il Molise non ha bisognodi Ponzio Pilato. Di enigma sul futuro ce ne sono tanti. Tutti in guerra contro tutti in cerca di riposizionamenti personali. A de-

stra e a sinistra in una battaglia senza esclusione di colpi.

328 settembre 2014

TAagliolto

Ho conosciuto la Toscana prim’ancora della chiusura di quel contrattoagrario, la mezzadria, che l’ha modellata sotto l’aspetto sociale, econo-mico, politico e, soprattutto, culturale. Parlo di aspetto culturale e faccio riferimento ai protagonisti di questo

contratto, durato sette secoli, che ha caratterizzato un’organizzazionedell’agricoltura della quale non sento alcuna nostalgia, anche se è da ri-marcare il vuoto lasciato e non colmato da altre forme di organizza-zione, in Toscana come altrove in Italia. Un aspetto che rende ancor piùdebole la nostra agricoltura.Ho avuto la fortuna di conoscere gli ultimi mezzadri rimasti quelli

che avevano nella mente il duro rapporto con il proprietario della fat-toria, il padrone, ma anche il rapporto, l’identità con il territorio cheloro avevano contribuito ad arricchire di paesaggio. Molti di essi impegnati nelle organizzazioni sindacali e professionali; nei

partiti della sinistra, in particolare nel Pci; nelle amministrazioni locali e,anche, nel Parlamento e, con la nascita delle Regione Toscana nel 1970,anche in questa nuova istituzione, da protagonisti. Numerosi i consiglieri,gli assessori e, anche, presidenti della Regione Toscana, che ricordavanola loro origine e, per tanti, la diretta esperienza di mezzadri, insieme auna gran parte dei sindaci che si sono succeduti dopo la liberazione enegli anni che hanno caratterizzato la fine del secolo scorso.Non sono pochi quelli che, nel corso del tempo vissuto in Toscana,

sono diventati i miei maestri. È così che oggi, ancor più di allora, faccioricorso a quanto da loro ho imparato per capire la realtà segnata dapadroni senza volti (diversamente da quelli con cui avevano a che fare imezzadri), che si nascondono dietro le quote azionarie, i consigli di am-ministrazioni, le lobby ed altro ancora, annullando ogni elemento umanoe, primo fra tutti, il cuore, con la sua dose di amore e di odio.

C’è da credere che, una volta uccisa la vecchia dialettica, hanno presoil sopravvento gli elementi peggiori del carattere dei nuovi padroni, qualiil potere, l’ingordigia, il non rispetto di sé e degli altri, soprattutto dellanatura, che è diventata la vittima di questo loro potere assoluto e tuttoper il profitto. Padroni senza più patria, che vuol dire senza identità, spie-tati, il più delle volte persone al disopra di ogni sospetto, grazie a un usoguidato e spregiudicato della comunicazione.Contro questi nuovi pa-droni anche i miei maestri mezzadri avrebbero avuto un attimo di sban-damento, giusto il tempo di riprendersi e ridare spazio alla voglia dicercare la soluzione giusta a cui aggrapparsi per affrontare la nuova si-tuazione. La soluzione capace di aprire ed aprirsi a un nuovo ragiona-mento e renderlo punto di appoggio per ripartire. In pratica, prendere consapevolezza di quel grande valore che loro

avevano collaborato a modellare, il territorio, fino a renderlo con suoipaesaggi un unicum. Il Piano d’interesse territoriale (Pit) con valenza di piano paesaggistico,

in fase di approvazione in Toscana, sembra ispirato a questa necessità etrova, stranamente, critici proprio quelli che lo dovrebbero applaudire,non foss’altro che per il coraggio avuto da chi si è fatto promotore dellasua stesura e presentazione in una fase in cui il potere economico vuoleessere applaudito per le capacità che ha di distruggere il territorio e, conesso, il suo paesaggio. Ecco che il territorio vincente della Toscana, raf-forzato dal piano, per il padrone di oggi, che del territorio ha bisognopiù che mai per alimentare il suo profitto, può diventare un esempiopericoloso proprio nella parte in cui si vuole dare forza e continuità alrapporto agricoltura-territorio, che è tanta parte del successo del pae-saggio. E, così, là dove il paesaggio è diventato un valore aggiunto per l’im-

presa agricola, soprattutto vitivinicola, si trasforma in una ragione discontro proprio da parte di chi dovrebbe appellarsi alla salvaguardia etutela di questo paesaggio, non solo per difendere l’impresa e la centra-lità dell’agricoltura, ma il territorio, e, con esso, il paesaggio e il suo pre-zioso valore aggiunto. In Toscana e, ancor più, nel resto dell’Italia, dove l’assalto al territorio

continua con cento ettari di superficie rubati ogni giorno alla produ-zione di cibo per dare spazio al cemento. Tutto questo alla vigilia dellagrande esposizione internazionale, Expo 2015 di Milano, che parla di“nutrire il pianeta”, e, per di più, nel momento in cui vengono messi inluce i primati che le eccellenze agroalimentari danno all’Italia. Ricordoche queste eccellenze sono tali perché devono la loro qualità al terri-torio e alla professionalità dei nostri produttori e trasformatori. Losanno bene i produttori e trasformatori toscani che hanno dato i primivini Doc e Docg (Dop), come pure quelli veneti o emiliano romagnoli,che si contendono il primato delle eccellenze, con la Sicilia che va re-cuperando posizioni per dimostrare la bellezza e la bontà del suo splen-dido territorio. La Toscana può diventare davvero, con l’approvazione del piano prima

citato un importante esempio per le altre regioni e, se questo succede,mettere in atto quell’inversione di tendenza di cui ha urgente bisognoil nostro Paese per ridare fiato al territorio e porre fine al saccheggiodell’unica miniera d’oro che abbiamo. Ma, ripensando ai miei maestri mezzadri e alla lunga esperienza vissuta

in Toscana, sono certo che il confronto in atto porterà questa stupendaregione a indicare la buona strada, quella sulla quale vale la pena incam-minarsi.

Pasquale Di Lena

In Toscana è in fase di approvazione il Piano d’interesse territoriale. Nel Molise è in corso il Piano di distruzione territorialeSenza nostalgia di un passato, che è stato anche lotte e sfruttamento, occorre però riflettere sul rispettodella natura e del paesaggio in un contesto in cui rischiamo di diventare schiavi del potere, dell'ingordigiae del profitto. Chi si nasconde dietro le quote azionarie, i consigli di amministrazioni, le lobby?

Patriciello sta con Iorio, appoggia Frattura e denigra il governo regionale

La stretta di mano del centrodestra crea subbuglio e apre a nuove frontiere

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Perché il Consiglio Regionale non

dice nulla rispetto all’avvio dei lavori per

la costruzione degli impianti di bio-

masse?

Eppure, appena due giorni fa, aveva

votato all’unanimità un ordine del giorno

che sottoponeva a verifica la possibilità

di evitare le costruzioni. Ciò che risulta

evidente anche da questa vicenda è

l’assenza da tempo di una corretta e

adeguata programmazione della Re-

gione.

Questo ha fatto sì che in Molise si as-

sistesse a una proliferazione di im-

pianti di produzione di energia: dalle

pale eoliche in molte parti del territo-

rio (risulta infatti che il Molise ne

abbia più di quante previste dalla

normativa europea), agli impianti tur-

bogas passando per gli altri impianti di

biomasse.

Tutto ciò ha portato a una situazione

nella quale in Molise si produce più

energia rispetto al fabbisogno effettivo,

senza che tutto ciò abbia prodotto bene-

ficio per le famiglie e le imprese.Per

queste ragioni, anche in questo caso,

troviamo sbagliato installare nuovi im-

pianti per di più in un’area che rientra nel

parco del Matese.

Si parla di valorizzare il turismo, la cul-

tura, l’ambiente ma poi si fanno scelte

che contraddicono questa priorità.

Meglio tardi che mai. Dopo aver ten-

tato di conoscere l'idea di monsignor

Bregantini sulle biomasse nel Matese,

sia la centrale da 33 Mw che quella

appartenente indirettamente a Frat-

tura e direttamente ai suoi soci (che

peraltro sembra stiano vendendo l'au-

torizzazione a terzi imprenditori), ecco

che il Vescovo di Campobasso-Bo-

jano, ieri mattina, in un apposito in-

contro con la CONSULTA

REGIONALE della pastorale del La-

voro, Giustizia, Pace e Custodia del

Creato - riunione già programmata da

tempo - ha con chiarezza esaminato

la situazione creatasi in seguito alla

decisione del Consiglio Regionale di

autorizzare la costruzione di due cen-

trali a biomasse, poste ai piedi del Ma-

tese.

Dopo aver raccolto accurate infor-

mazioni di natura tecnico-scientifica e

in ascolto delle crescenti preoccupa-

zioni popolari, espresse anche dai vari

consigli comunali e dalle manifesta-

zioni in atto, il Vescovo eleva la sua

accorata voce di Pastore di queste co-

munità e del territorio matesino.

Chiede, a chi ne ha potere, di fer-

mare subito i lavori, iniziati con molta

superficialità e troppa fretta.

Inoltre, visti i continui cambi di pro-

prietà delle aziende che hanno in

capo i detti impianti, manifesta il ragio-

nevole dubbio che vi possano essere

in futuro pericolose infiltrazioni mala-

vitose.

Ancora un volta,poi, si registra il di-

spiacere di vedere che davanti a

scelte di tutti non si è ascoltato “il pa-

rere di tutti”. La nostra popolazione

andava invece ben informata e con-

sultata, come forma di vera partecipa-

zione democratica.

Infine, l’arcivescovo Bregantini, riba-

disce le indicazioni molte volte

espresse sul futuro delle nostre terre,

che, a detta di tutti, hanno ben altre

vocazioni.

Si tratta cioè di continuare sulla

strada della valorizzazione del tipico,

che il Matese da sempre esprime con

abbondanza: un ambiente curato, un

paesaggio ricco di biodiversità, il

museo diocesano che sorgerà a breve

nel palazzo vescovile di Bojano, il sin-

golare museo di paleontologia di San

Polo, la tradizionale industria casearia

locale, senza parlare dell’importanza

del rispetto del Tratturo, in armonia

con la civiltà contadina.

Ci piace chiudere il nostro accorato

appello con le forti parole di papa

Francesco: le tante foreste dell’Amaz-

zonia, spogliate di tutto, diventano

terra che non si può coltivare e che

non può dare vita.

Questo è il peccato nostro: di sfrut-

tare la terra e non lasciare che lei ci

dia quello che ha dentro!. Questa è

una delle più grandi sfide della nostra

epoca: convertirci ad uno sviluppo

che sappia rispettare il creato.

L’Addetto Stampa

Rita D’addona

428 settembre 2014

TAagliolto

Meglio tardi che mai, il vescovo chiede al governatore di stoppare gli affari dei soci

Bregantini a Frattura:Ferma le biomasse

"Domattina sarò presente alla manifestazione di

Boiano contro la costruzione degli impianti a bio-

masse nel territorio del Matese.

Lo ritengo un dovere politico come parlamentare

di questa Regione e un dovere morale come citta-

dino del Molise.

Sarò' anche in udienza dal Prefetto, se il comitato

dei Sindaci lo riterrà' utile.

Infine, sto preparando una interrogazione parla-

mentare urgente al Ministro dell' Ambiente che pre-

sentero' la prossima settimana.

E' il momento della mobilitazione contro questo

scempio ambientale e contro chi ritiene che gli inte-

ressi personali debbano essere anteposti alla sa-

lute e al benessere di tutti". Sono le parole del

senatore Ncd Ulisse Di Giacomo che domenica alle

16 parteciperà alla manifestazione di protesta orga-

nizzata dal comitato Matese Arcobaleno alle 16 a

Bojano.

Tutto pronto per la protesta nel Matese

Di Giacomo risponde presente alla mobilitazione contro lo scempio di chi guarda solo ai propri interessi personali

Il coordinamento regionale del Molise di

Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla manife-

stazione prevista domani mattina a Bojano

per ribadire il proprio no alla costruzione

delle due centrali biomasse nell'area mate-

sina. "Le biomasse non rappresentano quella

idea di sviluppo che noi da sempre soste-

niamo - afferma il coordinatore regionale Gi-

gino D'Angelo - esse vanno invece in dire-

zione contraria rispetto alla nostra sensibilità

che vede l'ambiente, l'agricoltura di qualità, il

turismo, la cultura quali elementi imprescin-

dibili per uno sviluppo ecosostenibile del

Molise.

Domani saremo a Bojano per ribadire

questi concetti insieme alle popolazioni del

territorio, agli amministratori, ai sindaci, a

quanti credono che il Matese debba essere

tutelato per divenire, dopo quasi un quarto

di secolo di ritardo, Parco Nazionale del Ma-

tese. La nostra contrarietà è totale e lo riba-

diremo in qualsiasi sede necessaria."

Il Coordinatore Regionale

Gigino D'Angelo

Sel insorge: le biomasse non rappresentano lo sviluppo

Ambiente: si svegliaanche la Cgil

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Il delegato alla cultura del presidente della giunta regionale Paolo

di Laura Frattura, il consigliere Domenico Ioffredi, ha cancellato l’or-

chestra stabile del Molise dalla dotazione strutturale della Fonda-

zione Molise Cultura, esibendo con questa decisione un gravissimo

limite di cultura, in questo caso musicale.

Ignorando che a Campobasso da oltre 40 anni agiscono con

grande acume e professionalità “Gli amici della Musica”, associazione

nata e tenuta in vita in ossequio alla necessità di dare ad un colletti-

vità che si vuole ritenere civile, il piacere della musica colta. Altret-

tanto vale, sebbene con altra natura, per l’attività del Conservatorio

di Musica “Lorenzo Perosi” che con la presidenza del già rettore

dell’università del Molise, Giovanni Cannata, è lievitato sotto il profilo

professionale, ha assunto maggiore spessore e maggiore incidenza

nel chiedere collaborazione e nel darla.

Nel suo caso, nel dare musica, buona musica, con costanza, proprio

alla Fondazione Molise Cultura, distribuendo intelligentemente le ri-

sorse professionali del corpo docente e degli alunni del Conserva-

torio attraverso rappresentazioni, concerti, serate e quant’altro

attraverso la musica è possibile creare per il diletto e la sensibilità

degli ascoltatori.

E’ questa, la risposta nobile alla volgarità culturale di chi ha deciso

che l’orchestra stabile del Molise fosse un peso finanziario per la Re-

gione e non un segno distintivo.

La breve premessa per richiamare l’attenzione su “I Concerti d’Au-

tunno” programmati dal Conservatorio e, in particolare, sul concerto

dei professori Angelo Miele e Michele Francesco Battista (bayan e

pianoforte) con la studentessa Maria Miele (al violoncello), in pro-

gramma mercoledì alle ore 19.30, presso l’Auditorium Ex-Gi.

L’insolita formazione ha al proprio attivo numerosi concerti in Ita-

lia e all’estero con favorevoli consensi da parte del pubblico e della

critica. Inoltre, singolarmente, i tre musicisti sono risultati vincitori di

numerosi concorsi nazionali ed internazionali.

Questo il programma: Musiche di : Musiche di : B. Molique from

Characteristic Pieces op.61 n.1 , per bayan e pianoforte; C. Debussy

sonata per violoncello e pianoforte in re minore; S. Rachmaninoff

sonata op. 19 per violoncello e pianoforte in sol minore.

528 settembre 2014

TAagliolto

Nel campo della musica,Ioffredidistrugge, Cannata ricompone

Programmata dal Conservatorio “Perosi” la stagione dei concerti d’autunno

CAMPOBASSO. Mauro Pirazzoli.

Ecco il nome su cui è ricaduta la

scelta del governo Frattura che sa-

bato 27 settembre 2014 ha nomi-

nato il nuovo direttore generale

dell'Asrem. Una scelta passata di

misura all'interno dell'esecutivo con

soli 3 voti favorevoli. Hanno fian-

cheggiato Frattura solo l'esterno

Nagni e l'assessore Facciolla.

Non ha partecipato al voto, in-

vece, il Partito Democratico con

Scarabeo e Petraroia.

Dunque non si è trovato l'accordo

sul nome dell'avvocato proveniente

dal Policlinico di Tor Vergata.

Ed il nome di Mauro Pizzaroli

compare nella storia del 2008: "Sti-

pendi d'oro al Policlinico di Tor Ver-

gata" che ha visto andare a

processo l'ex governatore del Lazio

Marrazzo, l'allora rettore dell'ate-

neo Alessandro Finazzi Agrò, e tre

attuali manager dell'azienda sanita-

ria.

Rispettivamente Enrico Bollero,

direttore generale, quello ammini-

strativo Mauro Pirazzoli e il diret-

tore sanitario Isabella

Mastrobuono.

Abuso d'ufficio è il reato conte-

stato dai magistrati di piazzale Clo-

dio a tutti e cinque gli indagati, che

ora rischiano di finire a processo.

Sotto accusa la direzione della

struttura ospedaliera interna alla

seconda università capitolina, che

violando i tetti massimi retributivi

avrebbe beneficiato di compensi e

premi maggiori, ben oltre il limite

stabilito dalla legge, grazie alla

complicità del rettore dell'epoca e di

Marrazzo.

In quegli anni, infatti, nacque la

Fondazione del Policlinico Tor Ver-

gata, un sodalizio tra la Regione e

l'università che ne assumevano il

controllo congiunto.

Secondo le indagini, si legge

nelle carte della Procura, fu proprio

Marrazzo, in qualità di presidente

della Fondazione, a procurare in-

tenzionalmente a Bollero, "su isti-

gazione dello stesso e comunque

con la complicità del medesimo, un

ingiusto vantaggio patrimoniale di

rilevante entità con corrispondente

grave danno per la Fondazione e la

Regione Lazio".

Processo per abuso d'ufficio,

sugli stipendi gonfiati di alcuni diri-

genti del Policlinico di Tor Vergata,

che si concluso il 4 novembre 2013

davanti all'ottava sezione penale

del tribunale di Roma con una con-

danna, tre assoluzioni e due pro-

scioglimenti per prescrizione del

reato si è chiuso. con una con-

danna e tre assoluzioni.

Un anno e sei mesi di reclusione

è la condanna inflitta al direttore ge-

nerale Enrico Bollero mentre sono

stati assolti l'ex governatore del

Lazio, Piero Marrazzo, il direttore

amministrativo Mauro Pirazzoli e il

direttore sanitario Isabella Mastro-

buono.

gr

Asrem, il nuovo dg Pirazzolispacca la Giunta

Petraoria e Scarabeo non partecipano alla votazioni per l'assunzione del professionista che arriva da Tor Vergata

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Page 8: 28 settembre 2014

Domanie ricorre la festività di

San Michele Arcangelo, Patrono

della Polizia di Stato.

Anche quest’anno la celebra-

zione di S. Michele Arcangelo,

proclamato patrono e protettore

della Polizia da Papa Pio XII il

29 settembre 1949, sarà ac-

compagnata dalla decima edi-

zione dell’iniziativa denominata

“Family Day”, finalizzata a favo-

rire momenti di incontro tra il

personale ed i propri familiari

con visite nei luoghi e negli am-

bienti di lavoro.

La cerimonia ufficiale pre-

vede, alle ore 11.00, presso la

Cattedrale di questo Capo-

luogo, la celebrazione di una

Santa Messa officiata dall’Arci-

vescovo Metropolita di Campo-

basso-Bojano, Mons. Gian

Carlo BREGANTINI, alla quale

è prevista la presenza delle

massime autorità civili e militari

e degli allievi di alcune classi

dell’Istituto Comprensivo “Co-

lozza” di Campobasso.

Lo scorso 15settembre dopo

avere atteso la piena ripresa del-

l’attività dei CSA, e delle Associa-

zioni di quartiere, l’Assessore alle

Politiche per il Sociale, d’intesa

con il primo cittadino, ha convo-

cato per sabato 20 settembre i

Presidenti di tutti i Centri Sociali

Anziani e di tutte le Associazioni di

quartiere della città.

La riunione, tenutasi presso la

Sala Consiliare del Comune, è

stata l’occasione per discutere

delle azioni che l’Amministrazione

intende mettere in campo per mi-

gliorare la qualità della vita nei

quartieri e per promuovere un

nuovo patto intergenerazionale, di

cui i CSA, assieme alle Associa-

zioni di quartiere, dovranno essere

protagonisti.

Così come annunciato sabato, il

sindaco Antonio Battista e l’asses-

sore Alessandra Salvatore ten-

gono a precisare che

l’amministrazione comunale, nella

sua parte politica ed in quella tec-

nica, sarà maggiormente partecipe

nella vita istituzionale ed associa-

tiva dei Centri sociali, nei limiti

delle prerogative di autonomia e

delle reciproche responsabilità e

sta già calendarizzando sopralluo-

ghi ed incontri presso ciascuna

sede, così da potere verificare le

diverse situazioni di criticità. L’am-

ministrazione di Campobasso c’è e

il primo colpo lo ha già battuto.

San Michele, polizia

in festa per il santo patrono

8

28 settembre 2014 Campobasso

Centri sociali,l’amministrazionecomunale c’è

Secondo appuntamento con lo

spettacolo musicale in lingua ar-

bereshe che ha già allietato gli

spettatori termolesi a metà set-

tembre, promosso dal Comune di

Campomarino, in qualità di capo-

fila dei quattro comuni di mino-

ranza arbereshe, e finalizzato alla

valorizzazione della lingua e della

cultura arbereshe. Il sindaco di

Campobasso Antonio Battista e L’

assessore alla cultura Dott.ssa

Emma De Capoa hanno accolto

favorevolmente e con entusiasmo

la proposta di ospitare la manife-

stazione dando la piena disponibi-

lità a partecipare. Questa

sera in piazza Municipio a

Campobasso, alle ore

20.30, si esibiranno i gruppi

“Quifti”, “Yllazet te reg-

jenda” e “Antonella Pelilli e

Max Fuschetto” per allie-

tare gli intervenuti con

canti, musiche e poesie.

Il progetto gode, inoltre,

del patrocinio dell’ assesso-

rato alla Cultura della Re-

gione Molise, in particolare

è stato il consigliere dele-

gato Nico Ioffredi a impe-

gnarsi affinché questo

progetto fosse realizzato.

“Cultura Arbereshe in tour” fa tappa a Campobasso

Page 9: 28 settembre 2014

Anche quest’anno a Campobasso

torna l’appuntamento con la più famosa

iniziativa di volontariato ambientale in

Italia “Puliamo il Mondo”, che da 22 anni

vede migliaia di volontari pronti per

azioni concrete ed efficaci a favore del-

l’ambiente. Legambiente invita tutti oggi

ad essere dei “protagonisti green” pronti

a prendersi cura della propria città con

azioni concrete a favore dell’ambiente.

L’iniziativa di quest’anno organizzata

dal Circolo Legambiente “E. Cirese” di

Campobasso, la Gioventù Francescana,

unitamente al Comune di Campobasso si

svolgerà nel cuore della città, ed in par-

ticolare nella zona adiacente l’ex stadio

Romagnoli.

Nello specifico si procederà alla boni-

fica delle aree verdi prossime allo stadio,

l’area che conduce alla zona universita-

ria ed il parcheggio di viale Manzoni.

Il messaggio che i volontari vogliono

lanciare in questa edizione di Puliamo il

Mondo è “insieme costruiamo bellezza”.

In una città come quella di Campobasso,

in passato conosciuta anche come la

“città giardino”, dove salvo alcune ecce-

zioni, non sono presenti eccessivi casi di

degrado ambientale, si vuole lanciare un

invito ad una maggiore tutela e salva-

guardia delle aree verdi, potenziandole e

risistemandole per renderle fruibili alla

collettività proprio a partire dall’area del-

l’ex Romagnoli.

In prossimità di un’area, della quale

solo poche settimane fa in occasione

dell’arrivo di Papa Francesco, si è potuto

apprezzare la bellezza e l’enorme po-

tenzialità, si terrà anche una catechesi

sui temi dell’ambiente e dell’ecologia cu-

rata dai ragazzi della Gi.Fra. che rilance-

ranno il monito di recente lanciato dal

pontefice a favore della custodia della

natura e dell’ambiente.

Oggi presso il Sacrario Militare del Castello Manforte si terrà la Ce-

rimonia Commemorativa dei 100 anni dallo scoppio della Prima guerra

mondiale e per il 150° dalla Fondazione della Croce Rossa Italiana, or-

ganizzata dal Comitato Provinciale di Campobasso.

Nel corso della Cerimonia sarà deposta una corona d’alloro alla me-

moria di tutti i Caduti di tute le guerre e delle Operazioni di Pace, un do-

vuto e giusto ricordo ai militari, civili e Volontari caduti per la Patria.

Inoltre, saranno ricordate le Sorelle Margherita Kaiser Parodi, infer-

miera Volontaria della Croce Rossa Italiana che si distinse per il suo eroi-

smo e fu decorata al valor militare, con la medaglia di bronzo, il 19 mag-

gio 1917, con motivazione il cui alto significato stende una luce di gloria

sulla sua tomba lontana e la Sorella Maria Cristina Luinetti uccisa il 9

novembre 1993 a colpi di pistola mentre prestava servizio presso il Po-

liambulatorio Italia di Mogadiscio, della missione IBIS Mogadiscio (So-

malia).

All’evento prenderanno parte le autorità civili, militari e religiose, non-

ché i gonfaloni della Regione, Provincia e Comune di Campobasso, uni-

tamente alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Prosegue incessante l’attività di

controllo del territorio svolta dalla

Polizia di Stato nella Provincia di

Campobasso, in particolar modo

nel capoluogo e nei Comuni di Ter-

moli e Larino, predisposta per pre-

venire e contrastare specifiche

fenomenologie di criminalità dif-

fusa e garantire il rispetto della le-

galità ed il soddisfacimento delle

attese di sicurezza dei cittadini.

Tali servizi sono stati realizzati

con il contributo del Reparto Pre-

venzione Crimine, della Polizia

Stradale, dell’Ufficio Prevenzione

Generale e Soccorso Pubblico,

della Squadra Mobile e della

Squadra Amministrativa sotto il di-

retto coordinamento della Divi-

sione Polizia Anticrimine.

In particolare, negli ultimi giorni

sono stati controllati 202 veicoli ed

identificate 293 persone. Nel

corso dei servizi sono state conte-

state 13 infrazioni al Codice della

Strada, ritirati 3 documenti di abi-

litazione alla guida e deferite 4

persone all’Autorità Giudiziaria,

delle quali una in stato di arresto

poiché trovata in possesso di un

quantitativo di stupefacente pari

a circa 2 chilogrammi. Al ri-

guardo, infatti, nella serata del 23

settembre u.s., gli uomini della

Squadra Mobile di Campobasso,

sulla scorta di mirate indagini, in

Termoli, traevano in arresto un

operaio trentaseienne. Opera-

zione eseguita dopo specifici ap-

postamenti e con la collaborazione

del personale della Polizia Ferro-

viaria di Termoli e delle unità cino-

file di Napoli. Sono stati, altresì,

predisposti ed effettuati specifici

controlli di natura amministrativa a

9 esercizi commerciali, proce-

dendo con 2 sanzioni amministra-

tive, 4 sequestri penali e 3 se-

questri amministrativi.

L’intensificazione dei servizi di

polizia sul territorio ha consentito

di ottenere una significativa ridu-

zione di reati nel periodo 01 ago-

sto – 25 settembre u.s. rispetto al

medesimo periodo dell’anno pre-

cedente.

Nella Provincia di Campo-

basso, infatti, si è registrata una

generale diminuzione dei delitti

denunciati all’Autorità, passati da

1124 a 841. Dall’esame di talune

tipologie di reati, ad esempio i

furti sono scesi da 563 a 494; le

rapine da 7 a 5; le truffe e le frodi

informatiche da 60 a 47 ed i dan-

neggiamenti da 131 a 87.

L’attività straordinaria di con-

trollo del territorio continuerà

anche nel prossimo mese di otto-

bre. Verrà intensificata, inoltre,

specifica attività volta alla preven-

zione dei fenomeni del bullismo e

dello spaccio di sostanze stupefa-

centi nei pressi delle istituzioni

scolastiche.

9

28 settembre 2014Campobasso

Ordine e sicurezza, servizi straordinari di controllo della polizia

Puliamo il Mondo fa tappaa Campobasso

Celebrazione commemorativaper i 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale

Page 10: 28 settembre 2014

TERMOLI. Annunciata all’indomani delle

elezioni amministrative, la trasformazione

della coalizione termolese, cartello eletto-

rale pentagrammato con a capo Remo Di

Giandomenico, ha tolto il velo ufficialmente

ieri sera, nella convention ospitata all’hotel

Modena, casa politica del Gattone, la

nuova coalizione dei cittadina.

Un’aggregazione che guarda al territorio,

a un nuovo modello di politica lontana dai

partiti e vicina alla gente. Deluso dal cen-

trodestra dello iorismo e dal nuovo centro-

sinistra, ormai lasciato al proprio destino,

come è evidente anche nelle diverse posi-

zioni assunte all’opposizione nel comune

di Termoli, l’ex deputato Udc e la sua squa-

dra di fedelissimi vuole voltare pagina.

Un doppio evento, prima mediatico, per

la presentazione del progetto, quindi il

classico conviviale per serrare le fila tra gli

aderenti e riuscire a proporsi ancora una

volta come punto di riferimento. Un sim-

bolo che richiama un fiore, col campo blu

per rinnovare il mare nel pensiero di chi è

a Termoli, con volti più o meno noti e la si-

curezza di voler puntare al coinvolgimento

dei giovani per la rinascita della politica lo-

cale

URURI. Brutta avventura per una famiglia di

Ururi l'altra sera. Un operaio Sevel arriva dal-

l’ultima località del Cratere allo stabilimento di

Atessa nella val di Sangro, ma quando sta per

entrare sulla linea, erano le 21.45, viene rag-

giunto d’urgenza telefonicamente dalla moglie.

Tre ladri incappucciati erano riusciti a intru-

folarsi nell’abitazione e disperata è stata la ri-

chiesta della consorte di far rientrare subito il

marito in paese.

Moglie e figli erano riusciti ad andare via

dall’appartamento per non trovarsi faccia a fac-

cia coi malviventi, rischiando anche altro, oltre

che la refurtiva.

Un colpo portato a termine in poco tempo,

forse mirato, poiché a sparire è stato l’oro, di

cui si immaginava presenza e nascondiglio

1028 settembre 2014 Termoli

TERMOLI. Ammodernare e rendere

sempre più efficaci le metodologie

ospedaliere riuscendo ad innalzare la

qualità in un’epoca di razionalizzazione

delle risorse.

La ricerca scientifica permette anche

questo connubio in apparenza assai

difficile, ma tra le branche in evoluzione

c’è quella della chirurgia radioguidata,

afferente alla medicina nucleare, al

centro ieri mattina a Termoli di un im-

portante confronto seminariale.

L’evento formativo curato dai dottori

Monaco, Franchella, Frusciante e

Murgo ha focalizzato le tecnologie in

uso per la biopsia. Non ha fatto man-

care il saluto dell’amministrazione lo-

cale il sindaco Angelo Sbrocca, così

come altri interventi da protocollo sono

stati quelli del direttore sanitario del-

l’ospedale San Timoteo Filippo Vitale e

dell’Ordine dei medici.

Si è discusso sulla ricerca e sulla

biopsia del “linfonodo sentinella”. In

particolare, nelle donne con diagnosi di

carcinoma mammella questa metodica

rappresenta una tappa fondamentale

per valutare la progressione della ma-

lattia.

La conoscenza della presenza o

meno di metastasi a livello dei linfonodi

ascellari, infatti, condiziona sia la cura

che la prognosi della malattia.

La chirurgia radioguidata ha aggiunto

un ulteriore strumento ai metodi tradi-

zionali usati dal chirurgo, permettendo

di identificare il tessuto da asportare

mediante “marcatura” pre-operatoria

della lesione (o sospetta tale) con un

radiofarmaco.

Tale elemento aggiuntivo richiede il

progressivo adattamento delle capacità

percettive da parte del chirurgo a utiliz-

zare in sede intra-operatoria le informa-

zioni provenienti da un sistema di

rilevazione delle radiazioni gamma

(sonde intra-operatorie per chirurgia ra-

dioguidata) sotto forma di segnali acu-

stici di intensità e/o frequenza

proporzionali alla quantità di radiazioni

rilevate.

Il successo della chirurgia radiogui-

data è testimoniato dalla sua crescente

diffusione, non soltanto nei centri ospe-

dalieri di alta specializzazione, ma

anche in ospedali più periferici, partico-

larmente per quanto riguarda la biopsia

radioguidata del linfonodo sentinella in

pazienti con carcinoma mammario o

con melanoma cutaneo maligno, che

rappresentano senza dubbio le due ap-

plicazioni più note e di comprovata effi-

cacia.

“La gente al centro della politica”

Brutta avventura per

una famiglia di Ururi

I ladri portano via l'oro

Per la donna è possibile con la chirurgia radioguidata del linfonodo sentinella

Biopsie meno invasive

La coalizione termolese di Remo Di Giandomenico si trasforma in partito

Rientra a casae trova i ladri

TERMOLI. Personale del Commissariato di P.S. di

Termoli ha applicato la misura degli arresti domiciliari

ad M.G. di anni 45, residente a Termoli, a seguito di

ordinanza emessa dal GIP del tribunale di Larino.

La persona ristretta, già sottoposta alla misura agli

obblighi di dimora, in più occasioni era stata sorpresa

durante i controlli eseguiti dal Commissariato ad allon-

tanarsi nelle ore notturne dalla propria abitazione, vio-

lando le prescrizione impartite dalla Autorità

Giudiziaria.

La citata ordinanza veniva notificata a M.G. da per-

sonale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato, che

sottoponeva l’uomo alla nuova misura più restrittiva,

con divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abi-

tazione e di comunicare con persone estranee al pro-

prio nucleo familiare.

Sono stati gli agenti del commissariato di Termolia riportare a casa un 45enne

Si allontanava dai domiciliari, fermato

Page 11: 28 settembre 2014

TERMOLI. Ancora un presidente oggi con noi; incon-

triamo il termolese Teresio Viotti e quando parliamo di

Viotti a Termoli si parla di permessi di guida, autoscuola

ed educazione stradale; eppure, Teresio oggi è anche il

presidente Nazionale del consorzio di network di Auto-

scuole italiane da Bolzano a Palermo denominato “La

nuova guida”.

Allora Teresio, per prima cosa ci racconti la “Nuova

guida”?

Teresio, parlando di percentuali di mortalità, come sono

cambiate negli ulti anni?

“Domanda interessantissima, questa, praticamente pro-

prio come consorzio della Nuova Guida abbiamo sotto-

scritto la carta europea della sicurezza stradale e in effetti

l’abbiamo sottoscritta nel decennio precedente anche per-

ché allora la comunità europea si era prefissata degli

obiettivi per ridurre la mortalità sulle strade. L’obiettivo nel

decennio 2001/2010 era quello di abbattere del 50% la

mortalità e diciamo che in Italia siamo stati quasi bravi

perché siamo riusciti a raggiungere la soglia del 47%; mi

spiego meglio, se negli anni 2000 morivano sulla strada

7000 persone all’anno, siamo scesi a 3500 e non è poco”.

Nonostante un codice della strada inasprito, la legge di

omicidio stradale stenta a essere ufficializzata ed appli-

cata e oggi, tra guida in stato di ebrezza o sotto sostanze

stupefacenti, il tasso maggiore di mortalità è causato da?

“Purtroppo l’alcool è una piaga a livello mondiale ma

sappiamo bene che non è soltanto questa la causa prima-

ria; praticamente contribuiscono anche queste sostanze

che ormai sono diventate di uso comune tra molti giovani

facendo poi dei mix micidiali tra alcool e sostanze stupe-

facenti che diventano delle bombe ad orologeria pronte

ad esplodere e a fare danni per loro stessi e per gli altri.

Qui voglio fare una chiosa senza voler essere un morali-

sta e bacchettone, si parla da tempo di liberalizzare le

droghe leggere, io posso anche essere d’accordo sul fatto

che una decisione del genere potrebbe servire ad evitare

la microcriminalità, però signori, non dimentichiamo che

qualcuno ha paragonato l’effetto di una canna a quello di

una sigaretta normale: io vi assicuro che non è così”.

Per noi esisteva il mito del diciottesimo compleanno per

prendersi la patente … esiste ancora?

“Ti dirò, per i giovani non costituisce più un’attrattiva

come lo era per noi, vedo praticamente l’approccio con la

guida che a volte avviene anche per ragazzi che hanno

compiuto i 20, 21 anni e talvolta anche per giovani lau-

reati. Penso che sia dovuto al fatto che prima non ave-

vamo molte distrazioni, oggi invece ce ne sono troppe.

Colgo l’occasione anche per dire che quando si parla d’in-

cidenti, di alcool e di droga si fa riferimento sempre ai gio-

vani, però io in base a quella che è la mia esperienza

posso dirti che tante volte ci sono anche dei comporta-

menti di gente che da tanti anni guida il veicolo. Non sa-

rebbe male sottoporsi di tanto in tanto a dei mini corsi di

aggiornamento che possono durare un paio di ore e, a tal

proposito, noi della nuova guida dalla fine di quest’anno

proporremo proprio questi mini corsi in base di rinnovo

patenti”.

… ma queste benedette rotonde, le hanno capite o no i

termolesi?

“Spieghiamo bene: ci sono due tipi di rotatoria, la rota-

toria tutt’ora più utilizzata è la rotatoria che viene chia-

mata “alla francese” perché i primi a utilizzarla sono stati

i francesi. In questo tipo di rotatoria la precedenza ce l’ha

chi sta dentro la rotatoria.

Come faccio a distinguere una rotatoria alla francese

da una rotatoria ordinaria? Bene, quando si entra in una

rotatoria alla francese in tutte le strade affluenti in questa

rotonda viene installato il segnale di dare precedenza sia

a destra che a sinistra ,quindi nel momento in cui c’è que-

sto segnale siamo tutti tenuti a fare attenzione; in questo

caso la precedenza ce l’ha chi al momento si trova dentro

l’alveo della rotonda stessa. Al contrario, altro tipo di rota-

toria nella quale non c’è di dare il segnale di precedenza

vale la regola di dare la precedenza a destra; questa, a

parer mio, è una regola abbastanza assurda, tant’è che

questo tipo di rotatoria sono in via di estinzione e anche

a Termoli non ce ne sono”.

TERMOLI. In attesa della ‘congrua

valutazione’ annunciata dall’asses-

sore Nagni al vertice in Prefettura

sulla vertenza Gtm, è partito oggi un

ordine di servizio da parte della dire-

zione aziendale della società che ge-

stisce il servizio di trasporto pubblico

locale in concessione nella città di

Termoli al personale dipendente.

“A seguito della mancata eroga-

zione delle risorse economiche do-

vute alla nostra azienda da parte

della Regione Molise, non saremo in

grado di garantire i servizi di tra-

sporto pubblico locale nel Comune di

Termoli a partire dall’1 ottobre 2014.

Il carburante a nostra disposi-

zione, necessario per lo svolgimento

dei sevizi, andrà ad esaurimento dal

01 ottobre 2014.

Si avvisa il personale di accertarsi

che dall’1 ottobre il gasolio residuo

negli autobus sia sufficiente per ef-

fettuare l’intero turno di lavoro in as-

soluta sicurezza, ovvero iniziare il

servizio assegnato per non correre il

rischio di lasciare il mezzo lungo le

strade della città di Termoli senza il

carburante sufficiente per rientrare in

deposito.

Questa azienda, pertanto, declina

ogni responsabilità circa i danni che

si verificheranno a seguito di even-

tuali fermi autobus durante lo svolgi-

mento del turno di lavoro

11

28 settembre 2014Termoli

TERMOLI. Serata gradevole e soprattutto ricca di spunti so-

lidali, quella organizzata al ristorante Cian dal Rotary club di

Termoli, dove vi è anche la sede sociale.

Un evento conviviale messo in piedi dal presidente Michele

Di Tomasso, che ha consegnato due strumenti musicali – un

sasssofono e un clarinetto – all’istituto Omnicomprensivo di

Guglionesi, che a sua volta li metterà a disposizione con la

formula del comodato d’uso a quelle famiglie di studenti che

hanno scelto l’insegnamento pomeridiano per i loro figli ma

che non possono permettersi di acquistarne uno.

Gli strumenti, donati anche grazie ai fondi raccolti nel corso

della serata di beneficenza organizzata dal club il 25 luglio

scorso al lido Gabbiano, che ha visto la partecipazione di nu-

merosi amici e della animazione del Dr. Why Molise-Abruzzo,

sono stati ritirati dalla dirigente dell’istituto, la professoressa

Maria Maddalena Chimisso, e dal professor Loris Fiore.

Presenti gran parte dei soci del Rotary Club, tra cui il vice

sindaco di Termoli Maricetta Chimisso.

Nel corso della cerimonia di consegna l’avvocato Di To-

masso, a nome del direttivo del Rotary club adriatico, ma

anche del Rotaract, presente anch’esso alla serata di benefi-

cenza del 25 luglio scorso, ha esplicitato le ragioni che hanno

indotto al varo di questa iniziativa, anche per fugare la per-

plessità di qualcuno che potrebbe pensare come strumenti

musicali in un contesto di piena sofferenza sociale vissuto sul

nostro territorio siano un cadeau lezioso e di nicchia.

L’importanza di formare le giovani generazioni e di contri-

buire all’autonomia scolastica che da manna si è rivelata man-

naia per gli istituti didattici, a causa di una drastica riduzione

delle risorse, è dirimente, anche per dare sfogo a passione e

talento di adolescenti che non possano contare su famiglie

con basi economiche solide.

Una iniziativa che rientra tra le prerogative di un club di ser-

vizio come è il Rotary di Termoli

Il Club di Termoli ha donato

due strumenti musicali

alla scuola di Guglionesi

E' l'educazione stradale il perno su cui fare ruotare le nuove attività

Rotatorie e nuova viabilità

I tagli regionali distruggono gli autobus

Il Rotary e la beneficenza

A Termoli torna il balloE' l'associazione Studio danze ad organizzare i nuovi corsi

Dal 1 ottobre potrebbero essere interrotte le corse di linea a Termoli

TERMOLI. Praticare a Termoli il ballo non è mai stato così semplice.

Prendono il via infatti, i corsi di ballo a cura di Filomena de Martino e Ni-

cola Colatriano presso l’Associazione “Studio danze 1” in via Pantelleria,

alle spalle di via Tremiti. “Facciamo balli di coppia, balli di gruppo e que-

st’anno anche i caraibici”, lo dice con orgoglio Filomena che in queste

parole descrittive racconta una passione più che decennale che vede in

lei e suo marito dei veri e propri esperti della disciplina.

Ballo a 360° dicevamo, e non è possibile negarlo perché davvero alla

“Studio danze 1” si trova di tutto, compresi istruttori di grande espe-

rienza nei balli di gruppo e nei caraibici che nel tempo sono diventati

partner della scuola quali l’insegnante Giordana Lanzone per i balli di

gruppo e Rino Mileno di Vasto per le danze caraibiche.

Non solo ballo sociale ma anche competitivo, ed è qui che nasce la

certezza di trovarsi nel posto giusto: “io e mio marito siamo nati come

competitori, abbiamo fatto la prima competizione nel ’91 e siamo andati

avanti per una ventina d’anni vincendo quattro campionati italiani e par-

tecipando a quattro campionati del mondo, in rappresentanza dell’Italia,

arrivando sempre in finale”.

Page 12: 28 settembre 2014

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