28 settembre 2014
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L'Oscar del giorno lo assegniamo al sindaco di
Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini. Il sin-
daco di Montenero di Bisaccia è all’avanguardia
nella gestione del patrimonio del suo comune.
In un periodo di forte congiuntura economica, il
primo cittadino del paese basso molisano ha
riorganizzato tutto il comparto patrimoniale riu-
scendo a valorizzarlo in modo moderno ed ef-
ficace trasformandolo in uno strumento di
autosostentamento per le casse comunali. E di
questi tempi, riteniamo non sia cosa di poco
conto.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino
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ANNO X - N° 196 - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Nicola Travaglini
Il Tapiro del giorno lo diamo all'Opposizione
Comune di Campobasso. In merito all'orga-
nizzazione della manifestazione Vivi la tua
città, c'è stato qualche consigliere che ha cri-
ticato l'organizzazione della stessa e la
scelta delle parti canore. Eppure, l'iniziativa
non ha inciso sulle casse comunali e, di
certo, non potevano essere grandi nomi della
musica leggera ad esibirsi in città. Anche
perchè sarebbe stato contrario a qualsiasi
etica in questo momento. E' pur vero che
l'opposizione deve svolgere il suo ruolo ma
non può giocare solo allo sfascio o a dire no.
Il Tapiro del giorno
all’opposizione del
Comune di Campobasso
Asrem, il nuovo dg Pirazzoli spacca la Giunta
Servizio a pagina 5
“Est modus in rebus”.
Ci sono Regioni che sanno difendere
i propri interessi e Regioni, al contrario,
incapaci di farlo. In quest’ultima catego-
ria svetta la Regione Molise che, ad
esempio, a differenza della consorella
toscana, non è capace di farsi valere nei
confronti di Trenitalia colpevole, a maglie
larghe, di una lunga serie di intoppi e di
disagi procurati ai viaggiatori molisani di-
retti a Napoli e a Roma.
La cronaca regionale è zeppa di corri-
spondenze in cui si segnalano accidenti
di varia natura (carrozze sporche, porte
che non funzionano, guasti alle motrici,
ritardi mai giustificati e comunicati ai
passeggeri, soppressione di corse, e chi
più ne ha più ne metta) a dimostrazione
della assoluta inincidenza della Regione
Molise a mettere in chiaro le cose e, so-
prattutto, a chiedere e ad ottenere il pa-
gamento delle penali contrattuali.
Differentemente, la Regione Toscana –
riferiscono le cronache nazionali – per
gli stessi accidenti capitati ai viaggiatori
molisani ha imposto a Trenitalia di pa-
gare una penale di oltre 600mila euro.
La differenza di comportamento è tal-
mente evidente che esime il cronista dal
commentarla. Ciò vuol dire soprattutto
che la Regione Toscana, a differenza
della consorella molisana, ha messo in
atto tutti i controlli previsti dal contratto
di servizio con Trenitalia per vedere san-
zionate le violazioni degli standard di
qualità del viaggio. A tale scopo non ha
infatti lesinato uomini e risorse.
Le cronache toscane riferiscono che
sono stati 145 gli ispettori inviati sui treni
dalla Regione e che i controlli effettuati
alla fine hanno sommato una cifra astro-
nomica: 14.263 nel solo 2012. Cosa
abbia fatto e in che misura la Regione
Molise non siamo in grado di quantifi-
carlo in quanto la Regione Molise si
guarda bene dal mettere in luce i propri
doveri e le proprie responsabilità.
L’unica certezza sono e rimangono i
problemi e le insoddisfazioni dei viaggia-
tori molisani alle prese con Trenitalia
sulle tratte ferroviarie per Napoli e
Roma, problemi e insoddisfazioni pun-
tualmente e reiteratamente riportati dalle
pagini dei giornali e dai microfoni delle
radio e delle televisioni locali.
Non risulta invece alcuna notizia sui
controlli regionali e sui risultati, semmai
sono stati fatti.
Per cui, mentre in Toscana il disagio
procurato ai viaggiatori ha generato un
costo salatissimo per Trenitalia, nel Mo-
lise il disagio sofferto dai viaggiatori ri-
mane inopinatamente un vantaggio
economico per la società di trasporto su
rotaia. Ribadiamo: “Est modus in rebus”.
Ci sono Regioni che sanno difendere i
propri interessi e Regioni, al contrario,
incapaci di farlo.
Dardo
228 settembre 2014
La Regione Molise finora non è riuscita a farsi risarcire da Trenitalia le varie disfunzioni lamentate dai viaggiatori
TAagliolto
di Domenico Di Lisa
Ho appreso che i consiglieri regionali penta-
stellati del Molise hanno predisposto e si ac-
cingono a presentare una proposta di legge
riguardante l’abolizione dei vitalizi in godi-
mento dagli ex consiglieri regionali. Non co-
nosco nel merito la proposta né mi interessa
entrare nei dettagli della stessa che, evidente-
mente, per essere validamente approvata ri-
sponde ai requisiti di legittimità costituzionale
richiesta per tutte le leggi.
Nel merito mi riservo, eventualmente, di in-
tervenire successivamente.
Mi preme invece sottolineare come sulla
materia specifica e su quella più generale ri-
guardante i privilegi ed i costi della politica il
ritardo delle istituzioni è incredibile ed ha pro-
dotto effetti devastanti.
Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, a
condizione però che gli interventi di riduzione
dei costi della politica non siano come quelli
del Consiglio regionale del Molise, che con la
legge regionale n°10/2013 invece di ridurre
ha aumentato gli emolumenti degli eletti (altro
che la virtuosità della Regione Molise sban-
dierata dal presidente Niro), provocando l’in-
dignazione generale e la tiepidezza degli
eletti grillini che forse sentitisi scavalcati dalla
proposta di legge popolare l’hanno di fatto
boicottata.
In questo modo non credo si renda un buon
servizio e non certo si riavvicinano i cittadini
alla politica.
Per quanto mi riguarda non ricorro mai alla
legge del taglione e dichiaro fin da ora il mio
plauso per la iniziativa ma non posso non ri-
cordare, agli smemorati e quei consiglieri
che quando intervengo sulla materia vengono
presi dall’orticaria, che nel lontano 2004 ho
presentato la proposta di legge che preve-
deva il dimezzamento delle indennità e l’abo-
lizione del vitalizio. E forse è utile ricordare le
motivazioni che adducevo nella relazione illu-
strativa.
Non tutti coloro che considerano chi sta in
parlamento o alla regione una persona privile-
giata possono essere tacciati di qualunqui-
smo o di atteggiamento antipolitico.
Analogamente non va demonizzata l'idea di
chi ritiene che il politico di professione o colui
che è "prestato" alla politica per anni è lon-
tano dai problemi e dalla vita di molti suoi con-
cittadini.
Dobbiamo cogliere l'elemento di verità che
in quel giudizio è contenuto soprattutto oggi
che è aperto il dibattito e lo scontro sulla ne-
cessità della riforma del sistema previden-
ziale, che è aperto il confronto sul declino e
sull'impoverimento del Paese, che le famiglie
appartenenti al ceto medio non riescono, con
il reddito che percepiscono, ad arrivare a fine
mese senza intaccare i loro risparmi.
Non possiamo, per giustificarci, trincerarci
dietro l'alibi dei direttori generali, dei dirigenti
regionali e dei manager delle ASL che guada-
gnerebbero più dei Consiglieri regionali.
Poniamoci il problema di come rimettere in
discussione anche le loro spettanze e chie-
diamoci se la privazione dai nostri privilegi ci
consente di fare con maggiore facilità, ed
anche con maggiore serenità, scelte impopo-
lari che pure molte volte siamo costretti a
compiere.
E' obiettivamente difficile, in una regione
nella quale il 26,2% delle famiglie vive al di
sotto della soglia di povertà, trovare una giu-
stificazione alla norma che prevede che un
consigliere regionale che ha svolto una legi-
slatura a 60 anni matura il diritto al vitalizio,
che è almeno pari allo stipendio di un inse-
gnante. Il fondo di previdenza per gli ex con-
siglieri regionali nel 2004 presenta un
disavanzo di 2.335.000 euro.
Fra 10 anni perderà quasi 5 milioni di euro
all’anno. Non possiamo permetterci un lusso
del genere; tra l’altro è profondamente ingiu-
sto nei confronti degli altri cittadini.
Se non riconsideriamo radicalmente il no-
stro status è impossibile scrollarci di dosso
l'etichetta di "privilegiati" che non hanno l'au-
torevolezza ed il diritto di decidere sulle sorti
di chi non riesce con il proprio salario o la pro-
pria pensione ad arrivare a fine mese, se un
salario o una pensione ce l’ ha. Tantomeno
siamo credibili sulla necessità di fare uno
sforzo collettivo per salvare il futuro di questa
Regione, se la richiesta è rivolta solo agli altri.
Sono passati dieci anni.
L'intervento
Vitalizi, dieci anni fa la mia proposta
Esiste un protocollo a garanzia della qualità del viaggio?Non si hanno notizie sui controlli e sui risultati, semmai sono stati fatti
ISERNIA. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ri-tornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili". Cantava così Anto-nello Venditti e chissà se pensava a Iorio e Patriciello quando ha scrittola canzone "Amici mai". Perchè si ha la sensazione che, con o senzastrette di mano, i due big del centrodestra molisano non saranno maiamici. L'incontro che si è tenuto ieri a Isernia per presentare la lista delle
provinciali con Ricci a capo si è concluso con una stretta di mano pro-prio tra Patriciello che ha bulgerato Iorio alle regionali del 2013. Come?Facendo una sua lista con il centrosinistra e Frattura. "E' stato sollecitato dai giornalisti" spiega Iorio a telefono riferendosi
al gesto della stretta di mano. Della serie: che dovevo fare, dire di no? In fondo, il candidato alla pre-
sidenza da contrapporre a Brasiello (centrosinistra) lo ha scelto Iorio. ERicci si è candidato al Comune di Venafro proprio contro lo sconfittoMario Pietracupa, cognato dell'eurodeputato Patriciello. C'é un problema però, anzi, una peculiarità tipica del buon Aldo: lui
vuole stare con un piede in due staffe. A sinistra se conviene, a destra per convenienza. E così, in sala, davanti
ai vari esponenti (Ulisse Di Giacomo, Filoteo Di Sandro e tutti gli altri
amministratori locali) l'eurodeputato molisano annuncia: dobbiamo es-sere uniti noi di centrodestra perchè dobbiamo creare un'alternativavalida, e parla affermando che questo governo regionale sta conducendoil Molise alla perdita dell'autonomia. Ed ancora: Michele e Ulisse che come me frequentano Roma sanno
che il governo nazionale non dialoga con la Regione Molise perchè nonsa chi sono gli interlocutori. Denigrando Paolo Frattura, l'intera giuntaregionale nonchè i parlamentari del centrosinistra Ruta, Leva e Venittelli.Salvo poi uscire dalla sala e dire a Teleregione Molise: "Il governo Frat-
tura va sostenuto per salvare l'autonomia regionale" e a Telemolise: "ConMichele non c'è mai stata l'ascia di guerra , solo incomprensioni. Dob-biamo dialogare tutti insieme in modo costruttivo, anche con il centro-sinistra, per salvare l'autonomia regionale". Dal canto suo Iorio non hapeli sulla lingua ad affermare che le "scelte politiche non possono essereinfluenzate da rapporti personali. E i rapporti personali sono noti".Dal canto suo, tra strette di mano, sorrisi e pugnalate alle spalle, Ruta
se la ride... ma a denti stretti. Perchè Ruta sa perfettamente, come Iorio,chi è Patriciello ma allo stesso tempo è responsabile di quell'alleanza da-tata 2012 per vincere le elezioni. Perchè se il Molise non funziona con questo centrosinistra, una cosa
è certa: il consigliere delegato alla Programmazione è Vincenzo Cotugno,cognato di Patriciello. Vero è che Ruta potrebbe rispondere: l'accordo loha fatto Frattura, io non c'entro. Ma al momento il Molise non ha bisognodi Ponzio Pilato. Di enigma sul futuro ce ne sono tanti. Tutti in guerra contro tutti in cerca di riposizionamenti personali. A de-
stra e a sinistra in una battaglia senza esclusione di colpi.
328 settembre 2014
TAagliolto
Ho conosciuto la Toscana prim’ancora della chiusura di quel contrattoagrario, la mezzadria, che l’ha modellata sotto l’aspetto sociale, econo-mico, politico e, soprattutto, culturale. Parlo di aspetto culturale e faccio riferimento ai protagonisti di questo
contratto, durato sette secoli, che ha caratterizzato un’organizzazionedell’agricoltura della quale non sento alcuna nostalgia, anche se è da ri-marcare il vuoto lasciato e non colmato da altre forme di organizza-zione, in Toscana come altrove in Italia. Un aspetto che rende ancor piùdebole la nostra agricoltura.Ho avuto la fortuna di conoscere gli ultimi mezzadri rimasti quelli
che avevano nella mente il duro rapporto con il proprietario della fat-toria, il padrone, ma anche il rapporto, l’identità con il territorio cheloro avevano contribuito ad arricchire di paesaggio. Molti di essi impegnati nelle organizzazioni sindacali e professionali; nei
partiti della sinistra, in particolare nel Pci; nelle amministrazioni locali e,anche, nel Parlamento e, con la nascita delle Regione Toscana nel 1970,anche in questa nuova istituzione, da protagonisti. Numerosi i consiglieri,gli assessori e, anche, presidenti della Regione Toscana, che ricordavanola loro origine e, per tanti, la diretta esperienza di mezzadri, insieme auna gran parte dei sindaci che si sono succeduti dopo la liberazione enegli anni che hanno caratterizzato la fine del secolo scorso.Non sono pochi quelli che, nel corso del tempo vissuto in Toscana,
sono diventati i miei maestri. È così che oggi, ancor più di allora, faccioricorso a quanto da loro ho imparato per capire la realtà segnata dapadroni senza volti (diversamente da quelli con cui avevano a che fare imezzadri), che si nascondono dietro le quote azionarie, i consigli di am-ministrazioni, le lobby ed altro ancora, annullando ogni elemento umanoe, primo fra tutti, il cuore, con la sua dose di amore e di odio.
C’è da credere che, una volta uccisa la vecchia dialettica, hanno presoil sopravvento gli elementi peggiori del carattere dei nuovi padroni, qualiil potere, l’ingordigia, il non rispetto di sé e degli altri, soprattutto dellanatura, che è diventata la vittima di questo loro potere assoluto e tuttoper il profitto. Padroni senza più patria, che vuol dire senza identità, spie-tati, il più delle volte persone al disopra di ogni sospetto, grazie a un usoguidato e spregiudicato della comunicazione.Contro questi nuovi pa-droni anche i miei maestri mezzadri avrebbero avuto un attimo di sban-damento, giusto il tempo di riprendersi e ridare spazio alla voglia dicercare la soluzione giusta a cui aggrapparsi per affrontare la nuova si-tuazione. La soluzione capace di aprire ed aprirsi a un nuovo ragiona-mento e renderlo punto di appoggio per ripartire. In pratica, prendere consapevolezza di quel grande valore che loro
avevano collaborato a modellare, il territorio, fino a renderlo con suoipaesaggi un unicum. Il Piano d’interesse territoriale (Pit) con valenza di piano paesaggistico,
in fase di approvazione in Toscana, sembra ispirato a questa necessità etrova, stranamente, critici proprio quelli che lo dovrebbero applaudire,non foss’altro che per il coraggio avuto da chi si è fatto promotore dellasua stesura e presentazione in una fase in cui il potere economico vuoleessere applaudito per le capacità che ha di distruggere il territorio e, conesso, il suo paesaggio. Ecco che il territorio vincente della Toscana, raf-forzato dal piano, per il padrone di oggi, che del territorio ha bisognopiù che mai per alimentare il suo profitto, può diventare un esempiopericoloso proprio nella parte in cui si vuole dare forza e continuità alrapporto agricoltura-territorio, che è tanta parte del successo del pae-saggio. E, così, là dove il paesaggio è diventato un valore aggiunto per l’im-
presa agricola, soprattutto vitivinicola, si trasforma in una ragione discontro proprio da parte di chi dovrebbe appellarsi alla salvaguardia etutela di questo paesaggio, non solo per difendere l’impresa e la centra-lità dell’agricoltura, ma il territorio, e, con esso, il paesaggio e il suo pre-zioso valore aggiunto. In Toscana e, ancor più, nel resto dell’Italia, dove l’assalto al territorio
continua con cento ettari di superficie rubati ogni giorno alla produ-zione di cibo per dare spazio al cemento. Tutto questo alla vigilia dellagrande esposizione internazionale, Expo 2015 di Milano, che parla di“nutrire il pianeta”, e, per di più, nel momento in cui vengono messi inluce i primati che le eccellenze agroalimentari danno all’Italia. Ricordoche queste eccellenze sono tali perché devono la loro qualità al terri-torio e alla professionalità dei nostri produttori e trasformatori. Losanno bene i produttori e trasformatori toscani che hanno dato i primivini Doc e Docg (Dop), come pure quelli veneti o emiliano romagnoli,che si contendono il primato delle eccellenze, con la Sicilia che va re-cuperando posizioni per dimostrare la bellezza e la bontà del suo splen-dido territorio. La Toscana può diventare davvero, con l’approvazione del piano prima
citato un importante esempio per le altre regioni e, se questo succede,mettere in atto quell’inversione di tendenza di cui ha urgente bisognoil nostro Paese per ridare fiato al territorio e porre fine al saccheggiodell’unica miniera d’oro che abbiamo. Ma, ripensando ai miei maestri mezzadri e alla lunga esperienza vissuta
in Toscana, sono certo che il confronto in atto porterà questa stupendaregione a indicare la buona strada, quella sulla quale vale la pena incam-minarsi.
Pasquale Di Lena
In Toscana è in fase di approvazione il Piano d’interesse territoriale. Nel Molise è in corso il Piano di distruzione territorialeSenza nostalgia di un passato, che è stato anche lotte e sfruttamento, occorre però riflettere sul rispettodella natura e del paesaggio in un contesto in cui rischiamo di diventare schiavi del potere, dell'ingordigiae del profitto. Chi si nasconde dietro le quote azionarie, i consigli di amministrazioni, le lobby?
Patriciello sta con Iorio, appoggia Frattura e denigra il governo regionale
La stretta di mano del centrodestra crea subbuglio e apre a nuove frontiere
Perché il Consiglio Regionale non
dice nulla rispetto all’avvio dei lavori per
la costruzione degli impianti di bio-
masse?
Eppure, appena due giorni fa, aveva
votato all’unanimità un ordine del giorno
che sottoponeva a verifica la possibilità
di evitare le costruzioni. Ciò che risulta
evidente anche da questa vicenda è
l’assenza da tempo di una corretta e
adeguata programmazione della Re-
gione.
Questo ha fatto sì che in Molise si as-
sistesse a una proliferazione di im-
pianti di produzione di energia: dalle
pale eoliche in molte parti del territo-
rio (risulta infatti che il Molise ne
abbia più di quante previste dalla
normativa europea), agli impianti tur-
bogas passando per gli altri impianti di
biomasse.
Tutto ciò ha portato a una situazione
nella quale in Molise si produce più
energia rispetto al fabbisogno effettivo,
senza che tutto ciò abbia prodotto bene-
ficio per le famiglie e le imprese.Per
queste ragioni, anche in questo caso,
troviamo sbagliato installare nuovi im-
pianti per di più in un’area che rientra nel
parco del Matese.
Si parla di valorizzare il turismo, la cul-
tura, l’ambiente ma poi si fanno scelte
che contraddicono questa priorità.
Meglio tardi che mai. Dopo aver ten-
tato di conoscere l'idea di monsignor
Bregantini sulle biomasse nel Matese,
sia la centrale da 33 Mw che quella
appartenente indirettamente a Frat-
tura e direttamente ai suoi soci (che
peraltro sembra stiano vendendo l'au-
torizzazione a terzi imprenditori), ecco
che il Vescovo di Campobasso-Bo-
jano, ieri mattina, in un apposito in-
contro con la CONSULTA
REGIONALE della pastorale del La-
voro, Giustizia, Pace e Custodia del
Creato - riunione già programmata da
tempo - ha con chiarezza esaminato
la situazione creatasi in seguito alla
decisione del Consiglio Regionale di
autorizzare la costruzione di due cen-
trali a biomasse, poste ai piedi del Ma-
tese.
Dopo aver raccolto accurate infor-
mazioni di natura tecnico-scientifica e
in ascolto delle crescenti preoccupa-
zioni popolari, espresse anche dai vari
consigli comunali e dalle manifesta-
zioni in atto, il Vescovo eleva la sua
accorata voce di Pastore di queste co-
munità e del territorio matesino.
Chiede, a chi ne ha potere, di fer-
mare subito i lavori, iniziati con molta
superficialità e troppa fretta.
Inoltre, visti i continui cambi di pro-
prietà delle aziende che hanno in
capo i detti impianti, manifesta il ragio-
nevole dubbio che vi possano essere
in futuro pericolose infiltrazioni mala-
vitose.
Ancora un volta,poi, si registra il di-
spiacere di vedere che davanti a
scelte di tutti non si è ascoltato “il pa-
rere di tutti”. La nostra popolazione
andava invece ben informata e con-
sultata, come forma di vera partecipa-
zione democratica.
Infine, l’arcivescovo Bregantini, riba-
disce le indicazioni molte volte
espresse sul futuro delle nostre terre,
che, a detta di tutti, hanno ben altre
vocazioni.
Si tratta cioè di continuare sulla
strada della valorizzazione del tipico,
che il Matese da sempre esprime con
abbondanza: un ambiente curato, un
paesaggio ricco di biodiversità, il
museo diocesano che sorgerà a breve
nel palazzo vescovile di Bojano, il sin-
golare museo di paleontologia di San
Polo, la tradizionale industria casearia
locale, senza parlare dell’importanza
del rispetto del Tratturo, in armonia
con la civiltà contadina.
Ci piace chiudere il nostro accorato
appello con le forti parole di papa
Francesco: le tante foreste dell’Amaz-
zonia, spogliate di tutto, diventano
terra che non si può coltivare e che
non può dare vita.
Questo è il peccato nostro: di sfrut-
tare la terra e non lasciare che lei ci
dia quello che ha dentro!. Questa è
una delle più grandi sfide della nostra
epoca: convertirci ad uno sviluppo
che sappia rispettare il creato.
L’Addetto Stampa
Rita D’addona
428 settembre 2014
TAagliolto
Meglio tardi che mai, il vescovo chiede al governatore di stoppare gli affari dei soci
Bregantini a Frattura:Ferma le biomasse
"Domattina sarò presente alla manifestazione di
Boiano contro la costruzione degli impianti a bio-
masse nel territorio del Matese.
Lo ritengo un dovere politico come parlamentare
di questa Regione e un dovere morale come citta-
dino del Molise.
Sarò' anche in udienza dal Prefetto, se il comitato
dei Sindaci lo riterrà' utile.
Infine, sto preparando una interrogazione parla-
mentare urgente al Ministro dell' Ambiente che pre-
sentero' la prossima settimana.
E' il momento della mobilitazione contro questo
scempio ambientale e contro chi ritiene che gli inte-
ressi personali debbano essere anteposti alla sa-
lute e al benessere di tutti". Sono le parole del
senatore Ncd Ulisse Di Giacomo che domenica alle
16 parteciperà alla manifestazione di protesta orga-
nizzata dal comitato Matese Arcobaleno alle 16 a
Bojano.
Tutto pronto per la protesta nel Matese
Di Giacomo risponde presente alla mobilitazione contro lo scempio di chi guarda solo ai propri interessi personali
Il coordinamento regionale del Molise di
Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla manife-
stazione prevista domani mattina a Bojano
per ribadire il proprio no alla costruzione
delle due centrali biomasse nell'area mate-
sina. "Le biomasse non rappresentano quella
idea di sviluppo che noi da sempre soste-
niamo - afferma il coordinatore regionale Gi-
gino D'Angelo - esse vanno invece in dire-
zione contraria rispetto alla nostra sensibilità
che vede l'ambiente, l'agricoltura di qualità, il
turismo, la cultura quali elementi imprescin-
dibili per uno sviluppo ecosostenibile del
Molise.
Domani saremo a Bojano per ribadire
questi concetti insieme alle popolazioni del
territorio, agli amministratori, ai sindaci, a
quanti credono che il Matese debba essere
tutelato per divenire, dopo quasi un quarto
di secolo di ritardo, Parco Nazionale del Ma-
tese. La nostra contrarietà è totale e lo riba-
diremo in qualsiasi sede necessaria."
Il Coordinatore Regionale
Gigino D'Angelo
Sel insorge: le biomasse non rappresentano lo sviluppo
Ambiente: si svegliaanche la Cgil
Il delegato alla cultura del presidente della giunta regionale Paolo
di Laura Frattura, il consigliere Domenico Ioffredi, ha cancellato l’or-
chestra stabile del Molise dalla dotazione strutturale della Fonda-
zione Molise Cultura, esibendo con questa decisione un gravissimo
limite di cultura, in questo caso musicale.
Ignorando che a Campobasso da oltre 40 anni agiscono con
grande acume e professionalità “Gli amici della Musica”, associazione
nata e tenuta in vita in ossequio alla necessità di dare ad un colletti-
vità che si vuole ritenere civile, il piacere della musica colta. Altret-
tanto vale, sebbene con altra natura, per l’attività del Conservatorio
di Musica “Lorenzo Perosi” che con la presidenza del già rettore
dell’università del Molise, Giovanni Cannata, è lievitato sotto il profilo
professionale, ha assunto maggiore spessore e maggiore incidenza
nel chiedere collaborazione e nel darla.
Nel suo caso, nel dare musica, buona musica, con costanza, proprio
alla Fondazione Molise Cultura, distribuendo intelligentemente le ri-
sorse professionali del corpo docente e degli alunni del Conserva-
torio attraverso rappresentazioni, concerti, serate e quant’altro
attraverso la musica è possibile creare per il diletto e la sensibilità
degli ascoltatori.
E’ questa, la risposta nobile alla volgarità culturale di chi ha deciso
che l’orchestra stabile del Molise fosse un peso finanziario per la Re-
gione e non un segno distintivo.
La breve premessa per richiamare l’attenzione su “I Concerti d’Au-
tunno” programmati dal Conservatorio e, in particolare, sul concerto
dei professori Angelo Miele e Michele Francesco Battista (bayan e
pianoforte) con la studentessa Maria Miele (al violoncello), in pro-
gramma mercoledì alle ore 19.30, presso l’Auditorium Ex-Gi.
L’insolita formazione ha al proprio attivo numerosi concerti in Ita-
lia e all’estero con favorevoli consensi da parte del pubblico e della
critica. Inoltre, singolarmente, i tre musicisti sono risultati vincitori di
numerosi concorsi nazionali ed internazionali.
Questo il programma: Musiche di : Musiche di : B. Molique from
Characteristic Pieces op.61 n.1 , per bayan e pianoforte; C. Debussy
sonata per violoncello e pianoforte in re minore; S. Rachmaninoff
sonata op. 19 per violoncello e pianoforte in sol minore.
528 settembre 2014
TAagliolto
Nel campo della musica,Ioffredidistrugge, Cannata ricompone
Programmata dal Conservatorio “Perosi” la stagione dei concerti d’autunno
CAMPOBASSO. Mauro Pirazzoli.
Ecco il nome su cui è ricaduta la
scelta del governo Frattura che sa-
bato 27 settembre 2014 ha nomi-
nato il nuovo direttore generale
dell'Asrem. Una scelta passata di
misura all'interno dell'esecutivo con
soli 3 voti favorevoli. Hanno fian-
cheggiato Frattura solo l'esterno
Nagni e l'assessore Facciolla.
Non ha partecipato al voto, in-
vece, il Partito Democratico con
Scarabeo e Petraroia.
Dunque non si è trovato l'accordo
sul nome dell'avvocato proveniente
dal Policlinico di Tor Vergata.
Ed il nome di Mauro Pizzaroli
compare nella storia del 2008: "Sti-
pendi d'oro al Policlinico di Tor Ver-
gata" che ha visto andare a
processo l'ex governatore del Lazio
Marrazzo, l'allora rettore dell'ate-
neo Alessandro Finazzi Agrò, e tre
attuali manager dell'azienda sanita-
ria.
Rispettivamente Enrico Bollero,
direttore generale, quello ammini-
strativo Mauro Pirazzoli e il diret-
tore sanitario Isabella
Mastrobuono.
Abuso d'ufficio è il reato conte-
stato dai magistrati di piazzale Clo-
dio a tutti e cinque gli indagati, che
ora rischiano di finire a processo.
Sotto accusa la direzione della
struttura ospedaliera interna alla
seconda università capitolina, che
violando i tetti massimi retributivi
avrebbe beneficiato di compensi e
premi maggiori, ben oltre il limite
stabilito dalla legge, grazie alla
complicità del rettore dell'epoca e di
Marrazzo.
In quegli anni, infatti, nacque la
Fondazione del Policlinico Tor Ver-
gata, un sodalizio tra la Regione e
l'università che ne assumevano il
controllo congiunto.
Secondo le indagini, si legge
nelle carte della Procura, fu proprio
Marrazzo, in qualità di presidente
della Fondazione, a procurare in-
tenzionalmente a Bollero, "su isti-
gazione dello stesso e comunque
con la complicità del medesimo, un
ingiusto vantaggio patrimoniale di
rilevante entità con corrispondente
grave danno per la Fondazione e la
Regione Lazio".
Processo per abuso d'ufficio,
sugli stipendi gonfiati di alcuni diri-
genti del Policlinico di Tor Vergata,
che si concluso il 4 novembre 2013
davanti all'ottava sezione penale
del tribunale di Roma con una con-
danna, tre assoluzioni e due pro-
scioglimenti per prescrizione del
reato si è chiuso. con una con-
danna e tre assoluzioni.
Un anno e sei mesi di reclusione
è la condanna inflitta al direttore ge-
nerale Enrico Bollero mentre sono
stati assolti l'ex governatore del
Lazio, Piero Marrazzo, il direttore
amministrativo Mauro Pirazzoli e il
direttore sanitario Isabella Mastro-
buono.
gr
Asrem, il nuovo dg Pirazzolispacca la Giunta
Petraoria e Scarabeo non partecipano alla votazioni per l'assunzione del professionista che arriva da Tor Vergata
Domanie ricorre la festività di
San Michele Arcangelo, Patrono
della Polizia di Stato.
Anche quest’anno la celebra-
zione di S. Michele Arcangelo,
proclamato patrono e protettore
della Polizia da Papa Pio XII il
29 settembre 1949, sarà ac-
compagnata dalla decima edi-
zione dell’iniziativa denominata
“Family Day”, finalizzata a favo-
rire momenti di incontro tra il
personale ed i propri familiari
con visite nei luoghi e negli am-
bienti di lavoro.
La cerimonia ufficiale pre-
vede, alle ore 11.00, presso la
Cattedrale di questo Capo-
luogo, la celebrazione di una
Santa Messa officiata dall’Arci-
vescovo Metropolita di Campo-
basso-Bojano, Mons. Gian
Carlo BREGANTINI, alla quale
è prevista la presenza delle
massime autorità civili e militari
e degli allievi di alcune classi
dell’Istituto Comprensivo “Co-
lozza” di Campobasso.
Lo scorso 15settembre dopo
avere atteso la piena ripresa del-
l’attività dei CSA, e delle Associa-
zioni di quartiere, l’Assessore alle
Politiche per il Sociale, d’intesa
con il primo cittadino, ha convo-
cato per sabato 20 settembre i
Presidenti di tutti i Centri Sociali
Anziani e di tutte le Associazioni di
quartiere della città.
La riunione, tenutasi presso la
Sala Consiliare del Comune, è
stata l’occasione per discutere
delle azioni che l’Amministrazione
intende mettere in campo per mi-
gliorare la qualità della vita nei
quartieri e per promuovere un
nuovo patto intergenerazionale, di
cui i CSA, assieme alle Associa-
zioni di quartiere, dovranno essere
protagonisti.
Così come annunciato sabato, il
sindaco Antonio Battista e l’asses-
sore Alessandra Salvatore ten-
gono a precisare che
l’amministrazione comunale, nella
sua parte politica ed in quella tec-
nica, sarà maggiormente partecipe
nella vita istituzionale ed associa-
tiva dei Centri sociali, nei limiti
delle prerogative di autonomia e
delle reciproche responsabilità e
sta già calendarizzando sopralluo-
ghi ed incontri presso ciascuna
sede, così da potere verificare le
diverse situazioni di criticità. L’am-
ministrazione di Campobasso c’è e
il primo colpo lo ha già battuto.
San Michele, polizia
in festa per il santo patrono
8
28 settembre 2014 Campobasso
Centri sociali,l’amministrazionecomunale c’è
Secondo appuntamento con lo
spettacolo musicale in lingua ar-
bereshe che ha già allietato gli
spettatori termolesi a metà set-
tembre, promosso dal Comune di
Campomarino, in qualità di capo-
fila dei quattro comuni di mino-
ranza arbereshe, e finalizzato alla
valorizzazione della lingua e della
cultura arbereshe. Il sindaco di
Campobasso Antonio Battista e L’
assessore alla cultura Dott.ssa
Emma De Capoa hanno accolto
favorevolmente e con entusiasmo
la proposta di ospitare la manife-
stazione dando la piena disponibi-
lità a partecipare. Questa
sera in piazza Municipio a
Campobasso, alle ore
20.30, si esibiranno i gruppi
“Quifti”, “Yllazet te reg-
jenda” e “Antonella Pelilli e
Max Fuschetto” per allie-
tare gli intervenuti con
canti, musiche e poesie.
Il progetto gode, inoltre,
del patrocinio dell’ assesso-
rato alla Cultura della Re-
gione Molise, in particolare
è stato il consigliere dele-
gato Nico Ioffredi a impe-
gnarsi affinché questo
progetto fosse realizzato.
“Cultura Arbereshe in tour” fa tappa a Campobasso
Anche quest’anno a Campobasso
torna l’appuntamento con la più famosa
iniziativa di volontariato ambientale in
Italia “Puliamo il Mondo”, che da 22 anni
vede migliaia di volontari pronti per
azioni concrete ed efficaci a favore del-
l’ambiente. Legambiente invita tutti oggi
ad essere dei “protagonisti green” pronti
a prendersi cura della propria città con
azioni concrete a favore dell’ambiente.
L’iniziativa di quest’anno organizzata
dal Circolo Legambiente “E. Cirese” di
Campobasso, la Gioventù Francescana,
unitamente al Comune di Campobasso si
svolgerà nel cuore della città, ed in par-
ticolare nella zona adiacente l’ex stadio
Romagnoli.
Nello specifico si procederà alla boni-
fica delle aree verdi prossime allo stadio,
l’area che conduce alla zona universita-
ria ed il parcheggio di viale Manzoni.
Il messaggio che i volontari vogliono
lanciare in questa edizione di Puliamo il
Mondo è “insieme costruiamo bellezza”.
In una città come quella di Campobasso,
in passato conosciuta anche come la
“città giardino”, dove salvo alcune ecce-
zioni, non sono presenti eccessivi casi di
degrado ambientale, si vuole lanciare un
invito ad una maggiore tutela e salva-
guardia delle aree verdi, potenziandole e
risistemandole per renderle fruibili alla
collettività proprio a partire dall’area del-
l’ex Romagnoli.
In prossimità di un’area, della quale
solo poche settimane fa in occasione
dell’arrivo di Papa Francesco, si è potuto
apprezzare la bellezza e l’enorme po-
tenzialità, si terrà anche una catechesi
sui temi dell’ambiente e dell’ecologia cu-
rata dai ragazzi della Gi.Fra. che rilance-
ranno il monito di recente lanciato dal
pontefice a favore della custodia della
natura e dell’ambiente.
Oggi presso il Sacrario Militare del Castello Manforte si terrà la Ce-
rimonia Commemorativa dei 100 anni dallo scoppio della Prima guerra
mondiale e per il 150° dalla Fondazione della Croce Rossa Italiana, or-
ganizzata dal Comitato Provinciale di Campobasso.
Nel corso della Cerimonia sarà deposta una corona d’alloro alla me-
moria di tutti i Caduti di tute le guerre e delle Operazioni di Pace, un do-
vuto e giusto ricordo ai militari, civili e Volontari caduti per la Patria.
Inoltre, saranno ricordate le Sorelle Margherita Kaiser Parodi, infer-
miera Volontaria della Croce Rossa Italiana che si distinse per il suo eroi-
smo e fu decorata al valor militare, con la medaglia di bronzo, il 19 mag-
gio 1917, con motivazione il cui alto significato stende una luce di gloria
sulla sua tomba lontana e la Sorella Maria Cristina Luinetti uccisa il 9
novembre 1993 a colpi di pistola mentre prestava servizio presso il Po-
liambulatorio Italia di Mogadiscio, della missione IBIS Mogadiscio (So-
malia).
All’evento prenderanno parte le autorità civili, militari e religiose, non-
ché i gonfaloni della Regione, Provincia e Comune di Campobasso, uni-
tamente alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Prosegue incessante l’attività di
controllo del territorio svolta dalla
Polizia di Stato nella Provincia di
Campobasso, in particolar modo
nel capoluogo e nei Comuni di Ter-
moli e Larino, predisposta per pre-
venire e contrastare specifiche
fenomenologie di criminalità dif-
fusa e garantire il rispetto della le-
galità ed il soddisfacimento delle
attese di sicurezza dei cittadini.
Tali servizi sono stati realizzati
con il contributo del Reparto Pre-
venzione Crimine, della Polizia
Stradale, dell’Ufficio Prevenzione
Generale e Soccorso Pubblico,
della Squadra Mobile e della
Squadra Amministrativa sotto il di-
retto coordinamento della Divi-
sione Polizia Anticrimine.
In particolare, negli ultimi giorni
sono stati controllati 202 veicoli ed
identificate 293 persone. Nel
corso dei servizi sono state conte-
state 13 infrazioni al Codice della
Strada, ritirati 3 documenti di abi-
litazione alla guida e deferite 4
persone all’Autorità Giudiziaria,
delle quali una in stato di arresto
poiché trovata in possesso di un
quantitativo di stupefacente pari
a circa 2 chilogrammi. Al ri-
guardo, infatti, nella serata del 23
settembre u.s., gli uomini della
Squadra Mobile di Campobasso,
sulla scorta di mirate indagini, in
Termoli, traevano in arresto un
operaio trentaseienne. Opera-
zione eseguita dopo specifici ap-
postamenti e con la collaborazione
del personale della Polizia Ferro-
viaria di Termoli e delle unità cino-
file di Napoli. Sono stati, altresì,
predisposti ed effettuati specifici
controlli di natura amministrativa a
9 esercizi commerciali, proce-
dendo con 2 sanzioni amministra-
tive, 4 sequestri penali e 3 se-
questri amministrativi.
L’intensificazione dei servizi di
polizia sul territorio ha consentito
di ottenere una significativa ridu-
zione di reati nel periodo 01 ago-
sto – 25 settembre u.s. rispetto al
medesimo periodo dell’anno pre-
cedente.
Nella Provincia di Campo-
basso, infatti, si è registrata una
generale diminuzione dei delitti
denunciati all’Autorità, passati da
1124 a 841. Dall’esame di talune
tipologie di reati, ad esempio i
furti sono scesi da 563 a 494; le
rapine da 7 a 5; le truffe e le frodi
informatiche da 60 a 47 ed i dan-
neggiamenti da 131 a 87.
L’attività straordinaria di con-
trollo del territorio continuerà
anche nel prossimo mese di otto-
bre. Verrà intensificata, inoltre,
specifica attività volta alla preven-
zione dei fenomeni del bullismo e
dello spaccio di sostanze stupefa-
centi nei pressi delle istituzioni
scolastiche.
9
28 settembre 2014Campobasso
Ordine e sicurezza, servizi straordinari di controllo della polizia
Puliamo il Mondo fa tappaa Campobasso
Celebrazione commemorativaper i 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale
TERMOLI. Annunciata all’indomani delle
elezioni amministrative, la trasformazione
della coalizione termolese, cartello eletto-
rale pentagrammato con a capo Remo Di
Giandomenico, ha tolto il velo ufficialmente
ieri sera, nella convention ospitata all’hotel
Modena, casa politica del Gattone, la
nuova coalizione dei cittadina.
Un’aggregazione che guarda al territorio,
a un nuovo modello di politica lontana dai
partiti e vicina alla gente. Deluso dal cen-
trodestra dello iorismo e dal nuovo centro-
sinistra, ormai lasciato al proprio destino,
come è evidente anche nelle diverse posi-
zioni assunte all’opposizione nel comune
di Termoli, l’ex deputato Udc e la sua squa-
dra di fedelissimi vuole voltare pagina.
Un doppio evento, prima mediatico, per
la presentazione del progetto, quindi il
classico conviviale per serrare le fila tra gli
aderenti e riuscire a proporsi ancora una
volta come punto di riferimento. Un sim-
bolo che richiama un fiore, col campo blu
per rinnovare il mare nel pensiero di chi è
a Termoli, con volti più o meno noti e la si-
curezza di voler puntare al coinvolgimento
dei giovani per la rinascita della politica lo-
cale
URURI. Brutta avventura per una famiglia di
Ururi l'altra sera. Un operaio Sevel arriva dal-
l’ultima località del Cratere allo stabilimento di
Atessa nella val di Sangro, ma quando sta per
entrare sulla linea, erano le 21.45, viene rag-
giunto d’urgenza telefonicamente dalla moglie.
Tre ladri incappucciati erano riusciti a intru-
folarsi nell’abitazione e disperata è stata la ri-
chiesta della consorte di far rientrare subito il
marito in paese.
Moglie e figli erano riusciti ad andare via
dall’appartamento per non trovarsi faccia a fac-
cia coi malviventi, rischiando anche altro, oltre
che la refurtiva.
Un colpo portato a termine in poco tempo,
forse mirato, poiché a sparire è stato l’oro, di
cui si immaginava presenza e nascondiglio
1028 settembre 2014 Termoli
TERMOLI. Ammodernare e rendere
sempre più efficaci le metodologie
ospedaliere riuscendo ad innalzare la
qualità in un’epoca di razionalizzazione
delle risorse.
La ricerca scientifica permette anche
questo connubio in apparenza assai
difficile, ma tra le branche in evoluzione
c’è quella della chirurgia radioguidata,
afferente alla medicina nucleare, al
centro ieri mattina a Termoli di un im-
portante confronto seminariale.
L’evento formativo curato dai dottori
Monaco, Franchella, Frusciante e
Murgo ha focalizzato le tecnologie in
uso per la biopsia. Non ha fatto man-
care il saluto dell’amministrazione lo-
cale il sindaco Angelo Sbrocca, così
come altri interventi da protocollo sono
stati quelli del direttore sanitario del-
l’ospedale San Timoteo Filippo Vitale e
dell’Ordine dei medici.
Si è discusso sulla ricerca e sulla
biopsia del “linfonodo sentinella”. In
particolare, nelle donne con diagnosi di
carcinoma mammella questa metodica
rappresenta una tappa fondamentale
per valutare la progressione della ma-
lattia.
La conoscenza della presenza o
meno di metastasi a livello dei linfonodi
ascellari, infatti, condiziona sia la cura
che la prognosi della malattia.
La chirurgia radioguidata ha aggiunto
un ulteriore strumento ai metodi tradi-
zionali usati dal chirurgo, permettendo
di identificare il tessuto da asportare
mediante “marcatura” pre-operatoria
della lesione (o sospetta tale) con un
radiofarmaco.
Tale elemento aggiuntivo richiede il
progressivo adattamento delle capacità
percettive da parte del chirurgo a utiliz-
zare in sede intra-operatoria le informa-
zioni provenienti da un sistema di
rilevazione delle radiazioni gamma
(sonde intra-operatorie per chirurgia ra-
dioguidata) sotto forma di segnali acu-
stici di intensità e/o frequenza
proporzionali alla quantità di radiazioni
rilevate.
Il successo della chirurgia radiogui-
data è testimoniato dalla sua crescente
diffusione, non soltanto nei centri ospe-
dalieri di alta specializzazione, ma
anche in ospedali più periferici, partico-
larmente per quanto riguarda la biopsia
radioguidata del linfonodo sentinella in
pazienti con carcinoma mammario o
con melanoma cutaneo maligno, che
rappresentano senza dubbio le due ap-
plicazioni più note e di comprovata effi-
cacia.
“La gente al centro della politica”
Brutta avventura per
una famiglia di Ururi
I ladri portano via l'oro
Per la donna è possibile con la chirurgia radioguidata del linfonodo sentinella
Biopsie meno invasive
La coalizione termolese di Remo Di Giandomenico si trasforma in partito
Rientra a casae trova i ladri
TERMOLI. Personale del Commissariato di P.S. di
Termoli ha applicato la misura degli arresti domiciliari
ad M.G. di anni 45, residente a Termoli, a seguito di
ordinanza emessa dal GIP del tribunale di Larino.
La persona ristretta, già sottoposta alla misura agli
obblighi di dimora, in più occasioni era stata sorpresa
durante i controlli eseguiti dal Commissariato ad allon-
tanarsi nelle ore notturne dalla propria abitazione, vio-
lando le prescrizione impartite dalla Autorità
Giudiziaria.
La citata ordinanza veniva notificata a M.G. da per-
sonale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato, che
sottoponeva l’uomo alla nuova misura più restrittiva,
con divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abi-
tazione e di comunicare con persone estranee al pro-
prio nucleo familiare.
Sono stati gli agenti del commissariato di Termolia riportare a casa un 45enne
Si allontanava dai domiciliari, fermato
TERMOLI. Ancora un presidente oggi con noi; incon-
triamo il termolese Teresio Viotti e quando parliamo di
Viotti a Termoli si parla di permessi di guida, autoscuola
ed educazione stradale; eppure, Teresio oggi è anche il
presidente Nazionale del consorzio di network di Auto-
scuole italiane da Bolzano a Palermo denominato “La
nuova guida”.
Allora Teresio, per prima cosa ci racconti la “Nuova
guida”?
Teresio, parlando di percentuali di mortalità, come sono
cambiate negli ulti anni?
“Domanda interessantissima, questa, praticamente pro-
prio come consorzio della Nuova Guida abbiamo sotto-
scritto la carta europea della sicurezza stradale e in effetti
l’abbiamo sottoscritta nel decennio precedente anche per-
ché allora la comunità europea si era prefissata degli
obiettivi per ridurre la mortalità sulle strade. L’obiettivo nel
decennio 2001/2010 era quello di abbattere del 50% la
mortalità e diciamo che in Italia siamo stati quasi bravi
perché siamo riusciti a raggiungere la soglia del 47%; mi
spiego meglio, se negli anni 2000 morivano sulla strada
7000 persone all’anno, siamo scesi a 3500 e non è poco”.
Nonostante un codice della strada inasprito, la legge di
omicidio stradale stenta a essere ufficializzata ed appli-
cata e oggi, tra guida in stato di ebrezza o sotto sostanze
stupefacenti, il tasso maggiore di mortalità è causato da?
“Purtroppo l’alcool è una piaga a livello mondiale ma
sappiamo bene che non è soltanto questa la causa prima-
ria; praticamente contribuiscono anche queste sostanze
che ormai sono diventate di uso comune tra molti giovani
facendo poi dei mix micidiali tra alcool e sostanze stupe-
facenti che diventano delle bombe ad orologeria pronte
ad esplodere e a fare danni per loro stessi e per gli altri.
Qui voglio fare una chiosa senza voler essere un morali-
sta e bacchettone, si parla da tempo di liberalizzare le
droghe leggere, io posso anche essere d’accordo sul fatto
che una decisione del genere potrebbe servire ad evitare
la microcriminalità, però signori, non dimentichiamo che
qualcuno ha paragonato l’effetto di una canna a quello di
una sigaretta normale: io vi assicuro che non è così”.
Per noi esisteva il mito del diciottesimo compleanno per
prendersi la patente … esiste ancora?
“Ti dirò, per i giovani non costituisce più un’attrattiva
come lo era per noi, vedo praticamente l’approccio con la
guida che a volte avviene anche per ragazzi che hanno
compiuto i 20, 21 anni e talvolta anche per giovani lau-
reati. Penso che sia dovuto al fatto che prima non ave-
vamo molte distrazioni, oggi invece ce ne sono troppe.
Colgo l’occasione anche per dire che quando si parla d’in-
cidenti, di alcool e di droga si fa riferimento sempre ai gio-
vani, però io in base a quella che è la mia esperienza
posso dirti che tante volte ci sono anche dei comporta-
menti di gente che da tanti anni guida il veicolo. Non sa-
rebbe male sottoporsi di tanto in tanto a dei mini corsi di
aggiornamento che possono durare un paio di ore e, a tal
proposito, noi della nuova guida dalla fine di quest’anno
proporremo proprio questi mini corsi in base di rinnovo
patenti”.
… ma queste benedette rotonde, le hanno capite o no i
termolesi?
“Spieghiamo bene: ci sono due tipi di rotatoria, la rota-
toria tutt’ora più utilizzata è la rotatoria che viene chia-
mata “alla francese” perché i primi a utilizzarla sono stati
i francesi. In questo tipo di rotatoria la precedenza ce l’ha
chi sta dentro la rotatoria.
Come faccio a distinguere una rotatoria alla francese
da una rotatoria ordinaria? Bene, quando si entra in una
rotatoria alla francese in tutte le strade affluenti in questa
rotonda viene installato il segnale di dare precedenza sia
a destra che a sinistra ,quindi nel momento in cui c’è que-
sto segnale siamo tutti tenuti a fare attenzione; in questo
caso la precedenza ce l’ha chi al momento si trova dentro
l’alveo della rotonda stessa. Al contrario, altro tipo di rota-
toria nella quale non c’è di dare il segnale di precedenza
vale la regola di dare la precedenza a destra; questa, a
parer mio, è una regola abbastanza assurda, tant’è che
questo tipo di rotatoria sono in via di estinzione e anche
a Termoli non ce ne sono”.
TERMOLI. In attesa della ‘congrua
valutazione’ annunciata dall’asses-
sore Nagni al vertice in Prefettura
sulla vertenza Gtm, è partito oggi un
ordine di servizio da parte della dire-
zione aziendale della società che ge-
stisce il servizio di trasporto pubblico
locale in concessione nella città di
Termoli al personale dipendente.
“A seguito della mancata eroga-
zione delle risorse economiche do-
vute alla nostra azienda da parte
della Regione Molise, non saremo in
grado di garantire i servizi di tra-
sporto pubblico locale nel Comune di
Termoli a partire dall’1 ottobre 2014.
Il carburante a nostra disposi-
zione, necessario per lo svolgimento
dei sevizi, andrà ad esaurimento dal
01 ottobre 2014.
Si avvisa il personale di accertarsi
che dall’1 ottobre il gasolio residuo
negli autobus sia sufficiente per ef-
fettuare l’intero turno di lavoro in as-
soluta sicurezza, ovvero iniziare il
servizio assegnato per non correre il
rischio di lasciare il mezzo lungo le
strade della città di Termoli senza il
carburante sufficiente per rientrare in
deposito.
Questa azienda, pertanto, declina
ogni responsabilità circa i danni che
si verificheranno a seguito di even-
tuali fermi autobus durante lo svolgi-
mento del turno di lavoro
11
28 settembre 2014Termoli
TERMOLI. Serata gradevole e soprattutto ricca di spunti so-
lidali, quella organizzata al ristorante Cian dal Rotary club di
Termoli, dove vi è anche la sede sociale.
Un evento conviviale messo in piedi dal presidente Michele
Di Tomasso, che ha consegnato due strumenti musicali – un
sasssofono e un clarinetto – all’istituto Omnicomprensivo di
Guglionesi, che a sua volta li metterà a disposizione con la
formula del comodato d’uso a quelle famiglie di studenti che
hanno scelto l’insegnamento pomeridiano per i loro figli ma
che non possono permettersi di acquistarne uno.
Gli strumenti, donati anche grazie ai fondi raccolti nel corso
della serata di beneficenza organizzata dal club il 25 luglio
scorso al lido Gabbiano, che ha visto la partecipazione di nu-
merosi amici e della animazione del Dr. Why Molise-Abruzzo,
sono stati ritirati dalla dirigente dell’istituto, la professoressa
Maria Maddalena Chimisso, e dal professor Loris Fiore.
Presenti gran parte dei soci del Rotary Club, tra cui il vice
sindaco di Termoli Maricetta Chimisso.
Nel corso della cerimonia di consegna l’avvocato Di To-
masso, a nome del direttivo del Rotary club adriatico, ma
anche del Rotaract, presente anch’esso alla serata di benefi-
cenza del 25 luglio scorso, ha esplicitato le ragioni che hanno
indotto al varo di questa iniziativa, anche per fugare la per-
plessità di qualcuno che potrebbe pensare come strumenti
musicali in un contesto di piena sofferenza sociale vissuto sul
nostro territorio siano un cadeau lezioso e di nicchia.
L’importanza di formare le giovani generazioni e di contri-
buire all’autonomia scolastica che da manna si è rivelata man-
naia per gli istituti didattici, a causa di una drastica riduzione
delle risorse, è dirimente, anche per dare sfogo a passione e
talento di adolescenti che non possano contare su famiglie
con basi economiche solide.
Una iniziativa che rientra tra le prerogative di un club di ser-
vizio come è il Rotary di Termoli
Il Club di Termoli ha donato
due strumenti musicali
alla scuola di Guglionesi
E' l'educazione stradale il perno su cui fare ruotare le nuove attività
Rotatorie e nuova viabilità
I tagli regionali distruggono gli autobus
Il Rotary e la beneficenza
A Termoli torna il balloE' l'associazione Studio danze ad organizzare i nuovi corsi
Dal 1 ottobre potrebbero essere interrotte le corse di linea a Termoli
TERMOLI. Praticare a Termoli il ballo non è mai stato così semplice.
Prendono il via infatti, i corsi di ballo a cura di Filomena de Martino e Ni-
cola Colatriano presso l’Associazione “Studio danze 1” in via Pantelleria,
alle spalle di via Tremiti. “Facciamo balli di coppia, balli di gruppo e que-
st’anno anche i caraibici”, lo dice con orgoglio Filomena che in queste
parole descrittive racconta una passione più che decennale che vede in
lei e suo marito dei veri e propri esperti della disciplina.
Ballo a 360° dicevamo, e non è possibile negarlo perché davvero alla
“Studio danze 1” si trova di tutto, compresi istruttori di grande espe-
rienza nei balli di gruppo e nei caraibici che nel tempo sono diventati
partner della scuola quali l’insegnante Giordana Lanzone per i balli di
gruppo e Rino Mileno di Vasto per le danze caraibiche.
Non solo ballo sociale ma anche competitivo, ed è qui che nasce la
certezza di trovarsi nel posto giusto: “io e mio marito siamo nati come
competitori, abbiamo fatto la prima competizione nel ’91 e siamo andati
avanti per una ventina d’anni vincendo quattro campionati italiani e par-
tecipando a quattro campionati del mondo, in rappresentanza dell’Italia,
arrivando sempre in finale”.
La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società
cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei
soci fondatori di condividere le competenze e ca-
pacità professionali per rispondere tempestiva-
mente alle esigenze dei cittadini e delle imprese.
La Mission: “Diteci il vostro problema:
Noi vi daremo la soluzione”
La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incon-
trano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie
esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il suc-
cesso personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collet-
tivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia.
La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici
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