Direzione Regionale Formazione 1 A.L A.L. Cabina di Regia 16 febbraio 2012.
24 Luglio 2012 XVII scuola estiva di Astronomia di Stilo ... · Distanze l’ anno luce (a.l.)...
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24 Luglio 2012 XVII scuola estiva di Astronomia di Stilo
Scienza e Profezia: un programma da fine del Mondo
“L’evoluzione del Sistema solare e la fine della Terra”Bedogni Roberto
INAF Osservatorio Astronomico di Bolognahttp://www.bo.astro.it/bedogni
email: [email protected]
Alcuni elementi di astronomia
Distanze nel Sistema solare
La distanza unitaria tramite la quale si misurano ledistanza dei pianeti nel Sistema solare è
l’unità astronomica (U.A.)cioè la distanza media Terra - Sole = 149.597.870 km
Distanze l’ anno luce (a.l.)
Un’altra tipica unità di misura, masoprattutto per le distanze stellari èl’ anno luce :lo spazio percorso dalla luce in un annopari a circa
~9.560.800.000.000 chilometriUtilizzando questa unità di misura ladistanza Terra-Sole risulta solo 8,32minuti luce
Terra
Distanze l’ anno luce (a.l.)
~5.906.000.000 km 5, 3 ore
Nel caso di Plutone uno dei corpi celestipiù lontani del Sistema solare la distanzapari a 39,5 U.A. diventa rilevante inquanto misurabile già in ore luce
Plutone
Il Sistema solare
Mercurio Venere Terra Marte
Giove Saturno Urano Nettuno
Pianeti rocciosi
di tipo terrestre
Pianeti giganti gassosi
Sole
Asteroidi
SoleCerere
TNOs
(es Eris, Sedna)
La fascia degli asteroidiRocce con dimensioni da pochi metri a alcune centinaia di km
Plutone e la fascia di Kuiper
Comete
Cometa Hyakutake Cometa Hale-Bopp
Cometa West Cometa Temple I
Tutto il Sistema solare dai pianeti
alle comete (nube di Oort)
Fascia di Kuiper 100 U.A.
10000 U.A. ~ 0,5 anni luce
La fascia esterna di Kuiper del Sistema solare
L’immagine del Sistema solare si è profondamente evoluta nell’ultimo decennio del XX secolo. Plutone non è più l’unico tra i corpi celesti più distanti del Sistema solare: un gran numero di corpi ghiacciati sono stati recentemente scoperti ai confini del Sistema solare.
Sistema solare esterno in scala
Sistema solare interno
Migrazioni planetarie
Sommario dei dati del Sistema solare
---- D (UA) R/Rt M/Mt Prot/Pt I eρ
(g/cm3) Lune
Sole 0 109 332 800 25-36 --- --- 1,410 9
Mercurio 0,39 0,38 0,05 58,8 7 0,2056 5,43 0
Venere 0,72 0,95 0,89 244 3,394 0,0068 5,25 0
Terra 1 1 1 1 0,000 0,0167 5,52 1
Marte 1,5 0,53 0,11 1,029 1,850 0,0934 3,95 2
Giove 5,2 11 318 0,411 1,308 0,0483 1,33 63
Saturno 9,5 9 95 0,428 2,488 0,0560 0,69 50
Urano 19,2 4 15 0,748 0,774 0,0461 1,29 27
Nettuno 30,1 4 17 0,802 1,774 0,0097 1,64 13
Plutone 39,5 0,18 0,002 0,267 17,15 0,2482 2,03 3
D = distanza in Unità Astronomiche P = periodo di rotazione in unità terrestri
R= raggio in unità di raggio terrestre I = inclinazione dell’orbita
M = massa in unità di massa terrestre e = eccentricità dell’orbita
ρ= densità
Formazione dei pianeti-introduzione
Causa il vento solare viene persa, nello spazio interplanetario, una
massa corrispondente a 1800 masse terrestri
Nella parte più interna del disco rimane solo il materiale più pesante: i
planetesimi. Questi tendono a fondersi per formare i pianeti interni in
qualche milione di anni
Nella parte più esterna rimane prevalente il gas sulle polveri e si
formano i pianeti esterni.
Il materiale che ha formato la Terra ha un’abbondanza pari a solo lo 0,4
% della massa originale.
La formazione del Sistema solarefatti e problemi a cui deve rendere conto una “buona”
teoria di formazione planetaria
1. Le orbite dei pianeti
2. La rotazione dei pianeti attorno al proprioasse
3. La composizione dei pianeti (e del Sole)
4. L’ età del Sistema solare
5. La durata del processo di formazione
6. Il problema del momento angolare
Le orbite dei pianeti
Le orbite dei pianeti sono prossime al piano dell’eclittica
cioè al piano orbitale terrestre ed il Sole è il loro centro (con inclinazione media ~1,75 º )
Sono praticamente circolari (con eccentricità media ~ 0,04)
Anomalie di Mercurio (e ~ 0,2) e Plutone (non è un pianeta)
I pianeti ruotano tutti nello stesso senso (diretto) attorno al Sole
La rotazione dei pianeti attorno al proprio asse
I pianeti ruotano attorno al proprio asse in senso diretto (da Ovest ad Est)esclusi Venere, Urano e Plutone
La rotazione dei pianeti attorno al proprio asseIl caso di Urano
Urano a differenza di tutti gli altri pianeti non “ ruota” attorno al Sole ma “rotola” !
La composizione dei pianeti interni
I pianeti interni più vicini al Sole (quelli "Terrestri") presentano unastruttura "rocciosa“. Mercurio, Venere, Terra e Marte sono costituitiinfatti da un nucleo metallico circondato da uno strato di silicati.Nel passato tutti e quattro furono modificati dall'attività vulcanica.
Oggi solo la Terra è geologicamente attiva anche se i gas prodottidai vulcani formarono le atmosfere di Venere e di Marte.
La composizione dei pianeti esterni
I quattro pianeti esterni (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) contengono il 99% del materiale del Sistema solare escluso il Sole. Sono degli sferoidi di gas diidrogeno ed elio con miscugli di metano, ammoniaca, ed acqua. Il gas diidrogeno nell'interno di Giove e Saturno condensò in idrogeno liquido allemaggiori profondità.Tutti e quattro hanno, probabilmente, un nucleo costituito da metalli, silicatied acqua.Tre dei pianeti esterni irradiano più calore di quanto ne ricevano dal Sole.Curiosamente solo Urano non presenta questo eccesso di calore
Rotazione dei pianeti
Rotazione dei pianeti-Giove
Struttura interna dei pianeti
La nascita del Sole e del Sistema solare
ovvero
l’inizio della fine …
Cronologia
La sequenza di formazione del Sistema solare
Una doppia astronave chiamata Terra-Luna
Il sistema Terra-Luna
Il Sistema Terra-Luna è peculiare: in genere il rapporto massa satellite/massa pianeta è molto piccolo
Ganimede / Giove = 0,00008 = 8 x 10-5
Titano / Saturno = 0,00020 = 2 x 10-4
Titania / Urano = 0,00004 = 4 x 10-5
Tritone / Nettuno = 0,0004 = 2 x 10-4
Luna / Terra = 0,01
Caronte / Plutone = 0,115
Quindi la Luna, per essere un satellite, è un corpo celeste “molto pesante”.
Distanza media Terra-Luna = 384000 km = 30,1 volte il diametro della Terra
Il diametro della Terraè 3,67 volte ildiametro della Luna
Diametro della Terra = 12756 km
Diametro della Luna = 3476 km
Terra Luna
La Luna e la Terra un pianeta doppio
Il modello dell’Impatto Gigante
L’Impatto Gigante
Se il corpo che ha colpito la prototerra era delle dimensioni e della composizione di Ganimede
Che cosa ha lasciato in eredità al nostro pianeta ?
Accoppiamento orbitale Terra-Luna
L’accoppiamento orbitale Terra-Luna tramite l’effetto mareale produce la riduzione della velocità di rotazione di 17 microsecondi all’anno e quindi l’allontanamento della Luna dalla Terra di 38 mm all’anno
La condizione di stabilità sarà raggiunta quando Terra e Luna ruoteranno l’una attorno all’altra con lo stesso periodo di rotazione di circa 47 giorni
Estinzione dei dinosauri
Estinzione dei dinosauri-lo strato K-T (Cretaceo-Terziario)
CHIXULUB IMPACT
Distanza dal punto di impatto Impact: 1000.00 meters Diametro Asteroide: 12.00 km Densità asteroide: 3000 kg/m3
Velocità impatto: 30.00 km/secAngolo impatto: 90 gradi Densità del bersaglio: 1000 kg/m3 (acqua)
ENERGIAEnergia prima di entrare in atmosfera: 1.22 x 1024 Joules = 2.92 x 108 MegaTons TNT
probabilità dell’impatto 1 ogni 3.6 x 108years
EFFETTI DELL’IMPATTO
Non cambia l’inclinazione dell’asse terrestre < 0.05 gradiNon cambia l’orbita terrestre
CRATERE DI IMPATTOdiametro=170 kmil cratere si è formato nel fondale marino con una profondità temporanea di 35 kmsi avrà un diametro finale di 186 km ed una profondità finale di 1.43 km
VAPORIZZATI 10100 km 3 di materiale attorno all’impatto
Un esempio di impatto
I pianeti interni
la fine di Marte e Venere
Planisfero di Marte
Ophir Chasma
Chandor Chasma
Melas Chasma
VALLE MARINERIS
Ascraeus Mons
THARSIS MONTES
Pavonis Mons
SINAI PLANUM
SOLIS PLANUM
LUNAE PLANUM
Habes Chasma
La Valle Marineris
Lunghezza 4000 km; larghezza 700 km; profondità 10 km
Olympus Mons
Altezza 26000 m, diametro 600 kmIl vulcano spento più alto di Marte
sonda Mars Express
Cratere di ghiaccio secco nella Vastitas Borealis
Il suolo di Marte visto dal robot Spirit
Cratere Endurance. Mosaico di immagini dall'interno del cratereEndurance riprese da Opportunity. Il veicolo è stato aggiuntoall'immagine con la tecnica virtuale utilizzata nella cinematografia e le suedimensioni sono reali. La prominenza del cratere in avanti è un effettoottico dovuto alla proiezione con cui è stato ricostruito questo mosaico di46 immagini differenti.
Acqua su Marte ? Il grande canale di Ares Vallis
Larghezza: 25 kmProfondità: 1 KmMateriale trasportato ~ 200.000 km3
Flusso stimato > 100.000.000 m3/ssonda Mars Odissey
Acqua su Marte ? Chryse Planitia
Il grande canale, lungo 1600 km, sparisce improvvisamente nel bassopiano di Chryse (2,5 km più in basso) sonda Mars Odissey
Acqua su Marte ? L’ Oceanus Borealis
L’ ipotesi più plausibile è che siano sfociati in un mare: l’Oceanus Borealis.Su Marte l’acqua esisteva, c’era un intero oceano! sonda Mars Odissey
Acqua su Marte ? Forse nel sottosuolo
Venere Distanza dal Sole (U.A.) = 0,72
Distanza dal Sole (km) = 108 200 000
Periodo di rivoluzione (anni) = 0,615
Eccentricità = 0,0068
Inclinazione rispetto all'eclittica = 3° 23'
Velocità orbitale media (km/sec) = 35,02
Massa (Terra = 1) = 0,815
Raggio equatoriale (km) = 6 051
Raggio equatoriale (Terra = 1) = 0,949
Densità media (Terra = 1) = 0,95
Accelerazione di gravità (Terra = 1) = 0,881
Velocità di fuga (km/sec) =10,36
Periodo di rotazione = -243gg 0h 14,4m RETRO
Periodo di rotazione = -5823,5 ore RETRO
Inclinazione sul piano dell'orbita = 177,3°
Albedo = 0,65
Magnitudine visuale = -4,4
Numero satelliti = 0
Noto sin dall’antichitàVenere visto dal Telescopio Spaziale HST
L’atmosfera di Venere
Pressione superficiale 92 bars
Densità superficiale ~ 65 kg/m3
Altezza di scala 15,9 km
Massa totale dell’atmosfera ~ 4,8 x 10 20 kg
Temperatura media 464 °C
Velocità dei venti da 0,3 a 1,0 m/s sulla superficie
Peso molecolare medio 43,45 gr/mole
Composizione CO2 96,5 %, N2 3,5 %
in ppm SO2 150, Ar 70, H2O 20
CO 17, He 12, Ne 7
L’atmosfera di Venere
L’effetto serra sulla Terra e su VenereE’ la presenza di acqua H2Oed anidride solforosa SO2
presenti nelle nubi di Venereche fornisce il contributofondamentale all’effettoserra, a differenza dellaTerra in cui l’elemento piùimportante è l’anidridecarbonica CO2
Troppe sono le “finestre”lasciate aperte dalla CO2
nella banda termica dellaatmosfera di Venere perpoter dar luogo ad uneffetto serra consistente !
Venere effetto “sputtering”
senza campo magnetico evapora il vapor d’acqua
La vita sulla Terra
La zona di abitabilità planetaria
La distanza da una stella dal quale un pianeta potrebbe sostenere
forme di vita può essere calcolata conoscendo la dimensione e la
luminosità della stella stessa. L'equazione è la seguente:
D UA = (L stella / L sole) ½
dove
D UA = raggio della zona abitabile espresso in unità astronomiche,
L stella indica la luminosità della stella, e
L sole indica la luminosità del Sole.
Un pianeta, per essere abitabile, deve trovarsi sufficientemente
vicino al centro galattico, dove si concentrano alti livelli di elementi
pesanti, grazie ai quali possono originarsi pianeti rocciosi.
Ma non deve trovarsi troppo vicino al centro della galassia: questo,
per evitare un numero di impatti troppo alto con comete e asteroidi
e le radiazioni delle supernovae
La zona di abitabilità planetaria
La Terra, il pianeta vivente
Perché la Terra è “sistema vivente”
1) Si trova nella fascia abitabile del Sistema solare
2) Ha una atmosfera di tipo secondario cioè “evoluta”
3) E’ geologicamente attiva
4) C’è la Luna
5) Lo dicono i biologi
Nobel chimica 2010 a Heck, Negishi e Suzuki
Premiati per gli studi sul carbonio e per aver sviluppato uno strumentoche potrebbe consentire di creare composti chimici complessi comequelli che si trovano in natura
Evoluzione e temperatura
Evoluzione e temperatura
La vita sulla Terra
La vita sulla Terra
La Terra, evoluzione umana
L’Olocene, Younger Dryas ed Emiano
L'Olocene è l'epoca interglaciale più recente, quella in cui ci troviamo oggi ed ha avuto inizio circa 10.000 anni fa.
L’ultimo periodo freddo prima dell’Olocene è lo Younger Dryas tra 13000 ed 10000 anni fa.
L’Emiano è la precedente epoca interglaciale che i dati paleoclimatici situano circa 132000 anni fa !
Una ricostruzione dell’Europa nell’ultimo periodo freddo (Younger Dryas) prima dell’Olocene 13000 anni fa
Dryas Recente (Younger Dryas) ultimo episodio glaciale (Würm)
L’ evoluzione della atmosfera terrestre
La vita emerge e crea le condizioni per prosperare
4 miliardi di anni fa - L'attività vulcanica, decisamente maggiore dell'odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di biossido di carbonio. Il vapore acqueo condensandosi produsse gli oceani.3,5 miliardi di anni fa -nacque la prima forma di vitaLe prime forme di vita abitano gli oceani
Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita,che vivevano negli bassi fondali, di assorbire l'energia solare
L’ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono (una forma di ossigeno molecolare [O3]) nell'atmosfera superiore.
Protette dallo strato di ozono che impediva ai raggi ultravioletti, dannosi per la vita, di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.
L’atmosfera è costituita dallo strato di gas che circonda un pianeta
L’atmosfera della Terra è sottile (~1,5% del raggio)
La pressione è data dalle collisioni delle molecole dei gas
La pressione diminuisce con l’altezza, quindi il gas è più compresso verso il basso
Il gas è in equilibrio idrostatico
Proprietà fisiche dell’atmosfera terrestre
Alpi e pianura padana
Riscaldamento (senza atmosfera) dipende
dalla distanza dal Sole
dall’albedo, A = energia riflessa/energia incidente
AlbedoA = 0 nessuna riflessione, tutta l’energia viene assorbita;A=0,1-0,25 rocceA=0,7 nubiA=0,8 ghiaccio A = 1 tutta l’energia viene riflessa
ATerra = 0,38
Bilancio energetico
Energia emessa ed
energia ricevuta devono
eguagliarsi
Il riscaldamento della Terra
Fotoni X UV Visibili
Riscaldamento da fotoni
X
ed UV, ionizzazione, fuga
di gas. Il gas è costituito
da ioni ed elettroni
Forte riscaldamento per
alto assorbimento di UV
Riscaldamento per effetto serra,
correnti convettive
Esosfera
[Ionosfera]
Aurore
L’assorbimento dell’ atmosfera terrestre
La fine della Terra
ed altri eventi
Pronostici per l’apocalisse
Riscaldamento globale incontrollato : 1/2 % nei prossimi 200 anni
Supervulcano : 1/100 % nei prossimi 1000 anni
Impatto di asteroide gigante: 1/1000000 % nei prossimi 100 anni
Gamma Burst (galattico =: 1/15 % nei prossimi 100 My
Pronostici per l’apocalisse: l’evento di Carrington
Supertempesta solare : 1/20 % nei prossimi 15 anni. Un’eruzione solare potrebbe assumere dimensioni tali da mettere fuori uso le reti energetiche ed i sistemi di comunicazione.
L'Evento di Carrington fu la più grande tempesta geomagnetica o solare mai registrata. Fu visualizzata il primo settembre 1859 e deve il suo nome a Richard Carrington un astronomo inglese che, grazie al suo studio delle macchie solari, fu precursore anche della Legge di SpörerL'evento produsse i suoi effetti su tutta la Terra dal 28 agosto al 2 settembre.
Macchie solari disegnate da Carrington
La tettonica e la fine dell’attività geologica
La tettonica e la fine dell’attività geologica
La tettonica e la fine dell’attività geologica
2009.09.03
2012.07.20
2012.07.20
Il moto nella Galassia influenza la vita sulla Terra ?
Il moto nella Galassia influenza la vita sulla Terra ?
Un pianeta, peressere abitabile,deve trovarsisufficientementevicino al centrogalattico, dove siconcentrano altilivelli di elementipesanti, grazie aiquali possonooriginarsi pianetirocciosi.
Ecosfera Galattica ed abitabilità planetaria
I siti protoplanetari non devono trovarsi troppo vicino al centro
della Galassia: questo, per evitare un numero di impatti troppo
alto con comete e asteroidi e le radiazioni delle supernovae,
gamma ray burst, magnetar
Pericoli da evitare - magnetar
Il 27 dicembre 2004 èarrivato un lampo di raggigamma dalla MagnetarSGR 1806-20. Il “lampo”ha avuto effettosull’atmosfera terrestregiungendo da unadistanza di oltre 50000 a.l.
Esplosioni di supernovae
Il sistema binario IK Pegasi a 150 anni luce dalla Terra è costituito da una stella di
sequenza principale ed da una Nana Bianca di massa pari a 1,15 la massa del Sole. E’
il candidato più vicino, nei prossimi milioni di anni, ad esplodere come Supernova di
Tipo Ia.
GRB lampi di raggi gamma
I GRB rilasciano un’energia di circa1044 J (circa 2,4 x 10 28
Megatoni) o corrispondente ad 1/2000 di massa solare equivalente
Estinzione nell’Ordoviciano ???
L’evoluzione della stella “Sole”
Distanza (km) 149 597 970 km 2
Massa (kg) 1,989×1030
Massa 332 830 M T
Raggio equatoriale (km) 695 000
Raggio equatoriale 109 R T
Periodo di rotazione (giorni) 25-36
Densità media (kg/m3) 1410
Densità al centro (kg/m3) 151300
Pressione al centro (bars) 2,334 · 10 11
Pressione fotosferica (bars) 0,0001
Temperatura al centro (°K) 15,6 milioni °K
Temperatura fotosferica (°K) 5780
Temperatura coronale (°K) Da 2 a 3 milioni °K
Velocità di fuga (km/sec) 618
Accelerazione di gravità (m/sec 2 ) 274
Luminosità (J/s) 3,86×1026
Magnitudine visuale -26,8
Magnitudine assoluta bol. 4,74
Età (miliardi di anni) 4,55
Sole
Il Sole nella riga H
La struttura interna del Sole
Età=4,55 Ga
M
=1,99 ·10 30 kgR
=700 000 kmL
=3,8 ·10 26 WattT
=5789 °K
Il Sole oggiIl bruciamento dell’H avviene nel nucleo e l’energia è trasportata verso la zona convettiva in modo radiativo. Il gas del nucleo è un “gas perfetto” ad alta temperatura
Mercurio
Venere
Terra
Marte
Il Sole oggi
Età=10,9 Ga ∆Età=6,35 GaR= 1,58 R
L= 2,2 L
Il Sole esaurisce l’idrogeno nel nucleo
Mercurio
Venere
Terra
Marte
Il Sole termina la fase di sequenza principale
Età=11,6 Ga
∆Età=0,7 GaR= da 1,58 a 2,3 R
L= 2,2 L
(costante)T= da 5517 a 4900 °K
Il Sole diviene una subgigante
La fase di post-sequenza – Sole subgigante
Mercurio
Venere
Terra
Marte
Età=12,233 Ga
∆Età=0,63 GaR= da 2,3 a 166 R
L= da 2,2 a 2350 L
T= da 4900 a 3107 °K
Il Sole diviene una gigante rossa
Mercurio
Terra
Marte
Venere
La fase di post-sequenza – Sole gigante rossa
InizioEtà=12,234 Ga ∆Età=0,001 GaR= da 2,3 a 9,5 R
L= da 2350 a 41 L
T= da 4900 a 4724 °K
Il Sole brucia
l’elio nel nucleo
(flash He)
Venere
Terra
Marte
La fase di post-sequenza – Sole brucia l’Elio
Fine Età=12,344 Ga ∆Età=0,11 GaR= da 9,5 a 18 R
L= da 41 a 110 L
T= da 4724 a 4450 °K
Età=12,344 Ga ∆Età=0,11 GaR= da 9,5 a 18 R
L= da 41 a 110 L
T= da 4724 a 4450 °K
Il Sole esaurisce
la combustione
dell’elio nel nucleo
La fase di post-sequenza – Il Sole esaurisce l’Elio
Terra
Venere
Marte
Età=12,365 Ga
∆Età=0,021 GaIl Sole diviene
per la seconda volta
una gigante rossa
La fase di post-sequenza – Sole gigante rossa
Venere
Terra
Marte
Venere
Terra
Marte
Età=12,366 Ga
∆Età=0,001 GaIl Sole pulsa
e diviene instabile
La fase di post-sequenza – Sole pulsante
Età>12,4 Ga
∆Età=0,034 GaIl Sole diviene
una Nana Bianca
La fase di post-sequenza – Sole Nana Bianca
Venere
Terra
Marte
Variazione del Raggio del Sole
nana gialla
subgigante
gigante rossa
temperatura
lum
inosi
tà
nana bianca
nebulosa planetaria
Il percorso evolutivo del Sole
L’evoluzione della Terra e le estinzioni di massa
ovvero
ad ogni fine si succede un nuovo inizio
La presentazione è terminata