23 settembre 2014
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L'Oscar del giorno lo diamo a Alfonso Mainelli.
L'indomito avvocato ambientalista è riuscito a
coinvolgere sulla questione della Centrale a
biomasse nell'area di Campochiaro i sindaci, la
Provincia e la popolazione residente. In un Mo-
lise dove non sempre si parla e ci si confronta
il merito di avere portato alla luce il problema
anche perchè le autorizzazioni sono state rila-
sciate in assenza di controlli obbligatori su spe-
cifici inquinanti identificati dalle norme (PM 2,5,
metalli e B(a)P e che la stessa ARPA Molise at-
testa che i predetti controlli non sono stati mai
eseguiti.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]
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Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)
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Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 192 - MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Alfonso Mainelli
Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Giancarlo
Bregantini. Il vescovo di Campobasso è inter-
venuto sempre in tante ed importanti questioni
della vita e della società molisana. Sulla que-
stione Biomasse, però, non ha fatto sentire la
sua voce. Forse non ritiene l'argomento impor-
tante? Eppure si tratta di una questione che in-
veste l'ambiente, il territorio e la salute dei
cittadini. Anche le associazioni ne hanno recla-
mato un intervento ma, stranamente, è rimasto
in silenzio anche dinanzi la sollevazione dei Co-
muni (tranne Vinchiaturo) dell'area del Matese.
Perchè?
Il Tapiro del giorno
a Giancarlo Bregantini
L'oncologo della Lilt ritiene che le
centrali potrebbero provocare il cancro.
"Scelte frutto di faccendieri"
Secondo Giuseppe Serravezza, onco-
logo e presidente provinciale della Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori, parlare
ancora di centrali a biomasse non ha
senso, anche perché l’Europa impone oggi
degli standard, in materia di ambiente e
salute, contrari all’idea delle biomasse
stesse.
“Le centrali a biomasse oltraggiano l’in-
telligenza delle persone”. Così il presi-
dente della Lega Italiana per la Lotta con-
tro i Tumori, Giuseppe Serravezza, chiosa
su questo argomento di attualità.
E sì che la Lilt da anni conduce campa-
gne di sensibilizzazione e informazione su
tutto ciò che potrebbe nuocere alla nostra
salute, su tutto ciò che potrebbe provocare
il cancro (in particolare ai polmoni), un
male da cui sempre più raramente si gua-
risce nonostante i progressi della scienza
medica.
Dottor Serravezza, quanto è più dan-
nosa una grande centrale a biomasse ri-
spetto a una piccola?...
CONTINUA A PAGINA 2
“Biomasse? Pericolose per la salute"
Un Fiume, il Biferno, particolar-
mente caro al Molise e ai molisani
dalle pagine impareggiabili di France-
sco Iovine, a volte tumultuoso,
avrebbe bisogno di essere messo in
sicurezza. Necessità oggettivamente
affermata dalla esondazione seguita
a due giorni di pioggia incessante a
cavallo del 24 e 25 gennaio 2003, che
potrebbe ripetersi e rinnovare guai
(alle persone) e danni (alle cose).
Se però a tempo debito, ovvero nel
momento in cui sono stati stanziati 15
milioni di euro per la messa in sicu-
rezza del Biferno, quei soldi fossero
statati spesi, ora certamente sa-
remmo al riparo di nuovi eventuali
guai e di nuovi eventuali danni e del
timore di una “recidiva”. Ma siamo nel
Molise: la regione delle stranezze.
La regione della rilassatezza, della
indifferenza, del “Panta rei” (tutto
scorre), del menefreghismo assoluto,
della memoria corta, degli insabbia-
menti.
Diversamente sarebbe la regione
deputata più delle altre a chiedere che
fine hanno fatto e continuano a fare
stanziamenti e finanziamenti pubblici
di cui è stata e continua ad essere
gratificata. Deputata, in questo caso, a
seguire il percorso dei 15 milioni stan-
ziati per la sicurezza del Biferno; del
progetto redatto dalla struttura com-
missariale post alluvione, poi regalato
all’assessorato ai Lavori pubblici della
Regione, quindi vagliato dalla struttura
tecnica (architetto Vitiello?) e dato in
gestione al Consorzio industriale di
Termoli. Siamo intorno al 2006 e da
quella data, del trasferimento del fi-
nanziamento e del progetto al Con-
sorzio industriale di Termoli nessuno
ha saputo più niente. Provvediamo
noi, tapini dell’informazione, a chie-
dere se si hanno notizie e, soprat-
tutto, dove sono finiti il finanziamento
e il progetto della messa in sicurezza
del Biferno.
Una necessità che non ha perso vi-
gore né attualità anche perché per i
danni dell’esondazione del 2003 c’è
gente che sta tribolando con la giusti-
zia.
Cui, di straforo, ci piace far sapere
che se il Biferno dovesse ancora
esondare, questa volta, ci sarebbero
altri elementi da valutare e altri sog-
getti da chiamare in causa.
Quelli, per dire, che hanno proget-
tato la messa in sicurezza del Fiume,
che hanno ottenuto il finanziamento di
15 milioni di euro, che il progetto lo
hanno vagliato e successivamente
dato in gestione (perché?) al Consor-
zio industriale di Termoli senza ancora
venire a capo di nulla.
Ma più e meglio della magistratura,
sul caso è opportuno si faccia viva la
Regione Molise che di soldi ottenuti e
non spesi è maestra di vita (milioni e
milioni di euro dispersi nella nebbia
lattiginosa che avvolge l’ente e le sue
ramificazioni territoriali), che della si-
curezza del Biferno è la diretta re-
sponsabile; che la messa in sicurezza
del Fiume (progetto o non progetto; fi-
nanziamento o non finanziamento) ha
l’obbligo di considerare.
Si faccia viva dunque per chiedere
dove sia il finanziamento e dove il pro-
getto.
Se quei 15 milioni sono appostatati
in qualche bilancio, sono ancora
spendibili, o sono salpati per altri lidi.
Ad essere sinceri questa esigenza
di chiarezza, di conoscenza dei fatti e
delle eventuali responsabilità, appar-
tiene (per dettato di legge) anche alla
Procura della Corte dei Conti, che
delle risorse pubbliche e della loro de-
stinazione porta il peso della garanzia.
Dovesse capitare di leggere il nostro
giornale, ritenga questa nota come
una cortese (dovuta) sollecitazione a
intervenire.
Dardo
223 settembre 2014
Per l’esondazione del 2003 c’è gente che sta tribolando con la giustizia
TAagliolto
di Domenico Di Lisa
A volte mi rendo conto che interrogarsi se uno “ci
è o ci fa” è inutile. Un tale “consigliere regionale” che
porta il nome di Filippo Monaco, sulla Gazzetta del 17
settembre dichiara: è la prima volta che faccio il con-
sigliere e ho già rinunciato al vitalizio. Purtroppo in
Molise c’è gente, oggi al fianco degli indignati, che ha
incassato e incassa il vitalizio dacchè poco più che cin-
quantenne, questa cosa è decisamente vergognosa.
Chiarissimo il riferimento al sottoscritto, reo di
condurre una battaglia per la riduzione dei costi della
politica insieme a pochi cittadini che hanno il coraggio
di esporsi e molti che, pur condividendola, non si ma-
nifestano, o lo fanno in silenzio ed in privato, perché
ancora timorosi delle ritorsioni dei nuovi padroni.
Ho sempre ritenuto e detto esplicitamente che il
vitalizio è un privilegio, più che un diritto, e che questa
società è infarcita di privilegi elargiti dalla politica a
spese della collettività, che passano per diritti. In que-
sto modo la politica ha comprato il facile consenso,
per decenni. Oggi ne paghiamo le conseguenze, ma
ancora di più le pagano e le pagheranno i giovani ai
quali è stato scippato il futuro.
Il signor “ci è”, che sembra quel tale che alla do-
manda “dove vai?” risponde “porto pesce”, inopinata-
mente prova a fare lo gnorri. Fa finta di non sapere
che nel marzo 2004, prima ancora che io maturassi il
privilegio del vitalizio, presentai la proposta di legge
per il dimezzamento delle indennità, l’abolizione del
vitalizio, del premio di reinserimento e dell’articolo
7. La prima ed unica proposta in Italia. Ha la faccia
tosta di dichiarare di aver rinunciato al vitalizio. Non
ha rinunciato ad un bel nulla perché l’istituto del vi-
talizio per i neo consiglieri è stato abolito (art.12 L.R.
n°2/2012). Per cui Monaco non percepirà il vitalizio
non avendo maturato alcun “diritto” .
Il signor “ci è”, che insieme a me ha sottoscritto
un formale e solenne impegno a battersi per dimez-
zare le indennità, è aduso ai voltafaccia. E fa finta di
non sapere che il 9 novembre 2013 nella lettera
aperta al Presidente Frattura scrissi: io e coloro che
con me portano avanti la battaglia, che abbiamo defi-
nito “di civiltà” e “per la democrazia”, sappiamo per-
fettamente che i tagli che proponiamo non sono
risolutivi dei problemi della Regione, ma rappresen-
terebbero un segnale importante. Dobbiamo rimet-
tere in discussione tutti i privilegi, ridurre a livelli
fisiologici le differenze retributive. Questo può farlo
solo una politica pronta a dare l’esempio, rinunciando
prioritariamente ai propri privilegi, che abbia l’autore-
volezza per farlo.
Forse siamo visionari ma coltiviamo la speranza
che la nostra iniziativa diventi il punto di partenza di
un processo che possa puntare alla eliminazione dei
privilegi anche dei parlamentari.
Perciò Le formulo un invito o, se preferisce, una
sfida. Porti in Consiglio regionale una proposta di
legge che abroga i vitalizi degli ex consiglieri regionali,
tra i quali c’è anche il mio. In Conferenza Stato-Re-
gioni estenda la proposta a tutte le altre Regioni ed
al Governo perché facciano la stessa cosa.
Ho sempre ritenuto che la rinuncia individuale
non rappresenti la soluzione al problema, che andava
e va affrontato con legge, erga omnes. La rinuncia in-
dividuale è una forma di carità, non proprio vicina alla
mia cultura.
Mi rendo conto di aver perso ancora troppo
tempo: lavare la testa………
L’intervento.
“Monaco ci è o ci fa”?
Siamo il Molise: la regione delle stranezze, della rilassatezza,
della indifferenza, del “Panta rei” (tutto scorre), del menefreghismo
assoluto, della memoria corta, degli insabbiamenti
Dove sono finiti i 15 milionidella messa in sicurezza del Biferno e il progetto?
CAMPOBASSO. Il governatore Frattura po-
trebbe non essere presente in aula perché reduce
da un intervento chirurgico all’anca. Il giorno 23
settembre 2014 sarà certamente una giornata
storica perché per la prima volta in Consiglio re-
gionale si discuterà degli affari energetici di Paolo
di Laura Frattura.
Sotto la lente d’ingrandimento delle opposi-
zioni (centrodestra e militanti 5 stelle) finisce la
centrale a biomasse a Campochiaro dell’archi-
tetto imprenditore sceso in politica.
La società che vuole costruire la centrale non
è più in capo a Paolo Frattura dal 30 gennaio 2012
quando, l’allora consigliere regionale di opposi-
zione Frattura, ha regalato le sue quote societarie
al marito dell’ingegnere Mogavero. Ma i protago-
nisti di questa storia sono e sono stati legati a
doppio filo con l’attuale presidente del Molise.
La società che deve costruire la centrale è la
“Civitas srl” le cui quote societarie, dal 15 aprile
2013, sono per il 99,5% della “C&T” (già soci di
Frattura in un’altra società finita sotto inchiesta: la
Biocom), e il restante 0,5% dell’ingegner Luca Di
Domenico, marito del capo di gabinetto del pre-
sidente del Molise.
E le date, in questa storia, lasciano intravedere
quasi un piano organizzato per realizzare “l’affare”
energetico di quella che potrebbe essere una cor-
data imprenditoriale. A gennaio 2012 Frattura si
libera delle sue quote societarie regalandole a
Luca Di Domenico, a febbraio 2013 Frattura di-
venta presidente della Giunta regionale, l’8 aprile
nomina Mariolga Mogavero suo capo di gabinetto,
il 15 aprile 2013 la Mogavero viene nominata se-
gretaria di giunta regionale e la C&T, nello stesso
giorno, “s’impossessa” della maggioranza azionaria
della società che deve costruire la centrale a bio-
masse mentre al socio fino allora unico, Di Do-
menico (marito del capo di gabinetto e della
segretaria di Giunta) resta lo 0,5%. Anche l’orga-
nizzazione regionale, nel frattempo, subisce muta-
menti.
Dopo l’impasse in cui si è venuta a trovare la
società Civitas a dicembre 2013, quando cioè il
settore energia retto da Vecere non concesse
l’autorizzazione, la Giunta decise di riorganizzare
il personale dirigenziale nominando al vertice del
settore l’ingegner Riccardo Tamburro. Il 23 giugno
2014 Tamburro, già coordinatore provinciale del
movimento di Patriciello Rialzati Molise che go-
verna con Frattura e il Pd, dà il via alla centrale a
Campochiaro.
Dopo pochi giorni lo stesso Tamburro viene
spostato dal settore energia a quello sanitario. Im-
pelagato nella vicenda finisce anche il geometra
Marco D’Angelo che, oltre ad avere incarichi con
le società di Frattura (Le Torri, la Biocom, la Civi-
tas, la C&T) ha ricevuto anche consulenze alla Re-
gione per un importo di oltre 40mila euro come
responsabile alla sicurezza degli uffici della Giunta
regionale, la Protezione Civile e Molise Cultura
(con quest’ultimo di cui non si conosce l’im-
porto).
A parte l’aspetto conflittuale, tra politica e im-
prenditoria, dei soggetti coinvolti in questa vi-
cenda, c’è poi l’aspetto tecnico che più preoccupa
le associazioni e i cittadini del Matese tanto da
organizzare non solo un sit in di protesta dinanzi
al Consiglio regionale, assistendo anche alla di-
scussione, ma chiedendo anche l’intervento e il
sostegno di monsignor Bregantini nel suo ruolo di
“Arci Vescovo di Campobasso Bojano e di Rap-
presentante della Conferenza Episcopale Italiana
per la difesa del Creato – con la speranza che -
Voglia esercitare la sua autorità spirituale, morale
e civile per sostenere i Sindaci e le associazioni
in questa battaglia in difesa dell’area del Matese.
Proprio di recente, infatti, Bregantini aveva ri-
chiamato tutti, non da ultimo in occasione della
visita del Papa a Campobasso, alla difesa della
Terra, esortando “la chiesa locale ad un impegno
concreto verso questi tre impegni: la coscienza di
un impegno culturale; la denuncia davanti ai disa-
stri; la rete di speranza nel futuro”.
323 settembre 2014
TAagliolto
Iorio e Federico sul piede di guerra e le associazioni del Matese
si mobilitano per dire no allo scempio ambientale
La biomasse “di Frattura e soci” scatena la rivolta popolare e politica
Volevano festeggiare l’unità invece il segretario
del Pd Molise, Micaela Fanelli, pare abbia rimediato
un flop con annesso funerale della gestione del par-
tito. Il pare si potrebbe anche eliminare.
La renziana stavolta dovrà digerire un bel rospo.
Non solo perché la disfatta di Ferrazzano ha evi-
denziato la sua non maggioranza all’interno del par-
tito, ma anche perché pare sia stata scaricata
(secondo indiscrezione) nel modus operandi anche
dai suoi sostenitori , Frattura e Facciolla che alle
primarie che l’hanno eletta al vertice. Le voci che si
rincorrono parlano chiaro: il giochetto utilizzato a
Riccia in occasione delle primarie non ha retto il
bis. Su Ferrazzano, Laura Venittelli ha parlato chiaro,
la Fanelli non aveva la maggioranza per l’approva-
zione delle modifiche statutarie e l’esclusione della
minoranza del partito non gioca a favore di quella
festa dell’unità messa in piedi dalla renziana.
Si dice che persino Paolo e Vittorino (per gli
amici) non hanno concordato con Micaela sulla
“forzatura” dello Statuto. Ma qual’ era il problema
principale? Sembra: eliminare la regola per cui non
si possono avere più di due (o tre) candidature per
enti locali e regione. Una regola che, se da un alto
può piacere a chi ha velleità di governo legittime,
dall’altro non è ben condivisa con chi ruoli istituzio-
nali già li ricopre.
Insomma, si ha la sensazione che Micaela Fanelli
abbia provato a farsi spazio utilizzando il metodo
cinese, seduta in riva al fiume aspettando che pas-
sino i cadaveri. Della serie: prima o poi arriverà il
mio turno.
Vero è che il problema della (ri)ricandidatura è
arginabile a livello locale: i primi eletti di turno pos-
sono tranquillamente cambiare partito o crearsi un
movimento ad hoc. Ma è altrettanto vero che que-
sto sarebbe il sogno della sindachessa per avere
massimo campo libero nel Pd. Dunque, perché dar-
gliela vinta?
E soprattutto, a chi vuole fare le scarpe Micaela
Fanelli? Perché delle due l’una: o è inadeguata poli-
ticamente come segretaria non riuscendo a me-
diate sulle istanze dei suoi fans e della minoranza
Pd, oppure sta tentando di comporre il puzzle per
far fuori Frattura e puntare dritta alla presidenza
della Giunta regionale. Anche perché, e questo lo
dice la storia, Micaela Fanelli non è solita misurarsi
sul proporzionale. Le sue candidature insegnano: o
si piazza a capo di una “coalizione” che va avanti
con i voti degli altri oppure non si candida.
Di fatto oggi al Pd è iniziata la resa dei conti. Si ha
la sensazione che il gruppo Ruta – Leva stia ricu-
cendo i rapporti con Frattura accomunati dall’ipo-
tesi di sbarazzarsi della Fanelli che all’interno del
partito non ha più (perché esterni al partito) l’ap-
poggio dei Patriciello’s boys che hanno partecipato
alla vittoria della renziana.
Il Pd e il funerale dell’unità
Per la pima volta approdano in Consiglio gli affari
energetici del governatore: chiesto l’intervento
di Bregantini per difendere “il creato”
Scarabeo e Venittelli mettono all’angolo Micaela Fanelli
per l’occasione scaricata anche da Frattura e Facciolla
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
"Le centrali a biomasse, sia grandi che piccole,
comportano emissioni di gas inquinanti. Sap-
piamo che questi gas posseggono differenti so-
stanze cancerogene, come i più noti ossidi di
carbonio e di azoto, ma anche idrocarburi aroma-
tici, formaldeide e metalli pesanti. Naturalmente,
più grande è l‘impianto, più forte è l’impatto sul-
l’ambiente. Si tratta di nozioni acclarate, e che si
parli ancora dell’eventualità di una centrale a bio-
masse mi amareggia, perché trovo sia una vio-
lenza alle persone, provocata da faccendieri che
cercano di imporre impianti che loro dicono es-
sere puliti, ma si tratta solo di furberie che oltrag-
giano l’intelligenza delle persone. La questione è
anche grave dal punto di vista politico: il nostro
territorio è già fortemente provato dall’inquina-
mento delle emissioni. Non è un caso se quoti-
dianamente la Commissione Ambiente
dall’Europa ci intima di ridurre le emissioni, e noi
che facciamo? Ci inventiamo, invece, impianti
che comporteranno nuove emissioni. Non c’è bi-
sogno di grandi menti per comprendere un im-
broglio che il Salento non può permettersi".
Ma se si conoscono tutte questi dati, per-
ché si continua a ipotizzare la costruzione di
impianti a biomasse?
"Si continua a ipotizzare centrali a biomasse
perché prevale in ogni ambito, comprese le istitu-
zioni, la logica degli affari, in cui ci sono dei fac-
cendieri che la fanno da padrone. Non si capisce
perché in Italia non si arriva a realizzare quello
che, ormai, è un imperativo in tutta Europa. La
differenziata spinta potrebbe essere una solu-
zione, ma viene ogni volta sabotata, perché arri-
vano le solite emergenze e dietro l’angolo c’è il
solito faccendiere, ossia qualcuno furbo che è in-
tervenuto anche a livello istituzionale con campa-
gne di informazione, attraverso sistemi che anche
la Magistratura conosce bene".
Aldo Caffagnini (fonte www.ecograffi.it)
CAMPOBASSO. "Nei vari e nume-
rosi tavoli di confronto con gli opera-
tori della F.P. sulla questione
“Sistema regionale di Orientamento
permanente”, l’Assessore alla For-
mazione Professionale non fa altro
che sottolineare che altre categorie di
lavoratori nel Molise sono in analoga
precaria situazione lavorativa, rite-
nendo, forse, che questa sia un’am-
missibile giustificazione alla crisi del
sistema di Formazione Professio-
nale. Qui si vuol ricordare le respon-
sabilità della Regione Molise nel
rispetto della legge regionale n.
10/95, della L.R. n. 10/2006 e del
CCNL della FP.Le uniche vere vittime
di questa incresciosa situazione sono
gli operatori che dal primo aprile
2014 stanno lavorando su un pro-
getto con professionalità riconosciuta
più volte ed in più occasioni anche-
dallo stesso Assessore; analoghi ap-
prezzamenti son venuti da parte di
tutta la maggioranza del Consiglio re-
gionale (cfr Vice Presidente Cristiano
Di Pietro che ha letto l’ordine del
giorno nell’ultima seduta del Consi-
glio) nonché di tutte “le opposizioni”.A
noi sembra piuttosto che l’unica pre-
occupazione sia quella di ricordare
pedissequamente che il progetto ha
una scadenza semestrale ed è ormai
vicina la deadline.
Dal primo ottobre i 90 Operatori
della FP, 90 famiglie, si troveranno
senza lavoro e senza reddito.
L’aggettivo ‘permanente’ nella Re-
gione Molise è un inganno a cui la
Politica dovrà rispondere anche per-
chè la programmazione votata nella
seduta del Consiglio Regionale del
18 marzo prevedeva dapprima una
progettazione, poi una sperimenta-
zione del “Sistema regionale di
Orientamento permanente” ed infine
una messa a regime fino ad aggan-
ciare i finanziamenti del nuovo POR,
tant’è che solo la prima parte del pro-
getto doveva terminare a fine anno (e
non a fine settembre). Nell’ultima se-
duta del Consiglio regionale l’Asses-
sore Petraroia ha giustamente di-
chiarato che sul Fondo Sociale Euro-
peo, il vecchio progetto Siro gestito
da un consorzio di Enti, è costato
26.500.000,00 di euro. Non ha però
specificato che si è raggiunto tale no-
tevole importo perchè durante lo
svolgimento dello stesso ai 91 ope-
ratori iscritti all’Albo regionale (tanti
erano nel 2006, oggi purtroppo ridotti
a 75 unità) sono stati aggiunti, a vario
titolo, più di 130 unità di supporto.
A conti fatti si può affermare che il
progetto Siro è pesato sul FSE per il
25%. Sulla nuova programmazione
2015/2020, per il prosieguo del pro-
getto “Sistema regionale di orienta-
mento permanente”, il costo del
personale si aggirerebbe intorno ai
13 milioni di euro per i 75 operatori
iscritti all’Albo e 2,5 milioni per il per-
sonale di supporto, solo circa il 30%
del nuovo POR e non più della metà
del FSE come si potrebbe immagi-
nare da una lettura approssimativa.
Inoltre, bisogna ricordare che questo
progetto può essere inserito in più
Obiettivi Tematici e che essendo ge-
stito direttamente dalla Regione cer-
tamente i costi aggiuntivi saranno
abbattuti.
Sulla stampa dei giorni scorsi, più
di una volta, si è parlato di “Cassa In-
tegrazione” come risoluzione per su-
perare i problemi di lavoro; sarebbe
un grande errore proporla per gli ope-
ratori della FP.
La Formazione Professionale rap-
presenta un sistema complesso ed
articolato che va gestito con ocula-
tezza per evitare sprechi di denaro
pubblico e attività inutili.
La Formazione deve essere un va-
lore, non un peso per la collettività.
La Regione Molise, Ente delegato e
responsabile della FP, è tenuta a
dare i propri indirizzi e manifestare
rapidamente le sue scelte program-
matiche con valide ricadute sul terri-
torio, per la valorizzazione delle
risorse materiali, umane e lavorative
del Molise. Certamente non avverrà
mai aumentando il numero degli Enti
accreditati!".
TERMOLI. Ufficialmente a riposo lo Zuc-
cherificio del Molise e l’auspicio è che si tratti
di un letargo solo stagionale, che arrivi al-
l’estate prossima e non definitivo.
Ma la situazione non è rosea, poiché alle cri-
ticità già esistenti, si sommano l’incertezza e i
dubbi legati alle dimissioni in serie del mana-
gement che ha gestito la Newco da luglio a
pochi giorni fa. Insieme all’amministratore
unico Fusco e all’ingegner Poltronieri, anche
l’altro braccio destro, Di Nisi.
Lo stesso Baranello aveva ceduto le cariche
dall’avvento di Fusco, per far risparmiare ri-
sorse alla società.
“Dopo tutte queste dimissioni si è perso il
filo della speranza e della continuità – ha ri-
marcato la Rsu della Flai-Cgil – con lo spegni-
mento della fabbrica, tutti i dipendenti stagio-
nali e avventizi sono stati licenziati. Non ci
sono programmi e non ci sono risposte da
parte di nessuno. Mentre un’altra realtà indu-
striale muore, la politica nel suo insieme ri-
mane nel solito silenzio”. Organizzazioni sin-
dacali agro-alimentari e la stessa rappresen-
tanza interna aziendale sono ancora in attesa
di conoscere l’esito della richiesta di incontro
urgente presentata alcune settimane fa.
4
23 settembre 2014TA
agliolto
Il sindacato torna a sottolineare i ritardi politici che mettono a rischio 90 posti di lavoro
Zuccherificio, cala il silenzio
"Formazione, gli erroridella Regione"
Chiusa la stagione estiva non ci sono certezze per il futuro
ISERNIA. Dal 16 al 19 settembre presso la
sede UNIMOL di Isernia si è svolta la II° edi-
zione della Summer School di Scienze Politi-
che. L’evento si inserisce in un'ottica
progettuale volta ad internazionalizzare UNI-
MOL, ma anche come ulteriore
ampliamento dell'offerta formativa rivolta agli
studenti, infatti l’intenzione dell’Ateneo è quella
di costituire ad Isernia un polo d’eccellenza per
lo studio della scienza politica e dell’ammini-
strazione, sul modello dell’Università degli
Studi Europei di Fiesole.
L’edizione 2014 ha visto, per la prima volta,
l’istituzione del “Premio Isernia” rivolto ai mi-
gliori laureati magistrali sia UNIMOL che non
UNIMOL. Il premio per la miglior tesi in ambito
giuridico è stato assegnato alla dott.ssa Marta
Mollicone ex studentessa LUISS, mentre il pre-
mio in ambito storico-politico è stato assegnato
alla dott.ssa Laura Quaranta ex studentessa
UNIMOL.
Quest’anno la Summer School non ha bene-
ficiato di alcun finanziamento regionale, ma il
tutto è stato organizzato grazie al finanzia-
mento UNIMOL, di imprese private (Cam-
p’Oro, Antica Dimora, osteria O’Pizzaiuolo ,
CioccoPapa) e grazie anche al contributo degli
studenti partecipanti. Inoltre va sottolineato che
gli ultimi dati di Almalaurea evidenziano come
il corso di laurea in Scienze Politiche sia il più
apprezzato dagli studenti all’interno dell’Ate-
neo, sia come qualità dell’insegnamento, che
come qualità del rapporto docenti-studenti.
Il dato che interessa di più è quello relativo
all’inserimento nel mondo del lavoro, infatti il
70% degli studenti laureati ad Isernia riesce a
trovare un posto di lavoro stabile nei tre anni
successivi alla laurea. E la Regione Molise?
Possibile che con tanti soldi assegnati alle
varie sagre non abbia ritenuto sostenere la
Summer School organizzata dalla facoltà di
Scienze Politiche dell'Unimol a Isernia?
Summer school, ottima riuscitaPur senza finanziamenti regionali esperienza positiva per la facoltà di Scienze Politiche
di Giovanni Muccio*
“Dalla disoccupazione ad una diversa occu-
pazione. Siamo convinti che il reddito da so-
stegno non sia solo una forma di solidarietà,
ma un baluardo di civiltà.
Reputiamo di erogare un sussidio per soste-
nere giovani in cerca di prima occupazione,
purché inseriti in percorsi di qualificazione o di-
soccupati non beneficiari dell’Aspi, momenta-
neamente in difficoltà.
Non c’è giustizia se non si interviene tempe-
stivamente, evitando la trasformazione del di-
sagio in emergenza sociale.
Con apposito emendamento alla legge fi-
nanziaria, abbiamo introdotto in Molise uno
strumento di Welfare avanzato che merita di
essere implementato ed adeguatamente finan-
ziato. Lo faremo”.
Caro Paolo Di Laura Frattura, questo è uno
dei tanti punti del nostro programma elettorale,
presentato al Popolo molisano e sottoscritto
anche dal Movimento Regionale del Guerriero
Sannita. Purtroppo, a malincuore, devo con-
statare un’amara realtà: bei propositi sulla
carta, ma, nella sostanza, non si è fatto nulla
sul reddito minimo garantito.
Dico ciò con tanta amarezza, rileggendo nel
nostro programma: “non c’è giustizia se non si
interviene tempestivamente”.
L’ingiustizia è, quindi, tra noi ed in tutta co-
scienza, considerato che non si è proceduto
tempestivamente, che il disagio si è trasfor-
mato in emergenza sociale e che, oramai,
sono migliaia e miglia le famiglie molisane
nella più totale disperazione.
Un disagio ed una disuguaglianza sociale,
che per fortuna ci hanno pensato le donne del
Centrodestra Fusco Perrella e Nunzia Lattan-
zio, certamente più sensibili degli uomini al
grido di dolore che proviene dai ceti meno ab-
bienti della nostra società, presentando una
proposta di legge sul “reddito minimo di cittadi-
nanza” ben articolata, il Guerriero Sannita a tal
riguardo rivolge un plauso a tale iniziativa che
la considera un atto di “Giustizia Sociale” e si
augura che il nostro centrosinistra, si adoperi
celermente ad approvarla, la disperazione non
ha colori politici caro Presidente Paolo Di
Laura Frattura.
E pensare che il nostro attuale Assessore
alle politiche sociali Michele Petraroia, quando
era all’opposizione, sul “reddito minimo di citta-
dinanza” è stato il più attivo nel Consiglio re-
gionale a perorare la necessità di tale istituto,
per andare incontro alle fasce più deboli,
siamo onesti intellettualmente, ci siamo fatti
sorpassare dalla sensibilità di donne del Cen-
trodestra su un argomento che ha rappresen-
tato solo a parole il nostro cavallo di battaglia.
Ora tutti insieme bisogna passare ai fatti, la
disperazione è tanta e le famiglie non possono
più aspettare.
* Il Guerriero Sannita
La Regione Molise: un colabrodo. In aperta concorrenza con
l’Azienda speciale Molise Acque, delle cui deficienze organizzative
e delle manchevolezze amministrative, ancora una volta, si occupa
il consigliere regionale Salvatore Micone (sebbene in forma dubi-
tativa), senza nulla togliere, per questo, alla gravità dello stato di
fatto.
Azienda che la Regione vuole annettere alle proprie manie di
possesso, di dominio, di strumentalità, invece di tenerla in vita,
come meriterebbe, con piena efficienza, data la delicatezza di ciò
che si occupa: la gestione dell’acqua, la tutela e la valorizzazione
delle risorse idriche molisane.
Che la Regione continua a tollerare vengano date alla Puglia e
alla Campania a prezzo d’affezione.
Un danno straordinario al bilancio regionale e uno spreco inam-
missibile di risorse naturali; un’ammissione di debolezza contrat-
tuale accentuata dalla impalpabilità politico-amministrativa della
presidenza e dell’esecutivo di Palazzo Vitale.
Danno e spreco che si riescono a riparare nonostante abbiamo
assunto proporzioni notevoli. Micone, seppure a volo d’uccello,
nella sua interrogazione al Consiglio regionale ne fa una rapida
rassegna.
E, preoccupato, chiede che gli venga data una spiegazione del
perché “dalla fine del mese di aprile 2014, l’Azienda è priva di un
Direttore Generale, organo al quale Statuto e Regolamento azien-
dali attribuiscono la fondamentale funzione di gestione amministra-
tiva e finanziaria, non potendo, in base al principio della
separazione dei poteri, quest’ultimo ruolo essere svolto in alcun
modo dall’organo politico”.
Spiegazione anche del perché il Collegio dei Revisori, a quanto
pare scaduto, continui ad operare in assenza di nuovi componenti
e di un atto di prorogatio delle funzioni. Spiegazione anche del fatto
che la pianta organica dell’Azienda preveda 182 unità mentre in
servizio se ne contano appena 69.
E, infine, spiegazione del perché non si proceda alla sostituzione
delle attuali pompe di sollevamento e alla realizzazione di impianti
di produzione di energia elettrica con la tecnica del “mini – idroe-
lettrico”, che comporterebbero un investimento in termini occupa-
zionali ed economici per la regione.
Un solo perché, consigliere Micone, che dovrebbe conoscere: la
Regione non sa amministrare.
CAMPOBASSO. E’ il caso della ex parlamentare molisana
Sabrina De Camillis, che dopo aver avuto da Alfano una
consulenza da 70mila euro all’anno se ne “guadagna” una
seconda da 30mila euro, per fare cifra tonda, grazie al-
l’amica Betarice Lorenzin, ministro alla Salute.
E conquista un posto di primo piano sulla vetrina media-
tica, ottenendo un capitoletto a lei dedicato sul settimanale
Espresso, dove quella di De Camillis viene collocata tra le
consulenze d’oro la cui finalità non è ben chiara.
Lo storico cavallo di battaglia del ministro all’Interno Al-
fano, si legge sul giornale, è"Tagliare la spesa per finanziare
il taglio delle tasse".
«Eppure, a fronte di tanto rigore, il responsabile del Vimi-
nale si è mostrato assai generoso con l’ex deputata Pdl Sa-
brina De Camillis, prima dei non eletti al Senato in Molise.
Salvata con un ruolo da sottosegretario nel governo Letta e
passata con Ncd dopo la scissione, l’ex parlamentare è ri-
masta di nuovo senza poltrona con l’arrivo di Renzi a Pa-
lazzo Chigi. E così Alfano, appena arrivato al Viminale, l’ha
nominata consigliere per le politiche di coesione e per gli af-
fari territoriali.
Costo della consulenza: 70 mila euro l’anno, fino alla fine
del mandato governativo».
E non finisce qua, perché dopo appena un mese e mezzo
«è arrivato un altro salvagente targato Ncd. Stavolta a lan-
ciarlo è stato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che
il 7 aprile l’ha nominata addirittura suo esperto "per le ini-
ziative connesse alla riforma del Titolo V e per le attività di
prevenzione, con particolare riferimento alla sicurezza ali-
mentare e alle patologie croniche strettamente connesse
con l’alimentazione".
Il legame fra federalismo e cibi sani non è chiaro – spiega
L’Espresso - più comprensibile è invece l’emolumento: 30
mila euro. Insomma, finché durerà il governo, la De Camillis
potrà contare su uno stipendio annuo da 100 mila euro lordi.
Un po’ meno di quanto avrebbe percepito se fosse stata
rieletta, ma pazienza».
5
23 settembre 2014TA
agliolto
Sabrina De Camillis
a 100mila l'euro l'anno
Due consulenze a Roma avute dal partito spiccano nel rapporto dell'Espresso
Azienda in castigo, in attesa di esserecannibalizzata dalla politica
Interrogazione del consigliere Micone sulle carenze di “Molise Acque”
Caro Frattura, la disperazione non ha colore
Il ruolo dei consiglieri di opposizione non è solo quello di vigilare sul-
l’azione amministrativa ma consiste anche in un’attività propositiva che
sia da stimolo per chi ha in mano le redini della città. Lo sanno bene gli
esponenti di Democrazia Popolare Francesco Pilone e Marialaura Can-
cellario che hanno messo a punto delle linee generali per la stesura del
Prum (Piano regolatore urbano della mobilità) con l’intento di sottoporlo,
prima all’attenzione delle Commissioni e poi dell’intero Consiglio comu-
nale. “Si tratta di un metodo di lavoro – ha precisato Pilone nel corso
della conferenza stampa di presentazione – che offriamo all’ammini-
strazione in carica mossi da uno spirito concretamente collaborativo”.
“La necessità di una pianificazione globale della mobilità – ha spie-
gato Cancellario – scaturisce dall’esigenza di avere un programmazione
degli interventi inerenti l’assetto infrastrutturale di Campobasso, sicura-
mente più coordinata, completa e attenta ai tanti fabbisogni del capo-
luogo. La consapevolezza che procedere attraverso interventi a macchia
di leopardo sia del tutto errato soprattutto per una città capoluogo di
regione che presenta afflussi giornalieri di veicoli e pedoni abbastanza
consistenti, ci spinge a proporre soluzioni metodologiche che puntino a
migliorare la mobilità dell’intero assetto urbano”. Anche se il Pum (Piano
urbano della mobilità) è uno strumento di pianificazione previsto dalla
legge non è obbligatorio ma i consiglieri Pilone e Cancellario ritengono
che sia arrivato il momento di predisporre un piano di lavoro serio, con-
creto e scientifico, basato su dati certi e non su ipotesi fantasiose. Per
questo i consiglieri hanno elaborato un opuscolo che contiene i punti sa-
lienti da cui partire per la stesura del Prum. “Il Piano - ha continuato Pi-
lone - deve puntare essenzialmente a creare una forte collaborazione
istituzionale, a garantire a Campobasso una strategia polivalente, a pre-
disporre un insieme coerente di investimenti e innovazioni organizzativo-
gestionali e a stabilire una strategia condivisa anche con altri livelli e
soggetti istituzionali”. I consiglieri hanno individuato quattro macro fasi
esecutive, due essenzialmente analitiche e due di elaborazione e messa
a regime. “Le prime due consistono in un’analisi socio economica istitu-
zionale da realizzare con il coinvolgimento di tutte quelle realtà associa-
tive, e non, indispensabili per creare un modello condiviso di sviluppo
sostenibile e in un’analisi tecnico ambientale fondamentale per la stesura
del Prum; per quanto riguarda , invece, le fasi di elaborazione e messa
a regime – ha continuato Pilone – è possibile ipotizzare due passaggi
e cioè la stesura di documenti operativi strategici e una fase di messa a
sistema che comprenda una fase di sperimentazione, una di monitorag-
gio per poi arrivare all’elaborazione di una carta dei servizi da distribuire
a tutti i cittadini in cui il Comune dichiara i servizi erogate, le modalità
e gli standard di qualità che intende garantire”. Quanto ai tempi, i con-
siglieri Pilone e Cancellario ipotizzano che le due macro fasi della pro-
posta e cioè l’analisi economica interistituzionale e l’analisi tecnico
ambientale impegnino un arco temporale non inferiore a dodici mesi
mentre le successive fasi dovrebbero essere realizzate nell’arco di sei
mesi. Le difficoltà emergono quando si fa riferimento ai costi. “Non v’è
dubbio – ha evidenziato Pilone - che spesso le ripercussioni finanziarie
dell’attuazione di determinati progetti sono sottovalutate e non sono
quindi commisurate alle reali capacità finanziarie del Comune per que-
sto è indispensabile prevedere dei canali di investimento necessari non
solo all’elaborazione dell’intero Piano ma in maniera più consistente alla
sua attuazione attraverso l’utilizzo dei progetti di finanza e dei finanzia-
menti europei; è indispensabile – ha concluso Pilone – far passare il
messaggio che Campobasso, come città capoluogo di regione e centro
direzionale per l’intero territorio molisano, ha bisogno di finanziamenti
regionali e nazionali che benissimo possono essere drenati attraverso ri-
sorse previste per lo sviluppo della mobilità urbana”.
TeMa
Tari, i conti non tornano e l’amministrazione
comunale è costretta a ricalcolare le tariffe . La
relazione dei dirigenti è chiara: “L’errore ha
comportato lo sviluppo di una tariffa variabile
per le utenze domestiche inferiore a quella ef-
fettivamente dovuta; pertanto le tariffe, così
come approvate, non consentono di produrre
il gettito necessario alla integrale copertura dei
costi”. Il Consiglio Comunale quindi dovrà mo-
dificare il piano finanziario e innalzare le tariffe
Tari approvate lo scorso 3 settembre, di con-
seguenza, saranno anche posticipati i termini
di pagamento della Tari : 30 ottobre 2014
(prima rata o rata unica), 30 novembre 2014
(seconda rata) e 30 gennaio 2015 (terza
rata).
“Il Consiglio Comunale ha approvato il piano
finanziario del servizio di gestione dei rifiuti ur-
bani e le tariffe della Tari per l’anno 2014.
Il piano - si legge nella relazione - è stato re-
datto sulla base dei dati finanziari forniti dal
soggetto gestore del servizio, oltre che dalle
strutture comunali interessate, e le voci di costo
sono state imputate secondo le indicazioni ri-
portate nelle linee guida elaborate dal MEF, in
applicazione dei criteri definiti dal D.P.R.
158/99. Sulla base dei costi fissi e variabili
complessivi, riportati nel piano finanziario ap-
provato, sono state poi operate le ripartizioni
tra utenze domestiche e non domestiche, uti-
lizzando il foglio di calcolo elaborato dal MEF
e fornito insieme alle linee guida. L’attr ibu-
zione percentuale dei quantitativi di rifiuti con-
feriti dalle due categorie di utenza, preliminare
alla successiva ripartizione dei costi, come spe-
cificato dalla Circolare GAB/99/17879/108 del
7.10.1999, avviene moltiplicando la superficie
totale dei locali occupati da ciascuna categoria
di utenza non domestica per i rispettivi coeffi-
cienti di produttività di rifiuti; la quantità totale
potenzialmente prodotta dalle utenze non do-
mestiche si ottiene dalla sommatoria delle
quantità potenziali relative alle singole catego-
rie. Il quantitativo totale dei rifiuti da attribuire
in percentuale alle utenze domestiche è rica-
vato per differenza tra la quantità complessiva
di rifiuti e quella potenziale attribuita alle
utenze non domestiche. Nella determinazione
delle percentuali di rifiuti tra le due categorie
non è stata correttamente riportata la formula
di calcolo, con la conseguenza che è stata at-
tribuita alle utenze non domestiche una per-
centuale (27,00%) minore di quella effettiva
(35,60%) e, conseguentemente, alle utenze
domestiche una percentuale (73,00%) mag-
giore di quella effettiva (64,40%). La riparti-
zione dei costi fissi e variabili tra le due
categorie avviene sulla base delle suddette per-
centuali. Per il calcolo della tariffa occorre de-
terminare la superficie totale delle singole
categorie di utenza e il numero di unità dome-
stiche.
Difatti la tariffa fissa, per entrambe le cate-
gorie, è data dal rapporto tra costo fisso e su-
perficie totale; la tariffa variabile è data dal
rapporto tra costo variabile e superficie totale
per le utenze non domestiche, mentre per le
utenze domestiche il rapporto è tra costo va-
riabile e numero di unità domestiche.
I dati relativi alle superfici complessive delle
singole categorie ed al numero di unità sono
quelli risultanti dalla elaborazione eseguita con
il software di gestione della Tari. L’elaborazione
non ha differenziato, all’interno delle utenze
domestiche, quelle classificate come accessorio
dell’abitazione, con la conseguenza che il rap-
porto per la determinazione della quota varia-
bile delle utenze domestiche è avvenuto tra il
totale dei costi fissi ed il totale delle unità, com-
prese quelle accessorie, mentre a norma del
regolamento la tariffa variabile per le utenze
domestiche viene applicata solo sull’abitazione,
non anche sugli accessori. L’errore ha compor-
tato lo sviluppo di una tariffa variabile per le
utenze domestiche inferiore a quella effettiva-
mente dovuta; pertanto le tariffe, così come
approvate, non consentono di produrre il gettito
necessario alla integrale copertura dei costi,
come richiesto invece dall’art. 1 comma 654
della L. 147/2013.
Per assicurare in via previsionale il rispetto
dell’obbligo di copertura integrale è quindi ne-
cessario rideterminare le tariffe correggendo i
due errori materiali che si sono verificati.
L’articolato sistema di calcolo considera le
categorie tassabili nel loro complesso, proprio al
fine di assicurare la copertura integrale dei
costi, con l’effetto che la modifica di un singolo
dato si riflette sull’intero sistema tariffario, mo-
dificandolo globalmente. La correzione del
dato relativo alla attribuzione dei costi tra
utenze domestiche e non domestiche, com-
porta, in linea generale, una tendenziale dimi-
nuzione della tariffa, nella parte variabile e
fissa, per le utenze domestiche e un correlativo
aumento della tariffa, nella parte variabile e
fissa, per le utenze non domestiche. Per le
utenze domestiche la diminuzione tendenziale,
generata dalla diversa ripartizione dei costi,
viene però assorbita dall’aumento della parte
variabile della tariffa, dovuto al minor numero
di unità rispetto a quello originariamente con-
siderato ai fini del calcolo. La necessità di mo-
dificare le tariffe per rispettare l’obbligo di
copertura comporta l’impossibilità di elaborare
i documenti di pagamento, da inviare ai contri-
buenti, in tempo utile per il rispetto della sca-
denza del 30 settembre 2014. Pertanto si
rende opportuno posticipare le scadenze”.
L’errore comporta il posticipo dei termini di pagamento delle rate
Piano regolatore urbano della mobilità, arriva il metodo targato Cancellario-Pilone
6
23 settembre 2014 Campobasso
Tari, i conti non tornano: le tariffe calcolatenon coprono i costi, tutto da rifare
44 anni di vitafelice insieme...
Giuseppe Pizzuto e consorte. Così ifigli:"Ci sono unioni
che ti fanno ancora credere
che l'amore esistedavvero. Auguri.
Buon anniversario".
AUGURI
Riaperte da qualche giorno le iscrizioni ai corsi di musica dell’Associazione musicale
“Il Pentagramma” di Bojano, opificio culturale e musicale gestito dai membri della Ri-
serva Moac Patrizio Forte, Roberto Napoletano e Fabrizio Russo.
La scuola di musica sita in via dei Frentani (la cui sede è diventata un vero e proprio
luogo di ritrovo e di socializzazione) è pronta ancora una volta ad accogliere gli ap-
passionati, giovani e meno giovani, che volessero intraprendere lo studio di uno stru-
mento musicale o del canto. I corsi di musica sono tenuti da professionisti di rilievo nel
panorama musicale molisano, tutti molto giovani e con un moderno linguaggio didattico.
Come sempre, numerose le discipline in programma, che spaziano dalla musica classica
a quella leggera, passando per vari generi e stili come il rock, il blues, la musica popolare
e d’autore. Chitarra elettrica e classica, canto lirico e leggero, pianoforte e tastiere, fi-
sarmonica, percussioni, sassofono, batteria, violino, flauto sono solo alcuni degli insegna-
menti previsti. Il tutto corredato dalle lezioni di lettura ritmica e melodica, secondo un
metodo approntato proprio da alcuni musicisti della Riserva Moac. Interessantissimi
anche i corsi professionali di organetto e di tromba. Fari puntati anche sulle lezioni di
laboratorio musicale, nelle quali si formeranno delle vere band che calcheranno i palchi
dei locali molisani più prestigiosi. Confermata, come gli scorsi anni, la politica di sconti
per chi completa l’iscrizione ai corsi entro e non oltre il 30 settembre: un piccolo gesto
per venire incontro alle famiglie alle prese con questi difficili momenti di crisi economica,
ma che non vogliono rinunciare ad una sana crescita culturale ed artistica dei propri
figli. Per i soci saranno a disposizione le sale studio, un internet point, una disco-media-
teca e particolari sconti per l’acquisto di strumenti musicali negli esercizi convenzionati
e per le attività in programma durante tutto il corso dell’anno.
“Il Pentagramma” da sempre si impegna nella rivitalizzazione dell’atmosfera cul-
turale matesina e molisana anche con la realizzazione di eventi che possano unire le
discipline artistiche più disparate. Oltre ai corsi di musica, sono previsti seminari, labo-
ratori musicali, incontri, concerti, happening culturali con artisti di fama nazionale ed
internazionale. “Questo ed altro ci aspetta, - affermano dal direttivo dell’associazione
- nella convinzione che contribuire alla crescita culturale del nostro contesto sia fonte
di benessere e di ispirazione per il futuro, oltre che una possibilità di miglioramento della
qualità di vita soprattutto dei più giovani.”
Per informazioni è possibile contattare il 347.3023863 oppure recarsi direttamente
presso la sede dell’associazione, in via dei Frentani, a Bojano.
E’ tutta da decifrare (e commentare) la decisione
del sindaco Antonio Battista di affidare la dirigenza del
settore urbanistico, ad interim, a Vincenzo De Marco
che della materia - in senso stretto - conosce a ma-
lapena l’abc. Peraltro va a fare compagnia all’assessore
Bibiana Chierchia che da perfetta neofita si sta cimen-
tando a prendere confidenza con ciò che resta in
piedi del piano regolatore del 1972, del regolamento
edilizio, e della pletora di soluzioni che le provengono
dalla cosiddetta “urbanistica concertata” che, in sol-
doni, è la formula più utilizzata dagli speculatori
quando hanno a che fare con un’amministrazione e
una dirigenza deboli, indifesi, di fronte alle furbizie, agli
espedienti, agli interessi e agli utilitarismi gestiti da
centri di potere politico e legale che a Campobasso
si possono oggettivamente far risalire, nel caso, alla
presidenza della giunta regionale e ad uno dei più ac-
corsati e noti studi legali del capoluogo. Con De
Marco e Chierchia il gioco è fatto. Entrambi sono in
fase di apprendistato, condizione, questa, che certo
non li favorisce qualora chiamati ad affrontare que-
stioni urbanistiche ed edilizie complesse, avendo a che
fare con i volponi che dello sviluppo urbanistico di
Campobasso hanno ormai in pianta stabile l’appalto.
Il potere politico di cui sopra, quello legale, e il fattore
Z, di stampo imprenditoriale, sono anni che sostan-
zialmente gestiscono il territorio, le destinazioni delle
aree, le concessioni edilizie, le deroghe, e gli appalti.
Da anni, l’amministrazione non riesce prendere una
decisione che la qualifichi padrona del destino e dello
sviluppo del capoluogo. Procede sul filo delle contin-
genze, delle emergenze, delle interpretazioni e dei so-
fismi regolamentari spesso fatti risolvere ad arte dal
Tribunale amministrativo regionale (Tar), per masche-
rare l’incapacità (o la complicità?) municipale. La vi-
cenda ultima della Lottizzazione Parco dei Pini può
essere ritenuta uno spaccato della soggezione in cui
giacciono e permangono l’amministrazione e le strut-
ture di Palazzo san Giorgio. Con De Marco alla diri-
genza e Chierchia all’assessorato il campo urbanistico,
per chi vuole, è tutto d’arare. Una situazione tal-
mente evidente nella sua fragilità, da sembrare as-
surdo che il sindaco non se ne sia avveduto e che,
anzi, abbia scelto di renderla ulteriormente a favore
della speculazione e degli speculatori. Un Comune
che non dispone di un numero adeguato di dirigenti
affidabili, collaudati, volitivi, determinati, è un comune
in balìa degli eventi e delle evenienze. Al momento, e
niente lascia pensare che le cose cambino in fretta, il
Comune di Campobasso manca di un dirigente alle
questioni legali, di un dirigente al Bilancio e alle Fi-
nanze, di un dirigente alla Polizia urbana e di un diri-
gente all’urbanistica dopo aver sciolto il contratto
provvisorio con l’architetto Paola Lozzi. Il sindaco ha
preferito Vincenzo De Marco che di urbanistica cono-
sce a malapena l’abc, e non l’architetto Peppe Giar-
russo, che della materia è un cultore, con una
notevole esperienza alle spalle e un piglio manageriale
di cui si sta giovando il settore Lavori pubblici di Pa-
lazzo san Giorgio e, di riflesso, l’amministrazione. Al-
lora, perché De Marco e non Giarrusso? Una voce
dal sen fuggita accredita che l’ordine sia venuto dal
già accennato potere politico e legale, e dal fattore Z,
che male avrebbero digerito di doversi confrontare
con chi probabilmente in materia urbanistica e delle
alchimie ne sa quanto loro, forse di più. Il veto discen-
derebbe anche dalla circostanza che vede Giarrusso
in lite giudiziaria con Frattura e la Regione Molise. Un
osso duro, insomma. Voce maliziosa o bene informata?
L’arcano è nelle mani del sindaco che ha scelto De
Marco e non Giarrusso. L’arcano è tutto inglobato nel
sospetto che l’intera maggioranza comunale sia etero
diretta. In parte da Frattura; in parte da Ruta.
Dardo
723 settembre 2014Isernia
Perché De Marco e non Giarrusso?L’ordine pare possa risalire, nel caso, alla presidenza della giunta regionale e ad uno dei più accorsati e noti studi legali del capoluogo che male avrebbero digerito di doversi confrontare con chi probabilmente in materia urbanistica e delle alchimie ne sa quanto loro, forse di più
La nuova dirigenza del settore urbanistico a Palazzo san Giorgio conferma la dipendenza del Comune da fattori esterni condizionanti
Campobasso. “Giorni di benedi-
zione” . L'arcivescovo Bregantini de-
finisce così le tre giornate della VII
Convocazione Diocesana 2014. Ar-
monia e bellezza in un programma
che ha evocato la visita del Santo
Padre, motivo per ancorare il futuro
sulle parole di questo uomo straordi-
nario che ha lasciato "semi di spe-
ranza" nel Molise. Tra questi, ha
sottolineato il presule, abbiamo
scelto, seguendo le esortazioni del
Pontefice il tema: "Cittadini e fratelli,
profezia di un mondo nuovo". E'
stato don Michele Tartaglia (biblista)
ad illuminare e scuotere l'assem-
blea, partendo dall'analisi del rac-
conto di Giuseppe venduto dai
fratelli, per ricavarne le linee, estre-
mamente attuali di un possibile mo-
dello attuativo della fraternità. IL
nuovo mondo, ed è questa la sfida
della Chiesa del terzo millennio,
deve riaffermare il concetto di per-
sona umana, all'interno della dimen-
sione "politica" della cittadinanza e di
quella "etica " della fraternità. Fratel
Enzo Biemmi, partendo dalla Evan-
gelii Gaudium, ha tracciato piste di ri-
flessioni importanti per le comunità
parrocchiali e quella diocesana. E' un
cammino, sostiene Bregantini che è
inclusivo e non certo esclusivo, con-
duce a vivere nella pienezza della
comunità, segno distintivo dell'es-
sere cristiano in un mondo in cui ge-
losia ed invidia - come nel caso di
Giuseppe - vanno a dividere, ad in-
superbire. E il vescovo si ferma a ri-
flettere sui doni di grazia ricevuti
nell'arcidiocesi: Campobasso “Città
della Pace”, con il ricordo di Mons.
Bologna e tanti altri doni della provvi-
denza che hanno segnato un anno
fecondo di luce. Il sigillo di questi
doni è stata la visita del Santo Padre,
il 5 luglio,evento straordinario che
deve essere, tuttavia trasformato in
ordinario, rimeditato e attuato da tutti.
Il simbolo tangibile è la mensa della
Charitas che sintetizza le tre parole
chiave del papa: gratuità, solidarietà
e misericordia. La novità per questa
Convocazione è l’esperienza di fra-
ternità sacerdotale di don Rocco,
don Adriano, don Josè e don Michele
Socci che, spinti dalla proposta evan-
gelica di "camminare due a due"
sono il simbolo del cammino pasto-
rale di questo anno.
Una ultima parte della convoca-
zione è stata dedicata alle nomine
dei parroci e alle alternanze nei ser-
vizi pastorali. Fecondo il settore delle
vocazioni, nucleo centrale della vita
della Chiesa che dimostra l'impegno
e la preghiera costante delle comu-
nità. Tra varie nomine e spostamenti
diamo il benvenuto a don Peppino
Cardegna all'Ufficio per le comunica-
zioni Sociali e all'Ufficio per le Migra-
zioni don Adriano Cifelli, un settore ,
dice il vescovo, "diventata aria esplo-
siva di vera periferia e di sofferta
frontiera”. A simboleggiare il deside-
rio di unità vogliamo citare la nascita
del coro diocesano, una iniziativa di
spessore culturale e liturgico note-
vole, segno di vera fraternità. Alla
guida invece della Scuola di Forma-
zione socio – politico “ Beato G.To-
niolo”, Antonio Chiatto.
Sigillo della VII Convocazione i
candidati all’Ostiariato (Luigi Iezzi e
Romano Iezzi), Lettorato (Marco
Ruffo) Accolitato (Franco Di Stasi e
Domenico Mastromonaco) e Diaco-
nato (12 ammessi)
Tre giorni di riflessione, di pre-
ghiera e di progettualità, in una dio-
cesi che, grazie all'intervento dello
Spirito e alla sapiente guida del Pa-
store, è in costante fermento di gioia
e ricchezza dei carismi che, amalga-
mati e armonizzati sono il segno di-
stintivo di un cristianesimo militante
all'interno di una società che, sempre
più, ha bisogno di gesti tangibili che
donino speranza.
Riserva Moac e “Il Pentagramma”:riaprono le iscrizioni ai corsi di musica
I frutti della VII Convocazione Diocesana: nomine e incarichi diocesani
ROCCAMANDOLFI. Rap-
presentanti istituzionali, parenti
ed amici presenti nella sala del
centro parrocchiale Don Pa-
squale Prioriello per ringraziare
ed accogliere l’illustre conterra-
neo Joseph d’Andrea che andò
via dalla sua terra a diciotto
anni per raggiungere il padre in
America fino a diventare oggi,
grazie alla sua carriera e all’im-
pegno profuso per la Patria di
origine il Console Onorario. A
volere fortemente questo in-
contro è stato il sindaco Gia-
como Lombardi che ha
consegnato al suo compae-
sano un dipinto di Roccaman-
dolfi. All’incontro sono
intervenuti anche altre delle
maggiori cariche regionali tra
cui il Presidente del Consiglio
istituzionale molisano Vin-
cenzo Niro che ha consegnato
a Joseph un prezioso testo di
promozione territoriale e il Pas-
saporto d’Oro che ha ribadito il
valore simbolico del premio e
della manifestazione, per
omaggiare chi ha esaltato
sempre le proprie origini in giro
per il mondo.
AGNONE. Una banda di ladri hanno rubato l’oro con il quale era ornatala statua della Madonna dell’Addolorata presente nella chiesa di Sant’An-tonio Abate in pieno centro ad Agnone. È stato un furto studiato quello messoin atto dai malviventi che hanno aspettato la terza domenica di settembreentrare in azione, cioè quando la statua viene rivestita con tutti gli ori e ap-profittando di un funerale celebrato sabato si sono intrufolati nella chiesa eportando via oltre un chilo d’oro. Ad accorgersi del furto è stata una dellefedeli che si era recata in chiesa per pregare e notando che la statua nonaveva più gli ornamenti ha avvertito immediatamente il parroco che ha fattoscattare una denuncia ai carabinieri. Questi ultimi hanno aperto un’inchiestaper risalire agli autori del furto ascoltando dei testimoni visto che tutto è av-venuto in pieno giorno e cercando delle possibili tracce lasciate dai malvi-venti.
Isernia. Sono state presentate entro
mezzogiorno di ieri, lunedì 22 settem-
bre, le due liste per le elezioni alla Pro-
vincia di Isernia che si terranno
domenica 12 ottobre. Nessuna sor-
presa dell’ultima ora, quantomeno per
quanto riguarda i candidati presidenti
che saranno il sindaco di Isernia Luigi
Brasiello ed il vice sindaco di Venafro
(e consigliere provinciale uscente) Al-
fredo Ricci. Qualche nome inatteso
nelle liste. Con Brasiello, supportato
dal centrosinistra, si candidano i sin-
daci Lorenzo Coia (Filignano), Fran-
cesco Lombardi (San Pietro Avellana),
Giuseppe Di Pilla (Sant’Agapito) e
Lidia Iocca (Civitanova del Sannio) ed
i consiglieri comunali Placido Caccia-
villani (Agnone, che è anche consi-
gliere provinciale), Cristofaro Carrino
(Frosolone, anche consigliere provin-
ciale), Sergio Sardelli (Isernia), Mike
Matticoli (Fornelli), Nicolino Colicchio
(Cerro al Volturno), Sandro Miniscalco
(Rocchetta a Volturno)
Schierati con Ricci i sindaci Luciano
Bucci (Conca Casale) e Roberta Or-
lando (Montenero Valcocchiara), i
consiglieri provinciali uscenti Romeo
De Luca e Antonio Potena ed i consi-
glieri comunali Sonia De Toma (Iser-
nia), Gelsomino De Vita (Agnone),
Carmen Natale (Venafro), Francesco
Peccia (vicesindaco di Cantalupo), Ar-
naldo Rossi (vicesindaco di Rionero
Sannitico) e Antonio Caldararo (Pe-
scolanciano). Il 12 ottobre dalle 8 alle
20, voteranno sindaci e consiglieri dei
52 comuni della provincia. Sono in
tutto 556 aventi diritto, così suddivisi:
50 dei comuni più grandi (Isernia e Ve-
nafro), il cui voto avrà un peso pari a 7
unità; 13 di Agnone, che singolar-
mente contano di più (14,233); 13 di
Frosolone, con voti procapite pari a
8,841; 480 degli altri 48 comuni, con
voto pari a 0,729. Il totale dei voti è
885.
11
23 settembre 2014Isernia
Provincia, due le liste presentateTutto secondo copione per le elezioni del 12 ottobre tra i sindaci e i consiglieri
Il furto è avvenuto nella chiesa di Sant'Antonio Abate ad Agnone Indagano i Carabinieri
Roccamandolfi ha voluto premiare il console onorario Usa
PIETRABBONDANTE. L’Amministrazione Comunale di
Pietrabbondante vuole di proposito inserirsi nella polemica
insorta fra i vertici italiani della cultura e della politica sul-
l’opportunità o meno dello spostamento di opere d’arte per
l’EXPO 2015. Come afferma il prof. Adriano La Regina,
l’Area Archeologica di Pietrabbondante (III sec. a.C.) rap-
presenta il “luogo fulcro della religiosità e della politica del
Sannio”. Attualmente con circa 25.000 presenze è l’attra-
zione turistico-culturale più importante dell’Alto Molise. Al
patrimonio comunale e regionale appartiene anche la prege-
volissima scultura del “Guerriero Sannita”, la cui copia tro-
neggia nella piazza principale del paese. L’originale
restaurato di essa, con i suoi 3 metri d’altezza e circa 8 quin-
tali di bronzo, (ora in mostra nell’atrio del locale edificio sco-
lastico) è stata realizzata nel 1922, in onore dei caduti della
Prima Guerra Mondiale, dall’artista Giuseppe Guastalla
(1867-1952), Professore del Regio Istituto Superiore di Belle
Arti di Roma. "La statua originale è stata già esposta presso
il Museo delle Terme di Diocleziano a Roma in occasione
dell’Anno dei Sanniti, ottenendo un rilevante successo d’im-
magine fra i visitatori. L’imponenza e la fierezza del monu-
mento, poi, hanno dato alla statua stessa una popolarità tale
da farla assurgere a vero e proprio simbolo dell’intera Re-
gione Molise", così il sindaco di Pietrabbondante, Giovanni
Tesone. In conclusione, per l’EXPO 2015 di Milano, il Co-
mune di Pietrabbondante offre gratuitamente in mostra la
statua originale del suo prezioso “Guerriero Sannita” in rap-
presentanza della Regione Molise. Siamo sicuri che un tale
palcoscenico mondiale rappresenti una privilegiata e irripe-
tibile vetrina per la valorizzazione turistica del Molise".
Rubato un chilo di oro dalla statua della Madonna
EXPO 2015… dalle statue dei “bronzi di Riace” alla statua in bronzo del “Guerriero Sannita”
Medaglia d’oro a D’Andrea
Larino. Si chiama “Erasmus
plus” ed è il nuovo programma
dell’Unione europea a favore del-
l’istruzione, della formazione, dei
giovani e dello sport. Si tratta di un
piano di azioni innovative che ha
visto primeggiare in Molise una
sola scuola. Si tratta del Liceo
“D’Ovidio” di Larino, impegnato da
diversi anni per promuovere la cit-
tadinanza europea attraverso pro-
getti Comenius - Leonardo ed
e-Twinning. Una linea tracciata dal
preside, Paolo Santella, che ha co-
municato entusiasta l’esito del-
l’ambiziosa selezione.
Il primo progetto ha ottenuto un
finanziamento di trentamila euro
edè finalizzato alla mobilità dello
staff della scuola, per la frequenza
di corsi di formazione all’estero.
Degli oltre mille presentati solo
100 sono stati finanziati (unico nel
Molise). I primi due docenti in par-
tenza ad ottobre saranno a Bruxel-
les per seguire un corso sul
“coding” (programmazione al com-
puter), il cui insegnamento è pro-
spettato nel progetto di riforma “La
buona scuola”.
Il secondo progetto riguarda un
partenariato strategico, basato
sulla metodologia dello studio di
caso, che andrà a potenziare l’of-
ferta formativa della scuola negli
ambiti delle priorità stabilite dalla
Commissione Europea: imprendi-
torialità ed auto-imprenditorialità
nel settore dei beni culturali e del
turismo eco-sostenibile, lingue eu-
ropee, utilizzo delle nuove tecnolo-
gie.
Tra le 148 candidature ne sono
state finanziate solo sedici, di cui
solo cinque scuole: il D’Ovidio di
Larino si è classificato con 96 punti
su 100, con il suo progetto «The
“ruins” of the past to power», con
un finanziamento di 253mila euro
(unico nel Molise).
«Con l’approvazione di tutti e
due i progetti Ka1 e Ka2 – ha evi-
denziato il dirigente Santella - l’Isti-
tuto Superiore di Larino è l’unica
scuola in Italia ad aver conseguito
questo risultato eccezionale e sto-
rico».
MONTENERO DI BISACCIA. Gli uomini del Comando Provinciale del
Corpo Forestale dello Stato, in servizio presso i Comandi Stazione di Pe-
tacciato Scalo e Termoli, durante l’ultimo fine settimana, nei comuni di
Mafalda e Montenero di Bisaccia, hanno sorpreso due persone intente a
praticare l’uccellagione mediante l’utilizzo di apposite reti e di gabbie per
l’alloggiamento degli uccelli catturati, nello specifico cardellini “Carduelis
carduelis”. L’attrezzatura è stata sequestrata e posta a disposizione del-
l’Autorità Giudiziaria mentre le persone, di origine campana, responsabili
dell’illecito sono state denunciate con proposta, alla Questura del capo-
luogo, di fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nei comuni ove è
stato consumato il reato.
La pratica dell’uccellagione illegale viene effettuata per il mercato nero
della ristorazione o per il commercio improprio degli animali catturati; i
cardellini catturati, nel caso specifico, servivano per l’accoppiamento tra
specie (incardellamento tra cardellino e canarino) per il miglioramento
delle doti canore e per rendere più intenso il colore del piumaggio.
A tal proposito Il Corpo Forestale dello Stato è sempre più impegnato,
con servizi mirati, a far si che la legge venga rispettata a tutela dell’am-
biente faunistico.
12
23 settembre 2014 Termoli
MONTENERO DI BISACCIA. L’Amministrazione comu-
nale informa che lunedì 29 settembre parte a Montenero
di Bisaccia il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con
il metodo “porta a porta“.
In vista di questa nuova iniziativa, si informa che merco-
ledì 24 settembre alle ore 16, presso il Palazzetto dello
Sport in via Don Sturzo, si terrà un’assemblea pubblica
dedicata alla presentazione del servizio, alla quale tutti i
cittadini sono invitati a partecipare.
Da giovedì 25 settembre, inoltre, tutti coloro che risultas-
sero sprovvisti dell’attrezzatura per la raccolta differen-
ziata, non essendo stati trovati in casa al momento della
consegna, potranno recarsi presso il Punto Informativo
ubicato all’interno dell’Ex Comando dei Vigili Urbani, nei
pressi della villa comunale in Piazza della Libertà, dal lu-
nedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00. “Siamo or-
gogliosi – afferma il sindaco Nicola Travaglini – di aver
raggiunto questo nuovo traguardo. Si tratta di un passag-
gio importante per il nostro paese che, finalmente, si ade-
gua agli standard di tutti gli altri comuni della nostra re-
gione e del resto d’Italia e d’Europa. Siamo sicuri che la
cittadinanza saprà riconoscere fin da subito le potenzialità
del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, anche perché dalla
corretta gestione del porta a porta dipende la pulizia delle
nostre strade e una migliore qualità dell’ambiente. Non va
sottovalutata, inoltre, la possibilità di ottenere la Bandiera
Blu, alla quale la nostra Amministrazione punta decisa-
mente per il prossimo anno. Invito pertanto i cittadini a par-
tecipare all’incontro pubblico che si terrà mercoledì 24
settembre presso il Palazzetto dello Sport, nel corso del
quale saranno chiariti eventuali dubbi sul nuovo sistema
di raccolta; invito inoltre a seguire, nei prossimi giorni, tutte
le notizie inerenti il porta a porta sul nostro sito web istitu-
zionale e sui mezzi di informazione locale, al fine di ap-
prendere ogni novità utile allo scopo. Per qualunque altra
informazione, si può contattare il numero 0875.53.89.81,
o collegarsi al sito www.tekneko.com, o inviare una mail
all’indirizzo [email protected] ”.
Il lice D’Ovidio sul podio
Con apposite gabbie e reti catturavanocardellini nei pressi di Montenero
A Montenero di Bisaccia tutto è pronto per il nuovo servizio rifiuti
Differenziata, dal 29 il porta a porta
Per la scuola di Larino il prestigioso riconoscimento con "l'Erasmus plus"
Uccellagione,
denunciate due persone
TERMOLI. Presso la Sala Conve-
gni La Vida di Termoli si è tenuta la
presentazione del libro “L’a-Dio nella
Storia nella Filosofia nella Scienza”
di Sante Biello. I lavori sono stati co-
ordinati dal professor Giovanni Di
Stasi già Presidente del Congresso
del Consiglio d’Europa sottolineando
l’importanza del dialogo interreli-
gioso nella storia in generale e in
quella contemporanea in modo par-
ticolare. Il dottor Sante Biello ha pre-
sentato il suo libro spiegando il titolo
“a-Dio” e la maschera presente in
copertina, quella maschera che molti
filosofi e scienziati hanno dovuto in-
dossare per poter pubblicare le pro-
prie idee sotto falso nome evitando
così il rogo o la censura. Molte figure
storiche non hanno indossato nes-
suna maschera lottando per amore
della verità ma incontrando la morte
come Socrate, Ipazia, Bruno e tanti
altri. Infine l’autore ha voluto indicare
la maschera che più di ogni altra an-
nulla la propria identità riferendosi ai
gerarchi nazisti e a tutte quelle per-
sone che seguono gli “assolutismi”
commettendo crimini atroci. La pro-
fessoressa Petronilla Di Giacobbe
ha messo in rilievo i tanti aspetti
della tragedia umana dell’Olocausto
e l’importanza della memoria. Infine
lo psichiatra Angelo Malinconico ha
analizzato in modo magistrale il pro-
blema della teodicea prendendo in
esame l’opera “Risposta a Giobbe”
di Carl Gustav Jung. Una serata di
grande interesse, un pubblico at-
tento e numeroso.
Il libro è stato presentato nella sala convegni La Vida di Termoli
Dio nella storia, filosofia e scienza
TERMOLI. Approderà in aula a
breve la prima sessione finanziaria
dell’amministrazione Sbrocca.
Nella seduta della seconda com-
missione permanente consultiva,
proprio quella relativa a Finanze e
Bilancio, la fiscalità locale, come si
chiama ora, la maggioranza di cen-
trosinistra ha approvato cinque
proposte di delibera che ora an-
dranno trasmesse all’ufficio di pre-
sidenza del consiglio comunale.
Due riguardano l’ambito della
nettezza urbana, con il piano finan-
ziario 2014 e la determinazione
della Tari. Una concerne l’addizio-
nale Irpef. Approvate anche quella
sul piano di cessione e valorizza-
zione del patrimonio immobiliare,
con riferimento alle ipotesi su
Schweitzer e Nautico e, infine, il bi-
lancio previsionale 2014 con i col-
legati triennali canonico. Presenti
Scurti e Di Giovine come membri
effettivi, Di Francia in luogo di Ca-
solino, Roberti e Di Brino.Solo l’ex
sindaco non ha partecipato al voto,
mentre il capogruppo di Fi per la
minoranza ha votato contro su 4
proposte e su una si è astenut
TERMOLI. Da ieri i pescherecci
molisani, sono tornati di nuovo in
mare con la conclusione del fermo
pesca, iniziato lo scorso 11 agosto.
Tutti soddisfatti per il ritorno del
pesce fresco sulle tavole degli ita-
liani, che avranno meno rischi di ri-
trovarsi nel piatto, soprattutto al
ristorante, prodotto straniero. L'as-
sociazione lamenta "la mancanza
dell'obbligo dell'etichettatura d'ori-
gine", che permette "la possibilità di
spacciare il pesce come nostrano,
deprezzando di fatto il prodotto
marchigiano". Un rischio favorito
anche dal fatto che, dall'altra parte
dell'Adriatico, le attività di pesca
non si sono mai interrotte. La fine
del fermo biologico, per Coldiretti
Impresapesca rappresenta "anche
un'opportunità per rilanciare i con-
sumi di pesce che, secondo un'ana-
lisi su dati Ismea, nel primo
semestre 2014 hanno registrato
una sostanziale stagnazione degli
acquisti, sia in quantità che in va-
lore. Dalla mezzanotte, però, per
fortuna, il cappio che ha legato le
imbarcazioni da pesca alle bitte
sulle banchine del porto di Termoli
è stato tolto, sciolte le cime che im-
pedivano ai pescherecci di pren-
dere il largo e così, dopo aver
caricato le cassette a bordo, motori
rombanti alimentati a gasolio pronti
per condurre la prima battuta ittica
del nuovo corso.
Atmosfera tranquilla, nulla di friz-
zante o eccitante, perché quello
dell’armatore, del capitano, del mo-
torista e del mozzo sono mestieri
duri, rischiosi, sotto molteplici pro-
fili.Ora l’attesa sarà tutta per il primo
rientro, stasera al Mercato ittico,
dove domanda e offerta s’incroce-
ranno con i commercianti pronti a
spillare prezzi davvero risicati e i
proprietari dei natanti a voler ven-
dere a un prezzo ragionevole
13
23 settembre 2014Termoli
Dopo il fermo pesca decretato l'11 agosto, si torna al pesce locale
TERMOLI. "La seguente let-
tera risponde alle dichiarazioni
rilasciate dal Presidente del
Cosib, Dott. Luigi Mascio gio-
vedì 18 settembre 2014 alle te-
lecamere di TG3 Molise in
riferimento ai lavori di Sistema-
zione Idraulica del Fiume Bi-
ferno", è quello che sostiene il
Movimento Cinque stelle.
"Il Presidente Mascio dichiara
che i 15 Milioni di euro stanziati
dal Ministero dell’Ambiente per
la sistemazione degli argini del
Fiume Biferno sono a disposi-
zione della Regione Molise e
che di concerto con quest’ultima
il Cosib ha deciso di non essere
più l’Ente Attuatore dei lavori in
questione, dopo tutti questi anni
e dopo che sono stati spesi ben
211.000 euro per un progetto
che non ha portato a nessuna
autorizzazione; precisa che il
Cosib ha trasmesso il progetto
esecutivo nel 2011 per la Valu-
tazione di Impatto Ambientale e
che lo stesso è visionabile da
tutti i soggetti interessati.
Ma il Presidente non chiarisce
come mai, in tutti questi anni,
non si è giunti all’autorizzazione
del progetto e quindi alla realiz-
zazione dei lavori a cui i fondi
stanziati erano destinati. I pro-
cedimenti di Valutazione di Im-
patto Ambientale hanno tempi
garantiti per legge (150 giorni
dalla presentazione dell’istanza
per l’espressione del provvedi-
mento di valutazione) e se que-
sti tempi vengono disattesi a chi
sono imputabili le colpe e le ne-
gligenze? al Cosib? alla Re-
gione Molise? A entrambi? Il
Cosib, ha la sua parte di Re-
sponsabilità per queste gravi
inadempienze che mettono in
pericolo la vita delle persone
oltre che causare danni a beni
pubblici e privati.
Assieme alla Regione Molise
in tutto questo tempo il Cosib
non è stato in grado di utilizzare
i 15 milioni di euro stanziati dal
Ministero dell’Ambiente per la
sistemazione degli argini del Bi-
ferno; non è stato in grado di
mettere in sicurezza il nostro
territorio.
Il Presidente Mascio anziché
impegnarsi a trovare soluzioni
per superare questo immobili-
smo imbarazzante, pensa bene
di lavarsene le mani rinunciando
al ruolo di Ente Attuatore del
progetto, con la speranza di
cancellare questi anni di inco-
sciente inettitudine".
redter
Il movimento Cinque stelle
torna sull'argomento
dopo le dichiarazioni del Cosib
Addizionale Irpef e bilancio 2014: arriva il sì della commissione
Tari, scuole in vendita
TERMOLI. Come da programma,
all’equinozio di autunno e a conclu-
sione del Festival del Mare, del
Gusto e del Tempo libero l’associa-
zione Pro loco ha anche estratto i
premi per la celebre Lotteria di San
Basso.
Eccoli:
Natura del premio NR.
ESTRATTI Visibile\Ritiro
1 CROCIERA 8 gg 7 notti; MEDI-
TERRANEO Pax 2 9550 PRO
LOCO
2 OROLOGIO DA POLSO “UNI-
SEX” 11404 MARTINO GIOIELLI
c.so Nazionale, 112 Termoli
3 OROLOGIO DA POLSO
“Donna” 9620 GOLD FANTASY via
Sannitica 32 Termoli
4 MOTOPICCO Elettrico 8933
NEVIO FERRAMENTA via F.lli Bri-
gida 125 Termoli
5 LUCIDATURA ESTERNA TO-
TALE AUTO 6437 CARROZZERIA
MEALE via deiGelsi, 65 Termoli
6 KIT PRODOTTI COSMETICI
EUCERIM 3635 FARMACIA CAP-
PELLA via Maratona 1/B Termoli
7 KIT CATENE AUTO 11132 IM-
BIMBO GOMME via delle Acacie, 7
Termoli
8 BUONA SPESA 1661 F.LLI
D’ABRAMO Molo Sud Termoli
9 BUONA SPESA 18231 MOTO-
MANIA V.le dei Pini, 40/42 Termoli
10 KIT PUNTE IN VALIGETTA
2775 BRICO OK traversa di via
Corsica, sn – Termoli
11 BUONO CARBURANTE PARI
A EURO 30 9030 Distributore
DOMMAR di Domezio Fortunato
12 ACCAPPATOIO 9017 MI-
RANDA via Corsica, 107 Termoli
13 TAGLIERE 12972 PRO LOCO
Il Premio si potrà ritirare a partire
dal 21settembre 2014 dalle ore 21
“dopo il sorteggio” e successiva-
mente dalle ore 18.00 alle ore
19.00 presso la sede operativa
della Pro Loco a Termoli, via Pa-
dova Snc. Info: nr.3402208261
Effettuata l'estrazione ora i possessori dei biglietti potranno ritirare i premi
Lotteria San Basso, i vincenti
Pescherecci tornano in mare
Argini Biferno, chi è negligente?
Il Grande Cinema Italiano in Molise…. Il
20 settembre a Sepino, Giancarlo Santi, re-
gista,Franoc NERO, attore, Luigi Ferrara San-
tamaria e Roberto Sbarigia, produttori,
Gabriele Duma, attore , Giancarlo LODI, di-
rettore di fotografia, Edoardo FIORILLO, Im-
prenditore TV, Emanuele SPATAFORA,
Produttore sceneggiatore, organizzatore
delle riprese del film : Il Grande Duello, Lu-
dovico SUPPA, Collaboratore Rai , studioso di
cinema, Paolo MARUSSIG, regista e produt-
tore,il maestro Riccardo EBERSPACHER,au-
tore di colonne sonore, personaggi che di
fatto,hanno caratterizzato la nascita, la cre-
scita ed il successo del Western all’Italiana e
del film all’italiana in genere, protagonisti del-
l’incredibile incontro organizzato dalla Rete
del Mediterraneo, di cui facente parte l’Asso-
ciazione dei Borghi d’Eccellenza ,dal Co-
mune di Sepino, dalla Qualitympresa,
dall’Incas ,da Telemolise. Il Molise che riesce
ad ospitare ed appassionare con i suoi monti
, le colline , il suo mare, i suoi tesori e le sue
incredibili ed uniche peculiarità.
Un incontro che ha visto ospiti illustri del
cinema internazionale e che ha fatto si che
si gettassero le basi per una collaborazione
fattiva al fine realizzare, proprio in Molise
dei films quali, uno per tutti : La vita di San
Pietro Celestino. Il Molise. Il vero Molise fatto
di piccole entità come quella dei Borghi, che
ha dato il meglio di se affascinando ed emo-
zionando gli ospiti e che ha visto ospitare al
meglio le decine di ospiti che hanno fatto e
fanno grande il cinema italiano nel Mondo.
Il fascino di una Altilia di Sepino splen-
dente e piena di curiosi ed appassionati ve-
nuti da tutto il Molise e non solo, per
incontrare il grande cinema italiano, ha la-
sciato il segno tanto da far promettere a
tutti gli ospiti la concreta possibilità di un im-
minente ritorno per avviare sin da subito
una produzione cinematografica per favorire
un turismo sostenibile attraverso il cinema,e
non solo vista la presenza anche di produt-
tori TV. La sinergia e l’attenzione di gruppi di
amici con un unico intento : il territorio come
volano di sviluppo attraverso la condivisione
di un progetto strategico e funzionale al ter-
ritorio stesso..
L’intento dell’evento, quello di voler essere
da sprone ma, sicuramente di più, anche gra-
zie allo spessore degli ospiti, attori , registi e
produttori sulla breccia dell’onda da anni e,
che da anni emozionano con le loro propo-
ste, è perfettamente riuscito ed ha per-
messo di regalarci una due giorni indimenti-
cabile che vuol essere sicuramente indice di
attenzione e di promozione che renderebbe
merito all’intero Molise ed a chi crede fer-
mamente che il Molise debba essere salva-
guardato della sua ancora integrità
territoriale. Investitori privati che in Molise e
del Molise vogliono costruire un set, già di
per se naturale e pieno di fascino, come ri-
badito da Franco Nero , da Giancarlo Santi
e dagli altri ospiti,per ridare ossigeno e visi-
bilità, che la nostra terra indubbiamente me-
rita. Unità e la specificità, questa la grande
opportunità di riuscita e l’unica alternativa,
servendosi di professionisti affermati, per
dare quel tocco finale affinché il Molise sap-
pia rendere, in termini di economia, quello
che la natura gratuitamente ci offre : il Ter-
ritorio, le parole di conforto del Presidente
del Consiglio regionale, Vincenzo Niro che
presente con sindaci e tantissima gente da
tutto il Molise, ha voluto dare quel segno che
forse un po’ tutti ci aspettavamo da tempo.
Grande entusiasmo ha mostrato il senatore
Roberto Ruta, che non smette mai di parlare
del Molise nei palazzi di governo e che da
sempre mostra vicinanza e determinazione
nell’accogliere e fare proprie quelle manife-
stazioni e quei progetti che mirano alla pro-
mozione del ns stupendo territorio. Noi ci
crediamo, la sinergia è l’arma vincente e, se
si muove il grande cinema ……………….
qualcosa bolle in pentola………, anzi, da
oggi, fors,e quel qualcosa è i pronto ed è
stato cucinato e convivialmente distribuito . E
quindi, perché no, ripetere quello che nella
giornata di lunedì presso lo splendido scena-
rio di Campitello di Sepino si è consumato
…. Un bellissimo pranzo tutti insieme in
onore del Molise, quello di tutti e quello che
tutti vorremmo che sia……..Sviluppo, turi-
smo, ambiente e….bella
gente…………………………. Una
chicca : Riccardo EBERSPACHER, uno dei più
grandi compositori di musiche da film, affa-
scinato dalla nostra terra e dalle bellezze di
Altilia, si è fatto promotore per organizzare
un evento proprio nel teatro del sito archeo-
logico.
Essere dei protagonisti green,
pronti a prendersi cura del proprio
territorio con azioni concrete a fa-
vore dell’ambiente, è questo lo spi-
rito che contraddistingue Green
Day Molise.
L’obiettivo principale è stato
quello di liberare dal degrado e
dall’incuria le strade, le piazze e le
aree verdi del territorio promuo-
vendo tra l’altro una corretta ge-
stione dei rifiuti. Ma Green Day
Molise è anche un’occasione per
riscoprire il legame con la natura e
l’ambiente circostante. Un territorio
quello molisano segnato dall’incu-
ria e dal degrado dove la politica
miope non ha saputo individuare
le priorità ed i bisogni del territorio
che ora cerca di rinascere grazie
all’impegno dei suoi cittadini.
La Protezione Civile di Campo-
marino, il MoliGAV, l’Istituto Com-
prensivo di Petacciato, la Proloco
di Montenero di Bisaccia, Am-
biente Basso Molise e i tanti vo-
lontari ci hanno mostrato la parte
più concreta del Molise, quella di
una Regione bella e responsabile
che non vuole restare immobile,
che vuole valorizzare il territorio e
combattere i rifiuti ed i nuovi bar-
bari. Il protagonismo e la parteci-
pazione civica possono dar avvio a
quel cambiamento che tutti auspi-
cano e che dimostra quanto
l’unione delle persone possa dav-
vero fare la differenza e cambiare
il mondo.
In tutti questi anni, grazie alla vo-
lontà di cittadini e volontari impe-
gnati in azioni concrete per
l’ambiente, abbiamo contribuito a
rendere il basso Molise più pulito,
libero dai rifiuti e dal degrado, va-
lorizzando e tutelando il territorio e
promuovendo uno stile di vita eco-
sostenibile. Un grandissimo grazie
va ai tanti volontari, ai comuni di
Termoli, Campomarino, Montenero
di Bisaccia, Petacciato e Guglio-
nesi, ai tanti amministratori che
hanno partecipato, ai rifugiati e gli
studenti ed allo sponsor della ma-
nifestazione la BCC Credito Coo-
perativo Sangro Teatino.
L’attenzione all’ambiente, in tutti i
suoi aspetti, - precisa il Presidente
Lucchese - è parte essenziale
della nostra identità ed ha come
fondamento il senso civico dei cit-
tadini e delle comunità, solo in-
sieme si può realizzare un
territorio più bello e sostenibile.
Ambiente Basso Molise – continua
Lucchese - vuole incidere sul con-
testo sociale e ambientale di que-
sta Regione per salvaguardare la
qualità della nostra vita.
Quello che ci preme ricordare e
che tutti noi saremo, sempre ed in
ogni caso, artefici della tutela della
nostra salute, del destino della no-
stra terra e del nostro futuro.
15
23 settembre 2014Opinioni
Green day Molise 2014:obiettivo centrato
Lo spaghetto quadrato sul podiodel premio food match a MilanoUn altro bel successo per il pa-
stificio La Molisana che porta a
casa un riconoscimento di presti-
gio. Nell'ambito della prima edi-
zione del Premio Food,
organizzato proprio dalla nota rivi-
sta di settore, lo Spaghetto Qua-
drato ha di nuovo fatto parlare di
sé aggiudicandosi il premio. 171 i
prodotti candidati, 86 le aziende,
18 le categorie, tutte del food&be-
verage. Un confronto tra industria
e distribuzione sulle nuove sfide
che il settore alimentare si trova ad
affrontare sia in Italia che al-
l'estero.
Il premio Food ha inteso proprio
valorizzare i nuovi prodotti lanciati
negli ultimi due anni nel retail o ri-
lanciati con innovazioni di marke-
ting. <Sicuramente un'altra bella
soddisfazione per la nostra
azienda - ha sottolineato il diret-
tore marketing, Rossella Ferro -
proprio con lo Spaghetto Quadrato
che continua ad ottenere apprez-
zamento di cui siamo fieri. Un for-
mato che è piaciuto per la sua
tenacità e che si abbina a diverse
tipologie di condimento>.
Incredibile successo per una manifestazioneche ha avuto dell’incredibile….
AZIENDA SANITARIA REGIONALE MOLISE
Via U. Petrella 1, - Campobasso
AVVISO DI GARA
L’Azienda Sanitaria Regionale Molise rende noto che è
stata indetta gara a procedura aperta, ai sensi del
D.Lgs. n.163/06 e s.m.i per la fornitura in Service di Sistemi
per l’effettuazione di indagini diagnostiche di Laboratorio, suddi-
visa in dieci lotti, per la durata di anni 6, rinnovabile per un ulte-
riore triennio, precisando che l'aggiudicazione avverrà per
singolo lotto intero a favore dell’offerta economicamente più van-
taggiosa, valutata secondo le modalità indicate nel Capitolato
speciale di gara, ai sensi dell’art.83 del D.Lgs. n.163/06 e s.m.i.
L’importo stimato a base di gara ammonta complessiva-
mente ad € 40.455.000,00, iva esclusa.
Le offerte, con l’allegata documentazione, compilate
come prescritto dal Capitolato di gara, dovranno pervenire, pena
l’esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 11/12/2014
all’Ufficio Protocollo della ASReM , Via Ugo Petrella n.1, 86100
Campobasso. Il testo integrale del bando di gara è stato spedito
in data 09/09/2014 all’Ufficio della CEE e pubblicato sulla Gaz-
zetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Per ogni informazione in
merito, le ditte interessate possono rivolgersi all’U.O.C. Patrimo-
nio ed Economato – Tel. 0874-409647/638.
Il Commissario Straordinario
(Dott. Gaetano Fuiano) F.to