23 marzo 2014

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L’informazione gratuita e libera a qual- cuno ancora piace. Grazie al restyling del nostro sito www.lagazzettadelmolise.it ed alla fedeltà dei nostri lettori che seguono le nostre inchieste sia sul cartaceo che sul web, sono arrivate le prime donazioni. Senza contributi pubblici ma sempre esclu- sivi e documentati sulle notizie più impor- tnati della regione, la Gazzetta è sempre più vicina ai cittadini con l’intento di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica. L’oscar non può cha andare a chi ha già creduto in questo progetto sostenendoci con delle pic- cole ‘donazioni’ che ci aiutano a continuare nel nostro servizio. Grazie. L’Oscar del giorno ai sostenitori de La Gazzetta Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Non irmptoa la psoizoine che ocucpaimo, il cerlvelo è comquune in gdrao di reiagre. Nicola CEFARATTI Se cambiare vuol dire chiarezza e futuro per la città, io ci sono! ANNO X - N° 69 - DOMENICA 23 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Pe- traroia. Ha parlato, scritto, confidato, sus- surrato sulle tante crisi aziendali ma non è riuscito a cavare un solo ragno dal buco. Anzi. La maggior parte delle aziende ver- sano in condizioni prossime alla chiusura. E la panacea proposta della cassa integra- zione sta per finire con il rischio di spin- gere alla fame i lavoratori. Nemmeno per il caso Molise Dati è riuscito a dare una prospettiva tanto che domani i dipendenti della società saranno in sciopero. E' il fal- limento politico della sua azione da asses- sore. CAMPOBASSO. Sono state forma- lizzate ieri sera le candidature alle pri- marie del centrosinistra di Campobasso. Otto i nomi in lizza e non senza meraviglia. Mariano Pren- cipe: l’avvocato di Frattura e di Patri- ciello oltre che socio dello studio Di Pardo passato alle cronache regionali per il ruolo strategico tra iniziative pri- vate e pubbliche del governatore e af- filiati. Michele Durante che appena un anno fa girava il Molise in lungo e in largo al fianco di Massimo Romano denunciando, da buon grillino sui ge- neris, i conflitti di interessi del presi- dente della Regione Molise (Frattura) che, su Campobasso, ha a cuore pro- getti edili non indifferenti: basti pen- sare al Masterplan e alle Torri. Antonio Battista (Pd) conferma la sua aspira- zione iniziale. Ma c’è anche l’onnipre- sente Augusto Massa che a quanto pare non se l’è sentita di fare un passo indietro per convogliare la sua forza sull’amico Battista. Evidente- mente, nella strategia da attuare, è prevalso il dividi et impera. Ma a nome di chi sta giocando Massa che ha già perso le amministrative del 2009? Tra i nomi c’è Pino Libertucci, sempre area Pd. Piero Colucci che, dopo aver dato disponibilità al centrodestra sempre per le primarie civiche, si è di- rottato sullo schieramento opposto. Per la serie: l’uno vale l’altro, che me frega del programma. Bibiana Chier- chia area Sel. La professoressa aveva annunciato da parecchio tempo la sua candidatura che, si diceva, appog- giata dallo stesso Frattura. Ma adesso, con il legale di don Paolino schierato in prima fila, a chi darà i suoi i voti il governatore? Infine il Guerriero Sannita che dopo essere stato escluso dal vertice di maggio- ranza per il rimpasto di Giunta regio- nale ha deciso di togliere il suo pur piccolo apporto al gruppo Frattura e fare un gran baccano in questa nuova sfida. Da oggi dunque sono aperte le danze. Due settimane di campagna elettorale e poi il vincitore sarà solo uno. Primarie del centrosinistra, corsa ad otto: c’è anche l’avvocato di Frattura e Patriciello SPECIALE COMUNALI TERMOLI. Sei candidati per un posto al sole. A tanto ammonta il numero degli aspiranti alla candidatura a sindaco di Termoli. Rispunta l’ombra dell’ex sin- daco Greco con l’avvocato Angelo Sbrocca che può contare sull’aiuto del gruppo Dem che fa capo al governatore Frattura e alla segretaria del Pd Fanelli. Prova la volata anche il capogruppo uscente del Pd, Antonio Russo. Sempre per il Pd c’è Oscar Scurti sostenuto da Laura Venittelli. Ufficializzati senza sor- prese i nomi di Michele Giuliano del- l’area cuperliana Pd, Simone Coscia per Sel e Antonio D’Ambrosio per l’Idv. Intanto a Termoli...

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Le vacanze a scrocco?

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L’informazione gratuita e libera a qual-cuno ancora piace. Grazie al restyling delnostro sito www.lagazzettadelmolise.it edalla fedeltà dei nostri lettori che seguono lenostre inchieste sia sul cartaceo che sulweb, sono arrivate le prime donazioni.Senza contributi pubblici ma sempre esclu-sivi e documentati sulle notizie più impor-tnati della regione, la Gazzetta è sempre piùvicina ai cittadini con l’intento di informare esensibilizzare l’opinione pubblica. L’oscarnon può cha andare a chi ha già creduto inquesto progetto sostenendoci con delle pic-cole ‘donazioni’ che ci aiutano a continuarenel nostro servizio. Grazie.

L’Oscar del giornoai sostenitori de La Gazzetta

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

Non irmptoa

la psoizoine

che ocucpaimo,

il cerlvelo è comquune

in gdrao di reiagre.

Nicola CEFARATTI

Se cambiare

vuol dire chiarezza

e futuro per la città,

io ci sono!

ANNO X - N° 69 - DOMENICA 23 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Il Tapiro del giorno lo diamo a Michele Pe-traroia. Ha parlato, scritto, confidato, sus-surrato sulle tante crisi aziendali ma non èriuscito a cavare un solo ragno dal buco.Anzi. La maggior parte delle aziende ver-sano in condizioni prossime alla chiusura.E la panacea proposta della cassa integra-zione sta per finire con il rischio di spin-gere alla fame i lavoratori. Nemmeno peril caso Molise Dati è riuscito a dare unaprospettiva tanto che domani i dipendentidella società saranno in sciopero. E' il fal-limento politico della sua azione da asses-sore.

CAMPOBASSO. Sono state forma-lizzate ieri sera le candidature alle pri-marie del centrosinistra diCampobasso. Otto i nomi in lizza enon senza meraviglia. Mariano Pren-cipe: l’avvocato di Frattura e di Patri-ciello oltre che socio dello studio DiPardo passato alle cronache regionaliper il ruolo strategico tra iniziative pri-vate e pubbliche del governatore e af-filiati. Michele Durante che appena unanno fa girava il Molise in lungo e inlargo al fianco di Massimo Romanodenunciando, da buon grillino sui ge-neris, i conflitti di interessi del presi-dente della Regione Molise (Frattura)che, su Campobasso, ha a cuore pro-getti edili non indifferenti: basti pen-sare al Masterplan e alle Torri. AntonioBattista (Pd) conferma la sua aspira-zione iniziale. Ma c’è anche l’onnipre-sente Augusto Massa che a quantopare non se l’è sentita di fare unpasso indietro per convogliare la sua

forza sull’amico Battista. Evidente-mente, nella strategia da attuare, èprevalso il dividi et impera. Ma a nomedi chi sta giocando Massa che ha giàperso le amministrative del 2009? Trai nomi c’è Pino Libertucci, semprearea Pd. Piero Colucci che, dopo averdato disponibilità al centrodestrasempre per le primarie civiche, si è di-rottato sullo schieramento opposto.Per la serie: l’uno vale l’altro, che mefrega del programma. Bibiana Chier-chia area Sel. La professoressa avevaannunciato da parecchio tempo la suacandidatura che, si diceva, appog-giata dallo stesso Frattura. Maadesso, con il legale di don Paolinoschierato in prima fila, a chi darà isuoi i voti il governatore? Infine ilGuerriero Sannita che dopo esserestato escluso dal vertice di maggio-ranza per il rimpasto di Giunta regio-nale ha deciso di togliere il suo purpiccolo apporto al gruppo Frattura e

fare un gran baccano in questa nuovasfida. Da oggi dunque sono aperte ledanze. Due settimane di campagnaelettorale e poi il vincitore sarà solouno.

Primarie del centrosinistra, corsa ad otto:c’è anche l’avvocato di Frattura e Patriciello

SPECIALE COMUNALI

TERMOLI. Sei candidati per un posto alsole. A tanto ammonta il numero degliaspiranti alla candidatura a sindaco diTermoli. Rispunta l’ombra dell’ex sin-daco Greco con l’avvocato AngeloSbrocca che può contare sull’aiuto delgruppo Dem che fa capo al governatoreFrattura e alla segretaria del Pd Fanelli.Prova la volata anche il capogruppouscente del Pd, Antonio Russo. Sempreper il Pd c’è Oscar Scurti sostenuto daLaura Venittelli. Ufficializzati senza sor-prese i nomi di Michele Giuliano del-l’area cuperliana Pd, Simone Coscia perSel e Antonio D’Ambrosio per l’Idv.

Intanto a Termoli...

di Giuseppe Di Iorio

CAMPOBASSO. "Le piccole patrie" oggi hanno le po-tenzialità per tornare a giocare una vera partita sulloscacchiere sempre più in mano ad una depravata fi-nanza. Tutto ciò ci impone di prendere atto che una fasestorica si è conclusa e che diventa necessario attrez-zarci per tempo al fine di dare vita ad una nuova, più dif-ficile ed esaltante fase: quella della seconda autonomia.E' una sfida importante per il Molise e per tutti i molisani,al di la delle appartenenze e di quant'altro se non vo-gliamo tornare ad essere la costola di qualche altra re-gione o, peggio, doverci sistematicamente presentarcicol cappello in mano. E' pur vero che molti esempi non sono stati positivi,

che quanto costruito nel corso dell'ultimo trentennio èstato mangiato ma è altrettanto vero che possiamo rico-struire un percorso. Una seconda autonomia, allora. L’avvento di questa

deve assumere, per la nostra gente, il significato di unavera e propria sfida: come fare sviluppo – per una pic-cola regione, fortemente caratterizzata dal suo partico-larismo culturale e dalla sua natura di montagna(magnifica, ma anche impegnativa) - nell’epoca dellaglobalizzazione? Bisognerà puntare essenzialmente a

far uscire la nostra società da quella sorta di “impasse”economica (oggi aggravata dalla crisi mondiale) che l’hacaratterizzata in questi ultimi decenni tratteggiata come“benessere senza sviluppo”, pursenza voler minimamente sottostimare gli importanti

traguardi raggiunti, che hanno consentito alla nostra co-munità di ottenere quell’“égalité de chances” rispetto adaltre aree metropolitane più ricche della nostra. Comefare sviluppo, dunque? Aumentando la ricchezza pro-dotta, per continuare a garantire un elevato standard deiservizi offerti alla collettività. E ciò si potrà ragionevol-mente ottenere puntando, in primo luogo, all’ottimizza-zione di tutto il potenziale umano, territoriale,infrastrutturale, tecnico, economico, finanziario e cultu-rale di cui attualmente disponiamo. E non è poca cosa.Sappiamo di non avere dalla nostra parte il conforto deigrandi numeri. Per realtà più consistenti la “qualità” diventa una ra-

gionevole probabilità statistica: nel nostro caso deve di-ventare unprogetto lucidamente elaborato e tenacemente perse-

guito, dove nulla può essere lasciato al caso o all’im-provvisazione. E' la seconda autonomia la vera sfidache si impone alle forze politiche e a noi tutti per averela speranza ancora di un domani.

TERMOLI. ''Se la Regione Molise usa ilfondo sociale europeo per finanziare corsi didisc jockey denunceremo la regione persperpero di denaro pubblico''. Cosi' il coordinatore regionale di Rete Ci-

vica Nazionale, avv. Michele Marone sulprogetto della Regione Molise di organiz-zare i corsi per disc jockey corsi di forma-zione per 'nuovi lavori improbabili'''. ''I corsi- fa sapere l'avv. Marone - si dovrebbero te-

nere all' Istituto di musica e arte del Molise,in passato al centro di una inchiesta persperpero di denaro pubblico. Il corso dura180 ore e alla fine si diventa 'assistente discjockey' con tanto di attestato firmato dallaregione''. Marone ricorda le parole del Presi-dente di Rete Civica Angelo Todaro quandonel febbraio scorso incontro' i cittadini e gliamministratori locali: ''Gli imprenditori - af-fermo' Angelo Todaro - non si riconoscono

piu' in questi amministratori regionali chenon fanno nulla per le aziende perche' sonoconcentrati a condurre una politica di carat-tetere personalistico preferendo i rapporticon Roma piuttosto che con il proprio territo-rio''. Marone ha poi portato l'esempio di dueaziende di proprieta' regionale come lo Zuc-cherificio Molisano, gioiello industriale neglianni d'oro e la Gam, ex Arena, una aziendadi macellazione pollame. ''La regione non

sta facendo nulla, anzi - ha sottolineato Ma-rone - queste due aziende sono diventateora solo dei stipendifici. Se pensiamo che lozuccherificio, dove lavorano 400 persone,ne bastano 150 e possono anche produrreenergia verde tramite le barbabietole. Questa regione non fa nulla non solo per

le proprie aziende, ma neanche per tutto iltessuto industriale e agricolo molisano vice-versa usa fondi pubblici per finanziare corsidove non c'e' nessuna possibilita' di alcunaoccupazione invece di usarli per l'artigia-nato, la green economy, le scuole professio-nali, per far crescere i nostri giovani''.

TAagliolto

223 marzo 2014

"Corsi disc jockey, un assurdo"

In questi giorni è tornato di attualità il dibattito sul regionalismo

Autonomia, per provarela seconda vita

Europee e Comunali in un giornoTra i centri interessatiCampobasso e Termoli

Elezioni, al votosolo il 25 maggio

CAMPOBASSO. Si voterà in un solo giorno, conl'election day, dunque, il prossimo 25 maggio: oltre51 milioni di italiani saranno chiamati a eleggere i73 membri spettanti all'Italia del nuovo Parlamentoeuropeo (dei 51.034.571 milioni di elettori, oltre 47milioni sono sono iscritti sul territorio nazionale, 3,6milioni sono all'estero). Nello stesso giorno, 17.639.518 milioni di italiani

saranno chiamati a rinnovare 4.102 comuni (l'even-tuale turno di ballottaggio è l'8 giugno) e si voteràanche per eleggere presidente e Consiglio in dueRegioni, Abruzzo e Piemonte. Per quanto riguardale europee, i 751 deputati che verranno eletti alParlamento rappresenteranno oltre 500 milioni dicittadini di 28 Stati membri. Per quanto riguardainvece le elezioni comunali, il prossimo 25 maggio(con eventuale ballottaggio l'8 giugno) si svolge-ranno le elezioni in 4.102 comuni italiani. Tra Cam-pobasso e Termoli. Gli elettori sarannocomplessivamente 17.639.518 divisi in 21.964 se-zioni elettorali. Il 10 aprile, 45mo giorno antece-dente quello della votazione, è la data in cuiverranno pubblicati i manifesti di convocazione deicomizi elettorali per le amministrative. A decorrereda quella data, inoltre, la comunicazione politicaradiotelevisiva deve svolgersi in tribune politiche,dibattiti, tavole rotonde, interviste ed in ogni formache consenta il confronto tra le posizioni politiche ei candidati che sono in competizione. L'inizio della presentazione delle candidature alla

carica di sindaco e delle liste di candidati alla ca-rica di consigliere comunale è fissata per le ore 8del 25 aprile. La scadenza del termine per la pre-sentazione delle candidature presso la segreteriadel comune è fissata per le ore 12 del 26 aprile.

Rete Civica pronta a denunciare la Regione Molise per sperpero di denaro pubblico

CAMPOBASSO. Lo avevamo scritto il 14 settembre2013: Le vacanze del presidente nella villa dell’imprenditoreTorzi. Con sottotitolo: gli strani intrecci tra Frattura e il redella banda larga e dell’energia. Passano i mesi e scoppiaun caso simile a livello nazionale. Stavolta coinvolto è il pre-mier Renzi. L’analogia viene naturale: strano vizietto chehanno sti renziani, alloggiano tutti in case pagate da altri. Ogni mondo è paese cita il proverbio. Ma non sempre è

così. Vivere in Italia diversifica i rappresentanti delle istitu-zioni a seconda della loro posizione geografica. Gli appro-fondimenti su faccende delicate e i casini scoppiano soloaltrove. Ricordate ad esempio il caso Formigoni e le va-canze pagate da Daccò all’ex governatore della Lombar-dia? Roba vecchia, del 2012. Più recente invece è il casoRenzi degli ultimi giorni. Il non eletto neo premier d’Italia vi-veva, a detta dei vicini, in un appartamento al quinto pianodi via degli Alfani a Firenze. O meglio, ci ha vissuto per 34mesi.

“A pagare l’affitto dal 14 marzo 2011 al 22 gennaioscorso – scrive il Corriere della Sera - è stato l’imprenditoreMarco Carrai, fidato consigliere e miglior amico del pre-mier”. Arriva un esposto e la Procura di Firenze, sempresecondo il Corriere, apre un fascicolo conoscitivo. Gli inda-

gati sono ignoti. L’ufficio stampa del premier prova a spe-gnere le polemiche: “Renzi ha usufruito in alcune circo-stanze dell’ospitalità di Carrai, il cui contratto di affittodell’appartamento è stato già reso pubblico”. Insomma, siappoggiava lì quando ne aveva bisogno ma viveva altrove.Altro che ospite, ribadisce Il Giornale di Sallusti. “Per i viciniera cosa nota che il premier abitasse lì. Insomma, la Pro-cura di Firenze deve accertare che “in questo intreccio diruoli pubblici e interessi privati non si configuri uno scambiodi utilità e un danno all'amministrazione pubblica. Di sicuro si sa che Renzi ha risparmiato circa 35mila

euro, il canone corrispondente all'affitto di quella casa a cuisi è «appoggiato» per quasi tre anni. Costo sostenuto, re-stando alle dichiarazioni pubbliche, dall'amico Marco Car-rai, che nel frattempo però risiedeva a Greve in Chianti, eche proprio in quel periodo è stato nominato, in quota Pa-lazzo Vecchio (cioè Matteo Renzi), sia nel board della fon-dazione bancaria Cassa di risparmio di Firenze sia allapresidenza di Aeroporti di Firenze. Renzi ha abusato dellasua posizione per ricavarne un vantaggio (il risparmio di35mila euro di affitto)? Carrai ha sfruttato il favore reso al potente sindaco otte-

nendo un canale privilegiato in fatto di nomine? I soldi, circa1000 euro mensili, usati per saldare l'affitto al proprietariosono usciti dalle tasche di Marco Carrai, alla guida delle

fondazioni renziane che raccolgono i fondi per le campagnepolitiche (fondazioni su cui sta indagando la Gdf, inchiestaparallela che potrebbe unirsi a quella della Procura sullacasa)? Il canone veniva pagato in contanti o il pagamentoè tracciabile con bonifici bancari? Sono alcune domandeche girano tra i corridoi della Procura di Firenze”. Anche in Molise c’è un renziano doc che, eletto presi-

dente della Regione, ha trascorso la sua prima vacanza dagovernatore a casa di un imprenditore. Si tratta del ren-ziano Frattura e dell’imprenditore (non si sa se amico) Torzi,re della banda larga e dell’energia. Lo stesso Torzi finito sulle pagine di quotidiani per la truffa

della sua Tag verso un’impresa di Crotone ed oggi consi-gliere amministratore della Sacom S.p.A. tra i cui socispicca anche Mario Valducci, tra i fondatori di Forza Italianel ’94, nominato lo scorso agosto membro dell’Authorityper i trasporti anche se incompatibile per alcuni incarichi insocietà private. Lo stesso Torzi che in molti volevano aggraziarsi come

sponsor della campagna elettorale. Almeno così si mor-mora. Ebbene, la scorsa estate il buon Frattura ha tra-scorso le vacanze su suolo termolese nella casa acquistatada Torzi sul lungomare. Un acquisto fortunato: l’avrebbecomprata da un imprenditore in difficoltà facendo un affareche, si dice, valga molte migliaia di euro. Villa divenuta residenza estiva del governatore del Mo-

lise. Frattura ha affittato la villa al mare? Ha pagato in con-tanti, il pagamento è tracciabile con bonifici bancari o c’èstato gratis? Quali sono i rapporti tra il presidente della Re-gione e l’imprenditore Torzi? Domande a cui il massimoesponente dell’istituzione regionale dovrebbe rispondereanche solo per dovere civico. Ma evidentemente i molisanivanno bene per votare ma non hanno alcun diritto di sa-pere.

Antonio Careca

TAagliolto

323 marzo 2014

Matteo finisce sotto i riflettori per l’alloggio offerto da Carrai a Firenze come il governatore del Molise trascorre le vacanze nella villa di Torzi

Le case pagatedagli imprenditori: altro vizietto del renziano FratturaIl benefattore del presidente del Molise è amministratoredella Sacom Spa tra i cui soci c’è il fondatore di Forza Italia ‘94 Mario Valducci oggi all’Authority dei Trasporti

Frattura ha affittato la villa al mare?

Ha pagato in contanti, il pagamento è tracciabile con bonifici bancari o c’è stato gratis?

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Il primo giorno della primavera 2014 è peril mondo del vino italiano un giorno impor-tante, l’anniversario della nascita dell’Asso-ciazione Nazionale delle Città del Vino inquella Siena splendida che, grazie alla suaEnoteca italiana, stava animando il mondodel vino e le identità territoriali di questo pro-dotto nazionale. Un mattino pieno di sole(come oggi qui nel Molise dove sono tornatodefinitivamente dopo quarant’anni di To-scana) di 27 anni fa con la gran parte dei sin-daci fondatori del Piemonte e della Toscana,come a rinsaldare un vecchio sodalizio chec’è sempre stato tra Piemonte e Toscana,grazie ai loro grandi vini, ma grazie anche ailoro grandi uomini che al vino hanno datopassione, anima, intelligenza, Manescalchi,Garoglio, solo per citare i primi due nomi chemi vengono in mente dei tanti che hanno cal-cato il palcoscenico di un mondo complessoqual è quello del vino. Non posso, però, nonricordare Desana (il padre del Dpr 930 del1963, la legge che ha dato il via a un pro-cesso che ha trasformato la vitivinicoltura ita-liana e la sua immagine, con gli anni ’80 chehanno sancito il suo Rinascimento) e, ultimoin ordine di tempo, il Sen. Margheriti, chenella sua veste istituzionale ha scritto lalegge 164 del 10 febbraio 1992. Il mio presidente, il personaggio deciso,

dotato di grande umiltà, che ha dato unasvolta all’Ente Mostra Vini – Enoteca Italianadi Siena, con la promozione e realizzazionedella gran parte delle iniziative che hannodato vita e caratterizzato questa straordina-ria rivoluzione, a partire da “Vino e Turismo”,che ha dato ad Elio Archimede – un altro pie-montese – lo spunto per pensare alle “Cittàdel Vino”. Un'idea – dicevo - di Elio Archimede che

l'Enoteca italiana sviluppò e realizzò in menodi un anno, in quel giorno della primavera del1987 nella Sala di Palazzo Patrizi di Siena.Un grande giorno per il vino italiano, con i ti-tolari dei territori, i sindaci, protagonisti diquel rinascimento, che vide l'Enoteca grandeprotagonista, quale culla di importanti strut-ture e significative iniziative, che hanno dato

un contributo notevole ai successi di imma-gine e di mercato ottenuti dai nostri vini, inItalia e nel mondo. L'Enoteca mise a dispo-sizione quanto necessario per la nascita diquesta associazione e, non solo, diede a mela possibilità di dirigerla i primi sei anni con lacollaborazione del Dr. Davanzo, consulentedell'Ente Mostra vini, e della D.ssa SilvanaLilli nella veste di segretaria. Se oggi si festeggia il ventisettesimo anni-

versario di questa associazione, che contaoltre 500 soci, è la dimostrazione che le basisono state costruite con grande cura, conse-gnando a quanti l’hanno guidata fino ad oggila possibilità di costruire piani alti e racco-gliere successi. In questo senso il mio personale augurio

di buon compleanno a te città del vino elunga vita, con la speranza che le nuvole chesi sono addensate negli ultimi tempi su Siena

e la sua Enoteca, che, oggi serve più chemai alla vitivinicoltura italiana per vincere lenuove sfide del mercato, passino veloce-mente e torni il sereno. Lo stesso sereno diquel primo giorno di primavera del 1987 chevide la nascita dell’Associazione che, perprima ha parlato d’identità, cioè di un rap-porto con il territorio quale origine della qua-lità, ma, soprattutto, scrigno di risorse e divalori che sono lì a dirci da dove far ripartirequesto Paese e dare speranze alle nuovegenerazioni. La storia, la cultura, le nostre tradizioni, il

cibo, la biodiversità, il paesaggio, sono achiedere a gran voce alla politica ed allaclasse dirigente del nostro Paese e dellastessa Europa, la priorità di un’attenzioneche il territorio merita se non lo si vuole ri-durre a poca cosa se continua a vivere la li-bertà di rubarlo e distruggerlo o donarlo alla

cementificazione. Le Città del vino, come dell’olio o del tar-

tufo, hanno dato e stanno dando un contri-buto straordinario alla conoscenza, eimportanza vitale del territorio, sapendo chesolo se esso viene salvaguardato e tutelatohanno senso i suoi testimoni, cioè l’imma-gine che serve per comunicare, insieme allaqualità e alla bontà, anche la bellezza, il fa-scino, la capacità di attrazione del consuma-tore e del turista. Fermare subito, e per i prossimi dieci anni,

lo spreco del territorio è una priorità che do-vrebbe vedere mobilitati non solo i rappre-sentanti istituzionali locali, ma il mondo dellaproduzione e della trasformazione che,spesso, troppo spesso, vivono alla giornatasenza preoccuparsi del domani. Ancorabuon compleanno Città del Vino.

Pasquale Di Lena

4 TAagliolto23 marzo 2014

La nascita dell’associazione fu un grande giorno per il vino italiano, con i titolaridei territori, i sindaci, protagonisti di quel rinascimento, che vide l'Enoteca italianagrande protagonista, quale culla di importanti strutture e significative iniziative

CAMPOBASSO. I senatori Ruta e Fabbri hanno pre-sentato un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutturee dei trasporti per chiedere "se nell'ambito delle propriecompetenze ritenga che il piano di investimenti predi-sposto per i prossimi tre anni da Ferrovie delle StatoSpa sia adeguato a garantire un servizio di trasportoferroviario degli utenti conforme agli standard qualitativieuropei, anche in vista dell'importante appuntamento in-ternazionale di Expo 2015". "Le tratte ferroviarie - si

legge nell'interrogazione- che percorrono il centro e l'in-tero Mezzogiorno d'Italia, versano in una situazione didegrado spaventosa. La loro condizione e il loro malfunzionamento si tradu-

cono, ormai da tempo, in un vero e proprio calvario cuisono costretti a sottoporsi migliaia di persone che ognigiorno, per motivi di studio, lavoro o turismo, si affidanoalla tanto decantata 'metropolitana d'Italia', ma dai suoiamministratori ricevono, invece, un servizio sempre più

discutibile ". "Vi sono interventi non più procrastinabili-sottolineano Ruta e Fabbri- mirati a ristabilire standarddi puntualità ed informazione all'utenza, lasciata troppospesso all'oscuro sulle anomalie che di volta in volta siverificano, comprese quelle relative alla soppressionedi treni e ai continui ritardi". "Il potenziamento della rete ferroviaria- concludono

Ruta e Fabbri- e l'adeguamento tecnologico rappresen-tano obiettivi irrinunciabili. Expo 2015 è alle porte e non possiamo farci trovare

impreparati, la manifestazione promette di essere unvolano importante e di attrarre centinaia di migliaia dipersone da tutto il mondo: il trasporto ferroviario è unodei primi biglietti da visita di un paese civile ".

Primo giorno di primavera: buon compleanno Città del Vino

I senatori Ruta e Fabbri hanno presentato un'interrogazione al Ministro

"Ferrovie, troppi problemi"

Fermare subito, e per i prossimi dieci anni, lo spreco del territorio è una priorità che dovrebbe vedere mobilitati non solo i rappresentanti istituzionali locali, ma il mondo della produzione e della trasformazione che, spesso, troppo spesso, vivono alla giornata senza preoccuparsi del domani

Nella città dei colletti bianchi, dei fuoristrada, delle ville incampagna, c’è gente della media borghesia che non paga(perché non può) l’affitto, e per questo sfrattata. E’ un datodi fatto preoccupante che si accompagna alla situazione cheriguarda gli inquilini delle Case Popolari e delle case comu-nali (Cer) atavicamente, ormai, nella condizione di difficoltàe sempre con la spada di Damocle sul collo, da un momentoall’altro, di trovarsi in mezzo alla strada. Non capita ancoraperché c’ha messo un pezza la Caritas e, per altra parte, lapolitica del soccorso ultimamente ha licenziato la legge re-gionale numero 12 del 25 luglio 2013 che di fatto regala lecase agli inquilini che la vogliono comprare (a metà prezzo)e a quelli che non vogliono o non possono, il fitto è statougualmente ridotto a metà. La teoria che ha portato a questa conclusione s’avvale del

fatto che sia lo Iacp che il Comune non sono stati e nonsono nella condizione di assicurare la manutenzione straor-dinaria dei fabbricati e dei singoli appartamenti. Il degradoche n’è disceso è palese e non ammette repliche. Ammette,però, che lo Iacp e il Comune vengano ritenuti responsabilidella dissennatezza con cui hanno amministrato e gestito illoro ingente patrimonio abitativo. Non diversamente dissen-nata e colpevole è stata la politica abitativa della RegioneMolise che ha fatto mancare le risorse allo Iacp, senza maiporsi il problema delle conseguenze. Né ha mai impostato un piano edilizio in favore delle ca-

tegorie sociali più deboli. Ha lucrato, non solo politicamente,come hanno lucrato gli amministratori delle case popolari,sui favori che si sono potuti fare centellinando qua e là i fi-

nanziamenti, dando in appalto i lavori, consentendo favori-tismi finanche - per fare un esempio - sul cambio delle cal-daie termiche negli appartamenti. Negli Anni ’50 e ’60 halucrato la Dc, costruendo milioni di appartamenti popolariassegnandoli anche a chi non aveva diritto; poi lo sfacelo. Enello sfacelo c’è ancora gente che lucra mantenendo il be-neficio di un appartamento non avendone più diritto a normadi legge (sentite come s’è espressa la Caritas a propositodel sistema di assegnazione degli alloggi in base al quale“Spesso gli inquilini sono stati indotti in errore da atteggia-menti lassisti e strizzatine d’occhio degli amministratori suc-cedutisi da molti anni a questa parte”). Anche la legge numero 12 del 25 luglio scorso che ha di-

mezzato il valore patrimoniale dello Iacp, ha l’obiettivo dicreare centinaia di proprietari di appartamenti a metà prezzodel valore calcolato con una formula a sua volta di favoreattraverso le revisione delle rendite catastali. La verità è che sull’edilizia popolare e sociale è stata fatta

sistematicamente razzia di risorse, di guadagni indebiti, euna politica sporca. Compresa la legge ultima, come di-ciamo, per la quale da parte dei tecnici dello Iacp è stataproposta una serie di correttivi che dovrebbe attutirne gli ef-fetti disastranti. Che ci sia in quella legge un sottofondo po-litico è confermato dalla campagna avviata con gli inquilinida parte del consigliere regionale Salvatore Ciocca e dall’exsindaco di Campobasso, Augusto Massa, che ha cavalcatola tigre da amministratore e da oppositore il che sta a direquanto la faccenda delle case popolari si presti alla dema-gogia. L’intero discorso conferma storicamente la verità se-

condo cui l’edilizia popolare e quella residenziale pubblicasono state e sono considerate un osso da spolpare. E ci sono riusciti se, com’è nell’amara realtà di oggi, sono

stati costretti a svendere e mai a poter costruire nuove case.Al punto che nella città dei colletti bianchi, dei fuoristrada,delle ville in campagna, c’è gente della media borghesia chenon paga (perché non può) l’affitto, e per questo sfrattata.La legge regionale numero 12 del 25 luglio scorso non faaltro che coprire le gravi responsabilità accumulate nelcorso degli anni dalla gestione degli Iacp e dai governi re-gionali, evitando di porsi il problema di una seria, valida,concreta possibilità di varare un piano ad hoc in grado di af-frontare il degrado delle vecchie case e di costruirne dinuove.

Dardo

CAMPOBASSO. In assetto di guerrasono nuovamente le imprese del settoreedile alle prese con una crisi che non siera mai vista prima d'ora e con la Regionea cortissimo di idee. Le banche hannochiuso i cordoni della borsa e l'edilizia pri-vata boccheggia. Le cause le ripetiamo ormai da molto

tempo e purtroppo ancora permangono:innanzitutto è presente un allarme asso-luto per i mancati pagamenti dei lavoriche le imprese eseguono, un problemache ha ormai raggiunto dimensioni eleva-tissime e che sta portando al fallimentonumerose aziende. La seconda principale

causa riguarda ovviamente la assolutamancanza di nuovi lavori, che porta tuttequelle imprese che sono sopravvissute alprimo problema a non riuscire di fatto afare nulla. Si arriva dunque alla cassa in-tegrazione nella speranza che qualcosapossa smuoversi, anche se ormai sembrache le risorse siano sempre di meno.Ma c'è anche l’andamento del mercato

privato a preoccupare. Il mercato privatosi sta invece bloccando soprattutto acausa del credit crunch delle banche, lequali si dimostrano sempre meno dispo-nibili a erogare mutui così tutto è fermoperché non arrivano i finanziamenti delle

banche utili a costruire e vendere le case:i mutui non vengono erogati, le prospet-tive sono difficili e il mercato del lavoronon offre certamente garanzie, quindi ènormale che si pensi due volte prima diindebitarsi anche per la casa. Le banche,nonostante le dichiarazioni che ascol-tiamo, all’atto pratico hanno enormi diffi-coltà nell’erogazione del credito, sia alleimprese che alle famiglie, e in questomodo è chiaro che l’economia non potràmai tornare a girare. Se il sistema dellebanche non riesce a svolgere questa suaprimaria funzione rischia davvero di bloc-carsi tutto.

Per affrontare questa crisi occorrereb-bero delle ricette che oggi mancano. Citroviamo in una sorta di “cappa” che stapesando su tutti i cittadini e che risulta es-sere anche molto pericolosa. Nella situa-zione attuale l’economia si avvitairreversibilmente in senso negativo,quando invece dovremmo riuscire a inver-tire il trend, ridare fiducia ai cittadini e ri-cominciare a percorrere una spirale dicrescita positiva. Credo che sia necessario innanzitutto

individuare tutte quelle importanti opereall’interno dei nostri comuni da eseguireperché utili alla vita di tutti i giorni. Peresempio la manutenzione delle strade,delle scuole, dei fabbricati pubblici: tutteattività del settore costruzioni che risul-tano fondamentali. Ma, come dicevamo,occorrono ricette.

TAagliolto

523 marzo 2014

L’edilizia popolare e quellaresidenziale pubblica sonostate e sono considerate un osso da spolpare

Edilizia, nessuna rispostaDai fondi post sisma all'assenza di prospettive: un settore in declino

La legge regionale numero 12 del 25 luglio scorso non faaltro che coprire le gravi responsabilità accumulate nel corso degli anni dalla gestione degli Iacp e dai governi regionali

La politica abitativa della Regione Molise ha fallito, senza mai porsi il problemadelle conseguenze: razzia di risorse, guadagni indebiti, e una politica sporca

Si chiude oggi la due giorni del Fai(Fondo Ambiente Italiano) di primavera– giunta alla 22esima edizione – che haofferto a tutti la possibilità di conosceree apprezzare il patrimonio d’arte, naturae paesaggio del nostro Paese attraversovisite guidate nei “siti di bellezza”. In Mo-

lise sono 29 i luoghi aperti al pubblico(mattina e pomeriggio) nei vari centri. ACampobasso e provincia si può giraretra Bonefro, Casacalenda, Civitacampo-marano, Larino, Montagano, Petrella Ti-fernina e Termoli, mentre in provincia diIsernia si può ammirare il centro storico

del capoluogo e le chiese ei palazzi di Agnone. Le giornate Fai diprimavera quest’anno si svolgono nelsegno dell’imperatore romano Augusto,di cui si ricorda il bimillenario dellamorte. La Roma dell’età augustea co-

nobbe un periodo di pace (paxaugustea) o, meglio, di astensione dalleconquiste che coincise con la rinascitadell’Impero con la riscoperta del gusto edell’arte. E oggi, dopo due millenni distoria, sono sempre di più coloro che, ingiornate come questa, hanno a cuore i

siti di bellezza dell’Italia e che possonostimolare le istituzioni a fare altrettantoper superare la brutta pagina dei crolli aPompei. E se è vero che la bellezza sal-verà il mondo – come afferma il principeMiškin nell’Idiota di Dostoevski – l’Italiane ha da vendere.

Adimo

623 marzo 2014 Campobasso

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Fai, il risveglio dei siti di bellezza

Campobasso. Mostra di ArteSacra sulla figura di san Pietro.L’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano in collaborazione con ilCentro Culturale di Campo-basso, ha allestito una mostradal 23 al 30 marzo 2014, dal ti-tolo “Ti chiamerai Pietra” curatadalla fraternità sacerdotale S.Carlo Borromeo di Roma. Patrocinata dalla Provincia di

Campobasso, l’esposizione siterrà locali dell’ ex Circolo San-nitico, in Piazza G. Pepe, aCampobasso. L’inaugurazionedella mostra, domenica 23marzo alle ore 18,00 sarà pre-sieduta dall’arcivescovo diCampobasso – Bojano S.E.mons. GianCarlo Bregantini edalle autorità civili locali. La mostra, insieme alla Lectio

“Pietro, la Fede e le Lacrime”scritta S.E. Mons. Bregantini edutilizzata negli incontri di cate-chesi chiamati “cenacoli” delvangelo, costituiscono spunti diriflessione intorno alla figuradell’apostolo Pietro per l’annopastorale 2013-2014. L’esposi-zione, divisa 6 sezioni, consistein una composizione di 52 pan-nelli. La Mostra offre, attraversouna serie di famose riproduzioni,

la possibilità di ripercorrere vir-tualmente le tappe fondamentalidella vita spirituale di Pietro. Sarà possibile visitare la mo-

stra tutti i giorni dal 23 al 30Marzo nei seguenti orari:al mattino dalle ore 10,00 alle

ore 13,00 il pomeriggio dalle ore 16,30

alle 20,00.L’ingresso è libero.Contenuti dell’itinerario espo-

sitivoLa prima parte della mostra in-

scrive il tragitto di Pietro accantoa Gesù di Nazareth. La chia-mata, il delinearsi misterioso, manetto del suo ruolo particolare.Portato ad esporsi più di tutti glialtri, Simon Pietro incappa con-tinuamente nell’umiliazionedell’errore. Da pescatore di uo-mini, alla sequela di Gesù fino alsuo piangere amaramente dopoaver rinnegato il Maestro perben tre volte. E’ questo il modocon cui Gesù educa Simone adiventare Pietro, gli dimostra cheegli non può essere pietra, senon lasciandosi continuamenteriafferrare dalla Sua mano.La mostra si conclude con

l’esposizione del pannelloavente ad oggetto la Crocifis-

sione di S. Pietro. Al culmine delsuo itinerario umano, egli saràdisposto a dare la vita. E la pro-messa si compie …Gli risposeGesù: <<Dove io vado, per oratu non puoi seguirmi. Mi seguiraipiù tardi>>. Pietro disse <<Signore perché

non posso seguirti ora? Darò lamia vita per te!>>”. Quella croceche aveva rigettato; quella crocedi fronte a cui era fuggito comeun vigliacco, diventa infine ilvanto, l’onere supremo. A talpunto che, secondo la tradi-zione, Pietro, non volendo accet-tare una simile identificazionecon il Signore, si fa crocifiggerea testa in giù. La Mostra potrebbe stimolarci

in un approfondimento della no-stra fede in Gesù quale pietraunica della Chiesa e a doman-darci se anche noi, come Pietro,siamo capaci di obbedire al dise-gno di Dio, così come le circo-stanze ci mostrano, lasciandocicontinuamente riafferrare dallaSua mano così come fece SimonPietro: “Signore, salvami”. E su-bito Gesù stese la mano, lo af-ferrò e gli disse: “Uomo di pocafede, perché hai dubitato?”. (Mt.14,25 – 32).

Le letture di oggi ci invitano, attraverso il simbolo dell'acqua, a scoprire Dio come Colui chedona fecondità e pienezza alla vita. Lui, che ci ama mentre siamo peccatori, riversa nei nostri cuoriuna freschezza di amore che libera e guarisce. Di questo hanno fatto esperienza il popolo d'Israele,san Paolo e la samaritana. La samaritana va al pozzo in un orario in cui nessuno andava a pren-dere dell'acqua. E' spinta da un bisogno pressante non solo di bere, ma più profondo: di affetto (non dimentichiamo che, nella tradizione ebraica, il pozzo era il luogo degli incontri che si risolvevanopoi nel matrimonio) e di Dio. Gesù le chiede per primo dell'acqua. Attraverso la sua domanda vuoleentrare nel cuore della donna non dall'alto, ma ponendosi sul suo stesso piano di necessità perportarla ad un altro se stessa: "hai avuto cinque mariti ed ora convivi". Gesù non sta esprimendoun giudizio morale su di lei, non la sta giudicando, ma la sta aiutando a conoscersi meglio, nellesue fragilità, nei suoi vuoti interiori, nella sua ricerca. Non si sa il motivo di tanti matrimoni, ma pro-babilmente lei aveva fatto più di una volta l'esperienza del vedersi rifiutata, poichè allora eral'uomo a poter ripudiare la consorte. Gesù, dunque, l'accompagna passo passo per poi farla ar-rivare ancora più in profondità: non solo hai bisogno di acqua, di vero amore, ma anche di Dio. Leilo segue, non scappa, gli permette di rivelarsi e alla fine, come annota l'evangelista, "lasciò labrocca". Non deve cioè più riempire nulla perchè ha conosciuto la pienezza di Dio in Cristo e vaad annunciare la sua scoperta. Anche i discepoli, inizialmente fermi sul cibo fisico, sono portati acapire altro: Gesù è venuto per tutti e li manda a mietere dove non hanno seminato e dove,magari non si aspettano di trovare buoni frutti. Questo è un vangelo che non solo rivela molto dinoi, ma ci dà anche le coordinate per impostare il nostro proporre Cristo, a volte così lontano dalsuo stile, subito pronti a giudicare prima di capire, a dare norme prima di far conoscere Dio, a de-cidere a priori chi può avere una vita di fede e chi no. Meno male che Dio continua a sorprenderci.Questa è la domenica nella quale coloro che si preparano ai sacramenti dell'Iniziazione Cristiana(Battesimo Cresima, Eucaristia), che riceveranno durante la Veglia Pasquale, celebrano il loro primoscrutinio. Scrutinio deriva dal latino scrutari che vuol dire visitare, ricercare: è il gesto di Dio checerca l'uomo. Per il catecumeno si tratta di sperimentare, nelle tre domeniche in cui celebra gliscrutini (terza, quarta, quinta domenica di Quaresima), che lo sgurdo sollecito, attento, pieno dibontà di Dio lo cerca nel corso della sua vita per rivelargli la ricchezza della vera acqua chedisseta (primo scrutinio); il potere del vero amore che guarisce e illumina (secondo); la forza dellavera vita che libera dalla morte (terzo). Oggi la Samaritana, che al pozzo di Giacobbe incontraGesù (Vangelo) che le si rivela come l'acqua che disseta per la vita, diventa per i catecumeni, maanche per noi, il modello di chi nella sua vita si sente cercato e trovato da Cristo. Il tema centraledel brano è la fede che nasce dall'incontro con Gesù, che si fa poi capacità di incontro con i fratellie di annuncio, per giungere alla solenne e corale professionale di fede in Gesù, unico salvatoredel mondo.

Mons, Gabriele TETI

Arte Sacra sulla figura di San Pietro III^ domenica di quaresima La mostra a Campobasso da oggi al 30 marzo nei locali dell'ex Circolo Sannitico 23 marzo 2014

In Molise sono 29 i luoghi d’arte, natura e paesaggio aperti al pubblico anche oggi per le giornate di primavera

La Giunta comunale ha accolto la propo-sta di rinnovo della convenzione stipulata tral’As.e.c.-Confesercenti e Comune di Cam-pobasso riguardante l’iniziativa di riqualifica-zione e rilancio del commercio su areepubbliche chiamata “Campobasso in Fiera”.L’evento si svolge nella zona industriale,precisamente in via G. Ferro l’ultima dome-nica del mese e la Giunta ha deciso di rinno-vare la convenzione per un anno, dallaprossima domenica a marzo del 2015. “Campobasso in Fiera” costituisce un’im-

portante volano per rivitalizzare sul territoriol’attività del commercio ambulante, soprat-tutto alla luce della concorrenza svolta dallagrande distribuzione che ha acuito negli ul-timi anni le difficoltà del settore; la varietàdell’offerta merceologica nell’ambito dell’ini-ziativa “Campobasso in Fiera” assicura alcittadino-consumatore la possibilità di effet-tuare acquisti a prezzi convenienti così da

fronteggiare la crisi economica derivantedalla perdita dei posti di lavoro nell’industriamanifatturiera. L’evento mira a realizzaretaluni degli obiettivi perseguiti dall’ammini-

strazione nel settore e cioè : valorizzare l’at-tività commerciale su aree pubbliche po-nendo un freno a tutte quelle iniziative che,direttamente o indirettamente, possano

squalificare il settore e comportare effetti di-storsivi della concorrenza; contrastare, inmodo efficace, l’abusivismo commerciale,molto diffuso nel comparto; favorire lo snel-limento delle funzioni di gestione delle ini-ziative mercatali straordinarie, attraverso, adesempio, la possibilità di affidarne la ge-stione anche ai privati in forma associata oconsortile; migliorare l’attrattiva dell’inizia-tiva mercatale straordinaria, assicurando unpiù ampio mix merceologico, affinando laspecializzazione e qualità del servizio residagli operatori del commercio su aree pub-bliche, in un ambito integrato, anche dallapresenza dell’artigianato e soprattutto delleproduzioni agro-alimentari locali; affinare lacapacità del commercio al dettaglio su areepubbliche di reggere il confronto con il ca-nale della grande distribuzione, così raffor-zando la competitività delle imprese delsettore.

723 marzo 2014Campobasso

Lettera aperta al sindaco della mia cittàEgregio signor Sindaco della mia città, Luigi Di Bartolomeo,

rivolgo a Lei questa mia con l’unico e solo scopo di aprire il miocuore e avere, in seguito, una risposta da Lei in quanto primocittadino. Il giorno 5 agosto 2010, alle ore 18 circa, ha avutoinizio la fine della mia vita e della mia famiglia. Quel maledettopomeriggio di piena estate mio figlio Gabriele ha perduto lavita in un tragico incidente stradale. Stava tornando a casa, melo aveva promesso, ma non è mai più tornato, noi lo aspet-tiamo ogni istante della nostra vita che, mi creda, di vitalenon ha più nulla.La nostra si può definire un’esistenza ove rimangono vivi nel

nostro cuore solamente dolore e lacrime, accompagnati dallarabbia incontenibile. Di quel tragico pomeriggio mi restanopochi, confusi, dolorosissimi ricordi. Ho indelebile dinanzi a meil volto di due militari dell’Arma che, con imbarazzo, attende-vano di darmi “la notizia”. “Signora, lei è la mamma? C’è statoun incidente. Gabriele è morto!”. Non si tratta di una notiziaqualsiasi, del tipo “signora, lei è la mamma? Gabriele si è frat-turata una gamba, un braccio sta in ospedale ma stia tran-quilla, è vivo”. No, la notizia riguarda la morte di una giovanevita e l’inizio della fine di tutta la sua famiglia. Gabriele era un bravo ragazzo, un bravo figlio, un amico

leale, sincero e soprattutto un volontario soccorritore dellaCroce Rossa Italiana. Un ragazzo che ha dedicato gli ultimidieci anni della sua vita al prossimo. Aveva tanti sogni e progettivolati via insieme a lui. Il 18 novembre di quell’anno avrebbeconseguito la Laurea in Scienze Infermieristiche per poter di-ventare in seguito infermiere di area critica. Voleva poter gui-dare l’elisoccorso, voleva far parte dell’esercito della CRI. Volevavivere! Signor Sindaco, quanto è accaduto alla mia famiglia è una

tragedia ritenuta, ormai, di tutti i giorni. Fin dal momento in cuiavviene un incidente stradale mortale, si avvia una macchinaspietata nella famiglia della Vittima che è costretta ad affron-tare un “dopo” inspiegabile. Mi domando, non dovrebbe esserefacile capire come si presenta il “dopo” aver appreso la notiziadella morte di un figlio? Il “dopo” è buio, è vuoto, è smarri-mento, è confusione. E’ una realtà che non può appartenerea me, a te, a noi. E’ una realtà che non dovrebbe appartenerea nessuno. E’incredulità. E’ un trauma indelebile e costanteche cresce, giorno dopo giorno. E poi, quello che pesa di piùin una famiglia colpita dal dolore più grande in assoluto è lasolitudine. Il sentirsi fuori dal mondo. Abbandonati proprio dalleIstituzioni che dovrebbero invece, a parer mio, supportare unafamiglia che, all’improvviso, si trova sbattuta di fronte, violen-temente, una realtà surreale. Mai e poi mai avrei immaginato che, un giorno, mi sarei do-

vuta recare all’obitorio di un cimitero, per andare a vederemio figlio Gabriele. La forza di una madre non conosce paure,non ho esitato a percorrere quella strada, tanto maledetta,per giungere in quel luogo ove si trovava mio figlio. Io volevovederlo…ma ero sola!Se qualcuno oggi mi chiedesse cosa si prova nel vedere un

figlio immobile, adagiato in una bara, con indosso la sua amatadivisa arancione della CRI lo guarderei negli occhi augurando-

gli, in silenzio, di non provare mai e poi mai, un dolore tantodisumano e straziante. Un genitore, fin dai primi attimi di vitadi un figlio cerca di offrirgli quanto di più bello la vita propone.Avrei voluto vedere realizzato il suo presente e il suo futuro.Avrei voluto stargli accanto nei momenti felici della sua vita.Ma a volte la vita, nella sua crudeltà, mette a dura prova unafamiglia costringendola a versare lacrime di sangue e dolore. Di quella sera ricordo la mia casa piena di gente, ho visto

famiglie intere varcare la soglia della mia abitazione alla ri-cerca di me, del mio volto, di come stavo. Ricordo che in tantimi dicevano “ma noi l’abbiamo saputo dal Tg3, da Telemolise,da Facebook”. E, ancora “su FB è stata pubblicata la foto diGabriele e anche la macchina, distrutta”. Mio Dio, mi chiedoancora oggi, com’è possibile che noi siamo stati gli ultimi a sa-perlo? Dopo due ore? Ritengo inaccettabile che solo perchési ha la possibilità di mettere ogni notizia in internet, si è au-torizzati a mettere in rete tali tragedie prima che siano infor-mate le famiglie. Non perdonerò mai la stampa locale, ifotografi che erano presenti sul posto del sinistro mortale. No,non posso perdonarli. La morte di un figlio è un dramma, nonè una notizia. Pur comprendendo il lavoro degli organi di in-formazione, resta saldo il principio di divulgare quanto avve-nuto solo dopo essersi accertati che la famiglia sia statainformata. Il dolore per la perdita di Gabriele ci ha fatto pre-cipitare in un tunnel senza uscita e senza luce. Il prossimo 5 agosto saranno quattro anni da quel giorno.

Ogni giorno, varco la soglia del cimitero della mia città per an-dare a salutare mio figlio; cammino con gli occhi bassi e rico-nosco ogni sasso per terra, ogni pianticella nata per caso.Oramai la strada per giungere alla cappella dove riposa miofiglio mi porta da lui senza che me ne renda conto, mi guidanogli occhi pieni di dolore e di lacrime. Penso e, inevitabilmente,vedo. Penso alla richiesta che ho presentato al Comune diCampobasso il 2012, finalizzata alla possibilità di avere con-cesso un “piccolo” suolo comunale nel Camposanto della miacittà per la costruzione di una “piccola” Cappella che mi diala possibilità di trasferire Gabriele da dove attualmente riposa.Non perché ove riposa non stia bene, anzi. E’ solo un mio di-sperato desiderio quello di sapere che il giorno in cui chiuderòper sempre gli occhi potrò, finalmente, stare accanto a mio fi-glio. Prima di quel giorno, avevo il desiderio di costruire, per imiei figli una casa, di certo non una cappella in un cimitero.Purtroppo la vita presenta una realtà incomprensibile e ina-spettata. Tuttavia alla mia richiesta il Comune di Campobassoha risposto, verbalmente, che non posso avere il suolo inquanto non ve n’è di suolo disponibile. Voglio aggiungere, inoltre,che la ditta alla quale mi sono rivolta, mi ha risposto che nonha l’autorizzazione per far iniziare i lavori attinenti la costru-zione di nuovi loculi. Vede sig. Sindaco, mi vedo con le spalleal muro: niente cappella e niente loculi. E ciò potrebbe andarbene se, ogni giorno, non vedessi proprio al Cimitero, sbattutedavanti ai miei occhi, grandi cappelle gentilizie che non com-prendo come possano stare in quel luogo sacro. “A livella” diTotò non ci ha insegnato nulla, proprio nulla, purtroppo . Nonho niente da obiettare davanti alla presenza di cappelle cimi-

teriali, anzi, ma a stupirmi, lasciandomi senza parole, è la lorograndezza spropositata. Quello che mi indigna è lo sfarzo dellecostruzioni. E’ la volontà di ostentare la ricchezza con la qualesono costruite. Una fastosità che, a parer mio, è fuori posto.Vedo costruzioni, di ampissima metratura, che non dovrebberostare in quel luogo sacro. Ammiro indignata vetrate enormi ecolorate situate, in bella vista, in una enorme villa edificata sudue piani comunicanti tra loro, mediante una scala a chioc-ciola in ferro battuto. Mi chiedo, quante cappelle potevano essere costruite in

quel suolo comunale? Certo sono importanti i soldi, si sa che con i soldi ci si può

permettere tutto ma i soldi, in quel luogo, non sono tutto. Anzi,non devono essere tutto. Soprattutto se, con i soldi, si ostentaun lusso spropositato. Vorrei ricordare che siamo in un Cimiteroe quel suolo è comunale. E allora la mia domanda è: come è stato possibile appro-

vare progetti inidonei a un Cimitero? Va da sé il motivo per cui, attualmente, il Comune non di-

spone di suolo per poter dar modo ad altri cittadini dicostruire “ piccole” Cappelle. Appare chiaro che, nel passato -non so se anche oggi - il Comune di Campobasso ha concessoa dismisura, suolo comunale sito nel Camposanto. Mi creda, sig. Sindaco, nel vedere queste costruzioni, ove è

ostentata la grandezza, mi sento ferita e umiliata. Sono unacittadina molisana come tante. Una mamma che si reca alCimitero della città dove risiede con gli occhi gonfi di lacrimee, mi creda, non è bello essere costrette a vedere, ogni giorno,ciò che, con il cuore, non si comprende.Certo Lei mi potrà dire che non ha colpa e che bisogne-

rebbe volgere lo sguardo alle Legislature precedenti alla sua,ma oggi è Lei il sindaco della mia città. E’ lei il primo cittadinoe, sicuramente, solo Lei potrà darmi una risposta che non siala solita che sento ormai dal 5 agosto 2010 e che ogni voltarecita più o meno così: “ signora, lei ha ragione!”. Basta. Nonmi serve che mi si dia ragione perché so di averla. Le Istituzioni preposte hanno l’obbligo di tutelare tutti i cit-

tadini che sono consapevoli dei loro doveri, ma che conosconoanche molto bene i loro diritti. Le famiglie che sopravvivono alla morte di un figlio che pro-

mette di tornare a casa ma che, invece, viene condotto all’obi-torio del cimitero più vicino, per essere riconosciuto, non sonocostituite da persone “normali”, non possono esserlo più. Ri-tengo invece che debbano essere sostenute da chi ha il poteredi farlo, da chi è preposto in quanto organo competente.Per concludere, Sig. Sindaco mi basterebbe solo una rispo-

sta, una sana risposta che dia una leggera pace al mio cuore. Ora in solitudine stiamo percorrendo una strada difficile

che vede una famiglia impreparata a dover affrontare, all’im-provviso, una realtà parallela; abbiamo davanti a noi un’esi-stenza difficile ma resa ancor più ardua e impossibile selasciati ulteriormente soli.Ringraziandola anticipatamente, resto in attesa di una ri-

sposta. Carmen Fichera Caccavaio

Banche ancorabattute in Molise

Ancora sentenze a favore dei cor-rentisti! Un' ulteriore sentenza a fa-vore dei correntisti emessa dalTribunale di Campobasso il 18 Marzou.s. (Giudice U. Dott.ssa Barbara Pre-viati ), con la quale un importante isti-tuto di credito presente nel capoluogodeve restituire circa settecentoventi-mila euro ad un correntista,imprendi-tore di Campobasso,assistito dagliAvvocati Aldo e Carmine De Benedittisdel Foro di Campobasso. Il titolare diun'importante società presente sul ter-ritorio campobassano si era oppostoalla pratica illegittima dell’anatocismoapplicata dalla banca in questione,ed havisto riconosciuti i propri diritti di resti-tuzione di quanto indebitamente pa-gato negli anni nel corso dei rapporticontrattuali di conto corrente intratte-nuti. Si tratta di un ulteriore risultato afavore dei correntisti contro la praticaillegittima delle banche che in passatocapitalizzavano trimestralmente gli in-teressi passivi,commissioni di massimoscoperto e spese. Chi ha avuto nelcorso degli anni passati scoperti diconto corrente con contratti stipulatiprima del 2000 può richiedere la resti-tuzione di ingenti somme pagate inde-bitamente alle banche! Ciò è possibileanche per i rapporti di conto correntegià estinti,purchè non siano decorsi 10anni dalla loro chiusura o estinzione.Laripetizione dell’indebito può essere ri-chiesta fin dall’inizio del rapporto con-trattuale (quindi,a ritroso,anche da10,20 o 30 anni) purchè si sia in pos-sesso della documentazione contabiledi riferimento (estratti conto). Massimaattenzione per i correntisti a cui è statonotificato un Decreto Ingiuntivo! Nellamaggior parte dei casi dalla rielabora-zione del conto corrente risulta un cre-dito a favore e non un debito,oppurel’eventuale debito si riduce di sommeconsistenti. Opporsi sempre entro 40giorni dalla notifica del Decreto Ingiun-tivo.

Campobasso in fiera, il Comune rinnova per un anno la convenzione con Confesercenti

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

MONTAQUILA. Il progetto di valorizzazione agricolo fo-restale è stato presentato dalla società Energy Life Indu-stry al Comune di Montaquila. L’obiettivo sarebbe quello dipromuovere uno studio di fattibilità per un progetto di pro-duzione di energia elettrica e termica, senza emissioni enel rispetto del territorio, utilizzando scarti boschivi e culturededicate presenti su terreni marginali. “A seguito di incom-prensioni”, secondo quanto dichiarato dalla stessaazienda, in paese è nato un allarme parlando di costru-zione di una centrale a biomassa. Così la Energy Life ha

chiesto ed otte-nuto dal Consi-glio comunaledi Montaquilaun incontropubblico contutta la cittadi-nanza che èstato fissato perdomani alle ore19. “Vogliamospiegare allap o p o l a z i o n e

che noi non costruiamo centrali a biomassa” dicono dal-l’azienda. Infatti, spiegano, i progetti di produzione ener-getica di cui la stessa azienda si occupa non ci sonoemissioni, quindi non viene bruciato nulla. “Gli impianti abiomassa di ELI sono incentrati sulla gassificazione di cip-pato di legno proveniente da scarti boschivi, agricoli e/oeventuali colture dedicate su terreni marginali. L’impegnocon il Comune è quello, dunque, di portare avanti un'inda-gine conoscitiva ed una verifica di fattibilità, per compren-dere se sia possibile o meno realizzare un armonicoprogetto di filiera, che nulla ha a che vedere con le accusemosse da chi non conosce non solo l’iniziativa, ma piutto-sto l’argomento” scrive la Energy Life.

ISERNIA. Il Comitato Pro Ospedale Ve-neziale appresa dai giornali la notizia delprobabile commissariamento del Com-missario Frattura non può che restarefrancamente perplesso; è una storia tuttaitaliana quella dove un Commissario nonvede respinto o impugnato il propriopiano ma rischia di essere a sua voltacommissariato. Condidorio, presidentedel Comitato, evidenzia come la lottacontro il piano di riorganizzazione azien-dale previsto per la Sanità molisana sia dariscrivere non perché si debba eliminareil rapporto pubblico-privato.

Il privato, sostiene Condidorio, ha il di-ritto di "coesistere" con il pubblico, nonperò di prevaricarlo o peggio di sosti-tuirsi ad esso. Il piano Frattura o qualsiasialtro piano di riorganizzazione aziendalee sanitario di eguale impostazione non

può mai funzionare fino a quando nonmetterà al centro il cittadino, fino a che laSanità, pubblico o privata che sia, nontenga conto che la sua esistenza è tale invirtù "dell'esistere delle persone "; delfatto che i cittadini sono la manifestazionedi bisogni e di necessità concrete reali eche non possono essere ridotti a merinumeri, quali frazioni o moltiplicazioni diposti letto piuttosto che di capitali da in-vestire o peggio da spartire.

La Sanità pubblica così come quella pri-vata è fonte di lavoro, di professionalità enon dovrebbero per questo divenire ilteatrino di interessi privati e/o esclusiva-mente politici determinando in tal sensodisagio sociale e disservizio. Il cittadinodeve poter scegliere sempre fra pubblicoe privato senza alcun obbligo verso l'unoo l'altro

1123 marzo 2014Isernia

Il Comitato torna a ribadire la necessità del cambio del piano di riordino sanitario

di Emilio Izzo*Martedì 1° aprile c.a. (salvo imprevisti) riaprono

gli scavi di San Vincenzo al Volturno in provincia di Iser-nia! L’area potrà essere visitata tutti i giorni ad ecce-zione del lunedì dalle ore 10.00 alle ore 19.00 nostop! La UIL BAC, che si è spesa pubblicamente,esulta! Un Grazie sentito ai sindaci dell’area del Vol-turno per la loro adesione alla manifestazione di dis-senso e agli artisti per la loro sensibilità espressa conuna estemporanea davanti agli scavi! Detto dellabuona notizia, della serie “chi l’ha detto che da solinon si smontano gli apparati”, è opportuno richia-mare l’attenzione su come si è giunti a ciò e sullanuova vergognosa presa di posizione della dirigenzasupportata delle altre OO.SS.. Come si ricorderà, lesventure di quell’area iniziarono nel dicembre 2009con l’approdo in Molise del direttore Famiglietti ilquale, nemmeno fece in tempo ad insediarsi, che su-bito creò i presupposti per negare ogni forma di va-lorizzazione, così come ampiamente dimostrato edocumentato in questi anni. Infatti, nonostante il pro-getto nazionale per le aperture straordinarie di Pa-squa, Pasquetta e 1° maggio, il dirigente decise, senzaprecedenti, di tenere chiusa l’area di San Vincenzo!Personalmente, insieme ai quattro dipendenti (duecustodi e due tecnici) operanti in quella sede, deci-demmo di “disobbedire” e così aprimmo nella gior-nata di Pasquetta accogliendo centinaia di persone,stampa e Don Aniello, parroco impegnato a suotempo nel territorio di Scampia per il recupero di gio-vani sbandati e non solo, il quale più volte si era recatoin quel sito culturale con i suoi amici per avvicinarlialla cultura e che rischiava di tornare indietro a manivuote se non ci fossimo prestati alla protesta. I diversicartelli apposti sulla recinzione contro le decisioni as-surde della dirigenza, mandarono su tutte le furie il di-rettore il quale, il giorno successivo, si recò sul postoper rimuovere di persona i segni della protesta! Segui-rono nei giorni vari tentativi da parte del direttore diadottare provvedimenti gravi nei confronti dei disub-bidienti che furono da me regolarmente rintuzzati,

anzi, strappai la promessa che quel sito venisse miglio-rato e valorizzato, a partire dalla sede del personaleche nel frattempo era stato persino privato dell’ener-gia elettrica e di quel minimo di riscaldamento! Maquesta è cronaca conosciuta. Invece che adottare lemisure promesse, il dirigente riuscì ad ottenere gratui-tamente dal comune una sede in paese per il perso-nale, sede che ovviamente non serviva a nessuno inquanto ai due tecnici veniva chiesto regolarmente diprestare servizio di affiancamento ai custodi pressol’area archeologica-architettonica. Inoltre, Famigliettipromise anche una nuova sede nei pressi degli scavicon servizi utili per gli operatori e i visitatori, si parlòanche dell’esproprio di un casale da riattare, per poinon farne più nulla. Non vi dico poi del vecchio pontedella Zingara, che per tanti anni, nonostante i miliardidi vecchie lire spesi, rimaneva ancora traballante esenza restauro ma in attesa fiducioso delle promessedel direttore il quale si decise ad operare in tal sensocausando indirettamente (i primi artefici furono i tec-nici sotto le direttive di due soprintendenti) ma con ilsuo coordinamento, un disastro cementizio spaven-toso che di fatto ha tolto al ponticello qualsiasi sensostorico ed estetico! E se a qualcuno sembrerà chetale aspetto sia secondario rispetto alla questione, ri-spondo che invece il restauro doveva servire per pre-servare il ponte una volta restaurato, creando un altropassaggio sul canale fluviale più a valle con tanto diposto di custodia. Così non sarà in quanto il restauroè schifosissimo ed il ponticello sarà ancora utilizzatocome accesso all’area! Poi arrivò la pesante nevicatache fece crollare miseramente le onduline a prote-zione (!) degli scavi, svelando come nonostante gli in-genti finanziamenti, un’area così significativa ancorarisultava vergognosamente non tutelata! E non stoqui a ricordarvi che la parte di copertura non crollatafu puntellata facendo perno sulle mura sottostanti an-tiche e restaurate e come furono trattati gli affreschidella basilica superiore anch’essa oggetto di pesantie copiose infiltrazioni d’acqua a causa delle divelteonduline di plastica, lì messe da chi effettuò i lavori per

conto dell’abate di Montecassino, sempre con impor-tanti finanziamenti pubblici! Anche qui tutti i partico-lari in cronaca! Risparmiandovi altri tristi passaggi, lacronaca arriva a qualche mese fa quando, falsamenteper riduzione della spesa, la dirigenza chiudeva lasede gratuita nel paese e successivamente gli scavi,mandando il personale al Complesso Monumentaledi Santa Maria delle Monache di Isernia che, nel frat-tempo, proprio nel mese di agosto e fino ad oggi, chiu-deva al pubblico praticamente tutti i giorni! Le bugiesono venute poi a galla, quanto denunciato sulle con-dizioni dell’area costringevano la dirigenza ad allon-tanare gli occhi dei “curiosi” chiudendo e ricorrendoimmediatamente a lavori di messa in sicurezza del-l’area e della baracca utilizzata dal personale. Poi èstoria recente. Per riaprire bisognava contrattare conle OO.SS le modalità ma la mia presenza veniva con-siderata scomoda al tavolo e così si è tentato di nonfarmi partecipare, costringendomi a chiamare i cara-binieri e ad interrompere la riunione. Ovviamenteavevo ragione da vendere, infatti, dopo una decina digiorni si è riconvocata la contrattazione con me pre-sente! Nel frattempo però, la dirigenza aveva incul-cato agli altri presenti la linea da seguire per mettermiin minoranza. E così, per chiudere almeno per il mo-mento su questa vergognosa vicenda, riferisco chehanno deciso gioco forza di riaprire ma, invece che ri-chiamare il personale a suo tempo allontanato comesarebbe stato ovvio visto che, parole del soprinten-dente Birrozzi, la sede agli scavi è idonea ad acco-gliere i lavoratori, hanno concordato (con la mia nettaopposizione) di chiamare per l’apertura dipendentidalla sede di Isernia (chiusa per mancanza di perso-nale!) retribuendoli con risorse extra (dopo, ribadisco,la chiusura per spending review della sede di San Vin-cenzo)! Ecco la nuova porcata! Vergogna su questi di-rigenti pubblici e su chi li sostiene! Intanto registriamoquesta nuova vittoria della UIL BAC relativamente allariapertura, il resto lo seguiremo e vi saremo sapere.*Segretario Regionale UILBACT Molise

Biomasse si o no? A Montaquila un Consiglio per spegnere le polemiche

Veneziale, il cittadino al centro del sistema

L’interventoRiapre San Vincenzo al Volturno, un’altra vittoria della UIL BAC!

Convocazione dell’assise sul tema “valorizzazionedelle filiere agricolo-forestale”La Società Energy Life Industry si è resa promotrice dell’iniziativa per informare la cittadinanza sul progetto

1223 marzo 2014 Termoli

TERMOLI – Mentre nel centro si-nistra si registra una spaccaturadopo la decisione presa da PaoloMarinucci e per il Pd ora spunta ilnome di Di Stazi a candidato sin-daco, il centrodestra pare stia perchiudere il cerchio sul proprio can-didato. Due i nomi più ricorrenti: Antonio

Basso Di Brino, sindaco uscente,e l’assessore alla Provincia diCampobasso Rita Lisa Colaci. Etra i due si frappone il nome diFrancesco Roberti che ha avan-

zato la propria candidatura dalprimo momento dopo lo sciogli-mento del Consiglio comunale.Qualcosa di più certo si dovrebbesapere la prossima settimanaquando ci sarà una riunione uffi-ciale per fare più chiarezza e do-vrebbe arrivare in Molisel’onorevole Rotondi che ascolteràtutti i rappresentanti dei partitidella coalizione. Cosa certa è cheil centrodestra non farà le primarie.L’ex sindaco Di Brino attende fidu-cioso e non ha mai nascosto di

ambire ad una sua ricandidatura.Rita Colaci, invece, è il nomenuovo. Conosciutissima in città e non

solo per essere la consorte del di-rigente ASL ed ex presidente delTermoli Calcio Andrea Di Siena, hadeciso di farsi avanti dopo le tanterichieste pervenutele dai cittadini.Chi non torna sui suoi propositi èFrancesco Roberti che, comestesso lui ha precisato, che èuomo di partito e alla fine seguiràle decisioni che verranno prese.

TERMOLI - Secondo fine settimanadi raccolta firma in tutta Italia per l'Al-tra Europa per Tsipras. L'obiettivosono le 150mila firme (30mila perognuna delle 5 circoscrizioni) necessa-rie da presentare entro il 15 aprile perpartecipare alle prossime elezioni eu-

ropee. Oggi anche a Termoli sarà pos-sibile firmare per la lista Tsipras, unbanchetto sarà allestito in piazza Mo-numento a partire dalle ore 10,30.L'Altra Europa con Tsipras sta cre-scendo in tutta Italia: ogni giorno si co-stituiscono nuovi comitati che stanno

andando a comporre una fitta rete divolontari su tutto il territorio nazio-nale. Una straordinaria partenza in-somma per quella che si profila comela più interessante novità nel pano-rama politico italiano in vista delle ele-zioni europee del maggio 2014.

TERMOLI - A seguito delle ul-time vicende e delle decisioniche si susseguono il candidatosindaco Paolo Marinucci e le listeche lo sostengono hanno decisodi non partecipare alle primarieperché non è assolutamentecondiviso il percorso che si è de-lineato. Un percorso fatto di con-tinui rinvii, totale assenza dichiarezza sia nei programmi, sianell’individuazione dei candidati.“La nostra esperienza politica -sostiene il candidato Paolo Mari-nucci – quella cui abbiamo te-

nuto fede durante tutti i 4 anni diopposizione all’amministrazioneDi Brino, è incentrata su un pro-getto politico molto chiaro èun’idea per far rinascere Termoli.La nostra intende essere una va-lida alternativa, credibile perchéfondata su una forte identità natae nutrita dall’impegno sociale enon può rinunciare alle sue ca-ratteristiche fondamentali: la le-galità, la chiarezza neicomportamenti e nelle idee, l’as-senza di fini personali e quindinon abbiamo intenzione di con-

fondere i nostri passi con quantipercorrono altre vie”. La pregiu-diziale nei confronti di liste e can-didati provenienti dalcentrodestra non è certamenteuna chiusura nei confronti di tutti,“anzi – conclude Marinucci -siamo ben disposti a lavorare in-sieme a chiunque abbia voglia diimpegnarsi con noi, condivi-dendo il progetto politico-ammi-nistrativo per la città, perché nonsiamo i depositari della verità,sosteniamo da sempre l’impor-tanza della condivisione”.

Centrodestra, da una terna di nomiuscirà il candidato sindaco

Centrosinistra, Paolo Marinucci non parteciperà alle primarie

TERMOLI - In questo momento di grande confusione e immobilismo dellapolitica locale, i consiglieri uscenti Angelo Farina e Nicola Sciarretta, già ap-partenenti in Comune al gruppo civico “Nova Urbe”, col presente intendono ri-marcare come (ora più che mai) sia necessario fare chiarezza e ripartiredall'esperienza della precedente amministrazione Di Brino e che, in vista del-l'ormai vicino appuntamento elettorale, venga consentita continuità e una piùforte e rinnovata azione politica. Continuità intesa come legittimo "diritto di re-plica" a favore del sindaco Di Brino, a cui gli ex consiglieri riconoscono la pre-rogativa di potersi sedere al tavolo delle trattative, spingendo verso unacandidatura unitaria e autorevole che tutta la coalizione di centro-destra do-vrebbe supportare, senza però escludere l'eventuale espletamento delle prima-rie che oggi potrebbero rappresentare fattore coagulante. Non è possibiledisconoscere che l'amministrazione Di Brino abbia posto in essere una politica"del fare", nel corso del passato quadriennio, abbattendo rilevanti debiti fuori bi-lancio (oltre 4 milioni di euro) e risanando le casse dell'ente civico, attraversouna politica oculata e attenta alla spesa; oltre alle numerose opere pubblicherealizzate e in fase di realizzazione, nonché la esternalizzazione di diversestrutture comunali. Lungi dal voler stilare una cronistoria delle cose fatte, chesono sotto gli occhi di tutti, i consiglieri rimarcano che la scelta del candidato sin-daco del centro-destra non può subire imposizioni dall'esterno e dall'alto e devetener conto dell'opinione di chi, stando sul territorio, vive tutti i giorni i problemi,le sofferenze, le gioie ... della città di Termoli; per questo la ricandidatura di An-tonio Di Brino appare non solo legittima e condivisibile dalla coalizione, ma trale tante paventate è quella più naturale. Riteniamo sia questa l'unica candida-tura realmente in grado di soddisfare le legittime aspettative dei cittadini, stanchidi subire il saccheggio che i big della politica regionale, in ognuna di questeoccasioni, vanno perpetrando, facendo incetta di consensi da tenere in cascinae da riutilizzare nei successivi appuntamenti che li vedono protagonisti.

Gruppo civivo “Nuova Urbe”, Di Brino ha diritto di "replica"

Lista Tsipras, oggi raccolta firme

La guida sicura spiegata agli studenti da un pilota di Formula UnoTERMOLI – Quando si è corso, e vinto tante gare su pista, le storie

da raccontare non mancano. Testimonianze dirette di un campione, avolte divertenti, a volte meno, per spiegare ai giovani come si guidaconsapevolmente senza mettere a rischio la propria vita e quella deglialtri. E insieme all'esperienza, le regole, da seguire sempre, anche nellecorse: qual è la posizione esatta per sedersi o impugnare il volante,come si regola il poggiatesta, in che modo si esegue correttamenteuna frenata di emergenza e si controlla una curva malriuscita. Così ilpilota di Formula 1 e neocampione International GT Open AndreaMontermini ha fatto scuola alla platea di ragazzi che al Cinema San-t'Antonio ha assistito alla seconda tappa del Sara Safe Factor 2014. Si

tratta di un tour nelle scuole superiori di tutta Italia che ormai dadieci anni Sara Assicurazioni, compagnia assicuratrice ufficiale dell’ACI,in collaborazione con gli Automobile Club locali e ACI Sport, “mettein pista” per sensibilizzare al rispetto delle regole tanti ragazzi chetalvolta si mettono al volante in modo poco consapevole. Un progettoeducativo di elevato valore sociale che ha ottenuto l'Alto Patronatodel Presidente della Repubblica e che da un anno può contare sulla si-nergia con Ready 2 Go, il network di Scuole Guida della FederazioneACI che, grazie ai propri simulatori presenti in numerose tappe, per-mette ai ragazzi di sperimentare quanto hanno appreso durante la le-zione, contribuendo a formare una nuova generazione di guidatori

consapevoli dei comportamenti da seguire. Prima dell'acclamatissimalezione di Andrea Montermini, hanno preso la parola il Referente al-l'educazione stradale dell'Ufficio scolastico regionale, Maria Antenuccie Rosario Giordano di ACI Sport, che ha illustrato le finalità del pro-getto e i più recenti dati ACI Istat sui sinistri in Italia. “Sono quasi50.000 i giovani coinvolti fino a oggi - dichiara Marco Brachini, Diret-tore Marketing di Sara Assicurazioni - e le edizioni degli ultimi annisono state particolarmente significative anche grazie alla pagina di Fa-cebook dedicata all’iniziativa che vede oltre 16.000 ragazzi iscritti.Crediamo molto in questo progetto, che portiamo avanti in formediverse ormai dal 2005, e crediamo nei giovani”.

LITORALE - "La pesca ha biso-gno di competenze e professiona-lità, in Italia ed in Europa". E’ quantoafferma l’Alleanza delle Cooperativeitaliane del settore all'indomani dellanomina di Riccardo Rigillo comenuovo direttore generale, scelta am-piamente condivisa dal mondo della

pesca e dell'acquacoltura. Il settoreguarda con attenzione alle decisioniche nelle prossime ore saranno fatteper coprire un'altra delicatissima ca-sella nell'organigramma ministe-riale. Si tratta della persona cheprenderà il posto di Riccardo Rigilloalla rappresentanza permanente

presso l'Unione europea, un ruolochiave per contribuire alla positivasoluzione dei diversi e delicati dos-sier che la pesca ha sul tappeto insede comunitaria. “Alla vigilia delsemestre di presidenza italiano,siamo sicuri che il ministro Martinasceglierà la figura ideale per tutelare

efficacemente gli interessi nazionalidel settore a Bruxelles. Per garan-tire questo risultato – sottolinea l’Al-leanza -, dovranno essereprivilegiate figure capaci di "salire suun treno in corsa" e che abbianocomprovata esperienza non solodell'Europa ma anche del settore”.

1323 marzo 2014Termoli

MONTENERO DI BISACCIA – Il sindacoNicola Travaglini informa che a seguito delcensimento degli immobili comunali, èstata avviata un'apposita attività di advisor,al fine di valorizzare il patrimonio del Co-mune. L'iniziativa corrisponde ad una pre-cisa volontà dell'Amministrazionecomunale che, in un periodo di difficile con-giuntura economica, intende percorrerestrade alternative per la ricerca di nuoveforme di autofinanziamento. "Il nostro è ilprimo comune in Molise - afferma il Sin-daco - che svolge attività di valorizzazionedel proprio patrimonio attraverso percorsidiversificati. Questa iniziativa consente, ad

esempio, ai cittadini che lo ritengano oppor-tuno, di poter regolarizzare le posizioni deilivellari sui terreni, diventandone in questomodo proprietari a tutti gli effetti. Nonvanno inoltre sottovalutate le altre possibi-lità aperte da questa opportunità, come adesempio la dismissione dei cespiti non stra-tegici, l'abbattimento dei costi di manuten-zione, l'implementazione energetica ovepossibile e l'eventuale inserimento dei ce-spiti in strumenti di finanza immobiliare.Siamo certi - conclude Travaglini - che conquesto metodo potremo raggiungere risul-tati molto importanti in termini di recuperodi risorse e di abbattimento di costi".

Pesca, Alleanza cooperative condivide nomina nuovo direttore generale

PORTOCANNONE - Il Consi-glio direttivo dell’Unione Generaledel Lavoro Metalmeccanici (Ugl) siè riunito a Portocannone dove irappresentanti sindacali e i loroassociati hanno affrontato temi le-gati alla struttura dell’organizza-zione sindacale. Discussa anche la situazione

dello Stabilimento Fiat di Termolinel quale, Ugl Metalmeccanici hagià preso misure atte a contra-stare l’attuale crisi economica, conla disponibilità a fornire un servi-zio di assistenza fiscale, in materiadi dichiarazione dei redditi conmodello 730, gratuito per tutti i la-voratori Metalmeccanici. Prima

dell’inizio dei lavori il sindaco diPortocannone, Luigi Mascio, haportato i propri saluti. Prima disciogliere la riunione è stato an-nunciato che a Portocannoneverrà aperto uno sportello CafUgl per offrire gratuitamente ipropri sevizi ai residenti e a quellidei comuni limitrofi.

Ugl, presto aperto un ufficio Caf

Audizione sul bilanciopartecipato GUGLIONESI - In vista dell’ap-

provazione del Bilancio di previ-sione per il 2014, il sindacoBartolomeo Antonacci invita i citta-dini a volere fare pervenire, entrolunedì 31 marzo, idee e proposteper mail ([email protected]) o al protocollo. E'anche possibile partecipare ad unincontro pubblico alle ore 18 di ve-nerdì 28 marzo presso la sala delConsiglio comunale.

Commissione europea colpevolefermo anticipatopesca tonnoLITORALE - “Grande soddisfa-

zione per questo primo riconosci-mento soprattutto perché sonostate condivise ed accolte le princi-pali motivazioni presentate nel no-stro ricorso”. Lo afferma laFedercoopesca-Confcooperative inmerito al riconoscimento da partedell’Avvocato generale del Tribu-nale di primo grado Ue, delle re-sponsabilità della Commissioneeuropea per la chiusura anticipatadella campagna di pesca al tonnorosso 2008. L’associazione, che hapresentato un ricorso proprio suquesto tema, auspica che il pareredell’avvocato generale possa es-sere confermato nella sentenza de-finitiva e, dunque, nel proprioricorso.

SANTA CROCE DI MAGLIANO - LaFnp - Cisl comunica che è stata riapertala locale sede del sindacato in via Casalen 22. Pertanto gli iscritti, e coloro che nehanno necessità, potranno rivolgersipresso la nuova sede per tutti i serviziofferti dalla Federazione ed in modo par-ticolare per la imminente campagna fi-scale.

Riaperta sedeFnp - Cisl

Censiti gli immobili comunali e via al percorsodi valorizzazione del patrimonio

Il Campobasso sarà di scena a Gambatesa per affrontareil locale team che, quasi salvo, punta a togliersi qualchealtra soddisfazione, anche se i rossoblù di Farina difficil-mente lasceranno punti per strada al ‘Venditti’. Anche per-ché, seppur quasi in serie D per mezzo della Coppa Italia,vogliono chiudere al primo posto anche il campionato.La Calcio Dauna, nell’anticipo di ieri, si è imposto per 4-2

sul Roseto, nel derby pugliese, e così la squadra allenatada Chiarella si è portata, momentaneamente, a sei lun-ghezze dai molisani. Farina non ha grandi scelte, perché rimasto con gli uomini

contati, quindi l’undici anti-Gambatesa non dovrebbe disco-starsi da quello sceso in campo a Mascalucia, con la va-riante di un paio di elementi al massimo. Sicuramente

rientrerà Fazio, che ha saltato la partita siciliana per squali-fica.Il Gambatesa affronterà il Campobasso con la speranza

di cogliere un risultato di prestigio, squadra galvanizzata dalpareggio ottenuto a Fornelli.In porta, per l’assenza di Nunziata in gita con la scuola, ci

sarà Cattenari. In difesa giocheranno i centrali Minadeo eScampamorte, supportati da Scudieri e Volpecina.A centrocampo Fazio e Corradino avranno le chiavi della

mediana, mentre sulle corsie laterali giocheranno gli underCianci e Mauriello.In avanti, accanto al capocannoniere Lazzarini, giocherà

il jolly Palumbo nell’inedito ruolo di seconda punta. Partiràdalla panchina Vitelli, perché non al top della condizione.

La gara tra la Polisportiva Gambatesa e il Campobassosarà diretta da Davide Calvarese della sezione di Termoli,che sarà coadiuvato dagli assistenti Alberto Viola e NicolaIocca, entrambi della sezione di Isernia. Si giocherà alle ore15.

Carmine Guglielmi – Perfettamente riuscito l’interventoalla tibia e al perone cui si è sottoposto l’attaccante CarmineGuglielmi, infortunatosi nella partita di Fornelli lo scorso 23febbraio. Il calciatore di Mirabello Sannitico, così comeanche Monti, tornerà in campo il prossimo mese di luglio,quando i lupi inizieranno la preparazione per il prossimocampionato di serie D. Entrambi i calciatori, infatti, reducida gravi infortuni, sono già stati riconfermati dalla societàper la prossima stagione.

I rossoblù, appena dopo la gara del ‘Venditti’, torneranno a pensare alla Coppa ItaliaTra tre giorni al ‘Selva Piana’ ci sarà da gestire il 3-0 di vantaggio sul Catania San Pio X

Sport15

23 marzo 2014

Polisportiva Gambatesa – Campobasso: DavideCalvarese di Termoli (Viola-Iocca)Alife – Virtus Pozzilli: Simone D’Angelo di AscoliPiceno (D’Apollonio-Viotti)Montenero – Nuovo Montaquila: Daniele Iuliano diTermoli (Pizzi-Biondo)C. Vairano – Venafro: Andrea Martino di Isernia(Izzo-Mariano)Calcio Dauna – Roseto 4-2 (giocata ieri)Roccaravindola – Vastogirardi 0-3 (giocata ieri)Santeliana – Fornelli: Andrea Battista di Campo-basso (Centracchio-Di Tomaso)Sesto Campano – Cliternina 2-0 (giocata ieri)

La classifica: Campobasso 70; Calcio Dauna 64;Sesto Campano 55; Fornelli 48; Venafro 44; Ro-seto 37; Pol. Gambatesa 33; Vastogirardi 30;Nuovo Montaquila 28; Cliternina 26; Roccaravin-dola 23; Santeliana 21; Alife 20; Vairano 19; VirtusPozzilli 18; Montenero 15.

ECCELLENZA 25^ GIORNATA

Lupi, a Gambatesa per riportare a novepunti il vantaggio sulla Calcio Dauna

Sulla base delle visite ed osservazioniche la Federazione Italiana Giuoco Calcio– Settore Giovanile e Scolastico ha effet-tuato sul territorio regionale e a seguitodella pubblicazione del comunicato uffi-ciale n° 7 dello scorso 12 marzo 2014 delSettore Giovanile e Scolastico – Roma,relativo alla stagione sportiva 2012/2013,è stata diramato l’elenco ufficiale in meritoall’assegnazione della tipologia calcisticaper quanto riguarda il Molise. Due societàdella provincia di Campobasso hanno ot-tenuto l’assegnazione di “Scuola CalcioQualificata”, vale a dire l’Usd Acli CalcioCb e l’Asd Sabatella Riccia. Di seguitol’elenco completo per quanto riguarda ledue Province. Per la Delegazione Provinciale di Cam-

pobasso – Scuola Calcio Qualificata: AcliCalcio Cb e Sabatella Riccia. Scuola Cal-cio: Mirabello, Difesa Grande Porticone,Pol. S.S. Pietro e Paolo, Primavera e Vir-tus Bojano. Centro Calcistico Di Base:Adriatica Campomarino, Cus Molise,Amatori Calcio Petacciato, Baranello, Bi-ferno, Boys Jelsi Metalzilembo, BoysMontenero Calcio, Le Rondinelle, Cerce-maggiore, Quercus Cercemaggiore, For-tuna Calcio, Frentania, Pol. Gambatesa, ISanniti, Isola Croata Del Molise, Larino,Maronea Calcio, Murgantia, Portocan-none , Real Guglionesi, Sporting Club Gu-glionesi, Real Sanbartolomeo, Real SanMartino Calcio, Stella Nascente Calcio Tri-

vento, Turris S. Croce, Ururi C5, Voltu-rino, Pol. Fossaltese, Ripalimosani, Gio-vani Sportivi Termoli, Asd 012 CalcioTermoli, Futura Termoli.Per la Delegazione Provinciale Isernia

– Scuola Calcio: Olimpic Isernia, SanLeucio Acquaviva e Pol. Olympia Agno-nese. Centro Calcistico Di Base: SacroCuore Is 2009, Pol. Miranda Fraterna, Ve-nafro, Boys Roccaravindola, Pro CalcioCastel Di Sangro, Virtus Matesina San-tangiolese, Volturno, Alife 2007, RufraePresenzano, Donkeys Agnone, Atl. SanPietro In Valle, Carpinone, ComprensorioVairano.

Figc Settore Giovanile e Scolastico, diramate le qualifiche ai team giovaniliIn Molise sono scuola calcio qualificate solo l’Acli Campobasso e la Sabatella Riccia. I centri calcistici di base sono quarantacinque

Il Campobasso di Farina, che mercoledì potrebbe già essere promosso in serie D, non concederà sconti: si punta al ‘triplete’

Sono scuole calcio pure Mirabello, Difesa Grande, SS Pietro e Paolo, Primavera, Virtus Bojano, Olimpic Isernia, San Leucio e Olympia Agnonese

Il Campobasso punta a festeggiare mercoledì la serie D (foto Riccardo Coccaro)