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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 128 - SABATO 22 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO di Antonio Di Lalla In Molise fervono i preparativi per il tuo fugace pas- saggio il 5 luglio, ideato più come un tour che come un incontro con una comunità che vive, lotta, spera, ma soffre ritardi, proprio grazie a coloro che cerche- ranno esposizione approfittando della tua presenza. Ho il fondato timore che si stia allestendo come un set cinematografico dentro il quale vorranno costrin- gerti a recitare il copione che gli organizzatori hanno confezionato per te. Faranno di tutto per non farti af- facciare dietro le quinte per paura che tu veda un mondo diverso da quello in cui loro vogliono apparire protagonisti e benefattori. Una per tutte: chiedi da quanti giorni funziona la mensa caritas nella quale ti faranno incontrare i po- veri cercati e selezionati per l’ evento! Se poi vuoi rompere l’incantesimo e guastare loro la festa basta che ti informi sul cammino comunitario della chiesa locale, sul funzionamento degli organismi di parteci- pazione, sul coinvolgimento del clero nel progetto diocesano; non sono ancora tramontati i tempi in cui il vescovo proclamava: la chiesa sono io. Ma il mondo reale è meraviglioso, segnato da sof- ferenze indicibili e gioie inesprimibili e il nostro po- polo ti ama e ti cerca proprio perché intessi relazioni semplici, belle, autentiche, perché per te la persona viene prima delle regole e non può essere ridotta a caso da esaminare per assolvere o condannare. A differenza di molti tuoi confratelli nell’episcopato, che non solo fanno fatica a starti dietro, ma addirittura cercano di far buon viso a cattiva sorte, sperando che passi presto la nottata, noi gente semplice e senza pretese abbiamo compreso che stai cercando di imprimere un nuovo corso alla chiesa, che vuoi che il concilio non sia un insieme di documenti per gli studiosi, che insomma vivi il vangelo come una gioia contagiosa. Sappiamo che non cerchi ammiratori e allora, anche se con fatica e fra mille resistenze, vo- gliamo comprometterci e farci pellegrini dell’Assoluto insieme con te. È una primavera sognata quando il cupo inverno degli ultimi tuoi due predecessori non lasciava an- cora presagire nessuna fioritura, ma quando in quel fatidico 11 febbraio 2013 papa Benedetto, con l’an- nuncio delle dimissioni, consentì al vento di ridare ossigeno al fuoco che covava sotto la cenere e alla natura di sbocciare, noi non eravamo impreparati al nuovo. Nel tuo peregrinare per confermare nella fede le comunità dei credenti e testimoniare la comunione che lega le chiese ti trovi ad inciampare in parate, sfilate e salamelecchi istituzionali che poco o nulla hanno a che vedere con le tue scelte; questo muro che impedisce l’afflato pieno tra te e il gregge puoi abbatterlo in un baleno se solo rinunci ad essere il capo dello stato vaticano. Pastore che vuole portare addosso l’odore delle pecore e monarca assoluto co- stretto a cerimoniali d’altri tempi in te sono diventate due facce stridenti, diametralmente opposte. Non oso chiederti di tornare a vivere in S. Giovanni in Laterano, residenza del vescovo di Roma, perché un fazzoletto di terra in libertà come il Vaticano può diventare luogo di accoglienza e di vita di comu- nione, ma siamo in tanti a chiederti di recidere que- sto insopportabile residuo costantiniano. Tu recuperi in libertà e in autorevolezza e la chiesa può final- mente chiudere anche le ingombranti nunziature della cui ottusità e arroganza hai fatto esperienza di- retta in Argentina. Stai cercando di dare dignità alle conferenze episcopali nazionali, che cosa impedisce al suo presidente di svolgere il compito finora attri- buito ai nunzi? Ci hai abituati ai cambiamenti di stile, ora ci attendiamo cambiamenti strutturali. La rinuncia alla monarchia comporta di conseguenza la realiz- zazione di una collegialità stabile. Il coraggio di osare per fede non ti manca, come in noi trovi la pas- sione di seguire Cristo per vie inedite. Il popolo di Dio è spiritualmente più libero e avanti di gran parte dei vescovi, clonazione di un episcopato che aveva messo tra parentesi il concilio. Ancora, la gioia del vangelo, che tu annunci e testimoni con la vita, l’hanno vissuta allo stesso modo i discepoli e le di- scepole di Gesù duemila anni fa. Poi si è avuta una lenta e inesorabile esclusione delle donne con la ma- schilizzazione e patriarcalizzazione della chiesa. È tempo di rimettere in discussione l’assetto, non cle- ricalizzando le donne, ma restituendo alle comunità la doppia e pari dimensione di femminile e di ma- schile. Caro Francesco, siccome non ci incontreremo in terra molisana volevo farti partecipe di sogni e spe- ranze di tanti cristiani e diversamente credenti che in te vedono e apprezzano una umanizzazione di cui si avvertiva impellente necessità. Il tuo vivere a Santa Marta, il consumare i pasti nel refettorio con ospiti e residenti, le uscite significative, il mettere i politici davanti alle loro responsabilità, il digiuno per la Siria, le prese di posizione in favore degli immigrati a Lampedusa e non solo, il volere una chiesa povera e per i poveri, le telefonate alle persone più impen- sate sono segni evidenti che stai liberando la chiesa da incrostazioni che oscurano il suo volto meravi- glioso e perennemente giovane. Mi sono permesso di dare suggerimenti perché tu stesso ci hai chiesto in modo non retorico di aiutarti a riformare il papato. Quando hai tempo, possiamo riparlarne. Animo, ri- cambiato con grande affetto, la comunità parroc- chiale di Bonefro, molto ospitale. Se passi, ti troverai a casa. Lettera tratta dal periodico La Fonte Lettera aperta al vescovo di Roma, pellegrino dell’assoluto Ha generato non poche polemiche il manifesto dell'arrivo del Papa in Molise sponsorizzato da un'attività commerciale. Singolare, poi, la lettera di don Antonio Di Lalla pubblicata sul periodico La Fonte che vi proponiamo

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Lettera aperta al vescovo di Roma, pellegrino assoluto

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 128 - SABATO 22 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

di Antonio Di Lalla

In Molise fervono i preparativi per il tuo fugace pas-saggio il 5 luglio, ideato più come un tour che comeun incontro con una comunità che vive, lotta, spera,ma soffre ritardi, proprio grazie a coloro che cerche-ranno esposizione approfittando della tua presenza.Ho il fondato timore che si stia allestendo come unset cinematografico dentro il quale vorranno costrin-gerti a recitare il copione che gli organizzatori hannoconfezionato per te. Faranno di tutto per non farti af-facciare dietro le quinte per paura che tu veda unmondo diverso da quello in cui loro vogliono apparireprotagonisti e benefattori. Una per tutte: chiedi da quanti giorni funziona la

mensa caritas nella quale ti faranno incontrare i po-veri cercati e selezionati per l’ evento! Se poi vuoirompere l’incantesimo e guastare loro la festa bastache ti informi sul cammino comunitario della chiesalocale, sul funzionamento degli organismi di parteci-pazione, sul coinvolgimento del clero nel progettodiocesano; non sono ancora tramontati i tempi in cuiil vescovo proclamava: la chiesa sono io.Ma il mondo reale è meraviglioso, segnato da sof-

ferenze indicibili e gioie inesprimibili e il nostro po-

polo ti ama e ti cerca proprio perché intessi relazionisemplici, belle, autentiche, perché per te la personaviene prima delle regole e non può essere ridotta acaso da esaminare per assolvere o condannare. Adifferenza di molti tuoi confratelli nell’episcopato, chenon solo fanno fatica a starti dietro, ma addiritturacercano di far buon viso a cattiva sorte, sperandoche passi presto la nottata, noi gente semplice esenza pretese abbiamo compreso che stai cercandodi imprimere un nuovo corso alla chiesa, che vuoiche il concilio non sia un insieme di documenti per glistudiosi, che insomma vivi il vangelo come una gioiacontagiosa. Sappiamo che non cerchi ammiratori eallora, anche se con fatica e fra mille resistenze, vo-gliamo comprometterci e farci pellegrini dell’Assolutoinsieme con te. È una primavera sognata quando il cupo inverno

degli ultimi tuoi due predecessori non lasciava an-cora presagire nessuna fioritura, ma quando in quelfatidico 11 febbraio 2013 papa Benedetto, con l’an-nuncio delle dimissioni, consentì al vento di ridareossigeno al fuoco che covava sotto la cenere e allanatura di sbocciare, noi non eravamo impreparati alnuovo.Nel tuo peregrinare per confermare nella fede le

comunità dei credenti e testimoniare la comunioneche lega le chiese ti trovi ad inciampare in parate,sfilate e salamelecchi istituzionali che poco o nullahanno a che vedere con le tue scelte; questo muroche impedisce l’afflato pieno tra te e il gregge puoiabbatterlo in un baleno se solo rinunci ad essere ilcapo dello stato vaticano. Pastore che vuole portareaddosso l’odore delle pecore e monarca assoluto co-stretto a cerimoniali d’altri tempi in te sono diventatedue facce stridenti, diametralmente opposte. Non oso chiederti di tornare a vivere in S. Giovanni

in Laterano, residenza del vescovo di Roma, perchéun fazzoletto di terra in libertà come il Vaticano puòdiventare luogo di accoglienza e di vita di comu-nione, ma siamo in tanti a chiederti di recidere que-sto insopportabile residuo costantiniano. Tu recuperiin libertà e in autorevolezza e la chiesa può final-mente chiudere anche le ingombranti nunziature

della cui ottusità e arroganza hai fatto esperienza di-retta in Argentina. Stai cercando di dare dignità alleconferenze episcopali nazionali, che cosa impedisceal suo presidente di svolgere il compito finora attri-buito ai nunzi? Ci hai abituati ai cambiamenti di stile,ora ci attendiamo cambiamenti strutturali. La rinunciaalla monarchia comporta di conseguenza la realiz-zazione di una collegialità stabile. Il coraggio diosare per fede non ti manca, come in noi trovi la pas-sione di seguire Cristo per vie inedite. Il popolo diDio è spiritualmente più libero e avanti di gran partedei vescovi, clonazione di un episcopato che avevamesso tra parentesi il concilio. Ancora, la gioia delvangelo, che tu annunci e testimoni con la vita,l’hanno vissuta allo stesso modo i discepoli e le di-scepole di Gesù duemila anni fa. Poi si è avuta unalenta e inesorabile esclusione delle donne con la ma-schilizzazione e patriarcalizzazione della chiesa. Ètempo di rimettere in discussione l’assetto, non cle-ricalizzando le donne, ma restituendo alle comunitàla doppia e pari dimensione di femminile e di ma-schile.Caro Francesco, siccome non ci incontreremo in

terra molisana volevo farti partecipe di sogni e spe-ranze di tanti cristiani e diversamente credenti chein te vedono e apprezzano una umanizzazione di cuisi avvertiva impellente necessità. Il tuo vivere aSanta Marta, il consumare i pasti nel refettorio conospiti e residenti, le uscite significative, il mettere ipolitici davanti alle loro responsabilità, il digiuno perla Siria, le prese di posizione in favore degli immigratia Lampedusa e non solo, il volere una chiesa poverae per i poveri, le telefonate alle persone più impen-sate sono segni evidenti che stai liberando la chiesada incrostazioni che oscurano il suo volto meravi-glioso e perennemente giovane. Mi sono permessodi dare suggerimenti perché tu stesso ci hai chiestoin modo non retorico di aiutarti a riformare il papato.Quando hai tempo, possiamo riparlarne. Animo, ri-

cambiato con grande affetto, la comunità parroc-chiale di Bonefro, molto ospitale. Se passi, ti troveraia casa.

Lettera tratta dal periodico La Fonte

Lettera aperta al vescovo di Roma, pellegrino dell’assoluto

Ha generato non poche polemiche il manifesto dell'arrivo del Papa in Molise sponsorizzato da un'attività commerciale. Singolare, poi, la lettera

di don Antonio Di Lalla pubblicata sul periodico La Fonte che vi proponiamo

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Chi amministra abbia l’umiltà di guardare indietro per rendersi conto da doveviene, per cercare di andare avanti in maniera meno povera di ideali e di idealità

TAagliolto

CAMPOBASSO. Dopo la pubblicazionedel Decreto di nomina sul BURM n.20 del18.06.2014, l’Assessore Regionale al La-voro ha convocato per ieri mattina la sedutadi insediamento la Commissione RegionaleTripartita costituita dai componenti designatidalle organizzazioni sindacali e datoriali:CISL – Rapone Massimiliano e Notaro Gio-vanni, CGIL – Merlo Lucia e GiovanniD’Aguanno, UIL - Enrico Staffieri, UGL – DelGesso Costantino, ASSOCIAZIONE INDU-STRIALI del Molise – Guidone Ilario e To-sques Vincenzo, FEDERAZIONEREGIONALE COLDIRETTI – Santoro Gio-vanni Antonio, CONFCOMMERCIO – Mar-chitelli Antonio, C.N.A. Di Ninno Guido,

LEGACOOP Molise – Cefalogli Giovanni,CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA’ –Giuditta Lembo, Direttore DRL Molise. AllaCommissione hanno partecipato inoltre il Di-rettore dell’Area Terza della Regione Molise,Alberta De Lisio, il Direttore dell’Area Se-conda, Massimo Pillarella, la Provincia diCampobasso con l’Assessore ProvincialeAlessandro Di Labbio e i dirigenti Vecchia-relli Marcello e Matteo Iacovelli, Italia Lavoro– Alberto Trippitelli e Nino Cordisco e il rap-presentante dell’Ordine dei Consulenti delLavoro, Davide Siravo.Terminato l’insedia-mento si è passati ad affrontare l’ordine delgiorno che prevedeva la trattazione dei se-guenti punti:

1) Insediamento Commissione RegionaleTripartita; 2) Nomina Sottocommissione perapprovazione liste di mobilità; 3) GaranziaGiovani – Piano esecutivo regionale – desi-gnazione rappresentanti in seno alla Cabinadi regia; 4) Programmazione FSE 2014-2020; 5) Patto per il Lavoro – Area di crisiBojano-Venafro.Da registrare le comunicazioni del Diret-

tore dell’Area Terza circa il completamentodelle procedure di pagamento per le mobilitàin deroga del 2013 che ha coinvolto 600 la-voratori e la definizione delle pratiche dicassa in deroga relative allo stesso periodoche vede solo qualche ultimo decreto allafirma del Direttore dell’Ispettorato del Lavoro

Regionale con salvaguardia del reddito perpoco meno di 300 lavoratori coinvolti.In ag-giunta è stata comunicata la valutazione po-sitiva del Ministero del Lavoro sul Pianodella Garanzia Giovani del Molise emersanel corso della riunione bilaterale svoltasi aRoma il 18 giugno scorso da cui potrebberoderivare ulteriori 1.965.000,00 euro sui tiro-cini che andrebbero a sommarsi ai 7,6 mi-lioni di finanziamenti per il periodo1.06.2014/31.05.2016.Dopo l’illustrazionedelle proposte riferite al Patto per il Lavoroda sottoscrivere con il Partenariato e la rela-zione sui fondi strutturali europei 2014-2020curata dall’Ing. Massimo Pillarella, la riu-nione è stata aggiornata al 30 giugno alleore 10,00 per dare modo ai componentidella Commissione Tripartita di approfondirele tematiche ed i documenti distribuiti perelaborare emendamenti ed implementazioniutili.

La Commissione è chiamata a definire le procedure di pagamento per la mobilitàInsediata la Tripartita

Nuove coordinate (cultura e testimonianze storiche) per liberare il Molise dal becerume passato e presenteL’accezione “Molise, terra di grande storia” prende quota,

si con ferma nei convegni di livello, nelle valutazioni scien-tifiche di pregio, nella coscienza collettiva. Terra di grandestoria che merita attenzione e cura ma, soprattutto, merite-rebbe una classe politica all’altezza della sua storia e nongià quella che si ritrova, sempre più culturalmente accattonae moralmente compromessa. Cui facciamo appello perché siavvalga delle straordinarie emergenze storiche documentalie documentabili per una definitiva identificazione socio-cul-turale, sulla quale poi poggiare ciò che rimane della dignitàregionale. Abbia cioè l’umiltà di guardare indietro per ren-dersi conto da dove viene, per cercare di andare avanti inmaniera meno povera di ideali e di idealità, meno piegataalla utilità immediata dell’esercizio di potere e di ciò che nepuò trarre. Abbia l’umiltà di riconoscersi baciata dalla fortuna e per

questo maggiormente debitrice al valore culturale del ruoloda svolgere. Che non la può certo esimere dal prendere co-scienza della propria limitatezza e, quindi, della gravità delcompito cui è stata chiamata ad assolvere. Abbia per questol’umiltà di assegnare il primato non più e non solo al proprio“particulare” (indennità, rimborsi, benefit e vitalizi) e ai po-tentati (economici, professionali e industriali) che rappre-senta, bensì a ciò che può essere pensato e predisposto perlo sviluppo sostenibile del territorio. Se avrà tempo, a mò di suggerimento, dia uno sguardo

alla prolusione del professore Paolo Mauriello svolta nelcorso della cerimonia d’inaugurazione di un recente Anno

Accademico dell’università del Molise per attingere idee esuggerimenti onde confermarsi nella convinzione di porre fi-nalmente il “patrimonio culturale” come attrattore forte del-l’economia e discriminante della presente condizione chealimenta e promuove egoismi e miserie morali di ogni ge-nere, di cui la politica è il ricettacolo privilegiato. Un’idea po-trebbe essere quella di promuovere una larga profondaconoscenza dei siti storici e archeologici per avere una ve-duta d’assieme : una carta, ovvero, delle emergenze cultu-rali molisane.Una carta che comprenda tutte le informazioni esistenti di

tipo archeologico, storico, architettonico, naturalistico che lemetta in relazione tra loro e che possa essere la base perqualsiasi attività di studio e di valorizzazione del territorio.Un’idea semplice e per questo efficace, praticabile ancheda una classe dirigente scarsamente provvista di specificitàscientifiche e culturali. Ma convinta, finalmente!, che il pas-sato storico, le testimonianze archeologiche, architettoni-che, naturalistiche debbano essere le coordinate di unanuova stagione amministrativa per eliminare il becerume(passato e presente). La ricchezza culturale del Molise vapertanto ricercata e diffusa. Basti pensare che abbiamo testimonianze ed emergenze

storiche documentabili che datano circa un milione di anni fa(l’homo aeserniensis) fino all’epoca moderna, senza inter-ruzione. Una striscia infinita di motivazioni per conoscere evivere il Molise.

Dardo

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Il territorio regionale annovera tre riserve naturali (Colleme-luccio, Montedimezzo e Pesche), due aree protette (l’oasi diGuardiaregia e l’oasi di Casacalenda) e uno spicchio di Parconazionale (Abruzzo, Lazio e Molise). All'apparenza sembra vir-tuoso, attento al valore ambientale e naturale, e fortemente im-pegnato a preservarlo e a valorizzarlo. All'apparenza. Perchénei fatti è ben altra musica. A girare lo sguardo intorno vediamodecine e decine di pali eolici sui crinali più interessanti dal puntodi vista paesaggistico, centinaia di ettari di terreno boschivo an-dati in fumo, cave estrattive e discariche a cielo aperto. Inoltre,furtive e capziose forme di inquinamento hanno avvelenato ilterreno, le acque e l’aria, rese possibili da una scarsa e insuffi-ciente opera di prevenzione e controllo. L'espansione delle costruzioni in assenza di piani territoriali e

di piani regolatori, avviene sotto il segno della speculazione, ilcui danno maggiore è reso dalla sottrazione di aree di pregioambientale, da un inurbamento selvaggio e, quindi, dall’abbas-samento del livello della qualità della vita.Dinanzi ad un quadro complessivo di questa fatta, le tre ri-

serve naturali, le due aree protette, e lo spicchio di Parco nazio-nale rappresentano poca cosa rispetto ad una reale volontà ecapacità di considerare il territorio una risorsa e un'occasione dicrescita. Dicono niente. Cioè non riescono a incentivare e a rafforzare l’idea del Parco

del Matese, che per decenni è stata e rimane l’idea guida del

progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio molisano in ver-sione ambientalista, in versione turistica e in versione econo-mica, di un’economia fondata su produzioni cosiddette dinicchia. Non riescono in quanto esse stesse non danno un’im-magine dinamica alla gestione né coi numeri e le statistiche adimostrare vantaggi economici. Probabilmente il difetto è nelmanico, nella penuria di risorse, nella oggettiva difficoltà di con-trastare il trend della speculazione e le sue molteplici forme econvenienze. Ma non per questo l’idea del Parco del Matese,che per ampiezza e per caratterizzazione assomma molte altrepeculiarità e specificità rispetto alle riserve naturali, alle oasi ealla porzione del Parco nazionale che ci appartiene, la si puòimpunemente mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristicamente a creare occasioni di

crescita e di sviluppo che sono proprie dei Parchi naturali digrande dimensione, ben strutturati, e a ridosso di grandi areeurbane. Ciò che preoccupa è l'indifferenza generale se non ad-dirittura con qualche risentimento di troppo da parte dei moli-sani che, vivendo a ridosso del Parco, ritengono che verrebberolesi i propri interessi. Preoccupa ugualmente l’episodicità con cui emergono e af-

fondano, ciclicamente, la proposta del Parco del Matese e l'ap-peel turistico - ambientale - naturalistico del Molise, senzapervenire ad una determinazione. Da circa un ventennio nelleaule consiliari delle maggiori istituzioni locali e territoriali l’argo-

mento è oggetto di discussione, per poi scomparire nel nulla. Fi-nora, con risultati pari alla loro modesta coscienza politica epersonalità amministrativa, si sono cimentati sindacalisti, con-siglieri regionali e qualche assessore di transito all'ambiente. Ilcui lascito è una sequenza di proposte di legge e di frettoloseretromarce. Qualche anno fa, sull'idea del Parco s'è spesa fi-nanche l'Università del Molise protagonista, con il Consiglio re-gionale Unipol, di un convegno a Isernia dal titolo "I parchi delMolise: un'occasione di sviluppo".La partecipazione scientifica al dibattito dava un contribuito

sostanziale alo spessore del progetto, ma anche questa circo-stanza s’è dispersa nel nulla. Né ha avuto esito diverso l’inizia-tiva del consigliere consigliere regionale Riccardo Tamburro,prima che uscisse di scena per dar luogo alla maggioranza dicentrosinistra che governa il Molise. Dal convegno ad oggi nons'è mossa foglia. Continuiamo pertanto a tenerci le tre riservenaturali, le due aree protette e lo spicchio di Parco nazionale inassoluta carenza di prospettive e d’iniziative. Frattanto prolife-rano i pali eolici, i boschi bruciano, le cave s'ingrandiscono, cosìle discariche e le furtive e capziose forme di inquinamento chesono sfuggite e sfuggono al controllo. E il Molise allegramente va verso la deriva del degrado am-

bientale, tutto preso e compreso nella vergogna delle indennitàdei consiglieri regionali, dei portaborse.

Dardo

321 giugno 2014TA

agliolto

I parchi del Molise:un'occasione di sviluppo?Assolutamente no. La Regione pensa a tutt'altro

di Corrado Ientilucci

L’Assoconsum della Regione Molise ha raccolto in questi ul-timi giorni l’appello di tanti molisani che chiedono rispostecerte alla politica regionale, allarmati dallo scenario inquie-tante dei presunti rifiuti tossici che in quest’ultimo periodo stadilagando a macchia d’olio sul nostro territorio molisano.Se tutto questo è vero: altro che oasi di benessere, di natura

incontaminata e di aria pulita! L’umore dei cittadini si fa ancora più nero allorchè si perce-

pisce che le istituzioni locali risultano dormienti alle preoccu-pazioni che emergono, a seguito delle dichiarazioni rilasciatedal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, rimaste se-grete per tanti anni e da poco tempo svelate, come si evincedal comunicato stampa del 6 novembre 2013 – Procura dellaRepubblica di Campobasso - sul presunto interramento di ri-fiuti tossici nella Regione Molise, e seppure alcuni politicihanno deciso di farsene carico, la loro azione sembra tradursicon un intercedere lento, dovuto al fatto che alcuni comuni delterritorio molisano sono stati esclusi dal novero dei siti di inte-resse nazionale, venendo meno così quell’importante possibi-lità di ricevere finanziamenti ministeriali, pertanto ogniintervento ai fini della bonifica è demandato al solo finanzia-mento regionale.Il cittadino- consumatore chiede più responsabilità e con-

trolli, l’intensificazione delle verifiche dei terreni contaminati, lamessa a punto di un programma ed un piano ben definito, conregole ben strutturate da far applicare e rispettare.Il rispetto per la salute del cittadino deve considerarsi il mo-

tore di partenza per il buon funzionamento della macchina po-litica locale.Non bisogna dimenticare che è compito dello Stato rispet-

tare e garantire i diritti fondamentali dell’uomo, da intendersiquali diritti primari, sanciti costituzionalmente e tra questi, di-rettamente ricompreso nel diritto alla salute, vi è il diritto allasalubrità ambientale. La tutela della salute comprende, infatti,anche la pretesa dell’individuo a vivere in condizioni ambien-tali che non pongano a rischio il suo bene essenziale di vitasalubre.L’ambiente diventa elemento determinativo della qualità

della vita: la sua richiesta di protezione non nasce da futiliastrattezze, ma da precetti giuridici che la individuano comesituazione giuridica di benessere sociale, come interesse fon-

damentale della collettività. Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento

della sua qualità devono, inoltre, essere integrati nelle politi-che dell'Unione e garantiti conformemente al principio dellosviluppo sostenibile.In che modo la politica locale può intervenire, come riuscire

a stroncare questi fenomeni che sono legati a business ille-gali?In primo luogo con la tempestiva messa in sicurezza del ter-

ritorio, e con la bonifica delle aree individuate come contami-nate, anche se questo è un tasto dolente, perché occorronomolti soldi, ma non per questo la carenza di fondi può giusti-ficare l’inerzia da parte degli organi competenti: i cittadini sonostanchi, infatti, di sentire che non ci sono risorse finanziarie, oche bisogna attendere; in secondo luogo, rafforzando l’azionedi contrasto e di repressione degli avvelenamenti ambientali. Altra strada da percorrere è la diffusione della cultura della

legalità e del rispetto dell’ambiente, incontrando ed infor-mando la cittadinanza non solo sulle norme in vigore, maanche sui canali di segnalazione degli abusi. Tutti i cittadini, nessuno escluso, in sinergia con le istitu-

zioni, sono chiamati a collaborare in tal senso. L’ultima azione da compiere, poi, deve essere la messa in

atto di politiche preventive, attraverso lo sviluppo di opere disensibilizzazione territoriale, di educazione ambientale, ripar-tendo dai principi di sana convivenza civile e di solidarietà tratutti i cittadini, il cui unico fine resta la tutela della bellezzadella natura e l’amore per la vita.

*Segretario regionale Asso-Consum

Rifiuti tossici, la preoccupazione è forte: il cittadino- consumatore attende una risposta seria e tempestiva dalle istituzioni: che rischi corriamo?

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CAMPOBASSO. In assetto di guerra sononuovamente le imprese del settore edile alleprese con una crisi che non si era mai vistaprima d'ora e con la Regione a cortissimo diidee. Le banche hanno chiuso i cordoni dellaborsa e l'edilizia privata boccheggia. Lecause le ripetiamo ormai da molto tempo epurtroppo ancora permangono: innanzituttoè presente un allarme assoluto per i mancatipagamenti dei lavori che le imprese ese-guono, un problema che ha ormai raggiuntodimensioni elevatissime e che sta portandoal fallimento numerose aziende.La seconda principale causa riguarda ov-

viamente la assoluta mancanza di nuovi la-

vori, che porta tutte quelle imprese che sonosopravvissute al primo problema a non riu-scire di fatto a fare nulla. Si arriva dunquealla cassa integrazione nella speranza chequalcosa possa smuoversi, anche se ormaisembra che le risorse siano sempre dimeno.Ma c'è anche l’andamento del mercato pri-

vato a preoccupare. Il mercato privato si stainvece bloccando soprattutto a causa delcredit crunch delle banche, le quali si dimo-strano sempre meno disponibili a erogaremutui così tutto è fermo perché non arrivanoi finanziamenti delle banche utili a costruiree vendere le case: i mutui non vengono ero-

gati, le prospettive sono difficili e il mercatodel lavoro non offre certamente garanzie,quindi è normale che si pensi due volteprima di indebitarsi anche per la casa. Lebanche, nonostante le dichiarazioni cheascoltiamo, all’atto pratico hanno enormi dif-ficoltà nell’erogazione del credito, sia alleimprese che alle famiglie, e in questo modoè chiaro che l’economia non potrà mai tor-nare a girare. Se il sistema delle banche nonriesce a svolgere questa sua primaria fun-zione rischia davvero di bloccarsi tutto.Per affrontare questa crisi occorrerebbero

delle ricette che oggi mancano. Ci troviamoin una sorta di “cappa” che sta pesando su

tutti i cittadini e che risulta essere anchemolto pericolosa. Nella situazione attualel’economia si avvita irreversibilmente insenso negativo, quando invece dovremmoriuscire a invertire il trend, ridare fiducia aicittadini e ricominciare a percorrere una spi-rale di crescita positiva.Credo che sia necessario innanzitutto in-

dividuare tutte quelle importanti opere all’in-terno dei nostri comuni da eseguire perchéutili alla vita di tutti i giorni. Per esempio lamanutenzione delle strade, delle scuole, deifabbricati pubblici: tutte attività del settorecostruzioni che risultano fondamentali. Ma,come dicevamo, occorrono ricette.

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Dai fondi post sisma all'assenza di prospettive: un settore in declino

TAagliolto

Edilizia, nessuna risposta

di Pasquale Di Lena

In occasione della 11a Rassegna Nazionale degli Oli Mo-novarietali, organizzata dall’Assam delle Marche, che si èsvolta la settimana scorsa nella incantevole Abbadia di Fia-stra non lontana da Macerata, è stato pubblicato il Catalogodegli Oli Monovarietali, curato da Barbara Alfei. Sono tre gli oli molisani riportati nella bella pubblicazione

e inseriti nelle rispettive tipologie con un esempio di ricettaper ognuna delle sei tipologie. Sono due oli della varietà“Gentile di Larino”, L’olio di Flora dell’Azienda La Casa delVento, in Contrada Monte, e quello dell’Oleificio di BrunoMottillo, in Contrada Cappuccini, entrambi in Larino e l’oliodella varietà “Peranzana” di Marina Colonna, in ContradaBosco Pontoni, in San Martino in Pensilis.In pratica 3 dei303 campioni, provenienti da 18 regioni italiane in rappre-sentanza di 153 differenti cultivars, che hanno partecipatoalla importante Rassegna, con 219 oli selezionati per aversuperato il punteggio minimo di 7 ed ottenere così il dirittodi entrare nel Catalogo del Oli Monovarietali.Tre oli di cui

due della varietà autoctona più diffusa “Gentile di Larino”fra le 18 riconosciute nel Molise e una varietà, la “Peran-zana” autoctona della Puglia, ma molto diffusa nei territorilungo il Saccione e il Fortore, i due corsi d’acqua che divi-dono il Molise dalla Puglia.Una rassegna importante quella degli oli monovarietali, in

considerazione dell’evoluzione della domanda di questi olisul mercato interno e, soprattutto, internazionale o globale,con il consumatore che considererà sempre più la presenzadi oli differenti per diversità di cultivar, territori, tempi di rac-colta. Questo per dire che non esiste l’olio, come non esiste il

vino, ma tanti oli e tanti vini con caratteri differenti che siprestano a differenti usi e abbinamenti.Una riflessione che vale tanto più per i ristoratori che si ri-

troveranno nella necessità di presentare ai clienti una cartadegli oli oltre quella dei vini e a preparare i propri piatti conpiù oli per esaltare i sapori di ognuno.In questo senso l’Italiaolivicola ha un patrimonio enorme di varietà da mettere ingioco sul mercato globale per vincere la concorrenza pro-

prio con gli oli monovarietali che altri paesi produttori nonhanno. Si parla di oltre cinquecento varietà di ulivi autoc-tone in Italia che sono il doppio del restante patrimonio a li-vello mondiale. Una partita che, come hanno dimostrato itre oli inseriti nel Catalogo degli Oli Monovarietali, i duedella varietà “Gentile di Larino”, L’olio di Flora dell’AziendaLa Casa del Vento, in Contrada Monte, e quello dell’Oleificiodi Bruno Mottillo, in Contrada Cappuccini, entrambi in La-rino e l’olio della varietà “Peranzana” di Marina Colonna, inContrada Bosco Pontoni, in San Martino in Pensilis, il Mo-lise può giocare insieme con le altre 18 regioni olivetate ita-liane.Ancor più se prende in considerazione il progetto“Olivoteca d’Italia”, un parco da vivere che raccoglie tutt’ecinquecento varietà autoctone italiane, inserito dentro unafattoria speciale per la comunicazione dei territori olivetatiitaliani e dei suo oli monocultivar. Un progetto che, insiemecon le Città dell’Olio, metto volentieri a disposizione diquanti vogliono realizzarlo e ottenere, con la comunicazionedei territori olivetati, un’opportunità per dare spazio e forzaal turismo dell’olio.

Tre oli molisani nel catalogo degli oli monovarietaliL'intervento

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CAMPOBASSO. “Senza un’alternativa idonea, che avreb-bero dovuto individuare prima di cominciare i lavori, di fattohanno penalizzato fortemente una delle zone più trafficatedel Molise, spaccando in due una regione già alle prese condifficoltà legate alla mancanza di infrastrutture e mettendoin difficoltà pendolari, imprenditori, lavoratori, autotrasporta-tori e automobilisti”. A parlare è la consigliera regionale Angiolina Fusco Per-

rella, che nelle scorse ore ha presentato una interrogazioneurgente al Presidente della Giunta Regionale del MolisePaolo di Laura Frattura e all’Assessore regionale ai TrasportiPierpaolo Nagni riguardante i lavori di manutenzione straor-dinaria alle opere strutturali del viadotto Callora, al km205,00 della Statale 17.

“Come mai – continua la Fusco Perrella - non sono statepreviste, di concerto con l’Anas, soluzioni idonee a garantirela viabilità per il tratto interessato dai lavori di manuten-zione? Alle proposte devono seguire i fatti, bisogna preve-dere la realizzazione di una bretella lateralmente al viadotto,così da limitare il più possibile i disagi della circolazione; ol-tretutto sarebbe utile sapere - aggiunge la rappresentante diminoranza in consiglio regionale - quali misure possono es-sere adottate come sostegno attivo alle imprese”.Come noto, da lunedì 16 giugno l’Anas ha chiuso il tratto

che va dal chilometro 204,500 al chilometro 207,200, in cor-rispondenza dell’uscita per Bojano, per le attività di demoli-zione integrale della soletta, di consolidamento e

risanamento corticale delle travi, di sostituzione dei giunti didilatazione e delle barriere di sicurezza; inizialmente l’Anasaveva previsto come termine dei lavori il mese di giugno del2015, salvo poi prendere l’impegno al termine del Tavolo tec-nico del 19 giugno, presso il Palazzo dell’Ufficio territorio diGoverno, di ridurre i tempi di lavoro; per auto e mezzi leggerila deviazione proposta dall’Anas è di 12 chilometri, mentretir e mezzi pesanti sono costretti a percorre 68 chilometri inpiù rispetto al tratto originale; un collegamento stradale difondamentale importanza in quanto non interessa solamenteil traffico proveniente da Campobasso ma anche quello chearriva dalla statale 647 Bifernina.“Nel territorio molisano - continua la Fusco Perrella - è la

strada principale che permette di collegare i comuni in pro-vincia di Isernia a quelli della provincia di Campobasso.La chiusura di questo tratto stradale rende molto difficol-

toso il collegamento tra Isernia, Bojano e Campobasso, non-ché i comuni limitrofi, per i lavoratori pendolari e gli studenti;oltretutto la deviazione proposta dall’Anas convoglia i mezzisu strade comunali e provinciali ‘probabilmente’ non adattea sostenere un grande flusso di traffico quotidiano; un altroaspetto assolutamente da non sottovalutare riguarda ildanno per l’economia del medio Molise e delle piccole emedie imprese che diventerà ingente se non verrà trovatauna soluzione alternativa alla soluzione finora prospettatadall’Anas, che così congegnata è un ostacolo per la ripresaproduttiva locale”.

522 giugno 2014TA

agliolto

Sanità, è giusto riportaretutto in Consiglio regionale

Il Comitato Pro Veneziale di Isernia torna afar sentire la propria voce per spiegare e soste-nere le ragioni che hanno indotto i consiglieri diminoranza del Consiglio della Regione Molisea votare “sì” per il piano di riorganizzazione sa-nitaria per il Molise, sgombrando il campo daequivoci e notizie capziose che ne pregiudiche-rebbero invece l’opportunità data a noi tutti, aicittadini in primis e dunque anche al Comitatopro Veneziale di Isernia.Partiamo dal “sì” pronunciato dal Consigliere

l’On. Michele Iorio durante la seduta monote-matica del Consiglio regionale, in cui si è decisodi inviare la discussione e approvazione delPiano sanitario al Consiglio regionale stesso.Il Consigliere di Forza Italia, dunque di mino-

ranza, Michele Iorio, ha detto “sì” permettendocosì di riprendere in modo dinamico e sostan-zialmente propositivo, il dibattito circa il pianodi riorganizzazione aziendale e sanitaria del Mo-lise, finito in un vicolo cieco dopo che lo stessotavolo tecnico a Roma lo aveva di fatto bocciatoe su cui il Presidente della Regione Molise,Paolo Di Laura Frattura, aveva riposte le spe-ranze di una sua immediata applicazione me-diante il decreto attuativo, finito quest’ultimoal T.A.R. Molise, che ne ha decretata la sospen-siva.Ora, per uscire da questa palude di tipo am-

ministrativo, giudiziario e politico, Forza Italia,

nella persona dell’On. Michele Iorio, Consiglieredi minoranza della Regione Molise, ha intelligen-temente disegnata una nuova strada, ovveroquella di rimettere in corsa il piano; come va in-tesa questa mossa?Semplice: significa che entro trenta giorni, a

partire dalla seduta monotematica dei giorniscorsi, tenutasi in Consiglio regionale, si po-tranno formulare proposte significative da in-serire nel piano, che dovrà poi necessariamenteapprovato o respinto da ogni singolo consi-gliere regionale, di maggioranza e minoranza,permettendo in tal modo di avere finalmenteuna fotografia dei pesi politici attorno alla que-stione scottante della Sanità molisana che adoggi ha raggiunta la ragguardevole cifra di circa360 milioni di euro, dai 30 iniziali di debito.Il Comitato Pro Veneziale di Isernia ritiene

questa posizione di Forza Italia e in particolaredell’On. Michele Iorio assolutamente giusta e lacondivide. Perché?Perché oggi, anche noi ,in qualità di cittadini

liberi e pensanti, riuniti in un comitato per la di-fesa della Sanità pubblica e in particolare del-l’Ospedale Veneziale di Isernia, siamonuovamente nelle condizioni di poter avanzareproposte di ripristino e salvaguardia circa la re-altà territoriale del P.O. Veneziale, legittimatidall’utile e quanto mai politicamente correttamossa dell’On. Michele Iorio che, come detto

sopra, ha votato “sì” alla proposta di voto, il cuioggetto di approvazione è stato il rinvio, all’ in-tero Consiglio regionale, del piano di riordinoaziendale e sanitario del Molise, per la discus-sione e l’approvazione, solo a patto che il pianopreveda al suo interno le modifiche proposte atutela della sanità pubblica molisana.

Siamo cioè tornati a dialogare con l’istitu-zione regionale per fare delle proposte sane,direi salutari per la nostra sanità.Il Comitato pro veneziale propone quanto

segue: << gli ospedali di Isernia e Termoli deb-bono riottenere il ripristino dei livelli di prontosoccorso: “DEA”di primo livello >> e cioè:1) organizzazione della rete dell'emergenza-

urgenza solo esclusivamente pubblica.2) redistribuizione dei posti letto in favore

del pubblico ( anche i privati devono parteci-pare alla riduzione complessiva dei posti letto)

3) emodinamica h 24 ad Isernia4) u.o.c. di Oncologia ad Isernia5) introduzione nel piano operativo non piu

del termine pronto soccorso ma DEA I Livello Inoltre, chiediamo che la sanità pubblica mo-

lisana sia ritenuta prioritaria rispetto a quellaprivata, consentendole, dunque, di avere stru-menti e figure professionali adeguate al territo-rio e secondo le criticità, pianificando unintervento economico adeguato e corrispon-dente ai costi reali.

Il Comitato nei prossimi giorni si riunirà perredigere un documento da far pervenire alConsiglio regionale a tutti i consiglieri sia di mi-noranza che di maggioranza e su cui chiederàun intervento in commissione o, al più, un’ au-dizione.Alla stesura del documento il Comitato chie-

derà la collaborazione di tutti quei cittadini cheintendano promuovere una sanità solidale eprofessionale oltre che pubblica.Saranno coinvolti sindaci e consiglieri di ogni

schieramento politico. E’ davvero importanteche oggi, vista la situazione disastrosa della sa-nità molisana, tutti si concorra per la sua ri-presa.Ultimo punto: il comitato oggi non interviene

più o solo con azioni di protesta, ma program-matiche, con azioni propositive per agevolareil dibattito attorno a un argomento così impor-tante e delicato quale è la Sanità pubblica e l’esi-stenza professionale e sociale del presidioospedaliero di Isernia l’ospedale Veneziale.Siamo pronti per costruire, o meglio, per so-

stenere la ricostruzione del Piano sanitario mo-lisano mediante contributi e idee; auspichiamosi possa intervenire in modo sostanziale evi-tando il depauperamento delle strutture e delleprofessionalità che in esse operano per il benedi tutti i cittadini, quotidianamente.

Comitato Pro Veneziale

Un'interrogazione è stata presentata dal consigliere Angela Fusco

"Lavori sul viadotto Callora, troppi disagi"

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La Tenda dell’Adorazione Euca-ristica ha piantato suoi” paletti” inpiazza della Repubblica grazie allacollaborazione della Protezione Ci-vile, dei volontari, delle Associa-zioni e aggregazioni laicali delladiocesi di Campobasso –Bojano.Sarà un tempo di grazia per tutti.Gesù dice…. « io ho pregato perte, perché la tua fede non vengameno » I sacerdoti, i frati, le suore,le parrocchie, le associazioni, igruppi e le comunità si alterne-ranno in turni di adorazione, nel si-lenzio e nel raccoglimento. Se Dio non si stanca mai di per-

donare, noi non dobbiamo stan-carci di chiedere il perdono, dicepapa Francesco; nella tenda ci sa-ranno sacerdoti disponibili per leconfessioni o anche per colloquispirituali. La tenda, simbolo di accoglienza

e di preghiera unitaria, è anche

luogo di accoglienza per offrire unpasto caldo, una colazione a tutti ivenditori ambulanti per la maggiorparte immigrati che anche que-

st’anno, in occasione della Solen-nità del Corpus Domini, e quindidella loro copiosa presenza perl’attività commerciale di vendita

durante la festa più attesa del-l’anno nella città di Campobassoche vede la presenza di oltre cen-tomila presenze. Un pensiero per

loro, una messa mattutina – hadetto mons. GianCarlo Bregantinia - per uscire dalla sacrestia edentrare nelle “periferie” della quo-tidianità insieme ai fratelli immi-grati, ai venditori ambulanti ingenere e a quanti seguiranno den-tro i colori della città, la tradizionedella “sfilata dei 13 Misteri” del DiZinno , ingegni di fine ottocento, aCampobasso. Oggi alle 16,30 il vescovo, i sa-

cerdoti, i religiosi e i diaconi si in-contreranno a S. Antonio daPadova per prepararsi e partire inprocessione verso la Tenda; alle17 Adorazione a Gesù Eucaristianella Tenda e processione lungo ilCorso; alle 17,30 Benedizione dalbalcone del Municipio al popolo ealla città. Processione verso laCattedrale della SS. Trinità; alle18,30 S. Messa solenne delCorpus Domini

822 giugno 2014 Campobasso

Ha preso forma e colore il primomurales realizzato presso lascuola primaria di via Crispi nel-l'ambito del progetto di recuperoestetico dell'edificio promosso daFare Verde Campobasso control'incivile pratica imbrattamuri deglipseudo-writers. Dopo aver ripulito ed imbian-

cato le brutture preesistenti, èstato realizzato un bellissimo pa-norama della città, arricchito dalleproposte dei bambini della scuolache hanno potuto cimentarsi concolori e pennelli, contribuendocosì alla realizzazione dell'opera.Rendere partecipi i bambini ed in-segnare agli adulti di domani cheil rispetto per l'ambiente , anchequello urbano della propria città,passa attraverso il senso civico edi piccoli gesti quotidiani è il mi-gliore investimento possibile peruna città più bella e più vivibile. Con l'inizio del prossimo anno

scolastico continueremo connuovi murales per abbellire ulte-riormente l'edificio. Con FareVerde, l'impegno lascia il(di)segno

In programma perle 21 di domani inPiazza Prefettura ilconcerto dei “Ladridi carrozzelle” pro-mosso dal ComitatoProvinciale dellaCroce Rossa diCampobasso. I“Ladri”, ormai daanni, rappresentanoil punto di conver-genza di iniziative dinatura culturale incui la diversità non èvissuta come osta-colo o impedimentoma come sviluppo,arricchimento e va-lorizzazione. Daoltre vent’anni l’attivitàinvernale dei ladri di carrozzelle si svolge nei teatri e auditorium di tuttala penisola presentando al pubblico uno spettacolo di musica, parole eimmagini coinvolgente e stimolante. Dalle rappresentazioni iniziali che puntavano l’attenzione soprattutto

sulle diverse abilità l’incontro si è arricchito nel corso degli anni di altrispunti di riflessione presentati sempre attraverso la musica e l’approcciobrillante della band, proponendo canzoni come “Distrofichetto”, “Diversida chi” e “Equilibrio instabile”, diventate famose in tutta Italia.Per mag-giori informazioni www.ladri.com

Solennità del Corpus Domini

Progetto di recupero estetico, Fare Verde lascia il… (di) segnoLadri di carrozzelle, domani il concerto promosso dalla Croce Rossa di Campobasso

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Riaprono i termini per la presenta-zione delle istanze finalizzate all’assegnazione di 35 borse lavoroper la realizzazione del progetto diintegrazione e reinserimento lavo-rativo dei soggetti svantaggiati.“Programma di inclusione socialedi persone tossicodipendenti adelevata emarginazione sociale dicui alla determina del Direttore Ge-nerale – Regione Molise n.147/2011”. Il modello di domanda per la richie-sta di borse lavoro potrà essere ri-tirato presso l’ Uoc Sert diCampobasso sito al piano terra divia Ugo Petrella 1, dalle 9 alle 12,dal lunedì al venerdì oppure scari-cabile dal sito comunale www.co-mune.campobasso.it. Le domande dovranno essere con-segnate esclusivamente al Sert diCampobasso, in plico chiuso conapposta la seguente dicitura “con-tiene domanda bando borse la-voro”, entro e non oltre ilquarantacinquesimo giorno dallapubblicazione dell’ Avviso Pubblicodecorrente dal 10 giugno.Le domande presentate o perve-nute dopo la scadenza di cui soprasono escluse dal bando, intenden-dosi valide le sole domande perve-nute con le modalità di cui innanzi.Il progetto ha come finalità quelladell’identificazione, della speri-mentazione e della valutazione diun modello di intervento socialeche abbia come obiettivo fonda-

mentale il progressivo reinseri-mento nel tessuto sociale e produt-tivo di persone tossicodipendenti.Obiettivo specifico è svilupparepercorsi di integrazione e di rein-serimento lavorativo dei soggettisvantaggiati attraverso i quali po-tenziare il progetto terapeutico in-dividuale intrapreso. Il percorsoformativo-lavorativo non costitui-

sce ad alcun titolo rapporto di la-voro con il gestore del progetto,ed è seguito da un tutor aziendalein qualità di responsabile e da untutor didattico organizzativo. Il pro-getto delle borse lavoro si inseri-sce nel contesto delle azioniprogettuali che l’ente vuole portareavanti nell’area tematica dell’inclu-sione sociale di persone ad ele-

vato rischio di esclusione, con loscopo di favorire nella fase suc-cessiva l’inserimento nel mondodel lavoro di persone i consideratea rischio di esclusione sociale“nuovi poveri”; realizzare percorsiindividualizzati di orientamento e diaccompagnamento alla forma-zione ed al lavoro, finalizzati alraggiungimento di specifiche com-

petenze spendibili nel campo lavo-rativo; sviluppare percorsi di inte-grazione e di reinserimentolavorativo dei soggetti svantaggiatiattraverso i quali potenziare il pro-getto terapeutico individuale intra-preso. Il costo complessivo del progetto èdi 200mila euro e la Regione hagià provveduto a liquidarne144mila come prima rata per l’av-vio del progetto che prevedeanche il coinvolgimento del perso-nale comunale. Per venti percorsiformativo lavorativi di borse lavoroci si avvarrà della collaborazionedella Sea che, come società inhouse dell’ente, farà da sede ope-rativa e collaborerà per la realizza-zione del progetto attraversol’individuazione di tutor operativi eorganizzativi. Altre 15 percorsi sisvolgeranno all’interno dell’entenei servizi comunali verde pub-blico, segnaletica stradale, lavoripubblici, servizi alla persona, ca-nile comunale dove il personale in-dividuerà di volta in volta aseconda dei casi il servizio più ido-neo.

La Uiltucs Molise, attraverso il segretariogenerale Pasquale Guarracino, denuncia ilgrave rischio che stanno correndo i lavoratoridelle due cooperative, Copat ed Altrimedia,che svolgono servizi all'interno della biblio-teca provinciale Albino di Campobasso eche, in assenza di un intervento immediatodella Regione Molise, il 30 giugno prossimosaranno costretti ad andare a casa.Questi i fatti: a seguito dell'emanazione del

decreto di riforma delle province, il cd. De-creto Delrio, la Provincia di Campobasso èimpossibilitata a gestire ulteriormente il set-tore cultura, nel quale, ovviamente rientra lagestione della biblioteca Albino, né può de-stinare fondi per la prosecuzione dei contratticon le cooperative Copat ed Altrimedia, cheproprio il 30 giugno vanno a scadenza, dopodiverse proroghe.La Uiltucs Molise, interfacciatasi con le

Istituzioni provinciali, chiedeva, pertanto, l'in-tervento della Regione Molise, in particolaredell'assessore al Lavoro ed alle Politiche so-ciali e del consigliere regionale delegato allacultura, finalizzato al salvataggio ed alla tu-

tela dei livelli occupazionali e della cultura ingenerale, che vedrebbe di molto ridimensio-nata, se non costretta alla chiusura, una bi-blioteca storica, quale la Albino, da anniriferimento per l'intera popolazione molisana.Lo scorso 15 maggio, nel corso di un incon-tro tenutosi presso l'assessorato al Lavoro,alla presenza delle organizzazioni sindacalie di una rappresentanza dei lavoratori delledue cooperative, l'assessore al Lavoro, Pe-traroia, il consigliere regionale delegato allacultura, Ioffredi ed il Presidente della Provin-cia di Campobasso, De Matteis, hanno con-cordato su un’ipotesi di proroga del serviziodelle due cooperative dal primo luglio 2014fino al 31 dicembre e/o in alternativa al 30settembre, previa destinazione di una partedi fondi regionali sulle Autonomie locali allaProvincia, finalizzati a sostenere i costi deiservizi della biblioteca.Mantenere in vita la Biblioteca e soprat-

tutto, chi da anni vi opera con estrema pro-fessionalità, doveva essere il primo passoper un progetto più ampio per la tutela e lavalorizzazione dei centri di cultura moli-

sani.Gli impegni, dunque, sono stati presi di-nanzi alle organizzazioni sindacali ed ai la-voratori: la Uiltucs Molise, si chiede perchèalla data odierna ancora non vi sia nessunanotizia della destinazione dei fondi, dei qualila Provincia di Campobasso potrebbe di-

sporre per consentire il salvataggio dei lavo-ratori delle due cooperative e la gestione ot-timale della biblioteca. Per illustrare lavicenda la Uiltucs Molise terrà una confe-renza stampa domani a partire dalle 10.30,dinanzi alla biblioteca Albino.

922 giugno 2014Campobasso

Biblioteca Albino, Uiltucs: “Se la Regione non interviene, lavoratori a casa”

Inclusione sociale, riapronoi termini per l’assegnazionedelle borse lavoro

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TERMOLI – In attesa della primaseduta del nuovo Consiglio comu-nale e le nomine che saranno attri-buite, il neo sindaco Angelo Sbroccacontinua nelle consultazioni con irappresentanti delle liste che hannoappoggiato la sua candidatura incampagna elettorale. Un esecutivoche si preannuncia con quattro As-sessori come non smentisce il primocittadino: “E’ probabile, vogliamodare un segnale di efficienza e dicontenimento dei costi. Non pensocomunque che ci saranno nell’ese-cutivo degli esterni perché preferi-sco gli eletti perché credo moltonella legittimazione del voto, il mas-simo strumento di democrazia. Sepoi ci saranno indicazioni da partedei singoli schieramenti, vedremo”.

A meno di dieci giorni dal Consigliocomunale e, quindi dalle nomine, irappresentanti della coalizione non

si sbilanciano anche se tutti concor-dano di essere in linea con qualsiasiscelta del primo cittadino.

1022 giugno 2014 Termoli

Tagli alla sanità, scende in campo Remo Di Giandomenico

Giunta municipale, si va ad unacomposizione a quattro elementiTERMOLI – In attesa delle no-

mine dell’esecutivo, il sindaco An-gelo Sbrocca ha già preso alcune decisioni in merito alla rior-ganizzazione della struttura co-munale. Infatti, al momento, deiquattro dirigenti che erano rimastiin carica durante il periodo rettodal Commissario prefettizio LauraScioli ne restano due. Si trattadell’avvocato Alfredo Dalla Torree del segretario generale Dome-nico Nucci, mentre resterebbero

fuori dalla carica Carmela Cra-vero e Silvestro Belpulsi. A DallaTorre sono stati assegnati gli in-carichi: sistemi informativi e ilCed, politiche sociali, cultura,sport, turismo, avvocatura, dema-nio e patrimonio; a Nucci affarigenerali, sicurezza ambientale emobilità, viabilità; inoltre, pro-grammazione gestione e governodel territorio, finanze e fiscalità lo-cale, attività produttive, commer-cio, Suap e polizia municipale.

Prime misure attuate dal neo sindaco Sbrocca

TERMOLI – Lunedì 30 giugnoalle ore 18,30 nella sala consiliaredel Municipio si riunirà il nuovoConsiglio comunale. In agendal’esame delle condizioni di eleggibi-lità del sindaco e consiglieri eletti edeventuali surroghe; giuramento del

primo cittadino, Angelo Sbrocca;elezione del presidente e vice presi-dente del Consiglio comunale; lacomunicazione del Sindaco dellacomposizione della Giunta munici-pale e delle linee programmaticheed indirizzi generali di governo.

Riunione del consigliocomunale

TERMOLI – Forse saranno state le avverse condizioni meteo e l’attuale crisi finanziariaa determinare la diminuzione di arrivi e presenze di turisti, italiani e stranieri, nel mese dimaggio. Secondo i dati divulgati dall’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo riferiti allostesso periodo dello scorso anno, si è registrata una flessione complessiva di quasi il 9%,per quanto concerne gli arrivi, e del 5,5 % per le presenze. Rispetto al 2013, maggio diquest’anno ha registrato l’arrivo di 2945 italiani e le presenze di 6753 italiani con un calorispettivamente, del 7,5% e dello 0,4%. Gli arrivi di stranieri sono stati 538 mentre le pre-senze diminuzione del 15,5% tra gli arrivi e del 27,1% per le presenze. Nel 2013, infatti,gli arrivi in totale erano stati 3821 e 8378 le presenze; contro i 3483 e 7915 nel mesedi maggio di quest’anno.

TERMOLI – Tutto è pronto per la XVIII edizione di Mare Moto Bikers WeekEnd, il motoraduno aperto a tutti i tipi di moto, che si terrà i prossimi 4 e 5 lu-glio nella città adriatica organizzato da Maremoto Motor Group. L’inaugura-zione è prevista per venerdì 4 luglio in piazza Sant’ Antonio alle ore 18 traesposizione di moto e american cars, test drive moto Indian e Victory. Alle22 run cittadino notturno aperto a tutti. Sabato alle ore 9, sul lungomare diRio Vivo presso Oasi village, area in spiaggia riservata ai bikers.

TERMOLI – Oltre a comitati edassociazioni anche l’ex sindaco diTermoli e parlamentare Remo DiGiandomenico entra nel merito delriordino della Sanità regionale ed aitagli imposti, ed invita tutti i sindacibasso molisani a presentare unitiun ricorso alla giustizia amministra-tiva. Di Giandomenico, che ha inviato

una lettera a tutti i primi cittadini delterritorio sottolinea che: “Alla lucedel piano operativo sanitario per glianni 2013/2015, approvato dalcommissario-Presidente della Re-gione Molise, si evince inconfuta-bilmente un depauperamento dellasanità pubblica in favore di quellaprivata. Il basso Molise, 32% dellapopolazione molisana con circa103 mila abitanti, caratterizzatodalla assenza di privati, subisceesclusivamente il decremento delsistema pubblico. I posti letto com-plessivamente assegnati a Larinoe Termoli (191 su 1160) sono al disotto del tasso previsto dalla legge3 per 1000 abitanti oltre a 0,7 perpost acuzie. Tale situazione – con-tinua l’ex sindaco - non può più es-sere sopportata dalla collettivitàbassomolisana e pertanto invito

tutti ad agire immediatamente perbloccare tale piano sanitario inte-ressando la giustizia amministra-tiva e facendo valere così il dirittosacrosanto alla salute dei cittadinibasso molisani”. E di Giandome-nico, oltre che ad invitare il neo sin-daco di Termoli, Angelo Sbrocca, aprendere iniziative e impugnare ipioani evidenziando inoltre che “Siassiste al caso della Neuromedche esegue prestazioni per oltrel’85 per cento ad utenti campani elaziali, e gli vengano assegnati 156posti letto. Analogamente avvieneper altri privati tra cui la Cattolicache producono stabilmente mobi-lità attiva. Ci sono dunque postiletto stabilmente dedicati a cittadinidi altre regioni. Questi posti lettosono tuttavia accreditati esclusiva-mente sulla quota della regioneMolise e devono essere compresinel tetto del 3,7 per 1000 abitantidella popolazione molisana. Postiletto che con questo programmaoperativo, il Molise cede ad altreregioni per consentire lo svolgi-mento della attività ai centri privati.Analogo discorso potrebbe farsisulla specialistica”. Ma l’analisi diDi Giandomenico fa riferimento

anche all’assenza di personaleperché: “Non potrà esserci alcunaforma di investimento neppure intermini di risorse umane e di pro-fessionalità sanitarie atteso che ipresunti risparmi derivanti dal de-pauperamento del pubblico do-vranno essere destinati alpagamento delle prestazioni resedai privati. Nella tabella di sintesiallegata al programma operativo silegge, infatti, che su circa 26 mi-lioni di euro di risparmi ben 25sono costituiti da minori costi delsistema pubblico, la maggior partedei quali ottenuti con la riduzionedel personale. Solo 1 milione è lariduzione del privato. Viene sancitonero su bianco che negli ospedalipubblici del Molise non si potrà piùassumere personale”. Infine, con-clude Remo Di Giandomenico, “peressere concreti è necessario impu-gnare davanti al Tar questo provve-dimento. Ci rivolgiamo pertanto aiSindaci del Basso Molise perchèagiscano immediatamente perbloccare questa situazione con unimmediato ricorso da presentarealla Giustizia Amministrativa solocosì si può rimettere in discussioneil tutto”.

Maremoto Motor Grouporganizza motoraduno

Diminuita la presenza di turisti nel mese di maggio

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CAMPOMARINO – E’ stato uno dei candidati sindaci alla recentetornata elettorale risultanto alle spalle del sindaco Camilleri e dell’altroaspirante alla carica Catena. Ora Vincenzo Cordisco, consigliere comunaledi opposizione esce allo scoperto e si sfoga nei confronti di chi non loavrebbe appoggiato. “Purtroppo – scrive Cordisco - l’ha fatta da padrone,ancora una volta, il personalismo, l’appartenenza, l’ingerenza. Il perso-nalismo: per troppo tempo ci si è soffermati sul perché la candidaturadoveva essere sull’uno e non sull’altro, questo ha allontanato la speranzadi riuscire a fare centro ostacolando fortemente la possibilità di perse-guire quel progetto valido puntato sui temi e non sulle persone. L’appar-tenenza: troppo tempo è passato per arrivare a dare una indicazione,questo ha consentito a chi non vive il territorio, ma è legato a schemied equilibri di partito, di intervenire ostacolando il percorso, chiedendoun passo indietro e riportando la discussione all’interno di schieramentipolitici e di area. Dopo diversi giorni di discussione – continua il Consi-gliere - nulla si vedeva all’orizzonte, la composizione della lista era diven-tata una chimera, il segretario regionale era latitante così come lo eranoaltri organi dirigenziali di questo PD quale il vice segretario regionalecampomarinese e la delegata all’assemblea nazionale, i nomi di alcunicandidati erano stati messi in stand-by. E così quella che doveva esserela candidata a sindaco di questa lista dichiaratamente di centrosinistra,viene folgorata sulla via di damasco e non trova più la strada della se-zione locale del PD ma fa altre scelte, ed allora mi trovo alle ore 20 delgiorno prima della presentazione della lista da solo. L’interesse del partitoregionale per la creazione di quella lista era finito, svanito. Vuoi vedere

che era tutto prestabilito? L’ingerenza: questa è stata, per me, la gocciache ha fatto traboccare il vaso. Nel momento in cui sono state presen-tate le liste e la mia “Cambia Campomarino” era quella politica di area,arriva la bordata del governatore che si materializza alla presentazionedella lista del sindaco uscente a me contrapposta, con una motivazioneda far accapponare la pelle. “Gianfranco mi ha aiutato alle primarie so-stenendo Renzi” oppure “non vedo simboli di partito”. Caro Presidenteevidentemente o ha la memoria corta oppure le logiche e le problema-tiche regionali non le consentono di essere riflessivo ed attento. Comun-que, quanto accaduto porta a fare una unica riflessione: è mancato ilrispetto per le persone semplici che ci mettono la faccia tutti i giorni, checon fatica lottano per una società migliore mettendo in campo una ideadiversa di fare politica partendo dal basso. In questa mia campagnaelettorale locale ho cercato di ascoltare i cittadini mentre c’è stato chine ha calpestato ogni dignità, servendosi dei bisogni della gente ed uti-lizzando il potere di governare. Quegli squali politici che pur di stare agalla o incollati alle sedie di comando con prebende altissime usano me-todi antichi, caricando anche la spazzatura pur di vincere. Vado orgo-glioso della mia lista “Cambia Campomarino” – conclude Cordisco -,lista di centrosinistra, senza transfughi che rispondono a logiche di biecopotere e a coloro i quali hanno provato a tirarmi questo tiro mancino dicosolo che, purtroppo per loro, sono in Consiglio comunale e continuerònel fare opposizione vera come ho fatto nei cinque anni precedenti, conuna attenzione in più verso quei temi che potrebbero incontrare sullapropria strada interessi di bottega”.

LITORALE – La Commissioneeuropea ha presentato il docu-mento che definisce la strategia perl’istituzione della macroregioneAdriatico-Ionica. In merito si èespresso l’eurodeputato molisanoAldo Patriciello il quale ritiene il se-gnale importante. “Il lancio dellastrategia per la macroregioneAdriatico -Ionica voluta a Bruxellesè un segnale importante che testi-monia l’impegno e la sensibilitàdell’Europa sul fronte della crescitae dello sviluppo delle Regioni. Sonodell’opinione che l’iniziativa dellaCommissione europea possa di-ventare un riferimento importanteper gran parte delle politiche di cre-

scita e di sicurezza delle comunitàcostiere dell’Adriatico e dello Ionio”.Poi rivolto alle possibilità future delMolise l’europarlamentare ha dettoche: “Sappia cogliere al meglio glieffetti positivi di questa iniziativa, in-teragendo in maniera sinergica ecostruttiva con le istituzioni europeeper sostenere ed incentivare politi-che di sostenibilità e di crescita oc-cupazionale. La macroregioneAdriatico - Ionica permetterà infattialle Regioni interessate di interve-nire con efficacia su importanti as-setti strategici per l’economia dellezone costiere come l’energia, i tra-sporti, la qualità dell’ambiente ed ilturismo sostenibile. Ritengo che

politiche simili possano avere unimpatto positivo nel medio e lungoperiodo sull’economia delle zonecostiere interessate, facilitando adesempio l’accesso ai finanziamentiper le start-up che operano nel set-tore turistico, che in alcune realtàcostituisce l’unica fonte di redditoper migliaia di cittadini. Il semestredi Presidenza italiana della UE –conclude Patriciello – sia l’occa-sione per imprimere un’accelera-zione alla discussione sul testoproposto dalla Commissione egiungere così alla sua approva-zione definitiva per la fine dell’anno,nel pieno rispetto dei tempi stabilitiin precedenza”.

1122 giugno 2014Termoli

LITORALE – La società Navi-gazione Libera del Golfo ha pre-sentato una nota alla Capitaneriadi Porto con la quale chiede lasoppressione dei collegamentida e per le Isole Tremiti nellegiornate di lunedì, martedì emercoledì delle ore 9,45 dal-l’Isola di San Domino e delle ore16 nelle medesime giornate daTermoli. Pertanto, in accogli-

mento della richiesta, la Capita-neria di Porto dispone che dal 23giugno al 14 luglio sono parzial-mente modificate le tabelle ora-rie di arrivo - partenza dellecorse destinate al servizio tra-sporto passeggeri da e per leIsole Tremiti (approdo dell’IsolaSan Domino), della Motonavedella Società Navigazione Liberadel Golfo.

Soppressione di alcuni collegamenti con le Tremiti

MONTECILFONE – Il sindacodel centro basso molisano,Franco Pallotta, lascia la caricadi componente la Giunta del-l’Unione dei Comuni del Basso

Biferno. In sua sostituzione hadesignato il consigliere comunaleDomenico Desiderio. Il neo com-ponente della Giunta ricoprirà lacarica con effetto immediato.

Nuovo incarico per ilconsigliere Desiderio

Cordisco accusa chi non lo ha sostenuto in campagna elettorale

LARINO – Sull’emergenza idrica che ha investito il centrobasso molisano e le accuse dell’opposizione consiliare giunge lareplica del vicesindaco del centro frentano Assunta D’Ermes.“Mi dispiace leggere da un comunicato che l’opposizione giudicale nostre azioni inadeguate e sbagliate dopo che ci sono staticonfronti aperti e chiari atti a motivare e a comunicare le nostreoperazioni. All’inizio di tutta questa storia si è pensato di esserein difetto e che erano i nostri serbatoi soggetti all’inquinamentoa causa dell’innalzamento della temperatura e della proliferazionedi questi batteri, questo perché dalle analisi fatte dall’ARPA edall’Asrem non emergevano dati e notizie che andavano oltrealla non conformità dovuta alla presenza elevata di coliformi. Suc-cessivamente alla pulizia dei serbatoi e alla procedura di disinfe-zione – continua D’Ermes -, passati ulteriori 48 oreall’ultimazione dei lavori e riempimento dei serbatoi, le analisihanno nuovamente evidenziato la non conformità e specificandosolo ora l’assenza di cloro. Da qui è partita l’attività di clorazionesvolta da Molise Acque, che nell’attivarsi ha riconosciuto la re-sponsabilità della scarsa clorazione. Mi piacerebbe sapere dove

l’avvocato Urbano ha visto la determinazione del ResponsabileServizi Civili che attesta l’acquisto di questa macchina cloratrice.Mi viene da pensare che abbia fatto delle facili illazioni per allar-mare la comunità e gridare allo sperpero di denaro pubblico. Sequesta azione correttiva, che a detta dei tecnici risulta esserel’unica da implementare, secondo l’opposizione è sbagliata e ina-deguata quale sarebbe stata quella opportuna? Oltre che andarein Regione e stimolare il collaudo della linea della nuova condottaidrica cosa propongono a faccenda risolta? Non è che dopo l’in-tervista fatta alla trasmissione MondiaLarino il Consigliere vuole“Dare Fastidio” all’amministrazione come auspicato dai condut-tori? Forse il disappunto espresso dal co-conduttore della stessatrasmissione l’ha istigato a pungolare? Bene… ma lo faccia sullabase di verità. Per quanto riguarda la frecciatina inviataci dicendoche l’amministrazione Notarangelo si impegna ma non riesce,mi viene da pensare… “ah Bene! Almeno si riconosce l’impe-gno… ma non è che la passata amministrazione era più capacedi noi ma, a suo tempo, non si è impegnata abbastanza?”.

Vicesindaco replica all’opposizionesull’emergenza idrica

L’Unione europea e da il via allamacroregione Adriatico - Ionica

MONTEFALCONE NEL SANNIO – Tutto e pronto a Monmtefalcone nel Sannio per ospitarela tre giorni dell’uguaglianza sportiva. Gli organizzatori hanno programmato un vero e propriocampus con attività inserite nel programma della Croce Rossa Italiana per festeggiare il 150esimoanniversario della fondazione. La tre giorni prende il via il 27 giugno con l’allestimento del campobase presso la vecchia fornace e poi si inizia con lezioni di pronto intervento, con relativo corsodi Rischio Naturale in Molise aperto a tutte le associazioni di volontariato e del tutto gratuito conil rilascio di attestato di partecipazione. Relatore del corso sarà Giuseppe Alabastro presidentedel comitato provinciale di Campobasso della Croce Rossa Italiana. Il 28 giugno giornata intera-mente dedicata allo sport per tutti e, in particolare, al Parapendio. Il 29 la mattinata è dedicataal volo libero riservato al centro di salute mentale di Termoli, e poi la dimostrazione tecnica svoltada personale specializzato, associati della Croce Rossa e della Protezione Civile, nonché del soc-corso Alpino regionale per le manovre salvavita pediatriche per le mamme. Per queste attività sipuò fare riferimento alla Croce Rossa Italiana comitato provinciale di Campobasso al numero0874 63397. Il campo sarà attrezzato per ospitare, non solo le attività ludiche ma anche perl’ospitalità e la ricettività. Nei tre giorni saranno promosse anche altre attività quali l’equitazione,i giochi popolari e la caratteristica cucina locale con un corso per ragazzi down. Contribuisconoalla riuscita della manifestazione i Comuni di Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Roccavivara,volontari, associazioni quali i Borghi d’Eccellenza e i Picchi. Per informazioni sui voli in parapendiosi può contattare il 333 6600619 o inviare una mail agli indirizzi : [email protected] [email protected].

Giornata uguaglianza sportiva: tre giorni di attività

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