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41 VAL PELLICE Ultimi passi verso il rifugio Willy Jervis, con lo sfondo della vasta Conca del Prà. 2.2 DA VILLANOVA ALLA CONCA DEL PRÀ E AL COLLE DELLA CROCE Il Colle della Croce è uno storico valico che mette in comunicazione l’alta Val Pellice con il Queyras. Fino alla scenografica conca del Prà l’itinerario si snoda su quanto resta dell’antica via selciata, in parte cancellata dalla pista agrosilvopastorale, quindi una bella mulattiera risale con ampi scorci panoramici fino al colle, da cui appaiono le montagne del Queyras. NOTE TECNICHE Partenza: Villanova 1223 m. Arrivo: Colle della Croce 2299 m. Dislivello: 1100 m. Tempo di salita: 3.30 ore. Difficoltà: E. Periodo consigliato: da maggio a ottobre. Punti d’appoggio: trattoria Villanova (tel. 0121 91897); rifugio W. Jervis al Prà (tel. 0121 932755); Ciabota del Prà (tel. 0121 953477). Cartografia: Igc 1:25.000, n. 106 Monviso, Sampeyre, Bobbio Pellice; Ign-AsF 1:25.000 n. 8. 115 ACCESSO Da Torre Pellice si segue la strada di fondovalle, toccando Villar Pellice e Bobbio Pellice, dove la strada si re- stringe e sale con qualche tornante a Villanova. Si parcheggia nel piazzale prima del paese, o dopo il tornante lungo il primo tratto della strada ster- rata per il Prà. ITINERARIO A Villanova (1223 m) si passa fra le case della piccola borgata e si conti- nua sulla pianeggiante mulattiera (se- gnavia 115-Gta), che domina il corso del Torrente Pellice, fin sotto le baite Brunel. Qui si lascia a destra il sentie- ro per i colli Malaura e Boucie (cartel- li) e si attraversa il Rio Crosenna. La bella via selciata sale con alcuni tor- nanti, taglia in diagonale alta sul tor- rente e con altre svolte giunge a Mira- bouc (1430 m), dove sorgeva un’an- tica fortificazione cancellata dalla strada (cartello). Ora bisogna seguire per oltre 1 km la pista, passando ai piedi della bella cascata del Pis. At- traversato un altro rio, si individua sul- la destra la vecchia mulattiera che ta- glia un paio di tornanti dello sterrato, poi si continua su quest’ultimo fino a un tornante a destra. Procedendo di- ritto si ritrova il sentiero che sale in dia- gonale dominando il torrente ed esce sulla pista. Si percorre ancora un bre- ve tratto di sterrato, poi lo si lascia (cartello) per salire a destra sulla mu- lattiera che procede parallela alla stra- da quindi si alza a tornanti fino al Col- le della Maddalena. Dalla sella appa- re la vasta conca del Prà, con in primo piano il vicino rifugio Jervis e i Ciabot del Prà (1732 m, 1.45 ore), mentre al- Sentieri Torino 036-051:Sentieri Torino 036-051 26/05/14 12.32 Pagina 41

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VAL PELLICE

Ultimi passi verso il rifugio Willy Jervis,con lo sfondo della vasta Conca del Prà.

2.2 DA VILLANOVA ALLA CONCA DEL PRÀ E AL COLLE DELLA CROCE

Il Colle della Croce è uno storico valico che mette incomunicazione l’alta Val Pellice con il Queyras. Fino alla scenografica conca del Prà l’itinerario si snoda suquanto resta dell’antica via selciata, in parte cancellata dallapista agrosilvopastorale, quindi una bella mulattiera risale conampi scorci panoramici fino al colle, da cui appaiono lemontagne del Queyras.

NOTE TECNICHEPartenza: Villanova 1223 m.Arrivo: Colle della Croce 2299 m.Dislivello: 1100 m.Tempo di salita: 3.30 ore.Difficoltà: E.Periodo consigliato: da maggio a

ottobre.Punti d’appoggio: trattoria

Villanova (tel. 0121 91897);rifugio W. Jervis al Prà (tel. 0121932755); Ciabota del Prà (tel.0121 953477).

Cartografia: Igc 1:25.000, n. 106Monviso, Sampeyre, BobbioPellice; Ign-AsF 1:25.000 n. 8. 115

ACCESSO

Da Torre Pellice si segue la strada difondovalle, toccando Villar Pellice eBobbio Pellice, dove la strada si re-stringe e sale con qualche tornante aVillanova. Si parcheggia nel piazzaleprima del paese, o dopo il tornantelungo il primo tratto della strada ster-rata per il Prà.

ITINERARIO

A Villanova (1223 m) si passa fra lecase della piccola borgata e si conti-nua sulla pianeggiante mulattiera (se-gnavia 115-Gta), che domina il corsodel Torrente Pellice, fin sotto le baiteBrunel. Qui si lascia a destra il sentie-ro per i colli Malaura e Boucie (cartel-li) e si attraversa il Rio Crosenna. Labella via selciata sale con alcuni tor-nanti, taglia in diagonale alta sul tor-rente e con altre svolte giunge a Mira-bouc (1430 m), dove sorgeva un’an -tica fortificazione cancellata dallastrada (cartello). Ora bisogna seguireper oltre 1 km la pista, passando aipiedi della bella cascata del Pis. At-traversato un altro rio, si individua sul-la destra la vecchia mulattiera che ta-glia un paio di tornanti dello sterrato,poi si continua su quest’ultimo fino aun tornante a destra. Procedendo di-ritto si ritrova il sentiero che sale in dia-gonale dominando il torrente ed escesulla pista. Si percorre ancora un bre-ve tratto di sterrato, poi lo si lascia(cartello) per salire a destra sulla mu-lattiera che procede parallela alla stra-da quindi si alza a tornanti fino al Col-le della Maddalena. Dalla sella appa-re la vasta conca del Prà, con in primopiano il vicino rifugio Jervis e i Ciabotdel Prà (1732 m, 1.45 ore), mentre al-

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tri nuclei di alpeggi sono più lontani,tra i vasti pascoli.Presso i Ciabot del Prà si lascia lastrada per prendere a destra (cartel-

lo) il sentiero che sale tra le baite(fontana) e prosegue in piano tra letracce di bestiame verso sudovest;attraversato un rio, si ritrova il trac-ciato della mulattiera che comincia aguadagnare quota verso ovest, coninnumerevoli tornanti nel bosco. Do-po un breve traverso in costa versosud, la via selciata riprende a salire asvolte, con pendenza costante cheallevia la fatica, fino a raggiungere LaCoccia (2180 m), una sella tagliatanella roccia da cui si apre un vastopanorama su Conca del Prà, Grane-ro, Monviso. Con moderata penden-za la via sale ora in diagonale tra i pa-scoli, e con poche svolte esce al Col-le della Croce (2299 m, 1.45 ore;cartello): si notano l’antico cippo diconfine e i ruderi della casermetta deidoganieri.Conviene proseguire per un tratto sulversante francese, per ammirare me-glio il panorama sul Queyras: lascian-do a sinistra il ramo per L’Echalp, siraggiungono subito i ruderi del refugeNapoleon, oltre i quali il sentiero scen-de a La Monta.Il ritorno è sul percorso di salita e ri-chiede 2.30-3 ore.

La fontana aiCiabot del Prà.

R . C r o s e n n a

A. Crosenna1654

Bufafol

1925

Gorgia

1764

Mirabouc

Mirabucas

1434

C. BrunelVillanova

1223

BobbioPellice

115

P

Cernira

la Gugliassa

2023

Colletta

2218Grange del Pis

1905

Cascatadel Pis

le Barricate

) (

1732

CIABOTA

DEL PRÀ RIFUGIO

JERVIS

T.

Pe

ll

ic

e

115

) (

Col Porsel2362

Fontanad. Genziana

Colledella Croce

2299 0 1km

121

117

1450

gta

l’Echalp

laMonta

116

Con

cade

lP

RIFUGIO

BARANT

2373

giardinobotanico

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La vasta Conca del Prà, al termine dellaquale si sale versoil rifugio Granero.

2.3 DAL PRÀ AL RIFUGIO GRANERO E AL COLLE MANZOL

Lunga gita alla testata della Val Pellice, che si può effettuare indue giorni pernottando al Prà o al rifugio Granero. L’escursione offre molti motivi di interesse: il vasto pianoro del Prà con i suoi pascoli, i panorami alpestri dal rifugio Granero,il bel Lago Lungo, il solitario Lago Nero. L’itinerario viene seguitoin discesa dalla «Tre rifugi», una classica corsa podistica in montagna. La gita si può concludere anche al Colle Seilliere,sullo spartiacque con la Francia.

NOTE TECNICHEPartenza: Ciabot del Prà 1732 m.Arrivo: Colle Manzol 2663 m.Dislivello: 1000 m.Tempo di salita: 3.30 ore.Difficoltà: E.Periodo consigliato: da luglio a

settembre.Punti d’appoggio: rifugio W. Jervis

al Prà (tel. 0121 932755);Ciabota del Prà (tel. 0121953477); rifugio Granero (tel.0121 91760)

Cartografia: Igc 1:25.000, n. 106Monviso, Sampeyre, BobbioPellice; Ign-AsF 1:25.000, n. 8. 116

ACCESSO

Da Torre Pellice si segue la strada difondovalle, toccando Villar Pellice eBobbio Pellice, dove la strada si re-stringe e sale con qualche tornante aVillanova; si parcheggia nel piazzaleprima del paese, o dopo il tornante,

lungo il primo tratto della strada ster-rata per il Prà.A piedi, seguendo la mulattiera consegnavia 115 e lunghi tratti della pistasterrata alternati alla mulattiera, si rag-giunge la Conca del Prà (1.45 ore, ve-di itinerario precedente), con il rifugioWilly Jervis e la Ciabota del Prà.

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ITINERARIO

Dai Ciabot del Prà (1732 m, cartelli) sisegue la pista sterrata che percorreper 2 km la lunga piana, fino agli al-peggi di Partia d’Amount (1743 m, 30minuti). Poco dopo l’itinerario 116 sibiforca, ma i tracciati si riuniscono piùavanti, a Pian Sineive: pertanto si può

scegliere uno dei percorsi per l’anda-ta e l’altro per il ritorno.Il sentiero si tiene sul versante sinistroorografico, senza attraversare il Pelli-ce, guadagna quota con alcuni tor-nanti, poi procede a mezza costa,giungendo a Pian Sineive. La mulat-tiera invece va ad attraversare il tor-rente, risale sulla sua destra orografica

Nella pagina a fianco, il Lago Lungo: in alto, con il MonteGranero riflessonelle acque; in basso, con lo sfondo della valle chescende verso il Prà.

) (

1732

CIABOTA

DEL PRÀ RIFUGIO

JERVIS

115) (

Col Porsel2362

Fontanad. Genziana

Colledella Croce

2299

117

l

116

RIFUGIO

BARANT

2373

) (Colle delBaracun

Punta Barant

2427

la

16

1

Grange

del Pis

Punta Pleng

o Pareat

2659T

or r e

nt e

Pe

llice

Partia

d’Amount

17432675Custassa

M. Arbancie

2718

C. Vittona) (

2576

M. Cappello

Pic du Rondet

2838

) (

Colle Vecchioo Col Pisset

2665

Monte Gianzana

2162

L. Mal Consej

) (

Passo del Cros2135

Guglion Grande

2686

l’Agugliassa

2793

) () (

PassoAschias

PassoAgugliassa

Monte

Meidassa

) (

Monte Manzol

2932

Colle Manzol2663

Lago Nero2567

Lago Gelato2654

RIFUGIO

GRANERO

2377

Pian Losere

L. Lungo

Monte Olive

2869

Pic Traverse

o M. Barsajas2991

L. Arbancie2448

23107

Monte Granero

3171

Aig Traversette

) (

Colle Seilliere2834

) (Col dei Coj2619

Villanova

Concadel Prà

0 1km

112

1142356

118

Pia

nS

ine l v ie

giardinobotanico

Rocce

dell’Inchiun

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tra larici e rododendri, poi riattraversail Pellice e si congiunge al sentiero. Si continua per il Pian Sineive (2050 mcirca, lapide che ricorda un aereo mi-litare caduto qui nel 1957), si attraver-sa il torrente e si affronta una ripida se-rie di zig-zag sull’arido costone detto«schiena d’asino», con cui si superano300 metri di dislivello, giungendo nel-la conca in cui si trova il Lago Lungo(2356 m, 2 ore). Poco prima del lago siincontra un bivio (cartelli): il sentiero118 porta al Colle Seilliere, mentre il116 sale sulla sinistra e in pochi minu-ti giunge al rifugio Battaglione AlpiniMonte Granero (2377 m).Il rifugio Granero e il Lago Lungo sonogià un’ottima meta, soprattutto per chieffettua una gita di giornata (4.15 oredi salita da Villanova).Per chi ha scelto di pernottare in rifu-gio, al Prà o al Granero, c’è la possi-bilità di continuare sul sentiero 116che sale verso est, tenendosi sulla si-nistra (per chi sale) di una vasta con-ca di detriti e pietraie, e conduce in vi-cinanza del piccolo Lago Nero (2567m, 40 minuti). Infine un’ultima dura sa-lita tra le pietraie conduce al sovra-stante Colle Manzol (2663 m, 20 mi-nuti), da cui ci si affaccia sulla valle deiCarbonieri: il sentiero 112 che scendesu questo versante porta al rifugioBarbara Lowrie (vedi itinerario suc-cessivo).Il ritorno sul percorso di salita richiedecirca 4.15 ore fino a Villanova.

VARIANTEDal bivio presso il Lago Lungo è pos-sibile seguire il sentiero 118 che sfio-ra il lago, sale per breve tratto versosud, quindi piega a sinistra e risale unvalloncello in direzione sudest, fino alColle Seilliere (2834 m, 1.30 ore). Po-sto sullo spartiacque con la Francia eil Queyras, il colle si affaccia sulla te-stata della valle del Guil e sulla concadel refuge du Viso.

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