21 02 5_2011
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Dali, Persistence of Memory
LA MEMORIA
Daniel Schacter “Alla ricerca della memoria” Einaudi
Manila Vannucci “Quando la memoria ci inganna” La psicologia delle false memorie. Carocci
Consigli… in libreria
costruzione di un ricordo 3 fasi Codifica: processo con cui un’informazione viene acquisita e consolidata, immagazzinata in memoria Intenzionale Incidentale: in modo involontario Variabili che influenzano: attenzione livello di elaborazione (profonda)
Ritenzione: trasformazione Variabile che influenza: interferenza retroattiva (informazione appresa più recente interferisce con una più vecchia) interferenza proattiva (influenza delle informazioni apprese in precedenza su quelle più recenti)
Processi di memoria
Recupero: Non sempre una memoria è accessibile Fallimento del recupero Fenomeno del “sulla punta della lingua” Informazione temporaneamente inaccessibile! Principio di specificità della codifica: la probabilità che un evento sia rievocato dipende dal grado di corrispondenza fra il modo in cui l’evento è stato codificato e il modo in cui sarà recuperato Anche sensazioni, pensieri e associazioni mentali Influenza del contesto Influenza dell’umore Due processi: familiarity e recollection (rimembranza)
Processi di memoria
Memoria a lungo termine Memoria a breve termine
Sensoriale – MBT- Working memory
Memoria dichiarativa/ esplicita Memoria non dichiarativa/ implicita
Episodica Semantica
Specifiche conoscenze esperienze generali personali
Procedurale Priming Condizionam.
Memoria autobiografica Si riferisce comunemente al ricordo di informazioni legati al se’
Neisser (1986) ricordi di eventi sperimentati personalmente Riproduzione fedele di eventi vissuti
Ricostruzioni operate a partire da frammenti di ricordi e da racconti degli altri integrate con le nostre conoscenze generali Reminescenza di avvenimenti emotivamente e socialmente rilevanti
“memoria di eventi remoti”
Memoria episodica
Lampi di memoria Flashbulb memory
Si ricordano bene le circostanze concomitanti a un particolare avvenimento importante.
Es. la maggior parte di noi si ricorda con esattezza dove si trovava e con chi parlava quando ha sentito la notizia dell’attacco terrroristico dell’11 settembre
Memoria episodica
Organizzazione delle conoscenze
La memoria semantica costituisce il repertorio di concetti posseduti da ciascuna persona. è la base di conoscenze che ci permette di agire in modo funzionale nel mondo. Tali conoscenze sono create a partire dal mondo sensoriale, attraverso l’esperienza, sia diretta sia mediata dal linguaggio e sono rappresentate in un formato che ne permette l’uso sia nel riconoscimento sia nella produzione Le conoscenze sono organizzate in modo tale da riflettere le relazioni che esistono tra concetti ciascun concetto sarà semanticamente legato ad un certo numero di concetti
Organizzazione delle conoscenze
Organizzazione delle conoscenze
Processi di categorizzazione: capacità di classificare e rappresentare elementi in classi
Le categorie hanno un ruolo nel principio di organizzazione che struttura il sistema di conoscenze
Categorizzazione è un meccanismo mentale che permette di dare origine a insiemi più o meno ampi di elementi sulla base di uno o più principi di organizzazione
La struttura gerarchica delle categorie Eleanor Rosch
Organizzazione delle conoscenze
Organizzazione delle conoscenze Sovra-ordinata
Livello base
LIVELLI
ANIMALE
UCCELLO PESCE
Ha la pelle Mangia Respira
Ha la ali Ha le piume becca
Ha la pinne nuota Ha le branchie
Subordinata
CANARINO PINGUINO SQUALO
È giallo canta
Proprietà1 Proprietà 2 Proprietà n….
Morde È pericoloso
memoria implicita: L’essere influenzati da un’esperienza passata senza avere la consapevolezza di ricordare.
Priming -> consiste nell’effetto di facilitazione e pre-attivazione che esperienze precedentihanno su esperienze successive. Questo effetto non deriva da una memoria esplicita Dell’esperienza precedente
Provate a studiare per 5 sec le seguenti parole Assassino, polipo, avocado, ministro, sceriffo e clima
un mondo sotterraneo della memoria
ricordate di averne vista qualcuna di queste parole
Crepuscolo, assassino, dinosauro e mistero
Riempite gli spazi vuoti Sc…..lo Po…..po o…..co c…..ma
Avviene il priming…
un mondo sotterraneo della memoria
strutture del lobo temporale mediale
Ippocampo Integrazione dei vari ricordi, immagazzinati in diverse regioni della corteccia
Memoria semantica: ippocampo Memoria autobiografica: corteccia frontale
Memoria procedurale: gangli della base, cervelletto
I circuiti della memoria
Gazzaniga et al., NEUROSCIENZE COGNITIVE,
Zanichelli editore S.p.A. Copyright © 2005
Ruolo dell’ippocampo
• Esempio: Il ricordo di un volto. Richiede informazioni da varie fonti che devono essere legate insieme.
• Fusiform Face Area (FFA) per le caratteristiche fisiognomiche – Superior Temporal Sulcus (STS) - per l’
espressione – Aree uditive - per il tono della voce – Corteccia Orbitofrontale - aspetti emotivi – Area di Wernicke - nome della persone ed altre
associazioni verbali • Questo processo di legame delle varie informazioni
avviene nell’ippocampo
L’ippocampo è necessario per il recupero delle memorie?
• Non necessariamente !!!! – Non per le memorie più antiche – Paziente HM :
• Amnesia Anterograda con amnesia retrograda limitata • Memorie antiche intatte
Codifica e recupero della traccia mnemonica
– L’attività neurale (fMRI) durante la codifica predice la bontà del recupero in due regioni:
• Ippocampo • Aree prefrontali ventrolaterali
Dove è immagazzinata la memoria episodica a l.t.?
• Nelle aree che hanno elaborato gli stimoli inizialmente.
– Ad. es. le memorie visive di un oggetto stanno nella corteccia infero-temporale
– La memoria di un volto nell’ area specializzata del giro fusiforme del lobo temporale
– Quindi l’immagazzinamento avviene in diverse regioni
Basi neurali della memoria procedurale
• Meno studiate rispetto a quella dichiarativa • Importanti le aree che servono
all’apprendimento di abilità motorie o cognitive
• Gangli della base - Corteccia motoria supplementare- Cervelletto
Amigdala
• Interfaccia fra emozione & memoria
– Importante per associazioni stimolo-paura – Importante per associazioni in relazione al contesto – Importante per associazione stimolo-premio
Henry Gustav Molaison
HM
Amnesia retrograda Amnesia anterograda
Brenda Milner: Studio di un (famoso) paziente amnesico (HM)
amnesia anterograda: Incapacità di trasferire nuove informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine
Amnesia retrograda: Incapacità di recuperare le informazioni acquisite prima di una data particolare (lesione – operazione chirurgica - trauma)
Quando i ricordi svaniscono
Brenda Milner: Studio di un (famoso) paziente amnesico (HM)
• Per il trattamento di una gravissima forma di epilessia non sensibile ai farmaci, nel 1953, HM ventenne, viene operato di ablazione bilaterale della parte mediale dei lobi temporali e dell’ippocampo.
Ritratto di un paziente amnesico(HM)
• Dopo l’operazione non riesce a memorizzare niente di nuovo riguardo agli eventi privati e pubblici. Non ricorda le persone conosciute dopo l’intervento, incluso medici ed infermieri.
• Non sa la sua eta’, che giorno e’, dove abita e da quanto vi abita. Non sa se i suoi genitori siano ancora vivi. Talvolta non riconosce la propria faccia in una fotografia recente o quella del padre.
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
• Nonostante la gravissima amnesia HM ragiona, risolve problemi, riconosce oggetti, ha abilita’ linguistiche normali.
• La sua memoria del passato remoto e’ intatta incluso la conoscenza del mondo acquisita nel primo periodo di vita.
• Anche la memoria di lavoro e’ intatta purche’ non venga interrotto.
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
• Si diverte a fare le parole crociate ed a guardare la tv ma puo’ fare gli stessi giochi e vedere gli stessi programmi piu’ volte senza accorgersene.
• E’ impossibile per lui seguire la trama di una soap opera.
• Le interruzioni pubblicitarie gli impediscono di tenere a mente la trama
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
• HM puo’ tenere una conversazione normale ma priva di elementi correnti (libri letti di recente, persone conosciute, notizie dai giornali ecc.).
• Se si evita di chiedere qualcosa di corrente, uno non si accorgerebbe della sua amnesia.
• A meno che la conversazione non venga interrotta per qualche minuto: al vostro ritorno HM non solo non si ricorderebbe dell’argomento di conversazione ma neanche di avervi mai conosciuto.
Nonostante tutto cio’:
• In HM La memoria procedurale e’ mantenuta!
• E’ possibile non solo l’apprendimento visuo-motorio e cognitivo ma anche la sua memorizzazione a lungo termine
Ritratto di un paziente amnesico (HM) Conclusioni
• HM (come altri pazienti -pochi per fortuna!- che hanno avuto una resezione bilaterale dell’ippocampo) soffre di una incapacita’ di CONSOLIDARE la traccia mnemonica che quindi non puo’ passare dalla m. a breve a quella a lungo termine.
• Cio’ vale per la memoria dichiarativa episodica -meno per quella semantica.
• Non vale per la memoria procedurale che e’ rimasta intatta.
Cosa vuole dire tutto cio’?
• Che la memoria dichiarativa e quella procedurale hanno sedi cerebrali diverse
• Per la prima e’ necessario ma non sufficiente l’ippocampo e strutture limitrofe.
• Per la seconda sono necessarie altre strutture cerebrali (gangli della base, cervelletto, corteccia motoria supplementare?).
Memoria procedurale negli amnesici
• Pazienti con gravi forme di amnesia anterograda da lesioni bilaterali dell’ippocampo-lobo temporale.
• Non riescono a memorizzare niente per quanto riguarda la memoria dichiarativa
• Mostrano una memoria procedurale pressochè intatta