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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 13 febbraio 2015

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COMUNE DI ANZOLAVenerdì, 13 febbraio 2015

13/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21

13/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21

13/02/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 2

13/02/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 13

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13/02/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 37

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13/02/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 38

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 26 BEATRICE MIGLIORINI

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 32

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 32

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 34 MATTEO BARBERO

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI

13/02/2015 Italia Oggi Pagina 37 LUCIANO FAZZI*

Anzola, Sala e Calderara, prove tecniche di... 1

Il prefetto Sodano visita la Fabbri e la Carpigiani 2

Quei delitti dei boss sotto le Torri ancora senza un colpevole 3

Poste conferma il piano: chiuderanno 455 sportelli 5

Il governo potrà sostituirsi a regioni e comuni 6

Per il bonus di 80 euro la Pa presenta un doppio F24 8

Comuni, contratti flessibili con doppio limite 10

Il Patto «premia» i tagli 11

Per gli enti slitta a settembre l' obbligo della centrale unica 13

Catasto autocertificato 15

Enti locali e voluntary disclosure,... 17

Formazione, passaggio obbligato 19

Contratti precari con tetto di spesa 21

Dalla Cariplo aiuti ai comuni 22

Pulizia dei bilanci senza rinvii 24

COMUNE DI ANZOLAVenerdì, 13 febbraio 2015

Cronaca

Politica locale

Pubblica amministrazione

Anzola, Sala e Calderara, prove tecniche di fusioneLe tre amministrazioni puntano al super Comune.

di PIER LUIGI TROMBETTA FONDERE in un soloComune le amministrazioni di Anzola, Calderara diReno e Sala Bolognese. Lo ha comunicato il sindaco diAnzola, Giampiero Veronesi, ad alcuni consigliericomunali. La reazione non si è fatta attendere perchéChiara Mengoli, Vittorio Borghi, Angela Bertone, MarcoCalamini, Gabriele Gallerani, Simone Sasso, consigliericomunal i del le l is te c iv iche di minoranza e delMovimento 5 Stelle, hanno già chiesto di convocare deiconsigli comunali straordinari per far chiarezza sullaquestione. «E' incredibile la leggerezza con cui i sindacihanno deciso di avviare la procedura che dovrebbefondere i tre Comuni nei prossimi quattro anni dicono .Senza entrare nel meri to del l ' opportunità del l 'operazione, tutta da discutere, l' argomento è troppoimportante per essere affrontato dai soli sindaci e dallemaggioranze del Pd. Inoltre è singolare aggiungono iconsiglieri di minoranza constatare il tipo di rapportoche i sindaci intendono avere con i cittadini e con le listeciviche e il M5stelle; perché a Anzola il sindaco haufficialmente informato i capigruppo, mentre negli altri due Comuni non è stato detto nulla». I PRIMIcittadini interessati non intendono, al momento, fare dichiarazioni ma secondo le opposizioni avrebberogià chiesto alla Regione un finanziamento per realizzare uno studio di fattibilità per questa fusione. «Ilsindaco Veronesi spiega il capogruppo della lista civica Uniti per Anzola', Gabriele Gallerani ha dettoche i tre sindaci sono intenzionati a commissionare (a chi?) uno studio di fattibilità per verificare i pro econtro dell' operazione. Un modo di agire inopportuno e inaccettabile perché ritiene il parere deicittadini un qualcosa da verificare a priori. E' necessario invece da subito un confronto con la gente econ i loro rappresentanti prima di avviare qualsivoglia operazione di fusione. Perché vogliamo evitareche si ripetano le polemiche e l' infelice esperienza della Valsamoggia». IN QUALITÀ di presidente dell'Unione di Terre d' Acqua Renato Mazzuca, sindaco di Persiceto interviene: «Credo che questa fusionesia un' ipotesi suggestiva. Da parte mia, sto operando affinché l' Unione funzioni al meglio. Ma comesindaco di Persiceto, sono aperto a valutare ogni scenario alternativo, sempre però tenendo conto dell'opinione dei cittadini e delle effettive opportunità che queste eventuali evoluzioni istituzionali possanoportare alla qualità di vita della nostra comunità».

13 febbraio 2015Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed.

Bologna)Cronaca

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ANZOLA.

Il prefetto Sodano visita la Fabbri e la Carpigiani

IL PREFETTO di Bologna, Ennio Mario Sodano, havisitato il Comune di Anzola e alcune aziende delterritorio. A fare gli onori di casa il sindaco GiampieroVeronesi. Successivamente prefetto e sindaco si sonorecati in visita nello stabilimento Fabbri, dove hannovisionato l' intera linea di produzione. Infine, ultima tappaalla Carpigiani, e al relativo Museo, dove Veronesi eSodano hanno visitato l ' intero stabi l imento e i llaboratorio.

13 febbraio 2015Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed.

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Quei delitti dei boss sotto le Torri ancora senza uncolpevole

TRE FATTI DI SANGUE ALLA FINE DEGLI ANNI '80ANNUNCIARONO I PRIMI TENTATIVI DI ESPANSIONEDELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA CALABRESE NELLARICCA EMILIA Domenico Valente fu ucciso in via Ferraresementre tornava in carcere Il pentito Mammoliti parlò dellamorte di Spatara e dell' assalto alla Capannina LUIGI SPEZIATRE del i t t i eccel lenti nel lo spazio di pochi mesi cherispuntano dal lontano passato e segnano col sangue i primitentativi di infiltrazione della 'ndrangheta a Bologna, tornata diforte attualità dopo l' esito dell' indagine della Dda sul clanGrande Aracri in Emilia Romagna. Gli omicidi sono quelli delkiller crotonese Domenico Felice Valente, ucciso in viaFerrarese il 15 ottobre 1989, del "maresciallo" DonatoCostantini, ammazzato pochi giorni dopo, il 10 novembre, perimpedire il rapimento di Luca Pazzaglia, figlio del playboyPaolo, alla Capannina, e dello studentecameriere RoccoSpatara, di Bianco (Reggio Calabria), freddato in città quasiun anno dopo, il 21 settembre 1990. Tre delitti ancora senzacolpevoli, anche se le indagini hanno stabilito che sono dichiara matrice 'ndranghetista.Domenico Valente, crotonese di Strongoli, accusato di unomicidio in Calabria, si rifugiò con moglie e figli a SanGiovanni in Persiceto, dove i carabinieri un giorno del 1988 lopresero e lo portarono in carcere. Proprio di ritorno da cinquegiorni di permesso, sull' auto guidata dalla moglie ferma alsemaforo di via Ferrarese prima di svoltare per il carceredella Dozza, un commando entrò in azione e lo uccise. Nell'ordinanza dei 117 arresti dei giorni scorsi, ne parla VittorioFoschini, collaboratore di giustizia milanese della coscaTrovato. Disse Foschini in un interrogatorio del 2004: «All'epoca noi eravamo in guerra con Antonio Dragone, perché aBologna avevamo ammazzato Domenico Valente, chesarebbe il cognato di Antonio Dragone». Dice: «avevamoammazzato». Un delitto misterioso come fu quello di Valente(l' allora capo della Squadra Mobile Salvatore Surace sipremurò subito di dire che "il delitto non aveva a che fare conBologna", che era di importazione), trova dunque, secondo leparole del pentito, una spiegazione in una guerra tra il gruppodi Trovato, attivo a Milano nello spaccio di droga e negliomicidi, e i Dragone, di cui Nicolino Grande Aracri era allora il braccio destro. «Eravamo in guerra»,dice il pentito, ma da allora Foschini cominciò a fornire «eroina e cocaina per Parma e Reggio Emilia»ai Dragone, quando già Nicolino Grande Aracri cominciava a dare segni di insofferenza e a volersimettere in proprio.

13 febbraio 2015Pagina 2 La Repubblica (ed.

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Di diverso ambito 'ndranghetista sono i delitti di Rocco Spatara, 26 anni, e di Donato Costantini, 59, exmaresciallo dell' Arma che ha lasciato la vita per difendere Luca Pazzaglia, che doveva essere rapito.Spatara venne ucciso da due uomini a volto scoperto la sera dopo le 21,30 uscito dalla casa di via Nadi,laterale di via Mazzini. Una vera esecuzione. Su entrambi questi due fatti di sangue ci sono ledichiarazioni del pentito Rocco Mammoliti, interrogato nel carcere di Parma dal pm Guido Guccione l' 8settembre del 1998.Mammoliti, che parlò anche di rapporti tra 'ndrangheta e banda della Magliana (tornati sulle cronachecon l' inchiesta su Mafia Capitale) indicò dove andare a cercare i responsabili della morte sia di Spatarasia di Costantini, tra gli elementi della cosca Morabito di Africo nella Locride. Parlò di un gruppo digiovani che frequentava un' osteria a Bologna, tra cui uno che poi dila venne latitante. Individui cheerano stati anche segnalati dai carabinieri di Milano a quelli di Bologna perché identificati su un' autodurante un controllo.Gente che aveva acquistato in provincia di Milano una villetta pagata 200 milioni di lire in contanti e chesecondo Mammoliti era dedita allo spaccio di stupefacenti.Il pentito, dopo aver specificato «vengo dal paese delle 'ndrine, quindi lo so com' è, qui a Bologna è unazona di tutti, chi arriva fa», spiegò il movente del delitto Spatara. Il giovane studente calabrese, «chetrafficava delle discrete quantità di eroina e cocaina, 3, 4, 5, 7 chili alla volta, non voleva rifornirsi daloro. Un particolare che mi è stato riferito è che al momento dell' omicidio lo Spatara aveva una borsa diplastica con dentro 40, 45 milioni», disse al pm Mammoliti, che spiegò anche come in Calabria, nell'ambiente della 'ndrangheta, pensassero che fosse in realtà lui l' assassino.Misteriosi anche i contorni dell' azione alla Capannina. Alle 4,30 di notte un commando di incappucciatitentò di rapire all' uscita Luca Pazzaglia, figlio del famoso titolare.Luca gridò, accorse l' ex maresciallo Costantini, direttore del locale, ma non fece in tempo ad intervenireperchè venne ucciso con un colpo di fucile caricato a pallettoni. Mammoliti disse al pm Guccione cheerano lo stesso gruppo del delitto Spatara: «Erano in tre...». Scapparono nella notte, le affermazioni suidue delitti non furono mai riscontrate.© RIPRODUZIONE RISERVATA.

13 febbraio 2015Pagina 2 La Repubblica (ed.

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Nel 2015. La società coinvolgerà anche Regioni e Comuni.

Poste conferma il piano: chiuderanno 455 sportelli

Poste Italiane corregge il tiro sul piano dichiusura degli sportelli postali in tutta Italia e siimpegna a coinvolgere le realtà locali, comunie regioni, nel processo di razionalizzazionedella rete. «Il confronto con regioni e comuniprecederà la fase attuativa del piano dirazionalizzazione degli uffici postali», recitauna nota diffusa ieri al termine dell' incontrocon l' ad Francesco Caio e il presidente dell'Autorità per le comunicazioni, Angelo Cardani,chiesto dal sottosegretario per il ministerode l l o Sv i l uppo economico , An tone l l oGiacomelli, dopo le proteste giunte dall' Anci edalla Conferenza delle regioni.Non si tratta di un dietrofront rispetto ai tagliannunciati: per il 2015 sono 455 sportelli intutto il territorio nazionale. Cardani ha spiegatoche la richiesta, pervenuta all' Autorità loscorso anno, è in linea con quanto previstodalla legge Scajola del 2008 e con la deliberadell' Authority in materia.Laddove es i genze d i e conom ic i t à l orichiedano, è questo il senso, è possibile lachiusura degl i sportel l i a condizione dilasciarne aperto almeno uno nel territoriocomunale. Caio ha ribadito la logica che haportato a questa scelta, ma ha ricordato che le chiusure camminano di pari passo con il lancio di nuoviservizi a domicilio o telematici che Poste sta lanciando. Ad esempio, la possibilità di chiamare a casa ilpostino "telematico" per la consegna di pacchi o il pagamento dei bollettini. E ancora: la card abbinataal libretto postale che consente ai pensionati di prelevare al postamat la pensione. Il manager ha inoltreribadito che il piano non ha alcun impatto occupazionale, perchè il personale viene spostato su altrisportelli che aumentano gli orari di apertura.Le proteste di questi giorni sono nate a fronte delle lettere di Poste che i sindaci si sono visti recapitaredalla sera alla mattina in cui si annunciavano le chiusure.Giacomelli ha convinto il management della società a condividere le strategie con le realtà interessateanche in vista delle altre novità che arriveranno con l' approvazione del nuovo contratto di programma, ecioè l' aumento dei costi della posta prioritaria che ridurrà il servizio in alcune aree e la reintroduzionedella posta ordinaria con tempi molto più lunghi di consegna. Le preoccupazioni, però, guardano anchealle previsioni del piano industriale per i prossimi due anni. Secondo indiscrezioni sono previsti nuoviconsistenti tagli. La legge oggi consente a Poste di chiudere altri 171 sportelli, dunque non oltre 626complessivi dopo i 455 che si vanno a tagliare quest' anno. Il timore, però, è che intervengano modifichenormative che facciano saltare quel tetto in vista della privatizzazione.© RIPRODUZIONE RISERVATA Laura Serafini.

13 febbraio 2015Pagina 13 Il Sole 24 Ore

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Titolo V. L' addio alle materie concorrenti rafforza i poteri sostitutivi che finora sono stati usatiraramente.

Il governo potrà sostituirsi a regioni e comuni

roma Non solo tordi, cesene e beccacce. Daquando il nuovo titolo V sarà in vigore ilgoverno potrà sostituirsi con più efficacia alleregioni e agli enti locali. Rispetto ai pochi elimitati casi in cui l' ha fatto finora. L' ultimavolta il 20 gennaio scorso quando l' ha fattoper bloccare la caccia delle tre razze di uccelliselvatici citati.Modificando ­ su richiesta del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti ­ il calendariovenatorio in sei Regioni: Liguria, Toscana,Umbria, Friul i­Venezia Giulia, Veneto eMarche.La scelta di eliminare le materie concorrenti ­ edunque di stabilire con più precisione tra Statoe Regioni "chi fa che cosa" ­ sembra rafforzareimplicitamente i poteri sostitutivi che l' articolo120 della Costituzione affida dal 2001 all'Esecutivo. E che continuerà ad affidargli anchein futuro grazie all' articolo 34 del ddl che haincassato ieri sera (senza modifiche) l' ok dell'aula di Montecitorio.Respingendo tutti gli emendamenti presentati,l ' assemblea de l la Camera ha d i fa t toconfermato le novità che erano state introdottea l Sena to du ran te i l p receden te g i r oparlamentare. Nel continuare ad assicurare al livello centrale la possibilità di intervenire al posto diquelli territoriali (da intendersi come Regioni, Città metropolitane e Comuni visto che con la riforma leProvince spariscono dalla Carta, ndr ) la disposizione introduce l' obbligo, tranne che nei casi di«motivata urgenza», di richiedere un parere preventivo del Senato. Parere da emanare entro 15 giorni.Immutati rispetto al testo attuale sono invece i casi in cui la sostituzione potrà essere esercitata. Vale adire il «mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure dipericolo grave per l' incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell' unitàgiuridica o dell' unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioniconcernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali».A stabilire le procedure e i termini per l' esercizio del potere sostitutivo continuerà a essere la leggeordinaria. Che ­ per effetto di una modifica introdotta a Palazzo Madama e confermata a Montecitorio ­dovrà anche individuare «i casi di esclusione dei titolari di organi di governo regionali e locali dall'esercizio delle rispettive funzioni quando è stato accertato lo stato di grave dissesto finanziario dell'ente». Insomma far decadere gli amministratori responsabile di un eventuale default.Fin qui l' articolo 120. Ma nel testo c' è un' altra norma (anche in questo caso già prevista al Senato) cheva nella stessa direzione.Si tratta del comma 5 dell' articolo 117 che consente alla legge statale di intervenire in materie di ambito

13 febbraio 2015Pagina 21 Il Sole 24 Ore

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esclusivo regionale «quando lo richiede la tutela dell' unità giuridica o economica della Repubblica,ovvero la tutela dell' interesse nazionale». E che va letta come una vera e propria clausola disupremazia del centro sulla periferia.© RIPRODUZIONE RISERVATA Eugenio Bruno.

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Compensazioni. L' adempimento relativo a gennaio entro lunedì 16.

Per il bonus di 80 euro la Pa presenta un doppio F24

La compensazione trasparente in F24 siapplica anche alle pubbliche amministrazioniche utilizzano il modello F24EP. La norma èstata introdotta dal decreto semplificazioni(articolo 15 del Dlgs 175/2014) e confermatadalla risoluzione delle Entrate 13/E/2015 chene ha istituito i codici tributo.La conseguenza immediata è che dagl istipendi di gennaio, il cui F24 va presentatoentro il 16 febbraio (lunedì prossimo), oltre alnormale F24EP gli enti dovranno trasmettereun F24 a zero per evidenziare quantomeno ilcredito per le famiglie numerose; dal meseprossimo s i dovranno indicare anche iconguagli a credito e da luglio l' assistenzafiscale.Ai problemi pratici per l' ennesima rincorsaal la scadenza fuor i tempo massimo, s iaffiancano problemi interpretativi di non facilesoluzione: la compensazione trasparente siapplica al bonus Renzi? La risposta immediatada dare non può che essere "meglio di sì". Ilperché è un po' più complicato.Il decreto istitutivo del bonus aveva previstouna norma speciale per la Pa che consentivadi recuperare le somme erogate "anche"mediante la riduzione dei versamenti delle ritenute e la circolare 9/E/2014 chiariva che le Pa potevanoscegliere di decurtare direttamente i versamenti presentando solo il modello F24EP per il netto oppuredi utilizzare anche il modello F24 a zero per evidenziare la compensazione.Con il decreto semplificazioni il legislatore fiscale cambia completamente rotta rispetto al passato evuole che tutte le compensazioni, comprese quelle della Pa, diventino trasparenti in F24. Ma l' agenziadelle Entrate non affronta il tema del bonus Renzi. Si potrebbe obiettare che per chi non utilizza l'F24EP il problema non si pone ed inoltre non servono nuovi codici tributo perché da sempre dovevautilizzare la compensazione trasparente.Ma cosa deve fare la Pa? Deve recepire il nuovo principio generale, superando il contenuto delleprecedenti indicazioni di prassi, o può continuare come prima? Nel dubbio interpretativo la risposta nonpuò che essere "meglio presentare l' F24 a zero": è sempre preferibile un adempimento inutile (eammesso) che un inadempimento.In punta di diritto, tuttavia, si potrebbe anche sostenere la tesi contraria che consentirebbe di evitare l'F24 a zero in quanto l' articolo 1, comma 15, della legge di stabilità 2015 ripropone tout court il testo delprecedente Dl 66/2014 confermando che la Pa può «recuperare le somme erogate () medianteriduzione dei versamenti delle ritenute».Poiché la legge di stabilità è posteriore al decreto semplificazioni e il suo contenuto costituisce lexspecialis non dovrebbe cambiare nulla. Ma i software di controllo del modello 770 se lo ricorderà?

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© RIPRODUZIONE RISERVATA Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan.

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Pubblico impiego. Corte conti: si può pareggiare la spesa del 2009.

Comuni, contratti flessibili con doppio limite

La sezione Autonomie della Corte dei conti hachiarito nella delibera 2/2015 che nemmeno glienti locali "virtuosi" possono superare per icontratti flessibili la spesa del 2009, e orainiziano i problemi applicativi. Questi contrattinon hanno solo un vincolo finanziario, mapossono essere utilizzati solo in presenza dirigidi criteri, con tanto di sanzioni, per evitarenuovo precariato.Prima di tutto, per poter pareggiare la spesa2009 è necessario rispettare le limitazioni inmateria di spesa di personale previste dall'articolo 1, comma 557 e 562 della legge296/2006 (Finanziaria 2007). Per gli enti che,invece, non rispettano il Patto di stabilità e/o laspesa di personale, è in ib i ta quals ias iassunz ione d i qua ls ias i t i po , i nc luseovviamente le forme di lavoro flessibile. LaCor te Cost i tuz ionale, con la sentenza173/2012, aveva stabilito che per gli enti localiil limite è unico, e non su doppio binario comeper le amministrazioni centrali.La disposizione prevede, poi, che in assenzadi spesa ne l l ' anno 2009, s i possa farriferimento alla media del triennio 2007­2009.Se anche tale valore è pari a zero, con ladelibera 29/2012 la Corte dei conti della Lombardia ha ritenuto possibile individuare un nuovoparametro «da adesso in poi» per far fronte alle necessità per garantire i servizi essenziali per l' ente.Se si supera la spesa del 2009 scatta l' illecito disciplinare e la responsabilità erariale.In materia di lavoro flessibile, però, non è sufficiente rispettare i vincoli di spesa. Infatti, l' articolo 36 delDlgs 165/2001 richiede innanzitutto che si possa accedere a tali forme di lavoro per rispondere aesigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale. Nel caso di contratti a tempodeterminato stipulati in violazione di questi principi, scatta la nullità e la responsabilità erariale.Stessa sorte per le collaborazioni coordinate e continuative affidate in violazione dei parametri oggettivie soggettivi previsti dall' articolo 7, comma 6, del Dlgs 165/2001.Infine, l' articolo 36, comma 3 dello stesso Testo unico del pubblico impiego, prevede una forma dimonitoraggio per tutte queste forme di lavoro flessibile attraverso una comunicazione all' Oiv e allaFunzione pubblica tramite un applicativo informatico. Il sistema è stato attivato per la rendicontazionedel 2012, ma ad oggi non si hanno notizie per gli anni 2013 e 2014.© RIPRODUZIONE RISERVATA Gianluca Bertagna.

13 febbraio 2015Pagina 38 Il Sole 24 Ore

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Enti locali. Obiettivi alleggeriti per gli enti virtuosi ­ Si profila il rinvio dei bilanci preventivi al 30giugno.

Il Patto «premia» i tagliAccordo Governo­sindaci sui vincoli, ma è stallo su «fondo Tasi» e Città.

milano Arriva il Patto di stabilità «intelligente»,arricchito da "premi" per le amministrazionilocali che hanno tagliato di più la spesa eriscosso meglio le entrate, e raffinato dameccanismi che permetteranno di evitare glieffetti collaterali dei picchi congiunturali dispesa; il tutto mentre si profila un nuovo rinviodei bilanci preventivi degli enti locali a l 30giugno prossimo.Sul nuovo Patto ieri Governo e amministratorilocali hanno raggiunto in Conferenza Stato­Città la preintesa che ora dovrà esseretradotta in un decreto, con un correttivonormativo che allunghi i termini perché lalegge di stabilità dava tempo solo fino al 31gennaio (ma per questo basta una riga nelMilleproroghe). Non si risolve, invece, laquestione della replica del fondo­Tasi da 625milioni che i Comuni chiedono da quando lamanovra ha congelato regole e aliquote delFisco immobiliare. Il punto è stato al centro diun incontro ieri pomeriggio fra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e i vertici dell'Anci, i n con t r o c he i l p r e s i den t e de l l 'Associazione dei Comuni Piero Fassino hadefinito «interlocutorio»: l' impegno politico arimettere sul piatto i fondi che nel 2014 hanno aiutato a quadrare i conti in 1.800 Comuni (solo a Milanola partita vale quasi 90 milioni) era stato già assunto nelle scorse settimane, ma i soldi sono ancora datrovare.Sul versante del Patto, invece, settimane di trattativa hanno prodotto un accordo che mette insieme l'esigenza, rilanciata da Palazzo Chigi, di premiare chi ha ridotto di più la spesa corrente con quella,sollevata dai Comuni, di correggere una serie di storture dei vecchi meccanismi. In pratica, perindividuare la base di calcolo bisognerà considerare tre dei quattro anni dal 2010 al 2013, togliendo l'anno con la spesa più alta. In questo modo, la spesa corrente media a cui applicare i moltiplicatori nonsarà gonfiata dai picchi congiunturali, dovuti per esempio a un intervento straordinario o allo sblocca­debiti. Da questa base, poi, escono le spese per il trasporto pubblico locale e quelle per i rifiuti, cheerano rientrate nei bilanci di migliaia di Comuni dopo il tramonto della tariffa d' igiene urbana. Su questipresupposti saranno ripartiti gli obiettivi del Patto, per metà sulla spesa e per metà in base alla capacitàdi riscossione. Sul primo versante, circa 350 milioni si trasformeranno in premi per chi ha tagliato di piùla spesa corrente (sempre con l' esclusione di trasporto pubblico e rifiuti), con sconti sul Patto che sitrasformeranno in aumenti degli obiettivi per i meno "virtuosi". Sulla riscossione, invece, tutto dipenderà

13 febbraio 2015Pagina 38 Il Sole 24 Ore

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dal fondo di riscossione crediti che ogni ente è chiamato a costituire in base alla riforma dellacontabilità, proporzionale al tasso di mancata riscossione. Nel nuovo meccanismo, il fondo crediti saràscontato dall' obiettivo lordo di Patto ma gli enti più efficienti nella riscossione, dunque con poco fondocrediti, avrebbero pochi vantaggi dalla novità: per questa ragione, interverrà un meccanismo premiale aloro favore.Mentre si affinano le regole del Patto, però, rimangono le nubi sulle risorse, soprattutto per le Cittàmetropolitane. Su di loro si concentra l' esigenza del fondo Tasi e il fatto che la manovra le tratta comele Province, anche se nelle Città le funzioni sono in crescita e non in diminuzione. Nell' incontro di ieriFassino è tornato a chiedere «una rimodulazione dei tagli, altrimenti si rischia che i nuovi enti decollinoin una situazione di dissesto» che mette a rischio anche interventi urgenti come l' edilizia [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianni Trovati.

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Milleproroghe. In caso di appalti o di acquisti da parte della Pa.

Per gli enti slitta a settembre l' obbligo della centraleunica

Roma Attenuazione dell' impatto negativo dello split paymentsulle imprese che lavorano in appalto con la Pa. Riaperturadelle rateizzazioni di Equitalia per chi è decaduto dalbeneficio. In arrivo anche il differimento al 1° settembre dell'obbligo per i comuni di dotarsi delle centrali uniche diacquisto e il via libera del Governo all' emendamento diScelta civica per far rivivere, per tutto il 2015, il regime del5% per le piccole partite Iva. Sono solo alcune delle novitàche andranno a modificare il Dl Milleproroghe all' esamecongiunto delle commissioni Bilancio e Affari costituzionalidella Camera. Un esame "a passo lento", che vedrà una codadi lavori delle due commissioni nel prossimo week end , efortemente condizionato dai lavori dell' Aula di Montecitorioormai in seduta permanente sulle riforme costituzionali.Tra gli emendamenti non ancora depositati ma dati in arrivodagli stessi relatori del provvedimento, Maibo Marchi (Pd) eFrancesco Paolo Sisto (Fi), con tanto di via libera delGoverno, spiccano quelli su partite Iva e sfratti. Sulle partiteIva, come già anticipato su queste pagine, arriverà unemendamento presentato da Scelta Civica (a firma GiulioSottanelli) che prevede il ripristino del regime dei minimi(sostitutiva al 5% e ricavi per tutti fino a 30mila euro), con lapossibilità di opzione tra questo e il nuovo regime forfettariointrodotto con la legge di stabilità 2015 (aliquota al 15% ericavi differenziati tra categorie e legati a specifici coefficientidi redditività). Sul blocco dell' esecuzione degli sfratti silavora a una "mini­proroga" fino a giugno prossimo ecomunque l imitato al le si tuazioni più cr i t iche e checoinvolgono le famiglie più disagiate.Nel pacchetto di emendamenti presentati, sempre dai duerelatori, emerge il tentativo di attenuare gli impatti negatividello split payment, ovvero il pagamento dell' Iva da partedella Pa direttamente all' Erario e non più ai fornitori. Inquesto senso, infatti, va letto l' aumento dal 10 al 15% dellaquota del l ' importo totale di un appalto pubbl ico dacorrispondere come anticipazione del prezzo all' appaltatore.«Si tratta di ottima notizia», ha commentato a caldo ilpresidente dell' Ance, Paolo Buzzetti:?«un primo segnale diattenzione necessario a ristabilire un corretto rapporto traamministrazione e imprese di costruzione piegate in questi anni da una grave crisi di liquidità».Buone notizie in arrivo anche per i debitori del Fisco. Con un altro emendamento dei relatori chi èdecaduto dal piano di rateizzazione concesso da Equitalia entro il 31 dicembre 2014 potrà ottenere la

13 febbraio 2015Pagina 38 Il Sole 24 Ore

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riapertura dei termini, fino a luglio 2015, per richiedere la concessione di un piano di rateizzazione dellecartelle fino a un massimo di 72 rate mensili. Così come era già accaduto vien anche previsto lo stop anuove azioni esecutive nei confronti di chi presenta la richiesta del piano di rateazione. Lo strumentodella rateazione, per altro, è sempre più uti l izzato da imprese e cittadini in debito con l 'amministrazione. Secondo gli ultimi dati resi noti ieri da Equitalia sul suo profilo ufficiale Twitter(@equitalia_it) le rateizzazioni ad oggi sono 2,6 milioni per un importo complessivo di 28,4 miliardi.Slitta all' 11 luglio 2015 il termine entro cui i comuni devono indire i bandi di gara per la distribuzione delgas naturale. In questo lasso di tempo saranno quindi sospese tutte le sanzioni previste. Pronto aslittare al 30 luglio 2015 il termine entro il quale gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro,possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace.Anche se non ancora presentata potrebbe arrivare a breve l' ennesima proroga, "almeno fino al 1°settembre" dell' obbligo per i Comuni non capoluogo di Provincia di ricorrere alle centrali uniche per ipropri acquisti. Come per gli obblighi di gestione associata, già prorogati al 2016 con un emendamentoapprovato nei giorni scorsi (si veda anche Il Sole 24 Ore del 5 febbraio), anche in questo caso si trattadi una regola ormai classica delle spending review, introdotta con l' obiettivo di evitare sprechi e ridurrele spese per «consumi intermedi» delle Pubbliche amministrazioni, ma mai "accompagnata" verso l'attuazione.Con un emendamento già depositato dai relatori viene prorogata al 31 dicembre 2016 la possibilità diacquisire la titolarità di una farmacia con la sola iscrizione all' albo dei farmacisti, mentre per tutto il2015 opererà la sospensione, nei confronti del Comune dell' Aquila, delle sanzioni in materia di patto distabilità interno.Tra le modifiche proposte dai relatori c' è anche la proroga di due anni degli incentivi per il rientro deicervelli con l' estensione a tutto il triennio 2015­2017 del regime fiscale agevolato per chi rientra alavorare in Italia introdotto nel 2011 (legge 238/2010) e in scadenza per l' anno d' imposta 2015. Questoregime agevolato prevede che i redditi di lavoro dipendente, quelli di impresa e quelli di lavoroautonomo percepiti dalle persone fisiche entrano nell' imponibile solo nella misura del 20% per lelavoratrici e del 30% per i lavoratori.© RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Mobili.

13 febbraio 2015Pagina 38 Il Sole 24 Ore

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Nuovi valori patrimoniali e rendite pubblicati nell' albo pretorio.

Catasto autocertificatoPer immobili ordinari i dati dai proprietari.

Riforma del catasto verso l' autocertificazione.Per la nuova categoria degli immobili ordinari(abitazioni familiari, abitazioni tipiche, uffici,studi, cantine, posti auto, negozi, magazzini) idati mancanti per dare avvio alla riforma delcatasto potranno essere forniti ad Agenziadelle entrate e comuni direttamente daipossessori degli immobili. Questi, infatti,saranno chiamati a compilare un modulo adhoc in cui autocertificheranno determinatecaratteristiche dell' immobile.Per gli immobil i r ientrati nella categoriaspeciale (in via residuale tutto ciò che nonrientra nella categoria ordinaria), invece,questo compito sarà affidato a professionisti.Questa una delle procedure che, in base aquanto risulta a ItaliaOggi, contribuirà aformare la base di dati necessaria per dareimpulso alla prima fase di ricognizione legataalla riforma del catasto prevista dall' art. 2della delega fiscale la cui scadenza saràproroga a settembre. Dopo l' annuncio daparte del viceministro dell' economia LuigiCasero giunto mercoledì pomeriggio (si vedaItaliaOggi del 12 febbraio 2014), ieri, «ilsottosegretario all' economia Enrico Zanetti(Sc) «ha ufficializzato la presentazione di unemendamento nel corso dell' esame del dl Imusui terreni agricoli, per modificare i termini di esercizio della delega e», ha sottolineato il presidentedella Commissione finanze di palazzo Madama, Mauro Maria Marino (Pd), «automaticamente, quelli perl' espressione del parere da parte delle Commissioni competenti». Un meccanismo, quello messo inpiedi da amministrazione finanziaria e Mef che segue la falsa riga di quanto previsto per il vecchio Iseee che rischia di porsi come una via percorribile data la mancanza di risorse a disposizione dei comuni.Per la gran parte delle categorie ordinarie, quindi, la nuova base dati sarà sostanzialmenteautocertificata senza che, al momento, nulla sia dato sapere circa eventuali modalità di controllo, direttifica o di eventuali conseguenze in caso di dichiarazioni non veritiere. Le informazioni, però, in viaresiduale potranno essere richieste all' amministratore di condominio. Un sistema, quindi, che si ponecome un ulteriore onere a carico dei cittadini e che non si accinge a essere biunivoco. Mentre, infatti,sarà compito dei proprietari comunicare i dati, altrettanto non saranno tenuti a fare comuni eamministrazione finanziaria.Una volta che a ogni immobile saranno attribuiti la nuova rendita e il nuovo valore patrimoniale lanotifica ai cittadini avverrà tramite la pubblicazione presso l' albo pretorio per una durata non inferiore a

13 febbraio 2015Pagina 26 Italia Oggi

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90 giorni. E solo entro questo termine il cittadino potrà eventualmente fare reclamo presso la pubblicaamministrazione.In alternativa, avrà a disposizione 120 giorni a partire dalla data di pubblicazione in G.U. dell' avviso daparte delle Entrate della pubblicazione presso l' albo pretorio, per adire la Commissione tributariaprovinciale. Compito dei comuni, invece, quello di trasmettere alle Entrate le informazioni già disponibilie di rilevare le caratteristiche posizionale ed edilizie delle unità immobiliari produttive. Ma anche inquesto casa la strada rischia di non essere in discesa. «I comuni rivestiranno un ruolo importante nelladinamica complessiva della riforma», ha spiegato a ItaliaOggi Mirco Mion, presidente di Agefis(Associazione geometri fiscalisti), «ragion per cui se non verranno definiti in modo chiaro e preciso nonsolo gli stanziamenti ma anche le risorse umane a disposizione i comuni rischiano di non poter operareal meglio». I tempi, comunque, non saranno brevi. Il testo del dlgs di riforma, infatti, avrebbe dovutoessere esaminato ieri nel corso della prima seduta del nuovo comitato ristretto informale composto dagoverno e dai membri delle commissioni finanze di camera e senato. La seduta, però, per impegniparlamentari è slittata alla prossima settimana.

BEATRICE MIGLIORINI

13 febbraio 2015Pagina 26 Italia Oggi

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revisori news.

Enti locali e voluntary disclosure, istruzioni per l' uso

È stata pubblicata sul sito del DipartimentoAffari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno (Finanzalocale.interno.it), la nuovaprocedura per il rilascio dell' attestato diiscrizione all' Elenco dei Revisori dei contidegli enti locali con relativa visualizzazionedelle estrazioni a sorte riguardanti il singoloiscritto. Si tratta di una nuova funzione chepermette agli iscritti all' Elenco di richiedere unattestato di iscrizione all' Elenco relativo aciascun anno in cui si è risultati regolarmenteiscritti.Ciascun iscritto, accedendo con le propriecredenziali alla pagina internet della Direzionecentrale (nello specifico si deve digitarehttp://finanzalocale.interno.it/apps/revisori.php) può visualizzare l' apposita sezione dallaquale richiedere un attestato per ogni anno diiscrizione.Entro un' ora dal la r ichiesta, i l s istemainformatico elabora il relativo documento chesarà, quindi trasmesso, per posta elettronicacert i f icata. Nel le modal i tà re lat ive al lavisualizzazione delle estrazioni, che appaiononella home page, viene spiegato che ciascuniscritto che accede con le proprie credenzialialla pagina internet della Direzione centraletrova una nuova sezione dal la quale èpossibile visualizzare tutti gli enti locali per i quali ha partecipato al sorteggio e quelli in cui è statoeventualmente estratto come nominativo o come riserva.www.finanzalocale.it Con una apposita comunicazione apparsa nei giorni scorsi sul proprio sito l'Agenzia delle entrate ha chiarito che tra i professionisti abilitati alla procedura della «voluntarydisclosure» (collaborazione volontaria) sono inclusi i revisori legali iscritti al Registro. La«collaborazione volontaria» è uno strumento che consente ai contribuenti che detengono illecitamentepatrimoni all' estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all'Amministrazione finanziaria la violazione degli obblighi di monitoraggio. Possono avvalersi dellaprocedura anche i contribuenti non destinatari degli obblighi dichiarativi di monitoraggio fiscale, ovveroche vi abbiano adempiuto correttamente, per regolarizzare le violazioni degli obblighi dichiarativicommesse in materia di imposte sui redditi e relative addizionali, imposte sostitutive, imposta regionalesulle attività produttive e imposta sul valore aggiunto, nonché le violazioni relative alla dichiarazione deisostituti d' imposta. La collaborazione volontaria può essere attivata fino al 30 settembre 2015 ed èammessa per le violazioni commesse fino al 30 settembre 2014. Il modello di richiesta di accesso allaprocedura va presentato esclusivamente per via telematica; direttamente (se si è abilitati a Entratel oFisconline) oppure tramite i soggetti incaricati. Riguardo a tale punto, l' Agenzia delle entrate ha

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precisato che le richieste per accedere alla procedura di collaborazione volontaria possono essereinviate da tutti i professionisti abilitati ai servizi telematici dell' Agenzia delle entrate, che rientrano nell'elenco contenuto nel dpr n. 322 del 1998 e nei successivi decreti attuativi. Tra questi, sono compresi gliavvocati e gli iscritti nel registro dei revisori legali.www.agenziadellentrate.it.

13 febbraio 2015Pagina 32 Italia Oggi

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L' istituto conferma anche per quest' anno l' impegno a garantire eventi di qualità.

Formazione, passaggio obbligatoDall' Inrl i corsi che qualificano il revisore legale dei conti.

Calendarizzati anche quest' anno tutti i corsi diformazione dell ' Inrl, su Enti locali, sul larevisione legale nelle società, sulle Carte dilavoro e nozioni di bilancio Ias e consolidatoIas. Nel dettaglio vengono garantit i aglia s s o c i a t i c o r s i d i s t i n t i i n a r e eprofessionalmente integrate per risponderealle esigenze professionali del revisore. Comegli scorsi anni, quindi , vengono proposti, adecorrere dal 26/02/2015, corsi e­learningdirettamente «via computer» con metodointerattivo, con relazioni fiscali di RobertoBelotti, che consente una facile fruizione, e ilcorso Tv on the web con l ' ausi l io del lamoderna tecnologia di trasmissione televisivadi Selena sr l / Rtb Network. Lo stessopresidente Inrl, Virgilio Baresi, ricorda che«quello della formazione e dell' aggiornamentoè un passaggio obbligato per acquisire creditiformativi e consentire ai revisori legali disvolgere pienamente la loro attività».Nel frattempo proseguono i colloqui dell'Istituto con Microcredito per pianificare lapartecipazione all' Expo. «Un evento», haevidenziato Baresi, «che rappresenta unap r e z i o s a o p p o r t u n i t à p e r l ainternazionalizzazione professionale». Aseguito, poi, della breve ma esaustiva letteradi auguri inviata nei giorni scorsi dal presidente dell' Inrl al neopresidente della repubblica, SergioMattarella, i vertici dell' Istituto rinnovano l' invito al Parlamento e alle regioni, affinché venga rispettata lapiena disponibilità del revisore legale a svolgere un ruolo decisivo nel ripristino del rigore contabile nellap.a.«Riteniamo», ha evidenziato il presidente dell' Inrl Virgilio Baresi, «che proprio la scarsa trasparenza neibilanci della p.a. sia il tallone d' Achille del sistema economico italiano. Per porvi rimedio èindispensabile adottare da subito quanto stabilito dalla legge e dotare le Regioni e gli Enti Locali di unmeccanismo di revisione contabile che si avvalga della professionalità dei revisori legali attraverso unrigoroso monitoraggio nei bilanci pubblici. L' appello è rivolto a politici ed amministratori locali chedevono avere a cuore il ritorno di una stabilità economica che può essere ristabilita anche attraversouna corretta lettura contabile delle situazioni economiche sul territorio. La forza professionale deirevisori legali può rappresentare uno stimolo positivo affinché quel principio della terzietà possarealmente generare benefici risultati nel sistema socio­economico del paese. È bene che la politicaoperi per tutelare questa visione perché l' indipendenza e la terzietà della nostra professione

13 febbraio 2015Pagina 32 Italia Oggi

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rappresentano un valore aggiunto e non una semplice esercitazione linguistica del legislatore che con ildlgs 39/2010 ha inteso fornire gli strumenti per un virtuosismo contabile che può garantire un equosistema economico».Altro versante nel quale l' Inrl intende rivendicare un ruolo professionale per i revisori legali è la vicendadel Ctu, da dove troppo spesso il revisore legale viene escluso. A tal riguardo il presidente dell' Istitutoha avuto colloqui costruttivi con il sottosegretario della Giustizia, Cosimo Maria Ferri, che sta valutandopossibile la stesura di una circolare da far pervenire a tutti i presidenti dei Tribunali per ribadire lalegittimità del revisore legale tra i soggetti preposti quali Ctu. E in merito a questa vicenda i vertici Inrlhanno sollecitato tutti i delegati regionali e provinciali dell' Istituto a prestare la massima attenzione eattivarsi con tempestive comunicazioni alla presidenza per eventuali illegittime esclusioni sui propriterritori di competenza. E circa il nuovo organigramma dell' Istituto, con la recente nomina dei nuovidelegati Inrl, lo stesso presidente Baresi ha puntualizzato che «proprio in questi giorni stiamo ultimandole nomine di alcuni delegati in quei territori che ne sono ancora sprovvisti». A tal proposito i revisorilegali iscritti intenzionati a candidarsi per operare con tale carica nelle regioni e nelle province dipertinenza, possono innanzitutto contattare la segreteria Inrl per conoscere quali regioni e province sonoancora prive di delegato e successivamente inviare il loro curriculum, sempre alla segreteria dell'Istituto, affinché l' Ufficio di presidenza ne valuti l' idoneità.

13 febbraio 2015Pagina 32 Italia Oggi

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Vale la spesa sostenuta nell' anno 2009.

Contratti precari con tetto di spesa

Anche gli enti locali in regola con i limiti dellaspesa di personale non possono destinare alleassunzioni con contratti flessibili più di quantospeso nel 2009. Lo ha chiarito la sezione delleautonomie del la Corte dei cont i con ladeliberazione n. 2/SEZAUT/2015/QMIG,diffusa ieri. La pronuncia risolve il contrastointerpretativo che era insorto fra i giudicicontabili rispetto all' art. 11, comma 4­bis, deldl 90/2014, introdotto dalla l 114/2014. In basea tale disposizione, agli enti locali che hannosempre rispettato l' obbligo di riduzione dellespese di personale previsto dai commi 557(enti soggetti al Patto) e comma 562 (enti nonsogget t i a l Patto) del l ' ar t .1 del la legge296/2006 non si applicano le l imitazionipreviste dall' art. 9, comma 28, del dl 78/2010per le assunzioni a tempo determinato,collaborazioni coordinate e le altre forme dilavoro f lessib i le, par i 50% del le spesaimpegnata con le medesime finalità nel 2009.Il dubbio riguardava l' ulteriore precisazionesecondo cui «resta fermo che comunque laspesa complessiva non può essere superiorealla spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009».Secondo le sezioni regionali per la Puglia(parere 174/2014) e per la Campana (pareren.232/2014), l' obbligo di non oltrepassare la spesa 2009 si impone anche agli enti «virtuosi», mentre insenso contrario si era espressa, invece, la sezione per la Lombardia, il cui parere n. 264/2014 avevaritenuto che la novella introdotta dal dl 90 determinasse la disapplicazione di tutte le limitazioni previstedal citato comma 28, ivi compresa quella in parola.La sezione autonomie ha sposato la tesi più restrittiva, ravvisando che sarebbe incongruo, in un periodoin cui il Paese è fortemente impegnato sul fronte del risanamento della finanza pubblica, favorire l'incremento incontrollato della sola spesa di personale per lavoro flessibile, nel contesto dell' obbligogenerale di ridurre le altre voci di bilancio afferenti alla spesa complessiva di personale.

MATTEO BARBERO

13 febbraio 2015Pagina 34 Italia Oggi

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Dalla Fondazione sette bandi per contributi fino a 130 mila euro. Domande fino al 29/5.

Dalla Cariplo aiuti ai comuniFondi per cultura, servizi alla persona, ambiente.

Sono stat i pubblicati i band i 2015 de l l aFondazione Cariplo. Ambiente, cultura eservizi alla persona sono i temi di interesseper gli enti locali che possono contare su settebandi rispetto al totale di 18 bandi attualmenteaperti. I bandi si rivolgono in particolare ad entilocali, come comuni e comunità montane, oltrec h e a i s o g g e t t i d e l t e r z o s e t t o r e ,principalmente senza scopo di lucro, ed enti diricerca.I beneficiari possono ottenere contributi afondo perduto. Gli interventi della Fondazionesi rivolgono ai territori della Lombardia e delleprovince di Novara e Verbano­Cusio­Ossola.Di seguito vediamo alcuni dei bandi a cuipossono accedere gli enti locali, disponibili suwww.fondazionecariplo.it.Comunità resilienti. Con uno stanziamento di1,4 milioni di euro, si rivolge ad organizzazioniprivate senza scopo di lucro in partenariatocon un' amministrazione pubblica.Il bando intende contribuire alla diffusione diiniziative che, muovendo da aspetti di criticitàambientale localmente individuati, siano ingrado di promuovere la resilienza complessivadella comunità. I temi di interesse sono curadel territorio, benessere e qualità della vita,valorizzazione delle risorse ambientali. Èammessa una richiesta di contributo compresa tra 25 mila euro e 130 mila euro a copertura del 60% deicosti totali del progetto. La scadenza è fissata al 29 maggio 2015.Realizzare la connessione ecologica. Il bando sostiene gli enti locali nella realizzazione, sviluppo epotenziamento di corridoi ecologici terrestri e fluviali che possano mettere in collegamento areenaturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità. Il contributo è compreso tra 50 e 500mila euro, nella misura del 100%. La scadenza è fissata al 9 giugno 2015, risorse disponibili per 4milioni di euro.Promuovere gli investimenti locali in efficienza energetica ed energie rinnovabili. Il bando sostiene lepubbliche amministrazioni nella spesa per una corretta gestione e contabilizzazione dell' energiaelettrica degli edifici pubblici e dell' illuminazione pubblica, nonché per l' assistenza tecnica per losviluppo di investimenti mirati ad ottenere un sensibile risparmio energetico. Il contributo copre fino al90% dei costi. I fondi ammontano a 1,8 milioni di euro e possono essere richiesti senza scadenza.Sostegno alla conservazione del patrimonio culturale.Rimarrà aperto fino al 9 aprile 2015 il bando che finanzia interventi di prevenzione, manutenzione e

13 febbraio 2015Pagina 35 Italia Oggi

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conservazione su beni storico­architettonici e archeologici tutelati di proprietà di enti locali. Il contributodel 70% non deve superare i 350 mila euro.Fondi per lo sviluppo del patrimonio culturale.I progetti dovranno riguardare la rifunzionalizzazione di beni immobili di interesse storico­architettonicoe il conseguente avvio di attività coerenti con la destinazione d' uso individuata. Il contributo non potràrisultare inferiore a 250 mila euro e potrà coprire il 70% delle spese sostenute da enti pubblici. Il bandoè aperto senza scadenza.Fondi per la partecipazione dei cittadini. Le amministrazioni pubbliche possono ottenere contributi perprogetti che mirano a coinvolgere i cittadini nella produzione culturale, nella valorizzazione e nella curadel patrimonio della comunità di appartenenza, dare spazio e visibilità alle forme di espressioneartistica e culturale delle diverse componenti della società, favorire l' incremento del pubblico alleiniziative artistiche e culturali. È previsto un contributo del 60% per un importo massimo di 80 mila euroannui. Il bando è aperto senza scadenza.Contributi per favorire l' housing sociale. Il bando finanzia l' avvio di nuovi interventi di abitare sociale,promossi da soggetti non profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognosee di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili. Il contributo richiedibile ammonta al50% delle spese fino ad un massimo di 500 mila euro. Il bando è aperto senza scadenza.

PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI

13 febbraio 2015Pagina 35 Italia Oggi

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La mancata delibera di giunta comporta lo scioglimento del consiglio comunale.

Pulizia dei bilanci senza rinviiRiaccertamento dei residui contestuale al rendiconto 2014.

Il dlgs n. 126/14, pubblicato il 28 agosto 2014sulla G.U.del 28 agosto, n. 199, S.o.n. 73, entrato in vigore il 12 settembre 2014,ha apportato al dlgs. n. 118/11 ed al dlgs267/2000 (Testo unico enti locali) le modifichenecessarie a confermare il 1° gennaio 2015come da t a d i e n t r a t a a r e g ime de l l 'armonizzazione dei sistemi contabili. Il testoriformato del dlgs 118/11 ha previsto che glienti territoriali (regioni, province e comuni)entreranno in armonizzazione in manieragraduale, così com' era già accaduto agli entiche avevano aderito alla sperimentazionecontabile del 2012 (ma non ai nuovi aglisperimentatori del 2014).Nel 2015, infatti, gli enti adotteranno gli schemidi bilancio e di rendiconto vigenti nel 2014(tuttavia, applicando fin da subito i nuoviprincipi contabili), che conservano tutti glie f fe t t i g iur id ic i , compresa la funz ioneautorizzatoria. In sostanza, giunte e consigliapproveranno i bilanci di previsione 2015redatti secondo gli schemi previsti dal dpr n.194/96 ma «alimentati» rispettando il principiocontabile applicato della contabilità finanziaria(allegato n. 4/2 al dlgs n. 118/11).Il bilancio di previsione secondo gli schemicontabili «armonizzati» dovrà essere predisposto solamente a fini conoscitivi.Stessa cosa vale anche in caso di esercizio provvisorio.In questo caso, solamente per il 2015, gli enti dovranno gestire la spesa in dodicesimi facendoriferimento alle regole in vigore nel 2014 e cioè secondo quanto previsto dall' art. 163 del dlgs n.267/00 (il bilancio di riferimento sarà quello assestato 2014), mentre nel 2016, gli enti che si troverannoin esercizio provvisorio gestiranno gli stanziamenti di spesa facendo riferimento al bilancio pluriennaleautorizzatorio 2015­2017, per essere più precisi alla colonna relativa all' annualità 2016, ovviamente eopportunamente riclassificata secondo gli schemi della contabilità armonizzata.Eccezionalmente per l' anno 2015 anche gli strumenti di programmazione rimarranno in vigore quelliante riforma, infatti al bilancio di previsione annuale 2015 e pluriennale 2015/2017, dovrà essereallegata la relazione previsionale e programmatica. Solo a partire dal 31 luglio 2015 dovrà esserepredisposto il Documento unico di programmazione a valere sul triennio 2016/2018.Le disposizioni più rilevanti, in quanto relative ai passaggi maggiormente «critici» del percorso diadeguamento, sono quelle che riguardano il riaccertamento straordinario e dunque l' adeguamento

13 febbraio 2015Pagina 37 Italia Oggi

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dello stock di residui attivi e passivi al principio contabile generale della competenza finanziaria allegatoal dlgs. n. 118/11. Tale adempimento, sancito da una delibera di giunta (unico atto deliberativo), previoparere dell' Organo di revisione economico­finanziaria, dovrà essere effettuato contestualmente all'approvazione del rendiconto 2014. Al fine di evitare le problematiche verificatesi soprattutto nell' ultimoanno di sperimentazione, il comma 8, dell' art. 3, del dlgs n. 118/11 prevede che, in caso di mancatadeliberazione del riaccertamento straordinario dei residui contestualmente all' approvazione delrendiconto 2014, agli enti locali si applica la procedura prevista al comma 2, primo periodo, dell' art. 141del Tuel (scioglimento del consiglio per mancata approvazione del bilancio nei termini).Stesse considerazioni valgono anche per la contabilità economico­patrimoniale (Allegato n.4/3) e bilancio consolidato (Allegato n. 4/4): rinviabili entrambi (in quanto, è ovvio, inscindibilmenteconnessi) all' esercizio 2016. È bene precisare che, però, in queste fattispecie trattasi di facoltà e non diobbligo, e pertanto la discrezionalità sul rinvio dei suddetti adempimenti spetta a ogni singolo ente. Inogni caso, il decreto sull' armonizzazione contabile fissa al 30 settembre dell' anno successivo il termineper l' approvazione del bilancio consolidato.Particolare attenzione merita poi l' altra novità, introdotta dalla riforma contabile degli enti locali,costituita dall' obbligo, a decorrere dal 1° gennaio 2015, di contabilizzare nelle scritture finanziarie imovimenti di utilizzo e di reintegro delle somme vincolate di cui all' articolo 180, comma 3, lettera d)secondo le modalità indicate nel principio applicato della contabilità finanziaria. Per gli enti che nonhanno contabilizzato le entrate a destinazione vincolata, il principio contabile prevede una modalitàforfetaria di calcolo della giacenza vincolata al 01 gennaio 2015 come differenza tra i residui tecnici al31 dicembre 2014 e i residui attivi riguardanti entrate vincolate alla medesima data.*presidente Ancrel Toscana­Liguria.

LUCIANO FAZZI*

13 febbraio 2015Pagina 37 Italia Oggi

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