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Anno XIII numero 3-4 bimestrale - dicembre 2016 www.cimop.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% - S.1/Ba. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Roma LA SANITÀ PRIVATA TRA RIFORME E NUOVE REGOLE: CONVEGNO A BRESCIA FOCUS CHI NON VUOLE PIÙ DIRITTI? IL CONTRATTO DEI MEDICI DELL’OSPEDALITÀ PRIVATA È SEMPRE FERMO E CI SONO ANCORA TROPPE DISPARITÀ DI TRATTAMENTO. RINNOVARLO E RENDERE PIÙ EQUE LE CONDIZIONI DI LAVORO NEGLI OSPEDALI (PUBBLICI O PRIVATI CHE SIANO) È LA RIFORMA PIÙ ATTESA. PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI CHE PATISCONO LE CONSEGUENZE DI 21 SANITÀ DIVERSE.

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Anno XIII numero 3-4 bimestrale - dicembre 2016

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LA SANITÀ PRIVATA TRA

RIFORME E NUOVE REGOLE:

CONVEGNO A BRESCIAFOCUS

CHI NON VUOLEPIÙ DIRITTI?

IL CONTRATTO DEI MEDICI DELL’OSPEDALITÀ PRIVATA È SEMPRE FERMO E CI SONO ANCORATROPPE DISPARITÀ DI TRATTAMENTO. RINNOVARLO E RENDERE PIÙ EQUE LE CONDIZIONI DI LAVORO NEGLI OSPEDALI (PUBBLICI O PRIVATI CHE SIANO) È LA RIFORMA PIÙ ATTESA. PER TUTTI I CITTADINI ITALIANI CHE PATISCONO LE CONSEGUENZE DI 21 SANITÀ DIVERSE.

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L’ESECUTIVO NAZIONALE CIMOP

PRESIDENTE ONORARIODott. Bianco SPeRanzaVia S. Maria Assunta, 28-C24022 Alzano Lombardo (BG)Tel. 06 5004063

PRESIDENTE NAZIONALEDott. FauSTo caMPanozzIVia Cardinale Mimmi, 15-A70124 BARITel. 06 5004063email: [email protected]

SEGRETARIO NAZIONALEDott.ssa caRMela de RangoVia Val di Fassa, 20 – 25123 BRESCIAemail: [email protected]. 368 393779

V. SEGRETARIO NORD ITALIADott. anTonio occhioniVia San Pancrazio, 33 - 50026 FirenzeTel. [email protected]

V. SEGRETARIO CENTRO ITALIADott. STeFano neRiVia Cesare Pavese, 360 - ROMAtel. 338 2634975email: [email protected]

V. SEGRETARIO SUD ITALIAPieTRo oTToManoPiazza Carlo III, 4280100 NapoliTel. 335 [email protected]

SEGRETARIO AMMINISTRATIVODott. luca PuTignanoVia Principe Amedeo, 770121 BARITel. 06 5004063email: [email protected]

Sezione MaRcheSegretario: dott. RoSSella FoRTunaVia Traversa Loreto, 1 – 62020 CALDAROLA (MC)Tel. 335 326348 - E-mail: [email protected] lazioSegretario Regionale: dott. STeFano neRiVia Cesare Pavese, 360 - 00153 ROMATel. 338/2634975 – E-mail: [email protected] aBRuzzoSegretario Regionale: dott. FRanceSco FalzaniVia L. Polacchi 48 – 65132 PESCARATel. 348 3518660 – E-mail: [email protected] Sezione MoliSeSegretario Regionale: dott.ssa d’angelo MichelaVia Colonia Giulia, 360 – 86079 – VENAFRO (IS)Tel. 349 6480156 – E-mail: [email protected] caMPaniaSegretario Regionale: dott. PieTRo oTToManoVia P. Giannone, 33/a – 80141 NAPOLITel. 081 294488 – E-mail: [email protected] PugliaSegretario Regionale: dott. Michele VenTuRoVia P. Amedeo 7 – 70122 BARI - E-mail: [email protected] calaBRiaSegretario Regionale: dott. MohaMMad alkilaniVia Trabocchetto I n 44 - 89126 Reggio Calabria0965895318 - cell. 335422376 - E-mail: [email protected] SiciliaSegretario Regionale: Dr. MuSolino giuSePPeVia S. Sebastiano 19 98122 MESSINA (ME)Cell. 347/4689610 – E-mail: [email protected] SaRdegnaSegretario Protempore: dott. giuSePPe Pilovia Principessa Maria 56 - 07100 SASSARI tel. 338.6606343e-mail: [email protected]

L’ORGANIZZAZIONE REGIONALE CIMOP Nominativi, indirizzi e numeri telefonici dei Segretari regionali della CIMOP, ai quali i medici interessati possono fare riferimento:

Sezione PieMonTeSegretario Regionale: dott. RiccaRdo iulianic/o ospedale Cottolengo, 9 – 10126 TORINOTel. 348 5247010 – E-mail: [email protected]

Sezione liguRiaCoordinamento pro tempore segreteria nazionale Via Cesare Pavese n. 360 - 00144 ROMA (RM)Tel. 06/5004063 - E-mail: [email protected]

Sezione loMBaRdiaSegr. Reg.: dott.caRMela de RangoVia Val di Fassa, 20 – 25123 BRESCIATel. 368 3937798 – E-mail: [email protected]

Sezione VeneToSegretario Regionale: dott. anTonio MaeSTRiVia Martiri di Libertà, 299 - 30030 FAVARO VENETO (VE)Tel. 06.5004063 – E-mail: [email protected]

Sezione FRiuli Venezia giuliaSegretario Regionale: Dr. PieR gioVanni Bianchipresso Reparto Chirurgia - Casa di Cura San GiorgioVia Gemelli 10 PORDENONE - Tel 0434 519410

Sezione eMilia RoMagnaSegretario Regionale: dott. FaBio caMMiVia Don Conti, 6/429015 CASTEL SAN GIOVANNI (PC)Tel. 3355620367 – E-mail: [email protected]

Sezione ToScanaSegretario Regionale: dott.anTonio occhioniVia San Pancrazio, 33 - 50026 FirenzeTel. 328.3328604E-mail: [email protected]

Sezione uMBRiaSegretario regionale: dott. dino Biaginivia Pieve di Campo, 65 – 06087 PONTE S. GIOVANNI (PG)Tel. 340.0659533 – E-mail: [email protected]

CIMOP – SEDE NAZIONALE: VIA CESARE PAVESE, 360 – 00144 ROMA – TEL. 06.500.40.63; FAX 06.502.21.90

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L’EDITORIALE

Care colleghe, cari colleghi,il 2016 che si chiude ha portato tante novità, che in qualche modo possonoessere comprese in due date: il Congresso di Roma a gennaio (con l’elezionedei nuovi vertici), l’importante convegno del 17 dicembre a Brescia. Dueappuntamenti simbolici che in qualche modo racchiudono un insieme diattività, iniziative, incontri, che hanno riportato al centro della nostra vitasindacale, i negoziati per il rinnovo del contratto e la difesa dei diritti deimedici. Fra i tanti, c’è un aspetto delle nostre rivendicazioni a cui tengo par-ticolarmente e a cui il Notiziario in questo numero ha riservato particolare

attenzione: l’odiosa discriminazionecontrattuale e retributiva che vieneperpetrata nei confronti dei mediciche operano nella sanità privata. A partire dalla copertina e nelle pagi-ne a seguire, avrete modo di radiogra-fare la questione, anche attraverso ilconfronto degli stipendi (da pagina28) tra i professionisti inquadrati inuna struttura pubblica e coloro cheprestano servizio nell’ospedalità pri-vata.

Questa è una fotografia delle retribuzioni di cui godono i medici nelle varietipologie di strutture sanitarie. Come si può vedere Cimop in alcune realtàè riuscita ad ottenere contratti più vantaggiosi. Si deve però tener presenteche le retribuzioni raggiunte tramite contrattazioni aziendali sono frutto dimediazione e della introduzione di flessibilità, che hanno portato beneficiosia ai medici che alle aziende. Dobbiamo, allora, anche nella contrattazione nazionale, cercare tutte lepossibili soluzioni, valutare se a fronte di una flessibilità è possibile rag-giungere livelli di retribuzione accettabili per un medico. Non dobbiamotralasciare nessuna possibile apertura a nuove forme di retribuzione, com-prese le nuove opportunità per gestire il Welfare aziendale previste dagliartt. 51 e 100 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).Infatti la legge di Stabilità per il 2016 interviene sulle regole di determina-zione del reddito di lavoro dipendente apportando importati modificheall’art. 51 del TUIR orientate ad agevolare le opere ed i servizi messi adisposizione dei lavoratori per finalità di carattere sociale. Viene, dunque,espressamente affermato il principio della sostituibilità tra retribuzionecash e beni/servizi al ricorrere di specifiche condizioni. Quali sono i vantag-gi? E quali, invece, i problemi aperti?Con l’introduzione di alcune disposizioni volte ad incentivare i titolari diredditi di lavoro dipendente, oltre alla consueta detassazione per i premi diproduttività (che nel 2015 era stata “congelata” per carenza di fondi), meri-ta di essere segnalata la possibilità attribuita al lavoratore di scegliere benie servizi (in esenzione d’imposta) in luogo della retribuzione di produttività.Viene, dunque, e affermato il principio della sostituibilità tra retribuzionecash e beni/servizi. Una delle novità di maggiore rilievo attiene alla rifor-mulazione della lettera f) del comma 2 dell’art. 51 del TUIR.

L’occasione di essere più partnere meno controparte

Carmela De RangoSegretario nazionale Cimop

Organo ufficiale d’informazionedella Confederazione Italiana Medici

Ospedalità PrivataPeriodico bimestraleDirettore editoriale: Carmela De Rango

Direttore responsabile:Roberto Violante

Comitato Editoriale: Carmela De Rango, Fausto Campanozzi,

Luca Putignano, Roberto ViolanteEditore:

Confederazione Italiana Medici OspedalitàPrivata (C.I.M.O.P.) via C. Pavese, 360 - Roma

Redazione:via C. Pavese, 360 - Roma

Progetto grafico e desk:Società Editrice Nicholaus

via Dante 277/a 70122 Baritel-fax 080 5275879 [email protected]

Tipografia:Grafisystem snc, via dei Gladioli n.6 - Z.I.

70026 Modugno - Bari

Registrazione Trib. di Roman. 531/2001 del 4/12/2001

Iscritto al Roc in data 05/11/2013 con numero 23964

In tipografia: 14 dicembre 2016 segue a pagina 11

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DUE FACCE

STESSA LAUREA, STESSO CAMICE, STESSO BISTURI, STESSE FUNZIONI:EPPURE IL MEDICO CHE OPERA NELLA SANITÀ PUBBLICA E QUELLOIMPIEGATO NELLA SANITÀ PRIVATA, PER LO STATO, PARI NON SONO.UNA INSOSTENIBILE DISCRIMINAZIONE PROFESSIONALE ALL’INTER-NO DELLA STESSA CATEGORIA CHE IL NUOVO CCNL DOVRÀ SANARE.

QUALE CONTRATTO

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DUERAZZE

Attualmente il contratto collet-tivo di lavoro nell'ospedalitàprivata è un contratto subor-

dinato di tipo impiegatizio che pre-vede l’inquadramento funzionale delmedico in Assistente, Aiuto, AiutoDirigente e Primario. Tale inquadra-

mento e ben diverso da quello previ-sto nella sanita pubblica dove ilmedico e inquadrato come Dirigentecon attribuzioni o meno di incarichiprofessionali.Il medico dell’Ospedalita Privatasvolge una funzione pubblica, quindi

svolge la stessa attivita dei medici diquella pubblica, ma la posizione fun-zionale ed economica del primo eben diversa rispetto al pubblico. Ilriferimento è ad una serie di para-metri come titoli di carriera, retribu-zione e inquadramento funzionale.

Carmela De RangoSegretario nazionale Cimop

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QUALE CONTRATTO

Non va dimenticato che il SistemaSanitario in Italia permette ai cittadi-ni la possibilita di scegliere le presta-zioni sanitarie tra strutture pubblichee private. Cio e stato reso possibileattraverso l’accreditamento di mol-tissime Aziende Sanitarie Privateche, come emerge dai dati Agenas, inmolti casi si distinguono per le eccel-lenze delle loro prestazioni rispetto aquelle pubbliche. Tutto cio determi-na, di fatto, una equiparazione delle

prestazioni offerte dalle aziende sani-tarie pubbliche e private. Ma nonaltrettanto si puo dire dei medicidipendenti da Aziende SanitariePrivate. Infatti, pur essendo i Medicitra gli artefici dell’eccellenza di taliaziende, non possono godere deglistessi diritti dei colleghi degliOspedali Pubblici. Mi riferisco all’e-quiparazione dei titoli di carriera trail servizio prestato nelle AziendeSanitarie Private e quello prestato

nelle strutture Sanitarie PubblicheTema fortemente significativo è quel-lo relativo all'inquadramento legisla-tivo. Ai sensi dell’art. 15 del d.lgs. n.502/92, infatti, “Alla dirigenza sani-taria si accede mediante concorsopubblico per titoli ed esami, discipli-nato ai sensi del Decreto delPresidente della Repubblica 10dicembre 1997, n. 483 ivi compresa lapossibilita di accesso con una specia-lizzazione in disciplina affine. Gliincarichi di direzione di strutturacomplessa sono attribuiti a coloroche siano in possesso dei requisiti dicui al decreto del Presidente dellaRepubblica 10 dicembre 1997, n.484”. Il citato DPR 483/97 prevedeche il punteggio utile per la formazio-ne della graduatoria in caso di con-corso per l’accesso alla dirigenzamedica sia costituito (oltre agli esitidella prova scritta, della prova prati-ca e della prova orale) anche dallavalutazione e valorizzazione dei cd.titoli (accademici o di studio e di car-riera).In particolare, ai sensi dell’art. 27 delcitato decreto DPR 483/97 e previstoche nei titoli di carriera siano compu-tati: i servizi di ruolo prestati pressole unita sanitarie locali o le aziendeospedaliere e servizi equipollenti aisensi degli articoli 22 e 23 del citatoDPR; e il servizio di ruolo qualemedico presso pubbliche ammini-strazioni nelle varie qualifiche secon-do i rispettivi ordinamenti.

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Al riguardo, tralasciando l’art. 23 cheriguarda il servizio prestato all’ester-no, per quello che interessa in questasede l’art. 22 del DPR in paroladispone che “i servizi e i titoli acqui-siti presso gli istituti, enti ed istitu-

zioni private di cui all' articolo 4,commi 12 e 13, del decreto legislativo30 dicembre 1992, n. 502 , e succes-sive modificazioni e integrazioni,sono equiparati ai corrispondentiservizi e titoli acquisiti presso le

aziende sanitarie secondo quantodisposto dagli articoli 25 e 26 deldecreto del Presidente dellaRepubblica 20 dicembre 1979, n. 761.E che “i servizi antecedenti alla datadel provvedimento di equiparazione

QUALE CONTRATTO

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Silvestro Scotti (a sinistra) e giuseppe ettore.Sono i due nuovi vertici rispettivamente diFimmg, il sindacato dei medici di famiglia, e diFesmed (acoi, aogoi, Sedi, Sumi) la Federazionesindacale dei medici di dirigenti a cui la cimoprivolge gli auguri di buon lavoro.“Si tratta di un ricambio generazionale nato al ter-mine delle elezioni dopo le dimissioni di giacomoMilillo, nel caso di Fimmg, e a seguito del rinnovodel consiglio direttivo per Fesmed – osserva ilSegretario nazionale della cimop carmela de

Rango – ai neoeletti subito il gravoso compito distrutturare una proposta articolata e costruttivaper rispondere alle nuove sfide che il settore cisottopone, come la legge di Bilancio, la formazio-ne nella medicina generale, sino alle delicatissimaquestione relativa al rinnovo della convezione.l’augurio - conclude carmela de Rango - è chepossano dedicarsi con determinazione ad unanuova fase del comparto, a cui i profili di Scotti edettore sono certa sapranno dare vigorìa e passio-ne”.

sono valutati, per il 25 per cento dellarispettiva durata, con i punteggi pre-visti per i servizi prestati presso gliospedali pubblici nella posizione fun-zionale iniziale della categoria diappartenenza”.Inoltre il servizio prestato presso casedi cura convenzionate o accreditate(cosi come previsto dal “vecchio”DPR 761/79 che riconosce il 25%della anzianita totale maturata instrutture private), con rapporto con-

tinuativo, e valutato, per il 25 percento della sua durata come servizioprestato presso gli ospedali pubblicinella posizione funzionale inizialedella categoria di appartenenza. Insostanza, nella valutazione dei titolidi carriera di due medici con identicocurriculum studiorum, se un medicoha svolto 10 anni di attivita pressoun’Azienda del SSN e l’altro ha pre-stato servizio per 10 anni in unastruttura sanitaria privata (fosse

anche di eccellenza), nel primo casol’anzianita sara valutata integralmen-te, nel secondo caso il medico saraequiparato ad un neofita della medi-cina, in quanto la sua anzianita diservizio sara considerata solo per 1⁄4(ossia, pari a 2 anni e mezzo).Tale criterio assume connotati anco-ra piu preoccupanti nel caso di con-corsi per quanto concerne l’attribu-zione degli incarichi di strutturacomplessa. Come anticipato, per tali

QUALE CONTRATTO

Scotti ed ettore eLetti ai nuovi vertici diFimmg e FeSmed. gLi auguri deLLa cimop

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QUALE CONTRATTO

La caSSazione: iL ripoSo è un bene “indiSponibiLe”“Al professionista in pronta disponibilità attiva spettaobbligatoriamente il giorno di riposo settimanale senzanecessità di una sua richiesta”. È quanto ha sentenziatola Cassazione in tema di reperibilità.E’ questo il titolo comparso sul quotidiano sanità del 15maggio 2016, sentenza a cui ha dato molto risalto anchela FNOMCeO. Ma vediamo di cosa si tratta e chi ne è il beneficiario. Il Tribunale di Massa, nel giudizio pro-mosso da un dirigente medico nei con-fronti della Azienda USL per ottenere ilrisarcimento dei danni conseguiti allamancata concessione di riposi compen-sativi, ha ritenuto pregiudiziale, la que-stione relativa alla interpretazione edalla validità dell'art. 17, commi 5 e 6,del CCNL 3.11.2005 per l'area della diri-genza medico-veterinaria del serviziosanitario nazionale. La pronta disponibilità è un istitutocontrattuale che prevede l’immediatareperibilità del medico non seguito dachiamata – per la giurisprudenza “pron-ta disponibilità passiva” – e, in caso di chiamata – per lagiurisprudenza “pronta disponibilità attiva” – nell’obbligodi recarsi al posto di lavoro a rendere la prestazione lavo-rativa nel più breve tempo possibile secondo accordi dadefinirsi in sede locale. Il Tribunale ha osservato, sostanzialmente, che la cosid-detta reperibilità passiva si configura come una presta-zione strumentale ed accessoria, diversa da quella lavo-rativa in senso proprio, che limita, ma non esclude, ilgodimento del riposo ed è adeguatamente compensatada un particolare trattamento economico aggiuntivo. A diverse conclusioni il Tribunale è giunto in relazionealla cosiddetta reperibilità attiva, ossia alla ipotesi in cuiil dirigente reperibile venga chiamato a rendere la pre-stazione. Ha osservato, infatti, il giudice di merito che indetta evenienza il lavoratore viene privato del necessarioriposo settimanale e, per l'area della dirigenza medico-veterinaria del servizio sanitario nazionale, viene lasciatoarbitro di scegliere fra il godimento del riposo e la mone-tizzazione dello stesso, compensato con le maggiorazionipreviste per il lavoro straordinario festivo. Ne ha desuntola nullità della disciplina contrattuale per violazione delD.Lgs. n. 66 del 2003, art. 9 non essendo derogabile dalle

parti collettive e da quelle private il principio della neces-sità del riposo settimanale, sancito dall'art. 36 della CartaCostituzionale.In sintesi la sentenza definisce per i dipendenti del SSNquali sono i parametri compensativi dell’istituto dellareperibilità effettuata nel giorno di riposo settimanale.In particolare definisce che nella pronta disponibilità pas-siva effettuata nel giorno di riposo settimanale il lavora-

tore ha diritto, dietro sua richiesta, aun giorno di riposo compensativo,“senza riduzione del debito orario”vedendosi costretto comunque agarantire l’orario di lavoro “normale”.In caso di pronta disponibilità attiva –seguita quindi da chiamata – sempresvolta nel giorno di riposo settimanale,l’azienda “deve” comunque garantire ilgiorno di riposo nella settimana suc-cessiva, anche senza una specificarichiesta del dipendente in quantodiritto “indisponibile”.

Si rimanda al testo di sentenza per unalettura esaustiva del caso. In questa sede si è voluto soloporre l’attenzione sull’orientamento interpretativo dellaCorte di Cassazione su un istituto di nostro grande inte-resse.La disciplina della pronta disponibilità è diventato un isti-tuto cruciale per il funzionamento dei servizi sanitaripubblici e privati. Questa sentenza, applicabile sicura-mente ai dipendenti pubblici del SSN, non si capisce sepuò trovare uno spazio di applicazione anche nel settoreprivato posto che l’articolo del ccnl della sanità privata èformulato in modo diverso rispetto al citato articolo inesame nella sentenza. E’ però certo che il principio della necessità di riposo set-timanale, sancito dall'art. 36 della Carta Costituzionale edal D.Lgs. n. 66 del 2003, art. 9 (“Riposi settimanali: Illavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo diriposo di almeno ventiquattro ore consecutive, di regolain coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore diriposo giornaliero di cui all'articolo 7”¸nell’articolo 7 si fariferimento al diritto del lavoratore a 11 ore di riposonelle 24 ore) non è derogabile dalle parti collettive e daquelle private in quanto diritto “indisponibile”.

twitter@CimopItalia

diritti & roveSci: La reperibiLità

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Un’ulteriore conferma delle disparitàlegislative tra medici che operano instrutture pubbliche piuttosto che in quel-le private, emerge dal carteggio tra Cimope Ministero del Lavoro. Cimop, nel dicem-bre 2015 (a firma dell’allora segretarioFausto Campanozzi) e successivamente aluglio del 2016 (a firma di Carmela DeRango), ha interpellato il Governo in meri-to alla disciplina che regola gli orari dilavoro e i riposi spettanti. Dunque, pur sol-lecitato, il ministero del Lavoro rispondeche la questione è ancora in fase istrutto-ria.Da sinistra, pubblichiamo gli interpelliCimop e la risposta ufficiale del ministero.

orari di Lavoro e ripoSi: cimop interpeLLa iL governo, ma...

QUALE CONTRATTO

m_lps.37.REGISTRO UFFICI

ALE.USCITA.0014913.28-07

-2016

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incarichi e necessario il possesso daparte del medico dei requisiti di cui aldecreto del Presidente dellaRepubblica 10 dicembre 1997, n. 484,tra i quali compare (non come titolopreferenziale, ma come vero e pro-prio requisito di accesso) l’ “anzianitadi servizio di sette anni, di cui cinquenella disciplina o disciplina equipol-lente, e specializzazione nella disci-plina o in una disciplina equipollenteovvero anzianita di servizio di diecianni nella disciplina” (art. 5).Sul punto, il successivo art. 10 delmedesimo DPR prevede che“L'anzianita di servizio utile per l'ac-cesso al secondo livello dirigenzialedeve essere maturata presso ammini-strazioni pubbliche, istituti di ricove-ro e cura a carattere scientifico, isti-tuti o cliniche universitarie e istitutizooprofilattici sperimentali (puntual-mente individuati dall’art. 11) salvoquanto previsto dai successivi artico-li”; in particolare, l’art. 12 prevedeche “I servizi e i titoli acquisiti pressogli istituti, enti ed istituzioni privatedi cui all' articolo 4, commi 12 e 13,del decreto legislativo 30 dicembre

1992, n. 502 , e successive modifica-zioni, sono equiparati ai corrispon-denti servizi e titoli acquisiti presso leaziende sanitarie, secondo quantodisposto dagli articoli 25 e 26 deldecreto del Presidente dellaRepubblica 20 dicembre 1979, n.761”.In sostanza, l’anzianita di serviziorichiesta deve necessariamente esse-re maturata presso una strutturapubblica (o, comunque, presso unapubblica amministrazione), ovveropresso altre realta private equiparateai soggetti pubblici (Gallieri diGenova, Ordine Mauriziano,Ospedale Bambin Gesu, Ordine diMalta, cliniche universitarie, ospeda-li classificati e cd. Presidi), mentre anulla rileverebbe la comprovata eultradecennale esperienza maturatada un medico in una struttura privatanon rientrante nel novero sopraaccennato. Orbene e evidente che allaluce delle recenti riforme della sanitae, in particolar modo, del regime diaccreditamento regionale (che ha,sostanzialmente, imposto alle strut-ture private che intendano accedere

all’accreditamento l’assunzione dipersonale che sia in possesso deglistessi requisiti previsti per l’accessoalle strutture del SSN), una similedisparita di trattamento non solo nonabbia ragion d’essere, ma sia addirit-tura contraria ai principi costituzio-nali che governano l’accesso al pub-blico impiego.Se, infatti, l’assunzione per concorsonel pubblico impiego (ai sensi del-l’art. 97 Cost.) ha la finalita di garan-tire la selezione dei migliori, non sicomprende perche mai l’ordinamen-to dovrebbe ancorare l’attribuzionedegli incarichi di direzione di struttu-ra complessa ad un’anzianita di servi-zio maturata esclusivamente nellestrutture sopra indicate (ospedalipubblici o strutture sanitarie privatealle quali e riconosciuta l’equipara-zione dei titoli), escludendo, a priori,i professionisti che abbiano maturatoesperienze magari piu significativema in strutture private, sia per quan-to concerne l’anzianita di servizio, siaper quanto riguarda le casisticheseguite.Alla luce di quanto appena descritto

QUALE CONTRATTO

EDITORIALE

La “nuova” lettera f) del comma 2 dell’art. 51 introducel’esenzione per “l’utilizzazione delle opere e dei serviziriconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o inconformità a disposizioni di contratto o di accordo o diregolamento aziendale, offerti alla generalità deidipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiariindicati nell’articolo 12 per le finalità di cui al comma 1dell’articolo 100”.Si ricorda che l’art. 100, comma 1 prevede che “le speserelative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalitàdei dipendenti o categorie di dipendenti volontaria-mente sostenute per specifiche finalità di educazione,istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria oculto, sono deducibili per un ammontare complessivonon superiore al 5 per mille dell’ammontare delle spese

per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalladichiarazione dei redditi”.La lettera f) contempla espressamente che dette eroga-zioni possano essere poste in essere in conformità adisposizioni di contratto o di accordo o di regolamentoaziendale. Gli oneri di utilità sociale potranno, quindi,essere oggetto di contrattazione tra le parti in causa;contrattazione che deve essere di natura aziendale. Il potenziale del tema è enorme e gli spazi di innovazio-ne sono molto ampi, ma è ovviamente rimesso alleParti decidere se e come sfruttare queste importantinovità. Per il sindacato, in particolare, sarà una gran-de occasione per diventare sempre più partner e menocontroparte.

Carmela De Rango

da pagina 3

L’occasione di essere più partner e meno controparte

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QUALE CONTRATTO

appare essenziale una modifica delle suddette disposizio-ni, al fine di equiparare, a tutti gli effetti, l’anzianita di ser-vizio maturata dal personale medico presso strutture pri-vate a quella dei colleghi assunti presso Aziende ospeda-liere o sanitarie del SSN, enfatizzando altri criteri di sele-zione e valutazione che – a parita di anzianita di servizio –consentano di individuare le professionalita piu meritevolisulla base di elementi oggettivi, che tengano in debita con-siderazione le competenze ed esperienze effettivamenteacquisite e non su un dato ormai anacronistico, quale e lanatura pubblica o privata della struttura sanitaria diappartenenza.Come intervenire dunque? In base alla normativa vigente,si configura un’evidente disparita di trattamento nellavalutazione dei titoli di carriera conseguiti dai medici cheoperano nelle strutture sanitarie pubbliche e da quelli cheoperano nelle strutture sanitarie private. Al fine di equipa-rare i criteri di valutazione dell’esperienza e dell’anzianitadi servizio del personale medico, si propone, dunque, l’a-

brogazione delleseguenti disposizioninormative: l’art. 22,commi 2 e 3, D.P.R. n.483/1997; l’art. 26,comma 2, D.P.R. n.761/1979; l’art. 15,comma 3, D.P.R.n. 761/1979, nellaparte in cui prevede“con la posizione fun-zionale iniziale del profi-lo di appartenenza inragione del 50% della suadurata” nonche di modifi-care ed integrare l’art. 10,D.P.R. n. 484/1997, nellaparte in cui non include lestrutture sanitarie privateconvenzionate o accredi-tate, nell’elenco dei sog-getti presso i quali puoessere maturata l’anzia-nita di servizio di setteanni necessaria ai finidel conseguimentodegli incarichi dirigen-ziali di struttura com-plessa.La Cimop ha presouna posizione chiara

Il segretario nazionaleCimop Carmela De Rango ele priorità che ha indicatodurante l’ultimo Congresso

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QUALE CONTRATTO

assieme ad Aiop, con cui abbiamo concordato il testo diuna proposta di equiparazione dei criteri di valutazionedei titoli di carriera conseguiti dai medici delle strutturesanitarie pubbliche e dai medici delle strutture sanitarieprivate, che è stato anche inviato al Ministro della sanita.Questione rilevantissima è quella relativa alla discrimina-zione ed alla retribuzione. La maggior parte delle aziende sanitarie private sonoaccreditate con il SSN. Di fatto svolgono un servizio pub-blico e noi, pertanto, svolgiamo una funzione pubblica. Ilcittadino ormai puo scegliere tra pubblico e privato indif-ferentemente. Allora noi tutti ci chiediamo perche mai, se le prestazionierogate dalle aziende sanitarie pubbliche sono le stesserispetto a quelle erogate dalle aziende sanitarie private, leretribuzioni dei medici, invece, sono diverse? E perche,ancora, i titoli di carriera acquisiti lavorando in aziendesanitarie private non sono uguali a quelli maturati nel set-tore pubblico?Mentre nel pubblico interviene lo Stato con la stipula di

Ccnl e la disposizione di fondi pubblici ad hoc in aggiuntaai drg riconosciute alle aziende ospedaliere pubbliche, nelprivato il Ccnl viene stipulato con le associazioni datorialiche raggruppano le case di cura e che storicamente sonoAiop, Aris e Fdg. Ecco perché occorre ripensare ad un nuovo contratto col-lettivo nazionale, tenendo bene a mente tre elementi: dal2005 ad oggi il quadro legislativo del mondo del lavoro estato completamento stravolto (l’introduzione dellaRiforma Fornero e del Jobs Act hanno reso inoltre l’attua-le articolato contrattuale superato e privo di alcune tutelesoprattutto per coloro che sono stati assunti dopo marzo2015, mese di entrata in vigore del Jobs Act); con la rifor-ma Fornero e stata anche rivista l’eta pensionabile (anchenoi medici del settore privato dovremo quindi andare inpensione a quasi 70 anni); purtroppo l’esistenza di 21diversi sistemi regionali temo andranno ad influenzare letrattative, come peraltro hanno gia influenzato l’applica-zione dell’accordo ponte economico del 2009.

twitter@CimopItalia

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LE RISPOSTECHE VOGLIAMO

La legislazione in materia di lavoro è in continua tra-sformazione, e non è sicuramente agevole rimaneresempre aggiornati su tutte le modifiche che vengonovia via apportate dal legislatore.È indubbio che la legge 20 maggio 1970, n. 300 (sta-tuto dei diritti dei lavoratori) segnò un importantemomento di transizione tra un periodo senza tuteleparticolari per i lavoratori, ad un successivo periodoin cui molte cose sono cambiate. Dopo oltre quaran-tanni di vigenza dello statuto, pur con i diversi prov-vedimenti legislativi, modificativi, della originarianormativa, ci troviamo oggi in un nuovo periodo, chesegna anche una certa inversione di tendenza e dicontemperamento delle tutele, che oggi guardanoanche alle esigenze delle aziende, con lo scopo,dichiarato dal legislatore, di rendere maggiormenteefficienti e produttive le imprese con una maggioreliberalizzazione del mercato del lavoro.

Dopo la riforma del 2012, che assume il nome delministro del lavoro di allora, Elsa Fornero, e le suc-cessive modifiche e integrazioni operate dal governoletta (ministro era Giovannini), il nuovo esecutivoRenzi (ministro Poletti) ha delineato un nuovo pro-

LAVORO, DIRITTI, WELFARE: CONCETTIDI GRANDE ATTUALITÀ E OGGETTODELLE TANTE DOMANDE CHE VIVE LANOSTRA CATEGORIA. DOMANDE A CUISONO CHIAMATI A RISPONDERE ISTITUZIONI, IMPRENDITORI, PROFESSIONISTI, ESPERTI, IN UNIMPORTANTE CONVEGNO ECM ABRESCIA IL 17 DICEMBRE 2016. APPUNTAMENTO DA NON MANCARE.

APPUNTAMENTO A BRESCIA

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g r a m -ma di riforme che interessano il mercato del lavoro eil welfare, incentrato sul cosiddetto jobs act.Ma quali sono le implicazioni per i dipendenti sullemodifiche all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori?e come si attuano le agevolazioni per le assunzioni digiovani lavoratori? Quali sono le innovazioni di que-sto "terremoto" legislativo nel mondo del lavoro? Aqueste domande è necessario fornire risposte. Daaggiungere il tema della flessibilità e del welfareaziendale, sicuramente di grande interesse per leaziende, ma quale impatto ha sui lavoratori? Altra

domanda che richiede una risposta.Non ultimo è poi il tema dell’orario dilavoro. La legge 161/2014, che haavuto un grande eco nel settore sani-tario, a chi e come deve essere appli-cata: solo ai medici che lavoranonelle strutture pubbliche o anche acoloro che prestano la loro opera nelsettore privato?Le novità intervenute, anche e soprat-tutto recentemente, nel diritto dellavoro non sono le sole che devonointeressare il mondo medico: siamo,infatti, in attesa dell’approvazione deltesto sulla responsabilità professiona-le (ddl 2224 “disposizioni in materia disicurezza delle cure e di responsabilitàprofessionale degli esercenti le profes-sioni sanitarie”). Il provvedimento,approvato lo scorso 2 novembre 2016dalla commissione sanità del Senato, èin procinto di essere trasmesso, final-mente, e forse per l'approvazione defi-nitiva, all'aula.Ma quali sono le novità che sarannointrodotto dal nuovo decreto e cosacambia rispetto alla situazione attuale?Tutte queste novità, che saranno dettatedal Parlamento, dovranno poi integrarsicon le legislazioni regionali già esistenti,o che sono frutto delle riforme che le 21regioni italiane hanno emanato o stannoemanando. In particolare ci si chiedequale sia l’impatto della recente riformasanitaria della regione lombardia ingenerale sulla sanità lombarda e in parti-colare sul mondo del lavoro: avremo

delle ricadute occupazionali?Cimop con questo convegno vuole fare il punto sututte le novità intervenute nel mondo del lavoro e,con l’intervento di esperti in materia, vuole darerisposta a tutti i quesiti sopra posti. La presenza deirappresentanti dei datori di lavoro sarà l'occasioneper capire quali potranno essere gli orientamenti inquesto periodo di rinnovo del ccnl nella sanità priva-ta.

Carmela De Rango

APPUNTAMENTO A BRESCIA

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DALLE REGIONI

Sabato 1 ottobre 2016 nella Sala Riunioni “Nuovo Doge” aVilla Manin di Passariano (Udine) si è tenuto il Convegno“Ospedalità Privata Convenzionata in Friuli VeneziaGiulia” organizzato dalla Sezione Regionale FVG dellaCIMOP (Confederazione Italiana Medici OspedalitàPrivata).I continui mutamenti legislativi nazionali e regionalihanno indotto i responsabili locali CIMOP ad indire que-

sta riunione per analizzare l’evoluzione del sistema“sanità” e studiarne le ricadute.Nel contesto della splendida cornice di Villa Manin e conuna sala gremita e molto interessata si è svolto il congres-so che è stato presieduto dal Segretario Nazionale CIMOPCarmela De Rango, mentre Pier Giovanni Bianchi, segre-tario regionale CIMOP FVG, ha avuto il compito di mode-ratore.

Il tavolo della presidenza con Pier Giovanni Bianchi (Cimop Friuli Venezia Giulia), Maria Sandra Telesca (assessoresanità del Friuli) e Carmela De Rango (segretario nazionale Cimop).

cimop in Friuli: piùinvestimenti perl’ospedalità privata

cambia La Sanità

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DALLE REGIONI

Salvatore Guarnieri,Presidente AIOPFVG ha evidenziatocome nella Missiondi una casa di curasia fondamentale ilprofitto perchèserve a migliorarel’assistenza e a fareinvestimenti. InFVG i posti lettodell’ospedalità pri-vata rappresenta-no l’11% del totaleed è necessario garantire la libertà di scel-ta del cittadino.Maurizio Sist, Direttore Generale della Casa di Cura SanGiorgio di Pordenone ha sottolineato come già nell’anticaGrecia si diceva che l’economia consiste nella buonagestione della casa. Dopo un excursus sullo sviluppo dellasanità privata dal dopoguerra in poi ha evidenziato comePetros Papanikolaou, Presidente CAIMOP

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Per parlare delle norme che regolano la sanità ita-liana, si deve iniziare ricordando la “Riforma delTitolo V” del 2001. Con questa modifica costituzio-nale le Regioni ottenevano infatti autonomia legi-slativa soprattutto in ambito sanitario. Questariforma ha portato, di fatto, alla creazione di 21sanità diverse in Italia, con un progressivo decadi-mento del nostro SSN.Vanno poi citate la legge Fornero che ha modifica-to profondamente il sistema pensionistico italianoe la legge Balduzzi che, da una parte ha introdottopesanti criteri di riordino della rete ospedalierapubblica e privata convenzionata e, dall’altra, èintervenuta sulla responsabilità professionale inse-rendo l’obbligo assicurativo per gli iscritti agli

Ordini Professionali, obbligo poi sospeso grazieall’ intervento della Federazione Nazionale degliOrdini dei Medici ed al pronunciamento delConsiglio di Stato con sentenza del dicembre2014.Ed è sempre del 2014 la legge 161 che, in base adisposizioni europee, riscriveva alcune norme sull’orario di lavoro sulla cui applicazione è ancoraacceso il dibattito circa la reale possibilità dimessa in atto stante gli accordi contrattuali e leattuali dotazioni di organico delle strutture priva-te convenzionate.Più recentemente il decreto del dicembre 2015sull’appropriatezza prescrittiva del MinistroLorenzin ha rischiato di determinare una guerraaperta fra i Medici di Medicina Generale e gliSpecialisti con il paziente in ostaggio di cavillosivincoli burocratici.Vale la pena rammentare che tale decreto, anchegrazie ad una sollevazione della categoria, è statoprima ammorbidito con la circolare ministerialedel marzo 2016 e poi addirittura annullato comeprevisto nel testo del DPCM sui nuovi LEA attual-mente in via di approvazione.Nel frattempo in questo panorama la regione FVGalla fine del 2014 approvava la Riforma SanitariaRegionale che, come dichiarato dall’assessoreTelesca “non prevede tagli ma riorganizzazione,con l’ obiettivo di mettere al centro i bisogni del

cittadino ed utilizzare le risorse laddove servono”.Va però ricordato che la Regione FVG nell’ottobre2015 approvava la delibera 2034 che di fattotagliava fuori dalla gestione del paziente i Medicidelle Strutture Private Convenzionate limitandodrasticamente, e solo per questa categoria, l’usodel ricettario regionale salvo ovviare poi a taleproblema con la delibera 951 del maggio 2016.In tutto questo si inserisce poi il rinnovo del con-tratto di lavoro, ormai fermo al 2005.

Massimo neriVice Segretario Regionale CIMOP FVG

Responsabile Scientifico Convegno “OspedalitàPrivata Convenzionata in Friuli Venezia Giulia”

tutto ebbe inizio coL Famigerato titoLo vmaSSimo neri, reSponSabiLe ScientiFico deL convegno

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l’introduzione dei DRG abbia modificato notevolmentel’attività assistenziale. In FVG come finanziamento laSanità privata raggiunge il 7% del totale. Le strutture pri-vate hanno comunque continuato ad investire e ilPoliclinico San Giorgio ha come fiore all’occhiello delFVG e in Italia il proprio Punto Nascita. Ha conclusochiedendo di valorizzare ciò che funziona.Pier Giovanni Bianchi invece ha focalizzato l’attenzionesulla figura del Medico della Casa di Cura, evidenziandoche in passato l’attività privata appariva semplice e remu-nerativa, mentre attualmente ci sono una serie di diffi-coltà e paletti che riducono il tempo da dedicare aipazienti. Ciononostante l’attività si sviluppa con dinami-cità ed efficienza sebbene il futuro risulta alquanto nebu-loso.Petros Papanikolaou, Presidente CAIMOP ha avuto l’ar-duo compito di approfondire le difficoltà che ha il medicodelle Case di Cura nell’ottenere un profitto per la casa di

cura senza andare a discapito della professionalità: hasottolineato come l’economia non ha un patrimonio gene-tico e il medico deve anteporre l’interesse dei pazienti aipropri e puntare ad una giustizia sociale. Ha invitato gliimprenditori a coinvolgere maggiormente la classe medi-ca nelle scelte. Lo scandalo non è il profitto ma le regole:chi le fa e chi le applica. Dove c’è professionalità c’è pro-fitto e viceversa.L’Assessore regionale alla Salute FVG Maria SandraTelesca ha esposto l’attuale politica sanitaria del FriuliVenezia Giulia che, come regione non rientra nel FondoSanitario Nazionale, ma provvede autonomamente al suofabbisogno. Il cittadino e le sue richieste devono essere alcentro del sistema sanitario. L’offerta della sanità privataè definita irrinunciabile e necessaria per la centralità delcittadino e per integrare il sistema pubblico, nel contem-po ha sottolineato la necessità di porre un limite allefughe di pazienti regionali verso le regioni limitrofe. Le

DALLE REGIONI

Nel riquadro a sini-stra, Massimo Neri

(responsabile scien-tifico del Convegno)

con Carmela DeRango, segretario

nazionale Cimop. Quia fianco, Pier

Giovanni Bianchi,segretario Cimop

Friuli, con il presi-dente nazionale

Cimop FaustoCampanozzi e

Carmela De Rango.Nella pagina seguen-

te, la ampia e inte-ressata platea dei

partecipanti al con-vegno

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domande non sono mancate e la stessa Telesca ha eviden-ziato come il sistema normativo sia complicato e nonsempre di buon senso: è fondamentale che non ci sia con-trapposizione tra pubblico e privato e a tal fine ci sonospazi di programmazione.Il problema del Contratto di Lavoro, tra l’altro ancorafermo al 2005, è stato approfondito da Carmela De Rangoche ha sottolineato le penalizzazioni che subiscono imedici della Sanità privata laddove devono partecipare aconcorsi pubblici per Dirigente di struttura nella valuta-zione dei titoli di carriera. Altro punto dolente la retribu-zione che è notevolmente più bassa nel privato rispetto alpubblico. Ha infine definito i punti irrinunciabili per ilCIMOP che sono: ottenere un contratto unico nazionale edefinire gli orari di lavoro che nel privato non prevedonole pause di 11 ore tra un turno e un altro.Massimo Neri, vice segretario regionale CIMOP FVG hamostrato le attuali difficoltà del Medico delle Case di Curanell’associare la propria attività al rispetto delle Leggi chenel corso degli anni hanno portato ad avere 21 servizisanitari regionali in Italia. Ha sottolineato come la rifor-ma del titolo V modifica l’articolo 117 e porta lo stato cen-trale a riappropriarsi in buona parte della gestione dellaSanità. Ha sottolineato come sia fondamentale l’indipen-

denza di giudizio e di comportamento del medico dellestrutture private.A conclusione della sessione l’avv. Mario Berruti, consu-lente legale CIMOP ha fatto conoscere la rete legaleCIMOP disponibile per tutti i medici iscritti al Sindacato.Le conclusioni sono state affidate alla De Rango che si èdetta profondamente soddisfatta per l’ottima organizza-zione e per la possibilità di confronto avvenuta conl’Assessore Telesca.

In definitiva, come ha sottolineato Massimo Neri, vicese-gretario regionale CIMOP FVG: “ fare il Medico in unastruttura privata può sembrare semplice e gratificante mal’ essere Medico nell’ Ospedalità Privata Convenzionata èmolto più difficile di quanto si possa pensare.Tener dritto infatti il timone della indipendenza di giudi-zio e di comportamento del Medico è una prova di rettitu-dine morale non indifferente ed il continuo mutare delleleggi è un ostacolo in più. In tal senso la conoscenza deicontenuti delle norme che regolano il proprio lavoro ècondizione fondamentale per far valere il pensiero di queiMedici che vogliono vivere attivamente la loro professio-nalità nell’ ambito dell’ Ospedalità PrivataConvenzionata”.

DALLE REGIONI

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DALLE REGIONI

Campania

Attivazione della procedura di raffreddamento e concilia-zione. Lo chiede la Cimop Campania dopo lo stato diAgitazione dei Medici dell’Ospedalità Privata Accreditata,dichiarato in difesa del posto di lavoro in quanto i medicidell’Ospedalità Privata della Regione Campania hannoricevuto e stanno ricevendo personali lettere di preavvisodi licenziamento.Le parti datoriali, osserva in una nota il segretario dellaCimop Campania, dott. Pietro Ottomano, “hanno motiva-to tali azioni come conseguenti la pubblicazione da partedella Regione Campania del DCA.89 del 08/08/2016 doveé stabilito l’obbligo per le Case di Cura della sottoscrizionedei decreti commissariali entro il 30 settembre2016 (prorogato al 15 ottobre 2016) pena lasospensione temporanea del rappofto diaccreditamento con sospensione dei paga-menti che le Case di Cura contestano conconseguente volontà di non firmare tali decre-ti”.Per cui, osserva, “è appena il caso di rimarcareche le succitate tematiche, se non affrontatecon urgenza, com porteranno ulteriori graviconseguenze occupazionali”. Per tutti i lavo-ratori del Settore Ospedaliero PrivatoAccreditato, infatti, ogni “sofferenza” delbilancio aziendale si traduce inevitabil-mente nella richiesta di ammortizzatorisociali – nella migliore delle ipotesi – onell’avvio di procedure di licenzia-mento collettivo di conseguenza per icittadini/utenti si verifica l’interruzione di servizi

essenziali.“Tutto ciò a differenza di quanto avviene per i lavoratoridel settore pubblico, – conclude Ottomano – dove il ridi-mensionamento o la chiusura di una struttura produce (almassimo) il mutamento del luogo di lavoro”.La Cimop aveva chiesto al presidente della GiuntaRegionale la convocazione di un tavolo permanente dicrisi tra sindacati, associazioni datoriali e Regione.La motivazione si ritrova nella pubblicazione del DCA.89del 08/08/2016 e della volontà delle Case di Cura di nonsottoscrivere i decreti commissariali, come annunciato dalsegretario regionale della Cimop Campania, PietroOttomano (foto), che ha indirizzato una missiva al mini-stro della Salute Beatrice Lorenzin e al presidente dellaRegione Campania Vincenzo De Luca. “Politica e gestionedella sanità accreditata – secondo Ottomano – vengono

condotte senza alcun riguardo alla soddisfazionedella richiesta ed alla salvaguardia del posto di

lavoro. Ci uniamo quindi alle altre sigle sinda-cali nel dichiarare lo stato di agitazione dellacategoria. Queste tematiche, se non affron-tate con urgenza, comporteranno ulteriorigravi conseguenze occupazionali”.Secondo Ottomano tutti i lavoratori delSettore Ospedaliero Privato Accreditatosono portatori sani della cosiddetta “soffe-

renza del bilancio aziendale”, che ha comeappendice la volontà delle case di cura dinon sottoscrivere i decreti commissariali,sia per la parte normativa che per la parteeconomico finanziaria.

cimop, Stato di agitazione e proceduradi raFFreddamento e conciLiazione

La sezione Regionale Campaniadella Cimop, Confederazione Italianadei Medici della Ospedalità Privata, éin stato di agitazione della categoriain difesa del posto di lavoro in quan-to i medici dell’Ospedalità Privatadella Regione Campania hanno rice-vuto e stanno ricevendo personalilettere di preavviso di licenziamento.

Pur mantenendo lo stato di agitazio-ne della categoria revoca la propriaadesione allo sciopero regionale di24 ore dei lavoratori della SanitàPrivata previsto per il 17 ottobre, acui inizialmente aveva aderito.”Nel pieno rispetto del diritto di curadei cittadini utenti si é deciso di revo-care lo sciopero – osserva il segreta-

rio regionale Pietro Ottomano – . Nelcontempo non avendo ottenuto l’an-nullamento delle procedure di mobi-lità avverso i lavoratori la CimopCampania si riserva di mettere suc-cessivamente in atto tutte le neces-sarie azioni in difesa del posto dilavoro”.

perchè la revoca dell’adesione allo sciopero di 24 ore

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DALLE REGIONI

Calabria

E’ Mohammad Alkilani (specialista chirurgo a Reggio Calabria) ilnuovo segretario della Cimop Calabria, eletto per il triennio2016/2019 assieme ai nuovi vertici regionali in occasione dell’as-semblea regionalepresieduta daGiuseppe Musolino,Co ordinatore Regio -nale protempore. Per acclamazione eall’unanimità vengonoeletti 3 Consiglieri e 1delegato nazionali.Alkilani Mohammad,Delegato Nazionale;Garramone MicheleMaria; e CorradoPasquali, DelegatoNazionale.

Il nuovo Esecutivo Regionale è cosìcomposto: Segretario Regionale,Dott. Alkilani Mohammad; ViceSegretario Regionale, GarramoneMichele; segretarioAmministrativo, Corrado Pasquale.Del collegio dei revisori dei contifanno parte: Calafiore Giovanni,Presidente; Giacalone Maria Stellae Falcomatà Marco. Sono stati infi-ne nominati i 3 probiviri e designa-to il relativo Presidente: IdottaRosario, Presidente. Foti Antonio eAnghelone Serena.

Da sinistra, il nuovo segretarioregionale Cimop Mohammad

Alkilani, il segretario nazionaleCarmela De Rango e Giuseppe

Musolino, coordinatore protempore.In basso, alcuni partecipanti all’assemblea costitutiva della sezione

Calabria della Cimop

eLetti i nuovi vertici regionaLi cimopin carica Fino aL 2019: aLkiLani Segretario

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RINNOVO DEL CCNL

ora il clima è costruttivopiattaForma, iL nuovo round

Sulla nuova piattaforma contrattuale il botta e rispo-sta tra Cimop e Aris si è articolato in modo vivace ecostruttivo. Ecco i passaggi maggiormente salienti.

Secondo Aris l’avvio della nuova tornata contrattuale perle strutture associate deve tenere in massima considera-zione l’attuale evoluzione della politica sanitaria delnostro paese che hanno condotto - e stanno tuttora con-ducendo - buona parte delle realtà in una profonda crisieconomico-finanziaria. In particolare le nuove regole inmateria di rappresentanza sindacale (a gennaio 2014 fufirmato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil il Testo Unicosulla rappresentanza e l’introduzione di una regolamenta-zione contrattuale, legittimando alla trattativa negozialesolamente le Organizzazioni Sindacali che abbiano acqui-sito un sufficiente grado di rappresentatività). Altro puntobasilare la regionalizzazione: l’avvento della devolutioncon la riforma costituzionale del 2001, che ha decentratole competenze ed i capitoli di spesa alle ragioni in materiadi sanità, ha enfatizzato al massimo la non nuova proble-matica della regionalizzazione dei contratti di lavoro. Alterzo punto la inadeguatezza delle remunerazione delleprestazioni accanto al deficit sanitario.PROPOSTE ARISLe linee guida partono dall'attribuzione ai medici dellaqualifica dirigenziale ed inquadramento degli stessi nel-l'unico ruolo della Dirigenza medica; dal recepimento delTU sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014; dal raffor-zamento del modello di relazioni sindacali su due livelli;dalla definizione dei minimi tabellari a livello nazionale epotenziamento della contrattazione di secondo livello; daaggiornamento e armonizzazione delle varie disposizionicontrattuali con le normative di riferimento succedutesinel tempo; dalla regolamentazione di alcuni importantiistituti che allo stato non sono oggetto dell'articolato con-trattuale; dall'incremento della flessibilità del lavoro edintroduzione di ulteriori e più specifiche disposizioni con-trattuali; dall'introduzione di principi utili al rafforza-

mento del senso di appartenenza ed alla lotta contro l’as-senteismo e le microassenze.LA REPLICA DELLA CIMOP Si parte dalla complessità della rappresentanza sindacale,che e una delle piu articolate dell’intero universo giusla-voristico, nonche delle meno definibili, proprio per la suastretta attinenza al dato “politico” del “sentirsi rappresen-tati” da parte dei lavoratori. Secondo la Cimop l’interoimpianto del TU non e pensato per il sindacato professio-nale, ed anche i dirigenti ne restano fuori. Cio comporta ildisinteresse della Cimop ad una adesione allo stesso.D’altra parte, al fine di definire la rappresentativita,sarebbe invece utile una stretta collaborazione tra Cimope parti datoriali, entrambe consapevoli di essere in pos-sesso degli strumenti e dei dati utili per verificare la rap-presentativita. Manifesta perplessità sull’adibizione adaltre mansioni e ricollocabilita, e si chiede quindi, a cosaAris allude quando parla di “Mansioni inferiori”, perchenon esistono mansioni, ma incarichi. Sara, invece, utiledefinire gli eventuali spostamenti dei medici in altrireparti, sempre salvaguardando la propria specialita.ORARIO DI LAVORO E FERIECimop osserva che da quanto espresso si intende che ilDirigente potra essere libero di determinare il proprioorario di lavoro in eccesso, e non sara retribuito per que-sto, ma anche in difetto, e non subira decurtazione perquesto. Ma, se questo e l’intento, potrebbe andar bene e cisi aspetta l’eliminazione dei cartellini come per i veri diri-genti. Sulle Ferie (art. 18) chiede di capire l’intento diquanto scritto ma concorda nel regolamentare anche que-sto istituto. Disco verde su cessazione del rapporto perlimiti di eta (art. 28); trattamento retributivo (artt. 37 ess.). Mentre ulteriori chiarimenti sono richiesti per laretribuzione di risultato (art. 61); la previdenza integrati-va (artt. 54 e ss.) con gli articoli che vanno rivisti alla lucedella riforma della previdenza integrativa, entrata in vigo-re nel 2007.

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RINNOVO DEL CCNL

Ipunti di contatto nella nuova piattaforma contrattuale,lo stato dell'arte rispetto alle trattative, le nuove stra-tegie della Cimop legate alla primizia di avere per la

prima volta un segretario donna, e le interlocuzioni trariflessi del job's act nel comparto e le soluzioni alla crisioccupazionale nella sanità privata. Sono solo alcune dellequestioni al centro dell'agenda di Cimop e Aris, snocciola-te in questa conversazione dall'avv. Giovanni Costantino,Capo delegazione dell'Associazione Religiosa IstitutiSocio-Sanitari.Aris e Cimop: più i punti di contatto o le diversevisioni nella nuova piattaforma contrattuale?

“Più i punti di contatto. Il nuovo contratto deve finalmenteadeguare l’inquadramento normativo dei medici dellecase di cura con quello dei medici dirigenti del SSN.L’introduzione della dirigenza, che i medici hanno semprevisto con sospetto, comincia ad accreditarsi quale neces-sità ineludibile anche per la controparte sindacale, soprat-tutto al fine di assecondare l’obiettivo – che per Cimop eAris è diventato primario - di estendere anche ai medicidelle case di cura l’equiparazione dei titoli e dei servizirispetto ai medici del SSN ed ai medici degli ospedali clas-sificati.Restano divergenze riguardo le modalità di introduzionedella qualificazione dirigenziale: in particolare si discutesulla libera recedibilità, la durata degli incarichi e la lororevocabilità. Sono tuttavia convinto che non sarà difficilegiungere ad un’intesa che rispetti obiettivi ed esigenzetanto della parte datoriale che di quella sindacale”.Quale lo stato dell’arte rispetto alle trattative?

“Il vero nodo è appunto quello di disciplinare la dirigenza

medica; risolta quella spinosa questione, il resto dell’arti-colato contrattuale potrà essere riscritto velocemente,anche perché non ho ravvisato insuperabili divergenzeall’interno delle due piattaforme”.Quanto può incidere la figura del nuovo segreta-rio Cimop, con la primizia di essere per la primavolta una donna, nell’economia complessiva siadel contratto sia dell’intero comparto?

“Da 25 anni (che è il tempo da cui partecipo alle trattativeper il rinnovo dei contratti collettivi della sanità privata),Cimop ha sempre potuto contare su una leadership salda,competente e sensibile alle necessità dei propri iscritti,oltre che rispettosa delle esigenze delle strutture sanitarie.La dottoressa Carmela De Rango non fa eccezione: tantianni di incontri sul tavolo nazionale e su diversi tavoliaziendali mi hanno permesso di apprezzarne la professio-nalità e la capacità di mediazione, doti non comuni ecomunque essenziali per chi svolge un simile incarico.Sono sicuro che l’intero movimento beneficerà del lavorodel nuovo segretario, che ha sviluppato la sua esperienzamedica nell’ambito di una importante struttura sanitaria equindi potrà costituire un solido anello di collegamentotra i medici che lavorano in piccole case di cura e quelli cheinvece operano in strutture più grandi ed evolute”.Quali esiti ha avuto il job’s act nella sanità e comepotrà intrecciarsi con il futuro nel breve e medioperiodo?

“In generale, l’importanza che il job's act attribuisce allacontrattazione collettiva potrebbe essere il più importantedei cambiamenti. I contratti collettivi stanno infatti diven-tando ancor di più la fonte principale del rapporto di lavo-

come nasce la nuovapartnership cimop-aris

La verSione di coStantino

di Francesco De Palo

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ro, in alcuni casi addirittura superiore alla legge stessa.Molte delle principali norme del jobs act pongono infatticome normativa di riferimento quella della contrattazionecollettiva e solo nel caso in cui il contratto collettivo nondisciplini l’istituto interverranno i parametri legali. Quindinon ci si trova di fronte ad una mera possibilità di deroga,bensì ad un vero esempio di autonomia normativa”.Tre ricette per tentare di ovviare alla crisi occupa-zionale nella sanità privata.

“La dirigenza, la retribuzione per obiettivi e la riduzionedel costo del lavoro. Senza dubbio la minore rigidità delrapporto di lavoro favorirà la scelta imprenditoriale dioptare per il lavoro subordinato in luogo di quello liberoprofessionale. Il secondo elemento potrebbe essere costi-tuito dalla scelta contrattuale di aumentare la percentualedi retribuzione legata ai risultati conseguiti (sia dal singolomedico che dalla struttura) rispetto alla retribuzionetabellare. Infine, è necessaria l’introduzione di leggi chepossano assicurare per lungo tempo un effettivo conteni-mento del costo del lavoro, che continua ad essere troppoelevato e quindi non sopportabile, soprattutto nelleRegioni più in difficoltà”.

Come intrecciare esigenze dei lavoratori e proget-

tualità governativa?

“Se per “progettualità governativa” si intende l’obiettivodell’Esecutivo di aumentare il numero di occupati, l’in-treccio non sarà difficile; se invece si intende un ulteriorecontenimento dei costi, soprattutto a scapito del settoresanitario e socio assistenziale privato, allora non sarà pos-sibile alcuna condivisione. Dopo un decennio è arrivato ilmomento di provvedimenti che rilancino seriamente l’e-conomia; occorre che si decida finalmente di abbandonarela politica dei tagli e dei finanziamenti orizzontali, e dioptare per la valorizzazione dei progetti virtuosi”.

Giovanni Costantino e Carmela De Rango nel-l’ultimo incontro, al termine del quale è statosottoscritto il comunicato congiunto (a destra)

Le delegazioni ARIS e CIMOP si sono incontrate il 6 dicembre per con-frontarsi, in prospettiva della riapertura del tavolo negoziale che por-terà alla sottoscrizione del nuovo ccnl, sulle rispettive piattaforme con-trattuali. Le parti hanno concordemente individuato, quali questionipregiudiziali per poi avviare il confronto:‐ la definizione di un accordo sui criteri di rappresentatività;‐ l’applicazione dell’accordo nazionale del 2009 in tutte le Regioni cheancora non vi hanno provveduto.In particolare, le parti si sono date atto che l'accordo sulla rappresenta-tività dovrà essere finalizzato non all’automatica adesione al TestoUnico del 2014,ma a favorire l’armonizzazione tra la contrattazionenazionale e quella decentrata, riducendo quindi la frammentazione trai due livelli e garantendo nel contempo una più immediata applicazionedel ccnl. La parti hanno altresì convenuto che la previsione di un con-tratto collettivo applicabile su tutto il territorio nazionale potrebbe rap-presentare una valida soluzione per garantire l'immediata e generaliz-zata attuazione della regolamentazione contrattuale superando le cri-ticità connesse ad una diversificata applicazione condizionata ad unintervento regionale.Le parti hanno quindi deciso si rivedersi a breve termine per le conside-razioni definitive in merito ai suddetti aspetti e per avviare l'analisi det-tagliata delle reciproche piattaforme.

---------------Nella stessa giornata, 6 dicembre 2016, alle ore 15, la delegazione

CIMOP ha incontrato la delegazione AIOP al fine di continuare le ipotesidi piattaforma da condividere per il rinnovo del ccnl medici in sanità pri-vata.La riunione è stata impegnativa. AIOP ha posto alcuni temi di loro inte-resse e che sono stati: conferma prevalentemente del tempo pieno maanche del tempo definito, impegno da parte dei medici all'esclusività dirapporto ovviamente solo per il tempo pieno. Hanno Confermato l'inte-resse a mantenere e incrementare Caimop. Si è poi toccato il tema dellaflessibilità e del welfare. Cimop si è posta disponibile ad accogliere tuttele proposte AIOP.Ha però chiesto una concretizzazione di quanto espres-so in modo da valutare meglio l'ipotesi di regole che dovrebbero gover-nate l'attività del medico.La delegazione Cimop ha chiuso entrambi gli incontri abbiamo infor-mando le associazioni datoriali che quanto emerso nei due incontrisarebbe stato oggetto di discussione nel prossimo CDN Cimop del17dicembre pv. Sarà il CDN a valute gli orientamenti Cimop in merito alle proposte AIOP-ARIS.

nuovi incontri con aris e aiopULTIMORA

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“Riteniamo di poter tessere, assiemealla nuova dirigenza di Cimop, unatela positiva nell'interesse dei medi-

ci”. Così il dottor Emmanuel Miraglia capodelegazione Aiop che in questa conversazionecon il Notiziario Cimop ragiona a 360 gradisulle evoluzioni della piattaforma contrattuale,evidenziandone analiticamente i pro e i con-tro.Piattaforma contrattuale: quali i pro e icontro secondo Aiop?

“Certamente non siamo d'accordo su alcunevalutazioni di carattere normativo che riteniamo esseresuperate dal tempo. Ovvero, l'organizzazione che imma-giniamo nel mondo del lavoro per i medici si attesta su unlivello molto più alto rispetto all'offerta presente nellapiattaforma. Per cui si parla della possibilità di assegnareuna dirigenza, punto su cui siamo allineati. Ma nell'ulti-mo incontro contrattuale abbiamo espresso parere nega-tivo: ora siamo aperti per riconoscerne gli sviluppi. E vor-remmo che, parallelamente alla crescita dal punto di vistadella qualificazione come dirigenti, vi fosse anche un'au-tonomia oggettiva nella sfera dell'organizzazione deireparti ospedalieri”.Con quali interventi, entrando nel merito?

“Essi dovrebbero diventare il braccio destro delle direzio-ni sanitarie nei confronti della qualità della prestazione,

della professionalità del medico, dei rapporti con ilpaziente. Per cui il nuovo contratto dovrebbe prevedereun innalzamento della professione del medico”.E circa i valori economici?

“Si tratta di un aspetto che andrà valutato assieme: inquesta fase primordiale delle trattative non siamo ingrado di vedere quale possa essere la giusta misura di unariqualificazione economica del rapporto. Ma taluni aspet-ti che prevedono delle quantificazioni economiche corre-late ad una valutazione normativa, come gli istituti delleferie, dei permessi, dell'aggiornamento professionale,vanno pesati insieme ad una maggiore flessibilità in sensopositivo. Ovvero coinvolgendo il medico e non solo ildatore di lavoro nell'organizzazione con la direzione sani-taria. Per cui la contrapposizione non sarà tra medico che

aiop: “con cimopuna tela positivaa favore dei medici”

La verSione di miragLia

di Francesco De Palo

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lavora nella struttura privata e la proprietà/amministra-zione, bensì ripartendo da un coinvolgimento effettivocirca i programmi portati avanti dalla direzione sanitaria.Certamente sempre medico/dipendente, o collaboratoredella casa di cura, ma con un ruolo di trascinatore perraggiungere gli obiettivi che vengono prefissati dalle isti-tuzioni assieme alle associazioni di categoria”.Quale lo stato dell'interlocuzione con altre realtà,come Cimop e Aris?

“Oggi come Aiop abbiamo preso una posizione, per giun-gere al rinnovo contrattuale con le altre organizzazionisindacali, mediche e non, autonoma da Aris. Questo per-ché nell'ultima tornata contrattuale siamo rimasti spiaz-zati da fughe in avanti che nella firma del contratto daparte dell'Aris: ciò non ha portato a buoni risultati. Tantoè vero che sia nel contratto dei non medici, che in quellodei medici l'Aris si è trovata spiazzata nell'applicazione.La realtà del mondo Aris non ha poi applicato i contrattiche pure erano stati firmati”.E per quanto riguarda la Cimop?

“Abbiamo sempre mantenuto un rapporto costante e didialogo. Riteniamo estremamente qualificata la nuovadirigenza che si è affermata da alcuni mesi per portareavanti un discorso di collaborazione nell'interesse deimedici. Per queste ragioni riteniamo, anche alla luce delconvegno di Brescia, di tessere assieme una tela positivaanche sotto il versante culturale e scientifico, perché adifferenza di altri contratti qui siamo in presenza di pro-fessionisti operanti in realtà importanti e significative dal

punto di vista della qualità del lavoro. Se in un reparto unprimario non mette una sua impronta sul personale, poinon potrà raggiungere gli obiettivi strategici in cima alleesigenze dell'ospedale privato nel quale lavora”.

Emanuel Miraglia. A sinistra, l’incontro tra ledelegazioni Aiop e Cimop del 6 dicembre

chi sono e cosa fanno aiop e aris, due delle più rappresentative sigle della sanità privata italiana?l´aiop, associazione italiana ospedalità Privata rappresenta 500 case di cura operanti su tutto il territorio nazionale conoltre 53.000 posti letto di cui 45.000 accreditati con il Servizio sanitario nazionale, 26 centri di riabilitazione con 2.000posti letto di cui 1.800 accreditati e 41 RSa con 2.800 posti letto tutti accreditati. aderisce a confindustria e all’uehP(union européenne hospitalisation privée). Presidente è il prof. gabriele Pelissero.l’aRiS, (associazione Religiosa istituti Socio-sanitari), è attiva in ambito nazionale da oltre quarant’anni e rappresentauna realtà di istituzioni particolarmente vasta e complessa, sia per le finalità che per l’eterogeneità delle attività. e’costituita da strutture sanitarie e socio-sanitarie che raggruppano le seguenti sezioni: 11 istituti di ricovero e cura acarattere scientifico, 19 ospedali classificati, 4 Presidi, 35 case di cura, 102 centri di riabilitazione, 24 Residenze sanitarieassistenziali ed ex-istituti psichiatrici, 35 enti confederati. le strutture aderenti all’associazione, rappresentano una rile-vante componente del mix pubblico-privato, operante senza fine di lucro, con un’offerta globale di assistenza socio-sani-taria sul territorio nazionale di circa 26.000 posti-letto di cui 15000 circa dell’area ospedaliera (istituti di ricovero e curaa carattere scientifico, ospedali classificati, presidi e case di cura) e di circa 11.000 posti-letto dell’area extraospedaliera(centri di riabilitazione, residenze sanitarie assistenziali, altre strutture). circa 10.000 sono inoltre gli assistiti dell’areasemiresidenziale ed ambulatoriale in carico ai centri di riabilitazione ed alle residenze sanitarie assistenziali. Presidenteè fratel Mario Bonora.

aiop e ariS, un piccoLo impero da 80miLa poSti Letto

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e continuano a chiamarle equeiL nodo deLLe retribuzioni

di Carmela De RangoSegretario nazionale Cimop

Sono iniziate le trattative per il rinnovo del CCNL e ovviamente si deve anche parlare di retribuzione. Si è già iniziato adanalizzare quali sono le possibili soluzioni. Ma quale sarà la futura tipologia di retribuzione a cui vogliamo puntare?

Parlando con i colleghi della sanità privata si è compreso che vi è volontà di rifarsi alla retribuzione dei medici dirigenti pub-blici. Tuttavia il nostro interlocutore non è il Ministero, non è l’Aran, non sono le Regioni, bensì le strutture private, e per essele associazioni datoriali: AIOP, ARIS e FdG. E’ con loro che dobbiamo confrontarci anche per l’aspetto retributivo. La maggior

parte delle aziende sanitarie private sono accreditate con il SSN. Di fatto svolgono un servizio pubblico e noi, pertanto, svol-giamo una funzione pubblica. Il Cittadino ormai può scegliere tra pubblico e privato indifferentemente. Allora noi tutti ci chie-diamo perché mai, se le prestazioni erogate dalle aziende sanitarie pubbliche sono le stesse rispetto a quelle erogate dalleaziende sanitarie private, le retribuzioni dei medici, invece, sono diverse? E perché, ancora, i titoli di carriera acquisiti lavo-

rando in aziende sanitarie private non sono uguali a quelli maturati nel settore pubblico? Dobbiamo rispondere a questedomande!!! Tratteremo tutti questi argomenti nei prossimi numeri del nostro giornale. In questo numero vogliamo intantolimitarci a “fotografare” i tabellari economici dei medici che lavorano nelle diverse realtà: pubblico, privato e classificato. Iniziamo con le tabelle di retribuzione dei Dirigenti Pubblici.

tabella 1

tabella 2

tabella 3

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La rappresentanza sindacale CIMOP presso il CentroCardiologico Monzino di Milano è nata alla vigilia di Nataledel 2011 con un compito iniziale preciso, quello di introdur-re il riposo obbligatorio successivo ad un turno di 12 ore diguardia, fino ad allora contra-stato da Direzione Sanitaria,Direzione Generale eDirigenza Medica. La nascita della RSM è stataseguita e supportata daCarmela De Rango, segretarioCimop Lombardia.Da allora il cammino è statolungo e particolarmentenumerosi sono stati gliargomenti di confronto conla Direzione aziendale, ma lacollaborazione instauratacon il nuovo Responsabiledelle Risorse Umane, dr.Daniele Piacentini, al qualevanno riconosciuti schiettez-za e correttezza nei rapporticon la neonata RSM, ha por-tato diversi frutti. Il 2015 vede l’addio al CCMdel dr. Piacentini, che prose-gue il suo percorso professio-nale, ed al quale vanno innostri auguri e ringraziamenti per il lavoro svolto insieme.Purtroppo al cambio di guardia alla Direzione del Personale

segue un periodo di quasi 1 anno caratterizzato da unainterruzione del lavoro di collaborazione con la RSM. Iltavolo di confronto con il nuovo Responsabile delle RisorseUmane IEO-CCM, il dr Massimo Pietracaprina (proveniente

dal gruppo Humanitas) ,riprenderà dopo il rinnovodelle cariche sindacali dellaRSM del Marzo 2016. Le elezioni della RSM CCM-CIMOP confermano i colle-ghi dr. Paolo Barbier (cardio-logo) ed il dr. MaurzioRoberto (cardiochirurgo),rappresentanti uscenti delprecedente triennio, mentreil collega anestesista dr. LucaSalvi decide di non prosegui-

re l’attività sindacale. A Luca vanno i ringraziamenti dellaRSM CCM-CIMOP e di tutto il Consiglio CIMOP Lombardia ein particolare del segretario, Carmela De Rango, per il pre-zioso lavoro svolto con grande impegno personale nel corsodi questi ultimi 3 anni trascorsi assieme. “Luca Salvi, Paolo Barbier e Maurizio Roberto rappresenta-no per Cimop un esempio da seguire - dice Carmela DeRango segretario nazionale Cimop - Hanno dato prova dicome persone impegnate come loro siano riuscite a porta-re avanti un’intensa attività sindacale nel rispetto dello sta-tuto e delle regole Cimop. Tutte le decisioni sono statepuntualmente oggetto di confronto con la segreteria

regionale, così come previsto dallo statuto. A loro vanno iringraziamenti di Cimop”.

daL 2011 Senza SoSta: La rSm deLLa cimopneL centro cardioLogico monzino di miLano

Lombardia

Paolo Barbier

Le cifre contenute nella tabella 1 sono tuttora l’espressioneeconomica indicativa del CCNL della Sanità Pubblica che dal2009 subisce il blocco contrattuale compreso anche quellodell’IVC. Alla formazione dello stipendio vanno consideratein aggiunta altre 2 voci economiche variabili previste dalCCNL: Retribuzione di Risultato (variabile da azienda adazienda in funzione dei fondi assegnati, è comunque una voce“pesante”) e le RAR (Risorse aggiuntive Regionali variabileda regione a regione per la Lombardia nel 2015 circa 3000euro annui lordi per dirigente area sanitariaFarmacisti+Medici).Passiamo alla Sanità Privata (è il nostro contratto CIMOP).Le cifre contenute nella tabella 2 sono aggiornate all’accor-

do ponte economico del 2009. In alcune realtà del centro edel sud Italia l’accordo ponte non è stato applicato e quindi imedici di tali realtà locali potrebbero non riconoscere i lorostipendi (che saranno ovviamente più bassi).Nella tabella 3, la retribuzione dei medici che lavorano inOspedali Classificati.Come è agevole osservare le cifre sono molto più simili aitabellari del pubblico. Per completezza d’informazione, ripor-tamo i tabellari vigenti nelle aziende dove è stato discusso,approvato e applicato un contratto integrativo aziendale(CIA). Iniziamo con il CIA di FondazionePoliambulanza-Istituto Ospedaliero di Brescia. Inquesto contratto aziendale è stato modificato l’inquadramen-

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to dei medici che, da assistenti, aiuti e primari, sono stati inquadrati tutti come dirigenti. Le cifre contenute nella tabella 4 si sovrappongono a quelle degli ospedali classificati e sono molto vicine a quelle dei diri-genti pubblici. Questo contratto contiene, inoltre, alcuni benefit e il riconoscimento economico delle ore eccedenti.Riportiamo la retribuzione del CIA di Montecatone Rehabilitation Institute SPA di Imola. Anche qui (tabella 5) è

stato modificato l’inquadramento dei medici con il passaggio alla dirigenza. Infine riportiamo la retribuzione definita nel CIA dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). Anche in questo caso (tabella 6) lo status giuridico è stato modificato e tutti si medici sono dirigenti.In aggiunta al tabellareanche in IEO sono previste ulteriori voci economiche legate alla libera professione di equipe, che portano ulteriore retribu-zione anche se variabile in base alle specialità.Con deliberazione del Consiglio Regionale della regione Piemonte, su proposta della Giunta, la Casa di cura "OspedaleCottolengo" è stata riconosciuta Presidio; l'organizzazione funzionale dell'Ospedale Cottolengo di Torino si è pertanto dovutaadeguata a quella di un ospedale di diretta gestione pubblica e pertanto è stato necessario istituire la dirigenza medica unica.

Si è pertanto applicato il Protocollo d'intesa (allegato 2 al CCNL vigente) sottoscritto tra ARIS e CIMOP per gli I.R.C.C.S. e iPresidi equiparati ex art. 26 del DPR 761/1979 che modifica ed integra il CCNL del personale medico dipendente da Case diCura, I.R.C.C.S., Presidi e Centri di Riabilitazione. A decorrere dal 10 gennaio 2007 presso il Presidio Sanitario "OspedaleCottolengo" è stata istituita la dirigenza medica unica. I medici, a seguito di specifico accordo integrativo sottoscritto dallaRSM Cimop il 20 febbraio 2007, percepiscono delle le quote aggiuntive al contratto base pari a 400 (316 per il tempo definito)euro al mese per 12 mesi per tutti indistintamente più un conguaglio nel mese di giugno in relazione all'attività ambulatorialedi circa 477.62 (377,12 per il tempo definto) euro per 13 mensilità. Quindi mensilmente viene erogata complessivamente unaretribuzione aggiuntiva di 1142,42 euro per il tempo pieno.

tabella 4

tabella 6

tabella 5

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TUTELA LEGALE

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un medico, posto in naspi (stato di disoccupazione a seguitodi licenziamento collettivo) e percettore della relativa inden-

nità, può svolgere attività libero professionale, senza incorrere insanzioni?

È bene innanzitutto premettere la definizione di Naspi: si tratta diuna prestazione economica, istituita dal 1° maggio 2015, che sosti-tuisce l’indennità di disoccupazione denominata AssicurazioneSociale per l’Impiego (ASpI). È una prestazione a domanda, eroga-ta a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involon-tariamente l'occupazione, per gli eventi di disoccupazione che siverificano dal 1° maggio 2015. Il problema posto, ossia la incompa-tibilità tra l’indennità Naspi e lavoro autonomo risale a vecchiadata, quando ancora vigeva il regime della DisoccupazioneSpeciale, ma è stata recentemente rivista e regolamentata dal JobsAct. L'art. 10 del D.Lgs 4 marzo 2015 n. 22 (altrimenti detto JobsAct) recita:Art. 10 Compatibilità con lo svolgimento di attività lavorativa informa autonoma o di impresa individuale. Il lavoratore che duran-te il periodo in cui percepisce la NASPI intraprenda un'attività lavo-rativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava unreddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dellostato di disoccupazione, deve informare l'INPS entro un mese dal-l'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuo che prevede ditrarne. La NASPI è ridotta di un importo pari all'80 per cento delreddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente trala data di inizio dell'attività e la data in cui termina il periodo digodimento dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno. Lariduzione di cui al periodo precedente è ricalcolata d'ufficio almomento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Illavoratore esentato dall'obbligo di presentazione della dichiarazio-ne dei redditi è tenuto a presentare all'INPS un'apposita autodi-chiarazione concernente il reddito ricavato dall'attività' lavorativaautonoma o di impresa individuale entro il 31 marzo dell'anno suc-cessivo. Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiarazioneil lavoratore è tenuto a restituire la NASPI percepita dalla data diinizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale.Con circolare 94 del maggio 2015 l'Inps, per quanto riguarda, spe-cificatamente, il lavoro autonomo, ha stabilito:2.10.b Lavoro autonomoIn caso di svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, diimpresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddi-to inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato didisoccupazione, il soggetto beneficiario deve informare l'INPSentro un mese dall'inizio dell’attività, o entro un mese dalladomanda di NASPI se l’attività era preesistente, dichiarando il red-dito annuo che prevede di trarre da tale attività. In tal caso l'inden-

nità NASPI è ridotta di un importo pari all'80 per cento dei del red-dito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra ladata di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se ante-cedente, la fine dell'anno. La riduzione di cui al periodo precedenteè ricalcolata d'ufficio al momento della presentazione della dichia-razione dei redditi. Nei casi di esenzione dall'obbligo di presenta-zione della dichiarazione dei redditi, il beneficiario è tenuto a pre-sentare all’INPS un'apposita autodichiarazione concernente il red-dito ricavato dall'attività lavorativa entro il 31 marzo dell’annosuccessivo. Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiara-zione il lavoratore è tenuto a restituir la NASPI percepita dalla datadi inizio dell'attività lavorativa in argomento. Qualora nel corso delperiodo di godimento delle indennità il lavoratore, per qualsiasimotivo, ritenesse di dover modificare il reddito dichiarato, dovràpresentare una nuova dichiarazione “a montante” cioè comprensi-va del reddito precedentemente dichiarato e delle variazioni amaggiorazione o a diminuzione. In tal caso si procederà a rideter-minare, dalla data della nuova dichiarazione, l’importo della trat-tenuta sull’intero reddito diminuito delle quote già eventualmenterecuperate.2.12 Decadenza dalla prestazioneIl beneficiario decade dalla fruizione della NASPI, con effetto dalverificarsi dell’evento interruttivo, nei seguenti casi:... omissis ...c) inizio di un'attività lavorativa in forma autonomasenza provvedere alla comunicazione di cui all’articolo 10 delD.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22.

la direzione sanitaria chiede alla RSM (rappresentanza sinda-cale medica) un incontro per "ottimizzare" la turnistica di

guardia, in seguito alle note conseguenze della normativa euro-pea in materia di riposi e turnistica, ma chiede di stipulare unaccordo aziendale che preveda pause inferiori a quelle stabilitedal contratto collettivo cimop. la RSM chiede se può sottoscrive-re un accordo in tal senso (nella fattispecie l’azienda ha chiestodi ridurre la pausa tra turni a sole 6 ore).

Al di là delle questioni giuridiche legate alla ammissibilità di accor-di aziendali che modifichino in peius le condizioni stabilite dal con-tratto collettivo, è bene chiarire che, proprio perché Cimop haconcordato a livello nazionale determinate condizioni, La RSMdeve contrattare con l'azienda tenendo come "Faro" il contrattocollettivo, che, nella fattispecie, prevede non meno di 9 ore diriposo tra un turno e l'altro e un numero massimo di cinque guar-die al mese. Pertanto è bene che la RSM rigetti richieste aziendaliche peggiorino le condizioni dei medici (in generale) e le condizioniche faticosamente il sindacato Cimop ha “conquistato” a livellonazionale.

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