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Business Atlas 2017 a cura di Camera di Commercio Italiana in Albania Scheda paese ALBANIA

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Business Atlas

2017

a cura di

Camera di Commercio Italiana in Albania

Scheda paese

ALBANIA

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Dati macroeconomici

anno 2016

Fonte: FMI (World Economic Outlook); INSTAT Albania; Ministero delle Finanze; UNCTADSTAT Nota bene: i dati sugli investimenti esteri da e verso il Paese sono riferiti all’anno 2015

Reddito Pro-capite € 3.803

Tasso di inflazione % 2,2

Tasso disoccupazione % 14,2

Tasso di variazione del PIL % 3,4

Previsione di crescita PIL per il 2016 % 3,7

Totale import mld € 4,28

Totale export mld € 1,79

Saldo Bilancia Commerciale mld € -2,49

Totale import da Italia mld € 1,25

Totale export verso Italia mld € 0,98

Saldo interscambio con l’Italia mld € -0,27

Investimenti esteri mld € 1,11

Investimenti all’estero mld € 0,04

Investimenti italiani mld € 0,24

Investimenti in Italia mld € N.D.

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CARATTERISTICHE DEL PAESE

Fuso orario: (rispetto all’Italia) 0Superfi cie: 28.748 kmqPopolazione: 2.893.005Comunità italiana: 1.574 (iscritti AIRE)Capitale: Tirana (800.986)Città principali: Fier (315.012), Elbasan (301.397), Durazzo (276.191), Korça (224.165), Scutari (218.523), Valona (183.100)Moneta: lek (ALL) Tasso di cambio1: 1 €=135,774 ALL Lingua: AlbaneseReligioni principali: Musulmani (84,4%); Ortodossi (8,7%); Cattolici (6,2%); altri (0,7%)Ordinamento dello Stato: Repubblica Parlamentare in cui il potere legislativo è affi dato al Parlamento unicamerale, composto da 140 membri eletti ogni 4 anni in base a un sistema proporzionale. Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento, con un mandato di 5 anni, rinnovabile una sola volta Suddivisione amministrativa: nel corso del 2015 è stata messa in atto la nuova riforma amministrativo-territoriale, approvata dal Parlamento albanese nel 2014. La nuova suddivisione prevede 12 circoscrizioni (Berat, Dibër, Durazzo, Elba-san, Fier, Gjirokastër, Korçë, Kukës, Lezha, Scutari, Tirana, Valona) suddivise in 61 Comuni. Le Unità del Governo locale sono autonome e gestite dai rispettivi Consigli comunali, eletti direttamente dai cittadini nelle elezioni locali del 21 Giugno 2015. Il Governo albanese ha dato la massima priorità alla riforma territoriale, come un’iniziativa importante che contribuirà negli obiettivi strategici del Governo al miglioramento dei servizi off erti ai cittadini albanesi

QUADRO DELL’ECONOMIAQuadro macroeconomico2 L’Albania è pronta a sviluppare un’economia di mercato fun-zionale. Negli ultimi 2 anni è stato raggiunto un notevole progresso per quanto riguarda il miglioramento della stabi-lità macroeconomica e le prospettive del futuro sembrano ottimistiche. In ogni modo, le sfi de da dover aff rontare rimangono grandi. Sono necessari ulteriori sforzi al fi ne di sostenere il consolidamento fi scale, migliorare il business environment e risolvere defi nitivamente il problema dell’e-conomia sommersa.Secondo quanto aff ermano i rapporti periodici della Com-missione UE, la crescita economica dell’Albania sta prose-guendo in modo graduale, sulla scia dei consumi familiari e degli investimenti privati. Il PIL del paese aumenterà dal 3,4% per l’anno 2016 al 3,7% del 2017, fi no a raggiungere il 4% nel 2018. Bruxelles prevede tra l’altro che, nei prossi-mi due anni, il miglioramento del mercato del lavoro e forti affl ussi di IDE, sosterranno i consumi e gli investimenti delle imprese. Aumenteranno i consumi privati, dal 2,5% nel 2016 al 3% nel 2017 e al 3,3% nel 2018. Inoltre, l’Unione europea si attende anche un calo del tasso di disoccupazio-ne, dal 14,2 % del 2016 ad almeno 13,4% fi no al 2018. Ci sarà inoltre, una riduzione del defi cit e del debito pubblico, anche se l’impegno del governo albanese per il risanamento potrebbe essere messo alla prova dalla conclusione del pro-

gramma con il Fondo Monetario e dalle elezioni politiche del 18 giugno 2017. Entro il 2020, il ministero albanese delle Finanze prevede di ridurre il tasso del debito pubblico, al di sotto della quota del 60% del PIL. Alla fi ne del 2017 il tasso del debito dovrebbe attestarsi al 69,5%, ossia di 2,1 punti percentuali in meno rispetto al 2016. Nei prossimi tre anni, la progressiva riduzione del debito dovrebbe essere più ag-gressiva, in modo che nel 2020 si attesti a 59,6%. Il Governo albanese prevede inoltre che per ridurre di circa 10 punti il tasso del debito, occorrerebbe una restrittiva politica di bi-lancio e un miglioramento della situazione economica. Le statistiche preliminari del ministero delle Finanze indicano la riduzione del debito a 71%, nel dicembre 2016, a fronte del record storico di 72,7% registrato nell’anno precedente. La strategia di gestione delle fi nanze pubbliche prevedeva l’estinzione degli obblighi arretrati entro l’anno 2015 e una ulteriore riduzione graduale del livello del debito del 2016 e in seguito. Il rapporto tra il debito ottenuto dal mercato interno e il debito estero non ha subito delle modifi che ra-dicali durante l’anno 2016. Il debito interno comporta circa il 52,7% dello stock del debito. Per quanto riguarda i rischi

Albania Tirana

1 Fonte: Banca d’Italia. Tasso di cambio al 6 aprile 2017 2 Fonte: Istituto di Statistica (www.instat.gov.al); Banca dí Albania (www.bankofalbania.org); Ministero delle Finanze (http://www.fi nanca.gov.al); UE; Banca Mondiale (http://www.worldbank.org/en/country/Albania); FMI

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invece, la Commissione ribadisce che l’aumento delle insicu-rezze politiche legate alle elezioni parlamentari del giugno 2017 potrebbe danneggiare il consumo e gli investimenti, mentre la riforma nel sistema giudiziario potrebbe miglio-rare l’ambiente del business e stimolare il potenziale della crescita economica. Il Board Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha concluso le ultime due revisioni del pro-gramma economico con l’Albania, sostenuto da un accordo esteso del meccanismo del Fondo (EFF). Le autorità albanesi hanno attuato le riforme strutturali, mostrando volontà nell’attuazione del programma. Le priorità delle autorità nel periodo post programma devono continuare a seguire il consolidamento fiscale anche nel 2017, in modo da poter ridurre il debito pubblico fino al 60% del PIL, fino alla fine del 2019. La strategia del con-solidamento deve essere concentrata nell’estensione della base imponibile dei contribuenti e nel miglioramento della riscossione delle tasse. La strategia è ambiziosa e richiederà un grande impegno politico. Le autorità hanno fatto pro-gresso nel rafforzamento delle istituzioni tributarie, mentre ulteriori riforme sosterranno la riduzione dei rischi fiscali e creeranno uno spazio fiscale per delle spese di qualità. Per di più, il miglioramento della gestione degli investimenti pubblici e il trattamento dei progetti arretrati rafforzerebbe ulteriormente la fiducia del governo nell’ambito del budget a medio termine. Per quanto riguarda la competitività del paese nel mercato estero, vengono segnalati dei problemi. Tale andamento, secondo il FMI, non positivo, è dovuto alle debolezze di carattere strutturale che hanno rallentato gli investimenti privati e danneggiato la produzione. Il calo dei prezzi delle materie prime ha danneggiato le esportazioni, in un momento in cui quest’ultime rimangono focalizzate in settori che hanno un valore aggiunto abbastanza ridotto. Uno dei settori principali dove si è concentrato il commer-cio estero dell’Albania è quello del tessile e delle calzature che realmente, secondo il FMI, non è fonte di una crescita economica sostenibile. In modo da poter preservare la com-petitività e di incoraggiare gli investimenti in prodotti che abbiano un significativo valore aggiunto, si ha la necessità di riforme strutturali, bisogna colmare le lacune infrastrutturali e migliorare le capacità professionali. Nel frattempo, secondo i dati diffusi dalla Banca d’Albania, alla fine del 2016, gli IDE hanno superato per la prima volta, l’ammontare di 5 miliardi di euro. Si tratta del totale degli investimenti realizzati sin dall’anno 1990. Al primo posto con il maggiore volume si trova la Grecia, con il 25% del totale. Le imprese greche sono presenti principalmente nel settore bancario e in quello della telefonia mobile. Al secondo e terzo posto l’Olanda e il Cana-da, rispettivamente con 14 e 13% del totale, grazie a grossi investimenti nel settore dell’energia elettrica e del petrolio. L’Italia, nonostante sia al primo posto per il numero delle aziende operanti sul mercato albanese, si trova al quarto posto per il volume degli investimenti, con l’11% del totale, a causa della presenza principalmente di piccole e medie im-prese. L’export di calzature made in Albania ha registrato un forte incremento durante il 2016. Le esportazioni di calzature hanno rappresentato nel 2016 il 20% della struttura com-

plessiva del made in Albania, compensando in qualche modo il drastico calo delle vendite all’estero del petrolio e dei mine-rali, che hanno sofferto dei bassi prezzi sui mercati internazio-nali. A prescindere dal fatto che il terzo trimestre del 2016 è risultato avere avuto una soddisfacente crescita economica, il consumo sembra non aver prospettato lo stesso ottimismo. Secondo i dati pubblicati da INSTAT, il consumo finale della popolazione, nel terzo trimestre del 2016, ha segnato una crescita annua di 1,65%, ben lontano dall’estensione di 3,1% dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche rispetto al secondo trimestre c’è un notevole rallentamento. Dopo essere sceso durante il primo semestre 2016, a livelli negativi per la prima volta nell’ultima decade, il consumo è notevolmente migliorato nei periodi trimestrali successivi. Tuttavia, più che una estensione reale, il consumo ha prospettato la formaliz-zazione dell’economia, visto che la sua estensione ha coin-ciso con l’azione contro l’economia sommersa intrapresa dal governo albanese nel 2015. Tale formalizzazione è stata poi riflessa anche nel secondo trimestre 2016, quando a seguito dei valori negativi del 2015, il consumo è cresciuto a 4,09 %. Per quanto concerne l’impiego, invece, il tasso della disoc-cupazione alla fine dell’anno 2016 è sceso a 14,2%, il più basso livello sin dal 2013. Secondo quanto viene riportato nell’ultimo sondaggio dell’INSTAT sulla forza lavorativa, il tasso della disoccupazione per la popolazione al di sopra dei 15 anni è sceso dello 0,5 punti percentuali alla fine del quar-to trimestre del 2016. Nel frattempo però, per la popolazione in età lavorativa appartenente all’intervallo d’età tra 15-64 anni, la disoccupazione risulta più elevata, a 14,5%, in calo però rispetto al precedente periodo trimestrale del 2016.

Principali settori produttivi I principali settori produttivi in Albania attualmente sono: il settore agricolo; l’industria (principalmente quella legge-ra guidata dal comparto moda); il commercio e i servizi. Il settore dei servizi in Albania è abbastanza giovane, ma con una forte dinamica di sviluppo. Secondo la Banca d’Albania, il settore dei servizi ha proseguito a guidare l’estensione dell’attività economica dell’Albania durante l’anno 2016. La crescita del settore si è tradotta in un contributo di circa 2,36 punti percentuali nel PIL del paese, riflettendo le dinamiche positive dei principali comparti dei servizi. Il valore aggiunto del settore ha segnato un incremento annuo del 5,1% nel secondo trimestre 2016, un ritmo più alto rispetto all’incre-mento annuo del precedente periodo trimestrale (3,7%) e al tasso medio storico dell’aumento dei servizi (2,8%). I due principali servizi verso cui si sono orientati anche gli investimenti importanti, sono la telecomunicazione e l’in-termediazione finanziaria. Negli ultimi anni anche il ruolo dell’industria è incrementato notevolmente, occupando cir-ca il 14,2% dell’economia del Paese. Tale incremento si deve principalmente alla crescita dell’industria dell’estrazione del petrolio che durante l’anno 2016 però, ha notevolmente ri-sentito del calo dei prezzi nei mercati internazionali. L’Albania offre importanti opportunità nel settore agricolo, grazie al suo clima favorevole e al basso costo della forza la-voro rurale. Grazie all’uso di metodi tradizionali, la frutta, le

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verdure, la carne e i prodotti caseari albanesi sono coltivati con pochissimi additivi artifi ciali, prodotti chimici o pestici-di. L’Albania è così in grado di diventare uno dei principali produttori mondiali ed esportatore di alimenti biologici di qualità, destinati ai mercati regionali ed europei. Con la ra-tifi ca nel 2009 dell’Accordo di stabilizzazione e associazione sottoscritto il 12 Giugno 2006, l’Albania sta ora applicando le regole e gli standard europei applicati al settore agricolo. La produzione tessile e l’abbigliamento sono la principale fonte di occupazione nel settore manifatturiero. L’export di calzature made in Albania ha registrato un forte incremento durante il 2016. I dati dell’Istituto delle statistiche albanese INSTAT rilevano che fi no alla fi ne del 2016, l’ammontare delle vendite all’estero è salito di circa 20%, per un totale circa 357 mln/€. Le esportazioni di calzature hanno rap-presentato nel 2016 il 20% della struttura complessiva del made in Albania, compensando in qualche modo il drastico calo delle vendite all’estero di petrolio e minerali, che hanno soff erto dei bassi prezzi sui mercati internazionali.Un altro settore in forte crescita è quello del turismo. Tale comparto è disciplinato dalla nuova L.93/2015, entrata in vigore nell’Agosto del 2015, la quale ha anche abolito la precedente L.9734 del 14/05/2007. La Legge defi nisce le re-gole per quanto riguarda lo sviluppo del turismo, il sostegno verso gli investitori, defi nisce i criteri operativi relativi al tu-rismo e le attività connesse, ecc. Nell’ambito di investimenti fi nalizzati allo sviluppo del turismo, lo Stato può assumere anche un ruolo attivo, tramite collaborazioni con enti privati in partenariati pubblico-privato, mediante la detenzione di azioni/quote in imprese turistiche, mettendo a disposizione degli investitori privati beni immobili statali e le infrastruttu-re di sostegno. A tale scopo, il Consiglio dei Ministri, dietro proposta del Ministro del Turismo, approva l’elenco dei beni immobili statali disponibili per progetti di investimento, in zone destinate allo sviluppo del turismo. Gli investitori pos-sono sfruttare questi beni per un periodo non superiore ai 99 anni, con contratti simbolici di solo 1 euro. Nel caso in cui l’investitore ottiene lo status di “Investitore Strategico”, ai sensi della normativa sugli investimenti strategici, il Con-siglio dei Ministri può decidere di trasferire la proprietà dei beni statali a questi investitori privati, a condizione di portare a termine l’investimento. Inoltre, le imprese che off rono servizi ricettivi (alberghi, motel, ostelli, camping, bed and breakfast, centri curativi) devono presentare domanda per il rilascio del certifi cato di categoria, entro 30 giorni dalla registrazione presso il Centro Nazionale del Business. Il certifi cato è valido per un periodo di 4 anni e alla fi nalizzazione del processo di classifi cazione, è automaticamente registrabile presso il Registro Centrale del Turismo, il quale è tenuto da un dipartimento presso il Ministero del Turismo. L’Albania è il Paese più dinamico in Europa per quanto ri-guarda l’energia rinnovabile. L’attuale Governo considera questo tipo d’investimento come prioritario per lo sviluppo del Paese. A lungo termine, l’obiettivo del Governo è quello di posizionare l’Albania come una delle principali economie orientate verso il rinnovabile. L’Albania ha un potenziale

eolico non sfruttato, in particolare lungo la costa adriatica. Attualmente, ci sono già diversi investitori nazionali e stra-nieri licenziati che esplorano la produzione di energia eolica in Albania. Le risorse idriche sono tra le più importanti risorse naturali dell’Albania. Otto grandi fi umi, alimentati da centi-naia di piccoli fi umi e torrenti, attraversano il Paese. L’altezza media del territorio idrografi co dell’Albania è di circa 700 m sul livello del mare. L’Albania ha un enorme potenziale di energia idroelettrica, di cui solo il 35% del potenziale è attualmente utilizzato. Secondo i Dati dell’Ente regolatore dell’Energia elettrica (ERE), 38 piccole centrali hanno iniziato a produrre durante il 2016, arrivando a 138, a fronte di 100 centrali esistenti fi no al 2015. L’Albania è ricca principalmente di cromo, rame e nichel. Attualmente, le attività estrattive sono interamente svolte da società private albanesi ed estere tramite concessioni rilasciate dal Governo stesso. Il Paese è dotato di buone risorse petrolifere. Per quanto riguarda il settore del gas, grande importanza riveste il progetto svizzero-norvegese-tedesco TAP (Trans Adriatic Pipeline, un metanodotto di 520 km destinato a collegare la Grecia all’Italia passando per l’Albania, tra-sportando gas naturale dall’Azerbaigian), considerato da Tirana fondamentale per assicurare al Paese la disponibilità di gas necessaria al mercato locale. Il costo del progetto è stimato in circa € 1,5 miliardi, con una capacità di trasporto di circa 10 miliardi di metri cubi annui e con la possibilità di espandersi successivamente fi no a 20 miliardi di metri cubi. Il gasdotto, alimentato con gas proveniente dall’Iran, che giungerebbe a Salonicco attraverso la Turchia, benefi -cerà anche del sostegno dell’UE, nell’ambito dell’iniziativa “Trans-European Energy Networks” (TEN-E). Possibili siner-gie potrebbero essere attuate tra il progetto TAP e il progetto per la costruzione di un rigassifi catore nella zona di Fier e di una condotta sottomarina per l’Italia. La ditta italiana del gas, “Snam”, investirà circa 270 milioni di euro per il gasdotto Trans-adriatico (TAP). Tali investimenti sono stati previsti nel piano 2017-2021 della società. “Snam” è una delle imprese azionarie più grandi del gasdotto TAP, nella misura di 20% assieme alla “Socar” e la “British Petroleum”. In totale, la ditta investirà circa 5 miliardi di euro nei prossimi cinque anni e 4,7 miliardi saranno destinati all’ulteriore sviluppo della rete del gas in Italia.

Infrastrutture e trasporti3

L’Albania possiede circa 18.000 km di strade, di cui 7.450 km sono considerate come “strade principali”. A prescindere dal fatto che il Governo continua a eff ettuare degli investi-menti considerevoli per il miglioramento dell’infrastruttura stradale, tuttora alcuni grandi tratti stradali sono in via di costruzione e con una segnaletica che lascia desiderare. L’attuale Governo considera l’infrastruttura del Paese come una delle sue priorità e uno dei principali obiettivi per lo svi-luppo economico del Paese. Il precedente Governo di centro destra ha realizzato dei grandi investimenti nell’infrastrut-

3 Fonte: http://www.arrsh.gov.al/; Ministero dei Trasporti; UE ( pro-gress report on Albania 2015).

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tura stradale, però a oggi il Paese affronta una situazione in cui l’impatto di tali investimenti è stato inferiore alle aspettative, le opere sono state realizzate al di fuori degli standard tecnici e manca quasi del tutto la manutenzione. L’obiettivo principale è quello di realizzare, il prima possi-bile, il processo d’integrazione del sistema dei trasporti, la costituzione di un mercato integrato tra l’infrastruttura stradale, quella marittima e aerea. In tale ambito, il nuovo Piano nazionale del trasporto prevede la conclusione dei lavori per la costruzione della rete nazionale delle strade, includendo arterie strategiche come il Corridoio Verde (au-tostrada Nord – Sud) e il Corridoio azzurro (autostrada Nord – Sud), dando massima priorità alla conclusione dei lavori negli assi che portano verso i nuovi centri amministrativi del Paese, in base alla recente suddivisione territoriale. Par-ticolare interesse verrà mostrato verso il collegamento con la rete stradale della regione dei Balcani. Il By Pass di Fier – autostrada interurbana tra la città di Fier e Levan, della lunghezza di circa 22 km, per un valore to-tale di circa € 60 milioni finanziati dalla BERS e dalla BEI. Il Bypass di Fier fa parte dell’importante corridoio Nord – Sud (Lushnje – Valona). La ditta che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione è l’italiana Serenissima S.p.A.Il By Pass di Valona – collega l’autostrada Levan – Valona con la strada nazionale costiera Valona – Saranda, per una lunghezza di circa 29 km. Il progetto è stato finanziato dalla Delegazione della Commissione europea, per un valore di € 1,7 milioni. Per la costruzione del segmento, hanno finan-ziato la BERS 18 milioni di euro, la BEI 18 milioni di euro e la Commissione europea 17 milioni di euro, per un totale di 53 milioni di euro. La ditta che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione è l’italiana Serenissima S.p.A.L’Albania possiede circa 9.800 km di strade secondarie e locali, di cui gran parte sono di carattere comunale. Alla fine di quest’anno, è prevista la conclusione del progetto di nove anni della Banca Mondiale, dal valore di 368 milioni di dollari americani per il miglioramento di queste strade. Nel settembre del 2016, è stata altresì resa possibile la sti-pula dell’accordo per il finanziamento dei progetti relativi allo sviluppo integrato urbano e turistico, dal valore di 63,8 milioni di euro. Inoltre, nel 2018 è previsto anche l’avvio dei lavori per la co-struzione dell’autostrada dei Balcani Nis – Pristina che colle-ga l’Albania alla Serbia. L’autostrada sarà inoltre la principale linea di trasporto nei Balcani occidentali. La realizzazione del progetto ammonta a circa 80 milioni di euro ed è una delle priorità della Commissione europea nella regione. È previsto inoltre, il collegamento della Turchia con i Paesi dell’Unione europea. L’autostrada Nis-Pristina si collegherà anche al cor-ridoio IV che passa dalla Bulgaria in Romania, per collegarsi in seguito al corridoio 10 e 6, Skopje– Pristina, ma anche con la strada 2B che collega Sarajevo al porto di Valona in Albania.La rete ferroviaria albanese fa parte della principale rete re-gionale del trasporto ferroviario e ha una lunghezza di circa 420 km, con altri 200 km di linee secondarie. Essa parte dalla città di Durazzo e procede verso tre direzioni:

Nord - verso la città di Scutari, Sud - verso la città di Valona, Est - verso la città turistica di Pogradec, con possibilità di ul-teriore collegamento strategico con le ferrovie macedoni. A causa della mancanza di investimenti nel settore del traspor-to ferroviario, il servizio trasporto dei cittadini non riesce a competere con quello automobilistico e non rispecchia ade-guatamente lo sviluppo che del Paese degli ultimi anni. A ogni modo, l’attuale governo prevede la rivitalizzazione degli assi: Durazzo-Elbasan-Përrenjas e Lin- Pogradec, in modo da poterli mettere a disposizione sia del sistema economico del Paese che attualmente sfrutta solo una piccola parte dell’in-tera rete ferroviaria, ma anche al servizio dei cittadini.Per quanto concerne l’infrastruttura portuale, nel 2013 è terminata la costruzione del terminal passeggeri di Duraz-zo, che attualmente opera al pieno delle sue capacità. È in corso d’opera la ristrutturazione delle calate 7 e 8, grazie a un cofinanziamento della BERS, della BEI, del Governo al-banese e del Consiglio d’Europa, per un valore pari a circa € 40 milioni, progetto che si dovrebbe concludere entro il 2017. Per quanto riguarda il Porto di Valona, invece, è stato stipulato un contratto per la ristrutturazione dell’infrastrut-tura e della superstruttura portuale, con un finanziamento della Cooperazione italiana, per un valore approssimativo di € 15,3 milioni. Nel porto di Saranda sono terminati i lavori per la costruzione della calata destinata alle navi da diporto, mentre nel Porto di Shengjin si è già conclusa l’attuazione di due progetti: il primo è un IPA 2008 “Il miglioramento del settore marittimo albanese, la riabilitazione del porto di Shengjin” per un valore di circa € 3,6 milioni e il secondo progetto è quello dell’escavazione e approfondimento del fondale del bacino, tramite un finanziamento del governo albanese, dal valore approssimativo di € 1 milione. In merito al trasporto aereo, nel 2004 il Governo albanese ha firmato il contratto di concessione per venti anni al Consor-zio tedesco-americano (TIA) per la gestione dell’aeroporto internazionale di Rinas. Inaugurato il nuovo aeroporto nel 2007, il consorzio ha da allora realizzato la costruzione di due nuovi terminal (merci e passeggeri). Grazie alle nuove strutture l’aeroporto ha registrato un incremento del numero dei passeggeri e delle merci. Non ci sono stati invece pro-gressi in merito alla costruzione di altri aeroporti minori nel Paese. La costruzione dell’aeroporto di Kukes si è conclusa nel 2010, e nonostante abbia tutti i requisiti di un aeroporto internazionale della categoria C, non veniva utilizzato a cau-sa dell’esclusiva concessa al concessionario dell’Aeroporto di Rinas. L’aeroporto di Kukes sarebbe in grado di soddisfare interamente le necessità del traffico tra Prizren, Gjakove,Tro-poje, Has, Kukës, Puke, ecc. Nell’ottobre del 2016, Tirana International Airport (TIA), ha comunicato ufficialmente che la “China Everbright Limited”, una società internazionale di investimenti, ha acquisito il 100% del capitale azionario di TIA. Da segnalare inoltre, che dal 2010 è attivo un finanzia-mento Twinning tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e l’Aviazione Civile albanese, finanziato con fondi del programma IPA - Albania 2008. Il progetto, del valore di un milione di euro, prevede l’assistenza all’aggiornamento del quadro normativo albanese di riferimento per adeguarlo alla

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normativa UE in materia, oltre alla formazione specialistica del personale dell’Autorità dell’Aviazione civile albanese at-traverso corsi teorici e training on the job eff ettuati dal per-sonale dell’ENAC.

Commercio esteroTotale import: mld/€ 4,28Totale export: mld/€ 1,79 Principali prodotti importati (%): alimentari, be-vande, tabacco (17,33), minerali, combustibili, energia elettrica (8,6); materiali edili e metalli (13,12); attrezzature e pezzi di ricambio (22,61); Tessile/calzature .Principali prodotti esportati (%): alimentari (10,41); minerali, combustibili, energia elettrica (19,12); tessile/calzature (43,78); materiale edile e metalli (13,1).Principali partner commercialiPaesi Clienti (%): Italia (74,41); Spagna (4,48); Turchia (1,57); Grecia (6,24); Germania (4,64); Cina (4,17); Malta (4,49).Paesi Fornitori (%): Italia (44,7); Grecia (12,04); Cina (13,4); Germania (14,49); Turchia (12,04); Francia (2,81); Russia (2,67); Svizzera (1,67).

Interscambio con l’Italia4 Saldo commerciale: mld/€ -0,27Principali prodotti importati dall’Italia (mld/€):prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (0,3); coke e prodotti petroliferi raffi nati (0,2); prodotti alimentari, be-vande e tabacco (0,2).Principali prodotti esportati in Italia (mld/€): prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (0,63); prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (0,07); metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (0,09).

Investimenti esteri (principali Paesi)Paesi di provenienza: Italia, Grecia, Germania, Austria, Turchia, Regno Unito, USA, ecc.

Investimenti esteri (principali settori)Verso il Paese: quasi la metà degli investimenti sono concentrati nell’industria mineraria (soprattutto petrolio ma anche altri minerali come il cromo) e nel settore banca-rio; segue l’industria manifatturiera a cui l’attuale governo ha dato maggiore priorità, vedendolo come il comparto con più potenzialità per l’incremento di nuovi posti di lavoro. Anche il settore dell’energia, con particolare riguardo verso quella rinnovabile, raccoglie un interesse crescente da parte degli investitori esteri. ll settore da rendere più attrattivo è quello agricolo, il quale è diventato parte delle strategie di sviluppo del Governo attuale.Italiani verso il Paese: oggi l’economia albanese off re notevoli prospettive per le imprese italiane, soprattutto nel settore energetico (3 mld/€ di investimenti italiani nel settore). L’Albania è dotata, infatti, di un enorme poten-ziale idroelettrico, stimato in 2000-2500 MW. Un’ulteriore opportunità per le imprese italiane potrebbe derivare dalla

realizzazione del tratto albanese del Trans Adriatic Pipeline (TAP), che prevede la costruzione di un gasdotto destinato al trasporto del gas azero del giacimento dello Shaz Deniz alle coste italiane attraverso la Grecia e, per l’appunto, l’Al-bania. Altri settori di interesse in un’ottica di medio perio-do sono l’agricoltura, ancora molto rilevante in termini di occupazione e il turismo, che presenta grandi potenzialità se verranno ben sfruttate le aree ancora non interessate dallo sfrenato sviluppo edilizio verifi catosi negli ultimi anni sulle coste albanesi. Negli ultimi anni si nota un particolare interesse degli investitori italiani nel settore moda, princi-palmente nella produzione di abbigliamento e calzature, nonché nel settore del call center, cresciuto notevolmente negli ultimi anni.

ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI5

Regolamentazione degli scambiGli scambi sono regolamentati dal Codice doganale alba-nese. La Direzione generale delle dogane è l’Istituzione preposta all’attività doga nale. La legislazione albanese è in linea con la normativa europea, in base alla quale la nomenclatura della merce cambia ogni anno secondo le richie ste della WTO e degli Accordi di Libero Scambio. Le dogane albanesi utilizzano l’Automatic System for Custom Data (ASYCUDA), un metodo che consente procedure più veloci e trasparenti. L’Albania è inoltre membro della World Customs Organization dall’agosto del 1992, della Con-venzione di Johannesburg sul soste gno reciproco in materia doganale e della Convenzione di Nairobi sulla prevenzione delle violazioni delle regole doganali. L’Albania fa parte inoltre dell’Accordo di Libero Scambio dell’Europa Centrale (CEFTA 2006) insieme alla FYROM (ex Repubblica jugoslava della Macedonia), Montenegro, Kosovo, Moldavia, Croazia, Serbia e Bosnia Erzegovina. L’accordo è conforme alle nor-me e procedure della WTO e dell’UE. Nel Dicembre 2009, l’Albania ha fi rmato anche un accordo di libero scambio con l’Associazione europea di libero scambio (EFTA) entrato in vigore per le parti il 1.11.2010.L’Albania e l’UE hanno iniziato ad applicare l’accordo di libero scambio dal 1° dicembre 2006. Secondo questo accordo, l’Albania e l’UE hanno stabilito un approccio asimmetrico con riferimento all’apertura del mercato per i prodotti in-dustriali e agricoli. Da parte sua l’UE garantisce una rapida apertura del suo mercato ai prodotti industriali e agricoli provenienti dall’Albania. L’Albania ha abolito interamente i dazi doganali sui prodotti industriali, nonché su di un nume-ro molto limitato di prodotti sensibili di maggior consumo. Per questi ultimi prodotti, i dazi doganali sono stati ridotti del 20% del tariff ario MFN (Most Favorite Nation) e a par-tire dal 1 dicembre del 2010, i dazi sono pari a zero. L’UE ha eliminato tutti i dazi doganali sui prodotti industriali e sulla maggior parte dei prodotti agricoli, esclusi alcuni particolari prodotti come lo zucchero (che ha quote personalizzate), prodotti agricoli freschi trasformati, (per i quali l’UE conti-

4 Fonte: ISTAT (gennaio-dicembre 2016)5 Fonte: Direzione Generale delle Dogane

Page 8: 2017 - CCIAccia.al/wp-content/uploads/2017/09/Albania_2017-2.pdfimprese. Aumenteranno i consumi privati, dal 2,5% nel 2016 al 3% nel 2017 e al 3,3% nel 2018. Inoltre, l’Unione europea

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nua ad applicare un regime combinato di importazione) e alcuni tipi di pesci d’acqua dolce o pesce in scatola. Tutta-via, nel perseguimento della dichiarazione della Comunità Europea sulle misure commerciali eccezionali, all’Albania è concesso il diritto di sfruttare i benefici preferenziali in mate-ria di esportazioni, quali risultanti dall’accordo interinale sul libero scambio e dal regolamento CE n. 2007/2000. In base a questo regolamento, i dazi doganali sui prodotti agricoli esportati allo stato naturale saranno interamente aboliti da parte dell’ UE. Ciò implica che l’Albania possa beneficiare di un regime più liberale degli scambi.Il nuovo Codice doganale è entrato in vigore il 1 Gennaio 2015 assieme alle rispettive direttive per la sua attuazione, in ottemperanza all’acquis, per una vasta gamma di que-stioni e procedure. Il Codice è stato di nuovo modificato durante il mese di Marzo 2015, in modo da definire il fun-zionamento dei duty-free shops. Dal mese di Maggio 2015, le regole sull’orgine nell’ambito dell’Accordo di Stabilizza-zione e Associazione (MSA) fanno riferimento alla Conven-zione Regionale sulle Regole Preferenziali dell’Origine Pan-Euro-Med. Inoltre, la parte della legislazione che è entrata in vigore il 26 Agosto 2015, definisce il pagamento di una tariffa di scansione sulle singole dichiarazioni doganali. L’articolo 33 del MSA impedisce l’applicazione di obblighi doganali per le importazioni e le esportazioni, oppure di tariffe che hanno gli stessi effetti nel commercio tra la Comunità europea e l’Albania. Alcune sezioni del nuovo Co-dice sono entrate in vigore già dal 6.09.2014, mentre alcuni restanti articoli entreranno in vigore il1.06.2017. Inoltre, l’Albania è parte del nuovo accordo di libero scam-bio, diversamente conosciuto come TFA, oppure come l’ac-cordo di agevolazione del commercio. Questo nuovo accor-do commerciale globale intende incentivare le esportazioni per almeno 1 trilione di dollari. L’accordo di agevolazione del commercio dovrebbe avere un impatto notevole nel commercio globale, in particolar modo tra i paesi poveri, in quanto porta alla standardizzazione delle procedure doga-nali, riducendo notevolmente i tempi, i costi e le burocrazie nel processo di passaggio delle merci in vari valichi fron-talieri. Il TFA è considerato come storico da parte del WTO (World Trade Organization), in quanto è il primo accordo multilaterale in 21 anni. Tra i firmatari sono l’UE, Gli USA, la Cina e il Giappone.Sdoganamento e documenti di importazione: il Paese gode di un accesso preferenziale al mercato UE, beneficiando di agevolazioni fiscali sulle esportazioni. In data 12/06/2006, UE e Albania hanno firmato un accordo di stabilizzazione e associazione (ASA) e un ulteriore Inte-rim Agreement che consente la libera importazione delle merci dai Paesi UE. L’Interim Agreement è entrato in vigore il 01/12/2006 e, in base alla nuova normativa, l’83% dei prodotti industriali importati in Albania dai Paesi UE è esen-tato dalle tasse doganali. Per il restante 17% (idrocarburi, fertilizzanti, prodotti plastici, etc.) era prevista invece una graduale riduzione dei dazi in un periodo di cinque anni.Le tariffe doganali sono applicate su tutte le merci specificate nella nomenclatura basata sul Sistema Armonizzato e il loro

valore va dallo 0% al 15%. L’aliquota massima è applicata, a titolo esemplificativo e non esaustivo, su: tessuti, gioielli e alcuni prodotti alimentari. L’aliquota più bassa (0%) viene applicata principalmente per aiuti umanitari e apparecchia-ture per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti.Le tariffe doganali includono: a) tariffe e altri oneri normal-mente applicati sulle merci inserite nel sistema armoniz-zato; b) misure della tariffa preferenziale contenute negli accordi bilaterali o multilaterali che contengono la clausola della tariffa presenziale; c) misure di riduzione o annulla-mento di dazi doganali per l’importazione di determinate merci (Favorable Tariff Treatment); d) altre misure tariffarie previste nell’ambito della politica commerciale albanese.L’IVA sulle importazioni è pagata nel momento in cui le mer-ci entrano nel territorio albanese, ed è applicata nella misura del 20% sul valore dei prodotti più il trasporto e i pagamenti assicurativi fatti fino al momento dell’entrata nel territorio. Nel valore tassabile è incluso inoltre il pagamento di qual-siasi tassa di import-export effettuato fino a quel momento.Per i macchinari e gli equipaggiamenti importati per inve-stimenti nella produzione, costruzione, trasporto, teleco-municazioni e le importazioni per la Corporazione albanese dell’energia (KESH) si applica il differimento del pagamento dell’IVA. Tale sistema prevede il pagamento dell’IVA solo nel momento in cui viene presentata la dichiarazione IVA presso l’Ufficio tasse dove è registrato l’imprenditore, co-munque non oltre i 12 mesi. Il Ministero delle finanze può concedere un’ulteriore proroga, qualora la durata dell’inve-stimento superi i 12 mesi.Le esportazioni albanesi sono esenti da IVA. La dichiarazione di esportazione serve come prova dell’avvenuta esportazione. Per le procedure di importazione è necessario presentare presso le autorità doganali: la dichiarazione di esportazione (CMR), il certificato EUR 1 (se la merce è stata prodotta in Europa), la fattura che accompagna la merce, il codice fiscale dell’importatore, l’assicurazione della merce e del mezzo di trasporto, il certificato di trasporto, il certificato di qualità, ecc.Restrizione alle importazioni: ai sensi della L.10366/2010 e L.9981/2008 sull’Approvazione dei livelli della tariffa do-ganale, modificata, è vietata l’importazione di rifiuti urbani, melma delle acque reflue e rifiuti clinici.Importazioni temporanee: sotto tale regime le merci non albanesi destinate alla riesportazione non possono es-sere commercializzate, poiché godono dell’esenzione totale o parziale di ogni diritto doganale se non soggette a nes-suna variazione eccetto in caso di deprezzamento (periodo massimo di un anno). Il regime è consentito anche per: a) lavorazione attiva (regime a façon) per prodotti stranieri che subiscono trasformazioni nel territorio albanese senza essere sottoposti a tariffe doganali, eccetto per alcuni oneri amministrativi pertinenti la dogana, a condizione che tali prodotti risultino riesportati; b) lavorazione sotto il controllo doganale che permette l’importazione delle merci in Albania per operazioni che modificano la loro natura o il loro stato, senza il pagamento di dazi di importazione o altre misure di politica commerciale (i dazi saranno dovuti a prodotto finito e sdoganato); c) lavorazione passiva per merce albanese che

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può essere esportata temporaneamente per essere elaborata e successivamente reimportata con esenzione totale o par-ziale dei dazi doganali; d) regime di transito di merci e veicoli attraverso il territorio albanese è esente da qualsiasi dazio doganale, IVA e accise; e) regime di stoccaggio temporaneo con cui i prodotti assumono status di stoccaggio temporaneo dal momento in cui entrano negli uffi ci doganali fi no al mo-mento della loro destinazione fi nale. Tali merci sono tenute in speciali aree autoriz zate dalle autorità doganali.

Attività di investimento e insediamenti produttivi nel Paese Normativa sugli investimenti esteri: la L.10316/2010, ha modifi cato la L.7764/1993 sugli inve-stimenti esteri e, per la prima volta, prevede e riconosce le società di diritto europeo. La Legge prevede un nuovo tipo di tutela per gli investitori e gli investimenti esteri, denominata protezione statale speciale; la legge defi nisce che: a) non è necessaria nessuna autorizzazione preventiva in nessun settore per gli investimenti esteri; b) nessuna limitazione sulla percentuale di capitale straniero (è possibile detenere il 100% della società); c) gli investimenti esteri non possono essere espropriati o nazionalizzati né direttamente, né indi-rettamente, a eccezione di casi speciali di interesse pubblico previsti dalla legge; d) gli investitori stranieri hanno il diritto di trasferire dal territorio albanese qualsiasi risorsa fi nanzia-ria collegata agli investimenti; e) è applicato il trattamento più favorevole previsto dagli accordi internazionali; f) parità di trattamento per investitori locali e stranieri sia per quanto riguarda le attività e le strutture legali, che per l’applicazione del sistema fi scale. Tuttavia, sono previste delle eccezioni soprattutto per attività nel settore televisivo, servizi sanitari e legali. Ci sono anche delle limitazioni all’acquisto dei beni immobili: i terreni agricoli non possono, di massima, essere acquistati da stranieri ma possono essere affi ttati per un periodo di 99 anni; le proprietà commerciali possono essere acquistate ma solo se l’investimento proposto ha un valore di tre volte superiore al prezzo del terreno. Il sistema fi scale albanese non è in alcun modo discriminatorio nei confronti degli investitori stranieri. Allo stesso modo, la normativa concernente la disciplina degli appalti pubblici non fa alcuna distinzione tra società straniere e nazionali.Legislazione societaria: la L. 9901/2008 sulle imprese e le società commerciali defi nisce che è possibile costituire vari tipi di entità legali includendo quelle commerciali, so-cietà in nome collettivo, società in accomandita, società a responsabilità limitata e per azioni. Inoltre, è possibile costi-tuire una fi liale di una società straniera. La forma societaria più diff usa in Albania è la società a responsabilità limitata (sh.p.k.). Per costituire una s.r.l. (sh.p.k.), l’ammontare mini-mo del capitale sociale richiesto dalla legge è di ALL 100. Al fi ne di perseguire un modello di esemplifi cazione legislativo che concorra ad agevolare e incentivare la costituzione di nuove imprese, nel 2007 è stato costituito “Il Centro Nazio-nale di Registrazione” (QKR). Il costo di registrazione della società commerciale presso il QKR è di ALL 100. La persona giuridica acquisisce esistenza per l’ordinamento giuridico

albanese all’atto della registrazione presso il QKR. Legale rappresentante di una società albanese può essere anche un cittadino italiano. Anche tutto il capitale sociale può es-sere detenuto da un solo socio, sia esso italiano o albanese. Nell’ambito dell’ulteriore agevolazione delle procedure di registrazione di una nuova impresa, a partire dall’anno 2014, l’iscrizione presso il QKR comporta anche l’iscrizione automatica del nuovo soggetto sia presso l’Uffi cio Tasse, che presso l’Uffi cio del Lavoro. Nel Giugno del 2016 è entrato in vigore il nuovo Codice del Lavoro della Repubblica d’Albania, regolato dalla Legge n. 136/2015.

Brevetti e proprietà intellettuale La normativa sulla proprietà intellettuale nella Repubblica di Albania è disciplinata in particolare dalla Legge 9947 del 27/04/2008 “Sulla Proprietà Industriale” e della Legge 9380 del 28/04/2005 “Sul Diritto d’Autore e Diritti Connes-si”. L’Albania, inoltre, ha aderito a una serie di convenzioni e trattati internazionali istituiti sia per la tutela dei diritti d’autore, che per la tutela dei diritti di proprietà industriale. Le autorità pubbliche responsabili della tutela dei diritti di proprietà intellettuale sono l’Uffi cio per i Diritti d’Autore dello Stato Albanese (UDASA) e la Direzione Generale dei Brevetti e dei Marchi (DGMB). Nel 2003, il Governo alba-nese ha approvato una legge anti pirateria, Legge 9124 del 29/07/2003, che ha modifi cato la legge in vigore, Legge 8410 del 30.09.1998 “Sulle Radio Televisioni pubbliche e private” e ha imposto alle stazioni televisive di trasmettere solo i programmi che sono stati debitamente autorizzati a fi ni della radiodiff usione e trasmissione. La legge è riusci-ta a proibire la diff usione di fi lm e programmi pirati, però non si è espressa sulla programmazione televisiva via sa-tellite o via cavo. Al fi ne di colmare la lacuna normativa e regolamentare adeguatamente anche la radiodiff usione digitale, in data 28/05/2007, il Parlamento ha approvato la Legge 9742 “Sulle Trasmissioni Digitali”. Per quanto ri-guarda invece gli sviluppi normativi, l’Albania ha ratifi cato il 19/02/2007 l’Accordo dell’AIA del 1960 e ha ratifi cato nel 2000 l’Atto di Ginevra del 1999, concernente la registrazio-ne internazionale dei disegni e modelli industriali. Nel 2000 l’Albania ha ratifi cato l’Accordo di Marrakesh ed è entrata a far parte del TRIPS (Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale). Il Paese ha inoltre aderito all’Organizzazione Europea Brevetti e alla World Intellectual Patent Organization. Con la legge n. 10 del 14/02/2013 che ha modifi cato la legge n. 9947 del 27/04/2008 “Sulla Proprietà Industriale” è stato disposto un inasprimento delle sanzioni per le violazioni in tale materia.

Sistema fi scale6

Anno fi scale: 1 gennaio - 31 dicembre.Tassazione sulle attività d’impresa: la legge defi -nisce che tutte le imprese (albanesi o straniere) registrate a fi ni IVA sono soggette all’imposta sul reddito aziendale. I

6 La legislazione fi scale è affi data alla Direzione Generale delle Im-poste. Informazioni più dettagliate sulla normativa delle imposte sono disponibili sul www.tatime.gov.al

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soggetti residenti sono tassabili sull’intero reddito, mentre i non residenti sono tassati sul reddito prodotto in Albania. Una persona giuridica è considerata come residente in Al-bania se ha una struttura permanente (sede principale) o una sede per la reale gestione degli affari nel Paese. A par-tire dal 01/01/2014, l’aliquota d’imposta sul reddito per le grandi imprese è pari a 15%, mentre l’imposta semplificata sull’utile per le piccole imprese è stata sottoposta a ulteriori modifiche, a partire dal 01/01/2016. L’imposta semplificata sul reddito, applicabile ai piccoli imprenditori/piccole impre-se che realizzano un fatturato annuo lordo inferiore ad ALL 8 milioni (equivalente a circa € 57,100), include le seguenti aliquote: i) per un fatturato annuo lordo fino a ALL 5 milioni (equivalente a circa € 35,700), è previsto un pagamento d’imposta di ALL 0; ii) per un fatturato annuo lordo di ALL 5-8 milioni, l’aliquota prevista è di 5%. La base imponibile è determinata dalle risultanze del bilancio annuale d’esercizio e dalle scritture contabili a esso annesse. La tassa dovrà es-sere corrisposta in quattro rate: all’atto della registrazione o del rinnovo del certificato di registrazione, entro il 20 aprile; entro il 20 luglio; entro il 20 ottobre ed entro il 20 dicembre.Non sono soggetti a tassazione i dividendi distribuiti da so-cietà, consorzi o gruppi di società che abbiano sede legale o che gestiscano effettivamente la propria attività economica in Albania nel caso in cui esse siano soggetti passivi IVA e il soggetto beneficiante per quanto riguarda le società sia in possesso di non meno del 25% del pacchetto azionario o delle quote o del diritto di voto e, se consorzio, non meno del 25% del capitale sociale. Imposta sui redditi delle persone fisiche: tas-sazione progressiva sulla base delle seguenti aliquote per salari, stipendi e altre indennità annue derivanti da rapporti di lavoro: da ALL 0 a ALL 30,000 l’aliquota è dello 0%, da ALL 30,001 a ALL 130,000 l’aliquota è pari al 13%, men-tre per gli stipendi che superano i ALL 130,000, l’aliquota è del 23%. Sulla base delle modifiche apportate nel mese di marzo 2012, i contribuenti persone fisiche residenti in Alba-nia, che realizzano redditi imponibili in Albania e all’estero, per un valore superiore ad ALL 2 milioni (equivalenti a circa Euro 14,706) hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione annuale dei redditi presso l’amministrazione centrale entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di competenza. Tale dichiarazione dovrà essere effettuata anche dai contribuenti non residenti che realizzano redditi imponibili in Albania.Imposta sul valore aggiunto (VAT): a partire dal 01/01/2015 è entrata in vigore la nuova legge n.92/2014 sull’IVA. La legge n.7928 del 27/04/1995 e ogni direttiva o istruzione emanata per la sua attuazione è stata abolita. Ai sensi della nuova legge sull’IVA, il Ministero delle finanze ha emanato le rispettive direttive per l’attuazione della stessa, applicabile sulla vendita delle merci e dei servizi a un tasso standard del 20%. Sono soggetti passivi tutte le persone fisiche e giuridiche che effettuano forniture imponibili ed abbiano un fatturato annuo superiore a ALL 5,000,000 (equivalente a circa euro 36,765). Per le persone fisiche e giuridiche che operano nel settore dell’import/export, è ob-bligatorio essere registrati indipendentemente dall’ammon-

tare del fatturato annuo. L’IVA non si applica sulle esportazio-ni e sui servizi internazionali come per esempio il trasporto di merci e passeggeri. Nel gennaio 2013, il Governo albanese ha abolito l’IVA per circa 600 tipi di macchinari e attrezzature destinate agli investimenti del business nel Paese.In base della Decisione del Consiglio dei Ministri n. 953 del 29 dicembre 2014, sono state assoggettate al regime IVA le persone fisiche o giuridiche le quali esercitano una delle seguenti libere professioni: avvocato, notaio, medico, dentista, farmacista, infermiere, ostetrica, veterinario, ar-chitetto, ingegnere, medico di laboratorio, programmatore, economista, agronomo, revisore contabile, commercialista, perito immobiliare ecc., indipendentemente dal giro d’affari annuo. I soggetti passivi sono tenuti alla registrazione entro i primi quindici giorni dall’avvio dell’attività economica. In ogni ufficio distrettuale delle tasse opera un apposito uf-ficio per l’imposta sul valore aggiunto. Inoltre, la legge n. 92/2014 prevede che certe forniture di beni e / o servizi sono esenti da IVA, tra i quali: a) la fornitura di farmaci, dispositivi medici impiantabili attivi e dispositivi medici impiantabili; b) la fornitura di servizi medici per dentisti e odontotecnici nell’esercizio della loro professione; c) la fornitura di servizi da parte di associazioni autonome di persone, che svol-gono un’attività che è esente da IVA o in relazione ai quali non sono soggetti passivi, al fine di rendere ai loro membri i servizi direttamente necessari per l’esercizio di tale l’atti-vità, quando tali associazioni si limitano a esigere dai loro membri l’esatto rimborso della parte delle spese comuni, a condizione che questa esenzione non sia tale da provocare distorsioni della concorrenza; d) le operazioni di assicurazio-ne e di riassicurazione, comprese quelle effettuate dai me-diatori e dagli agenti di assicurazione; e) la concessione e la negoziazione di crediti nonché la gestione di crediti da parte chi li ha concessi; f) la negoziazione o qualsiasi negoziazione di garanzie di credito o qualunque altro titolo per il denaro e la gestione di garanzie di crediti da parte di chi ha con-cesso il credito; g) le operazioni, compresa la negoziazione, relative ad attività di scambio, di deposito e conti correnti, pagamenti, giroconti, ai debiti, agli assegni e ad altri stru-menti negoziabili, ad eccezione del recupero dei crediti; h) le operazioni, compresa la negoziazione, relative alla valuta, banconote o monete utilizzate quali mezzi di pagamento dalle banche, con l’eccezione di oggetti da collezione, vale a dire, monete d’oro, d’argento o altre monete metalliche e banconote che non sono normalmente utilizzate come mezzi di pagamento o monete di interesse numismatico; i) le operazioni, compresa la negoziazione ma non la gestione e la custodia, con le azioni, con le partecipazioni nelle società od associazioni, obbligazioni, ed altri titoli; j) la gestione di fondi speciali di investimento; k) le scommesse, le lotterie ed altri giochi d’azzardo; l) la fornitura di un edificio o di sue parti, e del terreno su cui sorge, oltre alla fornitura del processo di costruzione; m) la fornitura di terreni; n) la lo-cazione di beni immobili; p) la fornitura di servizi solo per la fase di esplorazione delle operazioni petrolifere, svolte da contraenti o subcontraenti, certificati come tali da parte dell’Agenzia Nazionale delle Risorse Naturali per quanto ri-

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guarda l’attuazione della fase di esplorazione, così come la fornitura di merci importate da parte dei contraenti per l’un l’altro o da subcontraenti per i loro contraenti.Per quanto riguarda l’importazione, sono esenti da IVA, tra l’altro, le seguenti operazioni: a) la reimportazione, da parte di chi li ha esportati, di beni nello stato in cui sono stati esportati, se i prodotti sono esenti da dazi doganali; b) l’importazione nei porti, dalle imprese di pesca marittima, di pesca allo stato naturale o dopo operazioni di conserva-zione per la commercializzazione, ma prima che vengano forniti; c) l’importazione di macchinari e attrezzature nei seguenti casi: (i) per la realizzazione dei contratti di investi-mento aventi un valore pari o superiore a 50 milioni di ALL (equivalente a circa euro 367,647); (ii) per la realizzazione dei contratti di investimento nel settore del perfeziona-mento attivo e dell’agroindustria, a prescindere dal valore dell’investimento; (iii) importazione di macchinari e attrez-zature dai soggetti che vengono assoggettati all’imposta semplificata sull’utile della piccola imprenditoria; d) le importazioni di beni e servizi impegnati nella realizzazione della fase di esplorazione delle operazioni petrolifere, svolte da contraenti o subcontraenti, certificati come tali da parte dell’Agenzia Nazionale delle Risorse Naturali.Secondo la legge n.92/2014, in determinate circostanze, le autorità fiscali possono rimborsare l’IVA. Così, il contribuente può chiedere il rimborso IVA se esistono entrambe le se-guenti condizioni: a) il contribuente abbia portato avanti il relativo importo come IVA a credito per tre mesi consecutivi; b) l’importo richiesto superi ALL 400.000 (circa euro 2.940). Ai fini del rimborso dell’IVA, il contribuente deve presentare una “richiesta di rimborso” alla Direzione Regionale delle Im-poste. Con la presentazione della richiesta, e le condizioni di rimborso siano soddisfatte, la Direzione Regionale delle Im-poste ha l’obbligo di verificare la situazione fiscale e appro-vare l’importo di rimborso entro 30 giorni per gli esportatori e 60 giorni per tutti gli altri contribuenti. Qualora ritenuto necessario da parte dell’amministrazione fiscale (sulla base dell’analisi del rischio), la Direzione Regionale delle Imposte può procedere ad una verifica fiscale del contribuente.La Legge n 8438 include le regole dettagliate sui Prezzi di Trasferimento. Queste regole sono in linea con le linee gui-da OCSE sui Prezzi di Trasferimento del 2010. Sono soggetti alle regole sui Prezzi di Trasferimento tutti i contribuenti che effettuano transazioni controllate transfrontaliere con parti correlate. In particolare, due persone sono considerate parti correlate, se uno di esse partecipa, direttamente o indiret-tamente, alla gestione, controllo o al capitale dell’altra, o la stessa persona/e partecipa/no direttamente o indirettamen-te, alla gestione, al controllo o al capitale di entrambe le par-ti. Una persona verrà considerata partecipante direttamente o indirettamente alla gestione, al controllo o al capitale di un’altra persona, se questa persona possiede direttamente o indirettamente il 50% o più del capitale sociale dell’altra persona, o effettivamente controlla le decisioni aziendali di detta altra persona. Le operazioni controllate sono conside-rate come operazioni tra parti correlate e rapporti tra una stabile organizzazione e la sua sede. Inoltre, qualsiasi tran-

sazione tra un soggetto residente od una stabile organizza-zione in Albania di un soggetto estero a cui la transazione viene attribuita e un soggetto residente in una delle giurisdi-zioni che viene elencata nella Istruzione del Ministero delle finanze sulle giurisdizioni dei paradisi fiscali, è considerata una transazione controllata. La Legge n. 8438 elenca anche i cinque metodi approvati e raccomandati per determinare la conformità della transazione controllata con il principio del mercato. Per la precisione: 1) metodo del prezzo incontrolla-to comparabile; 2) metodo del prezzo di rivendita; 3) meto-do del costo maggiorato; 4) metodo del margine netto della transazione; 5) metodo di divisione dell’utile della transazio-ne. Laddove si può dimostrare che nessuno dei metodi ap-provati può essere ragionevolmente applicato, i contribuenti sono autorizzati a utilizzare altri metodi più appropriati. In ogni caso, i contribuenti non sono tenuti ad applicare più di un metodo per determinare la conformità con il principio del mercato. Una transazione controllata è soggetta ad aggiu-stamenti fiscali, dove l’indicatore finanziario, come ad esem-pio il prezzo, il margine o l’utile derivante dalle operazioni controllate testate dall’applicazione del metodo del Prezzo di Trasferimento selezionato, non rientra nella fascia di mercato. La fascia di mercato è una gamma di dati affidabili utilizzati per stabilire se le condizioni di una transazione controllata sono in conformità al principio dell’ “arm’s length”. La Direzione generale delle imposte informa che nel gen-naio 2017 sono entrate in vigore alcune modifiche alla legge Sull’imposta sul Valore Aggiunto nella Repubblica d’Albania, le quali hanno a che fare con il diritto di scegliere l’attuazione dell’IVA nella vendita degli edifici. La delibera n. 953, del 29.12.2014, del Consiglio dei Ministri, definiva nell’articolo 5, il diritto di scegliere se applicare o meno l’IVA nella locazione. Con queste ultime modifiche, all’articolo 5 si aggiunge il punto /1, secondo cui è previsto anche il diritto di scegliere se applicare o meno l’IVA nella vendita degli edifici. Sono state effettuate inoltre, delle integrazioni ai punti 6 e 7, secondo cui si prevede il diritto di detrazione nei casi in cui si applica la scelta nella vendita degli edifici. Tuttavia, ai sensi della legge in vigore, tali diritti sono limitati e non si possono attuare da parte di contribuenti che vendono appartamenti, oppure nei casi in cui l’acquirente è un singolo individuo. Le sopracitate modifiche e integrazioni alla legge sull’IVA nella Repubblica d’Albania, sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 2, del 16 gennaio 2017.La nuova legge sul Fallimento entra in vigore il 27 maggio 2017. Con questa scadenza termina anche il periodo transi-torio lasciato a disposizione di tutte le parti per poter venire a conoscenza e consultare questa nuova legge, considerata come molto importante per l’economia albanese. Esperti del campo affermano che l’attuazione della nuova legge sul fallimento sarà importante per poter dare lo spazio necessario al business e per poter porre fine ai problemi causati dall’attuale legge. Tuttavia, uno dei principali rischi del periodo post approvazione della legge sul fallimento è la creazione delle pratiche e degli standard diversi dal punto di vista procedurale, da parte dei tribunali competenti, per lo stesso arco di tempo e per diverse società debitrici.

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Alla fi ne del mese di dicembre 2015, è entrata in vigore la legge sul Centro Nazionale del Business (QKB) In base alla legge, è stato costituito lo sportello unico che off re una serie di servizi per l’imprenditoria. Tra le principali funzioni del QKB: a) tiene il registro com-merciale, in ottemperanza alla legge che regola la registra-zione del business; b) esegue le registrazioni nel registro commerciale, ai sensi delle disposizioni di legge che rego-lano la registrazione del business; c) esegue la registrazione dei soggetti di cui alla legge che regola la registrazione del-le imprese, ai fi ni della registrazione fi scale, delle previden-ze sociali e sanitarie e dell’ispezione dei rapporti di lavoro; d) rilascia certifi cati, estratti delle registrazioni e copie au-tenticate degli atti depositati, ai sensi della legge che regola la registrazione del business; e) pubblica i dati registrati, in ottemperanza alla legge che regola la registrazione del bu-siness e ne garantisce il libero accesso del pubblico; f) tratta le procedure di rilascio delle licenze, di autorizzazioni e di permessi, della loro modifi ca e revoca, ai sensi della legge sulle procedure di rilascio delle licenze, delle autorizzazioni e permessi; g) tiene e gestisce il Registro Nazionale delle Licenze, delle Autorizzazioni e dei Permessi; h) garantisce il libero accesso del pubblico nel Registro Nazionale delle Licenze, delle Autorizzazioni e dei Permessi; i) informa e fornisce consigli alle persone interessate sulle procedure di registrazione del business, sulle procedure per poter ottenere una licenza, un’autorizzazione o un permesso; j) off re la propria opinione su qualsiasi iniziativa legale o sub legale nel settore di registrazione di una impresa e del rila-scio delle licenze, permessi e autorizzazioni; k) esegue degli studi sulla qualità del quadro regolatore, sostiene tramite l’informazione, analisi e consigli, il Ministro, il Consiglio dei Ministri o altre istituzioni centrali e indipendenti, in merito a delle loro iniziative in ambito normativo e di organizza-zione, nel campo della registrazione del business e delle licenze, nonché assiste nella predisposizione delle politiche per il miglioramento del quadro regolatore in detti settori.

NOTIZIE PER L’OPERATORERischio Paese7: 6Condizioni di assicurabilità SACE8: apertura senza condizioni

Sistema bancario Ai sensi della Legge 9662/2006, le banche commerciali sono defi nite come società per azioni e possono essere costituite e fondate sia con capitale albanese, che estero. Qualsiasi per-sona che intenda esercitare un’attività bancaria deve ottenere preliminarmente la licenza dalla Banca d’Albania. Sono sog-gette a tale obbligo, le banche autorizzate di diritto straniero,

le quali possono aprire fi liali, succursali, agenzie ed altri uffi ci in Albania. La Banca d’Albania stabilisce i requisiti minimi di capitale, che attualmente sono di mld/ALL 1. Le banche commerciali sono tenute a mantenere sia un conto corrente, che un conto di riserva presso la Banca d’Albania. L’importo minimo del conto di riserva è determinato dalla Banca, che esamina i bilanci delle banche commerciali di volta in volta per confermare l’adeguatezza delle riserve necessarie. La Banca d’Albania è anche l’unica autorità competente per la concessione della licenza ai soggetti fi nanziari non bancari per eff ettuare una o alcune delle attività defi nite dai regola-menti bancari, quali: (i) prestiti di qualsiasi tipo (ii) factoring, (iii) leasing, (iv) tutti i pagamenti ed i servizi di trasferimento di denaro, (v) garanzie e impegni, (vi) cambi, (vii) consulen-za, intermediazione e altri servizi fi nanziari di tutte le attività di cui ai punti (i) - (vi) della presente; la concessione della licenza per le istituzioni fi nanziarie di microcredito; l’autoriz-zazione agli agenti operanti in soggetti fi nanziari non ban-cari. Il mercato fi nanziario albanese è controllato per oltre il 50% dall’austriaca Raiff eisen Bank. Attualmente, sono 16 le banche di secondo livello che operano nel territorio albanese. Secondo il rapporto del FMI per l’anno 2016, il sistema ban-cario albanese rimane liquido e ben capitalizzato. L’attività creditizia in Albania ha registrato una crescita negli ultimi mesi del 2016. Su base annua, la crescita sarebbe di solo +0,75% rispetto alla fi ne del 2015. La contrazione dell’an-damento dell’attività creditizia sarebbe dovuta da una parte alla debole domanda, mentre dall’altra alle politiche restrit-tive adottate dalle stesse banche.

TASSI BANCARI TIPOLOGIA VALORETasso Interesse Legale 1,25%deposito di 1 mese 0,8%deposito di 3 mesi 0,9%deposito di 6 mesi 1,5%deposito di 12 mesi 2,5%deposito di 24 mesi 2,00%

Principali fi nanziamenti e linee di credito

ATTIVITÀ SIMESTFinanziamenti per studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica collegati agli investimenti L. 133/2008, art. 6, c. 2, lett. b Finanziamenti per la partecipazione a fi ere e mostre L. 133/2008, art. 6, c. 2, lett. c2Finanziamenti per l’inserimento sui mercati esteri L. 133/2008, art. 6, c. 2, lett. aInvestimenti esteri L. 100/90Fondo di Venture Capital L. 269/2006, art. 1, c. 932Sostegno ai crediti all’esportazione Dlgs. 143/98 (già L. 227/77)

Parchi industriali e zone franche9 I parchi industriali possono essere gestiti da società com-merciali, istituite ai sensi della L. 9789/2007. La creazione di un parco industriale si basa su un accordo di joint ven-

7 Fonte: OCSE. Categoria OCSE (o categoria di rischio) indica il grado di rischiosità (da 0 a 7, dove 0 =rischio minore e 7=rischio massimo), ovvero la probabilità che si verifi chi un default. Con NC si identifi cano Paesi OCSE e/o area Euro ad alto reddito per i quali non è prevista l’assegnazione di una categoria di rischio.8 Fonte: www.sace.it9 Fonte: Ministero albanese dellíEconomia

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ture tra autorità pubbliche, operatori economici e/o altri partner interessati. Sono stati dichiarati parchi industriali: Koplik (superfi cie: 61 ha, investimento: mld/€ 18,5; attivi-tà: manifatturiera, industriale, agroalimentare, commercio, import-export); Shengin (superfi cie 3,2; ha investimento: 17,05 mln/€, attività: manifatturiera, industriale, agroali-mentare, commercio,import-export); Elbasan (superfi cie: 254,7 ha, attività: industriale, commerciale, servizi); Valona (superfi cie di: 125 ha; investimento: 20,82 mln/€, occupa-zione: 18.586 posti di lavoro); Spitalle-Durazzo (superfi cie: 850 ha, attività: manifatturiera, industriale, agroalimentare, commercio, import-export); Lezha (superfi cie: 54,3 ha, attività: manifatturiera, industriale, agroalimentare, com-mercio, import-export e servizi); Scutari (superfi cie: 137 ha, attività: manifatturiera, industriale, agroalimentare, commercio,Import-export); Parco Industriale di Valona (8 km di strade interne, un sistema industriale ed ecologico di fornitura dell’acqua, garantita la fornitura ininterrotta di energia elettrica, impianto industriale ed ecologico di trattamento delle acque refl ue, saranno incluse anche aree dedicate allo shopping e alla ricreazione nel rispetto dell’ambiente e della natura. Alcune delle agevolazioni di cui si può benefi ciare nelle zone franche sono: l’entrata e l’uscita delle merci, le for-malità e le procedure vengono eseguite ai sensi del Codice Doganale della Repubblica d’Albania; gli sviluppatori delle zone economiche sono esentati dal pagamento del 50% dell’imposta sul reddito delle imprese per i primi cinque anni dall’inizio della loro attività nella zona; il rifornimento delle merci albanesi destinate a essere trasportate nella zona franca viene considerato come rifornimento desti-nato all’esportazione e perciò viene applicata l’IVA pari a ALL zero (ai sensi della legge sull’IVA e la legislazione do-ganale); all’interno di ogni zona economica è prevista la costituzione di uno sportello dedicato a tutte le procedure che lo sviluppatore intende realizzare; il collocamento di un’unità fi scale e doganale in modo da agevolare e ridurre i tempi procedurali; le spese capitali sono deducibili al 120% per un periodo di due anni, nel caso in cui gli sviluppatori e gli utenti investono nella zona economica entro i primi tre anni; i progetti degli sviluppatori sono esenti dalle imposte infrastrutturali; gli edifi ci nelle zone economiche sono esenti dalle imposte sugli immobili per un periodo di cinque anni; i costi di formazione sono doppiamente de-ducibili per un periodo 10 anni; gli stipendi e i costi sociali sono deducibili al 150% per il primo anno di attività e nuo-ve spese destinate agli stipendi e ai costi sociali sono altresì deducibili al 150% negli anni successivi, ecc.

Accordi con l’ItaliaAccordo di cooperazione economica e tecnica (1989); Accordo sulla promozione e protezione degli investimenti (1992); Accordo di Cooperazione Scientifi ca e Tecnologi-ca con Allegato fi rmato (1997); Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fi scali (1994); Accordo di mutua assistenza amministrativa per la preven-

zione, la ricerca e la repressione delle infrazioni doganali (1998); Accordo quadro di Cooperazione allo Sviluppo (2008); Accordo quadro di Cooperazione allo Sviluppo (2009); Accordo sulla partecipazione al Fondo Albanese di Garanzia in quadro al Programma di Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese promosso dalla Cooperazione Italiana per lo Sviluppo (2011); Accordo di cooperazione nella Lotta contro la Criminalità (2007); Accordo bilaterale sul ricono-scimento reciproco in materia di conversione di patenti di guida (2008); Accordo bilaterale tra i Ministeri degli Aff ari Esteri sulla mutua Rappresentanza Diplomatica (2011); Accordo sulla Partecipazione al Fondo Albanese di Ga-ranzia in quadro al Programma si Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese promosso dalla Cooperazione Italiana per lo Sviluppo (2011); Memorandum d’Intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italia-na e il Ministero del Lavoro, Aff ari Sociali e Pari Opportuni-tà della Repubblica di Albania inerente l’implementazione dell’accordo in materia di migrazioni per il lavoro (2008); Nuovo Protocollo bilaterale di Cooperazione allo Svilup-po 2014-2016; Accordo sulla Conversione del Debito in materia di: prestiti, investimenti, regolamenti fi nanziari e patrimoniali (2011).

Costo dei fattori produttivi

MANODOPERA IN €/MESE 10

CATEGORIA DA AOperaio 170 425Impiegato 253 630Dirigente 550 1.354

Organizzazione sindacalePresenti Federazioni dei Sindacati degli Impiegati del setto-re: istruzione, industria, amministrazione statale, trasporto e telecomunicazioni, edilizia-legno, infrastruttura pubbli-ca, tessile-confezioni-artigianato, agricoltura-alimenta-re-Forestale e Ambiente; Federazione dei Sindacati della Sanità; Federazione dei Sindacati del servizio della Polizia; Federazione dei Sindacati dei Pensionati e dei Disoccupati, Federazione dei Sindacati del Trasporto Urbano. Il diritto dei lavoratori di costituire sindacati è espressamente previsto sia dalla Costituzione della Repubblica d’Albania, che dal Codice del Lavoro. La legge garantisce inoltre il diritto allo sciopero. Quando sorge una controversia tra il datore di lavoro da una parte e le organizzazioni sindacali ovvero un gruppo di dipendenti dall’altra (c.d. controversia collettiva), sia il datore di lavoro che i sindacati/dipendenti hanno diritto di rivolgersi all’Uffi cio di Riconciliazione, ovvero alla Corte competente. L’Uffi cio di Riconciliazione è un istituto specia-le per la risoluzione alternativa delle controversie. L’Uffi cio riconciliazione presenta una proposta di riconciliazione per le parti, che può decidere di rendere pubblico solo se entrambe le parti sono d’accordo. La procedura di concilia-zione è obbligatoria e dura fi no a 10 giorni.

10 Fonte: INSTAT per il settore pubblico e elaborazioni della Camera di Commercio Italiana in Albania per il privato.

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ELETTRICITÀ AD USO INDUSTRIALE IN €/KWH11

DA AAlta e media tensione 0,078 0,09

PRODOTTI PETROLIFERI IN €/LITRO12

Valore medioBenzina 100 RON 1,3Benzina 95 RON 1,27Nafta diesel 1,24LPG (gas liquido) 0,53

ACQUA AD USO INDUSTRIALE IN €/M313

DA AAcqua 0,96 1,21

IMMOBILI AFFITTO MENSILE IN €/M214

DA AAffi tto locali uffi ci 10 25

INFORMAZIONI UTILI

Indirizzi utili NEL PAESE

RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE15

Ambasciata d’ItaliaRr. Papa Gjon Pali II 2 - Tiranatel +355 4 2275900 - fax +355 42 250921www.ambtirana.esteri.it - [email protected]

Consolato GeneraleL. 10 Korriku, Rr. Murat Tërbaçi, VALONAtel +355 33225705/7 - fax +355 33225706/9www.consvalona.esteri.it - [email protected]

ALTRI UFFICI DI PROMOZIONE ITALIANIUffi cio ICE16

Rr. Ismail Qemali, Pallati Gener 2 - 10000 Tiranatel +355 4 2251051 / 2251036 - fax +355 4 [email protected] Italiano di CulturaSheshi Skenderbej, Pallati i Kultures, kati III, Tiranatel +355 42379580- fax +355 4 2379577 [email protected] - www.iictirana.esteri.it

ISTITUTI DI CREDITO ITALIANIIntesa Sanpaolo (Head Offi ce) Rruga Ismail Gemail 27,PO Box 8319, Tirana - tel +355 4 2276000www.intesasanpaolobank.alVeneto Banca Bulevardi Dëshmorët e Kombittel +355 42 280555 - fax +355 42 [email protected]

IN ITALIA

RETE DIPLOMATICO-CONSOLAREAmbasciata della Repubblica Albanese e Uffi cio CommercialeVia Asmara, 3/5 00199 Romatel 06 862241 – fax 06 86224120www.ambasadat.gov.al/italy/itConsolati GeneraliBari: C. so Vittorio Emanuele, 171tel 080 5289728 - fax 080 [email protected] www.ambasadat.gov.al/bari-consulate/it Milano: Via B. B. Pirelli, 30tel 02 8051265/86467782/7423www.ambasadat.gov.al/milan-consulate/it

FORMALITÀ DOGANALI E DOCUMENTI DI VIAGGIONecessario passaporto o carta d’identità (validità superiore a tre mesi). Per i cittadini UE non è necessario il visto d’in-gresso, tuttavia per soggiorni superiori a 90 giorni nell’arco di 6 mesi è necessario richiedere un permesso di soggiorno alle autorità competenti. Coloro che non ottemperano a tale obbligo rischiano di vedersi rifi utato il diritto di ingresso (o di essere espulsi dal Paese, con conseguente divieto di rein-gresso). Non è permesso uscire dal Paese portando con sé somme che eccedano i 10.000 euro o il loro controvalore. Per l’assicurazione dei veicoli non è valida la carta verde italiana; all’ingresso nel Paese, direttamente alla frontiera terrestre o marittima, è necessario stipulare una assicura-zione temporanea con una compagnia albanese il cui costo medio, per una autovettura per 15 giorni, è di circa 50 Euro.

Corrente elettrica: 220 V

Giorni lavorativi ed orariUffi ci: da lun- ven 9.00 - 17.30 Negozi: da Lun – Dom 8.30 - 21.00Banche: da Lun - Ven 8.30 - 15.30

Festività: 1-2 gennaio; 14 marzo (Festa della Primavera), 22 marzo (Giorno di Novruz), 16 aprile (Pasqua Cattolica); 17 aprile (Pasquetta); 1 maggio (Giornata Internazionale dei Lavoratori); 25 giugno (Giorno del Grande Bajram); 1 settembre (Giorno del Piccolo Bajram); 19 ottobre (Giornata di Madre Teresa), 28 (Indipendenza), 29 (Liberazione) no-vembre; 8 (Giornata della Gioventù), 25, 31 dicembre.

11 Fonte: Ente Regolatore Nazionale dellíEnergia (www.ere.gov.al/)12 Fonte: Associazione Nazionale dei prodotti petroliferi (www.energjia.al); (www.akbn.gov.al) 13 Fonte: Direzione Generale Acquedotti Fognatura (www.dpuk.gov.al); (www.ujesjellestirane.al) 14 Fonte: stime della Camera di Commercio Italiana in Albania su informazioni delle principali agenzie immobiliari del Paese (www.albaniaprestige.com; www.balkimo.com; www.albania-properties.co.uk; www.century21albania.com; www.inf-93.com; www.leonar-do2000.com)15 Fonte: Ministero degli Aff ari Esteri e della Cooperazione Inter-nazionale. Per ulteriori informazioni sugli uffi ci consolari nel Paese: www.esteri.it 16 Fonte: Agenzia ICE (www.ice.gov.it)

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Assistenza medica Il numero del Pronto Soccorso operativo h24 è il 127, oppu-re +355 4 222 22 35.Il sistema sanitario pubblico e privato off re assistenza a tutti i cittadini, sia albanesi che stranieri (in questo caso, i costi variano a seconda del servizio off erto). Consigliata la stipula di un’assicurazione privata.

MEZZI DI TRASPORTOCompagnie che eff ettuano collegamenti con l’Italia: Alitalia, Blue Panorama, Albawings, Fly Ernest.Trasferimenti da e per l’aeroporto: con servizio taxi (circa euro 15); con autobus (ca. euro 2 solo andata).

SITI DI INTERESSEConsiglio dei Ministri: www.kryeministria.alParlamento: www.parlament.alComune di Tirana: www.tirana.gov.alMinistero dello Sviluppo Economico: www.ekonomia.gov.al Ministero dell’Energia e dell’Industria: www.energjia.gov.al Ministero delle Finanze: www.minfi n.gov.al Direzione Generale delle Imposte in Albania: www.tatime.gov.al Direzione Generale delle Dogane: www.dogana.gov.al Agenzia Nazione per la Promozione degli Investimenti Esteri: www.aida.gov.al

Camera di Commercio Italiana in Albania

TiranaANNO DI FONDAZIONE: 1996 ANNO DI RICONOSCIMENTO: 2011PRESIDENTE: Maurizio Zannier SEGRETARIO GENERALE: Alda BakiriINDIRIZZO: Piazza Scanderbeg, Palazzo della Cultura, 1001 Tirana TELEFONO: +355 4 2234243 FAX: +355 4 2234243E-MAIL: [email protected] WEB: www.ccia.alORARIO: lunedì-venerdì dalle 09.00 alle 17.00 (orario continuato)NUMERO DEI SOCI: 56QUOTA ASSOCIATIVA: (annuale) 350 € quota base; € 500 € quota per le medie imprese; € 1.000 € per le grandi società.NEWSLETTER: rassegna stampa albanese (giornaliera in lingua italiana); Newsletter fi scale (in lingua italiana); Report sulle opportunità d’aff ari in Albania: gare d’appalto locali e internazionali (giornaliero in lingua italiana e albanese)ACCORDI DI COLLABORAZIONE: Ministero degli Aff ari Esteri della Repubblica d’Albania; Agenzia per la promozione degli investimenti esteri in Albania - Ministero dello Sviluppo Economico, Turismo, Commercio e Imprenditoria; Unione delle Camere di Commercio e Industria in Albania; Associazione degli Industriali della Provincia di Lecce; Agency For Research Technology and Innovation; FINEST S.p.A.