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2016- Il Fotovoltaico in Italia

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2016- Il Fotovoltaico in Italia

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Breve sintesi su com’è fatto un impianto FV, ed il suo funzionamento

La fetta di silicio viene, di norma, intrinsecamente drogata, attraverso l’integrazione nella struttura cristallina di atomi di tipo P, solitamente boro, e di atomi di tipo N, spesso fosforo. Nell’area di contatto tra i due strati a diverso drogaggio (zona di svuotamento), quando la cella è sottoposta alla luce del sole, si generano delle cariche elettriche, in misura tanto maggiore quanto più elevato è l’irraggiamento solare. Mediante contatti elettrici collocati alle estremità superiore ed inferiore della cella è possibile unire/collegare la cella stessa ad un utilizzatore (carico) e così si otterrà in esso un flusso di elettroni sotto forma di corrente elettrica continua. I pannelli fotovoltaici sono costituiti da celle in materiale semiconduttore( nella maggior parte dei casi si utilizza silicio cristallino).

fig.1 Cella Fotovoltaica(fonte Ubisol S.r.l.)

La cella fotovoltaica(vedi fig. 1) è il componente di base che costituisce il modulo fotovoltaico, all’interno del quale avviene l’effetto fotoelettrico. La cella fotovoltaica è composta da un sottile strato, di circa tre decimi di mm, di materiale semiconduttore. Nella maggior parte dei casi il materiale è il silicio (amorfo o cristallino), sostanza più diffusa sulla Terra dopo l’ossigeno.

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Il collegamento in serie di più moduli o pannelli fotovoltaici compone una stringa, e le stesse stringhe vengono poi collegate in parallelo per evitare di superare i limiti consentiti di Tensione e Corrente dell’inverter. Il collegamento di più stringhe in parallelo compone un campo FV, che attraverso l’effetto fotoelettrico produce energia elettrica in corrente continua(CC), questa viene poi trasformata/convertita dall’inverter in corrente alternata, e può essere poi utilizzata per alimentare le varie utenze(vedi fig. 2).

fig.2 Impianto FV monofase per uso residenziale

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Gli impianti si distinguono in Impianti connessi alla rete, ed impianti per utenze isolate.I primi possono dialogare con la rete, cedendo e prelevando dalla stessa. Mentre i secondi, sono impianti che non vogliono(assoluta indipendenza dalla rete) o non hanno la possibilità di collegarsi alla rete( zone molto remote).Per quanto concerne i criteri da seguire per un perfetto dimensionamento di un impianto fotovoltaico, bisogna tener presente quanto segue:

1) Evitare il posizionamento dei moduli fotovoltaici in area sottoposte ad ombreggiamenti(quindi effettuare eventuali sopralluoghi in modo da verificare le massime zone d’ombra)

2) Orientamento dei moduli possibilmente a SUD

3) Inclinazione dei moduli fotovoltaici tra i 20 e i 40 gradi

4) Sono necessari circa 15/16 mq di tetto piano per realizzare un impianto fotovoltaico da 1 kWp. Nel caso di tetti a falda, per poter raggiungere la potenza di 1 kWp, sono indispensabili 8 mq di superficie utile.

Per una configurazione di massima, ad oggi esistono simulatori(vedi simulare 12.1 dell’Ing. Caffarelli) e configuratori forniti dalla case produttrici d’inverter fotovoltaici.

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La convenienza del Fotovoltaico nel 2016

Dopo il taglio degli incentivi con la fine del V Conto Energia, i razionali sono decisamente cambiati. Infatti questa mera speculazione finanziaria(nonostante i costi di realizzazione per impianti fotovoltaici fossero molti alti) era fortemente alimentata da incentivi statali allettanti, il che richiamava grossi investitori interessati a sviluppare campi fotovoltaici di grossa taglia( impianti > 1 MWp). Ad oggi invece, con la riduzione dei costi per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, e le misure a sostegno dell’autoconsumo, ci hanno permesso sempre più d’avvicinarci alla tanto sospirata e desiderata “Grid Parity”. Lo scenario attuale vede pur sempre l’impianto fotovoltaico come un investimento remunerativo, se il soggetto che lo realizza, è lo stesso soggetto che autoconsuma buona parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Quindi questa remunerazione risulta essere tanto maggiore, quanto maggiore risulta essere la quota d’autoconsumo.

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Misure a sostegno del FV nel 2016

Le misure sostegno del fotovoltaico nel 2016, sono le seguenti:

1) le detrazioni fiscali sul reddito Irpef delle “persone fisiche”( fotovoltaico per uso residenziale)2) i neo-regolamentati SEU, Sistemi Efficienti di Utenza, per il fotovoltaico industriale e commerciale.3) Certificati Bianchi per gli impianti fotovoltaici sino a 20 kWp che non usufruiscono delle detrazioni fiscali(quindi le personalità giuridiche o aziende) 4) Finanziamenti regionali, nazionali e comunitari attuati per l’efficienza energetica sia nel settore pubblico, sia privato.

Vantaggi derivanti dalle detrazioni fiscali

La proroga per il 2016 delle detrazioni fiscali del 50%, garantisce un rimborso annuo sulla quota Irpef per un arco temporale di 10 anni, riducendo cosi del 50 % il costo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per uso domestico/residenziale. Quindi dimensionando adeguatamente un impianto fotovoltaico, e tarando in modo oculato la potenza dello stesso in modo da raggiungere un elevato range d’autoconsumo, in questo modo riusciremo a garantirci una buona redditività( riducendo in parte i prelievi d’energia elettrica dalla rete con un notevole risparmio).

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Nello spazio sottostante vi riporto un caso studio(vedi fig. 3, fig. 4, e fig.5), relativo ad un impianto residenziale da 3 KWp realizzato nella città di Taranto, in Puglia

fig. 3 Business Plan relativo ad un impianto fotovoltaico domestico installato nella città di Taranto, Puglia ( Fonte simulare 12.1, Ing. Caffarelli).

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fig. 4 Business Plan relativo ad un impianto fotovoltaico domestico installato nella città di Taranto, Puglia ( Fonte simulare 12.1, Ing. Caffarelli)

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fig. 5 Business Plan relativo ad un impianto fotovoltaico domestico installato nella città di Taranto, Puglia( Fonte simulare 12.1, Ing. Caffarelli).

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Vantaggi derivanti dai SEU

Per quanto concerne i neo-regolamentati SEU( Sistemi Efficienti di Utenza), questi permetteranno al produttore e al consumatore operanti sullo stesso sito, di poter beneficiare della compravendita diretta tra gli stessi, con un conseguente abbattimento dei costi( servizi di rete ed oneri generali). I vantaggi che ne deriveranno dalla compravendita diretta sono i seguenti: Il Produttore venderà l’energia prodotta dal suo impianto fotovoltaico all’utilizzatore/utente finale(che opera sullo stesso sito dove è ubicato l’impianto FV), ad un costo maggiore rispetto a quanto previsto dal ritiro dedicato o cessione in rete. L’utilizzatore/utente finale invece acquisterà l’energia dal Produttore ad un prezzo sicuramente inferiore rispetto a quanto praticato dall’operatore elettrico(abbattimento in bolletta dei costi legati ai servizi di rete ed oneri generali sull’energia autoconsumata)I SEU prevedono anche che il Produttore ed Utente Finale possano essere sia soggetti diversi, sia lo stesso soggetto. Per fornirvi maggiori chiarimenti, vi riporto due casi:

Caso A) Il sig. Rana(Produttore) realizza l’impianto FV sul tetto del sig. Gelao(Utente finale),al quale cede l’energia ad un prezzo inferiore rispetto a quanto praticato dal precedente operatore elettrico.

Caso B) Il sig. Gelao(Produttore ed Utente Finale) decide di realizzare l’impianto FV sul suo tetto con un abbattimento in bolletta dei costi di rete ed oneri generali sull’energia auto consumata.

I SEU possono rappresentare nuove opportunità di business per coloro che vogliono investire nel fotovoltaico, puntando su piccole “Smart Grids”.

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In basso( vedi fig. 6) ritroviamo la suddivisione ed incidenza delle varie voci in bolletta.

fig. 6 Composizione della bolletta relativa ad un utente in regime di maggior tutela.

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Vantaggi derivanti dai Certificati Bianchi

Gli impianti fotovoltaici di taglia inferiore ai 20 kWp(che non usufruiscono delle detrazioni fiscali) possono beneficiare di un riconoscimento economico per i certificati bianchi per un arco temporale di 5 anni. Ad esempio per un impianto fotovoltaico di 19,9 kWp realizzato a Bari(Fascia solare 4, vedi fig. 8 con riferimento alla scheda tecnica n. 7T), è previsto un riconoscimento complessivo di circa 10500,00 €. Questo risulta essere molto interessante per gli impianti al di sotto dei 20 kWp, e che non usufruiscono delle detrazioni fiscali(piccole aziende).

fig. 7 Scheda tecnica n.7T, prima parte( Fonte ENEA)

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fig. 8 Scheda tecnica n.7T, seconda parte(Fonte ENEA).

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fig. 9 Scheda tecnica n.7T, terza ed ultima parte(Fonte ENEA). Pag. 13

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Vantaggi derivanti dai Finanziamenti Regionali, Nazionali e Comunitari

Nel 2015 abbiamo assistito ad un proliferare di misure/aiuti( contributi in conto capitale e non) con la finalità di favorire il Risparmio Energetico e/o Efficienza Energetica, vedi il POI Energia 2015(finanziamenti a fondo perduto con copertura massima del 50 %) per l’area di convergenza(Campania, Calabria, Sicilia e Puglia), con benefici sia per il settore Pubblico sia per il settore Privato. Mentre per il 2016 le previsioni sono più che ottimistiche, perché si prevede l’apertura di nuovi Bandi( FESR 2014-2020, etc) a sostegno anche del comparto fotovoltaico. A trarne vantaggio da queste misure saranno le PMI e le strutture pubbliche.

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Vi ringrazio per l’att.ne.

Domenico Laterza