PROGETTO DEFINITIVO: IMPIANTO FV-POZZO RIBAUDO

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Collaboratori: Ing. Bazan Flavia Ing. Lo Re Monica Ing. Mazzeo Melania Ing. Pintaldi Giulia Ing. Torrisi Roberta Ing. Ventura Federica IL COMMITTENTE IL PROGETTISTA Ing. Giuseppe Santaromita Villa TAVOLA: ELABORATO: SCALA: - RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA A1 Regione Siciliana Libero Consorzio Comunale di Ragusa Comune di Vittoria IL COMMITTENTE EDERA SOL S.R.L. VIA MERCATO N.3 - MILANO (MI) P.IVA 10416020963 PROGETTO DEFINITIVO: IMPIANTO FV-POZZO RIBAUDO OGGETTO: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 6 MW E DI TUTTE LE OPERE CONNESSE ED INFRASTRUTTURE timbro e firma timbro e firma TIMBRO ENTE AUTORIZZANTE REVISIONE: CODICE IMPIANTO: DATA: 30/11/2018 rev 01 EN100c 175855262 CODICE DI RINTRACCIABILITÀ:

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Collaboratori: Ing. Bazan Flavia Ing. Lo Re Monica Ing. Mazzeo Melania Ing. Pintaldi Giulia Ing. Torrisi Roberta Ing. Ventura Federica
IL COMMITTENTE IL PROGETTISTA
Ing. Giuseppe Santaromita Villa
Comune di Vittoria
P.IVA 10416020963
OGGETTO:
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DELLA POTENZA DI 6 MW E DI TUTTE LE OPERE CONNESSE ED
INFRASTRUTTURE
30/11/2018rev 01 EN100c 175855262 CODICE DI RINTRACCIABILITÀ:
Progetto di un impianto FV nel Comune di Vittoria (RG) Studio di Progettazione Ing. Giuseppe Santaromita Villa
Relazione Generale Descrittiva
1.3 Attenzione per l’ambiente ............................................................................................ 3
1.4 Risparmio di combustibile ........................................................................................... 4
1.5 Emissioni evitate in atmosfera ..................................................................................... 4
1.6 Iter autorizzativo per impianti fotovoltaici .................................................................. 5
2. SITO DI INSTALLAZIONE .............................................................................................. 8
2.1 Localizzazione ............................................................................................................. 8
2.3 Disponibilità della fonte solare ed irradiazione giornaliera media mensile ............... 10
2.4 Caratteristiche fisiche sito .......................................................................................... 11
2.5 Fattori morfologici e ambientali: ombreggiamento e albedo ..................................... 12
3. DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO ................................................................... 13
3.1 Procedura di calcolo e criteri generali di progetto ..................................................... 13
3.2 Criterio di stima sull’energia prodotta ....................................................................... 13
3.3 Producibilità energetica ............................................................................................. 14
4.3 Caratteristiche elettriche impianto ............................................................................. 17
4.4 Verifiche elettriche .................................................................................................... 19
5.1 Scheda tecnica moduli utilizzati ................................................................................ 20
5.2 Scheda tecnica inverter utilizzati ............................................................................... 22
5.3 Dispositivi di protezione sul collegamento alla rete elettrica .................................... 23
5.4 Strutture di sostegno utilizzate ................................................................................... 24
5.5 Cablaggio elettrico interno all’impianto .................................................................... 25
5.6 Protezione elettriche .................................................................................................. 25
5.8 Cabine di impianto ..................................................................................................... 26
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Relazione Generale Descrittiva
5.10 Scavo per il passaggio del cavidotto interrato ........................................................... 27
5.11 Opere civili ................................................................................................................ 27
6.1 Inquadramento ambientale dell’opera ....................................................................... 28
6.2 Impatto relativo alla fase di costruzione dell’impianto ............................................. 28
6.3 Impatto relativo alla fase di esercizio dell’impianto .................................................. 29
6.4 Impatto relativo alla fase di dismissione dell’impianto ............................................. 30
6.5 Verifica dei parametri urbanistici e uso del suolo ..................................................... 31
6.6 Relazione preliminare sulle fondazioni e strutture di sostegno ................................. 32
6.7 Viabilità esistente e di progetto ................................................................................. 33
6.7.1 Modalità di arrivo all’impianto........................................................................... 33
6.8 Verifica dei parametri ambientali della regione Sicilia ............................................. 33
6.9 Sistemazione arborea del sito..................................................................................... 34
7.1 Norme tecniche .......................................................................................................... 37
7.2 Delibere AEEGSI ...................................................................................................... 40
7.5 GSE ............................................................................................................................ 44
7.6 TERNA ...................................................................................................................... 44
8. CONCLUSIONI ................................................................................................................ 45
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1 Relazione Generale Descrittiva
Indirizzo: Contrada Pozzo Ribaudo
CAP: 97019
Dati Catastali: Foglio 197 p.lle 25, 26, 27, 28, 30 36, 38, 39, 47, 48, 49,
22, 43
Cartografia tecnica regionale 647020
Committente
Indirizzo Via Mercato 3, Milano (MI) CAP 20121
Partita IVA 10416020963
Codice Fiscale SNTGPP75M02I199Q
Partita IVA 02751790839
Indirizzo Via Trazzera Marina 65/a – 98071 Capo d’Orlando (ME)
Recapiti Telefonici +393288258081 +393204842150 +390915073377
(ufficio e fax)
E - mail giusep[email protected]
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2 Relazione Generale Descrittiva
1.1 Scopo del documento
Con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, il Parlamento Italiano ha proceduto
all’attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica
prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.
Con la nuova normativa introdotta dal d.lgs. 30 giugno 2016, n. 127 (legge Madia), la
conferenza dei servizi si potrà svolgere in modalità “Sincrona” o “Asincrona”, nei casi
previsti dalla legge. Nel nostro caso come vedremo con l’attivazione della procedura di
assoggettabilità a VIA la conferenza potrebbe essere del tipo “asincrono”.
La Regione Siciliana con il D.P.Reg. Siciliana 48/2012, recependo il decreto ministeriale 10
settembre 2010, ha stabilito le procedure amministrative di semplificazione per
l’autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili. In particolare per impianti fotovoltaici
superiori ad 1 MW di potenza è prevista l’indizione della conferenza dei servizi ai sensi del
D.Lgs. 387/2003. Il citato decreto stabilisce la documentazione amministrativa necessaria e la
disciplina del procedimento unico.
Il Progetto, nello specifico, è compreso tra le tipologie di intervento riportate nell’Allegato
IV alla Parte II, comma 2 del D.Lgs. n. 152 del 3/4/2006 (cfr. 2c) – “Impianti industriali non
termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva
superiore a 1MW”, pertanto rientra tra le categorie di opere da sottoporre alla procedura di
verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale di competenza delle Regioni.
In via cautelativa, il proponente ha optato per sottoporre il progetto proposto a procedura di
verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.
Nel caso specifico, l’iter di VIA si configura come un endoprocedimento della procedura di
Autorizzazione Unica ai sensi del D.lgs. 29 dicembre 2003.
In data 21 luglio 2017 è entrato in vigore il d. lgs. n. 104 del 16 giugno 2017 (pubblicato in
G.U. n. 156 del 06/06/2017), il quale ha modificato la disciplina inserita nel d. lgs. n.
152/2006 in tema di Valutazione di Impatto ambientale (VIA).
Il provvedimento trae origine da un adeguamento nazionale alla normativa europea prevista
dalla Direttiva 2014/52/UE del 16 aprile 2014, la quale ha modificato la Direttiva 2011/92/UE
concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
Scopo del provvedimento in esame è quello di rendere più efficiente le procedure
amministrative nonché di innalzare il livello di tutela ambientale.
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3 Relazione Generale Descrittiva
Questa relazione ha lo scopo di fornire una descrizione generale di progetto per la
realizzazione di un impianto di generazione elettrica con utilizzo della fonte rinnovabile
solare attraverso la conversione fotovoltaica.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 6 MW in
corrente alternata da installarsi in Contrada Pozzo Ribaudo, nel comune di Vittoria (RG),
foglio 197 particelle 25, 26, 27, 28, 30, 36, 38, 39, 47, 48, 49, 22, 43 N.C.T.
Il presente progetto viene dunque presentato a tutti gli enti di competenza che dovranno
successivamente esprimere il loro parere tramite nulla osta o partecipando ai lavori della
Conferenza dei servizi.
1.2 Valenza dell’iniziativa
Con la realizzazione dell’impianto, denominato “Impianto FV- Pozzo Ribaudo”, si intende
conseguire un significativo risparmio energetico, mediante il ricorso alla fonte energetica
rinnovabile rappresentata dal sole. Il ricorso a tale tecnologia nasce dall’esigenza di
coniugare:
nessun inquinamento acustico;
una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti.
Il progetto mira a contribuire al soddisfacimento delle esigenze di “Energia Verde” e allo
“Sviluppo Sostenibile” invocate dal Protocollo di Kyoto, dalla Conferenza sul clima e
l’ambiente di Copenaghen 2009 e dalla Conferenza sul clima di Parigi del 2015.
1.3 Attenzione per l’ambiente
Ad oggi, la produzione di energia elettrica è per la quasi totalità proveniente da impianti
termoelettrici che utilizzano combustibili sostanzialmente di origine fossile.
L'Italia non possiede riserve significative di fonti fossili, ma da esse ricava circa il 90%
dell'energia che consuma, con una rilevante dipendenza dall'estero.
I costi della bolletta energetica, già alti, per l'aumento della domanda internazionale
rischiano di diventare insostenibili per la nostra economia con le sanzioni previste in caso di
mancato rispetto degli impegni di Kyoto, Copenaghen e Parigi.
La transizione verso un mix di fonti di energia e con un peso sempre maggiore di rinnovabili
è, pertanto, strategica per un Paese come il nostro dove, tuttavia, le risorse idrauliche e
geotermiche sono già sfruttate appieno.
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4 Relazione Generale Descrittiva
Negli ultimi 10 anni grazie agli incentivi sulle fonti rinnovabili lo sviluppo delle energie
verdi nel nostro paese ha subito un notevole incremento soprattutto nel fotovoltaico e
nell’eolico, portando l’Italia tra i paesi più sviluppati dal punto di vista dell’innovazione
energetica e ambientale. La conclusione di detti incentivi ha frenato lo sviluppo soprattutto
del fotovoltaico creando notevoli problemi all’economia del settore.
La ditta proponente si pone come obiettivo di attuare la “grid parity” nel fotovoltaico grazie
all’istallazione di impianti di elevata potenza che abbattono i costi fissi e rendono l’energia
prodotta dal fotovoltaico conveniente e sullo stesso livello delle energie prodotte dalle fonti
fossili.
L'energia solare è l'unica risorsa non inquinante di cui si dispone in misura adeguata alle
esigenze di sviluppo, pur non rappresentando da sola, almeno nel breve-medio periodo, la
risposta al problema energetico mondiale.
Ma non bisogna perdere altro tempo a fronte dell’incalzare drammatico della crisi climatica
del pianeta e dell’aumento del c.d. “effetto serra” principale colpevole delle alterazioni del
clima.
1.4 Risparmio di combustibile
Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall’utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili è il fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria
[TEP/MWh]. Questo coefficiente individua le T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio
necessarie per la realizzazione di 1MWh di energia) risparmiate con l’adozione di tecnologie
fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica.
Utilizzando i dati di letteratura di letteratura, la produzione del primo anno è pari a
13.286.700 kWh e la perdita di efficienza annuale a 0,9 %, che in considerazione della vita
media dell’impianto, circa 25 anni, si può ottenere una produzione di energia pari a
298.950.750 kWh.
Quindi considerando un fattore di conversione dell’energia elettrica in energia primaria di
0,22, l’impianto evita il consumo annuo di 2.923.074 T.E.P., che per la vita media
dell’impianto fissata di 25 anni corrisponde a 73.076.850 T.E.P.
1.5 Emissioni evitate in atmosfera
Inoltre, l’impianto fotovoltaico consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle
sostanze che hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all’effetto serra, quali
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5 Relazione Generale Descrittiva
CO2, SO2,NOX e Polveri.
Emissioni specifiche in
L’ottenimento dell’autorizzazione di installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta
uno degli elementi che maggiormente incide sulla tempistica legata all’entrata in esercizio di
un impianto.
A livello nazionale, l’ex articolo 12 del Decreto Legislativo 387/2003 e s. m. ed i.
“razionalizza e semplifica la procedura autorizzativa” per la produzione di energia elettrica da
fonti energetiche rinnovabili, stabilendo che:
- la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da
fonti rinnovabili;
- gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione;
- le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli
impianti stessi, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione.
In sostanza, la procedura autorizzativa è costituita dalle seguenti fasi:
• il produttore presenta la domanda di autorizzazione all’ente pubblico competente (Regione
Siciliana);
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6 Relazione Generale Descrittiva
• la Regione, entro 45 giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione, convoca la
Conferenza dei Servizi in forma sincrona;
• l’autorizzazione è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte
le Amministrazioni interessate. Il termine massimo per la conclusione del procedimento
non può essere superiore a 90 giorni.
Il D.lgs. 30 giugno 2016, n. 127, “Legge Madia”, entrato in vigore il 28 luglio, attua la
delega contenuta nell’art. 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124, “Deleghe al Governo in materia
di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, relativo al riordino della disciplina
della conferenza di servizi, una novità importante è l’introduzione della conferenza dei servizi
“asincrona” che snellisce il processo autorizzativo.
Il Titolo I del decreto opera, una completa riformulazione della disciplina generale della
conferenza di servizi (articoli da 14 a 14-quinquies della Legge 7 agosto 1990, n. 241).
Il Titolo II contiene, invece, le disposizioni di coordinamento fra tale disciplina generale e le
varie normative settoriali che regolano lo svolgimento della conferenza di servizi. L’intento è
ridurre quanto più possibile le differenziazioni oggi esistenti tra il modello di conferenza
tracciato nella disciplina generale e quello definito in alcune discipline di settore (edilizia,
sportello unico per le attività produttive, autorizzazione unica ambientale, codice
dell’ambiente, autorizzazione paesaggistica).
I contenuti minimi dell’istanza per l’autorizzazione unica sono stabiliti come già detto dalla
D.P.Reg. Siciliana 48/2012, ovvero:
- Documentazione giuridica di disponibilità dell’area;
- Preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete elettrica nazionale o della
rete di distribuzione e relativa accettazione;
- Oneri istruttori;
- Certificato di destinazione urbanistica;
- Impegno alla corresponsione di una cauzione a garanzia della esecuzione degli
interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino;
- Copia della comunicazione effettuata a tutti gli enti partecipanti alla conferenza dei
servizi;
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7 Relazione Generale Descrittiva
- dichiarazione con la quale il richiedente assume nei confronti dell’Amministrazione
l’obbligo della realizzazione diretta dell’impianto fino alla fase dell’avvio dello stesso;
- attestazione di Istituto di credito o Società a tale scopo abilitata ai sensi degli articoli
105 e 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, e successive modifiche e
integrazioni, resa anche attraverso lettera di “patronage”, di disponibilità a finanziare
l’iniziativa e la sussistenza in capo al richiedente della capacità organizzativa e
finanziaria per il suo sviluppo;
- dichiarazione con la quale il richiedente assume, nei confronti dell’amministrazione
competente al rilascio del provvedimento, l’impegno ad osservare gli obblighi di cui
all’articolo 3 del protocollo di legalità del 23 maggio 2011, di cui al seguente articolo
del presente regolamento.
Il rilascio dell’autorizzazione unica costituisce titolo a costruire e esercire l’impianto in
conformità al progetto approvato.
Ovviamente, prima di dare inizio ai lavori, è opportuno lasciare decorrere il termine entro il
quale qualsiasi soggetto interessato ha la facoltà di impugnare il provvedimento
amministrativo dinanzi al TAR regionale competente.
Si tratta di un iter piuttosto complesso, soprattutto per la realizzazioni di grandi impianti,
infatti, il progetto deve essere approvato da diversi enti competenti, stabiliti dall’Assessorato
all’Energia.
Generalmente, il nodo problematico è costituito oltretutto dai Gestori dell’energia, all’atto
della richiesta di allaccio alla rete. I loro impianti, infatti, sono stati concepiti per l’erogazione
dell’energia, e non per l’immissione in rete di quest’ultima. A tal proposito l’iter autorizzativo
per l’allaccio alla rete elettrica di distribuzione è normato dal R.D. 1775/33, tale
autorizzazione risulta un parere endoprocedimentale alla conferenza dei servizi.
I tempi necessari per l’intero iter autorizzativo, dalla progettazione alla realizzazione, sono
quindi piuttosto lunghi. La fase commerciale, la quale comprende il sopralluogo dei tecnici, la
stipula del contratto e la progettazione, dura mediamente 30 giorni. Dopo il rilascio delle
varie autorizzazioni e pareri necessari, sfocianti nel rilascio dell’Autorizzazione Unica, la
realizzazione dell’impianto fotovoltaico dovrebbe comportare dei tempi variabili da 4 a 6
mesi, determinati quasi esclusivamente dalla realizzazione delle strutture portanti, del
cavidotto interrati/aerei e della viabilità, per la quale si cercherà, qualora possibile, di sfruttare
le tracce esistenti, raggiungendo altresì lo scopo di arrecare il minimo impatto ambientale.
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8 Relazione Generale Descrittiva
2. SITO DI INSTALLAZIONE
2.1 Localizzazione
Il sito è localizzato nel comune di Vittoria (RG) in contrada Ribaudo, censito al foglio 197
particelle 25, 26, 27, 28, 30 36, 38, 39, 47, 48, 49, 22, 43 N.C.T.
Il terreno è caratterizzato da una conformazione ottimale e si presenta:
- Sub-pianeggiante e disposto longitudinalmente da Nord-Est a Sud-Ovest, condizione,
quest’ultima, che garantisce la massima esposizione solare durante tutto l’arco della
giornata;
- Accessibile dal punto di vista viario, in quanto è costeggiato, a Est, dall’Autostrada
E45;
- La media tensione dista dal sito circa 150 m (in direzione Nord-Est); una linea di bassa
tensione attraversa il sito a Sud-Est; distante circa 770 m circa (in direzione Sud-
Ovest) passa la linea di alta tensione “Cp Dirillo-Cp Vittoria sud”;
- privo di vincoli ed ostacoli che possano compromettere l’insolazione del campo
fotovoltaico.
Fig.2.1 Ortofoto della zona di installazione (evidenziata dal perimetro rosso)
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9 Relazione Generale Descrittiva
L’area oggetto dell’intervento, ha coordinate geografiche: Latitudine 36°58'35.22"N e
Longitudine 14°27'40.25"E. Ubicata all’interno di una zona sub-pianeggiante e disposta
longitudinalmente da Nord-Ovest a Sud-Est con una quota media di circa 135 m s.l.m.
Esaminando la documentazione relativa al sito in oggetto, si evince che il sito:
- risulta classificato, in base al piano regolatore del comune di Vittoria, come area
agricola (zona E).
In merito a tutti gli aspetti riguardanti la geologia, l’idrologia e la sismica si rimanda alla
specifica Indagine geologica-geotecnica. In considerazione delle caratteristiche litologiche,
geomorfologiche ed idrogeologiche dei terreni di sedime descritti nella relazione, si ritiene
l’area idonea alla realizzazione di quanto previsto in progetto.
L'introduzione dei pannelli fotovoltaici in situ creerà delle modificazioni modeste al suolo,
al territorio e al paesaggio e non genererà interazioni con la flora e la fauna potenzialmente
suscettibili.
Parchi e riserve,
SIC (Siti di Importanza Comunitaria),
ZPS (Zone Di Protezione Speciale),
è l’ulteriore dimostrazione che a livello di biocenosi, l’area interessata mostra una certa
scarsità di presenze e quindi l’impianto non rappresenterebbe, visto anche il modello
costruttivo, una minaccia per questa.
2.2 Condizioni generali di installazione
Il dimensionamento energetico dell'impianto fotovoltaico connesso alla rete del distributore
è stato effettuato tenendo conto, oltre che della disponibilità economica, di:
disponibilità di spazi sui quali installare l'impianto fotovoltaico;
disponibilità della fonte solare;
Fattori geomorfologici e vincolistici (impluvi, fasce di rispetto).
Il progetto dell'impianto fotovoltaico oggetto del presente documento, si propone di produrre
energia elettrica da fonte di energia solare utilizzando soltanto il valore di vendita dell’energia
per sovvenzionare la progettazione dell’impianto.
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10 Relazione Generale Descrittiva
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto dalla potenza di 6.000 kW in corrente
alternata, costituito da un sistema di pannelli fotovoltaici disposti a stringe e da un sistema di
vie d’accesso e comunicazione interne (su dette strade verranno interrati anche i cavidotti
interni).
L’intero perimetro del sito, verrà totalmente delimitato da una barriera alberata e da
vegetazione autoctona presente nel sito in modo da occupare la fascia di 10 metri
appositamente creata per non disporre le stringhe a ridosso del perimetro dello stesso.
Altri spazi interni saranno destinati all’alloggiamento degli inverter e dei trasformatori,
mentre la cabina Enel sarà posizionata in una zona esterna al sito, possibilmente vicino al
cancello di ingresso, in modo tale da essere ispezionabile dall’esterno. Se ritenuto necessario
sarà inoltre possibile prevedere un eventuale fabbricato per la custodia.
Il campo fotovoltaico sarà esposto, con un orientamento azimutale a 90° rispetto al sud e
avrà un’inclinazione rispetto all’orizzontale variabile tra 0° e ±60° (tilt). Tale esposizione è la
più idonea al fine di massimizzare l’energia producibile.
E’ stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 0,99 garantendo così che le perdite di
energia derivanti da fenomeni di ombreggiamento non siano superiori al 1% su base annua.
2.3 Disponibilità della fonte solare ed irradiazione giornaliera media mensile
La disponibilità della fonte solare per il sito di installazione è verificata utilizzando i dati
“UNI 10349” relativi a valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano
inclinato.
Per la località sede dell’intervento, ovvero il comune di Vittoria (RG), avente coordinate
geografiche 36°58'35.22"N, 14°27'40.25"E e altitudine media di 135 metri s.l.m., i valori
giornalieri medi mensili della irradiazione solare (Rggmm) su superficie normale, ricavati
dall’atlante italiano della radiazione solare, stimati utilizzando i dati storici della normativa
UNI 8477, sono pari a:
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11 Relazione Generale Descrittiva
normale
Gennaio assente 4.20 kWh/m 2
Febbraio assente 4.94 kWh/m 2
Marzo assente 5.80 kWh/m 2
Aprile assente 6.71 kWh/m 2
Maggio assente 7.73 kWh/m 2
Giugno assente 8.16 kWh/m 2
Luglio assente 8.17 kWh/m 2
Agosto assente 7.46 kWh/m 2
Settembre assente 6.19 kWh/m 2
Ottobre assente 5.30 kWh/m 2
Novembre assente 4.08 kWh/m 2
Dicembre assente 3.88 kWh/m 2
Tab.2.1 - Radiazione globale annua sulla superficie normale: 2212 kWh/m2 l’anno
convenzionale di 365.25 giorni.
2.4 Caratteristiche fisiche sito
Presenza polvere Si (da terreno)
Presenza liquidi No
Disponibilità acqua potabile Si
Strutture preesistenti No
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12 Relazione Generale Descrittiva
2.5 Fattori morfologici e ambientali: ombreggiamento e albedo
Gli effetti di schermatura da parte di volumi all’orizzonte, dovuti ad elementi naturali
(rilievi, alberi) o artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di
ritorno dell’investimento.
Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, si considera pari a:
0.99. Inoltre, per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della
zona in cui è inserito l’impianto, si sono individuati i valori medi mensili di albedo,
considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477. Il valore medio considerato è
0.25 dovuto al terreno con pietrisco bianco.
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13 Relazione Generale Descrittiva
3. DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO
3.1 Procedura di calcolo e criteri generali di progetto
L’impianto è costituito da doppi moduli disposti su più file parallele distanziate tra loro in
modo tale da non creare mutui ombreggiamenti tra le file e da consentirne una facile
manutenzione.
Il calcolo della distanza minima tra le file parallele è stato effettuato considerando il giorno
più critico dell’anno ovvero il solstizio di inverno.
3.2 Criterio di stima sull’energia prodotta
L’energia generata dipende:
disponibile, temperatura, riflettanza della superficie antistante i moduli);
• Dall’esposizione dei moduli, quindi dall’angolo di inclinazione (tilt) e dall’angolo di
orientazione (azimut);
• Dalle caratteristiche dei moduli (potenza nominale, coefficiente di temperatura, perdite
per disaccoppiamento o mismatch);
• Dalle caratteristiche del BOS (Balance Of System).
Il valore del BOS può essere stimato direttamente oppure come complemento all’unità del
totale delle perdite, calcolate mediante la seguente formula:
Totale perdite [%] = [1 – (1 – a – b) x (1 – c - d) x (1 – e) x (1 – f)] + g
per i seguenti valori:
a) Perdite per riflessione;
b) Perdite per ombreggiamento;
c) Perdite per mismatching;
f) Perdite negli inverter;
g) Perdite nei circuiti in alternata.
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14 Relazione Generale Descrittiva
3.3 Producibilità energetica
L’inclinazione e l’orientamento dei moduli sono scelti per ottimizzare la radiazione solare
incidente, ovvero essi verranno orientati in direzione Nord-Sud con un’inclinazione (angolo di
tilt) variabile, in modo da consentire la massima raccolta di energia nell’arco dell’anno
unitamente ad una ridotta superficie esposta al vento.
Per la producibilità dell’impianto si sono utilizzate le seguenti stime:
- Inclinazione dei moduli: ±60°
- Orientamento (azimuth) dei moduli: 90°
- Stima delle perdite causato dalla temperatura: 8.1 % (valore generico per aree senza
dati per la temperatura 0° e per moduli FV con una dipendenza sulla temperatura
sconosciuta)
- Altre perdite (cavi, inverter, etc.): 10.0 %
- Totale delle perdite di sistema FV: 21.0 %
In base alle norme UNI 8477-1 e UNI 10349, il Calcolo della radiazione solare globale
giornaliera media mensile su superficie normale, risulta essere pari a 2.212 kWh/m 2 .
La potenza alle condizioni STC (irraggiamento di 1000 W/m² a 25°C di temperatura) risulta
essere:
PSTC = PMODULO x N°MODULI = 380 x 18.648 = 7.086.240 Wp
L’energia producibile su base annua dal sistema fotovoltaico è data da:
Ei [kWh/anno] = (IT x A x Kombre x RMODULI x RBOS)
in cui:
IT = irraggiamento medio annuo su superficie normale = 2.212 kWh/m²
A = superficie totale dei moduli = 37.296 m 2
Kombre = Fattore di riduzione delle ombre = 99 %
RMODULI = Rendimento di conversione dei moduli= 19,15 %
RBOS = Rendimento del B.O.S. = 79 %
Pertanto, applicando la formula abbiamo:
Ei = 12.356.015,5 kWh/anno
Il valore calcolato è l’energia che il sistema fotovoltaico produrrà in un anno, un utile
indicatore della produzione di un impianto fotovoltaico sono le ore equivalenti di
funzionamento, che per l’impianto in oggetto sono pari a 1.743,66 (kWh/kWp).
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4. IMPIANTO
4.1 Descrizione
L’impianto, denominato “Impianto FV- Pozzo Ribaudo”, classificato come “impianto non
integrato”, è di tipo grid-connected e la modalità di connessione è in “trifase a media
tensione”.
La struttura di tipo “ad inseguitori monoassiali” sarà ancorata al terreno tramite infissione di
pali, su ognuna di tali strutture verranno fissate stringhe da 42 moduli fotovoltaici disposti in
configurazione doppia sull’asse.
Il piano dei moduli sarà inclinato rispetto all’orizzontale da 0° a ±60°. L’orientamento
azimutale sarà 90° rispetto al Sud.
La distanza tra le file di pannelli sarà di 10,5 m (interasse) con lo scopo di evitare
l’ombreggiamento mutuo dei pannelli.
L'impianto fotovoltaico è composto da un totale di 18.648 pannelli per una potenza prevista
di 6.000 kW di picco in corrente alternata e di 7.086,240 kW di picco in corrente continua.
Configurazione del generatore fotovoltaico:
• Il campo fotovoltaico è suddiviso in 2 diversi sottocampi ciascuno della potenza di
circa 3.000 kW;
• I pannelli saranno in silicio mono-cristallino con potenza di picco di 380 Wp per
modulo;
• La connessione delle stringhe ad ogni inverter (di potenza nominale pari a 175 kW)
avverrà direttamente; ogni inverter sarà destinato al collegamento di 21/24 stringhe;
• Il gruppo di conversione di corrente CC/CA sarà composto da n°34 inverter;
• Sei trasformatori, con dati di targa pari a 1000 kVA, saranno posizionati tre in una
cabina e tre in una seconda e innalzeranno la tensione da 800 V a 20 kV;
L’energia elettrica così trasformata sarà quindi convogliata ad un quadro di media tensione
posizionato nel locale utente accanto alla cabina di consegna dalla quale partirà un cavidotto
interrato a 20 kV che porterà l’energia alla cabina primaria AT/MT DIRILLO.
Il progetto si inserisce nel quadro degli interventi finalizzati alla riduzione
dell’inquinamento atmosferico e al risparmio energetico. Dalla realizzazione del progetto
deriveranno di benefici di tipo energetico, ambientale e socio-economico, così brevemente
riassunti:
− miglioramento della situazione ambientale;
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16 Relazione Generale Descrittiva
− bassi costi di esercizio e manutenzione;
− nessun inquinamento acustico;
− miglioramento dell’efficienza economica attraverso il contenimento dei costi
energetici, per il tempo di vita dell’impianto, stimato in 25 anni;
− possibilità di sviluppo di impiego nel settore degli installatori e manutentori a scala
locale.
Soggetto responsabile dell’impianto
fotovoltaico Edera Sol Srl
Struttura di sostegno Inseguimento monoassiale ad asse orizzontale
Indirizzo E45, Vittoria
Dati catastali Foglio 197 p.lle 25, 26, 27, 28, 30 36, 38, 39,
47, 48, 49, 22, 43
Coordinate geografiche Lat 36°58'35.22"N- Long 14°27'40.25"E
Altitudine 135 metri s.l.m.
Orientazione dei moduli (Azimut) 90° (Sud)
Superficie totale dei moduli 3.7296 ha
Area di progetto 19.0538 ha
Irradiazione solare annua sul piano
orizzontale 2.212 kWh/m
Potenza totale (in DC) 7.086,240 kW
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Numero totale moduli 18.648
Marca – Modello PVS-175-TL
Energia totale annua prodotta
dall’impianto 12.356.015,5 kWh/anno
Tipologia locali di controllo,
Cablaggi Cavi in canale o cunicoli o interrati
Posizionamento Gruppo di
sostegno
Posizionamento Cabina Trafo All'interno del locale trafo
Posizionamento Cabina Controllo e
4.3 Caratteristiche elettriche impianto
Tipo Collegamento Nuova Utenza
Normativa di
elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;
• CEI EN 50522 (Classificazione CEI 99-3): Messa a terra
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18 Relazione Generale Descrittiva
degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in
corrente alternata;
• CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e
distribuzione pubblica di energia elettrica - Linee in cavo”;
• CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione
di utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese
distributrici di energia elettrica”;
degli impianti elettrici”;
rispetto per gli elettrodotti secondo le disposizioni del
DPCM 8 luglio 2003 (Art. 6) Parte 1: Linee elettriche aeree
e in cavo;
• CEI 211-4 “Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e
magnetici generati da linee e stazioni elettriche”;
• CEI 11-37 “Guida per l’esecuzione degli impianti di terra di
impianti utilizzatori in cui sono presenti sistemi con tensione
maggiore di 1 Kv;
L’attività di
delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso ed a struttura metallica” e successive
modificazioni”;
e successive modificazioni”;
Potenza nominale
6.000 kW
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19 Relazione Generale Descrittiva
4.4 Verifiche elettriche
In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 °C) e dei
valori massimi di lavoro degli stessi (70 °C) sono verificate le seguenti disuguaglianze:
TENSIONI MPPT
Vm a 70 °C (950.00 V) maggiore di Vmppt min. (850.00 V) VERIFICATO
Vm a -10 °C (1200.00 V) minore di Vmppt max. (1350.00 V) VERIFICATO
TENSIONE MASSIMA
Voc a -10 °C (1200.00 V) inferiore alla tensione max. dell’inverter
(1500.00V) VERIFICATO
TENSIONE MASSIMA MODULO
Voc a -10 °C (1200.00 V) inf. alla tensione max. di sistema del modulo
(1500.00V) VERIFICATO
CORRENTE MASSIMA
Corrente max generata (290.00 A) inf. alla corrente max dell’inverter
(360.00A) VERIFICATO
Dimensionamento (108.00 %) compreso tra 70% e 120% VERIFICATO
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20 Relazione Generale Descrittiva
5.1 Scheda tecnica moduli utilizzati
I moduli fotovoltaici scelti sono della ditta “Canadian Solar KuDymond 380W”, sono
composti da celle in silicio mono-cristallino con una vita utile stimata di oltre 25 anni senza
degrado significativo delle prestazioni.
Potenza nominale 380 Wp
Corrente di corto circuito ISC 10,01 A
Tensione VMP 40,0 V
Corrente IMP 9,50 A
Massimo sistema di voltaggio 1500 V (IEC) o 1000 V (IEC/UL)
Dimensioni 2000 x 992 x 5.8 mm
I valori di tensione alle varie temperature di funzionamento (minima, massima e d’esercizio)
rientrano nel range di accettabilità ammesso dall’inverter.
Ogni serie di moduli è munita di diodo di blocco per isolare ogni stringa dalle altre in caso
di accidentali ombreggiamenti, guasti etc.
La linea elettrica proveniente dai moduli fotovoltaici sarà messa a terra mediante appositi
scaricatori di sovratensione con indicazione ottica di fuori servizio, al fine di garantire la
protezione dalle scariche di origine atmosferica.
La potenza complessiva da raggiungere sarà:
18.648 x 380 Wp = 7.086.240 Wp
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Fig.5.1 – Scheda tecnica pannelli
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22 Relazione Generale Descrittiva
5.2 Scheda tecnica inverter utilizzati
Il gruppo di conversione sarà composto dai convertitori statici (Inverter) della ditta PVS-
175-TL o similare. Il singolo convertitore d.c./c.a. sarà conforme ai requisiti normativi tecnici
e di sicurezza applicabili. I valori della tensione e della corrente di ingresso di questa
apparecchiatura saranno compatibili con quelli del rispettivo campo fotovoltaico, mentre i
valori della tensione e della frequenza in uscita saranno compatibili con quelli della rete alla
quale sarà connesso l’impianto.
Le caratteristiche principali di ciascun gruppo di conversione sono le seguenti:
Il singolo inverter sarà inoltre corredato di opportuna certificazione rilasciata dal produttore.
Gli inverter saranno collegati ad un trasformatore elevatore con uscita in media tensione a
20.000 V (Nel caso in esame: 6 Trafi di 1000 kVA).
L’eliminazione del trasformatore BT/BT permetterà un maggiore grado di rendimento
dell'impianto grazie al collegamento diretto con la rete di media tensione.
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23 Relazione Generale Descrittiva
5.3 Dispositivi di protezione sul collegamento alla rete elettrica
La protezione del sistema di generazione fotovoltaica nei confronti sia della rete di
autoproduzione che della rete di distribuzione pubblica è realizzata in conformità a quanto
previsto dalla norma CEI 11-20, con riferimento anche a quanto contenuto nei documenti di
unificazione ENEL DK 5740 e DK 5600.
Eventuali modifiche all’architettura finale del sistema di connessione, protezione e
regolazione saranno concordate con il gestore di rete come richiesto nella Delibera 188/05
dell’Autorità dell’energia elettrica ed il gas.
L’impianto risulta equipaggiato con un sistema di protezione che si articola su tre livelli:
1. dispositivo del generatore;
2. dispositivo di interfaccia;
1. Dispositivo del generatore
Ciascun inverter è protetto in uscita da un interruttore automatico con sganciatore di apertura
collegato al pannello DV601 del dispositivo di interfaccia in modo da agire di rincalzo al
dispositivo di interfaccia stesso. L’inverter è anche dotato di dispositivi contro le
sovratensioni generate in condizioni anomale lato c.a..
2. Dispositivo di interfaccia
Il dispositivo di interfaccia (DI) gestisce la disconnessione automatica dell’impianto di
generazione in caso di mancanza di tensione sulla rete di distribuzione. Questo fenomeno,
detto funzionamento in isola, deve essere assolutamente evitato, soprattutto perché può
tradursi in condizioni di pericolo per il personale addetto alla ricerca e alla riparazione dei
guasti. Il DI è costituito da un interruttore in BT con bobina di sgancio a mancanza di
tensione. A protezione della rete di distribuzione pubblica, come richiesto dalla ENEL DK
5740, è presente il dispositivo di interfaccia della Thytronic del tipo SSG (o equivalente), che
assicura protezioni 50-51-67-50N- 51N-59N-67N, conforme alla specifica ENEL DK5600.
3. Dispositivo generale
Il dispositivo generale (DG) ha la funzione di salvaguardare il funzionamento della rete nei
confronti di guasti nel sistema di generazione elettrica. Il dispositivo generale può essere
costituito da un interruttore in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura oppure
interruttore con sganciatore di apertura e sezionatore da installare sul lato rete Terna
dell'interruttore.
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24 Relazione Generale Descrittiva
5.4 Strutture di sostegno utilizzate
I moduli fotovoltaici sono fissati sul terreno per mezzo di apposite strutture, denominati
Inseguitori monoassili ad asse orizzontale, composte da vele in grado di consentire il
montaggio e lo smontaggio, per ciascuna struttura, in modo rapido e indipendente dalla
presenza o meno di strutture contigue. Tali strutture potranno essere in alluminio o in acciaio
zincato.
Gli inseguitori fotovoltaici monoassiali sono dispositivi che “inseguono” il Sole ruotando
attorno ad un solo asse. A seconda dell’orientazione di tale asse, si possono distinguere 4 tipi
di inseguitori: inseguitori di tilt, inseguitori di rollio, inseguitori di azimut, inseguitori ad
asse polare.
Nel caso in esame, vengono utilizzati gli inseguitori di tilt che presentano il vantaggio di
avere costi contenuti sul mercato e assenza di movimenti meccanici (bassi costi di
manutenzione).
Fig.5.4 - Esplicitazione delle specifiche tecniche del Tracher
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25 Relazione Generale Descrittiva
5.5 Cablaggio elettrico interno all’impianto
Le sezioni dei cavi per i vari collegamenti sono tali da assicurare una durata di vita
soddisfacente dei conduttori e degli isolamenti sottoposti agli effetti termici causati dal
passaggio della corrente elettrica per periodi prolungati e in condizioni ordinarie di esercizio.
Il calcolo delle sezioni dei cavi in corrente continua, corrente alternata e di media tensione
verrà esplicitato nella relazione tecnica di calcolo.
5.6 Protezione elettriche
La protezione contro i contatti diretti è assicurata dall'utilizzo dei seguenti accorgimenti:
utilizzo di componenti dotati di marchio CE (Direttiva CEE 73/23);
utilizzo di componenti aventi un idoneo grado di protezione alla penetrazione di solidi
e liquidi;
collegamenti effettuati utilizzando cavo rivestito con guaina esterna protettiva, idoneo
per la tensione nominale utilizzata e alloggiato in condotto porta cavi (canale o tubo a
seconda del tratto) idoneo allo scopo.
Alcuni brevi tratti di collegamento tra i moduli fotovoltaici non risultano alloggiati in tubi o
canali. Questi collegamenti, tuttavia, essendo protetti dai moduli stessi, non sono soggetti a
sollecitazioni meccaniche di alcun tipo, ne risultano ubicati in luoghi ove sussistano rischi di
danneggiamento. La protezione contro i contatti indiretti (per la parte in AC) è, in questo
caso, assicurata dal seguente accorgimento:
collegamento al conduttore di protezione PE di tutte le masse, ad eccezione degli
involucri metallici delle apparecchiature di Classe II;
verifica, da eseguire in corso d'opera o in fase di collaudo, che i dispositivi di
protezione inseriti nel quadro di distribuzione B.T. intervengano in caso di primo
guasto verso terra con un ritardo massimo di 0,4 secondi, oppure che intervengano
entro 5 secondi ma la tensione sulle masse in tale periodo non superi i 50 V.
La protezione nei confronti dei contatti indiretti (per la parte in DC) è in questo caso
assicurata dalle seguenti caratteristiche dei componenti e del circuito:
protezione differenziale Idn < 30 mA;
collegamento al conduttore PE delle carcasse metalliche.
L'elevato numero di moduli fotovoltaici, posizionati sul terreno, suggerisce misure di
protezione aggiuntive rispetto a quanto prescritto dalle nonne CEI 64-8, le quali consistono
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26 Relazione Generale Descrittiva
nel collegamento equipotenziale di ogni struttura di fissaggio facente capo ad una stringa di
moduli fotovoltaici.
L'impianto fotovoltaico non aumenta la probabilità di fulminazione diretta sulla struttura.
L'abbattersi di scariche atmosferiche in prossimità dell'impianto può provocare il
concatenamento del flusso magnetico associato alla corrente di fulmine con i circuiti
dell'impianto fotovoltaico, così da provocare sovratensioni in grado di mettere fuori uso i
componenti tra cui, in particolare, gli inverter. I morsetti degli inverter risultano protetti
internamente con varistori a pastiglia.
Tuttavia, la notevole estensione dei collegamenti ha suggerito, in fase di progetto, di
rinforzare tale protezione con l'inserzione di dispositivi SPD a varistore sulla sezione c.c.
dell'impianto in prossimità del generatore fotovoltaico.
5.8 Cabine di impianto
L’impianto, sarà dotato di cabine di trasformazione BT/MT per l’innalzamento della
tensione e la successiva cessione dell’energia in rete. La cabina utente sarà costruita con
un’apposita struttura prefabbricata, tale struttura (precaria) non ha dunque bisogna di nessun
autorizzazione urbanistica accessoria. Tutte le opere elettriche di allaccio in MT saranno
effettuate rispettando le norme del T.I.C.A.
5.9 Cavidotto di collegamento alla rete elettrica
L’impianto sarà allacciato alla rete di distribuzione MT, con tensione nominale di 20 kV,
tramite realizzazione di una nova cabina di consegna collegata in antenna da cabina primaria
AT/MT DIRILLO. Tale soluzione prevede l’inserimento di una cabina di consegna collegata
ad uno stallo MT dedicato nella cabina primaria DIRILLO mediante linea MT in cavo aereo
ed interrato. Il collegamento realizzato avrà le seguenti caratteristiche:
- Tensione nominale: 20 kV
- Corrente massima di esercizio del collegamento: 173.4 A
- Formazione dei conduttori: in cavo interrato da 185 mm 2 ed in cavo aereo 150 mm
2
- Tipo di posa: mista
Tale soluzione (INVIATA DA e-distribuzione in data 27/06/2018) sarà realizzata a cura del
produttore come esplicitato nella soluzione tecnica di connessione alla rete.
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27 Relazione Generale Descrittiva
Quest’ultima prevede la realizzazione dei seguenti impianti, per i quali ha facoltà di
realizzazione in proprio:
Linea cavo aereo al 150 mm 2 : 3500 m
Cavo interrato al 185 mm 2 (asfalto): 130 m
Montaggi elettromeccanici con scomparto di arrivo + consegna: 1
5.10 Scavo per il passaggio del cavidotto interrato
La sezione dello scavo avrà una profondità di 1,20 m con una larghezza nella parte inferiore
di 0,80 m e 1,50 m nella parte superiore.
All’interno dello scavo nella parte più profonda sarà inserita una corda di rame, uno strato di
sabbia a conducibilità termica controllata o magrone cementizio in cui sarà immerso un tubo
in PVC coniugato del diametro di 200 mm contenete il cavidotto, successivamente un nastro
segnalatore e un tegolo di protezione in terracotta, a seguire verrà inserito il terreno di
riempimento ed infine misto granulometrico stabilizzato steso a rullo.
5.11 Opere civili
Le opere civili necessarie per l’installazione dell’impianto riguardano:
la fondazione (prefabbricata) della cabina Utente e del locale inverter e trasformatore;
adattamento della viabilità esistente e delle eventuali opere d’arte in essa presenti
qualora la stessa non sia idonea al passaggio degli automezzi per il trasporto al sito dei
componenti e delle attrezzature;
realizzazione di opere minori di regimazione idraulica superficiale quali canalette in
terra;
realizzazione dei cavidotti interrati interni all’impianto;
eventuale locale guardiano;
esecutivo, successivo all’autorizzazione unica.
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28 Relazione Generale Descrittiva
6.1 Inquadramento ambientale dell’opera
Il sito interessato avrà una recinzione costituita da paletti a T in acciaio zincato e una rete,
anch’essa in acciaio zincato, a maglia romboidale. I Paletti, alti 2,25 m, saranno infissi per 15
cm in un cordolo in c.a. di sezione 20x20 cm. L’interasse tra i paletti sarà di 1,5 m. Come
evidenziato dalle planimetrie allegate, lungo il confine verranno tracciate delle stradine di
servizio larghe 4 m.
In fase di realizzazione, essendo quasi tutti i materiali pre-assemblati, si avranno minimi
scarti di cantiere che saranno in ogni caso conferiti a discariche autorizzate secondo la
normativa vigente. A regime, durante la produzione di energia elettrica, non si avrà alcun
rifiuto.
Per valutare le interferenze sulle componenti abiotiche, è stato effettuato un accurato esame
geologico del sito che ha escluso rischi per la stabilità del suolo.
Le acque meteoriche continueranno ad essere assorbite naturalmente dal terreno defluendo
al suo interno.
Per la realizzazione dell’impianto si prevede un tempo max di mesi sei. La durata
presumibile di funzionamento dovrebbe essere di 25 anni al termine dei quali l’impianto sarà
dimesso completamente o sostituito con uno nuovo.
6.2 Impatto relativo alla fase di costruzione dell’impianto
Impatto acustico
Le attività di cantiere produrranno un incremento della rumorosità nelle aree interessate. Tali
incrementi interesseranno comunque brevi periodi di tempo e saranno limitati alle ore diurne,
al fine di contenere il potenziale disturbo arrecato dalle emissioni sonore. La fonte di rumore è
individuabile nell’utilizzo di attrezzature specifiche e dal traffico veicolare dovuto alle attività
di cantiere.
Considerato il fatto che tutti i componenti utilizzati sono prefabbricati, saranno prodotte
modeste quantità di rifiuti, qualitativamente classificabili come rifiuti non pericolosi, in
quanto originati prevalentemente da imballaggi.
Sarà comunque prevista la differenziazione tra rifiuti di origine ferrosa e non ferrosa.
I rifiuti verranno conferiti ad idonei impianti di smaltimento o recupero, ai sensi delle
disposizioni delle norme vigenti.
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29 Relazione Generale Descrittiva
La realizzazione dell’impianto non richiede la necessità di operare trasformazioni sul sito di
interesse.
Occupazione del territorio
L’impatto dovuto all’occupazione territoriale è molto basso, con valori che si aggirano
all’20% dell’area di riferimento non computando la viabilità esistente. L’area circostante le
macchine mantiene le funzioni precedenti all’installazione e può essere impiegata per altri
scopi, come l’agricoltura e la pastorizia, senza alcuna controindicazione.
Impatto visivo
Per migliorare l’inserimento ambientale dei pannelli solari, verrà posta particolare attenzione
alla scelta del colore delle componenti principali dell’impianto, introducendo accorgimenti
per evitare effetti di riflessione della luce da parte delle superfici metalliche.
Considerato che gli impatti dell’impianto sul territorio circostante sono limitati ad un
impatto di tipo visivo sull’ambiente e verificato con opportuni sopralluoghi che nella zona
non sono presenti unità abitative destinate ad uso residenziale, si può evidentemente stimare
che l’impatto visivo resterebbe limitato al passante che si trova nella zona ed in generale ad
una leggera variazione dello scenario naturale del versante interessato dalla realizzazione del
progetto. Pertanto si provvederà a creare una barriera alberata, costituita da vegetazione
autoctona o storicizzata che mimetizzi l’impianto col verde circostante, nella parte perimetrale
dell’impianto e comunque nell’area recintata interessata dall’impianto ma non occupata dai
pannelli o dalla viabilità interna,.
Impatto acustico
Interferenze elettromagnetiche
al massimo influenzare le caratteristiche di propagazione delle telecomunicazioni (alla stregua
di qualsiasi ostacolo) o la qualità del collegamento in termini di segnale-disturbo. Tuttavia,
una adeguata distanza dell’impianto da antenne o ripetitori, fa sì che l’interferenza sia
irrilevante.
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30 Relazione Generale Descrittiva
Viabilità e traffico
L’area di impianto ricade in zone non abitate dunque l’incidenza sul traffico veicolare
conseguente all’esercizio dell’impianto sarà nulla. Può essere prevista prevista la presenza di
un solo custode per la sorveglianza all’impianto.
Rifiuti
La manutenzione ordinaria dell’impianto viene eseguita senza produzione di rifiuti.
Periodicamente si provvederà alla potatura degli alberi e delle piante utilizzate per
schermare visivamente l’impianto e il materiale di sfalcio sarà smaltito come materiale
organico tra i Rifiuti Solidi Urbani.
6.4 Impatto relativo alla fase di dismissione dell’impianto
L’ultima fase che interesserà l’area dell’impianto, anch’essa di durata limitata, sarà quella
relativa alla dismissione dello stesso. In tale fase, si effettueranno tutte le opere necessarie alla
rimozione dei pannelli fotovoltaici e della struttura di supporto, al trasporto dei materiali ad
appositi centri di recupero. I materiali di base quali l’alluminio, il silicio, o il vetro, possono
essere totalmente riciclati e riutilizzati sotto altre fonti.
Interferenza sulle componenti biotiche (flora e fauna)
I principali tipi di impatto degli impianti fotovoltaici a terra sono connessi all’utilizzo del
suolo. Come ogni altra attività antropica che comporta un utilizzo di una porzione di territorio
la realizzazione di un impianto determina la sottrazione di aree per utilizzi determinati.
È importante sottolineare come la posa in opera di un sistema fotovoltaico non determini
cambiamenti irreversibili del territorio.
I pannelli sono sollevati da terra per cui non c’è la possibilità che animali possano
accidentalmente urtare contro gli stessi. Inoltre gli impianti non interferiscono con la presenza
di uccelli o rettili.
Inoltre, nei numerosi impianti presenti in Italia non si è mai registrata una interferenza con le
popolazioni di animali che vivono nel territorio limitrofo all’impianto.
Riassumendo non si sono registrate modifiche o disturbi all’habitat, decessi di animali o
variazione nella densità della popolazione nei pressi di un sito che ospita un impianto.
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31 Relazione Generale Descrittiva
Interferenza sulle componenti abiotiche
Gli impianti fotovoltaici sono realizzati assemblando componenti prefabbricati. Non
necessitano di opera di fondazione, per cui non vengono realizzati scavi.
Non incidono, dunque, sulla stabilità dei suoli, ne su eventuali falde idriche del sottosuolo.
Misure compensative
Data l’assenza di interferenze tra impianto e ambiente circostante non è necessario prevedere
misure compensative, ciò nonostante si provvederà alla rinaturalizzazione di alcune aree
all’interno del sito in modo tale da favorire lo sviluppo di eventuale flora o fauna locali. La
presenza di dette aree di naturalizzazione spezza la monotonia dei pannelli e ne rende meno
pesante l’inserimento visivo nel contesto territoriale.
6.5 Verifica dei parametri urbanistici e uso del suolo
L’opera prevista nel presente progetto ricade nel territorio comunale di Vittoria ed è
individuata dallo strumento urbanistico vigente come area agricola (zona E).
Le zone agricole sono da considerarsi compatibili con la realizzazione di impianti eolici e
fotovoltaici, infatti in tali zone è ammessa la realizzazione di insediamenti produttivi, ai sensi
dell’art.35 della L.R. n.30/97, come modificato dal comma 3 dell’art. 89 della L.R. n.6/2001 e
dall’art.38 della L.7/2003 (insediamenti produttivi in verde agricolo).
Data la specificità delle opere stesse che sono da intendersi di interesse pubblico,
l’intervento è da ritenersi in deroga alle prescrizioni dello strumento urbanistico, così come
previsto dalle Norme di Attuazione dei singoli strumenti urbanistici e dell’art. 12 del D.Lgs
n.387/2003.
L’area del sito in questione rientra tra le zone dichiarate sismiche (Zona 2). Tale aspetto
verrà considerato nei progetti esecutivi delle opere che saranno eseguiti in conformità alla
L.n.1086/1971 ed alla L.n.64/1974.
Tutta l’area di intervento non è sottoposta a vincoli ai sensi del R.D-L-1126 del 16.05.26
(Regolamento forestale).
L’area dell’intero impianto non ricade in zone interessate da frane e dissesti diffusi, ai sensi
del D.A.R.T.A. (Decreto Assessorato Regionale Territorio Ambiente) 298/41 del 04/07/2000,
come riportato nelle carte del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Regione Sicilia.
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32 Relazione Generale Descrittiva
L’area interessata non presenta corpi idrici superficiali e sotterranei destinati
all’emungimento per scopi potabili, a protezione dei rischi di inquinamento del suolo e del
sottosuolo, di cui al DPR 236/88 e DL 152/99 e s.m. e i.
A verifica delle superiori norme di salvaguardia, a protezione dell’assetto idrogeologico
delle aree interessate dagli interventi, è stata redatta una dettagliata relazione geologico-
tecnica per la verifica dei rischi idrogeologici che esclude ogni rischio di dissesto, sia reale
che potenziale, escludendo qualsiasi tipo di intervento per una possibile mitigazione degli
stessi, nonché detta relazione ha escluso altresì il rischio di inquinamento idrico durante la
fase di cantiere.
Tali aree, individuate nelle tavole di progetto, sulla base dello studio delle condizioni
geomorfologiche e dei detrattori ambientali non risultano comprese in nessuna classe di
interesse ambientale e non ricadono in zone non idonee così come definite dal D.P. Reg.
Sicilia del 10/10/2017.
Il sito in oggetto ha precise caratteristiche che lo identificano come ideale, in quanto le
caratteristiche di esposizione dell’area interessata rientrano in quei parametri per cui è
permesso tale sfruttamento.
6.6 Relazione preliminare sulle fondazioni e strutture di sostegno
L’impianto fotovoltaico sarà realizzato a terra con l’utilizzo di una struttura di sostegno a
telaio in metallo adatta per grandi impianti fotovoltaici in campo aperto, meglio descritta nei
paragrafi seguenti.
Il telaio è composto da pali di sostegno, mentre il collegamento delle strutture avviene con
profilati in alluminio estruso o acciaio zincato sulle quali vengono fissate (imbullonate) le
guide, anch’esse in alluminio estruso, su cui verranno fissati i moduli fotovoltaici dotati di
telaio proprio. Ogni telaio è ideato per ospitare 42 pannelli disposti in configurazione
monofilare.
Alla struttura di sostegno è integrata una tecnologia elettromeccanica per seguire ogni
giorno l’esposizione solare Est-Ovest su un asse di rotazione orizzontale Nord-Sud,
posizionando così i pannelli sempre con la perfetta angolazione (inseguitori monoassiali ad
asse orizzontale).
L’istallazione avviene, dunque, con una minima realizzazione di scavi solo per le linee
elettriche, consentendo una semplificazione nella posa in opera dell’impianto.
Progetto di un impianto FV nel Comune di Vittoria (RG) Studio di Progettazione Ing. Giuseppe Santaromita Villa
33 Relazione Generale Descrittiva
6.7 Viabilità esistente e di progetto
6.7.1 Modalità di arrivo all’impianto
Per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto non sono previsti interventi strutturali sulla
viabilità esterna al terreno, in quanto la viabilità esistente consente, senza alcun impatto, il
trasporto di materiali e mezzi.
Il trasporto dei pannelli avverrà attenendosi scrupolosamente a tutte le indicazioni e
procedure per i trasporti e nel rispetto di quanto previsto dal Nuovo Codice della Strada. Il
tragitto che gli automezzi seguiranno per raggiungere il sito nella fase realizzativa
dell’impianto verrà meglio specificato in appositi elaborati grafici.
Partendo dal porto di Scoglitti si percorre la SP 102, si prosegue sulla SP17 svoltando a
sinistra per imboccare a SP97, si svolta a destra per proseguire su Via Paolo Enrico Arias per
poi immettersi sulla strada comunale che riporta lungo la SP97, si svolta a sinistra per
imboccare la E45 e dopo circa 1 km si imbocca una strada comunale che conduce all'ingresso
del sito.
6.7.2 Accesso all’impianto
La viabilità interna al sito verrà invece realizzata in fase di cantiere. Tale viabilità riguarderà
solo il tracciamento di sentieri carrabili senza l’utilizzo di alcun tipo di asfalto, con la sola
posa di ghiaia e pietrisco.
L’ingresso al sito avverrà per mezzo di un cancello largo 5 m ed alto 2,60 m, realizzato con
profili estrusi d’alluminio lega 6060 (UNI EN 573-3), sezione 45x55 mm, verniciati a polvere,
colore standard RAL 1013.
Eventuali dettagli verranno meglio specificati in appositi elaborati grafici.
Il cancello sarà arretrato di circa 3 m rispetto al ciglio della strada di accesso per creare uno
spazio di invito a forma tronco conica idoneo alla fermata dei mezzi e ad eventuali manovre.
In prossimità dell’ingresso al sito sarà posizionata la cabina di consegna, con accesso
pedonale dall’esterno e provvista di apposita recinzione perimetrale.
6.8 Verifica dei parametri ambientali della regione Sicilia
Il territorio regionale siciliano può essere suddiviso nelle seguenti zone:
- zone escluse;
- zone sensibili;
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34 Relazione Generale Descrittiva
- zone consentite.
L’impianto oggetto di studio ricade in zona consentita e quindi compatibile con
l’istallazione dell’impianto fotovoltaico. Essendo un impianto superiore a 1 MW si procederà
alla redazione di un apposito studio preliminare ambientale (SPA), così come prescritto dal
D.lgs. n°152/06 che stabilisce le norme in materia ambientale, e alle Linee Guida
dell’A.R.T.A.
È considerato parte integrante dell’impianto il cavidotto di connessione alla rete elettrica
nazionale.
Per quanto riguarda la valorizzazione della produzione agroalimentare locale e la tutela della
biodiversità, sarà realizzata a confine dell’impianto una fascia arborea di protezione e
separazione, costituita da vegetazione autoctona e/o storicizzata, compatibile con la piena
funzionalità dell’impianto stesso.
6.9 Sistemazione arborea del sito
Il progetto è stato elaborato nel rispetto delle qualità naturalistiche del sito, al fine di
mantenere invariato non solo lo stato dei luoghi e l’habitat naturale della fauna, ma anche di
impedire il manifestarsi del fenomeno della desertificazione.
Il progetto del verde, indicherà una sistemazione di vegetazione in larga parte autoctona, per
cui si prevede la realizzazione di una fascia di mitigazione, non solo lungo tutto il perimetro,
dove verranno messe a dimora in doppio filare alberi a basso fusto, ma anche tra le stringhe
dei pannelli verranno impiantate alcune specie di piante facenti parte della macchia
mediterranea, verranno inoltre impiegate altre specie di piante in determinate zone per la
rinaturalizzazione del territorio.
La necessità di impiantare vegetazione autoctona è dettata dalla volontà di non alterare in
nessun modo l’equilibrio ambientale presente nell’area di intervento e di facilitare lo sviluppo
dell’agro-ecosistema.
6.10 Interferenze
Nell’area oggetto dell’intervento si possono individuare diverse tipologie di interferenze,
che possono interferire con l’impianto.
Le interferenze viarie si potrebbero ricondurre in particolare alla presenza dell’Autostrada,
che si trova sul confine Est, la quale interferirebbe direttamente con l’impianto solo in caso di
realizzazione poiché potrebbe agevolare il transito dei mezzi durante il cantiere.
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35 Relazione Generale Descrittiva
Per quanto riguarda le interferenze di tipo naturale nel sito non sono presenti elementi di
discontinuità.
Un’ulteriore interferenza può essere rappresentata dai tralicci delle linee elettriche, in
particolare, una linea di bassa tensione attraversa il sito a Sud-Est; da questa bisogna rispettare
opportune fasce di rispetto (nello specifico 5 m dalle linee BT).
6.11 Vincoli
- Vincolo paesaggistico;
- Vincoli ambientali (zone ZPS, SIC, ecc);
- Vincoli urbanistici.
I primi due vincoli sono normati dal D.L. 42/2004 codice dei beni culturali e ambientali,
mentre i vincoli ambientali sono sottoposti a leggi della Comunità Europea.
L’area direttamente oggetto dell’intervento non è sottoposta a vincoli né di tipo naturalistico
né ambientale.
Inoltre dall’analisi della presenza di aree di interesse naturalistico Istituzionalmente tutelate
(ZPS, SIC, Parchi nazionali, etc.) è emerso che all’interno dell’area non si hanno elementi di
tal genere.
Per quanto riguarda i vincoli urbanistici, si può affermare che le particelle interessate dal
progetto risultano classificate, in base al piano regolatore del comune di Vittoria, come area
agricola (zona E).
Il progetto è stato concepito nel rispetto della normativa vigente, e compatibilmente con la
destinazione d’uso del terreno.
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36 Relazione Generale Descrittiva
7. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Decreto Legislativo n. 504 del 26-10-1995, aggiornato 1-06-2007: Testo Unico delle
disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative
sanzioni penali e amministrative.
Decreto Legislativo n. 387 del 29-12-2003: attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa
alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato
interno dell'elettricità.
Legge n. 239 del 23-08-2004: riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il
riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia.
Decreto Legislativo n. 192 del 19-08-2005: attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell'edilizia.
legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al
rendimento energetico nell'edilizia.
Decreto Legislativo n. 115 del 30-05-2008: attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa
all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva
93/76/CEE.
Decreto Legislativo n. 56 del 29-03-2010: modifiche e integrazioni al decreto 30 maggio
2008, n. 115.
Decreto del presidente della repubblica n. 59 del 02-04-2009: regolamento di attuazione
dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192,
concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
Decreto Legislativo n. 26 del 2-02-2007: attuazione della direttiva 2003/96/CE che
ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.
Decreto Legge n. 73 del 18-06-2007: testo coordinato del Decreto Legge 18 giugno 2007, n.
73.
Decreto 2-03-2009: disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia
elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare.
Legge n. 99 del 23 luglio 2009: disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle
imprese, nonchè in materia di energia.
Legge 13 Agosto 2010, n. 129 (GU n. 192 del 18-8-2010): Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105, recante misure urgenti in materia di
energia. Proroga di termine per l'esercizio di delega legislativa in materia di riordino del
sistema degli incentivi. (Art. 1-septies - Ulteriori disposizioni in materia di impianti per la
produzione di energia da fonti rinnovabili).
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37 Relazione Generale Descrittiva
Decreto legislativo del 3 marzo 2011, n. 28: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla
promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Decreto legge del 22 giugno 2012, n. 83: misure urgenti per la crescita del Paese.
Legge 11 agosto 2014, n. 116: conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24
giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e
l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo
delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per la
definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea. (GU Serie Generale
n.192 del 20-8-2014 - Suppl. Ordinario n. 72).
Decreto Ministero dello sviluppo economico del 19 maggio 2015 (GU n.121 del 27-5-
2015): approvazione del modello unico per la realizzazione, la connessione e l'esercizio di
piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici.
Sicurezza
D.Lgs. 81/2008: (testo unico della sicurezza): misure di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro e succ. mod. e int.
DM 37/2008: sicurezza degli impianti elettrici all’interno degli edifici.
Ministero dell’interno
"Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici" - Nota DCPREV, prot.1324 - Edizione
2012.
"Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici" - Chiarimenti alla Nota DCPREV,
prot.1324 "Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – Edizione 2012".
7.1 Norme tecniche
CEI 82-25: guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti
elettriche di Media e Bassa Tensione.
CEI 82-25; V2: guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle
reti elettriche di Media e Bassa Tensione.
CEI EN 60904-1(CEI 82-1): dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche
fotovoltaiche tensione-corrente.
CEI EN 60904-2 (CEI 82-2): dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle
fotovoltaiche di riferimento.
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38 Relazione Generale Descrittiva
CEI EN 60904-3 (CEI 82-3): dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi
solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento.
CEI EN 61215 (CEI 82-8): moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri.
Qualifica del progetto e omologazione del tipo.
CEI EN 61646 (82-12): moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualifica del
progetto e approvazione di tipo.
CEI EN 61724 (CEI 82-15): rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici - Linee guida
per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati.
CEI EN 61730-1 (CEI 82-27): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) -
Parte 1: Prescrizioni per la costruzione.
CEI EN 61730-2 (CEI 82-28): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) -
Parte 2: Prescrizioni per le prove.
CEI EN 62108 (82-30): moduli e sistemi fotovoltaici a concentrazione (CPV) - Qualifica di
progetto e approvazione di tipo.
CEI EN 62093 (CEI 82-24): componenti di sistemi fotovoltaici - moduli esclusi (BOS) -
Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali.
CEI EN 50380 (CEI 82-22): fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici.
CEI EN 50521 (CEI 82-31): connettori per sistemi fotovoltaici - Prescrizioni di sicurezza e
prove.
CEI EN 50524 (CEI 82-34): fogli informativi e dati di targa dei convertitori fotovoltaici.
CEI EN 50530 (CEI 82-35): rendimento globale degli inverter per impianti fotovoltaici
collegati alla rete elettrica.
EN 62446 (CEI 82-38): grid connected photovoltaic systems - Minimum requirements for
system documentation, commissioning tests and inspection.
CEI 20-91: cavi elettrici con isolamento e guaina elastomerici senza alogeni non propaganti
la fiamma con tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e 1 500 V in
corrente continua per applicazioni in impianti fotovoltaici.
UNI 10349: riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.
UNI/TR 11328-1: "Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia - Parte
1: Valutazione dell'energia raggiante ricevuta".
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39 Relazione Generale Descrittiva
Altra Normativa sugli impianti elettrici
CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici.
CEI 0-16: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti
AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica.
CEI 0-21: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti
BT delle imprese distributrici di energia elettrica.
CEI 11-20: impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di
I e II categoria.
CEI EN 50438 (CT 311-1): prescrizioni per la connessione di micro-generatori in parallelo
alle reti di distribuzione pubblica in bassa tensione.
CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.
CEI EN 60099-1 (CEI 37-1): scaricatori - Parte 1: Scaricatori a resistori non lineari con
spinterometri per sistemi a corrente alternata
CEI EN 60439 (CEI 17-13): apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT).
CEI EN 60445 (CEI 16-2): principi base e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina,
marcatura e identificazione - Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità
dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico.
CEI EN 60529 (CEI 70-1): gradi di protezione degli involucri (codice IP).
CEI EN 60555-1 (CEI 77-2): disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi
elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1: Definizioni.
CEI EN 61000-3-2 (CEI 110-31): compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti -
Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di
ingresso " = 16 A per fase).
CEI EN 62053-21 (CEI 13-43): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) -
Prescrizioni particolari - Parte 21: Contatori statici di energia attiva (classe 1 e 2).
CEI EN 62053-23 (CEI 13-45): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) -
Prescrizioni particolari - Parte 23: Contatori statici di energia reattiva (classe 2 e 3).
CEI EN 50470-1 (CEI 13-52): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Parte 1:
Prescrizioni generali, prove e condizioni di prova - Apparato di misura (indici di classe A, B e
C).
CEI EN 50470-3 (CEI 13-54): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Parte 3:
Prescrizioni particolari - Contatori statici per energia attiva (indici di classe A, B e C).
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40 Relazione Generale Descrittiva
CEI EN 62305 (CEI 81-10): protezione contro i fulmini.
CEI 81-3: valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato.
CEI 20-19: cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V.
CEI 20-20: cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V.
CEI 13-4: sistemi di misura dell'energia elettrica - Composizione, precisione e verifica.
CEI UNI EN ISO/IEC 17025:2008: requisiti generali per la competenza dei laboratori di
prova e di taratura.
Connessione
Delibera ARG/ELT n. 33-08: condizioni tecniche per la connessione alle reti di
distribuzione dell'energia elettrica a tensione nominale superiore ad 1 kV.
Deliberazione 84/2012/R/EEL: interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di
energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la
sicurezza del sistema elettrico nazionale.
Ritiro dedicato
Delibera ARG/ELT n. 280-07: modalità e condizioni tecnico-economiche per il ritiro
dell'energia elettrica ai sensi dell'articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 29 dicembre
2003, n. 387-03, e del comma 41 della legge 23 agosto 2004, n. 239-04.
Servizio di misura
Delibera ARG/ELT n. 88-07: disposizioni in materia di misura dell'energia elettrica prodotta
da impianti di generazione.
TIME (2016-2019) - Allegato B Delibera 654/2015/R/EEL: testo integrato delle
disposizioni per l’erogazione del servizio di misura dell’energia elettrica.
Tariffe
Delibera 111-06: condizioni per l’erogazione del pubblico servizio di dispacciamento
dell’energia elettrica sul territorio nazionale e per l’approvvigionamento delle relative risorse
su base di merito economico, ai sensi degli articoli 3 e 5 del decreto legislativo 16 marzo
1999, n. 79.
TIV - Allegato A - Deliberazione 19 luglio 2012 301/2012/R/EEL (valido dal 01-01-2016)
TIT (2016-2019) - Allegato A Delibera 654/2015/R/EEL: testo integrato delle disposizioni
per l’erogazione dei servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica
Progetto di un impianto FV nel Comune di Vittoria (RG) Studio di Progettazione Ing. Giuseppe Santaromita Villa
41 Relazione Generale Descrittiva
economiche per l’erogazione del servizio di connessione
TIS - Allegato A Deliberazione ARG/ELT 107-09 (valido dal 01-01-2016): testo integrato
delle disposizioni dell’autorità per l’energia elettrica e il gas in ordine alla regolazione delle
partite fisiche ed economiche del servizio di dispacciamento (Settlement)
TICA
Delibera ARG/ELT n. 99-08 TICA: testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche
per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di
produzione di energia elettrica (Testo integrato delle connessioni attive – TICA).
Deliberazione ARG/ELT 124/10: Istituzione del sistema di Gestione delle Anagrafiche
Uniche Degli Impianti di produzione e delle relative unità (GAUDÌ) e razionalizzazione dei
flussi informativi tra i vari soggetti operanti nel settore della produzione di energia elettrica.
Deliberazione ARG/ELT n. 181-10: attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
6 agosto 2010, ai fini dell’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante
conversione fotovoltaica della fonte solare.
TISP
Delibera ARG/ELT n. 188-05: definizione del soggetto attuatore e delle modalità per
l’erogazione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici, in attuazione dell’articolo 9
del decreto del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell’ambiente e