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Simone aggredito e preso a pugni«Era un gruppo di omofobi di destra»

LA VIOLENZA

IL GIUDIZIO

«Bella rispostadella città:

è più avantidei politici»

LA SFERZATAGli organizzatori

non hanno digeritoi ritardi del Comune

«Persa un’occasione»

Paolo CaliaTREVISO

Processo a Manildo: «Ha sbagliato»Monda se la prende con l’assenza del sindaco e attacca gli amministratori: «Sono venuti tardi»

trevisoe il gay pride

PICCHIATO Simone Carniellila sera in piazzale Burchiellati

«La politica? Si è dimostrataancorata ai pregiudizi. Ci hasupportato solo sabato, troppotardi direi. Forse sono ancoralegati a semplici calcoli eletto-rali». Antonio Monda, presi-dente del comitato organizzato-re del Pride di Treviso, final-mente parla senza troppi vinco-li. Passato il giorno della sfila-ta, incassati i complimenti daparte di tutti per l'organizzazio-ne inappuntabile, può final-mente sbilanciarsi, pur con ilgarbo di sempre. E può anchedire, per esempio, che il com-portamento del sindaco Gio-

vanni Manildo non gli è piaciu-to; che sabato avrebbe volutovederlo sul palco e che avermandato una lettera, seppuredi pieno appoggio, non puòcompensare la sua assenza.

«Quella del sindaco è stataun'assenza poco giustificata -precisa Monda - e l'abbiamonotata. Ha preferito andarefuori città mentre si svolgevaun evento storico che ha contri-buito a liberare Treviso dallafama di città chiusa. Il corteo èpassato sotto Mura piene di

gente allegra e accogliente. Gliassessori sul palco? Avremmopreferito che certi politici cifossero stati vicini prima e nonquando ormai il successo dellamanifestazione era chiaro».Monda si toglie qualche sasso-lino dalla scarpa e sciorinanumeri di tutto rispetto: «Laquestura ha stimato in settemi-la le presenze di sabato pome-riggio - racconta - ben al disopra delle nostre stime inizia-li. È stato il Pride più parteci-pato tra quelli organizzati inVeneto. Non è successo nientee tutte le raccomandazioni sisono rivelate superflue. Ma ilPride è sempre stato questo: loabbiamo ripetuto per mesi. E

Manildo ha perso l'occasionedi vedere questa manifestazio-ne da vicino».

Nel ringraziare tutti quelliche per mesi hanno lavoratosenza risparmiarsi, prima tratutte il consigliere comunaledel Pd Michela Nieri, il presi-dente è anche tornato su unodei nodi più discussi: il percor-so del corteo. «Con un tragittofuori dal centro storico, la cittàha perso sicuramente un'occa-sione - continua - le stradeattraversate dal corteo brulica-vano di persone, quelle piùcentrali invece erano vuote.Ma non facciamo polemica.Certo: piazza Duomo era vuotae non capiamo perché, visto

che il vescovo non ha mai dettonulla sul Pride». Qualcherammarico? «Nessuno, siamocontenti e felici per la bellarisposta della città, che hadimostrato di essere più avantidella sua classe politica».

«Noi eravamo lì, stavamoaspettando che il service smon-tasse il palco perchè avevamola responsabilità di tenere lospazio pulito e la piazza inordine, c'era con me ancheElena Toffolo. Poi a un certopunto è sopraggiunto dalla par-te delle mura un gruppo cheha iniziato ad insultarci. Era-no una quindicina e ovviamen-te i loro erano insulti a sfondoomofobo e quindi era chiaroche ci avevano individuato,avevo ancora il tesserino delpride».

A parlare è Simone Carniel-li, uno degli organizzatoridell'evento di sabato scorsoche racconta così l'aggressio-

ne subita nella notte tra sabatoe domenica in piazzale Bur-chiellati: ieri ha trascorso buo-na parte della giornata negliuffici della Digos, in questura,per denunciare l'accaduto eper identificare gli autori del-la "spedizione punitiva". «Mihanno picchiato, colpendomiad uno zigomo, fortunatamen-te non hanno colpito un puntovitale -racconta Simone- sonocaduto, sono riuscito a divinco-larmi: uno in particolare mi hacolpito mentre altri cercavanodi sminuire la cosa. Altri mihanno stretto verso il muro mapoi sono riuscito a respingerliin qualche modo mettendo legambe e le mani per protegger-

mi; con uno scatto mi sonorialzato e sono fuggito fino allaparte opposta del piazzale. Liho seminati ma si erano giàavvertiti tra di loro che c'era-no le telecamere e avevanopaura di essere inquadrati. Aquel punto io mi sono sentitopiù sicuro e loro si sono ritira-ti. Nel frattempo Elena avevagià chiamato la polizia».

Quando la volante è arrivataalcuni protagonisti dell'aggres-sione si sono dileguati, altri sisono rifugiati nel vicino Botte-gon. Tra le molte personepresenti solo un barista dellocale, coraggiosamente, eraintervenuto per fermare unagguato che avrebbe potuto

avere conseguenze ben peggio-ri. Uno degli aggressori avevaaddirittura già estratto la suacintura, uno aveva rovesciatola birra che teneva in manoaddosso al malcapitato, un al-tro ancora ha tentato di sgam-bettarlo durante la fuga. Simo-ne Carnielli non è riuscito ariconoscere in volto colui chelo ha colpito con un pugno maricorda bene il viso di uno deisuoi più accaniti inseguitori,un trevigiano di circa 25 anni.«Si capiva che provenivano daambienti di destra per le coseche hanno detto -dice Carniel-li- ma erano vestiti normal-mente, in jeans e maglietta».

Nicola CendronTREVISO

PrimoPiano

PRESIDENTEdel comitato

organizzatoredell’Onda Pride:Antonio Monda

si toglie qualchesassolino

dalle scarpee non perdona

l’assenzadi Manildo

e l’appoggioin ritardo

di altri politici

IN BURCHIELLATISolo un barista

è intervenuto

II TV Martedì 21 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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IL BILANCIO

Albergatori contenti: «Immagine positiva»TREVISO - (pcal) Mentre per gli alberghi fuoricittà il Pride è stato un evento che non haspostato di una virgola la loro mole di affari,come ammesso dal Bhr Hotel, che con ilcomitato organizzatore ha anche stretto unacollaborazione molto importante e messo invendita dei pacchetti per l'intero weekend, quellidentro le Mura o appena fuori hanno invece

avuto qualche motivo in più per sorridere. I datidel Consorzio Marca Treviso dicono infatti che lestrutture alberghiere del centro storico e dell'im-mediata periferia hanno registrato sette o ottoprenotazioni legate al Pride: «Non molto - fannosapere - ma siamo contenti anche così perchéqualcosa c'è stato. È vero che si è trattato di unamanifestazione a carattere triveneto e che la

maggioranza dei partecipanti è arrivata dalVeneto o dal vicino Friuli, ma nonostante questoqualche pernottamento lo abbiamo avuto. E anoi, tutto sommato, è andata bene». A impressio-nare è stato soprattutto l'alto numero dipartecipanti, tutti ben accolti e tornati a casacon un ricordo positivo della città: «Questepersone - continuano dal Consorzio - sono tuttepotenziali clienti. Una parte di loro potrebbetornare. Queste manifestazioni sono importantis-sime per questo, per l'immagine e il passa parolache producono».

LA CITTÀ VUOTA Dopo i mugugni fra i negozianti

Camolei si aggrappa al meteo«Colpa della bella giornata»

TREVISO - (pcal) Paolo Camolei, assessore alle Attivitàproduttive, dice una verità per certi versi ovvia: «Ho vistole foto del centro parzialmente vuoto sabato pomeriggio,ma non penso proprio che quello sia stato l'effetto del Prideo della paura per le troppe manifestazioni. Anzi. Vista lagiornata di sole e di caldo torrido l'effetto mare si è fattosentire. E le code lunghe chilometri in direzione Jesolo loconfermano. Del resto lo sapevamo che "Treviso d'Estate" èuna manifestazione potenzialmente a rischio: se la organiz-zi a metà giugno devi mettere in conto che, se c'è bel tempo,almeno nel pomeriggio di gente non ce ne sarà molta».

Camolei insomma non si fa trascinare nel gorgo dellepolemiche di chi invece punta il ditosulle troppe manifestazioni contempo-ranee e sui divieti di sosta a raffica,elementi che per molti avrebbero sco-raggiato anche il turista più convinto:«No, non è stato questo. Se sabatoavessimo avuto il tempo non propriobello di domenica, ci sarebbero statirisultati diversi. E poi io sono moltosoddisfatto di come sono andate lemanifestazioni: nel tardo pomeriggio disabato la città si è riempita, alla sera lagente in giro per il centro era tanta pervia dell'Elvis Day e dei concertini. Epoi, domenica, la presenza di CarlaFracci è stato un successo enorme».

Camolei, come al solito, non si nasconde e non fuggedavanti alle domande sul Pride, manifestazione che haosteggiato fin dall'inizio. «Sul Pride non cambio idea -premette - secondo me è una manifestazione con pocosenso. E lo dico pur condividendo tutte le battaglie per idiritti e a favore degli omosessuali. Mi fermo solo quando siparla di famiglia, che per me è una cosa ben distinta eintoccabile. E quindi non accuso di certo il Pride per la pocagente in alcune piazze: dove il corteo è passato, e comunqueè passato in centro e non in periferia, le gente c'era e non èsuccesso niente. E devo ammettere che gli organizzatorisono stati molto bravi nel non portare eccessi».

Tonella fa l’avvocato«C’erano4 assessori»

LA REPLICA Animata riunione di maggioranza, il capogruppo del Pd alza la voce

TREVISO - (pcal) La maggio-ranza fa quadrato, a parte unpaio di eccezioni, intorno alsindaco Giovanni Manildo. E lecritiche per non aver partecipa-to al Pride vengono rispedite almittente. Ieri sera l'argomentoha animato anche una riunionedi maggioranza. Le voci contra-rie, quelle di chi ha consideratoun errore l'assenza di Manildo,sono state di Said Chaibi (Sel) eMichela Nieri (Pd), tra i piùattivi nel proporre il Pride. Peril resto difesa a spada tratta:«Se tutto è filato via liscio lo si èdovuto anche alle condizioniposte dal sindaco».

Manildo, pubblicamente, nonha voluto dire niente. Ha prefe-rito non rispondere agli attac-chi partiti dal comitato organiz-zatore del Pride. Ma le vesti diavvocato difensore della giuntale ha indossate il capogruppodel Pd Giovanni Tonella, che ilcorteo invece se l'è fatto tutto,

dalla partenza in via Romaall'arrivo in piazzale Burchiella-ti. «Il comitato accusa la classepolitica? Non capisco di qualeclasse politica parli. Di quellache ha dato il patrocinio con unvoto all'unanimità? Non pole-mizzo con Monda perché hasaputo lavorare molto bene. Mal'unico vero dato politico, al dilà di tutto, è che la maggioranzacompatta ha appoggiato la pro-posta di appoggiare il Pride. Eil sindaco non sarà salito sulpalco, ma ha mandato un mes-saggio di pieno appoggio e inrappresentanza della giuntac'erano ben quattro assessori».

Tonella difende anche gli as-

sessori presenti (Cabino, Fran-chin, Manfio e Gazzola), velata-mente accusati di essere salitisul carro del vincitore quandoormai il successo era scontato:«Ricordo -continua - che quellisaliti sul palco sono gli assesso-ri che si sono spesi per il Pride,che lo hanno appoggiato. Insom-ma: spero che qualcuno nonpensi che il patrocinio sia statoconcesso da una sparuta mino-ranza all'interno della maggio-ranza perché non è così». Enella difesa a tutto campo cientra anche la polemica sultragitto: «Non ci sono stati erro-ri. Nelle piazze c'erano altremanifestazioni. E poi il corteonon è passato nella parte com-merciale della città ma in quel-la delle abitazioni. È stata un'op-portunità per attraversare lezone più vissute».

PrimoPiano

IN GIUNTA«Un appoggio

compatto»

POLITICIAnchel’assessoreLucianoFranchinin prima filadurantela sfilatadell’Onda Pridedi sabato

IL 9 SETTEMBRE TERMINE ULTIMO PER CIRCOLARE CON LA CQC MERCI NON AGGIORNATA.

PRESSO L'OMNIA con sede in Treviso e Villorba SI ORGANIZZA UN CORSO DI RINNOVO

CON INIZIO 02 LUGLIO.(IL CORSO AVRA' INIZIO SE SI RAGGIUNGE IL MINIMO DEI PARTECIPANTI)

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TV IIIMartedì 21 giugno 2016

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LA MINACCIADI SCIOPERO

VALZER NELLE PARROCCHIE

Il vescovo muove i pretimonsignor De Pieriguida la Casa del Clero

Il cantiereTreviso-OstigliaA settembrel’ultimo miglio

Spiraglio al San Camillook al vertice con i sindacatiIN VISITAIl direttoregeneraledell’Usl 9FrancescoBenazzicon MarioBassanoe il direttoredell'ospedaleSan Camillosuor Lancy

TREVISO - (M.F.) Cambio al vertice della Casa del Clerodi Treviso. Monsignor Giovanni Semenzato va in pensio-ne. Il sacerdote ha lasciato l'incarico di direttore dellastruttura per raggiunti limiti di età. Al suo posto ilvescovo Gianfranco Agostino Gardin ha nominato monsi-gnor Maurizio De Pieri, già parroco di Monastier eZenson di Piave e prima ancora di Morgano. Ma questanon è l'unica variazione. Dopo la nomina della settimanascorsa di don Paolo Pigozzo come nuovo pastore dellaparrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, ieri la diocesi diTreviso ha completato il quadro con altre setti cambiriguardanti altrettanti parroci. Don Luigi Dal Bello, giàparroco di Santa Maria della Vittoria e Selva delMontello, è stato nominato parroco di Monastier, postolasciato vuoto proprio dal trasferimento di monsignorDe Pieri alla guida della Casa del Clero. Di seguito, DonAngelo Rossi, già parroco di Casoni e amministratoreparrocchiale di Cà Rainati, è stato nominato parroco diSanta Maria della Vittoria e Selva del Montello. Achiudere il cerchio, don Antonio Ziliotto, parroco di SanZenone degli Ezzelini è nominato parroco anche di Cà

Rainati. Di segui-to, don Alessan-dro Piccinelli,già parroco diBessica e Ra-mon, è stato no-minato parrocodi Casoni e Mus-solente. Mentremonsignor Pier-giorgio Magaton,già parroco diMussolente, la-scia l'incaricoper raggiunti li-miti di età. DonPaolo Furlan, già

parroco di Rovarè e Spercenigo, è stato nominatoparroco di Bessica e Ramon. Don Edy Savietto, parrocodi Olmi, è stato nominato anche parroco di Cavriè.Infine, don Devid Berton, parroco di San Biagio diCallalta e Cavriè, lascia l'incarico di parroco a Cavriè edè stato nominato anche parroco di Rovarè e Spercenigo.

Un incontro per sciogliere tuttii nodi del San Camillo, scongiu-rando lo sciopero del persona-le. Dopo la proclamazione del-lo stato di agitazione dei circa300 dipendenti, tra infermieri,operatori sociosanitari e ausi-liari, ieri la direzione dell'ospe-dale di viale Vittorio Veneto haconvocato un tavolo con i sinda-cati per provare a chiarire lasituazione. L'appuntamento è il29 giugno: i rappresentanti diCgil, Cisl e Uil, Maurizio Sam-martino, Samanta Grassi e Be-niamino Gorza, vedranno ladirettrice amministrativa, suorLancy Ezhupara, e Mario Bas-sano, amministratore delegato

della fondazione dell'Istituto diricovero e cura a caratterescientifico delle Figlie di SanCamillo. Due i temi all'ordinedel giorno: i chiarimenti sullaproclamazione dello stato di

agitazione e le valutazionisull'accordo aziendale sulla vi-deosorveglianza. I nodi piùcomplicati. Le rappresentanzehanno denunciato condizioni dilavoro al limite al San Camillo:turni massacranti per la caren-za di personale, contratti bloc-cati da nove anni e incentivieconomici azzerati. Non da ulti-ma, anche la questione delletelecamere. La Cisl ha rivelatoche 4 dipendenti della coopCordusio che garantivano ilservizio di portineria notturnasono state lasciate a casa allafine dell'anno scorso, in seguitoall'installazione di 59 occhi elet-tronici. E fino ad oggi i sindaca-

ti si sono rifiutati di firmarel'accordo. «Lo stato di agitazio-ne è stato proclamato in modounitario - spiega Sammartino -adesso, però, dobbiamo valuta-re il da farsi». Le organizzazio-ni sindacali speravano che ivertici dell'ospedale aprisseroal dialogo dopo l'assemblea divenerdì. Così è stato. Un ultimotentativo prima di arrivare allaconciliazione in Prefettura oaddirittura allo sciopero. «Nonabbiamo ricevuto alcuna comu-nicazione ufficiale - conclude ilprefetto Laura Lega - auspi-chiamo che le cose si sisteminosenza che serva il nostro inter-vento».

NUOVA FOGNATURA Tre mesi di lavori costringeranno i bus della Mom a cambiare percorso

Il cantiere chiude via San Pelaio"Prima pietra" giovedì: disagi al traffico in tutta la zona

TREVISO - Si comincia giovedì. Il cantiereannunciato da Ats e Comune per posare, final-mente, le fognature su un ampio tratta di via SanPelaio e allacciare alla rete circa 2mila persone,scatterà dopo domani. Comeannunciato verrà chiusa al traf-fico la parte di via San Pelaiocompresa tra viale della Re-pubblica e via Sartorio (all'al-tezza del vivaio Barbazza) inambo le direzioni di marcia:solo i residenti saranno autoriz-zati a passare. I lavori partiran-no con dieci giorni di ritardorispetto alle intenzioni iniziali:il tempo inclemente e la tantapioggia caduta ultimamentehanno infatti fatto slittare ladata d'inizio. Ma, se si vuoleconcludere l'intervento entrola riapertura delle scuole, nonè possibile attendere oltre. Ilavori finiranno ufficialmenteil 27 settembre, anche se itecnici assicurano che la datapotrebbe essere anticipata.

Il tratto di fognatura da realizzare sarà lungoun chilometro e settecento metri e costerà circaun milione di euro. Passerà anche sotto l'incro-cio del ristorante "Pino" e proseguirà fino alconfine con Ponzano. Ma nella parte più a nord,quindi oltre l'incrocio e verso il limite comunale,il traffico non verrà interrotto completamente:sarà istituito un senso unico alternato. Il momen-to più critico si verificherà quando gli operaidovranno posare le condotte proprio sotto l'incro-cio con viale della Repubblica: è stato deciso dieseguire l'intervento durante un fine settimana,ancora da definire, lavorando senza sosta dalvenerdì alla domenica. E in questo caso la stradaverrà completamente chiusa al traffico, conrelativi disagi lungo viale della Repubblica.

Il blocco del traffico che taglierà a metà viaMontello, avrà effetti non indifferenti sulle lineedel trasporto pubblico. La Mom ha ufficializzatoche i bus in servizio sulla linea 61 non potrannoseguire il normale percorso (viale FratelliCairoli - via Montello - Strada San Pelajo) ma neseguiranno uno alternativo: viale Fratelli Cairoli- viale Luzzatti - viale della Repubblica, connuove fermate appositamente segnalate. E que-sta deviazione durerà fino a quando i lavori nonsaranno ultimati.

Paolo Calia

Mauro FavaroTREVISO

TREVISO - (m.f.) L'iniziodei lavori per la sistema-zione dell'ultimo trattodella pista ciclopedonaleTreviso-Ostiglia è attesoper settembre. Si trattadel cosiddetto «ultimo mi-glio»: il pezzo da viadell'aeroporto alla vec-chia stazione di Santi Qua-ranta, mai completato. Ilcantiere verrà seguito di-rettamente dal settore in-frastrutture della Regio-ne. Ci sono passaggi deli-cati. A partire dalla neces-sità di realizzare un sotto-passaggio pedonale sullatangenziale. Oltre all'ac-quisizione del pezzo tra latangenziale e Santi Qua-ranta, serve l'interventodi Veneto Strade perchéin zona Treviso Servizi untratto della tangenziale èstato costruito in terrapie-no proprio sopra al trac-ciato dell'ex ferrovia. Adisposizione c'è un fondoda circa 2,5 milioni dieuro. Con il completamen-to dell'ultimo tratto, attra-verso il centro di Trevisosi collegherebbero in uncolpo solo l'Ostiglia, laRestera e la nuova rete diciclabili della Venezia-Monaco. Al momento nonsono state fissate scaden-ze per la fine dei lavori.Ma intanto si vede lalinea di partenza.

LA PROTESTAPoco personale

e niente incentivi

Treviso

L’OPERADisagi

al trafficoper la nuova

fognatura

LE NOMINEvolute

dal vescovodi Treviso

GianfrancoAgostino

Gardin

IV TV Martedì 21 giugno 2016

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Migranti:il 10 lugliofesta in villaper tutti

Mille nomidiversi:sempre luiil ladro

POSTO FISSO

Maestroin Afghanistan

insegna ingleseagli ospiti

LA STORIA Il richiedente asilo qui da 8 mesi: ora ha un lavoro nella società che gestisce l’accoglienza

Da profugo a operatoreassunto all’ex SerenaMauro Favaro

TREVISO

Dalle devastazioni dell'Afghani-stan a un posto di lavoro atempo indeterminato a Treviso.Nel giro di otto mesi. È la storiadi Ahmad Harcon Hashimira-da, richiedente asilo di 28 anni.Fuggito a piedi lasciandosi allespalle guerre e distruzioni, loscorso novembre è arrivato inItalia, ha presentato la richie-sta per il riconoscimento dellostatus di rifugiato ed è statotrasferito nell'ex caserma Sere-na. E ora è diventato un dipen-dente proprio della Nova Mar-ghera Facility, la società chegestisce l'accoglienza nellastruttura tra Treviso e Casier.«È stato assunto come operato-re -spiega Gian Lorenzo Mari-nese, responsabile della socie-tà- ha subito messo in lucecompetenze particolari abbina-te a un'ottima conoscenzadell'inglese. In poco tempo staanche imparando bene l'italia-no. L'abbiamo individuato inquesto modo». Nel suo paese diorigine, Ahmad era un inse-gnante di scuola elementare.

«Anche qui voglio insegnare-spiega il 28enne- per primacosa posso aiutare gli altri ospi-ti della struttura a studiarel'inglese». Lui non vive più lì. Illavoro e il relativo stipendiol'hanno fatto uscire dal pro-gramma di accoglienza sottol'ombrello della Prefettura. Larichiesta di asilo resta in piedi,ma chi arriva a prendere piùdell'assegno sociale (circa 440euro al mese, ndr) deve arran-giarsi. Così è stato.

Ahmad adesso vive in unappartamento e va a lavorareogni giorno nell'ex caserma.Ieri c'era anche lui nella delega-

zione di profughi che hannoincontrato il prefetto nella Gior-nata mondiale del rifugiato.Nella stessa occasione, LauraLega ha presentato la nuovacollaborazione con l'Universitàdi Venezia, assieme al rettoreMichele Bugliesi e a GiancarloCorò, responsabile del campusdi Treviso. Quest'anno il Bo-otCamp di Ca’ Foscari vedeinfatti la partecipazione di 40persone tra neolaureati e stu-denti universitari più cinquerichiedenti asilo scelti tra 14indicati proprio dalla Prefettu-ra. Provengono da Nigeria,Pakistan e Ghana e sono specia-

lizzati in ingegneria informati-ca, meccanica, scienze ambien-tali, infermieristica ed educa-zione fisica. Lavoreranno persei settimane nel think tank cheha l'obiettivo di accelerare unaserie di idee innovative. Traqueste c'è pure la proposta diVeasyt e Cisco System di svilup-pare un servizio di video-inter-pretariato online che in caso dinecessità permette di contatta-re in videoconferenza 150 inter-preti specializzati in 25 linguediverse. «L'accoglienza non èsolo ricercare alloggi -sottoli-nea il prefetto Laura Lega- maanche creare valori attraversoopportunità imprenditoriali». Enon è l'unica novità. «A breveverrà istituita a Treviso unasezione della commissione peril riconoscimento dello statusdi rifugiato -conclude- e questoci consentirà di rispondere allerichieste in modo più veloce».

Treviso

TREVISO - (m.f.) Unafesta dell'accoglienzadei migranti. È quellaorganizzata dal Labo-ratorio Cooperazioneper il 10 luglio nelparco di villa Manfrina Treviso. Il Laborato-rio è da tempo impe-gnato in progetti checoinvolgono richieden-ti asilo. «La festa saràaperta a tutta la citta-dinanza -spiegano gliorganizzatori- e vi par-teciperanno tutti colo-ro che hanno presoparte alle nostre diver-se attività». Questogiovedì, invece, ci sa-rà la veglia per i mi-granti che hanno per-so la vita nel tentativodi raggiungere l'Euro-pa. La comunitàSant'Egidio ha orga-nizzato il momento dipreghiera alle 20 nel-la chiesa di San Marti-no Urbano in corsodel Popolo.

TREVISO - (c.c.) Ave-va tentato di rubare pro-fumi di griffe prestigio-se, per un valore dicirca 500 euro, al nego-zio Coin di corso delpopolo a Treviso ma èstato arrestato dalla po-lizia. A finire in cella (eoggi di fronte al giudi-ce) il 36enne lituanoRomas Laurenas. Do-vrà rispondere di tenta-to furto e uso di docu-menti falsi. Per identifi-carlo è stato necessarioricorrere alle improntedigitali: il 36enne avevainfatti presentato cartad'identitità e patente en-trambe false. L’uomoha numerosi preceden-ti per furto alle spalle:dal 2010 girava l'Italia(ha colpito a Milano,Brescia, Torino, Vipite-no) fornendo via viaalle forze dell'ordinesempre identità diver-se, fingendosi all'occor-renza ucraino o ceco.

IN FUGAI richiedenti

asiloospitati

nella casermadi Dosson

VI TV Martedì 21 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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Atto vandalico e profanazionenei confronti di una edicoladevozionale, in via San Pietro,a Castello di Godego. Nellonotte alcuni vandali hanno rot-to la lastra di vetro a protezio-ne della statuetta di Gesù, cheè stata fatta a pezzi. Poi, ivandali hanno abbandonato icocci poco lontano.

Se ne sono accorti l'altramattina alcuni residenti chehanno immediatamente avver-tito la famiglia Pellizzari sulcui appezzamento è stata co-struita l’edicola votiva, sor-montata da un bell’angioletto.A sua volta è stato avvertito ilparroco di Godego, don Gerar-do Giacometti, che ha preferi-to non sporgere denuncia.«Non presenteremo denunciaai carabinieri per l'accaduto -ha spiegato il parroco - néfaremo azioni riparatrici. Ri-metteremo un’altra statua be-nedetta al suo posto, visto chequella rotta non si può più

riparare e continueremo a direle nostre preghiere davanti aquell’immagine, lieti di custo-dire la sua presenza nel nostrocuore prima ancora che in uncapitello».

L’atto vandali-co è successo nel-la notte tra saba-to e domenica e ivandali hannopreso di miraquesto capitellodedicato a Gesùe posto proprioall'incrocio travia Querini e viaSan Pietro, realiz-zato dalla fami-glia Pellizzari diGodego qualchedecina di anni fa.Mai prima d'oraquell'edicola erastata «profanata»con un atto van-dalico. A differen-za di altri duecapitelli dedicatialla Madonna e posti semprein quella zona ma lungo il

sentiero degli Ezzelini in rivaal Muson che negli anni scorsisono stati oggetto di furti edanneggiamenti. Purtroppoquesta volta una mano ignotaha colpito questa piccola edico-la facendo a pezzi la statuettadel Cristo.

Lo sdegno della gente diGodego si è fatto sentire pro-prio sul web, a cominciare dalparroco don Gerardo. «Nonsappiamo di chi sia la manoche ha strappato l'immagine diGesù dalla piccola edicolaall'inizio di via San Pietro.Forse di chi ha trascorso laserata in compagnia dell'alcolo non ha molte altre occasioniper affermare se stesso». Ilparroco ribadisce, però, chenon intende sporgere denun-cia, nella speranza che atti delgenere non capitino un’altravolta.

Gabriele ZanchinGODEGO

GIAVERA

La Pro loco compie 50 anniPossagno è presidente onorario

ALTIVOLE

È morto Bruno Tonellounavita da "mediatore"

Profanatoil capitellostatua del Cristo a pezzi

GODEGO Vandali agiscono nella notte e abbandonano i cocci vicino al tempietto. L’allarme dei fedeli

VOLPAGO Il sindaco: «Quad sotto accusa». E i pompieri puliscono la presa X

Colata di fango sulla stradaLaura Bon

VOLPAGO

GIAVERA - (L.Bon) Grande festa per il mezzo secolodella Pro loco di Giavera, nata nel 1966 su iniziativa diun gruppo di personaggi noti di Giavera: Nereo Marsi,Alessandro Zanatta, Mariano Chiappin, AlessandroChech, Amerigo Boffo, Enrica Fonda, Gino Bastianon,Vittore Martini, Giovanni Gottardo, Giovanni Lazzarin,Livio Amadio, Alfredo Grippo Belfi, Ernesto Gastaldo.Per ben 37 anni, è stata guidata da Elio Possagno, primadi passare il testimone a Simone Girardi. Per questo, inconsiglio comunale è stata conferita a Possagno lacarica di presidente onorario.

ALTIVOLE - (gz) È morto Bruno Tonel-lo (in foto), 90 anni, l'ultimo dei «mediato-ri». Lascia la moglie Regina con la qualeviveva in via De Gasperi ad Altivole, ifigli Dante e Giuseppe, la nuora, i nipotiFilippo e Andrea. Un personaggio stima-to e conosciuto da Bassano a Castelfran-co, Sandonà, Treviso, proprio per la suaprofessione di «mediatore». E Bruno è

senza dubbio l'ultimodei mediatori. Lui infat-ti esercitava la profes-sione come mediatoredi terreni prima acqui-stando e vendendo ter-reni e campi e poi comeamministratore di cam-pagne dei nobili asolanie trevisani arrivando adamministrare anchemille campi. Per decen-ni Bruno ha anche svol-to funzioni di avvocato,

notaio, consigliere perché la gente, cono-scendo la sua onestà a rettitudine, chie-deva consigli, si affidava a lui. Soprattut-to negli anni e nei periodi delle grandifamiglie patriarcali, nel momento delle«divisioni» dei beni, Bruno era chiamatoa fungere da «notaio» ruolo che lui,pieno di buonsenso e rigore, ha svoltocercando di accontentare tutti. Per que-sto la notizia della sua morte ha destatovivo cordoglio in paese.

VOLPAGO - (L.Bon) «Via irami secchi dal Pd». A duesettimane dalla sonora sconfit-ta elettorale, con la lista Modi-ni sindaco battuta non solodalla Lega di Paolo Guizzo maanche dalla Civica per Volpagodi Sebastian Grosso, GuerrinoSilvestrini, ex assessore e com-ponente del Pd, analizza ilrisultato. E, nella sua lettura, iproblemi sarebbero arrivaticon la gestione di Pio Grollo,per alcuni mesi segretario del

circolo, prima delle dimissioni.Dopo aver ricordato i suoi«quasi 10 anni da segretariodel Circolo, con il Pd al gover-no del Comune, (mai avvenutoprima nella storia di Volpago)»ed aver menzionato il proprio«contributo sostanziale, fonda-mentale alla buona amministra-zione», Silvestrini fotografa co-sì l'ultimo periodo. «Il nuovosegretario (Pio Grollo) e arriva-no i problemi: escludendomi,trascina il Circolo in una tratta-

tiva senza senso che ci vedreb-be succubi della lista Grosso-Cavallin- Sartor. Un disastrosovicolo cieco». E ora «il PartitoDemocratico di Volpago dovràrapidamente affrontare i suoiproblemi a partire dalle perso-ne che dal suo interno hannodiviso, spaccato il partito e lacomunità, ci sarà da sudare.Vorrei dire alla Renzi "puliziacol lanciafiamme", ma forsebasta una energica scopa perfoglie e rami secchi».

Fango e pericolo sulla curva dellamorte: quad sotto accusa. Proprionel punto in cui, lungo la presa Xdel Montello, un anno fa perse lavita una giovane in un incidentestradale, il pericolo si è materializ-zato domenica. Nel pomeriggio,infatti, la strada si è presentataimbrattata di fango e sporcizia,molto pericolosa soprattutto a cau-sa della posizione. Esattamente nelpunto più a rischio.

Dopo che un residente ha datol'allarme, sono intervenuti sindaco

e vice sindaco, che hanno chiamatoi Vigili del fuoco. La strada è statacompletamente lavata e ripulita,ma la rabbia è grande. «Mi dicono-dice il sindaco Paolo Guizzo- chetutto sia stato provocato da alcuniquad in uscita dal bosco. Con ogniprobabilità hanno trascinato instrada tutto il fango "raccolto" inqualche stradina. Il problema peròè che con tale comportamento sirovinano le prese e si crea perico-lo. Monitoreremo la situazione concontrolli frequenti. Non sono accet-tabili tali atti di inciviltà».

Intanto, però, anche la «Civicaper Volpago» di Sebastian Grosso

segnala una situazione di pericolo.«Nonostante le ripetute segnalazio-ni degli abitanti di Selva Campa-gna -ha scritto ieri sul web- daoltre 15 giorni, il guard rail lungol'attraversamento del Canale rima-ne divelto e quindi pericoloso tantoper pedoni quanto per ciclisti, su diuna strada priva di qualsiasi tipo diprotezione». E si sottolinea anchecome siano stati inviati numerosiappelli chiedendo un intervento.Che dovebbe assolutamente avveni-re, data la situazione di estremopericolo, prima che possa succede-re qualche problema serio.

L’ORGOGLIOdel paese:

l’edicola

GodegoVolpago

IL PARROCO«Non sporgerò denuncia,rimetterò tutto a posto»

VOLPAGO Lo auspica l’ex assessore dopo la sconfitta elettorale

Silvestrini:«Via i rami secchi dal Pd»

DISTRUTTA la statua del Cristo nel tempietto

XII TV Martedì 21 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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Angela vola sulla trave tricolorevicecampionessa italiana a 15 anni

GINNASTICA

IL RETROSCENA

«Già nel 2011avevo chiesto

di abolireil nostro settore»

CiclismoIl SanvesbancaSan Martino

Bebe punta al Coni:«Una famiglia unica»Gerardo Pinto

TREVISO

Il Comitato italiano paralimpi-co (Cip) presto sparirà peressere assorbito dal Coni. Co-sì come il mondo dello sportitaliano è compatto nel soste-nere la candidatura di Romaper le Olimpiadi del 2024. Loha confermato recentementeil presidente del Coni Giovan-ni Malagò a Beatrice BebeVio che aveva già da tempolanciato l'idea dell’accorpa-mento. «È dal 2011 che homesso a punto il progetto -rivela Bebe -. Ovvero primadelle elezioni del Coni. Poi ècaduto tutto nel dimentica-toio. Adesso ovviamente sonofelicissima che Malagò l'ab-bia ripreso. Perché è giustoritenere che il settore para-limpico non sia una cosa aparte dal resto dello sport

italiano. La famiglia è la stes-sa, le problematiche generalisono comuni. Certo ci sonoanche alcune differenze dicui bisgna tenere conto».

«Non è un caso - poi aggiun-ge sorridendo la moglianese -che, nel 2028 vorrei candidar-mi alla presidenza del Coni,dopo aver partecipato comeatleta alle prossime tre edizio-ni dei Giochi. Sperando chequelli del 2024 vengano asse-gnati a Roma, pur sapendo

che non sarà facile».«Sono una ragazza fortuna-

tissima - dice ancora di sè -perché quando sono stata col-pita dalla meningite avevosoltanto il quattro per centodella probabilità di restare invita. Quindi sono stata costret-ta ad affrontare tanti ostacoli.Da bambina tiravo già discherma anche se mi è sem-pre piaciuta molto l'atleticaleggera, correre in particola-re».

E la mamma, Teresa, trac-cia qualche tratto del caratte-re di Bebe. «Fin da piccola hasempre reagito a tutto ciò chenon le piaceva - spiega -. Nonsolo, ma ha fatto tutte le coseche desiderava. È combatti-va, determinata e ha una granvoglia di aiutare gli altri».

Quindi è certo che Bebelotterà fino in fondo per vede-re concretizzato l'obiettivo

della creazione di una solafamiglia dello sport italiano,senza differenze. Oggi ha al-tre motivazioni: il diploma, leParalimpiadi, dopo la provadi Coppa del Mondo di metàluglio, infine l'Università aMilano.

«Mi sto divertendo molto inquesti ultimi anni - concludel’azzurra -. E, quello che piùconta, è il sostegno della miafamiglia, dei miei genitori, dimio fratello Nicolò e di miasorella Maria Sole: siamo unagrande squadra. Poi c'è lanostra associazione, Art-Sport4 che con la praticadella scherma mi ha aiutato atornare alla vita normale».

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BOCCE RAFFA Doppietta di Marca a Marostica. Incoronati i campioni provinciali

Pappacena e Zecchini leader veneti

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TREVISO - (m.mir.) Dopo aver definitola griglia dei campioni provinciali dibocce raffa, sono state disputate le primesfide regionali con Pappacena (Mona-stier) e Zecchini (Azzuralpina) campioniveneti.

REGIONALI - Due trevigiani si sonolaureati campioni del Veneto nelle finalidi Marostica. Nell'individuale categoria AGiuseppe Pappacena della Monastier;nella categoria C individuale il giovaneAlessandro Zecchini dell'Azzuralpina Ca-erano. I due boccisti parteciperanno asettembre ai tricolori a Brescia. La Mar-ca ha anche strappato due medaglied'argento con Alberto Bompan, Alessan-dro Rigato (Monastier) nella coppia A, econ Patrik Corò, Gino Roncato, Antonio

Natale (Giorgione3villese) nella terna A.PROVINCIALI - Questi i campioni di

Marca. Categoria A. Individuale: Giusep-pe Pappacena (Monaster). Coppia: Alber-to Bompan, Alessandro Rigato (Mona-stier). Terna: Patrik Corò, Gino Roncato,Antonio Natale (Giorgione3villese). Cate-goria B. Individuale: Stefano Bisetto (Bo-schetto Villorba). Coppia: Livio Perin,Guido Mocellin (Giorgione3villese). Ter-na: Diego Girotto, Silvano Cover, SergioZaccariotto (Fao Motta). Categoria C.Individuale: Alessandro Zecchini (Azzu-ralpina Caerano). Coppia: Giovanni Vaz-zoler, Antonio Marson (Fao Motta). Ter-na: Luigi Brugnera, Roberto Peri, MauroGagliazzo (Dlf Cortesissima Treviso).

MEMORIAL TERRAZZANI - A vince-

re l'11˚ Memorial Aldo Terrazzani, orga-nizzato dalla San Bartolomeo Treviso,con 132 coppe di 30 società, sono statiMauro Gagliazzo e Walter Zanette dellaDlf Cortesissima Treviso battendo infinale Vincenzo Capano e Oscar Bin dellaPonte di Piave.

BOCCE ROSA - A Padova si sonodisputati i campionati regionali femmini-li individuali delle categorie A, B e C. Edei 3 titoli in palio, 2 sono stati conquistatida atlete trevigiane: nella categoria AStefania Bassotto dell'Olimpia Treviso(ha battuto la veronese Valentina Chicco-ni); nella categoria C finale tutta di Marcacon vittoria di Adelina Simoni (GaetanRiese) su Magda Gazzola (AzzuralpinaCaerano).

C'è una nuova vicecampionessaitaliana nel panorama trevigia-no della ginnastica artistica: èAngela Crea (nella foto), 15anni, studentessa di Pieve diSoligo e ginnasta per la AlteaGym di Barbisano. La giovanis-sima allieva del liceo di scienzeumane che si divide tra studio esport, ha infatti ottenuto unosplendido secondo posto ai cam-pionati italiani che si stannosvolgendo in questi giorni aPesaro, nella trave (corpo libe-

ro), assieme a un quinto posto asuolo. Grande soddisfazionedunque in famiglia, in particola-re per la mamma GabriellaViezzer. «Angela è stata bravae determinata, si impegna mol-to, conciliare scuola e ginnasti-ca non è facile». Era il terzoanno che la giovanissima Creapartecipava ai campionati ita-liani e questa volta è statoargento. La gara è andata molto

bene, anche se i primi risultatinon sembravano poter condur-re al secondo gradino del podio.«È stata una bellissima espe-rienza - racconta proprio Ange-la -. L'impegno che ci ho messoalla fine è stato premiato. Nonme l'aspettavo davvero: dai pun-teggi non sembrava sarebbeandata così e invece...». Il se-condo posto l'ha festeggiato cor-rendo subito dalla sua allenatri-

ce, Michela Ghizzo, che la se-gue con passione assieme atante altre ragazze come lei.Assieme ad Angela, ai campio-nati italiani c'era anche SaraBarichello, altra giovane atletadi Solighetto, piazzatasi al nonoposto nel volteggio. Insomma,la zona di Pieve di Soligo nonsforna soltanto ottimi vini maanche nuove giovani promessedella ginnastica artistica.

La campionessa: «Giusto chiudere il Comitato paralimpico»

Alberto PolitaPIEVE DI SOLIGO

TREVISOSPORT

LA FAMIGLIABebe con papà

Ruggero Vio

COLLE UMBERTO - (ri.me.) A San Martinoquasi 150 miniciclisti hanno partecipato al2˚ Trofeo Pasticceria Acquolina di IvanBortolotto, recente sinergia nata tra laOttavio Bottecchia e Cicloturistica di Vitto-rio Veneto. Tra le società ha primeggiato ilSan Vendemiano capeggiato per l'occasio-ne da Cristian Cigaia. Completano il podioteam Bosco di Orsago e Sanfiorese. G6: 1.Leonardo Biz (Bosco di Orsago); 2. DavidePadoan (id); 3. Alan Tonetto (id); 4.Francesco Nardin (Borgo Molino RinascitaOrmelle); 5. Daniele De Re (Bosco Orsago).F: 1. Alice Brugnera (Borgo Molino); 2. ElisaDe Vallier (Sanfiorese); 3. Martina De Vallier(id). G5: 1. Felipe Momo (S.Vendemiano); 2.Thomas Zaros (Bosco Orsago); 3. LorenzoOlivato (Ped. Marenese); 4. Tommaso DalMas (Bosco Orsago); 5. Matteo Cettolin(S.Vendemiano). F: 1. Greta Cettolin (S.Ven-demiano); 2. Chiara Marcon (Borgo Moli-no); 3. Mila Lunardelli (Ped.Marenese). G4:1. Filippo Cettolin (S.Vendemiano); 2. Simo-ne Sancassani (Fontanafredda); 3. AndreaMattia (id.; 4. Nicola Tomasella (Sanfiore-se); 5. Roberto Busanello (Borgo MolinoRinascita Ormelle). F: 1. Giulia Benedet(Bosco di Orsago); 2. Matilde Stocco(Trevillese); 3. Valentina De Re (Fontana-fredda). G3: 1. Kevin Ravaioli (S.Vendemia-no); 2. Riccardo Da Rios (Sanfiorese); 3.Leonardo Cover (S.Vendemiano); 4. Cri-stian Roder (Bosco Orsago); 5. GiacomoVendruscolo (Sacilese). F. 1. Maria Domenti(S.Vendemiano); 2. Giorgia Cao (BoscoOrsago); 3. Emanuela De Re (Fontanafred-da). G2: 1. Thomas Mariotto (Sanfiorese); 2.Alberto Dalla Cia (Ped.Marenese); 3. Cri-stian Zamuner (Sanfiorese); 4. MatteoGagno (Fontanafredda); 5. Francesco Ros-si (Sacilese). F: 1. Elena De Marco (Ped.Marenese); 2. Asia Bonotto (id). G1: 1.Samuele Bitto (S.Vendemiano); 2. AndreaCutrone (Sacilese); 3. Andrea Del Puppo(Bosco Orsago); 4. Federico Ros (Sacile-se); 5. Alessio Regazzo (Fontanafredda).Martina De Vallier(id).

XXVI TV Martedì 21 giugno 2016

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