2016 2019 · 2018-01-18 · 2 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Prot n. 5178 IV.1 del 31/10/2017...
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2016 – 2019
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EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Prot n. 5178 IV.1 del 31/10/2017 Aggiornato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 30 ottobre 2017 delibera n.10, sulla base dell’Atto di Indirizzo della Dirigente Scolastica Prof.ssa Ione Renga prot n. 4488 IV.1del 09 .10.2017
Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.3 del 31ottobre 2017
“L’intelligenza cresce e porta frutti solo nella gioia. La gioia
di imparare è indispensabile agli studi come la respirazione nei
corridoi”
Simone Weil filosofa e scrittrice francese
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Indice
pa
Atto di indirizzo della Dirigente scolastica pag. 5
Premessa pag. 19
Natura e scopo del documento pag. 20
Vision e Mission pag. 21
Opportunità per la qualità pag. 23
Sez. 1 Organizzazione generale pag. 25
Contatti pag. 26
Tempo scuola pag. 26
Piano orario settimanale pag. 27
Servizio mensa pag. 29
Calendario scolastico pag. 30
Organigramma e Funzionigramma pag. 31
Rappresentanze Sindacali Unitarie pag. 39
Sez. 2 Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili pag. 40
Contesto socio- territoriale pag. 41
Caratteristiche strutturali dei plessi e risorse pag. 42
Rapporti col territorio pag. 45
Reti pag. 46
Manifestazioni di intenti pag. 46
Sez. 3 Pianificazione strategica pag. 50
Il RAV pag. 51
Il Piano di Miglioramento pag. 54
Sez. 4 I nostri alunni speciali pag. 58
Il Piano Annuale per l’Inclusione pag. 59
Il gruppo di lavoro per l’inclusione pag. 62
Il gruppo di lavoro per l’H pag. 63
Prevenzione della dispersione scolastica pag. 64
Prevenzione e intervento sul disagio pag. 65
Disturbi Specifici dell’Apprendimento pag. 65
Istruzione domiciliare pag. 66
Sez. 5 Progettazione educativa curricolare ed extracurricolare Pag. 67
Il Curricolo dell’Istituto pag. 68
Curricolo formativo-educativo verticale pag. 71
Metodologie didattiche e valutazione pag. 74
Progetto di flessibilità didattica per livelli di competenza pag. 80
Progetto di utilizzo del potenziamento pag. 82
Attività alternative alla Religione Cattolica pag. 86
Planning annuale Giornate Commemorative- Concorsi-Manifestazioni pag. 86
Arricchimento/ampliamento dell’offerta formativa pag. 87
Attività di integrazione curriculare pag. 88
Progetti curriculari di Istituto pag. 89
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Progetti curriculari pag. 90
Progetti integrativi ed extracurriculari pag. 91
Progetti Aree a Rischio pag. 93
Progetti PON pag. 95
Giochi sportivi studenteschi pag. 97
Progetti con esperti esterni pag. 97
Visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 99 1
Sez. 6 Progettazione organizzativa e gestionale pag. 100
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale pag. 101
Piano di Formazione e aggiornamento in servizio del personale docente/ATA pag. 103
Il Tirocinio Formativo Attivo pag. 111
Attuazione della trasparenza pag. 111
La privacy a scuola pag. 112
Fabbisogno di organico pag. 113
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture pag. 118
Risorse strutturali pag. 119
Sez. 7 Monitoraggio pag 120
Monitoraggio, valutazione e autovalutazione di Istituto pag. 121
Sez. 8 Allegati pag. 125
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I. C
. S
.
AL
DO
MO
RO
Ministero
dell’Istruzione,
dell’Università e della
Ricerca
Unione Europea Fondi Strutturali
2014-2020
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO”
Scuola Infanzia, Primaria e S.S.1°
Via R. Viviani n° 2 Maddaloni, CE – tel. 0823/ 435949 – fax 0823/ 402625 – C.F. 93086020612
PEC: [email protected] e-mail:[email protected] www.aldomoromaddaloni.gov.it
Prot n. 4488 IV.1 Maddaloni, 09 .10.2017
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
AL CONSIGLIO DI ISTITUTO
AL DSGA
AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
SITO WEB
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER
L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
PREDISPOSTO EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente (d’ora in poi:
Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola;
VISTO il PTOF 2016/19 di questa istituzione scolastica;
TENUTO CONTO:
- dell’analisi del contesto, condotta con modalità formali ed informali;
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- degli esiti delle procedure di customer satisfaction, messe in atto nella scuola rispetto all’offerta
formativa finora proposta e rivolta a genitori, alunni, docenti, personale ATA, fornitori, stakeholders
esterni;
- degli esiti degli alunni, sia sul piano didattico che comportamentale, emersi a seguito delle
procedure valutative collegialmente condivise ed attuate;
CONSIDERATO che a seguito della riapertura del RAV, nel mese di giugno 2017 , si è proceduto
all’aggiornamento, sulla base della restituzione dei dati da parte del SNV, dei punti di forza e di
debolezza, delle rubriche di valutazione, con conseguente rimodulazione degli obiettivi di
miglioramento e rideterminazione delle Priorità e dei Traguardi.
TENUTO CONTO dei dati, restituiti, nel mese di Settembre 2017, dall'INVALSI con riferimento alle
Rilevazioni Nazionali 2017, riguardanti a) l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli
studenti della scuola rispetto alla media dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza;
b) l'andamento delle singole classi nelle prove di Italiano e di Matematica nel loro complesso; c)
l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola prova.
CONSIDERATO che la lettura ed interpretazione delle tavole e dei grafici INVALSI rappresenta un
utile strumento di diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, oltre che un mezzo
per individuare aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica.
VISTO il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 60 “Norme sulla promozione della cultura
umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creatività”.
VISTO il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione
delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera
i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”.
VISTO il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 “Norme per la promozione dell’inclusione
scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge
13 luglio 2015, n. 107”.
VISTA la Nota MIUR n. 1830 del 06.10.2017 “Orientamenti concernenti il Piano triennale
dell’Offerta formativa”
EMANA
il seguente
ATTO D’INDIRIZZO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA PREDISPOSTO EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
INDIRIZZI GENERALI
- In continuità con le scelte progettuali degli anni scolastici precedenti e coerentemente con gli
obiettivi di miglioramento e le priorità individuate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) ed
esplicitati nel PDM, da aggiornarsi anche alla luce dei dati, restituiti dall'INVALSI nel mese di
Settembre 2017, con riferimento alle Rilevazioni Nazionali 2017, la progettazione curricolare,
aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare/integrativa dovrà declinarsi in percorsi specifici che
consentano prioritariamente il miglioramento degli esiti nelle discipline di base e lo sviluppo delle
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competenze sociali e civiche. Il PTOF dovrà, in ogni caso, essere rivolto all’attenta conservazione ed
al consolidamento dei punti di forza riscontrati ed evidenziati nel RAV.
- Le scelte metodologiche, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica degli
apprendimenti e delle competenze, i processi di valutazione, dovranno essere rivolti a garantire
personalizzazione, successo formativo, inclusione e differenziazione, a seconda delle necessità, in
una logica di collegialità e di condivisione.
- La progettazione curricolare dovrà essere finalizzata al conseguimento degli obiettivi di processo
individuati nel Piano di miglioramento e declinati in obiettivi strategici nelle progettazioni curricolari
di tutte le discipline.
- In coerenza con quanto previsto dal PDM, il curricolo potenziato sarà stilato con l’obiettivo di
rafforzare la progettazione curricolare di istituto, già in dimensione verticale ed orizzontale, con uno
sguardo all’attuazione della flessibilità organizzativa, anche con la previsione di una strutturazione
della giornata scolastica degli studenti con orari paralleli, che consentano il potenziamento delle
discipline di base, per gruppi di classi parallele, e con l’organizzazione di attività a classi aperte, con
l’impiego di strategie didattiche innovative, quali il cooperative learning e il peer to peer, in un’ottica
anche di sviluppo di competenze trasversali che conducano gli studenti oltre ad abilità di problem
solving, di learning by doing, anche di quelle di cittadinanza attiva, che sottendono lo sviluppo di una
struttura assiologica determinata attraverso l’elaborazione e la sperimentazione di atteggiamenti di
accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura all’intercultura e alla differenziazione di genere. Il
curricolo potenziato dovrà rappresentare un fattore cruciale non solo del processo di rinforzo e di
potenziamento, ma anche di valorizzazione delle eccellenze, nella consapevolezza che gli obiettivi di
miglioramento siano perseguibili attraverso il ricorso a risorse plurime, tutte orientate ad una
formazione sostanziale e culturalmente valida degli studenti, soprattutto in vista della conquista degli
strumenti funzionali all’alfabetizzazione culturale
- In sinergia con la progettazione del curricolo verticale, orizzontale e potenziato, sarà la
progettazione delle attività extracurricolari/integrative, finalizzate alla valorizzazione dei talenti,
alla scoperta delle attitudini, all’orientamento di ciascuna persona. L’offerta formativa avrà lo sguardo
rivolto all’intreccio tra i saperi, sottesi ai linguaggi verbali e le acquisizioni possibili attraverso la
valorizzazione dei linguaggi non verbali.
- A rafforzare l’offerta formativa concorreranno le opportunità offerte dai finanziamenti europei,
nazionali, comunali o regionali/provinciali, alle cui iniziative la scuola dovrà garantire la
partecipazione, per assicurare la forza economica, con cui affrontare le proprie esigenze e quelle della
comunità di riferimento.
La progettazione organizzativa-didattica potrà prevedere:
✓ la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;
✓ il potenziamento del tempo scuola con rimodulazione del monte orario e quadro di flessibilità;
✓ la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo.
✓ lo svolgimento in orario pomeridiano delle attività di potenziamento per gruppi di alunni di classi
parallele
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✓ l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del
monte orario rispetto a quanto indicato dal decreto del presidente della Repubblica n. 89 del 2009.
✓ Attivazione di specifiche progettualità con i finanziamenti di cui all’art.9 del CCNL, PON FSE , FIS
- Si promuoverà la formalizzazione di accordi di rete con scuole ed enti, per motivi prioritariamente
didattici e formativi in attuazione di quanto previsto dall’art. 7 del DPR 275/99;
INDIRIZZI SPECIFICI
Il PTOF dovrà , pertanto, essere aggiornato con riferimento a:
• funzionigramma, recante per ogni Plesso della nostra Istituzione scolastica, l’elenco delle funzioni
di competenza;
• progettazione d’istituto, relativamente ai seguenti ambiti: educativo (valutazione alunni e
competenze, continuità, orientamento, accoglienza alunni con Bisogni Educativi Speciali, attività di
recupero/potenziamento, visite e viaggi d’istruzione, aree di progetto per l’ampliamento dell’offerta
formativa), organizzativo (funzionamento didattico, modalità di comunicazione alle famiglie, RAV,
rapporti con EE.LL. e associazioni, calendario riunioni docenti e famiglie, orari e calendari segreteria e
plessi, regolamenti, protocollo di accoglienza, patto di corresponsabilità, modelli per l’individuazione
degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e per la redazione dei Piani Didattici Personalizzati),
extracurricolare/integrativo, anche con la progettazione di specifiche iniziative
• di Apertura della scuola al territorio (feste, manifestazioni, iniziative dell’istituzione scolastica,
corsi formazione/aggiornamento per genitori)
- Tenuto conto degli obiettivi previsti dalla L. 107/2015 c.7, la progettazione di Istituto dovrà
promuovere, nello specifico, il conseguimento del:
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL ed
EMILE
Potenziamento ed integrazione nella programmazione curricolare dei percorsi di
educazione alla legalità per la formazione consapevole di competenze sociali e civiche
Potenziamento delle metodologie laboratoriali
Consolidamento della :
A) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, abbandono, frequenza a
singhiozzo, di ogni forma di discriminazione, anche attraverso la progettazione di
percorsi specifici aventi ad oggetto la riduzione del disagio, il contenimento dei
conflitti, il recupero, sostegno e accompagnamento.
B) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
C) Favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento alle
varie tipologie di bisogni educativi speciali) A tale fine si ritiene necessario:
Consolidare e ampliare la progettualità in riferimento agli alunni con BES
(progetti di inclusione, incontri con famiglie e associazioni genitori, formazione
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docenti);
Adottare nella didattica quotidiana, nel rispetto della libertà di insegnamento
di ogni singolo docente, modalità di lavoro inclusive e predisposizione ed
attuazione di PDP e i PEI con il concorso di tutti gli insegnanti;
Individuare percorsi ed attività volti alla valorizzazione delle eccellenze
(certificazioni linguistiche, partecipazione a gare e/o concorsi,);
Garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici.
Garantire il benessere fisico e psicologico di tutti gli allievi. A tale fine si ritiene necessario:
Promuovere le azioni volte all’acquisizione consolidamento delle regole di convivenza
da parte degli allievi e di contrasto al bullismo;
Promuovere progetti relativi allo sport, all’alimentazione e alle sane abitudini di vita;
Favorire azioni progettuali che permettano l’acquisizione delle competenze chiave di
cittadinanza anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori e degli Enti
LocaliStimolare il dialogo interculturale. A tale fine si ritiene necessario:
Promuovere iniziative per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni provenienti da
altri paesi europei ed extra europei;
Consolidare nelle prassi didattiche quotidiane le competenze acquisite negli specifici
progetti.
Sviluppare una coscienza del territorio attenta alla biodiversità e al patrimonio culturale
del Territorio. A tale fine si ritiene necessario:
Proseguire nelle iniziative di collaborazione con gli EE.LL. e le associazioni con progetti volti
a sviluppare e accrescere una coscienza del territorio.
Programmare visite guidate rivolte a tutti gli ordini di scuola (dalla scuola dell’Infanzia alla
Secondaria di primo grado) per la conoscenza del proprio territorio, della propria regione, dei
beni di interesse culturale e artistico presenti nella propria regione o in quelle viciniori, delle
uscite con finalità scientifiche o storiche, dell’arricchimento culturale tramite l’uscita a teatro
o a cinema.
Potenziamento delle competenze nella musica e nell'arte: facendo leva sulle opportunità
derivanti dall’ Auditorium dell’IC. A.Moro, la progettazione di Istituto dovrà contemperare
l’attività artistico teatrale come esperienza curriculare, attraverso la individuazione di percorsi
che pongano al centro del processo di apprendimento l’allievo, ovverosia il suo talento, il suo
pensiero, le sue emozioni, la sua individualità.
OBIETTIVI SPECIFICI
I. Le Priorità e Traguardi e Obiettivi di processo, definiti nel RAV, dovranno essere tradotti
negli Obiettivi di Miglioramento del PDM secondo la seguente tabella:
Priorità e Traguardi
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ESITI DEGLI
STUDENTI
PRIORITA’ TRAGUARDI
1) Risultati scolastici
Miglioramento degli esiti in matematica
e lingue straniere della scuola
secondaria di primo grado
Aumento del 3 % annuo (9% nel
triennio) del numero degli alunni nelle
fasce di valutazione medio-alte.
2) Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Riduzione della variabilità tra classi
parallele sia per la scuola primaria che
per la secondaria di primo grado.
Riduzione del 10% annuo (30%
complessivo nel triennio)
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
1) Curricolo, progettazione e
valutazione
Progetti extracurricolari per il recupero/consolidamento e potenziamento delle
competenze nelle discipline di base.
Strutturazione di percorsi curricolari, anche attraverso la flessibilità didattica, per il
recupero e il consolidamento delle competenze .
Verticalizzazione efficace di programmazioni attraverso l'applicazione del curricolo
d'Istituto, in particolare tra le classi ponte.
Approntare un sistema condiviso di valutazione per colmare il gap tra SI, SP e
SS1G.
2) Ambiente di apprendimento
Incremento dell'uso di modalità didattiche innovative, anche attraverso l'uso delle
TIC.
3) Inclusione e differenziazione
Approntare un più efficiente sistema di rilevazione e di progettazione efficace di
interventi in relazione ad alunni BES.
4) Continuita' e orientamento Riunioni periodiche per aree disciplinari tra docenti dei 3 ordini di scuola per
verificare la coerenza tra programmazioni e curricolo verticale.
5) Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Rimodulazione dell'orario scolastico ai fini della flessibilità didattica.
6) Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Formazione e aggiornamento in servizio per personale docente sulla progettazione e
valutazione delle competenze e sulle tematiche dei BES.
Potenziare le competenze informatiche e metodologiche dei docenti rispetto
all''utilizzo delle nuove tecnologie e delle LIM.
Percorsi di formazione e aggiornamento del personale ATA.
7) Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Condivisione e diffusione del PTOF anche attraverso conferenze di servizio che
coinvolgano l'utenza e gli Enti locali.
il Curricolo Verticale di Istituto, esplicitato nel PTOF, deve tradursi in una progettazione educativo- didattica, che
faccia leva prevalentemente sulla trasversalità delle discipline e si caratterizzi per la esplicita definizione, in parallelo
al curricolo obbligatorio, del curricolo potenziato, finalizzato all’implementazione di interventi di
recupero/potenziamento, per il miglioramento delle competenze.
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Il PTOF e i decreti legislativi di cui all’art. 1 comma 181 della Legge 107/2015.DECRETO LEGISLATIVO 13
aprile 2017. n. 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e
delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività. La nostra istituzione scolastica espliciterà nel PTOF
specifiche azioni nell’ottica dell’ampliamento delle proposte formative, anche in rete con altre istituzioni scolastiche
ed anche mediante l’utilizzo di posti di organico di potenziamento, che andranno specificamente richiesti.
- DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017. n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione
delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i).
Allo scopo di rendere agevole la conoscenza della nuova norma, la scrivente produce, in allegato al presente
documento, un proprio lavoro di sintesi che, attraverso slides di presentazione in Power Point
(ALLEGATO 1), vuole proporsi quale strumento di facile ed immediata fruizione per i docenti. Con
riferimento alla nuova norma, la scrivente ritiene strategicamente rilevante la chiara definizione, nella
sezione Valutazione del PTOF, degli elementi innovativi della riforma. Pertanto è essenziale che il
Collegio dei Docenti, prendendo le mossa da un lavoro preparatorio dei Dipartimenti disciplinari,
indirizzi la propria azione sui seguenti punti focali:
1. mentre nel DPR 122/2009 la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, di comportamento e
rendimento, con il Dlgs n. 62/2017 all’ art 1 “La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i
risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni
scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità’ formativa ed educativa e concorre
al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo
dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di
conoscenze, abilità e competenze.” “La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle
competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di
corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti
essenziali.”
2. con riferimento alla valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo (art.2) Dlgs n. 62/2017, il Collegio
dei Docenti dovrà procedere alla
definizione dei descrittori dei differenti livelli di apprendimento
definizione dei descrittori del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
condivisione dei descrittori per la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica
(per la redazione della "speciale nota" di cui all'art.309 del d.lgs. n.297 del 1994)
definizione dei giudizi sintetici per la valutazione delle attività alternative all' insegnamento della
religione cattolica (per la redazione della nota di cui al comma 7 dell'art.2 del d.lgs. n.62 del 2017,
indicante l'interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti)
definizione delle modalita' per la valutazione degli insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di
alunni
definizione delle modalita' di valutazione delle attività e degli insegnamenti finalizzati all' ampliamento e
all' arricchimento dell'offerta formativa
Con riferimento alla definizione delle specifiche strategie da attivare per il miglioramento dei
livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione art.2, comma 2)
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Dlgs n. 62/2017, il Collegio dei Docenti dovrà procedere alla
definizione dei giudizi sintetici
individuazione delle competenze di cittadinanza che la scuola intende valutare
determinazione delle iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti
positivi delle alunne e degli alunni anche con il coinvolgimento attivo dei genitori
3. Inoltre il Collegio dei Docenti dovrà procedere alla
definizione delle attività svolte nell'ambito di cittadinanza e costituzione, che saranno oggetto di
valutazione
definizione delle modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso
scolastico art.14 Dlgs n. 62/2017
4. Con riferimento alla certificazione delle competenze art.9 Dlgs n. 62/2017, il Collegio dei Docenti dovrà
procedere alla definizione delle competenze significative sviluppate in situazioni di apprendimento non
formale e informale che la l’istituzione scolastica valorizzerà (in attesa dell'emanazione dei modelli
ministeriali).
5. Con riferimento all’articolo 11, il Collegio dei Docenti ( conseguentemente anche i consigli di classe e
dipartimenti disciplinari) è chiamato a definire:
le modalità di valutazione che consentano agli alunni con DSA certificati ai sensi della
L. 170/2010 di dimostrare il livello di apprendimento conseguito;
per ciascuna disciplina, gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui è consentito
l’utilizzo
i contenuti orali sostitutivi della prova scritta di lingua straniera, in presenza di
dispensa dalla stessa (che deve risultare dalla certificazione di DSA)
le attività che l’alunno svolgerà in caso di esonero dall’insegnamento delle lingue straniere ( previsto
solo per particolare gravità del DSA, anche in comorbilità con altri disturbi e patologie, risultanti da
certificato diagnostico), giacché la norma (comma 13 art.11) prevede che l’alunno segua un percorso
didattico personalizzato, e le prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, che l’alunno dovrà sostenere
in sede di esame
6. Il Dlgs n. 62/2017 ha introdotto delle importanti novità riguardo alla Prova Invalsi, che entreranno i vigore
nel 2017/18 per il primo ciclo, nel 2018/19 per il secondo ciclo.
-Per la Scuola Primaria la prova Invasi si svolge nelle classi seconde e quinte e riguarda le discipline di Italiano,
Matematica e Inglese, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Più dettagliatamente: le classi
seconde svolgono le prove di Italiano e Matematica; le classi quinte svolgono le prove di Italiano, Matematica e
Inglese.
Le prove si svolgeranno ( ancora con fascicoli cartacei) secondo il seguente calendario:
3 maggio 2018: prova inglese ( V primaria).
9 maggio 2018: prova di Italiano ( II e V primaria) e prova preliminare di lettura ( solo per classi campione della II
primaria).
11 maggio 2018: prova di matematica ( II e V primaria).
-Per la Scuola secondaria di I grado: la prova Invalsi non fa più parte dell’esame di Stato, è computer based, svolta
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on line dalle classi terze sulle discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le indicazioni nazionali
per il curricolo, in un arco di giorni, indicato da Invalsi, tra il 04.04.2018 ed il 21.04.2018. L’introduzione
dell’inglese, nell’ambito della prova, si propone la finalità di certificare, eventualmente in convenzione con enti
certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di
Riferimento Europeo per le lingue.
- Prove Invalsi e alunni DSA: gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate, per le quali possono essere
previsti adeguati strumenti compensativi, coerenti con il PDP; se è prevista dispensa da prova scritta di lingua
straniera, o esonero dall’insegnamento della lingua straniera gli alunni non sostengono la prova nazionale di
lingua straniera
- La partecipazione alla prova costituisce requisito d’ammissione all’esame di Stato, ma non influisce sul voto
finale.
Infine, il decreto specifica, riguardo sia alla scuola primaria che secondaria, che tutte le attività relative allo
svolgimento delle prove Invalsi sono attività ordinarie di istituto.
7. L’esame di Stato al termine del primo ciclo prevede tre prove scritte e un colloquio per accertare le
conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni, comprese le competenze di
cittadinanza.
- DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017. n. 66 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica
degli studenti con disabilità”, attuativo della legge n. 107/2015. La scrivente porta all’attenzione del Collegio dei
Docenti come l’inclusione scolastica debba essere individuata quale architrave dell’identità culturale, educativa e
progettuale della nostra istituzione scolastica, caratterizzandone nel profondo la mission educativa, attraverso un
coinvolgimento diretto e cooperativo di tutte le componenti scolastiche. Essa, pertanto, deve essere sviluppata e
valorizzata nell’àmbito del PTOF, attraverso il Piano per l’inclusione, strumento di riflessione e di progettazione,
elaborato con la finalità di integrare le scelte della scuola in modo sistemico e connesso con le risorse, le competenze
professionali del personale, le possibili interazioni con il territorio, gli Enti Locali e le ASL. A fronte della nuova
visione di scuola inclusiva – in cui il successo formativo riguarda tutti gli alunni e gli studenti, nessuno escluso – il
Decreto intende intervenire a rinnovare e ad adeguare le strategie specifiche messe in atto per gli alunni e studenti
con disabilità di cui alla Legge 104/92.
Tutti gli interventi a favore degli alunni/studenti con disabilità devono andare nella direzione di superare
necessariamente la vecchia concezione di loro “presa in carico” da parte dei docenti, ribadendo che l’inclusione
scolastica, perché sia effettiva, interessa invece tutte le componenti scolastiche, e non solo il docente di
sostegno, ovvero dirigenti scolastici, docenti curricolari, personale ATA (Ausiliario, Tecnico, Amministrativo),
studenti e famiglie, nonché tutti gli operatori istituzionali deputati al perseguimento degli obiettivi di inclusione. Le
scelte in materia di disabilità vanno nella direzione di definire un sistema integrato degli interventi fra servizio
sociale, sanitario ed istruzione.
L’inclusione scolastica costituisce un elemento portante dei processi di valutazione e di autovalutazione delle
scuole, per questo motivo il Decreto definisce i seguenti criteri che consentano alle scuole di valutare la propria
azione inclusiva, di misurarla e di apportare le opportune strategie per migliorarla o consolidarla:
a) qualità del Piano per l’Inclusione scolastica;
b) realizzazione di processi di personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei percorsi di
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educazione, istruzione e formazione, definiti e attivati dalla scuola, in funzione delle caratteristiche specifiche
degli alunni e degli studenti, al fine di garantirne il successo formativo;
c) livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’Inclusione e nell’attuazione
dei processi di inclusione;
d) realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale
scolastico, incluse le specifiche attività formative;
e) utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni e degli
studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione;
f) grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, delle attrezzature, delle strutture e degli spazi.
Il Dlgs 66/2017 individua la «Valutazione Diagnostico-Funzionale» in luogo della «Diagnosi Funzionale» (DF) e
del «Profilo Dinamico-Funzionale» (PDF), quale nuovo strumento per la definizione del cosiddetto
“funzionamento” dell’alunno e dello studente con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92, che
costituisce il fondamento stesso su cui definire le diverse provvidenze, ivi incluso il diritto al sostegno didattico. Si
tratta, in concreto, di una semplificazione, sia in termini documentali (un solo documento in luogo di due) che in
termini temporali e di un tentativo di addivenire a una definizione uniforme del documento su tutto il territorio
nazionale (anche attraverso apposite Linee Guida, che saranno elaborate dall’INPS), onde evitare difformità
applicative e superare le attuali discrasie normative.
Inoltre, il Decreto modifica l’attuale assetto delle Commissioni Mediche, prevedendo che siano composte da un
medico specialista in Medicina Legale, che assume le funzioni di Presidente, e da due medici, dei quali uno scelto
tra gli specialisti in Neuropsichiatria Infantile e l’altro tra gli specialisti in Pediatria. Le Commissioni sono
obbligatoriamente integrate dal medico INPS e al fine della predisposizione della citata Valutazione Diagnostico-
Funzionale, da un rappresentante dell’Amministrazione Scolastica, da uno specialista (terapista della
riabilitazione) e un operatore sociale.
Le fasi relative all’inclusione scolastica vengono rideterminate nel modo seguente :
a) presentazione da parte del medico di medicina generale o di un pediatra di libera scelta, in via telematica e su
richiesta dei genitori o del soggetto con responsabilità genitoriale, della domanda di accertamento della condizione di
disabilità. La domanda dev’essere corredata dalla certificazione e dalla documentazione del medico specialista,
redatte ai sensi di quanto previsto dal precedente articolo 5;
b) accertamento della condizione di disabilità, redazione della Valutazione Diagnostico- Funzionale,
individuazione e quantificazione di quanto previsto al precedente articolo 6 da parte della Commissione e successiva
trasmissione ai genitori della documentazione;
c) trasmissione dei documenti da parte dei genitori all’istituzione scolastica, nonché al competente Ente Locale, ai
fini dell’elaborazione, rispettivamente, del Piano Educativo Individualizzato e del Progetto individuale, ove richiesto
dai Genitori;
d) elaborazione del Progetto Individuale da parte dell’Ente Locale e trasmissione all’istituzione scolastica;
e) trasmissione, a cura del Dirigente Scolastico, al GIT (Gruppo per l’Inclusione Territoriale), di cui all’articolo 15
della Legge 104/92, come modificato dal presente Decreto, ai fini della proposta delle risorse per il sostegno
didattico, dei seguenti documenti: 1) documenti di cui ai precedenti
articoli 5 e 6; 2) Progetto Individuale; 3) Piano per l’Inclusione; 4) elaborazione del Piano Educativo Individualizzato
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(PEI) da parte dell’istituzione scolastica.
L’articolo 12 Dlgs 66/2017 (Ruoli per il sostegno didattico) istituisce le articolazioni del personale
per il sostegno didattico per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell’infanzia, nell’àmbito
di quelli previsti dall’articolo 1, comma 66, della Legge 107/15.
Il Decreto, inoltre, al fine di garantire la continuità didattica per le bambine e i bambini, le studentesse e gli
studenti con disabilità certificata, introduce la possibilità, non prima dell’inizio dell’anno scolastico, di proporre
ulteriori contratti a tempo determinato a docenti che abbiano avuto
una supplenza nell’anno scolastico precedente.
L’articolo 13 (Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola
dell’infanzia e nella scuola primaria) introduce una nuova disciplina per l’accesso alla carriera di docente per il
sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. In particolare, si prevede – con decorrenza a
partire dall’anno 2019 – che per l’accesso al corso di specializzazione in Pedagogia e Didattica Speciale per le
Attività di Sostegno Didattico e l’Inclusione Scolastica (organizzato dalle Università autorizzate, di durata annuale e
ad accesso programmato, che sostituisce il precedente corso annuale, come disciplinato all’articolo 13 del
Regolamento approvato con Decreto Ministeriale 249/10), lo studente consegua
preventivamente 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) relativi alle didattiche dell’inclusione, oltre a quelli già
previsti nel corso di laurea (31 CFU)
Si porta ancora all’attenzione del Collegio che il Miur con la nota n. 1153 del 4 agosto 2017 (avente per oggetto il
decreto legislativo n. 66/2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”,
attuativo della legge n. 107/2015.) ha voluto fornire dei chiarimenti in merito alle decorrenze delle nuove disposizioni
dettate dal decreto suddetto.
Il 1° settembre 2017 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
E’ composto da: rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative
sul territorio nazionale nel campo dell'inclusione scolastica, da studenti da altri soggetti pubblici e privati,
comprese le istituzioni scolastiche, nominati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Si
occupa di: analisi e studio delle tematiche relative all'inclusione degli alunni con disabilità a livello nazionale e
internazionale; • monitoraggio delle azioni per l'inclusione scolastica; • proposte di accordi inter-istituzionali
per la realizzazione del progetto individuale di inclusione; • proposte di sperimentazione in materia di
innovazione metodologico-didattica e disciplinare; • pareri e proposte sugli atti normativi inerenti l'inclusione
scolastica.
GLIR (Gruppo di lavoro inter-istituzionale regionale);
E’ un Gruppo di lavoro con compiti di: a) consulenza e proposta all’USR per la definizione, l’attuazione e la
verifica degli accordi di programma di cui agli articoli 13, 39 e 40 della presente legge, integrati con le finalità di
cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio,
all’orientamento e ai percorsi integrati scuola- territorio-lavoro; b) supporto ai Gruppi per l’inclusione territoriale
(GIT); c) supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio
del personale della scuola. Il GLIR è presieduto dal dirigente preposto all’USR o da un suo delegato. Al suo
interno è garantita la partecipazione paritetica dei rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali e delle
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associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative a livello regionale nel campo
dell’inclusione scolastica. Come chiarisce il comma 3 del nuovo art.15 della legge 104/92, riportato nell’art.9 del
provvedimento approvato, la composizione, l’articolazione, le modalità di funzionamento, la sede, la durata, nonché
l’assegnazione di ulteriori funzioni per il supporto all’inclusione scolastica del GLIR, sono definite con decreto del
MIUR, nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, sentito l’Osservatorio permanente per
l’inclusione scolastica istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione a livello di istituzione scolastica);
E’ un Gruppo di lavoro istituito presso ciascuna istituzione scolastica che ha compiti di programmazione, proposta e
supporto. E’ composto da docenti curricolari, docenti di sostegno ed, eventualmente, da personale ATA, nonché
da specialisti della Azienda Sanitaria Locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica. Il gruppo è
nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella
definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe
nell’attuazione dei PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza
e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente
rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica.
Il dirigente scolastico, sentito il GLI e sulla base dei singoli PEI, propone al GIT la quantificazione dell’organico
relativo ai posti di sostegno, diviso per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell’infanzia. Il GIT (Gruppo per
l’Inclusione Territoriale) è istituito per ogni ambito territoriale ed ha un ruolo fondamentale nella definizione delle
risorse per il sostegno didattico, come proposte dalle singole scuole. E’ composto da un dirigente tecnico o
scolastico che lo presiede, tre dirigenti scolastici dell’ambito territoriale, due docenti per la scuola dell’infanzia
e il primo ciclo di istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione, nominati con decreto dell’USR. Il GIT
ricevuto dai dirigenti scolastici le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno didattico, le verifica e formula
la relativa proposta all’USR. Per lo svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e programmazione delle
attività, nonché per il coordinamento degli interventi di competenza dei diversi livelli istituzionali sul territorio, il
GIT è integrato: a) dalle associazioni rappresentative delle persone con disabilità nel campo dell’inclusione
scolastica; b) dagli Enti locali e dalle Aziende sanitarie locali. Come stabilito per il GLIR, anche per il GIT le
modalità di funzionamento, la sede, la durata, nonché l’assegnazione di ulteriori funzioni per il supporto
all’inclusione scolastica del GIT sono definite dal MIUR nell’ambito delle risorse umane,strumentali e finanziarie
disponibili, sentito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica istituito presso il Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca.
Il 1° gennaio 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
procedura di certificazione;
profilo di funzionamento (che sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico- funzionale);
documentazione per l’inclusione scolastica (profilo di funzionamento compreso) ed il
conseguente Progetto Individuale e Piano educativo individualizzato;
nuova procedura di richiesta e assegnazione delle risorse per il sostegno didattico.
Il 1° settembre 2019 entreranno in vigore le nuove disposizioni relative a:
modalità di elaborazione ed approvazione del Piano educativo individualizzato.
Nella nota, infine, si ricorda che per la formazione delle classi, in presenza di alunni disabili gravi, restano ferme le
disposizioni dettate dal DPR n. 81/09, secondo cui in presenza di alunni disabili le classi non debbano, di norma,
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superare il numero di 22 alunni.
*********************
Funzionalmente alla progettazione educativo-didattica, in quanto cardine essenziale del miglioramento dell’offerta
formativa, si pone la Formazione degli insegnanti e del personale ATA, che sarà incentrata su specifici obiettivi:
generalizzazione dell’uso delle tecnologie digitali tra il personale della scuola
programmazione e valutazione per competenze, anche potenziando e integrando il ruolo dei Dipartimenti
innovazione didattica metodologica mediante esperienze di ricerca-azione
sviluppo delle competenze disciplinari, metodologiche, e relative all’inclusione e
all’integrazione delle diversabilità e degli stranieri.
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in ordine a quanto prescritto dal T.U.81/2008. Inoltre, saranno
privilegiate:
iniziative di formazione messe a disposizione di associazioni del territorio, a favore delle famiglie, degli
alunni e dei docenti, per una sinergia formativa rispetto a tematiche attuali e pressanti quali il cyberbullismo,
la legalità, la violenza di genere, il senso civico, la tutela dell’ambiente, la corretta alimentazione
iniziative di formazione per docenti per il conseguimento delle certificazioni esterne di lingua inglese e
francese del progetto CLIL ed EMILE, ossia nuove prospettive didattiche nell’ambito del plurilinguismo
(francese ed inglese).
Iniziative di formazione organizzate nell’ambito delle Reti di scuola, costituite e costituende.
Pertanto, il PTOF deve essere aggiornato con riferimento al Piano di formazione per l’a.s. 2017/2018, il quale deve
porsi in un’ottica di raccordo con il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti presentato dal MIUR, che
come già previsto dalla legge La Buona Scuola, ribadisce che la formazione in servizio degli insegnanti diventa
obbligatoria e permanente e sarà riferita a 9 priorità tematiche nazionali per la formazione:
Lingue straniere;
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
Scuola e lavoro;
Autonomia didattica e organizzativa;
Valutazione e miglioramento;
Didattica per competenze e innovazione metodologica;
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
Inclusione e disabilità;
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
In base al Piano Nazionale, ogni docente avrà un proprio Piano di formazione individuale, che entrerà a far parte di
un portfolio digitale, contenente la storia formativa e professionale dell’insegnante, pertanto i bisogni di formazione
individuale andranno necessariamente a confluire nel Piano di formazione ciascuna istituzione scolastica.
**********Il PTOF dovrà, inoltre, prevedere:
- una specifica progettazione e programmazione di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti
nel Piano nazionale per la scuola digitale (art. 1, comma 57 Legge 107/2015);
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- i fabbisogni dell’organico dell’autonomia (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall’art.l, comma 14 Legge 107/2015)
in cui si esplicita il fabbisogno delle risorse professionali con cui si intende realizzare quanto dichiarato, tenendo
conto della definizione
- il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (art. 3 DPR 275/1999 modificato dall’art.l, comma 14
Legge 107/2015);
In continuità con il precedente Atto di Indirizzo si ribadisce quanto segue:
LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità,
trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle
amministrazioni pubbliche e di azione collettiva
L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della 118
trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento
d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità. - L’organizzazione
amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella
Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena
attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, come
previsto dalla Carta dei Servizi.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE AL TERRITORIO Efficacia e trasparenza – La comunicazione pubblica
avverrà mediante strumenti, quali ad esempio: Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto
Registro digitale Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision Incontri formali ed informali con
famiglie e territorio. RENDICONTAZIONE SOCIALE Sarà compito della sottoscritta Dirigente scolastica curare
la rendicontazione sociale di cui alla Circolare Ministeriale n. 47/2014, attraverso Relazione quali/quantitativa al
consiglio di istituto relativa all’efficacia dei percorsi progettati e pubblicazione degli esiti sul sito web della scuola
oltre che su Scuola in chiaro.
Saranno elementi costitutivi del Piano triennale dell’offerta formativa:
- analisi dei contesti interni ed esterni,-ricognizione delle risorse, -convenzioni e reti con scuole, associazioni,
EE.LL.,
-Mission della scuola e Vision Struttura organizzativa Tempi scuola Dimensione curricolare e curricolo potenziato
Dimensione extracurricolare Dimensione europea Strumenti di controllo Verifiche e valutazioni degli apprendimenti
Certificazione delle competenze e strumenti di gestione Gestione del sistema qualità interno ed esterno: procedure
del total quality management Viaggi di istruzione e visite guidate Rapporti con le famiglie Documentazione Organi
collegiali Regolamento: accesso agli uffici amministrativi per il personale interno e per gli esterni, ricevimento dei
genitori Regolamento per l’accesso ai laboratori Regolamento per il rispetto della normativa sulla privacy
Regolamento per la tutela della sicurezza di alunni, docenti, personale ATA, esterni. Regolamento per gli alunni:
entrata, uscita, accesso ai servizi, break per l’igiene mentale, utilizzo delle ore di dopomensa Monitoraggio della
customer satisfaction Monitoraggio della progettazione curricolare e potenziata Monitoraggio dei progetti
extracurricolari Modalità di comunicazione al territorio dell’attività espletata PEC – MANCANZE/SANZIONI
CARTA DEI SERVIZI Attività delle FF.SS.Fanno, altresì, parte del PTOF: Il PDM con l’area di processo
individuata come prioritaria e il progetto di realizzazione degli obiettivi strategici. Il Piano annuale dell’inclusività e
le procedure di rilevazione e di approccio ai BES - ai DSA – alla diversabilità e le procedure di accoglienza per gli
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stranieri. Il piano della performance dell’istituto il piano integrato FSE e FESR (qualora approvati dalla comunità
europea), Il PTTI.
Al controllo ed alla supervisione dell’aggiornamento del PTOF sarà preposta prioritariamente la Dirigente Scolastica
per le attribuzione normative, e di conseguenza i suoi collaboratori e tutto lo staff .
Nel ringraziare, per la fattiva collaborazione, tutti i soggetti coinvolti nell’aggiornamento del PTOF e del PDM, la
Dirigente Scolastica auspica il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa dell’IC A.Moro, sempre
più orientato a garantire il benessere di tutti gli alunni ed a rispondere efficacemente alle esigenze educativo-
formative del territorio.
La Dirigente Scolastica
Prof.ssa Ione Renga
Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93
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Premessa La legge 107, cosiddetta “La Buona scuola”, ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama quanto già previsto dal Decreto 275 del 1999, l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un “organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è “il documento base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Il Piano dell’Istituto Aldo Moro è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio Atto d’indirizzo, in calce a questo documento, è stato approvato dal Consiglio d’Istituto e sarà aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. La nuova Offerta Formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di
consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento
degli obiettivi formativi, tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere a), b), c), d), e), f),
g), h), i), l), m), n), o), p), q), r), s).
Coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati
a livello nazionale, il PTOF deve armonizzare le azioni, l’intenzionalità, la domanda e
l’offerta dei seguenti soggetti istituzionali: lo Stato, che elabora le Indicazioni per il curricolo; gli Enti territoriali, che svolgono un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella gestione del sistema educativo; le istituzioni scolastiche; gli utenti ossia alunni, famiglie e territorio in cui la scuola insiste.
Il “Piano Triennale dell’Offerta Formativa” trae origine dai seguenti scenari legislativi:
• Legge 7 agosto 1990, n. 241
• L.15 marzo 1997, n. 59 art.21 • D.Lgs. 112/98
• D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275
• D.Lgs. 300/99 • D. L.vo 30 marzo 2001 n. 165
• Legge 14 gennaio 1994, n. 2001
• C.C.N.L. 2006/2009 • Legge 28 marzo 2003 n. 53
• D.lg. 9 febbraio 2004 n. 59
• C.M. 5 marzo 2004 n. 2
• D.M. 31 luglio 2007 • Direttiva M. 3 agosto 2007
• Indicazioni Nazionali per il Curricolo scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 04/09/2012
• D.P.R. n. 80/2013
• Direttiva Ministeriale n. 11/2014
• Circolare Ministeriale n. 47/2014 • L. 107 del 13 luglio 2015
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Il presente documento s’ispira, altresì, a tutta la normativa vigente in materia scolastica, nonché a
tutte le leggi, regolamenti, direttive e circolari che riguardano l’attività di carattere pubblico messa
in esse.
Natura e scopo del documento
Il piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Maddaloni propone un modello di scuola dinamica, produttiva, innovativa e di qualità che garantisce la centralità dell’alunno assicurandone il successo formativo nonché la crescita cognitiva, sociale e personale.
Il documento, che rispecchia l’identità culturale dell’Istituto, è articolato in sette parti e
trova la sua unitarietà nella finalità primaria della scuola del primo ciclo, cioè la piena
formazione dell’uomo e del cittadino.
ESPLICITA LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
DELLA SCUOLA
VALORIZZA
L'APERTURA FORMALIZZA L'IMPEGNO
NEI CONFRONTI DELLE
IL PTOF
PER L'AMPLIAMENTO E IL
ALTRE AGENZIE MIGLIORAMENTO DEL
FORMATIVE DEL SERVIZIO OFFERTO IN VISTA
TERRITORIO DEL SUCCESSO FORMATIVO
RENDE TRASPARENTI LE REGOLE DEL
FUNZIONAMENTO E DELLA GESTIONE
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Considerando che la realtà nella quale si trova ad operare è in continuo divenire, la scuola si
pone come promotrice positiva di cambiamenti futuri. Per raggiungere tale obiettivo si ritengono
indispensabili i seguenti percorsi:
VALUTAZIONE E ANALISI DELLE
ESIGENZE
RIELABORAZIONE DELL’UTENZA E
DEL TERRITORIO
ELABORAZIONE RIFLESSIONE
SULLE FINALITÀ
ED ATTUAZIONE EDUCATIVE DELL'
DI PROPOSTE OFFERTA
OPERATIVE FORMATIVA
MIRATE
Negli ultimi anni l’Istituto Comprensivo A. Moro ha individuato una linea d’indirizzo comune alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado per esprimere visione uniforme del processo educativo. La vision è la premessa fondamentale per guidare all’acquisizione di risorse e alla messa in campo
di possibili innovazioni, all’individuazione di metodologie didattico – organizzative che aprano alla
possibilità concreta di azioni e mobilitazione di energie soggettive. Essa rappresenta la direzione, la
meta verso cui si intende muovere e la proiezione delle aspettative relative a ciò che la nostra
scuola dovrebbe essere in futuro. La nostra vision si configura nella convinzione che la formazione
dell'uomo e del cittadino è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che
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governano il convivere democratico. La scuola, pertanto, intende operare alla costruzione di una
personalità consapevole dei diritti e dei doveri, disponibile e collaborativa verso il bene comune,
ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere le diversità, sotto le varie forme in cui
oggi si presentano. Ecco perché l'educazione alla legalità: per reprimere da subito ogni forma di
illegalità, combattere ogni forma di sopruso, vivere le leggi come opportunità e non come limiti. La
scuola, infatti, nel suo insieme è legalità, è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con altri,
dove bisogna rispettare alcune norme ed avere una precisa condotta; è la prima grande istituzione
da rispettare e da rafforzare, è nella scuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni
e dove ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità. L’ “istituzione scuola” deve essere
protagonista della diffusione della cultura della legalità, è in questa prospettiva che il nostro Istituto
ha formulato la sua mission ed i principi di qualità che ne regolano gli interventi e le azioni
educative.
Una mano tesa alla legalità
Anche l’atto di indirizzo del dirigente rafforza tale idea: “L’importanza delle norme e delle regole
per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica”. Le norme sono infatti garanzia di
sicurezza, salvaguardano le persone e la scuola, insegnano le basi del vivere civile. La nostra mission è:
formare l’alunno come persona in grado di scoprire se stesso e capace di rapportarsi con l’altro e con il contesto.
Attraverso
Lo sviluppo di un ambiente di apprendimento sereno. Attenzione e ascolto ai bisogni degli alunni anche qualora vi fossero situazioni di difficoltà. Progressivo innalzamento dei livelli di conoscenza e competenza degli alunni. Rispetto delle differenze individuali inerenti ad interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi,
attitudini ed inclinazioni.
Sviluppo di competenze comunicative fondamentali e relazionali.
Sviluppo di competenze sociali e culturali. Sviluppo di autonomia nell’apprendimento. Sviluppo di strategie cognitive, metacognitive e affettive. Sviluppo di competenze civiche e di cittadinanza attiva. Sviluppo di competenze di cittadinanza digitale. Sviluppo psichico-fisico, espressivo, artistico e sociale degli alunni
Sviluppo di pensiero critico e riflessivo
Sviluppo di capacità di operare scelte consapevoli e acquisizione di responsabilità nell’assunzione di diritti e doveri.
Sviluppo della cultura della pace. Conoscenza della cultura propria ed altrui e tolleranza verso altri sistemi sociali. Incontro con i genitori, per renderli partecipi e consapevoli dell’esperienza scolastica dei
figli.
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Opportunità per la qualità
Il PTOF mira ad assolvere alla funzione istituzionale di istruzione-formazione degli studenti ed assume, come elementi caratterizzanti la propria mission, i seguenti obiettivi:
Motivare gli alunni ad apprendere, a crescere e a maturare in un clima sereno, accogliente, di “benessere”, nel rispetto della convivenza civile.
Sensibilizzare gli alunni al rispetto delle regole Promuovere il rispetto nei confronti degli altri, delle cose e dei luoghi Sviluppare una coscienza civica consapevole, presupposto indispensabile al ruolo di
cittadino di domani.
Scelte metodologiche e fattori di qualità.
La didattica e le scelte metodologiche mirano a:
I fattori di qualità che costituiscono l’impalcatura
dell’istituto sono:
• Fornire a tutti uguale opportunità di
apprendimento e successo scolastico;
• Elevare gli standard di apprendimento e
successo scolastico;
• Trasmettere in modo sempre più coerente e consapevole il rispetto delle regole e del vivere comune;
• Contenere il rischio di insuccesso scola
• Contrastare e prevenire i fenomeni di bullismo, favorendo le abilità sociali
• Il lavoro di squadra nella gestione dei problemi organizzativi;
• L’azione collegiale degli insegnanti;
• L’attenzione al concetto di continuità educativa;
• L’attenzione alla diversità come valore;
• L’attenzione alla multiculturalità come valore;
• L’interdisciplinarità del lavoro didattico come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;
• Lo studio attento delle metodologie, con il
costante inserimento di percorsi innovativi e
adeguati alla specificità delle esigenze educative
e di apprendimento;
• Il rapporto costante tra insegnanti e famiglia;
• L’eccellenza intesa come valore;
• L’apprendimento della lingua inglese e l’alfabetizzazione informatica fino dalla scuola dell’infanzia.
Alla mission fanno riferimento tutti i docenti nella programmazione educativa e disciplinare,
nella scelta delle iniziative e nel concreto dell’azione quotidiana con gli alunni e con le famiglie.
Il progetto sulla legalità è allegato al PTOF.
Il nostro Istituto, nella convinzione che un’efficiente erogazione del servizio prestato alla comunità deve
riguardare anche la dimensione organizzativa e operativa della propria attività, ha adottato in modo
costante e coerente una politica orientata alla qualità, le cui linee programmatiche generali sono
espresse nel PTOF e nel Manuale della Qualità. In questa prospettiva l'Istituto è impegnato in un
lavoro di ammodernamento e d’innovazione per essere in sintonia con la cultura dei nostri tempi e le
esigenze della nostra utenza.
Principi di qualità dell’Istituto
Migliorare i livelli di successo formativo degli alunni, attraverso attività mirate al conseguimento di conoscenze e abilità opportunamente programmate e competenze attese.
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Garantire un efficace servizio di orientamento personale e scolastico, che consenta agli alunni in uscita dalla Scuola Secondaria di 1° grado di acquisire gli strumenti per orientarsi nella scelta dei percorsi futuri
Migliorare l’Offerta Formativa dell’Istituto attraverso nuovi progetti
Assicurare il rispetto della normativa, cercando soluzioni fondate sull’autonomia. Valorizzare e qualificare il personale dell’Istituto attraverso la pianificazione di azioni di
formazione interna ed esterna.
Assicurare al personale i mezzi necessari (strumenti, conoscenze, risorse economiche) perché possa svolgere al meglio le proprie funzioni.
Migliorare l’organizzazione interna dell’Istituto. Creare un efficace sistema di comunicazione interno.
Certificazione di Qualità UNI-EN ISO 9004:2009
Tenendo conto delle attese e dei bisogni dell'utenza (famiglie e territorio), spinti dallo spirito innovativo e formativo della nostra Dirigente scolastica, la scuola ha inteso sfruttare l’opportunità di formazione offerta dal Polo Qualità di Napoli, aderendo nel quinquennio 2011-2016 al “Progetto Qualità”. Detto Progetto ha previsto l’elaborazione e l a r e v i s i o n e a n n u a l e del “Manuale della Qualità” (MQ) necessario a documentare il Sistema Gestione Qualità (S.G.Q.) e la capacità dell’Istituto di soddisfare l’utente. Il Manuale (M.Q.), legittimato dal MIUR, consentirà di ottimizzare le risorse e migliorare i processi della nostra scuola. In ciascuna annualità, l’Istituto ha ottenuto la certificazione di Qualità ai sensi della norma UNI-EN ISO 9004: 2009.
Progetto Valutazione e Miglioramento Nell’a.s. 2013/14 la nostra scuola ha partecipato al progetto Valutazione e Miglioramento (VM), una sperimentazione di carattere nazionale promossa con il contributo dei fondi strutturali europei, i cui percorsi sono stati definiti dall’INVALSI. Il progetto VM intendeva promuovere il miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso il confronto tra punti di vista interni ed esterni alla scuola e l’attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento organizzativo. Le attività di valutazione esterna sono state sviluppate in tre fasi:
lettura di documenti della scuola da parte di esaminatori esterni ed esame di dati
provenienti da diverse fonti (Fascicolo Scuola In chiaro MIUR, prove INVALSI, Rapporti
questionario scuola, questionari studenti, insegnanti e genitori);
visita della scuola con interviste; rapporto di Valutazione esterna.
Nella fase successiva del progetto VM la scuola ha predisposto, sulla base delle indicazioni riportate nel rapporto di valutazione, un Piano di Miglioramento biennale che è stato attivato col supporto dell’INVALSI a partire dallo scorso anno scolastico ed ha riguardato le aree RISULTATI-Equità degli esiti e PROCESSI– selezione dei saperi. Tale Piano, sottoposto all’analisi critica da parte dell’INVALSI, è stato giudicato positivamente rientrando nella fascia più elevata dei criteri di valutazione adottati. La nostra Istituzione scolastica, anticipando quanto previsto dal Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione, ha così vissuto un’ulteriore opportunità di crescita per pianificare in maniera più precisa gli interventi organizzativi necessari a migliorare la qualità complessiva del servizio e ad innalzare i livelli di apprendimento dei nostri studenti. Percorso di sperimentazione di fondamentale importanza, in quanto ha avviato la nostra istituzione scolastica alle modalità di valutazione della qualità del servizio scolastico poi introdotte dalla legge 107/2015, “La buona scuola” .
26
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.1
Organizzazione
generale
27
Contatti
La sede della Dirigenza Scolastica, della Direzione Amministrativa e della Segreteria sono
tutte situate presso il plesso Centrale di Via Viviani, 2 – Maddaloni.
Orario di ricevimento al pubblico
lunedì e venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00 martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.30
tel. 0823/ 435949 – fax 0823/ 402625 – C.F. 93086020612
e-mail: [email protected] sito web: www.aldomoromaddaloni.gov.it
PEC: [email protected]
Tempo scuola
ORDINE DI SCUOLA TEMPO SCUOLA ORE ALTRO
SETTIMANALI
Scuola dell’Infanzia
Tempo Pieno Servizio mensa.
dal lunedì al venerdì
8.15- 16.15 40
Scuola Primaria dal lunedì al venerdì
Colazione a sacco con processi di educazione alimentare.
8.20 -13.20
27
1 prolungamento
pomeridiano
settimanale il martedì
13.20 - 15.20
sabato libero
Scuola Secondaria dal lunedì al venerdì
Servizio di comodato d’uso per i testi scolastici (vedi allegato).
8.10-14.10
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di I Grado con sabato libero
e/o dedicato ad
attività progettuali
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Piano Orario settimanale a.s. 2017/2018
Scuola dell’Infanzia
8.15-9.15 9.15-12.00
12.00- 13.00- 14.00- 15.15-
13.00 14.00 15.45 16.15
Accoglienza dei bambini
Attività
Mensa Attività ricreativa Ripresa attività
didattiche e
Consegna dei bambini alla famiglia
laboratori*
didattiche e laboratoriali
*CAMPI DI ESPERIENZA:
Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo
Scuola Primaria
DISCIPLINA CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE I II III IV V
Italiano 8 8 7 7 7
Storia- Geografia 4 4 4 4 4
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3 3
Musica 1 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1 1 1
Scienze motorie 2 1 1 1 1
Religione 2 2 2 2 2
Totale 27 27 27 27 27
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Scuola Secondaria di 1°grado
DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III
Italiano 6 6 6
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
1^ Inglese 3 3 3
2^ Francese 2 2 2
Musica 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2
Religione 1 1 1
Totale 30 30 30
Servizio mensa
Nei plessi scolastici della Scuola dell’Infanzia è attivo un servizio mensa, facente parte a
pieno titolo dell’attività scolastica perché strettamente connesso alle finalità educative.
Nella Scuola dell’Infanzia gli orari di lezione prevedono un tempo scuola continuativo di 8
ore (tempo pieno). Il servizio mensa viene erogato nei refettori situati all’interno della
Scuola dell’Infanzia della Sede Centrale e del Collodi dal lunedì al venerdì, dalle ore 12.00
alle 13.20/30. I pasti distribuiti sono preparati da aziende specializzate secondo un menù
settimanale avallato dall’ASL di competenza. Il menù è consultabile sul sito ed è esposto
anche all’ingresso della scuola. Nel caso in cui, per motivi di allergia e/o di salute, un
alunno avesse bisogno di consumare un pasto con una dieta speciale, si dovrà dare
comunicazione alla scuola dietro presentazione di referti o certificati medici. La scuola a
sua volta avviserà il comune per permettere alla cucina il necessario adeguamento del
menù vigente.
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Calendario Scolastico d’Istituto
Anno scolastico 2017/2018
Inizio anno scolastico martedì 12 settembre 2017
Sospensione delle attività nei giorni
Tutte le domeniche
29 settembre 2017 Festa del santo Patrono
1°novembre 2017 Tutti i Santi
2-4 novembre 2017 Commemorazione dei defunti
8 Dicembre 2017 Festa dell’Immacolata
Dal 23/12/2017 al 05/01/2018 Festività natalizie
6 gennaio 2018 Epifania
12/02/2018 Ponte di Carnevale
13/02/ 2018 Martedì grasso
Dal 29/03/2018 al 03/04/2018 Festività pasquali
25/04/2018 Anniversario della Liberazione
01/05/2018 Festa del Lavoro
26/04/2018 Delibera del C.D.
27/04/2018 Delibera del C.D.
30/04/2018 Ponte del 1° maggio
Sabato 9 giugno 2018 fine dell’A.S. per le scuole primarie e secondarie di I grado. Inizio Esami di Stato il 14/ 06/2018
30 giugno 2018: chiusura dell’A.S. nelle scuole dell’Infanzia
I giorni di scuola saranno complessivamente 201
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RISORSE UMANE
ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO
a. s. 2017/2018
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L’Istituto Comprensivo, in quanto luogo in cui molti soggetti interagiscono per realizzare un
progetto formativo, rappresenta un sistema organizzativo complesso. - necessario, pertanto, che il modello organizzativo scolastico sia coerente con la specificità del
servizio: da un lato si caratterizzi come aperto, flessibile e adattabile a situazioni differenziate,
dall’altro sia regolato da principi e modalità operative (quali il coordinamento delle risorse umane e
l’interazione) che consentano di assicurare il perseguimento dell’efficacia in tutto l’Istituto delle
attività effettuate e dei servizi erogati. L’ Organigramma e il Funzionigramma consentono di descrivere l’organizzazione complessa del nostro Istituto e di rappresentare una mappa delle competenze e responsabilità dei soggetti e delle
specifiche funzioni. Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio di Istituto, Collegio Docenti, Consigli di
Intersezione, Interclasse, Consigli di Classe), le figure intermedie (collaboratori, funzioni
strumentali, responsabili di plesso e DSGA), i singoli docenti operano in modo collaborativo e
s’impegnano nell’obiettivo di offrire agli alunni un servizio scolastico di qualità. Le modalità di
lavoro, quindi, si fondano sulla collegialità, sulla condivisione e sull’impegno di ciascuno, nel
riconoscimento dei differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale, nonché della diversità di
opinioni mirata ad individuare scopi comuni di lavoro.
Il Funzionigramma costituisce la mappa delle interazioni che definiscono il processo di governo
del nostro Istituto con l’identificazione delle deleghe specifiche per una governance partecipata. definito annualmente con provvedimento dirigenziale e costituisce allegato del PTOF. In esso
sono indicate le risorse professionali assegnate all’ Istituto scolastico con i relativi incarichi. Corrisponde alla mappa/ matrice CHI – FA- COSA – IN RELAZIONE A CHI.
Si differenzia dall’ organigramma poiché alla semplice elencazione dei ruoli dei diversi soggetti,
aggiunge anche una descrizione dei compiti e delle funzioni degli stessi.
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ORGANIGRAMMA 2017/2018
DS
COLLEGIO
CONSIGLIO DI ISTITUTO Prof.ssa Ione Renga DOCENTI
STAFF DI DIREZIONE
1 ° Collaboratore con funzione
vicaria
2° Collaboratore
DSGA
Responsabili di Plesso
Funzioni strumentali
CONTRATTAZIONE
DI ISTITUTO
SERVIZIO SICUREZZA
SERVIZIO DI SEGRETERIA
D.S.G.A
Assistenti amm.vi
Servizi generali
Gestione del personale
Gestione finanziaria Collaboratori scolastici
Responsabili Coordinatori di Coordinatori di Docenti
di laboratori classe/interclasse Dipartimento Commissioni
EROGAZIONE E QUALITÀ DEL SERVIZIO
• Insegnamento/apprendimento/arricchimento dell’Offerta
• Contrasto della dispersione scolastica ed inclusione
• Valorizzazione delle eccellenze
• Curricoli, Continuità e Valutazione
• Formazione del personale
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35
AREA
ORGANIZZATIVA
I Collaboratore con funzioni vicarie: Prof.ssa De Sena A.
II Collaboratore: Prof. Verrengia L.
Responsabili di plesso Scuola Infanzia Collodi : Marino L.
Scuola Infanzia Sede : Desiato V. Scuola Primaria Pertini: Vinciguerra A. Scuola Primaria Don Milani: Gentile A. Scuola SS1°: Piccirillo T.
Funzioni Strumentali
Area 1 :Gestione del PTOF- Rivetti R. Area 1 : Miglioramento e innovazione- Fusco S. Area 2: Continuità, orientamento , INVALSI- Vollero V. Area 3: Supporto studenti settore SI/SP- Giangrande M.T. Area 3: Supporto studenti - Doti R.
Area4: Supporto ai docenti e Innovazione tecnologica- Ceci L.
Area 5: Rapporti con il territorio, enti ass. ed università-curricolo
locale - Campolattano I.
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Consigli di intersezione SI Coordinatori
Sede Centrale COLLODI
Sez. A Giangrande M Sez. A Ianniello A. Sez. B Feliciello M. Sez B Vetrò G Sez. C Giraud M . Sez.C Vairo A. Sez. D Coppeta Sez. E Desiato
Sez D Moscato R Sez E D’Angelo B Sez F Coppola F Sez G Santonastaso M
Organo di Garanzia
Comitato Valutazione
DS Docenti:
Prof.ssa De Sena Anna Verrengia L.
Gentile A.
Marino L
Genitori:
Mirotto G.
Di Nuzzo G.
Membro esterno:
DS. Lettieri A.
Coordinatori dei dipartimenti Scuola Primaria
Don Milani Pertini
Area Umanistico/antr/lnv Area Umanistico/antr/lnv
Criscuolo Maria Di Ieso Grazia Area Scientifica/matem/tecnol Area Scientifica/matem/tecnol
Diodati Teresa Aceto Isabella Coordinatori dipartimenti disciplinari SS1°G Area linguistioa-antrop.-Lnv prof.ssa Campolattano Area Scientifico/mat/tecn: prof.ssa Coscione P. Lingue Straniere profssa. Bambini M. GLH: prof.ssa Doti R
:
AREA DIDATTICA
Referenti Sito WEB-Sicurezza: prof.ssa Diotto Adozioni-Biblioteca: prof.ssa M.L. Bambini Alfabetizzazione motoria: ins. Sparaco O. Giochi sportivi studenteschi: Prof.Iadaresata ANIMATORE DIGITALE: Prof.Bove
NIV GLI DS (referente)
Docenti
curriculari:
Bove G. Castaldo E.
Conte S. Bove M.
De Sena A. Ianniello A.
Fusco S. Docenti
sostegno:
Errichiello N. Bernardo M.
Verrengia L. Cresta R.
Vollero V. Letizia C.
ATA: Diezzo
C.
ASL: Dott.
Dargenzio
Consigli di interclasse SP Coordinatori
PERTINI Don Milani
1A. Di Vico R 1 A Criscuolo M
1B Aceto I 1 B Diodati M T
1 C Alterisio C 1 C Cantiello T
2 A Di Ieso G 2A Nespoli G
2 B Gherardi 2 B Bove M
3 C Sparta G 4A Angelini A.
3 DNapolitano L
4A Boscato A
4 B Camarda N.
5 A Taglialatela A.
2 C Forgillo G 2 C Racano F
3 A De Luca E 3 A Magliocca A
3 B Murante A 3 bTuechetto F
4 B Corbo M 4 C Cianciola M
5 B Amoroso R
4Crivellari D
5 A Di Martino A
5 B Minatore F
5 C Della Volpe C
5D Zucchini G
5C Aceto I.
Consigli di classe SS1°G
Coordinatori
1A prof. Bove 1D prof.Trovato
2A prof.ssa DeSena 2D prof.ssa. Golino M
3A prof.ssa Vollero 3D prof.ssa Anzevino D
1Bprof.ssa Ciaramella 1E prof.ssa Fusco
2B prof.ssa Piccirillo 2E prof.ssa Ragozzino
3B prof.ssa Verrengia 3E prof.ssa Rivetti
1C prof.ssa Lombardi 1F prof.ssa Campolattano
2C prof.ssa Nettuno 2F prof.ssa Caprio
3C prof.ssa Coscione 3F prof.ssa Castaldo
1 G prof.ssa Della Ragione
3 G prof.Verrengia
Commissioni tecniche di supporto alla didattica Referenti
PTOF Prof.ssa Rivetti
Continuità/ Orientamento/ NVALSI
Prof.ssa Vollero V.
Accoglienza Prof. De Sena Sicurezza Prof.ssa Diotto R.
Educazione alla legalità/salute/ambiente
Prof.ssa A. Nettuno
Manuale della Qualità Auto/etero valutazione/RAV
Prof.ssa Fusco
Tempo scuola-Orario Prof.ssa Errichiello
Biblioteca scolastica Prof. Bambini M. Commissione elettorale Prof. Nero R.
Mensa D.S. Prof.ssa Renga
Settore inf-Lab.-LIM Prof. GL Bove
Curricolo locale Inclusione e integrazione GLHI docenti sostegno Viaggi e visite guidate
Prof.ssaCampolattano Prof.ssaErrichiello Proff.Doti/Giangrande Prof Amato
Progetti Prof. Verrengia
Formazioni classi Prof De Sena
Esami di Stato SS1°G Stage linguidtici Acquisti e collaudi Referente adozioni
Prof. De Sena A. Prof.ssa Piccirillo D.S Ins. Ianniello Prof.Verrengia L.
Bullismo e Cyberbullismo
Elettorale Prof Nero
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RSPP (D. Lgs. 81/2008) (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
Ing. Donato Fiorillo
RLSU
AREA SICUREZZA
(Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) Prof. Nero R.
RSU De Sena A. –Capalbo F. – Carnevale M.
Addetti Mezzi Antincendio Nero, Iadaresta,Diotto, coll Diezzo, Iannielllo, Liguoro, Di Martino, di Vico,Nardi, Cerbo
Gruppo Primo Soccorso
Santostefano,Feliciello, Errichiello,Doti,Amato, Bove, Fusco,Vtrò, Liguoro, Di Rubba,
Iadocicco,
Vairo, Sparta, Vinciguerra, Pagano, Pagano,Cantiello, Criscuolo,Rossetti
Addetti alle chiamate di Soccorso
Responsabili Fumo
L’informativa sulla sicurezza e il relativo regolamento, nonché gli organigrammi della sicurezza sono
riportati in allegato. ( Allegati nn.1 e 2)
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La scuola, come luogo educativo di esperienze condivisibili e di formazione culturale e civile,
richiede da parte di tutte le sue componenti l’osservanza di regole, che, basandosi sulla normativa
vigente, favoriscano una positiva convivenza ed un ordinato svolgimento dei vari momenti della vita
scolastica. Pertanto, servono regole di comportamento volte a garantire il rispetto reciproco, la cura
per l’ambiente scolastico e la serenità necessaria alle attività didattiche. Solo a queste condizioni la
scuola può assolvere al compito di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale che ci
accomuna. Questo compito le è stato affidato dalla collettività, che lo sostiene con i soldi dei
contribuenti. E’ bene che tutti ne siano sempre consapevoli, in modo da valorizzare al massimo,
ciascuno secondo il proprio ruolo, ogni momento della giornata scolastica. Tutto ciò è espresso in
maniera esaustiva nell’Organigramma e Funzionigramma (Allegato n.3), nella Carta dei Servizi
(Allegato n.4), nel Regolamento di Istituto( Allegato n.5), nel Regolamento di
disciplina(Allegato n.6) e nel Patto Educativo di corresponsabilità della scuola dell’Infanzia-
Primaria- Secondaria di 1° grado.( All. nn. 7,8,9), nel Piano di lavoro del personale ATA e il
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico per l’anno scolastico 2017-18. (Allegato n.10)
39
Rappresentanze sindacali unitarie
Le Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle scuole sono state istituite con il CCNL del 1999. La contrattazione integrativa d’istituto, avviene tra la delegazione di parte pubblica rappresentata dal DS e la delegazione sindacale eletta tra il personale scolastico ed alla quale possono affiancarsi, quali membri di diritto, i rappresentati dell’OO.SS. di livello provinciale firmatari del CCNN. Le materie oggetto di contrattazione riguarderanno:
le modalità di utilizzazione del personale in rapporto al P.T.O.F. e la misura dei compensi da preordinare per varie funzioni; le modalità inerenti l’organizzazione del lavoro dei docenti; criteri di fruizione dei permessi per l’aggiornamento; i criteri per l’utilizzazione del personale A.T.A. da impiegare nell’attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Dirigente Scolastico fornirà alle R.S.U. dell’istituzione: 1) Un’informazione preventiva circa:
formazione delle classi e degli organici; le attività e i progetti comunque retribuibili; i criteri di retribuzione ed utilizzazione del personale in attività aggiuntive.
2) Un’informazione successiva circa: nominativi del personale di fatto impegnati in progetti; criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale; criteri di individuazione del personale che si voglia coinvolgere in progetti o intese
interi istituzionali; Sono presenti nell’Istituto le seguenti R.S.U.: CISL doc.: prof.ssa A. De Sena
ATA: sig.ra M. Carnevale- CGIL Collaboratore scolastico F. Capalbo UIL prof. R. Nero Terminali associativi: CISL: Prof. Lerro V.
.
40
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.2
Descrizione
dell’ambiente di riferimento e delle
risorse disponibili
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Contesto socio-territoriale
L’Istituto Comprensivo A. Moro, nasce come IV Scuola Media Statale il 20 settembre 1977 in seguito allo sdoppiamento della Scuola Media “E. De Nicola” nell’ambito di una più razionale distribuzione scolastica, in quanto la zona periferica S-O di Maddaloni, nella quale è attualmente ubicato, aveva perso la precedente connotazione agricola e subìto un forte incremento edilizio di tipo abitativo, industriale e commerciale. Per alcuni anni la scuola ha abbracciato una platea scolastica formata da alunni sia della suddetta zona periferica, sia del centro storico di Maddaloni grazie ad alcune sezioni funzionanti presso il Convitto Nazionale “G. Bruno” fino all’anno scolastico 1985/1986 quando, in conseguenza della aumentata popolazione scolastica, la succursale del Convitto e il plesso di via Napoli sono divenuti Scuole autonome. L’attuale denominazione, in onore dello Statista scomparso, ha sostituito quella precedente a partire dal 1982. Il 1° settembre del 2000 in applicazione del DPR 233/98, viene istituito come Istituto Comprensivo Statale di scuola dell’Infanzia, di scuola Primaria e S.S.1° G, accorpando il plesso di scuola primaria e dell’infanzia di Via Cancello. A seguito dei movimenti di scorporamento e acquisizione ai sensi della L. 111/2011, a partire dal
1° settembre 2013 risulta dimensionato con 5 punti di erogazione:
SCUOLA INFANZIA SEDE CENTRALE VIA PADRE PIO
SCUOLA INFANZIA COLLODI VIA M.SERAO
SCUOLA PRIMARIA DON MILANI VIA G.SANI
SCUOLA PRIMARIA S. PERTINI VIA M.SERAO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ALDO MORO VIA VIVIANI
L’Istituto comprensivo “Aldo Moro” opera nella fascia Sud-Ovest di Maddaloni, in una zona originariamente periferica che attualmente si presenta a forte densità abitativa, segnata dalla variante ANAS che dal casello autostradale di Caserta Sud s’innesta sull’Appia alla confluenza con la statale per i Ponti della Valle. Inoltre, la costruzione di recenti infrastrutture permette un ottimo collegamento con la tangenziale di Caserta che attraversa tutto il capoluogo e il suo hinterland. L’Istituto Comprensivo insiste su un territorio di oltre 40.000 abitanti ed è esteso per oltre 84 Km2, la maggior parte della popolazione è dedita al terziario, ma molte persone lavorano in fabbriche dislocate in zona o nelle prossime vicinanze, molte sono anche le industrie agricole collocate nei territori più esterni del Comune. Gran parte del tessuto urbanistico, appartenente alla platea dell’Aldo Moro, è rappresentata sia da un’edilizia economica e popolare che da un’edilizia residenziale, caratterizzata da servizi che sono in via di sviluppo, con scarsa presenza di strutture socio-ricreative e di circoli culturali. La presenza
dell’attiguo “Palazzetto dello sport” offre l’opportunità di fruire di un impianto sportivo adeguato alle
richieste dell’utenza.
Per quanto attiene all’aspetto socio-sanitario e socio-assistenziale di base, si registra un un
miglioramento nell’erogazione dei servizi anche se non pienamente soddisfacente rispetto alle
esigenze dei cittadini.
Non mancano iniziative per l’educazione alla salute che, seppure ancora discontinue, si concretizzano in attività con significativa valenza educativa, sorrette da valide associazioni di volontariato. Più vivaci, invece, appaiono le attività di tipo squisitamente culturali promosse dal
42
Comune, dal Museo Civico e dal Gruppo Archeologico e dalle varie associazioni Onlus. Queste attività trovano un punto di incontro nella Biblioteca comunale, abbastanza frequentata, specie dagli studenti degli istituti superiori presenti nel Comune di Maddaloni (Liceo Scientifico, Liceo Pedagogico, Liceo Classico, Liceo Linguistico, Il Villaggio dei Ragazzi, etc.) frequentati da alunni provenienti anche dai paesi limitrofi. Infine, circa i problemi sociali, si avverte un certo disagio giovanile dovuto a fenomeni di microcriminalità diffusa che insieme alla disoccupazione fa venir meno nei giovani quell’ottimismo e quella volontà di migliorare la propria vita. Diffuso è il fenomeno della dispersione scolastica, specie in alcune aree urbane a forte degrado,
tanto che tutte le scuole realizzano progetti e attività di prevenzione e recupero di alunni a massimo
rischio di esclusione culturale e sociale.
Caratteristiche strutturali: plessi e risorse
L’Istituto accoglie, complessivamente:
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Sezioni e classi
Scuola dell'Infanzia Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo Grado
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Rilevazione dei BES
Insegnanti di sostegno:
n° 5 Scuola dell’Infanzia
n° 22 Scuola Primaria
n° 9Scuola Secondaria di Primo Grado
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Rapporti col territorio
Nella stesura del P.T.O.F. non si può non tener conto del contesto culturale, sociale ed economico della realtà in cui si opera; è necessario, pertanto, effettuare puntuali incontri e forme di collaborazione con le diverse realtà istituzionali, sociali, culturali del luogo. L’interazione tra Scuola, Enti ed Associazioni locali favorisce, infatti, l’educazione e l’istruzione mediante interventi mirati al recupero, al sostegno alla continuità e all’orientamento scolastico. Nel territorio, in cui opera l’Istituto Comprensivo è presente una vasta rete di soggetti collaborativi,
istituzionali, pubblici e privati quali: • l’Amministrazione Comunale e le sue strutture di servizio • il Distretto Sanitario dell'Azienda Sanitaria Locale n° 15 • la Biblioteca Comunale • il Comando Vigili Urbani, la Polizia Ferroviaria e la Polizia Postale • i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza • la Caserma Militare Magrone • il Museo Civico e il Museo Archeologico di Calatia • Associazione A. NA.VO ONLUS - Ordine Psicologi della Campania • Associazione culturale “Un Fiore per la vita”, “Kumpà” • BDT Banca del Tempo Maddaloni • Associazione Melagrana Onlus • Associazione Cen.c.i.t Onlus • Associazione italiana donatori organi (AIDO) • Associazione nazionale prevenzione visiva • Associazione Salvamento Academy- “Gli Angeli del sorriso” • Associazione Mezzaluna • Associazione Vaganova Ballet • Associazione Centro Diritti Sociali (CDS) – gruppo Auto Mutuo Aiuto (AMA) • Fondazione Ferraro • Fondazione Barchetta • Proloco di Maddaloni • C.A.L.T. • Parrocchie locali • LIONS Maddaloni • Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado pubbliche e private
I rapporti della Scuola con le Amministrazioni comunali del territorio sono improntati alla collaborazione,
anche se, talvolta, gli ostacoli di tipo burocratico e le limitate risorse finanziarie a disposizione delle
Amministrazioni impediscono il reali soddisfacimento delle richieste avanzate dalla Istituzione
scolastica.
CONVEGNI, MOSTRE E INIZIATIVE VARIE Iniziative e convegni in cooperazione con il Museo Archeologico di Calatia.
“Settimana del benessere psicologico”, con l’intervento della Dott.ssa M. Memola,
psicologa dello Sportello Help.
Si prevedono giornate di solidarietà in collaborazione con l’Associazione Cen.c.i.t
Onlus, con l’Associazione C.A.L.T Onlus
Partecipazione al Convegno dell’ASL e del Centro Regionale Trapianti per la
presentazione del progetto “ La vita è…il dono più bello che ci sia”
46
RETI
Accordo rete di scopo tra le scuole dell’ambito 7 avente ad oggetto la formazione, in attuazione
dell’art. 1 c. 71 della L.107/15, con scuola Capofila Convitto Nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, sulle
seguenti tematiche:
o Valutazione – D.M.62/2017
o Inclusione- D.M.66/2017
o DNL in lingua straniera- Metodologia CLIL-EMILE
o Didattica digitale
o Corsi di lingua inglese per il conseguimento delle certificazioni (in convenzione con l’Istituto
Orientale di Napoli)
Per il personale ATA
o La Privacy
o Segreteria digitale. gestione del sito
o Correttezza nei rapporti col pubblico: il collaboratore scolastico e le famiglie
Accordo di Programma - Rete scolastica Nazionale per la Didattica della Matematica “ Emma Castelnuovo” Accordo di programma modificato il 15/10/2015-il17/02/2016-il 18/11/2016 Accordo di rete per progetti finalizzati alla definizione e all’attuazione dei Piani di Miglioramento elaborati in esito al processo di autovalutazione delle scuole e per la selezione ed il finanziamento dei progetti finalizzati alla formazione dei dirigenti scolastici e dei nuclei di formazione (art. 27, comma 2 lettera a) ed alla lettera b) del decreto n. 663/2016) Avviso pubblico Prot. n. AOODRCA/RU 14955 del 20.10.2016
Accordo di rete per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo
della metodologia CLIL (Content and language integrated learning) – art.29 del d.m. 663 del 2016
Avviso pubblico Prot. n. MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U). 0011401.13-10-2016
MANIFESTAZIONE DI INTENTI E PARTENARIATI Con istituzioni scolastiche del territorio e con enti e
associazioni: MANIFESTAZIONE INTENTI
Ente o Associazione Tipologia di progetto
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni
Fondi Strutturali Europei — Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l‘apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo (FSE). Nota MIUR AOODGEFID\ prot. n. 1953 del 21-02-2017
I.C. Maddaloni 1-Villaggio di Maddaloni
I.C. Maddaloni 2-Valle di Maddaloni
Obelix Soc. Coop. Sociale di Caserta
I.C. L. Settembrini di Maddaloni Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di
Obelix Soc. Coop. Sociale di Caserta
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I.C. Maddaloni 1-Villaggio di Maddaloni cittadinanza digitale —Asse I- Istruzione- FSE- Obiettivo specifico 10.2 Azione 10.2.2. Nota MIUR AOODGEFD\ prot. n. 2669 del 03-03-2017
I.T.S. M. Buonarroti Caserta Fondi Strutturali Europei - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014 -2020. Avviso pubblico per il potenziamento dell’educazione all’imprenditorialità. Fondi Strutturali Europei - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola — Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014 -2020 Asse I — Istruzione — Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico 10.2 - Azione 10.2.5. Avviso prot. 2775 dell’8 marzo 2017. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 2775 dell’08.03.2017
Associazione di promozione sociale Giovani Mentor di S. Felice a Cancello (CE)
I.T.S. M. Buonarroti Caserta Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico 10.1 – Azione 10.1.6 Avviso pubblico per orientamento formativo e ri-orientamento. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 2999 del 13 marzo 2017 e Nota MIUR.AOODGEFID. 3369 del 24-03-2017
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni
Associazione di promozione sociale Giovani Mentor di S. Felice a Cancello (CE)
I.T.S. M. Buonarroti Caserta Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5 –Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Sotto Azione 10.2.5 Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali. Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di potenziamento delle competenze di cittadinanza globale. Scuole del I ciclo (scuole primarie e secondarie di primo grado) e del II ciclo (Scuole secondarie di II grado. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 3340 del 23.03.2017
I.C. Maddaloni 2-Valle di Maddaloni
Obelix Soc. Coop. Sociale di Caserta
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. ASSE I-Istruzione –Fondo Sociale Europeo (FSE) Avviso MIUR AOODGEFID/prot.n. 10862 del 16/09/2016.
I.C. Giovanni XXIII di S. Maria a Vico (CE)
I.C. L. Settembrini di Maddaloni
I.T.S. M. Buonarroti Caserta
ISIS DON Gnocchi Maddaloni Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Sotto Azione 10.2.5 Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione e cultura d’Impresa. Avviso pubblico per potenziamento dell’educazione al
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patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Scuole di I ciclo e di II ciclo. Nota MIUR AOODGEFID prot. N. 4427 del 02.05.2017
I.c. Settembrini di Maddaloni Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Sotto Azioni 10.1 e 10.3- Azione 10.1.1 e azione 10.3.1-sottoazioni
10.1.1° e 10.1.1B e sottoazione 10.3.1.A volte allo sviluppo delle
competenze trasversali con particolare attenzione a quelle
dell’integrazione ed accoglienza. Avviso pubblico per progetti di
inclusione sociale e integrazione. Scuole di I ciclo e di II ciclo. Nota
MIUR AOODGEFID prot. N. 4294 del 27.04.2017
PARTENARIATI
Ente o Associazione Tipologia di progetto
Associazione ANAVO di Maddaloni (CE) Area a Rischio ex art 9 “Fuori dai Banchi”
Associazione Musicale Barchetta di
Maddaloni (CE)
Associazione “Un fiore per la vita” di
Maddaloni
Associazione ANAVO di Maddaloni (CE) Fondi Strutturali Europei — Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l‘apprendimento” 2014-2020.
Avviso pubblico 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle
aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica,
scienze, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo
ciclo (FSE). Nota MIUR AOODGEFID\ prot. n. 1953 del 21-02-
2017.
Associazione no-profit di promozione sociale
Perlatecnica di Maddaloni
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della
creatività digitale e delle competenze di cittadinanza digitale —Asse
I- Istruzione- FSE- Obiettivo specifico 10.2 Azione 10.2.2. Nota
MIUR AOODGEFD\ prot. n. 2669 del 03-03-2017
Kromlaboro Fablab di Maddaloni Fondi Strutturali Europei - Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014 -2020.
Avviso pubblico per il potenziamento dell’educazione
all’imprenditorialità. Fondi Strutturali Europei - Programma
Operativo Nazionale “Per la scuola — Competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014 -2020 Asse I — Istruzione — Fondo Sociale
Europeo (FSE) Obiettivo Specifico 10.2 - Azione 10.2.5. Avviso prot.
2775 dell’8 marzo 2017. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 2775
dell’08.03.2017
Associazione ANAVO di Maddaloni (CE) Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 Asse
I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico
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10.1 – Azione 10.1.6 Avviso pubblico per orientamento formativo e
ri-orientamento. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 2999 del 13
marzo 2017 e Nota MIUR.AOODGEFID. 3369 del 24-03-2017
I.C. L. Settembrini di Maddaloni
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse
I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico
10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche
mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti,
formatori e staff. Azione 10.2.3B e Azione 10.2.3C 10.2.3 - Azioni di
internazionalizzazione dei sistemi educativi e mobilità (percorsi di
apprendimento linguistico in altri Paesi, azioni di potenziamento
linguistico. Avviso pubblico per il potenziamento della Cittadinanza
europea. Scuole secondarie di primo e di secondo grado. Nota MIUR
AOODGEFID/ prot. N. 3504 del 31.03.2017
Scuola dell’Infanzia paritaria Pony di
Maddaloni
I.C. Giovanni XXIII di S. Maria a Vico (CE)
Liceo Statale Don Gnocchi di Maddaloni
Associazione sportiva dilettantistica Volley
Club di Maddaloni
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la
scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio
nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico
soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. ASSE I-
Istruzione –Fondo Sociale Europeo (FSE) Avviso MIUR
AOODGEFID/prot.n. 10862 del 16/09/2016.
Associazione Sportiva dilettantistica
ARTUS Basket e miny basket di Maddaloni
(CE)
Associazione sportiva dilettantistica Liberty
di Maddaloni
Associazione sportiva dilettantistica
FI.Club di Maddaloni
50
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.3
Pianificazione
strategica
51
Il RAV
Nell’anno scolastico 2016-17 il Gruppo di Miglioramento ha proceduto all’esame degli indicatori, relativi alle dimensioni Contesto e risorse - Esiti – Processi, e dei dati dell’Istituto già pubblicati sulla piattaforma del Sistema Nazionale di Valutazione del MIUR. L’accurata autoanalisi dei punti di forza e di criticità del nostro Istituto, alla luce di dati comparabili, ha consentito di porre in relazione gli esiti di apprendimento con i processi organizzativi-didattici, all’interno del contesto socio-culturale e di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento. Al termine di questo lavoro di riflessione, è stato elaborato il Rapporto di Autovalutazione (RAV), ora pubblicato sul portale Scuola in Chiaro.
Sono emerse le seguenti caratteristiche:
- AREA CONTESTO E RISORSE: Il contesto territoriale è più eterogeneo rispetto al passato; la popolazione studentesca presenta un background complessivamente basso con tasso di disoccupazione, da parte dei genitori degli alunni, superiore alla media regionale e nazionale. Nella scuola sono presenti numerosi alunni BES, di cui solo pochi provvisti di certificazione, nonostante la sensibilizzazione delle famiglie. È presente una è presente una vasta rete di soggetti collaborativi, istituzionali, pubblici e privati con i quali vengono realizzati interventi mirati all'arricchimento culturale, sociale ed economico. Buona è la dotazione delle risorse strutturali e strumentali nella sede centrale mentre è carente nei plessi. Buona e stabile la disponibilità di risorse umane professionali, sebbene il rapporto numerico studenti - insegnante sia decisamente più elevato della media regionale e nazionale.
- AREA ESITI: La scuola garantisce il successo formativo degli alunni: bassissima è la percentuale di non ammissioni alla classe successiva. La distribuzione degli studenti per fascia di voto all'Esame di stato evidenzia una percentuale lievemente superiore rispetto alla media nazionale nelle fasce basse, si rileva invece una percentuale più bassa nella fascia medio-alta. I risultati degli studenti, nel passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado, sono complessivamente buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo è contenuto.
RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI nell'anno scolastico 2015-16 è nel
complesso in linea o al di sopra della media della Campania e del Sud Italia sia per la primaria che per la
secondaria di primo grado; nelle classi quinte il punteggio è superiore a quello di scuole con background
socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica è superiore a quella
media, i punteggi di alcune classi si discostano in maniera rilevante dalla media della scuola. L'effetto
scuola è pari alla media regionale o leggermente positivo.
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento, ha definito
nel proprio curricolo le competenze chiave e di cittadinanza, ha promosso e realizzato specifiche iniziative
che hanno avuto un positivo riscontro sia in termini di partecipazione degli alunni sia in termini di
coinvolgimento del territorio. E' in fase di sperimentazione l'adozione di strumenti condivisi per la
valutazione delle competenze trasversali. In caso di episodi di violazione delle regole di comportamento si
interviene con azioni prevalentemente di tipo formativo e non sanzionatorio. In generale gli studenti
raggiungono un'adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione
dell'apprendimento, solo alcuni studenti non raggiungono una sufficiente autonomia. Nella scuola
secondaria di primo grado si è ridotto rispetto al precedente anno scolastico il n° di assenze, ritardi e
rapporti disciplinari.
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- AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: La scuola ha definito la maggior parte degli aspetti del proprio curricolo. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono coerenti con il progetto formativo di scuola. Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica periodica viene condivisa dai docenti, ma i criteri di valutazione delle competenze non sono ancora omogenei tra le classi parallele e fondati su linee condivise tra i diversi ordini di scuola. La scuola, a livello di classi parallele e di dipartimenti, elabora prove strutturate in ingresso in itinere ed in uscita per tutte le classi della Scuola Primaria e della SSIG. Sono ancora in fase sperimentale le modalità di progettazione e valutazione in continuità verticale e non si registra ancora un completo uso sistematico di compiti di realtà per la valutazione delle competenze trasversali. - AREA PROCESSI - PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: positiva l’organizzazione dell’Istituto, curato il passaggio delle informazioni alle famiglie, sebbene non sempre in modo sistematico e formalizzato. La scuola realizza continue iniziative sia di formazione che di informazione che permettono al corpo docente un adeguato aggiornamento e di stare al passo con la continua evoluzione della scuola. Le competenze acquisite vengono messe a disposizione dell'organizzazione scolastica e i docenti formati rivestono ruoli consoni a tale formazione.
L’organizzazione di spazi e tempi risponde in modo adeguato alle esigenze di apprendimento degli studenti. Nella scuola primaria non vi sono laboratori mentre nella SSIG gli spazi laboratoriali sono utilizzati in maniera parziale rispetto alle loro potenzialità, anche perché tutte le aule sono dotate di lavagne multimediali.
La scuola si adopera per garantire un'offerta formativa adeguata alle esigenze di tutti gli alunni, nel
rispetto delle differenze e diversità culturali, utilizzando una didattica inclusiva che mira al successo
formativo di tutti in base alle potenzialità di ciascuno. Tuttavia gli interventi non sono ancora strutturati in
maniera organica e non sempre risultano efficaci.
Inclusione
Nella scuola tutte le figure professionali coinvolte nel processo di formazione e di inclusione, nella
propria specialità di ruolo e funzione, collaborano alla costruzione di un'azione coordinata, tale da
valorizzare nel miglior modo possibile le risorse. L'insegnante di sostegno coordina il percorso formativo dell'alunno D.A. e, in quanto docente contitolare, partecipa all'attuazione di tutte le pratiche inclusive in modo da garantire il successo formativo di tutti gli alunni, secondo le modalità e i tempi stabiliti dal c.d.c.
La scuola si adopera per garantire un'offerta formativa adeguata alle esigenze di tutti gli alunni, nel
rispetto delle differenze e diversità culturali, utilizzando una didattica inclusiva che mira al successo
formativo di tutti in base alle potenzialità di ciascuno. Tuttavia gli interventi non sono ancora strutturati in
maniera organica e non sempre risultano efficaci.
Gli esiti delle azioni intraprese non sono monitorati ancora in maniera puntuale.
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Le attività di continuità e orientamento sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di
scuola diversi è consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti
nel passaggio da un ordine di scuola all' altro; gli studenti dell’ultimo anno della SS1G sono coinvolti in
attività organizzate negli istituti dell’ordine successivo.
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PRIORITÀ E TRAGUARDI
Le PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Miglioramento degli esiti nelle discipline matematica e lingue straniere
2) Riduzione della variabilità tra classi parallele sia per la scuola primaria che per la secondaria di primo grado.
I TRAGUARDI che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Aumento del 9 % nel triennio del numero degli alunni nelle fasce di valutazione medio-alte per matematica e lingue straniere nella SS1G
2) Riduzione del 30% nel triennio della varianza tra i risultati di classi parallele della SP e SS1G in italiano, matematica e lingue straniere
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: ✓ la scelta di migliorare le competenze in matematica e nelle lingue straniere scaturisce dal
persistere di una consistente percentuale di alunni nella fascia bassa di valutazione; ✓ la scelta di ridurre la variabilità dei risultati tra le classi è conseguenza dei riscontri in tal senso
sia nei risultati scolastici che nelle prove standardizzate.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono esplicitati nel Piano di Miglioramento.
DAL RAV AL PTOF
RAV
PDM
PTOF
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Il Piano di Miglioramento
Il PdM è la definizione di azioni di miglioramento per la realizzazione degli obiettivi strategici e prende le mosse dalle priorità e dai traguardi indicati nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), redatto nel mese di luglio scorso. Tale processo coinvolge tutta la comunità scolastica e l’intero operato della scuola, didattico e organizzativo- gestionale. La responsabilità della gestione del processo di miglioramento è affidata al Dirigente Scolastico, che si avvale delle indicazioni del nucleo interno di valutazione, nominato dal Collegio docenti. Per il nostro Istituto, il gruppo di lavoro incaricato di seguire la pianificazione e l’attuazione del Piano di Miglioramento è costituito come indicato nella tabella di seguito
Il Piano si configura come base strategica per il conseguimento degli obiettivi individuati a conclusione dell’autoanalisi che il gruppo di miglioramento ha attuato, attraverso la lettura comparata dei nostri dati con quelli riportati per le scuole della regione Campania e del Paese, individuando punti di forza e di debolezza del nostro Istituto in relazione ad esiti di apprendimento, processi organizzativi-didattici e contesti socio-culturali . Tale percorso di crescita e miglioramento è coerente con le norme del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 .
Il Piano di Miglioramento, teso a perseguire i traguardi definiti nel RAV, attraverso il raggiungimento di obiettivi di processo strategici, è qui di seguito dettagliato.
NOME E COGNOME RUOLO NELL'ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA RUOLO NEL TEAM DI
MIGLIORAMENTO
Ione Renga Dirigente Scolastico Responsabile del Piano
Guglielmo Figurato DSGA Responsabile amministrativo
Stefania Fusco Docente-Funzione Strumentale Coordinamento PdM
Jenny Giardiello Docente-Gruppo Qualità Monitoraggio
Luigi Marino Docente-Gruppo Qualità Verifica
Nunzia Errichiello Docente-Gruppo qualità – Referente GLI Inclusione
Gianluigi Bove Docente-Animatore digitale Innovazione- Tecnologie
Rosaria Diotto Docente - Referente Sicurezza e WEB Comunicazione e pubblicizzazione
Valeria Vollero Docente – Funzione strumentale Valutazione
Gentile Antonietta Docente – Referente di plesso Documentazione SI/SP
Anna De Sena Docente-Collaboratore DS Documentazione SS1G
Leandro Verrengia Docente-Collaboratore DS Implementazione
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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che
hanno portato alla scelta degli obiettivi di
miglioramento
Criticità individuate / piste di miglioramento Punti di forza della scuola/risorse
Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi)
Risultati dei processi autovalutazione
Analizzando i dati del 2015-16 e 2016-17 si osserva nel complesso una varianza tra classi in italiano e in matematica superiore a quella media, in particolare i punteggi di alcune classi si discostano in maniera rilevante dalla media della scuola sia nella primaria che nella secondaria. I punteggi in matematica per le classi quinte della scuola primaria e per la scuola secondaria nel 2016-17 sono in linea con la media regionale ma inferiori al sud e all’Italia. Nei due ordini di scuola si osserva una bassa correlazione tra punteggio INVALSI e valutazione di scuola. Le azioni di miglioramento dovranno tendere a ridurre, quindi, la varianza dei risultati tra le classi in entrambi gli ordini di scuola sia in italiano che in matematica; tale criticità la si potrebbe risolvere, con una maggiore condivisione delle pratiche didattiche, un maggior controllo durante la somministrazione delle prove standardizzate e un’adeguata formazione delle classi. Inoltre, la scarsa correlazione tra voto delle classe e punteggio alla prova INVALSI, implica una maggiore attenzione alla valutazione degli apprendimenti e all’analisi dei risultati delle prove standardizzate, che spesso restano chiusi in un ristretto ambito e raramente diventano oggetto di una vera discussione all’interno dei dipartimenti e del Consiglio di Classe.
Nel 2016-17 il RAV è stato aggiornato in base al lavoro svolto nel precedente anno scolastico: -permane tuttora la criticità relativa al numero degli studenti collocati nelle fasce di voto basse, in particolare in matematica e lingue straniere, nella scuola secondaria di primo grado; -altra evidenza negativa rilevata è la differenze dei risultati scolastici tra le classi parallele nella scuola primaria e secondaria. Tali criticità implicano sia una maggior condivisione di pratiche didattiche e valutative, sia la messa in atto di efficaci strategie di intervento al fine di migliorare i livelli di apprendimento di tutti gli alunni e far recuperare le carenze riscontrate in particolar modo per coloro che manifestano bisogni educativi speciali.
Analizzando i dati del 2015-16 e 2016-17, l’istituto riesce a raggiungere risultati accettabili attestandosi per lo più in linea o al di sopra della media regionale e nazionale in italiano e matematica per la scuola primaria, e pari o al di sopra della media della Campania e del sud Italia per la secondaria di primo grado in italiano. L'effetto scuola è pari alla media regionale o leggermente positivo.
Nel precedente a.s, è stato raggiunto il target previsto relativo allo sviluppo delle competenze sociali e civiche (riduzione del 5% del n° di rapporti disciplinari, del n° di assenze, ritardi), pertanto tale aspetto non costituisce più una priorità della scuola.
56
In seguito all’analisi dei dati, il nostro Istituto ha individuato due aree relative agli esiti degli
studenti, risultati scolastici e risultati nelle prove standardizzate, per le quali sono stati sono state
rilevate le priorità e stabiliti gli obiettivi di processo e i traguardi di miglioramento.
Le priorità individuate risultano essere:
3) Miglioramento degli esiti nelle discipline matematica e lingue straniere 4) Riduzione della variabilità tra classi parallele sia per la scuola primaria che per la
secondaria di primo grado. Linea strategica del piano
Sviluppare le competenze disciplinari e di cittadinanza per il successo formativo La dirigenza si propone di sostenere lo sviluppo professionale e la gestione strategica delle risorse a disposizione della scuola finalizzando gli interventi in maniera diretta sugli insegnanti e indiretta sugli alunni per: -migliorare, con opportune strategie didattiche, gli esiti formativi di tutti gli alunni; -promuovere la progettazione, la valutazione e la certificazione delle competenze disciplinari e di cittadinanza - favorire l’uso delle tecnologie e della dimensione laboratoriale per innovare, supportare e facilitare i processi di insegnamento/apprendimento, nonché migliorare gli esiti degli studenti. L’azione strategica si articolerà in percorsi progettuali tesi a migliorare globalmente la performance dell’Istituzione e raggiungere i traguardi prefissi.
Aree di miglioramento
Traguardi Indicatori Risultati I anno Risultati II anno Risultati III anno
1.Miglioramento
degli esiti nelle
discipline di base
2.Riduzione della
varianza tra classi
1a. Percentuale di alunni nelle
fasce di valutazione medio-
alte per matematica e lingue
straniere.
1b. Risultati delle prove
standardizzate nazionali di
italiano, matematica e
inglese: confronto con scuole
di simile ESCS
1c Esiti relativi al primo anno
delle scuole superiori di
secondo grado degli alunni
in uscita dal nostro Istituto:
valutazione di i t a l i a n o ,
matematica e l i n g u e
s t r a n i e r e
1a Indice di varianza tra le
classi nei risultati delle prove
standardizzate
1b Risultati delle prove
parallele nella SP e SS1G in
italiano, matematica e lingue
straniere
Aumento del 3%,
rispetto alla
situazione di
partenza, del
numero di alunni
nelle fasce di
valutazione
medio-alte
Riduzione del
10% della
varianza
Aumento del 6%,
rispetto alla
situazione di
partenza, del
numero di alunni
nelle fasce di
valutazione medio-
alte
Riduzione del 20%
della varianza
rispetto alla
situazione di
partenza.
Aumento del 9%,
rispetto alla
situazione di partenza,
del numero di alunni
nelle fasce di
valutazione medio-
alte
Riduzione del 30%
della varianza rispetto
alla situazione di
partenza.
Il piano di miglioramento così predisposto è comunque soggetto ad eventuali rimodulazioni qualora lo si ritenesse
necessario in riferimento al contesto e alle specifiche esigenze che si dovessero manifestare
57
In particolare: Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alla
priorità
Curricolo, progettazione e
valutazione
Strutturazione di percorsi curricolari, anche attraverso la flessibilità didattica, per il
recupero e il consolidamento delle competenze . Progetti extracurricolari per il
recupero/consolidamento e potenziamento delle competenze nelle discipline di base.
Verticalizzazione efficace di programmazioni attraverso l'applicazione del curricolo d'Istituto, in particolare tra le classi ponte.
Approntare un sistema condiviso di valutazione per ridurre la varianza tra classi parallele e colmare il gap tra SI, SP e SS1G.
1/2
Ambiente di apprendimento Incremento dell'uso di modalità didattiche innovative, anche attraverso l'uso delle TIC.
1
Inclusione e differenziazione Approntare un più efficiente sistema di rilevazione e di progettazione efficace di interventi in relazione ad alunni BES.
1
Continuità e orientamento Riunioni periodiche per aree disciplinari tra docenti dei 3 ordini di scuola per verificare la coerenza tra programmazioni e curricolo verticale e per condividere le pratiche valutative
1/2
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola Rimodulazione dell’orario scolastico ai fini della
flessibilità didattica
1
Sviluppo professionale delle risorse Formazione e aggiornamento in servizio per il personale docente sulla progettazione e valutazione delle competenze, sull’inclusione, sulle metodologie didattiche, sull’uso delle tecnologie informatiche nella didattica. Formazione e aggiornamento in servizio per il personale ATA
1 / 2
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie Condivisione e diffusione del PTOF anche attraverso
conferenze di servizio che coinvolgano l'utenza e gli Enti
locali.
1/2
Le relative azioni di miglioramento saranno declinate e implementate nei seguenti percorsi:
1. Implementazione del curricolo verticale per lo sviluppo delle competenze
2. Valutazione condivisa delle competenze disciplinari (anche per D.Lgs. 62/2017)
3a. Strategie per il recupero e potenziamento delle competenze disciplinari:
in orario curricolare
3b . Strategie per il recupero e potenziamento delle competenze disciplinari:
in orario extracurricolare
4. Sviluppo e valutazione delle competenze chiave di cittadinanza
5. Buone pratiche per l’inclusione (anche in base al D.Lgs 66/2017)
6. Incremento nell’uso di modalità didattiche innovative
7. Integrazione con il territorio
8. Formazione del personale
La descrizione dettagliata, le fasi di attuazione e la tempistica dei percorsi è riportata nel PDM
allegato al PTOF (Allegato n.11)
58
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.4
I nostri alunni speciali
59
IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Ogni scuola è chiamata ad “elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno)” Il Piano Annuale per l’Inclusione è lo strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa attenta ai bisogni di ciascuno, per realizzare obiettivi comuni in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal concetto di integrazione a quello di inclusione. Una scuola che "include", rileva, osserva, pensa non solo agli alunni certificati (L. 104/92 e L. 170/10), ma anche ai bambini con svantaggi e/o impedimenti socio-culturali, disturbi evolutivi specifici, difficoltà linguistiche. È lo strumento attraverso il quale l’Istituto traccia le linee guida della propria offerta formativa in senso inclusivo, sviluppa una didattica attenta ai bisogni di ciascuno e attua un impegno programmatico concreto per l’inclusione anche facendo ricorso alle risorse del territorio
Entro il mese di giugno: IL G.L.I. PROPONE IL P.A.I.
Mese di giugno: IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELIBERA IL P.A.I.
TRASMISSIONE ALL’ USR
Mese di settembre: IL G.L.I. E IL D.S.
ASSEGNANO
LE RISORSE DI SOSTEGNO E
PROPONGONO AL COLLEGIO DOCENTI OBIETTIVI E ATTIVITA’ DA INSERIRE NEL P.A.I.
Mese di giugno: IL COLLEGIO DOCENTI VERIFICA I RISULTATI
RAGGIUNTI
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In particolare, nel PAI sono previste le azioni di: PARTE I: analisi dei punti di forza e di criticità
A Rilevazione dei BES presenti
Disabilità certificate (Legge 104/92 art.3,
commi 1)
Minorati vista
Minorati udito
Psicofisici
Disturbi evolutivi specifici DSA
ADHD/DOP
Altro
Aree di svantaggio Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio
comportamentale/relazionale
Disagio fisico
Altro
Borderline cognitivo
B Impiego di risorse professionali
Specifiche Insegnanti di sostegno
Assistenti esterni
Assistenti alla comunicazione
(mediatori linguistici)
Funzioni strumentali /
coordinamento
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
Docenti tutor
Altro
C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Altro:
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E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su
genitorialità e psico-pedagogia
dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza
Accordi di programma / protocolli
di intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli
di intesa formalizzati su disagio e
simili
Procedure condivise di intervento
sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Altro:
H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo
didattiche di gestione della classe
Didattica speciale e progetti
educativo didattici a prevalente
tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
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PARTE II: obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno scolastico
Il piano Annuale per l’inclusione, elaborato dalla Commissione GLI e approvato dal Collegio Docenti è allegato al Ptof. (Allegato n. 12)
IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Con l’approvazione del Dlgs. 66/2017, attuativo della legge 107, relativo all’inclusione scolastica, viene modificato definitivamente l’art.15 della legge 104/92 e vengono istituiti nuovi Gruppi per l’inclusione scolastica. Nel nuovo art.15 si conferma il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che ha compiti di programmazione, proposta e supporto. Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno ed, eventualmente, da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda Sanitaria Locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica. Al fine di realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio.
A proposito di protocollo…
Nell’Istituto Comprensivo Aldo Moro si presta molta attenzione al momento iniziale sia per i
bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia sia per coloro che iniziano la
scuola primaria o frequenteranno la classe prima della scuola secondaria di primo grado. Nei
primi giorni di scuola le classi prime e le scuole dell’infanzia funzionano a orario ridotto, per
consentire ai bambini ed ai ragazzi di familiarizzare gradualmente con il nuovo ambiente e
1. Aspetti legislativi, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo
2. Attività per l’anno in corso, riferite agli aspetti organizzativi e gestionali
3. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
4. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
6. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
7. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
8. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
9. Valorizzazione delle risorse esistenti
10. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
Inclusione
11. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
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conoscere al contempo tutti gli insegnanti della classe o della sezione. Sono previste, inoltre,
visite degli ambienti scolastici, attività ludico-espressive per gli alunni delle classi prime ed una
manifestazione finale con la presenza dei genitori.
Grande importanza viene data all’inclusione degli alunni stranieri per i quali vengono messi in atto percorsi volti a favorire l'inserimento degli alunni e delle alunne non madrelingua. Il Protocollo di Accoglienza è un documento che contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici;
traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento
della lingua italiana; delinea un quadro di riferimento comune all’interno dell’istituzione scolastica
che assicuri continuità ed efficacia agli interventi, superando i rischi della frammentarietà e
settorialità di fronte alla complessità delle situazioni e dei problemi e offre un’occasione di ricerca
pedagogica e didattica, quindi occasione per migliorare l’offerta formativa per tutti gli alunni.
GRUPPO DI LAVORO PER L’H
L’insegnante di sostegno specializzato, assegnato dal Dirigente scolastico a tutta la classe in cui è
incluso l’alunno/a con certificazione appropriata, è contitolare e corresponsabile della
programmazione di classe e gli compete il coordinamento delle risorse e dei vari interventi per
gli alunni diversamente abili. Egli dovrà:
• leggere ed analizzare il profilo dinamico funzionale (P.D.F) (dall’a.s. 2018/2019 P.F. profilo di funzionamento)
• collaborare con il Consiglio di classe alla realizzazione del piano educativo individualizzato (P.E.I.), del piano didattico personalizzato (P.D.P.) e delle schede di segnalazione per BES
• predisporre percorsi e strumenti specifici; • mantenere le relazioni con le strutture sanitarie e con le famiglie; • contribuire a definire i criteri di valutazione e le prove d’esame al termine del ciclo secondo il
d.lgs 62 e 66 della legge 107/15 • condividere le modalità di lavoro e discutere di eventuali problematiche negli incontri
periodici dipartimentali. • partecipare a gruppi di lavoro dell’inclusione (GLHO, GLHI per l’a.s. 17/18, GLI a partire
dall’a.s. 18/19 legge 107/15 d.lgs 66/ 2017).
Il GLH OPERATIVO si incontra nei primi mesi dell’anno scolastico con gli specialisti dell’ASL per la stesura/aggiornamento condiviso del PDF. Se si tratta di un nuovo inserimento, l’incontro viene fissato prima dell’inizio delle lezioni, per permettere un’adeguata accoglienza. Il GLHI (previsto dalla legge 104/92 art. 15 comm. 2 ) è un gruppo di studio e di lavoro composto dal Dirigente Scolastico, da insegnanti di sostegno e curricolari, da operatori dei servizi e dai genitori. Ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal P.T.O.F. Viene convocato all’inizio dell’anno scolastico per valutare il livello di inclusione degli alunni, programmare le attività in itinere e al termine, per una verifica finale. Il Regolamento del GLHI è allegato al PTOF(Allegato n.13)
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Sono presenti, spesso, nella scuola condizioni di svantaggio culturale, dovute a situazioni familiari deprivate, a scarsa scolarizzazione pregressa, a provenienza culturale diversa. Da ciò
derivano, per l'alunno, molte difficoltà ad adottare comportamenti pertinenti al contesto educativo
e il rischio di insuccesso scolastico. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per
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l'uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni deprivate; in
particolare riteniamo che la scuola abbia il compito di accogliere al meglio il bambino, considerato nella sua interezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze,
organizzarle, approfondirle, arricchirle e ampliarle. Tutti gli studi relativi al problema dello svantaggio hanno confermato il fatto che, già all'età di tre-
quattro anni, molti danni provocati da un contesto socio-culturale sfavorevole sono profondi e quasi irreversibili. Per questo motivo pensiamo che il trattamento dello svantaggio debba essere un impegno prioritario, da assumere già nella scuola dell’infanzia. Educare significa cercare di capire, instaurando un rapporto adulto- bambino indirizzato più alla comprensione che al giudizio; questo presuppone da parte del docente un atteggiamento di accettazione e disponibilità nei confronti di tutti gli alunni. Per affrontare e superare lo svantaggio culturale, la
scuola dovrà mettere in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usare metodologie pluralistiche, favorire l'uso dei linguaggi non verbali, organizzare laboratori e attività scolastiche come: teatro, piscina, gite, uscite sul territorio, visite guidate, collaborare con altre agenzie educative (famiglia, Enti locali, associazioni, case- famiglia). L'esigenza di considerare attentamente la centralità dei bisogni formativi di ciascun alunno, richiede, inoltre, alla scuola il dovere di analizzare in profondità le cause che portano a:
non ammissione alla classe successiva;
assolvimento solo formale dell'obbligo scolastico;
frequenze irregolari;
qualità scadente degli esiti;
drop out. Gli obiettivi che la scuola può porsi nell'ambito di un tale intervento di prevenzione, sono correlati con la necessità di un miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico e devono mirare:
alla prevenzione delle difficoltà;
al consolidamento delle abilità;
al recupero delle difficoltà di apprendimento dei ragazzi e potenziamento delle abilità presenti;
alla motivazione e al consolidamento delle abilità degli alunni più dotati. Per attuare un intervento di prevenzione reale sono, inoltre, necessarie:
la conoscenza quantitativa del fenomeno delle bocciature e/o delle frequenze irregolari a livello di plesso;
la predisposizione di prove di ingresso e di livello per raccogliere dati qualitativi relativi agli alunni e ai gruppi classe;
l'organizzazione di indagini atte a definire le cause che, in ambito extrascolastico, possono essere all'origine di tali difficoltà;
la formazione in servizio dei docenti, per migliorare la capacità di articolare in modo funzionale le attività;
il raccordo continuo tra i vari ordini di scuola, sia per raccogliere e/o trasmettere la documentazione relativa agli interventi, sia per aiutare gli alunni a superare le fasi problematiche del passaggio da un tipo di scuola all'altro (Progetti di accoglienza per gli anni ponte)
PREVENZIONE E INTERVENTO SUL DISAGIO Non si può parlare di bambini o di ragazzi senza immaginarli all’interno di una classe, alle prese con un compito o una interrogazione. La scuola rappresenta una delle agenzie educative più significative nella vita dei giovani, gli studenti sono portatori di cambiamenti sociali e culturali che si riflettono sulla scuola, sono gli studenti stessi che impongono ed espongono le loro difficoltà del “crescere”.
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Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma soprattutto a variabili personali e sociali. Comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, di attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono, dispersione scolastica, sono situazioni che la scuola affronta quotidianamente. Sono coinvolte, l’autostima, l’autoefficacia, l’ambiente di vita, l’ambiente scolastico dei bambini dei ragazzi, il loro rapporto con l’insegnante, con la famiglia. Gli effetti del disagio scolastico sono:
disagio dell'alunno, dispersione, devianza;
disagio dell'insegnante e disfunzione del sistema-scuola;
disagio della famiglia. Il disagio è legato spesso a diverse difficoltà:
di inserimento sociale
di relazione
di isolamento
di stare bene con gli altri.
Più fattori determinano una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. Alla scuola spetta il compito di attuare interventi operando su più livelli: quello del singolo studente, quello della classe (in senso sia orizzontale che verticale), quello del rapporto studente-scuola, e quello del rapporto scuola-famiglia. Che cosa fa il nostro istituto:
Garantisce una rete di sostegno attiva, per lo studio di itinerari metodologico-didattici e di percorsi di superamento delle forme di disagio (tecniche di lavoro di gruppo cooperativo)
Facilita la collaborazione e lo scambio di esperienze con Enti locali, Associazioni ed altro.
Sollecita la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie
Crea un ambiente favorevole al contatto sociale. La scuola e soprattutto gli insegnanti svolgono un’azione importante nella prevenzione e nella
gestione del disagio scolastico agendo nell’ambito delle attività quotidiane, favorendo un “agio”
invece che un “disagio”, lavorando per creare un clima favorevole all’apprendimento.
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO La L. 170/2015 e conseguentemente la c.m. 6/3/2012 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Per affrontare al meglio tali difficoltà occorre che l’intervento messo in atto sia di tipo globale. È necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Occorre che l’intervento in ambito scolastico sia di tipo preventivo:
nella scuola dell’infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura;
nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado si può prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-scrittura. Alla prevenzione segue la
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diagnosi precoce, con l’attivazione di trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura.
La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la scuola prevede nel Piano di formazione docente corsi che riguardino i Disturbi Specifici di Apprendimento. Per aiutare gli alunni, i docenti si adoperano a realizzare le seguenti prassi: creare un percorso didattico personalizzato P.D.P. (piano didattico personalizzato); individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni; utilizzare strumenti compensativi e dispensativi; collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità
di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti…)
valutare l’alunno in base al suo impegno e alle conoscenze effettivamente acquisite e non in base al disturbo.
Per l’alunno con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli apprendimenti, effettuate in sede di esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122)
ISTRUZIONE DOMICILIARE
VADEMECUM PER L’ISTRUZIONE DELL’ALUNNO HOMEBOUND
Il diritto all’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente sancito, per coloro che sono temporaneamente impediti a frequentare la scuola per motivi di natura sanitaria. La realizzazione del servizio di istruzione domiciliare, da non confondere con la scuola in ospedale, presenta un iter piuttosto complesso tale da richiedere da parte di ogni istituzione scolastica un’attenta pianificazione organizzativa e amministrativa. La finalità perentoria dell’istruzione a domicilio è la garanzia del diritto allo studio degli alunni, che a causa di un malattia o di tempi più o meno lunghi di degenza a casa, sono impossibilitati alla frequenza scolastica. Un riferimento imprescindibile per la regolazione e la fattiva realizzazione del servizio resta il vademecum per l’istruzione domiciliare del 2003 (documento in allegato) e la Circolare Ministeriale n.60 del 16/07/2012, nota prot. n. 4439.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.5
Progettazione
educativa curricolare ed
extracurricolare
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IL CURRICOLO DELL’ISTITUTO
Le ultime “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione” del 4 settembre 2012 ribadiscono che la finalità della scuola del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione, persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
La Scuola Primaria, della durata di cinque anni, insieme con la Scuola Secondaria di primo grado, fa parte del I^ ciclo di istruzione: un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e per l’intero arco della vita. La nostra scuola intesa come comunità professionale valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti i suoi operatori, si impegna a costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali. Inoltre, il D.P.R. 275/99 consente alle istituzioni scolastiche di determinare il curricolo integrando la quota nazionale con la quota locale. Il curricolo sarà arricchito con attività e percorsi formativi trasversali e verticalizzati integrati sulla base di raccordi con il Museo Civico il Museo Archeologico di Calatia e le associazioni culturali presenti sul territorio, “Un Fiore per la vita” e “Kumpà”. La quota destinata ad attività legate al territorio nasce dal bisogno di riappropriarsi delle proprie radici locali rispetto ad una società globalizzata che tende ad annullarle, assimilando e uniformando consumi, abitudini, stili di vita. L’I.C. Aldo Moro, già dall’a.s. 2013/2014, ha attuato una sperimentazione di verticalizzazione del curricolo per l’insegnamento delle discipline dell’italiano e della matematica, dal titolo PROGETTO RICERCA-AZIONE, Indicazioni Nazionali 2012 verso Europa 2020 - Accompagnamento curricolo verticale per gli apprendimenti di base della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’ istruzione. Tale progetto è stato realizzato in rete con l’I.C. di Arienzo (scuola capo fila), l’I.C. Giovanni XXXIII di S. Maria a Vico, l’I.C. I Circolo /Villaggio di Maddaloni, l’I.C. De Nicola di Maddaloni, il Convitto Nazionale di Maddaloni. Sulla base di tale esperienza, l’I.C. Aldo Moro ha attivato un piano di miglioramento per l’elaborazione del curricolo verticale, coinvolgendo un gruppo di lavoro per la qualità e i vari dipartimenti disciplinari. Il curricolo per il nostro Istituto tenderà a caratterizzarsi come percorso formativo unitario, ispirato ad una logica progressiva che porti allo sviluppo e al raggiungimento di competenze definite e certificabili sia negli specifici ambiti disciplinari sia in quelli trasversali e metodologici. Sarà costruito nel pieno rispetto della specifica identità educativa e professionale di ciascun segmento e mirerà a facilitare il raccordo con il secondo ciclo di istruzione e formazione. Le competenze che si intendono sviluppare sono da considerarsi le capacità di mobilitare conoscenze, abilità, attitudini, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi con autonomia e responsabilità utilizzando i saperi posseduti e anche attivandone nuovi. Si è scelto di organizzare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee esplicitate nella Raccomandazione del Parlamento europeo 2006 e riportate nella Premessa Delle Indicazioni 2012 perché esse rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell'educazione in quanto necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze chiave europee relative alle Indicazioni nazionali sono:
1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia. 4. Competenza digitale (competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della
comunicazione e dell’informazione) 5. Imparare a Imparare
6. Competenze sociali e civiche (Cittadinanza e Costituzione; Collaborare e partecipare;
Agire in modo autonomo e responsabile).
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7. Spirito di iniziativa e intraprendenza (presa di decisioni, il problem solving, le competenze progettuali)
8. Consapevolezza ed espressione culturale (identità storica; al patrimonio artistico e
letterario; all’espressione corporea). Questi processi richiedono attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del Dirigente Scolastico per la direzione, il coordinamento e la valorizzazione delle risorse umane interne e, nello stesso tempo, per l’ascolto delle esigenze espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, che si organizza oggi nella forma dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado, richiede di progettare un curricolo verticale attento alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la Scuola Secondaria di 2° grado. L’intero percorso curricolare, elaborato unitariamente, ha intenzione di garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno attraverso il “fare” di una didattica laboratoriale e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari.
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Per assicurare a tutti gli alunni il diritto all’istruzione e alla formazione la scuola deve attivare strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente va posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti (cognitivi, affettivi, relazionali corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi) senza escludere la socializzazione e le relazioni nel gruppo classe e promovendo legami cooperativi fra i vari componenti e la gestione di conflitti. Tutto ciò è condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno e in questa prospettiva i docenti pensano e realizzano i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora (hic et nunc). Individuate le Finalità della programmazione curricolare da perseguire, declinati gli obiettivi in termini di competenze/capacità, l’Istituto Comprensivo A. Moro si pone come obiettivo generale del proprio processo di insegnamento quello di sviluppare competenze, intese come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto; indicano ciò che l’alunno è effettivamente capace di fare, di pensare, di agire, nell’unità del suo essere persona, davanti alla complessità unitaria dei problemi e delle situazioni che si trova ad affrontare e a risolvere.
Alla luce della più recente normativa, attenzione particolare è posta all’insegnamento di:
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
L’educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione ha lo scopo di promuovere una riflessione e una sperimentazione sui valori dell’appartenenza, della partecipazione alla vita sociale, della legalità , della solidarietà, dell’intercultura nella scuola e ad ogni livello di comunità. Andando oltre l’idea della mera trasmissione di regole, si pone in primo luogo l’obiettivo della loro condivisione e quindi della partecipazione diretta, consapevole e responsabile di tutti gli studenti alla vita della comunità scolastica in primo luogo, quindi, gradualmente, alla vita della comunità più allargate per arrivare alle dimensioni nazionale e internazionale.
In riferimento al Dlgs 62/2017 ( secondo il quale “sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione”), alla L.30.10.2008 n° 169 “ Cittadinanza e Costituzione”, alla legge 23.11.2012 n° 222 e alla C.M 27.10. 2010 n° 86, si precisa che “l’insegnamento/apprendimento di Cittadinanza e Costituzione è un obiettivo irrinunciabile di tutte le scuole, è un insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi”, e che tale insegnamento implica sia una
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dimensione integrata, ossia interna alle discipline dell’area storico-geografico- sociale, sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline. La circolare C.M 27.10. 2010 n° 86 esplicita anche aspetti che riguardano la valutazione, aggiungendo che Cittadinanza e Costituzione, “pur se non è una disciplina autonoma e dunque non ha un voto distinto”, entra tuttavia a costituire il “complessivo voto delle discipline di area storico-geografica e storico-sociale, di cui essa è parte integrante e influisce nella definizione del voto di comportamento, per le ricadute che determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della scuola, così come durante esperienze formative al di fuori dell’ambiente scolastico”.
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012) danno voce ad una nuova idea di Cittadinanza e Costituzione: “Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc”. ... “Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana”.
Nella scuola del primo ciclo, le finalità educative generali di tale percorso, sono:
1. sviluppare la responsabilità personale;
2. rispettare gli altri e la diversità;
3. rispettare l’ambiente e le cose;
4. essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica
Le azioni intraprese e le attività si riferiscono ad ambiti e a indicatori di competenze in chiave europea,
fondamentali per l’esercizio di una “cittadinanza attiva”
Le attività di Cittadinanza e Costituzione sono pianificate ed esplicitate nel CURRICOLO VERTICALE
D’ISTITUTO, in cui sono, altresì, declinati, i TRAGUARDI DI COMPETENZE in uscita degli alunni della scuola
dell’infanzia, della scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado. (All.n.14)
AMBITO COMPETENZA
A. DIGNITÀ DELLA PERSONA
B. IDENTITÀ E APPARTENENZA
Imparare a imparare
Conoscere se stessi
Agire in modo autonomo e responsabile
C. ALTERITÀ E RELAZIONE
Comunicare Collaborare e partecipare
D. PARTECIPAZIONE E AZIONE
Acquisire competenze di cittadinanza Individuare collegamenti e relazioni Risolvere problemi
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Curriculo formativo-educativo verticale
Come in tutti gli Istituti Comprensivi, anche nel nostro si realizzano esperienze concrete di continuità nella
progettazione curricolare e nella gestione operativa dei percorsi formativi attraverso un raccordo tra
cicli.
CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA
La continuità del processo educativo è una condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo
conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La scuola si impegna a favorire il processo di
continuità pedagogica, curricolare, organizzativa. Nel nostro Istituto molteplici sono gli strumenti attraverso
i quali vengono attivate forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo:
. situazioni di formazione ed aggiornamento in comune dei docenti dell’Istituto; . progettazione di attività per gli alunni delle sezioni/classi ponte in collaborazione tra scuole; . scambio di informazioni per la conoscenza degli alunni . incontri tra docenti per la formazione delle classi iniziali; . verifica, ad anno scolastico iniziato, dell’inserimento degli alunni nel nuovo segmento scolastico; . interventi specifici per gli alunni in situazione di handicap (assistenza dell’insegnante di sostegno,
inserimento graduale nella nuova scuola, incontri con l’équipe psico-medico-pedagogica, con i
docenti e con i genitori);
. incontri per i genitori con gli insegnanti dei vari gradi scolastici.
. predisposizione di progetti accoglienza.
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: Sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
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NELLA SCUOLA PRIMARIA:
Un progressivo, unitario, coordinato processo di alfabetizzazione culturale degli alunni
promuovendone lo sviluppo personale e sociale. NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:
Sistemazione organica di conoscenze, abilità e competenze degli alunni in funzione della
propria identità e del proprio progetto di vita.
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità: è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche
della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.
Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
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In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
ORIENTAMENTO
I rapidi mutamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e contenuti, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di rapportarsi con gli altri, di comunicare mettono sempre più in luce l’importanza dell’orientamento, attraverso le varie agenzie di socializzazione tra cui, in primo luogo, è la scuola ad avere le maggiori possibilità di intervento. L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve tuttavia, nell’attuale situazione, avere sia una valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo lo stesso dettato legislativo. Questo prevede infatti e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se stessi. L’acquisire capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze appare attualmente più importante che non il possedere molte conoscenze o il fare, a tutti i costi, la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso anche se messo in discussione. Infatti, nell’attuale mondo del lavoro, non esiste più una stretta corrispondenza tra gli studi intrapresi dopo la scuola media e le attività professionali, anche perché queste, negli ultimi anni, risultano molto più varie, articolate e specialistiche rispetto ai percorsi proposti dalla scuola. Inoltre, le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in contrapposizione con la scelta di
indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto giovani, perché richiedono elasticità,
disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze molto personalizzate. Orientare non significa più, o non significa solamente trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo, capace di autoorientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto sufficientemente definito, che dovrà prevedere momenti di verifica e di correzione. Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere sapendo che cosa e come e verificando le
proprie scelte, rende meno astratto il percorso e riduce i rischi legati allo scarso collegamento con la
realtà in un aleatorio confronto con immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza.
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METODOLOGIE DIDATTICHE E VALUTAZIONE
METODOLOGIE
L’attività didattica è improntata secondo criteri atti a favorire l’approccio diretto dell’allievo verso la
realtà circostante, la cooperazione e l’aiuto reciproco. Nello specifico la metodologia tenderà: sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo per la responsabilizzazione e
l’organizzazione del pensiero; alla promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese
come sintesi di sapere e saper fare; all’acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti disciplinari diversi; alla promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza; all’impiego di strumenti multimediali.
Da settembre 2014 tutte le aule della scuola secondaria di primo grado sono dotate di LIM e PC;
questa innovazione consente di attuare una didattica curricolare che, attraverso linguaggi
multimediali, più vicini al mondo dei ragazzi, stimola l’attenzione e la partecipazione alle attività.
Tale nuovo modo di lavorare permette il coinvolgimento dell’intera classe , la valorizzazione e
l’inclusione di tutte le potenzialità degli studenti.
Accanto alle scelte metodologiche connotative della disciplina presa in considerazione, ritenute
maggiormente idonee a conseguire gli obiettivi didattici programmati, la didattica adopererà:
il metodo della ricerca descrittiva sul campo nell’area antropologica; la ricerca storiografica; il metodo del problem solving; il metodo ipotetico – deduttivo e sperimentale; metodologie disciplinari specifiche: es. globale-analitico-sintetico e fonematico-sillabico
in italiano, ecc. l’interazione verbale; la valorizzazione dell’errore; l’animazione teatrale; il brainstorming; i linguaggi non verbali ed espressivi.
Le attività didattiche saranno organizzate e svolte con modalità diverse, proprie dei tre ordini di
scuola, e prevedranno lezioni frontali, lezioni per piccoli gruppi, interventi individualizzati.
Valutazione
La valutazione, come anche ridisegnata dal Dlgs 62/2017, ha per oggetto il processo formativo e i
risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni
scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità’ formativa ed educativa e
concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo
sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni
di conoscenze, abilità e competenze
La valutazione deve essere coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la
personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai
decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti
nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i CRITERI e le MODALITA'
definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa.
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La valutazione è:
formativa in quanto diretta al processo di apprendimento con funzione di miglioramento,
avviene quando il docente utilizza inferenze sul progresso dell’alunno per avere informazioni sul
proprio insegnamento.
educativa in quanto ha come fondamento la “ricerca sistematica del valore estrinseco e
dell’importanza” dei risultati degli apprendimenti (prodotto), dei programmi e degli interventi
educativi (processo), della qualità delle organizzazioni e dei sistemi formativi (procedure).
responsabilizzante in quanto promuove un processo di autovalutazione accrescendo la stima
di sé per quanto ci si scopre in grado di fare nel mondo reale con le conoscenze apprese.
STRUMENTI DI VERIFICA, MISURAZIONE E VALUTAZIONE
La verifica degli apprendimenti si realizzerà attraverso prove, strutturate e non, diverse e ripetute
nel tempo e tenderà a quantificare le nuove conoscenze. La valutazione del percorso formativo di
ciascun alunno scaturisce sia dalle osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento, sia
dalla misurazione attraverso le verifiche periodiche delle attività programmate e dagli interventi
attuati.
Inoltre, per rendere la valutazione omogenea tra le diverse sezioni, ciascun dipartimento predispone
delle prove di verifica per classi parallele in ingresso, in itinere e finali con relative griglie di
valutazione. Gli esiti di tali prove vengono monitorati dal gruppo di autovalutazione d’istituto e
condivisi con il collegio dei docenti.
La valutazione riguarderà i livelli di acquisizione delle competenze disciplinari e di Cittadinanza
in relazione agli obiettivi di apprendimento.
Il sistema di valutazione delle competenze in relazione all’impianto metodologico-didattico adottato:
- prevede una valutazione formativa in ingresso, in itinere e finale;
- fa riferimento agli standard di competenze definiti nelle singole aree;
- utilizza strumenti di accertamento formalizzati e validati;
- prevede modalità di comunicazione efficaci e trasparenti, formalizzate e non, agli alunni e alle famiglie
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti nel primo ciclo, ivi compresa la
valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio, è espressa con votazioni in
decimi che indicano differenti livelli di apprendimento (art.2 co.1.Dlgs 62/2017). Essa viene
integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
raggiunto.
Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», fermo
quanto previsto all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni,
dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169
La valutazione dell’insegnamento di religione cattolica, per i soli studenti che se ne avvalgono, è
espressa con una speciale nota ( art 309 dlgs.297) sull’interesse e i livelli di apprendimento raggiunti.
Allo stesso modo, la valutazione delle attività alternative all’insegnamento di religione cattolica,
per gli studenti che se ne avvalgono, è espressa con un giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i
livelli di apprendimento raggiunti ed è riportata su una nota distinta. ( art.2, co.7 Dlgs 62/2017)
Nel caso di deliberazione (a maggioranza) di non ammissione alla classe successiva nella SS1
grado e all’esame conclusivo del primo ciclo, il voto dell’insegnante di RC, per le alunne e gli
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alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a
verbale». Il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si
sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. (
Art.6, co.4 Dlgs 62/2017)
I docenti che svolgono insegnamenti curriculari per gruppi di alunne e di alunni partecipano alla
valutazione periodica e finale dei soli alunni che si avvalgono dell’insegnamento (art.2, co.3 Dlgs
62/2017)
I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e
tutti gli alunni o per gruppi degli stessi, finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento
dell'offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto
conseguito da ciascun alunno. (art.2, co.3 Dlgs 62/2017)
La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio
sintetico riportato nel documento di valutazione. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di
primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno
1998, n. 249 (art. 2 co. 5 Dlgs 62/2017) .
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo
Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti
approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali. (art.1 co.3 Dlgs 62/2017 )
La nostra istituzione scolastica definisce le iniziative finalizzate alla promozione e alla
valorizzazione dei comportamenti positivi degli alunni, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli
studenti, in coerenza con quanto previsto dal regolamento di istituto dal Patto educativo di
corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. (art.1 co.4 Dlgs
62/2017)
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALLA PRIMA CLASSE DELLA SCUOLA
SECONDARIA
Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva (II, III, IV, V) e alla prima classe di
scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente
raggiunti o in via di prima acquisizione ( art.3. co1 Dlgs 62/2017)
Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti
o in via di prima acquisizione, la nostra istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e
organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento ( art.3.
co2 Dlgs 62/2017) si vedano nello specifico Progetto di flessibilità didattica pag. 84 e Piano di
utilizzo del potenziamento pag.86
I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all‘unanimità, possono non
ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione (art.3. co2 Dlgs 62/2017)
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA ED ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL I CICLO
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame
conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo. ( Art.6, co.1 Dlgs
62/2017)
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado possono essere ammessi alla classe successiva e
all’esame di Stato, anche in presenza di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline; per la deliberazione di non ammissione alla classe
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successiva e all’esame di Stato, vi deve essere adeguata motivazione, non è prevista l’unanimità,
diversamente che per la scuola primaria ( Art.6, co.2 Dlgs 62/2017)
Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e
organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. ( Art.6,
co.3 Dlgs 62/2017). Progetto di flessibilità didattica pag. 84 e Piano di utilizzo del potenziamento
pag 86
Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in
decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno.
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Le prove d’esame sono quattro: tre scritte e una orale.
Le prove scritte sono:
Italiano – prova volta ad accertare la padronanza della stessa lingua;
Matematica – prova volta ad accertare le competenze logico matematiche;
Lingue straniere – prova volta ad accertare le competenze acquisite nelle lingue studiate,
articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.
Il colloquio si pone la finalità di valutare: conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo
le Indicazioni nazionali; capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e
riflessivo; livello di padronanza delle competenze di cittadinanza e di quelle nelle lingue straniere.
Gli alunni frequentanti corsi ad indirizzo musicale svolgono anche una prova pratica di strumento.
Le attività di Cittadinanza e Costituzione sono oggetto di valutazione (art.2 comma 4 Dlgs 62/2017)
Il voto finale in decimi scaturisce dalla media, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o
superiori a 0,50, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloqui.
RILEVAZIONI INVALSI
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
L’art.7 del Dlgs 62/2017 prevede lo svolgimento delle rilevazioni standardizzate nazionali entro il mese
di aprile e la partecipazione alla prova rappresenta requisito di ammissione all’esame conclusivo
del primo ciclo, eventuali sessioni suppletive sono ammissibili esclusivamente per assenze, in caso di
gravi e documentati motivi.
La prova INVALSI riguarderà le seguenti discipline:
Italiano
Matematica
Inglese (secondo il quadro comune di riferimento europeo, livello A2 )
La prova è computer based
SCUOLA PRIMARIA
L’art.4 del Dlgs 62/2017 definisce la tipologia delle rilevazioni standardizzate nazionali:
Classi seconde: italiano e matematica
Classi quinte: italiano, matematica e inglese (secondo il quadro comune di riferimento
europeo, livello A1 per le classi quinte)
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La certificazione finale delle competenze, rilasciata su modelli nazionali sia al termine della primaria sia
a conclusione del primo ciclo, fornisce anche elementi per l’orientamento verso il prosieguo degli studi
nonché il livello raggiunto nelle prove INVALSI.
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Per favorire i rapporti scuola-famiglia, la nostra istituzione scolastica adotta modalità di
comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico delle alunne e
degli alunni, delle studentesse e degli studenti.
ALUNNI DISABILI
VALUTAZIONE
Gli alunni disabili vengono valutati in riferimento al comportamento, alle discipline e alle attività svolte,
sulla base dei documenti previsti dalla legge n. 104/92, così come modificata dal decreto legislativo n.
66/2017 (ossia del Profilo di funzionamento e del PEI). Nell’ambito della valutazione, i docenti
perseguono l'integrazione scolastica dell’allievo, ossia lo sviluppo delle sue potenzialità
nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
PROVE INVALSI
Gli alunni disabili svolgono la prove Invalsi, avvalendosi di adeguate misure compensative o
dispensative, secondo quanto previsto dai docenti contitolari di classe o dal consiglio di classe. Docenti
contitolari e consiglio di classe possono inoltre stabilire, secondo le necessità dell’alunno, un
adattamento della prova medesima o l’esonero dalla stessa.
ESAMI DI STATO
Gli alunni disabili svolgono le prove d’esame, avvalendosi dell’ausilio di attrezzature tecniche e sussidi
didattici utilizzati durante l’anno scolastico. Qualora sia necessario, la sottocommissione d’esame
predispone, sulla base del PEI, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunno in
relazione alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore
equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. E’ previsto,
infine, un attestato di credito formativo per gli alunni disabili che non si presentino all’esame. L’attestato
di credito formativo è titolo valido per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo
grado o dei corsi di istruzione e formazione professionale. L’alunno, in possesso del predetto attestato,
si iscrive alla scuola secondaria di II grado soltanto ai fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene
fatta menzione delle modalità di svolgimento e differenziazione delle prove.
ALUNNI DSA
VALUTAZIONE
Gli alunni con disturbi specifici d’apprendimento certificati vengono valutati in riferimento al Piano
Didattico Personalizzato, redatto dai docenti contitolari della classe nella scuola primaria e dal consiglio
di classe nella scuola secondaria di I grado. Al fine di mettere l’allievo con DSA nelle condizioni di
esprimere le proprie potenzialità e il livello di apprendimento raggiunto, si applicano le misure
dispensative e gli strumenti compensativi previsti dalla L. n. 170/2010. È possibile, infine, esonerare i
suddetti alunni dallo studio delle lingue straniere, in caso di particolare gravità del disturbo di
apprendimento in comorbilità con altri disturbi e patologie, come risultante da certificazione medica. È
la famiglia dell’alunno a chiedere il predetto esonero, mentre l’approvazione è di competenza del
consiglio di classe. In tal caso, l’allievo segue un percorso didattico differenziato.
PROVE INVALSI
Gli allievi con DSA partecipano alle prove Invalsi, nello svolgimento delle quali possono avvalersi di
adeguati strumenti compensativi, secondo quanto previsto nel PDP. Gli alunni con DSA, dispensati
dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della/e stessa/e non sostengono la
prova nazionale Invalsi di lingua inglese.
ESAME DI STATO
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Per l’esame di Stato, la commissione può prevedere, secondo quanto disposto nel PDP, le seguenti
misure: tempi più lunghi, rispetto a quello ordinari, per lo svolgimento delle prove; uso di
apparecchiature e strumenti informatici solo se impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque
ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame; dispensa dalla prova scritta di lingua straniera (prevista
da certificazione medica). Nel caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, la
sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva.
Nel caso di alunni esonerati dalle prove di lingua straniera, gli stessi sostengono prove differenziate,
coerenti con il percorso svolto. Dette prove hanno valore equivalente ai fini del superamento
dell'esame e del conseguimento del diploma.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene
fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
Nel nostro Istituto la valutazione quadrimestrale si concretizza nel documento di valutazione dell’alunno
consegnato nei tempi di seguito indicati:
Ordine di scuola
Documento di valutazione
Tempi
Scuola dell'Infanzia Profilo dell’alunno Febbraio - Giugno
Scuola Primaria Scheda di valutazione Febbraio – Giugno
Scuola Sec. di I grado Scheda di valutazione Febbraio – Giugno
Sono previsti inoltre nei mesi di dicembre e aprile incontri individuali con i genitori nei quali viene comunicato l’andamento didattico disciplinare dei singoli alunni.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Al fine di rendere omogenea la valutazione, nel rispetto delle disposizioni del decreto n. 122/2009 e alla luce delle nuove Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di stato, Dlgs n. 62/2017, a livello d’istituto, saranno considerati i seguenti parametri: descrittori per la valutazione del comportamento
descrittori dei differenti livelli di apprendimento disciplinari
descrittori per la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica
giudizi sintetici per la valutazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica
descrittori del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
Relativamente a QUEST’ULTIMO si terrà conto di:
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Partecipazione
intesa come
capacità di:
Impegno
inteso come
capacità di:
Metodo di
studio
inteso come
capacità di:
Socializzazione
intesa come
capacità di:
Progressi rispetto
alla situazione di
partenza
intesi come
capacità di:
Livello delle
competenze e di
abilità
inteso come
capacità di:
fare domande
sull’argomento che si
sta trattando
eseguire i compiti
in maniera
regolare e accurata
organizzare
materiali, tempi,
modalità di
lavoro;
stabilire buoni
rapporti con
compagni ed
insegnanti
evidenziare
risultati
significativi,
costanti e regolari
in relazione alla
situazione di
partenza
acquisizione dei
contenuti;
mostrarsi attento a tutti
gli aspetti della
discussione
essere provvisto
del materiale
necessario;
Schematizzare le
informazioni;
essere disponibile
alla collaborazione
ed al lavoro di
gruppo
procedere
autonomamente.
elaborazione
personale dei
contenuti;
intervenire su
problemi di facile
soluzione
non scoraggiarsi di
fronte alle
difficoltà.
procedere in
modo autonomo.
aiutare i compagni
nel superare le
difficoltà
riutilizzo delle
conoscenze in
contesti diversi;
portare a termine
con affidabilità gli
incarichi affidati;
rispettare le regole
convenute;
far proprie le
tecniche di lavoro ed
eseguire
correttamente i
procedimenti.
assumersi le
responsabilità dei
propri doveri di
alunno
I suddetti parametri sono declinati dettagliatamente nel DOCUMENTO DI VALUTAZIONE GENERALE ALLEGATO AL PTOF (Allegato n.15)
PROGETTO DI FLESSIBILITA’ DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA
(attività per classi parallele per il recupero delle competenze e per la valorizzazione delle eccellenze)
PREMESSA Il progetto di flessibilità didattica risponde all'esigenza di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza e di ampliare l'offerta formativa in funzione dei bisogni cognitivi individuali, modulando in maniera flessibile i processi e le attività proprio a partire dalle caratteristiche specifiche dei singoli studenti e dei gruppi di studenti. L'organizzazione di gruppi per livelli di competenze facilita la risposta alle richieste dei diversi stili
cognitivi e consente la progettazione di interventi didattici funzionali destinando un periodo di attività
didattica al recupero, consolidamento e potenziamento: attraverso la differenziazione dei percorsi si può
effettuare potenziamento e recupero in maniera programmata, senza risorse aggiuntive richieste alle
famiglie. DESTINATARI: Tutti gli alunni di Scuola Primaria e Secondaria di I grado FINALITÀ: Garantire il successo formativo di tutti gli studenti Dare la possibilità a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti proposti,
persegue lo scopo prioritario di contrastare la demotivazione e lo scarso impegno nello studio, per
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migliorarne il successo scolastico e l’apprendimento. Il concetto di successo formativo rimanda agli esiti
degli studenti nel breve e medio periodo. E' importante che la scuola sostenga il percorso scolastico
degli studenti, prestando particolare attenzione agli studenti in ritardo, con debiti formativi, promossi
con il minimo dei voti, e riducendo al minimo l'incidenza dei trasferimenti e degli abbandoni.
IPOTESI DI LAVORO ED ORGANIZZAZIONE Il progetto si articola in tre fasi e le modalità di svolgimento sono differenziate tra scuola primaria e secondaria di primo grado
1^ FASE: 2^ FASE: 3^ FASE:
ORGANIZZATIVA FLESSIBILITA’ DIDATTICA
VERIFICA
Nella fase organizzativa del progetto i
docenti dei dipartimenti disciplinari di
italiano, matematica e lingue straniere
elaborano percorsi di recupero-
consolidamento e potenziamento di
specifiche competenze. Gli alunni
saranno suddivisi in gruppi di livello,
individuati a seguito degli esiti
conseguiti dagli studenti nel primo
periodo. L’orario scolastico è stato già
predisposto per consentire tale modalità
didattica
Nelle ore di flessibilità si svolgeranno attività per
classi parallele per gruppi di livello mirate
all’acquisizione di competenze specifiche,
come stabilito nei dipartimenti in fase
organizzativa.
L’efficacia delle attività sarà valutata
attraverso le prove di verifica sommativa
quadrimestrale elaborate
dai dipartimenti.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Discipline
coinvolte
Tempi Obiettivi
Metodologia
Scuola
Primaria
Italiano
Matematica
Inglese(Classi 4^e 5^)
2 settimane febbraio
2 settimane aprile
Permettere in modo più adeguato di colmare le lacune pregresse degli studenti e/o potenziare le loro abilità già possedute. Incrementare l’autostima
e la motivazione
all’apprendimento.
Favorire la
socializzazione.
Acquisire un valido
metodo di studio.
Migliorare la relazione, la
comunicazione e il
confronto fra alunni e
alunni, docenti e docenti.
Verranno attuate lezioni
frontali, esercitazioni,
attività guidate, attività di
gruppo e/o a coppia per
consentire il recupero, il
consolidamento e
l’approfondimento per le
eccellenze.
SS1° Grado Italiano
Matematica
Inglese
Francese
1 h /settimana
Da novembre ad aprile
RISULTATI ATTESI Il progetto mira ad un miglioramento nei processi di apprendimento per tutti e per ciascuno, approfondendo e condividendo pratiche educativo-didattiche che favoriscano processi di inclusione, ribadendo un principio cardine della scuola pubblica, cioè quello di offrire a tutti le medesime opportunità, promuovendo le condizioni per “star bene e sentirsi a proprio agio” (autostima e fiducia in se stessi e negli altri) e “far bene” (senso dell’autoefficacia).Il vero successo si raggiungerà solo quando il progetto dell’Istituzione scolastica verrà condiviso e sostenuto dalla prima agenzia educativa, la famiglia, senza la cui collaborazione strategica ogni sforzo sarebbe vano.
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SCHEDA DI SINTESI PROGETTAZIONE ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO ORDINE DOCENTE ORE STRUTTURAZIONE
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
ALTERISIO C.
n. 4 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
CIANCIOLA M.
n. 10 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
CRIVELLARI D.
n. 4 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
FORMATO L.
n. 4 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
83
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
FUSCO F.
n. 7 ore settimanali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
GHERARDI N.
n. 6 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
SPARTA G.
n. 3 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
PERTINI
VINCIGUERRA A.
n. 6 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
TOTALE ORE n. 44 ore settimanali
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
DON MILANI
CANTIELLO T.
n. 3 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
84
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
DON MILANI
DI CERBO M.
n. 4 ore settimanali
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
DON MILANI
GENTILE A.
n. 4 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
DON MILANI
SPARACO O.
n. 7 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
DON MILANI
TURCHETTO F.
n. 4 ore settimanali
Moduli curriculari
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
TOTALE ORE n. 22 ore settimanali
SCUOLA SS1° GR.
A.MORO
GIANNINI M.O.
n. 18 ore settimanali
Moduli curriculari con classi I e II –
Metodologia CLIL
Il progetto prevede :
1=Copresenza in classe
2=Gruppi articolati di laboratorio
3=Attività con la generalità della classe
4=Attività opzionali
Ambiti di utilizzo Legge 107 c. 7: lettere a
- b - d
Utilizzo in aree di miglioramento RAV E1 –
E2- PD1 – PD2 – PD3- PD4
Altri ambiti individuati dal PTOF
TOTALE ORE n. 18 ore settimanali
85
LEGENDA
ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITA’ DI UTILIZZO DEL PERSONALE
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio
degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del
tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
PRIORITA’ DEL RAV
Esiti Processi didattici Processi organizzativi
E1 – Risultati scolastici PD1 – Curricolo, progettazione, valutazione PO1 - Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
E2 – Risultati nelle prove standardizzate nazionali PD2 – Ambiente di apprendimento PO2 - Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
E3 – Risultati nelle competenze chiave di cittadinanza PD3 – Inclusione e differenziazione PO3 - Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
E4 - Risultati a distanza PD4 – Continuità e orientamento
LEGENDA
ART. 1, C. 7 Legge 107/2015 – LE PRIORITA’ DI UTILIZZO DEL PERSONALE
j) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning;
k) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
l) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
m) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto
delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
n) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
o) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
p) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
q) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
r) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
t) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio
degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
u) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
v) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del
tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
w) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
x) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
y) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
z) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
aa) definizione di un sistema di orientamento.
PRIORITA’ DEL RAV
Esiti Processi didattici Processi organizzativi
E1 – Risultati scolastici PD1 – Curricolo, progettazione, valutazione PO1 - Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
E2 – Risultati nelle prove standardizzate nazionali PD2 – Ambiente di apprendimento PO2 - Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
E3 – Risultati nelle competenze chiave di cittadinanza PD3 – Inclusione e differenziazione PO3 - Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
E4 - Risultati a distanza PD4 – Continuità e orientamento
86
ATTIVITÀ’ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA La Legge 107/2015 (Legge su “La buona scuola”) ha apportato numerosi cambiamenti all’interno delle Istituzioni Scolastiche, ma per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC) e l’insegnamento della Materia Alternativa ad essa, tutto è rimasto invariato. Si rimarca con il comma 16, l’obbligo delle scuole di assicurare con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) le pari opportunità e la prevenzione di tutte le forme di discriminazione in collegamento e coerentemente con quanto stabilito anche la scelta di avvalersi o meno dell’Insegnamento della Religione Cattolica non deve assolutamente dar luogo ad alcuna forma di discriminazione. L’attivazione delle Attività alternative è obbligo delle istituzioni scolastiche. Nel pieno rispetto delle libere scelte dei genitori la scuola offre percorsi formativi modellati sui bisogni e le risorse degli alunni, tali da far acquisire abilità e competenze di base a tutti, senza mortificare l’eccellenza di quanti aspirano a percorsi formativi di approfondimento, nei modi, nei tempi e nella misura di cui ogni alunno è capace. In base all’autonomia scolastica spetta al Collegio dei Docenti fissare i contenuti e gli obiettivi nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa relativamente alla necessità che i predetti contenuti, come già detto, non appartengano a discipline curricolari. In sede collegiale saranno individuate anche le competenze richieste e i criteri per l’individuazione del docente. Quindi, le attività proposte dovranno riguardare attività didattiche, formative di studio in gruppo o attività individuali, da svolgersi all’interno dei locali della scuola, con l’assistenza di docenti appositamente incaricati. I contenuti delle attività alternative non devono risultare discriminanti e, fermo restando il carattere di libera programmazione, il Ministero ha fornito alcuni orientamenti. Tali attività, concorrenti al processo formativo della personalità degli alunni, sono volte “all’approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile” e all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alla tematica. Tale suggerimento si estende nell’ordine secondario per il quale la CM 130/86 aggiunge che si può fare “ricorso ai documenti del pensiero e della esperienza umana relativa ai valori fondamentali della vita e della esperienza umana”. Si ricorda che i docenti di religione e quelli che svolgono attività alternativa partecipano a pieno titolo ai lavori di tutti gli organi collegiali dell’istituto comprese le operazioni di valutazione periodica e finale.
PLANNING ANNUALE GIORNATE COMMEMORATIVE, CONCORSI E MANIFESTAZIONI VARIE
DATA RICORRENZA ATTIVITA’ PREVISTA
Inizio anno
scolastico
Accoglienza Regolamento di disciplina diffusione tramite opuscolo per la
socializzazione del regolamento dell’Istituto
26 settembre Giornata europea delle lingue Performance e laboratori ludici per illustrare il meccanismo comunicativo in
contesto europeo.
2 ottobre Festa dei nonni Elaborati, testi poetici, disegni e interviste.
16 ottobre Giornata mondiale dell’alimentazione
Alimentazione e stili di vita. Cibo e cultura. Raccordi con il dipartimento d scienze e con il curricolo locale.
4 novembre Festa delle forze armate Manifestazione sul territorio con la Caserma Magroni. Incontro con
rappresentanti delle forze dell’ordine. Attività in classe.
20 novembre Giornata dei diritti dell’infanzia Carta dei diritti dei bambini. Analisi di articoli ritenuti più significativi. Attività laboratoriali. Visione di film. Dibattiti.
21 novembre Festa dell’albero L’albero è Vita: funzioni e utilità. Interramento di alberi con il
patrocinio di Legambiente e Guardia Forestale. Lavori nei laboratori e in
classe.
25 novembre Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne
Prevenzione del fenomeno della violenza contro le donne, la
discriminazione di genere, attraverso l’informazione, la formazione e la
sensibilizzazione degli studenti
87
3 dicembre Giornata internazionale dei Diritti delle persone con disabilità
Una giornata per sensibilizzare gli alunni alle problematiche della diversità e approfondire e sostenere la piena inclusione sociale
7-13 La settimana del coding Avviamento al pensiero computazionale
18 dicembre Giornata nazionale sulla sicurezza
Sicurezza a scuola, per strada, a casa, in raccordo con la referente alla
sicurezza. Informazioni, discussioni e video, uso corretto dei botti di Natale
con la collaborazione della Polizia di Stato. Seminario della Polizia Postale per
aiutare i ragazzi a riconoscere i pericoli del web, fornirà le informazioni per
muoversi in modo più sicuro nella rete e per contribuire attivamente
all’instaurarsi di una corretta cultura nell’uso dei nuovi media.
18-22dicembre Festa di Natale Varie
27 gennaio Giornata della memoria Attività varie per ricordare la Shoah.
10 febbraio Giorno del ricordo delle foibe Iniziative varie per commemorare il genocidio nelle Foibe
8 marzo Festa della donna La figura della donna nelle diverse culture. Attività laboratoriali. Visione
film. Dibattiti sulla violenza di generi-pari opportunità
19 marzo Giorno della legalità
(Don Peppe Diana)
Lettura testi, visione film, attività laboratoriali, drammatizzazione.
Seminario sulla criminalità organizzata
19 marzo L’ora della Terra Iniziative mirate al risparmio energetico e delle risorse naturali del pianeta
22 aprile Giornata della Terra Promozione della salvaguardia del pianeta
8 maggio S. Michele (curricolo locale) Celebrazione festività
9 maggio Festa dell’Europa Celebrazione festività
Fine maggio Restituzione dei prodotti al Manifestazione finale con momenti musicali, balli e mostra di prodotti e
territorio manufatti.
Giugno Festa del “Volo” Serata danzante di saluto degli alunni ed alunne delle classi terze. Premiazione delle eccellenze e consegna attestati delle certificazioni
esterne.
ARRICCHIMENTO/AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La nostra scuola ha incrementato negli ultimi anni la propria offerta formativa, grazie anche al sostegno ed alla collaborazione attiva degli Enti locali, delle Agenzie territoriali ed al contributo delle famiglie degli alunni, arricchendola di proposte educative e didattiche che integrano le attività curricolari. Avvalendosi del contributo di esperti esterni ed interni, la nostra scuola amplia la progettazione integrata attivando progetti specifici che, affrontando tematiche educative per noi prioritarie, contribuiscono a definire ulteriormente l’identità del nostro Istituto, coerentemente con le linee guida del P.T.O.F. sopra esposte e con le esigenze dell’utenza. La progettazione e realizzazione delle attività incluse nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/2019 vengono attivate in stretta conformità alla normativa nazionale (Decreto interministeriale n. 44/2001 relativo alle procedure di contabilità e CCNL vigente). Per la stesura delle schede di presentazione dei progetti si tiene conto:
• Delle linee guida fornite dalla rilevazione dei bisogni formativi • Dell’atto di indirizzo della Dirigente Scolastica; • Delle macro aree individuate ed approvate dal Collegio dei Docenti; • Dello sfondo integratore del PTOF • Del budget assegnato all’Istituto Scolastico;
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• Di ulteriori progettualità d’intesa con enti ed Istituzioni esterne all’Istituzione scolastica.
ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE
Le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative non strettamente curricolari. Tali
proposte, discusse e concordate con le singole assemblee di classe o di sezione, non sono semplici
"aggiunte" al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella programmazione educativa
e didattica di ciascuna classe o sezione e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo
cognitivo, affettivo e relazionale dei ragazzi.
RAPPORTO CON L’AMBIENTE: Riteniamo sia un dovere della scuola sensibilizzare gli alunni verso i
problemi legati al rapporto ambiente-salute al fine di favorire comportamenti più corretti e responsabili
verso l’ambiente; in ogni ordine di scuola verranno affrontati argomenti come il problema dei rifiuti e del
riciclaggio, verrà approfondito lo studio dell’ambiente locale (con particolare riferimento alle varie forme
di inquinamento).
EDUCAZIONE ALIMENTARE: si propongono i seguenti obiettivi: favorire comportamenti idonei a
prevenire pregiudizi ed errori alimentari, educare ad una nutrizione sana ed equilibrata, incoraggiare
scelte consapevoli dei prodotti alimentari per formare cittadini coscienti delle proprie esigenze e dei
propri diritti nell’ambito dei consumi.
PREVENZIONE: si affrontano temi legati alle tossicodipendenze quali il tabagismo, l’alcolismo e l’uso
di sostanze stupefacenti. Particolare importanza viene riservata all’educazione alla sessualità. LEGALITÀ: per contribuire alla formazione ed allo sviluppo del senso civico, per sensibilizzare al
rispetto degli altri, del patrimonio comune, naturale e storico del proprio paese.
SICUREZZA: per conoscere, imparare e difendersi dai pericoli e dai rischi relativi agli incidenti in ambiente domestico e scolastico, ai fenomeni sismici e idrogeologici. SOLIDARIETÀ: per ampliare i rapporti interpersonali e gli orizzonti umani e culturali. EDUCAZIONE STRADALE: per educare alla cultura della mobilità, alle responsabilità ed alla
consapevolezza del rapporto esistente tra individuo e comunità.
AFFETTIVITÀ: per attivare atteggiamenti di conoscenza, ascolto di sé; attivare modalità relazionali
positive con i compagni e con gli adulti; conoscere le principali differenze fisiche, psicologiche e
comportamentali tra maschi e femmine; esercitare modalità corrette ed efficaci di espressione delle
proprie emozioni e delle affettività.
BIOETICA: PATROCINIO UNESCO CONCESSO ALL’ALDO MORO: le giovani generazioni maturano
la propria identità anche attraverso la scuola, per cui essa rimane l’interlocutore privilegiato per azioni
significative di sensibilizzazione culturale ed etico - sociale. E’ importante, pertanto, che i bambini e i
ragazzi possano misurarsi con problematiche che chiamano in causa questioni etico-scientifiche,
situazioni umane delicate, orizzonti valoriali significativi e profondi.
QUALITA’ D’AULA: per promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso il progettare e lo stare
insieme; apprendere nei momenti di non-aula, sperimentare nuovi metodi; costruire e condividere
progetti e significati
Tutti i Progetti inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa vengono classificati sulla
base di tre aree specifiche: Espressività: attività laboratoriali e di espressività (arte, musica, sport, teatro, cinema) Eccellenza: potenziamento delle competenze linguistiche, scientifiche, tecniche (certificazioni) Recupero: recupero delle abilità di base e superamento di situazioni di potenziale debolezza
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PROGETTI CURRICULARI D’ISTITUTO
Denominazione del Progetto Finalità/Obiettivi
Accoglienza Garantire un passaggio tra i diversi ordini il più possibile sereno e positivo.
Continuità
Favorire l’inserimento nella nuova organizzazione
scolastica prevenendo ansie e disattese.
Orientamento Orientare gli alunni nella scelta della scuola superiore in vista di una professione futura.
Condurre gli a conoscere, ricostruire e valorizzare il proprio patrimonio culturale, il proprio ambiente di vita grazie alla scuola che “va verso il territorio” per conoscerlo e “farlo entrare” nelle aule” pe diventarne custode.
Curricolo locale
Crescere in sicurezza Promuovere negli alunni la presa di coscienza della necessità di
rispettare le norme che regolano la vita di gruppo e infondere il
rispetto di sé e degli altri
Consentire agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali, storici ed artistici.
Visite guidate e viaggi d’istruzione
Legalità-salute-ambiente
Educare gli alunni a comprendere l’importanza culturale e valoriale della connessione tra affettività, moralità e legalità nei diversi aspetti della vita personale e comunitaria.
Biblioteca/Lettura Favorire il desiderio della lettura e responsabilizzare nell’uso della biblioteca e del libro.
First steps to CLIL, CLIL-EMILE (SP,SS1G) (anche in rete)
Sperimentazione nelle classi prime: letture e attività per imparare a
servirsi dell’inglese e del francese in molti contesti diversi e a comprendere lezioni di altre materie scolastiche in lingua
Gioco con la matematica SP Pertini
Favorire il riallineamento in verticale delle competenze chiave per assicurare
agli alunni il raggiungimento di livelli essenziali di competenza e rendere la
scuola “adatta” a tutti gli allievi.
Energicamente( classi IV e V primaria e SS1°G) Sensibilizzare al risparmio energetico, all’uso razionale dell’energia i ambito
domestico e alle innovazioni tecnologiche per la tutela dell’ambiente
Verso una scuola amica Promuovere la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Parità di genere Educare alla parità di genere, al contrasto di ogni tipo di violenza contro le donne e all’abbattimento di pregiudizi e stereotipi culturali maschili e femminili.
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PROGETTI CURRICULARI
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Denominazione del Progetto
Finalità –Obiettivi
Gioco con la matematica
Favorire il riallineamento in verticale delle competenze chiave per
assicurare agli alunni il raggiungimento di livelli essenziali di
competenza e rendere la scuola “adatta” a tutti gli allievi.
L’amico è
Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in
forme corrette al fine di interagire in modo appropriato e
positivamente anche con persone aventi pareri e convinzioni
diverse senza ricorrere ad atti di bullismo.
Denominazione del Progetto Finalità/Obiettivi
Favorire lo sviluppo di capacità di base ed educare i bambini a
capire il significato del Natale come tradizione e amore.
Presepe Vivente-Collodi
Sensibilizzazione del territorio all’inclusione, all’accettazione dell’altro e ai
valori natalizi
Christmas Jumper day- save the children/Sede
centrale
Conoscere e comprendere il significato delle tradizioni
Primularmente
Affrontare tutte quelle problematiche, oggettive ed emotive,che
accompagnano le inevitabili fasi di passaggio della vita scolastica di
un piccolo allievo, favorendo così
l’inserimento,graduale e sereno, dei piccoli alunni dell’ultimo anno
della SI alla SP.
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Scuola Secondaria di Primo Grado
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
Statistica@scuola Promuovere l’uso della statistica tra i giovani per la conoscenza e la
comprensione dei fenomeni che caratterizzano il territorio in cui
vivono.
Geometriko Acquisire e consolidare l’apprendimento della geometria piana — in particolare
dei quadrilateri — divertendosi e in modo attivo, significativo e dinamico.
PROGETTI INTEGRATIVI ED EXTRACURRICULARI
Scuola dell’infanzia
Collodi
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
Welcome english Favorire un primo approccio alla lingua inglese per facilitare i processi di
comunicazione ed interazione personale attraverso un codice linguistico
diverso dal nostro
En français, s’il vous plait Familiarizzare con un codice linguistico diverso.
Provare interesse verso l’ apprendimento di una lingua straniera.
Sede Centrale
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
The children’s emotion
Favorire processi di comunicazione ed interazione personale attraverso un
codice linguistico diverso, mediante un approccio alla lingua inglese.
92
Maman, papa, je parle francais !
(seconda parte)
Familiarizzare con un codice linguistico diverso.
Provare interesse verso l’ apprendimento di una lingua straniera.
Scuola Primaria S. Pertini
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
I love TRINITY Migliorare le competenze in lingua straniera
La bottega della ceramica Affinare la propria capacità creativa
Favorire il processo di socializzazione
Don Milani
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
I love TRINITY Migliorare le competenze in lingua straniera
Mini Basket “Gioco sport”
Favorire
La conoscenza degli schemi motori di base
Lo sviluppo delle possibilità di movimento spazio/tempo,
dell’autocontrollo, delle capacità coordinative e della mobilità articolare.
La socializzazione
Il rispetto delle regole.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Denominazione del Progetto Finalità/ Obiettivi
We can fly’ Laboratorio mirato al potenziamento della lingua inglese con conseguimento
della certificazione europea
Laboratorio di lingua francese mirato al potenziamento della lingua francese
con conseguimento della certificazione europea DELF livello A1
Je prépare mon DELF A1
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Laboratorio di lingua francese mirato al potenziamento della lingua francese
Je prépare mon DELF A2 con conseguimento della certificazione europea DELF livello A2
Laboratorio di lingua francese mirato al recupero della lingua francese
Je apprends…Mon quotidien
Partecipazione dei ragazzi ai campionati internazionali di giochi matematici, organizzati dal
centro Pristem Elusi dell’Università Bocconi.
Olimpiadi della matematica
Ab-initio-avvio allo studio del latino Avvicinare i ragazzi allo studio della lingua latina per facilitare lo studio delle
lingue classiche da parte di alunni che intendono proseguire di studi in un
percorso di tipo liceale
Integrazione e coordinamento attività musicali
Favorire la socializzazione nel rispetto reciproco, far acquisire sicurezza agli allievi timidi e
autocontrollo ai turbolenti.
PROGETTO
“Fuori dai banchi” Misure incentivanti per progetti relativi
alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica
Art.9 del C.C.N.L.
Nel presente anno scolastico la nostra scuola realizza il progetto relativo alle misure incentivanti
destinate alle aree a rischio come previsto dall’ Art. 9 del C.C.N.L.
Il progetto dal titolo “Fuori dai banchi!” consiste in una serie di attività didattico - formative di tipo laboratoriale rivolte a tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo “A. Moro” di Maddaloni. Esse mirano a dar vita a precisi itinerari di apprendimento, integrazione e arricchimento socio-culturale e artistico con attività di sostegno, recupero e potenziamento delle competenze di base. Il progetto intende portare avanti l’azione di contrasto e contenimento del fenomeno della dispersione scolastica e di sostegno del successo formativo dei ragazzi, in una più ampia prospettiva nella quale la formazione sia intesa come risorsa permanente per la crescita dell’alunno e per il suo futuro inserimento sociale e lavorativo:
Progettando percorsi educativi e didattici che offrano opportunità di apprendimento a tutti gli alunni;
istituendo relazioni umane che facilitino, all'interno della scuola, il processo insegnamento-apprendimento;
integrando le diversità; integrando scuola e territorio per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori coinvolti nel sistema formativo;
prevenendo e recuperando la dispersione scolastica e l'insuccesso formativo.
E’ un progetto in rete tra:
Istituto Comprensivo “A. Moro” di Maddaloni (CE)
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Associazione ANAVO di Maddaloni (CE)
Associazione Musicale Barchetta di Maddaloni (CE)
Associazione “Un fiore per la vita” di Maddaloni
Scuola Primaria
Laboratorio Titolo Finalità/ Obiettivi
Laboratorio di decoupage Carta e fantasia 1 e 2
Sviluppare abilità motorie
Affinare la propria capacità creativa
Favorire il processo di socializzazione e di rispetto delle regole
Laboratorio di cucina A scuola di cucina 1e 2
Laboratorio di ceramica Mani nella terra
Scuola Secondaria
Laboratorio Titolo Finalità/ Obiettivi
Laboratorio di italiano L’italiano…in pratica 1 Rendere la scuola “adatta” a tutti gli allievi
riducendone le difficoltà di apprendimento Laboratorio di italiano L’italiano…in pratica 2
nell’area linguistica
Laboratorio di matematica In testa 1 Rafforzare le conoscenze le conoscenze in
ambito matematico
Aumentare l’attenzione e stimolare la Laboratorio di matematica In testa 2
curiosità attraverso l’osservazione
Laboratorio di lingua francese A merveille! Promuovere nell’alunno la consapevolezza
sociale, la comprensione e il rispetto di stili di
vita diversi
Favorire una reale capacità di comunicare
contribuendo alla maturazione delle capacità
espressive
Laboratorio musicale Di nuovo Musica con brio! Favorire la scoperta delle aspirazioni, delle
tendenze, delle attitudini dei ragazzi in
ambito musicale
Laboratorio di A pieno ritmo…ancora Stimolare le esigenze e le attitudini naturali
psicomotricità e ballo del bambino
Migliorare le capacità coordinative e
l'espressività psicomotoria
Far acquisire il valore del rispetto delle
regole, integrazione, solidarietà e
collaborazione
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PON
Programmi Operativi Nazionali
Il Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020 “Per la
Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento”, si inserisce
all’interno della politica di coesione, definita dal Trattato
sull’Unione come obiettivo fondamentale del processo
di integrazione economica europea.
La politica di coesione fornisce il quadro di riferimento necessario alla realizzazione degli obiettivi
della strategia Europa 2020per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’Unione
europea entro il 2020. Il Programma interessa il settennio 2014-2020 ed è destinato a finanziare
sia interventi di natura materiale (tecnologie), tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
(FESR), sia azioni immateriali (formazione), tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE).
Il PON da la possibilità alle scuole italiane di accedere alle risorse comunitarie, aggiuntive rispetto
a quelle rese disponibili dal Governo nazionale.
QUESTO ISTITUTO HA PARTECIPATO AI SEGUENTI BANDI
Fondi Strutturali Europei — Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti
per l‘apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle
aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, ecc.) con particolare
riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo (FSE). Nota MIUR AOODGEFID\ prot. n. 1953 del 21-02-
2017.
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti
per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della
creatività digitale e delle competenze di cittadinanza digitale —Asse I- Istruzione- FSE- Obiettivo
specifico 10.2 Azione 10.2.2. Nota MIUR AOODGEFD\ prot. n. 2669 del 03-03-2017
Fondi Strutturali Europei - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola Competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014 -2020. Avviso pubblico per il potenziamento dell’educazione all’imprenditorialità.
Fondi Strutturali Europei - Programma Operativo Nazionale “Per la scuola — Competenze e ambienti
per l’apprendimento” 2014 -2020 Asse I — Istruzione — Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo
Specifico 10.2 - Azione 10.2.5. Avviso prot. 2775 dell’8 marzo 2017. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N.
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2775 dell’08.03.2017
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020 Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico
10.1 – Azione 10.1.6 Avviso pubblico per orientamento formativo e ri-orientamento. Nota MIUR
AOODGEFID/ prot. N. 2999 del 13 marzo 2017 e Nota MIUR.AOODGEFID. 3369 del 24-03-2017
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo Specifico
10.2 – Azione 10.2.5 –Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto
dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Sotto Azione 10.2.5 Azioni volte allo sviluppo
delle competenze trasversali. Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di potenziamento delle
competenze di cittadinanza globale. Scuole del I ciclo (scuole primarie e secondarie di primo grado) e
del II ciclo (Scuole secondarie di II grado. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 3340 del 23.03.2017
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico
10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo
delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.3B e Azione 10.2.3C 10.2.3 - Azioni di
internazionalizzazione dei sistemi educativi e mobilità (percorsi di apprendimento linguistico in altri
Paesi, azioni di potenziamento linguistico. Avviso pubblico per il potenziamento della Cittadinanza
europea. Scuole secondarie di primo e di secondo grado. Nota MIUR AOODGEFID/ prot. N. 3504 del
31.03.2017
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti
per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio
nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in
quelle periferiche”. ASSE I-Istruzione –Fondo Sociale Europeo (FSE) Avviso MIUR
AOODGEFID/prot.n. 10862 del 16/09/2016.
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020. Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il
supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Sotto Azione 10.2.5 Azioni volte allo
sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione e cultura
d’Impresa. Avviso pubblico per potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico,
paesaggistico. Scuole di I ciclo e di II ciclo. Nota MIUR AOODGEFID prot. N. 4427 del 02.05.2017
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014-2020. Sotto Azioni 10.1 e 10.3- Azione 10.1.1 e azione 10.3.1-sottoazioni
10.1.1° e 10.1.1B e sottoazione 10.3.1.A volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare
attenzione a quelle dell’integrazione ed accoglienza. Avviso pubblico per progetti di inclusione sociale
e integrazione. Scuole di I ciclo e di II ciclo. Nota MIUR AOODGEFID prot. N. 4294 del 27.04.2017
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PROGETTI CON ESPERTI ESTERNI
“SPORTELLO HELP - SI RIPETE…”
Percorsi di supporto del disagio adolescenziale e genitoriale attraverso una mano “amica”.
…Una mano amica per il personale scolastico
Dopo aver ascoltato per diversi anni la voce dei ragazzi dell’Istituto, i loro semplici e complicati problemi riguardanti l’amicizia, la scuola, la famiglia e difficoltà di ogni genere, si è deciso di continuare sulla stessa scia e riproporre un servizio che si sta via via consolidando nella cultura giovanile. I giovani stanno imparando a “chiedere aiuto” e avere a disposizione nella Scuola qualcuno che in modo professionale li possa ascoltare, supportare, seguire, indirizzare e consigliare, è estremamente importante. Ecco perché solo negli Istituti in cui il Dirigente Scolastico abbia un occhio più accorto ed un animo più sensibile, può essere istituito un servizio che operi per il benessere della persona e per il miglioramento dei rapporti tra tutti gli individui coinvolti nell’intero sistema scolastico. Parlare e discutere di tali argomenti, individuare le modalità comunicative più efficaci per evitare la trasmissione di messaggi distorti, offrire agli adolescenti gli strumenti più utili per essere in grado di “allontanarsi dalle droghe”, di vivere la propria sessualità con maggiore responsabilità, la propria affettività nella maniera più serena e consapevole possibile, imparare a gestire i conflitti nel gruppo di pari e nella famiglia, acquisire maggiore consapevolezza sulla propriaidentità, sono gli scopi che hanno originato l’idea di un’attività continuativa e costante di informazione e consulenza. L’orgoglio di essere stati “pionieri” in questo settore è uno dei motivi su cui occorre far leva per continuare a coinvolgere, sempre di più, docenti, genitori e alunni nell’intero processo. Quest’anno il
GIOCOSPORT
per la scuola Primaria
e
Giochi della gioventù
per la SS1°G
Giochi sportivi studenteschi
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nostro impegno si concretizza con un incontro aperto a genitori e docenti sulla settimana del “benessere psicologico” grazie all’intervento di una esperta psicologa e psicoterapeuta. Si ripresentano, come ogni anno, attività di consulenza individuale relativa ai temi maggiormente trattati nell’età adolescenziale: droghe, sessualità, affettività, relazioni interpersonali, costruzione della propria identità, aggressività etc.. mediante un Centro di Ascolto. Si ripresenta altresì, dopo le partecipazioni attive degli anni precedenti, il momento di incontro gruppale per gli adolescenti in cui, attraverso Giochi Dinamici guidati, si possa far emergere dinamiche irrisolte o semplicemente sviluppare la motivazione al confronto e la possibilità di chiedere aiuto.Tale Centro di Ascolto sarà un valido supporto anche per i genitori e insegnanti che quotidianamente si ritrovano a vivere in prima persona i disagi adolescenziali fornendo loro un valido sostegno finalizzato al miglioramento ed eventuale risoluzione di tali disagi. Quest’anno verranno organizzati degli incontri di gruppo che avranno come destinatari i genitori e il loro “difficile mestiere”. Tali incontri saranno tenuti da una psicologa che farà da supervisore e orienterà i genitori verso un confronto, un dialogo nonché soluzioni propositive. Tutto potrà confluire verso lo Sportello Help attraverso eventuali richieste di aiuto da parte dei genitori. Su richiesta e fissando un appuntamento, lo spazio di ascolto, supporto e consulenza sarà messo anche a disposizione degli insegnanti e dei genitori degli alunni della Scuola Elementare, per fornire un supporto ad eventuali difficoltà riscontrate nei rapporti quotidiani con i bambini. L’attività progettuale seguirà la metodologia tipica del lavoro “per progetti”: ad ogni singola azione seguirà un momento di controllo e successivo riadattamento agli obiettivi con la possibilità di incontri mensili con i docenti e la produzione di una relazione a conclusione di ogni mese di attività. Il Centro di Ascolto si baserà su principi di counseling escludendo interventi di altra natura.
“SMONTIAMO IL BULLO” Osservatorio sul Bullismo
L’Osservatorio nasce dalla richiesta del Collegio dei docenti di creare percorsi di sensibilizzazione tra i vari protagonisti della scuola e trovare modalità di intervento atte a prevenire il fenomeno del bullismo, attivando piani di intervento individualizzati e monitorando il fenomeno, così come è già accaduto negli anni precedenti. Si intende educare gli alunni ad un rapporto corretto e consapevole con gli altri, stimolandoli ad assumere iniziative concrete e comportamenti responsabili. A tal fine sarà aperto uno sportello “SOS Bullismo” presso il quale alunni, docenti e genitori si
potranno recare previo appuntamento per parlare dei casi di disagio-prepotenza. Lo stesso spazio di
ascolto sarà altresì dedicato all’ascolto di qualunque altro tipo di disagio (disturbi di comportamento,
di relazione, alimentari, disagi socio affettivi, dipendenze etc).
Il Centro di Ascolto “SOS Bullismo” si baserà sui principi del counseling escludendo interventi di
psicoterapia.
CYBERBULLING…..
Progetti e seminari in collaborazione con la polizia postale
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VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Il piano triennale dell’offerta formativa è arricchito con una serie di ulteriori attività che favoriscono la conoscenza del proprio paese e che garantiscono un’apertura all’esterno
più vasta rispetto al territorio di appartenenza. Tali attività integrano quelle normali curricolari e contribuiscono all’accrescimento culturale dell’alunno nonché allo sviluppo e alla formazione della sua personalità. Esse si svolgono attraverso:
uscite didattiche sul territorio che saranno effettuate in orario scolastico
visite guidate della durata di un giorno viaggi di istruzione della durata di più giorni
Destinatari delle iniziative di cui sopra saranno tutti gli alunni regolarmente iscritti presso questa istituzione scolastica. L’esperienza dell’uscita didattica e/o del viaggio consente agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti culturali, sociali, ambientali, storici artistici promuovendo nel contempo processi di socializzazione e di autonomia. Le uscite didattiche, nonché le visite guidate e i viaggi di istruzione, vanno proposti a livello di programmazione e intesi come percorsi didattici. Tali iniziative devono essere funzionali agli obiettivi educativi, didattici e culturali della Scuola perché fanno parte integrante della sua progettazione educativa, didattica e formativa. Pertanto, la partecipazione degli alunni dovrà essere la più ampia possibile poiché l’uscita, la visita o il viaggio, conservi la sua valenza formativa. Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto dell’uscita o del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. Il prospetto dettagliato delle uscite didattiche, delle visite guidate, dei viaggi di istruzione e il
relativo regolamento per il corrente anno scolastico sono riportati in allegato al PTOF.(Allegati
nn.16 e 17).
100
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.6
Progettazione organizzativa e
gestionale
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Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Premessa
Il disegno riformatore della Legge 107/2015, art. 56 -58-59-60-61-62, chiede a ciascuna istituzione scolastica una messa a sistema di nuovi modi di agire e nuove strategie didattiche “al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale”. Con il D. M. n. 581 del 27/10/2015 viene adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione attraverso l’introduzione di nuove tecnologie nelle scuole, la diffusione di un’idea di apprendimento permanente (life-long learning) e la concezione di scuola da luogo fisico a spazio di apprendimento virtuale. La nostra scuola, nell’ambito della settimana dell’Ora del Codice, ha previsto in via sperimentale azioni
di coding, previa formazione dei docenti , per avvicinare i giovani alla programmazione di un software
e svilupparne il pensiero computazionale nonché allontanarli nello stesso tempo dal rischio di essere
vittima di episodi di cyberbullismo”. Come previsto dal Piano Nazionale Scuole Digitale (PNSD), a seguito della nota MIUR n. 17791 del
19/11/2015, la scuola individua la figura dell’animatore digitale tra gli insegnanti di ruolo “esperto” nel
settore del digitale con il compito di gestire attività di formazione interna, di coinvolgere la comunità
scolastica e di trovare soluzioni innovative per la didattica. Anche se il progetto ha una durata pluriennale di 5 anni con termine ultimo il 2020, la pianificazione
viene effettuata per tre anni in relazione al PTOF per il triennio 2015-2018 con le seguenti finalità ed
obiettivi:
Finalità Il piano ha come finalità principale quella di sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) al fine di migliorare l’organizzazione e gli ambienti di apprendimento della scuola e di innalzare le competenze digitali di docenti e alunni.
Obiettivi generali
• Miglioramento della qualità degli ambienti dedicati all’apprendimento per favorire la costruzione
delle competenze attraverso l’uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(ICT), diminuendo la distanza tra esperienza comune, cultura scientifica e cultura umanistica e
favorendo il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 e del Piano strategico per l’Agenda
Digitale Italiana. • Miglioramento dell’organizzazione della scuola attraverso servizi informatizzati di gestione delle
presenze degli alunni, registro elettronico, pagelle on-line, posta certificata, comunicazioni scuola – famiglia via sms o email.
• Innalzamento delle competenze digitali della popolazione finalizzato a garantire che il sistema di istruzione offra a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale da permettere l’accesso ad ulteriori apprendimenti per la durata della vita.
• Promuovere la realizzazione di Laboratori specialistici di settore che integrano Tecnologie della informazione e della comunicazione a principi scientifici di base e applicazioni tecnologiche.
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Modalità e linee metodologiche di intervento Il nostro Istituto si impegna a partecipare alle azioni previste dal «Piano Nazionale per la Scuola
Digitale» che riguardano i seguenti ambiti di azione previsti dal PSDN: • Gli strumenti (ACCESSI - SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO- IDENTITA’ DIGITALE
PER OGNI STUDENTE E DOCENTE- AMMINISTRAZIONE DIGITALE) • Competenze e contenuti (COMPETENZE DEGLI STUDENTI- DIGITALE, IMPRENDITORIALITA’ E
LAVORO -CONTENUTI DIGITALI) • Formazione e accompagnamento (FORMAZIONE DEL PERSONALE –ACCOMMPAGNAMENTO)
Verrà effettuata un’indagine sull’utilizzo delle nuove tecnologie nei vari plessi e sulla situazione dei
Laboratori esistenti che costituirà il punto di partenza per la pianificazione puntuale delle azioni
previste. Risorse umane, professionali, strumentali e strutturali
• Animatore digitale: Prof. Gianluigi Bove • Collaboratori della DS e commissione supporto tecnologico e resp.sito web • Responsabili di plesso dei vari ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo "Aldo Moro" • Individuazione di figure promotrici dell’utilizzo delle nuove tecnologie nei vari plessi • Dirigente scolastico: Dott.ssa Ione Renga • DSGA: Dott. Guglielmo Figurato • Personale ATA profilo assistente amministrativo/collaboratore scolastico • Laboratori multimediali dell’Istituto • Aule dell’Istituto Comprensivo • Uffici di Segreteria
Risorse finanziarie
Finanziamenti MIUR: PON – POR- “La Buona Scuola”
Finanziamenti per ogni scuola previsti dal PNSD.FIS
Monitoraggio del piano e modalità di rilevazione
Aumento del numero di plessi dell’Istituto completamente connessi in Rete.
Effettiva realizzazione degli interventi (tramite monitoraggio PON).
Numero di laboratori effettivamente potenziati.
Mappatura complessiva dei laboratori scolastici nei vari plessi.
Effettivo utilizzo del registro elettronico.
Numero di docenti formati.
Effettivo utilizzo dei laboratori.
Effettivo incremento della didattica digitale in classe con registrazione specifica delle attività; Risparmi di costo per la scuola.
Numero di studenti coinvolti da politiche attive di formazione sul digitale.
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Quantità e qualità dei servizi associati al profilo digitale dello studente.
Quantità e qualità servizi associati al profilo digitale del docente.
Copertura del servizio di digitalizzazione amministrativa della scuola.
Incremento nell’utilizzo di contenuti e piattaforme digitali per la didattica.
Autoproduzione di materiali didattici. Miglioramento nell’utilizzo delle dotazioni scolastiche.
Pubblicazione dei progetti costruiti dall’animatore digitale; efficacia delle progettualità.
Coinvolgimento del personale scolastico e di tutta la comunità. Risultati attesi
Innalzamento delle competenze digitali degli studenti e dei docenti. Miglioramento della didattica e del profitto degli studenti. Percorsi personalizzati per gli studenti (dall’insegnamento indifferenziato all’apprendimento
personalizzato, dalla scuola di massa alla scuola della persona). Incremento della Collaborazione tra i docenti per lo scambio di esperienze. Ruolo degli studenti più attivo e collaborativo al loro apprendimento e alla loro crescita. Creazione di un sistema che dia la giusta collocazione all’autonomia scolastica e che sia
basato sul concetto di rete: collaborativa, paritetica e partecipata. Gli studenti matureranno non semplici conoscenze, ma competenze. Impareranno, non un
sapere astratto e teorico ma un sapere concreto, un saper fare. Miglioramento dell’organizzazione della scuola e del sistema scolastico nel suo complesso.
Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo
le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
Piano della formazione e aggiornamento del
personale in servizio
PREMESSA La formazione e l’aggiornamento rappresentano elementi costitutivi della dimensione culturale ed elementi qualitativi della prestazione professionale, oltre che un diritto del personale docente e ATA. La formazione personale deriva dalla libera iniziativa del personale, come previsto dall’art. 62 comma 5 del CCNL integrativo, ma anche da una responsabilità dell’amministrazione che mira a creare un processo sistematico e progressivo di consolidamento ed aggiornamento delle competenze professionali e didattiche più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento dei giovani. Lo sviluppo professionale
permette di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’azione educativo didattica dell’istituzione scolastica
104
costituisce, anche, uno strumento strategico per il miglioramento dell’organizzazione e dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, oltre che sostegno agli obiettivi di cambiamento.
L’amministrazione scolastica è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che favoriscano le iniziative formative, che fanno ricorso sia alla formazione on line e all’autoformazione, sia ai rapporti sinergici con le altre scuole del territorio. L’attività di aggiornamento e formazione per il personale A.T.A. risulta essere funzionale all’attuazione dell’autonomia ed alla crescita professionale, nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione.
La programmazione dell’attività formativa dei docenti deve essere coerente con i bisogni rilevati, affinché produca un’effettiva ed efficace ricaduta per una prassi didattica e, pertanto, va elaborata considerando:
la presenza di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali
la necessità di implementare strategie educative per migliorare le competenze di base degli alunni
La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell'offerta formativa (riferito agli anni scolastici 2016-17, 2017-18, 20 18-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al DPR 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. In base ai commi 121-125 della L. 107/15 la formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. Lo sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e di tutti gli operatori scolastici
è una responsabilità pubblica prioritaria ed in questa visione si inserisce l'incremento di
fondi destinati alla formazione, sia in forma di carta elettronica per i singoli docenti (v.
DPCM 23 settembre 2015), sia come risorse per l'organizzazione delle attività formative
(art. l, comma l25 della legge l 07 cit.).
Mentre con la prima modalità si intende riconoscere ed incentivare la libera iniziativa dei
docenti, da ricondurre comunque ad una dimensione professionale utile ad arricchire le
competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell'insegnamento, con la seconda si vogliono
porre le istituzioni pubbliche (MIUR, USR, scuole e loro reti) nella condizione di progettare
e attuare azioni pertinenti ed utili ai vari livelli del sistema educativo.
Il 3 Ottobre 2016 è stato presentato dal MIUR il Piano Nazionale per la formazione degli
insegnanti 2016-2019, che si propone l’obiettivo di “armonizzare le azioni formative” su tre livelli:
quello nazionale, con la definizione degli indirizzi strategici e delle regole di funzionamento, quello
delle istituzioni scolastiche, nell’ottica del miglioramento stabilito nell’ambito della propria autonomia,
e quello del singolo docente, finalizzato allo sviluppo professionale continuo. Nello specifico, il MIUR
assume la regia nazionale della formazione: stabilisce le priorità, ripartisce le risorse, monitora i risultati
delle attività, sviluppa accordi nazionali con partner della formazione. Le scuole, sulla base delle
esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso i Piani individuali di formazione,
progetteranno e organizzeranno, anche in reti di scuole, la formazione del personale. Ogni docente
avrà un portfolio digitale che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche, certificazioni, attività di
ricerca e pubblicazioni, storia formativa.
FINALITÀ E OBIETTIVI Tenuto conto delle 9 PRIORITÀ TEMATICHE NAZIONALI PER LA FORMAZIONE definite nel Piano Nazionale per la formazione degli insegnanti 2016-2019:
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Lingue straniere
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Scuola e lavoro
Autonomia didattica e organizzativa
Valutazione e miglioramento
Didattica per competenze e innovazione metodologica
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
Inclusione e disabilità
FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE
IL PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI dell’I.C. A. Moro di Maddaloni si
pone in una prospettiva di coerenza con il proprio progetto didattico, esplicitato nel PTOF, scaturendo:
dall'analisi dei bisogni degli insegnanti,
dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto , evidenziate dall'autovalutazione d'istituto
(RAV);
dal piano di miglioramento (PDM);
Esso intende promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione tra le diverse componenti e di arricchimento della cultura e della professionalità dei singoli docenti, mirando a :
consolidare e potenziare le competenze metodologiche e didattiche con riferimento al Curricolo verticale per
competenze, alla valutazione per competenze ed alla certificazione delle competenze; consolidare e potenziare il repertorio di metodologie innovative (laboratori , workshop, ricerca-azione ,peer
review , comunità di pratiche , social networking , mappatura delle competenze); ampliare abilità e conoscenze digitali rapportate alla didattica e alla dematerializzazione degli atti; ampliare abilità e conoscenze in relazione alle problematiche della disabilità e dell’inclusione ampliare abilità e conoscenze in relazione all’insegnamento della musica in chiave laboratoriale;
DESTINATARI
La previsione di massima - pluriennale - delle azioni formative si svolgeranno , anche in
forme differenziate, soprattutto con riferimento a :
docenti neo-assunti con impegno a far "crescere" l 'attenzione ai processi interni di accoglienza e
prima professionalizzazione
gruppi di miglioramento impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica
nel quadro delle azioni definite nel PNSD
consigli di classe, team docenti , personale comunque coinvolto nei processi di inclusione
e integrazione
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative , prefigurate dall 'istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge l 07/2015
figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza , prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008.
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STRUTTURAZIONE
Il Piano triennale si compone di UNITÀ FORMATIVE che devono indicare la struttura di massima del percorso formativo, nel
quale sono comprese non solo le:
- ATTIVITÀ IN PRESENZA,
ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali, quali:
- FORMAZIONE A DISTANZA,
- RICERCA/AZIONE, LABORATORIO, SPERIMENTAZIONE
- LAVORO IN RETE
- APPROFONDIMENTO PERSONALE E COLLEGIALE
- DOCUMENTAZIONE, PRODUZIONE, DIFFUSIONE MATERIALI
- VERIFICA/VALUTAZIONE
Nello specifico, saranno riconosciute come Unità Formative le partecipazioni a iniziative promosse:
direttamente dalla scuola
dall’Amministrazione
quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti
con il Piano di formazione deliberato dal Collegio Docenti
dalle reti di scuole
Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si precisa che l’elaborazione del presente piano avviene in funzione di una dimensione d i Rete di scuole, nella sua configurazione di comunità territoriale o di scopo, che consente di ampliare
gli stimoli culturali, di scambiare soluzioni di successo, di realizzare iniziative mirate a specifici bisogni o tipologie di docenti e di condividere azioni di sistema, per massimizzare l 'efficacia degli interventi formativi.
Le iniziative di formazione saranno sostenute da diverse potenziali fonti di finanziamento: le risorse a valere sulla
legge l07, le risorse PON - FSE e altri finanziamenti MIUR, come quelli previsti dalla ex-legge 440.
Nella prospettiva della programmazione triennale, si intende valorizzare anche il ruolo delle associazioni professionali e disciplinari dei docenti, la collaborazione con il sistema universitario, il contributo di enti locali, fondazioni, istituti di ricerca, l 'apporto di soggetti qualificati e accreditati, pubblici e privati e delle relazione sindacali
sviluppate così come previsto dalla normativa vigente
107
Tutto quanto premesso, VISTE le priorità individuate nel PDM: VISTE le Azioni di miglioramento declinate nel PDM VISTO il PTOF
per il corrente anno scolastico, l’UNITA’ FORMATIVA del Piano si articolerà in:
Corsi di formazione organizzati da MIUR, USR per rispondere ad esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;
Corsi proposti da MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obietti sopra enunciati;
Corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
Interventi formativi, sia in autoaggiornamento, sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal PTOF in base alle priorità desunte dal RAV ed esplicitate nel PDM;
Corsi sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni a scuola. Interventi formativi previsti per
l’attuazione del decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nelle scuole e specificatamente:
- Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla scorta del Documento di Valutazione dei Rischi;
- Aggiornamento e formazione delle competenze del personale in materia di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi;
- Interventi formativi connessi con l’adozione del D.P.S. in attuazione delle misure minime di sicurezza previste dal D.Lvo n. 81/2008.;
La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente, per l’a.s. 2017/18, dovrà certificare è di almeno 20 ore di formazione annuale, per un’unità formativa.
Nel dettaglio:
Anno scolastico Attività formativa Personale coinvolto
Priorità strategica Unità formativa Organizzazione
2017/2018 Sicurezza
2 h
Tutto il
personale
d’Istituto,
docenti e ATA
Formazione
obbligatoria, art.
20, comma 2, lett.
h D. Lgs. n.
81/2008
Aggiornamento In sede
108
2017/2018 Sicurezza
Circa 5 persone Corso di
Formazione e
Aggiornamento per
Addetti al Primo
Soccorso e Preposti
Formazione ed
aggiornamento
Scuola Polo ITI
Giordani di Caserta
2017/2018 Didattica per
competenze e
innovazione
metodologica
25 ore, di cui 12
frontali, 6 di gruppo
e 7 online
Circa 30
docenti
Unità di
apprendimento –
compiti di realtà –
metodologia attive
Progettare e valutare
per competenze
Polo formazione
Ambito CE 7
2017/2018 Inclusione e
disabilità
25 ore, di cui 12
frontali, 6 di gruppo
e 7 online
Circa 30
Docenti
Promozione di
apprendimenti
significativi
anche per
promuovere
l’inclusione
Inclusione
Polo formazione
Ambito CE 7
2017/2018 Inclusione e
disabilità
Dlgs. 66/2017
Circa 10 docenti Conoscenza
delle novità
legislative
Inclusione Accordo di rete di
scopo tra e scuole
dell’ambito 7 per la
formazione in
attuazione dell’art.1
comma 71 della
l.107/2015
2017/2018 Inclusione e
disabilità
20 h
Tutto il collegio Promozione di
Strumenti,
procedure e
modelli
operativi per una
Didattica
Inclusiva
Inclusione Formazione
specifica in sede
2017/2018 Competenze di
Lingua Straniera
(inglese) e
metodologia
CLIL
25 ore, di cui 12
frontali, 6 di gruppo
e 7 online
Circa 20
Docenti
valorizzazione
delle risorse
umane
lingue straniere e
metodologia CLIL
Polo formazione
Ambito CE 7
2017/2018 DNL in lingua
straniera-
Metodologia CLIL/
EMILE
Circa 5 docenti
Promozione di
metodologie
didattiche
innovative per far
sviluppare
competenze di
cittadinanza
lingue straniere e
metodologia CLIL/
EMILE
Accordo di rete di
scopo tra e scuole
dell’ambito 7 per la
formazione in
attuazione dell’art.1
comma 71 della
l.107/2015
109
2017/2018 Corso di inglese per
la certificazione
esterna in
convenzione con
l’Orientale di
Napoli
Circa 10
docenti
valorizzazione
delle risorse
umane
Lingue straniere Autofinanziato dai
docenti
2017/2018 Valutazione e
miglioramento
Circa 20 docenti
Innovazione e
miglioramento
Dalla
Progettazione del
curricolo
verticale ai
processi di
valutazione
Polo formazione
Ambito CE 7
2017/2018 Valutazione
Dlgs 62/2017
Tutto il collegio
Valutazione nel
Primo Ciclo
Studio delle novità
normative in tema di
valutazione degli
apprendimenti, del
comportamento e
dell’esame conclusivo
del primo ciclo, novità
Prove INVALSI
Presso l’istituzione
scolastica
2017/2018 Valutazione
Dlgs 62/2017
Circa 20 persone Valutazione nel
Primo Ciclo Studio delle novità
normative in tema di
valutazione degli
apprendimenti, del
comportamento e
dell’esame conclusivo
del primo ciclo, novità
Prove INVALSI
Accordo di rete di
scopo tra e scuole
dell’ambito 7 per la
formazione in
attuazione dell’art.1
comma 71 della
l.107/2015
2017/2018 Competenze di
cittadinanza
20 ore
Circa 30
docenti
Promozione di
metodologie per
la costruzione di
percorsi
incentrati sulle
competenze di
cittadinanza
Progettazione di
percorsi per lo
sviluppo delle
competenze di
cittadinanza
Piattaforma
Moodle di
Legambiente
2017/2018 Didattica digitale Circa 15
docenti
Promozione di
metodologie
didattiche
innovative
incentrate su l’uso
delle nuove
tecnologie
Didattica digitale
e multimedialità
Accordo di rete di
scopo tra e scuole
dell’ambito 7 per la
formazione in
attuazione dell’art.1
comma 71 della
l.107/2015
TEMPI DI REALIZZAZIONE
110
Il cronoprogramma di ciascuna attività sarà oggetto di ulteriore comunicazione in relazione alle disponibilità e agli accordi da fissarsi con relatori ed esperti.
COORDINAMENTO DEL PIANO Il coordinamento delle attività di formazione è affidato al DS coadiuvato dalle FF.SS. Quest’ultime avranno cura di collaborare con i direttori di corso affinché vengano definite e organizzate le attività formative (relazioni, lavori di gruppo, laboratorio, data dell'incontro e articolazione oraria, ecc.) sulla base degli obiettivi e del programma deliberati dal Collegio e siano pubblicizzati i programmi predisposti, completi di tutte le indicazioni utili e dei criteri di selezione dei partecipanti, al personale interno e alle eventuali altre scuole interessate perché in rete per la formazione, siano acquisite le istanze di partecipazione e predisposti gli elenchi per le successive firme di presenza.
5. Documentazione e valutazione dei risultati della formazione e della ricaduta nell’attività curriculare
Per ogni iniziativa di cui ai punti b e c: 1. sarà cura del direttore del corso provvedere alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione; 2. i docenti partecipanti sono tenuti a presentare al collegio eventuali documentazioni e materiali prodotti e a dare conto
delle innovazioni metodologiche introdotte nella didattica curriculare in conseguenza del processo formativo realizzato.
3. sarà valutata l’efficacia attraverso la somministrazione di questionari ai partecipanti. Il presente piano è suscettibile di modifiche e/o di integrazione a seguito di eventuali esigenze e bisogni deliberate dal collegio dei docenti.
FORMAZIONE PERSONALE ATA
La formazione del personale ATA rappresenta una leva strategica per garantire più elevati standard qualitativi all’interno de i sistemi scolastici e formativi. Il MIUR, nella Nota 40587 del 22-12-2016 afferma esplicitamente che “la formazione del personale ATA diventa una risorsa fondamentale per una piena attuazione dell’autonomia scolastica, per il miglioramento dei processi organizzativi e didattici, nonché per l’effettiva innovazione dell’intero Sistema Istruzione”. Soprattutto a seguito dell’introduzione di nuove norme (come la legge 107/2015), si richiede al Personale ATA una preparazione sempre più specialistica, nonché un aggiornamento costante sulle nuove tecnologie. Per l’a.s. 2017/2018, il piano di formazione per il Personale ATA mira a garantire l’acquisizione di competenze per
contribuire:
ad un’organizzazione della scuola orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico
all’integrazione e al miglior utilizzo delle strutture
all’introduzione delle tecnologie innovative
al dialogo con il contesto territoriale
Le attività formative del piano saranno incentrate sulle seguenti tematiche:
Il presente piano è suscettibile di modifiche e/o di integrazione a seguito di eventuali esigenze e
bisogni deliberate dal collegio dei docenti. (Allegato n.18)
Formazione obbligatoria, art. 20, comma 2, lett. h D. Lgs. n. 81/2008
Formazione e Aggiornamento per Addetti al Primo Soccorso e Antincendio
Segreteria digitale –dematerializzazione- gestione del sito
Procedimenti amministrativi
La privacy
Codice degli appalti
Correttezza nei rapporti con il pubblico: il collaboratore scolastico e le famiglie
111
Il Tirocinio Formativo Attivo
Il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 ha stabilito un nuovo percorso per
la formazione iniziale del personale docente: il Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Il TFA è un corso di
preparazione all'insegnamento di durata annuale istituito dalle università che attribuisce, all'esito di un
esame finale, il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso previste dal D.M.
n. 39/1998. Tra le attività di formazione è prevista quella del Tirocinio obbligatorio presso un’istituzione
scolastica. Il nostro Istituto collabora con le Istituzioni Universitarie per la costruzione di una
professionalità docente che integri competenze teoriche ed operative e che, nel contempo, sia capace
di rimodellarsi di fronte alla trasformazione della domanda di formazione. In questa prospettiva l’attività
di tirocinio del nostro Istituto si configura come “pratica riflessiva di apprendimento dall’esperienza”,
consentendo il necessario feedback tra concreta esperienza nella scuola e formazione teorica del
tirocinante.
L’esperienza di tirocinio deve consentire al docente in formazione di avere una conoscenza quanto più
completa della professione docente, in modo che possa coglierne la complessità: deve consentire una visione articolata dei compiti che il docente svolge all’interno del sistema scuola e dell’ambiente classe.
L’attività di formazione riguarderà, quindi, non solo la formazione in classe ma includerà tutte quelle attività che il docente normalmente svolge nel sistema scolastico: progettazione, programmazione,
attività dipartimentale, correzione dei compiti, preparazione delle lezioni, utilizzo dei laboratori,
organizzazioni uscite, Consigli di classe, Consiglio di Istituto, GLH, ad esclusione di quelle attività in cui non è prevista la presenza di estranei per problemi di privacy. L’Istituto designerà i tutor dei tirocinanti che hanno il compito di coordinare l’attività del docente in
formazione in modo che questi possa:
acquisire informazioni e documentazione sull’attività della scuola; osservare e riflettere su quanto avviene in classe, nelle attività collegiali e in altri contesti
dell'attività scolastica; progettare e svolgere interventi didattici in collaborazione con l’insegnante accogliente; progettare e realizzare in classe un percorso didattico relativo al programma della classe di
abilitazione, concordando tempi e modalità di realizzazione con il docente accogliente; svolgere una parte delle attività sopra menzionate coinvolgendo, progettando attività per
soggetti disabili o con disturbi specifici dell’apprendimento; individuare strategie per rendere più efficace la didattica.
I docenti accoglienti del nostro Istituto si impegnano a favorire la crescita professionale dei docenti in
formazione in collaborazione con l’Università di riferimento. Il lavoro dei docenti è articolato in
dipartimenti disciplinari che curano la progettazione comune in base alle indicazioni nazionali, la scelta
dei libri di testo, la produzione delle griglie di valutazione, la preparazione delle prove di simulazione per l’esame di Stato e l’organizzazione di attività di approfondimento. I dipartimenti disciplinari sono
il luogo in cui viene sviluppata la riflessione metodologico didattica e la progettualità per l’arricchimento dell’offerta formativa; sono luogo di confronto, costruzione e condivisione delle esperienze. Si riporta il
TFA in allegato al PTOF. ( Allegato n.19)
Attuazione della trasparenza
Il principio giuridico della trasparenza è stato oggetto di una rilevante evoluzione nel corso degli ultimi
vent’anni, che ha seguito di pari passo l’evoluzione della Pubblica Amministrazione italiana e delle
norme che la regolano. Il profondo processo innovativo è stato completato con la pubblicazione nella
112
Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2013 il del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 in materia di “Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione”. L'obiettivo perseguito con
l'approvazione del decreto è quello di rafforzare lo strumento della trasparenza, che rappresenta una
misura fondamentale per la prevenzione della corruzione, e riordinare in un unico corpo normativo le
numerose disposizioni vigenti in materia di obblighi di trasparenza e pubblicità a carico delle pubbliche
amministrazioni standardizzando le modalità attuative della pubblicazione. L'attuazione della
trasparenza rappresenta inoltre un'opportunità per i dirigenti e i funzionari pubblici in quanto consente
di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando per tal via la fiducia dei cittadini
nell'amministrazione. Il consiglio di istituto ha approvato il Programma Triennale per la Trasparenza e
l’integrità (PTTI). Al fine di favorire la corretta applicazione della più recente disciplina in materia di
semplificazione e la completa decertificazione nei rapporti tra P.A. e cittadini, si riporta il PTTI in
allegato al PTOF.(Allegato n.20)
La privacy a scuola
L’attuazione della trasparenza deve essere in ogni caso contemperata con l'interesse costituzionalmente protetto della tutela della riservatezza. Negli anni il Garante della privacy è più volte intervenuto sulle questioni della privacy legata al mondo scolastico. Compito dell'Autorità Garante è tutelare i diritti e le libertà fondamentali (con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale, e al diritto alla protezione dei dati personali), e contribuire a declinare con equilibrio il rapporto attuazione del principio di trasparenza e tutela della riservatezza in funzione di garanzia. Sono dieci le nuove Linee guida sulla trasparenza: dall'uso dei cellulari e dei tablet ai temi d'italiano; dalla registrazione audiovisiva di gite e recite alle graduatorie per le mense; dalle telecamere di sicurezza nei corridoi alla pagella elettronica. I chiarimenti e le indicazioni, basate sulle norme di legge vigenti, sono contenute in un opuscolo “La privacy a scuola”, allegato al PTOF, che possono rappresentare un pratico aiuto per sgomberare il campo da dubbi e interpretazioni soggettive, nella gestione delle varie attività a scuola. La guida intende offrire un primo contributo a presidi, insegnanti, operatori scolastici, ma anche a genitori e studenti, per approfondire i temi legati alla privacy.
113
Fabbisogno organico
ORGANICO DELL’AUTONOMIA TRIENNIO 2016/2019
Con riferimento alle attività previste dalle sezioni n. 2 (Piano di miglioramento) e n. 3 (Curricolo) e in
attuazione di quanto prescritto dal comma 5 della Legge 107/2015 che recita che “l’organico
dell’autonomia è funzionale alle esigenze didattiche organizzative progettuali delle istituzioni
scolastiche come emergono dal piano triennale dell’offerta formativa”, di seguito si elenca il fabbisogno
di personale necessario alla scuola nel triennio per la realizzazione delle attività di POTENZIAMENTO previsto dal PDM, in raccordo con il curricolo e con l’extracurricolo e realizzate secondo il Piano del
curricolo potenziato allegato. (Allegato n.21)
A. POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio
Motivazione:
Posto comune
Posto
di sostegno
SCUOLA
a.s. 2016-17: n. 24 2 Posti comuni per l’attivazione di n 12 sezioni
DELL’INFAN a.s. 2017-18: n. 24 2
ZIA a.s. 2018-19: n. 24 2
SCUOLA
a.s. 2016-17: n. 36 di cui 2
12 39 classi di posto comune non aumentabili per
specialisti L2 mancanza di aule
PRIMARIA 12 posti di sostegno
a.s. 2017-18: n. 36 12 “
a.s. 2018-19: n. 38 12 Per scorrimento si formerà una classe in più al
plesso Pertini
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
Classe di concorso/sosteg a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione:
no 20 classi
21 classi
21 classi
20 classi di SS1g che nel successivo biennio per
scorrimento saranno 21 come da schema..
Si auspica nel triennio una classe di strumento musicale
considerato i numerosi alunni che ne hanno fatto
11 + 2 h
11 +12 h
11 + 12 h
richiesta negli anni precedenti
A043
A059 6 + 12 h 7 7
A345 3 + 6 h 3 + 9 h 3 + 9 h
114
A245 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h
A028 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h
A033 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h
A030 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h
A032 2 + 4 h 2 + 6 h 2 + 6 h Aj77 2 h 4 h 6 h
Ak77 2 h 4 h 6 h
Ah77 2 h 4 h 6 h
Ab77 2 h 4 h 6 h AD00 10 10 10 Per i posti di sostegno non sono state considerate le ore
in deroga in quanto assegnate sulla base della gravità e
della tipologia di disabilità
Totale 42 + 12 h 43 + 15 h 44 + 9 h Religione 1 + 2 h 1 + 3 h 1 + 3 h
B. POSTI DI POTENZIAMENTO PER IL TRIENNIO
SCUOLA PRIMARIA
. Nesso
Area di Fabbisogno con il
miglioramen Di risorse Attività Competenza Organizzazione Monte ore comma 7 Destinatari to professionali Di delle attività destinato della
Da cittadinanza l.107/201
potenziare 5
CU
RR
IC
OL
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PR
OG
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TA
ZIO
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IN
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ZA
EC
OST
I
TU
ZIO
N
E
n. 4 risorse A345 e 1 unità di Competenze 1) Supporto classi N. 12 ORE PER Comma 7 A. Alunni
scuola EEEE: in lingua con alunni con RISORSA (TOT, 22 selezionati per i primaria con straniera BES ORE lettere recupero per il spec in lingua 1) Diffuso uso di 2) Gruppi di classi SETTIMANALI) a – b – i superamento
inglese e strategie innovative Competenze parallele articolati PER IL – e – p-q delle
francese digitali in modalità peer to POTENZIAMENT insufficienze e
+1 risorsa per 2) Supporto alle peer e cooperative O per il
strategie classi con alunni bes Competenze learning N.10 ORE
miglioramento di sviluppo sociali e 3)Funzione del target della lingua 3) Supporto ai civiche docente mentore e SETTIMANALI previsto di inglese e docenti di lingua facilitatore nei CADAUNO PER miglioramento francese sin straniera circle time per SOSTITUZIONI
dalla scuola l’inclusione (vedi DOCENTI B. Gruppi di dell’infanziaa 4) Aumento delle PDM) ASSENTI alunni
nnualità ore di lingua per la 4) Corsi di (ANCHE IN PLESSI individuati
TUTTI I certificazione recupero DIVERSI DA come eccellenti DOCENTI esterna del QCRE pomeridiano QUELLO IN CUI SI per il
CON 5) Attività di EFFETTUAIL conseguimento
OTTIME rinforzo a gruppi POTENZIAMENTO delle
COMPETEN di alunni per il ) certificazioni
ZE miglioramento LE RESTANTI ORE
esterne delle DIGITALI degli esiti lingue straniere 6) Attività CERTIFICAZION n. 1 risorsa extracurriculari I ESTERNE DI C. Gruppi misti A345 per la INGLESE per la diffusione da utilizzare certificazione (FRANCESE O di attività mirate
nella scuola esterne SPAGNOLO) all’inclusione primaria CON ATTIVITA’
EXTRACURICUL
ARE PER GLI
STUDENTI
115
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Nesso con
Area di Fabbisogno il comma
miglioramen Di risorse Attività Competenza Organizzazione delle Monte ore 7 della Destinatari
to professionali Di cittadinanza attività destinato l.107/2015
Da
potenziare
n. 2 risorse 1.POTENZIAM A.COMPETEN Articolazione 6 ore per Comma 7 Alunni scuola A043 ENTO DI ZA IN flessibile dell’orario di risorsa A043 Lettere SS I G
ITALIANO E MADRELINGU lezioni e articolazione SOSTITUZIO a – b – i – selezionati n. 2 risorse MATEMATICA A flessibile delle classi NE 2 COLL. e per i recupero
C U R R I C O L O – P R O G E T T A Z I O N E - V A L U T A Z I O N E A M B I E N T E D I A P P R E N D I M E N T O I M P L E M E N T Z I O N E D E L L E C O M P E T E N Z E D I C I T T A D I N A N Z A E C O S T I T U Z I O N E
A059 B.COMPENTE parallele nella scuola 12 +18 H PER per il
2.ATTIVITA’ NZE LOGICO- secondaria di I grado. POTENZIAM superamento n° 3 docenti CONNESSE SCIENTIFICHE ENTO delle
di A345 ALLE C. Co-presenza in classe SUPERAME insufficienze PRIORITA’ COMPETENZE per l’articolazione NTO GAP e per il
INDIVIDUATE DI della classe in gruppi PROVE migliorament
NEL RAV CITTADINANZ di livello INVALSI E o del target A E IMPLEMENT previsto di COSTITUZION Attività di peer to peer AZIONE migliorament E con funzione di DELLE o
docente mentore COMPETENZ E DI B. Gruppi di Cooperative learning CITTADINA alunni con gruppi di livello NZA E individuati misto. COSTITUZIO come Circle time NE eccellenti per 2 DOCENTI il
A059 conseguiment DI CUI 12 o delle
SOSTITUZIO certificazioni NE 1 esterne delle
COLLAB. Le lingue rrestanti ore straniere per
potenziamento C. Gruppi
delle misti per la competenze di diffusione di matematica e attività mirate supporto all’inclusione animatore
digitale
3 docenti A0346 per
potenz. E implementazio
ne inglese francese
spagnolo con progetti CLIL
-EMILE . .
116
SINTESI
ORGANICO DEL POTENZIAMENTO –
IN AGGIUNTA ALL’ORGANICO dei posti comuni e di sostegno
Risorsa Numero Motivazione
Professionale Risorse di scuola primaria con specializzazione in inglese e titoli e peculiarità funzionali
EEEE: 5 all’inclusione e all’utilizzo di strategie inclusive (esperte di tecniche del peer to peer
– cooperative learning – circle time - gestione della token economy, della mixed
ability classroom, esperti in certificazioni di lingua inglese Cambridge, spagnolo
Cervantes)
A345 3 (Specialiste in inglese/francese/spagnolo) – parzialmente utilizzate per sostituzione
docenti staff e parzialmente per attività di certificazione esterna con corsi
pomeridiani di inglese, francese e spagnolo e corsi di recupero per gruppi di livello
da classi parallele per il miglioramento degli esiti A043 2 Superamento del gap con scuole con lo stesso escs nelle prove invalsi
Miglioramento degli esiti con impiego flessibile dei gruppi classe e attività didattiche
come da progetti PDM A059 2 SUPPORTO animatore digitale
Miglioramento degli esiti con impiego flessibile dei gruppi classe e attività didattiche
come da progetti PDM
Superamento del gap con scuole con lo stesso escs nelle prove invalsi TOTALE 5+ 7
N. 12 complessivo di risorse richieste PER L’ORGANICO DEL POTENZIAMENTO Totale risorse richieste per la realizzazione del PDM e dell’offerta formativa come prevista dal PTOF:
DI CUI o 5 PER LA PRIMARIA o 7 PER LA SS1°
In assenza di necessità di sostituzione, LE RISORSE vengono utilizzate per intensificare laboratori
di potenziamento. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO vengono richieste dal PTOF n. 6 risorse settimanali così
ripartite:
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ORE PER SOSTITUIRE DOCENTI CON PARTICOLARI INCARICHI
12+6
C. POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DEI LIMITI E DEI
PARAMETRI COME RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 LEGGE 107/2015.
Tipologia Numero
Assistente amministrativo 6
Collaboratore scolastico 20
117
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
Progetti per la valorizzazione degli spazi e degli ambienti di apprendimento
Il raggiungimento dei target di miglioramento previsti nel PDM saranno possibili anche nella misura in cui la scuola sarà in grado di implementare le dotazioni tecnologiche dell’istituto, sia attraverso il fundraising (fondi da privati, donazioni, sponsorizzazioni) sia attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali e comunitarie, con apposite progettazioni, già peraltro avviate dalla scuola con i FESR 2014/2020. Nello specifico la scuola ha inoltrato le progettazioni per i seguenti avvisi:
• Azione 10.8.1.A Dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali. Sottoazione 10.8.1.A1 - Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN. L’intervento richiesto riguarda sia il plesso di scuola primaria Pertini con l’adiacente plesso di scuola dell’infanzia Collodi, sia l’altro plesso di scuola primaria Don Milani, entrambi privi di rete LAN.
• Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di
settore e per l’apprendimento delle competenze chiave - Sottoazione A3 - Ambienti multimediali. Questa azione è stata prevista per la sede della scuola secondaria di primo grado e punta alla realizzazione di due WI-FI zone nell’istituto, come ambienti versatili e polifunzionali, nonché al completamento tecnologico del laboratorio d’arte e della sala teatro, realizzata con i fondi del bando 7667 -15/06/2010 – FESR ASSE II OBIETTIVO C.
• #lamiascuolaccogliente, avviso pubblico per la valorizzazione ed il recupero di ambienti
scolastici, destinato al plesso di scuola primaria Don Milani, con il quale si è puntato al recupero di un prefabbricato esistente nell’area esterna della scuola, da destinare ad aula multifunzione, dall’attività fisica alla multimedialità.
Stante la stretta correlazione tra la necessità di migliorare gli ambienti di apprendimento, il fabbisogno formativo progettato e le priorità del PDM, ulteriori attrezzature sono indispensabili per garantire una didattica che assicuri adeguato spazio a tutti gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti nonché una reale inclusione con adeguate personalizzazioni dei processi formativi. Si allega tabella riassuntiva:
PLESSO/SEDE
TIPOLOGIA
MOTIVAZIONE FONTE DI FINANZIAMENTO STACCATA e/o DOTAZIONE DELLA
COORDINATA TECNOLOGICA SCELTA
RICHIESTA
Plesso di scuola Realizzazione, Rendere più Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale
primaria Don l’ampliamento o fruibile l’uso “Per la scuola – Competenze e ambienti per
Milani, plesso l’adeguamento delle nuove l’apprendimento” 2014-2020.
scuola primaria delle infrastrutture tecnologie e nel
Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali
per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle
Pertini con di rete processo di infrastrutture di rete LAN/WLAN - Asse II Infrastrutture per
adiacente plesso LAN/WLAN. insegnamento-
l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) apprendimento
scuola infanzia
- Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della
Collodi conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e
adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1
Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori
di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.
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PLESSO/SEDE
TIPOLOGIA
MOTIVAZIONE FONTE DI FINANZIAMENTO STACCATA e/o DOTAZIONE DELLA SCELTA
COORDINATA TECNOLOGICA
RICHIESTA
Scuola Realizzazione di Conseguire gli Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo
secondaria di nuovi ambienti obiettivi del PNSD Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per
primo grado multimediali con wifi l’apprendimento” 2014-2020.
Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche free
ed
statali per la realizzazione di ambienti digitali- Asse II implementazione
del
Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di tecnologica
laboratorio d’arte e Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 –
dello spazio teatro. “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici
innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per
l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per
l’apprendimento delle competenze chiave. Sottoazione
A.3 - Ambienti multimediali.
Premialità obiettivi di servizio – Fondo per lo sviluppo
e la coesione ex delibera CIPE n° 79 del 2012
Plesso di scuola Recupero edilizio di Sviluppo AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, pubblicato con Nota prot.
primaria Don un prefabbricato posto dell’attività 10740 del 8 settembre 2015
Milani nell’area esterna della psicofisica e delle #lamiascuolaccogliente per promuovere il recupero e la scuola in sala competenze
valorizzazione degli spazi comuni presenti nelle istituzioni multifunzione per digitali degli
attività psicofisiche e studenti, con
attività multimediali. particolare
riguardo al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico e
consapevole dei
social network e
dei media
nell’ottica di
adeguare gli stili di
insegnamento agli
stili di
apprendimento
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Risorse strutturali
Tutti gli edifici si presentano accoglienti, spaziosi e ricchi di aree all’aperto. Le caratteristiche
strutturali degli edifici consentono un buon funzionamento delle attività didattiche ed
extrascolastiche. L’Istituto dispone di:
Sede Centrale Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Primaria
Collodi Pertini Don Milani
Sala conferenze e pscomotricità Refettorio-Sala riunioni Sala riunioni 1 piccola aula informatica con 6
Lim e PC in tutte le aule Ss1° G
Biblioteca PC+ stampante
1 aula informatica con LIM + Televisore con 7 Pc 1 LIM + video proiettore e PC
video proiettore videoregistratore portatile
1 Laboratorio linguistico con televisore, videoregistratore,
lettore DVD-LIM
1 Laboratorio tecnico-artistico Auletta con fotocopiatrice, Laboratorio di ceramica con plastificatrice, PC, scaffale- forno dedicato
1 Sala riunioni biblioteca,stereo
1 Laboratorio musicale con LIM Biblioteca aula
1 Palestra
Computer – fax- stampanti
colllocate negli uffici del personale amministrativo
LIM mobile
Notebook e tablet
Biblioteca
Mensa scuola infanzia
Laboratorio scientifico
Aula staff e sportello HELP
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.7
Monitoraggio
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Monitoraggio, valutazione e autovalutazione di Istituto
L' Istituto pianifica e mette in atto processi di autoanalisi e autovalutazione, supportati da un sistema di
monitoraggio, misurazione, analisi e riesame che consente di misurare l’efficacia della propria azione,
la congruenza tra le scelte progettuali, organizzative e didattiche compiute, le risorse impiegate e gli
esiti raggiunti al fine di migliorare la qualità del servizio offerto, di favorire la crescita professionale dei
docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola. In tale ottica, la scuola verifica e valuta le azioni e gli interventi del piano nei confronti non solo degli
alunni, ma anche nei riguardi delle azioni messe in atto dalla scuola nel suo complesso. Tale sistema di autoanalisi e di autovalutazione si integra, come richiesto dalla normativa vigente, con
il Sistema Nazionale di Valutazione triennale (SNV), che comprende le fasi di autovalutazione,
valutazione esterna, azioni di miglioramento, rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche. L'attuazione di processi di monitoraggio è di competenza della Funzione strumentale e della commissione preposta attraverso la costruzione e l’adozione di strumenti e modelli adeguati, il
confronto costante con i referenti dei progetti e con i coordinatori dei consigli di classe per la
valutazione degli esiti delle attività svolte, la rielaborazione dei dati raccolti, la sistematica
osservazione delle criticità e dei bisogni e l’elaborazione delle relative proposte di miglioramento da
proporre al Collegio dei docenti. La raccolta dei dati riguarda sia lo sviluppo dei processi di erogazione
del servizio che i risultati finali degli stessi e viene effettuata mediante l’impiego degli opportuni sistemi
di rilevazione con periodicità differenziata a seconda degli obiettivi che con ciascun monitoraggio ci si
prefigge. I dati e le informazioni raccolti vengono organizzati ed elaborati mediante idonei strumenti statistici e rappresentati in forma grafica al fine di garantire l’individuazione, l’applicazione e la verifica di eventuali interventi correttivi.
Gli oggetti dell’autovalutazione d’istituto sono: a) valutazione dell’efficacia formativa (corrispondenza tra obiettivi previsti e obiettivi raggiunti) b) controllo dell’efficienza (rapporto tra obiettivi raggiunti e risorse impiegate) c) apprezzamento del livello di soddisfazione dell’utenza (rapporto tra aspettative e servizio
percepito). a) Per quanto concerne la valutazione degli apprendimenti degli studenti, ciascun docente del c.d.c., in coerenza con quanto stabilito in sede di Collegio dei docenti, di Dipartimento e di Consiglio di classe, programma e attua, per ciascuno dei periodi in cui è diviso l’anno scolastico, un congruo numero di verifiche scritte e/o orali e/o pratiche (di numero e tipologia conforme a quanto suggerito in sede di dipartimento), finalizzate ad accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. Inoltre, allo scopo di uniformare e confrontare le valutazioni tra classi parallele, a tutti gli alunni della SP e SS1G sono somministrate prove disciplinari comuni, in ingresso e sommative quadrimestrali, valutate secondo parametri, prestabiliti a livello dipartimentale, unici per tutti. Il controllo sugli apprendimenti degli alunni in relazione agli obiettivi definiti viene effettuato dal C.d.C.
ogni volta che si riunisce: si procede alla rilevazione delle valutazioni delle singole discipline e alla
formulazione di una valutazione generale della classe. Le informazioni, raccolte dal Coordinatore del
CdC, sono registrate a verbale. Quando viene riscontrata una difformità tra i risultati attesi e quelli
ottenuti, il CdC elabora una strategia di intervento per rendere più efficace il percorso formativo. In
relazione al monitoraggio degli esiti formativi, il gruppo qualità rileverà e analizzerà gli esiti:
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• delle prove parallele • degli scrutini quadrimestrali • della ricaduta sugli apprendimenti delle attività progettuali • della valutazione delle competenze chiave metacognitive, sociali e civiche • dei risultati degli delle classi ponte SI-SP-SS1G • dei risultati a distanza (primo quadrimestre per gli alunni iscritti alle scuole
secondarie di secondo grado che forniranno i dati) • del numero di assenze, di ritardi, di permessi in entrata e uscita • del numero rapporti disciplinari e delle sanzioni erogate • delle verifiche da Ente esterno: Cambridge English Language Assessment,
DELF, Centro Pristem Università Bocconi di Milano. Irisultati del processo verranno discussi in sede di collegio docenti e, in caso di scostamento dagli
obiettivi pianificati saranno adottate opportune azioni correttive ai piani o programmi e interventi di
recupero. b) .Il Referente della qualità informa e mantiene aggiornato il Dirigente scolastico sull’andamento delle performance del servizio e sullo stato di attuazione delle azioni correttive e dei piani di miglioramento. Il team di lavoro sulla qualità della scuola verifica periodicamente l’andamento dei processi mediante le informazioni e i dati raccolti, e il Referente della qualità ne coordina la sintesi, la diffusione e la presentazione al Dirigente scolastico per il processo di riesame da parte della direzione; sulla base delle informazioni acquisite si confermano/rivedono gli obiettivi a medio e lungo termine stabiliti e i relativi piani di miglioramento, considerando le opportunità di innovazione e apprendimento. c) La misura della soddisfazione dei portatori di interesse interni ed esterni è effettuata con varie azioni di monitoraggio che vanno dai periodici incontri scuola - famiglie ai questionari sul livello di soddisfazione delle varie parti interessate (alunni, genitori, docenti e personale ATA) su aspetti salienti della realizzazione del servizio. Per facilitare la raccolta dei dati e delle informazioni il gruppo qualità ha predisposto, dallo scorso anno scolastico, la compilazione on-line dei questionari, assolutamente anonimi. Le informazioni di ritorno vengono analizzate ai vari livelli della struttura organizzativa. Il Collegio dei Docenti prima e il Consiglio di Istituto poi valutano l'azione della scuola sulla base delle risultanze del monitoraggio. Il rapporto annuale sull’autovalutazione, corredato di dati ed elementi oggettivamente riscontrabili, sarà poi reso noto a tutti gli utenti. I dati raccolti saranno usati ed integrati per la compilazione degli strumenti di valutazione eventualmente previsti dal SNV. I risultati, comunicati alle pertinenti parti interessate consentiranno
• di condividere la comprensione dei processi, • di riconoscere le prassi migliori, • di identificare opportunità di miglioramento, • di stabilire le priorità, • allineare i propri obiettivi con le necessità e le aspettative di tutte le parti interessate • allineare i propri obiettivi con il SNV guidando l’organizzazione verso il successo durevole.
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Oggetto di autovalutazione sarà anche il PTOF medesimo, che verrà monitorato in merito ai seguenti
indicatori:
• livello e modalità di attuazione; • vincoli incontrati; • risorse che ne hanno consentito l'attuazione; • livello di partecipazione e condivisione rispetto alle diverse componenti scolastiche; • risultati; • proposte di miglioramento
Valutazione progetti
I progetti effettuati nel corso dell'anno scolastico verranno valutati attraverso i seguenti strumenti:
✓ Monitoraggio dei progetti e delle attività del PTOF;
✓ Relazione finale del docente referente; ✓ Analisi, a campione, delle prove di valutazione scritte, orali, pratiche sostenute dagli alunni; ✓ Relazioni nei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe; ✓ Rappresentazioni pubbliche e lezioni aperte.
✓ Verifiche da Ente esterno: DELF, Cambridge English Language Assessment.
La valutazione interna verrà effettuata attraverso: 1. Monitoraggio in itinere e finale; 2. Relazione del docente Funzione Strumentale alla realizzazione del PTOF; 3. Parere del Collegio dei Docenti; 4. Parere del Consiglio di Istituto.
La valutazione del Piano di Miglioramento sarà condotta secondo il modello alla base del RAV; gli
indicatori, gli strumenti e le modalità, elaborati dalla scuola coerentemente con le scelte esplicitate nel
PTOF, sono descritti in dettaglio, per ciascun percorso di miglioramento, nel PDM allegato, così da
mettere a fuoco e misurare il grado di avvicinamento dei risultati raggiunti annualmente e al termine
del triennio rispetto agli standard di miglioramento fissati.
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La Dirigente scolastica è sempre a disposizione per necessità e problemi urgenti,
compatibilmente con inderogabili esigenze di servizio.
Redazione del documento a cura della Dirigente Scolastica e delle Funzioni
Strumentali Gestione e Coordinamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(PTOF).
Gli OO.CC. hanno deliberato
il lavoro prodotto da apposita commissione rappresentativa dei
docenti, delle famiglie e dello Staff della Presidenza.
Pubblicizzato attraverso: inserimento copia nel sito Internet dell’Istituto, su Scuola in C hiaro affissione all’Albo dell’Istituto; esposizione copia in Sala Docenti.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Aldo Moro”- Maddaloni (CE)
SEZ.8
Allegati
(consultabili sul
sito web della
scuola)
www.aldomoromaddaloni.gov.it
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Allegato n.1 Informativa sulla sicurezza
Allegato n.2 Regolamento sulla sicurezza
Allegato n.3 Organigramma e Funzionigramma di Istituto
Allegato n.4 Carta dei servizi
Allegato n.5 Regolamento d’Istituto
Allegato n.6 Regolamento di disciplina
Allegato n.7 Patto formativo scuola infanzia
Allegato n.8 Patto formativo scuola primaria Allegato n.9 Patto Educativo di corresponsabilità S.S.1°G.
Allegato n.10 Manuale di Gestione del Protocollo informatico
Allegato n.11 Piano di miglioramento
Allegato n.12 Piano Annuale per l’Inclusione
Allegato n.13 Regolamento GLHI
Allegato n.14 Curricolo verticale
Allegato n.15 Documento generale di Valutazione
Allegato n.16 Piano visite guidate e viaggi d’istruzione
Allegato n.17 Regolamento visite guidate e viaggi d’istruzione
Allegato n.18 Piano della formazione e aggiornamento del personale in servizio
Allegato n.19 Tirocinio Formativo Attivo
Allegato n.20 Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI)
Allegato n.21 Curricolo Potenziato