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Dir. Resp. Adamo Bonazzi - Redazione: Roma viale E.Franceschini n. 73 - Reg.Trib. di Roma n. 214-94 del 23.05.94 Dicembre 2016 Il Governo Gentiloni ottiene il via libera. Ma per andare dove?

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Dir. Resp. Adamo Bonazzi - Redazione: Roma viale E.Franceschini n. 73 - Reg.Trib. di Roma n. 214-94 del 23.05.94

Dicembre 2016

Il Governo Gentiloniottiene il via libera. Ma per andare dove?

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2 il nuovo confronto

S O M M A R I OS O M M A R I O

3 Il Governo Gentiloni ottiene il via libera dalle camere. Maper andare dove?

4I lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni hanno dettoNo ! La mancetta non serve !

5Mobilitazione nazionale P.I. - Chiediamo 250 euro medipro capite di aumento per i lavoratori P. A.

6Il dipendente pubblico che si allontana dall’ufficio senzatimbrare il cartellino rischia il licenziamento.

8L’accordo elettorale siglato dalla Ministra Madia e dalla Tri-plice ... Vergognoso!!!

13 Sanità: la nuova organizzazione dei servizi, la sfidadella riforma di Regione Lombardia.

14 La crisi di Governo impone il via libera del Senato in24 ore alla Legge di Bilancio 2017: ecco le novità.

18 Pronto soccorso: anche i pazienti in codice verdevanno visitati.

19 Ospedali come campi di guerra. Fsi-Usae ricevuta al-l'Ars: gli infermieri sono ormai dei sopravvissuti.

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3il nuovo confronto

Il Governo Gentiloni ottieneil via libera dalle camere. Maper andare dove?Un governo muore e un governonuovo nasce; ma è davveronuovo? Possiamo dire che il go-verno Gentiloni è davvero un go-verno diverso da quello che lo hapreceduto, cioè da quello diRenzi? In tempi record, come era nelleintenzioni del presidente della Re-pubblica Sergio Mattarella soddi-sfatto per una "soluzione rapida elineare" della crisi, nasce il go-verno Gentiloni. Diciotto i ministricon 5 new entry e la riconfermadi tutti gli uscenti tranne il mini-stro Stefania Giannini e MariaElena Boschi che diventa sottose-gretario alla presidenza del con-siglio. "Ci mettiamo subito allavoro sui problemi del paese", èla priorità del neo-premier che,dopo il giuramento al Quirinale, iltradizionale passaggio della cam-panella con Matteo Renzi e ilprimo Cdm a Palazzo Chigi, oggichiederà la fiducia alle Camereper ottenerla entro mercoledì. Eavrà numeri solidi a Montecitorioma meno al Senato dove Verdiniha annunciato che farà mancarel'appoggio di Ala in assenza diuna presenza al governo. Cinque donne ministre - oltre alleconfermate Madia, Lorenzin e Pi-notti ( a cui va aggiunta la sotto-segretaria alla Presidenza,Boschi) , entrano le senatrici PdAnna Finocchiaro e Valeria Fedeli- 14 uomini con il trasloco di Al-fano alla Farnesina e l'arrivo diMarco Minniti agli Interni compor-ranno l'esecutivo nato dopo le di-missioni di Matteo Renzi. E che,come annuncia Gentiloni, avràcome priorità il disagio sociale,l'occupazione al sud, per cui -anche se senza portafogli - nasceun ministero ad hoc guidato daClaudio De Vincenti , l'innova-zione e la ricostruzione del dopo-

terremoto oltre al nodo banche.Ruolo solo di "facilitatore", in-vece, chiarisce il neo-premier, ri-spetto alla ricerca di un'intesa trai partiti sulla legge elettorale perla quale si spenderà soprattutto ilneo-ministro per i Rapporti con ilParlamento Anna Finocchiaro.I nodi di questo esecutivo restanoi medesimi del precedente e leconferme dei ministri “chiave”(lavoro, pubblica amministra-zione, sanità) del precedenteesecutivo ai rispettivi posti sanci-sce che, sostanzialmente, lalinea non cambia, ma l’orizzonte,invece, probabilmente si. Ed è lostesso Ministro del lavoro a con-fermarlo senza mezzi termini ilmedesimo giorno dell’insedia-mento: un ritorno al voto per ilrinnovo delle Camere, che fa-rebbe slittare il referendum. Èvero che la Consulta ancora nonsi è espressa sui quesiti per il re-ferendum sull’abolizione del Jobsact - lo farà l’11 gennaio - mamolti scommettono che la Cortedarà l’ammissibilità del quesito.In quel caso si andrebbe a votarein una domenica compresa tra il15 aprile e il 15 giugno del 2017.A meno di un ritorno al voto per ilrinnovo delle Camere, che fa-rebbe slittare il referendum di al-meno dodici mesi. Sul nuovo Governo Gentiloni,quindi, il macigno il rinnovo deicontratti della P.A. e l’intero am-bito della riforma del lavoro pub-blico, che doveva essere il fioreall’occhiello di Renzi e del suomandato (e che invece, la Con-sulta, ha smontato praticamentein tutti i suoi capisaldi ), po-trebbe pesare relativamentepoco. E questo per la semplice ra-gione che non avrebbe proprio iltempo per trattare la questione;e ciò alla faccia dell’accordino con

la mancetta elettorale del 30 no-vembre scorso, sottoscritto primadella “catastrofe politica” del re-ferendum. I problemi infatti sonotanti: mancano le direttive per iquattro comparti della pubblicaamministrazione, che il ministerodeve inviare all’Aran e, entro feb-braio, dovrebbe essere varato iltesto unico sul pubblico impiegoprevisto dalla riforma e necessa-rio per superare le previsioni dellalegge Brunetta sulla distribuzionedel salario accessorio; ma dopol’intervento della consulta servel’accordo della conferenza statoregioni e per l’accordo servetempo, che il governo sembranon avere. La bocciatura del Jobs act, scon-fesserebbe del tutto il triennio diRenzi a palazzo Chigi, e azzoppe-rebbe le sue possibilità di «rivin-cita» compromettendone la corsaalle successive elezioni. Certo, laConsulta deve ancora pronun-ciarsi. Certo, il governo proverà acorreggere parti della legge pertentare di far saltare il referen-dum. Certo, stavolta la consulta-zione per essere valida avrebbebisogno di superare il quorum. Maa parte l’incognita della Corte, aparte l’impossibilità per l’esecu-tivo di reintrodurre l’articolo 18, aparte il nodo dell’affluenza alleurne, nella maggioranza si scorgeil rischio. Per evitare la prova, al-meno per posticiparla, ci sarebbeuna sola soluzione: andare alvoto in primavera. E questa sembra proprio la stradadelineata da Renzi all’assembleadel PD; dunque, alla faccia diquelli che si illudono che non siacosì, un governo a termine la cuifine è già praticamente annun-ciata.

Il Segretario Generale Adamo Bonazzi

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4 il nuovo confronto

I lavoratori delle PubblicheAmministrazioni hanno dettoNo ! La mancetta non serve !La storia ci ha insegnato che si, si possono prendere in giro gli elettori, ma non sempre il giochetto fun-ziona. E, quasi mai, gli elettori rinunciano alla propria dignità per le mancette. Infatti, una cosa sono ledefiscalizzazioni ed un’altra cosa, ben diversa, sono le promesse di un contratto che sino ad ora ci è statonegato e che ora, mentendo, ci è stato promesso. Più di qualcuno, in questa storia, ha sottovalutato ladignità dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni e più in generale il sussulto di orgoglio dei cittadiniitaliani di quello che fu il ceto medio.

La Triplice ha scommesso sul potere di Renzi, che ora si è frantumato contro un muro che, con grandedeterminazione, aveva voluto, progettato e costruito egli stesso. E contando su detto potere ha volutoinscenare e preteso quell’ormai tragicomica farsa della sottoscrizione esclusiva del protocollo Madia loscorso 30 novembre. E, ancora più grave, anche qualcuno degli esclusi, scommettendo sul potere e sullapermanenza al Governo di Renzi e della Madia, ha chinato il capo e si è precipitato a sottoscrivere (a po-steriori) il medesimo Protocollo con le mancette. E, infine, come se non bastasse, al belato degli “AB-BIAMO FIRMATO IL CONTRATTO” si è aggiunta pure la voce della Ministra della Salute.

Tutti travolti da un insolito destino: tutti travolti dal “NO!” di quegli italiani che alle mancette preferisconosalvaguardare la propria integrità, la propria dignità.

Tutti travolti dall’arroganza. Tutti travolti dalle manie di grandezza e dalla spregiudicatezza di voler spaz-zar via la concorrenza. Tutti travolti da un “No!” che non risolve i problemi di questo paese ma che, di si-curo, riporta i palloni gonfiati con i piedi per terra.

Viviamo in un paese che è pieno di difetti ma che è capace di dire No alle toppe che sono peggio del bucoche dovrebbero tappare. Certo il nostro federalismo è appena accennato, immaturo, e lascia sotto moltipunti di vista alquanto a desiderare, ma la saggezza degli italiani sta in quel vecchio detto popolare chesi traduce in: “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Ecco, piuttosto di una riforma che ci propinavaun nuovo centralismo è meglio questo federalismo straccione; piuttosto che un monocameralismo delpremier è meglio un bicameralismo in cui le due parti siano obbligate ad una mediazione.

E allora il grande belato degli “ABBIAMO FIRMATO IL CONTRATTO” che fine farà? Farà la fine delle peco-relle che lo hanno intonato. Il governo che lo ha sottoscritto è durato, letteralmente, quattro giorni e poi-ché quell’accordo è basato su delle promesse ben precise che chi subentra non potrà mantenere (a partiredai contenuti della riforma della ministra Madia) quell’accordo vale quanto una scritta sulla neve quandoc’è il sole.

La riforma della ministra Madia, con ogni probabilità, abortirà per la scadere dei tempi concessi dalle variedeleghe. Anche se resteranno in piedi alcune parti già approvate definitivamente. E sarà l’ennesima ri-forma della pubblica amministrazione incompiuta. Ma anche questo è l’effetto delle varie anomalie del no-stro Paese dove si procede a colpi di maggioranza anche su questioni e regole che riguardano tutti comequello del funzionamento delle pubbliche amministrazioni.

La Triplice, CGIL-CISL-UIL (e la Confsal dopo), hanno puntato su Renzi, e Renzi ha perso quindi, inequi-vocabilmente, anche loro hanno perso. Soprattutto la dignità. L’arroganza, quella no, è troppo radicatanel loro DNA per perderla dopo una sola sconfitta.

Il Segretario Generale Adamo Bonazzi

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5il nuovo confronto

FALLITO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE

FSI-USAE ha ufficialmente rifiutato lo scandaloso accordointervenuto fra la Ministra Madia e la Triplice, giudicandoloun tradimento dei lavoratori da parte di CGIL-CISL-UIL.

Infatti, nel mentre i lavoratori delle pubbliche amministrazioni subivano ilblocco delle retribuzioni, nello stesso periodo la triplice ha rinnovato icontratti di lavoro del settore privato relativi a due rinnovi triennali: il 2010-2012 e il 2013-2015 con degli aumenti che si aggirano rispettivamente sui100 € prima e sui 130 € poi; ed ora sugli 80-90 euro per il periodo 2016-2018.

I LAVORATORI DELLA P.A. HANNO IL DIRITTO AD UNA GIUSTA RETRIBUZIONEE ALLA POSSIBILITÀ DI RECUPERARE IL POTERE DI ACQUISTO DELLEPROPRIE BUSTE PAGA

FSI-USAE rivendica DA SUBITO, con questa tornata contrattuale, ilriallineamento degli andamenti retributivi e contrattuali dei lavoratori dellepubbliche amministrazioni centrali e locali con quanto avvenuto per ilavoratori del lavoro privato CHIEDE AUMENTI ADEGUATI E INDICAUNA CIFRA CHE, al netto degli 80 euro di decontribuzione, SI PUÒQUANTIFICARE IN 250 EURO MEDIE PRO CAPITE.

Su questa richiesta chiediamo il sostegno ed il coinvolgimento diretto di tuttii lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali e locali ovunque essisiano!

Roma 16.12.2016 La Segreteria

Mobilitazione nazionale P.I. Chiediamo 250 euro medi pro capitedi aumento per i lavoratori P. A.

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6 il nuovo confronto

Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 11 ottobre – 14dicembre 2016, n. 25750Presidente Macioce – Relatore TorriceSvolgimento del processo1. La Corte di Appello di Napoli, con la sentenza oggi impu-gnata, ha respinto l’appello proposto dall’Inps, avverso la sen-tenza di primo grado, che aveva dichiarato la legittimità dellicenziamento irrogato a M.C. in data 9.11.2010.2. La Corte territoriale ha rilevato che al M. era stato conte-stato di avere tratto in inganno il datore di lavoro in ordine al-l’orario di servizio prestato il giorno 2.8.2010 per essersiallontanato, con inganno, senza alcuna autorizzazione dall’uf-ficio, a fronte del sistema di rilevazione delle presenze amezzo “badge” che attestava l’entrata e l’uscita dal lavoro, ri-

spettivamente, alle ore 9,16 ed alle ore 15,46.3. Ha escluso la sussumibilità della condotta addebitata nellafattispecie disciplinare prevista dall’art. 2 c. 9 lett. a) delCCNL, sostanzialmente riproduttiva di quella prevista dall’art.55 quater c. 1 lett. a) del D. Lgs. 165/2001, sul rilievo dellaindimostrata sussistenza di modalità fraudolente, non oggettodi specifica indicazione nella contestazione disciplinare e per-ché il M. si era solo allontanato dall’ufficio senza richiedere laprescrittaautorizzazione.4. Il ricorso dell’Inps domanda la cassazione della sentenzaper un unico motivo, illustrato da successiva memoria, alquale resiste, con controricorso, M.C. .Motivi della decisione

Lo ha chiarito la Cassazione. Maila pausa caffè o sigaretta è co-stata così tanto al lavoratore.Anche per pochi minuti la sua as-senza dall’ufficio deve essere “vi-dimata” dal badge. Non registrarela momentanea uscita dall’ufficiopuò costare il posto. La misuradel licenziamento è infatti previ-sta dalla legge quando le viola-zioni del lavoratore, in forzapresso la pubblica amministra-zione, siano particolarmentegravi, come ad esempio quella difalse attestazioni sulla propriapresenza sul posto di lavoro. La recente riforma Madia ha ulte-riormente sottolineato tale inelut-tabile conseguenza anche se lavicenda decisa dalla Cassazione siriferisce a fatti avvenuti primadella novella legislativa. Ma pro-prio la legge Madia deve essereconsiderata come base per inter-pretare l’intenzione del legisla-tore, anche prima della riforma,di attribuire la sanzione del licen-ziamento al dipendente che si al-lontana, senza autorizzazione, nelperiodo intermedio che va dalla

timbratura d’ingresso a quellad’uscita, omettendo di registrarele timbrature intermedie e cosìfornendo una attestazione nonveritiera sulla sua effettiva pre-senza nel luogo di lavoro.La registrazione effettuata attra-verso l’utilizzo del sistema di rile-vazione della presenza sul luogodi lavoro (cosiddetto badge) ècorretta e non falsa solo se nel-l’intervallo compreso tra le tim-brature in entrata ed in uscita illavoratore è effettivamente pre-sente in ufficio, mentre è falsa efraudolentemente attestata neicasi in cui miri a far emergere, incontrasto con il vero, che il lavo-ratore è presente in ufficio dalmomento della timbratura in en-trata a quello della timbratura inuscita.È vero, solo la Riforma Madia hachiarito che si considera «falsaattestazione della presenza inservizio» qualunque modalitàfraudolenta posta in essere perfar risultare il dipendente in ser-vizio o trarre in inganno l’ammi-nistrazione presso cui lavora circa

il rispetto dell’orario di lavoro; esolo la riforma Madia ha precisatoche l’ineludibile conseguenza è illicenziamento. Ma ciò non toglieche anche prima questo compor-tamento fosse da considerare al-trettanto grave e che altresoluzioni rispetto allo sciogli-mento del rapporto di lavoro nonpotevano essere ravvisate.Dunque, la mancata segnalazionedell’uscita dal lavoro, anche setemporanea (sia solo per pochiminuti) attraverso il badge è unacondotta che fa scattare il licen-ziamento in quando costituisce il-lecito di «falsa attestazione dellapresenza in servizio, mediantel’alterazione dei sistemi di rileva-mento della presenza o con altremodalità fraudolente». È infattiattestazione falsa e fraudolentaqualsiasi registrazione che «miria fare emergere, in contrasto conil vero, che il lavoratore è pre-sente in ufficio dal momento dellatimbratura in entrata a quellodella timbratura in uscita».

LA SENTENZA

Il dipendente pubblico che siallontana dall’ufficio senza timbrareil cartellino rischia il licenziamento.

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7il nuovo confronto

Sintesi del motivo di ricorso.5. Con l’unico motivo il ricorrente denuncia, ai sensi dell’art.360 c. 1 n. 3 c.p.c., violazione e falsa applicazione degli artt. 55quater del D. L.gs 165/2001, 2119 c.c. e 640 c.p..6. Assume che, ai sensi dell’art. 55 quater del D. Lgs.165/2001, l’uso fraudolento delle apparecchiature atte a docu-mentare la presenza sul luogo di lavoro e l’utilizzo alterato diqueste ultime non si consuma solo nella commissione di con-dotte volte ad alterare fisicamente il sistema di rilevazione dellepresenze ovvero nel far timbrare il cartellino da altri colleghi,ma anche nell’omessa registrazione dell’uscita dal luogo di la-voro e nella attestazione non veritiera sulla effettiva presenzasul luogo di lavoro.Esame del motivo.7. Il motivo è fondato.8. L’art. 55 quater c. 1 lett. a) del D. Lgs 165/2001 (nel testoapplicabile “ratione temporis” alla vicenda dedotta in giudizio,realizzatasi prima delle modifiche introdotte dall’art. 3 c. 1 delD.Lgs 116/2016) sanziona con il licenziamento la falsa attesta-zione della presenza in servizio, mediantel’alterazione dei si-stemi di rilevamento della presenza o con altre modalitàfraudolente e la giustificazione dell’assenza dal servizio me-diante una certificazione medica falsa o che attesta falsamenteuno stato di malattia.9. La chiara formulazione della disposizione ed anche la sua“ratio“, questa evincibile dall’obiettivo, enunciato nel c. 1 del-l’art. 67 del D.Lgs. n. 150 del 2009, di “potenziamento del li-vello di efficienza degli uffici pubblici e di contrastare i fenomenidi scarsa produttività e di assenteismo”, inducono ad affermareche la registrazione effettuata attraverso l’utilizzo del sistemadi rilevazione della presenza sul luogo di lavoro è corretta e nonfalsa solo se nell’intervallo compreso tra le timbrature in en-trata ed in uscita il lavoratore è effettivamente presente in uf-ficio, mentre è falsa e fraudolentemente attestata nei casi incui miri a far emergere, in contrasto con il vero, che il lavora-tore è presente in ufficio dal momento della timbratura in en-trata a quello della timbratura in uscita.10. La fattispecie disciplinare di fonte legale si realizza, dun-que, non solo nel caso di alterazione/manomissione del si-stema, ma in tutti i casi in cui la timbratura, o altro sistema diregistrazione della presenza in ufficio, miri a far risultare falsa-mente che il lavoratore è rimasto in ufficiodurante l’intervallotemporale compreso tra le timbrature/registrazioni in entrataed in uscita.11. La condotta che si compendia nell’allontanamento dal luogodi lavoro senza far risultare, mediante timbratura del cartellinoo della scheda magnetica, i periodi di assenza economicamenteapprezzabili è, infatti, idonea oggettivamente ad indurre in er-rore l’amministrazione di appartenenza circa la presenza suluogo di lavoro e costituisce, ad un tempo, condotta penal-mente rilevante ai sensi del c. 1 dell’art. 55 quinquies del D. Lgsn. 165 del 2001.12. Il Collegio reputa che utili elementi a conforto della innanziesposta ricostruzione della condotta tipizzata dal legislatorenella lett. a) del c. 1 dell’art. 55 quater possono desumersi dal-l’art. 3 c. 1 del D.Lgs. n. 116 del 2016. Tale norma ha introdottonell’art. 55 quater il comma 1 bis che dispone “costituisce falsaattestazione della presenza in servizio qualunque modalitàfraudolenta posta in essere, anche avvalendosi di terzi, per farrisultare il dipendente in servizio o trarre in inganno l’ammini-strazione presso la quale il dipendente presta attività lavora-tiva circa il rispetto dell’orario di lavoro dello stesso. Dellaviolazione risponde anche chi abbia agevolato con la propriacondotta attiva o omissiva la condotta fraudolenta”.13. È certo innegabile che I‘intervento additivo, sicuramentenon qualificabile come fonte di interpretazione autentica, nonha efficacia retroattiva; è, nondimeno, indiscutibile la potestàdel legislatore di produrre norme aventi finalità chiarificatrici,idonee, sia pure senza vincolare per il passato, ad orientare

l’interprete nella lettura di norme preesistenti, in applicazionedel principio di unità ed organicità dell’ordinamento giuridico(Cass. SSUU n. 18353/2014; Cass. 22552/2016).14. Indipendentemente dall’intervento riformatore, la ricostru-zione innanzi effettuata era, comunque, evincibile dal tenoreletterale della disposizione (cfr. p. 9 di questa sentenza), dalquale non si ricava alcun elemento che consenta di affermareche, invece, nel passato la condotta tipizzata fosse individuabilenei soli casi di alterazione/manomissione del sistema di rileva-zione delle presenze (Cass. 17637/2016, 17259/2016).15. Va precisato che rimane fermo il principio secondo cui lavalutazione della proporzionalità è coessenziale all’applicazionedell’art. 54 quater lett. a) del D. Lgs. 165/2001, dovendo esclu-dersi la configurabilità in astratto di qualsivoglia automatismonell’irrogazione di sanzioni disciplinari e permanendo il sinda-cato giurisdizionale sulla proporzionalità della sanzione rispettoal fatto addebitato (Cass. 17259/2016, 17335/2016,11639/2016, 10842/2016, 1315/2016, 24796/2010,26329/2008; Cort. Cost. 971/1988, 239/1996, 286/1999).16. I principi sopra richiamati sono stati affermati anche conriguardo all’art. 55 quater (Cass. 17259/2016, 1351/2016), sulrilievo che l’art. 2106 c.c. risulta oggetto di espresso richiamoda parte dell’art. 55 c.2 e sul rilievo che alla giusta causa ed algiustificato motivo fa riferimento il c. 1 dell’art. 55-quater.17. Tanto precisato, va rilevato che non è mai stato contestatoche il giorno 2.8.2010 il M. , negli intervalli temporali compresitra le timbrature in ingresso (ore 9,16) e in uscita (15,46), siera allontanato dal lavoro senza alcuna autorizzazione e senzache risultasse alcuna timbratura intermedia che attestasse ilsuo allontanamento dal luogo di lavoro.18. Non possono, pertanto, nutrirsi dubbi sul fatto che, dalpunto di vista oggettivo, il comportamento contestato al M. èsussumibile entro la fattispecie astratta prevista dalla disposi-zione sopra richiamata, nella parte in cui, appunto punisce conil licenziamento la “falsa attestazione della presenza in servizio,mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenzao con altre modalità fraudolente”. Attraverso la mancata se-gnalazione dell’uscita nel sistema di rilevazione della presenzain servizio, da effettuarsi attraverso il sistema di “timbra-tura”,risultò, infatti, attestata falsamente, e con l’elusione delsistema di rilevamento, una circostanza non vera e cioè la pre-senza in servizio del M. .19. La sentenza impugnata, che non si è attenuta ai principisopra richiamati, va cassata con rinvio alla Corte di Appello diNapoli, in diversa composizione, che dovrà attenersi ai seguentiprincipi di diritto, provvedendo anche in ordine alle spese delgiudizio di legittimità:20. “Ai sensi dell’art. 55 quater c. 1 lett. a) del D. Lgs. n. 165del 2001 la registrazione effettuata attraverso l’utilizzo del si-stema di rilevazione della presenza sul luogo di lavoro è cor-retta e non falsa solo se nell’intervallo compreso tra letimbrature in entrata ed in uscita il lavoratore è effettivamentepresente in ufficio, mentre è falsa e fraudolentemente attestatanei casi in cui miri a far emergere, in contrasto con il vero, cheil lavoratore è presente in ufficio dal momento della timbraturain entrata a quello della timbratura in uscita”.21. “La fattispecie disciplinare di cui all’art. 55 quater c. 1 lett.a) del D. Lgs. n. 165 del 2001 si realizza non solo nel caso dialterazione/manomissione del sistema, ma in tutti i casi in cuila timbratura, o altro sistema di registrazione della presenza inufficio, miri a far risultare falsamente che il lavoratore è rima-sto in ufficiodurante l’intervallo temporale compreso tra le tim-brature/registrazioni in entrata ed in uscita”.

P.Q.M.La Corte accoglie il ricorso.Cassa la sentenza impugnata e rinvia alla Corte di Appello diNapoli, in diversa composizione, che provvederà anche sullespese del giudizio di legittimità.

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USAE: COSI SI SVENDONO I LAVORATORI E SI UCCIDE LA DEMOCRAZIA !CGIL CISL E UIL PARTECIPANO AL DELITTO ED INCASSANO LA MANCETTA!Con un atto di arroganza che va al di là del buon senso ed è al di fuori da ogni procedura democratica laMinistra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, dopo aver sentito tuttele organizzazioni sindacali, ha deciso di incontrare la sola triplice per siglare, NON IL CONTRATTO (quello,in base alla legge non lo possono fare solo con la triplice) MA BENSÌ UN ACCORDO, CHIARAMENTE PRE-ELETTORALE, in vista del referendum del prossimo 4 dicembre, in cui si svendono i lavoratori, il loro di-ritto ad una giusta retribuzione e la possibilità di recuperare – almeno parzialmente – il potere di acqui-sto delle buste paga svalutate artificialmente con un blocco legislativo delle retribuzioni che è stato attuato,se non con il consenso, quanto meno con il corresponsabile silenzio della Triplice.

LA TRIPLICE HA SIGLATO, UN ACCORDO PRE-ELETTORALE CHE CONDIZIONERÀTUTTI, MA NON RAPPRESENTA TUTTI. Come tutti sanno la legge di bilancio del 2017 non ha stanziato le somme necessarie a coprire gli 85 eurolordi di cui si parla; non ci sono quindi le risorse e le coperture finanziarie per sottoscrivere i contratti chedovranno attendere la legge di bilancio del 2018 che sarà varata a fine 2017. Poi nel 2018 , i lavoratoridelle pubbliche amministrazioni avranno una mancia di 85 euro medie pro capite.

MA DOVE VIVONO, SU QUALE LUNA MANGIANO? In questo periodo si stanno rinnovando i contratti del lavoro privato con aumenti simili, ma quelle cate-gorie del lavoro privato che oggi rinnovano il contratto ad 80-90 euro hanno già avuto gli aumenti di duerinnovi relativi ai trienni 2010-2012 prima ( circa 100 € ) e 2013-2015 poi ( circa 130 €); sei anni di be-nefici contrattuali nei quali i lavoratori delle pubbliche amministrazioni avevano lo stipendio bloccato; ilmedesimo stipendio che hanno oggi e che forse l’anno prossimo si vedranno aumentato con la manciaelettorale concordata oggi.

DOPO QUESTA MANCETTA CGIL, CISL E UIL DOVREBBERO VERGOGNARSI, E DO-VREBBERO ANDARE A NASCONDERSI !!!Proprio loro, che ad ogni alito di vento, in ogni occasione, si sciacquano la bocca con parole come DEMOCRAZIA,RISPETTO, PARTECIPAZIONE; ma hanno chiesto ed ottenuto dalla Ministra di attuare una politica male-ducata ed arrogante e di fare CARNE DI PORCO della democrazia sindacale e della cortesia istituzionale!Questa arroganza merita di essere portata alla conoscenza di tutti i lavoratori affinché gli stessi possanodecidere con coscienza di causa a chi attribuire la responsabilità della loro progressiva perdita di poteredi acquisto e della loro lenta ma inesorabile discesa verso la povertà.

NOI NON CI STIAMO !Roma 30 novembre 2016

Ufficio Stampa

L’accordo elettorale siglatodalla Ministra Madia e dallaTriplice ... Vergognoso!!!

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Verificare l’impatto della ri-forma socio sanitaria, va-rata nell’agosto del 2015, evalutare benefici e criticitàcon dirigenti sanitari e rap-presentanze dei lavoratori.Questo l’obiettivo del con-vegno “Una sanità pertutti”, promosso dalla Com-missione consiliare Sanità,che si è tenuto oggi a Pa-lazzo Pirelli. In sala circa uncentinaio di persone, tra cuioltre 20 tra direttori gene-rali e sanitari delle principaliASST e ATS, che si sonoconfrontati sulle best prac-tice messe in campo nella nuova organizzazione deiservizi avviata dalla riforma. Un cambiamento con-creto nell’approccio al paziente, la cui età mediaprogressivamente aumenta, e che è passato dallacura al prendersi cura, garantendo l’offerta di pre-stazioni sanitarie di qualità anche mediante l’inte-grazione della rete sanitaria con la retesociosanitaria territoriale. Cronicità, fragilità, invec-chiamento della popolazione e sostenibilità econo-mica del sistema e nuove esigenze dei cittadini sonostati i temi emersi, che dopo una prima fase di ap-plicazione della legge attendono ora la verifica deirisultati.“Occorre mantenere alta l’attenzione di tutti gli sta-kholders – ha sottolineato Alessandro Colucci (Lom-bardia Popolare), Presidente della Commissioneconsiliare Programmazione e bilancio, che ha apertoi lavori –. Dobbiamo capire a che punto siamo, ag-giornando lo stato di lavori di una riforma ancora inevoluzione. Si è trattato di una sfida coraggiosa in-trapresa da Regione Lombardia che cerca di antici-pare l’insorgere di criticità intervenendo sulle zoned’ombra. E’ responsabilità di tutti applicare nel mi-glior modo possibile la nuova organizzazione, mi-gliorando l’applicazione della riforma a beneficio deicittadini per attrarre pazienti da tutta Europa”.“E’ stato un importante momento di confronto e diapprofondimento – ha dichiarato Sara Valmaggi(PD), Vice Presidente del Consiglio e componente

della Commissione consiliare Sanità -. Auspico chel’applicazione della legge porti chiarezza e definiscain modo omogeneo ruoli e mansioni della nuova or-ganizzazione, su cui anche abbiamo sollecitato in-terventi per superare le difficoltà applicative”.Secondo Angelo Capelli (Lombardia Popolare), VicePresidente della Commissione consiliare Sanità erelatore della riforma “è importante raccogliere l’ap-porto di tutti, a partire da chi, come i lavoratori, èa diretto contatto con le condizioni di lavoro e dicura. Compito della politica è aiutare il sistema afunzionare, rivedendo l’organizzazione dei servizi egarantendo l’efficacia del sistema. Il bisogno di curacresce più dell’aumento delle risorse. Occorre avereil coraggio di cambiare il nostro approccio alle cure,orientandole sempre più verso i veri bisogni, au-mentando il livello di efficacia dei servizi e dell’im-piego delle risorse. E’ questa la vera sfida daaffrontare per superare un sistema che sta iniziandoa dare segnali di difficoltà”.Dopo le testimonianze di Marco Bosio, Direttore Ge-nerale ATS Milano Città Metropolitana, di MicheleBrait, Direttore Generale ASST Pavia, è stata lavolta deggli operatori del settore che hanno portatoapprezzamenti e proposte migliorative. Tra gli altrisono intervenuti Antonio Tira, Segretario GeneraleSindacato CISL FP, Gianfranco Bignamini, Segreta-rio Regionale FSI - USAE Lombardia, Adamo Bo-nazzi, Segretario Generale FSI – USAE.

Sanità: la nuova organizzazionedei servizi, la sfida della riformadi Regione Lombardia.

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La crisi di Governo impone il vialibera del Senato in 24 ore alla Leggedi Bilancio 2017: ecco le novità.

Ecco le principali misurecontenute nella manovra diinteresse sanitario

Pubblico impiegoPer quanto riguarda il personale èinnanzitutto istituito un Fondo peril pubblico impiego, con unadotazione di 1,48 miliardi di europer il 2017 e 1,39 miliardi di euroa decorrere dal 2018. Il Fondofinanzierà la contrattazionecollettiva nel pubblico impiegoper il triennio 2016-2018 (inaggiunta ai 300 milioni di euro giàstanziati dall’ultima legge distabilità), il miglioramentoeconomico del personale noncontrattualizzato e le assunzionidi personale a tempoindeterminato nell’ambito delleamministrazioni dello Stato(inclusi reclutamenti eprogressione di carriere nei Corpidi polizia e Vigili del fuoco).(commi da 364 a 372)

Rinnovi contrattuali delpersonale SsnLa Manovra 2017 prevede che ai

fini della copertura degli oneri peririnnovi contrattuali del personaledipendente e convenzionato delServizio sanitario nazionale èvincolata una quota del Fsn chesarà appositamente individuatanell’ambito del riparto delfabbisogno sanitario nazionale(successivamenteall’aggiornamento del Dpcm adhoc).

Stabilizzazione di precari Ssne ricercatoriSempre nell’ambito del Fsn, vieneprevista una specifico capitolo dispesa per assunzione estabilizzazione del personale Ssn.Si tratta di 75 milioni di euro peril 2017 e di 150 milioni di euro dal2018Inoltre, per garantire la continuitàdelle attività di ricerca negliIstituti di ricovero e cura acarattere scientifico (Irccs) enegli Istituti zooprofilatticisperimentali (Izs), tali istitutipotranno continuare ad avvalersidel personale addetto alla ricerca,appartenente sia all’area dei

ricercatori, sia all’areaprofessionalità della ricerca,assunto con contratti flessibili, inservizio alla data del 31 dicembre2016. Quindi, in attesa dellarevisione dell’accesso all’attivitàdi ricerca, delle modalità diinquadramento del personale edelle diverse possibili tipologiecontrattuali, la Manovra 2017consente agli Irccs e agli Izs dicontinuare ad avvalersi delpersonale già in servizio.Per quanto riguarda l’Alzheimer,con alcune modifiche approvatenel corso dell’esame alla Cameradei deputati, la legge di bilancio2017 interviene sui criteri diriparto del Fondo per le nonautosufficienze e inserisce lacondizione delle persone affetteda Alzheimer nell’ambito dellarevisione dei criteri di riparto. Sistabilisce anche che le risorse delFondo per la cura dei soggetti condisturbo dello spettro autisticonon utilizzate per l’anno 2016confluiscano nel 2017 nel Fondoper le non autosufficienze.Infine, viene autorizzata

Dopo la scoppola del referendum, si vada atale proposito l’articolo “I lavoratori della P.A.hanno detto No! La mancetta non serve!” inquesto medesimo sito, e la conseguente crisidel Governo Renzi (il premier ha annunciatole dimissioni in diretta video nella notte) poicongelata dal Presidente Mattarella sino al-l’approvazione della legge di bilancio il Senatoè stato sottoposto ad un pressing mai vistoper licenziare la legge senza alcuna modifica,e così e avvenuto: complessivamente l’esameda parte di Palazzo Madama è durato poco piùdi 24 ore. Il ministro per i rapporti con il par-

lamento Maria Elena Boschi in Aula al Senatoquesta mattina aveva infatti posto la que-stione di fiducia sul testo licenziato da Monte-citorio. Il disco verde sullo stesso testoapprovato dalla Camera è arrivato con 166voti a favore, 70 voti contrari e un astenuto.La votazione finale è arrivata meno di ventiminuti dopo che il governo aveva incassato lafiducia posta sull’articolo 1 della legge di bi-lancio che contiene le misure della manovra,con 173 sì e 108 no. La manovra vale 27 mi-liardi ed è completata dal decreto legge fiscalegià approvato dal Parlamento.

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l’iscrizione, su un apposito fondodello stato di previsione delMinistero dell’economia e dellefinanze, di una somma pari a 80milioni di euro finalizzata allariduzione del debito dell’Entestrumentale alla Croce rossa neiconfronti del sistema bancario,compresa l’anticipazione bancariain essere al 28 febbraio 2017-(art. 1, commi 597 e 598).

Ricerca: arriva lo HumanTechnopoleIn materia di ricerca, siincrementa di 25 milioni di euro,dal 2017, il Fondo ordinario pergli enti di ricerca vigilati dal Miur(Foe), destinando l’incremento alsostegno delle Attività di ricerca avalenza internazionale. Siistituisce poi, coerentemente conil Programma nazionale per laricerca (Pnr), una nuovaFondazione per la creazione diun’infrastruttura scientifica e diricerca di interesse nazionale,multidisciplinare e integrata neisettori della salute, dellagenomica, dell’alimentazione edella scienza dei dati e delledecisioni, e per la realizzazionedel progetto scientifico e diricerca «Human Technopole».

Sanità digitale più efficienteI fari sono puntati sull’efficienzadel Ssn che passa come viaobbligata dalla sfida dell’e-helath.E la manovra 2017 prevede unaserie di e disposizioni per definiree disciplinare l’Infrastrutturanazionale necessaria a garantirel’interoperabilità dei Fascicolisanitari elettronici (Fse).Protagonista della svolta l’Agenziaper l’Italia digitale (AgID) checurerà la progettazionedell’infrastruttura in strettocollegamento con il ministerodella Salute e il Mef, oltre che con

le Regioni. La realizzazione ègestita dallo stesso Mefattraverso l’utilizzo del SistemaTessera sanitaria. E se unaRegione non rispetta la tabella dimarcia del Fse prevista, scatta ilcommissariamento. Su questocapitolo è autorizzata una spesadi 2,5 milioni di euro, a decorreredal 2017, per la progettazione ela realizzazione dell’infrastrutturanazionale per interoperabilità deiFse.Sempre con un occhioall’efficienza organizzativa sonopreviste misure sperimentali peril 2017 per migliorare eriqualificare il Servizio sanitarioregionale, mediante incrementodella quota premiale delfinanziamento del Ssn per leregioni che presentano appositoprogramma, integrativodell’eventuale Piano di rientro.

Piani di rientro degli ospedali: un giro di viteViene modificata la nozione didisavanzo ai finidell’individuazione dei casi in cuiscatta l’obbligo di un piano dirientro per le aziende ospedaliereo ospedaliero-universitarie, gliistituti di ricovero e cura acarattere scientifico pubblici e glialtri enti pubblici che eroghinoprestazioni di ricovero e cura. Inparticolare, con una modificaapprovata alla Camera, vienefissato al 7 per cento dei ricavi oa 7 milioni di euro – invece degliattuali 10% per cento e 10 milionidi euro – il valore del disavanzotra i costi e i ricavi presuppostoper l’adozione e l’attuazione di unpiano di rientro per gli enti citati.

Il finanziamento del FsnAltre novità riguardano ilfinanziamento del Ssn,rideterminando, in diminuzione, il

livello del finanziamento delfabbisogno sanitario nazionalestandard cui concorre lo Stato,che viene portato a 113 miliardidi euro per il 2017 e a 114 per il2018. Per il 2019 il livello delfinanziamento del fabbisognosanitario nazionale standard cuiconcorre lo Stato è stabilito in115 miliardi. Una quota parte delFabbisogno sanitario nazionalestandard, pari a un miliardo,viene vincolata al finanziamentodi specifici Fondi rivolti alla spesafarmaceutica – medicinaliinnovativi, innovativi oncologici evaccini – e alla stabilizzazione delpersonale Ssn.

Il ritorno dei governatori-commissariCon una contestata normaaggiunta nel corso dell’esamepresso la Camera, vengonodisapplicate le norme della leggedi Stabilità per il 2015, che pernecessità di trasparenza avevaimpedito ai presidenti nominatidal 2015 di assumere l’incarico dicommissario alla sanità.In particolare, con il testo dellaManovra 2017, vengonodisapplicate le disposizioni dellalegge di stabilità 2015 (comma569 della legge 190/2014) sulleincompatibilità, dal 1 gennaio2015, della nomina aCommissario ad acta, per lagestione dei piani di rientro deidisavanzi sanitari regionali, conl’affidamento o la prosecuzione diqualsiasi incarico istituzionale, neiconfronti delle regionicommissariate ai sensidell’articolo 4, comma 2, deldecreto legge 159/2007.Si tratta delle Regioni in cui, nelprocedimento di verifica emonitoraggio dei singoli Piani dirientro, si prefigura il mancatorispetto da parte della regione

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stessa degli adempimenti previstidai medesimi Piani, e ilPresidente del Consiglio deiMinistri, diffida la regione adadottare entro quindici giorni tuttigli atti idonei a garantire ilconseguimento degli obiettiviprevisti nel Piano. Se la regionenon rispetta adeguatamente glistep previsti dalla diffida, ilConsiglio dei Ministri nomina uncommissario ad acta per l’interoperiodo di vigenza del singoloPiano di rientro.

La nuova governancefarmaceuticaUn altro pacchetto consistenterivisita parzialmente lagovernance farmaceutica. Lapercentuale totale di incidenzadella spesa farmaceutica sulFondo sanitario nazionale rimanefissata al 14,85%, ma cambianole percentuali dei due tetti: lafarmaceutica territoriale, cheassume la denominazione di«tetto della spesa farmaceuticaconvenzionata», scendedall’11,35 al 7,96% mentre lafarmaceutica ospedaliera oracomprensiva della spesa per ifarmaci acquistati in distribuzionediretta e per conto, denominata«tetto della spesa farmaceuticaper acquisti diretti», sale dal 3,5al 6,89 per cento.Spazio ai farmaci innovativi conl’istituzione di due Fondi, con unadotazione di 500 milioni ciascunoa valere sul Fondo sanitarionazionale, dedicati,rispettivamente, ai medicinaliinnovativi e agli oncologiciinnovativi.Centrale per l’inclusione di unfarmaco all’interno dei Fondiprevisti è la definizione delrequisito di innovatività. A farlosarà l’Aifa, con una determina daadottare entro il 31 marzo 2017

previo parere della Commissionetecnico scientifica, che stabilirà icriteri per la classificazione deifarmaci innovativi e a innovativitàcondizionata e dei farmacioncologici innovativi.Nuove norme sulla sostituibilitàdei farmaci biologici con i lorobiosimilari e sull’acquisto deifarmaci biologici a brevettoscaduto, dirette allarazionalizzazione della spesafarmaceutica associata ad unamaggiore disponibilità di terapie.Cambiano le regole delleprocedure pubbliche di acquistoper i farmaci biosimilari e, inparticolare, ci devono esseredegli accordi quadro con tutti glioperatori economici quando imedicinali sono più di tre; inoltrela base d’asta dell’accordo quadroresta quello medio di mercato deifarmaci generici biosimilari.Al medico prescrittore l’ultimaparola. Nessun obbligo dimotivazione da parte del camicebianco, che è (comunque) liberodi prescrivere il farmaco tra quelliinclusi nella procedura pubblica diacquisto, in base al principio dellacontinuità terapeutica applicata aipazienti.Viene poi aumentato da 30 a 60giorni il tempo a disposizionedell’ente appaltante, a partire dalmomento dell’immissione incommercio di uno o più farmacibiosimilari contenenti ilmedesimo principio attivo, peraprire il confronto concorrenzialetra questi e il farmaco originatoredi riferimento, in caso di scadenzadel brevetto o del certificato diprotezione complementare di unfarmaco biologico durante ilperiodo di validità del contratto difornitura.

Spesa vincolata per il Pianovaccini

Viene infine prevista una specificafinalizzazione per l’acquisto deivaccini ricompresi nel NuovoPiano Nazionale Vaccini (Npnv). Adecorrere dall’anno 2017,nell’ambito del Fsn, sono destinati100 milioni di euro per il 2017,127 milioni di euro per l’anno2018 e 186 milioni di euro adecorrere dal 2019, per ilconcorso al rimborso alle Regioniper l’acquisto di vacciniricompresi nel Npnv. Le sommesono ripartite sulla base dei criteriindividuati dall’ntesa Stato-Regioni entro il 31 gennaio 2017.Ape (commi da 168 a 186, ex art.25)

Pensione anticipata perinfermiere e ostetriche.In via sperimentale, dal 1 maggio2017 e fino al 31 dicembre 2018,potrà accedere all’Ape (anticipopensionistico) chi svolgeprofessioni sanitarieinfermieristiche ed ostetricheospedaliere con lavoroorganizzato in turni, e addettiall’assistenza personale dipersone in condizioni di nonautosufficienza, se lavoratoridipendenti che svolgono daalmeno 6 anni in via continuativaattività lavorative per le quali èrichiesto un impegno tale darendere particolarmentedifficoltoso e rischioso il lorosvolgimento in modo continuativoe sono in possesso di un anzianitàcontributiva di almeno 36 anni.

Lavoratori precociPer le professioni sanitarieinfermieristiche ed ostetricheospedaliere con lavoroorganizzato in turni, che svolgonoda almeno sei anni in viacontinuativa attività lavorativeper le quali è richiesto unimpegno tale da rendere

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particolarmente difficoltoso erischioso il loro svolgimento inmodo continuativo o chesoddisfano le condizioni di cuiall’articolo 1, commi da 1 a 3 deldecreto legislativo del 21 aprile2011, n. 67, a decorrere dal 1°maggio 2017 il loro requisitocontributivo è ridotto a 41 anni.Il beneficio dell’anticipo delpensionamento ai sensi deicommi da 1 a 4 è riconosciuto adomanda nel limite di 360 milionidi euro per l’anno 2017, 550milioni di euro per l’anno 2018,570 milioni di euro per l’annoanno 2019, 590 milioni di euroannui a decorrere dall’anno 2020.(commi da 199 a 205)

Lotta alla povertà, pensione diinabilità e Fondi occupazionedisabiliSi dispone, dal 2017, unincremento a regime di 150milioni a valere sullostanziamento del Fondo per lalotta alla povertà e all’esclusionesociale.A decorrere dalla data di entratain vigore della presente legge illavoratore iscrittoall’assicurazione generaleobbligatoria o alle forme esclusivee sostitutive della medesimaaffetto da mesotelioma pleurico(c45.0), mesotelioma pericardico(c45.2), mesotelioma peritoneale(c45.1), mesotelioma della tunicavaginale del testicolo (c45.7),carcinoma polmonare (c34) easbestosi (c61), riconosciuti diorigine professionale, ovveroquale causa di servizio, ha dirittoal conseguimento di una pensionedi inabilità, ancorché non si trovinell’assoluta e permanenteimpossibilità di svolgere qualsiasiattività lavorativa. Ai fini delconseguimento del diritto alla

pensione di inabilità di cui alprimo periodo, il requisitocontributivo si intendeperfezionato quando risultinoversati a favore dell’assicuratoalmeno cinque anni nell’interavita lavorativa. Il beneficiopensionistico di cui ai primi dueperiodi, che non è cumulabile conaltri benefìci pensionistici previstidalla normativa vigente, èriconosciuto, a domanda, nellimite di 20 milioni di euro perl’anno 2017 e di 30 milioni di euroannui a decorrere dal 2018.Si prevede la riattribuzione dellerisorse del Fondo per il diritto allavoro ai disabili (le cui risorsefinanziano la corresponsione daparte dell’Inps degli incentivi aidatori di lavoro che assumonolavoratori disabili nonché iprogetti sperimentali di inclusionelavorativa delle persone disabilida parte del Ministero delLavoro), già trasferite a Regioni eProvince autonome e nonimpegnate a favore deibeneficiari, ai Fondi regionali perl’occupazione dei disabili (istituitiper il finanziamento deiprogrammi regionali diinserimento lavorativo e deirelativi servizi) e prioritariamenteutilizzate per finanziare gliincentivi alle assunzioni dipersone con disabilità successiveal 1° gennaio 2015 non copertedal Fondo per il diritto al lavoro aidisabili. (commi da 234 a 251)

Fondo sostegno natalitàL’accesso al Fondo di sostegnoalla natalità è in favore dellefamiglie con figli nati o adottati adecorrere dal 1° gennaio 2017. iIdecreto del Ministro con delegaalle politiche per la famiglia, diconcerto con il Mef, a cui èdemandata la definizione dei

criteri e delle modalità diorganizzazione e difunzionamento del Fondo disostegno alla natalità, dovràessere emanato entro 90 giornidall’entrata in vigore della leggedi bilancio. (commi da 348 a 352)

Premio alla nascita e congedoobbligatorio per il padrelavoratoreA decorrere dal 1° gennaio 2017è riconosciuto un premio allanascita o all’adozione di minoredell’importo di 800 euro. Ilpremio è corrisposto in unicasoluzione, a domanda della futuramadre, dall’Inps al compimentodel settimo mese di gravidanza oall’atto dell’adozione.La durata del congedoobbligatorio per il padrelavoratore dipendente èaumentata a due giorni per l’anno2017 e a quattro giorni per l’anno2018, che possono essere godutianche in via non continuativa. Perl’anno 2018 il padre lavoratoredipendente può astenersi per unperiodo ulteriore di un giornoprevio accordo con la madre e insua sostituzione in relazione alperiodo di astensione obbligatoriaspettante a quest’ultima. (commi353-354)

Bonus nido e rifinanziamentovoucher asili nidoSi prevede che il buono di 1.000euro su base annua sia attribuito– oltre che, come già previsto,per il pagamento di rette di asilinido pubblici e privati – anche perl’introduzione di forme disupporto presso la propriaabitazione in favore dei bambinial di sotto dei tre anni affetti dagravi patologie croniche. (commida 355 a 357)

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Il medico di turno al Pronto Soccorso è sempre te-nuto a visitare ogni paziente e a formulare unaprima diagnosi, altrimenti rischia la condanna pe-nale per omissione di atti d’ufficio.È quanto affermato da una recente sentenza dellaCassazione [1].Chi si presenta al pronto soccorso, lamentando undisturbo, ha il diritto di essere visitato e il medico diturno ha l’obbligo di prestare le cure in tutti i casi diurgenza, verificare la gravità della situazione e for-mulare una prima diagnosi, in modo da scongiurarepatologie di intensità tale da richiedere un inter-vento sanitario tempestivo e non dilazionabile algiorno successivo.L’obbligo di visitare e formulare una diagnosi sussi-ste anche quando al paziente è assegnato il codiceverde. Il codice, infatti, serve solo a definire un or-dine di visita (per dare priorità ai casi più gravi), manon ad esenta il sanitario dal dare corso alla visitamedica, neppure quando la patologia lamentata dalmalato, ad un primo screening del personale para-medico, appare non grave.

Il medico che non adempie tali obblighi e non visitail paziente commette reato di omissione di atti d’uf-ficio [2].L’assenza di un pericolo concreto non giustifica il ri-fiuto di visitare il paziente e di rinviarlo al giornosuccessivo. Ciò a maggior ragione quando il pa-ziente è una persona anziana.Nel caso di specie i giudici hanno anche precisatoche il differimento della visita non può ritenersi le-gittimo esercizio della discrezionalità del medico peril fatto che l’esame specialistico non avrebbe potutoessere espletato durante la notte, ma soltanto almattino seguente.A prescindere dall’impossibilità di procedere adun’immediata indagine specialistica, costituisce in-fatti preciso dovere del medico di turno presso ilPronto Soccorso di verificare senza indugi la gravitàdella situazione e formulare una prima diagnosi.

[1] Cass. sent. n. 40753/2016.[2] Art. 328 cod. pen.

Pronto soccorso: anche ipazienti in codice verdevanno visitati.

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Non c’è pace per gli ospedali sici-liani, oltre il caos e intasamentodei pronti soccorso, si registranocon un aumento esponenzialeepisodi di violenza che hannovisto infermieri, medici e perso-nale sanitario vittime di aggres-sioni da parte di pazienti e/o dailoro parenti. Di pochi giorni fa, è la notizia diun’ennesima aggressione subitada un'infermiera, anche minac-ciata con un coltello all'ospedaledi Cristina di Palermo da parte diun paziente che non voleva at-tendere. Fsi-Usae scrive per chiedere in-terventi urgenti ai Ministeri del-l'Interno e della Salute, alle novePrefetture e all'assemblea regio-nale siciliana che oggi ha provve-duto a convocare celermente inaudizione alla Regione.Maggiore sicurezza, è la richiestaportata stamattina alla VI com-missione regionale alla Sanità al-l’Assemblea Regionale Sicilianadai sindacalisti della Fsi-Usae, Co-niglio Calogero Coordinatore Na-zionale Fsi-Usae, CirignottaMaurizio, Alfio Casabianca e In-travaia Salvatore dirigenti sinda-cali della Fsi-Usae ascoltati dalPresidente della Commissione Sa-nità On. Pippo DiGiacomo, On.Vincenzo Fontana e dall'On. Cap-pello Francesco.Richiesta di misure concrete: ur-genti i soldi da utilizzare per ga-rantire le guardie giurate di nottee nei festivi, quando il picco dicasi sotto l'effetto di droga e alcolaumenta il rischio di aggressioni,

e strutturali in tutti gli ospedali si-ciliani, informazioni dei cittadinisul ruolo e le funzioni degli infer-mieri attraverso l’affissione neglispazi pubblici e all’interno dellestrutture sanitarie di manifesti,formazione del personale per ri-spondere adeguatamente alle si-tuazioni ritenute pericolose,sollecitazioni alle aziende sanita-rie ad attuare quanto previstodalla Raccomandazione N. 8 delMinistero della salute del novem-bre 2007 "Prevenzione degli attidi violenza a danno degli opera-tori sanitari” disattesa dalla mag-gior parte delle aziende.A questa segreteria giungono lesegnalazioni di infermieri e perso-nale sanitario aggrediti, minac-ciati, costretti a lavorare nellapaura. "Serve un tavolo perma-nente, con la Regione e le forzedell'ordine, per trovare soluzionie monitorare un fenomeno am-piamente tralasciato - dichiaraCalogero Coniglio -Abbiamo giùavuto incontri con le prefettureCatania e Palermo, con il Que-store di Catania, denunciato alle9 procure, 2 interrogazioni parla-mentari a Camera e Senato ai Mi-nistri Interno e Salute, ai sindaciche sono stati latitanti. Il feno-meno desta tanta più attenzionese si considerano le conseguenzeche da esso derivano; shock, in-credulità, senso di colpa, au-mento dei livelli di stress: sonosolo alcuni degli effetti che cia-scun episodio può avere su ognioperatore coinvolto".Coniglio conclude l’audizione con

una provocazione: "Se non cisono i soldi per assumere guardiegiurate, interventi strutturali e diprevenzione, invitiamo a la Re-gione almeno a comprare 46milafischietti da distribuire agli opera-tori in modo che possano chie-dere aiuto"."Riteniamo che gli episodi di vio-lenza siano solo la punta dell’ice-berg di una situazione ben piùcomplessa, che parte dalla ge-stione del carente personale inservizio, infermieristico e sanita-rio e logistico, fino ad arrivare alleguardie giurate, che sono forse lepersone più esposte alla rabbiadei cittadini che assimilano le si-tuazioni caotiche dei Pronti Soc-corso. Le forze dell’ordinepotranno tamponare alle singolesituazioni, che però sono desti-nate ad esplodere; una situa-zione, determinata soprattuttodalla carenza ormai cronica ed er-rata distribuzione di risorse allestrutture ospedaliere. Oltre aquesto, bisogna aggiungere chegli atti di violenza hanno un im-patto negativo sui costi della sa-nità pubblica e sull’efficaciaorganizzativa, interferendo conl’erogazione di cure di qualità erecando danno alla dignità delpersonale sanitario e alla fiduciaverso se stessi: se occorre garan-tire l’efficacia dei servizi, è neces-sario assicurare agli infermieri unambiente di lavoro sicuro e untrattamento rispettoso", concludeConiglio.

Ufficio Stampa Fsi-Sicilia

Ospedali come campi di guerraFsi-Usae ricevuta all'Ars: gli infermierisono ormai dei sopravvissuti.

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