Open data e territorio: costruire infrastruttura della conoscenza
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POF
Piano dell’offerta formativa
Anno scolastico 2015 - 2016
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Sommario
1. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO 3
1.1. PRINCIPI ISPIRATORI 3
1.2. UBICAZIONE 3
1.3. INFRASTRUTTURA SCOLASTICA 4
1.3.1. INFRASTRUTTURA SEDE CENTRALE 5
1.3.2. INFRASTRUTTURA SEDE SUCCURSALE 6
2. INDIRIZZO E CORSO DI STUDIO 7
2.1. QUADRO ORARIO 7
2.2. SCANSIONE ORARIA 7
2.3. CALENDARIO DELLE LEZIONI 8
2.4. CRITERI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI 8
2.5. CALENDARIO DELLE LEZIONI 9
2.6. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI 9
2.7. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL'ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI 9
2.8. NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE E PROFILO CULTURALE DELLO STUDENTE 11
3. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’ISTITUTO 12
4. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 21
4.1. VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI 21
4.2. I LIVELLI DI PROFITTO SCOLASTICO 22
4.3. TABELLA DEI CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA 25
4.4. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI 28
4.5. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO 29
4.5.1. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO 29
4.5.2. CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO 30
4.6. RECUPERO 31
4.7. ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’IRC 31
5. VIAGGI CULTURALI 32
5.1. SCAMBI CULTURALI 32
5.2. VIAGGI D’ISTRUZIONE, USCITE DIDATTICHE 32
6. ATTIVITÀ PROMOSSE DAL LICEO 34
6.1. PREMIO BRUNO NARDO 34
6.2. SETTIMANA DELLO STUDENTE 34
6.3. PROGETTI 35
2
6.3.1. AREA LINGUISTICA 35
6.3.2. AREA SCIENTIFICA 36
6.3.3. AREA CITTADINANZA ATTIVA 36
6.3.4. AREA ARTISTICA 38
6.3.5. AREA ECO-SOSTENIBILITA’ E PATRIMONIO CULTURALE 38
6.3.6. AREA DISCIPLINE MOTORIE 39
6.3.7. AREA ATTIVITA’ LABORATORIALE 39
6.4. ATTIVITA’ COORDINATE DA COLLABORATORI ESTERNI 40
8. CAMPI DI POTENZIAMENTO 40
9. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI ALL’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI 41
9.1. I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 41
9.2. INTERVENTI EDUCATIVO-DIDATTICI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI
(Legge 104/92) 42
9.3. PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 42
9.3.1. ALUNNI CON DISABILITA’ 47
9.3.2. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 51
9.3.3. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE 54
10. CODICE DISCIPLINARE DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI 55
3
1. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
1.1. PRINCIPI ISPIRATORI
Il Liceo Plinio Seniore individua come obiettivo prioritario quello di sostenere la motivazione allo studio per evitare atteggiamenti rinunciatari o di sfiducia. Il progetto educativo e culturale ha come nucleo portante l’armonico sviluppo personale e sociale di ciascuno studente inteso come persona, cittadino e futura figura professionale. In modo particolare, il curricolo del nostro Istituto si caratterizza, per il ruolo di sintesi tra i saperi umanistico-letterari e quelli scientifici, in un’ottica di armonia e complementarietà fra le due componenti. La scuola, in collaborazione con le famiglie, intende concorrere alla formazione del cittadino consapevole ed attivo attraverso la promozione di una solida cultura di base, volta ad attivare negli studenti specifiche competenze espressive, riflessive, logiche ed operative. Inoltre, il liceo fa leva sui fattori "motivazione" e collaborazione con le famiglie come primarie forme di lotta alla dispersione scolastica, attraverso interventi di sostegno-recupero e di orientamento che aiutano lo studente a realizzare lo stile costruttivo della fiducia.
A tal fine il Liceo impegna le risorse disponibili per:
affiancare e sostenere gli studenti nella formazione e nella crescita, aiutandoli a individuare i
loro reali interessi, a sviluppare le loro attitudini e a consolidare i loro punti di forza;
offrire opportunità di recupero, sostegno, approfondimento agli studenti di tutte le classi, in
particolare quelle iniziali, per tutte le discipline, sin dall'inizio dell'anno scolastico;
potenziare e migliorare l’attività di orientamento e di auto-orientamento.
Il Liceo adotta tempi, strumenti, metodi e criteri di valutazione trasparenti e omogenei, rispettosi
della personalità dello studente, orientati a sostenerne la continuità dell’impegno e del processo
d’apprendimento e a promuoverne la consapevole e progressiva capacità di auto-valutazione.
Il liceo Plinio Seniore nel corrente anno scolastico è entrato a far parte della rete scuole UNESCO.
1.2. UBICAZIONE
Il Liceo inizialmente nasce come sede succursale del LSS Augusto Righi, poi diviene Istituzione
autonoma alla metà degli anni ’50.
La sede storica del Liceo era in via Montebello 126, in seguito la Provincia di Roma ha trasferito il
Liceo nella sede attuale di via Montebello,122 che è un edificio progettato dal Comune di Roma
negli anni’80 del XIX secolo. Tale struttura rappresentava il primo esempio di architettura scolastica
nel territorio comunale di Roma Capitale. L’immobile venne inaugurato nel 1889 con destinazione
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d’uso scuola elementare Maschile e Femminile e Scuola dell’Infanzia. Di più questa architettura
eclettica venne presentata come esempio di intervento all’Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Attualmente il liceo ha due sedi: quella centrale di via Montebello,122 e la sede succursale di via
Palestro, 38.
Per la sua particolare ubicazione, prossima ad importanti sedi amministrative e culturali (Ministeri,
Biblioteca Nazionale Centrale, Università di Roma "La Sapienza" e alcune facoltà dell’Università di
Roma "Roma Tre") il Liceo si trova in un’area di contenuta residenzialità e non si configura quindi
come una scuola di quartiere: questa caratteristica si è rivelata nel corso del tempo un elemento di
vitalità che ha impegnato tutte le sue componenti in un confronto aperto e dialettico con realtà
socio-culturali differenziate.
Il Liceo è a pochi passi da Porta Pia, dal Ministero dei Trasporti e dal Comando dei Carabinieri di
Roma Centro ed è facilmente raggiungibile da diverse aree della città attraverso la metropolitana
(linea B, fermata Castro Pretorio) e molte linee di autobus provenienti dalla Stazione Termini, da Via
Nomentana, da Corso d’Italia e dalla Stazione Tiburtina (linee 60, 90, 36, 490, 491, 495, 61, 62, 16 e
910). Dall’anno scolastico 2009-’10, il nostro Liceo dispone di alcune aule (26 dal corrente a.s.)
situate nella sede distaccata presso l’ex I. T. C. G. Duca degli Abruzzi, utilizzate, a rotazione, da tutte
le classi ad eccezione delle prime.
L'ingresso alla sede centrale per il personale, il pubblico e gli studenti è in Via Mentana 5 mentre
alla sede distaccata è in Via Palestro 38.
Nell’a. s. 2015-16 il Liceo conta, in organico di fatto, 50 Classi per complessivi 1200 studenti circa
divisi in 28 Classi nella sede centrale e 22 in quella succursale. Negli ultimi anni, compreso l’attuale,
l’Istituzione ha visto crescere continuamente il numero degli iscritti e, pertanto, è oggi il Primo Liceo
Scientifico del Centro Storico di Roma per numero di alunni frequentanti. Dato tanto più positivo
perché il nostro Liceo offre esclusivamente il Corso Tradizionale, coerentemente alla sua storia.
1.3. INFRASTRUTTURA SCOLASTICA
La scuola, già da diversi anni, è dotata di registro elettronico che, oltre a supportare efficacemente il
lavoro di ciascun docente e del personale amministrativo, ha soprattutto, come valore aggiunto,
quello di migliorare e ottimizzare la comunicazione scuola famiglia.
I genitori potranno accedere ai dati riguardanti i propri figli: assenze, compiti per casa, annotazioni,
voti. Avranno altresì la possibilità di adempiere, direttamente da casa, a tutta una serie di compiti
burocratici (giustificazioni, autorizzazioni, etc).
Tutte le aule, di entrambe le sedi, sono cablate e dotate di dispositivo “touch screen”
antisfondamento per consentire l’utilizzo della piattaforma di registro elettronico.
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Nell’attività quotidiana di insegnamento, inoltre, l’Istituto si avvale di una buona dotazione di
laboratori ed aule speciali. Ciascun laboratorio e ciascuna struttura di servizio sono affidati a un
responsabile.
GARR è la rete telematica italiana dell’Università e della Ricerca ed il suo principale obiettivo è
quello di fornire connettività ad altissime prestazioni e servizi avanzati alla comunità scientifica ed
accademica italiana. La rete GARR è ideata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini
di lucro fondata con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Consortium GARR ha lo scopo primario di progettare, implementare e operare una infrastruttura
di rete atta a fornire alla comunità scientifica ed accademica italiana gli strumenti di comunicazione
idonei allo svolgimento delle proprie attività istituzionali di ricerca e insegnamento in ambito
nazionale ed internazionale.
Il Consortium GARR fornisce ai ricercatori servizi indipendenti dalla collocazione geografica,
favorendo il coordinamento e la collaborazione nelle attività di ricerca nazionali ed internazionali e
la diffusione e sperimentazione di tecnologie di rete avanzate e nuovi servizi.
Il GARR inoltre, progetta e sperimenta la rete di domani attraverso la partecipazione a vari progetti
internazionali e nazionali, in collaborazione con università, enti istituzionali ed organizzazioni di
rilevanza internazionale. In particolare, a livello europeo ed internazionale, il GARR ha preso
attivamente parte a progetti internazionali cofinanziati dalla Commissione Europea.
L'attuazione e l'evoluzione della rete GARR e la partecipazione a vari progetti di sviluppo
rappresentano non soltanto un potente strumento per l’attività quotidiana della comunità
scientifica ed accademica italiana, ma anche un importante contributo al progresso tecnologico ed
industriale del nostro Paese, la cui rilevanza è destinata ad accrescersi nel tempo.
1.3.1. INFRASTRUTTURA SEDE CENTRALE
Sono presenti le seguenti strutture:
Aula Magna, attrezzata con PC, proiettore, video registratore, DVD;
Aule per i dipartimenti, utilizzate dai docenti come luogo di studio, di confronto e come
archivio di materiali e documentazioni necessari alla didattica;
Biblioteca “Bruno Nardo”, provvista di circa 12000 volumi, dove gli studenti, sotto la guida
del bibliotecario, possono anche collegarsi a Internet per effettuare ricerche individuali e di gruppo.
Le proposte d'acquisto di opere o altri materiali, anche sulla base di segnalazioni o richieste dei
docenti, sono inserite nei progetti dei dipartimenti;
Centro servizi (server) adibito a supportare l'informatizzazione del Liceo;
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Aula per il ricevimento dei genitori, dotata di pc portatili e di rete wireless;
Laboratorio informatico, dotato di 15 PC utilizzabili dagli alunni e di lavagna interattiva;
Laboratorio di disegno, dotato di lavagna interattiva;
Laboratorio di fisica, dotato di PC e di lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale, dotato di 20 PC utilizzabili dagli alunni, (dono della Fondazione
Roma);
Laboratorio di Scienze, dotato di PC e lettore DVD;
Palestra della scuola. Le lezioni si svolgono anche presso il CUS Roma sito in piazzale del
Verano e presso gli impianti sportivi situati in località Terme di Caracalla.
Bar interno all’Istituto.
Rete locale: tutti i computer della scuola sono collegati alla rete LAN tramite un server e consentono
l'accesso a Internet e la condivisione delle risorse. L’aula d’informatica è dotata di un filtro per i
contenuti web e di una rete didattica.
1.3.2. INFRASTRUTTURA SEDE SUCCURSALE
Nella sede succursale, sita presso l’ex ITCG "Duca degli Abruzzi" di via Palestro38, sono presenti le
seguenti strutture:
2 palestre
laboratorio informatica (in allestimento)
sala professori
Aula video (in allestimento)
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2. INDIRIZZO E CORSO DI STUDIO Le lezioni iniziano alle ore 8,00 e finiscono alle 13,55 con un intervallo dalle 10,50 alle
11,10.
2.1. QUADRO ORARIO
Materia/Anno 1° 2° 3° 4° 5°
Italiano 4 4 4 4 4
Latino 3 3 3 3 3
Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2
Storia e geografia 3 3
Filosofia 3 3 3
Matematica 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze 2 2 3 3 3
Disegno 2 2 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
TOTALE 27 27 30 30 30
2.2. SCANSIONE ORARIA
L’orario d’inizio delle lezioni è stabilito per le ore 8,00. Le lezioni si succedono secondo la seguente
scansione:
PRIMA ORA 8,00 – 9,00
SECONDA ORA 9,00 – 9,55
TERZA ORA 9,55 – 10,50
INTERVALLO 10,50 – 11,10
QUARTA ORA 11,10 – 12,05
QUINTA ORA 12,05 – 13,00
SESTA ORA 13,00 – 13,55
In relazione alla programmazione didattica si prevede una scansione delle attività distinta in:
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attività ordinarie;
attività di sostegno, di recupero e/o di approfondimento;
attività pomeridiane collegate all’ampliamento dell’offerta formativa;
attività modificate nelle settimane in cui si svolgono i viaggi d'istruzione.
2.3. CALENDARIO DELLE LEZIONI
Le lezioni hanno inizio il giorno 9 settembre 2015 e terminano il giorno 8 giugno 2016.
L'anno scolastico è scandito in due periodi:
Primo periodo: TRIMESTRE dal 9 settembre al 22 dicembre 2015;
Secondo periodo: PENTAMESTRE dal 7 gennaio 2016 al 8 giugno 2016;
Sospensione delle lezioni:
2 novembre 2015;
7 dicembre 2015;
dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 compresi (vacanze di Natale);
dal 15 febbraio 2016 al 19 febbraio 2016 (sospensione dell’attività didattica);
dal 24 marzo al 29 marzo 2016 compresi (vacanze di Pasqua);
3 giugno 2016.
La scuola svolgerà attività di accoglienza ed orientamento in entrata sotto forma di open day nei
giorni sabato 19 dicembre 2015, domenica 20 dicembre 2015, sabato 16 e sabato 30 gennaio 2016.
I giorni in cui è autorizzata l'assemblea generale degli studenti le lezioni sono sospese per la durata
dell’assemblea stessa, che può comprendere l’intera mattina a partire dalla 2a ora di lezione. La
partecipazione all'assemblea è una libera scelta dello studente. Gli studenti dovranno redigere
regolare verbale della riunione.
N.B. In caso di occupazione della scuola e/o autogestione. i giorni di attività didattica verranno recuperati
nei periodi destinati ai viaggi di istruzione, alla settimana dello studente e/o alla sospensione dell’attività
didattica prevista nella settimana di febbraio.
2.4. CRITERI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE CLASSI
Le prime classi sono formate tenendo conto in via prioritaria dei seguenti criteri:
Valutazione espressa nel certificati di licenza della scuola media, assicurandone, per quanto
possibile, una loro equa e proporzionale distribuzione in tutte le classi.
Richiesta di sezioni in cui siano stati iscritti di recente fratelli o sorelle maggiori, per favorire il
riutilizzo dei "libri di testo".
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Numero complessivo degli alunni maschi e femmine uniformemente distribuito nelle singole
classi.
Preferenze eventualmente espresse dall'utenza rispetto alla possibilità per due studenti di
essere iscritti nella stessa sezione.
Le classi successive alle prime sono formate, di norma, per normale prosecuzione. Nel caso
la superiore autorità scolastica disponga che si formino meno classi di quelle previste, è eliminata,
per ogni fascia, la classe meno numerosa. Gli studenti delle classi che non trovano prosecuzione
sono divisi tra le classi parallele, di preferenza in piccoli gruppi, per favorire l'integrazione con i
gruppi maggioritari.
I suddetti criteri potrebbero essere integrati con la somministrazione di test d’ingresso.
Gli studenti ripetenti sono normalmente collocati in altra sezione.
2.5. CALENDARIO DELLE LEZIONI
2.6. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI AI DOCENTI
Tutti i corsi, pur nella loro diversità, hanno pari dignità e forniscono un servizio di pari valore.
In via prioritaria gli insegnamenti delle classi prime sono assegnati, se possibile, a docenti stabili
nella scuola equamente distribuiti tra le sezioni del Liceo.
I docenti esprimono per iscritto le loro preferenze per posti resisi liberi all’inizio di ciascun anno
scolastico. La Presidenza potrà accogliere le richieste pervenute, purché vengano garantite agli
studenti di tutti i corsi uguali opportunità e venga rispettato il criterio della "continuità didattica".
Successivamente a tale prima assegnazione, i docenti sono assegnati alle classi in base all’ordine di
priorità determinato dalla graduatoria interna di anzianità di servizio.
Nel caso in cui la Presidenza ritenga di scostarsi da tali criteri, lo farà sulla base di un preventivo
gradimento del docente interessato o, in caso contrario, motivando la sua decisione, eventualmente
in forma riservata.
2.7. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL'ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
Compatibilmente con i vincoli di legge, amministrativi e contrattuali, l'orario di servizio dei docenti è
formato tenendo conto dei seguenti criteri, in ordine di priorità.
Vincolo generale:
L'orario è lo strumento fondamentale per l’organizzazione delle attività didattiche.
Vincoli organizzativi:
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l’orario è impostato, per ciascun insegnante sulla base di 18 ore di lezione;
gli insegnanti che completano il loro orario nella scuola - ma non vi hanno la titolarità – sono
impiegati nei giorni in cui è accertato che non prestino servizio nella scuola di titolarità;
ai docenti in servizio su più scuole è evitato, per quanto possibile, di doversi spostare fra
l'una e l’altra nella stessa mattina; in caso contrario si consente un congruo margine di tempo per lo
spostamento;
l'orario d’insegnamento è distribuito, su cinque giorni per settimana;
si evita, per quanto possibile, che materie con due ore settimanali per classe, siano collocate
sempre come ultime della giornata;
su richiesta degli interessati – e limitatamente alla materie con almeno tre ore settimanali di
insegnamento per classe – due ore possono essere abbinate per favorire lo svolgimento delle prove
scritte di verifica;
nei periodi in cui le lezioni non si effettuano, o sono sospese, i docenti attendono alle attività
previste dalle disposizioni vigenti, a quelle approvate dal Collegio dei Docenti, e agli incarichi loro
conferiti, nel limite dell’orario di cattedra di ciascuno.
Gli insegnanti impegnati su un orario giornaliero di sei ore, saranno utilizzati, di norma, per
non più di cinque ore di lezione, come previsto dal CCNL ’06-’09, art 28, comma 9.
Le ore da restituire in seguito alla concessione di permessi brevi dovranno essere utilizzate –
nell'arco dell'intero anno scolastico – per attività di insegnamento, attività funzionali
all'insegnamento, ovvero attività aggiuntive, a favore della scuola.
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2.8. NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE E PROFILO CULTURALE DELLO STUDENTE
La legge n. 296 del 26 dicembre 2006 ha elevato a 10 gli anni di istruzione obbligatoria e al
compimento del 18° anno di età l’obbligo formativo, finalizzato al conseguimento di un titolo di
scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale. L’obiettivo
che ci si propone è il conseguimento da parte di ogni studente al termine dei 10 anni di scuola
dell’obbligo delle competenze chiave di cittadinanza, atte a favorire il pieno sviluppo della persona
nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione
con la realtà naturale e sociale: ne risulta un individuo capace di imparare ad imparare, di
progettare, di comunicare, di collaborare e partecipare, di agire in modo autonomo e responsabile,
di risolvere problemi, di individuare collegamenti e relazioni, di acquisire ed interpretare
informazioni.
Coerentemente con le indicazioni aventi validità immediata per quanto riguarda l’elaborazione del
paino dell’offerta formativa 2015/16 e del piano triennale 2016/19, nel POF trovano spazio le
seguenti azioni:
AREA DEL CURRICULO
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA
ORIENTAMENTO
INCLUSIONE, RECUPERO E POTENZIAMENTO PER IL SUCCESSO FORMATIVO
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
DOTAZIONI STRUMENTALI
SICUREZZA
FORMAZIONE
ORGANICO POTENZIATO.
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3. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’ISTITUTO La programmazione delle attività didattiche viene realizzata dal corpo docente del Liceo a vari livelli,
secondo il seguente schema riassuntivo:
a) Il Collegio dei Docenti stabilisce le linee guida generali;
b) I Dipartimenti disciplinari, articolazioni operative del Collegio dei Docenti (1. Materie Letterarie
– biennio; 2. Materie Letterarie – triennio; 3. Lingua straniera; 4. Matematica e Fisica; 5. Scienze; 6.
Educazione Fisica; 7. Storia e Filosofia; 8. Disegno e Storia dell’Arte; 9. Religione/Attività Alternativa)
elaborano le proposte per la programmazione didattica per ciascuna materia e per ciascuna fascia di
classi definendo, in particolare:
gli obiettivi dell’apprendimento in termini di conoscenze, competenze e capacità che
l’alunno deve conseguire, individuando e descrivendo:
il livello minimo necessario per la promozione alla classe successiva;
il livello elevato per la dichiarazione di eccellenza.
Definisce inoltre gli obiettivi dell’insegnamento in termini di:
programma minimo che ciascun insegnante è tenuto a svolgere;
azioni, iniziative, attivazioni di risorse, ecc. che il docente deve realizzare;
strumenti di formazione, di controllo e di verifica da adottare che comprendano
anche lavori di gruppo;
prove di verifica unitarie, per materia e per fasce di classi, intermedie e finali, per
l’accertamento del raggiungimento degli obiettivi minimi.
Elabora infine proposte inerenti:
temi di lavoro pluridisciplinari e relative prove di verifica;
l’utilizzo dei laboratori, delle aule speciali e delle attrezzature informatiche e
multimediali;
le attività d'accoglienza, di recupero e d'orientamento;
l’organizzazione e la gestione di sportelli destinati all’attività di recupero;
la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
I Dipartimenti periodicamente verificano inoltre la realizzazione delle proposte elaborate nelle varie
discipline.
Il docente coordinatore del dipartimento è nominato dal Dirigente Scolastico tra quelli indicati dal
dipartimento. Responsabile della conduzione dei lavori, raccoglie le proposte significative dei
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colleghi, svolge una funzione di iniziativa nella ricerca di informazioni di interesse del dipartimento,
garantisce la comunicazione all’interno del proprio dipartimento e con gli altri dipartimenti,
collabora con gli organi e le strutture di servizio della scuola per realizzare l’informatizzazione e
l’automazione delle attività di routine. I Coordinatori dei Dipartimenti si riuniscono al bisogno allo
scopo di confrontarne le attività, promuovere iniziative comuni, indicare le linee guida per la
programmazione didattica individuale e dei Consigli di Classe, per proporre schemi o modelli, temi
di ricerca e di studio e per la formazione in servizio. I Dipartimenti possono affidare a una o più
persone l'incarico di produrre materiali didattici o di studio per specifici progetti, nei limiti delle
risorse assegnate ad essi.
c) i singoli docenti elaborano la propria programmazione individuale entro la seconda metà del
mese di ottobre; al termine dell’a.s. presentano una relazione sulle attività svolte;
d) i consigli di classe elaborano ed approvano, sulla base delle programmazioni dei singoli docenti,
entro la fine del mese di ottobre, un documento di programmazione che integri in modo coerente le
proposte dei docenti delle varie discipline, avanzate sulla base delle proposte dei Dipartimenti, e
che definisca esplicitamente gli obiettivi educativi e didattici, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi
del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione da adottare. I consigli scelgono i
temi di interesse pluridisciplinare e organizzano il lavoro didattico necessario su di essi e le relative
prove di verifica. Al termine dell’a.s. i coordinatori dei consigli presentano una relazione sulle
attività svolte.
e) compiti del docente coordinatore di classe:
periodicamente controlleranno il numero delle assenze e dei ritardi degli studenti
della classe in carico.
Qualora dovessero rilevare gravi e diffuse difficoltà didattico/disciplinari o un
numero di assenze/ritardi eccessivo o ingiustificato, avranno cura di convocare le
famiglie;
periodicamente dovranno controllare che le assenze siano state regolarmente
giustificate dai genitori;
alla scadenza dei termini per la consegna delle programmazioni iniziali e finali,
verificheranno che esse siano state inserite nel registro elettronico.
viste le indicazioni emerse nei Consigli di classe di ottobre, dovranno predisporre la
redazione dei piani di lavoro iniziali;
a conclusione dell’anno scolastico avranno cura di redigere il documento finale;
illustreranno il POF e la programmazione di classe agli studenti e alle famiglie.
f) Il docente di sostegno per i Disturbi Specifici di Apprendimento, insieme ai docenti del Consiglio
di Classe, attiva una serie di interventi finalizzati al superamento degli ostacoli che gli studenti D.S.A.
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incontrano nei processi di apprendimento e si preoccupa della loro piena integrazione nella classe;
cura i rapporti con le ASL, stila insieme al coordinatore il Piano Didattico Personalizzato e cura i
rapporti con le loro famiglie.
UFFICIO DI PRESIDENZA
L’Ufficio di Presidenza è formato dal Dirigente Scolastico e dai suoi Collaboratori. Ha la
responsabilità della gestione quotidiana della scuola. I Collaboratori svolgono le funzioni loro
assegnate dal Dirigente Scolastico. Coordinano l’attività didattica. Organizzano gli interventi didattici
finalizzati al recupero (attivazione sportelli e corsi pomeridiani).
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Livia Brienza
Collaboratori
prof.ssa Maria Laura Casale (vicario del DS) e prof. Emanuele Casalena.
Per le classi della sede distaccata viene nominato fiduciario del DS il prof. Emanuele Casalena.
DSGA
Dott. Reginaldo Giordano
FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali hanno l’incarico di curare l’organizzazione e la gestione di settori di attività
che il Collegio dei docenti ha identificato come essenziali per il funzionamento del Liceo.
FS1: ORIENTAMENTO IN ENTRATA Referente: prof. Vincenzo De Simone
L’attività di promozione si sviluppa attraverso:
• la costruzione di un’immagine positiva dell’istituto proiettata verso l’opinione pubblica e
privata che è all’origine del progetto “Adotta una scuola media”, il quale coinvolge numerosi
docenti che cureranno le presentazioni dell’Istituto presso le scuole medie.
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• l’organizzazione degli incontri con i genitori degli alunni di terza media che si snodano
attraverso visite guidate nelle aule specializzate / laboratori della nostra scuola e presentazioni del
nostro liceo scientifico.
Entrambe le iniziative coinvolgono numerosi docenti e alunni del nostro istituto.
FS2: ORIENTAMENTO IN USCITA Referente: prof. Antonio Fanelli
Per favorire una scelta consapevole e facilitare il passaggio dalla scuola superiore all’università, il Liceo Plinio Seniore attiva e propone ogni anno agli studenti delle classi quarte e quinte varie iniziative, tra le quali ad esempio:
incontri con docenti universitari a scuola e/o presso le Università di Roma;
incontri “Porte Aperte” presso le Università di Roma;
somministrazione di test di autovalutazione forniti dalle università;
Progetto “Saperi minimi” (facoltà scientifiche dell’Università “La Sapienza” di Roma);
Progetto Orientamento in Rete (Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Università “La Sapienza”
di Roma);
seminari di Fisica presso i Laboratori Nazionali di Frascati – INFN;
conferenza di Informazione e Orientamento a cura di INFOTEM (Esercito Italiano);
esame di Inglese scientifico (presso l’Università “La Sapienza” di Roma);
Progetto “Piano Lauree Scientifiche” (presso l’Università “La Sapienza” di Roma).
FS3: SALUTE E TERRITORIO Referente: prof.ssa Anna Rita Paiella
Le iniziative proposte sono riferibili a due aree di intervento: 1) ATTIVITA’ DI PREVENZIONE Sin dal primo anno, quindi, è importante investire sul benessere relazionale tra i compagni e su come poter affrontare e risolvere gli inevitabili conflitti che possono sorgere all’interno della classe e tra pari. I progetti inseriti in questa area si propongono di sensibilizzare i giovani sul tema dell’educazione alla salute, sulla promozione dei corretti stili di vita e ampliare le conoscenze in relazione a fumo, alcool ed alimentazione. 2) SCIENZE NATURALI I progetti inseriti in questa area hanno come finalità generale sia di offrire agli studenti occasioni di approfondimento interdisciplinari in ambito scientifico sia di integrare l’attività didattica frontale. La maggior parte derivano da collaborazione con le Università e vari enti di ricerca e si realizzano attraverso la partecipazione degli studenti a Seminari presso l'Aula Magna del Liceo o ad attività sperimentali “hands on” in laboratori attrezzati.
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FS4: AUTOVALUTAZIONE E FORMAZIONE Referente: prof.ssa Anna Rita Paiella prof.ssa Maria Laura Casale; prof.ssa Francesca Coppa, prof.ssa Piera Filippi
La commissione RAV, per migliorare l’offerta formativa, collaborerà con la commissione POF, con
tutte le figure strumentali (orientamento in entrata, orientamento in uscita, salute e territorio) con i
Direttori di dipartimento, con il Referente Invalsi, con il D.S.G.A.
Acquisiti i dati, terrà conto delle specificità e dei mezzi di cui dispone l’istituto (ubicazione, utenza,
organizzazione dell’Istituto, organico in servizio, struttura organizzativa delle sedi, disponibilità,
formazione del personale; risorse economiche) e delle necessità dell’utenza (genitori ed alunni) e
del personale in servizio (docenti ed ATA).
Individuerà i punti di forza e di debolezza in riferimento ai dati oggettivi e percettivi forniti dalle
figure strumentali preposte sulla base delle criticità rilevate (es: per gli alunni i dati
sull’orientamento in entrata ed in uscita; sull’abbandono scolastico e sul proseguimento degli studi;
i risultati test d’ingresso e delle prove invalsi); per i docenti (i dati sui trasferimenti su altra sede e
sulle presenze in servizio, sulla formazione e sull’aggiornamento); per i genitori (i criteri di scelta
della scuola).
Il RAV annualmente si articolerà su quattro fasi: analisi dei dati; ipotesi di miglioramento con stesura
del RAV; monitoraggio ed eventuale correzione del documento stesso.
In relazione ai rapporti con l’esterno ed agli obiettivi di miglioramento che l’istituzione scolastica si è
proposta con la stesura del RAV, la commissione RAV elaborerà e somministrerà (sia al personale
interno che agli stakeholder) appositi questionari.
Successivamente, attraverso i dati raccolti, la commissione (se avrà individuato delle criticità)
procederà alla modifica parziale del documento attraverso il piano di miglioramento e compilerà le
tabelle da inserire nel RAV .
FS5: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Referente: prof.ssa Antonella Ricci, prof. Galliano Maria Speri, Prof.ssa Rosaria Maria Tozzi.
La legge 107 del 13 luglio 2015, art. 1 comma 33, conferisce carattere ordinamentale all’ alternanza
scuola-lavoro per le classi terze di tutti gli indirizzi di studio e si inquadra nelle più recenti
indicazioni europee in materia di istruzione e formazione, che vedono nella diffusione di forme di
apprendimento basato sul lavoro di alta qualità uno dei pilastri di “Europa 2020” che si è tradotto nel
programma “Istruzione e Formazione 2020” (2009/C1 19/02).
Tutti gli studenti delle classi terze saranno perciò coinvolti nelle attività dell’ASL che, innestata
all’interno del curriculum scolastico, diventa componente strutturale della formazione “al fine di
incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.
Il percorso obbligatorio dell’ASL prevede una durata complessiva di 200 ore da svolgersi nell’arco
del triennio; per il corrente a.s. sono previste 70.
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.
Il Consiglio di classe predispone il patto dell’offerta formativa per ogni alunno della classe. Al
termine del percorso di alternanza, compila, per ogni studente, l’attestato di certificazione delle
competenze acquisite, come preliminarmente concordate con il referente del progetto.
COMMISSIONE ELETTORALE
La Commissione è formata da due docenti indicati dal Collegio dei docenti, un membro del
personale ATA, uno studente e un genitore. Ha il compito di favorire la partecipazione di tutte le
componenti alla vita della scuola e di organizzare e gestire tutte le votazioni per l'elezione degli
Organi Collegiali previsti dai Decreti Delegati.
Docenti responsabili: prof.ssa Nerina Diaco e prof. Claudio Vitagliano
COMMISSIONE FORMAZIONE DELLE CLASSI
La Commissione ha l'incarico di disporre l'assegnazione degli alunni alle classi secondo i criteri
stabiliti a pag. 4 del POF.
Docenti responsabili: prof.ssa Maria Teresa Delladio, prof.ssa Loredana Morgante e prof.ssa
Mariarosaria Russo.
COMMISSIONE POF e PTOF
La Commissione ha l'incarico di proporre al Collegio dei docenti, sulla base delle richieste espresse
dalle varie componenti scolastiche e della valutazione dei risultati ottenuti, aggiornamenti ed
eventuali modifiche del Piano dell’Offerta Formativa e di redigere il Piano di Miglioramento ed il
PTOF.
Docenti responsabili: prof.ssa Francesca Coppa, prof.ssa Piera Filippi, prof.ssa Anna Rita Paiella, .
COMMISSIONE VIAGGI D’ISTRUZIONE
Docenti responsabili: prof.ssa Paola Berna, prof.ssa Nerina Diaco.
COMMISSIONE ORARIO
Docenti responsabili: Prof.ssa Maria Laura Casale e prof. Vincenzo De Simone.
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COMMISSIONE SETTIMANA DELLO STUDENTE
Docenti responsabili: Prof. Gino Agazzani, prof.ssa Norma Andriani, prof. Giorgio Mattiocco, prof.ssa
Marina Fattapposta.
ALTRI INCARICHI
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (R.S.P.P.)
Assolve tutti i compiti previsti per questa figura dal Decreto Legislativo 626/94, L.242/96.
Docente responsabile: prof. Emanuele Casalena.
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Designato dalla RSU, ha il compito di vigilare sulla sicurezza degli ambienti e delle strutture e di
segnalare eventuali situazioni di disagio o pericolo al Dirigente e al R.S.P.P.
Responsabile: Donatella Pallavicino.
RESPONSABILE PROVE INVALSI
Assolve il compito di organizzare lo svolgimento delle prove INVALSI, la correzione e l'inserimento
dati.
Responsabile: prof.ssa Maria Ida Foglia.
RESPONSABILE PER L’ORIENTAMENTO INTERNAZIONALE
Docente responsabile: prof.ssa Anita Lalle, prof.ssa Mariarosaria Russo
COMITATO DI VALUTAZIONE
Docenti responsabili: prof.ssa Nerina Diaco, prof.ssa Anna Petrucci
DIRETTORI DI LABORATORIO
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Laboratorio di Chimica: prof.ssa Anna Rita Paiella.
Laboratorio di Fisica: prof. Marco Bocconi.
Laboratorio di Informatica: prof. Antonio Fanelli.
Laboratorio di lingua: prof.ssa Maria Teresa Delladio.
Aula di disegno: prof. De Simone.
Palestre: prof. Marcello Catalano.
I responsabili dei laboratori e delle strutture di servizio elaborano le proposte dei Dipartimenti e
definiscono progetti di lavoro per l'anno scolastico in corso, anche come parte di progetti
pluriennali, che il Collegio dei docenti e il Consiglio d'Istituto approvano entro ottobre. Propongono
adeguamenti e innovazioni delle strutture loro affidate.
DIRETTORI DI DIPARTIMENTO
Lettere biennio: prof.ssa Alessia Pulcini
Lettere triennio: prof.ssa Piera Filippi
Lingue e letteratura straniera: prof.ssa Maria Teresa Delladio
Matematica e fisica: prof.ssa Concettina Cosentino
Scienze: prof. Claudio Vitagliano
Storia e filosofia: prof.ssa Norma Andriani
Disegno e storia dell'arte: prof.ssa Maria Patrizia Guacci
Scienze motorie: prof. Marcello Catalano
Religione: prof.ssa Maria Rosaria Nappi
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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
21
4. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
4.1. VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI Il Liceo si pone come obiettivo primario, quello di elevare, accanto alle capacità di espressione orale,
le capacità di espressione scritta, coerentemente con le modalità di svolgimento delle prove
dell'Esame di Stato Conclusivo e in considerazione del fatto che la formazione universitaria si fonda
sempre più sull’uso di verifiche scritte.
Il Collegio dei Docenti stabilisce la possibilità di fare uso di esercitazioni e compiti scritti o grafici per la valutazione in tutte le discipline, anche in quelle orali. Le tipologie delle prove di verifica utilizzabili sono le seguenti: 1) per l'attribuzione del voto orale (prove eseguite in classe):
verifiche orali
interventi in discussioni su argomenti proposti dal docente o da studenti;
quesiti a risposta semplice, quesiti a risposta multipla e tipologie affini (vero/falso, corrispondenze, completamento di frasi con lacune);
problemi a soluzione rapida;
presentazioni di progetti o temi di ricerca.
2) per l'attribuzione del voto scritto (prove eseguite in classe o a casa):
verifiche scritte;
riassunti;
traduzioni;
articoli di giornale, recensioni, saggi brevi, trattazione sintetica di argomenti;
quesiti a risposta semplice;
relazioni di laboratorio;
scritture creative (racconti, interviste reali o immaginarie…);
prove grafiche, pratiche;
progetti o ricerche con produzione di materiali scritti, ipertestuali o multimediali. Scansione temporale e frequenza delle verifiche Il Collegio dei Docenti ritiene necessario che ogni singolo insegnante abbia periodicamente elementi utili di giudizio, che gli consentano di rilevare tempestivamente le difficoltà dei singoli studenti e di individuare gli opportuni interventi di recupero. Il Collegio indica, attraverso il seguente prospetto, il numero minimo di elementi di giudizio necessari e indispensabili per poter formulare le valutazioni finali:
n° ore per materia primo periodo secondo periodo
materie con più di 3 ore settimanali almeno 3 valutazioni almeno5 valutazioni
materie fino a 3 ore settimanali almeno 2 valutazioni almeno3 valutazioni
Perché gli elementi di giudizio siano significativi è opportuno che le prove che li determinano siano tra loro temporalmente distanziate.
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Trasparenza La valutazione svolge un essenziale ruolo di guida dell'allievo orientandolo nel suo percorso formativo. I Consigli di classe e i docenti rendono noti agli studenti i criteri specifici utilizzati per la valutazione delle prove di verifica e i tempi massimi previsti, di norma, per la comunicazione dei risultati dei vari tipi di prove. Non vengono svolte più di due prove scritte di verifica per classe al giorno. La frequenza delle verifiche orali è regolata da principi di equilibrio e di opportunità. Le verifiche orali sono svolte dai docenti esclusivamente all’interno del loro orario di servizio, salvo necessarie e motivate esigenze particolari. I risultati di tutte le verifiche (scritte, orali e pratiche) sono comunicati e motivati dal docente.
4.2. I LIVELLI DI PROFITTO SCOLASTICO
VOTO INDICATORI DI CONOSCENZA
INDICATORI DI ABILITÀ INDICATORI DI COMPETENZA
LIVELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE
(DM 9 DEL 27 GENNAIO 2010)
1 Totale mancanza di conoscenze.
Incapacità di utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravissime difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Incapacità di orientarsi nell'analisi di problemi semplici e di applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Lo studente non è in grado di svolgere compiti semplici in situazioni note e non è in grado di applicare regole e procedure fondamentali, mostrando una totale mancanza di partecipazione e di interesse.
NON HA RAGGIUNTO IL LIVELLO BASE DELLE COMPETENZE
2 Gravissime lacune nelle conoscenze più elementari.
Gravissime difficoltà nell’utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravissime difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Gravissime difficoltà ad orientarsi nell'analisi di problemi semplici e ad applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Lo studente evidenzia gravissime difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, mostrando scarsissima partecipazione e interesse .
3 gravi lacune nelle conoscenze più elementari.
Gravi difficoltà nell’utilizzare strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Gravi difficoltà nella
Lo studente evidenzia gravi difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, mostrando scarsa partecipazione e
23
comprensione di testi scritti di vario tipo.
Gravi difficoltà ad orientarsi nell'analisi di problemi semplici e ad applicare regole o elementari operazioni risolutive.
interesse.
4 diffuse e gravi lacune nelle conoscenze di base
Difficoltà nell’utilizzo di strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Notevole difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Difficoltà nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione.
Lo studente mostra difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, partecipando in modo discontinuo all’attività didattica.
5 Conoscenze parziali e poco approfondite
Incertezza nell’utilizzo di strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Difficoltà nella comprensione di testi scritti di vario tipo.
Capacità di analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti.
Applicazione, non sempre adeguata, di semplici procedure risolutive.
Lo studente è incerto nello svolgimento di compiti semplici in situazioni note e nell’applicazione di regole e procedure fondamentali, partecipa in modo discontinuo all’attività didattica
6 Conoscenze essenziali
Utilizza strumenti espressivi adeguati alla comunicazione scritta e orale.
Comprende testi scritti semplici di vario tipo
E’ in grado di analizzare problemi semplici e di orientarsi nella scelta e nell’applicazione delle strategie di risoluzione.
Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Partecipa in modo adeguato all’attività didattica.
LIVELLO BASE: B
24
7 Conoscenze adeguate al percorso didattico
Utilizza in modo appropriato strumenti espressivi ed argomentativi adeguati alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende e interpreta testi scritti di vario tipo
E’ in grado di impostare problemi di media complessità e di formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione.
Lo studente svolge compiti complessi in situazioni note, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in modo appropriato e sicuro. Partecipa attivamente al dialogo scolastico, mostrando interesse.
LIVELLO INTERMEDIO: I
8 Conoscenze pienamente adeguate al percorso didattico
Ha una buona padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi necessari alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende, interpretaed è in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di vario tipo e difficoltà.
E’ in grado di individuare strategie di risoluzione di problemi complessi.
Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità, partecipando con interesse e in modo costruttivo al dialogo scolastico.
9 Conoscenze approfondite, acquisite anche grazie a un lavoro autonomo.
Ha un’ottima padronanza degli strumenti espressivi ed argomentativi necessari alla comunicazione scritta e orale in vari contesti.
Comprende,interpretaed è in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di vario tipo e difficoltà, mostrando spirito critico e autonomia di giudizio.
Sa impostare percorsi di studio autonomi e risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi.
Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. sa proporre e sostenere le proprie opinioni. partecipa con molto interesse all’attività didattica, contribuendo positivamente al dialogo scolastico.
10 Vaste conoscenze proficuamente arricchite da un lavoro di approfondimento autonomo e originale.
Ha un’ottima padronanza degli strumenti espressivi e argomentativi che utilizza in modo originale nei vari contesti della comunicazione scritta e orale.
Comprende, interpreta ed è
Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente
LIVELLO AVANZATO: A
25
in grado di rielaborare autonomamente testi scritti di notevole complessità, mostrando spirito critico e autonomia di giudizio.
Sa impostare percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti e sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi.
decisioni consapevoli. Partecipa con molto interesse all’attività didattica, contribuendo in modo significativo al dialogo scolastico.
4.3. TABELLA DEI CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Approvato dal Collegio dei docenti il 13 maggio 2009 e modificato il 16 ottobre 2012.
VOTO DI
CONDOTTA INDICATORI MOTIVAZIONI DELLA SANZIONE DISCIPLINARE
5
(sospensione) per periodi superiori a 15
giorni;
positivo nel comportamento dello studente.
Vedi lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR
24.06.1998, n. 249, mod. dal DPR 21.11.2007, n. 235),
art. 4 cc. 9 e 9bis:
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica può essere disposto anche quando siano stati
commessi reati che violano la dignità e il rispetto della
persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle
persone. In tale caso, in deroga al limite generale
previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere
della situazione di pericolo. Si applica, per quanto
possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9,
nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque
connotati da una particolare gravità tale da ingenerare
un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili
interventi per un reinserimento responsabile e
tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno
scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento
dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio
finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo
del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo
allontanamento fino al termine dell'anno scolastico
26
6
Presenza di UNO dei seguenti indicatori:
(sospensione) per periodi fino a 15 giorni;
individuale a scuola o altra attività;
Dirigente Scolastico;
nati dai docenti in
numero pari o superiore a cinque (due per il
primo periodo)
Assenze superiori al 20% delle ore di lezione
(frequenza gravemente irregolare);
Vedi il Codice disciplinare delle studentesse e degli
studenti (art. 2 cc. 9a-9e) contenuto nel Regolamento
d’Istituto:
9a) richiamo verbale per condotta non conforme ai
principi di cui all’Art.1(con esclusione dei commi 5 e 6):
scorrettezze verso i compagni, verso insegnanti o il
personale non docente, disturbo durante le lezioni;
9b) richiamo scritto (nota sul registro) o, nei casi più
gravi, richiamo scritto comminato dal DS, per mancanze
plurime ai doveri di cui all'Art. l (con esclusione dei
commi 5 e 6): frequenti scorrettezze verso i compagni,
gli insegnanti o il personale non docente, disturbo
continuato durante le lezioni, violazioni non gravi alle
norme di sicurezza ; per violazione dei commi 5 e 6
dell’Art. 1;
9c) studio individuale a scuola o altra attività per un
periodo non più lungo di cinque giorni per gravi
scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il
personale non docente, assenza ingiustificata o
arbitraria,
turpiloquio, ingiurie e offese ai compagni, insegnanti o
personale non docente, danneggiamento volontario di
oggetti di non grande valore di proprietà della scuola,
molestie continuate nei confronti di altri, per gravi
violazioni della privacy;
9d) studio individuale a scuola o altra attività per un
periodo non superiore ai dieci giorni (ovvero da sei a
dieci giorni) per recidiva dei comportamenti di cui alla
lettera precedente;
9e) temporaneo allontanamento dello studente dalla
comunità scolastica (sospensione) per periodi non
superiori ai quindici giorni in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, quali violenza intenzionale, offese
gravissime alla dignità della persona e alla sua privacy,
uso o spaccio di sostanze stupefacenti, atti e molestie
anche di carattere sessuale; denuncia penale per fatti
avvenuti all'interno della scuola che possano
rappresentare un pericolo per l'incolumità delle persone
e per il sereno funzionamento della scuola;
allontanamento dalla comunità scolastica.
7
Presenza di UNO dei seguenti indicatori:
Da due a quattro richiami scritti comminati
dai docenti;
Frequenti e reiterati richiami verbali;
Ritardi, entrate e uscite anticipate superiori
a 15 (primo trimestre superiori a 6);
Frequente violazione delle norme che
regolano la vita e le attività della comunità
scolastica.
27
8
Presenza di TRE elementi positivi di
comportamento
ELEMENTI POSITIVI DI COMPORTAMENTO
Frequenza assidua (assenze fino ad un massimo di 9% e
ritardi e uscite anticipate inferiori a 10);
comportamento responsabile durante tutto il periodo di
permanenza a scuola (cambi d’ora, intervallo, ingresso e
uscita);
rispetto delle regole e rispetto degli altri;
partecipazione attiva al dialogo educativo e al progetto
didattico della classe;
partecipazione alle attività ed iniziative extracurricolari
della scuola (gare, olimpiadi, certamina, visite
pomeridiane ai musei, teatro, cinema ecc., Gruppo
sportivo, ecc.)
9-10
Presenza di QUATTRO elementi positivi di
comportamento
I certificati medici DEVONO essere consegnati al docente coordinatore di classe entro e non oltre
dieci giorni dal rientro a scuola.
Non si tiene inoltre conto delle assenze determinate dalla partecipazione ad attività programmate
dalla scuola (ad esempio: attività di orientamento e attività sportive), né dei giorni impegnati in atti
di culto prescritti dalla propria religione. Sono inoltre esclusi dal computo i ritardi dovuti ad uno
stato di generale necessità.
28
4.4. CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI
Si ricorda che il DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 14 comma 7, ha stabilito che, a decorrere dall’a. s.
2010- ’11, “ai fini della validità dell'anno scolastico, (…) per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, (…), motivate e
straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e
continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento
del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione
dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo".
Nel quadro dell’autonomia di giudizio di ogni Consiglio di classe, criteri comuni di giudizio sono i
seguenti:
lo studente è promosso alla classe successiva qualora abbia conseguito almeno voto di
sufficienza in tutte le materie;
lo studente non è promosso qualora risulti insufficiente in quattro o più materie, oppure
gravemente insufficiente in almeno tre materie.
Il giudizio è rinviato qualora allo scrutinio di giugno lo studente presenti insufficienze in non più di
tre materie, di cui almeno una non grave.
In quest’ultimo caso, nello scrutinio definitivo lo studente è promosso se:
ha raggiunto una preparazione adeguata ad affrontare l’anno di corso successivo.
Per preparazione adeguata si intende :
avere raggiunto una preparazione sufficiente nelle materie il cui giudizio era rimasto
sospeso; si precisa che in tale caso, ai fini della valutazione della media dei voti per
l’assegnazione del credito, il voto di ammissione alla classe successiva nella materia con
sospensione di giudizio non può essere superiore a 6, qualunque sia l’esito della prova di
recupero (come stabilito dal Collegio dei docenti nella riunione del 16.09.2010).
Nell’assumere una decisione di promozione o meno, il Consiglio di classe tiene conto:
della qualità e del livello delle conoscenze, delle competenze e delle capacità come risulta
dall’insieme delle proposte di voto e dai giudizi che le sostengono;
della storia personale dello studente, quindi dei livelli di partenza, del percorso e dei livelli
raggiunti da ogni singolo studente.
29
4.5. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
4.5.1. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per le classi terze, quarte e quinte, il D.M. 99 del 16 dicembre 2009, ha stabilito la seguente
tabella per l’assegnazione dei punti di credito.
TABELLA PER ATTRIBUZIONE
CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6<M<=7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7<M<=8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8<M<=9 6 - 7 6 - 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
Con M si indica la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il
credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti,
anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
La frequenza assidua viene valutata in sede di scrutinio finale e consiste in un numero di assenze
complessivo non superiore al 9% del numero di ore di lezione effettuato per lo specifico anno di
corso.
La frequenza alle lezioni è considerata gravemente irregolare quando, in sede di scrutinio finale, il
numero delle assenze complessivo risulti superiore al 20% del numero di ore di lezione effettuato
per lo specifico anno di corso; tale profilo di frequenza annulla tutti gli altri elementi positivi e non
consente pertanto allo studente di ottenere il punteggio più alto previsto per la banda di credito
determinata dalla media delle valutazioni nelle singole discipline.
Il Consiglio di classe ha la facoltà di non conteggiare nel numero delle assenze un minimo di 10
giorni complessivi, purché debitamente documentate e dovute a malattia o altri motivi ugualmente
validi.
Non si tiene inoltre conto delle assenze determinate dalla partecipazione ad attività programmate
dalla scuola (ad esempio: attività di orientamento e attività sportive), né dei giorni impegnati in atti
di culto prescritti dalla propria religione. Sono inoltre esclusi dal computo i ritardi dovuti ad uno
stato di generale necessità.
I ritardi e le uscite anticipate che non abbiano valida giustificazione in uno stato di generale
necessità riconosciuto dall’Ufficio di Presidenza sono considerati elemento negativo per la
partecipazione al dialogo educativo; quando il loro numero complessivo superi i 15, sono
30
considerati elemento gravemente negativo. Un tale profilo di frequenza non consente allo studente
di ottenere il punteggio più alto previsto per la banda di credito determinata dalla media delle
valutazioni nelle singole discipline.
4.5.2. CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
L’attribuzione del credito formativo è regolamentata dal D.M. n. 49/2000, in particolare:
"art. 1, comma 1: Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, sono
acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare,
alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport."
"art. 1, comma 2: La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo
all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di
appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico."
"art. 3, comma 1 La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve
comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i
quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza
stessa."
Nell’attribuzione del credito scolastico una media dei voti almeno pari o superiore al 6,6 per la
prima fascia, al 7,6 per la seconda e all’8,6 per la terza determina automaticamente l’attribuzione
del punteggio massimo della fascia relativa. Gli altri elementi di valutazione saranno considerati solo
per le medie inferiori a quelle citate, nella misura di 0,10 per ogni elemento positivo (assiduità,
partecipazione, attività complementari –IRC e/o attività ad essa alternativa - credito formativo),
fermo restando che la frequenza gravemente irregolare determina automaticamente il punteggio
più basso della fascia di appartenenza. Il credito formativo verrà valutato 0,10 anche nel caso in cui
si sia svolta più di un’attività certificata. Agli studenti che, considerando la media conseguita e gli
altri elementi di valutazione, abbiano raggiunto un punteggio compreso tra 8.2 e 8.5 verrà
assegnato il punteggio intermedio del credito scolastico previsto per la fascia alta.
31
4.6. RECUPERO
Oltre alle attività di recupero e sostegno in itinere, che verranno normalmente svolte dai docenti
durante l’orario curricolare, la scuola potrà attivare una o più delle seguenti tipologie di recupero
compatibilmente con i finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e
dell’Università:
corsi di recupero;
attività di recupero mattutine che utilizzano la quota del 20% del curricolo ( D.M. n. 47 del
13 giugno 2006) e che prevedono la contemporanea promozione delle eccellenze.
Tra le possibili modalità di recupero, il Consiglio di classe prenderà in considerazione forme di
didattica alternative rispetto a quelle tradizionali (cooperative learning, peer-education, attività
laboratoriali, e-learning).
Ai corsi parteciperanno studenti provenienti da classi parallele e con carenze omogenee.
Le attività di recupero saranno affidate ai docenti disponibili del liceo o a docenti abilitati esterni.
Le famiglie che non intendessero avvalersi dei corsi e degli sportelli dovranno comunicare la loro
decisione per iscritto.
4.7. ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’IRC
In alternativa all’insegnamento della religione cattolica (IRC), la scuola offre agli studenti le seguenti
attività didattiche nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa:
Storia della musica
Educazione al patrimonio culturale.
Gli studenti che non si avvalgono dell’IRC e che intendono concorrere all’attribuzione del credito
scolastico, nella misura di 0,10 prevista per ogni elemento positivo (assiduità, partecipazione,
attività complementari e credito formativo) dovranno aderire ad una delle attività proposte dalla
scuola.
Gli studenti che non intendano scegliere tra le attività didattiche proposte e che opteranno per
l'entrata o l'uscita anticipata e/o per lo studio individuale ovviamente verranno esclusi dalla
possibilità di concorrere a questa quota del credito scolastico.
Per il prossimo anno, per motivi di sicurezza, la scelta della materia alternativa sarà obbligatoria.
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5. VIAGGI CULTURALI
5.1. SCAMBI CULTURALI
Il Liceo “Plinio Seniore” promuove iniziative che favoriscano la formazione linguistica e culturale
degli studenti, su iniziativa dei Consigli di classe, proponendo le seguenti attività:
stage: partecipazione delle classi quarte e quinte, a stage linguistici di una settimana
comprendenti quattro o cinque giorni di lezione con insegnanti madrelingua e alloggio in
famiglia. Le mete scelte possono essere città o luoghi di rilevante importanza storica e
artistica;
scambi culturali: verranno favoriti contatti con istituti di altri paesi, per attuare scambi
reciproci con alloggio in famiglia. Gli scambi culturali verranno attuati all’interno di
programmi istituzionali o per accordi tra singole scuole;
progetti europei: si promuovono rapporti con i Paesi dell’UE attraverso la realizzazione di
progetti vagliati e finanziati dall’Agenzia dell’UE, che implicano l’eventuale mobilità di
studenti e docenti.
Assistenza alla mobilità individuale: si favorisce l’accoglienza e il reinserimento nella classe
di provenienza di studenti che abbiano trascorso un intero anno scolastico o un periodo di
studi presso una scuola estera. A tal riguardo, inoltre, Il Liceo “Plinio Seniore” promuove le
seguenti iniziative:
a. assistenza di nostri studenti durante il loro soggiorno all’estero nell’arco dell’intera permanenza
all’estero attraverso la nomina di un insegnante tutor;
b. contatti regolari del Consiglio di classe con studenti e famiglie mediati dall’insegnante tutor.
Il nostro Liceo collabora con diverse scuole europee per la organizzazione di scambi culturali
bilaterali allo scopo di favorire la consapevolezza della cittadinanza europea.
I docenti individuano annualmente le classi cui proporre il gemellaggio, anche rispetto alla
disponibilità ad ospitare gli studenti stranieri.
5.2. VIAGGI D’ISTRUZIONE, USCITE DIDATTICHE
Per la regolamentazione dei viaggi d’istruzione e delle diverse tipologie di uscite didattiche si
rimanda al Regolamento viaggi e visite didattiche.
Le mete dei viaggi d’istruzione si intendono, di norma, scelte in coerenza con la programmazione
didattica della classe limitate all’Italia per le prime tre classi, con possibilità di mete estere solo per
le ultime due classi.
Ogni classe può partecipare ad una sola delle seguenti attività:
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viaggio d’istruzione
scambio culturale
progetti che prevedono un allontanamento dalla scuola superiore ad un giorno.
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6. ATTIVITÀ PROMOSSE DAL LICEO
6.1. PREMIO BRUNO NARDO
La scuola indice ogni anno un premio dedicato alla memoria del prof. Bruno Nardo, preside del liceo
per più di 10 anni. Il premio, riservato agli studenti dell’Istituto, è diviso in due sezioni, musicale e
letteraria. La selezione delle opere degli studenti è affidata a una Commissione che di anno in anno
pubblica un bando apposito. L’iniziativa è resa possibile dalla generosità della sig.ra Rita Nardo.
Il premio ha lo scopo di incentivare l’espressione artistica degli studenti del nostro Liceo in ambito
letterario e musicale, attraverso due concorsi.
Finalità generali:
1 Promozione del concorso in tutte le classi, con particolare attenzione alle prime.
2 Valutazione degli scritti del Concorso Letterario e elaborazione scritta delle motivazioni
delle opere premiate
3 Organizzazione e realizzazione del Concorso Musicale e della Premiazione.
6.2. SETTIMANA DELLO STUDENTE
Anche quest'anno, se ci sarà una espressa richiesta degli studenti, si svolgerà, dal 14 al 18 dicembre
2015, la settimana di didattica alternativa che prevede un ampio ventaglio di corsi proposti da tutte
le componenti del Liceo e organizzati da un Comitato composto da docenti.
Se si verificassero forme di autogestione e/o occupazione queste comprometteranno
l’autorizzazione allo svolgimento della settimana dello studente.
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6.3. PROGETTI
Di seguito vengono presentati i progetti adottati per il corrente anno scolastico, suddivisi per aree
culturali caratterizzanti l’identità del liceo scientifico.
Area 1 AREA LINGUISTICA
2 AREA SCIENTIFICA
3 AREA CITTADINANZA ATTIVA
4 AREA ARTISTICA ( MUSICA, ARTE , CINEMA, ETC)
5 AREA ECO-SOSTEINIBILITA’ E PATRIMONIO CULTURALE
6 AREA DISCIPLINE MOTORIE
7 AREA ATTIVITA’ LABORATORIALI
6.3.1. AREA LINGUISTICA
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI Nove teste per un voto
prof.ssa Piera Filippi
Progettazione ed organizzazione di una simulazione di prima prova per le classi quinte e successiva correzione comune, a campione, degli elaborati per confrontare criteri di lavoro e validità della griglia proposta per l’Esame di Stato.
Quinte
Ballate inglesi prof.ssa Paola Berna
Seminario/concerto del Prof. Giordano Dall`Armellina sulle ballate medievali inglesi.
Terze
Corsi di inglese prof.ssa Maria Teresa Delladio
Corsi di inglese finalizzati al conseguimento delle certificazioni Cambridge University
Olimpiadi di italiano
prof.ssa Anita Lalle Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere il maggior numero di studenti possibile nella partecipazione alle Olimpiadi di Italiano. Si prevede inoltre una serie di incontri, detti "allena-menti" della durata di un’ ora in vista delle prove. Il numero degli incontri di allenamento dipenderà dagli esiti delle prove.
Tutte
Soggiorno-studio estivo nel Regno Unito
prof. Galliano M. Speri
Soggiorno-studio di due settimane nel Regno Unito con frequenza quotidiana di corsi di lingua ed esame finale che certifichi la preparazione raggiunta.
tutte
Curriculum Romae prof.ssa Carla Giacobbe
Testimonianze antiche e medioevali in lingua latina per lo svolgimento di percorsi storico-artistico-culturali, articolati in tre uscite per la città
III A, III C, IV A, V A.
I Romani incontrano i Vichinghi
prof.ssa Anita Lalle
Scambio Culturale tra Italia e Svezia. Il nostro liceo incontra il liceo di Lerum.
III H
La poesia italiana del '900
Prof.ssa Carla Giacobbe
Cinque incontri extra-curricolari in Aula Magna sulla poesia contemporanea italiana, con particolare attenzione alla seconda parte del secolo, tenute dal prof. Carlo Boumis.
Quarte e quinte
Plauto nelle scuole prof.ssa Piera Filippi
Il dramma classico latino e greco rappresenta la base del patrimonio culturale europeo. L’idea di portare il teatro classico nel liceo mira a favorire un confronto più approfondito con il mondo antico, fondato non solo su un approccio teorico- concettuale ma anche sull’esperienza
Tutte
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sensoriale quale strumento di conoscenza.
Settimana Studi Danteschi
Pro.ssa Roberta Camarda
Rappresentazione con parti recitate, esecuzione di brani musicali e interpretazione critica dei versi danteschi
IV I
6.3.2. AREA SCIENTIFICA
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI Giochi della chimica
prof.ssa Anna Rita Paiella
Partecipazione ai giochi della chimica 2016, presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Quarte e quinte
Olimpiadi della biologia
prof.ssa Paola Calisti
Partecipazione ai giochi della biologia 2016, proponendo approfondimenti su argomenti di biologia soprattutto in riferimento alle nuove scoperte e agli sviluppi più recenti della ricerca in campo medico, biologico, farmaceutico.
Quarte e quinte
Progetto “Museo delle Scienze”
prof.ssa Anna Rita Paiella
Completamento e gestione dell’allestimento di vetrine, in cui sono catalogati e organizzati in forma fruibile, i materiali scientifici e le strumentazioni di chimica e fisica del nostro Liceo.
Tutte
Giochi Matematici prof. Antonio Fanelli
Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere il maggior numero di studenti possibile nella partecipazione di gare matematiche (Olimpiadi della Matematica, Giochi della Bocconi, Giochi Kangourou). Si prevede inoltre una serie di incontri di allenamento della durata di due ore in preparazione alle prove. Partecipazione di 6-8 studenti ad un laboratorio PLS dal titolo "la matematica nelle gare di matematica" con incontri che si dovrebbero svolgere nelle università "La Sapienza" e "Roma Tre" (in attesa di conferma).
Tutte
Progetto Astronomia prof.ssa Anna Rita Paiella
Approfondimento dei principali fenomeni celesti e dei più attuali temi dell’astronomia attraverso l'esplorazione notturna del cielo stellato sotto la cupola
del planetario gonfiabile.
Prime
Olimpiadi della Fisica prof. ssa Nicoletta Rossi
Partecipazione degli studenti alle Olimpiadi della Fisica. Le attività previste sono:
la Gara di Istituto (di primo livello, nel mese di dicembre),
la Gara Locale (di secondo livello, nel mese di febbraio),
la Gara Nazionale (nel mese di aprile)
,i Giochi di Anacleto (aprile-maggio).
Tutte
6.3.3. AREA CITTADINANZA ATTIVA
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI “Roma ricorda: occupazione e depor-tazione, resistenza e liberazione” Dedicato alla memoria della Shoah. Comune di ROMA CAPITALE
prof.ssa Marina Fattapposta
Conoscenza della persecuzione antisemita e dello sterminio degli ebrei nell’Europa centro-orientale. È previsto un viaggio di istruzione a Cracovia, Auschwitz e Birkenau.
riennio
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“Viaggi della memoria. -Per non dimenticare la tragedia del ‘900” Regione Lazio
prof.ssa Marina Fattapposta
La politica nazista e lo sterminio degli ebrei nell’Europa centro-orientale. È previsto un viaggio di istruzione a Cracovia, Auschwitz e Birkenau
Classi quinte Totale numero degli studenti: 4
“La memoria per il futuro” Progetto promosso da: Pyrgos Travel Agency Impronte Viaggi 2000 Società Filosofica Romana
prof.ssa Marina Fattapposta
Studio, approfondimento e ricerca degli eventi storici del ‘900 che hanno determinato mutamenti nel mondo e sugli assetti internazionali È previsto un viaggio di istruzione nei luoghi della Memoria
Quinte
“Oltre ogni frontiera”.UNESCO
prof.ssa Marina Fattapposta
Sviluppo delle tematiche sulla pace, sui diritti umani e sull’educazione interculturale.
Triennio
Teatro- Scuola prof.ssa Norma Andriani
Attraverso incontri didattici, visione di uno spettacolo teatrale, Lectio magistralis, portare a conoscenza dei ragazzi tematiche di rilevante importanza storico - sociale.
4°B,4°G, 4°I, 5°D, 5°F, 5°G
Educazione alla cittadinanza e alla legalità
prof.ssa Norma Andriani
Attraverso degli incontri con magistrati antimafia, giornalisti, associazione Libera, visite in luoghi istituzionali, nave della legalità, creare percorsi didattici per sviluppare una coscienza morale e civile negli studenti.
4°F ; 4°G; 5°A; 5°B, 5°D; 5°F; 5°G .
Educazione alla pace (Emergency)
prof.ssa Paola Garelli
Progetto attuato in collaborazione con i volontari di Emergency. Finalità generali: 1 - Educare alla cittadinanza attiva 2 - Sviluppare una cultura fondata sulla pace. Rendere consapevoli gli studenti della realtà delle guerre e dei loro effetti sulla popolazione civile a breve e lungo termine.
Prime e seconde.
Racconto della Grande Guerra
prof. Salvatore
Graziosi Nella ricorrenza dei cento anni dall’intervento italiano in guerra, il progetto intende introdurre gli alunni alla lettura di testimonianze, poesie e testi narrativi di autori legati al catastrofico evento. Le opere saranno inserite nel contesto storico e le lezioni accompagnate da interventi radiofonici, proiezioni cinematografiche e conferenze.
III E, IV E , V D
Prevenzione comportamenti a rischio
prof.ssa Anna
Rita Paiella E’ un programma di prevenzione dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive
Prime e seconde
Educazione alla sessualità e alla affettività
prof.ssa
Antonella Ricci Conoscenza dei ritmi biologici legati alla sfera sessuale e comportamentale; consapevolezza della relazione esistente tra sentimenti e desideri; coscienza della propria identità e valore dell’autostima,
Prime e seconde
Multiculturalità Prof. Giorgio Mattiocco
Il progetto si propone di far conoscere agli studenti partecipanti la grande varietà di culture e tradizioni religiose presenti nel territorio cittadino, attraverso visite guidate a centri religiosi di confessioni cristiane non cattoliche, di comunità cattoliche di origine non italiana, di religioni non cristiane.
Seconde, terze e quarte.
Progetto Caritas prof.ssa Mariarosaria
Il progetto si inserisce all’interno della azione della Caritas Diocesana di Roma con l’obiettivo di
Terze e quarte
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Nappi promuovere, attraverso un’azione pedagogica, la formazione al Volontariato e l’impegno al Servizio dei giovani delle scuole medie superiori.
Olimpiadi di Filosofia prof.ssa Marina Fattapposta
- Approfondimento di contenuti filosofici e apertura a
nuove metodologie didattiche e a strumenti
informatici nell'insegnamento/apprendimento della
filosofia;
- Confronto con l'insegnamento/apprendimento della
filosofia nella realtà scolastica europea ed
extraeuropea;
Raccordo tra scuola, università, enti di ricerca in un rapporto di proficuo scambio di risorse intellettuali e culturali per la diffusione, promozione e valorizzazione del pensiero critico e della capacità argomentativa nella formazione dei futuri cittadini.
Triennio
6.3.4. AREA ARTISTICA
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI All’Opera con Filosofia
prof.ssa Eliana Elia
Attività del progetto: - n° 6 incontri preparatori con docenti Università ROMA TRE, -partecipazione agli spettacoli proposti del calendario del teatro dell’opera di Roma stagione 2015/2016.
Triennio
Laboratorio teatrale
prof.ssa Mariarosaria Russo
Costruire un gruppo coeso in grado di condividere, comunicare e relazionarsi in modo sempre più stretto; responsabilizzare tramite un obiettivo finale chiaro e ben definito, la puntualità, l’investimento e l’impegno di ciascuno. Incoraggiare l’ascolto reciproco Offrire agli studenti più timidi o con difficoltà l’opportunità di sperimentare approcci educativi diversi.
Tutte
Premio “Bruno Nardo”
prof.ssa Carla Giacobbe
Il premio, intitolato alla memoria del Preside Bruno Nardo e sostenuto dalla generosità della Sig.ra Rita Nardo, ha lo scopo di incentivare l’espressione artistica degli studenti del nostro Liceo in ambito letterario e musicale, attraverso due concorsi.
Tutte
Giuria Premio “David di Donatello-scuola
prof.ssa Paola Bortolin
Gli alunni partecipano alla giuria del premio David di Donatello ed assisteranno alla proiezione di circa 20 film italiani della stagione in corso, da ottobre a marzo. Gli studenti faranno parte della giuria del premio David Giovani 2016.
Tutte
Olimpiadi del patrimonio 2016 “arte e guerra 1915-1918”
Prof Riccardo Carosi
La competizione riguarderà le drammatiche vicende della Grande Guerra e delle sue distruzioni nelle immagini di pittori e fotografi testimoni di quegli eventi. Saranno anche argomenti da esplorare le immagini di propaganda e le misure di protezione dei monumenti.
Quarte e quinte
Alcuni aspetti del Pianoforte
Prof. Patrizio Salvitti
Il Progetto si propone l’insegnamento del pianoforte seguendo le specifiche europee del suonare lo strumento. Grazie al conseguimento dei livelli raggiunti gli studenti possono ottenere una certificazione europea.
tutte
6.3.5. AREA ECO-SOSTENIBILITA’ E PATRIMONIO CULTURALE
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI Roma da amare
prof. Vincenzo De Simone
Approfondire lo studio di monumenti o parti di città dall’epoca romana ad oggi, sviluppare la conoscenza di artisti attraverso la visita a mostre organizzate nella nostra città.
Tutte
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.
A Scuola con Expo prof.ssa Marina Fattapposta
La sfida sull’alimentazione e il diritto a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della terra, sono gli argomenti intorno ai quali si costruisce il programma didattico del progetto.
Tutte
Becoming a guide in Rome
prof. Galliano M. Speri
Il progetto prevede la preparazione di itinerari in inglese che illustrino Piazza Navona e Piazza del Pantheon.
2E
In vino veritas prof. Galliano M. Speri
Ciclo di conferenze tenuto da sommelier professionali che spieghino la storia del vino e la sua importanza come alimento nella cultura occidentale.
Quinte
Raccolta differenziale prof.ssa Anna Rita Paiella
Adesione al progetto proposto dall'AMA per la scuola secondaria di secondo grado "da risorsa a... risorsa al fine di sensibilizzare gli studenti sui temi dell'ambiente e del decoro della città.
Prime
6.3.6. AREA DISCIPLINE MOTORIE
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI Mille di Miguel
prof. Marcello Catalano
Il progetto prevede una serie di incontri nelle scuole per raccontare alcune delle più grandi battaglie al razzismo nella storia dello sport, da Gretel Bergmann a Mohammad Ali fino a Tommie Smith e John Carlos, per poi arrivare ai giorni nostri, con la questione sempre viva del razzismo nel calcio.
Tutte
Organizzazione di eventi sportivi e giornate di studio e conferenze: Gli Studenti Incontrano i “Campioni”.
prof. Marcello Catalano
Organizzazione di convegni e giornate di studio da svolgersi in aula Magna relativamente ad incontri con atleti, tecnici e docenti del mondo dello sport, dedicate a tematiche, fenomeni di tipo sociale culturale e promozionale delle attività sportive di grande rilievo sino ad i cosiddetti sport minori.
Tutte
Centro sportivo scolastico – salute statica e salute dinamica
prof. Marcello Catalano
Promozione ed avviamento alle attività sportive per gli studenti, con organizzazione di giochi e tornei interclasse, e preparazione per i Giochi Sportivi Studenteschi. Partecipazione ad attività sportive a livello interscolastico (Comunale-Provinciale-Regionale ecc.) con rappresentative d’Istituto che partecipano ad i Giochi Sportivi Studenteschi 2015/16.
Tutte
Rugby prof. Marcello Catalano
Utilizzare la pratica del rugby per trasmettere i suoi valori fondamentali (rispetto, impegno, sostegno e meta)a favore della crescita positiva degli alunni del loro percorso scolastico.
Prime e seconde
6.3.7. AREA ATTIVITA’ LABORATORIALE
PROGETTO REFERENTE DESCRIZIONE CLASSI Progetto Bioform in collaborazione con la Università"La Sapienza" di Roma
prof.ssa Anna Rita Paiella
Corso didattico – sperimentale su argomenti di Genetica è rivolto ad alunni delle classi 4 Finalità generali: partecipare ad una attività sperimentale in laboratori attrezzati e assistiti da personale specializzato per la tipizzazione di un sequenza
Triennio
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di DNA non codificante
Orto botanico Prof. Claudio Vitagliano
Il progetto ha lo scopo principale di coinvolgere gli alunni in un lavoro continuo di scoperta e rispetto dell'ambiente agendo e mantenendo il benessere delle piante presenti e applicando le conoscenze relative a fotosintesi, necessità biologiche, malattie etc.
III B
Chimici per un'ora prof.ssa Anna Rita Paiella
Corso didattico – sperimentale su argomenti di Chimica Finalità generali: partecipare ad una attività sperimentale in laboratori attrezzati e assistiti da personale specializzato per la tipizzazione di un sequenza di DNA non codificante
Seconde, terze, quarte, quinte
6.4. ATTIVITA’ COORDINATE DA COLLABORATORI ESTERNI
Progetto di psicologia scolastica “Sportello di ascolto e consulenza” referente dott. Mazzullo; Corsi pomeridiani di potenziamento di Lingua inglese finalizzato alle certificazioni dell’Università di Cambridge referente prof.ssa Maria Teresa Delladio
Corsi pomeridiani di preparazione all’esame di “First Certificate” referente prof.ssa Maria Teresa Delladio
8. CAMPI DI POTENZIAMENTO
Secondo le finalità previste dalla legge n. 107/2015, in relazione alla richiesta dell’organico potenziato, e
tenendo conto in particolare delle priorità del Rav, si sono individuati i seguenti campi di potenziamento
secondo la graduatoria di seguito riportata.
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
POTENZIAMENTO LABORATORIALE
POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE
POTENZIAMENTO UMANISTICO
POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO E PER LA LEGALITA’
POTENZIAMENTO MOTORIO
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9. INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI ALL’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’area dello svantaggio sociale comprende problematiche diverse e viene indicata come area dei
Bisogni Educativi Speciali (BES). Vi sono comprese tre grandi sottocategorie: quella della disabilità,
dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Per
disturbi evolutivi specifici si intendono oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit
del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, comprendendo anche quelli
dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato
un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche,
ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venir certificate ai sensi della
legge 104/92, non dando, pertanto, diritto all’insegnante per il sostegno. La legge 170/2010, a tal
punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura educativa,
concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003,
nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare
e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.
9.1. I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) descrivono più profili neuro-psicologici che insorgono
in età evolutiva. E’ possibile distinguere quattro tipologie di disturbo:
• Dislessia o disturbo della lettura
• Disortografia o disturbo della codifica ortografica
• Disgrafia o disturbo della calligrafia
• Discalculia o disturbo del calcolo.
La legge 170/2010 cerca di garantire il diritto allo studio degli alunni con queste problematiche,
mettendo in atto adeguati interventi di supporto (strumenti compensativi e dispensativi). E’ nata
anche la figura del Referente di Istituto per i DSA, il quale si occupa dell’accoglienza di questi alunni,
provvede a curare i rapporti con le famiglie, a fornire informazioni e consulenza ai colleghi, a tenere
i contatti con le Asl e a stilare il Piano Didattico Personalizzato. Il PDP rappresenta un patto,
un’alleanza tra l’alunno con DSA, la sua famiglia, i professionisti del sistema sanitario e i
professionisti della scuola. Ogni due mesi circa il Consiglio dei docenti si riunisce per monitorare la
situazione dei ragazzi D.S.A. e all’occorrenza per integrare, modificare, o confermare la validità del
P.D.P.
42
9.2. INTERVENTI EDUCATIVO-DIDATTICI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI (Legge 104/92)
Il Liceo Scientifico “Plinio Seniore” è impegnato attivamente nell’integrazione degli alunni
diversamente abili. Nella scuola sono presenti quattro docenti di Sostegno delle aree AD02
(umanistico-letteraria) e AD01 (scientifico-matematica). Il lavoro effettuato dall’insegnante di
sostegno è riconosciuto valido all’interno della classe e tutti i ragazzi hanno la possibilità di
sperimentare nuove metodologie di insegnamento-apprendimento. All’interno della classe si
istaura un sistema di presa in carico dell’allievo con difficoltà da parte di tutti i docenti e questo fa sì
che il lavoro conclusivo sia organico e didatticamente valido. La diversità è vissuta come valore
aggiunto e arricchimento ed è per questo che si arriva con serenità all’Esame di Stato.
9.3. PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’Istituto “Plinio Seniore” si propone di accrescere la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
adeguato alle esigenze di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti
Bisogni Educativi Speciali.
A tal fine si intende:
creare un ambiente accogliente e di supporto;
sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione
educativa in tutta la scuola;
favorire l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
sostenere l’acquisizione di competenze collaborative;
coinvolgere il maggior numero di agenzie formative del territorio nell’azione e nei progetti
educativi della Scuola (Comune, ASL, Provincia, cooperative).
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione
sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che
personali.
Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
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-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva di
funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovuta
all’interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF (Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilità e della Salute) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e
che necessita di educazione speciale individualizzata”.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno necessità di interventi individualizzati, tagliati
accuratamente su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o
mantengono. Questi interventi possono essere ovviamente i più vari nelle modalità, nelle
professionalità coinvolte, nella durata.
Risorse umane
Dirigente Scolastico
Coordinatore per le attività di sostegno
Referente DSA
Coordinatore gruppo accoglienza
Coordinatore gruppo stranieri
Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto
Figura strumentale per l’orientamento in entrata
Figura strumentale per l’orientamento in uscita
Docenti per le attività di sostegno
Coordinatori di classe
Personale ATA
Organi collegiali
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)
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L’Istituto ”Plinio Seniore” istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) con l’ intento di
realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come
stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012, dalla Legge 53/2003 e dalla nota ministeriale del 22
novembre 2013 attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”.
Compiti e funzioni del GLI
1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione
2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici
3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi
4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi
5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”
6. Suggerimento ed elaborazione di eventuali strategie di intervento qualora l’inserimento o
l’apprendimento risultassero problematici.
7. Interfaccia con CTS (Centri Territoriali di Supporto) e servizi sociali e sanitari territoriali per
attività di formazione, tutoraggio ecc.
8. Informazioni e indicazioni in merito ai corsi di formazione e aggiornamento per i docenti.
Composizione del gruppo
E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo di sostegno, dal
coordinatore del progetto di accoglienza e dal referente L2, dalle figure strumentali, da una
rappresentanza dei docenti coordinatori.
Consiglio di Classe
1. Individuazione (Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e
necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla
base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia);
2. Coordinamento con il GLI;
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3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti;
4. Predisposizione del PDP (Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico
personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni
individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve
essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico).
GLH operativo (Compiti e funzioni)
Il GLH operativo elabora il Piano Educativo Individualizzato in presenza della certificazione di
disabilità, come stabilito dalla legge 104/92.
GLH d’Istituto (Compiti e funzioni)
E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai
rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie.
Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”.
Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse
assegnate alla scuola.
Collegio dei Docenti
- Discute e delibera il piano annuale.
- All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le
attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
- Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.
Risorse strumentali
Nell’arco degli anni la scuola ha adottato attrezzature e ausili informatici specifici che possano
rispondere in modo adeguato alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali (lavagna
interattiva multimediale) . L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando
tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della
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scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. A tal fine il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, oltre a
riunirsi collegialmente, si suddividerà in gruppi di lavoro per raggiungere la massima efficacia
d’intervento.
1) A livello di istituto
Organizzazione scolastica generale:
-classi aperte
-compresenza
-uso specifico della flessibilità
Sensibilizzazione generale:
-Promozione di attività di sensibilizzazione generale.
Articolazione degli spazi e delle posizioni
-accessibilità interna ed esterna
-ubicazione delle classi
-posizione dei banchi
Rapporti extrascolastici
-ASL
- famiglie
Formazione
L’Istituto propone attività di aggiornamento e formazione per tutti i docenti sui temi
dell’educazione inclusiva con l’intento di migliorare le strategie metodologiche mirate
all’apprendimento cooperativo e alpeer tutoring.
2) A livello di gruppo- classe:
-Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring;
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-potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato
all’accoglienza;
-attivazione di percorsi inclusivi;
-elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
3) Specifico per l’alunno con BES
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte
educativo-didattiche.
A) Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni con disabilità certificata è prevista la
formulazione del Piano Educativo Individualizzato ad opera del GLH operativo.
B) Piano Didattico Personalizzato (PdP)
- Per gli alunni con DSA certificati, ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di
intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti attraverso l’introduzione di
strumenti compensativi e misure dispensative;
- Per gli alunni non certificati ma che abbiano evidenziato Bisogni Educativi Speciali è opportuna e
necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche.
L’attivazione del PdP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti
e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili.
9.3.1. ALUNNI CON DISABILITA’
L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il
supporto dei docenti specializzati, degli assistenti educativi comunali, di tutto il personale docente
ed ATA.
Il docente specializzato.
Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel
processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure
specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse
48
dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico un orario
didattico temporaneo. A tal fine, si individuano insieme al C.d.C., le discipline in cui intervenire. Il
docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la ASL di riferimento; redige
congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe
il Pei ed il PdF; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per
l’inclusione; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale.
GLH d’Istituto
Composizione: Dirigente scolastico, referente dei docenti di sostegno, docenti per le attività di
sostegno, referente ASL, genitori degli studenti disabili, referente Enti locali, operatori specialistici.
Si riunisce due volte all’anno oppure ogni volta che venga ritenuto necessario.
Compiti:
-Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e
materiali, agli alunni in situazioni di disabilità.
-Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili.
-Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli
alunni disabili nell’istituto.
-Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste
per ciascun P.E.I.
GLH operativi
Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore,
Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori
ASL, A.E.C. se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile.
Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari, concordando
la presenza degli operatori sanitari.
Funzioni:
-progettazione e verifica del PEI;
-stesura e verifica del PDF;
49
-individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli
strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
Referente per le attività di sostegno
Funzioni: competenze di tipo organizzativo (Gestione delle risorse personali, mantenere contatti
con i referenti della Asl, collaborare con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di
sostegno, richiedere la convocazione del Gruppo di lavoro, coordinare il Gruppo di Lavoro nello
svolgimento delle varie attività).
Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche
integrate fruibili dai docenti, promozione di materiali inerenti le metodologie e le strategie
didattiche).
Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formulazione di
progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro
per le attività di sostegno).
Scelte metodologiche e didattiche
All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti
l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo, il tutoring e le attività di tipo
laboratoriale. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta,
ove possibile, una programmazione per aree disciplinari.
Verifica e valutazione: gli studenti diversamente abili sono valutati in base al Pei.
Il Pei può essere: - curricolare, globalmente riconducibile alla programmazione oppure totalmente
differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere
equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione.
Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento
Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino
l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal
docente per le attività di sostegno.
Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti gli accordi possibili con
la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno.
50
Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe.
Procedure di accoglienza
Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i genitori
dell’alunno per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione
pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta AEC,
assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici etc…). Il docente per le attività di
sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i
genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli
insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione per gli alunni
diversamente abili.
Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività
volte ad accogliere l’alunno diversamente abile, assieme al docente referente dell’accoglienza.
Gli alunni con disabilità grave saranno affiancati da un alunno tutor.
Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al C.d.C. proporrà attività di orientamento
volte a migliorare l’efficacia dello studio.
Orientamento in entrata
Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili possono
usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente per le attività di
sostegno, o altro docente di sostegno delegato. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati, ai
colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si cerca di individuare il corso di
studi più adatto all’alunno.
Orientamento in uscita
In base al “progetto di vita” individuato nel P.E.I. l’alunno e la famiglia possono usufruire di varie
attività di orientamento. Tali attività vengono progettate in collaborazione con la figura strumentale
competente.
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9.3.2. ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
1) Alunni con DSA (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in
Dislessia o disturbo della lettura;
Disgrafia o disturbo della calligrafia;
Disortografia o disturbo della codifica ortografica;
Discalculia o disturbo del calcolo.
Tali difficoltà riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità
intellettive adeguate all’età anagrafica.
La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo
strumenti compensativi e misure dispensative.
Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due
articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PdPper gli alunni DSA accertati e
all’individuazione di alunni a rischio BES.
Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe.
Redazione del PdP
Famiglia
Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla
formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PdP.
Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura.
Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore di classe.
La certificazione
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La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria,
in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate.
Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A. n.140
del 25 luglio 2012).
Segreteria didattica
Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione.
Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della scuola.
Responsabile DSA
Consegna la documentazione al CdC, nel primo consiglio dopo il ricevimento della
documentazione.
Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al CdC, su esplicita
richiesta della famiglia.
Consiglio di classe e coordinatore
Valuta la necessità di un PdP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario
dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito
modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica.
Consegna il PdP al Dirigente.
Il CdC monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore comunica
alla famiglia l’esito del monitoraggio
Dirigente scolastico
Prende visione del PdP e lo firma.
Coordinatore
Condivisione del PdP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno e dagli
specialisti se presenti. Il PdP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto.
2) Alunni con altri disturbi evolutivi specifici
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Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nella categorie stabilite dalla Legge 104/92
possono usufruire di un piano didattico personalizzato (PDP) e delle misure previste dalla Legge
170/2010.
Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con:
-deficit del linguaggio;
-deficit delle abilità non verbali;
-deficit nella coordinazione motoria;
-deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico);
-funzionamento cognitivo limite;
-disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc.
Individuazione
Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata
dalla famiglia. Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che
possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia.
Predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (PDP)
Il Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità
pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché
progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in
uscita. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il CdC dovrà motivare
opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI.
La famiglia collabora alla stesura del PdP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo.
Il CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato.
Il piano di studi personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive
In caso di rifiuto la famiglia firma la non accettazione del piano.
Documentazione
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Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata al
Dirigente Scolastico che prende visione del PdP e lo firma.
Monitoraggio
Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato.
Il monitoraggio del PdP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo
di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi.
Valutazione
Il Consiglio di classe assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini valutativi.
9.3.3. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE
1) Area dello svantaggio socio economico e culturale
Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere
individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei
servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
2) Area dello svantaggio linguistico e culturale.
Per quanto riguarda questa tipologia di alunni si fa riferimento al “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA
DEGLI STUDENTI STRANIERI”.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Legge 517/77
Legge 104/92
Legge 503/2003
Legge 170/2010
D.M. 27 dicembre 2012
C.M. n.8 del 6 marzo 2013
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
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C.M. n.2 dell’8 gennaio 2010
C.M. n.24 del 1/3/2006
10. CODICE DISCIPLINARE DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Art. 1 (Comportamento)
1. Lo studente è puntuale e assiduo alle lezioni, si presenta a scuola con il materiale didattico
occorrente, si assenta solo per gravi motivi per i quali è obbligato a presentare giustificazione. La
scuola si riserva il diritto di richiedere i documenti di prova di quanto attestato nella richiesta di
giustificazione. Inoltre lo studente mantiene in ogni momento della vita scolastica un
comportamento serio, educato e corretto; evita ogni mancanza di rispetto nei confronti di
compagni, insegnanti, personale non docente e del loro lavoro.
2. Lo studente rispetta i beni degli altri, il patrimonio della scuola e l'ambiente dove studia o
lavora.
3. Lo studente informa i genitori dei risultati scolastici, agevolando il rapporto di
comunicazione tra scuola e famiglia.
4. Lo studente è chiamato a contribuire al buon funzionamento della scuola anche attraverso
suggerimenti e proposte, utilizzando sia canali informali sia canali istituzionali (collettivo,
assemblea, consiglio d'Istituto, ecc..).
5. Lo studente si impegna ad utilizzare il telefono cellulare solo nei momenti di sospensione
dell’attività didattica, e cioè: prima dell’inizio delle lezioni, durante l’intervallo (ore 10.50-11.10),
al termine delle lezioni.
6. Lo studente si impegna a non utilizzare telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici per la
raccolta e la diffusione di dati personali sensibili di persone appartenenti alla comunità scolastica.
7. Gli studenti debbono curare l’abbigliamento personale che deve essere decoroso e adeguato all’ambiente ed al loro ruolo (non sono ammessi: pantaloncini corti, minigonne, canottiere sbracciate e scollature vistose).
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Art. 2 (Disciplina)
Sanzioni disciplinari
Per quanto possibile le sanzioni disciplinari si ispirano al principio della riparazione del danno,
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno
della comunità scolastica e vanno applicate secondo criteri di gradualità, proporzionalità e giustizia.
Per tutti coloro che ostacolino la collaborazione costruttiva all'interno della comunità scolastica
sono previste sanzioni a norma di legge sia per il personale docente e non docente, sia per gli
alunni.
Il primo grado dell'azione disciplinare nei confronti degli alunni consiste nell'ammonizione verbale o
scritta (nota sul registro). Proprio perché non costituisce di per sé una vera e propria sanzione, ma
solo un richiamo, questa può essere comminata dal singolo docente.
Nessuna azione disciplinare che preveda una sanzione superiore all'ammonizione scritta può essere
avviata senza informare la famiglia dell'alunno in merito ai fatti contestati.
L'azione disciplinare si esplicherà poi tenendo conto della gravità delle infrazioni e delle relative
sanzioni, secondo le modalità fissate nella seguente tabella:
Infrazione Sanzione Commutazione Soggetto che
sanziona
Frequenza irregolare, assenze
ingiustificate, assenze strategiche,
ritardi e uscite anticipate non
documentate, ritardi reiterati non
giustificati al rientro dell'intervallo
e/o al cambio dell'ora
Ammonizione scritta
Docente
Dirigente
scolastico
Reiterazioni dei comportamenti
relativi alle infrazioni precedenti;
Fatti che turbino il regolare
andamento della scuola (non
gravi,inclusi danneggiamenti lievi alle
strutture)
Lettera scritta alla
famiglia/Fino a 5
giorni di
sospensione
Lavori utili alla
scuola stabiliti da chi
commina la
sanzione;
riparazione del
danno (pagamento o
lavoro)
Consiglio di Classe
completo nelle
sue componenti
Fatti che turbino gravemente il
regolare andamento della scuola e
che possono anche configurarsi
secondo alcune tipologie di reato
Fino a 15 giorni di
sospensione e, nelle
ipotesi più gravi, con
possibilità di
Lavori utili alla
scuola o attività
sociali stabiliti da chi
commina la
Consiglio di Classe
completo nelle
sue componenti
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(atti di bullismo, minacce, offese,
lesioni gravi, danni vandalici,
consumo e spaccio di sostanze
stupefacenti)
allontanamento
della scuola fine al
permanere della
situazione di
"pericolo"
sanzione;
riparazione del
danno (pagamento o
lavoro)
Da definire una
procedura con
comunicazione alle
famiglie
Consiglio
d’Istituto per le
sanzioni che
comportino
allontanamento
dalla scuola
superiore a 15
giorni
Recidiva di atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico
allontanamento
dalla comunità
scolastica fino al
termine dell’anno
scolastico (nei casi
meno gravi)
allontanamento
dalla comunità
scolastica con
l’esclusione dallo
scrutinio finale o la
non ammissione
all’esame di Stato
Consiglio
d’Istituto
Il principio della riparazione del danno (monetario o con lavoro) vale anche nel caso di
danneggiamenti alle strutture, che avvengano senza individuare i responsabili. I soggetti coinvolti
(classe / l'insieme degli studenti dell'Istituto) sono tenuti alla riparazione.
La commutazione della pena in attività a favore della scuola è possibile solo con il consenso
dell'interessato. Tali attività, individuate dall'organo sanzionante, non devono essere lesive della
dignità e della personalità dello studente e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna
natura. Esse possono consistere nello svolgimento di compiti quali il riordino di materiali di
laboratorio, di archiviazione e fascicolazione, di sostegno alle attività della biblioteca. Tale
elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva.
Nessuna sanzione può essere comminata senza che prima sia sentito l'alunno, assistito da chi
esercita la patria potestà, in merito ai fatti che gli sono contestati.
Relativamente ai provvedimenti assunti dal docente e dal Capo d'Istituto, lo studente è invitato a
proporre le proprie deduzioni in occasione della contestazione degli addebiti.
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I provvedimenti assunti dall'organo collegiale di disciplina comportano invece l'instaurarsi di una
procedura aperta da una breve istruttoria a porte chiuse dell'organo disciplinare, seguita
dall'audizione dello studente nei cui confronti l'organo procede. Esaurita questa fase l'organo di
disciplina torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da comminare. Tale decisione è
subito comunicata allo studente interessato che, ammesso innanzi a tale organo può richiedere la
commutazione della sanzione. Tutte le sanzioni superiori all'ammonizione scritta vengono trascritte
nel fascicolo personale dell'allievo.
Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di
allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario,
anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero
educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunità scolastica.
Le sanzioni disciplinari che comportino allontanamento dalla comunità scolastica possono essere
irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma
che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
1. In nessun caso può essere sanzionata né direttamente, né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della dignità della persona.
2. Nessuna sanzione può influire sul profitto.
3. Per la violazione delle norme di Legge sul divieto di fumo nei locali pubblici, verrà applicata la
sanzione amministrativa prevista dalle norme.
4. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame, compresi
quelli di qualifica, sono inflitte dalla commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati
esterni.