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STATUTO E REGOLAMENTO Edizione 2014

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STATUTO

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APPROVATO DALLA ASSEMBLEA DEI SOCI IN DATA 19 GIUGNO 2014 PRESSO LA SEDE DEL CLUB - VIA MORETTO N° 12 - BRESCIA Il Presidente in carica Roberto ZANI

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processo di assimilazione dei principi e degli obblighi Rotariani ed è moralmente responsabile, almeno per un anno, della presenza del nuovo Socio nel rispetto delle norme sull’assiduità previste dallo Statuto. 11.9 Durata dell’affiliazione - L’affiliazione al Club dura fintanto che esiste il Club, salvo cessazione secondo le disposizioni di cui all’art. 12 dello Statuto. L’affiliazione non può essere disposta per un periodo temporaneo. 11.10 Soci onorari – Il Club, su proposta del Consiglio Direttivo e con le procedure indicate ai punti precedenti, può ammettere membri onorari.

Art. 12 – RISOLUZIONI

Nessuna risoluzione che impegni il Club sarà presa in considerazione dal medesimo se non dopo essere stata esaminata dal Consiglio e, ove previsto, votata dall’assemblea.

Art. 13 – EMENDAMENTI

Questo Regolamento può essere emendato solo se gli emendamenti proposti ottengono i due terzi dei voti dei Soci presenti in un’assemblea regolarmente convocata e costituita e se ogni Socio ha ricevuto notifica dell’emendamento proposto unitamente alla convocazione dell’assemblea almeno 10 giorni prima della stessa. Il Regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo Statuto tipo dei Club, con lo Statuto e il Regolamento del Rotary International e con il Rotary Code of Policies.

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Indice:

STATUTO pag. 5

Art. 1 – DEFINIZIONI pag. 7

Art. 2 – NOME pag. 7

Art. 3 – LIMITI TERRITORIALI pag. 7

Art. 4 – SCOPO DELL’ASSOCIAZIONE pag. 8

Art. 5 – CINQUE VIE D’AZIONE pag. 9

Art. 6 – RIUNIONI pag. 10

Art. 7 – COMPAGINE DEI SOCI pag. 10

Art. 8 – CATEGORIE PROFESSIONALI pag. 13

Art. 9 – ASSIDUITÀ pag. 14

Art. 10 – CONSIGLIERI E DIRIGENTI pag. 17

Art. 11 – QUOTE SOCIALI pag. 19

Art. 12 – DURATA DELL’AFFILIAZIONE pag. 20

Art. 13 – AFFARI LOCALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI pag. 25

Art. 14 – RIVISTE ROTARIANE pag. 26

Art. 15 – ACCETTAZIONE DELLO SCOPO E OSSERVANZA DELLO STATUTO E DEL REGOLAMENTO pag. 26

Art. 16 – ARBITRATO E MEDIAZIONE pag. 27

Art. 17 – REGOLAMENTO pag. 28

Art. 18 – INTERPRETAZIONE pag. 28

Art. 19 – EMENDAMENTI pag. 29

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REGOLAMENTO pag. 31

Art. 1 – DEFINIZIONI pag. 33

Art. 2 – CONSIGLIO DIRETTIVO pag. 33

Art. 3 – ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEI CONSIGLIERI pag. 35

Art. 4 – COMPITI DEI DIRIGENTI pag. 38

Art. 5 – RIUNIONI pag. 39

Art. 6 – QUOTA DI AMMISSIONE E QUOTA ANNUALE pag. 42

Art. 7 – SISTEMA DI VOTAZIONE pag. 43

Art. 8 – COMMISSIONI pag. 43

Art. 9 – DELEGATO GIOVANI pag. 46

Art. 10 – FINANZE pag. 46

Art. 11 – PROCEDURA DI AMMISSIONE AL CLUB pag. 48

Art. 12 – RISOLUZIONI pag. 50

Art. 13 – EMENDAMENTI pag. 50

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Successivamente il candidato Socio viene reso edotto a cura del Presidente o di un suo delegato degli obiettivi del Rotary, dei privilegi e delle responsabilità derivanti dall’affiliazione e viene invitato a compilare e a sottomettere una domanda d’ammissione dando il suo consenso affinché il suo nome e la classifica affidatagli vengano resi noti ai Soci del Club. 11.5 Comunicazione ai Soci – Ottenuto il consenso dell’aspirante Socio il Segretario comunica per iscritto a ogni Socio del Club il nome del candidato Socio, l’impresa o la professione e la classifica proposta ed invita i Soci eventualmente contrari all’elezione del candidato Socio a presentare le proprie motivate obiezioni per iscritto al Consiglio entro un termine stabilito, comunque non deve essere inferiore a dieci giorni. 11.6 Obiezioni da parte dei Soci – Qualora siano state presentate obiezioni, il Consiglio Direttivo le esamina nel corso di una riunione normale o straordinaria, da tenersi non oltre quindici giorni dalla presentazione delle obiezioni stesse, e rimette ai voti la candidatura. 11.7 Votazioni sull’ammissibilità dei Soci - Nelle votazioni sull’ammissibilità dei candidati Soci l’astensione è considerata come voto contrario. Se il numero dei voti dei consiglieri contrari all’ammissione, sia per la stessa proposta di ammissione, sia a seguito di eventuali obiezioni, non è superiore a due, il candidato proposto, dietro pagamento della tassa d’ammissione prescritta, viene considerato eletto a Socio. 11.8 Presentazione del nuovo Socio – Dopo l’ammissione, il Presidente del Club provvederà, insieme con il Socio proponente, alla presentazione ufficiale del nuovo Socio al Club; il Segretario gli consegnerà la tessera del Club, comunicando i suoi dati al RI. Il Socio presentatore è incaricato di assistere il nuovo Socio nel

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legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge

Art. 11 – PROCEDURA DI AMMISSIONE AL CLUB

11.1 Proposta di ammissione – Il nome di un potenziale Socio, proposto da un Socio attivo che faccia parte del Club da almeno tre anni e non sia un componente della Commissione Effettivo o il Presidente in carica, viene comunicato per iscritto al Consiglio tramite il Segretario. La proposta deve contenere la classifica da attribuirsi al candidato. In questa fase la proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura. 11.2 Valutazione della Commissione Effettivo – Entro quindici giorni dal ricevimento della proposta, il Consiglio, accertata la disponibilità della classifica proposta, incarica la commissione Effettivo di indagare e riferire al Consiglio stesso, entro quindici giorni, sull’eleggibilità del candidato a Socio dal punto di vista del carattere, della sua posizione Sociale e professionale, e sulla sua idoneità in generale. Gli ex Soci o i Soci attivi di un altro Club che richiedano il trasferimento secondo le regole definite dallo Statuto, ai fini della valutazione per l’ammissione sono trattati come normali candidati. 11.3 Valutazione da parte del Consiglio – Il Consiglio, esaminate tutte le raccomandazioni della Commissione Effettivo, approva o respinge la proposta entro trenta giorni dalla sua presentazione, informando il proponente della decisione tramite il Segretario del Club. 11.4 Comunicazione all’aspirante Socio – il candidato Socio viene informato della disponibilità del Club ad accettarlo tra i Soci.

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STATUTO

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10.3 Bilancio Preventivo – Prima dell’inizio di ogni anno finanziario, il Consiglio entrante in carica prepara o fa preparare dal Tesoriere un preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno in questione. Questo preventivo, approvato dall’assemblea, è utilizzato per definire il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione di una successiva assemblea. 10.4 Deposito dei fondi del Club – Il Tesoriere deposita tutti i fondi del Club in una banca designata dal Consiglio. Sul conto corrente del Club possono operare il Presidente ed il Tesoriere con firma disgiunta. 10.5 Pagamento delle fatture – I pagamenti saranno eseguiti tramite assegni, bonifici bancari o, per piccoli importi, in contanti. In caso di impedimento del Tesoriere i pagamenti sono effettuati dal Presidente. 10.6 Rendiconto – Al termine dell’anno finanziario, il Tesoriere redige il rendiconto economico e finanziario da sottoporre all’approvazione della prima assemblea dell’anno Sociale successivo. Il rendiconto deve restare depositato presso la sede del Club nei quindici giorni che precedono l’assemblea. Il revisore dei conti effettua, prima del deposito del bilancio, un’accurata verifica di tutte le operazioni finanziarie del Club. 10.7 Distribuzione dei fondi – È fatto divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. 10.8 Scioglimento del Club – In caso di scioglimento del Club per qualunque causa, il suo patrimonio sarà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o con fini di pubblica utilità, sentito l'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190, della

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Commissione “Progetti” – Ha il compito di elaborare e attuare i progetti del Club dedicati alla conservazione e preservazione dell’ambiente locale e alla promozione del benessere dei membri della comunità locale migliorandone le condizioni di vita e fornendo assistenza e sostegno a chi ne ha particolare bisogno. Coordina il lavoro di eventuali sottocommissioni che si occupano in modo specifico di servizi per la comunità o che fanno progetti per migliorarla. Commissione “Fondazione Rotary” – Ha il compito di sviluppare un piano di azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario, sia con la partecipazione attiva dei Soci ai programmi umanitari. Segue l’iter dei programmi di sovvenzione della Fondazione Rotary.

Art. 9 – DELEGATO GIOVANI

Il Presidente nomina, unitamente alle commissioni di cui all’Art.8, un delegato giovani scegliendolo tra i suoi consiglieri. Compito del delegato giovani è quello di mantenere i rapporti con i Rotaract ed Interact patrocinati.

Art. 10 – FINANZE

10.1 Anno finanziario – L’anno finanziario del Club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno; per l’esazione delle quote Sociali viene diviso in due semestri. 10.2 Revisore dei conti – Contemporaneamente alla nomina dei consiglieri e con le stesse procedure, viene nominato tra i Soci un revisore dei conti.

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Art. 1 – DEFINIZIONI

Nel presente statuto i seguenti termini hanno il significato indicato a lato, salvo che il contesto non indichi altrimenti:

1. Consiglio: il Consiglio Direttivo del Club. 2. Regolamento: il Regolamento del Club. 3. Consigliere: un Membro del Consiglio Direttivo. 4. Socio: un Socio attivo del Club. 5. RI: il Rotary International. 6. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio e termina il 30 giugno successivo.

Art. 2 - NOME

Il nome di questa associazione è: Rotary Club Brescia Nord (Membro del Rotary International) Via Moretto n. 12 – 25124 Brescia C.F. 98003750175

Art. 3 - LIMITI TERRITORIALI

I limiti territoriali del Club sono i comuni di Brescia e provincia e storicamente i seguenti: la parte della città di Brescia a nord della linea che partendo da Ovest attraversa la metà delle seguenti strade: Via Valcamonica, Tangenziale Ovest (da Via Milano a Via Volturno), Via Leonardo da Vinci, Porta Trento, Via Pusterla, Strada vicinale S. Gaetano, strada vecchia del Monte Maddalena sino al confine del Comune di Brescia, nonché i Comuni: Bovegno,

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Bovezzo, Brione, Caino, Corte Franca, Cellatica, Collio, Collebeato, Concesio, Gardone Val Trompia, Gussago, Irma, Lodrino, Lumezzane, Marcheno, Marmentino, Monticelli Brusati, Nave, Ome, Pezzaze, Provaglio di Iseo, Rodengo Saiano, Sarezzo, Tavernole e Villa Carcina.

Art. 4 - SCOPO DELL’ASSOCIAZIONE

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale di ogni attività. In particolare esso si propone di: Primo. Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i Propri

Soci per renderli meglio atti a servire l’interesse generale; Secondo. Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività

professionale e imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività;

Terzo. Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni Socio del Club secondo l’ideale del servire;

Quarto. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.

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programmi delle riunioni successive, riportare i fatti salienti di quella appena avvenuta, promuovere l’affiatamento, contribuire alla formazione rotariana dei Soci, pubblicare notizie relative al Club, ai suoi Soci, alle attività distrettuali e al programma internazionale del Rotary. Stimola l’interesse per il notiziario distrettuale e per la rivista regionale del Rotary. Invia notizie e fotografie sui progetti del Club alla redazione del notiziario distrettuale e/o della rivista regionale del Rotary. Commissione “Effettivo” – Composta da tre Soci che abbiano ricoperto cariche nel Consiglio e siano Soci da almeno 5 anni, ha il compito di esaminare le proposte di affiliazione al Club indagando a fondo il profilo individuale e professionale, la posizione Sociale e il ruolo pubblico, nonché l’eleggibilità di ciascun candidato e di comunicare le proprie conclusioni al Consiglio Direttivo. Ha il compito di esaminare regolarmente l’elenco delle classifiche occupate e vacanti, indicando al Consiglio Direttivo le necessità di trovare individui qualificati la cui affiliazione al Club contribuirebbe a colmare lacune nelle classifiche rappresentate. I componenti di questa sottocommissione non possono, durante il loro mandato, proporre nuovi Soci. Commissione “Relazioni pubbliche” – È incaricata di mantenere i contatti con l'esterno e di promuovere i progetti e le attività del Club. Informa il pubblico sulle attività del Club e sulla storia, lo scopo e le realizzazioni del Rotary. Lavora con i media per assicurare un’adeguata pubblicità alle attività del Club. Lavora con le commissioni impegnate in attività di servizio per pubblicizzare i progetti di successo sui media locali. Comunica con le principali organizzazioni e con gli esponenti più autorevoli della comunità.

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siano investite di particolare autorità dal Consiglio, le commissioni non prenderanno iniziative prima di aver sottoposto una relazione al Consiglio e di averne ricevuta l’approvazione. Commissione “Amministrazione” Ne sono membri di diritto il Segretario, il Tesoriere ed il Prefetto. E’ presieduta, salvo diversa decisione del Presidente del Club, dal Segretario. Ne fanno parte almeno un Socio al quale sono affidate le mansioni di gestione dell’archivio del Club e uno al quale sono affidate le attività di tipo informatico. Svolge le attività collegate con il funzionamento del Club, prepara e organizza i programmi di tutte le riunioni ordinarie o speciali del Club e fa in modo che questi programmi siano utili e interessanti per i Soci, favorendo la partecipazione ad attività ricreative e Sociali del Club, in accordo con gli obiettivi generali stabiliti dal Consiglio. Si occupa dell’accoglienza dei rotariani in visita e degli ospiti del Club. Definisce i mezzi per stimolare la partecipazione del Soci a tutte le riunioni rotariane, inclusi i Congressi distrettuali, le riunioni interClub, le Conferenze regionali e i Congressi internazionali. In particolare incoraggia la partecipazione alle riunioni settimanali di questo o, nel caso i Soci siano impossibilitati, di altri Club; tiene informati i Soci sulle regole di assiduità; promuove iniziative per incentivare la partecipazione e cerca infine di individuare ed eliminare le cause che la limitano. Promuove la conoscenza reciproca e l’amicizia fra i Soci e i loro familiari, favorendo la partecipazione ad attività ricreative e Sociali del Rotary, in accordo con gli obiettivi generali del Club stabiliti dal Consiglio. Coordina il lavoro di eventuali sottocommissioni specifiche. Si occupa, mediante la pubblicazione di un notiziario settimanale, di stimolare l’interesse e la partecipazione dei Soci alla vita del Club, di annunciare i

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Art. 5 - CINQUE VIE D’AZIONE

Le Cinque vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo Club. 1. L’Azione interna, prima via d’azione rotariana, riguarda le

attività che ogni Socio deve intraprendere nell’ambito del Club per assicurarne il buon funzionamento.

2. L’Azione professionale, seconda via d’azione rotariana, ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati principi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di ogni attività. I Soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary.

3. L’Azione di interesse pubblico, terza via d’azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese dai Soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel Comune o nella località nella quale si trova il Club.

4. L’Azione internazionale, quarta via d’azione rotariana, comprende le attività svolte dai Soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai Club a favore di abitanti di altri Paesi.

5. L’Azione giovanile, quinta via d’azione rotariana, riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e

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internazionali e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.

Art. 6 - RIUNIONI

6.1. Riunioni ordinarie. (a) Giorno e ora. Il Club si riunisce una volta alla settimana nel

giorno e all’ora indicati nel suo regolamento. (b) Cambiamenti. Per validi motivi il Consiglio può rimandare

la riunione ad altra data (comunque antecedente a quella della riunione successiva), oppure può spostarla ad un’ora diversa dello stesso giorno o in un luogo diverso da quello usuale.

(c) Cancellazioni. Il Consiglio può cancellare una riunione ordinaria se essa cade in un giorno di festa, comprese le festività comunemente osservate o nell’eventualità del decesso di un Socio od in occasione di eventi eccezionali (es. epidemie, disastri, eventi bellici). Il Consiglio può cancellare non più di quattro riunioni all’anno per cause diverse da quelle sopra indicate, con un limite massimo di tre cancellazioni consecutive.

6.2. Assemblea annuale. Il regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei Dirigenti avvenga non oltre il 31 dicembre.

Art. 7 - COMPAGINE DEI SOCI

7.1. Requisiti generali. Il Club si compone di individui adulti di buona volontà e reputazione professionale. 7.2. Tipi di affiliazione. Il Club ha due tipi di Soci: attivi e onorari.

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Art. 7 – SISTEMA DI VOTAZIONE

7.1 Votazioni – Le votazioni avvengono in modo palese (a viva voce o per alzata di mano) a maggioranza dei presenti votanti, salvo le specifiche eccezioni indicate in questo Regolamento e nello Statuto del Club. Su decisione del Presidente, o su richiesta da parte di un Socio, le votazioni possono tenersi a scrutinio segreto.

Art. 8 – COMMISSIONI

8.1 Commissioni - Il Presidente eletto nomina, previa approvazione del Consiglio Direttivo, le seguenti commissioni:

• Amministrazione; • Effettivo; • Relazioni pubbliche; • Progetti; • Fondazione Rotary;

Ognuna delle cinque commissioni indicate è composta da un Presidente e da almeno due membri. Il Consiglio ha la facoltà di costituire, oltre alle commissioni previste dal presente regolamento, ogni altra commissione e sottocommissione ritenuta necessaria per soddisfare le esigenze del programma dell’anno di sua presidenza o di conglobare più commissioni. Il Presidente del Club è membro di diritto di tutte le commissioni e, come tale, gode di tutti i relativi diritti derivanti. Autorità delle commissioni – Ogni commissione svolgerà le mansioni previste dal presente regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnate dal Presidente o dal Consiglio. Salvo non

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redigere i verbali delle riunioni delle assemblee sull’apposito registro dei verbali delle assemblee e delle riunioni del Consiglio.

Art. 6 – QUOTA DI AMMISSIONE E QUOTA ANNUALE

6.1 Quota di ammissione – La quota di ammissione al Club è stabilita dal Consiglio ed approvata dall’assemblea dei Soci. La quota di ammissione non sarà dovuta dai nuovi Soci che si trovino in una delle condizioni indicate all’Art. 11 dello statuto. 6.2 Quota associativa annuale – La quota associativa annuale, che comprende la quota pro capite al RI, l’abbonamento alla rivista regionale del Rotary, la quota pro capite distrettuale, la quota annua del Club e ogni altro eventuale contributo pro capite richiesto dal Rotary o dal Distretto da pagarsi in due rate semestrali (gennaio e luglio). Per particolari motivi il Consiglio Direttivo potrà variare l’importo della quota associativa annuale di singoli Soci, fermo restando il pagamento di quanto dovuto al RI ed al Distretto. 6.3 Variazione delle quote – Variazioni alla quota di ammissione e alla quota associativa annuale devono essere proposte dal Consiglio all’approvazione dell’assemblea. 6.4 Contributi straordinari – Eventuali contributi straordinari, proposti dal Consiglio all’assemblea, dovranno essere deliberati dai due terzi dei votanti. 6.5 Intrasmissibilità della quota – Le quote ed i contributi sono intrasmissibili, non rivalutabili e a fondo perduto.

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7.3. Soci attivi. Può essere ammesso come Socio attivo del Club chiunque sia in possesso dei requisiti indicati all’articolo 5, comma 2 dello statuto del Rotary International. 7.4. Trasferimento di Soci ed ex rotariani. (a) Soci potenziali. Un Socio può proporre come Socio attivo

del Club un ex rotariano o un Socio proveniente da un altro Club. Il Socio, od ex Socio, può essere anche presentato dal Club di provenienza. La categoria professionale di un membro che si trasferisce non ne impedisce l’ammissione a Socio attivo, anche se tale ammissione violasse temporaneamente i limiti numerici di categoria. Non possono diventare Soci del Club i rotariani o ex rotariani che abbiano debiti nei confronti di un altro Club. Il Club deve richiedere al Club precedente una dichiarazione scritta nella quale si confermi che il candidato ha ottemperato a tutti gli obblighi finanziari nei confronti dell’associazione. L’ammissione, inoltre, è subordinata all’ottenimento di un certificato, rilasciato dal Consiglio Direttivo del Club precedente, che confermi che il candidato e stato Socio di quel Club. I Soci ed ex Soci che si trasferiscono sono invitati a presentare al Club una lettera di referenze favorevole sottoscritta dal Club di provenienza.

(b) Ex Soci. Il Club si impegna a fornire, a un altro Rotary Club che chieda referenze su un candidato, una dichiarazione di non sussistenza di debiti nei confronti del Club. Se entro 30 giorni dalla richiesta il Club non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, si dovrà ritenere che il candidato

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non abbia obblighi finanziari pendenti nei confronti del Club di provenienza.

7.5. Doppia affiliazione. la doppia affiliazione – a due Rotary Club, a un Rotary Club e a un Club Rotaract, o come Socio attivo e onorario di uno stesso Club – non è consentita.

7.6 Soci onorari. (a) Requisiti. Possono essere ammessi come Soci onorari del

Club, per un periodo stabilito dal Consiglio, individui che si siano distinti al servizio degli ideali rotariani. Tali individui possono essere Soci onorari di più di un Club.

(b) Diritti e privilegi. I Soci onorari sono esenti dal pagamento della quota d’ammissione e delle quote Sociali, non hanno diritto di voto, non possono ricoprire cariche all’interno del Club e non rappresentano alcuna categoria, ma hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di ogni altro privilegio. L’unico privilegio di cui i Soci onorari godono presso un altro Club e quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un rotariano.

7.7. Titolari di cariche pubbliche. I Soci che assumano una carica pubblica per un periodo limitato di tempo continueranno a rappresentare la categoria originale anziché quella della carica temporanea. Fanno eccezione alla regola le cariche giudiziarie e quelle presso istituzioni scolastiche di vario livello.

7.8. Impiego presso il Rotary International. Possono essere Soci del Club anche i dipendenti del RI.

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Per particolari motivi e su richiesta del Presidente, alle riunioni potranno partecipare anche Soci non Dirigenti. 5.3 Assemblee – L’assemblea dei Soci, organo sovrano del Club, è composta da tutti i Soci attivi. Le assemblee ordinarie del Club saranno convocate per iscritto mediante invito da inviarsi a tutti i Soci per posta con preavviso di dieci giorni e con allegato l’ordine del giorno. Durante le assemblee si dovrà procedere all’approvazione del rendiconto economico e finanziario dell’anno Sociale precedente e all’approvazione del bilancio preventivo e dei programmi per l’anno Sociale in corso. Durante l’assemblea, da tenersi nella seconda riunione regolare del mese di dicembre di ogni anno, verranno eletti nei modi stabiliti dal precedente art. 3 il Presidente per la seconda annata rotariana susseguente a quella in corso ed i consiglieri per l’annata immediatamente successiva. Il Club può riunirsi in assemblea straordinaria, convocata con le medesime modalità, su iniziativa del Consiglio o per appello al Club sulle decisioni del Consiglio. L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è valida qualora sia presente almeno un terzo dei Soci. Non sono ammesse deleghe. Le decisioni dell’assemblea sono prese a maggioranza dei presenti votanti, (salvo quanto stabilito per l’appello al Club, le modifiche al presente regolamento e il versamento di contributi straordinari ove occorre la maggioranza dei due terzi) e sono vincolanti per il Club limitatamente ai punti espressi per esteso nell’ordine del giorno inviato con la convocazione (ovvero con esclusione di varie ed eventuali). Le votazioni avvengono per alzata di mano o a scrutinio segreto su richiesta da parte di un Socio. Il Segretario è tenuto a

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1°settimana del mese; caminetto con gli altri Club della Rotary House. Le riunioni si terranno alle ore 20.00 del giorno non festivo corrispondente alla riunione settimanale del Club il cui Presidente svolge anche la funzione di Presidente della Rotary House 2°, 3° e 4° giovedì non festivo - ore 20.00 conviviale Le riunioni seguiranno, di norma, i punti applicabili del seguente ordine del giorno:

• Apertura • Presentazione degli ospiti • Informazione rotariana • Attività del Club • Eventuali riconoscimenti • Eventuali presentazioni di nuovi Soci • Promemoria e annunci • Relazione o presentazione in programma • Chiusura

In caso si spostamento di data o di cancellazione della riunione, il Segretario è incaricato di informare i Soci con ragionevole preavviso. 5.2 Riunioni del Consiglio Direttivo – Le riunioni ordinarie del Consiglio si terranno una volta al mese, di norma in occasione della riunione del caminetto la prima settimana del mese. Riunioni speciali saranno convocate dal Presidente ogniqualvolta lo ritenga necessario o su richiesta di almeno due membri del Consiglio. Tutte le riunioni del Consiglio, salvo casi di emergenza, saranno convocate, mediante comunicazione scritta contenente l’ordine del giorno, con almeno sette giorni di preavviso. Il Segretario è tenuto a redigere i verbali delle riunioni del Consiglio sull’apposito registro dei verbali delle assemblee e delle riunioni del Consiglio.

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Art. 8 - CATEGORIE PROFESSIONALI

8.1. Provvedimenti generali. (a) Attività principale. Ogni Socio attivo appartiene a una

categoria in base alla sua attività professionale, imprenditoriale o di servizio Sociale. La categoria è quella che descrive l’attività principale del Socio o dell’impresa, Società o ente di cui fa parte.

(b) Rettifiche. Se le circostanze lo richiedono, il Consiglio Direttivo può rettificare o adattare la categoria di appartenenza di un Socio. In tal caso, il Socio deve essere informato della modifica e ha diritto ad esprimere il proprio parere in proposito.

8.2. Restrizioni. Il Club non può ammettere un nuovo Socio attivo in una categoria che sia già rappresentata da cinque o più Soci, a meno che il Club non abbia più di 50 Soci, nel qual caso può ammettere un nuovo Socio attivo in una categoria, purché il numero dei suoi rappresentanti non superi il 10% dei Soci attivi del Club. Il numero complessivo dei rappresentanti di una categoria non include i Soci pensionati. La categoria di appartenenza di un Socio che si trasferisce o di un ex borsista della Fondazione Rotary, secondo la definizione approvata dal Consiglio centrale, non impedisce l’ammissione a Socio attivo, anche se tale ammissione viola temporaneamente i limiti numerici di categoria. Il Socio che cambi categoria può mantenere la propria affiliazione al Club nella nuova categoria indipendentemente da queste restrizioni.

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Art. 9 - ASSIDUITÀ

9.1. Provvedimenti generali. Ogni Socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie del Club; deve inoltre impegnarsi nei progetti di servizio e in altri eventi ed attività promossi dal Club. Un Socio è considerato presente a una riunione ordinaria se vi partecipa per almeno il 60% della sua durata o se, dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in maniera soddisfacente che l’assenza è dovuta a motivi validi, o ancora se recupera in uno dei modi seguenti: (a) Se entro quattordici (14) giorni prima o dopo la riunione cui non può partecipare, il Socio (1) partecipa alla riunione ordinaria di un altro Club o di

un Club provvisorio per almeno il 60% della durata della riunione;

(2) partecipa alla riunione ordinaria di un Club Rotaract, di un Club Interact o di un Gruppo rotariano comunitario, siano essi già stabiliti o provvisori;

(3) partecipa al congresso internazionale del RI, al Consiglio di Legislazione, a un’assemblea internazionale, a un Istituto del Rotary indetto per i Dirigenti in carica, emeriti ed entranti del RI, o a qualsiasi altra riunione convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del Presidente del RI che agisca per conto del Consiglio centrale; a un congresso multizona del Rotary, alla riunione di una commissione del RI, a un congresso o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale del RI, alla riunione di una commissione distrettuale

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dall’assemblea. In caso di ritardo nel pagamento della quota da parte di un Socio, dopo il normale sollecito, deve informare il Presidente della situazione di mora del Socio. Cura la redazione del bilancio preventivo e del rendiconto annuale economico e finanziario. Al termine dell’incarico, il Tesoriere trasmette al Tesoriere entrante o al Presidente tutti i fondi, i libri contabili e qualsiasi altro bene del Club. È incaricato del trattamento dei dati personali forniti dai Soci. 4.6 Prefetto – Il Prefetto organizza le riunioni conviviali del Club curandone tutti gli aspetti logistici, quali definire la scelta del menù e degli addobbi del locale; custodire e rendere disponibili per la riunione tutti gli strumenti necessari (stendardo, campana, bandiere, ecc.); assegnare i posti degli invitati compilando, quando previsto, segnaposti e/o tabelle all’ingresso della sala; provvedere, quando necessario, alla stampa e alla distribuzione dei programmi e degli inviti agli ospiti ed alla collocazione di eventuali cartelli direzionali nelle strade di accesso; accogliere gli ospiti e accompagnarli ai loro posti; gestire il corretto e ordinato svolgimento del programma; far firmare la ruota; prendere accordi con gli altri prefetti per le riunioni interClub, ecc. È incaricato del trattamento dei dati personali forniti dai Soci. 4.7 Presidente uscente ed altri consiglieri – Hanno il compito di collaborare con il Consiglio direttivo del Club e di svolgere le mansioni loro affidate dal Presidente del Club o dal Consiglio.

Art. 5 – RIUNIONI

5.1 Riunioni settimanali – Le riunioni settimanali del Club si terranno come segue:

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Art. 4 – COMPITI DEI DIRIGENTI

4.1 Presidente – Il Presidente rappresenta il Club all’esterno, presiede le riunioni del Club, convoca e presiede le riunioni del Consiglio e dell’assemblea, cura l’attuazione delle risoluzioni del Consiglio e dell’assemblea. È di diritto componente di tutte le commissioni del Club. 4.2 Presidente eletto – Il Presidente eletto ha il compito di collaborare nel Consiglio direttivo del Club e di svolgere le altre mansioni affidategli dal Presidente o dal Consiglio. 4.3 Vice Presidente – Il vice Presidente ha il compito di presiedere le riunioni del Club e del Consiglio direttivo in assenza del Presidente e di presiedere l’assemblea in caso di assenza del Presidente. Su mandato del Presidente, lo sostituisce nelle funzioni di rappresentanza del Club. 4.4 Segretario – Il Segretario ha il compito di tenere aggiornato l’albo dei Soci; registrare le presenze alle riunioni; distribuire il Bollettino; diramare gli avvisi di riunione del Club, del Consiglio direttivo, dell’assemblea e delle commissioni; redigere, conservare e trasmettere al suo successore i verbali dei consigli e delle assemblee; compilare i rapporti richiesti dal Rotary International; compilare il rapporto mensile di assiduità alle riunioni del Club, da trasmettere al Governatore entro i 15 giorni successivi all’ultima riunione del mese; aggiornare i database distrettuale e internazionale; svolgere le altre mansioni affidategli dal Presidente. È incaricato del trattamento dei dati personali forniti dai Soci. 4.5 Tesoriere – Il Tesoriere ha il compito di raccogliere e custodire i fondi, rendendone conto al Club al termine di ogni anno Sociale e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal Consiglio. Provvede ai pagamenti di tutte le spese approvate dal Consiglio e

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convocata dal Governatore, o a una riunione intracittadina dei Rotary Club regolarmente annunciata;

(4) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un altro Club con l’intenzione di parteciparvi, ma non può perché la riunione non ha luogo;

(5) partecipa a un progetto di servizio del Club od a un evento o ad un incontro sponsorizzato dal Club e autorizzato dal suo Consiglio;

(6) partecipa a una riunione del Consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla riunione di una commissione di cui faccia parte;

(7) partecipa tramite un sito web del Club a un’attività interattiva che richieda almeno 30 minuti di partecipazione.

Qualora un Socio si trovi al di fuori del Paese in cui risiede per più di quattordici (14) giorni così da permettere al Socio di prendere parte, in qualsiasi momento, alle riunioni ordinarie di un Club o di un Club satellite nel Paese in cui si trova, riunioni che saranno considerate un valido recupero di quelle alle quali non ha potuto prender parte durante il soggiorno all’estero. (b) Se al momento della riunione, il Socio si trova: (1) in viaggio verso o da una delle riunioni indicate alla

lettera (a) (3) del presente comma; (2) in servizio come Dirigente, membro di una

commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;

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(3) in servizio come rappresentante speciale del Governatore distrettuale in occasione della formazione di un nuovo Club;

(4) in viaggio per affari rotariani, in rappresentanza del RI;

(5) direttamente e attivamente impegnato in un progetto di servizio sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità di compensare l’assenza;

(6) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal Consiglio che non consentano la partecipazione alla riunione.

9.2. Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il Socio che si trovi in trasferta dal Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di un Club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio Club. 9.3. Assenze giustificate. L’assenza di un Socio si considera giustificata se:

(a) tale assenza si verifica in conformità con le condizioni e le circostanze approvate dal Consiglio. Il Consiglio può giustificare l’assenza di un Socio per motivi che considera validi e sufficienti. Le assenze giustificate non devono protrarsi per più di dodici mesi; tuttavia tale periodo potrà essere prolungato per ragioni mediche dal Consiglio Direttivo del Club;

(b) gli anni di affiliazione del Socio a uno o più Club, combinati insieme all’età anagrafica, equivalgono a un minimo di 85 anni ed il Socio abbia comunicato per iscritto al Segretario del Club il proprio desiderio

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dal più recente. Propone il nominativo del sostituto alla ratifica di un’assemblea appositamente convocata. L’elezione si terrà con le medesime modalità previste dall’assemblea per l’elezione del Presidente designato con la sola eccezione che l’eleggibilità è limitata agli ex Presidenti. 3.3.3. Vacanza del Presidente dopo il S.I.P.E. – In caso di vacanza del Presidente in carica dopo l’effettuazione del S.I.P.E., la commissione “Effettivo” verifica la disponibilità del Presidente eletto ad assumere immediatamente la carica di Presidente. In caso affermativo, il Presidente eletto, previa approvazione del Consiglio e con il consenso del Governatore, assume la carica di Presidente mantenendo anche quella di Presidente eletto. Qualora ciò non sia possibile per qualsiasi ragione, si procede come previsto al paragrafo precedente. 3.3.4. Vacanza del Presidente eletto – In caso di vacanza del Presidente eletto, la commissione effettivo agisce come previsto al punto 3.3.2. 3.3.5. Vacanza del Presidente designato – In caso di vacanza del Presidente designato, il Presidente convoca la commissione indicata al paragrafo 3.1 per l’elezione del nuovo Presidente designato. L’elezione si tiene con le normali modalità dell’assemblea per l’elezione del Presidente designato con la sola eccezione che l’eleggibilità è limitata agli ex-Presidenti. 3.3.6. Vacanza del Presidente uscente – Il Presidente uscente non viene sostituito nel Consiglio direttivo.

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Club da sottoporre al voto dell’assemblea annuale di cui all’Art. 5 comma 3 di questo regolamento. Il candidato eletto Presidente entra a far parte del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente eletto nell’annata rotariana che inizia il 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione ed assume l’ufficio di Presidente il 1° luglio immediatamente successivo all’annata in cui egli è stato membro del Consiglio Direttivo in qualità di Presidente eletto. 3.2. Consiglieri – Entro il 30 novembre di ogni anno il Presidente eletto per l’annata immediatamente successiva consegna al Segretario del Club la lista degli otto consiglieri che intende proporre al voto dell’assemblea annuale indicando i designati alle cariche di vice Presidente, Segretario, Tesoriere e Prefetto. Dette cariche verranno comunque formalmente conferite alla prima riunione del Consiglio Direttivo che il Presidente eletto deve convocare entro il mese di gennaio. I Dirigenti e i consiglieri eletti occupano gli uffici ai quali sono stati eletti il 1° luglio immediatamente successivo. 3.3. Vacanze nel Consiglio Direttivo 3.3.1. Vacanza di consiglieri – Il Consiglio direttivo provvederà ad occupare eventuali vacanze al proprio interno, ad eccezione del Presidente, del Presidente eletto e del Presidente uscente, cooptando Soci del Club a ricoprire le cariche vacanti. 3.3.2. Vacanza del Presidente prima del S.I.P.E – In caso di vacanza del Presidente in carica anteriore all’effettuazione del S.I.P.E., la commissione “Effettivo” verifica tra gli ex-Presidenti la disponibilità ad assumere la carica, proponendola progressivamente al Presidente uscente, agli ex-Presidenti attualmente consiglieri, iniziando dal più recente, quindi agli ex-Presidenti non consiglieri, sempre iniziando

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di essere esentato, ottenendo la dispensa dalla frequenza.

9.4. Assenze dei Dirigenti del RI. L’assenza di un Socio è giustificata se il Socio è Dirigente del RI o coniuge o compagno/a di un Dirigente del RI. 9.5. Registri delle presenze. Se il Socio, le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 3 (a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il Socio né la sua assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del Club. Se il Socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato ai commi 3 (b) e 4 del presente articolo frequenta una riunione di Club, sia il Socio sia la sua presenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del Club.

Art. 10 - CONSIGLIERI E DIRIGENTI

10.1. Organo direttivo. L’organo direttivo del Club è il Consiglio Direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del Club. 10.2. Autorità. Il Consiglio estende la sua autorità a tutti i Dirigenti e alle Commissioni e per validi motivi può dichiarare vacante una carica. 10.3. Decisioni del Consiglio. Le decisioni del Consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell’attività del Club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello del Club. Tuttavia, nel caso in cui il Consiglio decida di cessare l’affiliazione di un Socio, l’interessato può, conformemente all’articolo 12, comma 6, fare appello al Club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, una decisione può essere annullata solo dal voto dei due

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terzi dei Soci presenti a una riunione ordinaria nella quale sia presente il numero legale dei partecipanti, purché l’appello sia stato comunicato dal Segretario a ogni Socio del Club almeno cinque (5) giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del Club ha valore definitivo. 10.4. Dirigenti. Sono Dirigenti del Club e membri del suo Consiglio Direttivo il Presidente, il Presidente uscente, il Presidente eletto e il Segretario, ed eventualmente uno o più vice Presidenti. Sono considerati Dirigenti del Club anche il Tesoriere ed eventualmente il Prefetto, i quali possono far parte del Consiglio Direttivo se il regolamento del Club lo prevede. 10.5. Elezione dei Dirigenti.

(a) Mandato dei Dirigenti (Presidente escluso). I Dirigenti sono eletti in base a quanto stabilito dal regolamento del Club e, tranne il Presidente, entrano in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per il periodo previsto per la stessa, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.

(b) Mandato presidenziale. Il Presidente è eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del Club, non più di due (2) anni e non meno di diciotto (18) mesi prima del giorno nel quale entra in carica. Il Presidente designato assume l’incarico di Presidente eletto il 1° luglio dell’anno immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto Presidente. Il mandato presidenziale ha inizio il 1° luglio e dura un anno oppure fino all’elezione e all’insediamento di un successore.

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(h) la proposta di propri rappresentanti per votazioni che impegnino il Club a livello distrettuale (soggetta ad approvazione in una riunione ordinaria del Club);

(i) la proposta di candidati a Governatore del Distretto (soggetta ad approvazione in una riunione ordinaria del Club). 2.3. Risoluzioni del Consiglio Direttivo – Salvo quanto disposto dallo Statuto per l’esclusione di un Socio, per la quale occorre il voto di almeno due terzi dei membri presenti e votanti, le risoluzioni del Consiglio sono valide se è presente la maggioranza dei suoi membri. Le decisioni del Consiglio, nell’ambito delle competenze evidenziate al paragrafo precedente, sono prese a maggioranza dei presenti votanti. In caso di parità di voti vale il voto del Presidente. Le decisioni prese sono vincolanti per il Club, salvo diversa risoluzione da parte dell’assemblea, che ha il potere di revocare ogni decisione del Consiglio.

Art. 3 - ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEI CONSIGLIERI

3.1. Presidente designato – Sono eleggibili alla carica di Presidente i Soci attivi che, al momento dell’elezione, siano entrati a far parte del Club da almeno tre anni e che abbiano già ricoperto o stiano ricoprendo una carica nel Consiglio direttivo. Entro il 30 novembre di ogni anno un’apposita commissione, costituita dai past presidents del Club, dal Presidente, dal Segretario e dal Presidente eletto, presenta il nome del candidato a Presidente del

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Presidente, Presidente eletto, Presidente uscente ed altri otto Consiglieri eletti in conformità all’Art. 3 comma 2. 2.2. Competenze del Consiglio Direttivo – Al Consiglio competono: (a) l’approvazione di tutte le attività che impegnino il

Club al suo esterno (ivi comprese le attività congiunte con altri Club rotariani ed i gemellaggi con altri Club; questi ultimi soggetti, per realizzarsi, all’approvazione dell’assemblea).

(b) l’approvazione di tutti gli impegni di spese o di donazioni, per un ammontare totale che non può superare quanto previsto nel bilancio preventivo approvato dall’assemblea dei Soci di oltre il 10% o può essere pari al totale delle entrate in caso queste eccedessero del 10% il bilancio di previsione (ulteriori spese dovranno essere sottoposte all’approvazione dell’assemblea);

(c) la proposta di variazione delle quote Sociali e di ammissione e la proposta di contributi straordinari (tutte soggette all’approvazione dell’assemblea);

(d) l’accettazione delle proposte di ammissione di nuovi Soci secondo quanto previsto dall’Art. 11;

(e) l’esclusione di Soci secondo quanto previsto dallo statuto;

(f) l’ammissione, la definizione della durata e la revoca dell’affiliazione dei Soci onorari;

(g) il conferimento da parte del Club di PHF, riconoscimenti od onorificenze;

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(c) Requisiti. Tutti i Dirigenti e i membri del Consiglio devono essere Soci in regola del Club. Il candidato alla presidenza deve essere stato Socio del Club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, salvo che il Governatore non ritenga giustificato un periodo inferiore. Il Presidente entrante deve partecipare al seminario d’istruzione dei Presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale, salvo che non ne sia dispensato dal Governatore entrante. In tal caso, il Presidente entrante deve inviare in sua vece un rappresentante del Club incaricato di informarlo sui lavori. Qualora non venga eseguita nessuna delle summenzionate procedure, il Presidente entrante non può essere Presidente del Club. In questo caso, l’attuale Presidente rimane in carica sino all’elezione di un successore che abbia partecipato al seminario d’istruzione dei Presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale o che abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal Governatore eletto.

Art. 11 - QUOTE SOCIALI

Ogni Socio è tenuto a pagare una quota di ammissione e quote Sociali annuali, come stabilito dal regolamento, con l’eccezione dei Soci provenienti da altri Club o degli ex Soci del Club che ne ottengano di nuovo l’affiliazione; i Soci appartenenti a queste due categorie, se ammessi al Club, non devono pagare una seconda quota di ammissione ai sensi dell’art. 7, comma 4 (a).

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I Rotaractiani, che abbiano cessato di essere Soci di un Club Rotaract entro i due anni precedenti e che vengano accettati quali Soci di questo Club, saranno esentati dal versamento della quota d’ammissione.

Art. 12 DURATA DELL’AFFILIAZIONE

12.1. Durata. L’affiliazione al Club dura per tutta l’esistenza del Club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono. 12.2. Cessazione automatica. (a) Requisiti. Un Socio termina automaticamente di far parte del Club quando non soddisfa più i requisiti di appartenenza. In merito si evidenzia che: (1) il Consiglio può concedere a un Socio che si

trasferisca al di fuori della località sede del Club un permesso speciale non superiore a un (1) anno, per consentirgli di visitare un Club nella località nella quale si trasferisce per consentirgli di farsi conoscere, purché il Socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al Club;

(2) il Consiglio può consentire a un Socio che si trasferisca al di fuori della località sede del Club di mantenerne l’affiliazione, purché il Socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al Club.

(b) Riammissione. Un Socio la cui affiliazione è terminata per uno dei motivi esposti alla lettera (a), può presentare domanda di riammissione, mantenendo la categoria precedente o richiedendone una nuova, senza dover pagare una seconda quota di ammissione.

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Art. 1 - DEFINIZIONI

I termini impiegati in questo Regolamento, se il contesto non indica altrimenti, hanno il seguente significato: Presidente (del Club): il Presidente in carica. Presidente eletto: il Presidente che entrerà in carica all’inizio

del successivo anno rotariano. Presidente designato: il Presidente che entrerà in carica all’inizio

del secondo anno rotariano successivo a quello in corso.

Presidente uscente: il Presidente che ha svolto il suo mandato nel precedente anno rotariano.

Consiglio: il Consiglio Direttivo del Club. Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo. Socio: un Socio attivo del Club. RI: il Rotary International. Anno Sociale/rotariano: l’anno rotariano che inizia il 1º luglio e

termina il 30 giugno. Assemblea (del Club): riunione ordinaria del Club nella quale i

Soci, con preavviso per posta, sono chiamati dal Consiglio ad esprimere il proprio voto su determinate questioni.

Posta: indica l’uso o della posta tradizionale o di quella elettronica (e-mail).

Art. 2 - CONSIGLIO DIRETTIVO

2.1. Composizione del Consiglio Direttivo – Il Consiglio Direttivo è l’organo amministrativo del Club, composto da:

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(c) Cessazione dell’affiliazione come Socio onorario. Un Socio onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal Consiglio per tale affiliazione. Il Consiglio può tuttavia estendere detto periodo, come può anche revocare l’affiliazione onoraria in qualsiasi momento. 12.3. Cessazione per morosità. (a) Procedura. Un Socio, che non abbia pagato le quote dovute entro i 30 giorni successivi alla scadenza, è invitato a versarle dal Segretario mediante un sollecito scritto, inviato all’ultimo indirizzo noto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il Consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del Socio. (b) Riammissione. Il Consiglio può riammettere un Socio che abbia perso l’affiliazione al Club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute. Nessun Socio, tuttavia, può essere riammesso come Socio attivo se la propria categoria è stata nel frattempo occupata (art. 8, comma 2). 12.4. Cessazione per assenza abituale. (a) Percentuali di assiduità. Un Socio deve:

(1) partecipare o compensare almeno il 50% delle riunioni ordinarie del Club o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal Club per un minimo di 12 ore in ciascun semestre, o raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di partecipazione;

(2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del Club o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal Club in ciascun semestre (ne sono

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esonerati gli Assistenti del Governatore, secondo la definizione del Consiglio centrale).

I Soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al Club se non siano dispensati dal Consiglio per validi motivi. (b) Assenze consecutive. Un Socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive e che non sia dispensato dal Consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito all’articolo 9, commi 3 o 4, deve essere informato dal Consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione al Club. Conseguentemente il Consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione. 12.5. Cessazione per altri motivi. (a) Giusta causa. Il Consiglio può, in una riunione convocata per l’occasione, revocare l’affiliazione di qualsiasi Socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per l’appartenenza al Club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono delineati nell’art. 7, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati standard etici che si impegnano di mantenere i Soci dei Rotary Club. (b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato al punto (a) del presente comma, il Consiglio deve informare il Socio delle proprie intenzioni, con un preavviso scritto di almeno dieci (10) giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il Socio ha inoltre diritto ad esporre di persona le proprie ragioni davanti al Consiglio. Il preavviso va recapitato di persona o mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del Socio. (c) Sospensione della categoria. Una volta che il Consiglio ha revocato l’affiliazione di un Socio per i motivi esposti nel presente

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REGOLAMENTO

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comma, il Club non può ammettere un altro Socio nella stessa categoria dell’ex Socio fintanto che non sia scaduto il termine per proporre appello e non sia stata annunciata la decisione del Club o degli arbitri. Questa disposizione non si applica se, dopo l’ammissione del nuovo Socio e indipendentemente dall’esito dell’appello, il numero di Soci appartenenti a tale categoria rientra comunque nei limiti consentiti. 12.6. Diritto di appello o cessazione per decisione arbitrale. (a) Preavviso. Entro sette (7) giorni dalla decisione del Consiglio di revocare l’affiliazione, il Segretario deve inviare al Socio la comunicazione scritta della decisione. Il Socio ha quindi quattordici (14) giorni per comunicare per iscritto al Segretario la propria intenzione di appellarsi al Club o di richiedere una mediazione o arbitrato, come stabilito dall’articolo 16. (b) Riunione per la discussione sull’appello. In caso di appello, il Consiglio decide la data della riunione ordinaria del Club nella quale discuterlo, riunione da tenersi entro ventuno (21) giorni dalla ricezione dell’appello. Ogni Socio deve essere informato dell’argomento specifico della riunione con almeno cinque (5) giorni di anticipo. A tale riunione sono ammessi solo i Soci del Club. (c) Mediazione o arbitrato. La procedura usata per la mediazione o l’arbitrato e quella indicata nell’articolo 16. (d) Appello. In caso di appello, la decisione del Club ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad arbitrato. (e) Decisione arbitrale. In caso di arbitrato, la decisione degli arbitri o, se gli arbitri non raggiungono un accordo, del Presidente del collegio arbitrale, ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad appello.

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(f) Mediazione non riuscita. Nel caso la mediazione non abbia successo, il Socio può proporre appello al Club o richiedere l’arbitrato secondo quanto indicato al punto (a). 12.7. Decisioni del Consiglio. La decisione del Consiglio diventa definitiva in mancanza di appello al Club o di richiesta di arbitrato. 12.8. Dimissioni. Le dimissioni di un Socio dal Club devono essere comunicate per iscritto al Presidente o al Segretario e sono accettate dal Consiglio a condizione che il Socio sia in regola con il pagamento delle somme spettanti al Club. 12.9. Perdita dei diritti relativi al patrimonio Sociale. Un Socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al Club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al Club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al Club comporti per i Soci l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al Club. 12.10. Sospensione dal Club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in questo statuto, se il Consiglio ritiene che: (a) al Socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle disposizioni dello statuto o di comportamento scorretto o tale da nuocere agli interessi del Club; (b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di revoca dell’affiliazione; (c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di un procedimento o evento giudicato indispensabile dal Consiglio prima che si possa deliberare in merito alla revoca dell’affiliazione; (d) sia nell’interesse del Club che il Socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e da altre attività del Club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del Club;

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Art. 19 - EMENDAMENTI

19.1. Modalità. Salvo per quanto stabilito al comma 2 di questo articolo, il presente statuto può essere emendato solo dal Consiglio di legislazione nel modo stabilito dal regolamento del RI per l’emendamento del medesimo. 19.2. Emendamento degli articoli 2 e 3. Gli articoli 2 (Nome) e 3 (Limiti territoriali) del presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del Club alla quale sia presente il numero legale, mediante voto affermativo dei due terzi dei Soci presenti e votanti, purché la proposta di emendamento sia stata comunicata per iscritto a tutti i Soci ed al Governatore, almeno dieci (10) giorni prima della riunione, e purché tale emendamento sia sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entri in vigore solo dopo tale approvazione. Il Governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la propria opinione in merito alla modifica proposta.

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riassunto della soluzione concordata dalle parti. Se il conflitto non viene chiarito, una delle parti può richiedere ulteriori incontri di mediazione.

(b) Fallimento della mediazione: se la mediazione non riesce, una delle parti può richiedere il ricorso all’arbitrato ai sensi del comma 1 del presente articolo.

16.4. Arbitrato. In caso di arbitrato, ognuna delle due parti nomina un arbitro e gli arbitri nominano il Presidente del collegio arbitrale. Arbitri e Presidente devono essere Soci di un Rotary Club. 16.5. Decisione arbitrale. La decisione presa dagli arbitri o, qualora questi giungano a soluzioni diverse, dal Presidente del collegio arbitrale, è definitiva, vincolante e incontestabile.

Art. 17 - REGOLAMENTO

Questo Club deve adottare un regolamento che non sia in contrasto con lo statuto od il regolamento del RI, con le norme specifiche di una zona determinate dal RI e con il presente statuto. Detto regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.

Art. 18 - INTERPRETAZIONE

L’uso del termine “posta”, in qualsiasi forma, derivazione e combinazione appaia nel presente statuto, implica l’uso sia della posta tradizionale che di quella elettronica (e-mail), quest’ultima intesa come mezzo per ridurre i costi e ottimizzare i tempi di risposta.

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il Consiglio può, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri, sospendere il Socio per il periodo e alle condizioni che il Consiglio stesso ritiene necessari, purché rispondenti a criteri di ragionevolezza. Il Socio sospeso è esonerato temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni.

Art. 13 - AFFARI LOCALI, NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

13.1. Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo interessa naturalmente i Soci del Club; ogni questione pubblica che abbia relazione con tale benessere può essere oggetto di analisi e discussione alle riunioni del Club, affinché i Soci possano derivarne un’opinione personale. In ogni caso il Club non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse. 13.2. Neutralità. Il Club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati. 13.3. Apoliticità. (a) Risoluzioni e giudizi. Il Club non può adottare e diffondere risoluzioni o giudizi ed inoltre prendere decisioni in merito a questioni o problemi internazionali di natura politica. (b) Appelli. Il Club non può rivolgere appelli a Club, popoli o governi e diffondere lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali specifici di natura politica. 13.4. Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana nella quale ricorre l’anniversario della fondazione del Rotary (23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della comprensione mondiale.

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Durante questa settimana, il Club festeggia il servizio reso dal Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del mondo.

Art. 14 - RIVISTE ROTARIANE

14.1. Abbonamento obbligatorio. Salvo che il Club non sia stato dispensato dal Consiglio centrale dall’osservare gli obblighi stabiliti nel presente articolo in conformità con il regolamento del RI, ogni Socio deve abbonarsi, per l’intera durata dell’affiliazione, alla rivista ufficiale del Rotary International o ad una rivista rotariana approvata e prescritta per il Club dal Consiglio centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento. L’abbonamento è pagato ogni sei (6) mesi, durante l’affiliazione del Socio al Club e fino al termine del semestre nel quale il Socio cessi di far parte del Club. 14.2. Riscossione. Il Club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti dei Soci per semestri anticipati e di trasmetterli alla segreteria generale del RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana prescritta, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.

Art. 15 - ACCETTAZIONE DELLO SCOPO E OSSERVANZA DELLO STATUTO E DEL REGOLAMENTO

Con il pagamento della quota di ammissione e delle quote Sociali, il Socio accetta i principi del Rotary espressi nel suo scopo, si impegna ad osservare lo statuto ed il regolamento di questo Club e ad esserne

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vincolato; soltanto a tali condizioni ha diritto ai privilegi del Club. Nessun Socio può essere dispensato dall’osservanza dello statuto e del regolamento adducendo la scusa di non averne ricevuta copia.

Art. 16 - ARBITRATO E MEDIAZIONE

16.1. Controversie. In caso di controversia tra un Socio od un ex Socio e il Club, un suo Dirigente o il Consiglio, riguardo a una questione che non sia una decisione del Consiglio e che non possa essere risolta mediante la procedura prevista in questi casi, la controversia sarà deferita, mediante richiesta inoltrata al Segretario da una delle due parti, ad un mediatore o ad un collegio arbitrale. 16.2. Data. Il Consiglio, dopo aver sentito le parti interessate, deve fissare la data della mediazione o dell’arbitrato entro e non oltre ventuno (21) giorni dalla richiesta. 16.3. Mediazione. La mediazione si svolge secondo la procedura riconosciuta da un ente competente o raccomandata da un organo di mediazione che vanti esperienza in mediazione di controversie ovvero che sia raccomandata dalle linee guida del Consiglio centrale del RI o del Consiglio di amministrazione della Fondazione Rotary. Solamente un Socio di un Club può essere nominato come mediatore. Il Club può richiedere che sia il Governatore del distretto od un suo rappresentante a nominare un mediatore, sempre Socio di un Club, che abbia le capacita e l’esperienza necessarie. (a) Esiti della mediazione: le decisioni convenute dalle

parti durante la mediazione sono trascritte in un documento, che deve essere consegnato alle parti, al mediatore e al Consiglio, il quale depositerà la propria copia presso il Segretario. Si deve quindi preparare un