2013 14_Irrigazione
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luomo deve controllare opportunamente lutilizzazione delle risorse disponibili attraverso una serie di interventi
flussi di
energia e
materia efficiente potenziale
apparato radicale
attivit
della chioma
Sistema suolo-pianta-atmosfera
sottosistema chioma-atmosfera
sottosistema suolo-radice
Sistema frutteto
nutrienti H2O
energia CO2
H2O
-
funzione meccanica ancoraggio
Assorbimento radicale e movimento dellacqua attraverso la pianta - 1
funzione di assorbimento 2 meccanismi
Apparato radicale
attivo (elevata disponibilit idrica
e ridotta traspirazione) gradiente osmotico
passivo (forza di suzione)
attivit traspiratoria
xilema trasporta acqua e sostanze nutritive verso la chioma
floema distribuisce i fotoassimilati verso i centri di utilizzazione ed accumulo,
gradienti di potenziale determinano il movimento in senso ascendente e discendente delle soluzioni acquose
si stabiliscono per attivit traspiratoria delle foglie
-
Assorbimento radicale e movimento dellacqua attraverso la pianta - 2
I gradienti di potenziale dipendono dalle resistenze che lacqua incontra lungo il percorso
suolo-radice-foglie-atmosfera e dalla capacitanza dei vari tessuti
resistenza radice/terreno flusso di acqua verso linterno della pianta che varia con lumidit del suolo
resistenza della parte epigea molto bassa , meccanismo controllato da caratteristiche morfo-funzionali
foglie giovani: stomi non completamente formati cuticola meno spessa
adulte: maggiore conduttanza stomatica minore traspirazione cuticolare
(scarsa permeabilit)
resistenza negli strati cellulari corticali della radice percorso radiale dellacqua per raggiungere il cambio e i vasi
60-70% del totale delle resistenze
bilancio idrico fogliare
-
Assorbimento radicale e movimento dellacqua attraverso la pianta - 3
numero e diametro dei vasi conduttori ruolo determinante sulla quantit di acqua assorbita
e la velocit di traslocazione alle foglie es.
vasi xilematici piccoli nelle ore di elevata domanda evaporativa il potenziale idrico fogliare diminuisce a
causa del consumo parziale delle riserve idriche
apparato vascolare con vasi ampli ma di numero ridotto pi soggetti a subire danni da stress abiotici
vasi xilematici pi giovani: partecipano al trasporto dellacqua pi vecchi: ruolo di tessuto di riserva e sostegno
vasi conduttori pi grandi pi efficienti nel trasporto idrico
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Apparato stomatico e fattori che regolano il suo funzionamento
La quasi totalit dell acqua assorbita dalle radici viene persa nellatmosfera sottoforma di vapore attraverso gli stomi assorbimento della CO2
densit e dimensione : variano in relazione a vigoria della cv et e condizioni di crescita (luce/ombra) della foglia
densit pesco olivo melo actinidia vite ciliegio
stomi/mm2 290 418 390 100 200 632
I fattori che regolano lapertura stomatica e la traspirazione sono luce, temperatura, UR, vento, acqua disponibile nel terreno, carico di frutti, rapporti radici/foglie maggiore fotosintesi e traspirazione, minore accrescimento germogli
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Fattori che regolano il funzionamento dellapparato stomatico
come fonte di energia per azione diretta sulla funzionalit degli stomi regolando la temperatura degli organi foglie cresciute alla luce diretta (miglior controllo del processo traspiratorio per maggior numero e minori dimensioni degli stomi) o in ombra (pi efficienti a bassa intensit luminosa)
luce
effetti sul metabolismo: valore limite per ciascuna sp. determina il gradiente di potenziale tra foglie e atm (flusso dacqua)
temperatura
interviene nella regolazione della domanda evaporativa dellambiente e flusso traspirativo in condizioni di elevata UR (in vivaio) le foglie crescono sottili e con poche sostanze cerose
umidit relativa
-
Fattori che regolano il funzionamento dellapparato stomatico
basse temperature determinano un basso assorbimento idrico radicale per effetto di un aumento delle resistenze rad. con linstaurarsi di uno stress idrico non per mancanza dacqua
temperatura del suolo effetto diretto sullassorbimento dellacqua
influenza direttamente la traspirazione modificando lo strato limite di vapore acqueo tra fo e ambiente in una giornata calda lacqua traspirata non viene facilmente dispersa e satura di umidit laria intorno la foglia la concentrazione di CO2 nellambiente influenza il funzionamento degli stomi e condiziona il vapor acqueo emesso
vento
agiscono come stimolo dellattivit delle foglie: maggiore attivit traspiratoria e fotosintetica e minor accrescimento vegetativo (effetto di competizione) leffetto frutto sulla traspirazione dipende dalla fase di crescita
carico di frutti
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Fattori che regolano il funzionamento dellapparato stomatico
le specie arboree : primi sintomi di stress suolo 0,6 bar
acqua disponibile nel terreno
riduzione dellarea fogliare
abbassamento del consumo idrico
diminuzione della fotosintesi
riduzione degli scambi gassosi
riduzione della divisione e distensione cellulare
riduzione della crescita dei germogli e dei frutti
- diminuzione della pezzatura - ostacolo alla fecondazione - induzione di aborto - minor numero di semi
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Fattori che regolano il funzionamento dellapparato stomatico
elevato in condizioni di stress idrico rapporto radici/foglie
ridotta crescita dellarea fogliare
scarsa influenza sullo sviluppo radicale
gli assimilati sono trasferiti maggiormente alle radici
stimolo alla crescita
carenza o eccesso idrico alterazione della fisiologia della pianta: attivit vegetativa attivit riproduttiva scambi gassosi ripartizione assimilati livello di fitoregolatori
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Fattori che regolano il funzionamento dellapparato stomatico
effetto sui fitoregolatori: stress idrico
inerzia stomatica ritardo nel recupero della funzionalit della pianta una volta ripristinate le condizioni idriche ottimali
no IAA riduzione di GA e CK aumento di etilene e ABA
riduzione dellassorbimento di elementi nutritivi
eccesso idrico riduzione dellO2: riduzione dellassorbimento idrico danneggiamento dellapp. radicale riduzione degli scambi gassosi aumento di ABA ed etilene nelle fo
le cause: diverso livello di ormoni (soprattutto ABA) danneggiamento dellapp. stomatico e radicale diminuzione dei punti di contatto tra radice e terreno
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capacit di conservare lacqua attraverso adattamenti che limitano le perdite dalle foglie riduzione dellapertura stomatica modificazione dellangolo di inserzione delle foglie e delle caratteristiche fisico-chimiche della chioma presenza di peli, sostanze cerose sulla superficie fogliare caduta delle foglie per ridurre la superficie traspirante mantenimento del turgore cellulare attraverso una maggiore
concentrazione di soluti e perdita dacqua, provocando un aumento del potenziale osmotico
aumento dellassorbimento idrico radicale, attraverso un apparato radicale pi sviluppato e denso
Meccanismi di difesa dallo stress idrico
capacit di evitare lo stress per es. mandorlo, susino, ecc. precoce fioritura e rapido accrescimento dei
frutti e dei germogli nel periodo primaverile
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Disponibilit idrica
assorbimento di acqua ed elementi nutritivi
efficienza dell apparato radicale
attivit della chioma
assimilati
fiori e frutti riserve
superficie fogliare
radiazione
La produzione di frutti dipende dal modo in cui vengono ripartiti i materiali elaborati tra i vari organi dellalbero lacqua influenza notevolmente tutti i processi quali: assorbimento, biosintesi e trasporto
il regime idrico pu modificare la ripartizione finale della biomassa prodotta
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Disponibilit idrica
eccesso carenza
comportano variazioni della superficie fogliare e della ripartizione di assimilati
lo stato idrico condiziona la ripartizione di assimilati tra
apparato radicale
la crescita radicale stimolata da
bassi contenuti idrici
pi sensibile alla diminuzione dellidratazione
la crescita dei germogli favorita da
elevati contenuti idrici
sfavorito laccumulo di s.s. nei frutti
chioma
-
Irrigazione
tecnologia irrigua
ambiente fisico
sistema biologico
per un razionale uso dellacqua nelle colture arboree da frutto
massima produzione di frutti di elevata qualit
con minimo investimento nella
struttura permanente
attraverso un efficiente controllo della fisiologia degli alberi
efficiente processo produttivo
massima resa adeguato livello qualitativo minimo di risorse economiche
corretto rapporto tra vegetazione e fruttificazione
Sistema frutteto:
interazioni tra:
-
Lo stato di stress
Uno stress non in assoluto un fatto negativo per una coltura
stress: idrico, termico, nutrizionale
un eccesso o una carenza del fattore coinvolto
la risposta della coltura dipende da: caratteristiche genetiche (pin cv)
e pu essere modificata con opportuni interventi agronomici
Luso dellacqua ruolo fondamentale per il controllo di stress idrici e termici ma solo se anche le altre pratiche agronomiche sono regolate al meglio
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Le principali conseguenze di un eventuale deficit idrico sono:
minore assorbimento dellacqua anche degli elementi nutritivi ostacolo alla fotosintesi chiusura stomi riduzione dellattivit vegetativa e precoce caduta delle foglie (ABA) a volte di stimolo alla induzione e differenziazione a fiore cascola dei frutti qualit dei frutti, in particolare la pezzatura
Lirrigazione invece favorisce: una buona produttivit, come quantit e qualit regolarizza nel tempo la produttivit, diminuendo lalternanza irrigazioni ottimali avranno effetti vantaggiosi anche
negli anni successivi allintervento
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Disponibilit idrica
Leffetto dellirrigazione sulle prestazioni del frutteto dipende dalla disponibilit di acqua nellambiente di coltivazione
elevata scarsa nullo sulla costanza
di fruttificazione modesto sulla resa forte sulla qualit
effetto: evidente sulla resa
Lirrigazione pu contribuire a stabilizzare la produzione attraverso:
disponibilit:
lequilibrio vegetativo dellalbero
controllo della vegetazione
evitando eccessi in fase di intensa crescita dei germogli
la costituzione delle riserve
ritardo senescenza foglie mantenimento condizioni per
assorbimento radicale
moderata disponibilit idrica post-raccolta
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Le caratteristiche che differenziano le colture arboree dalle altre agrarie sono:
poliennalit del ciclo colturale in quanto comporta il cumulo degli effetti (sia positivi che negativi)
sovrapposizione nel ciclo annuale di diversi eventi vegetazione fruttificazione differenziazione delle gemme accumulo delle riserve competitiva domanda di energia
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I fattori che condizionano il consumo idrico sono:
clima, tipo e profondit del terreno la specie (habitus vegetativo e produttivo) la variet ed il portinnesto (superficie fogliare, caratteristiche e sviluppo dellapparato radicale, epoca di maturazione) let, dimensione e lo stadio fenologico della pianta le densit dimpianto e la forma di allevamento (grado di copertura del suolo) le tecnica colturale (inerbimento o lavorazioni concimazione, potatura) la destinazione del prodotto
questi fattori condizionano la combinazione di due variabili volume e modalit di distribuzione
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a cui contribuiscono in maniera determinante le caratteristiche qualitative dei frutti e gli standard qualitativi che dipendono dalla destinazione del prodotto:
Lirrigazione deve massimizzare il valore del prodotto
una dissipazione di risorse (acqua e nutrienti) un impatto ambientale della frutticoltura negativo (erosione, degradazione della struttura, salinizzazione)
consumo fresco conservazione a breve o lungo termine trasformazione
o Le caratteristiche biologiche degli alberi o lambiente di coltivazione o gli effetti sulla fisiologia degli alberi
determinano lo sfruttamento delle potenzialit dellirrigazione
Uninadeguata gestione dellirrigazione comporta
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Ciclo vegetativo e produttivo degli alberi
dormienza superamento FF germogliamento fioritura allegagione crescita dei germogli
delle radici dei frutti
cascole maturazione differenziamento delle gemme accumulo delle riserve
ruolo centrale svolto dallassorbimento radicale, dalla produzione di assimilati, e dalla loro ripartizione
strettamente dipendente dalla disponibilit di acqua di nutrienti e di energia
vari processi e spesso sovrapposti
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Le funzioni di un albero si sovrappongono per una parte non trascurabile del ciclo annuale dellalbero
ma i vari processi ed i vari organi hanno una diversa sensibilit ai deficit idrici
condizionano lo stato idrico della pianta intervenendo in tutti i punti del ciclo vegetativo e produttivo
La disponibilit di acqua insieme al carico radiativo
possibilit di regolazione del comportamento produttivo attraverso una ragionata manipolazione del regime idrico della coltura
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Periodi critici delle colture arboree da frutto
1. interazione tra acqua e singole funzioni di crescita a. periodo di riposo b. immediatamente precedente al germogliamento c. dal germogliamento alla fioritura ed allegagione d. fioritura ed allegagione e periodo immediatamente seguente e. regolazione della carica di frutti f. maturazione dei frutti g. accumulo delle riserve h. induzione dei primordi fiorali e maturazione della gemme a frutto
2. fenomeni di competizione a. inizio della stagione vegetativa
Per stabilire un adeguato regime idrico, nel corso della stagione vegetativa, fondamentale conoscere gli effetti che eccesso o carenza idrica determinano sugli eventi vegetativi e riproduttivi che si susseguono o si sovrappongono
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interazione tra acqua e singole funzioni di crescita a)Periodo di riposo
lo stato idrico dellalbero condiziona la resistenza al freddo di tutti gli organi e la funzionalit delle radici in caso di eccesso
b)Periodo immediatamente precedente al germogliamento per garantire un regolare completamento degli organi fiorali ed una pronta ripresa vegetativa mentre eccessi idrici deprimono lassorbimento radicale
c)Dal germogliamento fino alla fioritura ed allegagione le necessit energetiche sono assicurate esclusivamente dalle riserve fino a quando non si sviluppata unadeguata superficie fogliare
i deficit idrici rallentano lo sviluppo dei germogli e lespansione delle foglie
ritardando la formazione della superficie fogliare
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perdite di turgore delle cellule degli organi fiorali e giovani frutticini determinano irregolarit nellimpollinazione e nella fecondazione
interazione tra acqua e singole funzioni di crescita d)Fase di fioritura ed allegagione ed il periodo immediatamente seguente
fasi particolarmente sensibili ai deficit
con conseguente abscissione dei fiori (colatura) e rallentamento della divisione cellulare (pezzatura)
successivamente viene compromessa la crescita per distensione ed il normale completamento dello sviluppo del frutto
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Meccanismo di adattamento: condizioni di stress riducono il pool di assimilati e la disponibilit di energia
fenomeni di cascole fortemente influenzati dal deficit idrico
interazione tra acqua e singole funzioni di crescita e)Regolazione naturale della carica di frutti
ruolo determinante dello stato idrico dellalbero
lalbero per sopravvivere elimina parte dei suoi organi prima i frutti poi le foglie
f)Processo di maturazione dei frutti eccessi o carenze compromettono la crescita dei frutti con conseguenze sulla qualit estrinseca (colore, forma, pezzatura) ed organolettica dei frutti
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interazione tra acqua e singole funzioni di crescita f)Processo di maturazione dei frutti
caratteri qualitativi dei frutti difficile da regolare attraverso lirrigazione
++
+ _
_ _
_ _
_
+ / -
+ / -
+ / -
-
interazione tra acqua e singole funzioni di crescita g)Produzione areica del frutteto
lirrigazione pu influenzare alcune caratteristiche funzionali e strutturali dellalbero
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moderati stress idrici possono rallentare lattivit dei centri di attrazione degli assimilati (germogli, frutti, radici) favorendo linduzione
interazione tra acqua e singole funzioni di crescita g)Differenziazione a fiore ed accumulo delle riserve
carenze idriche possono determinare limitazioni nella produzione o modificazioni nelle ripartizione degli assimilati
induzione alla formazione di primordi fiorali
e successivo sviluppo e maturazione della gemma a frutto i primordi fiorali compaiono quando nella gemma si sono formati circa 20 nodi il regime idrico pu modificare il processo di differenziazione e qualit delle gemme a frutto modificandone la velocit di crescita
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interazione tra acqua e singole funzioni di crescita h)Formazione dei primordi fiorali Nel melo i primordi fiorali compaiono quando allinterno della gemma si sono formati almeno 18-20 nodi. La zona punteggiata indica il periodo entro il quale pu variare di anno in anno la comparsa dei primordi fiorali (10-15 gg)
primordi fiorali
abbozzo di gemma a legno foglie vere
perule
foglie di transizione
gemma a frutto
velocit di crescita
elevata: primordi precoci gemma vecchia lenta: primordi tardivi gemma molto giovane
al momento dellentrata in dormienza
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Caratteristiche distintive tra gemme giovani e gemme vecchie
Descrizione stadio carattere vecchie giovani
gemme aspetto globose allungate
corimbi crescita asse foglie primarie
dallapice corto poche e piccole
dalla base lungo numerose e grandi
periodo di fioritura corto ed uniforme protratto e variabile
frutti cascole ben distinte prolungate ed indistinte
pezzatura forma
piccola tozza
grossa allungata
Il regime idrico influisce sullintensit di crescita, modificando il processo di differenziazione e la qualit delle gemme a frutto
interazione tra acqua e singole funzioni di crescita
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interrelazioni dinamiche di crescita dei germogli dei frutti delle radici e formazione delle gemme a fiore siti di attrazione ed utilizzazione delle risorse energetiche, idriche e nutritive
Fenomeni di competizione mutano nel corso della stagione vegetativa
Inizio stagione vegetativa
germogli e frutti in forte competizione per gli assimilati
la superficie assimilante e ancora scarsa
la competizione dipende dallepoca di raccolta = lunghezza del ciclo di maturazione dei frutti
sistema complesso la stimolazione di un fenomeno pu compromettere lo svolgimento di un altro
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Fenomeni di competizione inizialmente i germogli sono sink pi forti dei frutti con il progredire della stagione i frutti assumono un peso determinante sulla ripartizione degli assimilati
influenzando la crescita degli altri organi (apici veg., radici) e la formazione delle gemme a frutto condiziona soprattutto lapparato radicale (sink deboli) in estate la crescita molto ridotta, sia per inibizione dovuta ai frutti sia per condizioni di deficit idrico un adeguato regime idrico indispensabile per garantire lefficienza dellapparato radicale: la formazione di nuove radici o ritardare la loro suberificazione
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Fenomeni di competizione
pu favorire lallegagione aumento della produzione la presenza dei frutti determina un forte drenaggio di risorse energetiche limitando la crescita complessiva dellalbero e la predisposizione successiva alla fruttificazione ed aumenta la sensibilit dellalbero agli stress
un regime idrico elevato
stimola lattivit vegetativa riduce la differenziazione a fiore
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prevalentemente su legno di un anno (pesco, cv albicocco e susino) importante assicurare la formazione di buoni rami misti con la raccolta precoce le competizioni tra germogli e frutti sono meno marcate e la richiesta idrica abbastanza distribuita nel tempo con la raccolta tardiva le competizioni sono pi forti e nel corso dellestate si deve assicurare un buon regime idrico maggiore richiesta per frutti, germogli e sviluppo gemme
Piante che fruttificano
Piante che fruttificano su legno di due o pi anni (ciliegio, cv albicocco e susino, melo, pero) linduzione a fiore avviene abbastanza precocemente in coincidenza con la forte crescita dei germogli e dei frutti con la raccolta precoce il fabbisogno idrico molto intenso in primavera ed estate con la raccolta tardiva le necessit idriche sono minori in primavera e pi elevate in estate
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Inizio dellirrigazione prima che vengano esaurite le riserve idriche del terreno
Inizio e durata della stagione irrigua
dalle condizioni pedoclimatiche dal tipo di terreno dallestensione e densit delle radici dalle specie da frutto
dipendono:
dove lattivit delle radici maggiore
nella zona compresa
tra 0 e 40/50 cm
actinidia pesco albicocco ciliegio pero melo olivo
A parit di altre condizioni ambientali, lirrigazione deve iniziare per specie: +
-
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La fine del periodo irriguo per non trascurare gli eventi che si verificano:
Inizio e durata della stagione irrigua
nelle gemme negli organi di riserva dopo la raccolta dei frutti
Assume rilevanza per alcune specie
molto in anticipo rispetto allentrata in riposo
i cui frutti vengono raccolti entro la fine di luglio
Es. pesco pi precoce una cultivar pi probabili e gravi possono essere le conseguenze della sospensione dellirrigazione dopo la raccolta
esigenze idriche post-raccolta pi limitate
(30% della riserva utile)
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Criteri irrigui momento dellintervento volume da distribuire si deve tener conto dei periodi critici
compromesso tra esigenze degli alberi
vincoli imposti dallambiente dalla disponibilit di acqua dalle caratteristiche degli impianti
Criteri per infiltrazione
elevati volumi di adacquamento con turni piuttosto lunghi
distribuzione di piccoli volumi con turni brevi
ripristino della capacit di campo con successivo assorbimento radicale dellacqua fino al punto di appassimento
per mantenere regimi idrici ottimali solo nella parte superiore del dominio radicale
elevata flessibilit nella manipolazione del regime idrico
deficit idrico controllato (competizione frutti-germogli)
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Metodi irrigui
caratteristiche della specie e della variet
dipendono da:
velocit di infiltrazione capacit di ritenzione profondit
andamento pluviometrico andamento termico
apparato radicale esigenze idriche nelle diverse fasi di sviluppo sensibilit ai deficit idrici
tipo di terreno
clima
qualit delle acque di irrigazione
metodi gravitazionali scorrimento o sommersione metodi per aspersione sovrachioma o sottochioma metodi localizzati microirrigazione o subirrigazione
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Metodi irrigui Metodi gravitazionali: distribuzione su tutta la superficie
adatto in terreni profondi considerata pratica di soccorso
scorrimento totale strato sottile scorrimento localizzato in solchi o canali sommersione del terreno
un certo impatto ambientale: non possibile modulare la quantit
importante la sistemazione del terreno: pendenza > 5-8 non possibile lautomazione costi di gestione elevati non richiedono costi dinvestimento efficienza = 45/55-70%
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Metodi irrigui
le radici tendono a colonizzare lo strato superficiale del suolo ed in modo uniforme
le radici attive tendono a concentrarsi in vicinanza del punto di erogazione
Metodi per aspersione: impianti fissi, semifissi, mobili
o per aspersione sottochioma
efficienza 65-75% limitati costi di funzionamento uso polivalente (fertirrigazione, difesa antibrina irrigazione climatizzante)
o per aspersione soprachioma
maggiore consumo dacqua per perdite per evaporazione
difficolt di approvvigionamento di acqua di qualit
possibile insorgenza di malattie
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Metodi irrigui
Metodi localizzati: consentano
volumi sufficientemente precisi distribuzione uniforme gestibili automaticamente necessaria corretta progettazione
a goccia microspruzzatori
massima efficienza, 90-95 % limitate perdite per
evaporazione e percolazione acqua distribuita in una zona
molto limitata si concentrano la maggior parte delle radici assorbenti
distribuzione dellacqua con turni frequenti e volumi bassi
subirrigazione a manichette forate o porose
distribuzione dellacqua interrati
ulteriori riduzione per evaporazione
limitazioni terreni ricchi di scheletro o in pendio
nei primi anni di impianto erogazione di acqua anche in punti lontani dagli app. radicali
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Irrigazione termoregolatrice
per difendere gli organi aerei dellalbero da estremi termici
irrigazione antibrina a pioggia
irrigazione climatizzante invernale ed estiva
per mantenere la loro temperatura entro limiti favorevoli allo svolgimento dei processi fisiologici
irrigazione sovrachioma
Difesa dalle gelate tardive
gelate per irraggiamento masse di aria fredda
provenienti dal Nord Europa
laria a contatto del suolo si raffredda rapidamente e il freddo si stratifica
gelate per convezione molto dannose per il frutteto
causate da un afflusso di grandi masse di aria fredda dalloceano artico
un forte vento freddo rimescola latmosfera raffreddandola tutta
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Irrigazione antibrina
quando lacqua gela, libera calore, 80 Kcal per litro
irrigando durante una notte di brina si sviluppa calore
mantenendo la temperatura intorno a 0,5C 1C
protegge gli organi fiorali e vegativi degli alberi
La quantit dacqua deve essere notevole per liberare pi calore con maggiore effetto protettivo
ma troppa acqua pu determinare la saturazione idrica del terreno
una scarsa irrigazione provoca un aumento di sensibilit degli organi fiorali bagnati
La temperatura dellacqua ha un ruolo secondario
Il vento deve essere assente, per non allontanare il calore
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Irrigazione climatizzante
la temperatura atmosferica influisce sullattivit vegetativa e produttiva
lirrigazione abbassa la temperatura degli organi aerei quando questa si innalza a valori non compatibili
con lo svolgimento dei processi fisiologici
irrigazione sovrachioma intermittente bagnando completamente la chioma
e successivamente lasciandola asciugare
labbassamento della temperatura degli organi aerei determinato dallassorbimento di calore nel passaggio dellacqua da liquida a vapore
impiego soddisfacimento FF ritardare lepoca di fioritura migliorare delle caratteristiche qualitative dei frutti (fotosintesi, contenuto in acidi, sintesi di antociani)