2012_Media: Indagine A Livello Europeo Sul Valore Creato E Sulle Aspettative Future
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2012Giugno Media
Settore Media: un’indagine a livello europeo
sul valore creato e sulle aspettative future
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future1
Indice
EXECUTIVE SUMMARY
SETTORE MEDIA: un’indagine a livello europeosul valore creato e sulle aspettative future
i. Quadro economico di riferimento
ii. Campione di ricerca
iii. Performance Storica: approccio tradizionale
iv. Performance Storica: ottica Economic Value Added
v. Performance Prospettica: MVA e FGV a confronto
vi. Creazione Valore: logica EVA e People-Driven
2
Executive Summary
Il clima di forte incertezza che ha contraddistinto lo
scenario macroeconomico mondiale nel corso del 2011,
ha pesantemente inciso sulle performance delle im-
prese europee, lasciando presagire per i prossimi anni
scenari recessivi.
L'attività di ricerca qui presentata ha quindi voluto in-
dagare la sua influenza sul comparto Media, settore
interessato da radicali mutamenti a livello tecnologi-
co che ne hanno negli anni fortemente incrementato
il livello di concorrenza e di challenge. L'analisi della
performance di 50 tra le maggiori società europee del
settore non ha tuttavia consentito di evidenziare un
pattern omogeneo. Molteplici e sostanziali sono infatti
le discrepanze tra i segmenti esaminati.
Crescita esigua del fatturato (+1%) e forte riduzione
della profittabilità (Profit/Sales -4%) caratterizzano,
ad esempio, il segmento Broadcasting & Entertainment
che, pur essendo soggetto a una frammentazione del-
le piattaforme distributive, ha saputo mantenere un
elevato livello di produttività per dipendente (119k)
puntando su prodotti e servizi dall'alto valore aggiunto
(Tecnologia HD e 3DTV) e conseguendo quindi un'otti-
ma performance in termini di creazione di valore (EVA/
Employee 50k).
Le Media Agencies, rafforzate dalla sempre più rico-
nosciuta importanza del Digital Marketing e da un
maggior ricorso al Outdoor quale strumento pubblici-
tario, hanno ottenuto invece una performance ottima
in termini di redditività (Ebit/Sales 8%), ma relativa-
mente modesta in termini di creazione di valore (EVA/
Employee 8k).
Il segmento Publishing è il meno performante: margi-
nalità buone anche se contenute (Profit/Sales 2%) e
scarsa produttività per dipendente (52k) sono la conse-
guenza di cambiamenti nell'apprezzamento della loro
value proposition.
In considerazione delle evidenze emerse, per le
aziende del settore sarà di fondamentale importanza
comprendere quali siano le aspettative del mercato
riguardo alla propria performance futura (FGV). Per-
formance EVA positive saranno sostenibili in futuro?
Viceversa è plausibile un’inversione di tendenza per
performance EVA attualmente negative? Quali condi-
zioni operative sono infine necessarie per conseguire e
battere le attuali aspettative?
Dalle evidenze è emerso come per molte società del
comparto, sfidanti obiettivi riguarderanno la comuni-
cazione al mercato delle innovazioni di business già
introdotte o l'avvio di nuovi piani di sviluppo; è quin-
di necessario dotarsi di valide tecnicalità e modelli
idonei a verificare la coerenza della propria strategia
aziendale al fine di dare puntuale risposta a quanto
atteso dal mercato.
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future3
Incertezza, contrazione dei consumi, rallentamento della
produzione e austerità
Quadro economico di riferimento
Nel corso del 2011, lo scenario macroeconomico è
stato caratterizzato a livello globale dal persistere di
un generalizzato clima di incertezza, contrazione dei
consumi, rallentamento della produzione e austerità.
In particolar modo, i deboli segnali di ripresa che ave-
vano interessato il contesto europeo nella prima parte
dell’anno sono stati minati dall’acuirsi dei timori ri-
guardo alla sostenibilità del debito sovrano di Grecia,
Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna. Negli ultimi mesi
infatti, continui declassamenti ai rating governativi
hanno determinato nei merca-
ti una forte pressione specula-
tiva e bruschi rialzi dei tassi di
rifinanziamento dei paesi mag-
giormente coinvolti (spread
rispetto al Bund tedesco).
Tale situazione ha quindi portato all’adozione di mi-
sure urgenti, prevalentemente di carattere fiscale e
atte ad assicurare ai mercati la sostenibilità del pro-
prio debito, impedendo tuttavia di varare importanti
misure strutturali che potessero favorire e sostenere
la ripresa a più di tre anni dal manifestarsi della crisi
economica globale.
Gli organismi internazionali hanno conseguentemente
rivisto a ribasso sia le previsioni di crescita per l’e-
sercizio 2011 che per il prossimo biennio, ipotizzando
soprattutto per il contesto mediterraneo scenari re-
cessivi. A livello complessivo europeo l’indice sintetico
è infatti cresciuto solamente di un punto e mezzo per-
centuale rispetto ai valori del 2010, con l’area tedesca
(+3,0%) e quella francese (+1,7%) a trainare l’econo-
mia europea.
L’area italiana è stata invece caratterizzata da una
crescita nettamente più mo-
desta (+0,4% su base annua
e -0,7% nell’ultimo trimestre
dell’anno), sostenuta quasi in-
teramente dalle esportazioni
(+6,2%); la dinamica dei consumi interni ha invece pe-
santemente risentito della forte riduzione del reddito
disponibile delle famiglie italiane (spesa delle famiglie
residenti +0,2%), acuita dall’aumento della disoccupa-
zione (8,9% a fine anno) e dall’andamento dell’infla-
zione (2,8% su base annua e 3,3% nell’ultimo trimestre
dell’anno).
Comparto Media.
Guardando ora alle società del comparto Media, le
performance registrate non permettono una lettura
univoca dell’influenza avuta dalla congiuntura eco-
nomica sulle stesse, ciò anche in considerazione delle
peculiarità che contraddistinguono il settore e i singoli
suoi segmenti e precisamente:
• Geographical Exposure: positivamente correlata
ai consumi (segmento Publishing) e, più in gene-
rale, alla produzione interna (segmento Media
Agencies), la crescita organica del comparto risulta
fortemente soggetta all’influenza dell’andamento
congiunturale dei singoli mercati in cui le imprese
operano; ecco come il contesto economico abbia
quindi sensibilmente avvantaggiato, e probabil-
mente così sarà anche nel prossimo biennio, le so-
Nota: elaborazioni AVA su dati EUROSTAT e ISTAT
Fig. 1 - Tassi di crescita in Europa
!"#$%"&'()*%+, 2010 2011 2012f 2013f
-.%!/0, 2,0 1,5 0,0 1,3
123)&45 2,3 3,1 0,8 1,7
#56475&85 1,3 1,0 1,1 1,4
946:56;45 3,7 2,9 0,8 1,6
9&56845 1,7 1,7 0,5 1,3
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A:56;5 1,7 1,2 -0,9 0,7
$'&)'@5::' 1,4 -1,6 -3,3 0,3
B<@6'%.64)' 2,1 0,7 0,5 1,7
CD5@65 -0,1 0,7 -1,8 -0,3
C?<E45 6,2 3,9 0,3 2,1
cietà attive nel Nord Europa, interessate infatti da
una crescita del fatturato maggiore (+4,4% per le
società qui analizzate) rispetto a quelle dell’Europa
Occidentale (+1,2%) e Meridionale (-1,5%).
• GovernmentSpending: un altro aspetto certamen-
te non marginale riguarda le politiche governative
a supporto del comparto. Nello specifico, dei forti
tagli alla spesa pubblica dei principali Paesi euro-
pei potrebbero aver risentito e risentiranno certa-
mente in futuro i segmenti Publishing (per quanto
riguarda i prodotti Education) e quello Media Agen-
cies (per quanto riguarda l’Advertising). Perplessi-
tà potrebbero infine essere sollevate riguardo i due
maxi eventi sportivi previ-
sti quest'anno (UEFA EURO
2012 e Olimpiadi di Londra
2012) e che potrebbero al-
ternativamente subire ri-
dimensionamenti consistenti dei budget previsti o
rappresentare grandi opportunità per il comparto.
• Technology Change: seppure con differenze so-
stanziali da segmento a segmento (vedi infra),
l’importanza dell’adeguamento alle nuove tecno-
logie ha negli ultimi anni rivestito un ruolo cardina-
le nel contesto competitivo dei Media. La risposta
alle sempre nuove richieste in termini di contenuti
e servizi ha rappresentato per talune società (seg-
mento Broadcasting e Advertising) un importante
fattore propulsivo per superare la difficile congiun-
tura; questa ha tuttavia acuito le problematicità
delle imprese che negli anni non hanno saputo o
potuto innovarsi (segmento Publishing).
Segmento Broadcasting & Entertainment.
Il segmento Broadcasting, già da tempo caratterizza-
to a livello strutturale da una moltiplicazione delle
piattaforme distributive e da una frammentazione del
consumo di contenuti audiovisivi, ha saputo sfruttare
al meglio le richieste del mercato. A fianco alla sempre
più marcata penetrazione delle TV tradizionali e Pay
TV, la domanda di contenuti e servizi ad alto valore
aggiunto (HD e 3DTV) ha infatti rappresentato per al-
cune imprese un volano in grado di accrescere i rica-
vi dai clienti abituali e un eccellente strumento per
attrarne di nuovi attraverso offerte bundle e add-on.
Le potenzialità di sviluppo del mercato dell’alta defi-
nizione sono tuttora enormi: basti pensare a come la
penetrazione dei televisori HD abbia raggiunto infatti
il 70% del mercato europeo, mentre solo 30% e 5% siano
rispettivamente le percentuali di fruitori e di canali
dedicati alla tecnologia HD. Attualmente il mercato
3D rappresenta invece solo una nicchia esigua, mentre
l’introduzione dell’Internet TV (Apple TV e Google TV)
non ha per ora rappresentato una minaccia consistente
per i canali tradizionali di broadcasting.
Segmento Publishing.
Per il segmento Publishing,
cambiamenti nelle abitudini
dei consumatori hanno spinto
negli anni la domanda a migrare verso la lettura di
quotidiani, libri e riviste attraverso altri canali. Mol-
te case editrici hanno quindi sapientemente risposto
proponendo la consultazione degli stessi direttamente
online o attraverso applicazioni per Ipad e Kindle. L’in-
terrogativo maggiore è se saranno in grado di gestire
correttamente il pricing e l’effetto cannibalizzazione.
Discorso analogo vale per le Directories: la migrazione
dei clienti verso altri canali di informazione (prevalen-
temente online) ha comportato un considerevole mu-
tamento di soddisfazione (il come) della loro funzione
d’uso (il cosa).
Segmento Media Agencies.
Il segmento Media Agencies ha saputo cogliere al me-
glio le sfide imposte dal cambiamento tecnologico in
atto. Da un lato, infatti, la sempre più riconosciuta
importanza del Digital Marketing ha comportato un
incremento della complessità dei servizi richiesti
nell’ambito B2B e conseguentemente della domanda di
servizi di consulenza specializzata. Dall’altro il proces-
so di urbanizzazione, soprattutto nei mercati in via di
sviluppo, ha portato ad un maggior ricorso al Outdoor
quale strumento pubblicitario.
Congiuntura economica ecambiamenti tecnologici...
com’è cambiato il comparto?
4
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future
Fig. 2 - Il Campione europeo, settore Media
Nota: Elaborazioni AVA su dati Thomson Reuters Percentuali calcolate sulla capitalizzazione totale per segmento/regione
La tabella in figura 2, le elenca sommariamente, di-
stinguendole per nazione, segmento di appartenenza e
capitalizzazione. Si è poi voluto riassumere in un ele-
mento grafico (L/J) un giudizio sintetico sul rapporto
tra le aspettative espresse dal mercato (MVA, per una
maggiore comprensione si rimanda alla nota metodolo-
gica alla fine di questa ricerca) e la componente intan-
gibile del Goodwill. Qualora negativo (L), il giudizio
è sintomatico di una discrepanza tra aspettative di
mercato e aspettative iscritte a bilancio (avviamento).
Laddove: B&E - Broadcasting & Entertainment PUB - Publishing MAG - Media Agencies
Campione di Ricerca
L’attività di ricerca ha voluto indagare la performance
del comparto Media attraverso l’analisi di un ristretto
paniere di società europee quotate. Il campione è sta-
to selezionato prendendo a riferimento 50 tra le prime
per capitalizzazione di mercato; di queste, 18 operanti
nel segmento Broadcasting & Entertainment, 20 Publi-
shing e 12 Media Agencies.
5
!"#$%&$'&($
)*!$+,$+-($
./0$%+$+1($
Name Country Segment Cap.on MVA GoodWill
VIVENDI S.A. FRA B&E 21.100 26.682 25.029 !RTL GROUP S.A. LUX B&E 11.609 9.684 2.671 !TELENET GROUP N.V. BEL B&E 3.345 4.835 1.242 !ITV PLC GBR B&E 3.173 3.076 868 !PROSIEBENSAT 1 MEDIA AG DEU B&E 3.064 3.440 1.807 !MEDIASET S.p.A. ITA B&E 2.525 840 793 !MODERN TIMES GROUP AB SWE B&E 2.465 2.276 275 !MEDIASET ESPANA COMUNICATION S.A. ESP B&E 1.794 669 287 !TELEVISION FRANCAISE 1 S.A. FRA B&E 1.592 891 874 !METROPOLE TELEVISION S.A. FRA B&E 1.464 845 75 !SKY DEUTSCHLAND AG DEU B&E 998 1.520 639 !ANTENA 3 DE TELEVISION S.A. ESP B&E 982 863 176 !ZON MULTIMEDIA S.A. PRT B&E 718 668 175 !NRJ GROUP S.A. FRA B&E 560 216 138 !SOCIETE D'EDITION DE CANAL PLUS S.A. FRA B&E 543 254 0 !TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A. ITA B&E 234 156 126 !TECHNICOLOR S.A. FRA B&E 203 533 481 !GAUMONT S.A. FRA B&E 180 -57 15 "
PEARSON PLC GBR PUB 11.815 10.924 6.224 !WOLTERS KLUWER N.V. NLD PUB 4.029 5.557 3.068 !AXEL SPRINGER AG DEU PUB 3.300 2.693 1.088 !LAGARDERE SCA FRA PUB 2.683 1.571 1.837 "INFORMA PLC GBR PUB 2.600 3.058 2.113 !SCHIBSTED ASA NOR PUB 2.076 2.124 888 !DAILY MAIL AND GENERAL TRUST PLC GBR PUB 1.666 2.463 867 !SANOMA OYJ FIN PUB 1.443 2.506 2.316 !TAMEDIA LTD CHE PUB 1.017 603 360 !EUROMONEY INSTITUTIONAL INVESTOR PLC GBR PUB 866 1.002 391 !RIZZOLI CORRIERE DELLA SERA S.p.A. ITA PUB 510 446 585 "TELEGRAAF MEDIA GROEP N.V. NLD PUB 475 246 237 !ALMA MEDIA OYJ FIN PUB 463 400 31 !GRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO S.p.A. ITA PUB 447 -79 38 "PROMOTORA DE INFORMACIONES S.A. ESP PUB 399 2.419 3.645 "ARNOLDO MONDADORI S.p.A. ITA PUB 333 218 459 "MECOM GROUP PLC GBR PUB 277 244 138 !VOCENTO S.A. ESP PUB 194 -1 160 "ROULARTA MEDIA GROUP N.V. BEL PUB 192 -87 72 "ILKKA YHTYMA OYJ FIN PUB 180 76 0 !
WPP PLC GBR MAG 10.191 13.142 11.290 !PUBLICIS GROUPE S.A. FRA MAG 6.873 6.979 5.207 !JCDECAUX S.A. FRA MAG 3.944 2.828 1.378 !AEGIS GROUP PLC GBR MAG 2.024 2.175 1.281 !GFK SE DEU MAG 1.096 1.249 874 !IPSOS S.A. FRA MAG 993 1.234 1.120 !TELEPERFORMANCE S.A. FRA MAG 972 409 710 "STROEER OUT-OF-HOME MEDIA AG DEU MAG 523 487 224 !ITE GROUP PLC GBR MAG 456 450 82 !AFFICHAGE HOLDING SA CHE MAG 336 250 16 !PUBLIGROUPE LTD CHE MAG 264 -56 17 "TARSUS GROUP PLC GBR MAG 135 151 83 !
Company Market Data
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Fig. 3 - Fatturato per regioni geografiche 2010 - 2011
Analizzando in ottica comparativa i risultati ottenuti
dal Campione nel corso del 2011, il comparto dei Me-
dia è stato caratterizzato da un modesto incremento
del fatturato consolidato rispetto ai valori del 2010,
passando infatti da 129 Mld. a 131 Mld. (+1,7%).
L’incremento ha interessato quasi unicamente il seg-
mento Media Agencies (+6,3%), mentre i segmenti
Broadcasting & Entertainment e Publishing hanno
registrato un aumento decisamente più contenuto (ri-
spettivamente +0,6% e +0,4%).
Esaminando la distribuzione geografica dei ricavi, l’in-
cremento si è concentrato maggiormente nella regio-
ne settentrionale dell’Europa (+4,4%); quasi invariato
il consolidato delle regioni centro-europee (+1,2%); in
flessione quello delle regioni meridionali (-1,5%).
Guardando infine a redditività e profittabilità, sebbe-
ne sia possibile osservare un positivo incremento della
prima (+3,5%) e un vistoso calo della seconda (-17,5%),
le evidenze non sono univoche in quanto le performan-
ce registrate differiscono sensibilmente da segmento a
segmento e, ancor più, da società a società.
Segmento Broadcasting & Entertainment.
Sebbene nel complesso i principali indicatori di per-
formance risultino sostanzialmente invariati (Fattura-
to +0,6%, EBIT/Sales e Profit/Sales costanti a 15,7%
e 6,7%), all’interno del segmento B&E sono presenti
Performance Storica: approccio tradizionale
6
Fig. 4 - Performance settore Media (totale)
Legenda:
Sales EBIT Profit
invece luci ed ombre, con riduzioni del fatturato che
interessano quasi metà delle società e performance
particolarmente negative per molte altre.
Tra tutti evidenziamo le performance di:
• MEDIASETESPANASA: controllata spagnola attiva
anch’essa nella produzione di contenuti audio-visi-
vi. Cresciuta notevolmente nel 2011 (+17,6%), ha
saputo mantenere un’ottima performance anche in
termini di redditività (EBIT/Sales 14,2%) e profitta-
bilità (Profit/Sales 11,2%).
• SKYDEUTSCHLANDAG: piattaforma televisiva de-
stinata al mercato tedesco, in notevole crescita
nell’ultimo esercizio (+16,5%), presenta tuttavia
problematicità in termini di redditività (EBIT/Sales
-19,9%) e profittabilità (Profit/Sales-24,4%).
• TELENETGROUP: società belga attiva nel segmen-
to delle TV via cavo. Colpisce sia per l’elevata red-
ditività (EBIT/Sales +26,0%), la migliore registrata
nel comparto, che per l’esigua profittabilità (Pro-
fit/Sales 1,2%) dovuta all’elevato costo del debito
e all'impatto della componente straordinaria.
Segmento Publishing.
Totalmente slegato dall’andamento degli altri due è il
segmento Publishing. Lo scarso incremento dei ricavi
(+0,4%) è infatti accompagnato da una lieve riduzio-
ne della redditività (-1,9%) e da un deciso crollo della
7% 5%
12% 12%
-18%
+3%
+2%
TOT 10 TOT 11
!"#$%&'
$!#(&$'
)*#($"'
!*#(&('
$(#!)&'
))#%!&'
'+,-./012'34'
''506.012'34'
''7,1./012'34'
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Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future
Fig. 8 - Best Performers per singolo segmento (Δ Sales) Fig. 9 - Best Performers per singolo segmento (EBIT/Sales)
7
Fig. 5 - Segmento Broadcasting & Entertainment
Fig. 6- Segmento Publishing
Fig. 7 - Segmento Media Agencies
profittabilità (-75,6%). Nel complesso, il segmento in
esame risulta il meno profittevole dei tre, con un rap-
porto Profit/Sales pari a 1,5%. "Perle rare" in questo
segmento sono sicuramente:
• TAMEDIALTD: società svizzera attiva principalmen-
te nella gestione di quotidiani, molti dei quali gra-
tuiti, e contenuti giornalistici on-line. Ha registrato
il più alto incremento di fatturato in termini per-
centuali (+ 43,7%), ottenendo anche un’ottima per-
formance in termini reddituali (EBIT/Sales 13,8%);
• PEARSONPLC: società inglese attiva nella pubbli-
cazione di libri, testi accademici e pubblicazioni
scientifiche. Nonostante la difficile congiuntura ha
registrato la seconda migliore performance del seg-
mento in termini di profitto (Profit/Sales 16,3%), in
straordinario incremento dall’esercizio precedente
(+485 milioni pari a +73,4%).
Segmento Media Agencies.
Nel complesso il segmento delle Media Agencies sem-
bra essere stato l’unico in grado di affrontare cor-
rettamente la difficile fase congiunturale. La discre-
ta performance in termine di incremento dei ricavi
(+6,3%) trova infatti simmetria in uno straordinario
aumento della redditività (+15,1%) e della profittabi-
lità (+36,5%). Anche in conseguenza della capacità di
coniugare innovazione tecnologica e offerta di servizi
ad alto valore aggiunto, il segmento in esame risulta
quindi il più profittevole dei tre, con un rapporto EBIT/
Sales a doppia cifra nella quasi totalità dei casi e un
rapporto Profit/Sales complessivo di 8,2%. A trainare il
Legenda ai grafici in Fig. 5 - 6 - 7
Sales EBIT Profit
!"#$%
!""$%
!&'$%
(%)% &%)%
!"#$
!!#$
!"#$
%#$ &%#$ '%%#$
6% 2%
8%
8% -76%
-2%
PUB 10 PUB 11
6% 8%
11% 12%
+37%
+15%
+6%
MAG 10 MAG 11
7,0% 6,7%
15,6% 15,7%
-4%
+2%
+1%
B&E 10 B&E 11
≈
Fig. 10 - Performance storica: approccio tradizionale
8
segmento sono soprattutto:
• WPPPLC: società inglese con un’offerta integrata
di servizi di comunicazione e marketing. Ha regi-
strato il più alto incremento di fatturato in valore
assoluto di tutto il comparto Media (+1.1 Mld. pari
a +10,2%), ottenendo un’ottima performance in
termini reddituali (EBIT/Sales 11,6%);
• TARSUS GROUP PLC: società inglese attiva nel
campo delle mostre e conferenze. Ha registrato il
più alto incremento di fatturato in termini percen-
tuali di tutto il comparto Media (+45,1%), garanten-
dosi un’ottima performance reddituale (EBIT/Sales
17,0%), ma nessun profitto;
• ITE PLC: società inglese attiva nel campo delle
mostre e conferenze. Ha registrato un’ottima per-
formance in termini di incremento del fatturato
(+37,7%) e la migliore performance reddituale del
segmento (EBIT/Sales 25,5%).
Name Country Segment 2010 2011 ! % 2010 2011 % Sales 2010 2011 % Sales
VIVENDI S.A. FRA B&E 28.878 28.813 !!" 5.258 5.446 +19% 3.794 2.681 +9%
RTL GROUP S.A. LUX B&E 5.591 5.765 +3% 1.023 1.068 +19% 622 696 +12%
TELENET GROUP N.V. BEL B&E 1.299 1.376 +6% 345 358 +26% 245 17 +1%
ITV PLC GBR B&E 2.409 2.562 +6% 403 482 +19% 374 296 +12%
PROSIEBENSAT 1 MEDIA AG DEU B&E 3.000 2.756 -8% 667 624 +23% 471 302 +11%
MEDIASET S.p.A. ITA B&E 4.254 4.208 -1% 796 509 +12% 287 225 +5%
MODERN TIMES GROUP AB SWE B&E 1.453 1.514 +4% 215 197 +13% 106 -149 -10%
MEDIASET ESPANA COMUNICATION S.A. ESP B&E 838 985 +18% 202 140 +14% 93 111 +11%
TELEVISION FRANCAISE 1 S.A. FRA B&E 2.622 2.620 !!" 213 278 +11% 44 183 +7%
METROPOLE TELEVISION S.A. FRA B&E 1.462 1.421 -3% 230 232 +16% 116 150 +11%
SKY DEUTSCHLAND AG DEU B&E 978 1.139 +16% -379 -226 -20% -380 -278 -24%
ANTENA 3 DE TELEVISION S.A. ESP B&E 773 779 +1% 116 93 +12% 60 93 +12%
ZON MULTIMEDIA S.A. PRT B&E 868 855 -1% 78 93 +11% 5 34 +4%
NRJ GROUP S.A. FRA B&E 350 383 +9% 39 51 +13% 2 46 +12%
SOCIETE D'EDITION DE CANAL PLUS S.A. FRA B&E 1.787 1.857 +4% 59 60 +3% 32 49 +3%
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A. ITA B&E 258 238 -8% -50 -53 -22% -61 -83 -35%
TECHNICOLOR S.A. FRA B&E 3.574 3.450 -3% 234 232 +7% 191 -323 -9%
GAUMONT S.A. FRA B&E 102 120 +17% -40 -15 -13% -76 27 +22%
60.495 60.840 +1% 9.410 9.567 +16% 5.929 4.075 +7%
PEARSON PLC GBR PUB 6.609 7.018 +6% 685 746 +11% 369 1.146 +16%
WOLTERS KLUWER N.V. NLD PUB 3.556 3.354 -6% 552 567 +17% 511 130 +4%
AXEL SPRINGER AG DEU PUB 2.894 3.185 +10% 317 399 +13% 107 258 +8%
LAGARDERE SCA FRA PUB 7.966 7.657 -4% 92 -51 -1% -240 -707 -9%
INFORMA PLC GBR PUB 1.431 1.527 +7% 213 238 +16% 155 90 +6%
SCHIBSTED ASA NOR PUB 1.766 1.856 +5% 202 212 +11% 52 96 +5%
DAILY MAIL AND GENERAL TRUST PLC GBR PUB 2.263 2.310 +2% 284 230 +10% 346 130 +6%
SANOMA OYJ FIN PUB 2.761 2.746 -1% 29 153 +6% -205 85 +3%
TAMEDIA LTD CHE PUB 619 889 +44% 81 123 +14% 23 147 +16%
EUROMONEY INSTITUTIONAL INVESTOR PLC GBR PUB 381 422 +11% 96 94 +22% 86 53 +13%
RIZZOLI CORRIERE DELLA SERA S.p.A. ITA PUB 2.255 2.075 -8% 57 51 +2% -75 -322 -16%
TELEGRAAF MEDIA GROEP N.V. NLD PUB 592 577 -3% 25 12 +2% -13 -33 -6%
ALMA MEDIA OYJ FIN PUB 311 316 +2% 44 43 +14% 28 29 +9%
GRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO S.p.A. ITA PUB 885 890 +1% 99 102 +11% 2 59 +7%
PROMOTORA DE INFORMACIONES S.A. ESP PUB 2.688 2.641 -2% 252 134 +5% 71 -521 -20%
ARNOLDO MONDADORI S.p.A. ITA PUB 1.558 1.510 -3% 89 57 +4% 2 50 +3%
MECOM GROUP PLC GBR PUB 1.413 1.152 -18% 36 22 +2% 68 -24 -2%
VOCENTO S.A. ESP PUB 713 688 -4% 1 -25 -4% -24 -54 -8%
ROULARTA MEDIA GROUP N.V. BEL PUB 712 731 +3% 55 41 +6% 12 14 +2%
ILKKA YHTYMA OYJ FIN PUB 47 50 +7% 7 8 +17% -8 13 +25%
41.420 41.594 !!" 3.217 3.157 +8% 1.267 637 +2%
WPP PLC GBR MAG 10.890 11.998 +10% 1.142 1.394 +12% 991 1.006 +8%
PUBLICIS GROUPE S.A. FRA MAG 5.418 5.816 +7% 822 893 +15% 627 600 +10%
JCDECAUX S.A. FRA MAG 2.350 2.463 +5% 290 324 +13% 109 213 +9%
AEGIS GROUP PLC GBR MAG 1.703 1.359 -20% 135 187 +14% 125 196 +14%
GFK SE DEU MAG 1.294 1.374 +6% 146 162 +12% 99 75 +5%
IPSOS S.A. FRA MAG 1.141 1.363 +19% 126 163 +12% 100 86 +6%
TELEPERFORMANCE S.A. FRA MAG 2.058 2.126 +3% 151 102 +5% 85 92 +4%
STROEER OUT-OF-HOME MEDIA AG DEU MAG 531 577 +9% 42 57 +10% 11 -3 -1%
ITE GROUP PLC GBR MAG 131 181 +38% 34 46 +26% 25 36 +20%
AFFICHAGE HOLDING SA CHE MAG 243 257 +6% 23 40 +15% 28 34 +13%
PUBLIGROUPE LTD CHE MAG 1.121 1.029 -8% 11 -7 -1% -27 12 +1%
TARSUS GROUP PLC GBR MAG 51 74 +45% 9 13 +17% 8 0 0%
26.932 28.616 +6% 2.931 3.374 +12% 2.183 2.347 +8%
Company Sales ProfitEBIT
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future9
Performance Storica: ottica Economic Value Added
Nota: "I fondamentali del People-Drive Business, considerare un Capitale le proprie risorse" - AVA febbraio 2012
Fig. 11 - Il Profitto Economico nelle imprese Capital-Driven e People-Driven
PROFITTO ECONOMICO = (ROIC - WACC) * CI
Capitale Investito% Costo Capitale% Redditività su CI
= NOPAT - (WACC * CI) = R - CP - CMp - A - T - (WACC * CI)
R - CMp - A - T -(WACC * CI)
P
CP
P)(= * P-
...scomponendo algebricamente il NOPAT nelle sue componenti...
...e ricorrere nuovamente all’algebra per utilizzare il NUMERO delle
RISORSE (P) come denominatore comune isolando due importanti in-dicatori: la Produttività e il Costo
del Personale per dipendente...
N° RisorseCosto del Personale per Risorsa (CPp)
Produttività Risorse (PR)
CAPITAL-DRIVEN
PEOPLE-DRIVEN
PROFITTO ECONOMICO = (ROIC - WACC) * CI
PROFITTO ECONOMICO = (Produttività Risorse - Costo Personale per Risorsa) * P
L’analisi precedentemente effettuata non ha permes-
so di evidenziare un pattern ben delineato di quale
possa essere stato l’impatto della congiuntura econo-
mica sulla performance del comparto Media. Profonde
differenze sono infatti emerse tra i vari segmenti e,
ancor più marcate, tra le performance delle diverse
società analizzate. L’approccio tradizionale non è sta-
to per certi versi capace di cogliere appieno se, come
e in quale misura si crei o si distrugga valore per gli
shareholder.
I limiti associati all'adozione di un'ottica tradizionale
sono generalmente noti, ma risultano particolarmente
evidenti nei casi di business People-Driven. Come re-
centemente evidenziato dalla nostra ricerca*, laddove
infatti siano le Persone piuttosto che il Capitale a gui-
dare i risultati e la redditività aziendale, molte del-
le metriche convenzionalmente utilizzate si rivelano
inadeguate e misleading: scarse dotazioni di capitale
portano infatti ad una notevole volatilità dei principali
indici, efficacemente impiegati invece nelle analisi di
società Capital-Driven.
Le peculiarità che contraddistinguono il settore Media,
e più in generale i comparti People-Driven, ci porta-
no quindi a ritenere necessaria una ridefinizione delle
metodologie di indagine del valore creato (Fig. 11).
La letteratura ci ricorda come creare valore - obiet-
tivo ultimo dell’impresa - significa remunerare, cor-
rettamente e secondo modalità sostenibili nel tempo,
tutti i fattori che abbiano concorso alla produzione. Se
generalmente si è soliti considerare il Capitale Investi-
to quale principale fattore, ciò non risulta più valido
per imprese People-Driven dove sono le Persone ad es-
sere la chiave di lettura della performance. Il Profitto
Economico, non più calcolato su Redditività e Costo
del Capitale, potrà e dovrà quindi essere calcolato
come differenza tra Produttività e Costo del Personale.
Tale metodologia trova riscontro anche nelle valutazio-
ni di mercato. Il grafico presentato in Fig. 12 riporta
infatti un’analisi della performance (EVA/Employee) e
il relativo apprezzamento (MVA/Employee) da parte
del mercato, delle società del campione: nonostante
la notevole incertezza derivante dallo scenario econo-
Ricavi
Costi Personale
Ammortamenti
Costi Materie Prime
Tasse Operative
Fig. 12 - MVA e EVA: una visione d’insieme (valori € /000)
10
Fig. 15 - Leve manageriali Δ EVA 10-11
631.210 648.216
68 k 70 k
53 k 54 k
15 k 16 k
2010 2011
N° Employees
Product per employee
Cost per employee
EVA per employee
631.210 648.216
68 k 70 k
53 k 54 k
15 k 16 k
2010 2011
N° Employees
Product per employee
Cost per employee
EVA per employee
631.210 648.216
68 k 70 k
53 k 54 k
15 k 16 k
2010 2011
N° Employees
Product per employee
Cost per employee
EVA per employee
631.210 648.216
68 k 70 k
53 k 54 k
15 k 16 k
2010 2011
N° Employees
Product per employee
Cost per employee
EVA per employee
mico, è possibile osservare una correlazione positiva
per le performance gestionali positive in termini di
creazione di valore.
Mediante l’ottica EVA, l’esame della performance
conseguita nel biennio 2010-11 ha evidenziato come
l'apprezzamento del comparto Media da parte del
mercato sia, nel suo insieme, diminuito. Il premio ri-
conosciuto (MVA - Market Value Added), seppure posi-
tivo per entrambi gli esercizi (+141 Mld. nel 2010, +123
Mld. nel 2011), subisce infatti una profonda flessione
(-13%); generalmente è possibile ricondurre tale dina-
mica a due differenti motivazioni:
• Un peggioramento della performance corrente;
• Aspettative del mercato riguardo ad un futuro peg-
gioramento della performance.
L’analisi ha innanzitutto permesso di confutare la pri-
ma ipotesi e avvalorare la seconda (vedi infra) quale
causa prevalente della distruzione di valore osservata
nelle quotazioni di mercato.
Vedremo quindi ora quali sono state le determinan-
ti alla base della performance 2011. Similarmente a
quanto emergeva dai dati 2010, la performance cor-
rente ottenuta dal comparto Media nel corso del 2011
è positiva (EVA > 0) e anche migliore (Δ EVA > 0) gra-
zie ad una produttività media del personale (€ 69.881
per dipendente) superiore al relativo costo medio (€
54.007 per dipendente).
Confrontando i risultati ottenuti nel biennio 2010-11,
è stato poi possibile ricondurre in modo puntuale il
631.210 648.216
68 k 70 k
53 k 54 k
15 k 16 k
2010 2011
N° Employees Product per employee
Cost per employee EVA per employee Fig. 16 - Componenti Δ EVA 10-11
100%
110%
EVA 10 ! SALES
! OP. COST &
TAX
! COST OF CAP. &
DEPR.
! PERS. COST
EVA 11
Fig. 14 - Distribuzione costi settore Media
!"
#$!"
$!!"
%$!"
&'!!!"
(&!!"" ($!"" "("""" "$!"" "&!!"" "&$!"")*+
,-./01233"
-*+,-./01233"
Apprezzamento maggiore Vs.Settore Apprezzamento
minore Vs.Settore
+23%
+4%≈
-18%
!"# $%"# %!"# &%"# '!!"#
()*#
+,-#
-./#
010#''#
1+2#3140#.#0)5# 3140#16#3)+2#.#7/+82# +/842#3140#
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future11
registrano un calo di quasi un punto percentuale;
invariata come incidenza sul fatturato (2,3%), la
componente fiscale è cresciuta in valore assoluto
contribuendo invece negativamente alla perfor-
mance registrata dal comparto;
• ΔCOSTOFCAPITAL&DEPRECIATION: ininfluente
il contributo del capitale sulla performance diffe-
renziale conseguita.
• Δ PERSONNELCOST: cresciuti nel 2011 (+5,0%) i
costi del personale contribuiscono infine negativa-
mente e significativamente alla performance diffe-
renziale conseguita.
Guardando alle singole performance EVA conseguite
nel 2011, l’analisi ha consentito di evidenziare con
maggiore dettaglio le differenze strutturali esistenti
tra i diversi segmenti, in parte confutando, in parte
integrando quanto evidenziato dall’analisi tradiziona-
le. Nello specifico, le tabelle in Fig. 17, 18 e 19 pre-
sentano sinteticamente, per ogni segmento analizzato,
la migliore performance (verde), la peggiore (rosso) e
la media complessiva (arancio). Si è poi voluto com-
parare tali performance con quelle ottenute dalle
società italiane quotate e appartenenti al comparto
Media (trovano spazio in questa analisi anche società
non incluse precedentemente nel campione di ricerca
a causa di una bassa capitalizzazione).
La tabella presentata in Fig. 20, intende infine riepi-
logare, per ciascuna società del campione, i valori di
produttività e costo del personale, riferiti per singola
Risorsa ed espressi in migliaia di euro. Attraverso poi
una lettura "semplificata" della performance (EVA, Δ
EVA e Δ Sales) delle 50 società analizzate, la tabella
riporta infine alcuni spunti per una categorizzazione
sintetica delle stesse:
• Champion: performance ineccepibile e in crescita,
sia in ottica EVA sia in termini di fatturato;
• Focusing: rallentamento della crescita a favore di
una mirata e maggiore creazione di valore;
• FallingAngel: un tempo campioni, la loro perfor-
mance è decrescente ed è pertanto necessario in-
terrogarsi sulla validità della Value Proposition;
• NeedforRebirth: in declino o in crisi, si assiste ad
Fig. 17 - EVA/Employee, Broadcasting & Entertainment
Fig. 18 - EVA/Employee, Publishing
Fig. 19 - EVA/Employee, Media Agencies
differenziale positivo (Δ EVA +9,7%), alle sue compo-
nenti fondamentali:
• ΔSALES: seppure modesto (+1,7%) l'incremento di
fatturato registrato nel 2011 ha contribuito in ma-
niera sostanziale al differenziale di performance ;
• ΔOPERATIVECOST&TAX: positivo anche se mo-
desto il contributo dei costi operativi che nel 2011
(€ /000)
(€ /000)
(€ /000)
AVERAGE
AVERAGE
AVERAGE
!"#$%
!&'(%
!)(%
$%
&*%
*(%
('%
&($%
+,-./01%23,3%45678%
.9:6;5<=%.;>6<%+?9@A%23A3,3%
1;B;C95%DE<B6<%.;>6<%23A3,3%
.;>6<C97E;CF%23A3,3%
.;>6<G;E%23A3,3%
.97>9%1H%23A3,3%
,:;?<I;%
1JKJ0J1%+L/-M%N/KOD0+%03H3%
!"#$
%$
&"$
'($
)*+,-./0*12$345$67-89$
:;2/<.2$
=:>?@?$A>B@)$)3C$67<D9$
C<-/0$C077*8-E<F08$?G1G:G$
!"#$
!%%$
!&#$
!&&$
!&'$
!&$
%$
($
&&$
))$
*+,--$./01230$456575$
82930:$456575$
;+$42+<$%=$>3<$456575$
?>*.@A>B$4575$CD09E$
*,+1,F0329<$./0123<$42G0<1,$6<3$7H0290$
7392+/2$829/,/230$./0123<$467$
I3J662$./01230,+<$+K.-63<--2$!$42G0<1,$
7L<3,F<$
M0HH2+0$*2330<3<$/<++,$4<3,$8</0,F32J6$
.NM>8>@.O$;@4A;ANA;>@7P$
Fig. 20 - Performance storica: una prima categorizzazione
una completa e generalizzata distruzione di valore;
• WhatafterGrowth?: società orientata alla cresci-
ta, deve verificare/ridefinire i propri obiettivi;
• Ontherightpath: obiettivi corretti e performan-
ce in miglioramento, ma non ancora “campioni”;
• Restructuring: società orientata alla “rinascita”;
• NeedforControl: possibile flessione momentanea.
EVA Δ EVA Δ SALESLaddove: ChampionFocusing
Falling AngelNeed for Rebirth
What after growth?On the right path
RestructuringNeed for control
! ! !! ! "! " "" " "" " !" ! !" ! "! " !
Nota: le società contrassegnate (*), sebbene rappresentino delle eccellenze, presentano a bilancio valori di goodwill superiori al valore delle aspettative riconosciutegli dal mercato (MVA, vedi supra)
12
Name Country Segment
VIVENDI S.A. FRA B&ERTL GROUP S.A. LUX B&ETELENET GROUP N.V. BEL B&EITV PLC GBR B&EPROSIEBENSAT 1 MEDIA AG DEU B&EMEDIASET S.p.A. ITA B&EMODERN TIMES GROUP AB SWE B&EMEDIASET ESPANA COMUNICATION S.A. ESP B&ETELEVISION FRANCAISE 1 S.A. FRA B&EMETROPOLE TELEVISION S.A. FRA B&ESKY DEUTSCHLAND AG DEU B&EANTENA 3 DE TELEVISION S.A. ESP B&EZON MULTIMEDIA S.A. PRT B&ENRJ GROUP S.A. FRA B&ESOCIETE D'EDITION DE CANAL PLUS S.A. FRA B&ETELECOM ITALIA MEDIA S.p.A. ITA B&ETECHNICOLOR S.A. FRA B&EGAUMONT S.A. FRA B&E
PEARSON PLC GBR PUBWOLTERS KLUWER N.V. NLD PUBAXEL SPRINGER AG DEU PUBLAGARDERE SCA FRA PUBINFORMA PLC GBR PUBSCHIBSTED ASA NOR PUBDAILY MAIL AND GENERAL TRUST PLC GBR PUBSANOMA OYJ FIN PUBTAMEDIA LTD CHE PUBEUROMONEY INSTITUTIONAL INVESTOR PLC GBR PUBRIZZOLI CORRIERE DELLA SERA S.p.A. ITA PUBTELEGRAAF MEDIA GROEP N.V. NLD PUBALMA MEDIA OYJ FIN PUBGRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO S.p.A. ITA PUBPROMOTORA DE INFORMACIONES S.A. ESP PUBARNOLDO MONDADORI S.p.A. ITA PUBMECOM GROUP PLC GBR PUBVOCENTO S.A. ESP PUBROULARTA MEDIA GROUP N.V. BEL PUBILKKA YHTYMA OYJ FIN PUB
WPP PLC GBR MAGPUBLICIS GROUPE S.A. FRA MAGJCDECAUX S.A. FRA MAGAEGIS GROUP PLC GBR MAGGFK SE DEU MAGIPSOS S.A. FRA MAGTELEPERFORMANCE S.A. FRA MAGSTROEER OUT-OF-HOME MEDIA AG DEU MAGITE GROUP PLC GBR MAGAFFICHAGE HOLDING SA CHE MAGPUBLIGROUPE LTD CHE MAGTARSUS GROUP PLC GBR MAG
Company
119 1,0 x160 1,3 x234 2,0 x187 1,6 x200 1,7 x106 0,9 x123 1,0 x
54 0,5 x127 1,1 x153 1,3 x-61 -0,5 x101 0,9 x
63 0,5 x66 0,6 x
184 1,6 x11 0,1 x78 0,7 x
-110 -0,9 x119
61 0,9 x96 1,4 x79 1,1 x51 0,7 x78 1,1 x
101 1,4 x91 1,3 x54 0,8 x
114 1,6 x116 1,6 x89 1,3 x84 1,2 x54 0,8 x
106 1,5 x48 0,7 x73 1,0 x62 0,9 x53 0,7 x74 1,0 x38 0,5 x71
74 1,4 x79 1,5 x61 1,2 x69 1,3 x23 0,4 x39 0,8 x14 0,3 x77 1,5 x75 1,5 x
120 2,3 x68 1,3 x
112 2,2 x52
Productivity & Cost per Employee (! /000)
Productivity EVA (+/-)
!"#$%""""""""&'()*
!"+%,#+"""""&'()*
Status
57 0,8 x ! " " Falling angel95 1,4 x ! ! ! Champion75 1,1 x ! ! ! Champion87 1,3 x ! ! ! Champion81 1,2 x ! ! " Focusing93 1,4 x ! " " Falling angel57 0,8 x ! ! ! Champion85 1,2 x " " ! What after growth?
105 1,5 x ! ! " Focusing108 1,6 x ! " " Falling angel
64 0,9 x " ! ! On the right path68 1,0 x ! ! ! Champion37 0,5 x ! ! " Focusing65 0,9 x ! ! ! Champion
148 2,2 x ! " ! Need for control83 1,2 x " ! " Restructuring62 0,9 x ! ! " Focusing
159 2,3 x " ! ! On the right path68
57 0,9 x ! " ! Need for control67 1,1 x ! ! " Focusing66 1,1 x ! ! ! Champion60 1,0 x " ! " Restructuring51 0,8 x ! ! ! Champion82 1,3 x ! ! ! Champion69 1,1 x ! " ! Need for control50 0,8 x ! ! " Focusing
103 1,6 x ! ! ! Champion83 1,3 x ! " ! Need for control75 1,2 x ! ! " Focusing74 1,2 x ! ! " Focusing43 0,7 x ! ! ! Champion
104 1,7 x ! ! ! Champion *51 0,8 x " " " Need for rebirth74 1,2 x " " " Need for rebirth59 0,9 x ! " " Falling angel64 1,0 x " " " Need for rebirth70 1,1 x ! " ! Need for control45 0,7 x " ! ! On the right path63
62 1,4 x ! ! ! Champion67 1,5 x ! ! ! Champion48 1,1 x ! ! ! Champion58 1,3 x ! ! " Focusing12 0,3 x ! ! ! Champion32 0,7 x ! ! ! Champion14 0,3 x " " ! What after growth?53 1,2 x ! ! ! Champion36 0,8 x ! ! ! Champion82 1,9 x ! " ! Need for control84 1,9 x " " " Need for rebirth61 1,4 x ! ! ! Champion44
Productivity & Cost per Employee (! /000) Performance Analysis
Cost
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future13
Performance Prospettica: MVA e FGV a confronto
Ricorrendo alla metodologia EVA, è stato possibile
in precedenza evidenziare una moderata flessione
nell'apprezzamento del comparto Media da parte del
mercato. Il valore del Market Value Added, differen-
ziale tra valore di mercato e valore contabile del capi-
tale investito in azienda, è infatti passato da 141 Mld.
nel 2010 a 123 Mld. nel 2011. Al fine di indagarne le
possibili ragioni e, al tal fine, risulta utile ricorrere ad
un artifizio algebrico che ci permetta di scomporre il
valore del MVA nelle sue due componenti: EVA Perpe-
tuity e Future Growth Value.
• EVAPerpetuity: ovvero quanto del MVA è spiegato
dall’ipotizzare costante nel tempo l’ultima perfor-
mance consuntivata. Come graficamente illustrato
in Fig. 21 tale componente risulta marcatamen-
te incrementata grazie ad una performance 2011
(vedi supra) positiva (EVA > 0) e migliore rispetto
all'esercizio precedente (Δ EVA > 0), nonché grazie
ad un notevole decremento del fattore di sconto
applicato (WACC da 7,84% a 7,13%). La causa del
minor apprezzamento da parte del mercato non è
quindi da ricercare in tale componente, ma nella
seconda.
• Future Growth Value: calcolato per differenza
(MVA - EP), esprime il valore dei miglioramenti di
performance attesi dal mercato, rispetto agli ul-
timi risultati conseguiti. Analizzare le performan-
ce correnti è infatti certamente un ottimo punto
di partenza per verificare qualora all’interno del
comparto Media, le imprese stiano creando o meno
valore per gli azionisti, tuttavia, più del valore sto-
rico, è di fondamentale importanza comprendere
quali siano le aspettative del mercato riguardo alle
performance prospettiche: una performance EVA
positiva sarà sostenibile in futuro? Viceversa è plau-
sibile un’inversione di tendenza per una perfor-
mance EVA attualmente negativa? Nel rispondere a
simili domande è indispensabile quindi analizzare il
valore del FGV (a dicembre 2011 pari a -32 Mld.).
La negatività di tale componente implicava per il
comparto Media un atteso peggioramento dell’at-
tuale performance EVA da parte del mercato. Ciò
tuttavia risultava valido solamente per i segmenti
Broadcasting & Entertainment (-39 Mld.) e Media
Agencies (-6 Mld.) in quanto le aspettative per il
segmento Publishing riguardavano invece attesi mi-
glioramenti (13 Mld.).
E’ opportuno precisare come, nel momento in cui vie-
ne redatto questo report (giugno 2012), i corsi azionari
abbiano subito profonde modifiche: ad un'impennata
dei corsi nell'inizio dell'anno è seguita una brusca ca-
duta degli stessi. Nel complesso, l’apprezzamento del
comparto da parte del mercato è lievemente calato
(MVA da 123 a 119 Mld.) così come le aspettative (FGV
Fig. 21 - Metodologia EVA: visione d’insieme 2010 - 2011
MVA141 Mld.
ΔEVA1
...
Esemplificativo
EP127 Mld.
FGV14 Mld.
ΔEVA2
ΔEVA3ΔEVAn
MVA123 Mld.
EP155 Mld.
FGV-32 Mld.
20 10 20 11
Fig. 22 - Capitalizzazione settore, andamento Gen10 - Giu12
!""#
!$"#
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!"#'#(#)# (#*# +# )# ,# -# .#/# !!#'#(#)# (#*# +# )# ,# -#.#/# !$#'#(# )#(#*#
Nota: Per un corretto apprezzamento della performance EVA, l'analisi qui nel prosieguo presentata, considera i soliinvestimenti tangibili (escluso quindi il Goodwill) ai fine del computo del Capitale Investito e del Market Value Added
Fig. 23 - FGV e EVA: una visione d’insieme
14
da -32 a -36 Mld.). Nel dettaglio, le aspettative per il
segmento Broadcasting & Entertainment sono peggio-
rate (da -39 a -44 Mld.), migliorate quelle del segmen-
to Media Agencies (da -6 a -4 Mld.), infine sostanzial-
mente invariate quelle del segmento Publishing (da 13
a 12 Mld.).
Per quanto concerne le singole società analizzate, il
valore del FGV a dicembre 2011 variava sensibilmen-
te, dando luogo a disomogeneità anche significative.
Generalizzando (Fig. 23), a performance scadenti sono
spesso associate aspettative ottimistiche dovute ad
attese di cambiamento. Viceversa a performance par-
ticolarmente positive aspettative pessimistiche. Non
mancano tuttavia le eccezioni.
Analizzare le aspettative di mercato è di straordina-
ria importanza al fine di comprendere se la strategia
aziendale sia apprezzata dal mercato e/o appropriata
nel dare risposta a quanto atteso; ragionando sempre
in termini di performance e aspettative per singola Ri-
sorsa e immaginando di formare una matrice con i due
assi cardinali (EVA/Employee e FGV/Employee) è sta-
to quindi possibile offrire un'analisi tassonomica delle
società del campione, distinguendole in 4 differenti
categorie:
• Sfide di Comunicazione: società cui è associata
una performance buona o ottima e un valore FGV
negativo. Oltre alle società menzionate nella tabel-
Fig. 24 - Top Performers
ProSiebenSat.1 Media AG
120 829-
100 384-
63 654-
EVA/ Employee
FGV/ EmployeeSfide di comunicazione
!
269- 2.940
!
126- 2.252
!
72- 990
Sfide di sviluppo EVA/ Employee
FGV/ Employee
!
159 318
!
66 219
!
65 323
Eccellenze FGV/ Employee
EVA/ Employee
!"##$%$
!&##$%$
!'##$%$
!(##$%$
#$%$
(##$%$
'##$%$
&##$%$
"##$%$
!)#$$ !')$$ $!$$$$ $')$$ $)#$$ $*)$$
+,-./0
123455$
/-6./0123455$
Aspettativemaggiori Vs.Settore
Aspettativeminori Vs.Settore
ECCELLENZE
CAUSEPERSE
SFIDE DICOMUNICAZIONE
SFIDE DISVILUPPO
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future
Fig. 25 - Apprezzamento e Aspettative di Mercato nei corsi azionari (31.05.2012)
15
la in Fig. 24, ricordiamo Tarsus Group (EVA/Empl.
51k), Metropole Television (EVA/Empl. 45k) e Ite
Group (EVA/Empl. 39k);
• SfidediSviluppo: società cui è associata una per-
formance negativa o scadente e un valore FGV po-
sitivo. Oltre alle società menzionate nella tabella
in Fig. 24, ricordiamo Mediaset Espana (EVA/Empl.
-30k), Publigroupe (EVA/Empl. -16k) e Vocento
(EVA/Empl. -11k);
• Eccellenze: società con performance buona o ot-
tima, cui il mercato associa futuri miglioramenti.
Oltre alle società menzionate nella tabella in Fig.
24, Appartengono a questa categoria società come
Antena 3 (EVA/Empl. 33k), Informa (EVA/Empl.
Price
Name Country Segment dic '11 BV (price) MVA (price) BV+EP (price) FGV (price)
VIVENDI S.A. FRA B&E ! 16,37 -! 4,33 ! 20,71 ! 46,03 -! 29,66RTL GROUP S.A. LUX B&E ! 75,00 ! 12,44 ! 62,56 ! 54,92 ! 20,08TELENET GROUP N.V. BEL B&E ! 29,49 -! 13,14 ! 42,63 ! 23,62 ! 5,87ITV PLC GBR B&E ! 0,82 ! 0,02 ! 0,79 ! 1,21 -! 0,39PROSIEBENSAT 1 MEDIA AG DEU B&E ! 14,12 -! 1,73 ! 15,85 ! 30,38 -! 16,26MEDIASET S.p.A. ITA B&E ! 2,14 ! 1,43 ! 0,71 ! 2,56 -! 0,43MODERN TIMES GROUP AB SWE B&E ! 36,95 ! 2,83 ! 34,12 ! 26,65 ! 10,29MEDIASET ESPANA COMUNICATION S.A. ESP B&E ! 4,41 ! 2,77 ! 1,64 ! 1,92 ! 2,49TELEVISION FRANCAISE 1 S.A. FRA B&E ! 7,54 ! 3,32 ! 4,22 ! 6,61 ! 0,93METROPOLE TELEVISION S.A. FRA B&E ! 11,53 ! 4,87 ! 6,65 ! 13,31 -! 1,78SKY DEUTSCHLAND AG DEU B&E ! 1,41 -! 0,73 ! 2,14 -! 4,04 ! 5,44ANTENA 3 DE TELEVISION S.A. ESP B&E ! 4,65 ! 0,56 ! 4,09 ! 2,92 ! 1,73ZON MULTIMEDIA S.A. PRT B&E ! 2,32 ! 0,16 ! 2,16 ! 2,72 -! 0,40NRJ GROUP S.A. FRA B&E ! 6,74 ! 4,14 ! 2,60 ! 4,49 ! 2,25SOCIETE D'EDITION DE CANAL PLUS S.A. FRA B&E ! 4,29 ! 2,28 ! 2,01 ! 4,77 -! 0,48TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A. ITA B&E ! 0,16 ! 0,05 ! 0,11 -! 0,34 ! 0,50TECHNICOLOR S.A. FRA B&E ! 1,16 -! 1,89 ! 3,05 ! 33,83 -! 32,67GAUMONT S.A. FRA B&E ! 42,20 ! 55,61 -! 13,41 -! 76,83 ! 119,03#N/D #N/D #N/D #N/DPEARSON PLC GBR PUB ! 14,49 ! 1,09 ! 13,39 ! 3,95 ! 10,54WOLTERS KLUWER N.V. NLD PUB ! 13,36 -! 5,07 ! 18,42 ! 25,85 -! 12,49AXEL SPRINGER AG DEU PUB ! 33,20 ! 6,10 ! 27,10 ! 31,06 ! 2,15LAGARDERE SCA FRA PUB ! 20,40 ! 8,45 ! 11,95 -! 14,65 ! 35,05INFORMA PLC GBR PUB ! 4,33 -! 0,76 ! 5,09 ! 3,15 ! 1,18SCHIBSTED ASA NOR PUB ! 19,22 -! 0,45 ! 19,67 ! 17,65 ! 1,57DAILY MAIL AND GENERAL TRUST PLC GBR PUB ! 4,22 -! 2,02 ! 6,23 ! 7,96 -! 3,75SANOMA OYJ FIN PUB ! 8,86 -! 6,52 ! 15,39 -! 0,12 ! 8,99TAMEDIA LTD CHE PUB ! 95,97 ! 39,10 ! 56,87 ! 91,07 ! 4,91EUROMONEY INSTITUTIONAL INVESTOR PLC GBR PUB ! 7,14 -! 1,12 ! 8,26 ! 7,37 -! 0,23RIZZOLI CORRIERE DELLA SERA S.p.A. ITA PUB ! 0,68 ! 0,08 ! 0,59 ! 1,64 -! 0,97TELEGRAAF MEDIA GROEP N.V. NLD PUB ! 9,95 ! 4,79 ! 5,16 ! 14,37 -! 4,42ALMA MEDIA OYJ FIN PUB ! 6,14 ! 0,84 ! 5,30 ! 6,36 -! 0,22GRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO S.p.A. ITA PUB ! 1,09 ! 1,28 -! 0,19 ! 1,45 -! 0,36PROMOTORA DE INFORMACIONES S.A. ESP PUB ! 0,87 -! 4,41 ! 5,28 -! 5,54 ! 6,41ARNOLDO MONDADORI S.p.A. ITA PUB ! 1,35 ! 0,47 ! 0,89 ! 0,13 ! 1,22MECOM GROUP PLC GBR PUB ! 2,46 ! 0,29 ! 2,17 ! 3,74 -! 1,29VOCENTO S.A. ESP PUB ! 1,55 ! 1,57 -! 0,01 -! 2,80 ! 4,36ROULARTA MEDIA GROUP N.V. BEL PUB ! 14,60 ! 21,26 -! 6,66 ! 33,99 -! 19,39ILKKA YHTYMA OYJ FIN PUB ! 9,00 ! 5,21 ! 3,79 ! 3,11 ! 5,89#N/D #N/D #N/D #N/DWPP PLC GBR MAG ! 8,09 -! 2,34 ! 10,43 ! 11,53 -! 3,44PUBLICIS GROUPE S.A. FRA MAG ! 35,54 -! 0,55 ! 36,09 ! 47,13 -! 11,58JCDECAUX S.A. FRA MAG ! 17,79 ! 5,04 ! 12,76 ! 12,23 ! 5,57AEGIS GROUP PLC GBR MAG ! 1,73 -! 0,13 ! 1,86 ! 1,82 -! 0,09GFK SE DEU MAG ! 30,63 -! 4,28 ! 34,91 ! 48,38 -! 17,75IPSOS S.A. FRA MAG ! 21,95 -! 5,32 ! 27,27 ! 38,20 -! 16,25TELEPERFORMANCE S.A. FRA MAG ! 17,17 ! 9,95 ! 7,22 ! 9,31 ! 7,87STROEER OUT-OF-HOME MEDIA AG DEU MAG ! 12,69 ! 0,88 ! 11,81 ! 15,94 -! 3,25ITE GROUP PLC GBR MAG ! 1,84 ! 0,03 ! 1,81 ! 2,02 -! 0,18AFFICHAGE HOLDING SA CHE MAG ! 112,04 ! 28,78 ! 83,25 ! 139,87 -! 27,84PUBLIGROUPE LTD CHE MAG ! 105,53 ! 127,83 -! 22,31 -! 69,65 ! 175,17TARSUS GROUP PLC GBR MAG ! 1,56 -! 0,18 ! 1,74 ! 1,93 -! 0,38
Company Apprezzamento Mkt Aspettative Mkt
viene eletto quale eccellente indicatore della creazio-
ne di valore per gli azionisti, trovando efficacemente
impiego negli strumenti di gestione ordinaria: piani-
ficazione strategica, definizione degli obiettivi, valu-
tazioni ordinarie e straordinarie, consuntivazione dei
risultati, piani di incentivazione e comunicazione.
L'approccio EVA risulta inoltre utile nel mettere in re-
lazione l'ottica gestionale con quella di mercato. Uti-
lizzando infatti la scomposizione dei valori d'impresa
nelle componenti del capitale investito (IC), valoriz-
zazione della performance gestionale corrente (EP) e,
per differenza, aspettative di miglioramento o peg-
gioramento della stessa (FGV), è possibile ricondurre
alla dinamiche gestionali i giudizi espressi dal mercato
nei confronti dell'impresa ed impliciti nei corsi azio-
nari. Ciò permette di operare un confronto immediato
con le imprese del comparto e/o maggiormente com-
parabili. L'utilizzo di tale metodologia nell'attività di
benchmarking consente di disporre di un approccio
basato non solamente su performance consuntivate,
come tradizionalmente si è soliti adottare nell'attività
di pianificazione, bensì forward looking. Tali tecnicali-
tà risultano tanto più importanti quanto i momenti di
discontinuità di mercato rendono fuorviante l'estrapo-
lazione di trend di performance storiche. L'adozione di
tali logiche è quindi, per le imprese, di fondamentale
importanza nonché di estrema utilità, qualora si renda
necessario definire se e in che modo le performance
16
27k) e Television Francaise 1 (EVA/Empl. 22).
• Cause Perse: società con performance negativa,
cui il mercato non associa miglioramenti futuri. Nel
campione analizzato non sono presenti società cor-
rispondenti a questo profilo.
La tabella presentata infine in Fig. 25 intende offrire
una visione di sintesi basata sui corsi azionari a mag-
gio 2012. Sono infatti riepilogati i valori del MVA e del
BV (tangible Book-Value) delle 50 società costituenti
il campione, espressi non in valore assoluto ma quali
quote dei prezzi di borsa. Gli stessi sono infine letti in
funzione delle due grandezze:
• BV+EP: ovvero la componente di prezzo spiega-
ta dal tangible Book-Value e dal valore dell’ultima
performance EVA, ipotizzata costante nel tempo;
• FGV: ovvero la componente di prezzo legata ad
aspettative di variazione dell’ultima performance
EVA conseguita.
Creazione Valore: logica EVA e People-Driven
Una delle principali caratteristiche della metodologia
EVA è sicuramente quella di offrire una modalità di let-
tura alternativa delle performance gestionali, nonché
quella di permettere un confronto delle stesse con le
aspettative espresse dal mercato ed implicite nei corsi
azionari.
Matematicamente equivalente alla metodologia DCF
(Discounted Cash Flow), una valutazione d'impresa
operata secondo un approccio EVA risulta estrema-
mente più puntuale in quanto permette innanzitutto di
ricondurre a ciascun periodo analizzato, il contributo
gestionale alla creazione di valore. Ancor più impor-
tante, la logica in esame consente di associare il valore
periodale evidenziato, a qualsiasi fattore abbia con-
corso a generarlo: sia questo una divisione funzionale o
una business-unit. Il Profitto Economico, rappresentan-
do in estrema sintesi il differenziale tra rendimento e
costo del Capitale Investito in azienda (sovra-reddito),
Nota: EVA® e FGV® sono marchi registrati stern stewart & co.
Fig. 26 - Metodologia EVA classica: visione d’insieme
EV
MVA
IC
ΔEVA1
...
IC
EP
FGV
COV
ΔEVA2
ΔEVA3
ΔEVAn
EVAEVA
EVA
MVAMVA
MVA
Settore Media: un’indagine a livello europeo sul valore creato e sulle aspettative future17
ottenute siano sostenibili anche in futuro o, viceversa,
il mercato si attenda un plausibile inversione di ten-
denza delle stesse.
In questo paper si è cercato di affinare ulteriormente
tali metodologie di analisi, giungendo ad una ridefini-
zione delle stesse in considerazione delle peculiarità
che caratterizzano le imprese People-Driven. Laddove
infatti non sia il Capitale Investito a guidare la creazio-
ne di valore, bensì le Persone e il loro corretto impiego
in azienda, le tradizionali logiche di analisi (EVA/IC e
FGV/IC) risultano infatti misleading.
La metodologia EVA presentata in Fig. 27 propone quin-
di una scomposizione del Profitto Economico non più
nelle componenti costo e redditività del Capitale, ben-
sì in funzione dei driver fondamentali delle imprese
people-driven: produttività delle risorse, costo medio
delle stesse e dimensionamento organizzativo.
Compito delle imprese sarà quello di approfondire tali
determinanti, adottando di volta in volta progetti or-
ganizzativi o soluzioni retributive idonee ad accrescere
in modo sostenibile il valore per gli azionisti.
Fig. 27 - Metodologia EVA classica e People-Driven a confronto
EVA = (NOPAT - WACC) * Capitale Investito)
EVA = (Prod. Risorse - Costo Risorse) * Risorse
Metodologia Classica
Metodologia People-Driven
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