2012 Fisco 7

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Settimanale di informazione in materia fiscale e tributaria, estratto degli articoli di www.fisco7.it

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Il “Conto Energia” da anni rappresenta il meccanismo di incentivazione degli impianti fotovoltaici e dal 27 agosto scorso siamo arrivati alla quinta “edizione” del Conto Energia, che tuttavia non resterà in vigore a lungo. Il ministero dello Sviluppo economico, con decreto 5 luglio 2012, ha infatti fissato una soglia massima di fondi erogati per gli incentivi che ne determinerà la fine entro pochi mesi. E’ quindi interessante capire se le spese per l’installazione dell’impianto fotovoltaico possano beneficiare delle detrazioni fiscali che da giugno coprono il 50% della spesa complessiva.

Con il “Quinto Conto Energia”, oltre alla considerevole riduzione delle tariffe applicate, è stata introdotta una nuova modalità di remunerazione nell’installazione dell’impianto fotovoltaico. L’articolo 5 del Dm 5 luglio 2012 ha stabilito che, per gli impianti di potenza nominale fino a 1 MW con riferimento alla sola quota di produzione netta immessa in rete, è prevista una tariffa omnicomprensiva, mentre sulla quota della produzione netta consumata in sito è attribuita, invece, una tariffa premio. L’articolo 12 comma 2 dispone che le tariffe incentivanti non sono applicabili qualora, in relazione all’impianto fotovoltaico, siano state riconosciute o richieste detrazioni fiscali, mentre il successivo comma 5 specifica che le tariffe incentivanti sono alternative ai seguenti benefici […]

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Vediamo oggi in che modo trasformare le lamentele dei clienti in occasioni per promuoverci e rinnovare con efficacia i nostri servizi, senza rischiare di perdere le staffe e anche il cliente. Chi é in grado di RICONOSCERE prima e GESTIRE poi le lamentele dei clienti chiude ogni trattativa e contrasto con successo e soddisfazione di entrambi.

Quante volte il cliente fa affermazioni che non riusciamo proprio a condividere, né a giustificare? Del tipo “i prezzi della consulenza troppo elevati!” Oppure affermazioni sul costo di una prestazione che, secondo lui, non é giustificata dal tempo impiegato. Per non parlare, poi, delle situazioni nelle quali il cliente urla e sbraita e sembra che non si possa far nulla, se non reagire contro di lui con altrettanta emotività […]

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Il Dipartimento delle Finanze, nelle bozze di istruzioni al nuovo modello IMU, ha disposto che il ravvedimento “lungo” in caso di omesso versamento dell’IMU non può essere effettuato entro un anno dall’infrazione, ma entro il termine di presentazione della dichiarazione. In materia di ravvedimento lungo, l’art. 13 del D.Lgs. n. 472 del 1997 stabilisce che “la regolarizzazione degli errori e delle omissioni è ammessa entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dall’omissione o dall’errore”. Secondo il Dipartimento, essendo la dichiarazione IMU una dichiarazione periodica, il ravvedimento oltre il trentesimo giorno può essere effettuato soltanto entro i termini di presentazione della dichiarazione.

La precisazione di cui sopra è contenuta nella bozza delle istruzioni al nuovo modello IMU, nella parte in cui si afferma che “la dichiarazione IMU [può] essere considerata periodica in quanto, come anche affermato dalla costante giurisprudenza della Corte di Cassazione […]

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Istituita dalla Legge Finanziaria 2005, la Comunicazione delle dichiarazioni di intento obbliga i cedenti di beni e i prestatori di servizi degli esportatori abituali a fornire all’Amministrazione Finanziaria i dati relativi alle dichiarazioni di intento ricevute. Il mancato rispetto di tale obbligo comporta l’applicazione di sanzioni così come previste dalla Circolare dell’Agenzia n. 41/E/2005.

Ricordiamo, innanzitutto, che sono considerati esportatori abituali i contribuenti nazionali che effettuano abitualmente operazioni non imponibili con l’estero. Tali contribuenti, se intendono usufruire della facoltà di acquistare o importare beni e/o servizi senza l’applicazione dell’IVA, devono, innanzitutto, verificare lo status di esportatore abituale, dividendo le operazioni non imponibili con il volume d’affari, quest’ultimo considerato al netto delle cessioni di beni in transito o in c/deposito doganale; il rapporto deve essere superiore al 10%. Tale verifica deve essere effettuata ogni mese e, in caso di attività separate, il 10% deve riferirsi ai dati delle attività complessivamente esercitate. […]

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Dal momento che entro il 1 gennaio 2013 tutte le aziende che occupano fino a 10 lavoratori dovranno obbligatoriamente effettuare la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro secondo le Procedure Standardizzate approvate dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, rispondiamo ad alcune tra le domande più frequenti relative a tale argomento.

Le procedure standardizzate sono modelli di riferimento per effettuare la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, al fine di individuare le misure di prevenzione e protezione più opportune ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. […]

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A decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, la bozza del decreto stabilità approvata dal Consiglio dei Ministri il 9 ottobre 2012 introduce importanti novità fiscali per quanto concerne gli oneri deducibili e detraibili ai fini IRPEF disciplinati dagli artt. 10 e 15 del TUIR. Per i contribuenti con redditi superiori a 15.000 euro, viene introdotta la franchigia di 250 euro per la gran parte delle voci relative alle deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il limite massimo di detraibilità a 3.000 euro. I nuovi limiti, in deroga allo Statuto del contribuente, verrebbero applicati con efficacia retroattiva, vale a dire dalle prossime dichiarazioni dei redditi per il periodo d’imposta 2012 (730/2013 e UNICO 2013).

Sul fronte degli oneri deducibili previsti dall’art. 10 del TUIR, viene previsto che, in generale, la deducibilità si applica solo per la parte che eccede l’importo di 250 euro per i soggetti con un reddito superiore a 15.000 euro. […]

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