200mila euro e punta sulla qualità per la Basilicata · del Mezzogiorno Il Quotidiano ... (ferro e...

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Quotidiano Regione Basilicata Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155 La Gazzetta del Mezzogiorno Il Quotidiano della Basilicata Anno 2 Numero 249 del 21/12/2012 All’inaugurazione l’assessore Pittella Arte e fede lucana in mostra a Roma A PAG. 4 Un cammino di religiosità Viti: “Non nascondo che la questione è assai complessa e suscita motivi di viva preoccupazione” Chiusura uffici la Posta in gioco “A seguito di nuovi con- tatti intervenuti con l’ad di Poste italiane e di una lunga conversazione in- tervenuta con Pasquale Marchese, è stato con- vocato un incontro con Poste e con Anci che avrà luogo il 14 gennaio a Potenza.” A PAG. 3 Un miliardo di euro per fare della Sata una fabbrica all’avanguardia nel mondo. A Melfi i vertici del Lingotto hanno presentato il nuovo piano aziendale. In Basilicata si produrranno due nuovi modelli, una Jeep e la 500X. All’incontro presente anche il governatore De Filippo. “L’automotive è uno dei settori strategici per l’economia italiana e ancor più per quella lucana. Siamo convinti che la scelta di puntare alla qualità sia l’unica in grado di dare solidità alle imprese e dignità al lavoro. Senza voler entrare in dinamiche aziendali – ha aggiunto De Filippo - mi sento però di segnalare un altro elemento di forza e competitività di un Paese che è quello della concertazi- one e della concordia. Per questo tutti assieme per co- gliere una straordinaria opportunità in questa negativa congiuntura planetaria”. Con l’amministratore delegato Marchionne e il presidente Elkann, a Melfi anche il presi- dente del Consiglio, Mario Monti: “E’ una ripartenza tra la Fiat e l’Italia”. A PAG. 2 A PAG. 3 Sottoscritto con il ministero dell’Ambiente protocollo d’intesa per il monitoraggio degli ecosistemi marini e costieri L’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco annuncia che la Regione Basilicata ha sottoscritto presso il ministero dell’Ambiente un protocollo d’intesa per il monitoraggio e il contrasto dell’uso improprio degli ambienti marino costieri che prevede per la Regione Basilicata fondi pari a 200mila euro. Ambiente Recupero coste: 200mila euro per la Basilicata Il governatore: è un settore strategico. Lavorare sulla concertazione Sata, De Filippo alla presentazione del nuovo piano aziendale. Investimenti per un miliardo Fiat rilancia Melfi e punta sulla qualità “Accogliamo con gioia il programma. Al bando atteggiamenti oppositivi e disfattisti”. Dal 2014 al via la produzione di una Jeep e della 500X. Con i vertici del Lingotto anche il premier La Fiat riaccende i motori. E lo fa in Basilicata, alla Sata di Melfi. Un miliardo di euro per adeguare tec- nologicamente impianti e piattaforme. Dal 2014, poi, si produrranno due piccoli suv: una Jeep e la 500X. Alla presentazione del nuovo piano aziendale anche il premier Monti in piena sintonia con Mar- chionne ed Elkann: “Fiat e Italia destini paralleli. La svolta è possibile. Occor- rono riforme strutturali per non dissipare i tanti sacrifici fatti dagli italianii”. “Destini paralleli tra l’azienda torinese e l’Italia. E’ l’esempio di una possibile svolta” Monti e Marchionne, un’auto per due In Basilicata in piena sintonia Il professore: non dissipare i sacrifici “Ormai questa Scuola è una realtà comprovata della nostra offerta, sia per quello che fa, che per cosa rappresenta divenendo un polo di attrazione per diversi studiosi da tutto il mondo”. Il commento del Rettore dell’Università degli studi della Basili- cata, Mauro Fiorentino in seguito all’inaugurazione del secondo ciclo della scuola di specializzazi- one in beni archeologici a Matera dove è stato rag- giunto il tetto massimo di allievi iscritti. L’accesso è riservato a venticinque studenti che hanno completato i primi 5 anni di studio Università della Basilicata, al via il II ciclo della scuola di specializzazione in beni archeologici a Matera

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Quotidiano Regione Basilicata Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Anno 2 Numero 249 del 21/12/2012

All’inaugurazione l’assessore Pittella

Arte e fede lucanain mostra a Roma

A PAG. 4

Un cammino di religiosità

Viti: “Non nascondo che la questione è assai complessa e suscita motividi viva preoccupazione”

Chiusura ufficila Posta in gioco

“A seguito di nuovi con-tatti intervenuti con l’ad di Poste italiane e di una lunga conversazione in-tervenuta con Pasquale

Marchese, è stato con-vocato un incontro con Poste e con Anci che avrà luogo il 14 gennaio a Potenza.”

A PAG. 3

Un miliardo di euro per fare della Sata una fabbrica all’avanguardia nel mondo. A Melfi i vertici del Lingotto hanno presentato il nuovo piano aziendale. In Basilicata si produrranno due nuovi modelli, una Jeep e la 500X. All’incontro presente anche il governatore De Filippo. “L’automotive è uno dei settori strategici per l’economia italiana e ancor più per quella lucana. Siamo convinti che la scelta di puntare alla qualità sia l’unica in grado di dare solidità alle imprese e dignità al lavoro. Senza voler

entrare in dinamiche aziendali – ha aggiunto De Filippo - mi sento però di segnalare un altro elemento di forza e competitività di un Paese che è quello della concertazi-one e della concordia. Per questo tutti assieme per co-gliere una straordinaria opportunità in questa negativa congiuntura planetaria”. Con l’amministratore delegato Marchionne e il presidente Elkann, a Melfi anche il presi-dente del Consiglio, Mario Monti: “E’ una ripartenza tra la Fiat e l’Italia”.

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Sottoscritto con il ministero dell’Ambiente protocollo d’intesa per il monitoraggio degli ecosistemi marini e costieri

L’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco annuncia che la Regione Basilicata ha sottoscritto presso il ministero dell’Ambiente un protocollo d’intesa per il monitoraggio e il contrasto dell’uso improprio degli ambienti marino costieri che prevede per la Regione Basilicata fondi pari a 200mila euro.

Ambiente

Recupero coste:200mila europer la Basilicata

Il governatore: è un settore strategico. Lavorare sulla concertazione

Sata, De Filippo alla presentazione del nuovopiano aziendale. Investimenti per un miliardo

Fiat rilancia Melfie punta sulla qualità

“Accogliamo con gioia il programma. Al bando atteggiamenti oppositivi e disfattisti”. Dal 2014 al via la produzione di una Jeep e della 500X. Con i vertici del Lingotto anche il premier

La Fiat riaccende i motori. E lo fa in Basilicata, alla Sata di Melfi. Un miliardo di euro per adeguare tec-nologicamente impianti e piattaforme. Dal 2014, poi, si produrranno due piccoli suv: una Jeep e la 500X. Alla presentazione

del nuovo piano aziendale anche il premier Monti in piena sintonia con Mar-chionne ed Elkann: “Fiat e Italia destini paralleli. La svolta è possibile. Occor-rono riforme strutturali per non dissipare i tanti sacrifici fatti dagli italianii”.

“Destini paralleli tra l’azienda torinesee l’Italia. E’ l’esempio di una possibile svolta”

Monti e Marchionne, un’auto per dueIn Basilicata in piena sintoniaIl professore: non dissipare i sacrifici

“Ormai questa Scuola è una realtà comprovata della nostra offerta, sia per quello che fa, che per cosa rappresenta divenendo un polo di attrazione per diversi studiosi da tutto il mondo”. Il commento del Rettore dell’Università

degli studi della Basili-cata, Mauro Fiorentino in seguito all’inaugurazione del secondo ciclo della scuola di specializzazi-one in beni archeologici a Matera dove è stato rag-giunto il tetto massimo di allievi iscritti.

L’accesso è riservato a venticinque studenti che hanno completato i primi 5 anni di studio

Università della Basilicata, al via il II ciclo della scuola di specializzazione in beni archeologici a Matera

Basilicata Mezzogiorno

Un miliardo d’euro per tra-sformare la Sata di Melfi in una fabbrica all’avan-guardia a livello mondiale e con due nuovi modelli da realzzare. Ieri in Basili-cata i vertici del Lingotto, l’amministratore delega-to, Sergio Marchionne e il presidente John Elkann, assieme al premier, Mario Monti. Alla presentazione del nuovo piano azienda-le anche il governatore lu-

cano, Vito De Filippo.“L’automotive è uno dei settori strategici per l’eco-nomia italiana e ancor più per quella lucana. Siamo convinti che la scelta di puntare alla qualità sia l’unica in grado di dare solidità alle imprese e di-gnità al lavoro. Per questo accogliamo con gioia il programma illustrato per Melfi dall’amministrato-re delegato Fiat Sergio Marchionne”. Così il pre-sidente della Regione Ba-silicata, Vito De Filippo a commento della presen-tazione del programma di sviluppo dello stabilimen-to automobilistico lucano.“Senza voler entrare in dinamiche aziendali - ha

aggiunto il governatore - mi sento però di segna-lare un altro elemento di forza e competitività di un Paese che è quello del-la concertazione e della concordia. Per questo, con la forza di chi ha sempre messo al bando atteggia-menti oppositivi e disfat-tisti, mi sento di indicare a tutti questa strada per cogliere insieme opportu-nità possibili ma difficili in

questa negativa congiun-tura planetaria”.La Fiat, quindi, riparte da Melfi dove investirà circa un miliardo di euro per due piccoli suv. E’ l’avvio di un percorso che coin-volgerà via via tutte le al-tre fabbriche del gruppo torinese nel nostro Paese..“Quello che sta accaden-do a Melfi è emblematico della possibile svolta che si può realizzare in Italia”, dichiara soddisfatto il pre-mier Monti.La Sata sarà una fabbrica dalla grande flessibilità e, fuori dagli Stati Uniti, l’uni-ca a produrre un modello a marchio Jeep. Assieme alla Fiat 500X, uscirà nel 2014 e se ne produrranno

a regime 1600 sui tre turni programmati. Una bocca-ta di ossigeno per migliaia di dipendenti che al mo-mento realizzano solo la Punto e che nell’anno in corso hanno fatto tantis-sima cassaintegrazione. Marchionne parla di un “piano coraggioso, non per deboli di cuore. E’ il primo passo concreto, non facile e non scontato in un mercato oggi in ca-duta libera”. E ricorda che da qui al 2016 negli im-pianti del Belpaese si pro-durranno 17 nuovi mo-delli e 7 aggiornamenti con “l’obiettivo di inserirsi in una nicchia di merca-to meno affollata. Tanto che nei prossimi 24 mesi aumenteremo in modo significativo le attività produttive fino ad arrivare in pochi anni all’impiego totale dei nostri lavoratori. Non chiedo soldi pubblici, ma fiducia e rispetto”.Parole che piacciono a Monti. “A Melfi nel 1993 nacque la Punto, oggi na-sce punto e a capo, una ripartenza tra Fiat e Italia”.Un piano che sembra sod-disfare i sindacati, seppu-re con i consueti distin-guo e con la Fiom fuori dai cancelli a protestare.Ma per tutti “la Fiat ha fi-nalmente dimostrato di voler restare e investire in Italia”. (bm2)

Sanità e trasporto pubblico locale a forte rischio. La Conferenza delle Regioni ha chiesto all’unanimità, un incontro urgente al presidente del Consiglio, Mario Monti, per sciogliere alcuni nodi che l’approvazione della legge di stabilità porrà in relazione alla soste-nibilità di alcuni servizi fondamentali per i cittadini. In particolare ha posto all’attenzione del governo il taglio di 600 milioni per il fondo sanitario nazionale 2013 che, sommato agli effetti delle precedenti ma-novre economiche, circa 30 miliardi per il 2012-2015, compromette la tenuta dell’intero sistema. Le Regioni hanno lanciato un allarme affinchè non sia intaccato il principio costituzionale della tutela del diritto alla salute. Sono tornate poi a chiedere lo sblocco degli investimenti destinati all’edilizia sanitaria. Particolare preoccupazione desta infine la creazione di un fondo unico nazionale per il trasporto pubblico locale (ferro e gomma). Le Regioni, invece, hanno chiesto il man-tenimento di fondi distinti e la fiscalizzazione delle risorse in grado di dare stabilità, maggiori certezze di finanziamento e possibilità di investimento a un set-tore già in crisi. (bm2)

A Melfi i vertici del Lingotto,Marchionne ed Elkann e Monti:

“Con i mille milioni fabbricaall’avanguardia nel mondo”

La giornata

L’ad italo-canadese:nel giro di 3-4 annigli operai lavorerannotutti a pieno regime

Dal 2014 al viala produzione di una Jeepe della 500X

Il governatore: noad atteggiamentidisfattisti. Coglierequesta oppurtunità

Un miliardo di belle speranzeDe Filippo alla presentazione del nuovo piano di sviluppo della Sata

“Automotive strategico per l’Italia e la Basilicata. Lavorare sul fattore competitivo e della concertazione”

Le Regioni chiedono un incontro urgente col premier. Sanità e trasporto nel mirino

Legge di stabilità,a forte rischioservizi essenziali

PAG. 221.12.2012 N. 249

Basilicata Mezzogiorno

L’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco annuncia che la Regione Basilicata ha sottoscritto presso il ministero dell’Ambiente un protocollo d’intesa per il monitoraggio e il con-trasto dell’uso improprio degli ambienti marino costieri che prevede per la Regione Basilicata fon-di pari a 200mila euro. “Si tratta - spiega l’assessore Mazzocco - di una strate-gia d’azione ambientale

per lo sviluppo sostenibi-le, in linea con le direttive dell’Unione Europea, che fissano nel 2020 il termi-ne ultimo per raggiunge-re i parametri di ‘buono stato ambientale’ degli ambienti marino-costieri. Le attività - aggiunge l’as-sessore - saranno attuate in collaborazione con le altre regioni italiane ba-gnate dal Mediterraneo e, in particolare, con quelle dell’area della ‘Sottoregio-

ne mediterraneo centrale’ di cui la Basilicata fa parte insieme a Sicilia e Calabria. Tali azioni completeran-no le indagini effettuate sull’area con il Program-ma Rete Natura 2000, me-diante il quale è stato pos-sibile individuare lungo la costa ionica la presenza di banchi di sabbie fini ben calibrate, sulle quali persi-stono praterie di Cymodo-cea nodosa, tipiche aree di alimentazione della

tartaruga protetta a livello mondiale ‘Caretta Caretta’. Le attività di salvaguardia dell’ecosistema marino previste dal protocollo hanno l’obiettivo, quindi, di investire sull’attratti-

vità della risorsa mare, ai fini ecologici e produttivi in relazione al turismo. Un protocollo - conclude l’esponente della giunta - che va a rafforzare il “no” della Regione Basilicata

alla concessione di nuo-vi permessi di ricerca di idrocarburi nello Jonio. La costa e il mare sono una risorsa naturale di grande valenza ambientale per la presenza di ecosistemi di pregio e la valorizzazione e la protezione dell’am-biente costituiscono per noi obiettivi primari, rappresentando un inve-stimento importante in grado di produrre valore aggiunto”. (Bm6)

Le attivitàdi tutela dell’ecosistemamarino e costieroperseguono l’obiettivo di investire sulla grande attrattività del mare

“A seguito di nuovi con-tatti intervenuti con l’Am-ministratore Delegato di Poste italiane, Ing, Sarmi, e di una lunga conver-sazione intervenuta con l’Ing. Pasquale Marchese, Direttore del Mercato Pri-vati di Poste italiane è sta-to convocato un incontro con Poste e con Anci che avrà luogo lunedì 14 gen-naio alle ore 11 presso la sede del dipartimento a Potenza.” Lo dichiara l’as-sessore regionale al La-voro Vincenzo Viti in vista dell’incontro in Regione con Poste e Anci previsto per il 14 gennaio.“Sarà l’occasione - prose-gue l’assessore Viti - per affrontare il tema della chiusura degli uffici e della razionalizzazione dei servizi postali in Basi-licata che ha incontrato

nelle ultime ore ostacoli e irrigidimenti. Il provvedi-mento di Poste Italiane ha interessato ventotto co-muni lucani disciplinando il servizio a giorni alterni e la chiusura degli uffici stessi. Non nascondo che la questione è assai com-plessa e suscita motivi di viva preoccupazione per scelte aziendali che han-no finora interessato tutte le regioni italiane e che ovviamente colpiscono anche la Basilicata. I disa-gi e i disservizi derivanti dalla chiusura degli uffici postali saranno notevoli, considerando anche l’alto numero di persone anzia-ne che quotidianamente si recano negli uffici stessi. Lo sforzo che è stato fino-ra intrapreso e che troverà un’occasione di verifica il giorno 14, è quello di sal-

vaguardare i punti sensi-bili della organizzazione territoriale delle Poste in Basilicata, guardando alla razionalizzazione dei servizi postali con il reali-smo e l’intelligenza che si richiedono nei momenti difficili. Desidero dare atto all’Anci, segnatamente al sindaco Santarsiero, ai nu-merosi sindaci dei paesi limitrofi, che hanno finora

interloquito e offerto una disponibilità che certa-mente non verrà meno, e ai Sindacati di essere pronti ad affrontare un tema così delicato, aven-do chiari gli obiettivi di una salvaguardia dei ser-vizi che deve fare i conti con comprensibili esigen-ze di sostenibilità. A Poste italiane andrà comunque ricordato che esse sono ti-

tolari di un servizio univer-sale che non può essere rigidamente parametrato né in termini statistici, né in termini finanziari.Sono temi che peraltro tratteremo con Anci e con i sindaci prima dell’incon-tro del 14 gennaio e nel-lo specifico, il giorno 8 di gennaio.Ho convenuto con l’Ing. Marchese - conclude l’as-

sessore regionale al Lavo-ro - di incontrarlo, insieme con il sindaco Santarsiero, in vista dell’incontro del 14 di gennaio per appro-fondire il tema della soste-nibilità dei servizi postali in Basilicata e delle rela-zioni che Poste S.p.A. deve intrattenere con le istitu-zioni del territorio, guar-dando alle ragioni delle comunità lucane.” (Bm6)

Spiaggia di Bernalda, Costa Jonica

“Si tratta di un accordo che va

a rafforzare il “no” della Regione

alla concessione di nuovi permessi

di ricerca di idrocarburi nello Jonio”

“Lo sforzo

finora intrapreso

troverà

un’occasione

di verifica

il giorno 14”

Mediterraneo dalla costa oroMazzocco: “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile”

Sottoscritto con il ministero dell’Ambiente protocollo d’intesa: fondi pari a 200mila euro per la Basilicata

Poste italiane e Ancila partita è apertaViti: “Non nascondo che la questione è assai complessa e suscita motivi di viva preoccupazione”

PAG. 321.12.2012 N. 249

Basilicata MezzogiornoPAG. 421.12.2012 N. 249

In mostra a Roma “Basilicata TradizioniArte e Fede”

“La mostra ‘Basilicata Tra-dizioni, Arte e Fede” inau-gurata nella giornata di ieri nel Braccio di Carlo Magno nella città del Va-ticano rappresenta una grande opportunità per la nostra regione di mostra-re, in un luogo così presti-gioso, il suo volto più inti-mo e profondo della sua antica religiosità e dei suoi paesaggi incantati, fino a giungere alla particolarità delle sue tradizioni.L’allestimento è il risultato di un prezioso lavoro di collaborazione tra la Re-gione Basilicata, l’Azienda di Promozione turistica (Apt), la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del-la Basilicata e la direzione regionale per i Beni Cul-turali e Paesaggistici della Basilicata”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Attività produittive e Turismo della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha partecipato nella Capita-le all’inaugurazione della mostra dedicata alla Ba-silicata i cui battenti re-steranno aperti fino al 3 febbraio 2013.“Si tratta – ha commen-

tato a margine della ce-rimonia, Pittella – di un cammino ad alto valore emozionale che, introdot-to dal grande Carro trion-fale in cartapesta dipinta della Festa devozionale dedicata a Maria Santis-sima della Bruna patrona di Matera, conduce, attra-verso suggestive sequen-ze fotografiche, che si immergono nella natura, nell’architettura e nell’ar-cheologia della nostra Ba-silicata. Un grazie va alla Soprin-tendenza che ha messo in campo professionalità

in grado di selezionare un cospicuo e significativo numero di opere d’arte di grande pregio e impor-tanza. Invitiamo tutti - aggiunge l’assessore Marcello Pittel-la - a immergersi in questi giorni di festività nata-lizie in questo percorso lucano, arricchito anche da citazioni poetiche, da opere d’arte del Rinasci-mento lucano e delle più alte testimonianze della devozione popolare. Un grazie va anche alle Dio-cesi di Matera-Irsina, Trica-rico, Acerenza che hanno concesso le opere d’arte esposte. Queste eccezio-nali immagini rappresen-tano bene la Basilicata e sono la giusta cornice al Presepe del maestro luca-no Francesco Artese espo-sto in Piazza San Pietro”.

Inaugurata nella Città del Vaticano. L’allestimento èun prezioso lavoro di collaborazione tra la Regione,l’Apt, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici e la direzione per i BeniCulturali e Paesaggistici. Aperta fino al 3 febbraio

Cammino emozionale che conduce nella religiositànella natura, nell’architettura e nell’archeologia lucana

L’assessore Pittella

In vetrina le bellezze del Parco Appennino lucanoAnche il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano è in vetrina a Roma nell’ambito della mostra “Basilicata, tra-dizioni, arte e fede”. A presentare le “meraviglie” dell’area protetta, nel corso d’una conferenza stampa, il presi-dente Domenico Totaro e il direttore Vincenzo Fogliano. “Abbiamo voluto fortemente - ha detto Totaro - prendere parte a questa iniziativa promozionale che fa da cornice all’imminente inaugurazione del presepe di Franco Ar-tese, donato alla Santa Sede dalla Regione Basilicata”.“Essere qui - ha proseguito il presidente Totaro - è la dimostrazione che l’idea che noi abbiamo di Parco non è legata solo a vincoli e regole che intendiamo far rispet-tare ma anche ad una grande propositività nel campo della cultura e della riscoperta della civiltà cristiana at-traverso gli itinerari della fede. La Basilicata tutta e l’area del Parco che rappresento meritano di essere scoperte”. Scorcio del Parco

Nomina Difensore civicoQuorum non raggiunto

Non è stato raggiunto il quorum per la nomina del nuo-vo Difensore civico della Basilicata. Durante la sedu-ta del Consiglio regionale di ieri sera nessuno dei 22 candidati ha ottenuto i voti necessari per l’elezione, così come previso dalla legge regionale n. 5/2007.

Presepe in Vaticano Folino

“L’esposizione a piazza San Pietro del presepe del ma-estro Franco Artese ambientato nei Sassi di Matera è motivo di orgoglio per l’intera comunità regionale. La rappresentazione degli eventi sacri è da sempre al cen-tro delle tradizioni culturali e dell’identità profonda del popolo lucano”.

Inchiesta rifiutiInterrogazione di Pagliuca e Rosa

“L’inchiesta ‘Immondizia’ travolge la politica regionale, che per quanto scrive il Gip è stata in questi anni irre-

sponsabile, preferendo agire male. Chiediamo al gover-natore De Filippo se i fatti evidenziati dal Gip corrispon-dano al vero e nel caso affermativo le ragioni politiche e gestionali che hanno indotto a questa incuranza.

Rifiuti e scuolaIncontri di Idv

“Le iniziative affrontano due questioni che segnano emergenze sociali e civili nella nostra regione. Per la pubblica istruzione ci sono criticità che derivano dai tagli imposti dalle manovre del Governo. Quanto alla situazione dei rifiuti intendiamo definire proposte per un aggiornamento del Piano regionale”.

Finanziaria 2013Mattia (Pdl)

“La buona politica di cui le nostre comunità hanno biso-gno deve dalla buona gestione delle risorse di bilancio ed è tutto il contrario di questa raffazzonata operazione di bilancio, che risponde solo all’obiettivo di garantire la sopravvivenza della classe dirigente”.

Finanziaria 2013 (1)Mazzeo (GM)

“Avrei gradito, da parte del presidente De Filippo anche una relazione sul bilancio politico. Auspico che si abbia un occhio particolare per le categorie sociali più deboli e svantaggiate”.

Finanziaria 2013 (2)Autilio (Idv)

“La fase critica che vive la comunità lucana non si sana solo con la riduzione dei costi della politica, ma attraver-so investimenti produttivi. È urgente ad esempio defini-re un nuovo Programma Operativo Val D’Agri”

Odontoiatria, due proposte di leggeGruppo Pd e Mazzeo Cicchetti (GM)

I due progetti riguardano il settore odontoiatrico luca-no. Il primo prevede ’istituzione del servizio di Odonto-iatria speciale per disabili. Il secondo una procedura più semplificata per l’apertura degli studi odontoiatrici.

Dal Consiglio

La festa della Bruna a Matera

Basilicata Mezzogiorno21.12.2012 N. 249 PAG. 5

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La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

Agricoltura è futuro

Bandi a sostegno dell’insediamentodi giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamentodi aziende preesistenti

Interventi a favore del biologicoe ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificatae a sistemi di reti informatiche

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.12.2012 PAG. 6

Venerdì 21 dicembre 2012II I

FIAT SATAIL GIORNO DI SAN NICOLA DI MELFI

Un investimento complessivo di un miliardo dieuro per adeguare tecnologicamente impiantie piattaforme. Due nuovi modelli entro il 2014

Monti accende il motorein fabbrica: «Punto... e a capo»Fiat e Italia, «destini paralleli». Il professore elogia la «sintonia» con M a rc h i o n n e

dal nostro inviatoMIMMO SAMMARTINO

l SAN NICOLA DI MELFI. Alle 13.30 inpunto il presidente del Consiglio MarioMonti, attorniato dall’ad di Fiat, SergioMarchionne, e dal presidente del LingottoJohn Elkann, in mezzo a una folla di operaiin tuta bianca, ha pigiato il bottone per darvia simbolicamente ai lavori per il nuovoinvestimento alla Sata di Melfi. Un inve-stimento complessivo di un miliardo di eu-ro per adeguare tecnologicamente impian-ti e piattaforme modulari grazie ai quali,entro il 2014, saranno prodotti due nuovimodelli di autovetture: un mini suv delmarchio Jeep e la Fiat 500 X, evoluzionedella famiglia delle «500».

È stato un giorno spe-ciale quello di ieri a SanNicola di Melfi. Il presi-dente del Consiglio Montisi cuce la bocca dinanzialle insistenze dei giorna-listi circa lo scioglimento,o meno, della riserva ascendere direttamentenell’agone politica. Ma la sua presenza allaFiat Sata, le parole da egli stesso pronun-ciate e i riconoscimenti e gli incoraggia-menti a portare avanti la sua «agenda»,parlano più di qualunque annuncio uffi-ciale (che presumibilmente sarà formaliz-zato nei prossimi giorni). La Fiat candidaMonti a un ruolo di prima fila nella politicaitaliana. E Monti esplicita la sua predi-lezione (ha parlato di «sintonizzate visio-ni») per le scelte di Sergio Marchionne.«Qui dove nel 1993 è nata la prima Punta - hadetto tra l’altro il presidente del Consiglio -

oggi vediamo nascere quello che definirei“Punto e a capo”, cioè una svolta, una ri-partenza nei rapporti tra la Fiat e l’Italia».Ma, ammonisce il premier, «siamo soloall’inizio delle riforme strutturali, bisogne-rà migliorare giorno dopo giorno». E, ag-giunge, «non si può riformare un Paesesenza accelerare un’evoluzione della men-talità» se si vuole riacquistare «una spe-ranza di crescita e di fiducia in se stessi».

«Quello che sta accadendo qui - ha pro-seguito Monti - non è magico, ma è em-blematico della svolta possibile in Italia. Èquello che vorrei per il Paese». E ha ri-cordato che «13 mesi fa l’Italia aveva lafebbre alta» e, per aiutarla a guarire, c’èvoluta «una medicina amara ma necessaria

per estirpare la malattia».Occorrevano «riformestrutturali». E gli italiani,ha riconosciuto il pre-mier, hanno accettato i sa-crifici. Hanno capito lagravità del momento.«Ma questi sacrifici - haspiegato - potrebbero es-sere prontamente spazza-

ti via facendo ripiombare il Paese in unostato nirvanico. Sarebbe irresponsabiledissipare i tanti sacrifici che gli italiani sisono assunti, non oso pensare che ciò av-veng a».

Alle parole di elogio che Marchionne edElkann hanno rivolto al capo del Governo ealla sua politica, Monti ha fatto seguire isuoi riconoscimenti al lavoro dell’indu -stria automobilistica: «quello che è acca-duto a Melfi è emblematico della svoltapossibile in Italia, percorso che immagino evorrei per il nostro Paese». E ha aggiunto:

«Ho ben impresso nella mia mente le paroledi Marchionne che ha definito questo comeil primo investimento di una lunga serie».Pertanto, «mi auguro che partano presto gliinvestimenti anche per gli altri stabilimen-ti del Gruppo Fiat in Italia». D’a l t ro n d e,«dopo il tempo della semina arriva anche iltempo del raccolto. L’Italia sta ricostruen-do in sé gli anticorpi giusti e quindi diventapiù sana e diventerà più forte. È essenzialeil linguaggio della verità che a volte puòapparire aspro, ma è necessario per apriregli occhi».

La sintonia fra Monti e la dirigenza dellaFiat è emersa anche in uno dei passaggi piùdiretti nei quali è stata esplicitata la co-mune visione dello sviluppo dei processisul piano imprenditoriale come su quellopolitico. Monti ha auspicato la collabora-zione di tutta la comunità delle forze pro-duttive presenti in Italia. Il filo che develegare tutti i soggetti (rappresentantidell’impresa, del lavoro, della società)d ev ’essere «quello di voler fare le riforme».«Fare le riforme, accettare le riforme. Percogliere nuove opportunità anche per i la-voratori - ha sottolineato il presidente delConsiglio - senza però rimanere legati a unacatena che inchioda al passato. Arroccati aun passato che non tornerà, aggrappati aforme di tutela degli interessi dei lavoratoriche, nel tempo, hanno effetti opposti». Mes-saggio per un Paese che «è forte di cuore»lanciato forse pensando ai lavoratori dellaFiom che continuano a pensarla, specie sulfronte dei diritti in fabbrica, diversamentedalla Fiat e da quanto ha detto lo stessoMonti. Lavoratori che ieri sono stati tenutifuori dai cancelli. Esclusi dalla grande gior-nata della Sata di San Nicola di Melfi.

Elkann: «La “mossa americana” ci ha reso più fortianche in Italia. Ma serve continuare con la stabilità»Il direttore dello stabilimento Coppola: «Abbiamo i migliori standard di sicurezza e salute dei lavoratori»

l SAN NICOLA DI MELFI.«Questo è davvero un buon gior-no per me, per tutta la nostra or-ganizzazione». Ma anche per tuttii lavoratori della Sata di Melfi: «inquesti vent’anni avete dimostratodi avere le capacità per sosteneresfide di questo tipo». Sfide sullacapacità di produrre, sfide sullaqualità, sfide sulla sicurezza.John Elkann, presidente dellaFiat, ha posto l’accento sulla«mossa americana», «scelta co-raggiosa compiuta, quattro annifa, da Sergio Marchionne».

C’è chi dice che «l’alleanza conChrysler ha tolto qualcosa all’Ita -lia»? Falso, risponde Elkann: «quidimostriamo il contrario. Senzaquesta alleanza l’investimento diMelfi non sarebbe stato possibile.Grazie a quella scelta oggi si apro-no nuove possibilità per questostabilimento, per le persone checi lavorano e per la comunità chevive nell’area di Melfi. L’alleanzadi Fiat e Chrysler ci ha reso piùforti, ci ha dato accesso a mercatidove prima non eravamo presentie ha liberato potenzialità che pri-ma non potevamo sfruttare. Ledue nuove vetture che annuncia-mo oggi dimostrano che non esi-ste più una Fiat e una Chrysler:esiste un unico gruppo, vitale e

coeso, che possiede grandi capa-cità e che intende crescere ovun-que nel mondo».

Poi anche il presidente Elkannha voluto tributare un riconosci-mento al premier. «Se oggi i nostripiani e i nostri programmi per ilfuturo sono credibili, lo dobbia-mo anche alla stabilità che l’Italiaintera ha saputo riguadagnare, inEuropa e non solo. Vorrei quindiriconoscere al professor Monti eal suo Governo il merito di averricollegato l’Italia con il mondo,garantendo la stabilità e la cre-

dibilità del nostro Paese agli oc-chi dei partner internazionali: unfatto fondamentale per tutti co-loro che, come noi, fanno inve-stimenti e programmano il pro-prio sviluppo nel lungo termine».E ha Elkann ha concluso: «Orache il Governo si appresta a chiu-dere questa pagina della nostrastoria politica recente, noi auspi-chiamo che la ritrovata stabilitànon venga meno».

L’ottimismo in casa Sata erastato precedentemente esplicita-to dall’intervento di Angelo Cop-

pola, direttore dello stabilimentodi Melfi: «Qui ci sono i miglioristandard per la sicurezza e per lasalute dei lavoratori, come dimo-strato dal fatto che, da due anni,non ci sono stati incidenti». E an-cora: «Dal 1993 questo stabilimen-to ha offerto un fortissimo con-tributo allo sviluppo di questa re-gione, grazie a un capitale umanoimportantissimo, che ha rag-giunto livelli di eccellenza incampo internazionale. Il nuovopiano di investimenti è per noimotivo di orgoglio ma anche un

monito a continuare nello stessomodo, in una competizione sem-pre più affascinante».

Nelle prime file, durante la ce-rimonia di ieri, c’erano le auto-rità. E anche i sindacati che han-no firmato l’accordo con Fiat. Acominciare dai segretari nazio-nali della Cisl, Raffaele Bonan-ni, e della Uil, Luigi Angeletti.Entrambi assertori della linea se-guita, a prezzo di una lacerazionenel sindacato, perché «aumenta-re gli investimenti in Fiat su nuo-vi modelli, a cominciare da Melfi,

è l’unica strada per tutelare lenostre imprese e creare occupa-zione».

Fuori dalla grande sala, le ban-diere Fiom con i lavoratori e idirigenti che si riconoscono inquel sindacato. Gli esclusi. Pon-gono domande su «investimentiproduttivi e democrazia in fab-brica; sul destino dei tre lavora-tori di Melfi non ancora reinte-grati (nonostante le sentenze deigiudici) e il mancato riconosci-mento delle relazioni alla Fiom».

[mi.sa.]

INCONTRO Monti con gli operai [foto Tony Vece] V I AG G I O Monti lascia lo stabilimento [foto Tony Vece] AD Sergio Marchionne illustra il piano [foto Tony Vece]

L’IMPRESALa Fiat da Melfi«vota» per sé e

per Mario Monti

«Servono riformestrutturali. Non sidissipino i sacrifici

compiuti dagli italiani.Non ci si arrocchi a

forme di tutela passate»

BASILICATA PRIMO PIANO

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.12.2012 PAG. 7

Venerdì 21 dicembre 2012 I III

Marchionne: «Melfi è solo il primo passoma c’è bisogno di continuare la cura Monti»

P L AT E AA sinistra,nelle foto diMassari,John Elkann eMonti tra lostesso ElkanneMarchionne.Nell’altrapagina, nellafoto di TonyVece, i treprimadell’incontro.

l SAN NICOLA DI MELFI. « L’annuncio di Mel-fi è il primo di una serie di investimenti chefaremo anche negli altri stabilimenti». SergioMarchionne, maglioncino blu d’ordinanza, harivendicato con orgoglio la sfida della Fiat glo-balizzata. L’azienda che si è aperta al mondo eche, su questa strada intrapresa, ha potuto reg-gere alla crisi (in Europa il mercato dell’autocontinua a colare a picco) e rilanciare il suoprogetto strategico. «In tre-quattro anni - haassicurato Marchionne - raggiungeremo il pa-reggio delle attività in Italia e in Europa». Harivendicato la storia di un’azienda che, «per 113anni, ha intrecciato il suo destino con quello delPaese». E, numeri alla mano, la solidità dell’im -presa. Fiat 2012: «3 miliardi e 800 milioni di utilenella gestione ordinaria; un miliardo e 200 diutile netto».

Altri numeri segnano la storia recente dellaSata, nata nel 1991: 5 milioni e mezzo di vettureprodotte dopo la prima auto realizzata nel 1993.Oggi si produce la terza serie della Punto, in

passato affiancata anche da Ypsilon e nuovaYpsilon. Oltre 5500 gli addetti che, in questo 2012,si sono sobbarcati circa 150 giorni di cassa in-tegrazione. Ma, intorno alla grande fabbricaautomobilistica di San Nicola di Melfi, vivonoalmeno novemila famiglie: ai dipendenti direttivanno aggiunti quelli delle 18 ditte fornitrici edelle 4 società di servizio.

Il 2012, rivela Marchionne, è stato «il quintoanno di declino consecutivo, uno dei peggioridegli ultimi due decenni: stimiamo di perderecirca 700 milioni di euro per i marchi generalistiin Europa. Ma per noi la fine del 2012 coincidecon un nuovo inizio. Il 30 ottobre abbiamo il-lustrato agli analisti finanziari internazionali eai sindacati italiani un piano coraggioso. Unpiano “non per i deboli di cuore”. Si tratta di unastrategia per contrastare gli effetti che la crisi inEuropa sta avendo sulla Fiat, e allo stesso tempoavviare nuove produzioni nei nostri stabilimen-ti dell’auto in Italia. L’evento di oggi rappresentail primo passo concreto di questo progetto più

ampio che prende avvio proprio a Melfi». Madietro a questo risultato c’è stata una scelta:«Fiat e Chrysler insieme sono una realtà in-dustriale profondamente diversa rispetto a treanni fa. La Fiat si è aperta all’esterno in manierafondamentale e irreversibile. I nostri mercati diriferimento non sono più soltanto quelli tra-dizionali - italiano ed europeo - ma sono diventatisoprattutto quelli extra-europei».

Riconoscimenti sono stati rivolti da Mar-chionne alla qualità dei lavoratori di Melfi, al«vantaggio competitivo di avere un parco for-nitori interno al comprensorio, collegato diret-tamente allo stabilimento». La risposta Fiat allacrisi è stata differente dagli altri concorrentieuropei («che annunciano tagli, chiudono fab-briche o ricevono miliardi di aiuti pubblici»):«noi continuiamo, come abbiamo fatto dal 2004 anon chiedere soldi al Governo». Contro la crisi inItalia è stata compiuta «una scelta di coraggio»:si è puntato, «oltre che su segmenti piccoli (suiquali siamo forti per tradizione), anche su seg-

menti più alti e redditizi, aprendoci ai mercatiesteri». Una strada che si chiama Fiat conChrysler: si portano in produzione, «negli im-pianti italiani, 17 nuovi modelli e 7 aggiorna-menti di prodotto da qui al 2016».

Questo, ha rimarcato Marchionne, è stato pos-sibile anche grazie «al contesto economico at-tuale e agli sforzi che sono stati avviati negliultimi 12 mesi, affinché l’Italia possa tornare aessere competitiva e sanare quei deficit che oggitengono lontani gli investitori esteri e costrin-gono tante aziende ad andarsene». E ancora:«Siamo qui perché intendiamo fare la nostraparte per l’Italia». Intanto «siamo riconoscenti aMonti per ciò che ha fatto. L’agenda del suogoverno dimostra coraggio e lungimiranza. Miauguro che chiunque avrà la responsabilità digestire il Paese prosegua sulla stessa strada av-viata e porti avanti un programma che è l’unicoin grado di restituire all’Italia il posto che me-rita». Marchionne dixit. Melfi, caput... Monti.

[mi.sa.]

BASILICATA PRIMO PIANO

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.12.2012 PAG. 8

6 Venerdì 21 dicembre 2012Primo piano

Gli scatti dellacerimonia di

inaugurazione delnuovo corso che

si è tenuta allaSata con Elkann,

Marchionne eMonti

Industria lucanaLa nuova azienda rinasce a Melfi con un “Punto e a capo”E ricuce il rapporto con il Paese. Applausi degli operai

Fiat ritornaagli italianiEndorsement di Marchionne ed Elkann per il premierL’Ad: «Alla Sata centralità e prestigio mondiale»

| GLI INVESTIMENTI |La produzione delle due nuove auto partirà nel 2014

Più di un miliardo di europer 1600 vetture all’anno

Le tecnologie più moderne per uno stabilimento di prestigio mondiale

A PARTIRE dal 2014 la Fiat di Melfi pro-durrà due nuovi modelli, uno a marchioJeep e l’altro per il brand Fiat che sarannovenduti in tutto il mondo. L’annuncio èstato dato dall’ad del gruppo, Sergio Mar-chionne, alla presenza del consiglio dei mi-nistri Mario Monti e del presidente dellaFiat John Elkann. Lo stabilimento lucanoha avviato la produzione nel 1993, occupacirca 5mila 500 unità e, fino a oggi, ha pro-dotto 5,5 milioni di modelli 'Puntò e 'Y'.Con un investimento di oltre un miliardodi euro nell’impianto verranno introdottele più moderne soluzioni tecnologiche che,organizzate secondo i principi del WorldClass Manufacturing, permetteranno aMelfi di diventare uno stabilimento auto-mobilistico all’avanguardia nel mondo.Sono già iniziate le attività preliminari pergli interventi necessari per predisporregli impianti alle nuove produzioni.

In particolare, spiega il Lingotto, ver-ranno modificati i processi produttivi perospitare la nuova piattaforma small wide,che è una delle tre architetture-chiave perFiat-Chrysler. Si tratta di una piattaformamodulare, che puòessere facilmente adat-tata per costruire vetture di dimensionianche maggiori. È già stata impostata concontenuti di prodotto che rispondono an-che alle normative americane, in modo chei veicoli possano essere esportati senza ul-teriori adattamenti. La prima della due

vettureprodottesarà unutilityvehicledelmarchio Jeep. Apparterrà ad un segmentodi mercato nel quale il marchio oggi non èpresente e, come tutti gli altri modelli dellaJeep, verrà venduto nei mercati di tutti icontinenti. Melfi sarà l’unico stabilimentoal mondo che lo produrrà».

Oltre alla Jeep verrà prodotta anche lanuova Fiat 500X, «un’ulteriore evoluzionedella famiglia 500, più grande, più spazio-sa e più capace della 500L che è commer-cializzata da circa tre mesi. Una volta ulti-mati gli interventi di ammodernamentol’impianto di Melfi avrà una grande flessi-bilità nel tipo di produzione, perchè saràpredisposto per costruire fino a quattromodelli diversi sulla stessa linea. Gli inve-stimenti serviranno anche ad aggiornareil livello tecnologico di tutti i reparti. Lostampaggio verrà dotato di una nuova sa-la metrologica, in lastratura verranno in-seriti 500 nuovi robot e costruite nuove li-nee per la saldatura di fiancate e scocche ein verniciatura saranno introdotte le piùmoderne soluzioni tecnologiche. Anche ilreparto di montaggio sarà ristrutturato inmodo significativo, con impianti total-mente nuovi, che serviranno anche a mi-gliorare l’ergonomia delle postazioni di la-voro e i flussi logistici. La capacità produt-tiva complessiva dello stabilimento sarà di1.600vetture algiorno in tre turni lavora-tivi».

dall’inviato MARIATERESA LABANCA

MELFI - E’ targato Melfi-Basilicata-Mezzo-giorno ilnuovo corsoFiat cheieri mattinahaavuto consacrazione solenne nello stabili-mento di San Nicola. Dal centro del repartoMontaggio, dove nelgiro di un annosi torne-rà alavoro perprodurre duenuovi modelli, ilpresidente Elkann, l’amministratore dele-gato Marchionne e il premier Monti hannoufficializzato il rilancio del gruppo in mezzo auna platea di lavoratori che non ha rispar-miato applausi. E’ la svolta che il professorechiama il “Punto e a capo”, con riferimentoall’auto di successo che ha fatto di Melfi lo sta-bilimento in gradodiprodurre cinquemilio-ni e mezzo di vetture in vent’anni. A chi haconsentito tali risultati, lavo-ratori in primis, è andato ilringraziamento dei verticiFiat. Con una garanzia: «Nelgiro di qualche anno la Sataritroveràla suacentralità e ilprestigio mondiale di fabbri-ca modello».Parola diSergioMarchionne, l’amministra -tore delegato a cui il presi-dente Elkann ha riconosciu-to il grande merito di averaperto l’azienda all’estero.«Senza l’accordo conChrysler non ce l’avremmofatta», dice il giovane nipotedell’Avvocato. Ma quella erasola una fase, una scelta ne-cessaria, mai equivalente al-la volontà di abbandonarel’Italia, come in tanti hannoinsinuato. «La stampa auto-revole internazionale - diceMarchionne - riconosce cheinvestire in Italia sarebbe stato un azzardo.Siamo rimasti per senso di responsabilità eora investiamo senza aiuti pubblici. I nostricompetitor europei chiudono stabilimenti elicenziano operai. Noi non lo abbiamo fatto enon lo faremo».

Da Melfi ripartono non solo gli investimen-ti Fiat in Italia ma soprattutto i rapporti con ilPaese. E il premier lo sottolinea più volte.«Quello che sta accadendo quinon è una ma-gia ma l’emblema di quanto può accadere inItalia continuando su questa strada. Fiat cidimostra che è ancora possibile investire nelnostro Paese. E questo in particolare è unmessaggio di speranza per il Mezzoggiornointero».

L’auspicio del presidente del Consiglio èche si tratti solo del primo passo. Ma l’Ad as-sicura: dopo quelli che per la Basilicata segui-ranno altri annuncinegli stabilimenti italia-ni del gruppo. Una scelta «di coraggio», «nonper deboli di cuore», che non poteva esserefatta prima, perché «sarebbe stato un suici-dio». «Abbiamo deciso di rinviare gli investi-menti - aggiunge - in maniera consapevole.Oggi procediamo, sappiamo che non sarà fa-cile, ma anche di avere la forza e la determina-zioneper farlo».Ed ecco il piano industriale:diciassette nuovi modelli, con sette re-styling, fino al 2016. La Fiat si riposiziona,con prodotti che andranno a coprire una fa-scia più alta di prodotto. Due le nuove autoprodotte a Melfi per più di un miliardo di eurodi investimenti. Agli annunci dell’ammini -stratore delegato segue lo scroscio degli ap-plausi. In prima fila seguono i lavori il presi-dente dellaGiunta, VitoDe Filippo,e ilvesco-vo di Melfi, Gianfranco Todisco. Poco dietrogli assessori Pittella e Martorano e il presi-dente della Provincia di Potenza, Piero Laco-razza.

«Siamo davanti alla sfida più importantedal Dopoguerra ad oggi»: quando lo dice

Marchionne non pensa solo alla nuova fasedell’azienda ma ancheal particolare momen-to storico politico. Come ha già fatto il presi-dente Elkann, il manager italo canadese riba-disce: «Se oggi siamo nelle condizioni di poterpensare a un futuro in Italia è anche grazie al-la stabilità e alla credibilità che il nostro Paeseha saputoriconquistare per meritoal Gover-no Monti a cui siamo molto grati». Certo, al-cune «zavorre»che pesanosull’industria ita-liana «restano», ma l’auspicio è che «chiun-que ci rappresenterà sia in grado di portareavanti il nostro Paese con la stessa dignità e lostesso orgoglio». Mario Monti lo dice ancorapiù chiaramente. Al giornalista che gli chie-de se il suo sia l’ultimo atto da tecnico o il pri-mo da politico non risponde. Ma poi a metà in-tervento dice: «Siamo stati chiamati a curare

un’Italia molto malata. Abbiamo cercato disomministrare una medicina che non curas-sesolo isintomi maestirpasse ilmale. Gli ita-liani hanno fattosacrifici mostrando grandedisponibilità. Sarebbe irresponsabile oggidissiparli al solo fine diguadagnare consen-si. L’Italia ha bisogno di riforme strutturali.Quelle vere. Non quelle promesse negli annipassati e non realizzate».

E’ sintoniaperfettaquella traFiateMonti.Con il premier che aggiunge: «Ringrazio ivertici del Lingotto per la nuova scommessache si apprestano a giocare in Italia e per ilsenso di responsabilità di cui la giornata dioggi è testimonianza». E agli scettici ricorda:«Questorisultato èl’ultimo attodi unserratoconfronto e lungo iniziato in un sabato delsettembre scorso. A dispetto di quello che in

molti si aspettavano, il Governo non ha avutobisogno di battere i pugni sul tavolo, e Fiatnon ha chiesto soldi alla Stato, avanzandol’unica richiesta di crearecondizioni di stabi-lità per un Paese che ha bisogno di tornare aessere competitivo».

Un patto suggellato da un virtuale avviodei lavori in corso che nelgiro di un anno tra-sformeranno lo stabilimento di Melfi, a cui èseguita una visita nel reparto. E chissà che«quel Paese per forti di cuore» auspicato daMontidaMelfipossa esserepiùdiunannun-cio. Le condizioni per il professore ci sono.Prima di lasciare lo stabilimento ha scrittouna frase sul libro degli ospiti: «Una bellissi-ma giornata per Fiat, per Melfi e per l’Italia.Un piacere aver partecipato ad un momentodi svolta, di ripartenza. “Punto e a capo”».

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.12.2012 PAG. 9

8 Venerdì 21 dicembre 2012

| LA LETTERA DI UN OPERAIO AD ELKANN |

HANNO DETTO

Primo piano

Industria lucana Scenografia da convention in fabbricaMaxischermi per far ascoltare gli operai

La crisi e le metafore di MontiDal punto e a capo alla medicina per il Paese: il futuro raccontato per immagini

«E ora riprendiamoci la scena»Riceviamo e pubblichiamo lalettera di un operaio dello stabi-limento di San Nicola di Melfiindirizzata al presidente Fiat,

John Elkann e con-segnata al segreta-rio regionale Uil,Carmine Vaccaro

Presidente,Le voglio conse-

gnare, innanzitutto,l'immagine bellissi-ma che si tiene anco-ra dentroi mieiocchinonostante sianopassati ben 20 annida quel giorno deci-sivo per la mia vita e

per quella di moltissimi lucani.L'uscita della prima Punto dallostabilimento Fiat di Melfi. Era co-me un sogno che si avverava nelmese piùterribile che cisia: quel-lo di novembre. Quello dei nostricari. Era il 1992 e c'erano davveromolte speranze ed attese per quel-

l'inizio a cui il Mezzogiorno e conesso la Basilicata sembravano fi-nalmente destinati per qualcosadi diverso e di così fragoroso, al-meno rispetto alla storia delle cat-tive incombenze e dei fallimentiimprenditoriali a cui pur colpe-volmente si era quasi assuefattaquesta parte smarrita d'Italia.Eppure nonostante tutto e di ri-mando ai giorni più difficili vis-suti all'ombra della Fiat, come lacassa integrazione, straordina-ria e prolungata, quell'immagi-nebella epulita nonmiha piùab-bandonato.

Quasi sempre, soprattutto nelcuore dellenotti impensierite,hocercato d'indagarne il motivo.Può, mi sono chiesto, una “foto -

grafia del cuore”così ben scattataessere più confortante, persinopiù attuale delle incombenze delmondo che come uno tsunamiglobale divorano persone, luo-ghi, lavoro, futuro? Vanamenteho tentato di rispondervi, fino aquando ho compreso bene il sen-so delle cose.

La Fiat non è solo Marchionne ela scena mondiale dell'auto. E' an-che e soprattutto Agnelli e l'Ita-lia. Sappiamo bene infatti che lastoria economicanon èmai un'a-nonima vicenda. Ha innanzitut-to nome e cognome. Anche la Fiatè questo. Così mi piace sperare,pensando ad un libro che ho piùvolte letto (Cosa tiene accese lestelle. Storie di italiani che non

hanno mai smesso di credere nelfuturo) che sono gli Agnelli a te-nere lastella dellaFiat. Nellamiavita, soprattutto di marito e di pa-dre, ho tenuto facilmente lontanoi maniceismi ideologici d'ognisorta. A me non interessa discet-tare sul capitalismo italiano. Sobene dove porterebbe di colpo ladiscussione. Preferisco invece al-tro.

Con senso di appartenenza epersino di orgoglio, io la chiamol'anagrafica del brand. Dietro ilmarchio Fiat c'è un cognome,Agnelli assieme alla dedizioneitaliana di operai, di quadri, per-sino delle loro famiglie. Piaccia onon piaccia la Fiat è questo, alme-no rispetto agli altri competitor

europei e mondiali. Perciò ri-prendiamoci di nuova la scena.Edancheseil mondoècambiatoel'Italia fatica a fare passi veloci.Anche se la crisi in-combe sui consumi esul mercato dell'autoriprendiamoci dinuovo la scena, per-ché fuori da questivortici rimane laFiat, con la sua storiaed il senso ostinatodel suo futuro. Non èpoco, anzi può esserela sua scommessa adesistere.

Una scommessabuona e generosa cheparte dal Mezzogiorno e dalla pic-cola Basilicata e che motiva tutti arimanere sul campo di battaglia.Con queivalori, di laboriosità edionestà, di orgoglioe d'intrapren-denza che spero d'infondere allemie figlie, ogni volta che da uomolibero, le guardo negli occhi.

I discorsi di Elkann, Marchionne e Monti sono stati tenuti al centro del reparto con gli operai schieratisul retro

di SARA LORUSSO

Quando nel 1994 GianniAgnelli atterrò sul piazzaledello stabilimento, il mondo,dalla Basilicata come altro-ve, si raccontava in altro mo-do. Non c’erano social net-work, le agenzie non anda-vano a questa velocità e il re-soconto della conferenzastampa rimbalzava lento tratv e i giornali. Anche allora,come oggi, la Fiat decidevadi ripartire da Melfi. Eraun’altra epoca. Era pureun’altra scenografia: aguardare le immagini del te-legiornale di allora, la Basi-licata si fermava attorno aun tavolo da convegno, consfondo bianco, platea di au-torità istituzionali, in vesti-to di ordinanza, cravatta egemelli.

Era un’epoca diversa.Quella di ieri era la sceno-grafia da convention, chemescola simbologia e pre-senza. Marchionne tra glioperai (il suo maglioncinoblu al posto della giacca ecravatta, sdoganato anni fa,non fa più effetto quasi); leg-gio al centro del repartomontaggio emaxischermiovunque perpermettereagli operai inturno di se-guire il di-scorso cheparla soprat-tutto a loro.De loro futu-ro.

Nell’epocadi Twitter,delle fotopubblicate indiretta su Fa-cebook e delladiretta tv,cambiano an-che toni e lin-guaggi. Tem-pi europei,che stringo-no in poco piùdi un’ora l’in -tera evento(perchè an-che di questo si è trattato).

E poi ci sono i contenuti,diffusi con accenti inglesedalla dirigenza Fiat. L’unicoguizzo, Marchionne, se loconcede nell’apertura: que-sto, dice, non è un piano perdeboli di cuore. Il resto sono

annunci, cifre, dati, impe-gni, richieste.

Ai contenuti narrati, inve-ce, ci pensa il presidente delconsiglio. Lo fa spesso Mon-ti, sceglie l’immagine perchiarire e semplificare. E ilsuo, a Melfi, è un discorso co-

struito sulle metafore o sulgioco di parole. Lo è fin dalsorriso che gli scappa sul“Punto e a capo” che è un po’richiamo, un po’slogan: nonsi riferisce solo al piano in-dustriale del Lingotto. Da ri-lanciare, c’è l’intero Paese.

Guai, però, a mollare orala presa. Non li cita, ma è aicandidati (gli altri?) premierche si riferisce. A cancellare,con promesse inattuabili eforse demagogiche, i sacrifi-ci fatti finora «potrebbero es-sere prontamente spazzativia facendo ripiombare ilpaese in uno stato nirvani-co».

La metafora più chiara,non è certo originale. Ma -ammette - rende bene. Tredi-ci mesi fa «l'Italia aveva feb-bre alta e non bastavaun’aspirina». Così, insedia-to il governo di responsabili-tà nazionale, la squadra diMonti ha provato curare ilpaziente «con una medicinaamara non facile da digerirema assolutamente necessa-ria per estirpare la malat-tia».

Va bene, detto fuori daidenti, tanto per essere chia-ri, «sono proprio riformestrutturali spesso promessee non attuate nel corso deglianni» ad aver fatto male alPaese. Ancora una volta conrichiamo implicito. E tantoper andare, dice ai microfo-ni, «oltre metafora». Tant’è.

«Dal Sudparte

una sfidabuona

e generosa»

«Dietro Fiatci sonoi lavoratorie cognomeAgnelli»

De Filippo: «Accogliamo con gioiala scelta di puntare sulla qualità»

«L'AUTOMOTIVE è unodei settori stra-tegici per l’economia italiana e lucana,siamo convinti che la scelta di puntarealla qualità sia l’unica in grado di daresolidità alle imprese e dignità al lavoro».

Così il governatore De Filippo, che haaggiunto: «accogliamo con gioia il pro-gramma presentato. Mi sentoperò di se-gnalare un altro elementodi forza di unPaese che è quello della concertazione edella concordia».

Digilio (Fli): «Non è tutto meritodell’azienda e di Mario Monti»

«LAconfermadegliobiettivi diFiatper il2012 edell’investimento aMelfi diun mi-liardo di euro non è certo solo una scelta distrategia aziendale. Se non fosse dipesodalsostegnodeipartiti chehannodatofi-ducia ai programmi di Marchionne attra-verso quel pressing fondamentale perstoppare disegni di fuga dall’Italia oggiper lo stabilimento lucano sarebbe tutt’al -trastoria». Loha detto il senatoreEgidioDigilio, coordinatore regionale di Fli.

Belisario (Idv): «Speriamo non sia stataun’inopportuna passerella elettorale»

«I lavoratori Sata e gli italiani si augura-no che quelladi Monti non siastata soloun’inopportuna passarella elettorale».È il commento del senatore Idv, FeliceBelisario. «Che il Lingotto abbia decisodi produrre in Basilicata i due mini-suvè un fatto positivo, ma l’investimentoannunciato in pompa magna apparetardivo. Resta poi la vergogna della di-scriminazione della Fiom, che Fiat con-tinua a escludere da ogni confrono».

Fassina (Pd): «Bene gli investimentiMa non si strumentalizzi la giornata»

«Il programma di investimenti previstida Fiat-Chrysler per Melfi è positivo, no-nostante rimanga una rilevante incer-tezza sui modelli dedicati alla secondalinea produttiva. E', tuttavia, un bruttosegnale per l'Italia la strumentalizza-zione politica della giornata a Melfi». Loafferma in una nota Stefano Fassina(Pd) dicendosi dispiaciuto soprattuttoper il fatto «che il presidente Monti ab-bia preso parte a un evento costruitosulla divisione invece che sulla coesionedei lavoratori».

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.12.2012 PAG. 10

Venerdì 21 dicembre 2012 29Le lezioni si svolgeranno nella sede dell’Università di San Rocco. Progetto Erasmus in Grecia

Record di iscrizioni per il 2013Scuola di specializzazione in beni archeologici. Raggiunto il tetto degli allievi

L’Università di S. Rocco dove si terranno le lezioni della scuola deibeni archeologici. Un Erasmus è in atto con Salonicco

Trofeo assegnato a Mauro Pompeo

Una tesi sull’albicoccovince il premioBiagio Mattatelli

Matera

INAUGURATO il secondo ci-clo della Scuola di Specializ-zazione in Beni Archeologicidell’Università dellaBasilica-ta.

Nell’incantevole scenariodella Casa Cava, nel Sasso Ba-risano a Matera, parte uffi-cialmente il secondo ciclobiennale di studi inerenti l’ar -cheologia. Una specializza-zione ulteriore, alla qualepossono accedere, in numerochiuso, solamente venticin-que studenti che hanno giàcompletato i primicinque an-ni di studio e attraverso laquale poter accedereagli esa-mi di Stato per poter praticareuna professione tanto diffici-le, quanto appassionante. Peril secondo ciclo di studi sonogiunti allievi da tutto il centrosud delloStivale, rimarcandol’importanza, le capacità e lequalità di un corso di laureadettagliato e specifico, chepermette l’ingresso nel mon-do del lavoro offrendo tantoun’adeguata preparazioneteorica, quanto la possibilitàdi interagirecon realtàditut-ta Europa mettendo in prati-ca le nozioni acquisite.

Per il nuovo anno, infatti, laScuola diretta dal professorMassimo Osanna potrà con-tare sulle collaborazioni, ol-tre che dello storico sito diTorre di Satriano, anche su-gli scavi diPolicoro,Mondra-gone, Gadi, Alesi in Francia,Salonicco in Grecia, ma anchesu interscambi con le istitu-zioni italiane e francesi. Unrange di offerte importante

sia dal punto di vista educati-vo, che in previsione dell’in -gresso nel mondo del lavoro.

«Finalmente a seguito diuna Riforma che ci ha messiin difficoltà siamo entrati aregime - ha speigato il Diret-tore della Scuola di Specializ-zazione per i Beni Archeologi-ci, Massimo Osanna - Abbia-mo coperto tutti e venticin-que i posti disponibili con al-lievi provenienti da Perugiasino a Palermo. Il nostro ob-biettivo è quellodi migliorarel’offerta formativa e, di paripasso, ampliare la parte prati-ca con collaborazioni che, digiorno in giorno, diventanosempre più fondamentali nelnostro lavoro. Inoltre - ha con-

cluso Osanna - da quest annoabbiamo l’opportunità diave-re in città il Dicem, grazie alquale potremo risolvere piùfacilmente problemi burocra-tici o amministrativi».

Una Scuola che assumesempre più un ruolo da prota-gonista nell’offerta dell’Uni -Bas. «Ormai questa Scuola èuna realtà comprovata dellanostra offerta, sia per quelloche fa, che per cosa rappre-senta - ha sottolineato il Ret-tore dell’Università degliStu-dia di Basilicata, Mauro Fio-rentino - divenendo un polo diattrazione per diversi studio-si da tutto il Mondo. Anche lePolitiche regionali sono sem-pre più interessate a questo ti-

po di specializzazione». E sulCampus universitario in di-venendo ammette: «Spero dipoterlo inaugurare io. I lavoristanno procedendo veloce-mente. La fase difficile sem-bra oramai superata».

Intanto, si intensificano irapporti con la Grecia. Al ta-volo dei lavori, infatti, anchela Direttrice del Museo Ar-cheologico di Salonicco, Po-lyxeni Adam Veleni. «La col-laborazione è una grande op-portunità per entrambe lerealtà - ha specificato - per uninterscambio di professiona-lità, conoscenze e metodi di la-voro, speriamo duratura».

Francesco [email protected]

DOPO la recente presenta-zione del volume “Contribu -ti di Biagio Mattatelli per losviluppo dell'ortofrutticol-tura” presso l'Aasd Panta-nello di Metaponto, l'asso-ciazione intitolata al giova-ne agronomo lucano,ha da-to vita ad unanuova iniziativache si è svolta al-l'Istituto Tecni-co Agrario “G.Briganti” di Ma-tera, organizza-ta con la stessascuola. In pro-gramma unagiornata di stu-dio sul tema “Labiodiversità:un'opportunitàper il territorio”che ha avuto co-me relatore Vin-cenzo Montesa-no (dell'Istituto di GeneticaVegetaledel Cnredassesso-reallo svilupporurale aRo-tondella). Il programmadella giornata si era apertocon i saluti di Franco Di Tur-si, dirigente scolastico del-l'istituto, di Giuseppe Mon-

temurro vice-presidentedell'Ente Parco RegionaleChiese Rupestri di Materaconilavori chesonostatiin-trodotti e coordinati dalgiornalista Filippo Rado-gna. Quindisi è svolta la ce-rimonia di assegnazione del

Premio “BiagioMattatelli”desti -nato ai diplomatidegli istitutiagrari della no-stra regione daparte di CarmeloMennone, presi-dente dell'omo-nima associazio-ne che si pone tral'altro, l'obietti-vo di interagirecon il mondo sco-lastico avvici-nando così i gio-vani sempre dipiù al mondo

agricolo ed allo specificosettore frutticolo. Quest'an-no, il premio (giunto allasua seconda edizione), è sta-to assegnato a Mauro Pom-peo, autore di una tesina su“L'albicocco: storia, diffu-sione e trasformazione”.

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.12.2012 PAG. 11

Venerdì 21 dicembre 2012 I VII

I NOSTRI SOLDILA FESTA CON... L’INFLAZIONE

Natale di rincaripotentini «stangati»Aumentano anche i prezzi dei beni di prima necessità

IL «PANIERE»A Potenza forti rincari per pane, uova e olio.Stabili i prezzi dell’abbigliamento. Aconfronto i prezzi di novembre 2011 e 2012

L’ATTESA PER LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

CANTIERE Qui si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

-37MASSIMO BRANCATI

l Reduci dal pagamento della seconda tranche dell’Imu,che ha «dissanguato» le casse di molte famiglie, e spaventatidalla nuova tassa sui rifiuti che, a quanto ci dicono, saràmolto più pesante della vecchia (e già «salata») Tarsu, ipotentini si apprestano a vivere un Natale annunciato dauna nuova ondata di aumenti. Rincari che riguardano benidi prima necessità: l’Adoc (Associazione per la Difesa el'Orientamento dei Consumatori) ha messo a confronto iprezzi di venti prodotti alimentari, tra i più venduti,

estraendo i dati dalla ri-levazione condotta dalComune di Potenza perconto dell’Istat. Il perio-do preso in considerazio-ne è novembre 2011-no-vembre 2012.

Dalla tabella che pub-blichiamo al lato è evi-dente la «stangata», con

pane, uova, olio, frutta e insalata che hanno registrato fortirincari (le variazioni vanno dall’1,33% del pane al 11,03%dell’i n s a l at a ) .

Restano sostanzialmente stabili o diminuiscono i pro-dotti di stagione (come i mandarini) e i prodotti il cuiconsumo può essere contenuto (come la carne e la mor-tadella). Stabile, secondo il monitoraggio dell’Adoc, restaanche l’abbigliamento, mentre subisce un forte balzo inavanti il costo dei carburanti (Gas Gpl) che ha un’im -pennata di oltre il 16%.

«La tabella - spiega Nino D’Andrea, presidente dell’AdocBasilicata - riporta la variazione dei prezzi espressa inpercentuale e conferma che nel 2012 la crisi ha colpito

pesantemente i consumatori. Infatti, i prezzi, rispecchianola capacità di spesa: i prodotti che subiscono una con-trazione nella domanda sono contenuti o restano stabili,mentre i beni necessari subiscono forti variazioni in rial-zo».

In ogni caso - ricorda l’Adoc - i consumatori possonoverificare l’innalzamento dei prezzi dovuti al periodo na-talizio sia raffrontandoli con la tabella sia inviando un smscon l’indicazione del prodotto di cui si vuol conoscere ilprezzo al numero 47947 che risponderà con un sms ri-portante il prezzo medio del prodotto al nord, al centro e alsud Italia (il costo dell’invio del messaggio è quello delproprio operatore telefonico mentre la risposta e gratuita).

Quanto rilevato dall’Adoc s’inserisce nel solco dei rincarisu scala regionale dove, rispetto allo scorso anno, è statoregistrato un aumento dei prezzi superiore di 1,7 puntipercentuali. Il contributo più rilevante alla crescita deiprezzi viene dal comparto dei trasporti, com’era facileprevedere, sotto la spinta della «voce» carburanti. A pesaresono anche i rincari dei generi alimentari, ma i più con-sistenti dei prezzi si sono registrati nel comparto degli «altribeni e servizi», che comprende - tra gli altri - gli articoli e iservizi per l’igiene personale e l’assicurazione auto:+10,7%, ben 8 punti e mezzo in più rispetto al dato di inizioanno. Anche nel comparto «abitazione, acqua ed elettricità»siamo di fronte ad un incremento dovuto principalmentealla risalita delle tariffe energetiche (gas naturale in testa).Le maggiori spinte al rialzo dell’inflazione vengono dunquedalle voci di spesa più importanti del paniere (nell’o rd i n e,alimentari, trasporti e abitazione) che, insieme, spieganoquasi il 60% dei rincari registrati a fine anno. Una tendenzache si allinea a quella dello scorso anno e che contribuiscead aggravare ulteriormente l’erosione del potere d’acquistodelle famiglie.

TENDENZAIl trend in linea con quantoaccaduto lo scorso anno:

prezzi su del + 1,7 per cento

POTENZA CITTÀ

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21.12.2012 PAG. 12

Venerdì 21 dicembre 2012VIII I

MOBILITÀLA PROTESTA DEI PENDOLARI

I N AU G U R A Z I O N ESottopasso, scale mobili e terminalbus dovevano essre aperti insieme,ma i tempi si stanno allungando

«Aprite al più prestoquelle scale mobili»Ancora chiuso l’impianto meccanizzato della Stazione

GIOVANNA LAGUARDIA

l Le scale mobili del desiderio. Ilquarto impianto meccanizzato del Co-mune di Potenza, che collega la sta-zione centrale di potenza al MobilityCenter di via Nazario Sauro (e di qui,al resto della città), è ormai pronto datempo. I marmi sono stati lustrati ed imeccanismi sono stati oliati. Mal’inaugurazione, più volte annuncia-ta, tarda a venire. E i cittadini pro-t e s t a n o.

A denunciare la situazione è ungruppo di lavoratori e studenti pen-dolari della regione «che affrontanoda anni quotidianamente un viaggioper raggiungere il loro posto di lavoroo le sedi universitarie del capoluogodi regione» e che si dicono «stufi deidisagi e dei pericoli a cui il Comune diPotenza li sottopone a causa dellamancata apertura delle scale mobili».L’impianto meccanizzato, il quartodella città, è già pronto da qualchetempo. È costato circa un milione e500 mila euro e comprende due pic-cole stazioni (di cui una nel piazzale

della stazione ferroviaria e una sulpiazzale della sede del Municipio), trerampe mobili e un percorso pedonalecoperto. Il tutto per una lunghezza dicirca 80 metri con un dislivello com-plessivo di circa 20 metri. «In assenzadi tale collegamento - denunciano ipendolari - i viaggiatori sono costrettia transitare lungo la bretella di col-legamento tra il piazzale della sta-zione e viale Marconi, che risultaessere priva di marciapiede, largaappena da consentire il transito ditutti i numerosi bus che fanno scalonel piazzale esponendo chiunque alpericolo di essere travolti da talimezzi. Non si comprendono i motiviper cui l’apertura di tale opera vienecontinuamente procrastinata, pro-prio nel periodo in cui le condizioniclimatiche sono le più sfavorevoli, nètantomeno si comprende la sordità diquesta amministrazione nei confron-ti di chi è costretto suo malgrado adover affrontare ogni giorno grandidisagi solo per raggiungere il posto dilavoro o l’aula universitaria».

La situazione fa il paio con quella

del sottopassaggio che collega la sta-zione al terminal bus di viale delBasento. Anche questa infrastruttu-ra, che consentirebbe agli utenti delleFs di raggiungere comodamente lazona di viale del Basento dove ormaisono allocati numerosi negozi ed uf-fici, continua a rimanere chiusa, co-stringendo i cittadini ad un girolungo e scomodo.

Come più volte annunciato sullepagine della Gazzettale scale mobili,il sottopassaggio e il terminal busfanno parte di un pacchetto mobilitàche doveva essere inaugurato con-temporaneamente. Per quanto riguar-da il terminal, manca ancora il nullaosta dell’Anav per cambiare il per-corso degli autobus extraurbani. Male scale mobili e il sottopassaggiosono ormai terminati da tempo. Per-ché, allora, si chiedono i cittadini,non aprire subito al pubblico almenoqueste due opere, invece di conti-nuare a costringere i passeggeri deitreni e gli altri utenti della stazione apericolosi slalom nel traffico veico-l a re ?

l Atmosfere natalizie in tut-te le scuole della città tra alberi,presepi, colori ma anche ini-ziative di respiro sociale. È ilcaso dell’istituto comprensivo«Leopardi» che ha dato vita alpresepe dei diritti. È il frutto diriflessioni approfondite deglialunni sulla tematica dei dirittidel fanciullo, anche grazie allesollecitazioni pervenute in tut-te le scuole dallo stesso Comunedi Potenza con la pubblicazionee divulgazione della Carta Co-munale per i Diritti dei minori.«È stato quasi fisiologico, per ifesteggiamenti legati al Natale -sottolinea la diri-gente scolastica,Anna Maria Basso -pensare ad un pro-getto rigorosamen-te verticale (checoinvolgesse cioètutti gli ordini discuola) che affron-tasse questa tema-tica.»

Al progetto par-tecipano i bambinidi 5 anni della Scuo-la dell’Infanzia, tut-te le classi della pri-maria «N. Stiglia-ni» e tutte quelledella Scuola Secon-daria per un totaledi 200 allievi. Il pre-sepe dei diritti è sta-to allestito al secon-do piano dell’aladella scuola secon-daria «G. Leopar-di». Rappresentatoun diritto scelto traquelli di cui più si è discussocon gli allievi: diritto all’iden -tità, diritto alla famiglia, dirittoall’uguaglianza, diritto alla sa-lute, diritto al gioco, dirittoall’istruzione. Ogni diritto oc-cupa un’aula e la sua rappre-sentazione si articola in più fa-

tuto comprensivo Busciolanoha organizzato d’intesa con ilConservatorio del capoluogolucano una simpatica iniziativadal titolo: «Happy Christhmaswith the Beatles». I ragazzi del-la scuola hanno cantanto e suo-nato alcune delle più belle can-zoni dei «fab four» di Liverpoolche fanno da colonna sonoraalle atmosfere natalizie.

Grande emozione, infine, alteatro Stabile per la rivisitazio-ne in forma teatrale del libro diCharles Dickens, A ChristhmasCarol, con la partecipazionestraordinaria di Tonino Label-

la. Labella è statocoinvolto dagli stu-denti della classe IIIC del Liceo delleScienze Umane diPotenza, impegnatinel ruolo di attoriaccanto ai disabilidell’Aias. Labellaha interpretatoEbenezer Scrooge,protagonista dellatrasformazione diun uomo taccagno,irascibile e venalein una persona al-truista e generosa,grazie al manife-starsi proprio nellanotte di Natale ditre spiriti, che rap-presentano il Nata-le passato presentee futuro, che gli fan-no scoprire la suacondizione di uomosolo e infelice. Larappresentazione è

stata fortemente voluta dalladottoressa Enrichetti, che coor-dina le terapiste dell’Aias, perfar sì che i ragazzi della scuolalavorino con i disabili, facendoscendere nel concreto la filo-sofia del valore umano, a cui ilvalore dell’Aias è improntato.

POTENZA IN FESTA IL PRESEPE DEI DIRITTI VA IN SCENA ALL’EX «LEOPARDI», SPAZIO ALL’OGGETTISTICA ALLA «DOMENICO SAVIO»

Mercatini, mostre, presepi e canzonicosì la scuola si prepara al NataleLa «Busciolano» al conservatorio suona le canzoni dei Beatlessi. Il pubblico è stato diviso ingruppi di 40 persone circa chehanno visitato le sei aule coin-volte. La rappresentazione èstata ripetuta più volte e vis-suta dai visitatori come un iti-nerario all’interno dai diritti.

Nella scuola «Domenico Sa-

vio», invece, ieri è stato allestitoun mercatino natalizio con og-getti realizzati direttamente da-gli alunni grazie anche al «con-tributo» di idee e artistico diinsegnanti e famiglie.

Dall’oggettistica alla musica.Sempre ieri, a Potenza, l’isti -

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S P E T TAC O LODallarivistazione deiBeatles aquella diD i c ke n s [fotoBianchi]

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I N I Z I AT I V ETa n t einiziativetradizionali edinnovative[foto Bianchi]

SCUOLA LEOPARDIIl Presepe dei dirittie la carta comunale

per i minori

M E R C AT I N OAlla Domenico

Savio un mercatinodelle feste

SCALE MOBILI L’impianto della stazione [foto Tony Vece].

POTENZA FRATE BASSO E PADRE TARCISIO MANTA LO CONSEGNANO AL SINDACO

Un calendario per unirela città e la chiesa di San Michele

POTENZA CITTÀ

l Un calendario per rinsaldare il rapportotra la città ed una delle sue storiche chiese. Ilparroco fra Antonio Emanuel Basso, padreTarcisio Manta e alcuni laici della parrocchiadi San Michele Arcangelo hanno presentatoal Sindaco di Potenza Vito Santarsiero il ca-lendario 2013 della Chiesa di San MicheleArcangelo. Il Sindaco ha salutato con estremofavore l’iniziativa e in occasione dei 90 annidei francescani a San Michele ha annunciatoche il Comune aderirà «a una serie di ce-lebrazioni che il clero e i fedeli della par-rocchia del centro storico di Potenza orga-nizzeranno». Il Sindaco ha anche confermatoai presenti che il sagrato della Chiesa di SanMichele, così come le strade che circondanoconvento ed edificio sacro, insieme agli altrivicoli del centro storico saranno oggetto di unimportante intervento di riqualificazione.C A L E N DA R I O La consegna

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 21.12.2012 PAG. 13

30 Venerdì 21 dicembre 2012

Nelle immagini lapasseggiata nei Sassi diPeppe Servillo insieme aMassimo Lanzettanell’insolita veste di Ciceroned’eccezione, dal BelvedereGuerricchio al Barisano,passando per via San Biagio.(Foto C. Martemucci)

A spasso nei Sassi con il cantante e attore chiacchierando di musica, amici e ricordi

Peppe Servillo incoronaMatera capitale della Cultura

di MARGHERITA AGATA

CERTO che Matera, vista con gli occhi di un grande ar-tista, ha ancora più fascino di quello che solitamente lesi riconosce. Ed è veramente bella Matera, mentre dipasseggia per le viuzze dei Sassi insieme a Peppe Ser-villo, accompagnato da Massimo Lanzetta, riconverti-to aCicerone per l’occorrenza. Epersino lacorsa aCa-pitale europea della Cultura nel 2019 sembra più allaportata che mai. Matera può farcela. Parola di PeppeServillo che parla della città dei Sassi “spassiunata -mente”, allo stesso modo cioè in cui canta la sua Napolinel recital portato in scena prima al Duni di Matera e ie-ri sera al Don Bosco di Potenza. «La scelta della Capita-

le europea ritengo non si base-rà sul posto in sè, ma sulla viva-cità culturale in grado di espri-mere- ci spiega Peppe, mentreammirato si gode la vista deiSassi dal Belvedere Guerric-chio- Matera da diversi anni,ho avuto la fortuna di venirciabbastanza spesso, è evidente-mente una città che in questosenso sta crescendo molto. Iocredo che la cosa importantesia l’opportunità che questacittà offre di costruzione delleidentità. Oggi si parla tanto diquestoin relazioneall’Europa,al rapporto col Mediterraneo,al recupero di una memoriastorica non dico definita, matrasmessa in maniera onesta esincera. Io credo che una cittàche ha una storia come questa,così importante, proponendo-si come Capitale europea dellaCultura metta l’accento su que-sta necessità, cioè quella di fon-dare un’identità comune, an-che europea, su radici che sonodiverse, che sono antichissimee chesono presenti.Questa cit-tà offre questa opportunità,perchèlesua radicepertroppotempo è stata trascurata. Ov-viamente adesso c’è un’altra vi-sione - aggiunge- e lo vediamoguardando questo paesaggiomeraviglioso. C’è il rischio, tal-volta, di orientare la memoriain maniera che sia funzionale

ai nostri interessi, in questo caso io credo che il paesag-giosi impongadasè, evitandoquindianche questori-schio. E questo secondo me è una nota che può favorirelacandidaturadiquesta cittàaCapitaleeuropeadella

Cultura nel 2019.L’Europa hanecessitàdi convertire inaltromodo il rapporto con il Medi-terraneo: noi qui siamo al cen-tro del Mediterraneo.E quindimagari - esclama- io sarei mol-to felice che Matera riuscissenel 2019 a diventare Capitaleeuropea della Cultura. Sarebbeunaspintaper tuttoilsud,per-chè Matera si propone come unSud nuovo, un Sud diverso, omeglioinun modochesmenti-sce il luogo comune che vieneaffibbiato al Sud del nostro pae-se, proprio per l’energia, la vi-vacità culturale, l’attività. Si-curamente se ne avvantagge-rebbe tutto il Sud».Poi, incam-minandoci per via San Biagio,la conversazione si fa meno im-pegnata e Peppe ci confessa ilpiacere di tornare in posti giàvisti, come Matera, per coglier-ne aspetti nuovi. Neanche iltempo di finire il discorso e ciritroviamo all’interno dellachiesa di San Giovanni che la-scia a bocca aperta Servillo.Camminando per san PietroBarisano, Lanzetta indica aServillo quello che fu il “Teatrodei Sassi”. Un amarcord cheemoziona entrambi, ma risa-lendoverso piazzaVittorioVe-neto la chiacchierata diventaamichevole, quasifamiliare: sipassa con disinvolturaa parla-re del rapporto con il fratello

Toni e di una professione, per entrambi, nata quasi pergioco, allapassione per le percussionidel figlio tredi-cenne, o ancora di amicizie comuni, di Napoli e del traf-fico. Di tutto un po’. Con una cortesia e una affabilitàche sono merce sempre piùrara nel suo ambiente. Maforse laveraforzaeil verosuccessodiPeppeServilloèessere rimasto autenticamente vero.

[email protected]

Matera

«Tor narciè sempreuna scoperta»

«Nella vivacitàculturalela sua bellezza»

«E’ una città espressione di un Sud diversoin grado di mettere in relazione il Mediterraneoe l’Europa nel nome di un’identità comune»