20090328 ASSI Domenico Cassarini Enea
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Fenomeno energia e ricerca
ENERGIE RINNOVABILI e
RISPARMIO ENERGETICOStato dell’arte
Sabato 28 Marzo
Domenico Cassarini
Scenari Energetici:
Geograficamente così suddivisi:
Nord America 26%
Centro e Sud America 5%
Europa e Russia 27%
(UE 16%, 1,7% Italia)
Nel mondo, nel 2007, si sono consumati circa
11,6 Miliardi di tep (135.000 miliardi kWh)
Medio oriente 5%
Africa 3%
Asia e Pacifico 34%
(Cina 17%, Giappone 5%, India 4%)
Scenari Energetici:
Così suddivisi per fonti primarie :
Petrolio 35% (32)Carbone 25% (22)Gas naturale 21% (23)Nucleare 6% (7)Idroelettrico 2,5% (3)Biomassa 10% (11)Altre FER 0,5% (2)
(x) scenario IEA ’30 ->17,4 Mtep
Nel mondo, nel 2007, si sono consumati circa
11,6 Miliardi di tep (135.000 miliardi kWh)
Situazione Italiana:
2007 – Consumi totali da fonti primarie:
100%194,2 (*)Totale: 5%10,1Import En. El. 7%14,2FER36%70Gas Naturale 9%17,3Carbone43%82,6Petrolio
%MtepFonte
(*) corrispondente al 1,7% del totale mondiale.
Situazione Italiana:
Suddivisione per settore dell’energia totale:
Trasporti 32%
Industria 28%
Residenziale 30%
Agricoltura 2%
Usi non energetici 6%
Bunkeraggi 2%
Suddivisione per fonte della sola energia elettrica:
(Italia) (UE)
Gas 52% 21%
Rinnovabili 17% 14%
Petrolio 15% 4%
Carbone 14% 28%
Nucleare 0% 31%
Situazione Italiana:
2007 – Consumi finali per i settori principali e fonte:
17,8%4,5%28%39,7%90%
30%4%55%11%30%Residenziale e terziario
29%12%40%19%28%Industria
2%-1%97%32%Trasporti
ElettricitàCarboneGasPetrolio% sul tot.
Settore
carbone 28%
gas 21%
petrolio 4% altro 2%
nucleare 31%
rinnovabili 14%
carbone 14%
petrolio 15%
gas 52%
altro 2%nucleare
0%
rinnovabili 17%
Situazione Italiana:
Produzione di energia elettricaMix energetico Italia Mix energetico Europa
IL NUCLEARE – Un po’ di storia (1)
1952 - Viene fondato il CNRN Comitato Nazionale Ricerche Nucleari (prof. Amaldi, Ferretti, Ippolito)
1956 - Nasce il Centro Ricerche di ISPRA (reattore CP5)
1960 - Il CNRN si trasforma in CNEN Comitato Nazionale Energia Nucleare, Ispra verrà ceduta all’Euratom
L’energia elettrica era prodotta dai privati’62 Nazionalizzazione (nasce l’ENEL)
IL NUCLEARE – Un po’ di storia (2)
1962 – 1964 vengono messe in funzione le prime tre Centrali Nucleari italiane
Latina – (gas/grafite) 153 MWe, sino al 86 con 25 TWh
Garigliano – (G.E) 150MWe sino al 78
Trino – (W) 260 MWe sino al 87 con 26 TWh
1978 – Caorso (PWR) 860 MWe sino al 86 con 29 TWh
Negli anni 70 si misero in cantiere anche i reattori sperimentali CIRENE e PEC
IL NUCLEARE – Un po’ di storia (3)
1964 Felice Ippolito, segretario Generale del CNEN viene condannato per “irregolarità amministrative”
Vengono revisionati tutti i programmi e ne seguono vari anni di confusione; in Francia nel frattempo furono costruite 30 centrali e 15 in Germania.
1975 – Varato il Piano Energetico Nazionale con previste 8 centrali in 4 siti, tra cui Montalto di Castro 2x1000 MWe
Collaborazioni dell’industria nazionale al progetto dei reattori veloci francesi (Superfenix) e sperimentale PEC.
IL NUCLEARE – Situazione attuale
Attualmente nel mondo vi sono 443 reattori funzionanti
in 33 paesi per complessivi 369.725 MWe pari a 2.620
TWh all’anno corrispondenti a circa 16% della
produzione Mondiale di energia elettrica
28 unità in costruzione per 22.000 MWe
62 pianificate 68.000 MWe
161 proposte 120.000 MWe
IL NUCLEARE – Situazione attuale
QUOTE DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON NUCLEARE
Francia 78%. (59) 63.363 MWeBelgio 55%Svezia 52%Svizzera 40%Germania 32%Giappone 29% (54) 45.500 MWeFinlandia 27%Spagna 23%Stati Uniti 20% (104) 99.210 MWe
India 14 unita in esercizio + 4 in cantiereCina 10 unità per 7.600 MWe (per il 2015 17.000 MWe)
IL NUCLEARE – Situazione attuale
Nel mondo le quote di produzione di energia elettrica con nucleare sono di circa il 16% sul totale, ma il 25% nei paesi OCSE, per arrivare al 35% dell’Unione Europea.
Le preoccupazioni ambientali e di sicurezza di approvvigionamento energetico, unitamente alla domanda in forte aumento di energia elettrica (si prevede un raddoppio al 2030) e ai costi via via crescenti dell’energia da fonti fossili, stanno determinando in tutto il mondo un rinnovato interesse per questa tecnologia.
IL NUCLEARE – Situazione attuale
Attualmente, l’energia elettro-nucleare mondiale è prodotta quasi esclusivamente tramite reattori a uranio arricchito e acqua naturale (pressurizzata o bollente), costruiti negli anni settanta e ottanta dello scorso secolo (seconda generazione). A fronte delle nuove prospettive di mercato, l’industria elettro-nucleare si sta preparando a fornire nuovi tipi di reattori per far fronte agli ordinativi e alle condizioni al contorno (disponibilità di materie prime, norme per la protezione dell’ambiente e della salute), prevedibili per i prossimi decenni. La terza generazione comprende, innanzi tutto, i reattori avanzati ad acqua naturale, alcuni già in funzione in Giappone, come l’Advanced Boiling Water Reactor (ABWR da 1.400 MWe progettato da General Electric e Toshiba) altri, come lo European Pressurized Water Reactor (EPR da 1.600 MWe fornito dalla franco-tedesca AREVA), in fase di ordinazione. L’americana Westinghouse Electric Company con il concorso dell’italiana Ansaldo Nucleare, ha applicato la tecnologia passiva all’Advanced Passive-600 (AP600) e, successivamente, all’AP1000 che risultano essere gli unici impianti a sicurezza passiva approvati dalla Nuclear Regulatory Commission americana. A fine 2006, la Cina ha acquistato da Westinghouse le prime 4 unità di AP1000.
IL NUCLEARE – Prospettive
In sintesi, caratteristiche tipiche per i reattori di generazione III e III+ sono:un progetto standardizzato che abbrevi le procedure di approvazione e riduca i tempi e i costi di costruzione; alta disponibilità e lunga vita utile (tipicamente, 60 anni); presenza di dispositivi di sicurezza di tipo “intrinseco” o “passivo”;flessibilità nella composizione del combustibile (uranio naturale ed a vari arricchimenti, miscele uranio-plutonio, quest’ultimo anche proveniente dallo smantellamento di armi nucleari, miscele uranio-torio) e sua alta “utilizzabilità” (burn-up), al fine di distanziare nel tempo le ricariche.
IL NUCLEARE – Prospettive
I reattori di quarta generazione sono ancora allo stadio concettuale. Nel gennaio 2000, dieci paesi si sono uniti per formare il “Generation IV International Forum” (GIF) col fine di sviluppare i sistemi nucleari di futura generazione, cioè i sistemi che potranno divenire operativi fra 20 o 30 anni, subentrando all’attuale generazione di reattori a neutroni termici refrigerati ad acqua.I sistemi nucleari di quarta generazione dovranno rispettare i seguenti requisiti:►sostenibilità, ovvero massimo utilizzo del combustibile e minimizzazione dei rifiuti radioattivi;►economicità, ovvero basso costo del ciclo di vita dell’impianto e livello di rischio finanziario equivalente a quello di altri impianti energetici;►sicurezza e affidabilità; in particolare i sistemi di quarta generazione dovranno avere una bassa probabilità di danni gravi al nocciolo del reattore e tollerare anche gravi errori umani; non dovranno, inoltre, richiedere piani di emergenza per la difesa della salute pubblica, non essendoci uno scenario credibile per il rilascio di radioattività fuori dal sito;►resistenza alla proliferazione e protezione fisica contro attacchi terroristici.
IL NUCLEARE – Prospettive
I sei sistemi nucleari selezionati da GIF sono:•Gas-Cooled Fast Reactor (GFR) - reattori a spettro veloce, refrigerati a elio e con ciclo del combustibile chiuso, •Lead-Cooled Fast Reactor (LFR) - reattori a spettro veloce, refrigerati a piombo o eutettico piombo-bismuto e con ciclo del combustibile chiuso, Molten Salt Reactor (MSR) - reattori a fissione prodotta in una miscela circolante di sali fusi, con spettro epitermico •Sodium-Cooled Fast Reactor (SFR) - reattori a spettro veloce, refrigerati a sodio e con ciclo del combustibile chiuso, •Supercritical-Water-Cooled Reactor (SCWR) – reattore refrigerato ad acqua a temperatura e pressione oltre il punto critico, a spettro termico o veloce;•Very-High-Temperature Reactor (VHTR) – reattore moderato a grafite e refrigerato ad elio, con ciclo once-through. Questo reattore è ottimizzato per la produzione termochimica di idrogeno, oltre che di elettricità.
IL NUCLEARE – Prospettive
In conclusione se si vuole installare una Centrale Nucleare oggi la si trova
sul mercato, sono quelle già descritte di III o III+ generation.
Quelle di IV G sono ancora in attesa che uno o più progetti vengano
selezionati tra i sei proposti e quindi si passerà alla fase di
industrializzazione (20-30 anni).
L’ENEA partecipa a questo processo ed anche al Brasimone si effettuano
prove sperimentali in appoggio alla progettazione, particolarmente per i
reattori raffreddati a piombo o piombo-bismuto, grazie all’esperienza
maturata con le prove di appoggio alla progettazione del PEC che era un
“Veloce” raffreddato a sodio liquido.
Tra l’altro la scelta europea per la IV G è fortemente influenzata dalla
Francia che propone appunto il modello raffreddato a sodio.
IL NUCLEARE – Prospettive
LA FUSIONE TERMONUCLEARE
E’ una fonte praticamente illimitata e diffusa.
Non produce gas serra.
I prodotti della reazione non sono radioattivi
Ridotto problema delle scorie.
Il processo e’ intrinsecamente sicuro
Non e’ facilmente utilizzabile per la
proliferazione nucleare.
IL NUCLEARE – Prospettive
LA FUSIONE TERMONUCLEAREGli sviluppi si basano su due schemi principali. Nel primo (fusione a confinamento magnetico) si confina il plasma all’interno di un contenitore per tempi lunghi mediante particolari configurazioni di campo magnetico. Nella fusione a confinamento magnetico, le ricerche finora condotte hanno portato: a) a una buona conoscenza dei fenomeni del plasma e del loro controllo; b) a una determinazione di leggi di scala che consentono di prevedere il comportamento del plasma del reattore; c) a uno sviluppo di buona parte delle tecnologie e dei metodi di fabbricazione necessari per il reattore. Nell’altro schema (fusione inerziale) non si confina il plasma ma lo si comprime e riscalda mediante mezzi esterni (ad es. irradiandolo con un laser) e lo si lascia poi espandere liberamente utilizzando l’energia emessa dalle reazioni nucleari. È questo lo schema di funzionamento delle bombe ad idrogeno, fatte esplodere per la prima volta nel 1952 dagli Stati Uniti
IL NUCLEARE – Prospettive
LA FUSIONE TERMONUCLEARE
Progetto ITER
Questo progetto, nato negli anni della fine del URSS, per volontà concorde del presidente Regan e Gorbaciof ha lo scopo di: Dimostrazione dei regimi di funzionamento del reattore a Fusione. Amplificazione di energia di un fattore 10 per durate di 5 minuti e di un fattore 5 in stato stazionario (500MW di potenza di fusione). Test integrato di tutte le soluzioni tecnologiche rilevanti per la costruzione di un reattore a Fusione.
IL NUCLEARE – Prospettive
LA FUSIONE TERMONUCLEAREProgetto ITER
Dopo le lunghe discussioni e confronti politici sulla
scelta del luogo in cui far sorgere l'ITER, alimentate
anche dalla spaccatura USA e UE in occasione della
guerra in Iraq, è prevalsa la candidatura francese di
Cadarache.
Oltre alla località francese era in ballo anche la
località giapponese di Rokkasho, preferita dagli Stati
Uniti rispetto a Cadarache.
Sezione della macchina ITER
IL NUCLEARE – Prospettive
IL NUCLEARE – Prospettive
IL NUCLEARE – Prospettive
Il Reattore a fusione dimostrativo DEMO
IL NUCLEARE – Prospettive
Il contributo del Centro del Brasimone ad ITER e DEMO
Sin dai primi anni ’90 le attività del Centro, dopo la chiusura di quelle di costruzione del PEC, furono orientate alla Fusione termonucleare con numerose prove sperimentali di componenti e materiali a supporto della progettazione della macchina ITER e DEMO.
In particolare nel settore del Remote Handling, del comportamento di materiali di interesse fusionistico, in studi di termofluidodinamica per il raffreddamento dei componenti critici, per l’utilizzo dell’elio come refrigerante e breeder.