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7/25/2019 2008-13-079 http://slidepdf.com/reader/full/2008-13-079 1/7 PREVENZIONEE PROTEZIONE Focus TU - Articolo w w w.am bientesicurezza.ilsole24ore.com 1 luglio 2008 - N. 13  IL SOLE 24 ORE 79 USO E SCELTA DEI DPI: QUALI CRITERI ADOTTARE PER LAVORARE REALMENTE IN SICUREZZA? l di LuigiCortis, Primo ricercatore – referentedelLaboratorio Tecnologico perle Strutture,Dipartimento Tecnologiedi Sicurezza- ISPESL La legge agosto !""#, $% &!, e il 'e(reto legislati)o * a+rile !"", $% &, (osi''etto Testo u$i(o si(ure--a, (ostituis(o$o le 'ue re(e$ti $or.ati)e riguar'a$ti la tutela 'ella salute e la si(ure--a sul la)oro% La +ri.a /a 'is+osto al(u$e .isure i$ .ateria e /a 'elegato il 0o)er$o al riassetto e alla ri1or.a 'ella relati)a $or.ati)a, .e$tre la se(o$'a $e (ostituis(e l2attua-io$e, .e'ia$te il rior'i$o e il (oor'i$a.e$to i$ u$ u$i(o testo% Pre$'e$'o i$ esa.e il Ca+o II, Titolo III, D%Lgs% $% &3!"", «Uso dei dispositivi di protezione individuale» , 4 i..e'iata.e$te e)i'e$te (/e $o$ esisto$o, $el $uo)o +ro))e'i.e$to, $o)it5 ris+etto alla +re(e'e$te 'is(i+li$a, tra$$e (/e +er al(u$e i$'i(a-io$i sulla )aluta-io$e 'ei DPI (o$te$ute $ell2Allegato VIII% Al Capo II, Titolo III, D.Lgs. n. 81/ 2008, sono riportati i disposti ri- guardanti l’uso dei dispositivi di protezione individuale D!I"# da un esa$e di %uesta parte di arti&olato ' i$$ediata$ente evidente &(e non &i sono novit) rispetto a %uan- to &ontenuto nel Titolo III, D.Lgs. n. *2*/1++, inerente alla stessa $ateria. opportunosottolineare, inve&e, &(e il punto , Allegato I- II, ele$ento di rieri$ento per l’appli&azione di %uanto previsto all’art. olig(i del datore di lavoro", &o$$i 1 e , (a riportato una taella &on&ernente le indi&a- zioni per la valutazione dei D!I. eene non esauriente, ore &o- $un%ueindi&azioniutilialla s&elta dei dispositivi di protezione indivi- dualeriguardanti3 l  gli el$etti di protezione per l’industria# l  glio&&(ialiprotettivieglis&(er- $i per la protezione del viso# l  gli otoprotettori# l  i dispositivi di protezione delle vierespiratorie# l  iguantidiprotezione# l  le &alzature per uso proessio- nale# l  gliindu$entidiprotezione# l  i giuotti di salvataggio per l’industria# l  i dispositividiprotezione&ontro le&adutedall’alto. 4uesta taella, &(e trae origine da indi&azioni della Co$$issione eu- ropea 516 , ' stata inserita nel Testo uni&o sia per agevolare la s&elta e l’uso dei D!I, sia nel rispetto dei prin&ipi e dei &riteri della legge n. 127/200 &(e (a ri&(iesto di atte- nersialle indi&azioni&o$unitarie. Lataella,riportatainstral&ionel- la tabella 1 per la parte riguardan- 1)  Si veda, nella  Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 30 dicembre 1989, n. C 328/3,  «Comunicazione della Commissione per l’implementazione della Direttiva 89/656/CEE del Consiglio del 30 novembre 1989, riguardante la valutazione degli aspetti della sicurezzadeiDispositividiprotezioneindividualeconriguardoallasceltaeall’uso». Osservatorio a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico

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PREVENZIONE E PROTEZIONE

Focus TU-Articolo

w w w.am b ientes i curez za . i l so le24 ore . com1 luglio 2008 - N. 13   IL SOLE 24 ORE79

USO E SCELTA DEI DPI: QUALI CRITERI ADOTTAREPER LAVORARE REALMENTE IN SICUREZZA?

l di Luigi Cortis,Primo ricercatore – referente del Laboratorio Tecnologico per le Strutture, Dipartimento

Tecnologie di Sicurezza - ISPESL

La legge agosto !""#, $% &!, e il 'e(reto legislati)o * a+rile !"", $% &,

(osi''etto Testo u$i(o si(ure--a, (ostituis(o$o le 'ue re(e$ti $or.ati)e riguar'a$ti

la tutela 'ella salute e la si(ure--a sul la)oro% La +ri.a /a 'is+osto al(u$e .isure

i$ .ateria e /a 'elegato il 0o)er$o al riassetto e alla ri1or.a 'ella relati)a $or.ati)a,

.e$tre la se(o$'a $e (ostituis(e l2attua-io$e, .e'ia$te il rior'i$o e il (oor'i$a.e$to

i$ u$ u$i(o testo% Pre$'e$'o i$ esa.e il Ca+o II, Titolo III, D%Lgs% $% &3!"",

«Uso dei dispositivi di protezione individuale», 4 i..e'iata.e$te e)i'e$te (/e $o$

esisto$o, $el $uo)o +ro))e'i.e$to, $o)it5 ris+etto alla +re(e'e$te 'is(i+li$a, tra$$e(/e +er al(u$e i$'i(a-io$i sulla )aluta-io$e 'ei DPI (o$te$ute $ell2Allegato VIII%

Al Capo II, Titolo III, D.Lgs. n. 81/2008, sono riportati i disposti ri-guardanti l’uso dei dispositivi diprotezione individuale D!I"# da unesa$e di %uesta parte di arti&olato' i$$ediata$ente evidente &(enon &i sono novit) rispetto a %uan-

to &ontenuto nel Titolo III, D.Lgs.n. *2*/1++, inerente alla stessa$ateria. opportunosottolineare,inve&e, &(e il punto , Allegato I-II, ele$ento di rieri$ento perl’appli&azione di %uanto previstoall’art. olig(i del datore dilavoro", &o$$i 1 e , (a riportato

una taella &on&ernente le indi&a-zioni per la valutazione dei D!I.eene non esauriente, ore &o-$un%ue indi&azioni utili alla s&eltadei dispositivi di protezione indivi-duale riguardanti3l   gli el$etti di protezione per

l’industria#l   gli o&&(iali protettivi e gli s&(er-$i per la protezione del viso#

l   gli otoprotettori#l   i dispositivi di protezione delle

vie respiratorie#l   i guanti di protezione#l   le &alzature per uso proessio-

nale#

l   gli indu$enti di protezione#l   i giuotti di salvataggio per

l’industria#l   i dispositivi di protezione &ontro

le &adutedall’alto.4uesta taella, &(e trae origine daindi&azioni della Co$$issione eu-

ropea516, ' stata inserita nel Testouni&o sia per agevolare la s&elta el’uso dei D!I, sia nel rispetto deiprin&ipi e dei &riteri della legge n.127/200 &(e (a ri&(iesto di atte-nersialle indi&azioni &o$unitarie.La taella, riportata in stral&io nel-la tabella 1 per la parte riguardan-

1)  Si veda, nella  Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 30 dicembre 1989, n. C 328/3,  «Comunicazione della Commissione per l’implementazione della Direttiva 89/656/CEE del Consiglio del 30 novembre 1989, riguardante la valutazione degli aspetti della sicurezza dei Dispositivi di protezione individuale con riguardo alla scelta e all’uso».

Osservatorio

a cura dell’Ufficio

Relazioni con il Pubb lico

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RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi  Origine e forma

dei rischiCriteri di sicurezza e prestazionali

per la scelta del dispositivo

Meccanici Cadute di oggetti, urti - Capacità d’ammortizzare gli urti- Resistenza alla perforazione- Resistenza agli impatti

Schiacciamento laterale Resistenza laterale

Elettrici Bassa tensione elettrica Isolamento elettrico

Termici Freddo, caldo Mantenimento delle caratteristiche alle basse e alte temperature

Spruzzi di metallo fuso Resistenza agli spruzzi di metallo fuso

Ridotta visibilità Percettibilità insufficiente Colore luminescente/riflettente

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO(Elmetti di protezione per l’industria)

Rischi  Origine e forma

dei rischiCriteri di sicurezza e prestazionali

per la scelta del dispositivo

Disagio,Interferenza conl’attività lavorativa

Comfort  inadeguato • Progetto ergonomico:- peso- intercapedine d’aria

- adattamento alla testa- ventilazione

Infortuni e rischiper la salute

Scarsa compatibilità Qualità dei materiali

Carenza di igiene Facilità di manutenzione

Scarsa stabilità, perditadell’elmetto

Adattamento dell’elmetto alla testa

Contatto con le fiamme Non infiammabilità e resistenza alla fiamma

Invecchiamento Esposizione a fenomeniatmosferici, condizionidell’ambiente, pulizia, utilizzo

• Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali• Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DALL’USO DEL DISPOSITIVO(Elmetti di protezione per l’industria)

Rischi  Origine e forma

dei rischiCriteri di sicurezza e prestazionali

per la scelta del dispositivo

Protezioneinadeguata

Errata scelta del dispositivo   • Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi econdizioni di lavoro:- osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante- osservanza delle marcature del dispositivo (per esempio livello diprotezione, impieghi specifici)• Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

INVENTARIO DEI RISC6I PER L2IMPIE0O DELL2ELMETTO NELL2INDUSTRIA

Tabella 1

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te gli el$etti di protezione perl’industria, ' strutturata in or$a

$odulare e, per &ias&una tipologiadi D!I, riporta i ris&(i da &ui pro-teggere9, i ris&(i derivanti dal di-spositivo9 e i ris&(i derivanti dal-l’uso del dispositivo9# inoltre, &ia-s&uno di %uesti soggetti ' suddivisoin tipo di ris&(io9, origine e or-$a del ris&(io9 e &riteri di si&u-rezza e prestazionali per la s&eltadel dispositivo9.4uesta i$ple$entazione pu: &o-stituire un valido indirizzo, nellas&elta e/o nell’uso dei D!I e, &o-$un%ue, ' onte di rilessione e di&ultura sulla si&urezza.Inoltre, %uest’ulti$o aspetto sod-disa uno dei &riteri &itati dallalegge n.127/200, all’art. 1, &o$-$a2, lettera p), dove' ri&(iesto diavorire la &ultura e le azioni dellaprevenzione.Lo stesso D.Lgs. n. 81/2008, agliartt. + e 11, (a pro$osso, avoren-done la divulgazione, la &ulturadella salute e della si&urezza del

lavoro an&(e neiper&orsi or$ativis&olasti&i e universitari &on unaoperazione &oordinata dell’I!;-L,dell’I<AIL e dell’I!;=A.Considerato &(e uno dei &ardinidella riduzione degli in&identi sullavoro ' la &ultura della si&urezza,la %uale inluenzaleazionidell’uo-$o &(e a sua volta ' attore deglieventi, in aggiunta alle indi&azioni&ontenute nell’Allegato III al Te-stouni&o, saranno ornite unaserie

di inor$azioni utili alla &o$pren-sione delle prole$ati&(e relative

alla prevenzione dei ris&(i in rela-zione ai D!I.

La +re)e$-io$e 'ei ris(/ii$ rela-io$e ai DPI<ei &asi in &ui i lavori non possonoessere eseguiti in &ondizioni di si-&urezza e in &ondizioni ergono$i-&(e adeguate, devono essere s&el-te attrezzature di lavoro idonee agarantiree a $antenere&ondizionidi lavorosi&ure,dando priorit) alle$isure di +rote-io$e (olletti)a ri-

spettoalle $isure di protezione in-dividuale. 4ualora %ueste $isureda sole non astino a evitare o aridurre sui&iente$ente i ris&(iper la si&urezza e la salute duranteil lavoro, in relazione alla %uotaineli$inailedi ris&(io residuo, su-entra l’oligo del ri&orso ai di-spositivi di protezione individuale.In altre parole, la si&urezza sul la-voro deve essere vista &o$e un si-ste$a integrato nel %uale ogni ele-$ento apporta un opportuno &on-

triuto per il raggiungi$ento della$assi$a&ondizione di tutela.!er %uanto &on&erne il D!I, %uestoornis&e solo un li$itato livello diprotezione,&onsiderando &(e3l   protegge solo la persona &(e lo

indossa#l   non pu: garantire il 100> della

si&urezza#l   pone restrizioni alla $oilit)

e/oallavisiilit)#l   introdu&e disagio e, spesso, a-

ti&a dovuta al suo peso.

Le (riti(it5 +er la s(elta;le$enti onda$entali, per una

&orretta s&elta dei D!I, sono la na-tura del ris&(io e %uale parte del&orpo potree essere interessataall’inortunio.Cos? &o$e disposto al &o$$a 1,art. , D.Lgs. n. 81/2008, il dato-re di lavoro, ai ini della s&elta deiD!I3@a) effettua l’analii e la !aluta-zione dei ric"i c"e non poonoeere e!itati con altri mezzi#b) indi!idua le caratteritic"e deiDPI necearie affinc"$ %ueti iano

adeguati ai ric"i, di cui alla letteraa", tenendo conto delle e!entualiulteriori fonti di ric"io rappreen-tate dall’uo dagli tei DPI#c) !aluta, ulla bae delle informa-

zioni e delle norme d’uo fornitedal fabbricante a corredo dei DPI,le caratteritic"e dei DPI diponi-bili ul mercato e le raffronta con%uelle indi!iduate alla lettera b)#

d) aggiorna la celta ogni %ual!oltainter!enga una !ariazione ignifica-

ti!a negli elementi di !alutazione.4uesta se%uenza se$ra essere&(iara e di a&ile appli&azione, $ain realt)non risulta &os? se$pli&e.i presentano tre ordini di dii-&olt)3l   valutazione oggettiva della sti-

$a dei ris&(i#l   valutazione del &orretto &olle-

ga$ento tra i livelli di ris&(io e ilivelli di prestazione deiD!I#

l   valutazione del &orretto &o$-

Uso non correttodel dispositivo

• Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio• Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco,logoro o deteriorato

• Mantenimento del dispositivo in buono stato• Controlli regolari• Sostituzione a tempo debito• Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Nota:  tabella estratta dall’Allegato VIII, «Schema indicativo per l’inventario dei rischi ai fini dell’impiego di attrezzature di protezione

individuale».

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pro$esso ra l’esposizione a piBdi unris&(io, i livelli di protezio-neeitipidiD!I.

Valutazioneoggettivadellastimadei rischiIl ris&(io ' deinito &o$e il prodot-to di due attori, la proailit) di

a&&adi$ento di un evento peri&o-loso e la severit) della lesione pro-dotta# pur non volendo giungere auna sti$a propria$ente %uantita-tiva, a volte pu: esseredii&ile va-lutare an&(e il ris&(io in ter$iniapprossi$ati,poi&(esisteunaog-gettiva dii&olt) nel reperire datiaidaili e &o$pleti sugli in&identiavvenuti. Inoltre, al&uni tipi di ri-s&(io sono dii&ili da %uantii&areattraverso $isure, in %uanto non vi

sono disponiili stru$enti adatti onon esistono indi&i di severit).;se$pi di %uesto sono le &adutedall’alto, il taglio, la la&erazionee&&. !ertanto, sar) a&ileeettua-re errori nella s&elta di un &orrettoD!I. Altre volte ' possiile %uanti-i&are i ris&(i $ediante $isure

&onta$inazione a&usti&a, iologi-&a, radioattiva e&&.", utilizzandoadattiproto&olli, e deter$inarne illivello,$a si deveri&orrere a siste-$i &o$plessi e a personale %ualii-&ato &(e spesso $an&a alle pi&&olee $edie i$prese.

Livelli di rischio e opportuni DPI aree uona prassi, per una &or-retta s&elta del D!I, &onsultare an-&(e la relativa nor$a di prodotto

nella%uale sonoriportati i re%uisiti,le prove per assi&urarsi &(e %uestisiano soddisatti e i &riteri di a&&et-tazione dei risultati delle prove.er$o restando il atto di disporredella nor$a sono &ir&a tre&ento inrelazione alla direttiva 8+/*E*/C;;, re&epita in Italia &on il D.Lgs.

n. E/1++2", spesso %uesta pre-senta troppi livelli di prestazioneper &ias&un re%uisito ri&(iesto alD!I. 4uesto aspetto, inve&e di aiu-tare a ridurre ei&a&e$ente i ri-s&(i, genera in&ertezza e &onusio-nenella s&elta del dispositivo da re-periresul$er&ato, poi&(&res&onoa dis$isura le &o$inazioni dei li-velli di prestazione e, %uindi, i pos-siili D!I. !rendendo in &onsidera-zione la nor$a F<I ;< 788 guanti

Annesso ZA (informativa)

Questa Norma Europea è stata preparata sotto un mandato dato al CEN dalla Commissione Europea eddall’Associazione Europea per il Libero Commercio (EFTA) e supporta i Requisiti Essenziali della Direttiva CEE/686/89.

Tabella ZA - Corrispondenza tra questa Norma Europea e la Direttiva CEE/686/89

Paragrafo(i)/sottoparagrafo(i)di questa EN

Requisiti Essenziali (RES)della Direttiva CEE/686/89

4.1 1.2.1 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo “autogeni”

4.2 1.3.1 Adeguamento dei DPI alla morfologia dell’utilizzatore

5.2 1.4 Informazioni fornite dal fabbricante

6.1, 6.2, 6.3 1.3.2 Leggerezza e solidità di costruzione

6.4, 6.5  3.6.1 Materiali costitutivi e altri componenti (protezione contro il calore e/il

fuoco)

6.6  3.6.2 DPI completi, pronti per l’uso

(protezione contro il calore e/o il fuoco)

6.7 1.2.1 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo “autogeni”

7 2.12 Pittogrammi/Ideogrammi identificativi riguardanti la salute e la sicurezza

8 1.4 Informazioni fornite dal fabbricante

Avviso: altri requisiti e altre direttive possono essere applicabili al prodotto(i) rientranti in questa norma.

CORRISPONDENZA TRAUNANORMAEUROPEA E LA DIRETTIVA CEE3773*A;<GAD;LL;I<DICAGIH<IFI;=A<CA<TI;D;LL;=HTIAGIH<IF4F;LLI!AGIALI"

Tabella 2

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Annesso ZA (informativa)

Questa Norma Europea è stata preparata sotto un mandato dato al CEN dalla Commissione Europea eddall’Associazione Europea per il Libero Commercio (EFTA), per fornire uno strumento per la conformità con icorrispondenti Requisiti Essenziali della Direttiva CEE/686/89, eccetto i Requisiti Essenziali: 1.1.1., 1.1.2.1, 1.2.1.1,1.2.12, 1.2.13 e 2.3.

Tabella ZA - Corrispondenza tra questa Norma Europea e la Direttiva CEE/686/89

Paragrafo(i)/

sottoparagrafo(i)di questa EN

Requisiti Essenziali (RES)

della Direttiva CEE/686/89

Commenti

mirati/note

4.1  1.2.1 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo

“autogeni”

4.2  1.3.1 Adeguamento dei DPI alla morfologia

dell’utilizzatore

Parzialmente. Non è fornito nessunrequisito indicante che il cappuccio deverimanere in loco per tutto il periodo di uso.

5.2 1.4 Informazioni fornite dal fabbricante  Parzialmente. Nessun requisito connesso

agli agenti pulenti.

6.1, 6.2, 6.3 1.3.2 Leggerezza e solidità di costruzione

6.4, 6.5   3.6.1 Materiali costitutivi e altri componenti(protezione contro il calore e/o il fuoco)

Parzialmente. Nessun requisito e nessunmetodo di prova per il visore.

6.6  3.6.2 DPI completi, pronti per l’uso

(protezione contro il calore e/o il fuoco)Parzialmente. Nessun requisito e nessunmetodo di prova per il visore.

6.7  1.2.1 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo

“autogeni”

7  2.12 Pittogrammi/Ideogrammi identificativi ri-

guardanti la salute e la sicurezza

8 1.4 Informazioni fornite dal fabbricanteParzialmente. Nessuna informazione sul-l’uso e sulle parti di ricambio. Nessuna

informazione sul visore.

Avviso: altri requisiti e altre direttive possono essere applicabili al prodotto(i) rientranti in questa norma.

CORRISPONDENZA TRAUNANORMA EUROPEA E LA DIRETTIVA CEE3773*!;;<GADI I<DICAGIH<IFI;=A<CA<TI;DI=HTIAGIH<IF4F;LLI!AGIALI"

Tabella 3

&ontroi ris&(i$e&&ani&i", i re%uisitidi ase sono %uattro arasione, ta-glio, strappo e perorazione" eognuno di %uesti &onte$pla livellidi prestazione, a e&&ezione dellostrappo &(e ne (a &in%ue# si ri&ava&(e il nu$ero di possiili dierentiD!Irisultano720. Inoltre, nellenor-

$e non sono riportate le inor$a-zioni &(e illustrano i livellidi ris&(ioo il tipo di appli&azione &orrispon-dente al livello di prestazione# %ue-sto trova spiegazione nel atto &(elanor$a ' una nor$a diprodottoe,%uindi, riporta solo i re%uisiti delprodotto e non le inor$azioni ri-

guardanti il suo utilizzo. ne&essa-rio aggiungere &(e le prove eet-tuate in laoratorio non repli&anole &ondizioni reali &(e si in&ontranosul posto di lavoro, %uindi, esisteuna realedii&olt) a $ettere in re-lazione il livello di ris&(io eettivoe il livellodiprestazione.

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Esposizionea piùrischi,

livelli di protezionee tipidiDPI Durante unJattivit) possono esserepresenti piB di un ris&(io arasio-ne, taglio, "oc& elettri&o, i$pattoda oggetti e&&.", non ne&essaria-$ente allo stesso te$po e allostesso livello# %uesto &o$porta,inevitail$ente, nella ri&er&a trala &o$patiilit) e l’ei&a&ia, un&o$pro$esso tra i livelli di prote-zione e i tipi di D!I e, &o$un%ue,alla ine, si ' &ostretti a $antenere

la protezione per tutta la duratadel lavoro. 4uesta situazione &reaprole$i nell’ergono$ia, nella$oilit) e nella destrezza del-l’operatore tali da produrre ris&(iaggiuntivi.

La $or.a te($i(a

'i +ro'otto ar.o$i--ata!er la realizzazione di un D!I ' ne-&essaria l’appli&azione di una nor-$a te&ni&a526, $entre la sua &on-sultazione pu: risultare di aiutonella selezione del dispositivo. ne&essario, %uindi, essere in pos-sesso di al&une inor$azioni sulle$odalit) di lettura delle nor$ete&ni&(e europee ar$onizzate.Fna nor$a ' ar$onizzata a una di-rettiva %uando &ontiene tutti i re89uisiti esse$-iali 'i si(ure--a:RES; a++li(a<ili al prodotto ilD!I" e ne a&&erta la rispondenza$ediante &al&oli e/o prove, indi-&andone i &riteri di a&&ettazione.

Fna nor$a te&ni&a europea ' ar-$onizzata %uando3l  ' preparata dall’Hrganizzazio-

ne europea di nor$azioneC;<,C;<;L;C" in a&&ordo a lineegui-da generali a&&ordate tra la

Co$$issione e l’Hrganizzazio-

ne, a seguito di un $andato del-la Co$$issione, dopo la &onsul-tazione &ongli tati $e$ri#

l   i rieri$entidella nor$a te&ni&asono puli&ati sulla   'azzetta

(fficiale della omunit* euro- pea, allo s&opo di ornire la pre-sunzione di &onor$it) alla di-rettiva.

L’appli&azione di una nor$a te&ni-&a europea ar$onizzata ' volonta-ria, $a il ari&ante (a l’oligo

di i$$ettere sul $er&ato un pro-dotto &(e risponda a tutti i re%uisi-ti essenziali appli&aili &ontenutinell’Annesso II alla direttiva 8+/*E*/C;; e la nor$a te&ni&a ar$o-nizzata aiuta il ari&ante a sod-disarli. <el &onte$po, l’organi-s$o notii&ato, pri$a di e$etterel’attestato di &ertii&azione C;,deve verii&are &(e il ari&anteaia &onsiderato tutti i re%uisitiessenziali appli&aili.!ertanto, per essere i$$esso sul$er&ato, il prodotto D!I deve sod-disare tutti i re%uisiti essenzialiappli&aili, &osi&&( il ari&an-te, se(a de&iso di utilizzare lanor-$a te&ni&a ar$onizzata,deve &on-trollare la &onor$it) a tutti i ;o, al$eno, %uali di %uesti sono ve-rii&ati.!er agevolare %uesta ri&er&a, ilnor$atore (a introdotto nella nor-$a te&ni&a ar$onizzata un annes-so inor$ativo, l’Annesso GA9, ri-

portante una taella nella %uale,in una &olonna, sono elen&ati i re-%uisiti essenziali appli&aili e, in&orrispondenza, in un’altra &olon-na, sono indi&ati i paragrai dellanor$a te&ni&a ar$onizzata &(e li

soddisano si veda la   tabella +".

L’attuale &onigurazione dell’an-nesso GA, &onor$e alla  tabella +,per:, non per$ette di verii&are

se tutti i ; sono stati presi in&onsiderazione e se sono &o$ple-ta$ente o parzial$ente verii&ati.!ertanto il KT ureau Tec"ni-%ue"576 del C;<, &on una sua risolu-zione, (a proposto di spe&ii&are,nell’annesso GA, %uali ; non so-no stati &onsiderati e di introdurrenella taella una nuova &olonna ri-

portante le inor$azioni sul soddi-sa&i$ento parziale dei;.!rendendo in &onsiderazione la ta-

bella + e la  tabella , ' evidente&(e la   tabella + non ' &o$pleta-$ente esauriente, in %uanto non$ostra le inor$azioni sul soddi-sa&i$ento dei ;, $entre la  ta-

bella  indi&a esatta$ente %uali; non sono stati &onsiderati e,ra %uelli valutati, %uali sono &o$-pleta$ente soddisatti e %uali nonlo sono, ornendo le relative $oti-vazioni.4uando nella nor$a non vengono&onsideratituttii;appli&aili,ilari&ante(a l’onere di di$ostra-re &(e il suo prodotto soddisa%uello &(e gli ' ri&(iesto dalla di-rettiva, aiutandosi, in aggiun-ta, &on l’utilizzo di altre nor$e ospe&ii&(ete&ni&(e.induio&(eunanor$ate&ni&a&o-s? strutturata nella &o$pletezza del-le inor$azioni,' unutile stru$ento

perla realizzazione, la &orretta s&el-tae l’appropriato usodeiD!I.

Ne(essit5 'i aiuto$ella s(elta 'ei DPIi rileva, %uindi, la ne&essit) di di-

2)  Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera  u),  D.Lgs n. 81/2008, la  «norma tecnica»  è la   «specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normazione, la cui osservanza non sia obbligatoria».

3)   Il Bureau Technique (BT) del Comitato europeo di normazione (CEN) ha il compito di definire, dal punto di vista tecnico, la politica, i  processi e gli strumenti che supportano l’attività tecnico-normativa a livello europeo e di governare i processi e gli strumenti di normazione a supporto delle attività degli organi tecnici.

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PREVENZIONE E PROTEZIONE

Focus TU-Articolo

w w w.am b ientes i curez za . i l so le24 ore . com1 luglio 2008 - N. 13   IL SOLE 24 ORE85

sporre di stru$enti &(e per$etta-no di eettuare una idonea s&elta

dei D!I per i ris&(i parti&olari o peri tipi di attivit). 4uesti $ezzi pos-sono essere individuati nelleuoneprassi56 e nelle linee guida5E6.!erlasoluzione di %uestoprole$a ' uti-le il Testo uni&o &(e, all’art. +, (adisposto &(e gli enti puli&i,aventi &o$piti in $ateria di salutee di si&urezza nei luog(i di lavoroI!;L, I<AIL, I!;=A", svolganoin $aniera &oordinata l’elaora-zione, la ra&&olta e la diusione

delle uone prassi e la predisposi-zione delle linee guida.i sottolinea &(e le uone prassi ele linee guida sono stru$enti digrandei$portanza, sia per il dato-re di lavoro, &onsiderando le dii-&olt) nella s&elta dei D!I, sia &o$erieri$ento per tutti gli altri sog-getti &oinvoltinelgarantire la salu-

te e la si&urezza sui luog(i di lavo-ro, &o$e i lavoratori, i ari&anti,

gli organis$i notii&ati, gli organidi vigilanza e le autorit) per la sor-veglianza del $er&ato.

Co$(lusio$iLa salute e la si&urezza sul lavorodevono essere &onsiderate inseritein un siste$a integrato, dove &ia-s&un soggetto apporta un propriovalore aggiunto a %uello &(e rap-presenta la propria spe&ii&it)3l   il legislatore deve preparare

unalegislazione&(iara, di a&ile&onsultazione e &(e &onsideratutti i attori &on&orrenti alla si-&urezza sui luog(i di lavoro, nontras&urando il attore u$ano,ele$ento deter$inante deglieventi#

l   il nor$atore deve redigere unanor$a te&ni&a &o$pleta ed

esaustiva nella verii&a dei;#

l   il ari&ante del prodotto deveadoperarsi a i$$etteresul$er-&ato un prodotto ei&a&e nellaprevenzione dei ris&(i, appli-&ando tutte le nor$e &(e sonoal passo &on lo stato dell’arte#

l   l’organis$o notii&ato deve a&-&ertare, pri$a di e$ettere il&ertii&ato di &onor$it) C;,&(e il ari&ante aia &onsi-derato tutti i re%uisiti essenzialidi si&urezza appli&aili#

l

  il datore di lavoro deve eet-tuare una &orretta analisi delris&(io e verii&are, &on tuttigli stru$enti possiili, &(e las&elta del prodotto sia %uella&orretta#

l   il lavoratore deve utilizzare &or-retta$ente i dispositivi di pro-tezione ornitigli.   l

4)   Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera v), D.Lgs. n. 81/2008, le «buone prassi» sono le «soluzioni organizzative o procedurali coerenti conla normative vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza suiluoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle Regioni,dall’ISPESL, dall’INAIL e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cuiall’articolo 6, previa istruttoria dell’ISPESL, che provvede a assicurare la più ampia diffusione».

5)   Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera z), D.Lgs. n. 81/2008, le «linee guida» sono gli «atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazionedella normativa in materia di salute e sicurezza predisposti da Ministeri, dalle Regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL e approvati in sede diConferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano».