2007 settembre/ottobre - ontit.it · Giovanna Sfragasso 29 Cuochi Lazio 30 Rassegna stampa a cura...

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S i può rendere produttiva la s icurezza? periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 4 18 Turismo sostenibile? È anche un problema di governo Questo servizio non s’ha da fare Il Saturno International Film Festival di Alatri L’abusiva captazione di fondi pubblici 24 38 settembre/ottobre 2007 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 5-2007 ISO 9001:2000 certificato n° 356673 QM

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Si può rendere produttiva la sicurezza?

p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o

4 18Turismo sostenibile?È anche un problemadi governo

Questo servizio non s’ha da fare

Il Saturno InternationalFilm Festival di Alatri

L’abusiva captazione di fondi pubblici

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ISO 9001:2000 certificato n°356673QM

6 In autunno,sale la “febbre” Giuseppe Aiello

10 Bello stabile per il turismo a Fiumicino G. A.

12 Si può rendere produttiva la sicurezza ?Fabrizio Maccari

14 Internet, la nuova frontiera del turismoRoberto Coramusi

18 Questo servizio non s’ha da fareIlaria Morini

20 Quando lo shopping fa bene al turismoGabriele Natalizia

22 Le strade del gusto si fermano a LatinaAndrea Di Lello

23 L’imperatrice torna a casa.Ilaria Morini

24 Il Saturno International Film Festival di AlatriGiorgia Gazzetti

26 Sul lago di Bolsena si parla ingleseAlessandro Quami

28 La provincia con gli occhi del… gusto Giovanna Sfragasso

29 Cuochi Lazio

30 Rassegna stampa a curadi Global Tourism Management

31 Tè verde, scudo per la salute Federica Mazzuca

32 Roma sempre più polo di attrazione per il turismo culturale

34 Panettone, il dolce della Notte SantaAlessandro Circiello

36 Novità in materia di IrpefMaurizio Fantaccione

38 L’abusiva captazione di fondipubbliciDaniela Carbone

40 Massimario del diritto Lavoro

42 La Regione ha approvato il repertorio dei profili formativiper l’apprendistato

Tribuna del lavoro

Notiziario

Interventi

Osservatorio

Sommario

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Capodimonte Lago di Bolsena (Vt)

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Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile:Pietro Licciardi

Direttore:Giancarlo Mulas

Coordinatore Editoriale:Orfeo Cecchini

COMITATO SCIENTIFICO

Attilio CelantGiovanni PeroniGiuseppe Aiello Guido ImprotaFranco Paloscia

Maurizio FantaccioneAntonio Calicchia

COMITATO DI REDAZIONE:

Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe Aiello Guido ImprotaOrfeo Cecchini

Caterina SaccaroMarcello Marzi

Giuseppe Zazzara

Produzione: Impatto Srl

Pubblicità:Impatto Srl - Filippo Gentile

Tel. 06.55.17.95.33Cell. 335.5774176

Grafica e impaginazione:Format Roma Srl

[email protected]

Stampa: Arti Grafiche Srl - Pomezia

finito di stampare: Dicembre 2007

Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

Turismo sostenibile?È anche un problema di governoIl New York Times in un articolo pubblicato il 26 luglio scorso so-steneva che il centro di Roma è nelle mani di orde di visitatori chepossono fare tutto senza alcun freno e regola, con buona pacedei residenti. La vicesindaco Maria Pia Garavaglia, partecipandoil 20 novembre ad un convegno a Venezia sui temi del turismo,ha replicato al quotidiano americano ma l’episodio è stato anchel’occasione per svolgere un intervento incentrato sui termini dicompatibilità della presenza turistica nelle città, che nel caso del-la Capitale assume dimensioni rilevanti, chiamando in causa nonsoltanto gli amministratori pubblici ma anche la responsabilità deiresidenti e degli stessi turisti.

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Partecipando a Venezia il 20novembre scorso alla tavolarotonda che si è svolta nel-

l’ambito del convegno Venezia Si-stema Turismo 2007 - promossodall’Assessorato al Turismo del Co-mune di Venezia - la vice sindacodi Roma, Mariapia Garavaglia, haesordito rispondendo ad un artico-lo pubblicato il 26 luglio di que-st’anno, sul New York Times, in cuisi sosteneva che a Roma, città nel-la quale, si ammetteva, la vita cul-turale è molto viva, varia e diver-sificata, il centro cittadino è nellemani di orde di visitatori che pos-sono fare tutto senza alcun freno eregola, con buona pace dei residen-ti. L’episodio è stato l’occasioneper svolgere un intervento incen-trato sui termini di compatibilitàdella presenza turistica nelle città.Riportiamo integralmente ciò chela vicesindaco, con delega al turi-smo, ha detto in quella sede. «De-vo dire che raramente mi risento,ma leggendo quell’articolo ho sen-tito il dovere di dare una replica an-che un po’ dura, poiché, sia dettoper inciso, molti di quei compor-tamenti incivili di cui parlava ilquotidiano americano, lungi dal-l’essere tollerati dall’amministra-zione che rappresento, sono in buo-na parte proprio figli di una cultu-ra del consumare alcolici riferibi-le in buona parte a molti dei turi-sti provenienti dal Nordamerica oda Paesi di matrice anglosassone,mentre tale comportamento, seb-bene faccia pure, purtroppo, un cer-

to proselitismo fra i nostri giova-nissimi, è largamente estraneo al-la tradizione di Roma e più in ge-nerale del nostro Paese». «A parte questo sassolino, poichénell’articolo si faceva riferimen-to anche a un disagio reale e og-gettivo da parte dei residenti, hosentito allora il dovere di fare unaprecisazione. Vi leggo testuale:“da tempo a Roma stiamo lavo-rando per arginare queste tenden-ze negative, come dimostra la pre-senza dei presidi delle forze del-l’ordine posti dal Prefetto a tute-la e a salvaguardia della cittadi-nanza e dei beni artistici della Ca-pitale. Naturalmente però per ri-solvere il problema non bastanoi Vigili urbanie la Polizia. Oc-corre anche lacollaborazionedi tutti i cittadi-ni e di quellepersone che aRoma vengonoin vacanza”.Credo che inquest’episodio,con cui hoaperto il mio intervento, diversidei colleghi qui presenti, in for-me più o meno diverse, si sianorispecchiati, poiché, anche se èdiscutibile le modalità dell’inchie-sta giornalistica ricordata, essadescrive una realtà del turismoche, insieme al successo delle no-stre città e al gradimento per lemete delle città d’arte del nostro

Paese, porta con sé anche un se-rio problema di sostenibilità e vi-vibilità, se l’impatto dei flussi tu-ristici non sarà governato con sag-gezza a livello amministrativo –e questo a Roma lo stiamo facen-do – e a livello finanziario, pun-to nodale per ogni politica chepossa aiutare noi amministratoria tutelare gli interessi dei cittadi-ni. Per poter far vivere e convive-re le nostre bellissime città con itanti italiani e stranieri che la vi-sitano, servono infatti l’aiuto, l’e-ducazione e la collaborazione dichi le visita, ma soprattutto fon-di adeguati».«Vi sottopongo un altro dato. Hocon me i dati sul turismo a Roma

nell’ottobre 2007.Gli arrivi sonostati 879.967, conun aumento, ri-spetto al 2006, del9,35%, mentre lepresenze, solo al-berghiere, sonostate 2.164.419,pari a un +9,14%.Si consideri chele presenze riguar-

dano solo i pernottamenti alber-ghieri, mentre ancora non sono in-clusi quelli extra alberghieri. Se-condo i dati del 2006, nel corsodel quale abbiamo registrato piùdi 23 milioni di presenze turisti-che, incluse quelle extra alberghie-re. Possiamo dire che l’anno scor-so ogni giorno avevamo di mediacirca 65-70 mila persone in visita

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Mariapia Garavaglia

Turismo sostenibile?È anche un problema di governo

La vicesindaco a Venezia parla di «compatibilitàdella presenzaturistica nelle città»

a Roma, l’equivalente degli abi-tanti di una città capoluogo di pro-vincia concentrati nel nostro cen-tro cittadino».«Questi dati sono il segno del suc-cesso di Roma come mèta ambi-ta a livello internazionale e, con-siderando l’impegno dell’Ammi-nistrazione nella promozione del-la città, si tratta di numeri che inCampidoglio ci riempiono di or-goglio e soddisfazione. Ma que-ste cifre devono anche farci riflet-tere su quanto sia gravoso il com-pito per le amministrazioni, perquanto riguarda la tutela della vi-vibilità, del decoro e dell’ordinepubblico. Tutto il possibile già lofacciamo e non a caso Roma, pri-ma in Europa, ha adottato nel suo

nuovo Piano regolatore una par-te specifica sul turismo».«Per questo, consapevoli che noiil nostro dovere lo compiamo quo-tidianamente, Roma e le altre cit-tà d’arte hanno bisogno di un so-stegno economico. Come portadella Italia per la stragrande mag-gioranza delle persone che visita-no ogni anno il nostro Paese, Ro-ma ha la responsabilità di mante-nere alto il suo nome, perché cosìfacendo, agisce da vera Capitale,sempre nell’interesse generale ditutti i cittadini italiani. Roma poi,nell’accogliere tutti questi turisti,produce reddito, sotto forma di Iva,per le casse dello Stato. Quello chechiediamo dunque altro non sareb-be che un rientro, naturalmente

parziale, dei trasferimenti al Go-verno centrale». «Oggi, dopo anni un po’ bui, esi-ste finalmente, grazie anche aglisforzi del vice premier FrancescoRutelli, una politica nazionale delturismo. Dalla Presidenza del Con-siglio abbiamo avuto delle rispo-ste positive alle nostre richiesteche però, purtroppo, nella mano-vra finanziaria, sono state in par-te disattese. Ma la speranza è chenel futuro prossimo qualche nor-ma che preveda un contributo fi-nanziario a favore delle città d’ar-te, possa prendere al più presto vi-ta. Si tratterebbe di un primo pas-so per consentirci di compiere inmodo migliore quel servizio cherendiamo all’intero Paese».

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La domanda turistica negliesercizi alberghieri di Ro-ma e provincia ha conti-

nuato la sua crescita anche nelquinto bimestre dell’anno: i tu-risti italiani e stranieri continua-no ad arrivare attratti dalla riccae articolata offerta turistica delterritorio.L’analisi dei dati sui flussi di do-manda turistica negli alberghi del-la provincia di Roma nel periodosettembre – ottobre evidenzia chegli alberghi della provincia di Roma hanno registra-to 2.057.544 arrivi e 4.860.242 presenze, con unacrescita rispettivamente di +9,39% e di +8,79%.

Anche questo bimestre il dato più significativo ècostituito dalla più accentuata crescita della doman-da estera rispetto a quella italiana sul fronte degli

In autunno,sale la“febbre”

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Giuseppe Aiello

Tabella 1 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 149.353 334.607 903.396 2.088.503 714.737 1.763.151 231.788 533.843 58.270 140.138 2.057.544 4.860.242

Italiani 30.726 49.682 267.133 521.733 280.019 556.147 137.445 274.017 30.194 64.927 745.517 1.466.506

Stranieri 118.627 284.925 636.263 1.566.770 434.718 1.207.004 94.343 259.826 28.076 75.211 1.312.027 3.393.736

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 17,36 13,75 11,43 12,27 7,42 6,09 12,25 4,62 2,67 0,66 9,39 8,79

Italiani 17,57 16,26 9,62 14,92 7,44 5,30 10,67 -4,79 4,45 7,22 8,32 9,18

Stranieri 17,30 13,33 12,21 11,41 7,40 6,46 14,65 16,78 0,83 -4,40 10,01 8,62

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 149.353 334.607 754.211 1.844.802 571.502 1.462.891 186.763 440.454 45.308 112.273 1.707.137 4.195.027

Italiani 30.726 49.682 210.476 429.723 198.635 386.988 103.066 201.610 19.536 42.443 562.439 1.110.446

Stranieri 118.627 284.925 543.735 1.415.079 372.867 1.075.903 83.697 238.844 25.772 69.830 1.144.698 3.084.581

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� Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provinciadi Roma - Settembre - Ottobre 2007

arrivi (tabelle 1 e 2). Infatti, la do-manda italiana è cresciuta in mi-sura apprezzabile registrando ne-gli alberghi dell’intera Provincia745.517 arrivi (+8,32%) e1.466.506 presenze (+9,18%), ladomanda proveniente dall’esteroha registrato ben 1.312.027 arrivi (+10,01%) e3.393.736 presenze (+8,62%) (tabella 1 e 2).L’analisi della domanda per categoria di esercizi al-berghieri evidenzia, anche in questo bimestre, ladiffusione della crescita in tutte le categorie di eser-cizi alberghieri.Sul fronte della domanda estera, prosegue a buoniritmi la crescita della domanda europea (610.687arrivi con + 9,55% e 1.764.578 presenze con +

10,25%), ed in particolare della domanda prove-niente dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Spagnae dalla Russia. Prosegue, inoltre, anche questo bi-mestre la forte crescita della domanda turistica pro-veniente dagli Usa (357.926 arrivi con + 10,42% e857.693 con + 7,54%). Come di consueto, le quote di mercato Europa edUsa continuano a crescere e queste aree si confer-mano ancora come i due grandi serbatoi di doman-

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A settembre e ottobre cresce ancora la domanda,soprattutto straniera IL

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Tabella 4 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 18,45 14,61 10,60 12,13 7,18 5,78 4,96 4,16 5,90 1,69 9,30 8,86

Italiani 19,28 17,90 9,29 16,20 7,40 4,74 7,24 6,43 6,66 8,23 8,64 9,94

Stranieri 18,23 14,05 11,12 10,95 7,07 6,16 2,28 2,32 5,33 -1,91 9,62 8,48

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007

PAESI 5 e 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 149.185 243.701 143.235 300.260 45.025 93.389 12.962 27.865 350.407 665.215

Italiani 56.657 92.010 81.384 169.159 34.379 72.407 10.658 22.484 183.078 356.060

Stranieri 92.528 151.691 61.851 131.101 10.646 20.982 2.304 5.381 167.329 309.155

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2007- Var. % su anno precedente

5 e 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 15,79 13,31 8,37 7,63 2,42 2,19 -7,21 -3,31 9,87 8,30

Italiani 10,84 9,30 7,56 6,62 3,74 5,09 0,63 5,36 7,37 6,90

Stranieri 19,05 15,89 9,46 8,97 -1,62 -6,70 -31,79 -28,06 12,74 9,95

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Totale Italiani Stranieri

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Presenze

� Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi di RomaSettembre - Ottobre 2007

da turistica verso Roma ed il suohinterland. Come appare dalle tabelle da 3 a6, anche Roma e il suo hinterlandseparatamente considerati conti-nuano a registrare andamenti de-cisamente positivi, sebbene diver-sificati.A Roma vi è stata una ottima cre-scita degli arrivi complessivi (+9,3%) e delle pre-senze complessive (+8,86%). La crescita della do-manda straniera a Roma risulta più accentuata sulfronte degli arrivi rispetto a quella italiana, e di mi-nore entità su quello delle presenze. La domandastraniera, infatti, ha registrato nel bimestre una cre-scita di +9,62% negli arrivi e di +8,48% nelle pre-senze. La domanda italiana ha registrato tassi di cre-scita di + 8,64% negli arrivi e + 8,48% nelle pre-

senze. Come in passato, questa crescita ha caratte-rizzato tutte le categorie di hotel (tabelle 3 e 4). Anche negli alberghi dell’hinterland prosegue labuona crescita della domanda italiana e straniera(+9,87% di arrivi e + 8,30% di presenze). La do-manda italiana è cresciuta del + 7,37% negli arrivie del + 6,9% nelle presenze. La domanda prove-niente dall’estero è cresciuta del + 12,74% negli ar-rivi e del + 9,95% nelle presenze (tabelle 5 e 6).

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� Fig. 3 - Arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterlanddi Roma - Settembre - Ottobre 2007

MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - Ottobre 2007Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

mediaMunicipio 1 486.953 1.202.705 2,47 55,35% 55,57% 6,21% 4,20%

Municipio 2 54.006 138.506 2,56 6,14% 6,40% 19,62% 13,72%

Municipio 3 24.887 52.780 2,12 2,83% 2,44% 9,21% 15,22%

Municipio 4 11.060 25.973 2,35 1,26% 1,20% 13,17% 17,04%

Municipio 5 10.903 25.189 2,31 1,24% 1,16% 27,21% 34,59%

Municipio 6 1.356 2.597 1,92 0,15% 0,12% 31,91% 9,21%

Municipio 7 6.568 14.114 2,15 0,75% 0,65% 161,26% 185,19%

Municipio 8 16.544 34.165 2,07 1,88% 1,58% 11,39% -22,35%

Municipio 9 4.576 11.121 2,43 0,52% 0,51% -3,62% 6,93%

Municipio 10 13.039 31.193 2,39 1,48% 1,44% 63,23% 61,44%

Municipio 11 11.200 23.809 2,13 1,27% 1,10% 28,40% 20,08%

Municipio 12 39.606 76.885 1,94 4,50% 3,55% 8,14% 0,58%

Municipio 13 21.823 50.978 2,34 2,48% 2,36% 23,39% 28,03%

Municipio 15 22.583 56.562 2,50 2,57% 2,61% 137,52% 177,56%

Municipio 16 20.191 50.470 2,50 2,29% 2,33% 14,63% 16,75%

Municipio 17 40.873 113.632 2,78 4,64% 5,25% -14,74% 4,37%

Municipio 18 53.893 146.244 2,71 6,12% 6,76% 5,00% 12,21%

Municipio 19 23.081 66.045 2,86 2,62% 3,05% 1,97% 8,38%

Municipio 20 16.825 41.451 2,46 1,91% 1,92% 0,40% 5,00%

Totale 879.967 2.164.419 2,46 100,00% 100,00% 9,35% 9,14%

Continua il trend positivo della domandaturistica negli esercizi alberghieri di Fiu-micino, soprattutto sul versante della do-

manda estera. La domanda complessiva neglihotel della cittadina costiera è stata, infatti, pa-ri a 41.980 arrivi e 62.662 presenze, pari ad untasso d’occupazione medio dell’ 81,44% per lecamere e del 64,09% dei letti (tabelle 1, 2, 3) evariazioni negli arrivi e nelle presenze rispetti-vamente di +25,46% e +25,42%. Anche questo mese la crescita ha riguardato sia

la domanda italiana sia la domanda estera. Laprima ha registrato tassi d’incremento di +27,48%negli arrivi e +19,89% nelle presenze, la secon-da ha registrato una crescita di +24,59% negliarrivi e +28,94% nelle presenze (tabella 1). I dati per singole nazionalità di provenienza del-la domanda estera evidenziano ancora il prima-to della domanda proveniente dagli Usa (41,69%della domanda estera), seguita da quella prove-niente dal Giappone (5,36%), dalla Germania(5,92%), dal Regno Unito (3,54%) e dalla Fran-

Bello stabileper il turismo a Fiumicino

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Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Ottobre 2007

Totale Ottobre 2007 Valori % Diff% Ottobre 2006/2007 Valori assoluti 2006

Paesi Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 41.980 62.662 1,49 100,00 100,00 25,46 25,42 33.461 49.963

Italiani 12.865 23.316 1,81 30,65 37,21 27,48 19,89 10.092 19.448

Stranieri 29.115 39.346 1,35 69,35 62,79 24,59 28,94 23.369 30.515

Francia 765 1.024 1,34 2,63 2,60 49,71 15,19 511 889

Germania 894 2.328 2,60 3,07 5,92 80,24 121,93 496 1.049

Regno Unito 997 1.394 1,40 3,42 3,54 19,26 -0,36 836 1.399

Usa 14.106 16.402 1,16 48,45 41,69 20,98 14,42 11.699 14.335

Giappone 1.409 2.107 1,50 4,84 5,36 138,81 145,57 590 858

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Ottobre 2007

Ottobre 2007 Ottobre 2006 Camere Letti Camere Letti

4 stelle 90,23 63,93 90,97 62,05

3 stelle 76,71 71,25 75,56 69,97

2 stelle 42,48 50.46 33,22 38,67

1 stella 10,90 13,50 17,92 26,36

Totale 81,44 64,09 79,10 62,23

Tab 2 bis - Capacità ricettiva

Hotel, camere, letti (anno 2007)

N. Hotel Camere Letti

4 stelle - - -

3 stelle 3 986 1.994

2 stelle 11 434 911

1 stella 7 90 173

Totale 24 1.554 3.154

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Ottobre 2007

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze ArriviPresenze

4 stelle 52,25 41,46 76,28 75,87 68,92 63,06

3 stelle 40,68 49,73 21,85 21,67 27,62 32,11

2 stelle 5,53 7,82 1,66 2,24 2,85 4,32

1 stella 1,54 0,99 0,21 0,22 0,61 0,51

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Ottobre 2007Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 11,995 21.260 1,78 28.572 38.378 1,34 40.527 59.638 1,47

2 stelle 712 1.823 2,56 484 883 1,82 1.126 2.706 2,26

1 stella 198 233 1,18 59 85 1,44 257 318 1,24

Totale 12.865 23.316 1,81 29.115 39.346 1,35 41.980 62.662 1,49

cia (2,60%). I dati di ot-tobre portano l’insiemedella domanda nel perio-do gennaio - ottobre 2007rispettivamente a 352.003arrivi con +15,13% (di cui136.055 italiani con+16,69% e 215.948 stra-nieri con +14,17%) e a 523.539 presenze con+13,03% (di cui 232.934 italiani con +11,82%e 290.605 stranieri con + 14,01%). I dati di ot-

tobre evidenziano una seppur leggera crescitadei tassi di occupazione in tutte le categorie, conl’eccezione di quelli a 1 stella.

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29.115 39.346

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Arrivi Presenze

� Fig. 2 - Arrivi e presenze di stranieri negli esercizi alberghieri - Ottobre 2007

4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stellaCamere

Letti0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00CamereLetti

� Fig. 3 - Occupazioni camere e letti Ottobre 2007

12.865

23.316

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Arrivi Presenze

� Fig. 1 - Arrivi e presenze di italiani negli esercizi alberghieri Ottobre 2007

Nel periodo gennaio-ottobre 2007 superata la soglia del mezzo milione di presenze

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La risposta alla domanda èdifficile (se non impossibi-le) a meno che non si im-

posti un progetto di reale efficien-za e qualità, che non può vedereimpegnata una singola azienda maun intero settore produttivo cheutilizzi gli strumenti che la nor-mativa mette a disposizione. Leg-ge 3 agosto 2007, n. 123 (Misurein tema di tutela della salute e del-la sicurezza sul lavoro e delega alGoverno per il riassetto e la rifor-ma della normativa in materia)l’ente bilaterale, che ha la sua ori-gine come struttura nata tra le par-ti sociali per stipulare e rinnova-re contratti nazionali di lavoro,viene definito come «un organi-smo costituito a iniziativa di unao più associazioni dei datori e dei

prestatori di lavoro,…omissis … , quali sediprivilegiate per la pro-mozione di una occu-pazione regolare e diqualità, la programma-zione di attività forma-tive e l’elaborazione dibuone pratiche a fini

prevenzionistici (…), lo sviluppodi azioni inerenti la salute e la si-curezza sul lavoro, (…) ogni altraattività o funzione assegnata lorodalla legge o dai contratti collet-tivi di riferimento».Ed inoltre «nelle aziende … omis-sis …, il documento di valutazio-ne dei rischi, può essere redattoin forma semplificata sulla basedi indicazioni fornite dagli orga-nismi bilaterale» Nei successivi articoli inoltre gliorganismi bilaterali:� svolgono funzioni di orienta-

mento e promozione di inizia-tive formative nei confronti deilavoratori e dei loro rappresen-tanti , purché dotati di struttu-ra tecnica;

� sono prima istanza di riferi-mento in merito a controver-sie sorte sulla applicazione deidiritti di rappresentanza, infor-mazione e formazione previ-sti dalle norme vigenti in ma-teria;

� nelle aziende che occupano fi-no a 100 dipendenti, possono,a richiesta dei datori di lavo-

ro, effettuare sopralluoghi fi-nalizzati a verificare l’appli-cazione in azienda delle vigen-ti norme in materia di sicurez-za e tutela della salute sui luo-ghi di lavoro e rilasciare rela-tiva certificazione gli organidi vigilanza in materia di sicu-rezza e salute terranno contodi tali certificazioni ai fini del-la programmazione delle atti-vità ispettive di vigilanza;

� possono formulare propostenegli ambiti di competenza del-la commissione consultiva chesvolge tra l’altro compiti diprogrammazione delle attivi-tà di promozione della salutee della sicurezza e può esseresentita in ordine alla elabora-zione di linee guida tecnichefinalizzate ad assicurare uni-tà ed omogeneità di compor-tamenti da tenere per la realiz-zazione delle sicurezza inazienda. Non entrando nellavalutazione globale della Leg-ge 3 agosto 2007, n. 123 vistoche da più parti vengono sol-levati una serie di dubbi, obie-zioni ed interrogativi (ad esem-pio la difficoltà da parte degliorgani di vigilanza di tenereconto delle certificazioni del-l’ente bilaterale e di accettar-le ai fini della programmazio-ne delle attività ispettive di vi-gilanza), è innegabile che lastoria della seria concertazio-ne ci ha insegnato che quandole parti sociali si siedano in-torno ad un tavolo e pensanoin modo coordinato ai proble-mi del settore molti degli ob-biettivi, anche se non raggiun-

Si può rendere produttiva la sicurezza?

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Fabrizio Maccari Responsabile del servizio di prevenzione e protezione della ASL RmA

Più facile la ricerca di agevolazioni fiscalio sovvenzioninazionali e internazionali a sostegno dei programmi del settore

gibili immediatamente sonosicuramente più vicini e co-munque innestati in una pro-getto generale . Questa meto-dologia, peraltro già sollecita-ta con l’avvento del D.Lgs626/94 quando si stabiliva chegli Organismi paritetici aves-sero «funzioni di orientamen-to e di promozione di iniziati-ve formative nei confronti deilavoratori» venendo individua-ti anche come «prima istanzadi riferimento in merito a con-troversie sorte sull’applicazio-ne dei diritti di rappresentan-za, informazione e formazio-ne, previsti dalle norme vigen-ti» è l’unica che ci permette diinserire alcuni elementi di ri-lancio e proposta da parte del-le politica.

Un esempio per tutti che si po-trebbe realizzare: il D.Lgs. 23 giu-gno 2003, n. 195 che stabilisce insintesi i requisiti professionali ri-chiesti agli addetti ed ai respon-sabili dei servizi di prevenzionee protezione dei lavoratori forni-sce elementi importati di rifles-sione. Come sicuramente accadeogni azienda del settore avrà pen-sato di nominare il suo Respon-sabile del Servizio Prevenzioneche dovrà possedere le caratteri-stiche professionali particolari ot-tenute con una formazione con-tinua non di poco conto stabilitaper legge: questo significa che ilcosto per ottenere la collabora-zione di questi professionisti sa-rà più elevato. Se invece una strut-tura del settore (organismi bila-terali/ organismi paritetici) rea-lizzasse un corso di formazioneper queste figure, peraltro obbli-gatorio, finalizzandolo non giàsolo alle esigenze dei professio-nisti ma anche delle parti socialidel settore si abbasserebbero i co-sti per azienda e si coordinereb-bero una volta per tutte ed in mo-do serio le attività del settore intema di sicurezza (prevenzioneincendi, sorveglianza sanitaria e

comunque sicurezza in generale)che invece vedono ogni aziendaaffrontare singolarmente, tali pro-blematiche. È evidente che que-sto percorso, che sicuramente nondeve fermarsi alla sola formazio-ne, potrebbe essere finalizzato,se ben condotto, sino all’abbas-samento del costo Inail che comestruttura pubblica ha ormai com-preso che “forse” è più importan-te prevenire che curare, ed ha ba-sato le sue valutazioni assicurati-ve su tali principi, che però nonvengono concretizzati dai settoriproduttivi. Quale migliore struttura operati-va di quella ipotizzata può esse-re rappresentativa del settore intema di sicurezza se non quellaparitetica che permetterebbe, pe-

raltro, di ridurre i costi azienda-li, visto che si potrebbe realizza-re per esempio:� un unico servizio di settore;� una formazione gestita per tut-

te le aziende che comunquedevono effettuarla;

� una sorveglianza sanitaria pertutte le aziende, dell’ente che,offrendo al mercato un nume-ro maggiore di possibili clien-ti, potrebbe “ spuntare “ unprezzo più vantaggioso oltreche fornire dei dati di riferi-mento ai vari medici compe-tenti;

� una assistenza in fase di ac-quisto di macchine e/o impian-ti e non rimanere successiva-mente al palo conmacchine non anorma;

� in caso di infortu-nio una assistenzache permetta di ge-stire la fase tecnicadi valutazione di re-sponsabilità e quin-di essere l’interlo-cutore dell’istitutoassicuratore sia pub-blico che privato;

� ricercare agevolazioni fiscalie/o sovvenzioni nazionali e in-ternazionali a sostegno dei pro-grammi del settore. Non restache augurarci che questo pro-getto susciti la giusta attenzio-ne di tutte le parti sociali e del-le aziende.

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Con gli enti bilaterali è possibile abbattere i costi creando servizi comuni IL

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Luca Cardinalini - Pietro Licciardi

La strana morte del Dr. NarducciIl rebus dei due cadaveri e il 'mostro' di FirenzeDERIVE APPRODI, 14 EURO

Il libroche squarcia il velo

su unodeicasidi cronaca

più inquietantidel dopoguerra

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In caso di infortuniol’Eb potrebbe essere l’interlocutoredell’istitutoassicuratoresia pubblico che privato;

La nuova frontiera del com-mercio globale viaggia inrete con la stessa velocità

con cui il mondo di internet ha ri-voluzionato gli usi e i costumi del-la maggior parte della popolazio-ne del pianeta. Il terzo millenniosi è aperto scoprendo inusitati ca-nali di comunicazione che hannoabbattuto le distanze fisiche e tem-porali grazie allo sfruttamento in-tensivo delle inesauribili risorsedel web. Il linguaggio short e il“sovversivo” universo low coststanno cambiando le abitudini dicentinaia di milioni di persone ai

quattro angoli del glo-bo. Attraverso un pro-cesso di diffusionecapillare e una rapi-da presa di coscien-za sulle potenzialitàdel mezzo interatti-vo, internet si è tra-sformato in un luogoprivilegiato dove èpossibile, con estre-ma facilità, scambiar-si opinioni, appren-

dere notizie, giocare, lavorare, co-municare, oltre naturalmente avendere e comprare. L’imperati-vo è semplice: basta un click! Il settore turistico ha registrato dasubito risultati eccezionali trai-nando per anni la locomotiva del-l’e-commerce, in particolare inItalia. Secondo l’Eurispes, nelladiffusione del mezzo telematicoper la commercializzazione del-l’offerta turistica ha inciso in ma-niera rilevante il crescente impo-verimento del ceto medio (circa

il 19% dei cittadini italiani) cheè ora costretto ad optare per il “tu-rismo fai da te” e per le basse ta-riffe che si trovano in rete. A tut-to ciò si è affiancato una maggio-re confidenza con il mondo di in-ternet di un numero crescente diutenti. Nel nostro Paese, dopo unasorta di reticenza iniziale che hacontraddistinto il primo lustro delXXI secolo, dovuta principalmen-te alla diffidenza nell’utilizzo del-le carte di credito poi superatagrazie ad un’informazione tam-bureggiante e al miglioramentodella sicurezza dei sistemi di pa-gamento on-line, nell’ultimo bien-nio i numeri dei fruitori dei piùfamosi portali specializzati in que-sto campo sono in costante au-mento. Il settore turistico raggiunge dasolo il 43% dell’intero e-commer-ce italiano, con un incrementocontinuo che dal 27% del 2003ha superato quota 41% nel 2005,mentre le previsioni per il 2007,secondo uno studio condotto daNetcom e Mip, lo attestano al 49%del mercato con un volume ditransazioni per 2,6 miliardi di eu-ro. Il merito va inizialmente rico-nosciuto all’ingresso nel nostromercato delle tre principali agen-zie di viaggio mondiali sul web:Expedia, Lastminute e Opodo.Con l’arrivo di Volagratis.it nel2004 è sbarcata in Italia anche laformula del motore di ricerca peri voli low cost (database di 100compagnie a basso costo), con-tribuendo a diffondere la cono-scenza comparata delle tariffe ae-

ree che offre uno strumento ulte-riore di notevole risparmio.Secondo i dati pubblicati nella ri-cerca Casaleggio Associati 2007,il fatturato del commercio turisti-co in rete è passato dagli oltre 785milioni di euro del 2004, ai 982del 2005, per arrivare al miliardoe 571 milioni del 2006. Pur se an-cora lontani dai successi degli al-tri partner continentali, in parti-colare di Gran Bretagna, Germa-nia e Francia, l’Italia ha fatto pas-si da gigante nonostante paghi an-cora grandi carenze nella diffu-sione capillare della banda largaper l’accesso alla rete. I Paesi eu-ropei dove la banda larga è piùdiffusa, sono quelli dove l’offer-ta on-line è meglio recepita. Lacorrelazione tra banda larga e spe-sa sul web infatti è pressoché to-tale. Altre difficoltà che ci allon-tanano dagli altri stati europei sipossono riscontrare in una seriedi fattori legislativi (ad esempiol’Iva e la regolamentazione di al-cuni settori) e culturali (in parti-colare di aziende produttrici chenon vogliono rischiare il conflit-to di canali), visto che l’Italia aparità di persone collegate ad in-ternet rispetto alla Francia ha me-no di un terzo del fatturato e-com-merce. Nella nostra Penisola, la carta dicredito è lo strumento di paga-mento utilizzato nel 62% dei ca-si, seguito dal pagamento alla con-segna al 24% e dal bonifico al16% (ricerca Casaleggio Associa-ti 2007). Sistemi come Paypal,che ha aperto in Italia nel 2006,sono ancora poco diffusi (2%),ma in forte crescita. “Carta faci-le” rappresenta l’unico esempiodi carta ricaricabile italiana, ap-positamente ideata per il commer-cio elettronico. Tuttavia, è anco-ra poco utilizzata (sotto l’1%). Glioperatori stanno proponendo sem-pre più soluzioni come carte pre-pagate, che sono si attestano suitre milioni, e nuovi protocolli diprotezione che richiedono una

Internet,la nuova frontiera del turismo

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Roberto Coramusi

Secondo Eurispes il boomdel commerciotelematico ha coinciso con l’impoverimentodel certo medio

password per i pagamenti on-li-ne (Verified By Visa). Ciò dovreb-be convincere un numero ancoramaggiore di utenti a scegliere iservizi offerti dall’e-commerce adiscapito o ad integrazione di quel-li tradizionali.Il primo portale dell’e-commer-ce per il settore turistico, comevarietà e quantità di servizi offer-ti, è Expedia, leader anche nel re-sto del mondo. Expedia.it è unasintesi ben riuscita, stando al traf-fico registrato e ai feedback deituristi che ne fanno un largo uso,tra un classico tour operator eun’agenzia di viaggio. Navigan-do nel sito è possibile accedere atutte le opportunità della “vacan-za fai da te”, potendo sceglieretra una vastissima gamma di vo-li, hotel, auto, crociere, traghettie case in affitto con un’infinitapossibilità d’abbinamento. L’ac-quirente può infatti combinare,secondo le proprie esigenze, viag-gio aereo, autonoleggio, sistema-zione alberghiera, assicurazionee ingressi per le attrazioni previ-ste nel luogo di destinazione. Lapossibilità di creare soluzioni per-

sonalizzate e flessibili è molto ap-prezzata dai clienti che compra-no la grande parte dei voli conuna combinazione che compren-de anche l’hotel, autonoleggio oattrazione che viene realizzata di-rettamente dall’acquirente. Expe-dia ha optato per l’utilizzo dei piùriconosciuti protocolli di sicurez-za e per un network di affiliazio-ni e partnership a livello mondia-le. Inoltre ha messo a disposizio-ne dei suoi utenti una funzionali-tà molto utile denominata splitpayments che consente di pagarel’ammontare del viaggio preno-tato con diverse carte di credito,aggirandone il limite di utilizzoe facilitando così l’acquisto daparte dei gruppi di persone. I numeri di Expedia, anche se par-ziali rispetto all’intero mercato,esprimono in maniera chiara ilvolume di affari che sviluppa ilcommercio turistico in rete: a fron-te di un’offerta di prenotazione dioltre 92 mila hotel nel mondo, diben 500 compagnie aeree, di 5000agenzie di noleggio auto collega-te e di 900 pacchetti-vacanze of-ferti ogni giorno, gli acquisti on-

line hanno generato nel 2006 unfatturato di circa 270 milioni dieuro, mentre nel 2007 sono statisuperati i 450 milioni con un in-cremento del 70% (dati fornitidall’ufficio stampa Expedia). Nonostante tutto, la parte del leo-ne nell’e-commerce italiano lo re-cita il ticketing on-line, con l’ac-quisto di biglietti soprattutto del-le compagnie a basso costo, maanche delle altre compagnie. Laformula è sempre la stessa: sem-plicità e risparmio. Il low cost,strettamente legato al mondo diinternet, ha rivoluzionato il mo-do tradizionale di viaggiare: seprima si sceglieva la meta e solodopo si decideva come arrivarci,oggi si tende a fare il contrario,valutando, dove è possibile, le so-luzioni più economiche e le loca-lità più a buon mercato, quasi sem-pre riducendo la durata del sog-giorno. La formula del long week-end, soprattutto con destinazioniall’interno dell’Europa, è quellapiù gettonata. In questo senso la compagnia ae-rea irlandese Ryanair ha segnatoun turning point epocale: ha sdo-ganato un mercato riservato perlo più a persone facoltose o uo-mini d’affari coinvolgendo milio-ni di persone desiderose di cono-scere luoghi nuovi a prezzi mol-to abbordabili. Ed ha tracciato ilcorso anche nell’elaborazione diun sistema low cost più articola-to, formato dal rent a car, dall’as-sicurazione e dal pernotto in ho-tel, anch’essi a basso costo. Suryanair.com è possibile quindi ab-binare alla prenotazione del voloanche eventuali spostamenti e sog-giorni brevi. Nel giro di pochi an-ni sono nate altre compagnie co-siddette no frills (senza fronzoli)che hanno delineato chiaramen-te l’universo del low cost. I prez-zi competitivi possono essere of-ferti grazie ad una particolare stra-tegia di marketing che riduce illoro servizio al semplice traspor-to, offrendo ai loro passeggeri un

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Con l’e-commerce il turista risparmia e le aziende crescono

servizio di bordo spartano: nonservono pasti (se non a pagamen-to); non procedono all’assegna-zione dei posti né alla divisionein classi; privilegiano gli aeropor-ti secondari (grazie al cui svilup-po beneficiano di cospicui fondieuropei) lontani dal centro dellecittà; non concedono la possibi-lità di voli in connessione con al-tri vettori; non hanno reti distri-butive sul territorio come ad esem-pio agenzie di viaggio; ciascunpasseggero ha l’onere di stampa-re il biglietto in proprio. Secon-do un’indagine compiuta da tra-veldaysnews.com, il volume deivoli low cost nel Vecchio Conti-nente è in crescita con un incre-mento del 18% annuo. Mentre l’e-laborazione di Eurispes dei datiOAG Worldwide Ltd. sul caso ita-liano evidenzia come da luglio2003 a febbraio 2006 la percen-tuale di voli a basso costo sulle

tratte interne è au-mentata dell’11,3%,a fronte di una cresci-ta in quelle continen-tali del 10,6%. Romada sola, per quanto ri-guarda la provenien-za geografica dei “tu-risti low cost”, copreun’area piuttosto este-sa, il 24% delle de-stinazioni europee, eil 65% di tale capaci-tà è coperta dal soloscalo di Ciampino

con il vettore Ryanair. A testimo-niare la crescita rilevante del mer-cato del web ticketing ci sono an-che i dati del traffico biglietteriadi Alitalia, resi noti di recente dal-l’ufficio stampa della compagniadi bandiera italiana. Negli ultimicinque anni, alitalia.com ha regi-strato un impennata di contatti eprenotazioni, cresciuti in paralle-lo al potenziamento dei serviziofferti. Nel 2003 il numero dei bi-glietti emessi tramite web si atte-stava a 28.237, per poi arrivarenei primi sei mesi del 2007 a

873.403. Un trend di crescita co-stante che si evidenzia se si com-parano i numeri anche nel 2004con 286.981 emissioni on-line,nel 2005 con 691.742 per giun-gere al 2006 con 1.062.909 bi-glietti. Per semplificare l’espe-rienza di viaggio, il passeggeropuò usufruire del web check-inche consente, 24 ore su 24, aiclienti MilleMiglia Alitalia (pro-gramma frequent flyer collegatocon l’alleanza SkyTeam) di effettuarel’accettazione per ilproprio volo in mo-do autonomo. Perrendere ancora piùsemplice il viaggio,una volta acquista-to il biglietto, è pos-sibile scegliere di-rettamente dal pro-prio PC il posto abordo e, su alcunedestinazioni, stam-pare la carta d’im-barco anche se si ha bagaglio daspedire. Questa opportunità è pre-vista al momento per la quasi to-talità degli scali italiani e sarà gra-dualmente estesa alle destinazio-ni dell’Area Schengen. Questoservizio, oltre alla garanzia delmiglior prezzo offerto rispetto aicosti dei biglietti emessi al ban-co in aeroporto o in agenzia diviaggio, ha inciso in maniera de-terminante sull’incremento del-l’attività del commercio in rete. Addirittura la prenotazione deibiglietti premio con MilleMigliaè più facile utilizzando internetche passare per gli operatori te-lefonici. Inoltre, sul sito è possi-bile navigare attraverso mappegrafiche interattive per esploraretutte le destinazioni raggiunte dal-la compagnia e dai partner. Perognuna di esse è possibile cono-scere gli orari dei voli e le miglio-ri offerte tariffarie disponibili,nonché prenotare alberghi, noleg-giare auto ed acquistare i pacchet-ti vacanza “volo + albergo”. La

nuova modalità di ricerca “perorario” permette, infine, di met-tere a confronto i migliori prodot-ti Alitalia e scegliere la tariffa chemeglio si addice alle esigenze diflessibilità e risparmio. Così co-me nella ricerca “per prezzo”, vie-ne indicato al cliente se esistonotariffe più basse in un intervallodi tempo di 2 giorni intorno alledate indicate.Da tutto ciò si evince come il set-

tore del turismo si dimostri unodei più dinamici nel saper coglie-re le innovazioni proposte di in-ternet, tanto da candidarsi ad es-sere un vero e proprio modello die-business. Gli utenti ormai considerano na-turale utilizzare il web per deci-dere e pianificare i propri viaggie se si considera che l’uso di in-ternet è destinato ad entrare inquasi tutte le case, si può dedur-re che nel giro di pochi anni lastragrande maggioranza del mo-vimento turistico ruoterà attornoalla rete, obbligando ad cambia-mento di strategia l’intera indu-stria turistica costretta ad uno sbar-co in massa nella rete. Sta di fat-to che l’e-commerce nel settoreturistico sta avendo un fortissimoimpatto sul tessuto sociale, ri-uscendo ad attrarre sempre piùuna utenti, generalmente incliniall’organizzazione autonoma deiviaggi o particolarmente attrattidalle numerose offerte che inva-dono la rete.

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Da luglio 2003 a febbraio 2006 la percentuale di volia basso costo sulle tratte interne è aumentatadell’11,3%, a frontedi una crescita in quelle continentalidel 10,6%.

Rick Steves, chi è costui?Un fenomeno nella divul-gazione di informazioni

turistiche oltreoceano, uno checon le sue guide e i suoi docu-mentari ha fatto venire in Italiamigliaia di persone e ha fatto co-noscere agli Americani localitànostrane, fuori dai circuiti clas-sici. Ebbene, Steves lo scorsosettembre ha deciso di venire avisitare Villa Adriana, ma è sta-to completamente snobbato, nonottenendo alcuna risposta alla ri-chiesta di poter filmare con lasua troupe uno dei monumentipiù importanti di Tivoli. E non

è stato facile neppure capire per-ché, nella regione e nella pro-vincia che considera il turismouno dei vettori trainanti dellapropria economia, ci si sia po-tuti permettere il lusso di far fa-re una lunghissima anticameraad un personaggio che, con unsuo spot televisivo, ha il poteredi far arrivare tanti turisti quan-ti ne attirerebbe una campagnapubblicitaria, che al contribuen-te laziale costerebbe milioni dieuro. Purtroppo questa volta nonc’entrano le lentezze della bu-rocrazia italica.Conosciamo il valore delle per-

sone cui è affidata la gestionedei nostri beni e siti archeologi-ci, sappiamo anche quali pastoieamministrative attanaglino cer-ti enti, ma ci è nota pure la cat-tiva abitudine di non delegare al-cunché per snellire le pratiched’ufficio, come è noto che vi so-no persone che considerano illuogo loro affidato una sorta difeudo personale, in cui a nessu-no o quasi è consentito mettereil naso e dove qualsiasi attivitàal di fuori di quella strettamen-te scientifica sembra sia un fa-stidio.Episodi come quello di cui stia-mo parlando fanno saltare agliocchi come si sia lontani dal rag-giungere ciò per cui anche Ro-ma&Lazio, nel suo piccolo, sibatte, ovvero: il turismo è uncomparto economico assai par-ticolare, che per svilupparsi habisogno del concorso armonio-so e concertato di tutti coloroche hanno responsabilità di go-verno sul territorio. Non è piùpossibile parlare – e qualche vol-ta straparlare – di promozioneturistica se poi avviene che a Vil-la Adriana, o in qualsiasi altroluogo con un potenziale turisti-co, si nega l’accesso a un perso-naggio come Rick Steves, per-chè magari lo si scambia per unfotografo qualsiasi che chiede direalizzare un servizio nunziale,o non si costruiscono strade perarrivarci o si attua una politicadi cementificazione del territo-rio stravolgendone le attrattivestorico-archeologie o naturali-stiche… E gli esempi potrebbe-ro continuare. Crediamo si possa essere ormaitutti d’accordo sul fatto che siticome quelli di cui tutto il Lazioè ricco non possano servire sol-tanto a compiere scavi per poiscrivere un erudito saggio sullarivista di turno o sul cataloghi-no della mostra temporanea. Sitratta di beni che appartengonoalla collettività, mantenuti col

Questo servizio nons’hada fare

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Ilaria Morini

Rick Steves rischia di rimanere fuori da Villa Adriana

denaro del contribuente che perquesto ha il diritto di essere re-so partecipe delle nuove scoper-te, con le quali meglio compren-dere il comune passato attraver-so una lettura mediata e quindiresa comprensibile dei resti e deireperti. Anche attraverso la tra-smissione di un documentario.Tanto più se questo può servirea sostenere o mettere in moto

l’economia locale. A che servealtrimenti far partecipare Romae il Lazio alle fiere e alle borseinternazionali del turismo se poii principali luoghi di attrazionerimangono quasi inaccessibili asingoli o a gruppi perché non c’ènessuno che, nell’era di Inter-net, legge i messaggi di postaelettronica o non risponde nep-pure ai fax?

Questa volta, comunque, la fac-cia è salva, perché rappresentan-ti di organizzazioni di categoria,imprenditori e amministratori,un po’ più lungimiranti, sono in-tervenuti e hanno ottenuto che,almeno a Villa Adriana, i can-celli per mr Steves si aprissero.I contribuenti e i lavoratori delturismo di Tivoli e dintorni rin-graziano.

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Rick Steves, ovvero l’arte della divulgazione turistica

Rick Steves èuna sorta di gu-ru del viaggio in-telligente e indi-pendente. Auto-re di trenta guidedi viaggio sull’Eu-ropa e presenta-tore della serie te-

levisiva Rick Steves’ Europe, pro-pone al pubblico americano diviaggiare nel vecchio continen-te diventando «europei». Perquesto è attratto non solo dal-le grandi città, ma anche dai pic-coli e suggestivi centri fuori daicircuiti turistici più battuti. Rickè uno dei personaggi televisivipiù richiesti dalla TV pubblica eguadagna oltre un milione di dol-lari all’anno con le sue trasmis-sioni, in onda dal 1990. È auto-

re e co-produttore delle realiz-zazioni per la sua casa di pro-duzione, la Back Door Produc-tions ma ancor prima è statocoautore di 52 episodi di Travelsin Europe with Rick Steves, se-rie ancora trasmessa dalla tele-visione pubblica americana. Ilprimo viaggio in Europa di Ste-ves risale al 1969, quando consuo padre, importatore di pia-noforti, ha visitato alcune fab-briche di questo strumento. Eproprio dando lezioni di pianoha poi proseguito la sua avven-tura europea. Nel 1976 fondòun’impresa chiamata EuropeThrough the Back door (L’Euro-pa nascosta), che in breve si ètrasformata in un’azienda concirca 60 esperti che lavorano atempo pieno per dare informa-

zioni di viaggio gratuite attraver-so un sito web ed una newslet-ter. Rick Steves ha pubblicato ilsuo primo libro di consigli di viag-gio lo nel 1980, arrivato oggi al-la ventitreesima edizione, cui sisono aggiunte nel tempo altretredici guide nazionali, sette gui-de cittadine e regionali, sei fra-sari. Inoltre è coautore di Euro-pe 101 e di Mona Winks. La suaguida sull’Italia è la più vendu-ta negli Stati Uniti tra le guide diviaggio internazionali. Oltre a fa-re guide turistiche, Rick scriveper numerosi giornali e riviste;appare spesso in televisione, pre-senzia talk show radiofonici e suinternet è interpellato da parec-chie chats on-line come vera epropria «autorità» del viaggio in-dipendente in Europa.

Insediato il comitato tecnico consultivo dell’EnitSi è insediato presso l’E-nit- Agenzia nazionale delturismo il Comitato tecni-co-consultivo, previsto dall’art. 8 del Dpr 6 aprile 2006,n. 207. La sua funzione èdi esprimere al Consiglio di

amministrazione pareri e suggerimenti sulle strategie, i pia-ni e i programmi pluriennali ed annuali. Inoltre, su richiestadel Consiglio di amministrazione, può approfondire studi eformulare pareri e proposte sulle tematiche ad esso sotto-poste. L’organismo è composto da quaranta membri, de-signati da amministrazioni pubbliche ed organizzazioni di-rettamente interessate all’attività dell’Agenzia, in rappresen-

tanza delle regioni, del Ministero per gli affari regionali, delMinistro per la funzione pubblica, del Ministro per l’ innova-zione e le tecnologie, del Ministro per gli italiani nel Mondo,del Ministro dell’economia e delle finanze, del Ministro degliaffari esteri, del Ministro per i beni e le attività culturali, delMinistro delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio, in rappresentanza del-la Conferenza unificata, delle organizzazioni imprenditoria-li maggiormente rappresentative del settore, delle organiz-zazioni sindacali e del turismo sociale, dell’Unioncamere,delle associazioni di categoria del turismo congressuale. Al-l’atto dell’insediamento erano presenti il presidente dell’E-nit-Agenzia, Umberto Paolucci, il vice presidente, EnricoPaolini, il direttore generale, Eugenio Magnani.

Tra i numerosi vocaboli stra-nieri che di anno in annoentrano a far parte del no-

stro linguaggio comune, negli ul-timi tre anni uno in particolaresuona ormai con familiarità a tut-ti gli italiani: outlet. Questo ter-mine, che letteralmente signifi-ca “lasciato fuori”, indica i cen-tri dove vengono esposti prodot-

ti non inseriti nel cir-cuito commercialetradizionale, ma chepresentano ancorabuone opportunità divendita e acquisto. Non solo. In un las-so di tempo piuttostobreve si è impostoquale sinonimo di ga-ranzia di un vantag-gioso rapporto traqualità e prezzo per

lo shopping. Il fenomeno dellarapida apparizione di strutture de-stinate al commercio in contestisuburbani, a ridosso di circonval-lazioni e svincoli d’accesso del-le metropoli, o nelle prossimitàdi città di media dimensione, stadivenendo una prassi largamen-te diffusa in Italia. E i FactoryOutlet Centre non hanno costi-tuito un’eccezione a questo an-damento: fino alla fine degli an-ni Novanta questa localizzazio-ne è stata legata al modello delcentro commerciale integrato,mentre solo più di recente, si èriferita ad una scala edilizia mag-giore e, grazie a bacini d’attra-zione ancor più ampi, è stata fat-ta propria anche dagli outlet. Ta-li strutture a formula mista (ne-

gozi e department store), una sor-ta di evoluzione dei tradizionalispacci aziendali (come centri divendita diretta) sono generalmen-te organizzati per sfruttare le si-nergie tra industria e distribuzio-ne, attraverso partnership di mer-cato (affitto di ramo d’azienda)e vengono localizzati in aree adalta accessibilità, spesso a voca-zione turistica, secondo una lo-gica simile ai centri commercia-li integrati e con una connotazio-ne urbanistica simile alle grandisuperfici di vendita. La provin-cia di Roma non ha fatto ecce-zione a questo trend ed ha vistosorgere il “Fashion district” diValmontone ed il “Castel Roma-no Designer Outlet” sulla via Pon-tina. Queste innovative variantiai classici cen-tri commercia-li, rappresenta-no uno stru-mento comple-mentare allestrategie dimarketing del-le aziende, chein tal modopuntano allosmaltimentodegli stock inmaniera con-trollata, offren-do, nel contempo, alla clientelaprodotti di stagioni precedenti oeccedenze di produzione con unosconto che può variare dal 30 al70 per cento rispetto al prezzooriginario. Sconti tanto evidentirisultano possibili in quanto vie-ne “bypassato” ogni rapporto di

intermediazione in quanto le mer-ci provengono direttamente daicentri di produzione. Per i visita-tori non c’è solo l’opportunità diacquistare prodotti di marca aprezzi ribassati, ma anche di ri-focillarsi in bar e ristoranti, i cuimenù rispecchiano generalmen-te le tradizioni tipiche del luogo. Oltre alle attività di vendita glioutlet sono generalmente orga-nizzati per sfruttare le sinergie ele capacità di vendita dei diversi“marchi” con l’offerta di servizilegati al tempo libero e all’intrat-tenimento (aree verdi attrezzate,zone gioco per i bambini), allapromozione turistica (centri diinformazione turistica in gradodi promuovere il territorio a li-vello internazionale con program-mi dedicati): i clienti, quindi, nonvengono solo per effettuare ac-quisti rapidi, ma, di frequente,trasformano il breve viaggio ef-fettuato in una gita di un giornoche porta riflessi sulle attività al-berghiere, servizi di ristorazione,luoghi di interesse artistico. Il primo esperimento di FactoryOutlet Centre è stato quello pie-montese di Serravalle Scrivia, in

provincia diAlessandria, adopera della so-cietà McAr-thurGlen, lea-der continenta-le nel settoreche gestiscequindici mall inGran Bretagnaed Europa me-ridionale. Il successo diquesta espe-rienza ha indot-

to la McArthurGlen ad aprire an-che il Castel Romano DesignerOutlet, inaugurato nell’ottobre2003 su di un’area di 22.000 me-tri quadrati, con 110 negozi e piùdi duemila posti auto. Il tutto rea-lizzato in stile impero romano:ispirato all’epoca augustea, l’out-

Quando lo shoppingfa bene al turismo

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Gabriele Natalizia

A Valmontone 8,5 milioni di visitatori ogni anno, fanno shopping, ma frequentanoanche ristoranti e bar.

let appare come una vera e pro-pria città antica: archi, colonna-ti, mura di cinta e fontane, conun effetto che realmente ricordai parchi tematici diffusi negli Sta-ti Uniti. La società britannica sta proget-tando, lo sviluppo di nuovi Cen-tri che sorgeranno a Napoli e al-le porte di Venezia, il primo Lu-xury Outlet Mall in Italia che tro-va nel lusso l’anima del proget-to, attraverso la presenza dei piùblasonati marchi internazionalidella moda. Nell’ottica del consolidamentodella sinergia vincente tra com-mercio e turismo, anche questocentro sorgerà vicino ad un’areadi grande interesse sotto il pro-filo artistico del paese. Per incen-tivare l’andamento positivo, laMcArthurGlen offre servizi diaccessibilità dedicati al turismoindividuale, come il servizio na-vetta che parte dagli hotel dellecittà d’arte italiane limitrofe aglioutlet o la distribuzione di map-pe del territorio. Per quanto riguarda i gruppi, l’ap-poggio è fornito ai grandi opera-tori turistici che offrono interesettimane dedicate allo shoppingin Italia nei centri McAG, comeavviene per i clienti delle grandinavi da crociera. Ma esiste ancheun’offerta di week-end di puroshopping, particolarmente ap-prezzati dai turisti dell’est euro-peo, che, se da un lato amano il

lusso, dall’altro vengono attrattianche dai prezzi, per loro estre-mamente concorrenziali. Senza dimenticare i pacchetti lastminute, che si possono acquista-re on-line sui portali di alcunecompagnie aeree, o a particolaripromozioni per lo shopping na-talizio o ad un punto tax-free nelCentro di Castel Romano. Que-sto asse shopping-vacanza-cul-tura presenta un potenziale cheviene sfruttato attraverso l’inten-sa attività di marketing: il gradi-mento dei visitatori è testimonia-to da numeri sempre crescenti,fino al 20% di presenze registra-te nel 2006. La composizione deituristi vede percentuali molto ele-vate di cittadini extraeuropei, fi-no al 18-20 per cento, con preva-lenza di americani, russi e giap-ponesi, seguiti da percentuali chesi aggirano intorno al 40-45 percento, per europei ed italiani chescelgono i centri proprio graziealla piacevolezza del contesto incui sorgono. La stessa filosofia commercialeè alla base dell’esperienza dellaFashion District sul mercato ita-liano, che in tre anni dall’apertu-ra del primo retail di Valmonto-ne, nel novembre 2003, ha vistoil proprio giro di affari estender-si su di un totale di 100.000 me-tri quadrati di superficie commer-ciale, coinvolgendo 150 aziende,con un flusso annuale di 8,5 mi-lioni di visitatori. L’outlet si tro-

va lungo la via che segue il trac-ciato dell’Appia e della Casilina,dove sorgono i trentotto comunidelle colline romane, nella pros-simità di centri dall’impianto me-dioevale e siti archeologici do-minati da castelli patrizi rinasci-mentali e barocchi che portanole firme di architetti come Ber-nini, Borromini e Vasari. I comuni si sono sviluppati nelcorso dei secoli grazie agli inve-stimenti di alcune delle famiglieromane più prestigiose, come iColonna, i Barberini e i DoriaPamphili, che li avevano eletti aproprie residenze fuori porta. Nonostante tutto, questi i borghirisultano ancora poco noti e so-lo negli ultimi anni si stannoaprendo a nuovi flussi turistici.Il Fashion District, infatti, fa par-te del Polo Turistico integrato diValmontone, al cui interno è incorso la realizzazio-ne di un parco gio-chi, di strutture spor-tive e di un centrocongressi. La prossi-ma sfida che gli out-let, come più in ge-nerale i centri com-merciali, si troveran-no a dover affronta-re è quella di supera-re gli aspetti più ri-gidi e surreali dellaloro struttura che li ha fatti defi-nire dal sociologo statunitenseRobert Sennett come “spazi pub-blici, non civili”. Ossia luoghi dove esistono tuttele assicurazioni possibili per ef-fettuare nelle condizioni miglio-ri lo shopping, ma risultano osta-colati i processi di socializzazio-ne e la riflessione sulla realtà cir-costante. In questa prospettiva so-no state varate le prime iniziati-ve di taglio prettamente cultura-le, come l’organizzazione di mo-stre ed eventi musicali, ma la stra-da sembra molto più in salita ri-spetto all’occupazione di fettesempre maggiori di mercato.

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Tra i più assiduiclienti gli americani,seguiti da russi e giapponesi.Europei e italianiscelgono gli outletper la piacevolezzadel contesto in cui sorgono.

Nel 2006 tra i clienti degli outletil 20% era straniero

Superfici porose larghe e sot-tili ricoperte da uno stratodi sostanze finissime e odo-

rose punteggiate di verde, biancoe rosso; massi erratici di diversagrandezza, colore e forma sparsiqua e là nel paesaggio. Una for-chetta atterra volentieri tra le fet-te di pane di una zuppa alla sez-zese, condite con pesto di aglio,rosmarino, pomodoro e basilico.Inevitabili gli urti con fagioli, pez-zi di cotica e olive nere. Vale lapena anche mandare la suddettaposata ad arpionare i “cicinjeie”,cioè i bianchetti, amalgamati inun impasto di uova e farina e in-

saporiti da un pò diprezzemolo e di agliotritati. Bagnare il tut-to con il Trebbiano,il Merlot, oppure ilSangiovese di Apri-

lia, vini a Denominazione d’Ori-gine Controllata. Se in tema dienogastronomia la provincia diLatina ha un problema, è quellodella complessità della sua tradi-zione, nella quale convivono lacucina di derivazione romano-la-ziale, la cucina di derivazione cam-pano-napoletana e le altre arriva-te con i bonificatori accorsi inqueste zone negli anni Trenta. Ve-neto, Emilia Romagna, Friuli,Abruzzo, Marche sono le regio-ni che hanno esportato i loro piat-ti nell’agro pontino, contribuen-do a creare un incredibile calei-doscopio di proposte per il pala-to. È da questo patrimonio di sa-pienza enogastronomica che tro-vano alimento le oltre cento atti-vità, tra aziende, trattorie e risto-ranti, censiti nell’“Atlante del gu-sto”, la pubblicazione che vuole

orientare il “pellegrino della buo-na tavola” in questo complicatomondo dei piatti tipici pontini.Frutto di un progetto della Came-ra di Commercio, Regione, Azien-da di Promozione Turistica, Ar-sial, Confcommercio Confeser-centi e Confindustria provincia-le, l’“Atlante” doveva essere unadelle iniziative che questi sogget-ti programmavano di intrapren-dere per promuovere le cucine delterritorio. È finita invece che è ri-masta l’unica o quasi. Un pò ècolpa dei comuni, che hanno ri-sposto con una generale negligen-za alla proposta di quello che siera chiamato il “Club del gusto”di installare una specifica segna-letica stradale relativa alla presen-za di ristoranti tipici. Soprattutto, però, è venuto menol’entusiasmo delle associazionicostituenti il Club, che in granparte ben presto hanno smesso difinanziare il progetto. Da alcunianni, perciò, l’organismo è in unostato di vita sospesa ed inutili so-no stati fino a questo momento itentativi di rianimarlo. Ma il set-tore va. Se non ci sono dati sulvolume di affari prodotto dai ri-storatori, la più recente ricercadella Camera di Commercio cal-cola in quasi 5000 gli addetti del-l’industria alimentare e in circa60 milioni di euro il valore del re-lativo export alimentare della pro-vincia, pari al 34 per cento delleesportazioni laziali in questo cam-po. Va registrata, inoltre, la pre-senza di produzioni tipiche di qua-lità affermate a livello nazionale(DOP, DOC, IGP): tra queste ilKiwi Latina, il carciofo romane-sco, l’olio Latino, il fior di lattedell’Appennino Meridionale, lamozzarella di bufala campana, lacarne di bufala. Punti di forza sono costituiti an-che dal Modello integrato del Mer-cato Ortofrutticolo di Fondi e dal-l’elevata professionalizzazionedegli addetti, sia nelle produzio-ni in campagna, sia negli opifici

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Andrea Di Lello

Una tradizione enogastronomica non sufficientemente valorizzata

Le strade del gustosi fermano a Latina

5000 addetti, 60 milioni di euro il valore dell’exportalimentare, pari al 34% delle esportazionilaziali. Sono questele cifre dell’industriaalimentare pontina

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di trasformazione, sia nei ser-vizi, con il Polo didattico uni-versitario di Economia Agrariain Terracina, l’Istituto Agrariodi Borgo Piave, i corsi profes-sionali avanzati. Non mancanocerto i problemi, come, peresempio, l’arretratezza degli im-pianti di trasformazione, la per-manenza di produzioni tradizio-nali a basso valore aggiunto ela scarsa attenzione all’imma-gine dei prodotti. Tuttavia, lo studio della Came-ra di Commercio individua im-portanti opportunità per il set-tore alimentare proprio nel raf-forzamento delle produzioni ti-piche, anche attraverso la mag-giore integrazione con gli alle-vamenti zootecnici e con l’agri-coltura. Altre occasioni da co-gliere, sempre secondo l’entecamerale, riguardano la valo-rizzazione e l’integrazione del-le produzioni alimentari con ilturismo ed il sostegno all’eno-gastronomia. A questo propo-sito, si era ipotizzata la creazio-ne di un consorzio tra produt-tori per la valorizzazione del-la carne bufalina con l’ideazio-ne e la programmazione della“Strada del Bufalo” come iti-nerario per il turismo enogastro-nomico. In attesa che riprendaun’azione coordinata per salda-re l’attività produttiva con quel-la di consumo delle pietanze ti-piche, i singoli comuni si dan-no da fare per tenere viva la me-moria delle loro ricette più pre-giate. Sono una miriade le sa-gre paesane in tutto il territorioprovinciale e sempre tanta è lagente che le visita, tornando acasa con qualcuno dei prodottialimentari più caratteristici del-la località. Altre manifestazio-ni culinarie sono promosse daassociazioni quali “Slow food”e quelle dei cuochi. Si va avan-ti, insomma, in ordine sparso:perché, tanto, alla fine ci si ri-unisce tutti a tavola. O no ?

Moglie dell’imperatoreAdriano, influente fi-gura femminile del suo

periodo, oggi Vibia Sabina diven-tata il simbolo dell’impegno del-l’Italia nella salvaguardia e nel-la valorizzazione del patrimonioculturale nazionale. Infatti tra ireperti archeologici restituiti dalMuseum of Fine Arts di Bostonc’è anche una statua dell’Augu-sta, assegnata a Tivoli che è sta-ta anche tappa della mostra, or-ganizzata dalla Direzione gene-rale per i beni archeologici in col-laborazione con il Gabinetto delMinistro assieme a Torino, Ca-gliari e Ferrara. Vibia Sabina è solo uno dei tas-selli del mosaico cui sta lavoran-do da tempo il Ministero per i Be-ni e le attività culturali in strettacollaborazione con il comandodel nucleo per la tutela del patri-monio culturale dei Carabinieriper individuare e recuperare quan-to più possibile dei beni archeo-logici illecitamente sottratti al no-stro patrimonio culturale. La mostra, che ha avuto un gran-de successo di pubblico, ha per-messo anche di analizzare me-glio questo personaggio, semprepresente al fianco dell’imperato-re Publio Elio Adriano (117-138d.C). Dai ritratti, monete, statuepossiamo dedurre che Vibia Sa-bina fosse davvero bella: sguar-do dolce e malinconico in un ova-le perfetto, incorniciato da ela-borate e preziose acconciature atrecce o a ciocche, armoniosa nei

tratti; quello che occorreva per unesteta come suo marito.Da imperatrice era ovviamentesempre al fianco del consorte, co-me una vera first lady, ma era psi-cologicamente agli antipodi. Una tipica morigeratissima Ro-mana, intrattabile, “aspera”diceva lui, predisposta al gos-sip nel circolo che le si eracreato intorno, con a capoquella linguaccia di Sve-tonio. Alla fine della mo-stra, la statua di Vibia Sa-bina resterà a Tivoli, nel-la villa per la quale vennerealizzata, custode di unsignificato in più per noiuomini contemporanei,che abbiamo molte buo-ne ragioni per conservaree valorizzare le opere d’ar-te del passato. Se non altro perché pos-sono costituire oggi ilmotore economico diintere aree del Paese.Proprio a Villa Adria-na qualche settimanafa ha portato una suatroupe Rich Stevens,apprezzato produttoredi documentari e gui-de turistiche acquista-te da milioni di ameri-cani e che rappresen-tano quasi una Bibbiaper i turisti di oltreoceano in vi-sita in Italia. Ogni volta che il suoobiettivo mette a fuoco un luogo,il flusso dei visitatori stranieri simoltiplica.

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Sono di nuovo in Italia le opereillecitamente trasferite all’estero

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L’imperatricetorna a casa.

Ilaria Morini

Nell’Antiquarium del Canopo di VillaAriana la mostra, chiusa il 4 novembre,che ha celebratol’evento

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La terza edizione del Satur-no International Film Fe-stival, che si è svolto nel-

la suggestiva cornice di Alatri, haanimato dal 12 al 17 novembre laprovincia di Frosinone. «L’occa-sione giusta per rimarcare quan-to la Ciociaria, da sempre terra dicinema e patria di artisti univer-salmente riconosciuti, debba fa-vorire una politica di sviluppo evalorizzazione del territorio lega-ta alla sua storia e alla sua cultu-ra», come ha detto l’assessore pro-vinciale al turismo e alla cultura,Danilo Campanari. Ma è Mariel-la Li Sacchi, nota produttrice ci-nematografica alatrense e orga-nizzatrice del Festival insieme aPierluigi Frassineti, che racconta

come è nata l’iniziativadel Festival e la decisio-ne di organizzarlo pro-prio ad Alatri. «Il Satur-no», dice Li Sacchi,«nasce dall’idea di ri-chiamare l’attenzionedelle persone sulla me-moria storica, parten-do dal cinema per of-frire agli spettatori unindispensabile strumen-

to e momento di conoscenza, diapertura di idee, di svago e di con-fronto».

� Crede che Alatri sia la corni-ce migliore per il Saturno? «Quale migliore cornice di que-sta: terra di grande storia e di mi-to. Ad Alatri e nelle terre del bas-so Lazio il mito racconta che Chro-nos trovò proprio qui dimora do-po essere stato cacciato dall’O-

limpo, diventandoil dio Saturno deiLatini. Da qui ilnome del festival.Saturno, appunto».Mito a parte l’edi-zione del festivalè stata secondo gliorganizzatori unsuccesso, se nonaltro perché haportato in Ciocia-ria testate di infor-mazione naziona-le di Rai e Media-set che hanno fat-to una buona“pubblicità”. Me-rito non solo delle due anteprimeassolute – La vita rubata di Gra-ziano Diana e Milano Palermo-il ritorno di Claudio Fragasso maanche del fatto che questa rasse-gna è riuscita a darsi una propriaidentità rispetto agli altri festivalinternazionali. «Siamo riusciti adevitare che Il Saturno si model-lasse sulla falsa riga di maxima-nifestazioni come la gloriosa Mo-stra di Venezia o la neonata Festadi Roma», ha spiegato l’organiz-zatrice, «inoltre riuscire a presen-tare registi e pellicole cinemato-grafiche, inedite in Italia, ma difama e successo internazionale èstata una grande soddisfazione.Il Saturno ha accolto illustri ospi-ti, noti agli ambienti culturali emondani non soltanto italiani, co-me l’attore Rauol Bova, ad Ala-tri in veste di testimonial dellaFondazione Capitano Ultimo on-lus, l’onorevole Nando Dalla Chie-sa, il giornalista Corradino Mi-

neo, direttore di Rainews24, la vi-ce presidente del Parlamento Eu-ropeo, Luisa Morgantini e Anto-nio Ingroia, sostituto procurato-re alla Direzione distrettuale an-timafia di Palermo, solo per ci-tarne alcuni. Tuttavia il pubblicoè stato essenzialmente ciociaro,ma non è facile catalizzare l’at-tenzione su una provincia comeFrosinone, che vive all’ombra del-la Capitale e di Napoli. Inoltre perfar si che un evento possa richia-mare persone da lontano servonomolti finanziamenti e quelli de-stinati al Saturno Festival sonoancora troppo esigui. Tuttavia lamanifestazione vive da tre anni,segno che la macchina organiz-zativa è ormai rodata e pronta afar diventare l’evento un richia-mo di tutto rispetto.. «Comunquesiamo soddisfatti di essere riusci-ti anche quest’anno a portare atermine il nostro impegno», diceancora Li Sacchi, «grazie al con-

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IlSaturnoInternational Film Festival diAlatri

Giorgia Gazzetti

tributo dell’amministrazione e de-gli enti provinciali, del Comunee del sindaco di Alatri, Costanti-no Magliocca, della Regione La-zio e di alcuni sponsor, che insie-me a noi, hanno creduto nel pro-getto. Abbiamo anche organizza-to per i nostri ospiti diverse visi-te guidate con le quali far cono-scere, seppure in piccola parte, ilpatrimonio culturale e artisticodel territorio e devo dire che tut-ti sono rimasti piacevolmente col-piti». Interessante l’obiettivo che si so-no dati gli organizzatori per farcrescere la manifestazione: coin-volgere le scolaresche dell’inte-ro territorio nazionale e far cosìconoscere il territorio attraversola cultura e il cinema e favoren-do il confronto tra i giovani su te-matiche di attualità. Non solo: «Èinoltre nostra intenzione, per laquarta edizione, coinvolgere stu-denti universitari di tutta Italia»,prosegue Mariella Li Sacchi, «dan-do loro l’opportunità di acquisi-re crediti formativi ai fini del con-seguimento della laurea. Siamoconvinti che il Saturno possa am-bire a raggiungere i risultati delGiffoni, la rassegna del cinemaper i ragazzi ormai alla trentaseie-sima edizione nel 2006, nata inuna piccola realtà come quella diValle Piana, in provincia di Saler-no, ormai conosciuta in tutto ilmondo».

� Parlando ancora del Festivalciociaro, che quest’anno ha avu-to come filo conduttore il temadella legalità e che promette dimantenere piuttosto alto il livel-lo dell’“impegno” anche nellesuccessive edizioni, ci assale unaperplessità. Non c’è il pericolodi raffreddare l’interesse e lapartecipazione del pubblico, che

in genere in questo tipo di even-ti cinematografici preferisce lepasserelle, i volti noti dello spet-tacolo, il tappeto rosso e la mon-danità? «L’idea è di incuriosire, raccon-tare attraverso le immagini, i suo-ni, le parole. I giovani hanno bi-sogno di sapere per capire, han-no bisogno di essere stimolati,educati alla cultura, alla storia, al-l’arte e anche alla visione di unfilm. E proprio perché ci rendia-mo conto che il linguaggio utiliz-zato e i messaggi trasmessi po-trebbero risultare ostici, stiamogià pensando di inserire, all’in-terno della programmazione con-certi e percorsi eno- gastonomi-ci per avvicinare pubblici diver-si, con interessi differenti». Magli organizzatori hanno anche unaltro asso nellamanica: «Perfacilitare la sco-perta della Cio-ciaria, realizze-remo un festi-val itinerante,per dare vita al-l’intera provin-cia di Frosino-ne e dinamici-tà al Saturno.Certamente sa-rà necessariotanto lavoro,coordinamento tra i vari partner,tempo e finanziamenti perché pos-sa realizzarsi. Ma tutti sembranopronti a fare la propria parte.Un’altra proposta, che stiamo va-lutando già da tempo, è di sposta-re la manifestazione in una sta-gione più calda: settembre o mag-gio. Scegliere il mese però non èfacile perchè da una parte dob-biamo tenere conto della duratadell’anno accademico e scolasti-co, per permettere agli studenti di

partecipare e prepararsi, dall’al-tro dovremmo evitare di partirecontemporaneamente con altri Fe-stival già affermati».

� Cosa chiedete all’ammini-strazione di Frosinone per pro-muovere come si deve la quar-ta edizione del Festival?Ancora Li Sacchi: «Di continua-re a credere nel Saturno Interna-tional Film Festival e nelle sue in-discusse potenzialità e originali-tà». Un’ultima annotazione. Dicolore. Il premio Saturno d’Oroalla carriera è stato assegnato al-l’attore Raoul Bova, che ha sca-tenato l’entusiasmo di centinaiadi fan e ha presentato la “sua”Fondazione, nata dall’incontroprofessionale sfociato poi in unaprofonda amicizia tra lui e Sergio

De Caprio, no-to come il capi-tano Ultimo,l’uomo che do-po anni di inda-gini e apposta-menti portò al-la cattura delboss mafiosoTotò Riina. Unmomento “for-te” della mani-festazione è sta-to proprio ilcollegamento

telefonico, in diretta, proprio conSergio De Caprio, il quale ha esor-tato l’uditorio e i giovani a lotta-re per la legalità e a sviluppare ilsenso di responsabilità. Insommail Saturno Film Festival è statotutto questo. Una vetrina presti-giosa per una città e un territorioche hanno voglia di essere rilan-ciati, promossi e conosciuti, co-me hanno sottolineato l’assesso-re Campanari e il sindaco di Ala-tri, Magliocca.

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Gli inglesi scelgono la Tu-scia, ed è un fenomeno chegià da qualche anno sta in-

teressando gli operatori del setto-re turistico. E anche i rappresen-tanti sindacali e di categoria. Spie-ga come stanno le cose il presi-

dente della Confesercenti di Vi-terbo Vincenzo Peparello, che èanche coordinatore del compartoturistico della Confesercenti La-zio: «È interessata al fenomenodegli inglesi in particolar modol’area del comprensorio del lago

di Bolsena, il tutto favorito da unapolitica di destagionalizzazionerivolta ai tour operator e ai busoperator che hanno stimolato il tu-rismo di gruppi organizzati». Ilrappresentante delle piccole e me-die imprese del turismo prosegue:«Chiaramente l’interesse versoquesto territorio è stato ulterior-mente sollecitato dalla presenzadel bacino del lago di Bolsena».È noto infatti come gli inglesi sia-no attratti dall’acqua e lo dimo-stra ad esempio la loro predilezio-ne per l’area del di Garda, dovegli anglosassoni hanno quasi so-stituito il mercato tedesco, cheadesso sceglie invece la Croazia.Ma questo è un altro discorso, an-che se pure gli inglesi stanno cam-biando abitudini. Il loro amore perla Toscana per vari fattori, non perultimo l’aumento dei prezzi deglialloggi ma ancora di più dell’in-tero prodotto-turismo, sembra in-fatti fortemente diminuito e si stan-no guardando intorno, scoprendoaltri luoghi dell’Italia centrale. Si-curamente l’Umbria e anche l’A-bruzzo ma non disdegnano, ap-punto, la Tuscia. Sia quella versola costa (Civitavecchia col suo por-to il porto agevola enormemente

Sul lago di Bolsenasi parla inglese

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Alessandro Quami

Gli inglesi amano soprattutto la campagna, quindinon scelgono per le loro vacanze le strutture alber-ghiere. Comunque ci sono e sempre di più nume-rosi. Tanto che negli ultimi anni stanno compensan-do la minor domanda dei tedeschi, i quali scelgonosempre più altre destinazioni. Per Claudio Masi, al-bergatore dell’hotel Platani di Bolsena, la questioneè come segue. «Nel nostro albergo non notiamo ungrande incremento di anglosassoni. Forse negli agri-turismi sì, o nelle case coloniche di campagna. Manegli alberghi, almeno a Bolsena, non sembra siacambiato niente». Ma quella negli hotel è soprattut-to una sistemazione per gli affezionati della vacan-za “classica” e del turismo culturale. Gli inglesi inve-ce, e soprattutto coloro che sono stati habitué del-

la Toscana, amano il contratto col verde e l’ambien-te rurale. Si tratta insomma di un’altra tipologia diclientela. «I nostri competitor sono piuttosto il lagoTrasimeno e i grandi laghi del nord Italia», prosegueMasi, «e non ci confrontiamo con la Toscana e lacampagna». Chi invece la differenza l’ha notata, eccome è il sin-daco della cittadina lacustre, Paolo Equitani, secon-do il quale «già da anni gli inglesi scelgono Bolse-na», che peraltro ha più di un albergo. «Da anni stia-mo facendo un buon lavoro per portare i turisti an-glosassoni qui da noi», dice il primo cittadino, «e iltrend non solo è positivo ma dura da diverso tem-po. Quindi, se mi si chiede se gli inglesi vengono aBolsena rispondo sì, ma non è una novità».

Per gli inglesi agriturismo is better

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la scoperta di questo pezzo del La-zio), sia quella che gravita sul la-go di Bracciano. Le faraoniche eiper reclamizzate nozze di TomCruise e il can can mediatico cheha seguito l’evento sono state tral’altro un ottimo spot pubblicita-rio inclusa la Tuscia viterbese.Sempre Peparello, entrando an-cor più nel dettaglio, riguardo alcomprensorio del lago di Bolse-

na dice: «Vanno forte anche i cen-tri vicini e la provincia nel suocomplesso, la quale sta acquisen-do nuove quote di mercato britan-nico con le quali compensa, inparte, la perdita di altri segmen-ti», riferendosi alla diminuzionedi tedeschi. Sempre secondo ilrappresentante di Confesercentiinfatti se si assiste ormai ad unaprogressiva contrazione della spe-

sa turistica da parte di quasi tuttii viaggiatori provenienti dall’areadell’euro, per quanti riguarda gliinglesi invece la loro capacità dispesa al contrario sembra aumen-tata, probabilmente complice ilfatto che la sterlina è sopravvis-suta all’entrata in vigore della mo-neta unica. La ricettività maggior-mente utilizzata è quella extral-berghiera: agriturismi, case va-canza, appartamenti, bungalow,che probabilmente meglio appa-gano il desiderio di tranquillità edi privacy, preferibilmente immer-si nella natura, caratteristica diquesti particolari ospiti ma nonva sottovalutato l’apporto dei grup-pi che scelgono gli alberghi. Laconclusione del presidente dellaConfesercenti è comunque di ca-rattere generale: «Da subito ser-ve mettere in campo, per recupe-rare le quote di mercato perse eper consolidare quelle conquista-te e acquisirne nuove su mercatiemergenti, una incisiva politicasul fronte di offerte che guarda-no le famiglie. Infatti, l’offertadella provincia di Viterbo scontaa livello internazionale le diffi-coltà della propensione al consu-mo delle famiglie».

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TILe case e gli alloggi in Tuscany sono sempre piùcare, quindi gli inglesi tendono a scegliere la pro-vincia di Viterbo. Per le agenzieimmobiliari gli inglesi stanno sem-pre più addentrandosi nel Lazio,che qui al nord conserva moltodegli inconfondibili paesaggi ma-remmani, che con quelli fioren-tini e senesi hanno decretato ilsuccesso turistico della vicinaregione. Oltretutto i prezzi dellecase sono molto più bassi rispet-to alla vicina Toscana. Lo con-ferma un’agenzia immobiliare diMontefiascone, secondo la qua-le la tendenza è iniziata oltre un anno fa. Inutilesottolineare i benefici non solo economici di que-sta ancor lenta ma continua “invasione”; basti pen-sare alle numerose case coloniche e tenute oggiin stato si semi abbandono che potranno torna-

re a nuova vita, ridisegnando un paesaggio in co-stante pericolo di degrado. Ma occorre anche me-

ditare su una lezione. Conside-rare il turista una sorta di pollo daspennare quasi mai è una politi-ca saggia e lungimirante, non so-lo per chi spera di puntare consuccesso su questo mercato masoprattutto per chi vuole conser-vare i successi ottenuti, soprat-tutto se questi dipendono pocodal merito proprio e molto da fat-tori “esterni” come una naturagenerosa e una storia fecondache ha disseminato il territorio di

testimonianze. La prova? I sudditi di sua maestàbritannica, i quali contrariamente ad ogni previ-sione, nello scegliere la meta delle loro vacanze,non danno più un credito illimitato a quella che fi-no a ierii sembrava essere la “loro” Toscana.

Mercato immobiliare in ottima salute

Scoprire Roma attraverso ipiatti tipici, i vini, le antichericette della tradizione.

Un’occasione che l’Amministra-zione comunale offre ai cittadiniromani e ai turisti di ogni nazio-nalità con l’iniziativa “Roma. Vi-sta con gusto”. Giunta quest’annoalla sua seconda edizione, la ma-nifestazione si propone di far co-noscere più a fondo il ricco patri-monio di sapori e gusti della Ca-pitale e della sua provincia. Il ca-lendario è fitto di appuntamenti.Romani e turisti potranno assapo-rare i piatti preparati nelle storichetrattorie romane o in alcuni dei piùsofisticati locali della città. Potran-no inoltre usufruire di tariffe scon-tate per alberghi di diversa cate-goria e per ristoranti che aderisco-no all’iniziativa o di riduzioni del20% sul prezzo del biglietto peruna serata al Teatro dell’Opera diRoma o all’Accademia Naziona-le di S. Cecilia e Musica per Ro-ma. Il calendario annovera tra gliappuntamenti itinerari di scoper-ta (Trambus, tour su Trambus Open,battelli sul Tevere), visite al Mu-seo della Pasta, al Museo delle Ce-re e alla Casa del Jazz, nonché trat-tamenti benessere da abbinare albed&breakfast. Un mese di no-vembre, dunque, fatto di propostericche e ricercate, tutte volte a con-solidare il connubio tra arte, tra-dizione artigianale e prodotti tipi-ci di qualità.

«L’interesse dell’Amministrazio-ne per il settore enogastronomicoè una priorità già consolidata», hadichiarato la vicesindaco MariaPia Garavaglia. «”Roma. Vista congusto” rappresenta il completa-mento di un lavoro precedente-mente avviato dai tour operator pergarantire ai propri clienti un’offer-ta differenziata, moderna e com-petitiva, capace di rispondere alleesigenze di un mercato in conti-nuo cambiamento ed in costanteevoluzione». Incremento e diver-sificazione dell’offerta sono perla vicesindaco «le chiavi del suc-cesso di questi ultimi anni», ele-menti, cioè, che hanno permessoalla capitale di «superare, in mo-do egregio, la precedente crisi delsettore turistico».Guardare al futuro vuol dire allo-ra insistere su una politica di pro-mozione di quell’inestimabile pa-trimonio artistico, archeologico-museale ed enogastronomico cherende Roma una città unica. Sen-za però dimenticare l’immenso ericco patrimonio culturale dellaProvincia. «La grande novità diquesta seconda edizione», ha spie-gato la Garavaglia, «sta proprionell’aver trasformato l’evento inun valido strumento di valorizza-zione delle ricchezze della provin-cia di Roma e di rilancio delle suepreziose peculiarità. Gli eventi inprogramma interessano infatti an-che aree che si estendono oltre i

confini della capitale». Per la vi-cesindaco gli appuntamenti nellaProvincia «sono appetibili quantoquelli in programma a Roma e so-no in linea con un trend di valo-rizzazione che va oltre il circuitocentrale e che si apre a nuove in-teressanti destinazioni».Le offerte enograstronomiche rag-giungono anche la Tuscia. La pro-mozione di questo territorio avvie-ne attraverso la proposta di Key-Life che invita a gustare sapori tra-dizionali immersi nel relax di unacampagna ancora incontaminata.Destinatari dell’offerta sono so-prattutto gli amanti del golf che,grazie a vantaggiosi mini pacchet-ti vacanza, hanno l’opportunità ditrascorrere un week end nei mi-gliori campi da golf, situati anchea soli pochi chilometri di distanzada Roma. «Una proposta davverosingolare – ha commentato la Ga-ravaglia – poiché coniuga l’eno-gastronomia con il mondo dellosport, realizzando un binomio diindubbie potenzialità per il setto-re del turismo».Proposte interessanti arrivano an-che da Slow Food Roma, con i pro-getti “Mangia e impara” e “Impa-ra l’arte e mettila...in tavola”, e dal-l’Associazione Le Vigne del La-zio, che si propone di diffonderela conoscenza dell’immagine delVino del Lazio di Qualità. Ad ar-ricchire l’agenda degli appunta-menti ci sono anche le offerte delCSTE, il Centro Servizi per il Tu-rismo enogastronomico, una verae propria vetrina nel cuore di Ro-ma, un punto informativo per co-noscere e apprezzare i prodotti ti-pici di qualità, inseriti nel propriocontesto territoriale d’origine.

La provincia con gli occhi del… gusto

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Giovanna Sfragasso

L’ormai tradizionale appuntamento con la gastronomia romana supera quest’anno i confini della Capitale

Anche la Federazione italiana cuo-chi provinciale di Latina ha fe-steggiato il santo patrono deglichef. Lo ha fatto con un concor-so gastronomico dedicato ai piat-ti tipici pontini, che si è svolto il15 ottobre nei locali del Villag-gio turistico Aeneas Lan-dig di Gaeta al qualehanno partecipatoventi concorren-ti: 12 profes-sionisti e 8 al-lievi.Vincitoredella manife-stazione, al-la sua decimaedizione, è ri-sultato lo chefFrancesco Capir-chio del ristorante Lostuzzichino di Campodi-mele che ha presentato le luma-che ammuccate, mentre per la ca-tegoria allievi si è aggiudicato ilprimo posto il commis FrancescoMigliorin con il suo petto di pic-cione con guarnizione di cubettidi zucca e guanciale con bruschet-te ai funghi. La manifestazione,che si è svolta in collaborazione

con la Confcommercio di Latina,è stata una preziosa occasione pervalorizzare i prodotti locali e laprestigiosa giuria composta da 11chef ed esperti gastronomi ha avu-to qualche difficoltà nello stabi-lire la priorità degli elaborati.

Il presidente della Fic pro-vinciale, Luigi Lom-

bardi, ha ribaditoche ormai l’asso-

ciazione ponti-na si dedica atempo pienoalla “missio-ne” di mette-re in risalto lericchezze del

territorio, ancheattraverso l’orga-

nizzazione di even-ti che facciano da ve-

trina all’aspetto gastrono-mico e alla professionalità deglioperatori del settore, che hannoil compito più importante: diffon-dere la cultura gastronomica lo-cale attraverso i menu propostinei ristoranti, nelle trattorie e ovun-que si faccia della buona cucina. Doveroso menzionare i piatti ingara e gli autori, eloquente spec-

chio della tradizione culinaria lo-cale. Flaviano Rizzi, del ristoran-te La Piazzetta di Monte San Bia-gio, ha presentato i Zippi con broc-coletti e salsiccia, lo chef Anto-nio Fasulo ha preparato lo sfor-matino di verza con fagioli di Ven-totene e riccioli di alici, la ladychef Antonietta Fazio, del risto-rante Re Bomba di Spigno Satur-nia, ha invece presentato lo sfor-matino di orata del golfo con zuc-chini di Sperlonga e carciofi diSezze su fumetto montato, lo chefMassimo Veneziano del ristoran-te Italo Veneziano si è esibito inun trancetto di cefalo cerino suzuppa di cannellini e friggitellisaltati, la lady chef Nunzia DiRusso dell’hotel Le Dune di Sa-baudia ha presentatio un mante-cato di fagianella tartufata coninsalatina di melone, sedano ra-pa ed emulsione di olio pontino,lo chef Giuseppe D’Atria dell’-Hotel Le Dune di Sabaudia ha cu-cinato un raviolo di ricotta infor-nata con cicorietta selvatica al-l’acquetta di pomodoro e cacio-ricotta, lo chef Gianluca Alfieridel ristorante Ristò di Roma hapartecipato con un filetto di ranapescatrice in manto di verza escampi con pomodoro camone ri-pieno, fiori di zucca in tempura ecrema di peperoni rossi, lo chefGianluca Scolastra, del ristoran-te La Ghiotta di Formia, ha pro-posto i rotolini di filetto con pro-sciutto di Bassiano e mozzarelladi bufala con porcini e spinacibrasati, lo chef Corrado Cafarodell’hotel Exelsior di Latina hapartecipato con un filetto di maia-le ripieno ai sapori di campagnadel Lazio, la lady chef PatriziaPlacitelli della tavola calda LaRocca di Terracina si è esibita conla trippetta gustosa alla nostra-na, lo chef Antonio Fusco del ri-storante Antico Vico di Gaeta hainfine cucinato un votapiatto al-la Gaetana con calamaretti zuc-ca e finocchio.

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Cuochi in festa per il santo patronoDal 13 al 17 ottobre anche i cuo-chi del Lazio hanno festeggiato illoro santo patrono, Francesco Ca-racciolo, con una serie di manife-stazioni. Domenica 13 ottobre aRoma l’Unione cuochi regionaleha offerto alla cittadinanza il con-certo “Messa da Requiem” di W.A.Mozart nella basilica di San Lo-renzo in Lucina Il 17 ottobre, nelsalone Etoile, in piazza San Lo-renzo in Lucina, si è invece svol-ta una mostra dei prodotti tipici re-

gionali del Lazio e di alcune pro-vince italiane con degustazione,seguita da un pranzo offerto ai po-veri della città. In serata, dopo lasanta Messa officiata da sua ec-cellenza cardinale Giovanni Bat-tista Re nella basilica di San Lo-renzo in Lucina i cuochi si sonoriuniti attorno ad un buffet allesti-to nella sala Etoile per lo scambiodi attestati e riconoscimenti. Tragli ospiti il ministro per l’ambien-te Alfonso Pecoraio Scanio.

Festa con concorsogastronomico a Latina

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t Nel mese di agosto il trend dellaspesa turistica degli stranieri in Ita-lia è risultato in salita, secondol’Uic, del 10,2% a 4 miliardi di eu-ro. Lo ha reso noto Eugenio Ma-gnani, direttore generale Enit, aLondra: «I turisti britannici sono,insieme a tedeschi, francesi, ame-ricani e svizzeri, protagonisti diquesta performance». Il padiglio-ne Italia, allestito dall’Enit-Agen-zia Nazionale del Turismo, ospita

nei suoi 1756 mq di superficie 18Regioni, le Province autonome diTrento e Bolzano, il Comune diRoma, oltre a 46 imprese inscritteal Club Italia, ciascuna con il pro-prio spazio personalizzato. Circa900 gli operatori accreditati. Allostand dell’Enit è stata trasmessa inanteprima la mostra fotografica vo-luta dal ministero per i Beni e leAttività Culturali per celebrare i si-ti italiani catalogati dall’Unesco.

Rimarcando l’interesse che glioperatori hanno riservato alla Btc,Bernabò Bocca, presidente di Fe-derturismo-Confcommercio haevidenziato come il settore con-gressuale, che più di altri favori-sce la destagionalizzazione, siastato il comparto in cui sono sta-ti ottenuti i migliori risultati. «Pen-so alla deducibilità dell’iva - hadichiarato - che dal 50% di que-

st’anno passerà al 100% dal pri-mo gennaio 2008». Bocca ha poisollecitato la creazione di un con-vention bureau italiano che «esi-ste già ma non è operativo. Oggiè completamente privato ma noisiamo disposti a fare un passo in-dietro e a dividerci le competen-ze con l’Enit, purché la commer-cializzazione sia riservata al pri-vato» ha affermato

Magnani, Enit: «Inglesi protagonisti delle performance di agosto»

Bocca: «Serve un Convention Bureau Italia»

Secondo l’Uic la spesa è incrementata del 10,2% ad agosto,a quota 4 miliardi di euro

Il Lazio primo in Italiaper gli arrivi

dalla Gran BretagnaIl Lazio balza in testa alla top tendelle regioni per l’arrivo di turistiUk e conquista il primato italiano.È quanto emerge dai dati Istat pre-sentati, all’apertura del World Tra-de Market di Londra, dalla Regio-ne. Nel 2005 era il Veneto la primaregione per arrivi e presenze dei tu-risti britannici, seguito dal Lazio.Ma nel 2006 la regione è passatadai 543.601 arrivi dell’anno prece-dente a quota 689.649. L’incremen-to è stato del 17,9% di arrivi e del3% di presenze. «La crescita in va-lore assoluto degli arrivi a Roma enel Lazio dei turisti inglesi tra il2005 e 2006 è conseguenza del la-voro di squadra delle istituzioni lo-cali e delle imprese turistiche, e delmiglioramento dell’offerta e dellaqualità del prodotto turistico roma-no e laziale» ha detto Claudio Man-cini, assessore al Turismo della Re-gione Lazio

«Il turismo organizzato è in stal-lo e allora che fare?». Questa do-manda pone Corrado Ceriani, pre-sidente Travel Co, alla platea diagenzie e partner intervenuti perla convention del network. Ceria-ni parte dalla constatazione di al-cuni fattori: «Alcuni t.o. vannodirettamente al cliente finale, ta-luni si orientano verso il control-lo della distribuzione, c’è poi l’am-masso di agenzie in realtà aggre-gate e si assiste all’effetto boo-merang del franchising». Ma nonè tutto. Il presidente non nascon-de che le agenzie vivono un mo-mento di depressione perché l’of-ferta è rigida, la collaborazionecon i fornitori si esprime sulla car-ta ma non nel lavoro quotidianoe l’operativo coincide con il dram-

ma dei disguidi charter. Per nonparlare di pricing, contenzioso,assicurazione che fanno aspetta-re i rimborsi, sistemi telematiciobsoleti, preventivi lunghi e pub-blicità ingannevole. «Dobbiamoindividuare le necessità di mer-cato, elaborare strategie e costrui-re un sistema turistico innovati-vo». Questa la sua risposta al mer-cato. Per Ceriani la complessitàdel mercato richiede un cambia-mento di strategie, «competeresolo con il prodotto significa per-dere», è necessario un serviziocompetitivo al cliente, creare unconcreto avvicinamento tra t.o. eadv con la creazione di un tavo-lo di lavoro e studiare nuove for-mule insieme per dare risposteconcrete all’utenza.

«Il panorama italiano non apparecosì roseo a confronto con altriPaesi esteri»: così Lorena Minuz-zo, group sales manager LeadingHotels, ha commentato la situa-zione dell’Italia sottolineando lamancanza di scuole che faccianoformazione, l’assenza di standardnazionali e di un’attività di con-trollo sulle strutture che possa ga-rantirne la qualità. «Il nostro con-sorzio, che oggi raggruppa 430hotel in tutto il mondo, controllagli hotel associati almeno due vol-te l’anno per far sì che tutti rispet-tino gli standard minimi – ha spie-gato Minuzzo -. Oggi il cliente ècambiato, è più attento alla qua-lità e ai servizi, ma il nostro obiet-tivo rimane lo stesso, soddisfarele esigenze garantendo semprequalità e professionalità»

Leading Hotels chiederegole più rigide per il mercato

Ceriani: «Dobbiamo creare un sistema turistico innovativo»

L’analisi del mercato e le chiavi di lettura del futuro del presidente della rete Travel Co.

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Tecnicamente, per esser chia-mato te, il prodotto deve es-sere ricavato dalle foglie

della camellia sinensis, la sempre-verde pianta del te. I vari nomi coni quali di solito è identificato si ri-feriscono ai diversi luoghi di pro-duzione (Ceylon, Darjeeling, Sou-chong, ecc), e ai processi di aro-matizzazione. Si distinguono tretipi di te: nero, oolong e verde, chedifferiscono tra loro per la duratadella fermentazione delle foglie:quello nero viene essicato e fer-mentato, l’oolong parzialmentefermentato, quello verde viene so-lamente “lavato” a vapore e subi-to essiccato per impedirne la fer-mentazione. Attraverso questa la-vorazione rimangono inalteratimaggiori quantità di catechine edaltri polifenoli (componenti piùattivi e salutari) e si perde un pòdi teina (o caffeina). In Giapponeil tè più consumato é verde; quel-lo nero, considerato di bassa qua-lità, è riservato agli occidentali.Le sue origini di questa bevandasi perdono nel tempo. Le fogliedella pianta, conosciuta come mi-racolosa per mantenere la salute,sono utilizzate da almeno 4000anni e i primi testi di medicina ci-

nese sull’argomento risalgono alsecondo secolo dopo Cristo

� Tè verde e cancro.L’interesse crescente degli ultimidieci anni per questa “medicinanaturale” è fondato sull’osserva-zione di popolazioni, principal-mente in Cina e Giappone, a bas-sa incidenza di ammalati di can-cro. In particolare in Giappone do-ve il tè (rigorosamente verde) è labevanda nazionale, si registra siail più alto tasso di fumatori chequello più basso di malati di can-cro al polmone. Da ciò si può de-durre che il tè è un fattore protet-tivo per il cancro? Senza lasciar-si prendere troppo dall’entusia-smo, uno dei più interessanti svi-luppi della ricerca degli ultimi an-ni è stato osservare, in numerosistudi clinici e di laboratorio, lestraordinarie proprietà anti-invec-chiamento e anti-cancro del te ver-de. Le sostanze contenute nel tèverde includono carotenoidi, clo-rofilla, polisaccaridi, grassi, vita-mina C ed E, manganese, potas-sio e zinco ed in particolare del-l’Egcg (il nome per esteso è epi-gallocatechina-3-gallato). Que-st’ultimo é un polifenolo presen-

te nel tè verde in una percentualepari a circa il 25%, molto più chein quello nero che ne contiene so-lo il 4%. I polifenoli sono dellecatechine con potenti proprietà an-ti-ossidanti. Sono un sottogruppodei flavonoidi, composti fitoestro-geni che possiamo trovare anchein molti vegetali, frutta, te, caffé,cioccolato e vino rosso. In con-clusione tutti i tre tipi di té conte-gono polifenoli; ma nel te verdedove l’ossidazione delle catechi-ne è minima si lasciano inaltera-te le proprietà antiossidanti.

� Preparazione e consumoPreparare correttamente il tè si-gnifica mantenere inalterati i suoiprincipi attivi. Per ottenere questorisultato bisogna metterne un paiodi grammi sul fondo della tazza eriempirla con una parte di acquafredda ed una di acqua calda; lasola acqua bollente deteriorereb-be le foglie di tè verde. Dopo aver-lo lasciato in infusione per due-quattro minuti, si filtra aggiun-gendo eventualmente limone ezucchero. Mai il latte, poiché lacaseina rischia di neutralizzare ipolifenoli, le componenti più be-nefiche del tè verde. Vi sono tut-tavia alcune controindicazioni: at-tenzione in gravidanza e durantel’allattamento, cautela se si soffredi ipertensione e di ulcera. Un abu-so può indurre insonnia, perditadell’appetito, turbe nervose. Inogni caso il te non va bevuto trop-po caldo e non deve bollire se siutilizzano le foglie, piuttosto bi-sogna farne un infuso

� Indicato per…Il te svolge un’azione stimolantedel sistema nervoso centrale, èdiuretico, abbassa i grassi, è ri-mineralizzante, angioprotettore,ha una funzione antidiarroica (perla presenza dei tannini) e antios-sidante. Si impiega anche comecoadiuvante nelle diete dimagran-ti, disseta ed è uno stimolante na-turale.

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Tè verde, scudo per la salute

Federica Mazzuca Oncologia Medica L’Aquila

Le interessanti proprietà anti-cancro e anti-invecchiamento

Equesto anche grazie all’of-ferta proposta dal SistemaMusei Civici romano, na-

to da una sinergia tra il Comunedi Roma e Zètema Progetto Cul-tura il primo marzo 2005, che rac-coglie 15 siti museali e archeolo-gici estremamente diversi tra lo-ro ma ognuno con un suo grandevalore artistico e storico. Il Sistema Musei Civici, gestitoda Zètema progetto Cultura, haportato ad una gestione coordi-nata e integrata dei musei e deimonumenti comunali per favo-rirne la conoscenza attraverso unaricca offerta di servizi e di pro-poste didattiche ed educative. Ilsistema di biglietterie elettroni-che in rete consente prenotazio-ni e prevendite anche on line, ilcall center unificato offre qua-lunque tipo di informazione men-tre l’immagine coordinata aiutaad identificare i siti del Sistema.Una importante e articolata strut-tura presente anche sul web conil portale www.museiincomune-roma.it, la cui architettura riflet-te lo spirito del progetto: un uni-co indirizzo web da cui è possi-bile accedere ai siti personaliz-zati di ciascun museo che fa par-te del sistema. Vero e proprio fio-re all’occhiello del sistema sonoi Musei Capitolini, che custodi-scono la statua equestre in bron-zo di marco Aurelio, già sullapiazza capitolina, e gli imponen-ti resti del tempio di Giove Ca-pitolino e opere di enorme rile-vanza tra cui alcune tele di Cara-

vaggio, del Guercino, di GuidoReni e di Pietro da Cortona. LaCentrale Montemartini, secon-do polo espositivo dei Musei Ca-pitolini, è invece uno straordina-rio esempio di riconversione insede museale di un edificio di ar-cheologia industriale. Atmosfe-re di fine Ottocento si respiranonel piccolo ma prezioso MuseoCanonica, situato nel cuore diVilla Borghese e dedicato alloscultore Pietro Canonica. Unospazio dedicato alla scultura è an-che il Museo Barracco, che ac-coglie la prestigiosa collezione diarte assira, egizia, cipriota, feni-cia, etrusca, greca-romana cheGiovanni Barracco donò al Co-mune di Roma. Dall’arte classi-ca si passa al contemporaneo conil MACRO nelle sue due sedi diVia Reggio Emilia e del Matta-toio, spazi aperti alla sperimen-tazione e all’innovazione artisti-ca, e con il Museo Carlo Bilottiche accoglie opere di de Chirico,Larry Rivers, Warhol, Severini eManzù. Fa parte del Sistema Musei Civi-ci anche il Museo di Roma che,con le oltre centomila opere del-la sua collezione permanente, èl’istituzione più significativa perla conoscenza della storia socia-le e artistica di Roma dal Medioe-vo agli inizi del Novecento. Sto-ria si respira anche nel MuseoNapoleonico, una preziosa col-lezione di cimeli, opere d’arte ememorie familiari dei Bonapar-te, nel Museo delle Mura che ri-

percorre la storia delle fortifica-zioni della città e nel Museo diRoma in Trastevere che raccon-ta aspetti salienti della vita popo-lare romana della fine del Sette-cento e dell’Ottocento attraversodipinti, stampe, disegni e acque-relli, tra cui la famosa serie del-la Roma sparita di Ettore Roes-ler Franz. Ancora storia nel Mu-seo della Civiltà Romana, cheillustra tutti gli aspetti della ci-viltà romana antica con una rac-colta imponente di calchi da ori-

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Roma sempre più polo di attrazione per il turismo culturale

La cultura è semprepiù un buon motivoper mettersi in viaggio.Inizia da questo numero una collabo-razione con la societàche gestisce i principali musei e gli eventi culturalidi Roma e provincia

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Pagine realizzate incollaborazione con:

ginali conservati in tutti i museidel mondo, oggi distrutti o dan-neggiati, e di plastici ricostrutti-vi di monumenti sparsi in tuttal’area dell’impero romano. Sto-ria e arte italiana del Novecento,invece, sono le protagoniste deiMusei di Villa Torlonia: il Casi-no Nobile, residenza di Musso-lini dal 1925 al 1943, che ospitail Museo della Villa e il Museodella Scuola Romana, il Casinodei Principi, dove è consultabilel’Archivio della Scuola Romanae la Casina delle Civette, dall’ar-chitettura eclettica e dalle affa-scinanti vetrate policrome. L’a-stronomia è invece la protagoni-sta del Planetario e Museo Astro-nomico, una grande «macchinadello spazio e del tempo» chemette il cielo a disposizione delpubblico ed offre, sotto l’ampiacupola di 14 metri, una perfettariproduzione del cielo stellato. Ultime grandi novità del SistemaMusei Civici romano sono statel’apertura del Museo dell’Ara Pa-cis il 21 aprile 2006, uno degliesempi più alti dell’arte classica,arricchita dal Museo progettatodallo studio statunitense RichardMeier & Partners Architects e lanascita del Museo dei Fori Impe-riali nei Mercati di Traiano, il 18ottobre 2007, il primo museo diarchitettura antica, che ospita 172frammenti originali in marmo,provenienti dai Fori Imperiali, 15calchi e 12 ricomposizioni. Ma imusei del comune di Roma offro-

no anche diversificate mostre tem-poranee che spaziano dalla foto-grafia all’arte antica, dall’artecontemporanea alla moda, dallascienza alla musica. Tra le espo-sizioni di maggior successo del2007 è d’obbligo ricordare la gran-de retrospettiva Valentino a Ro-ma 45. Years of Style che, concirca 360 abiti e rari materiali d’ar-chivio, ha celebrato i 45 anni dicreatività di Valentino attraversouno spettacolare allestimento nelMuseo dell’Ara Pacis. Grande successo ha riscosso an-che la mostra archeologica “I pro-fumi di Afrodite e il segreto del-l’olio. Scoperte archeologiche aCipro” (Musei Capitolini) che hapresentato più di 100 reperti e 4essenze preistoriche per raccon-tare la storia della più antica fab-brica di profumi del Mediterra-neo. L’arte contemporanea è pro-tagonista della mostra Kan Yasu-da. Toccare il tempo (fino al 13gennaio 2008 ai Mercati di Traia-no), un’esposizione che raccoglie30 sculture/installazioni su cui sa-lire e sdraiarsi, da toccare, acca-rezzare e attraversare. Spazio alla fotografia, invece, conla mostra Movie stars. Ritrattidi Timothy Greenfield-Sanders,50 ritratti delle icone del cinemacontemporaneo ad opera del gran-de fotografo americano nella suaprima personale a Roma (al Mu-seo Carlo Bilotti all’Aranciera diVilla Borghese fino al 13 gennaio2008). Ancora fotografia per l’e-

sposizione Lo sguardo della bel-lezza (ai Musei Capitolini fino al17 febbraio 2008) dedicata al ce-lebre fotografo tedesco HerbertList, con una selezione dei suoipiù celebri capolavori insieme adun’inedita raccolta delle immagi-ni scattate, a Roma e in Italia, tragli Anni Trenta e Cinquanta delsecolo scorso. La scuola di Via Cavour è inve-ce protagonista dell’esposizioneScipione 1904-1933 (al Casinodei principi di Villa Torlonia fi-no al 6 gennaio 2008), una per-sonale dedicata “profeta di viaCavour”: 28 dipinti e 27 disegniche testimoniano l’originalità ela poesia di un artista visionario.Conoscere e visitare i 15 siti ap-partenenti al Sistema Musei Ci-vici è ancora più semplice e van-taggioso grazie alla diffusionedelle card turistico culturali: laRoma Pass e la Roma&Più Pass.La Roma Pass è ormai un servi-zio di successo apprezzato da tu-risti e cittadi-ni. Venduta incirca 195.000esemplari fi-no al 25 novem-bre 2007, ha rad-doppiato le venditerispetto all’anno prece-dente. Gli ottimi risulta-ti raggiunti dalla “RomaPass” hanno portato al-la realizzazione di unanuova card provin-ciale, la Roma&PiùPass venduta in ol-tre 4.000 copienella fase speri-mentale avviata il27 luglio 2007. Sicompleta cosìl’offerta turisticadella “Roma Pass”con l’inclusione di siti di interesse cul-turale e turistico dis-locati sul territorioprovinciale oltre cheromano.

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da viveremostre, musica, teatro, eventi

Il Panettone è per noi italianiuno dei simboli del Natale,come il Presepe o l’abete, e

come tutte le tradizioni più anti-che la sua collocazione storica ètalmente lontana nel tempo da es-sere diventata quasi leggenda. Perarrivare alle origini del Panetto-ne bisogna risalire al XVI secoloquando, secondo la voce popola-re, un fornaio detto Toni volle da-

re un pegno d’amore a una nobi-le milanese, cui fece dono di unpane dolcificato. Dall’unione delpane con il nome del fornaio - ilpan de ‘l Toni – nacque appuntoil «Panettone». Bisogna aspettare però il 1950 ela felice intuizione del signor Mot-ta, pasticcere anch’egli milanese,perché il dolce – che tra l’altrovanta innumerevoli imitazioni -

diventi un simbolo del Natale edell’Italia, allora piena di ottimi-smo, gioia di vivere e in pienoboom economico. Una delle più seguite consuetu-dini era che il padrone di casa ta-gliasse il panettone al ritorno dal-la Santa Messa, dopo la mezza-notte, offrendone una fetta agliospiti ed accedendo un ciocco nelproprio camino come segno di

Panettone, il dolce della Notte Santa

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Il Panettone dei nostri giorni è preparato con un impasto la cui preparazione è divisa in due periodi. Il primoprevede la lavorazione di un impasto composto da: farina, lievito, burro, zucchero, che viene lasciato lievita-re per circa 10 ore a 25 gradi. In un secondo momento viene incorporato un secondo impasto compostoda: farina, burro, tuorli d’uovo, zucchero, sale, cedro e uva sultanina. Il risultato di tale unione deve esserelasciato lievitare per altre 4-5 ore prima della cottura. Ovviamente ogni produttore adegua le percentuali de-gli ingredienti secondo la propria tipicità; pertanto si ritiene opportuno dichiarare le sostanze ultizzate senzadichiararne la quantità: acqua, proteine, liquidi, glicidi, calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio. L’unica certez-za è che il panettone è un dolce calorico, in quanto produce 348 calorie per ogni 100 grammi di prodotto.

Il Panettone: dolce milanese di nascita, italiano di adozione.

� Primo passaggio:Impastate per dieci minuti il lievitomadre con 100 g di farina e 0,5 dldi acqua tiepida. Modellate una pal-la, incidetela a croce, coprite e fa-te lievitare in luogo tiepido per 3 ore,poi lasciate a temperatura ambien-te per 1 ora. Prelevate 100 g dal-l’impasto e lavoratelo con 100 g difarina e 0,5 dl di acqua tiepida.

� Secondo passaggioPrelevate 50 g dalla parte più mor-bida interna del filoncino e impasta-telo per circa 10 m con 100 g di fa-rina e 0,5 dl di acqua tiepida. Fateuna palla, incidetela a croce e te-netela in luogo tiepido per 3 ore, poilasciatela a temperatura ambienteper ancora 1 ora. Lavorate per 10m 100 g di quest’ultimo impasto

con 100 g di farina e 0,5 dl di ac-qua tiepida, formate una palla, in-cidetela a croce e tenetela in luogotiepido per 3 ore, poi ancora per 1ora a temperatura ambiente.

� Terzo passaggio:Prelevate 100 g di quest’ultimo im-pasto e lavoratelo per 10 m con100 g di farina e 0,5 dl di acqua tie-pida. Formate una palla, incidete-la a croce e tenetela in luogo tiepi-do per 3 ore, poi per ancora 1 oraa temperatura ambiente. Il lievitoora è pronto per l’impasto finale.

� Quarto passaggioImpastate 550 g di farina con 130g di zucchero, 2,5 dl di acqua tie-pida, 225 g dell’ultimo impasto pre-parato, 6 tuorli ed infine 140 g diburro morbido e lavorate battendo

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INGREDIENTIPER 12 PERSONE:

Ingredienti per 12 persone:

farina di forza, 1,300 kglievito madre 50 gzucchero, 180g burro, 300gtuorli d’uovo, 12uvetta, 350g

scorza di arancia candita, 125gscorza di cedro candita, 125g latte in polvere, 25g miele, 10gmalto, 10g vaniglia, 1 stecca sale, q.b.

inoltre:burro, 20gfarina, 30g

Alessandro Circiello chef

prosperità e riconoscenza al Di-vino. Oggi, putroppo o per fortu-na, a seconda dei punti di vista,il nostro Natale è allietato da ta-li e tante prelibatezze che il Pa-nettone è stato in molti casi spo-destato dal suo trono di re dellatavola, tuttavia se ben preparatoritrova tutti il suo gusto e il fasci-no delle cose preparate “come sifaceva un tempo”, mostrando an-cora una volta l’ampiezza e la no-biltà di una tradizione e di unacultura culinaria, ma non solo,della nostra amata terra.

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sul tavolo di lavo-ro per una decina di

minuti. Mettete l’impasto in una cio-tola e tenetelo coperto in un luogotiepido per 2 ore, poi lasciatelo atemperatura ambiente per 12 orefinché triplicherà il suo volume.

� Quinto passaggioVersate in una ciotola 0,8 dl di ac-qua tiepida, il latte in polvere, il re-stante zucchero, 6 tuorli, il miele, ilmalto, 5 g di sale, i semi della stec-ca di vaniglia e mescolate. Unite lafarina rimasta impastando finchè ilcomposto risulterà sodo. Unite l’im-pasto preparato prima battendo fi-no a quando sarà amalgamato, uni-te solo allora 140 g di burro a fioc-chetti, sempre battendo fino a chenon sarà assorbito, poi l’uvetta,precedentemente infarinata ed icanditi.

� Sesto passaggioDividete l’impasto in tre parti di cir-ca 800 g l’uno che ungerete, conle mani imburrate, e lascerete ripo-sare coperte per 20 minuti. Com-primete ogni impasto fra le maniunte lavorando con movimento ro-tatorio, poi poneteli negli stampi di

carta dapanettone

e fateli lievi-tare al tiepi-

do per 2 ore,poi ancora a tem-

peratura ambiente per 4 ore fino aquando l’impasto avrà raggiunto ilbordo dello stampo. Cuocete in for-no preriscaldato a 180 gradi per 30minuti. Provate la cottura con unlungo stecchino, quindi sfornate elasciate riposare una volta tiepido ,per diverse ore capovolto sotto so-pra posto su un fermo per nonschiacciarlo, in questo modo si fis-seranno le bolle d’aria all’interno.

Nota: la farina di forza si utilizza per lalavorazione della pasta lievitata: unapasta di base con la quale si ottengo-no il panettone, il pandoro, la colom-ba ed i croissant. La sua particolarità sta nel fatto chequesta farina è ricchissima di glutine,zuccheri ed enzimi, il che la rende par-ticolarmente adatta per preparare i dol-ci che richiedono una lunga lievitazio-ne. Il panettone, una ricetta che sicu-ramente non è alla portata di tutti vie-ne spesso rappresentata come una sfi-da da raccogliere. Prima di iniziare verificate che l’am-biente di lavoro sia di temperaturacompresa tra i 22 ed i 25 gradi centi-gradi ed in modo particolare privo dicorrenti d’aria che ne compromette-rebbero la lievitazione ed altererebbe-ro il sapore.

� PRESENTAZIONE :il mio consiglio, dato che il panet-tone è un dolce lievito a base diburro, per esprimere il suo mas-simo valore deve essere servirlotiepido, quindi per esaltare il va-lore principale di questo prodot-to è sconsigliato abbinarlo o far-cirlo con del gelato e semifreddivari; piuttosto con delle salsa diaccompagnamento tiepide o cal-de, come la classica salsa ingle-se o salsa al cioccolato.

Salsa inglese:1 litro di latte200 g. zucchero semolato12 tuorli d’uovobaccello di vaniglia

Procedimento:portare ad ebollizio-ne il latte con la va-niglia in bacche, aparte sbattere i tuorlicon lo zucchero, uni-re il latte al compo-sto miscelato di tuor-li, portare sul fuocoa fiamma bassa, gi-rando continuamen-te, l’importante è non fare rag-giungere l’ebollizione, portandofino a 80 gradi centigradi, poi pas-sare al colino e servire.

Una tradizione tutta italianache ancora resiste

Lo chef Alessandro Circiellowww.alessandrocirciello.comè coordinatore della FederazioneItaliana Cuochi Regione Lazio

Il collegato alla f inanziaria2008 introduce alcune novitàin materia di Irpef riguardan-

ti la certificazione delle spese me-diche relative all’acquisto di me-dicinali, la determinazione dellealiquote relative alle addizionalicomunale e regionale all’ Irpef,nonché le disposizioni a favoredei contribuenti a basso reddito.Per quanto riguarda la certifica-zione degli acquisti di medicina-li ai fini della deduzione o delladetrazione delle relative spese,sono state modificate le modali-tà di documentazione e certifica-zione degli acquisti stessi. Si ri-corda, in proposito, che la dedu-zione spetta ai soggetti portatoridi handicap ovvero a «coloro chepresentano una minorazione fisi-ca, psichica o sensoriale, stabiliz-zata o progressiva, che è causa didifficoltà di apprendimento, di re-lazione o di integrazione lavora-tiva e tale da determinare un pro-cesso di svantaggio sociale o diemarginazione» (art. 3, legge05.02.1992 n. 104), rientrando traquesti ultimi anche coloro che acausa di minoranze psichiche ofisiche siano stati ritenuti invali-di dalle Commissioni medichepubbliche ai fini del riconosci-mento dell’invalidità civile, di la-voro e di guerra. La detrazionedelle spese sanitarie dall’impostalorda dovuta spetta, invece, a tut-ti gli altri contribuenti. In base a quanto contenuto nelleistruzioni per la compilazione delmod. Unico P.F. e 730/2007, finoal primo luglio 2007, per la de-

duzione o la detrazione delle spe-se in oggetto si richiedeva di con-servare:� nel caso di medicinali con pre-

scrizione medica: la fotocopiadella ricetta rilasciata dal me-dico corredata dello scontrinofiscale, rilasciato dalla farma-cia, corrispondente all’impor-to del ticket pagato sui medici-nali indicati nella ricetta;

� nel caso di medicinali senzaprescrizione medica: idonea do-cumentazione (lo scontrino fi-scale ad esempio) rilasciata dalpercettore delle somme spese(il farmacista o chi per lui), dal-la quale risulti la data dell’ac-quisto e l’importo della spesa,rendendo, a richiesta degli Uf-fici preposti, un’autocertifica-zione che può non essere auten-ticata se accompagnata da co-pia fotostatica del documentodi chi la sottoscrive, attestantela necessità dei medicinali inoggetto per il contribuente me-desimo o per i familiari fiscal-mente a suo carico.

Dal primo luglio 2007, la certifi-cazione della spesa sanitaria re-lativa all’acquisto di medicinalideve avvenire per mezzo del cdscontrino parlante ovvero me-diante «fattura o scontrino fisca-le contenente la specificazionedella natura, qualità e quantità deibeni e l’indicazione del codice fi-scale del destinatario». Si preci-sa, tuttavia, che fino al 31 dicem-bre 2007, l’indicazione del codi-ce fiscale può essere riportata amano sullo scontrino fiscale di-

rettamente dal destinatario. L’A-genzia delle Entrate, inoltre, pre-vedendo le difficoltà degli ope-ratori del settore farmaceutico afar fronte alle novità di cui sopra,ha previsto che nel periodo com-preso tra il primo luglio e il 31 di-cembre 2007 le specificazioni ri-chieste (natura, qualità e quanti-tà dei beni venduti) possono es-sere oggetto di separata documen-tazione rilasciata contestualmen-te allo scontrino fiscale dal far-macista (comunicato stampa Agen-zia delle Entrate del 28.06.2007).A decorrere dal primo gennaio2008, la normativa dispone cheper certificare l’acquisto di me-dicinali ai fini della relativa de-duzione o detrazione, non potran-no essere utilizzati altri documen-ti all’infuori del cd scontrino par-lante, imponendo quindi al far-macista di mettersi nelle condi-zioni di rilasciarlo. Per quanto riguarda l’acconto del-l’addizionale all’ Irpef stabilitonella misura del 30% dell’addi-zionale comunale, occorre direche, sin qui, l’addizionale comu-nale era determinata mediantel’applicazione al reddito comples-sivo, al netto degli oneri deduci-bili riconosciuti, dell’aliquota:� relativa all’anno di riferimento,

qualora sia stata deliberata dalComune e pubblicata entro il 15febbraio del medesimo anno;

� relativa all’anno precedente,qualora non sia variata o nonsia stata pubblicata entro la da-ta del 15 febbraio.

Diversamente ora, la normativaprevede la possibilità di determi-nare l’acconto mediante l’utiliz-zo delle aliquote per l’anno dicompetenza a condizione che lapubblicazione delle stesse avven-ga entro il 31 dicembre dell’an-no precedente a quello di riferi-mento (ad es. le aliquote da ap-plicare per l’acconto 2008 sonoquelle relative all’anno di riferi-mento 2008 se pubblicate entro il31 dicembre 2007). In caso con-

Novitàin materia di Irpef

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Maurizio Fantaccione dottore commercialista

trario l’acconto viene determina-to utilizzando le aliquote dell’an-no precedente e in sede di saldoverrà effettuato il conguaglio conquanto dovuto in base alle nuovealiquote deliberate per l’anno (ades. nel gennaio 2008 i sostitutid’imposta determinano il saldo2007 applicando le aliquote deli-berate nel 2007 dai comuni escomputando dall’importo del-l’addizionale dovuta l’acconto de-terminato con le aliquote previ-ste per il 2006).Per quanto riguarda l’addiziona-le regionale Irpef (avente la me-desima base imponibile dell’ad-dizionale comunale) era stabilitoche l’aliquota di compartecipa-zione fosse lo 0,9%, fatta salva lapossibilità della Regione di au-mentarla fino all’1,4%, con pro-prio provvedimento da pubblica-re nella Gazzetta Ufficiale nonoltre il 31 dicembre dell’anno pre-cedente a quello cui l’addiziona-le si riferiva. Le Regioni, quindi,adottavano i provvedimenti con iquali venivano determinate le ali-quote dell’addizionale con effet-to dall’anno successivo a quello

nel corso del quale il provvedi-mento veniva adottato. Questo im-plicava che la modifica dell’ali-quota, per le particolari modalitàdi riscossione dell’addizionale re-gionale, produceva effetti concre-ti a partire dal secondo anno suc-cessivo a quello della modifica(una variazione dell’aliquota en-tro il 31 dicembre 2006 avrebbeportato i sostituti di imposta a mo-dificare le ritenute sugli stipendie sulle pensioni nel corso del2007). L’attuale normativa stabi-lisce, invece, che nel caso di va-riazioni favorevoli al contribuen-te, le Regioni possano applicare

la nuova aliquota anche al perio-do d’imposta al quale l’addizio-nale si riferisce, determinando co-sì una riduzione della pressionefiscale.Infine, nell’ambito delle misurefiscali a sostegno dei contribuen-ti a basso reddito, l’art. 44 del D.L.159/2007 prevede l’attribuzionedi contributi pari a:� euro150,00 ai contribuenti sog-

getti passivi Irpef, la cui impo-sta netta relativa all’anno 2006risultava essere pari a zero (com-ma 1);

� ulteriori euro 150,00 per ognifamiliare a carico (comma 2).

A tale scopo, è stato istituito unFondo di dotazione pari a 1.900milioni di euro. Un decreto mini-steriale stabilirà nel dettaglio lecategorie di soggetti aventi dirit-to al contributo, le modalità di at-tuazione di tali disposizioni e dierogazione delle relative somme.Queste ultime saranno probabil-mente attribuite ai lavoratori di-pendenti e ai pensionati con la tre-dicesima mensilità e agli altri aven-ti diritto in sede di dichiarazionedei redditi (mod. Unico 2008).

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Uno sguardo al collegato fiscale 2008

Allo scopo di intercettare eventuali infedeltà, come già antici-pato con la circolare 2/E del 23 gennaio 2007 trentamila con-tribuenti, tra imprese e professionisti, saranno oggetto dei con-trolli del Fisco. Due le strade percorse: un terzo dei suddetticontribuenti riceverà la visita della Guardia di Finanza, la re-stante parte sarà invece invitata al contraddittorio. Gli acces-si conoscitivi della GdF. Potrebbero riguardare coloro che perle annualità 2004 e 2005:� non hanno presentato il modello degli studi di settore per-ché ricorreva una qualche causa di esclusione o una partico-lare condizione di inapplicabilità;� non hanno presentato il modello degli studi sine causa;� hanno applicato il modello previsto per i cosiddetti “studi mo-nitorati” (ovvero quegli studi che non possono essere utilizzatidall’amministrazione per l’emissione di un avviso di accerta-mento, ma possono essere utilizzati come criterio per la sele-zione delle posizioni soggettive da sottoporre a controllo con leordinarie metodologie). Le Fiamme gialle verificheranno la cor-

rettezza della dichiarazione e, in caso di irregolarità, acquisiran-no tutte le informazioni necessarie per l’applicazione dello stu-dio di settore di appartenenza, estendendo l’indagine ad altriaspetti nei casi di irregolarità più gravi. Per tentare la definizio-ne bonaria dell’annualità, saranno presto “invitati al contraddit-torio” (se non lo sono già stati), gli altri ventimila contribuenti sot-toposti a controllo, selezionati tra quelli non risultati congrui aglistudi di settore in presenza di un doppio scostamento rispettoal dato congruo di Ge.ri.co nel triennio 2002-2004 (in applica-zione della “regola del due su tre”, infatti, il triennio sensibile perverificare lo scostamento e legittimare l’applicazione degli stu-di sul 2004 è quello che decorre dal 2002). Non riguarda i con-trolli di cui sopra l’introduzione, ad opera della legge n. 296/2006,delle maggiori sanzioni irrogabili a coloro che omettono o com-pilano in maniera infedele (anche per le cause di esclusione odi inapplicabilità) i modelli previsti per gli studi di settore: l’incre-mento delle sanzioni, infatti, si applicherà alle violazioni com-messe a partire dal primo gennaio 2007.

Controlli del fisco su 30.000 contribuenti

Fenomeno di ampia rilevan-za è quello che interessa lecondotte di abusiva capta-

zione di finanziamenti pubblici.Trattasi di comportamenti illeci-ti dotati di forte carica di offen-sività nei confronti dei singoli en-ti erogatori e dell’intero sistemaeconomico, la cui tutela penale èstata apprestata con legge 19 mar-zo 1990 n. 55, che incrimina ilfatto di cui all’art. 640-bis Cp. Pa-cifico il significato di contributied erogazioni pubbliche, perples-sità sorgono circa le prestazionieconomiche elargite dall’INPSnel caso di disoccupazione invo-lontaria, stante la loro natura pre-videnziale1.Una migliore analisi del tema ren-de opportuno uno sviluppo ese-getico coordinato con le normedeputate al presidio dell’integri-tà del patrimonio in generale, edi quello pubblico e comunitarioin particolare2; tra questa spiccal’art. 640 Cp, che presenta nonpoche affinità con l’art. 640bisCp. Al riguardo, si è trattato di ri-solvere la questione inerente pro-fili di concorso di norme3. Diver-si i criteri risolutivi offerti per di-

rimere le controversie insorte at-torno a differenti fattispecie pri-ma facie idonee a regolare lo stes-so fatto: di queste copiose teore-tiche si è fatto portavoce il dibat-tito suscitato a seguito della no-vella apportata con la ricordatalegge n 55 del 1990. Oggetto diattenzione sono stati, in partico-lare, i rapporti dell’articolo 640bisCp rispettivamente con quello dicui al 640 Cp; con il reato di fro-de comunitaria ex L. 898/96; econ la figura di cui all’art. 316terCp che incrimina l’indebita per-cezione di erogazioni a danno del-lo Stato. In relazione all’art. 640Cp – con cui il legislatore ha vo-luto incriminare quelle condottetenute attraverso artifizi o raggi-ri idonei ad indurre qualcuno inerrore e diretti a procurare a sé oad altri un ingiusto profitto – èstata avanzata l’impostazione perla quale il 640bis rappresenta so-lo una circostanza aggravante deldelitto di truffa4. La descrizionedella fattispecie ex art 640bis in-troduce solo un oggetto materia-le specifico laddove prevede chela condotta truffaldina dell’agen-te e la disposizione patrimoniale

dell’ente pubblico riguardino con-tributi, finanziamenti, mutui age-volati o altre erogazioni dello stes-so tipo. Sicché, per l’applicazio-ne della pena più grave di cui al-l’art. 640bis Cp, è necessario cheil soggetto attivo abbia tenuto uncomportamento truffaldino inqua-drabile nella fattispecie astrattadi cui all’art. 640 Cp, purché siarivolto e connesso a finanziamen-ti o altre erogazioni pubbliche.Nucleo centrale della condotta dequa è costituito dagli artifici oraggiri. Bene tutelato è sia l’inte-resse patrimoniale del singolo, siaquello pubblico affinché non siaintaccata la libertà di scelta deicontraenti, nonché la stessa atti-vità economica costituzionalmen-te riconosciuta5. Correlativamen-te, la ratio della fattispecie di cuiall’art. 640bis Cp è individuabi-le nella repressione delle frodi insovvenzioni nazionali e comuni-tarie, quale species del bene eco-nomia pubblica.Più in generale, basta a qualifi-care il reato qualsiasi simulazio-ne o dissimulazione posta in es-sere per indurre in errore, conno-tati da un quid pluris, ovvero daun particolare accorgimento o dauna speciale astuzia capaci di elu-dere le comuni possibilità di con-trollo dell’ente erogatore. Ex ad-verso, anche le dichiarazioni men-zognere possono costituire raggi-ro quando sono presentate in mo-do tale da indurre in errore il sog-getto pubblico, carpendo l’affi-

L’abusiva captazionedi fondi pubblici

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Daniela Carbone avvocato

1) Conforme, Cass., sez I,n. 209184 del 1997; insenso contrario, Cass., sezI, n. 209537 del 1997secondo cui l’indebitoconseguimento di rimborsie indennità didisoccupazione, malattia oaltro da parte dei lavoratoriagricoli configura il reato ditruffa aggravata di cuiall’art. 640, comma 2 Cp enon quello di truffa ex art.640-bis; nonché, Cass.,

sez I, n. 213349 del 1999che esclude tra i contributile indennità di naturaprevidenziale oassistenziale, la cuifraudolenta percezione puòconfigurare il reato di truffaaggravata di cui alsecondo comma dell’art.640 Cp;

2) Cass., Sez Un., 26giugno 2002, in dir. pen eproc, 2003;3) F.Caringella - Garofoli,Giurisprudenza Penale,2005, Giuffrè;4) Cass., Sez Un., n.221663 del 2002 ;5) Pedrazzi, Inganno ederrore nei delitti contro ilpatrimonio, 1955;

6) Cass., sez II, n. 171043del 1985;7) Cass., sez I, n. 166185del 1991 “è sufficiente ilmero silenzio delprestatore di lavorosubordinato, il qualeall’atto della risoluzione delrapporto di lavoro, omettadi denunciare di averepercepito somme didanaro a qualsiasi titolo, dadefalcare dal dovuto insede di conteggio”;

NOTE

damento nella veridicità dei do-cumenti presentati6. Anche il si-lenzio maliziosamente serbato èstato ritenuto idoneo a configu-rare la truffa7. Tuttavia, la parti-colarità del procedimento di fi-nanziamento – sotteso da un pro-cesso valutativo cartaceo e docu-mentale – è tale da far conclude-re nel senso che l’ipotesi aggra-vata di cui all’art. 640bis Cp è for-se più comunemente consumataattraverso la falsa rappresentazio-ne di documenti o la falsa dichia-razione del loro contenuto: esem-plare è l’ipotesi di truffa median-te falsa fatturazione o di fattura-zioni alterate. Sicché potrà rile-vare e il mero mendacio e l’archi-tettoso comportamento fraudo-lento, anche se dottrina e giuri-sprudenza propendono per un’in-terpretazione restrittiva dell’ac-cezione di artifizi, raggiri e pro-fitto ingiusto. La soluzione nonpuò che essere demandata all’ac-certamento processuale. Un aiu-to è rappresentato dal risultato cuiè giunta la giurisprudenza del Pa-lazzaccio nel risolvere la questio-ne dei rapporti tra l’art. 640bisc.p. Cp e l’art. 2 L.898/86. La Cas-sazione ha affermato la sussidia-rietà della fattispecie prevista dal-la legge speciale8. In particolare,viene riconosciuta la sussistenzadegli estremi di “induzione in er-rore”, “ ingiusto profitto”, “ al-trui danno” anche per l’ipotesicriminosa di parte speciale, es-sendo evidente che l’esposizione

di dati falsi è funzionale all’indu-zione in errore e che il consegui-mento indebito costituisce ingiu-sto profitto con danno per l’ente.Piuttosto, ciò che ha suscitato uncontrasto di giurisprudenza è sta-to il riferimento al concetto di “ar-tifizi e raggiri9” che può dirsi in-tegrato dalla menzogna sempli-ce: ma anche da quella che, sen-za particolari modalità inganna-torie aggiuntive, abbia determi-nato l’errore del soggetto passi-vo? Sul punto, si è concluso chela fattispecie di parte speciale haenucleato, nel vasto ventaglio diartifizi e raggiri, quello della sem-plice falsa esposizione di dati enotizie e, soltanto a tale condot-ta, ha inteso collegare conseguen-ze più favorevoli in termini san-zionatori. Emerge un nuovo ele-mento specializzante, rappresen-tato dall’assenza di modalità in-gannevoli diverse e ulteriori ri-spetto alla mera falsa dichiarazio-ne, si che, all’inverso, la presen-za di queste ultime determinereb-be la sussistenza del reato più gra-ve10. Nel senso della specialità, lagiurisprudenza si è espressa an-che in relazione all’art. 316ter Cpche disciplina la figura di indebi-ta percezione di erogazioni a dan-no dello Stato. Consegue che, afronte di un fatto riconducibile al-la descrizione di cui all’art. 316terCp, il giudice, pur in assenza diulteriori modalità ingannevoli, de-ve previamente verificare se ri-corra o meno la fattispecie di cui

all’art. 640bis Cp e, solo all’esi-to negativo di tale verifica, potràvalutare se possa eventualmentetrovare applicazione la norma dicui all’art. 316ter Cp.11. La stes-sa Corte nomofilattica ha sog-giunto che il reato di cui all’art.316ter Cp si configura nell’ipo-tesi di indebita percezione di ero-gazioni pubbliche conseguita dalmero utilizzatore o presentatoredi documenti o dichiarazioni fal-se o contenenti attestazioni con-tra verum circa la presenza deipresupposti per la pubblica sov-venzione, dovendo invece l’agen-te rispondere del più grave reatoex art. 640bis Cp laddove egli stes-so sia anche l’artefice di suddet-te falsità. Tanto premesso, è fa-cilmente intuibile che la fattispe-cie di truffa aggravata è configu-rabile a fronte di un comporta-mento artificioso e truffaldinoidoneo ad indurre in errore; di-versamente non rilevando la me-ra falsità (in questo caso la con-dotta è punibile secondo il detta-to della legge speciale). Su diver-so versante, la condotta che si con-centri nella sola presentazione e/outilizzazione di documenti falsirileva ai fini dell’applicabilità del-la minor pena stabilita dall’art.316ter Cp. Sicché, il legislatoreha predisposto un sistema norma-tivo completo ed efficace per re-primere qualsiasi comportamen-to che possa arrecare offesa all’e-conomia pubblica dello Stato o dienti comunitari.

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Truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche

8) Cass, Sez Un., n. 2780del 1996 ;9) Cass, sez III, n. 2528 del1887; Cass., sez. V, n.9566 del 1992; nelle qualisi afferma che la legge del1986 ha introdotto unanuova figura di reatospeciale nei confronti dellatruffa, i cui elementispecializzanti sonorappresentati dagli artifizi eraggiri e dalla qualificacomunitaria dell’ente

destinatario: l’esposizionedei dati falsi rappresenta ilrisultato complessivo ditutte quelle operazionifunzionali a dare credibilitàall’esposizione fraudolentadella situazione; il menograve reato di cui all’art. 2L. 898/89 ricorre solo nelcaso che l’agente si sialimitato alla sempliceesposizione di dati enotizie false.

Cass, sez II, n. 1053 del1992 che invece esclude ilrapporto di specialitàequiparando la sempliceesposizione di dati falsi allasemplice menzogna,inidonea ad integrare artifizie raggiri, precisando che illegislatore è intervenutoper rafforzare la tutelapenale riconoscendo lacriminosità anche dellesemplici esposizionimendaci di dati richiesti

dall’ente comunitario, ondeevitare che il fenomenorimanesse impunitoallorquando la semplicemenzogna non fosseaccompagnata da artifici eraggiri;10) Corte Cost., n. 25 del1994 che ha esclusol’illegittimità costituzionaledell’art. 2 L. 898/86 ;11) Cass., Sez VI, n.41928 del 2001.

Massimariodel diritto del lavoro

Contratto collettivo – Contratto collettivo di dirit-to comune – Integrazione – Regole ermeneutiche– Principio di gerarchia – Prevalenza dei canoniinterpretativi – Canone fondato sul significato let-terale delle parole – Priorità – FattispecieNell’interpretazione dei contratti collettivi di diritto co-mune, i canoni legali di ermeneutica contrattuale so-no governati da un principio di gerarchia in forza delquale i canoni strettamente interpretativi – tra i qua-li risulta prioritario il canone fondato sul significato let-terale delle parole – prevalgono su quelli interpretati-vi-integrativi; ove il dato letterale riveli con chiarezzae univocità la volontà dei contraenti, una diversa in-terpretazione non è ammessa, poiché soltanto la man-canza di chiarezza, precisione ed univocità delle espres-sioni letterali adottate dalle parti nella redazione deltesto negoziale legittimano l’interprete alla adozionedi altri.

Imposte e tasse – Irpef – Incentivo alla risoluzio-ne anticipata del rapporto – Somme corrispostedal datore di lavoro – Natura – Reddito da lavorodipendente soggetto a tassazione separata – Ero-gazione liberale eccezionale – Esclusione –Fon-damento.Le somme corrisposte dal datore di lavoro, in aggiun-ta alle spettanze di fine rapporto, come incentivo al-le dimissioni anticipate del dipendente (cosiddetti in-centivi all’esodo) non hanno natura liberale né ecce-zionale, ma costituiscono reddito di lavoro dipenden-te, essendo predeterminate al fine di sollecitare e ri-munerare, mediante una vera e propria contropresta-zione, il consenso del lavoratore alla risoluzione anti-cipata del rapporto. La causa di siffatte prestazioni,pertanto, presupponendo una pattuizione, escludeche dette somme possano essere esentate dall’im-posta, per cui le stesse saranno assoggettate alla tas-sazione separata di cui all’art. 16, comma 1, letteraa), del d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917, non rientran-do nell’esenzione di cui all’art. 48, comma 2, del me-desimo d.p.r. n. 917 del 1986.

Trasferimento d’azienda – Cessione di ramo d’a-zienda – Configurabilità come trasferimento diazienda – Requisiti – Fattispecie in tema di ces-sione di servizio aziendale a composizione esclu-sivamente personale.La fattispecie dell’art. 2112 c.c. (nel testo modifica-to dall’art. 47 legge n. 428 del 1990, attuativo delladirettiva del Consiglio Cee n. 187 del 1977, applica-bile nel caso di specie ratione temporis), secondo cuiin caso di trasferimento di azienda il rapporto dei di-pendenti dell’azienda ceduta continua con il cessio-nario, è configurabile anche nel caso che sia cedutosolo un ramo dell’azienda, invece che l’azienda nel

suo complesso. In questo caso, tuttavia, il ramo ce-duto deve avere per oggetto un complesso di beni edi servizi autonomo, già prima del trasferimento au-tosufficiente dal punto di vista funzionale ed econo-mico nonché capace ed idoneo alla fornitura di unservizio (Nel caso di specie la Corte di Cassazione harigettato il ricorso proposto dal soggetto cedente neiconfronti della sentenza di merito la quale, pur rite-nendo possibile in linea generale il trasferimento di unservizio aziendale di consistenza esclusivamente per-sonale, con accertamento di fatto incensurabile in se-de di legittimità aveva qualificato come cessione dimanodopera e non di ramo di azienda, il trasferimen-to del servizio della sicurezza aziendale, articolato nel-l’organizzazione dei lavoratori e di scarsi mezzi azien-dali, a soggetto esterno all’azienda stessa).

Lavoratore illegittimamente licenziato e obbligocontributivo del datore.Contributi assicurativi – Licenziamento anterioreal 1990 – Reintegrazione nel posto di lavoro – Tu-tela reale – Periodo compreso fra il licenziamen-to illegittimo e l’ordine di reintegra – Rapporto as-sicurativo previdenziale – Persistenza – Obbligocontributivo del datore di lavoro – Commisurazio-ne alla retribuzione spettante e non al risarcimen-to del danno liquidato per tutto il periodo.Nel regime di stabilità reale previsto dall’art. 18 dellal. n. 300 del 1970 (che nella specie trova applicazio-ne nel testo anteriore a quello introdotto dalla l. n. 108del 1990), nel periodo compreso tra la data dell’ille-gittimo licenziamento e quella della pronuncia giudi-ziale contenente l’ordine di reintegra del lavoratore,durante il quale il rapporto di lavoro è quiescente manon estinto, rimangono in vita il rapporto assicurati-vo previdenziale ed il corrispondente obbligo del da-tore di lavoro di versare all’ente previdenziale i con-tributi assicurativi (v. Corte Cost. n. 7 del 1986); i con-tributi previdenziali sono dovuti indipendentementedalla erogazione della retribuzione (che nel detto pe-riodo non è corrisposta, spettando al lavoratore so-lo il risarcimento del danno) e vanno commisurati aquella che sarebbe stata la normale retribuzione nel-l’intero periodo, anche se non coincidente con l’im-porto del danno liquidato in applicazione dei criteri dirisarcimento fissati dalla legge.

Cassazione civile, sez. lav., 18 maggio 2006, n.11678

Appalto di manodopera – Divieto di intermediazio-ne – art. 1 l. n. 1369 del 1960 – Campo di applica-zione – Individuazione – Riferibilità del cennato di-vieto alle società cooperative di produzione e la-voro – Ammissibilità – Sussistenza – Natura giuri-

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dica del rapporto intercorrente tra il prestatore dilavoro e la predetta società – Rilevanza- Esclusio-ne – Natura giuridica delle prestazioni appaltate –Rilevanza – Sussistenza – “Ratio”Ai fini della normativa di cui alla legge 23 ottobre 1960,n. 1369 in tema di divieto di intermediazione ed in-terposizione nelle prestazioni di lavoro e sull’impiegodi manodopera negli appalti di opere e di servizi, ciòche rileva, negli appalti assunti dalle cooperative diproduzione e lavoro, non è il tipo di rapporto che le-ga il prestatore alla cooperativa – che può essere rap-porto societario nel caso di prestazioni corrisponden-ti a quelle proprie dell’oggetto sociale, ovvero rappor-to di lavoro subordinato nell’ipotesi di prestazioni di-verse – ma la natura delle prestazioni appaltate; nelcaso in cui esse siano riconducibili a mere prestazio-ni di lavoro si ha l’inserimento del prestatore nellastruttura organizzativa dell’azienda appaltante (ipo-tesi prevista dall’art. 1 della citata legge); nel caso, in-vece, in cui le prestazioni appaltate riguardino anchealtri fattori produttivi (capitali, macchine ed attrezza-ture) permane l’inserimento del prestatore nella strut-tura organizzativa dell’azienda appaltatrice e tale ipo-tesi implica, di norma, l’obbligo solidale di appaltan-te ed appaltatore di assicurare i trattamenti minimi re-tributivi e normativi praticati ai dipendenti del primoai sensi degli artt. 3 e 5 della menzionata legge. (Nel-la specie la S.C. ha cassato con rinvio la sentenzaimpugnata, ritenendo l’irrilevanza del criterio adotta-to dalla Corte di merito secondo il quale si sarebbepotuta escludere l’interposizione fittizia di manodo-pera per il solo fatto che l’asserito interposto fosseuna società cooperativa e che il lavoratore fosse unsocio di essa, nel mentre tale criterio non si sareb-be dovuto considerare esaustivo e propriamente con-cludente, dal momento che la qualità di socio noncostituiva, di per sé, antidoto sicuro all’assenza di in-terposizione, soprattutto di un’attività lavorativa cherisultava assolutamente identica a quella di tipo sub-ordinato già svolta nell’ambito della società appaltan-te, ed anzi proprio la circostanza di tale identità avreb-be dovuto rappresentare il criterio per discernere ilperdurante inserimento del lavoratore nella strutturaorganizzativa della società appaltante, così da poterintegrare una fittizia interposizione di manodopera.

Responsabilità Solidale

Cassazione civile, sez. lav., 19 aprile 2006, n. 9048

Appalto di manodopera – Responsabilità solida-le – Istanza degli ausiliari dell’appaltatore rivolta,anche in via stragiudiziale, al committente al finedi ottenere il pagamento di quanto dovuto per l’at-tività lavorativa svolta nell’esecuzione dell’opera

appaltata, o per la prestazione di servizi – Effetti– Individuazione – Responsabilità solidale del com-mittente fino alla concorrenza del debito per ilprezzo dell’appalto – Configurabilità – Assisten-za – Efficacia liberatoria nei confronti degli ausi-liari in caso di pagamento all’appaltatore – Am-missibilità – Esclusione – “Ratio” – Art. 1676 c.c.– Portata e finalità – Individuazione.Qualora gli ausiliari dell’appaltatore si rivolgano, an-che in via stragiudiziale, al committente per ottenereil pagamento di quanto ad essi dovuto, per l’attivitàlavorativa svolta nell’esecuzione dell’opera appaltatao per la prestazione dei servizi, il committente divie-ne, ai sensi dell’art. 1676 c.c., diretto debitore neiconfronti degli stessi ausiliari, con la conseguenzache è tenuto, solidalmente con l’appaltatore, fino al-la concorrenza del debito per il prezzo dell’appalto enon può più pagare all’appaltatore stesso e, se pa-ga, non è liberato dall’obbligazione verso i suddettiausiliari. Poiché lo scopo della citata norma di cui al-l’art. 1676 c.c. è proprio quello di determinare l’indi-sponibilità del credito dell’appaltatore nei confrontidel committente, al fine di garantire i lavoratori chehanno prestato la loro attività lavorativa nella realiz-zazione dell’opera, dal momento in cui le pretese deilavoratori siano portate a conoscenza del commit-tente, gli effetti sostanziali di tale domanda possonoessere ricondotti alla richiesta del tentativo di conci-liazione presentata ai sensi dell’art. 410 c.p.c. che siaresa conoscibile al committente, in quanto tale ten-tativo non configura soltanto una condizione di pro-cedibilità, ma, dall’atto in cui la relativa istanza è co-municata alla controparte, è idoneo ad interromperela prescrizione e a sospendere il decorso di ogni ter-mine di decadenza. (Nella specie, la S.C: ha rigetta-to il relativo motivo di ricorso e confermato sul pun-to la sentenza impugnata, con la quale era rimastoaccertato che la comunicazione della richiesta deltentativo di conciliazione prevista dall’art. 410 c.p.c.era stata effettuata nei confronti del comune commit-tente e che alla data della comunicazione stessa ilmedesimo ente era debitore dell’impresa appaltatri-ce dei lavori per la somma reclamata).

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La Giunta della Regione Lazio,con la deliberazione 727 del2007, ha approvato il Reper-

torio regionale dei profili formativiper l’apprendistato professionalizzan-te, rendendo operativa la legge regio-nale 9/2006, disposizioni in materiadi formazione nell’apprendistato, edil relativo regolamento di attuazione7/2007. Con una lettera circolare in-viata alle aziende, alle associazionidi categoria e alle organizzazioni sin-dacali e ai lavoratori del settore l’En-te bilaterale per il turismo di Roma edel Lazio comunica che base all’art.8 del sopra citato regolamento regio-nale 7/2007, le aziende che abbianoassunto giovani con contratto di ap-prendistato entro il 30 settembre 2007,devono comunicare ai Centri per l’Im-piego territorialmente competenti, en-tro il 31 ottobre 2007, i dati indicatinell’allegato F del Regolamento. Per

adempiere a tale incombenza dal si-to dell’Ebtl (www.ebtl.it) nell’ “arealavoro” all’interno della sezione “ap-prendistato” è possibile scaricare l’ap-posito modulo. Analogo modulo èscaricabile anche dal sito della Re-gione Lazio. In ogni caso è possibile richiederel’allegato direttamente agli uffici del-l’Ente, che ha messo a disposizioneil numero telefonico 06.489.070.20per dare ogni ulteriore informazionesi rendesse necessaria.

Con l’istituzione dei Fondi pariteticiinterprofessionali previsti dall’art.118 della legge n.388 del 2000 e suc-cessivamente modificato dall’art. 48della legge n.289 del 27 dicembre2002 e dall’articolo 151 della legge

311 del 30 dicembre 2004 è intenzio-ne dell’Ente bilaterale per il turismodi Roma e del Lazio effettuare un ri-levamento delle imprese aderenti aivari Fondi al fine di poter individua-re le risorse da mettere a disposizio-ne delle aziende per la formazionecontinua dei lavoratori. Le aziendequindi sono pregate di comunicare aquale dei Fondi fanno riferimento:

� Fondimpresa� For Te� FonTer� FonDir� Fapi

Nei giorni scorsi è stata inviata unalettera circolare alle aziende e alleassociazioni di categoria, che posso-no inoltrare l’informazione richiestaper fax al numero 06.489.068.28 op-pure per e-mail a: [email protected].

Fondi interprofessionali.

La Regione ha approvato il repertorio dei profili formativiper l’apprendistato

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Dal primo settembre è in vigore il nuovo testo unico sulla si-curezza (legge 123/2007) che prevede la sospensione del-l’attività per chi supera il 20% dei lavoratori non in regola.La legge 123 dell’agosto 2007, quanto al contrasto del la-voro irregolare, estendendo a tutte le imprese la disciplinaapplicabile al settore edile, ha introdotto alcune disposizio-ni entrate in vigore immediatamente. Tra queste la sospen-sione di un’attività imprenditoriale, che la legge prevede intre casi: quando un’azienda impiega lavoratori non risultan-ti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria inmisura pari o superiore il 20% della sua forza lavoro com-plessiva, quando ci sono irregolarità negli orari e nelle pau-

se di riposo giornaliero e set-timanale, in caso di violazionedelle norme sulla sicurezza esalute. Perché tale provvedi-mento sia revocato occorrerà:

� la regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scrittu-re o da altra documentazione obbligatoria; � l’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di la-voro; � il pagamento di una sanzione amministrativa aggiuntiva, pa-ri ad un quinto delle sanzioni amministrative complessivamen-te irrogate Esentati dalle nuove disposizioni i soggetti che nonesercitano attività d’impresa, il mondo del non profit, le asso-ciazioni sindacali e datoriali, le fondazioni, i partiti e le attivitàprofessionali. Per tutte le altre imprese (intese come “singola unità produt-tiva”) vale la nuova legge approvata.

Attività sospesa per chi ha più del 20%di lavoratori irregolari

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