2006 2010 Quattro anni al fianco della nostra comunità

QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ

2006 2010

04QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITA’

08STORIA

10MISSIONE E VALORI

12INSIEME PER OPERARE SUL TERRITORIO

20LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE: IDEE, ORGANIZZAZIONE, EFFICIENZA

28L’IMPEGNO DEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI

30L’OPERATO NEI VARI SETTORI D’INTERVENTO

32ARTE E CULTURA

78SVILUPPO LOCALE

84ASSISTENZA ANZIANI

90SETTORI AMMESSI

96PARTECIPAZIONI STRUMENTALI

102INIZIATIVE ED EVENTI

116RAPPORTI ISTITUZIONALI

4 Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 2006_2010 QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ

Quattro anni sono trascorsi dal momento in cui sono stato chiamato ad assumere la responsabilità di presiedere la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e ad operare affinchè la Fondazione proseguisse con convinzione ed efficacia lungo la strada tracciata dalla sua missione statutaria, ispirandosi ai valori fondamentali dell’etica, della solidarietà, della sussidiarietà, della sostenibilità e della crescita del territorio, in continuità con la sua tradizione e con i principi dettati nel 1830 dal fondatore, il Vescovo di San Miniato Monsignor Torello Pierazzi.

La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ha alle spalle una storia di 180 anni, la storia di un’Istituzione che ha operato sempre per la crescita del nostro territorio e della nostra economia, ma, anche e soprattutto, per la crescita sociale della nostra comunità. Il radicamento territoriale è il patrimonio più prezioso della nostra Fondazione, un patrimonio la cui valorizzazione passa anche attraverso la capacità di cogliere la ricchezza di un territorio disseminato di tanti centri, ricco di storia, carico di passione e di impegno civile, fecondo di ingegno, di creatività e di personalità.

Tra il 2006 e il 2010 numerosi sono stati i progetti sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che hanno raggiunto risultati molto importanti dal punto di vista sociale, artistico e culturale e che hanno contribuito in modo rilevante alla crescita della nostra comunità. Particolarmente significativo è il ruolo che la Fondazione ha svolto a sostegno di progetti pubblici e privati nel settore della tutela, del recupero e della valorizzazione dei beni architettonici, artistici e culturali, un patrimonio collettivo di straordinario valore, che spetta a ciascuno di noi salvaguardare e trasmettere in modo tale che anche le generazioni future possano godere di una ricchezza storica che non possiamo permettere che vada perduta.

Non possiamo poi dimenticare lo sforzo a cui è stata chiamata la Fondazione nel fronteggiare gli effetti della crisi economica e finanziaria. Di fronte alla crisi, ancora una volta, come in altre occasioni della sua lunga storia, la Fondazione ha dimostrato

LA CRESCITA DELLA COMUNITÀ

IL SOSTEGNO CIVILE E SOCIALE

2006-2010

Quattro anni al fiancodella nostra comunità.

5Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 2006_2010 QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ

concretamente la sua tradizionale vicinanza alle famiglie, ai lavoratori e alle piccole imprese, compiendo ogni ragionevole sforzo per garantire un buon livello di erogazioni in risposta all’impegno civile e sociale della comunità, attivando fondi di sostegno alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà, operando in sinergia con la Cassa di Risparmio di San Miniato SpA e con l’ACRI, coordinando gli sforzi con la Diocesi di San Miniato, con i Comuni, la Provincia e la Regione Toscana.

In tale frangente si è rivelato fondamentale il controllo della Cassa di Risparmio di San Miniato SpA, un controllo che in questi anni si è mantenuto saldo, nella consapevolezza che la missione che da quasi due secoli la Cassa è stata chiamata a svolgere, quella cioè di essere al fianco della comunità nel sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio è una missione che mantiene tuttora intatta la sua ragion d’essere. Il controllo della Banca conferitaria esercitato dalla Fondazione corrisponde proprio alla volontà espressa dal nostro territorio di preservare quei valori di autonomia e di indipendenza che da sempre contraddistinguono la Cassa di Risparmio di San Miniato. Le sinergie tra Fondazione e Banca conferitaria innescano inoltre un meccanismo virtuoso, grazie al quale la Banca con la propria attività creditizia supporta lo sviluppo economico delle aziende e gli investimenti delle famiglie, trasferendo il risultato di tale attività economica sotto forma di dividendo agli azionisti e quindi in gran parte alla Fondazione, la quale a sua volta impiega le risorse ricevute sul territorio di riferimento contribuendo così allo sviluppo sociale, culturale, artistico ed economico dello stesso.

In un momento così complesso dal punto di vista economico e finanziario, è doveroso sottolineare come il sistema delle Fondazioni bancarie, e tra queste la nostra, ha contribuito in maniera decisiva ad assicurare alle Banche italiane una governance stabile e istituzionale, aliena da quelle degenerazioni che hanno investito gran parte degli istituti finanziari europei ed americani. Grazie anche alle Fondazioni, le Banche italiane hanno potuto conservare la loro identità ed il loro radicamento territoriale. Voglio ricordare che la nostra Fondazione ha assicurato il pieno sostegno alle esigenze di rafforzamento della Cassa di Risparmio di San Miniato SpA, sottoscrivendo nel 2007, con un grande impegno finanziario, l’aumento di capitale necessario ad assicurare il mantenimento di un prudenziale livello di patrimonializzazione.

I dati e le immagini che abbiamo voluto riassumere in questo volume sono la testimonianza dei risultati raggiunti dai progetti sostenuti e incoraggiati dalla Fondazione; accanto ad essi è doveroso sottolineare alcuni risultati il cui conseguimento ha consentito alla Fondazione di compiere un vero e proprio salto di qualità e i cui effetti avranno modo di svilupparsi compiutamente negli anni a venire.

IL CONTROLLO DELLA BANCA CONFERITARIA

FONDAZIONE E CASSA DI RISPARMIO SPA: UN SISTEMA CHE GENERA SVILUPPO

IL SALTO DI QUALITÀ


Il completamento di una migliore struttura organizzativa della Fondazione. Consapevoli dell’importanza della struttura organizzativa come strumento essenziale per un completo e coerente sviluppo dell’attività istituzionale e convinti che solo creando basi solide e strutture efficienti possiamo conservare per la nostra comunità lo straordinario privilegio della presenza attiva di una Fondazione di origine bancaria, abbiamo operato per sviluppare una struttura organizzativa autonoma, altamente professionalizzata e suddivisa per aree funzionali. Allo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’organizzazione, abbiamo tuttavia accompagnato una politica sempre più attenta e rigorosa sul versante del contenimento dei costi di struttura a tutto vantaggio dell’attività istituzionale.

Lo sviluppo di un sistema erogativo e di valutazione dei progetti efficiente e trasparente. Oggi, gran parte delle erogazioni passano attraverso la fase del bando pubblico e questo vale anche per i progetti presentati da quegli Enti Locali Territoriali o istituzioni a cui il regolamento delle erogazioni assegna a priori risorse ingenti. Si è trattato di un passaggio di grande importanza, che non sarebbe stato possibile senza un salto di qualità da un’organizzazione orientata alla semplice buona amministrazione delle erogazioni a un’organizzazione capace di cogliere, valutare e gestire una progettualità diffusa e differenziata. L’introduzione dell’evidenza pubblica tramite bando, la trasparenza e la verificabilità del processo di valutazione e la piena tracciabilità delle domande hanno imposto cambiamenti di notevole peso dal punto di vista organizzativo, nonché un uso sistematico delle tecnologie informatiche.

La creazione dei processi di gestione dei progetti propri (Itaca, San Miniato Foundation e Solidarietà e Sorrisi). In questo caso è stata decisiva la capacità della struttura della Fondazione di cogliere i bisogni del territorio, di assumere una visione orientata al project management e di dialogare ai livelli opportuni con le organizzazioni del Terzo Settore e con la struttura politico-amministrativa locale e regionale. Un grande impegno progettuale e organizzativo ha infine reso possibile trasformare quella visione particolarmente lungimirante e coraggiosa della San Miniato Foundation che aveva portato a una proiezione internazionale della nostra Fondazione, in uno strumento operativo concreto ed efficace, capace di contribuire al sostegno del lavoro, allo sviluppo sociale, alla pace e alla fratellanza nella Terra Santa.

Il consolidamento del rapporto con i Comuni del territorio, migliorando la qualità e l’efficacia dei progetti finanziati dalla Fondazione. Lo speciale rapporto con gli Enti Locali Territoriali è una caratteristica che rende la nostra Fondazione unica nel panorama nazionale; un terzo delle erogazioni sono infatti destinate, sempre tramite bando, ai progetti presentati dagli Enti Locali del Comprensorio di riferimento della Fondazione. In questo caso abbiamo voluto assumere come prioritaria la ricerca di sinergie tra la missione della Fondazione, indirizzata dai principi di sussidiarietà e di solidarietà, e i compiti degli Enti Locali Territoriali, senza rinunciare in alcuni casi e per alcuni settori ad assumere anche un compito di coordinamento e di orientamento.


Alessandro BandiniPresidente

In questi anni la Fondazione ha anche rafforzato le relazioni con numerosi interlocutori istituzionali, instaurando rapporti privilegiati con il territorio e con le istituzioni che lo rappresentano a livello locale e regionale, partecipando attivamente alla vita associativa dell’ACRI, l’Associazione nazionale di categoria, sviluppando importanti iniziative congiunte con le Fondazioni consorelle. Di particolare importanza è il rapporto che lega la Fondazione alla Diocesi di San Miniato, che grande parte ha avuto fin dal momento della nascita della nostra Istituzione e ne ha ispirato i valori fondanti. Il rapporto con la Chiesa Cattolica e con la sua espressione locale ha sempre accompagnato l’azione della Fondazione, la quale trae dalla Dottrina Sociale della Chiesa costante ispirazione per il suo operare nella società. Questo rapporto si è concretizzato nel tradizionale sostegno alle istituzioni scolastiche di ispirazione cattolica, in particolare le scuole per l’infanzia, nella conservazione del patrimonio ecclesiastico nonché nella promozione di iniziative religiose e di riflessione sui temi cari alla Dottrina Sociale della Chiesa, spesso organizzate insieme alla Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice alla quale la nostra Fondazione aderisce.

Questi quattro anni sono quindi contraddistinti da un percorso fatto di trasformazioni culturali e organizzative tese a definire un soggetto ben diverso dalla matrice originaria di derivazione bancaria, un soggetto dotato di una sua specifica, marcata identità e di un ruolo fortemente riconoscibile dalla sua comunità di riferimento. Abbiamo voluto dotarci di professionalità e di strumenti capaci di interpretare i bisogni della comunità, di valutarne le istanze e di promuoverne le potenzialità, di trasmettere alla collettività in modo sempre più chiaro e trasparente il senso dell’identità, del ruolo e dell’attività istituzionale della Fondazione.

Sono convinto che nel prossimo futuro la nostra Fondazione sarà ancora chiamata a rispondere a nuove sfide e dovrà perciò attrezzarsi per un rinnovato protagonismo. Tutto ciò richiederà sempre più innovazione, efficacia ed efficienza. E’ per questo che anche le piccole Fondazioni come la nostra dovranno crescere dando vita a nuovi strumenti per analizzare i bisogni, per ascoltare le istanze che provengono dai territori di riferimento, per valutarle con sempre maggior trasparenza, per monitorare attentamente i risultati, per rendicontare e comunicare al meglio la propria azione, per stimolare l’accrescimento di capitale sociale. Nel segno del bene comune e improntata a un forte senso solidaristico, l’azione delle Fondazioni sarà decisiva nel sostenere l’innovazione sociale, con riferimento sia alle politiche pubbliche che alle azioni private, e nel promuovere l’aggregazione e la cooperazione tra i principali soggetti pubblici e privati, svolgendo così il ruolo di catalizzatore che contribuisca a fare sistema a livello locale.

Benedetto XVI nella “Caritas in Veritate” ha voluto dedicare una speciale attenzione al ruolo dei soggetti che sono chiamati ad operare responsabilmente e con rinnovato slancio nella società, riassumendo con queste parole il senso più profondo del loro agire: “… prendersi cura, da una parte, e avvalersi, dall’altra, di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di pòlis, di città.” Lo sviluppo pieno dei principi di sussidiarietà e di solidarietà che tutti noi auspichiamo e a cui ci ha voluto richiamare nella sua Enciclica anche il Sommo Pontefice, chiede alle Fondazioni di svolgere un ruolo fondamentale, soprattutto nel dare vita e sviluppare Capitale Sociale, che può essere decisivo come sorgente e motore per lo sviluppo della società e dell’economia locale.

IL LEGAME CONIL TERRITORIOE LE SUE ISTITUZIONI

TRASFORMAZIONE CULTURALE E ORGANIZZATIVA

LE NUOVE SFIDE

SUSSIDIARIETÀ E SOLIDARIETÀ


LE RADICINel 1830, per tenace iniziativa di alcuni volenterosi, nacque la Cassa di Risparmio di San Miniato che fu una delle prime affiliate alla Cassa di Risparmio di Firenze; l’onore di averla ispirata e sostenuta va all’Accademia degli Euteleti, organizzazione culturale ancora oggi operante sul territorio, che riuniva letterati e studiosi e che nel suo seno discusse ed approvò il progetto ideato e sostenuto dal socio ordinario Cosimo Ridolfi, uno dei benemeriti fondatori della Cassa di Risparmio di Firenze. Il Canonico Torello Pierazzi, allora segretario dell’Accademia, poi Vescovo di San Miniato, insieme al gonfaloniere nobile Baldassarre Ansaldi e ai nobili Dario Mercati e Avv. Maurizio Alli Maccarani, chiesero al Granduca di Toscana, Leopoldo II, di poter istituire in San Miniato una Cassa di Risparmio da affiliarsi a quella di Firenze. Il Consiglio della Cassa di Firenze comunicò il suo assenso il 25 febbraio 1830. Ottenute così le superiori

autorizzazioni, 22 cittadini sanminiatesi versarono in parti uguali ed a fondo perduto, quattrocento fiorini che andarono a formare la dotazione dell’Istituto. Il 27 aprile 1830, nel palazzo comunale, si adunarono in assemblea i detti cittadini fondatori e dichiararono di costituirsi in società anonima. Veniva così fondata la Cassa di Risparmio di San Miniato, fra le più antiche Casse Toscane. Venne allora pubblicato dal presidente Monsignor Torello Pierazzi un manifesto con il quale si avvisava la popolazione dell’apertura della Cassa, si davano norme per il funzionamento dell’Istituto e si diceva che la sua funzione era quella di favorire nel territorio la formazione del risparmio familiare per ogni classe di cittadini. Da allora la storia della Cassa di Risparmio di San Miniato si è intrecciata in modo indissolubile con il proprio territorio di riferimento, accompagnando le vicende dello sviluppo sociale ed economico.

Storia

1830 1882L’AUTONOMIANel 1882 la Cassa di Risparmio di San Miniato si distacca dalla Cassa di Risparmio di Firenze, divenendo così Ente autonomo.

Vocazione al territorio, utilità sociale1830


LA NASCITA DELL’ENTENel 1990, con la “Legge Amato” ha avvio un processo di razionalizzazione e privatizzazione del sistema creditizio italiano con la trasformazione delle Casse di Risparmio in società per azioni e la nascita, con i patrimoni formati fino ad allora, di Enti conferenti

Con atto del 12 maggio 1992, n. rep. 303436 ai rogiti del Notaio Galeazzo Martini, dando attuazione a quanto previsto dalla “Legge Amato”, viene scorporata l’attività creditizia e conferita alla società per azioni denominata Cassa di Risparmio di San Miniato SpA.

LAFONDAZIONE OGGIL’attuale Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, come sancito dall’art.1 del suo Statuto, è una fondazione di diritto privato, trasformata ai sensi del D.Lgs.153/1999, ed è la continuazione ideale dell’Ente Cassa di Risparmio di San Miniato e della Cassa di Risparmio di San Miniato.

Vocazione al territorio, utilità sociale 2010 >

1992 2000


Missione e valori


Promozione dello sviluppo sostenibileLa Fondazione si impegna a preservare e valorizzare il patrimonio culturale, artistico e ambientale e le risorse tutte del proprio territorio di riferimento, a favore in particolare delle future generazioni. La Fondazione opera quindi per promuovere ed accrescere lo sviluppo economico, sociale e culturale nel rispetto delle risorse esistenti.

SolidarietàIl valore della solidarietà è insito nello stesso manifesto del fondatore dell’originaria Cassa di Risparmio di San Miniato e si rende concreto nel sostegno alle iniziative che combattono il disagio e il bisogno segnalato da istituzioni e società civile in genere. Solidarietà intesa, quindi, come fattivo aiuto e sostegno a rendere effettivo lo sviluppo a tutto tondo della persona.

SussidiarietàLa Fondazione ricerca la cooperazione con le istituzioni pubbliche, senza mai sostituirsi ad esse, al fine di definire insieme, catalizzando anche gli attori privati (organizzazioni e cittadini), interventi significativi che incidano sulle realtà sociali ed economiche.

Crescita del territorioL’obiettivo della Fondazione è la crescita della comunità di riferimento, intesa in particolare come crescita di qualità di vita e opportunità di scelte e di sviluppo.

La Fondazione ha come missione istituzionale quella di proseguire nell’attività di beneficenza svolta originariamente dalla Cassa di Risparmio di San Miniato, ricercando un modello di filantropia che la porti ad essere risorsa per il pieno sviluppo della comunità del proprio territorio di competenza.

La Fondazione, quindi, quale persona giuridica privata orientata al perseguimento di fini di utilità sociale, svolge un ruolo complesso, la cui peculiarità consiste nel dare sostegno all’innovazione nelle azioni e nelle politiche, pubbliche o private, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di pubblica utilità a sostegno dello sviluppo territoriale e nello svolgere un ruolo di catalizzatore degli attori e delle risorse esistenti.

La Fondazione trae infine dalla propria storia, dal proprio territorio, dalla propria comunità, i valori che la guidano nelle scelte strategiche e nell’attività istituzionale e che caratterizzano inoltre anche il rapporto con i propri interlocutori.


Insieme per operare sul territorio

Secondo le rispettive funzioni delineate dallo Statuto, l’attività della Fondazione è svolta dai seguenti organi: Assemblea dei Soci, Consiglio di Indirizzo, Comitato di Gestione e Collegio dei Revisori.

L’Assemblea dei Soci è il retaggio dell’originaria Assemblea della Cassa; esprime parere consultivo sulla programmazione annuale e pluriennale e sul bilancio consuntivo della Fondazione. Ha il potere di nominare la metà dei componenti del Consiglio di Indirizzo.

Il Consiglio di Indirizzo ha la funzione di orientare l’attività della Fondazione, sia in materia di sviluppo dell’attività istituzionale, sia di impiego e protezione del patrimonio.

Il Comitato di Gestione provvede a rendere operativi gli indirizzi espressi dal Consiglio di Indirizzo.

Il Collegio dei Revisori è l’organo di controllo della gestione e dell’organizzazione della Fondazione, partecipa senza diritto di voto a tutte le riunioni degli organi.

Assemblea dei Soci


Consiglio di Indirizzo

PresidenteBandini Alessandro

Consiglieri*Arisi Carlo

Augello MassimoBanti Ottavio

Beconcini EdoCaponi Mario

Ceccanti AlessioCheli Amerigo

Colombai RenatoDel Guerra Paolo

Lazzeri IdilioMarrucci Antonio

Mattaliano Vincenzo**Mazzei Valerio

Paoli Michele***Petralli Luciano

Remorini MarinaRossi Mario

Rossi MirianoSignorini Sabatino

Spagli BrunoSpalletti Giuliana

Taddei MariaTobia Riccardo

Vallini Silvia

dal 27.05.2010

*Mattii Giovan Battista**Bernacchi Carlo

***Baldini Laura


Comitato di Gestione Collegio dei Revisori

COMITATO DI GESTIONEPresidenteBandini Alessandro

Vice PresidenteGuicciardini Salini Antonio

ComponentiBacchereti MassimoGabbanini MarzioGronchi SergioGuerrini StefanoLapi RenzoPanchetti FabioUrti Donatantonio

COLLEGIO DEI REVISORIPresidenteNacci Alessandro

RevisoriGiannarelli AldoMatteucci Adolfo


Amorosa AlfonsoArisi MassimoBacchereti MassimoBaldini LauraBandini AlessandroBanti MassimoBastianelli RiccardoBenelli RobertoBenvenuti LucianoBernacchi CarloBerti AndreaBitossi Marco Boldrini MarcoBonciolini FrancoBonistalli TizianoBorgioli CarloBottai Stefano Bozzetti FiordalisaBrotini CarloBrotini PaoloCalvosa LuciaCampriani StefanoCarli Maltinti CarloCarugi MauroCatastini LanfrancoCeccatelli RiccardoCheli AmerigoCiari Pier LuigiCiattini CarloCiulli SandroColombai RenatoCorti LeonettoCostalli CarloDel Guerra PaoloDolfi AndreaDonati AldoFagioli Marco

Falorni FabioFarnesi FlaminioFranci CrescenzioFrancioni AlessandroGabbanini MarzioGabbanini VittorioGalardi PaoloGamucci RenzoGemignani CristianoGiannarelli AldoGiannoni GianfrancoGronchi AttilioGronchi SergioGuerrini StefanoGuicciardini Salini AntonioLapi RenzoLotti Alberto Maccanti PieroMaffei GiulianoMancini AlessandroMarinella MarioMartini FrancescoMascitelli AlessandroMatteucci AdolfoMatteucci GiulianoMattii Giovan BattistaMazzantini AlfonsoMenichetti MorenoNacci AlessandroNelli GuidoPancanti ValentinoPanchetti FabioPanzani Giulio

Parentini IvanoPetralli AlbertoPetrucci StefanoPuccini StefanoQuagliotti SandroRegoli AlessandroRicci ClaudioRicci SilviaRizzi StefanoRomboli LucianoRosselli RobertoRossi GianfrancoRossi MarioRossi MirianoSalvadori FrancescoSchena PasquaSladojevich MarioSpalletti GiulianaTacconi RenatoTaddei MariaTardelli FaustoTinghi AndreaUlivieri PieroVallini PaoloVallini SilviaVanni PietroVivaldi Pier GiovanniVolpi RomanoZalum Piero AntonioZucchelli Francesco

Soci Ordinari


Arisi CarloBertelli FoscoBerti RomoloBonechi IginoCalvetti ValentinoColombai DamascoGhizzani GiuseppeGiani AngioloMartini GaleazzoMasini AldoNuti IvoPiccioli Mario GuidoRossi Locci MarioSantini FerruccioSignorini Sabatino Spagli BrunoTozzi RobertoTurri AlfredoUrti Donatantonio

Soci Onorari


La struttura operativa

Segretario GeneraleRossi Gianfranco

SEGRETERIA DI PRESIDENZAE DI DIREZIONE

Alderighi FrancescaScali Andrea

ATTIVITÀ ISTITUZIONALEE AFFARI LEGALI

Biancalani LauraBurchielli Giada (stage)

Sardu Giuseppe

AMMINISTRAZIONE EGESTIONE DEL PATRIMONIO

Monti StefanoLuisi Federico


La sfidadell’innovazione:idee, organizzazione, efficienza

Migliore organizzazione

Efficienza e trasparenza

Creazione e gestione di progetti


Negli ultimi anni, le trasformazioni culturali e organizzative hanno reso la Fondazione un soggetto ben diverso dalla matrice originaria di derivazione bancaria, dotato di

una sua precisa identità, capace di operare con autonomia e professionalità nell’analizzare e interpretare i bisogni della comunità, nel valutarne le richieste e le istanze, nel promuovere e nel sostenere la progettualità più qualificata, nell’ideare e nel gestire progetti strategici.La Fondazione è andata dotandosi progressivamente di personale proprio, dando vita

a un team di lavoro con competenze e know-how specifici. Sono stati inseriti nuove professionalità e strumenti innovativi ed è stato sviluppato un organigramma suddiviso per ruoli, funzioni e responsabilità.

Migliore organizzazione

SEGRETARIO GENERALE

ATTIVITÀISTITUZIONALE

E AFFARI LEGALI

AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL

PATRIMONIO

SEGRETERIA DI PRESIDENZA

E DI DIREZIONE


2002/2003IN ORGANICO DISTACCATI

NUMERO DIRIGENTI 0

NUMERO QUADRI 1 (SEGRETERIA)

NUMERO IMPIEGATI 4 (DI CUI 1 COMMESSO)

TOTALE DIPENDENTI 5

SEGRETARIO GENERALE VICE DIRETTORE CONFERITARIA


NUMERO DIRIGENTI 0


NUMERO IMPIEGATI 1 3 (DI CUI 1 COMMESSO)

TOTALE DIPENDENTI 1 4

SEGRETARIO GENERALE VICE DIRETTORE CONFERITARIA

STAGE (Master non profit) 1


NUMERO DIRIGENTI 0


NUMERO IMPIEGATI 4 1 (COMMESSO)

TOTALE DIPENDENTI 4 2

SEGRETARIO GENERALE 1

STAGE 1

2002/2003

2004/2005

2007/20100 1 2 3 4 5 6

ORGANICO DISTACCATI


Per interpretare i bisogni della comunità, per valutarne correttamente le istanze e soprattutto per promuovere e sostenere concretamente la progettualità più qualificata in modo trasparente ed efficiente in relazione agli obiettivi stabiliti dai Documenti

Programmatici della Fondazione, era necessario compiere un salto di qualità soprattutto nel processo di erogazione dei contributi e passare a un sistema di erogazioni basato su regole e procedure snelle, ma certe e formalizzate.

Oggi le richieste arrivano alla Fondazione prevalentemente tramite il bando pubblico annuale (fanno eccezione solo le pratiche urgenti o quelle che rivestono una particolare importanza); ogni richiesta pervenuta viene istruita, valutata, giudicata, rendicontata secondo un iter procedurale preciso fatto di movimenti attraverso cui chiunque può richiedere in ogni momento il cammino fatto dalla pratica stessa.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie a uno sforzo importante per potenziare il sistema informativo della Fondazione in direzione dell’assetto organizzativo che si voleva raggiungere.

Efficienza e trasparenza


2005 / 2006 2010

RICHIESTE

Le richieste erano inviate senza nessuna formalità. La maggior parte di esse (specie degli Enti Locali) non avevano ad oggetto un progetto vero e proprio, bensì il sostegno all’attività corrente.

Le richieste pervengono prevalentemente tramite bando.È comunque sempre aperta una finestra sul territorio al fine di poter intervenire per:1. Progetti di grande pregio2. Interventi urgenti per la salvaguardia del patrimonio artistico3. Piccoli interventi a pioggiaLa maggior parte delle richieste ed il 100% delle richieste degli Enti Locali hanno ad oggetto progetti.

SETTORI DI INTERVENTORisorse riservate in tutti i settori di intervento ex D.Lgs. 153/1999

Diminuzione a otto dei settori di intervento.

ISTRUTTORIA

L’istruttoria consisteva nell’attri-buzione di un numero alla prati-ca e venivano inseriti nel sistema informativo solo: nome dell’ente, presidente, indirizzo, motivo del-la richiesta.

Le richieste vengono compilate on line e trasferite nel sistema informativo. Ogni pratica ha una anagrafica completa, che permette di lavorare bene e tempo per tempo sui dati del bilancio di missione. Oltre all’anagrafica, ogni pratica ha una parte descrittiva del progetto, con allegati i documenti che vengono presentati in fase di entrata / monitoraggio / pagamento. Ogni pratica è archiviata anche in cartaceo dentro cartelle con codice colore corrispondente al settore di intervento. La cartella istruttoria contiene notizie anagrafiche / di progetto / lo storico delle erogazioni dell’ente.

MOVIMENTII movimenti relativi ad ogni pratica erano: presentata / deliberata / respinta / pagamento.

Ogni pratica ha una sezione MOVIMENTI. I movimenti possibili sono:1. DOMANDA PRESENTATA2. IMPEGNO MORALE3. INVIO ALLA COMMISSIONE4. INVIO AL CONSIGLIO5. DELIBERATA6. RESPINTA7. RENDICONTAZIONE COMPLETA8. VISTO SEGRETARIO GENERALE9. PAGAMENTO10. REINTROITOC’è poi una sezione NOTE in cui l’operatore segnala le operazioni di monitoraggio e la qualità della relazione di rendicontazione. Sul sito sono presenti gli standard di relazione di rendicontazione richiesti e i moduli per la modifica di aspetti dichiarati in fase di presentazione.

RENDICONTAZIONE

Copie delle fatture relative agli interventi finanziati.Controllo ridotto della corrispon-denza tra documenti giustificativi e richiesta.

Modello di relazione di rendicontazione presente sul sito web.La rendicontazione verte su tre aspetti:1. Controllo e timbratura degli originali dei giustificativi di spesa;2. Rendicontazione degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli dichiarati;3. Evidenza pubblica data al contributo.

VALUTAZIONE Nessun elemento di valutazione.Due commissioni si dedicano alla valutazione delle pratiche in bando con il supporto della struttura operativa. Le commissioni lavorano su una scheda di valutazione che attribuisce ad ogni pratica un giudizio ed un punteggio numerico

GESTIONELa gestione dei calcoli relativi alle erogazioni era affidato ad un file Excel.

La gestione delle erogazioni avviene tramite sistema informatico e il modulo erogazioni dialoga in tempo reale con il modulo contabilità.


Oltre all’attività erogativa la Fondazione opera attraverso progetti propri di origine interna, che rivestono una particolare importanza strategica: Itaca, Solidarietà e Sorrisi, The People of San Miniato Foundation.

Nell’ultimo quadriennio è stato compiuto uno sforzo organizzativo notevole per introdurre processi di gestione adeguati. I processi sviluppati hanno caratteristiche comuni di innovazione progettuale ed operativa:

- analisi dei bisogni;- monitoraggio;- feedback.

I risultati ottenuti sono dovuti alla capacità di assumere una nuova visione operativa

da parte della struttura della Fondazione, mettendo al centro le attività di ascolto e di analisi dei bisogni del territorio, sviluppando l’attitudine al project management, dialogando con le organizzazioni del Terzo Settore, cooperando con le strutture degli Enti Locali e della Regione Toscana.

Creazione e gestione di progetti


REDAZIONE/ MODIFICHE REGOLAMENTO

BANDO ANNUALE

VALUTAZIONEDOMANDE

EROGAZIONESERVIZIO

COORDINAMENTOMONITORAGGIO VALUTAZIONE OBIETTIVI

OBIETTIVI GENERALIOffrire un sostegno ad anziani non autosufficientie alle loro famiglie per favorire, pur in situazione

di grave disabilità la permanenza dell’anzianonel proprio contesto di vita.

OBIETTIVI SPECIFICI- Concorrere all’integrazione dell’offerta assistenziale

- Stimolare reti sociali informali valorizzando il contesto di appartenenza- Formare operatori per assistenza familiare (cooperatori familiari)

- Sviluppo dei soggetti del Terzo Settore

RISULTATI- Famiglie assistite: oltre 100- Creazione di 35 nuovi posti di lavoro e nuove professionalità;- Integrazione sinergica con i servizi pubblici;- Stimolo allo sviluppo politiche pubbliche sul tema;- Collaborazione con Enti Locali, Terzo Settore.

ANALISIDEL BISOGNOIN LOCO

STUDIO DEL PROGETTO, BANDO E MODULISTICA

PUBBLICAZIONE DEL BANDO SUI QUOTIDIANI ISRAELIANI E ARABI

INCONTRI ILLUSTRATIVIE DI SUPPORTO CON I BENEFICIARI

ISTRUTTORIAE VALUTAZIONE(2 STEP 1. scheda di valutazione; 2. interviste)

RIUNIONE COMITATO TECNICO VALUTAZIONE SCELTA BENEFICIARI

EROGAZIONE(entro 1 mese da comunicazione)

MONITORAGGIO

CONCEPT STRATEGICO GESTIONE DI PROGETTO FEEDBACK

TOLLGATE 1

PALISR

MAECUSTODIA

TOLLGATE 2

PALISR

MAECUSTODIA

TOLLGATE 3

PALISR

TOLLGATE 8

PALISR

MAECUSTODIA

TOLLGATE 4

PALISR

MAE

TOLLGATE 5

PALISR

TOLLGATE 6

PALISR

TOLLGATE 7

PALISR

LEGENDAPAL: Partner Palestinesi ISR: Partner Israeliani MAE: Ministro degli Affari Esteri CUSTODIA: Custodia di Terra Santa

Processi di gestione di due importanti progetti di origine interna:

Progetto Itaca,con cui è stato reso operativo un modello di sostegno all’assistenza familiare di anziani ultrasettantacinquenni non autosufficienti al fine di favorire la permanenza dell’anziano nel proprio contesto familiare e sociale; si tratta di un progetto che ha consentito di dare una risposta concreta alle esigenze di oltre 100 famiglie e di formare 35 cooperatori familiari, un progetto assunto come modello da validare da parte della Regione Toscana.

The People of San Miniato Foundation,un’associazione di diritto israeliano che gestisce un progetto attraverso cui la Fondazione, unitamente alla Banca conferitaria e alla Regione Toscana, eroga con successo microcrediti senza interessi a piccole realtà economiche in Gerusalemme Est e Betlemme, portando così un contributo concreto a una politica di pace e di amicizia fra i popoli.

28 Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 2006_2010 QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ28

L’impegno degli ultimi quattro anni

873PROGETTI FINANZIATI NEL 2006/2009

14.342.638TOTALE EURO DESTINATI AI PROGETTI

6.254.766EURO DESTINATI NEL SETTORE ARTE E CULTURA

1.814.097EURO DESTINATI PER L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI

2.115.713EURO DESTINATI PER LO SVILUPPO LOCALE

4.158.062EURO DESTINATI PER I SETTORI AMMESSI

80VOLONTARI COINVOLTI NEI PROGETTI

10COMUNI DEL COMPRENSORIO DI SAN MINIATO

43EVENTI SUL TERRITORIO

2006-2010


L’operato nei vari settori di intervento

La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato opera sia attraverso progetti propri (attività operativa), sia attraverso il finanziamento di iniziative che le vengono presentate da terzi (attività di erogazione o grant making).

La Fondazione svolge la propria attività nei settori di intervento previsti dal D.Lgs. 153/1999 che la istituisce e ne disciplina il funzionamento.


I Settori Rilevantiscelti dagli organi della Fondazione dal 2006 al 2009 sono stati:

Arte, Attività e Beni Culturali

Sviluppo Locale

Assistenza agli Anziani

dal 2010 è stato aggiunto un nuovo Settore Rilevante:

Educazione, Istruzione e FormazioneDopo avere affrontato nei trienni precedenti il tema dell’assistenza agli anziani creando un modello di assistenza in fase di riconsegna alla società civile, la Fondazione intende

concentrarsi sul sostegno ai giovani.L’urgenza di agire in particolare in sostegno dei giovani per supportarli nella scelta dell’impostazione del loro percorso di vita, è stata segnalata dagli organi della Fondazione e da molte istituzioni con cui esiste un costante confronto. E’ per questo che sta via via prendendo vita una progettualità definita che vada verso questa direzione.

I Settori Ammessi dal 2010 sono stati ridotti; ad oggi sono:

Volontariato, Filantropia e Beneficenza

Ricerca Scientifica

Crescita e Formazione Giovanile

Religione e Sviluppo Spirituale

Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 2006_2010 QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ32

ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI

Arte e culturaL’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato in ambito culturale e artistico si traduce in progetti di iniziativa propria e in collaborazione con altri enti ed in concreto nel recupero dei beni artistici e architettonici, nel sostegno ad attività musicale e teatrale e nel sostegno a studi e ricerche.

La Diocesi di San Miniato, creata da Papa Gregorio XV con una bolla del 5 dicembre 1622, è dotata di un patrimonio artistico storico-architettonico di notevoli dimensioni. Questo prezioso complesso di beni si presenta come un insieme eterogeneo per caratteristiche e funzioni e necessita di una efficace manutenzione.A questo proposito, la Fondazione ha predisposto, attraverso il lavoro di una commissione interna e di un collaboratore esterno, un data-base di tutti i beni immobili della Diocesi, al fine di rendere efficaci, efficienti e tempestivi gli interventi sugli stessi, con lo scopo di concentrare le risorse secondo una scala di priorità e di importanza sulla base di una ricognizione di tutti i beni e del loro stato di conservazione.La Fondazione – in aderenza con i propri fini istituzionali e con i Documenti Programmatici Triennale ed Annuale- ha svolto e svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico della Diocesi, rendendolo fruibile alle generazioni future e contribuendo alla crescita di politiche di sviluppo turistico e culturale locali.Accanto agli interventi sul patrimonio ecclesiastico, la Fondazione ha sostenuto anche altri importanti progetti di restauro di grande valore artistico.

Restauri

Particolare attenzione è stata rivolta alle arti e agli spettacoli dal vivo per cercare di renderli accessibili gratuitamente alla popolazione e per promuovere scuole di formazione e giovani artisti del territorio.

Arti e spettacolo dal vivo


€ 6.254.766RENDICONTO 2006/2009

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Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato 2006_2010 QUATTRO ANNI AL FIANCO DELLA NOSTRA COMUNITÀ

Torre di MatildeSan Miniato

La Torre di Matilde è un campanile in stile Romanico a fianco della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio di San Miniato. Edificata probabilmente nel XII secolo, rappresenta una testimonianza dell’architettura militare a San Miniato; essa, infatti, con la Rocca di Federico II e con la torre delle Cornacchie (abbattuta nel XVIII secolo) erano i fulcri della fortificazione di San Miniato. La denominazione è dovuta alla

leggenda secondo cui Matilde di Canossa nacque nell’attiguo Palazzo dei Vicari. Nel 1438 venne costruito l’orologio e nel 1489 la Torre di Matilde, a seguito della ristrutturazione della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio di San Miniato, venne collegata alla chiesa. L’intervento sostenuto dalla Fondazione è in fase di avvio e prevede importanti opere di restauro e di consolidamento strutturale.

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Pieve diSan MartinoPalaia

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La pieve fu fondata nel 1280. La compresenza di elementi romanici e gotici fa supporre che la chiesa sia stata costruita in due fasi successive. Da varie fonti e da una iscrizione interna, si può desumere che l’architetto della pieve possa essere stato Andrea Pisano, colui che nel 1330 fuse la prima porta del tempio di San Giovanni Battista a Firenze. Questa chiesa fu

decretata monumento insigne d’Italia nel 1874. L’edificio ha subito diversi restauri dagli inizi del Novecento, culminati in quelli del secondo dopoguerra. Grazie anche al sostegno finanziario della Fondazione, ad oggi è stato effettuato il restauro delle falde del tetto coprenti le tre navate e il consolidamento delle volte del tetto sovrastante l’area presbiterale.

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Chiesa di San Pietro alle FontiLa Scala - San Miniato

Nella Bolla di Papa Celestino III del 1194 la chiesa viene menzionata per la prima volta come facente parte del Piviere di San Genesio. Dal 1704 la chiesa di San Pietro alle Fonti inizia la sua storia come parrocchia autonoma.Dal 1960 la chiesa viene chiusa al culto per il pericolo di caduta dei quadroni del soffitto e per i segni di cedimento delle capriate. Dopo una serie di lavori, la chiesa è riaperta al culto dal Maggio 1980.

Con il contributo della Fondazione dal 2000 al 2005 la canonica, il campanile e la facciata della chiesa sono state completamente ristrutturate e, tra il 2007 e il 2008, è stato infine restaurato il controsoffitto a cassettoni realizzati in legno e tela dipinti, con al centro del soffitto un grosso ovale in tela raffigurante l’Immacolata Concezione.

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Chiesa di Santo Stefano Protomartire a La BastiaPonte a Elsa - Empoli

Le prime tracce della storica chiesa di Santo Stefano Protomartire a La Bastia, che appartiene alla Diocesi di San Miniato, risalgono al 1194 circa, anche se l’impianto attuale, esclusa la facciata a capanna, nasce da un intervento settecentesco. Gli interventi di restauro si sono resi indispensabili per motivi di sicurezza e per evitare danni irreparabili all’edificio. Con il contributo decisivo della Fondazione, che si è affiancato al finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, è stato possibile l’inserimento della nuova pavimentazione in marmo bianco di Carrara, la pulizia dei marmi originali dell’altare

principale e dei due altari laterali, il restauro della parti lignee settecentesche (arredi, quadri, reliquiari, candelabri) e, infine, il consolidamento della struttura e il restauro del tetto. Al termine di questa importante opera di restauro e di consolidamento strutturale durata tre anni, la chiesa è stata restituita alla vita della comunità.

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Chiesa di Santa Maria a RipaEmpoli

La chiesa di Santa Maria a Ripa, che appartiene alla Diocesi di Firenze, si presenta come un bell’edificio rinascimentale, preceduta da un loggiato dello stesso periodo in cui si trovano brani di affreschi seicenteschi.All’interno, oltre ad alcuni dipinti quattro-cinquecenteschi, troviamo diverse terrecotte

robbiane. La chiesa, così chiamata per la vicinanza all’Arno, fu ceduta nel 1483 dalla famiglia degli Adimari ai frati minori di San Francesco del convento di Fiesole. L’intervento sostenuto dalla Fondazione ha consentito di restaurare le lunette del loggiato.

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Chiesa della MisericordiaPontedera

La chiesa della Misericordia, p roge t ta ta da l l ’ a rch i te t to pontederese Luigi Bellincioni, fu iniziata nel 1883 e conclusa nel 1892. La chiesa non è uscita indenne dalle terribili distruzioni della Seconda Guerra Mondiale e ha avuto bisogno di più interventi per ritornare all’antico splendore. Con l’ultimo

intervento la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, il Ministero dei Beni Culturali e la stessa Misericordia, insieme al Comune di Pontedera, hanno voluto riconsegnare alla città un bene prezioso che è anche testimonianza dell’importanza della Misericordia nel tessuto sociale di Pontedera.

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Sinagoga Pisa

La sinagoga di Pisa, che risale al XVII secolo e più volte ristrutturata, è il luogo di culto di una delle più antiche e conosciute Comunità dell’ebraismo italiano. Il progetto sostenuto dalla Fondazione riguarda l’intervento d’emergenza per il ripristino della sicurezza e della stabilità della copertura della sinagoga, a seguito di danneggiamenti causati da intemperie e cattivo stato di manutenzione che hanno determinato anche un periodo

di interdizione all’uso dell’intero complesso. L’obiettivo è quello di ripristinare la completa agibilità della sinagoga, restituendo alla Comunità Ebraica pisana e alla città di Pisa uno degli edifici di maggior significato storico, artistico e religioso. Dopo i primi interventi d’emergenza, la sinagoga è ora provvisoriamente e parzialmente agibile in attesa del completamento degli interventi sulla copertura.

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Chiesa della TrasfigurazioneSan Miniato Basso

Si tratta di un nuovo edificio di culto la cui costruzione è iniziata nel maggio del 2005. La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ne ha sostenuto la realizzazione e col suo impegno ha reso possibile la presenza di materiali provenienti da una cava della Terrasanta.

Le pietre e i marmi bianchi che rivestono la nuova chiesa di San Miniato Basso arrivano dalla bottega di un artigiano marmista di Betlemme. A fare da “ponte” è stata la San Miniato Foundation la cui sede è presso il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme Est.

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ARTI E SPETTACOLO DAL VIVO


Il Festival Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi, iniziato nel 2001, nasce da un’idea artistica del maestro Sinopoli e rappresenta una delle manifestazioni più importanti e prestigiose nel genere a livello nazionale e internazionale. Al Festival è stato attribuito il Premio Abbiati della critica musicale italiana, che ha apprezzato la capacità di Anima Mundi di farsi interprete della sempre più diffusa richiesta di autentica spiritualità come antidoto alla volgarità e superficialità. A far da cornice ai concerti sono gli spazi della Piazza del Duomo di Pisa.L’idea di fondo della rassegna è presentare i capolavori della musica di ogni tempo legati al concetto di “sacro” inteso nell’accezione più ampia,

non soltanto liturgica, ma anche religiosa, spirituale e meditativa. La scelta di un repertorio di musica sacra è sostenuta fortemente dalla accurata selezione di orchestre e direttori di fama internazionale (il Direttore Artistico è Sir John Eliot Gardiner). La rassegna ha solitamente inizio a metà settembre e si conclude a metà ottobre.Intervenendo a favore di Anima Mundi, la Fondazione, insieme a Comune e Provincia di Pisa, intende sostenere la scelta dell’Opera del Duomo di puntare non solo sulla conservazione del complesso monumentale di Piazza del Duomo, ma anche sulla sua promozione e valorizzazione.

Festival di Musica SacraAnima MundiOpera della Primaziale Pisana, Fondazione CRSM, Comune di Pisa, Provincia di Pisa

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Festa del TeatroFondazione IstitutoDramma Popolaredi San Miniato

L’Istituto del Dramma Popolare ha iniziato la sua attività nel 1947. Da allora propone, attraverso la promozione e l’organizzazione di eventi culturali teatrali ed artistici, una riflessione sul cosiddetto Teatro dello Spirito, intendendo con ciò quella parte della drammaturgia che si pone il problema del senso e del significato più profondo della vita. L’Istituto si propone con una diversa struttura materiale ed organizzativa del teatro, di rendere veramente accessibile al popolo il teatro stesso. E poiché il teatro, oltre ad avere una funzione artistico-culturale, deve avere anche e

particolarmente una funzione etico-sociale, l’Istitituto del Dramma Popolare mette sulle sue scene lavori a sfondo e di ispirazione cristiana.Grazie anche al decisivo contributo della Fondazione, l’attività e la ricerca si concretizzano ogni anno nella realizzazione della Festa del Teatro a San Miniato, il festival teatrale più antico d’Italia.Hanno calcato le scene di San Miniato registi come Orazio Costa, Luigi Squarzina, Franco Enriquez, Sandro Bolchi, Aldo Trionfo, Sandro Sequi e Krzysztof Zanussi attori come Giulio Bosetti, Ernesto Calindri,

Rossella Falk, Arnoldo Foà, Carla Fracci, Nando Gazzolo, Giancarlo Giannini, Remo Girone, Giuliana Lojodice, Evi Maltagliati, Anna Miserocchi, Valeria Moriconi, Gastone Moschin, Ave Ninchi, Ilaria Occhini, Gianni Santuccio, Giancarlo Sbragia, Mario Scaccia, Aroldo Tieri, Luigi Vannucchi, Massimo Foschi, Eros Pagni rappresentando spesso in prima assoluta opere di autori quali Eliot, Copeau, Bernanos, Greene, Claudel, Fabbri, Silone, Pomilio, Luzi, Wiesel, Mann, Munk, Walcott, Strindberg, Bono e anche il Pontefice Karol Wojtyla.

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“Voci e suoni nei luoghi di culto” è la Rassegna di musica sacra della Fondazione, al cui interno sono stati realizzati eventi che hanno riscosso notevole successo di pubblico. La rassegna si svolge nei luoghi di culto del territorio di riferimento della Fondazione, portando all’attenzione di tutti beni culturali che sono stati oggetto di importanti progetti di restauro della stessa Fondazione e facendo conoscere giovani artisti del territorio.

Obiettivo principale è quello di avvicinare il grande pubblico gratuitamente e sul territorio a forme di spettacolo dal vivo importanti. Molto apprezzato è stato l’inserimento nella rassegna di generi vari di musica sacra.Notevole interesse hanno suscitato i concerti di musica gospel e quelli d’organo nelle chiese di San Miniato, che hanno permesso al grande pubblico di riascoltare il suono di splendidi organi antichi.

Voci e suoni nei luoghi di cultoProgetto di origine interna

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Nel corso degli anni la Fondazione si è impegnata nell’allestimento di opere liriche, frutto di un consolidato rapporto di partnership fra la Fondazione, il Teatro Verdi di Pisa, il Coro San Nicola di Pisa ed il Comune di Santa Croce sull’Arno. Le rappresentazioni, gratuite ed aperte al pubblico fino ad esaurimento posti, hanno avuto luogo nel teatro messo a disposizione dal Comune di Santa Croce sull’Arno e

sono state allestite dal Teatro Verdi di Pisa con impiego delle proprie maestranze e con l’interpretazione di solisti scelti tra i giovani artisti del territorio. Tra le rappresentazioni che hanno riscosso un notevole successo di pubblico troviamo “Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, “Madama Butterfly”, “Tosca” e “Boheme” di Giacomo Puccini, “Il Trovatore” e “La Traviata” di Giuseppe Verdi .

Opera liricaProgetto di origine interna

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SVILUPPO LOCALE


Sviluppo localeLa Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato vuole continuare ad assicurare il sostegno alla crescita dello sviluppo economico del proprio territorio di riferimento, in particolare attraverso l’impegno per lo sviluppo dei comparti pelle-cuoio, mobile e legno ed agricoltura ed il costante sostegno e finanziamento di importanti iniziative degli Enti Locali Territoriali.


€ 2.115.713RENDICONTO 2006/2009

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SVILUPPO LOCALE


Il futuro di quel sistema di piccole e medie imprese che rappresenta il fondamento del tessuto

produttivo del comparto pelle–cuoio passa necessariamente attraverso la capacità di rispondere in modo concreto ed efficace alle nuove sfide tecnologiche e alle problematiche ambientali ed energetiche. Il sostegno della Fondazione alle attività di ricerca, svolte nel Comprensorio, va in questa direzione.

SVILUPPO LOCALE


Con il sostegno ai progetti presentati dal comparto del mobile la Fondazione ha perseguito l’obiettivo di aiutare l´arredamento pisano a dare risposte efficaci alle nuove esigenze del mercato e alla necessità di una maggiore attenzione per l´ambiente, coniugando la maestria dei nostri artigiani apprezzata in tutto il mondo, con la domotica e il design più avanzato.

SVILUPPO LOCALE


Con l’obiettivo di aumentare le potenzialità di sviluppo economico del settore agroalimentare la Fondazione ha sostenuto soprattutto progetti di collaborazione fra le varie associazioni di promozione dell’agricoltura al fine di diffondere la conoscenza dei prodotti e delle modalità di produzione del territorio.

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ASSISTENZA ANZIANI


AssistenzaanzianiLa Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato sostiene attività di rilevante valore sociale a favore degli anziani operando sia con un progetto proprio, ITACA, a favore di anziani non autosufficienti e delle loro famiglie, cui destina gran parte delle risorse assegnate al settore, sia finanziando altre iniziative e strutture di supporto.


€ 1.814.097RENDICONTO 2006/2009

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ASSISTENZA ANZIANI


Il Progetto Itaca è un progetto di solidarietà finalizzato al sostegno dell’assistenza familiare per gli anziani non autosufficienti. Come Ulisse da Troia ha fortemente voluto il ritorno nella sua patria d’origine, Itaca, l’iniziativa della Fondazione ha lo scopo di aiutare gli anziani a terminare il loro cammino esistenziale nello spazio dei loro affetti, dei loro oggetti, delle loro radici.

Il progetto ha lo scopo di offrire un sostegno ad anziani ultrasettantacinquenni non autosufficienti ed alle loro famiglie, in modo da favorire, pur in situazione di grave disabilità, la permanenza dell’anziano nel proprio contesto familiare e sociale preservandone la individualità, le relazioni e gli affetti.

ATTORI COINVOLTI- Fondazione CRSM- Associazioni di Volontariato- Enti Locali- Famiglie

PRESTAZIONI E SERVIZI- Aiuto familiare attraverso personale

qualificato: compagnia amicale durante brevi periodi di assenza dei familiari

- Aiuti atti a favorire comfort e cura personale- Coinvolgimento delle reti sociali informali, per

favorire la vita di relazione curando anche i rapporti con strutture sociali, sanitarie, spirituali.

Con ITACA è stato possibile dare una risposta concreta alle esigenze di oltre 100 famiglie e formare 35 cooperatori familiari.ITACA dimostra che assistere a casa gli anziani che non riescono da soli a prendersi cura di sé si può, dando peraltro un forte contributo a ridurre le liste di attesa nelle residenze sanitarie assistite.

E’ con questo spirito che la Regione Toscana e la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato hanno firmato un’intesa per trasformare in un modello (e possibilmente esportare altrove) l’esperienza del progetto Itaca. La collaborazione con la Regione ci consentirà di rafforzare l’impegno della Fondazione in un percorso di welfare comunitario locale basato sulla sinergia fra sistema pubblico/privato sociale/famiglie.

ITACA Progetto di origine interna

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ASSISTENZA ANZIANI


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SETTORI AMMESSI


Settori ammessiLa Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato sostiene attività di rilevante valore sociale a favore del mondo del volontariato, della religione e dello sviluppo spirituale, dell’educazione e istruzione dei bambini e dei giovani, delle categorie più deboli della popolazione. Nel contribuire alla crescita del benessere sociale ed al fine di perseguire scopi di pubblica utilità, la Fondazione interviene a favore di enti e associazioni che ad essa si rivolgono per il sostegno di propri progetti e della loro attività istituzionale.

SETTORI AMMESSI


€ 4.158.062RENDICONTO 2006/2009

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SETTORI AMMESSI


SETTORI AMMESSI


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SETTORI AMMESSI


“Solidarietà e Sorrisi” è una iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che nasce nel 2003 come raccolta fondi all’insegna della solidarietà durante la Festa di Fine Anno. Visti i risultati raggiunti, “Solidarietà e Sorrisi” è diventato un progetto attraverso cui la Fondazione si propone di far crescere la “cultura della solidarietà” sul proprio territorio di riferimento, attivando la raccolta fondi in occasione di eventi e manifestazioni organizzati dalla Fondazione.

Nelle ultime quattro edizioni sono stati

raccolti € 91.043,60 in favore dell’Istituto di Riabilitazione RSD CASA VERDE, utili a garantire la realizzazione di nuovi ambienti, fondamentali per le attività di riabilitazione e diagnosi dei ragazzi svantaggiati.

“Solidarietà e Sorrisi” ha coinvolto oltre 80 volontari, che si sono impegnati attivamente per la realizzazione del progetto “Un futuro per Casa Verde”.

Questo l’ambizioso obiettivo della Fondazione: creare con “Solidarietà e Sorrisi” un circolo virtuoso nel quale la Fondazione CRSM, motore del progetto, e tutti gli attori coinvolti possano innescare una crescita quali-quantitativa della cultura di solidarietà sul territorio.Il partner (Organizzazione Non Profit) è parte attiva del progetto collaborando continuativamente ed attivamente con la Fondazione per raggiungere l’obiettivo ed il donatore, adeguatamente informato sugli obiettivi raggiunti è incentivato a donare dalla soddisfazione di aver contribuito alla realizzazione di opere meritorie visibilmente utili per la società.

Solidarietàe SorrisiProgetto di origine interna


Partecipazioni strumentali

The People of San Miniato Foundation

Fondazione “Dopo di Noi”

Fondazione per il Sud


La “The People of San Miniato For The Advancement of Economy, Society and Peace in The Middle-East”, è una AMUTA ovvero una associazione di diritto israeliano.

PROMOTORI E SOCI- Fondazione CRSM- Cassa di Risparmio CRSM SpA- Regione Toscana

SCOPOAiutare a creare un clima di fratellanza e solidarietà tra i popoli che vivono in Terra Santa, soprattutto attraverso l’erogazione di microcrediti (taglio max € 7.000,00) senza interessi e rimborsabili in piccole rate mensili, per progetti tesi alla creazione ed alla nascita o rinascita di piccole imprese.

SEDE OPERATIVAPresso il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme Est.

GESTIONE PROGETTOGestione diretta della Fondazione CRSM

The People ofSan Miniato Foundation


La “The People of San Minato Foundation” ha operato tramite due bandi, nel 2005 e nel 2007, che hanno portato all’erogazione rispettivamente di € 70.000,00 e di € 100.000,00, con la costante supervisione di un Comitato Tecnico di Valutazione misto composto da italiani, israeliani e palestinesi. I bandi hanno avuto un grande successo, come testimoniato dalle 350 richieste pervenute nel 2007.

Tra i beneficiari (15 del primo bando e 21 del secondo bando) troviamo falegnami, apicoltori, sarti, panettieri, artigiani, traduttori, medici; quasi tutti hanno regolarmente rimborsato il prestito ricevuto e lo hanno messo a frutto con risultati positivi.

TRA I CASI DI MAGGIOR SUCCESSO:

Janette Hana Alama ha un bellissimo show room nel centro storico di Betlemme con espositori eleganti e prodotti di alta qualità. Dopo il finanziamento della San Miniato Foundation è passata da 10 a 30 operaie a domicilio. Vende direttamente a turisti ed esporta con l’aiuto del Centro Peres per le pratiche autorizzative.

Majeda Jadallah gestisce una fabbrica di cioccolato a Betlemme insieme al marito. La San Miniato Foundation ha sostenuto lo start up acquistando un piccolo primo macchinario e le materie prime. L’attività ha avuto successo e quest’anno il beneficiario ha aperto un negozio nel centro della città dove vende cioccolato e produce bomboniere. Il confezionamento dei prodotti viene fatto a mano con materiali e design di invenzione della proprietaria. Recentemente è stato concluso un accordo con Fair Trade.

Dr. Issa Hamad gestisce un laboratorio di analisi mediche nel centro di Betlemme. E’ l’unico laboratorio dell’area che svolge analisi generali di routine e analisi specialistiche. Grazie anche al finanziamento della San Miniato Foundation, ha acquistato una macchina per l’analisi dei marcatori tumorali e si accinge ad acquistarne un’altra per le analisi sulla fertilità. Il laboratorio è ben avviato con un profilo igienico-sanitario di qualità.


La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, impegnandosi in questa Istituzione, intende perseguire finalità di tutela e di solidarietà sociale in favore di quei disabili i cui genitori o familiari sono impossibilitati ad occuparsi della loro cura, così come in favore di soggetti disabili in caso di morte dei genitori.

Della Fondazione “Dopo di Noi” fanno parte i Comuni dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno, le associazioni che si occupano di sostegno ai disabili, le Pubbliche Assistenze e le Misericordie, la ASL 11. La Fondazione CRSM è stata chiamata a far parte del Consiglio di Amministrazione.

La Fondazione “Dopo di Noi” è una delle realtà più avanzate nella nostra Regione dal punto di vista organizzativo. Il 2010 è l’anno dello start up secondo un piano operativo che prevede:- lo sviluppo dell’identità della Fondazione attraverso convegni, conferenze e

coinvolgimento di volontari;- la sperimentazione di progetti abitativi (appartamenti protetti e di sostegno);- interventi individualizzati;- uno sportello di informazione giuridica e corsi per Amministratori di sostegno.

Fondazione “Dopo di Noi”


La Fondazione per il Sud, costituita il 22 novembre 2006, è il frutto di un Protocollo d’Intesa per la realizzazione di un piano di infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno firmato nel 2005 dal Forum del Terzo Settore e dall’Acri.

Le prime due linee di azione sono state avviate, nel 2007, nei campi dell’educazione dei giovani e dello sviluppo del capitale umano di eccellenza, riscuotendo un notevole successo. Dal 2009 la Fondazione per il Sud è intervenuta anche nell’ambito dei beni comuni, attraverso il bando storico-artistico e culturale ed è partita una iniziativa volta a promuovere lo sviluppo locale in specifiche e selezionate aree.

La Fondazione per il Sud, inoltre, è impegnata nella costante promozione di un altro strumento di sussidiarietà, le Fondazioni di Comunità, ancora assenti dal panorama meridionale.Gli ottimi risultati fin qui ottenuti sono stati possibili grazie all’incontro fra culture, esperienze, competenze dei due “universi” che hanno dato vita alla Fondazione per il Sud, che vanno sempre più integrandosi e avvicinandosi: le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato.

Fondazione per il Sud


Iniziative ed eventi

Premio Monsignor Torello Pierazzi

Convegni

Festa della Fondazione

Il nostro territorio in CD-Rom


Premio MonsignorTorello Pierazzi

Il Premio Monsignor Torello Pierazzi, è un premio che, a titolo onorifico, viene assegnato con cadenza biennale dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Il Premio è intitolato al fondatore dell’originaria Cassa di Risparmio il Vescovo Monsignor Pierazzi che ha dettato i criteri umani e morali che sono ad oggi unica fonte del suo operare.

L’obiettivo che la Fondazione si prefigge con il premio è valorizzare persone fisiche/giuridiche (in prevalenza del territorio di competenza), che si sono distinte in uno dei settori di intervento della Fondazione, al fine di poter promuovere l’attività/esperienze di essi e contemporaneamente consolidare/valorizzare l’intervento della Fondazione.


12 DICEMBRE 2007 - II EDIZIONESettore Patologia e Disturbi Psichici.Premio al Prof. Pietro PFANNERE’ stato il promotore della costituzione di un Istituto clinico extrauniversitario per disabili neuropsichici, la Fondazione Stella Maris che opera sul territorio a fianco dei ragazzi con difficoltà neuropsichiatriche e delle loro famiglie.

MOTIVAZIONE“Il Prof. Pietro Pfanner, grazie al suo impegno, alla sua dedizione, alla sua passione, ha contribuito, quasi cinquant’anni or sono, a dar vita alla Fondazione Stella Maris, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico che si occupa della diagnosi, cura e riabilitazione dei molteplici disturbi dello sviluppo del sistema nervoso e della vita mentale nell’età evolutiva, apportando uno straordinario contributo al miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Senza l’entusiasmo e la profonda passione per la ricerca che il Prof. Pietro Pfanner ha messo da sempre nel suo lavoro, per lui una vera e propria missione, oggi molti bambini, giovani ed adulti non potrebbero sperare in una vita migliore. La sua quindi non è solo una vita per gli altri, ma una vita per il bene degli altri.”

Premio speciale alla memoria di Alberto Giani psicologo, collaboratore di Fondazione Stella Maris e di Casa Verde, promotore di importanti progetti della Caritas della Diocesi di San Miniato.

Alberto Giani ha profuso un impegno costante per il sostegno di soggetti svantaggiati e per l’assistenza e la cura dei disabili, contribuendo così, tra l’altro, a dare corpo all’idea che il Prof. Pfanner ha concretizzato sul piano scientifico ed assistenziale con l’istituzione della Fondazione Stella Maris. La sua è stata certamente un’esistenza dedicata al prossimo, “una vita per gli altri” come testimonianza coerente di quell’umanesimo cristiano che lo ha animato nella sua breve ma intensa vicenda.


6 NOVEMBRE 2009 - III EDIZIONESettore Arte, Attività e Beni Culturali.Premio a Paolo e Vittorio TAVIANI.Paolo e Vittorio Taviani, una delle coppie artistiche più importanti del cinema italiano, con il loro lavoro hanno saputo portarne in alto il valore, come ampiamente dimostrato dagli innumerevoli premi e riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni.

MOTIVAZIONE“Il Premio Monsignor Torello Pierazzi 2009 è conferito a Paolo e Vittorio Taviani per il loro ininterrotto legame con San Miniato e con i luoghi della loro formazione; perché partendo da qui, in anni difficili, sono riusciti a concepire e a realizzare uno straordinario e coerente progetto di vita e di lavoro artistico; perché hanno saputo interpretare, con la lingua del cinema, la migliore tradizione culturale del nostro territorio, testimoniando sempre una personale fedeltà al paesaggio toscano e alle sue valenze simboliche; perché hanno saputo leggere, con la forza dell’arte, una delle pagine più drammatiche della nostra storia, portando il nome di San Miniato nel mondo. Con questo riconoscimento, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato esprime a Paolo e Vittorio Taviani i propri sentimenti di orgoglio e di gratitudine per l’alto valore morale ed estetico delle loro opere.”

Premio speciale a Romano Masoni pittore, scultore, animatore culturale

Romano Masoni è un artista della nostra terra, condotto dalla propria attività nel proscenio dell’arte italiana ed internazionale divenendo messaggero di cultura, capace di comunicare e di farsi ascoltare, capace di sopravanzare clamori di guerra, di odio e di ingiustizia, indicando nel linguaggio dell’arte la pacificazione, la convivenza, la solidarietà.


Convegni

La Fondazione ha dedicato un particolare impegno alla promozione e all’organizzazione di convegni e seminari di studio su temi di attualità sociale ed economica e su argomenti di rilevante interesse storico e religioso. La Dottrina Sociale della Chiesa, lo sviluppo del Terzo Settore, il ruolo e lo sviluppo delle Fondazioni di origine bancaria, la crisi economica e sociale sono stati più volte al centro di questi momenti di riflessione e di dibattito.

IMPRESA E IMPEGNO SOCIALE:OPPORTUNITÀ ED AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO 1 giugno 2007

VISITA ALLA FONDAZIONE DELL’EX PRESIDENTE POLACCO WALESA 4 Luglio 2007

CAPITALE SOCIALE E SVILUPPO DEL TERRITORIO6 settembre 2008

PROGETTO ITACA: DARE VITA AGLI ANNI3 ottobre 2008

IL PONTIFICATO DI GIOVANNI XXIIITRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE, UN BILANCIO 50 ANNI DOPO18 ottobre 2008

DAI FANGHI DELL’INDUSTRIA CONCIARIA ALL’UTILIZZO IN AGRICOLTURA:UN PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ3 aprile 2009

CITTADINI ED IMPEGNO SOCIALE.LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I DONATORI.23 aprile 2009

LA CRISI FINANZIARIA: LE MISURE ANTIEVASIONE,LA TUTELA DEI CONTRIBUENTI E IL RUOLO DELLE BANCHE6 maggio 2009

LIBERALISMO SOCIALE E SOLIDARISMO OPERANTEVIE PER SUPERARE LA CRISI11 settembre 2009

LA LEVA ORGANIZZATIVA COME STRUMENTO DI SVILUPPODELLE PICCOLE E MEDIE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA2 ottobre 2009


Festa della Fondazione

E’ giunta alla diciassettesima edizione la “Festa della Fondazione”, iniziativa che vede la Fondazione incontrare i cittadini, gli uomini, le donne, i giovani che sono i protagonisti, a vario titolo, della vita del territorio.

Un legame che si rinnova con quest’appuntamento annuale, alle soglie dell’estate,

che dal 2007 si svolge nel centro storico di San Miniato. Il simbolo della Festa è una girandola colorata a significare il ruolo della Fondazione come propulsore attivo per la promozione e lo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Durante la Festa vengono raccolte le offerte nell’ambito del progetto Solidarietà e Sorrisi, che accompagna ogni iniziativa pubblica della Fondazione e che negli ultimi anni è dedicato all’iniziativa “Un futuro per Casa Verde“ per sostenere i lavori di ristrutturazione dell’istituto di riabilitazione della Fondazione Stella Maris.


Il nostro territorio in CD-Rom

La Fondazione prosegue la realizzazione della collana di Cd-Rom sui territori e la storia dei Comuni del Comprensorio di San Miniato, che coinvolge anche i settori Arte, Attività e Beni Culturali e Educazione, Istruzione e Formazione.

Con questa forma di comunicazione la Fondazione intende dare un contributo alla valorizzazione, del proprio territorio e tramandare alle nuove generazioni la storia dei luoghi e dei popoli che in essa hanno vissuto. Veri e propri tour virtuali alla scoperta delle bellezze artistiche, della storia, delle tradizioni popolari locali e degli angoli più significativi ed a volte nascosti del territorio di riferimento, tutto alla portata del mouse.

Il valore aggiunto di quest’opera, sta nella possibilità di interagire liberamente attraverso il pc, entrando a colpi di click nelle chiese, nelle stanze, nelle piazze, nelle strade, nella vita e nelle vicende dei luoghi e delle persone. La collana conta ad oggi 6 opere. Negli ultimi quattro anni sono stati realizzati i CD-Rom dei Comuni di Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno. È in corso di realizzazione il CD-Rom del Comune di Empoli.


Rapportiistituzionali


Nel suo ruolo di motore per la promozione e lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio la Fondazione ha sempre ricercato la massima sinergia con gli interlocutori istituzionali e ha instaurato rapporti di collaborazione con gli enti e le organizzazioni rappresentativi della vita sociale, economica e religiosa. Tra gli

interlocutori privilegiati, come dettato dallo Statuto della Fondazione, i Comuni del comprensorio di San Miniato e la Diocesi di San Miniato. Di particolare importanza per l’attività della Fondazione è

anche la partecipazione alla vita associativa dell’ACRI, l’Associazione nazionale di categoria.

Il Regolamento della Fondazione assegna, sempre tramite bando, un terzo delle erogazioni agli Enti Locali del comprensorio di San Miniato per i loro progetti, caso unico nel panorama delle Fondazioni di origine bancaria. Nel quadriennio 2006/2009

la Fondazione ha erogato ai Comuni oltre 4,2 milioni di euro.Lo speciale rapporto con gli Enti Locali Territoriali consente alla Fondazione di operare con maggiore attenzione alle istanze che provengono dalla comunità e di stimolare con maggiore efficacia la crescita e lo sviluppo del capitale sociale.Negli ultimi anni la collaborazione a tutti i livelli con i Comuni ha portato a risultati rilevanti e il livello qualitativo sempre più elevato dei progetti presentati si è accompagnato a una maggiore concentrazione delle risorse: il numero dei progetti è passato da 29 nel 2008, a 21 nel 2009, per finire a 13 nel 2010 e i Comuni del nostro territorio stanno rivolgendo la loro attenzione verso progetti strutturali anche di durata pluriennale.

Tra i progetti sostenuti dalla Fondazione troviamo iniziative teatrali, attività museali, iniziative musicali, turistiche e di promozione territoriale, ma anche la creazione di centri per l’innovazione tecnologica, parchi, centri civici e spazi sociali, ampliamento e ristrutturazione di edifici scolastici, percorsi di accoglienza e di inclusione sociale.


Il legame speciale con la Diocesi di San Miniato risale al momento della nascita della nostra Istituzione, i cui valori fondanti sono espressione dei principi della Chiesa Cattolica.

Alla Dottrina Sociale della Chiesa la Fondazione guarda per trarne costante insegnamento e guida per il suo operare nella società civile ed economica.Proprio ispirandosi a questi principi, la Fondazione ha voluto assicurare il suo costante sostegno economico alle istituzioni scolastiche di ispirazione cattolica e ha dedicato notevoli risorse alla conservazione del patrimonio architettonico, artistico e culturale della Diocesi.

Non è infine mancato il sostegno a numerose iniziative religiose e la promozione di momenti di riflessione sui temi della Dottrina Sociale della Chiesa, contribuendo anche alla vita associativa della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice.


Particolarmente intenso si è rivelato in questi anni il rapporto con l’ACRI.Per la prima volta infatti la Fondazione è stata chiamata con il suo Presidente a far parte sia del Comitato Piccole e Medie Fondazioni e di ben quattro commissioni consultive dell’Associazione di categoria nazionale: Formazione e Organizzazione (Gianfranco Rossi - Segretario Generale), Paesi in Via di Sviluppo (Massimo Bacchereti - Componente del Comitato di Gestione), Contabilità e Bilancio (Stefano Monti - Struttura Operativa), Microcredito (Laura Biancalani - Struttura Operativa). Di particolare importanza il convegno “La leva organizzativa come strumento di sviluppo delle piccole e medie Fondazioni di origine bancaria”, tenutosi a San Miniato il 2 ottobre 2009, voluto ed organizzato dalla nostra Fondazione con il patrocinio ACRI, al quale hanno partecipato gli esponenti delle più importanti Fondazioni italiane. Relatore d’eccezione, per la prima volta a San Miniato, è stato il Presidente della Fondazione Cariplo e dell’ACRI, l’Avv. Giuseppe Guzzetti.Tale giornata di lavoro è stata frutto di una preparazione guidata dal Prof. Cioccarelli, Ordinario di Organizzazione Aziendale presso l’Università di Pavia e dal Prof. Domenico Bodega, Preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nonché Professore di Organizzazione Aziendale presso la stessa Università.Una parte di questo lavoro è confluito in un testo di recente pubblicazione, edito da Franco Angeli, dal titolo “Fondazioni di origine bancaria: innovazione ed evoluzione- Scelte strategiche e modelli gestionali emergenti”.

I risultati del convegno di San Miniato confermano la validità degli sforzi organizzativi che la Fondazione ha fatto per costruire basi solide affinché si possa sempre più affermare come soggetto decisivo per la crescita e lo sviluppo del proprio territorio di riferimento.

Coordinamento del progetto editoriale:Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato

Progetto grafico: Additive

Fotografie: Alberto Lotti Riccardo Lombardi Archivio Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Archivio Opera della Primaziale Pisana

Stampa: Tipografia Bongi - San Miniato

Finito di stampare nel mese di Luglio 2010

2006 2010 Quattro anni al fianco della nostra comunità

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Transcript of 2006 2010 Quattro anni al fianco della nostra comunità