2003 - anno 22 - n. 1 gennaio · Anno 22 - N.1 gennaio 2003 —ME Periodico di Coup Lombardia...

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Anno 22 - N.1 gennaio 2003 —ME Periodico di Coup Lombardia Int- Lombardia Numers yme- c AMMItratta bene i tuoi interessi 21 )y-- - d' ta. Le operazioni sono gratuite, Il servizio è attivo nell'intero arco orario!, di apertura del punto vendita. r pa7:159 152 /0 ,00 1/75% o .7 2a rn g gs,,, 2,5 O °/ 119 •NETT % o I . R , F. O , ti?la 0°/ l" 3,5 3 06T o f R N E 1- Mercato equo solidale Pagina 2 Quei paradisi della gola Pagine 6 e 7 C'è "troppa" a poi i -3 per te Pagina 11 Quelle ossa cosi fragili Pagina 12 CikSUIVíO

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Anno 22 - N.1 gennaio 2003

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Periodico di Coup Lombardia

Int-Lombardia

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~vece più copie dl "Quale Consumo?Chiediamo la vostra collaborazione

per inviarvi solo una copia dei men-sile per nucleo farnigiiare.

L'invio di una singola copia con-sente a Coop Lombardia di evi-tare inutili sprechi di carta esparmi sui casti di spedizione.Vi invitarne a comunicare nome,

cognome, codice socio e i nd iriz.zo dei soci che rinunciano a "Qua-

le consumo -, e tictgirlatevi di indi-care sem&u.divhe il nominativo del

socio che deve with:mare a ricevere il giornale.

Codice socio Indirizzo

2) Nome e cognome:

Codice socio Indirizzo

•11 Codice socio le trovi riportato sul retro della tuaCarta Socio Coop

Pasta e olio antimafianei negozi CoopCoop metterà in vendita in tutta Italianei propri supermercati pasta, olio, mie-le e vino prodotti nelle terre confisca-te ai boss mafiosi.In zone tristemente famose corna Co r-leone, Monreale e San Giuseppe Ja-te, la cooperativa "Placido Rizzot-to"—"Libera Terra", costituita da giova-ni, ha lavorato i poderi, un tempo diproprietà dei boss e poi confiscati dal-lo Stato. Viene prodotta la pasta con ilmarchio "Libera Terra" derivata da se-mola di grano duro ottenuta mediantela molitura di grani seleiionati, ad altocontenuto proteico, con trafilatura albronzo.

Nel trapanese, in due terreni di 46 et-tari confiscati ai boss Bernardo Pro-venza no e Matteo Messina Denaro, ra-gazzi strappati alla tossicodipenden-za si sono riuniti nella Casa dei Gio-vani presieduta da padre Lo Bue, perprodurre l'olio "Libera".il sostegno a questi giovani viene as-sicurato sia da Coop, che ha aperto ipropri negozi ai loro prodotti, sia daCoopfond, il fondo mutualistica di Le-gacoop, che ha erogato un aiuto allecooperative sociali Placido Rizzot-to—Libera Terra, Eden e Lavoro e nonsolo. Ciascuna cooperativa riceverà51.500 eura

Prodotto Coop di Mauro Paletti

Caffè, coc t've,mercato equo solidale

perat

Intervista a RaulDel Aguila presidentedella centralecooperativa peruvianadi produttori di caffè.L'alternativa delmercato equo solidale.Il caffè a marchio Coop

Un aiuto concreto ai pae-si in via di sviluppo: rap-porti equi con la produzio-ne, attraverso prezzi giustie contratti a .lungo termi-ne. Un modo diverso di af-frontare i rapporti com-merciali, improntato allasolidarietà e al rispetto re-ciproco. Coop trasforma iprodotti del commercioequo e solidale venduti conil marchio Per la sol ida rietàin prodotti a ma rchto Coopa tutti gli effetti."Uscire dalla povertà conil proprio lavoro": secondoRaul Del Aguila (nella fo-to), presidente di Coda,centrale cooperativa pe-ruviana di produttori dicaffè, è questa l'opportu-nità che il commercio equoe solidale offre ai contadi-ni dei paesi del Sud delmondo.Ma quali concreti vantag-gi ha portato il commercioequo e solidale ai conta-dini che coltivano il caffèsulle lontane pendici dellemontagne andine?"Ha per-messo di sollevarci dallapovertà con dignità, attra-verso il nostro lavoro", harisposto Del Aquila in un

recente incontro tenutasia Reggio Emilia.Del Aguila ha ripercorso lastoria della propria orga-nizzazione. Coda (Centralde cooperativas agrariascafetaleras) è un consor-zio che raggruppa oggi 21cooperative che a loro vol-ta associano 7.500 pro-duttori di caffè della regio-ne pe ruviana d i Cuzco (fa-mosa per le rovine di Ma-chu Picchu). Costituitosinel 1967, il consorzio cu-ra la cornrne rcia I izzazionee l'esportazione del caffè

••-- •

per le cooperative aderenti.Negli anni '90 con la libe-ralizzazione dei mercati, ledifficoltà di Coda e dellesue cooperative, senza cre-diti e senza assistenza tec-nica, aumentano. [orga-nizzazione è ormai vicinaal fallimento.Nel 1994-'95 la svolta: en-tra nel circuito del com-mercio equo e da li iniziala sua ripresa."Una vera e propria rina-

rischia di generare violen-za - spiega Del Aquila -quando i lavoratori non rie-scono a ricavare dal lorolavoro neanche il minimoindispensabile per vivere.

Nei paesi andini poi, vistala diminuzione progressi-va del prezzo del caffè, icontadi ni che non ce la fan-no più, sostituiscono la col-tivazione del caffè con quel-la dell'oppio o della coca evan no ad alimentare il nar-r.i...ígoo,Il commercio equo aiutainoltre a combattere il pro-blema dell'emigrazione ver-so i paesi ricchi e contri-buisce a salvaguardare

l'ambiente, un problemache interessa sia il Sud cheil Nord del mondo".Il caffè fornito da Coda èinfatti biologico. I contadi-ni piantano il caffè all'om-bra di altri alberi, nelle co-siddette "foreste di caffè",in base ad un metodo dicoltivazione tipico dellemontagne latinoamerica-ne che dà un grande con-tributo al mantenimentodell'ecosistema.

n Invia una e-mail all'indirizzo:[email protected] Telefona ai numero verde 800 016 706dal iunedi al venerdì: 8,30/12.3014,00/18,00n Oppure compila e ritaglia il modulo qui sono e consegna-lo all'Ufficio soci del tuo Supermercato Coop Lombardia.

Desidero che il mensile ''Quale Con-sumo" venga inviato unicamente a:Nome e cognome (in stampatello)

*Codice socio Indirizzo

Vi prego di non inviare più il mensile aquesti soci:1) Nome e cognome:

setta -dice Del Aguila- gra-zie al prezzo giusto che civiene pagato per il nostrocaffè di alta qualità rispet-to al prezzo molto più bas-so imposto sul mercato daigrandi importatori.E grazie anche al preff-n anziame n to assicuratoprima della consegna delprodotto che evita il ricor-so da parte dei contadinia prestiti onerosi di ban-che o usurai. Oggi siamoin grado di fornire assi-stenza tecnica ai nostri as-sociati e di investire in nuo-vi progetti di sviluppo del-la nostra attività".Il commercio equo e soli-dale ridà, insomma, spe-ranza e fiducia nel futuro."Un commercio non equo

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pale10

Il commercioequo e solidale

Nel 1973 i Paesi in via disviluppo chiedono una re-visione delle relazioni eco-nomiche che porti ad un mi-glioramento delle condizionidi vita nel Sud del mondo.Il Fondo Monetario Inter-nazionale e [a Banca Mon-diale cominciano a condi-zionare gli aiuti ad un riag-giustamento, in senso libe-rista, delle politiche econo-miche e sociali dei diversipaesi. C'è, inoltre, un'op-posizione sempre più pe-sante agli accordi interna-zionali sulle tariffe dei beni

commerciali, fino a alloraessenzialmente protezio-nisti. Agli i nizi degl i anni '80come conseguenza dellenuova politica, i prezzi del-le materie prime, inclusequelle alimentari, crollanecon risultati disastrosi pei piccoli produttori dei pae-si economicamente menesviluppati: aumentano la povertà e il divario fra paesieconomicamente ricchi equelli poveri. Alla fine de ldecennio, il numero dei paesi cosiddetti "in via di svi-luppo" era aumentato, an-ziché diminuito, così comeil numero di persone al disotto della soglia di povertàfissata dalle Nazioni Unite.Verso la fine degli anni '80ed agli inizi del '90 nascono i primi coordinamenti in-ternazionali di commercioequo: si raggiunge il con-sumatore nei suoi luoghi diacquisto ususali, supermercati compresi e non piùsolo negozi specializzati(Botteghe del Mondo) comunicando i valori aggiu nti del prodotto: un salari(giusto pagato ai predutiori, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la promozione dell'autosviluppo, ladiffusione dei diritti dei la-voratori, promuovendo ilCommercio equo nell'arabito dì un più generale consumo responsabile. I con-cetti etici alla base del com-m ercio equocominciano adessere conosciuti da un pub-blico sempre più vasto e fat-ti propri anche dalle impre-se più sensibili. La stesseUnione con una risoluzione del proprio Parlament(riconosce il CommercioEquo in termini economicie politici.

Denominazione: Primula Varia

Denominazione Primulavolgare:

Origine: Asia occidentale, Europa

Primulaceae

Portamento Pianta erbaceea perenne. Alta dai 15-e sviluppo: 18 cm con un diametro di 20-25 cm.

Foglie: Verdi, rugose, ovaie; disposte a roset-ta alla base della pianta.

Fiori: Eretti o semipenduli, a ombrello conuna grande variela di colori: gialli, bian-chi, rosa, cremisi, rosso porpora,ecc...

Epoca Da gennaio a giugno.di fioritura:

Esposizione: Vuole la mezzombra. atmosfera frescae umida.

Terreno: Neutro tendente all'acido ricco di so-stanza organica.

Tecniche La primula coltivata in vaso vuole ab-colturall: bondati e frequenti inriaffiature, ma sem-

pre cercando di scolare l'acqua me-d'ente un buon drenaggio del vaso (rea-lizzato con sabbia grossolana o ghiai-no di fiume). Utilizzare per la concima-zione, una volta alla settimana, un con-cime liquido molto mollo diluito- Appe-na i fiori appassiscono è opportuno stac-carli per rinnovare una seconda fioritu-ra e migliorare nel contempo l'accesti-mento delta pianta.

Difese La pianta dr primula risente delle in-fitosanitarie: naffiature effettuate con acqua °dura e

calcarea" e quindi le foglie soffrono etendono all'ingiallimento,

Note: Si conoscono circa 500 specie di pri-mule; possono essere a foglie decidue(caduche) o sempreverdi. Sono diffu-se soprattutto nelle zone temperate. Sicoltivano invaso, in piena terra per mac-chie di colore e bordure. La Veris è laprimula tradizionalmente utilizzata perl'interno, e atta a colorare, nei mesi in-vernali, le nostre case. Se si dispone diun piccolo angolo si può creare in unaciotola una macchia di colore, scegliendola composizione cromatica che più claggrada. Le primule risplenderanno aiprimi raggi del sole mattutino e ci ri-corderanno che fra poco è in arrivo lastagione delle prime passeggiate, cheattorno a noi la natura si va risveglian-do. La primula é detta anche primulaofficinalis per le sue virtù terapeutiche.Essa veniva impiegata per l'emissionedei calcoli renali e l'espettoramento delcatarro bronchiale. I fiori essiccati ve-nivano utilizzali per combattere l' emi-crania, l'insonnia e le vertigini.E' un fiore che segnala l'arrivo della nuo-va stagione. che la terra a breve rin-noverà il suo ciclo e per queslo ha as-sunto sia il simbolo della "prima gio-ventù' che della "buona fortuna" .Chi haun piccolo prato, dopo la fioritura in va-so, può trapiantarle in piena terra. Laprimula che fiorisce sulle prode dei cam-pi, sulle rive dei fossi e sui pendii dellecolline è la vulgaris, tradizionalmentedi colore giallo.

FLORBENACO

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q°1!1SUMO Unione Europea mdi Fabio Fogacci

L'ingresso di diecipaesi dell'Est significanuove possibilità dicrescita economicae sociale che possonoportare il Vecchiocontinente a ricoprireun ruolo di primopiano nel mondo.A colloquio con ilpresidente dellaCommissione europeaRomano Prodi.

Bruxelles - C'è una geo-grafia tutta nuova - nulla ache vedere con quella fi-sica - che sta avanzandoa grandi passi in questoinizio di Millennio. Le nuo-ve tecnologie. la globaliz-zazione dei mercati e i nuo-vi equilibri politici mesco-lano rasatile linea dei con-fini aprendo nuovi orizzontiverso dieci paesi dell'Esteuropeo.Sono paesi le cui econo-mie non hanno il passo tu-

multuoso delle "tigri" asia-tiche e neppure quello al-quanto appesantito dellelartarugh&dell'Occiden-te. Ma che possono con-tare su una domanda in-terna robusta come i pae-si dell'Unione europea nep-pu re possono immaginar-si. Insomma, è tempo diraccogliere nuove, stimo-lanti sfide con una visionenuova, non più particola-re, privata ma di insieme.Un'opportunità, anche, perle imprese. Nonostante irischi non manchino.Ne parliamo con il presi-dente della Commissioneeuropea Romano Prodi.

Cosa significa essereeuropei nell'Europa dei25?Si potrebbe dire che es-sere europei è una condi-zione dell'anima. L'essereeuropei è una somma dívalori, convinzioni etichee eredità storiche che fadell'Europa quello che èoggi; con la sua particola-re sensibilità per le mino-ranze, con i suoi atteggia-menti di politica verso leclassi più deboli e la sualunga storia di conquistein termini di libertà socia-li. L'Europa è un crogiuo-lo di minoranze e di spe-

cificità culturali non omo-geneizzate in unico pen-siero, in una cultura domi-nante, in un'unica lingua.Ma nello stesso tempo èun'entità che accoglie sen-timenti comuni e conver-genti, un modello che nonpretende di essere unicoma che crede in se stes-so e in quanto tale si pro-pone. Ecco, essere euro-pei è un sentimento che

completa il sentirsi mem-bri di una nazionalità spe-cifica e di una specifica re-gione (o contea o distret-to comunque lo si vogliachiamare). Per questo di-co che essere europei èuna condizione dell'anima.

Quanto e cosa costeràl'allargamento dell'Eu-ropa ai dieci nuovi pae-si?Stiamo procedendo a svi-luppare l'allargamento abilanci correnti, ossia sen-

za chiedere un solo euroin più ai contributi dei Pae-si membri.Ci eravamo preparati giàda qualche anno a questoevento e non ci sarannoperciò sorprese.Devo anche dire che, sep-pure in quantità non enor-me, l'allargamento aiuteràad aumentare lo sviluppodei Paesi membri, soprat-tutto dei Paesi confinanti.L'Italia ne potrebbe quin-di beneficiare più degli al-tri.

L'ingresso dei nuovi pae-si renderà dunque ric-che zone fino ad oggi po-vere? Quali i vantaggi egli svantaggi?Finora ogni allargamentoè stato traino di svilupposia per i nuovi membri siaper i vecchi, che hanno po-tuto contare su mercati al-largati a nuove a ree in cre-scita di prosperità, nuovipartner e nuovi contributipolitici sociali ed etici allosviluppo del progetto eu-ropeo. L'Irlanda, la Spa-

C iollg7""ein 1r -anno e economie dei dieciStato Popolazione

(in milioni)Pii procapite

(in miro)*PII procapite

(% dellamedia Ue)

PII(variaz. %)

Inflazione(% mediaannua)

Disoccupaz.(% della

forza lavoro)

Exportnell'Ue

(% sul tot.)

Investimentidiretti esteri

1% del Pil)

Cipro 0,8 - - - - • - - -Estonia 1,5 9.800 42 5,0 5,6 12,4 68,4 9,7Lettonia 2,5 7.700 33 7,7 2,5 13,1 61,2 2.3Lituania 3,7 8.700 38 5,9 1,3 16,5 47,8 3,7Malta 0,39 -Polonia 39 9.200 40 1,1 5,3 18,4 69,2 3,2Repub Ceca 10,3 13.300 57 3,3 4,5 8,0 68,9 8.7Slovacchia 5,4 11.100 48 3,3 7,1 19,4 59,9 6,3Slovenia - 2 16.000 69 3,0 8,6 5,7 62,2 1,9Ungheria 10,1 11.900 51 3,8 9,1 5,7 74,3 4,7 1(*) a parità di potere d'acquisto. Pii - Prodotto interno lordo: esprime la ricchezza economica del paese. Fonte Eurostat da fonti nazionali

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UnioneEuropea

a cura di Giulia Lati letta

Offerte risparmioLa prima novità nelle attività promozionali nei su-permercati di Coop Lombardia, nel 2003 ; I soci lapossono trovare nel giorno di inizio delle campagne.Le offerte dureranno sempre due settimane ma ini-zieranno il giovedì e termineranno il mercoledi perconsentire un miglior utilizzo degli orari di aperturaprolungati nelle grandi strutture e per venire incon-tro al cambiamenti delle abitudini di acquisto.Unaidea che vorremmo valutare assieme nel corso del-l'anno.Veniamo ora alle proposte.Gennaio nei supermercati Capo é all'insegna del ri-sparmio. Si comincia subito con Scontikit ,da gio-vedi 2 a mercoledi 15 Gennaio,quindici giorni neiquali sl potranno acquistare molli prodotti con scon-ti fino a Ire Euro. Cambiano gli argomenti non cam-bia la convenienza. Dai 16 al 29 gennaio, invece, ar-

riva il Tre per due, la promozione più amata dai con-sumatori italiani E la prima occasione del 2003 perrifare la scorta dopo le festività.

Fiera del biancoAnno nuovo, casa nuova: com'è ormai tradizione le •

offerte di gennaio cominciano con una ricca e colo- 5rata offerta di tutto ciò che è utile per rinnovare la mcasa. Una fiera del bianco davvero come si deve.:Allyercoop troverai un'ampia scelta di biancheria!per il letto, 5 bagno e la tavola (ma con lutti quei co-lori è davvero un peccato chiamarla ancora bian-cheria!), ma anche tende e tappeti, e tutti gli elet- I

trodomestici che aiutano a far più bella la tua casa. r,Dal pulitore a vapore al ferro a caldaia, senza di-menticare lavatrici e lavastoviglie. Fino al 18 di gen-naio MIO questo e altro ancora (detersivi. piatti, pen-tole etc. etc.) in tutti gli Ipercoop della Lombardia.

= •••

Caisumo

Unione Europea

Le tappedell'allar ente)12/13 dicembre - Il summit dei capi di Sfato edi governa che conclude il semestre di presi-denza danese formalizzerà l'allargamento ai die-ci paesi: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Mal-ta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slo-venia , Ungheria.

2003 - Firmati ad aprile i trattati di adesione, chenei paesi candidati saranno preventi vemente sot-toposti a referendum mentre in quelli membri siprocederà a ratifica parlamentare.

2004 - La m plia mento dell'Unione europea ai die-ci nuovi paesi, pari ad una popolazione di 75 mi-lioni di persone, sarà effettivo dal 1° maggio.

2007 - Probabile ingresso di Bulgaria e Romania.

gna ed il Portogallo, adesempio, hanno portatogiudizi generalizzati ai lo-ro cittadini ma anche unamaggiore crescita per glialtri Paesi. Escludo chequesto prossimo allarga-mento sarà diverso daglialtri.

11 futuro dell'Italia nel-l'Europa allargata?L'Italia è con German ia edAustria il Paese che po-tenzialmente godrà di mag-giori vantaggi dall'allarga-mento e soprattutto dallafine della divisione del-l'Europa in blocchi imper-meabili. L'Italia tino allaguerra ha sempre avutoun commercio ed assi dlsviluppo che guardavanosia ad ovest si a ad est. Nonè un caso se re Assicura-zioni Generali di Trieste ti-no al 1939 fatturavano adoriente della città giulianaesattamente quanto fattu-ravano ad occidente, (fa-lla compresa.

Come salvaguardare laproduzione di ricchezzadel "sistema Italia"?Questo dipende solo edesclusivamente dagli ita-liani stessi e dalle loro ca-pacità. Le nuove sfide nonarriveranno dai Paesi del-l'alla rgamento, che saran-no. a noi complementari,ma soprattutto dall'A-sia.Dall'Asia, e specialmentedalla Cina, arriva la nuo-va grande sfida. La vitto-ria o la sconfitta dipendo-no solo da noi, da ciò chesapremo mettere in cam-po.Ma gli scettici definii-

Scienziati preoccupatiper le nuove regoledella Ue sui mangimiLa Ue ha varato una normativa, che entrerà in vigo-re il 30 aprile prossimo, che vieta "l'alimentazione diuna specie con proteine animali trasformate da cor-pi o parti di corpo di animali della stessa specie". Al-cuni scienziati dell'alimentazione hanno manifesta-to riserve e preoccupazioni. Rimarebbe così aperta,infatti, la possibilità che una mucca possa essere ali-mentata con farine animali di pecora. E pare che ilmorbo Bse, o della "mucca pazza", abbia avuto ori-gine proprio da fanne animali fornite in Inghilterrada carcasse di pecore morte a causa del morbo det-to scrapie.

Pronta l'etichetta anti-OGMRaggiunto l'accordo sulle etichette che segnala-no la presenza di organismi transgenici negli ali-menti e nei mangimi animali. Dopo t2 ore di ne-goziati il consiglio dei ministri Ue ha stabilito cheoltre la soglia dello 0,9% la presenza di ogm do-Vrà essere segnalata sulle etichette. La decisioneè stata presa a maggioranza. Contrarie Austria eLussemburgo, che ritengono troppo tollerante lasoglia. La Gran Bretagna invece ha votato controperché ritiene la soglia trop po seve ra.Grand e sod-disfazione da parte delle associazioni dei consu-matori, che si battono da anni per fa tracciabi[itàdegli ogm.

Crociata contro le sigaretteBruxelles lancia drastiche misure contro il fumo,ministri della salute europei hanno approvato lanuova direttiva: vietata la pubblicità diretta e lasponsorizzazione dei prodotti del tabacco. Entroil 2005 non si potrà più associare alla Ferrari unanota marca di sigarette o le regate a un'altra al-trettanto nota marca. Via le pubblicità anche daperiodici, televisioni e insegne. La decisione è sta-ta presa dai ministri a maggioranza: hanno vota-to contro solo Germania e Regno Unito. Alle nor-me si associa una campagna di sensibilizzazionerivolta ai giovani. Grandi star del pop, da TizianoFerro a Moby, testimonieranno che si può dire "no"al fumo. In Europa fuma quasi un giovane su tree i morti per i danni causati dal tabacco sono 500mila ogni anno.

Traffico aereo pericolosoper l'ambienteDisincentivare i viaggi in aereo con una tassa cheva dai 60 ai 150 euro a viaggio. Questo l'intentodell'Ue dopo l'uscita dei drammatici dati sull'in-quinamento dei cieli. Ogni anno vengono immes-se nell'atmosfera 600 milioni di tonnellate di bios-sido di carbonio e nel 2050 il settore aereo inci-derà per il 15% su tutte le emissioni di gas serra.Principale causa l'aumento esponenziale del traf-fico aereo: nella sola Gran Bretagna entro il 2030i passeggeri tripl iche ran n o.Co m oboi i vettori a bas-so costo che offrono prezzi talmente vantaggiosida rendere l'aereo un mezzo molto usato, perfinoper vacanze brevi come il week end.

Stop alle sperimentazionisu animaliRossetti, lacche, creme e cosmetici vengono abi-tualmente tastati sugli animali, spesso con note-voli sofferenze. Presto però si utilizzeranno altrimetodi di sperimentazione. E' questo l'Intento deldivieto di sperimentazione sugli animali che di-venterà effettivo nel 2009. Nel frattempo l'Ue siimpegna a individuare metodi alternativi per te-stare i prodotti. Attualmente si utilizzano solo tretipi di esperimenti non su animali, mentre sareb-bero una quindicina quelli necessari.

Italia salva canie gatti "da pelliccia"Sembra impossibile per noi che siamo abituati avederli scondizolare e fare le fusa, eppure cani egatti vengono utilizzati come animali da pelliccia.Succede soprattutto nei Paesi asiatici, ma poi lepelli vengono importate in Europa, spesso facen-dole passare per pellicce più pregiate. L'Italia perprima tra i Paesi europei ha messo al bando que-ste importazioni, con un'ordinanza del 2001. Oral'Unione europea vuole introdurre questa normaIn tutta la comunità. Un documentario shock tra-smesso dalla televisione svedese ha sollevato unforte movimento d'opinione e aperto il dibattito aBruxelles.

stono "poco credibile"anche questa Europa al-largata ad Est...L'Unione europea prima eallargata poi è poco cre-dibile? Abbiamo una mo-neta unica ed è normale,una cosetta da niente?

Viaggiamo per un interocontinente senza più con-trolli alle frontiere, ovun-que come fossimo a casanostra, e nessuno più ri-corda come era il mondonon più di dieci anni fa.Non vog I io pa rlare della di-visione di Vienna ma io ilcheck point Charlie a Ber-lino me lo ricordo bene. Lacostruzione di questa Eu-

rapa che gli scettici defi-niscono "poco credibile"non a mica nata al bar da-vanti ad un caffè!Quanto avrebbero resisti-to le monete nazionali acolpi di maglio come quel-lo dell'Il settembre sen-za la stabilità garantita dal-Paure?Quante tensioni, Lacera-zioni e contrasti avrebbecreato tra noi l'offensivadel terrorismo? Chi avreb-be stabilizzato la Bosnia ela Macedonia? Non ci sisbagli, è in Kossovo che èintervenuta la Nato, per laBosnia l'amministrazionedi Mostar e la stabilità del-

rzegovina sono state ga-rantite proprio dall'Unioneeuropea.Chi avrebbe bloccato leesportazioni di carne af-fetta dal la Bse? Chi avreb-be negoziato Kyoto? Chinegozierebbe tuttora alWto nell'ambito dei varico nte n zi osi commerciali?Chi starebbe discutendoin Convenzione come ren-dere più efficaci ed effi-cienti le politiche estera edi sicurezza comuni? Èquesta la poca credibilità,o forse abbiamo carenzedi memoria che ci fannopensare che una trasfor-mazione di portata stori-ca come quella creata dal-l'Unione in un continenteper migliaia di anni lace-rato da guerre sia real-mente poco credibil e? L'al-largamento non sarà altroche renn esi mo atto d i que-sto processo, l'unificazio-ne d al continente nella pa-ce e nel consenso: un ine-dito nella stona.Poco credibile? Vorrei chesi ch iedesse a i cittadini co-me si troverebbero oggisenza ['Unione Europea.

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lizzi importanti: nelle re-gioni settentrionali e o rien-tali è il più diffuso olio ali-mentare (equivalente del-l'olio di oliva), ma ha an-che svariate proprietà te-rapeutiche. Slow Food hacreato un Presidio per ri-lanciarne la produzione neivillaggi vicino a Delhi.Il progetto prevede 4 livel-li di azione. Si procederàalla raccolta, selezione,conservazione e diffusio-ne delle diverse varietà disenape. Poi si cercherà diconvertire i produttori al-l'agricoltura biologica.Presidio creerà una coo-perativa alla quale saran-

L'area vitivinicola di San-torini è una delle poche almondo in cui le viti vege-tano sulle loro radici natu-rali e non su soggetti im-portati. Infatti il suolo sab-bioso e vulcanico dell"so-la (con una percentuale mi-n ima di argilla, 2-3,5%) co-stituisce una difesa natu-rale contro la fillossera.Tuttavia la coltivazione del-la vite si è estremamenteridotta: dai 350 ettari deglianni '50 si è passati agli at-tuali 140.Fino a 7-8 anni fa pochepiante della varietà rara abacca rossa mavrotraga-no si trovavano sparse in

aumo Alimentazione p

Quei paradisi de

5.43,PArr8.4.• +A.:

Slow Food è un MovimentoInternazionale e quindi ènaturale che il progetto del-l'Arca e dei Presidi abbiaprevisto fin dalla sua na-scita l'esportazione di even-tuali esperienze positivenegli altri paesi del mon-do. Il successo ottenuto inappena due anni ha ac-celerato i tempi di questaseconda fase.Certamente Slow Food nonabbandona l'elemento cheha distinto tutte le opera-zioni di Presidio realizza-te fino a questo momento:la tutela del piacere e quin-di la promozione di prodottilocali eccellenti dal puntodi vista organolettico. Mal'eccellenza è un concettorelativo e molto occiden-tale che in alcuni casi haun'importanza diversa af-fiancando considerazionidi tipo più strettamente am-bientale e sociale. AlcuniPresidi, quindi, hanno ne-cessariamente un campodi azione locale (anche perquanto riguarda i consu-mi). D'altra parte non pos-siamo imporre ai popoli me-diterranei di condire il pe-sce e le verdure con l'oliodi senape indiano, né aimussulmani di apprezza-re e consumare i sangui-nacci italiani. Esiste inve-ce una vasta gamma diprodotti che possono usu-fruire del l a cosiddetta"glo-balizzazione buona": dalcaffè di Huehuetenango(Guatemala) al riso Ba-smati indiano al sale ma-rino delle riserve naturaliportoghesi, dal Gamone-do spagnolo alla vanigliamessicana. In questi casii Presidi operano per sal-vare tradizioni locali, perfar conoscere al mondoprodotti eccellenti e per cer-care ulteriori sbocchi dimercato attivando tutti i pro-pri canali di comunicazio-ne e coinvolgendo tutti gliinterlocutori storici del Mo-vimento: dai ristoratoti aiselezionatori, dai piccolinegozi alle catene di di-stribuzione più attente al-la qualità.

LA FONDAZIONESLOW FOOD PERLA BIODIVERSITA'Per difendere la biodiver-sità alimentare e le tradi-zioni gastronomiche di tut-to il mondo Slow Food si èdotato un nuovo strumen-to operativo: la Fondazio-ne Slow Food per la biodi-versità Onlus.Il suo obiettivo principaleè reperire le risorse per fi-nanziare progetti di salva-guardia e valorizzazione (iPresidi, l'Arca del Gusto, ilPremio Slow Food) ga-rantendo la massima tra-sparenza gestionale e ladeducibilità fiscale che lalegge concede a questo ti-po di organismi.La Fondazione, completa-mente gestita da SlowFood, è comunque un or-ganismo a sé stante, do-tato di Presidenza, Seg re-

teria, Consiglio di Ammi-nistrazione, ComitatoScientifico e Comitato So-ci'd'Onore, in grado per-tanto di agire con la dovu-ta funzionalità e la neces-saria libertà di movimen-to. La Regione Toscana haaderito da subito a tale ini-ziativa: ha proposto di di-ventare partner importan-te e ha offerto una sede aFirenze per la Fondazio-ne. Ovviamente la Fonda-zione via via aprirà sedi neipaesi dove è più facile rac-cogliere fondi o dove i suoiinterventi avranno maggiorimportanza. La sede sto-rica e ufficiale è a Firenze,

mentre la sede operativa,per ora è ancora a Bra.

Fondazione Slow Foodper la biodiversitàC/C 1503017ABI 06095 CAB 46040Cassa di Risparmio di BraTel. + 39 172 419611fondazione @ slowfoodit

I PRIMI PRESIDIINTERNAZIONALIIndia - olio di senapeIl primo Presidio interna-zionale è nato grazie allasegnalazione di VandanaStiva, autorità di fama mon-diale nel campo ambien-tale, autrice di diversi stu-di su Ogm, biodiversità,agricoltura sostenibile e in-signita del Premio NobelAlternativo nel 1993.Nel luglio del 2001 una de-legazione Slow Food ha vi-sitato il villaggio di Cha-nadn Had, nell'Uttar Pra-desh occidentale (a nordest di Delhi). Oui, il pro-dotto da presidiare è l'oliodi senape, elemento fon-damentale della cu ltu ra in-diana.L'olio di senape ha due uti-

I Presidi Slow Fooddal locale si estendonoal globale. Dal caffèguatemalteco al risoindiano passandoperil sale del Portogallo.Lo sforzo perpreservare sapori eproduzioni uniche.

no donati due ghani (rudi-mentali frantoi elettrici) ne-cessari per soddisfare ilfabbisogno locale. Infine sitenterà di collegare diret-tamente produttori e con-sumatori (con la formuladel farmer market).Il Presidio, nato grazie al-l'impegno di Slow FeodTo-scana, sarà coordinato dalNavdanja Seed Conser-vation Movement, che met-terà a disposizione dei con-tadini della zona una per-sona per seguire diretta-mente il progetto.

Grecia — vino Mavrotra-gano di Santorini

una decina di piccoli ap-pezzamenti (da 0,3 a unettaro ciascuno). La pro-duzione totale non supe-rava i 1500 kg. Il destino diquesto vitigno pareva se-gnato eppure oggi il ma-vrotragano, grazie all'im-pegno e al duro lavoro didue produttori, ha ripresoquota. Oggi la produzionesi aggira sulle 4, 5 tonnel-late.Si tratta di un vino fruttato,con note di frutti rossi cot-ti nel vino (amarena, cilie-gia, mora), profumi di pru-gna e buona acidità e fa n-ni cRà.Il Presidio nasce per so-

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—amammo,

notizie dalmondo

alimentare

13P

ArgentinaBoliviaBrasile

Gran BretagnaGuatemalaMalesiaMaroccoMessicoMessicoPolonia

RepubblicaDominicanaSpagnaSpagna

mais criollolama andinoguaranà dei Satera Mawè(tribu amazzonica)cheddar a latte crudocaffè di Fluehuetenangoriso Adanolio di Arganmais andinocaffè del Chiapasoscypek (formaggio pecorinoa forma di fuso prodottosui monti Tatra)

caffè Yamaofagiolo Nero di Tolosagamonedo

stenere l'attività dei dueproduttori che, di fatto, han-no salvato il vitigno ma-vrotragano. Paris Sigalase Ha ridimos Hadjidakis, in-fatti, sono riusciti a con-vincere i piccoli viticoltoridi Santorini a piantare nuo-ve piante, assicurando lo-ro una remunerazione su-periore e una continua as-sistenza tecnica e morale,Non solo: hanno perso-nalmente coltivato vigne dimavrotragano nonostantela difficoltà dell'impresa,data la totale mancanza divivai con questa varietà.

India - riso Basmati di Dhe-ra Dunli riso Basmati è coltivatoda secoli alle pendici del-l'Himalaya e le sue innu-merevoli varietà sono dasempre utilizzate dai po-poli asiatici nella loro quo-tidiana dieta alimentare. E'famoso per le sue caratte-ristiche organolettiche, perla sua consistenza e per ilsuo inconfondibile aroma.L'area di Dehra Dun (a nordest di Nuova Delhi) è par-ticolarmente rinomata perla qualità delle sue diver-se varietà dì Basmati; Nav-danya(Seed ConservationMovement) ad oggi ne haindividuate e selezionatetredici. L'India è forse il mag-gior produttore al mondodi Basmati, ma a causa delrecente brevetto (n'5663484) ottenuto dallamultinazionale Rice Tec edella diffusione di ibridi piùproduttivi ma qualitativa-mente inferiori, le varietàstoriche rischiano l'estin-zione.Il Presidio selezionerà evaluterà le migliori varietàdi Basmati (dal punto di vi ,sta organolettico e gastro-nomico) e, con l'appoggiodi Navdanya, convinceràalcuni contadini a ripian-farle, pagherà un coordi-natore del progetto in In-dia e importerà piccoliquantitativi di riso da te-stare presso ristoranti di fi-ducia.

difesi a loro volta. Per que-sto è nato un Presidio: asostegno di chi pesca ilsalmone selvatico quandoè stagione, lo sala legger-mente aggiungendo aro-mi e lo affumica delicata-mente e lentamente.Il Presidio del salmone sel-vatico affumicato parte dal-la contea di Cork, la piùestesa e meridionale d'Ir-landa, da un piccolo grup-po di produttori, artigianidel salmone che rifiutanole logiche dell'industria,conservando la tradizionedi una lavorazione total-mente manuale.

I sostenitori dei Presidi In-

ternazionaliSono molte le aziende e leistituzioni che hanno subi-to aderito a questo pro-getto, adottando uno o piùPresidi internazionali.Innanzitutto la RegioneTo-scene (partner della Fon-dazione perla biodiversità),e poi la Regione Piemon-te, che sostiene i Presidiin Argentina.Quindi una rappresentan-za dei più grandi nomi delpanorama vitivinicolo ita-liano: Allegrini, Roberto An-selmi, Braida, Contadi Ca-staldi & Villa Spa dna Con-sorzio del Marchio StoricoChianti Classico, MicheleChiarlo, Fratelli Coppo, Feu-di di San Gregorio, Insie-me, Langa In, Marchesi diBarolo, Pio Cesare, Pia-neta, Prunotto.A fianco dei Presidi nelmondo si schierano inoltreLavazza, Acqua Spa rea eCoop Italia (che ha volutounire al suo sostegno peril progetto dei Presidi in Ita-lia, anche un nuovo impe-gno sul fronte internazio-nale).

Per informazioni:Paolo Dì Croce(p.dicroce@slowfoodit)Serena Milano([email protected])Aya Fernald(a.fernald @ slowfood.it)

Fondata a Spotornola repubblica del pestoA Spotorno, in provincia di Savona, è stata fondatala repubblica del pesto, condimento ligure apprez-zato in tutto il mondo.'La repubblica del pesto — hanno spiegato i promo-tori dell'iniziativa riuniti in associazione — è il risulta-to di un progetto turistico-culturale che intende far rie-mergere l'importanza delle erte mediterranee adot-tando il basilico e il pesto come simboli di riferimen-to non solo culinari ma anche di benessere.

Formaggi di montagna:promossa la banca dati europeaCaseus Montanus, associa-zione internazionale per lasalvaguardia e la valoriz- --zazione dei formaggi dimontagna, presieduta daGerardo Beneyton, ha pro-mosso il progetto 'InterregIII B Caseus'.Diversi gli obiettivi fissati:realizzare una banca dati eu-ropea di tutte le informazioni egli elementi che infi uiscono e q ua-lificano i formaggi di montagna:dare continuità a momenti di con-fronto e di valorizzazione dell'ec-cellenza; promuovere la conoscen-za e la commercializzazione dei pro-dotti.Con questa iniziativa si vogliono inoltre defi-nire criteri di documentazione uniformi a livello euro-peo per territorio, ambiente, patrimonio zootecnico,conduzione, metodi e strumenti produttivi.Sarà anche realizzato il portale Internet 'Formaggi diMontagna' in cui saranno disponibili tutte le informa-zioni utili per i consumatori, commercianti, enti di pro-mozione dei prodotti del territorio.

Aduc, negli agriturismi il cibonon sempre è del 'contadino'

Negli agriturismi non sempre si mangianoprodotti del contadino: spesso, anzi, ca-

pita dì imbattersi in comuni ristoranti dicampagna.

E' quanto denuncia fiassociazio-ne dei consumatori Aduc invi-

tando gli stessi consumatori achiedere informazioni'sui pro-dotti del contadino alle Pro-vince', enti che fra i loro com-piti hanno quello di verificare

l'attività delle aziende agrituri-stiche per evitare che un pro-

mettente settore venga travolto, fraqualche anno, 'dai soliti scandali dei

soliti furbi.

Vino Novello: 20 milionidi bottiglie prodotte perun fatturato di 80 milioni di euroSono ben 170 le aziende produttrici che si sono da-te appuntamento al Salone nazionale di Vicenza perstappare insieme, con due settimane di anticipo ri-spetto al Beaujolais Noveau francese, le bottiglie diNovello e dare così idealmente il via alla stagione vi-nicola 2002.Quello che sta ormai diventando sempre più un fe-nomeno di costume ha però basi solide ed è uscitodalla sua nicchia: le aziende del settore sono 350 equest'anno la produzio-ne ha raggiunto i l 50mi-la ettolitri che sarannocommercializzati in 20milioni di bottiglie. Il fattu-rato stimato supera gli 80milioni di euro. Il vino No-vello, real izzato con il me-todo della macerazionecarbonica, è caratteriz-zato da bassa gradazio-ne (11 gradi), bouquetaromatico e trasparenzadel colore rosso rubino chelo fanno apprezzare so-prattutto dai giovani e dal-le donne. Tra i 60 vieni dacui si può produrre Novellofigurano alcuni dei più im-portanti in assoluto: Merlot,Sangiovese, Cabernet, Mon-tepulciano, Teroldego.

quale :MO

lla gola

Irlanda — Salmone sel-vaggio affumicatoSale, grasso e fumo:que-sti i sapori che meglio in-carnano il gusto tradizio-naie irlandese. Piaceri chesi fondono nella pancettae.nel prosciutto affumica-ti, che costituivano non acaso cibi speciali per festee celebrazioni. Purtroppo,ormai è difficile trovare ba-con e prosciutto di qualità,

perché l'industria dei suiniè sempre più monolitica.Il grande sviluppo dell'al-levamento dei salmoni co-stituisce un inq u ietante se-gnale dell'addomestica-mento su vasta scala diuna specie selvatica pa-rallelo all'assurda intensi-ficazione dell'industria deisuini. E cosi, i produttoriche difendono il salmoneselvatico devono essere

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In un concorso rivoltoalle scuole il centrosocio culturale Coopdi Novate milanese èriuscito a coinvolgerecentinaia di ragazzi.Nei loro disegni tuttol'immaginariodella favola.

Sport di periferia

Undici storiedello sportnovateseNelle pagine del suo libro Ser-gio Giuntini, storico dello sportcon all'attivo numerosi sag-gi, ci racconta un ricco spac-cato di vita novatese del No-vecento attraverso le vicen-de della "Nostra squadra delcuore". Ripercorre cioè conpartecipazione e sentimentole biografie e le imprese deipiù famosi protagonisti che aNovate Milanese, sono natio sono cresciuti nella loro pas-sione sportiva. A partire dal-l'indimenticabile Giovanni Testori, acuto narratore di"eroi" popolari del ciclismo e del pugilato che a que-sta località continua a dar lustro e orgoglio nella cul-tura, e proseguendo poi, dagli anni Venti fino ai no-stri giorni, con tanti altri interpreti reali, in carne edossa, tutti rappresentativi del notevole valore espres-so da Novate nello sport italiano. Aldo Pigorini, assodel motociclismo in epoca fascista; Mario Radaelli,ostacolista dì razza ai tempi di Luigi Faceti; AngeloUboldi, estremo difensore del calcio ai suoi massimilivelli nell'immediato secondo Dopoguerra: VincenzoTorriani, l'anima" e il "motore" del Giro d'Italia; Re-nato Galli, pugile coraggioso mai finito K.O.; la "Pat-ti Novatese", gloria del basket locale; Fabrizio DellaFiori, cestista con due Olimpiadi all'attivo; GaetanoErba, primatista mondiale Juniores nell'atletica leg-gera; Roberto Radaelli, più di 1000 strike-out in car-riera nel baseball e la Polisportiva "Ctiop" Pallavolo,simbolo dello sport femminile.Proprio l'esperienza delle pallavoliste novatesi lega-te al marchio Coop, testimonia l'attenzione sempremostrata dalla cooperazione nei confronti del feno-meno sportivo.

Per informazioni sul libro contattare il comitato Socidi Novate Milanese via Stelvio, 9 - tel 0239100871www.cscn.it

UNDICI STORIEDELLO SPORT *WAVE«

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Diritti umani: "Mai piùviolazioni, mai più impunità"E' nato l'anno scorso un coordinamento che ha rac-colto le adesioni di una quarantina di enti del terzosettore, associazioni umanitarie, oltre a numerosi pri-vati del mondo accademico e rappresentanti istitu-zionali, lo scopo è quello di attuare anche in Italia laRisoluzione N. 48/134 del 20/12/1993 con cui rAs-semblea Generale delle Nazioni Unte, quasi diecianni fa, invitava gli Stati membri a dotarsi di istituzio-ni nazionali per la tutela dei diritti umani, aventi ca-ratteristiche di efficacia ed indipendenza. L'appellodel coordinamento, perché anche in Italia venga co-stituita una Commissione di garanzia dei diritti uma-ni, è diventato una proposta di legge presentata aRoma nel convegno internazionale promosso lo scor-so 13 dicembre. In questa proposta la Commissionedi garanzia avrà lo scopo di promuovere e proteg-gere i diritti fondamentali della persona. in particola-re quelli enunciati dalla Costituzione Repubblicana ericonosciuti nelle convenzioni internazionali di cui l'I-talia è parte. Dovrà avere compiti di informazione,monitoraggio, impulso legislativo e poteri di accerta-mento, controllo e denuncia, a livello nazionale e nel-le scelte di politica estera e garantire l'indipendenzae l'effettiva rappresentatività delle varie componentidella società civile.

Rigiocattolo 2002:iniziativa promossadalla Comunità dì Sant'EffidioAnche a Milano si è svolta l'iniziativa Rigiocattolo 2002"Gioca, ricicla e rigioca con il Paese del-l'Arcobaleno". Con i fondi raccolti con ilRigiocattolo negli anni scorsi è stata co-struita la scuola di Quelimane nel Mo-zambico settentrionale, aiutata la rico-struzione dell'ospedale dipneumatologia in Gui-nea Bissau e ricostruitala scuola di Chibuto in Mo-zambico. distrutta dall'allu-vione del 2000. Ci sonodue modi per aiutarel'iniziativa: si possonodonare i giocattoli usati,ancora sani accumulati nel-le nostre case e che ai bimbi non piac- \ciono più, portandoli ai centri di raccolta allestiti dal -Paese dell'Arcobaleno. Così i giocattoli acquistanoun valore diverso, Inoltre comprando un rigiocattolosi potrà aiutare i bimbi colpiti dall'Aids in Mozambico.Non dimentichiamo poi che sia portando il vecchiogiocattolo che acquistandone uno lo riutilizziamo fa-cendo guadagnare anche la natura, perché i giocat-toli, non vengono mandati in discarica o inceneriticontinuando così a inquinare l'ambiente.Per saperne di più:www.eantegldlo.org/it/dgfocattolo/eCENTRI(La Comunità di Sant'Egidio nasce a Roma nel 1968,all'indomani del Concilio Vaticano 11, è 'Associazio-ne pubblica di laici della Chiesa".)

Rapporto Social Watch 2002Il 10 e 11 dicembre è stato presenta-to a Roma il Rapporto 2002, nelcorso del Forum Internazionalesul Debitorinziativa è promossada Social Watch, Manitese -Movimondo, Arci - Acli - Sbi-lanciamoci e dalla CampagnaSdebitarsi. Il Rapporto divisoin tre parti descrive la mato-dologia utilizzata per la raccol-ta e la elaborazione dei dati. eduna serie di tabelle in cui i dati ven-gono organizzati ed interpretati. Simisurano le variazioni e le tendenzenei seguenti ambiti: evoluzione della disparità di ge-nere; variazioni nella spesa pubblica; tendenze nel-l'aiuto pubblico allo sviluppo. Ogni anno vengono in-viate alle coalizioni nazionali Social Watch le lineeguida per la realinazione dei rapporti, al fine di ga-rantire omogeneità dei vari capitoli. I rapporti nazio-nali 2002 sono incentrati sulle disuguaglianze in ter-mini di ricchezza, diritti e accesso alle risorse, pre-senti nei paesi in relazione alle politiche sociali del-l'ultimo decennio. La rete Social Watch nasce nel1995 con un impegno preciso: quello di monitorarecostantemente i comportamenti dei governi, eviden-ziando progressi e regressi rispetto agli obiettivi di-chiarati in tema di sviluppo sociale. Questo impegnosi traduce nella pubblicazione del Rapporto che co-stituisce un imparziale e dettagliato strumento di co-noscenza per la società civile sullo stato del mondo.Info: www.maniteseit

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C etisumo Tempo libero

Una fiaba dadisegnare

Proprio perché crediamomolto nel valore educativodelle fiabe ma soprattuttoperchè pensiamo che leg-gere, o meglio ancora far-si leggere una fiaba per-metta a grandi e piccini didare sfogo alla propria fan-tasia immaginando perso-naggi, luoghi e storie fan-tastiche, come Centro So-cio Culturale Coop di No-vate Milaneseci siamo mos-si per dar corpo e sostan-za alle nostre idee. E' sul-la base di questa convin-zione che lo scorso annoavevamo pensato di pro-muovere un concorso peri bambini delle scuole ele-mentari che invitasse i bam-bini a scoprire la bellezzadelle fiabe, magari facen-dogli conoscere quelle me-n o note. La risposta da pa r-te dei bambi ni fu immediatae il concorso riscosse ungrande successo, con 134bambini partecipanti.Il successo avuto nella pri-ma edizione è stato cosìclamoroso da convincercia riproporlo anche que-st'anno. Il lavoro prepara-torio è stato articolato ecomplesso. Abbiamo con-segnato a tutti i bambini ealle insegnanti delle scuo-

sicuramente stimolato an-che in noi, siamo riusciti atrasformare la sala mostredel Centro Socio Cultura-le in un luogo fiabesco contutti i colori, i personaggi egli ambienti di una favola.Tra le singolarità dì questoconcorso va certamenteannoverato il criterio con ilquale è stata costituita lagiuria; infatti al contrario del-la maggior parte dei con-corsi per bambini, non c'e-rano adulti a scegliere ì di-segni più belli da premia-re, ma solo bambini; e nonqualche bambino, ma tuttii bambini che hanno par-tecipato. Lunicità di que-sto concorso è che ognipartecipante è al tempostesso concorrente e giu-ria, Dopo le votazioni deidisegni ogni bambino ha ri-cevuto due schede, una perla categoria pulcini e unaper la categoria leprotti, sucui indicare il numero deitre disegni più belli secon-do il suo gusto, con la pos-sibilità dì votare anche ilproprio disegno.Di fronte ad una sala stra-colma si sono tenute lepremiazioni. Ogni bambi-no ha ricevuto una meda-glia ricordo e un libro di fia-be del Burkina Faso "Letrecce della faraona", e Iprimi tre classificati delledue categorie (leprotti e pii-cini) una scintillante cop-pa. Abbiamo inoltre con-segnato una targa ricordoa tutte le classi che hannopartecipato.Cogliamo l'occasione perringraziare su queste pa-gine tutti i bambini che han-no partecipato con la spe-ranza che portino con loroun buon ricordo di questaesperienza e che quindidecidano di partecipare an-che alla prossima edizio-ne. Noi del centro SocioCulturale di Novate orga-nizziamo molte iniziative ri-volte ai bambini, e non, percui se volete conoscerle eparteciparvi visitate il no-stro sito www.cscn.it , do-ve troverete il programmadi tutte le nostre iniziative.

le novatesi, una fiaba "Lemele d'oro", chiedendo lo-ro di leggerla e di rappre-sentarla con un disegno. Ela risposta non si è fatta at-tendere. Il successo è sta-to anche questa volta enor-me,con la partecipazionedi 15 classi elementari, nonsolo di Novate, e di tantibambini che hanno prate-cipato di loro iniziativa. Ab-biamo complessivamentericevuto 284 disegni: 155della categoria pulcini (1r-2' elementare) e 139 del-la categoria leprotti5' elementare), uno più bel-lo dell'altro, tutti unici e de-cisamente originali.Grande partecipazi one hasignificato peró grandi pro-blemi organizzativi. Abbia-mo dovuto inventarci unmodo per esporre tutti i di-segni, ma con la fantasiache il lavoro dei ragazzi ha

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Tutto el mondo è paese non1410l dire che tutto è uguale:vuoi dire che tutti siamo spae-sati rispetto a qualcosa e aqualcuno

Cado Girriburs;Occhiacci di legnoNove riflessioni sulla distanza

Il mondo a scuola: se ne par-la da tempa me oggi sappia-mo che non è solo una me-tafora. Sui banchi delle classiitaliane sono presenti infattiben 186 cittadinanze, oome di-re quasi tutti gli appartenentiai 195 stati del pianeta. Unaprovenienza estremamente di-

versificata per una presenzanumerica invece ancora assaicontenuta, se confrontata conquella degli altri paesi europei.Gli alunni stranieri in questo an-no scolastico 2001/2002 so-no 180 mila e rappresentanoappena il 2,31% del totale de-gli studenti. Ma si deve ag-giungere subito due dati: diecianni fa erano solo 25 mila; dal-l'anno scorso sono cresciuti diquasi di 35 mila unità.Le cifre provengono dal sestorapporto del Ministero dell'I-struzione Alunni con cittadi-nanza non italiana e sono in-dicativi delle decise diversitàche caratterizzano la realtà mut-liculturale italiana in confrontoal resto dell'Europa.Rispetto a paesi di più lungatradizione mutticutturale, il mtk

tementi> in Italia è stato rapi-dissimo e con modalità ina-spettate; nel giro di pochissi-mo tempo città come Berga-mo, Padova, Pordenone, Pe-rugia hanno visto arrivare nel-le proprie scuole alunni ap-partenenti a oltre un centinaiodi paesi. Può trattarsi spessodi piccoli numeri dal punto divista quantitàtivo ma sl espri -mono in una varietà di appai,tenze nella stessa classe escuola con immediati risvoltisul pianodelraccogenzaedel-l'approccio educatrvo.ll dato statitrstico, come ha e-levato in un recente seminarioa Milano sul tema Vínicio ()o-gni. esperto del Ministero del-l'istruzione, è "la spia del mo-dello di società mutticulturateche si sta prefigurando in Ita-

Ha; un modello variegato e po-licentrico nel quale i poli dl at-trazione non sono solo le gran-di città ma anche le piccole egli stessi paesi".La classifica in base alla per-centuale delle presenze lo dì.mostra: ai primi posti troviamoirrfatticrttàcornePrato(6,5390,Reggio Emilia (6.12%), Mari-tava (5,91%). Quesrultima , ter-za a livello nazionale, registrala percentuale più alta di pre-senze in Lombardia. E ancora:nelle scuole della provincia diCuneo. scuole di collina e dimontagna, sono presenti piùalunni stranieri che in quelledelle province di Venezia e Bari Napoli e Palenno , grandi citt.àe porti del Mediterraneo in cuiper convinzione collettiva do-vrebbero approdare e concen-

trarsi il maggior numero di im-migrati. Del resto, la presenzadi alunni stranieri è molto piùelevata nelle aree del Nord(66.585Qcaratterizzate da unaMkgliere sttuaiioneeconomica,mentre il Sud, dove la percen-tuale supera di poco il 10%, siconferma come luogo di tran-sito.Presenza disomogenea e diciferenziata a livello nazionale,rapidità del fenomeno, con-centrazione sul medesimo ter-ritorio di provenienze da paesidiversissimi: sono queste le caratteristiche del modello italia-no che probabilmente hannobisogno di una più attenta mes-sa a fuoco. Non al fini di un'a-nal isi teorica ma perurgenti ne-cessità sul piano delle statege educative.

Indovina chi viene in classedi Michela Bianchi

quale JMO Iniziative dai soci lo

Una bella iniziativa del comitato soci di MalnateNarese nel campodella solidarietà e della difesa dell'ambiente

lattina cercasiPER COSTRUIRE UN PONTE DI SOLIDARIETA' E COOPERAZIONE

Il ponte della ferrovia di Malnate è benconosciuto dai pendolari e dai cittadini della valleOlona. E' un vero e proprio simbolo per tutta la zo-na oltrechè un esempio notevole di ingegneria ci-vile.Questo ponte nella prossima estate i molnalesipotranno ammirarlo, in scala metri2OX metri 6, nelparco Primo maggio (parco Ponzonil; saràun ponte... di lattine.Per fare questo chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini e ditutti gli alunni delle scuole che dovranno conservare le lattine con-sumate e portarle negli appositi luoghi di raccoltasegnalati sul territorio. L'iniziativa ideata dal comitato Soci Coopdi Malnate/Varese viene realizzata in collaborazione con

l'Amministrazione comunale di Malnate,l'associazione "La finestra", le scuoleelementari e medie di Malnate, il circolo loca-le di Legambiente.Una volta terminata la costruzione del ponte, lelattine saranno consegnate ad un'aziendaspecializzata nel riciclo dell'alluminio e il 4ricavato verrà doto in beneficenzaall'associazione "La finestra" che si

occupa di ragazzi diversamente abili.

Un ponte per stare insiemeUn ponte per riciclareUn ponte per portare aiuto...si, una lattina, non è mai stata così importante.

Comitato soci Coop di Malnatellírese

Comune di Malnate

Direzione didattica di Malnate

Lega ambiente circolo di Malnate

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La carta <5 'Cenale Consumo"salla gli alberi e non isitina rana

guardo vene rkDdOttli. E carta ecobgica.

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COS Web

a cura di Andrea Pertegato

news

E-GoVernment:Toscana al primo postoTra le prime regioni in Italia a cogliere le grandi po-tenzialità delle nuove tecnologie per favorire processidi decentramento e di federalismo, la Toscana risultala più avanzata in fatto di e-govemment. Nell'insiemedei 34 progetti di e-government che la regione ha pre-sentatosi puó notare una forte organicità d i questi pro-getti che sono fruibili dall'utente direttamente on-line.vevrwsete.toscana.it

Dialers, pericoli in rete •

I dialers sono diventate una delle tante trappole perapprofittare di chi naviga in rete. Sono sempre piùdiffusi e vengono propinati non solo nei siti hard co-re o di software pirata ma si trovano anche nei sitiche forniscono leghi e suonerie per cellulari. Bastainfatti fare doppio clic Sul piccolo file scaricato e suc-cede l'irreparabile, ci si trova con un altro profilo diconnessione. Appena arriva la bolletta si scopre l'a-mara sorpresa, una cifra astronomica da pagare.Attenzione quindi perchè su questi siti le informazionisui costi di connessione vengono date in maniera vo-lutamente mascherata, partendo da un sito dove siassicura il un servizio gratuito.

Internet elettrica,la Germania lasciaVeloce, pratica e potenzialmente economica, e cistanno lavorando i maggiori gruppi energetici euro-pei. Ma dopo le prime sperimentazioni RWE, il co-losso tedesco dell'energia, ha deciso di abbando-nare: secondo i suoi responsabili la rete elettrica èinstabile e non convince.

Gestione elettronicadei documentiEntro il primo gennaio del 2004 tutte le amministrazio-ni pubbliche dovranno adottare il sistema di gestioneelettronica dei documenti. Lo prevede la direttiva sullatrasparenza dell'azione ammin istrativa e la gestione deiflussi documentali firmata dal ministro Stanca. Le am-ministrazioni centrali e gli enti pubblici non economicipotranno tosi eliminare i registri cartacei. Cittadini e im-prese verificheranno io stato delle pratiche collegan-dosi ai alti della pubblica amministrazione.

E-mail anonimeUn altro strumento per coloro che tengono alla pro-pria privacy e che per le ragioni più diverse intendo-no poter inviare all'occasione messaggi di posta elet-tronica nel pieno anonimato. Il servizio proposto èun po' come accade nel mondo fisico con lo stru-mento della cartolina postale che può essere invia-ta conservando il totale anonimato. L'unica differen-za è che qui è possibile non esseri più disturbati da-gli utenti di questo servizio. http://firenze.linux.it/

Pirateria informatica in LombardiaQuesto è quanto emerge dai risultati dell'ultima in-dagine Microsoft sul fenomeno della pirateria, un'in-dagine che questa volta ha preso di mira Milano e al-tri comuni della regione. Secondo Microsoft che hamesso in campo i suoi investigatori nei negozi di Mi-lano, Como, Bergamo, Lecco e altre città i suoi agen-ti, denominati "Mistery Shopper", hanno rilevato cheil 35 per cento dei rivenditori campionati ha effettua-to vendite illegali. Una percentuale che a Como saleal 37 per cento e balza al 47 per cento a Bergamo.

La biometria entra a scuolaUna scuola media francese sperimenta l'uso dellabiometria per regolare l'accesso degli alunni al lo-cale mensa. Gli studenti dovranno far scorrere il pal-mo della mano su uno schermo munito di un rileva-tore di impronte digitali. Se i dati raccolti corrispon-deranno ad un utente registrato, il dispositivo d'ac-cesso si sbloccherà e lo studente potrà accedere allocale. Il preside ha anche dotato la scuola di unamessaggeria elettronica che informerà immediata-mente, tramite sins, i genitori degli assenti.

Fibra ottica più veloceLa scoperta effettuata nei laboratori di Oxford da ungruppo di fisici che porterà tutte le reti a fibra ottica adaumentare la loro capacità di trasmissione, I ricerca-tori avrebbero scoperto un nuovo tipo di cristallo fo-tonico che potrebbe sostituire i dispositivi elettroniciusati per instradare i segnali luminosi nelle reti di co-municazione a fibre ottiche. Secondo gli ideatori "que-sto materiale potrebbe costituire la base per un nuo-vo genere di computer ottico in grado di funzionarecon impulsi luminosi che viaggiano a velocità moltomaggiore dei segnali elettrici".

( quale ..3 e-mail _111di Paolo Attivissimo

C'è "troppa"posta per teIl fenomeno dello spamming èdiventato una piaga che intasale nostre caselle di postaelettronica. In realtà è un veroe proprio mestiere che rende.Al telefono con unaspammatrice professionista.

—.1111111 1 ,(41no sostanzial-1 numero di telefonomente una per- compreso.dita di tempo sec'è di mezzo una societànon europea: quando il vo-stro indirizzo cade in ma-

no a unospammer, inbreve tempoviene riven-duto a infini-ti altri, e co-

si il bombar-damento pubblici-

tario non cessa mai. Bloc-cato uno spam-mer, ne spun-ta un altro.

Ma chi glielo fa fare, aglispammer? Sembra im-possibile che si possa gua-dagnare spacciando im-probabili tecniche infallibi-li per guadagnare centi-metri in virilità e perdemein ciccia, affari d'oro confunzionari nigeriani, e ognialtra sconcezza che ci tro-viamo puntualmente nel-l'e-mail. Chi volete che cicaschi? Invece c'è chi ab-bocca, e fare lo spammerrende. Il sospetto proba-bilmente l'avevate già: do-potutto, se non rendesse,non lo farebbe nessu no. Laquantità paurosa di spam(due messaggi su cinque,secondo Brightmail) sem-bra proprio indica re che no-nostante tutto questomarketing pestifero fun-zioni. Ma un conto è il so-spetto, un altro è avere del-le cifre in mano. IlWall StreetJournal ha pubblicato un'in-tervista a Laura Betterly,una spam matrice d i mediocabotaggio, dalla quale que-ste cifre saltano fuori. Lei ei suoi tre soci mandano ognigiorno circa un milione die-mail pubblicitari a indi-rizzi che, a loro dire, han-no dato in qualche modo ilproprio consenso a rice-verli.Se soltanto dieci di questimessaggi generano unavendita del prodotto recla-mizzato, Laura incassa dalcommittente abbastanzada ripagarsi le spese e gua-degnarci anche qualcosa.A conti fatti, con questo me-stiere la signora Betterlyprevede di guadagnareduecentomila euro l'anno.Lavorando da casa, con uninvestimento iniziale di cir-ca quindicimila euro. Se visentite tentati di emularla,avete tutta la mia com-prensione.

Non è uncaso isolato.Computerworld racconta di"Steve", un pesce piccoloche fa spamming "nel tem-po li berci" e, bontà sua, por-ta acasa quarantamila eu-rol'anno.La ricetta è la stes-sa: un database immensodi indirizzi e una percen-tuale infinitesima di vendi-te, che però alla fine è suf-ficiente a generare un uti-le di lutto rispetto. Nel tem-po libero.

C'è poi il caso estremo del-la Nigeria, dove si stimache lo sparo sia addiritturafra le prime cinque fonti direddito del paese grazie al

La catenaalimentaredello spamLo spam é insomma un'in-dustria redditizia. Ma glispammersono sol-tanto l'ultimo anel-lo della catena ali-mentare:sopra di lo-ro ci sono fe societàche commerciano in-dirizzi e li vendono amilioni agli spammer. Lospammer ha un certo ri-schio imprenditoriale da so-stene re (incassa solo se lavittima dello sparo rispon-de all'invito pubblicitario ecompra il prodotto), men-tre società facilmente re-peribili attraverso Googlenon corrono rischi: vendo-no indirizzi che a loro nonsono costati praticamentenulla (lo si capisce dai prez-zi: "10 milioni di indirizzi a199 dollari!") e possono es-sere rivenduti infinite volte.Oltretutto incassano anchequando lo spammer fa unbuco nell'acqua. Un rno-mento.Ma tutto questo nonè illegale? Diamine, la com-pravendita di indirizzi è vie-tata dalle leggi sulla pri-vacy, no?C'è un piccolo particolare:non tutti i paesi del mondohanno leggi di questo ge-nere, e su Internet non cisono frontiere, anche se illegislatore spesso ragionacome se ci fossero. Per cuiuno spammer americanoo nigeriano, per esempio,se ne fa un baffo delle leg-gi antispam europee pre-senti e future (e in Florida,dove risiede la Betterly, nonci sono leggi antispam).Comu nque può sernpre di-fendersi dicendo peresem-pio che gli indirizzi spam-mati gli sono stati forniti dauna società che ne ha ga-rantito l'origine lecita. Percui il commercio di indiriz-zi è fiorente in barba ai mal-destri tentativi di vietarloper legge.

La compravendita selvag-gia degli indirizzi è il moti-vo per cui le tecniche anti-spam basate su filtri e listenere e le cause legali so-

Margini

Le confessioni degli spam-mer rivelano anche un al-tro aspetto interessante: l'e-siguità dei risultati. La si-gnora Betterly racconta unacampagna recente in cuiha inviato tre milioni e mez-zo di messaggi e ha otte-

nuto ottantunoordini. Ottantu-no. E dice cheper urto spam-mer questo

Cu') risultatopercentualmente

ragguardevole. Gli ordini,infatti, le hanno fruttato mil-lecinquecento dollari.A lei va benissimo conti-nuare cosi, ma il prezzo perla Rete è alto.Tutti gli altri milioni di mes-saggi sono stati buttati viao respinti da utenti scoc-ciati, generando enormi vo-lumi di traffico che hannointasato Internet, mentrealla spammatrice nonhan-no causato alcun danno.Questo èil motivo per cuilo spamming è così effi-ciente e al tempo stessocosì odiato: scarica suglialtri i propri costi. Mentreuna campagna pubblicita-ria postale tradizionale èpagata da chi la invia, tra-mite l'affrancatura, lo spamè pagato da chi lo traspor-ta (i provider) e da chi lo ri-ceve (noi). Non stupiscequindi che ogni tanto il po-polo della Rete insorga esi avventi fu riosamente con-tre gli spammer, come ècapitato proprio a LauraBetterly.

La vendettaLa signora, infatti, ha avu-to l'infelice idea di farsi in-tervistare dal Wall StreetJou rnal senza ricorrere al-l'anonimato rea anzi indi-cando chiaramente il no-me della propria società:chissà , forse sperava difarsi pubblicità. L'articolo èstato prontamente segna-lato dalla webzine Slash-dot.org , popolarissimo ri-trovo di internettlani puro-sangue, e c'è voluto benpoco perché gli smanetto-ni, tramite gli strumenti diInternet, risalissero al suosito Web, al suo indirizzo die-mail (lau ra @ data resour-ceconsulti ng .corn) e persi-no al suo indirizzo di casa,

Fatto questo, è stato facilesomministrarle una dosedella sua stessa medicina.Niente di illegale, per ca-rità : semplicemente Sla-shdot ha invitato le sue de-cine di migliaia di lettori avisitarle ripetutamente il si-to, rendendolo cosìinac-cessibile ai suoi potenzia-li clienti, a mandarle badi-

late di educate e-mail(debitamente ano-nimizzate) di ripro-vazione, intasan-dole le caselle diposta, e a espri-

merle cordialmente ipropri sentimenti per te-lefono.Immaginate di dover smi-stare migliaia di e-mail e te-lefonate al giorno e capi-rete quanto un netstrike delgenere paralizzi uno spam-mer. Ho infatti raggiunto te-lefonicamente la Betterly,che mi ha detto di esserestata oggetto di un mas-siccio mailbombing (bom-bardamento di e-mail).La furia dei giustizieri onli-ne, però, è passata in fret-ta, e a suo dire ora il suolavoro procede spedito co-me prima, sia pure con qual-che ansia in più perché in-sieme alle lamentele edu-cate sono arrivate anchele minacce personali. Sestavate pensando di emu-larla, ripensateci: fare spam-ming è un ottimo sistemaper farsi tanti nemici.

II bersagliosbagliatoVendetta tremenda ven-detta, quindi; peccato chesi accanisca contro il ber-saglio sbagliato. Gli spam-mer, infatti, esistono per-ché c'è un committente, masoprattutto pe rché c'è sem-pre qualche utente che ab-bocca e risponde allo spam,comprando il prodotto pub-blicizzato. Se quei dieciutenti su un milione non ri-spondessero, io spammi ngsarebbe un mestiere in per-dita e cesserebbe di esi-stere. Il problema è comeeducare quegli utenti in-genui a non cedere alle lu-singhe dei pubblicitari al-l'ingrosso. Come si fa a farragionare chi èdisposto aspedire quattrocentomiladollari a uno sconosciutoin Nigeria che gli promettedi restituirgliene ventisettemilioni, o ch i crede che esi-stano davvero pillole al-lungapiselli? Rassegna-moci: gente come LauraBetterly continuerà a far sol-di fino alla fine dei tempi.Soprattutto se considera-te qual era il prodotto chete ha fruttato quei m illecin-quecento dollari: softwareantispam.

L'articolo égentilmente concesso da

ARISE04119e/

"419 scam", la famosa truf-fa a base di e-mail di falsifunzionari governativi afri-cani che chiedono un pic-colo aiuto finanziario persbloccare e spartire con voisomme ingenti quanto ine-sistenti, Secondo le Poste esiguiUSA, il raggiro rende cen-to milioni di dollari l'anno.

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L'osteoporosi indicauna alterazione delricambio del calcionelle ossa. Colpiscesoprattuto le donne.Il rischio dellefratture. Comediagnosticarlae curarla.

salutee dintorni

La MOC non è la stessa nellediverse regioni italiane...La densitometria ossea.computerizzata non vieneconsiderata allo stesso modo nelle diverse regioniitaliane.Veneto, Emi-lia-Romagna e La-zio, infatti,'passano'la MOC soltanto al-le categorie a rischio.chi non rientra inquesti gruppi devepagare non solo l'e-ventuale ticket mal'intero l'esame. Co-sì accade che daqualche mese un certo numero di veneti e dí emi-liani si presenti agli ambulatori della Lombardia, do-ve l'esame è sempre gratuito senza limitazioni, persottoporsi alla MOC. Risultato finale: dal primo di di-cembre la Regione Lombardia non esegue MOC airesidenti fuori regione in mancanza di una conven-zione interregionale che per ora non c'è. La MOC ètra le prestazioni sanitarie, insomma, in cui i diritti deicittadini italiani non sono identici.

Per le donne in attesa:un'altra prova a favoreiell'allaK-liento al seno

Pedlatrics, una delle ri-viste scientifiche più au-torevoli del mondo traquelle che sono dedi-cate ai problemi dell'in-fanzia, ha recentemen-te pubblicato i risultati diun singolare studio con-dotto negli Stati Uniti. 30bambini sono stati sot-toposti a una delle procedure mediche più diffusetra i neonati, il prelievo di sangue dal tallone per ese-guire alcuni test diagnostici. Ebbene, durante l'e-same i bambini che stavano prendendo il latte al se-no della mamma non hanno fatto smorfie di doloree non hanno pianto: così come hanno fatto, invece,i bambini che prendevano il latte dal biberon. Unaennesima conferma del valore positivo dell'allatta-mento al seno.

La comunicazione tra medicoe paziente: molte voltenon •

Anche questa ricerca viene dagli Stati Uniti: lo stu-dio ha coinvolto 400 pazienti curati con farmaci an-tidepressivi e tutti ì medici (137) che li avevano in cu-

ra. Ebbene. la maggio-ranza dei medici inter-vistati si è detta convin-ta di aver avvertito i pa-zienti che i farmaci an-

J tidepressivi andavanopresi per almeno 6 me-si. Solo pochi ammala-ti, però, ricordavano diavere ricevuto questa

indicazione: la cura, di conseguenza, è stata so-spesa prima del tempo. Il problema non riguarda sol-tanto la depressione. Troppe volte la comunicazio-ne medico-paziente — per fretta, per superficialità oper difficoltà linguistiche o emotive — è ambigua epoco convincente.

.^.onvenzionallt:informarsi ,ternet. conviene?Erbe medicinali, agopuntura, omeopatia, medicinaayurvedica, chiropratica eccetera. Chi, almeno unavolta in vita, non è stato tentato di fare ricorso alla

medicine alterna-tive o non-con-venzionali, pen-sando che in cer-ti casi siano più ef-ficaci o meno 'pe-ricolose' dei far-maci ufficiali? Al-la loro diffusionecontribuiscono og-gi anche centinaiadi siti Internet che

diffondono notizie che sono spesso prive di ogni cre-dibilità scientifica. Ma non sempre è così. Per chi cer-ca una informazione ampia e attendibile sulla me-dicine non convenzionali, ci permettiamo segnalareil sito della CICAP, un Centro-studi sul paranorma-le: www.cicap.org .

L'osteoporosi, letteralmen-te la mal attia delle ossa bu-cate, è una alterazione cro-nica del ricambio (o meta-bolismo) del calcio, il mi-nerale che dà consistenzaallo scheletro. Le ossaosteoporotiche infatti, purconservando la loro forma,perdono più calcio di quan-to quotidianamente ne ac-quistano attraverso gli ali-menti. Per questo motivodiventano via via menocompatte e resistenti: ciòrende probabili le frattureanche in seguito a caduteleggere. La perdita di ossocolpisce soprattutto le don-ne in menopausa, dunquedopo i cinquant'anni, e inmisura minore gli uominidopo i 70-75.In Italia le fratture del fe-more dovute a osteoporo-si sono quasi 50.000 al-l'anno: molto numerose an-che le fratture del polso, lemicro-fratture vertebrali equelle delle ossa del baci-no. In tutti i paesi occiden-tali l'osteoporosi è consi-derata — in termini di salu-te fisica, di qualità della vi-ta e di costi — un proble-ma sociale, cioè dì grandidimensioni. Oggi però èpossibile riconoscerla an-che in fase precoce: inol-tre le cure che permettonodi controllarla sono più ef-ficaci che in passato. La re-dazione di "Quale consu-mo" — partendo dalle do-mande più diffuse special-mente tra le donne — ha in-tervistato su questo temail dottor Fabio Ulivieri, re-sponsabile del Centro perla diagnosi dell'osteoporo-si del Policlinico di Milano.

Dottor Ulivieri, che cosasa la gente di questa ma.lattia o come la affron-ta?Una indagine eseguita re-centemente dalla 10F (In-ternational OsteoporosisFoundation) su 6000 eu-ropei appartenenti a 14 pae-si diversi ha dimostrato chein Italia il livello di cono-scenza dell'osteoporosidecisamente migliorato ri-spetto a qualche anno fa.Le donne, in particolare, neparlano spesso con il loromedico. Però da 10 a 30esami su 100 risultano danoi Inappropriati". Si trattain gran parte di indagini inu-tili, cioè eseguite senza unmotivo reale: ma avvieneanche che persone per lequali un esame sarebbeopportuno finiscono con ilnon farlo. Questi dati di-mostrano che la cono-scenza dell'osteoporosi do-vrebbe essere più diffusae aocu rata di quanto sia og-gi.

Qual è l'esame miglioreper fare una buona dia.gnosi di osteoporosi?In tutto il mondo quello ri-tenuto più affidabile è laMOC o Mine ralometria Os-sea Computerizzata, "adoppio raggio X". Questa

tecnica di indagine e in gra-do di stabilire in pochi mi-nuti se — nella zona delloscheletro indagata: la co-lonna vertebrale, il femoreo il polso — la consistenzaossea è minore di quelladelle persone sane dellostesso sesso e età. E diquanto, eventualmente, èridotta. In Italia tutti gli am-bulatori specializzati di-spongono oggi della rela-tiva apparecchiatura e san-no come utilizzarla. Al re-ferto della densitometria,inoltre, va sommato quel-lo di alcuni esami del san-gue ed eventualmente del-la radiografia della colon-nail risultato complessivodi questi test porta a unavalutazione affidabile e suf-ficientemente accurata diuna eventuale osteoporo-si.

E' vero che tutte le don-ne in menopausa do-vrebbero sottoporsi allaMOC?No, i più importanti studi in-ternazionali indicano chela MOC è utile soprattuttoper le categorie a maggiorrischio di ammalarsi. In bre-ve:

• tutte le donne dopo i 65anni di età• le donne tra i 60 e 64anni che appartengono auna famiglia dove si sonoregistrate diverse frattureda osteoporosi, che han-no una corporatura parti-colarmente esile oche han-no avuto una menopausaprecoce

• le persone (non impor-ta se uomini o donne) chestanno prendendo farma-ci a base di cortisone daalmeno 6 mesi• le persone colpite da ma-lattie che, come quel I e de I-latiroide o dell'apparato ga-strointestinale, possonocausare osteoporosi.

Deve sottoporsi all'esame,infine, chi sta già prenden-do dei farmaci contro l'o-steoporosi: in questo casola MOC serve a controlla-re l'efficacia della cura.

Ogni quanto tempo è ne-cessario fare l'esame?Quando il responso e ne-gativo (cioè quando la MOCesclude il rischio di osteo-porosi) un solo esame puòessere sufficiente. Quan-do, invece, si tratta di con-trollare una situazione a ri-schio o l'andamento dellamalattia, l'indagine va ri-petuta ogni 18-24 mesi. Far-la più spesso è inutile per-ché il periodo che passatra le due indagini è trop-po breve per rilevare even-tuali differenze dovute alcaso.

Come si cura l'osteopo-rosi?Ecco i farmaci attualmen-te disponibili per tentare diriportare in parità il bilan-cio del calcio o per ridurrele perdite: con l'obiettivo ul-timo, naturalmente, di di-minuire anche le fratture.

n Farmaci certamente ef-ficaci contro le fratture ver-

tebrali e del femore: tera-pia ormonale sostitutiva (dausare con cautela) e bi-sfosfonati come l'alendro-nato e il risedronato.• Farmaci certamente ef-ficaci contro le fratture ver-tebrali: raloxifene e para-formo ne (questo farmacosarà dispon ibile in ita lia sol-tanto dall'anno prossimo)• Farmaci certamente ef-ficaci contro le fratture di-verse da quelle vertebrali:calcio e vitamina D.• Farmaci di cui l'efficaciacontro le fratture vertebra-li è tuttora in discussione:calcio, calcitriolo, calcitoni-na, fluoruro di sodio.• Farmaci di cui l'efficaciacontro le fratture del femo-re è tuttora in discussione:vitamina D.

Qual è l'efficacia dellecure anti-osteoporosi?I farmaci di cui l'efficacia ècerta diminuiscono del 50%circa la p robabilità del la pri-ma frattura e del 90% cir-ca quella delle fratture se-guenti.E un fatto positivo, inoltre,che i medici di famiglia e,nei casi più delicati, i cen-tri specialistici possano sce-gliere tra molti farmaci, inbase all'età e alle caratte-ristiche dei singoli pazien-ti. Nessuno, naturalmente,può promettere a una don-na in menopausa o a unuomo molto anziano chenon avrà l'osteoporosi: sipuò dire a tutti, però, chequesta malattia può esse-re curata.

Dottor Ulivieri, si può pro-venire l'osteoporosi?Questo è l'aspetto menonoto del problema: la pre-venzione non solo è pos-sibile ma è facile da attua-re nei primi trent'anni di vi-ta. Fino a questa età, in-fatti, la densità ossea con-tinua ad aumentare ed èdimostrato che i bambini ei giovani i quali mangianoalimenti ricchi di calcio efanno molto esercizio fisi-co (il movimento sviluppatanto la muscolatura che loscheletro), possono accu-mulare una maggiore mas-sa ossea. E' altrettanto evi-dente che questi individuisaranno favoriti anchequando, in età avanzata,'perderanno osso'.Dopo i trent'anni non è piùpossibile aumentare la den-sità ossea ma si può sem-pre contrastare la tenden-sa all'osteopo rosi con unaalimentazione ricca di cal-cio e un costante eserciziofisico.Anche l'esposizione ai rag-gi solari stimola la forma-zione di vitamina D che, daparte sua, facilita l'assimi-lazione del calcio. Va sot-tolineato a questo propo-sito che 15-20 minuti diesposizione quotidiana al-la luce di pochi centimetriquadrati di pelle bastano astimolare l'accumulo di vi-tamina D.

(elce JMO Medicina di Giovanni Padovani

Quelle ossacosì fragili

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I tovaglioli Coopnon distruggono le foresteCoop Italia decide di allargare l'offerta di prodotticertificati FSC.Dopo i fazzoletti di carta certificati FSC (ForestStewardship Council). Coop ha messo in vendita neipropri negozi anche tovaglioli, rotali e rn axi rotoli pro-dotti con cellulosa proveniente da foreste gestite nelrispetto di rigorosi standard ambientali, sociali edeconomici.

Si realizza in tal modo in Italia la prima linea di pro-dotti certificati derivanti dalla cellulosa: in meno diun anno sono stati venduti da Coop 15 milioni di

pacchetti di fazzorettini, pari a oltre 100 tonnellatedi cellulosa certificata.

Nel prendere atto del successo di vendite Greenpea-ce, tramite il suo responsabile della campagna per lasalvaguardia delle foreste, ha rivolto un appello allegrandi catene della distribuzione in Italia - e in parti-colare a Esselunga, Standa e Auchan - affinché ven-ga seguito l'esempio di Coop, ricordando che ogni duesecondi viene disboscala nel mondo un'area dalle di-mensioni di un campo di calcio, mettendo così a rischiola fauna e distruggendo l'habitat di popoli indigeni.

qug AUMO Ambientedi Raffaella Galli e Gabriele Borsani

Un mare nero,un mare nero...

Gli sversamenti di petro-lio continuano a fare no-tizia sulle prime paginedei giornali. E ogni voltache si assiste all'affonda-mento di una petroliera eal recupero di uccelli ma-rini imbrattati dì petrolio,si rinnovano le polemichesulla sicurezza del tra-sporto via mare di idro-carburi, e sulle effettivecapacità di intervento perlimitare e riparare i danniche gli sversamenti cau-sano all'ambiente e all'e-conomia locale.

Ogni anno circa 800 mi-lioni di tonnellate di pro-dotti petroliferi sono tra-sportate mediante navi ci-sterna verso i porti dellacomunità europea o pro-vengono da questi; nu-merose altre petroliere at-traversano le acque co-munitarie senza farvi sca-lo, aumentando il volumedel traffico e quindi il ri-schio di incidenti. Il Medi-terraneo è infatti il marecon il più alto inquina-mento da petrolio. Tra in-cidenti e sversamenti piùo meno "accidentali . , ognian no li n i scono ìn mare piùdi 600.000 tonnellate dipetrolio. Troppo spesso sitratta di navi vecchie e ob-solete; il 40% di questeha più di vent'anni e soloil 20% è dotata di doppioscafo, in grado di ridurreil rischio di fuoriuscite incaso di incaglio o di colli-sione. Se a questo si ag-giunge il fatto che i con-trolli continuano ad esse-re insufficienti e inade-guati. si comprende co-me mai gli incidenti sianocosi frequenti.

I tempi necessari al ripri-stino ambientale dell'e-cosistema danneggiatovariano da poche setti-mane a più di dieci anni,in relazione a diversi fat-tori che determinano l'en-tità del danno. Uno aver-samento di petrolio in ma-re aperto, ad esempio, haun impatto minore rispet-to a quello che si verificanei pressi della costa, inprossimità di baie o inse-nature con acque pocoprofonde. Nel primo casol'inquinante si disperde su

una maggiore superficiee l'impatto è minore; nelsecondo si può verif icarela morte di tutti gli orga-nismi della comunità bio-logica interessata. Le bas-se acque costiere sono lepiù ricche di organismi,soprattutto se si trovanoin corrispondenza diestuari che portano le ac-que ricche di nutrienti deifiumi. Queste aree den-samente popolate da mol-luschi, crostacei, pesci euccelli acquatici sono in-fatti le più pescose, per-ciò, quando la macchia dipetrolio raggiunge la co-sta le conseguenze sul-l'ecosistema sono deva-stanti. Gli effetti varianonotevolmente a secondadella tossicità del prodot-to petrolifero e del tempodi permanenza in mareaperto; in q uest'u Rimo ca-so, infatti, il petrolio subi-sce una parziale degra-dazione e quando rag-giunge la costa la sua tos-sicità si è ridotta. Ma an-

che in questo caso gli or-ganismi che vivono nellasabbia morirebbero persoffocamento sotto lo stra-to di materiale oleoso.

La persistenza del petro-lio nell'ambiente conta-minato dipende anche daltipo di substrato sul qua-le si deposita. Sulle costerocciose esposte all'ag-gressione del moto on-doso, il petrolio viene piùfacilmente rimosso e i tem-pi di ripristino sono rela-tivamente brevi. Se inve-ce il greggio si deposita epenetra nei sedimenti sab-biosi dei litorali più ripa-rati i tempi di persistenzaaumentano notevolmen-te perché la sua degra-dazione è molto più len-ta. Quando si aggrega al-la ghiaia e ai piccoli ciot-toli, il greggio solidifican-do forma veri e propri pa-vimenti di asfalto che im-pediscono la ricolonizza-zione del suolo da partedei vegetali e possono per-

manere diversi anni pri-ma di venire erosi dagliagenti esterni.

Tutte le specie animali evegetali che si trovano nel-l'area interessata dall'in-quinamento da petroliosubiscono danni più o me-no gravi. A cominciare damolluschi e crostacei, chesi trovano ai primi livellidella catena alimentare,fino agli uccelli marini chenutrendosi di pesci si im-brattano le ali di olio ne-ro, sono numerosi gli ani-mali che muoiono. Altri an-cora poterbbero morire inseguito agli effetti muta-geni e cancerogeni del-l'olio combustibile.

Nonostante gli effetti ca-tastrofici sull'ambiente cheprovocano gli incidenti del-le navi cisterna, in Euro-pa, a differenza di quan-to avviene negli Stati Uni-ti, non viene riconosciutoun adeguato risarcimen-to per il danno ambienta-le né alcun ripristino deiluoghi contaminati.

Dopo l'ultimo affonda-mento al largo delle co-ste della Spagna della pe-troliera Prestige con il suocarico di 77 mila tonnel-late dì greggio, la Com-missione Europea ai Tra-sporti ha pubblicato la li-sta nera delle petroliereche dovrebbero esserebandite dalla navigazio-ne. E' un elenco di 66 na-vi che possono diventarealtrettante bombe ecolo-giche.

Prevenire gli incidenti èpossibile. Per cominciarebisognerebbe anticipareil divieto di circolazionedelle petroliere più vec-chie e p rive d i doppio scafodi sicurezza, che in Eu-ropa è previsto solo per il2015. Effettuare controllipiù severi alle navi nei por-ti. Estendere la respon-sabilità di eventuali inci-denti a tutti i soggetti coin-volti nel trasporto. E so-prattutto riconoscere unrisarcimento non solo peri danni alle attività pro-duttive ma anche per ildanno causato all'am-biente.

Il rischio semprepiù grandedi inquinamentoda petrolio

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MerPrelementi

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Allarme a Venezia:!una nuova Bhopal?

Il rogo sviluppatosi la sera del 28 novembre in un de-posito di peci clorurale a Porto Marghera potrebbeaver sprigionato diossine, pcb e altre sostanze estre-mamente pericolose per la salute e per l'ambiente.Lincidente è avvenuto a 18 anni esatti dalla tragediadi Bhopal in India, quando una fuoriuscita di 40 ton-nellate di gas letali causò oltre 20.000 morti e circa500.000 intossicati. In entrambi i casi le industrie in-quinanti appartengono alla Dow Chemicals, che haacquistato in Italia dall'Enichem la divisione poliure-tani (plastiche per imbottiture) che ha impianti anchea Brindisi e a Priolo, dove continua ad utilizzare tec-nologie obsolete, pericolose e altamente inquinanti.Per Greenpeace, la Dow Chemicals, una delle prin-cipali multinazionali del settore chimico, si sta com-portando a Venezia come a Bhopal: 'Nel 2001, InIndia ha acquistato gli impianti della Union Carbide(proprietaria della fabbrica dei pesticidi al momentodell'esplosione), senza bonificare l'area e tonnellatedi rifiuti tossici sono ancora lì contaminando l'acquapotabile e la gente continua a soffrire. A Porto Mar-ghera, l'area che ospitava l'impianto più vecchio del

p TDI doveva essere bonificato dall' Enichem, che nonl'ha fatto, lasciando la patata bollente alla Dow checontinua a non farlo." Quanti altri incidenti dovremoaspettarci a Venezia, o forse a Brindisi o a Priolo?"

Misure per la protezionepdella fascia di ozono

Si è svista a Roma presso la sede del-la FAO, la XIV Conferenza delle par-ti del Protocolla di Montreal, adot-tato nel 1987 come esposta al-la marcata riduzione dell'ozo-no stratosferico.Il tema cruciale della Confe-renza è stato il rifinantamentodel Fondo Multilaterale perl'Ozono_ Il Fondo tornisce aipaesi in via di sviluppo risor-se finanziarie per rispettare gli

'obiettivi attraverso l'attuazionedi progetti di riconversione tecno-logica, di assistenza tecnica, di raffor-zamento istituzionale e di attività di for-mazioneed informazione. Negli ultimi sei anni il Fon-do ha investito più di 1.572 milioni di dollari per pro-getti nei Paesi in via di sviluppo finalizzati alla ricon-versione tecnologica degli impianti industria li che pro-ducono sostanze pericolose per la fascia dl ozono eall'eliminazione di queste sostanze dai circuiti com-merciali. A Roma si è deciso per uno stanziamentodi 573 milioni di dollari (poco più della metà di quan-to richiesto) a favore dei Paesi in via di sviluppo, de-stinato in modo particolare a dimezzare il consumoe la produzione dl CFC entro il 2005.

Proposta una nuova strategiaper ridurre le emissioniatmosferiche provocatedalle naviIl 20 novembre scorso, la Commissione delle Co- -munita Europee ha presentato una comunicazioneal Parlamento Europeo e al Consiglio che illustra gliobiettivi e definisce le azioni che dovranno essere in-traprese, nell'arco del prossimo decennio, al fine diridurre le emissioni atmosferiche delle navi. Il setto-re marittimo costituisce una fonte sempre più impor-tante di inquinanti atmosferici (anidride solforosa, os-sidi di azoto) e di gas-serra (anidride carbonica) acausa dell'assenza, in questo settore, di una regola-mentazione organica e completa.Tra le numerose misure avanzate, la Commissionepropone la fissazione di un tenore massimo di zolfodell'I ,5% per tutti i combustibili utilizzati dalle navipasseggeri che effettuano servizi di linea.da o versoporti comunitari e la fissazione di un tenore massi-mo di zolfo dello 0,2% per i combustibili utilizzati dal-le navi ormeggiate nei porti comunitari, il divieto di

L utilizzare halon (dannosi per la fascia di ozono) neisistemi antincendio delle navi e l'adozione di una pro-posta, entro il 2006, che fissi standard più severi diemissione di ossidi di azoto, particolato e anidridecarbonica per i motori navali a propulsione. La Com-missione propone anche l'introduzione di un siste-ma di tariffazione del trasporto marittimo basato sul-le prestazioni ambientali delle navi, comprese le emis-sioni atmosferiche di gas inquinanti e rawia, entro lafine del 2002, di una nuova iniziativa, il Clean Mari-ne Award Scheme, per premiare le compagnie e leautorità nazionali che dimostrino di aver adottalo lemigliori pratiche di riduzione delle emissioni nel tra-sporto marittimo.

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— CoggiSUMO Coop cronachea cura del Settore soci

V

Accordo tra Coop Lombardiae la provincia di Bresciasulla riduzione degli imballaggi nella grande distribuzioneDopo una elaborazione durata alcuni mesi e vari in-contri con irresponsabili dell'area ambiente dell'Am-ministrazione Provinciale di Brescia, si è raggiuntoun accordo per la riduzione dei rifiuti da imballag-gio e i centri di grande/media distribuzione.Ad oggi i firmatari sono solo 3, a dimostrazione chenon tutti i grandi distributori commerciali sono pron-ti ad affrontare la sfida dell'ambientalismo concre-to e con le carte in regola, o che, semplicementenon se la Sentono di assumersi impegni precisi everificabili così come previsto dal protocollo bre-sciano.L'articolo 1 dell'articolato esplica la finalizzazione del-l'azione ed individua le azioni che spingono i con-sumatori ad utilizzare meno imballaggi o imballaggicon minor impatto ambientale, in quanto, biodegra-dabili, riciclabili o riutilizzabili.Come recita l'art. 2 si chiede alla nostra ed alle altrecatene di identificare almeno 10 prodotti, negli as-sortimenti alimentari, dei prodotti per la casa o neicosmetici che abbiano il minor imballo e/o l'imballoin materiale totalmente riciclabile senza necessità disuccessive fasi di selezione o cernita.

Così come prescrive di riservare una fascia di mer-cato ad almeno 5 prodotti che, non ancora com-mercializzati o di recentissima immissione sul mer-cato, possiedano i requisiti previsti.E prevista una relazione informativa e la verifica deirisultati ottenuti da ogni singolo gruppo che, ade-rendo all'iniziativa, ha la facoltà di utilizzare il logodella Provincia di Brescia per l'apposita campagnadi sensibilizzazione.Muovendo dalla Conferenza di Grado, svoltasi circaun decennio fa. Coop Lombardia ha percorso un lun-go e coerente cammino nell'indirizzo auspicato dal-la Provincia di Brescia.Ogni nostro socio o cliente sa quanti siano i prodot-ti a marchio Coop che già ora possiedono le conno-tazioni di una maggiore compatibilità ambientale.Pertanto sarebbe stato sbagliato non partecipare aquesta campagna che, comunque, richiederà allacooperativa, dal commerciale al personale, ai sociun ulteriore sforzo di coerenza tra enunciazioni e pra-tica quotidiana. Terremo informati sugli esiti dellacampagna Coop — amministrazione commerciale diBrescia.

VignateFiera Santa CatarinaII neo nominato comitato Soci dell'Iper-coop "Acquario" di Vignate ha voluto pre-senziare con un proprio stand alla sto-rica Fiera di S. Caterina che si svolge aGorgonzola. Lo stand si è caratterizza-to sulle politiche promosse da Coop indifesa dell'ambiente. L'Ipermercato haomaggiato tutti i visitatori con un fruttodi stagione, in segno di accoglienza.

BresciaLe attività del ComitatoCoroLo scorso 8 dicembre, nell'accoglien-te sala deil'Auditorium di S. Carlino, mol-ti spettatori hanno assistito al Concer-to di chitarre e mandolini offerto in oc-casione del Natale alla città da Coop.Al termine dell'esibizione il tradizionalebrindisi ha affollato i locali di via C. Qua-ranta.Tenda della solidarietàLa Tenda della Solidarietà, allestita dal-le Associazioni di Volontariato e dalleCooperative Sociali locali, finalizzata al-la raccolta di finanziamenti per realiz-zare progetti di solidarietà internazio-nale in svariate parti del mondo, ha re-gistrato anche questa volta, la fattivapresenza dei soci e del Centro Coopbresciano. Nell'occasione si è provve-duto a diffondere la conoscenza dei no-stri interventi in Burkina Faso ed a di-vulgare quelli previsti in Africa sul temadell'accesso all'acqua.Educazionealla cittadinanza europea

1 dicembre, invece, il punto venditadi via Corsica è stato simpaticamenteinvaso da 2 classi prime dell'Istituto Pro-fessionale Alberghiero Statale che, ap-profittando della disponibilità della Coo-perativa a trasformare il negozio in luo-go didattico, hanno intervistato soci eclienti su un Progetto di Educazione al-la Cittadinanza Attiva in Europa.Il lavoro di raccolta dei questionari è sta-to documentato da Retebrescia e l'in-segnante di riferimento, prof. Cappit-ta,ha accolto l'invito a stringere rappor-ti continuativi tra il suo Istituto ed il Cen-tro Sociale.

Educazione sanitariaNel corso della giornata dedicata alleattività di educazione sanitaria nellescuole, organizzata dalla Clinica S. An-na di Brescia in sinergia con gli Enti Lo-cali ed anche con Coop, Valeria Malvi-cini, nella duplice veste di Presidente diPandora e di responsabile delle attivitàeducative di Legacoop, ha illustrato lanostra attività educativa alimentare nel-le scuole.

Borsa di studio

Nell'Aula Magna della Facoltà di Medi-cina dell'Università Statale di Brescia siè tenuta la cerimonia dell'assegnazio-ne della "Borsa di Studio W. Silvestri",istituita a favore della ricerca contro i tu-mori da Coop Lombardia.Un Convegno scientifico ha precedutol'atto dell'assegnazione del riconosci-mento, ed ha fatto il punto circa alcunetecniche di indagine ed istologiche inmateria, condotte anche grazie al con-tributo Coop.13{1 edizione della Borsa di Studio, co-sì corna la giornata dedicata alla infor-mazione nelle scuole bresciane in ma-teria alimentare si inquadravano nell'o-perazione Progetto Salute, ideata dalCentro Sociale e dal comitato Soci Coopbresciani. Farà seguito attorno a finegennaio. inizio febbraio 2003, semprenell'ambito di questo Progetto, un Con-vegno Scientifico sui temi della "Dige-stione degli Alimenti", coordinato dalprofessor Piergiovanni Grigolato, ordi-nario dí Anatomia e Istologia Patologi-ca presso la sezione locale della Sta-tale, membro, da sempre, del Comita-to Scientifico del Centro Sociale Coopdi Brescia.

Festa del SocioA Botticino Mattina, nella zona delle fa-mose cave di marmo, nella sede dellalocale sezione dell'Auser, si è tenuta l'a-bituale Festa del Socio. Un ricco menued un'accattivante musica, infra mezza-ta d a estrazioni premio di prodotti Coop,hanno fatto da cornice alla piacevole se-rata di un centianio di presenti.

LodiFare cooperazioneHa preso il via presso l'Istituto Agrariodi Lodi, un progetto di Cooperativa si-mulata che interessa, oltre ad alcuna

classi dell'Istituto superiore, anche dueclassi delle elementari cittadine. Obiet-tivo è quello di mettere in rete le risor-se presenti sul territorio e raccordare traloro realtà diverse.L'obiettivo è quello di costituire una coo-perativa muovendo dalla risorsa acquae sviluppando il concetto di produzionedi qualità riferito a grano e farro.Gli allievi dell'Istituto Agrario, dopo lamolitura dei prodotti ottenuti in campo,insegneranno ai ragazzi delle elemen-tari, l'arte bianca, cioè come si realizzail pane, utilizzando il loro laboratorio dipanificazione. È prevista una festa fi-nale che dovrebbe favorire la venditadel prodotto.

Rogoredo - PiazzaLodiAlimentazione e saluteTurare l'alimentazione aiuta a mante-nersi in forma ed in buona salute", so-prattutto se è stata raggiunta la cosid-detta "terza età": questo è il tema degliincontri che il comitato Soci Rogoredo-PiazzaLodi ha promosso nei Centri An-ziani della Zona 4.Due si sono già svolti a novembre, pres-so i Centri di via Zante e di via Calvi, unterzo è in programma il 31 gennaio pres-so il Centro Acquabella. tutti a cura del-la dottoressa Marzia Formigatti, dieti-sta, della cooperativa Pandora.Una carrellata sugli alimenti, le loro ca-ratteristiche e proprietà, consigli e sug-gerimenti su una corretta alimentazio-ne, e poi le risposte a tante domande,a tante curiosità.E alla fine, restano in omaggio al Cen-tro numerose copie di una bella pubbli-cazione di Coop "Il gusto della terza età"con tutto quanto c'è da sapere per nu-trirsi bene e per vivere bene da anzia-ni.

Laveno - Besozzo"Terezin"Il locale comitato Soci ha allestito la mo-stra "Terezin. Disegni e poesie dei bam-bini dei campi di sterminio" nei locali del-la scuola media A. Moro di Besozzo.Numerose sono state le visite di scola-resche, genitori e cittadini.La mostra sarà esposta anche a Lava-no Mombello dal 21 gennaio al 1 feb-braio 2003 nella biblioteca comunale diVilla Frua in via Roma 16-A, nell'ambi-to della man ifestazione"Giorni della me-moria" che intende ricordare la tragediadel Genocidio del popolo ebraico. Lu-nedi 27 gennaio, in occasione del Gior-no della Memoria. al Teatro Franciscumdi Morn bello verrà rappresentato lo spet-tacolo "Voci dalla shoah" . oratorio lai-co a tre voci a cura dell'Associazioneculturale Itineraria.

Lavena Ponte TresaLibro"La notte di Salò"La presentazione del libro di F. Gian-nantoni "La notte dì Salò" è stata l'oc-casione per discutere insieme all'auto-re, a F. Bella ( responsabile Settore So-ci e Consumatori Coop), a I. Paolucci(giornalista), a R. Russi (testimone del-la shoah italiana) e ad A. Chiesa (Pre-sidente provinciale ANPI) del tema :"Va-rese terra di frontiera. La repressioneantifascista e antisemita durante l'oc-cupazione nazista". L'autore e i suoi in-terlocutori hanno sottolineato la parti-colare importanza che la provincia diVarese rivestì durante la Seconda Guer-ra Mondiale sia per nazisti e fascisti, inquanto nodo centrale per l'economia eper le comunicazioni, che per ebrei eantifascisti, in quanto terra di confine edunque "passaporto per la libertà".

Varese MalnateComitatosoci in campoNell'ambito della campagna di asso-ciazione e di sconti del mese di no-vembre il comitato Soci si è attivato persollecitare e informare la clientela delsupermercato di Varese riguardo allenumerose attività della Coop, attraver-so la degustazione dì prodotti biologicie del commercio equo e solidale e l'il-lustrazione degli interventi fatti e pro-grammati nelle scuole e nella realtà so-ciale e culturale del territorio.

CremonaViaggio a Praga

Grande successo per la gita sociale, condestinazione Praga, organizzata dal comi-tato Soci di Cremona lo scorso 6 dicem-bre. Nella foto alcuni dei partecipanti.

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