20 10 luglio 2009 In 1600 a Oropa per l’annuale assemblea ... fileUcid; e, “dulcis in fundo”,...

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Un appuntamento atteso quello dell’assem- blea diocesana, convocata come da tradizione nel Santuario più importante dell’arco alpino, in una suggestiva conca a 1200 metri di quota. Sabato 4 luglio scorso (primo sabato del mese) oltre 1600 fedeli astigiani hanno accolto la chiamata del Vescovo Ravinale nella Basilica dedicata alla Madonna Nera di Oropa per re- galare uno sguardo comunitario al nuovo anno pastorale ormai alle porte, chiudendo insieme quello appena trascorso con la complicità del raccoglimento e della maestosità del luogo. Una Diocesi rappresentata più che degna- mente quella astigiana ad Oropa: oltre ad una quarantina di sacerdoti, erano presenti le reli- giose, i seminaristi, i diaconi, i ministri ordina- ti, il gruppo chierichetti diocesano e numero- si operatori pastorali della liturgia, della cate- chesi, dell’animazione giovanile, della sanità, della carità, delle comunicazioni sociali, come pure membri del Consiglio pastorale diocesa- no, delle Vicarie, della Consulta delle Aggre- gazioni Laicali come l’Unitalsi, l’Azione Cat- tolica, i gruppi di preghiera diocesani, il Pro- getto Culturale, la Pastorale Sociale e del La- voro, il Forum delle Associazioni Familiari, il Centro Missionario diocesano, le associazioni Pegaso, Amici Ca.Ri., Movimento per la Vita, Centro Italiano Femminile, Progetto Amos, Anfass, Bioetica & Persona, Caritas, Amci, Ucid; e, “dulcis in fundo”, una decina di Con- fraternite con tanto di gonfalone, provenienti da tutto il territorio piemontese per la festa (4 luglio) del beato Piergiorgio Frassati. Minimo comune denominatore fra tutti? Cristiani im- pegnati nelle parrocchie e oltre per condivide- re la missione affidata da Cristo ai suoi disce- poli più di duemila anni fa: essere in ogni tem- po e in ogni luogo luce, sale e lievito per il mondo. Una giornata “simbolo” di un cammi- no in cui la Chiesa diocesana si raduna intorno al Vescovo nella varietà dei ministeri e dei ca- rismi per verificare la sua azione pastorale alla luce di questo particolare e delicato momento storico, ma soprattutto del Vangelo. Un colle- gamento tutto da riscoprire, quello tra l’ascol- to della Parola di Dio, il vivere la celebrazione come interiorizzazione e la vita sociale come testimonianza: sulla scìa avvincente degli in- segnamenti del Concilio Vaticano II, infat- ti, il prossimo 2009/2010 punterà il suo indi- ce pastorale verso una valorizzazione concreta dell’impegno dei cattolici per una presenza at- tiva nella società. Tema della nuova Lettera Pastorale di Mons. Ravinale sarà proprio quello della cittadinanza, attinta dalla luce e dalla forza donata dall’Eu- carestia per essere matrice di socialità nuova. Un’occasione per riflettere concretamente sul nostro essere nella e per la città (società) se- gno e strumento di unione con Dio e nella co- munità, dando certamente maggiore impul- so all’ascolto e al dinamismo del Vangelo nel- le singole comunità parrocchiali. “Solo un cri- stianesimo di convinzione è capace di tradizio- ne e di trasmissione della fede - ha sottolineato il Vescovo durante il suo saluto mattutino alla folta assemblea astigiana -. Solo i cristiani ca- paci di dare ragione della speranza che li abi- ta possono contribuire alla crescita del regno di Dio tra le pieghe della storia”. Ecco il volto dei nuovi cittadini-missionari che “seducono” con la coerenza dei fatti sposata alla bellezza della loro proposta di fede al mondo. La scom- messa del nuovo anno pastorale? I cristiani ol- tre l’uscio della propria parrocchia, calati nel- la vita quotidianità: un cammino fatto di salite e discese, di perle e di “spine nella carne”, ci- tando San Paolo. Ecco il cuore dell’omelia di Mons. Ravinale, tesa ad offrire una prospetti- va nuova alla caducità del vivere umano: qua- si ispirata dalle somme vette delle Alpi che ab- bracciano Oropa, al credente è donata la grazia di volgere lo sguardo “verso l’alto” per conse- gnare a Dio debolezze, sofferenze ed affanni. Mirabile, in quest’orizzonte di fede, la pre- senza materna della Madonna - qui onorata come “Vergine Bruna delle montagne” - Ma- dre di ogni intercessione e di ogni grazia, che ci ricorda l’importanza di uscire dal “loculo” della nostra ragione per regalare al Signore la possibilità di lasciare il suo segno nel nostro quotidiano; una possibilità chiamata fede, ab- bandono, speranza, che non deve assumere il tono disilluso dell’ultima “chance”, ma deve riportarci dritti alla radice, al senso di tutto: l’Eucarestia. Non più “una spina nella carne”, dunque, ma una profonda certezza nel cuore, quella dell’amore che fa nuove tutte le cose. E, nel segno della novità, l’annuncio ufficiale dell’avvio della seconda visita pastorale a par- tire dal prossimo settembre: “Se con la prima avevamo inteso incontrare le comunità liturgi- che nel segno di un rapporto di conoscenza re- ciproca e di confronto – ha illustrato il Vesco- vo Ravinale – la mia nuova visita avrà un’im- pronta più tecnica, tesa a verificare l’attuale rapporto tra 128 parrocchie e 50 parroci di- sponibili, nella prospettiva di un ripensamento collegiale della geografia diocesana. In paral- lelo, verranno censiti immobili e strutture di proprietà delle parrocchie al fine di promuo- vere la fruibilità e la condivisione di “conte- nitori” poco valorizzati, o del tutto inutilizza- ti”. In questo secondo “tour” pastorale, Mons. Ravinale sarà affiancato da vicario, economo e cancelliere diocesano, oltre ai tre delegati del- la liturgia, della catechesi e della carità, per ve- rificare i requisiti minimi ed eventuali accorpa- menti tra le parrocchie attualmente censite. Un’assemblea ricca di contenuti, oltre che di persone, quasi a evidenziare il valore e l’importanza della presenza di ogni singolo cristiano all’interno della comunità diocesa- na. “Una “grande” famiglia astigiana giunta numerosa ad Oropa: ma perché? Cosa siete venuti a cercare?”: di stimolo per tutti l’ener- gico interrogativo posto dal rettore del San- tuario mariano don Michele Berchi durante il suo saluto alla Chiesa di Asti. Una domanda che apre una lettura esistenziale della sete di Dio che abita il cuore dell’uomo, e da sempre lo induce alla ricerca. Un percorso affasci- nante e misterioso insieme, un po’come cam- minare attraverso i sentieri del Sacro Monte di Oropa, immersi in quella rigogliosa Riser- va Naturale Speciale che, dal 2003, l’ha can- didato a patrimonio dell’Unesco. Cammina- re ai piedi del Monte Mucrone verso la con- ca della terra che ospita la Vergine dal viso eburneo, gemmata d’oro e di pietre preziose: una Madre che, nel silenzio della montagna, sa donare risposte di grazia. Renata Cantamessa Il vescovo ha spiegato in modo particolareggiato l’intento e la procedura della prossima visita pastorale, che inizierà in set- tembre dalla Zona Nord. Lo scopo di questo secondo tour dio- cesano di mons.Ravinale è quello di arrivare a verificare e met- tere a punto in modo più preciso la ristrutturazione e in parti- colare l’accorpamento delle parrocchie in vista di un lavoro pastorale più organico e quindi fruttuoso. Senza tralasciare quindi l’incontro del vescovo con ogni co- munità anche piccola con apposita celebrazione eucaristica, la visita sarà condotta in modo collegiale da sei convisitatori. Toccherà al vicario generale, mons.Vittorio Croce, incontrare i consigli pastorali (di parrocchia e di unità) e degli affari eco- nomici, questi ultimi insieme con l’economo diocesano don Attilio Novo. Al quale toccherà in particolare, anche qui insie- me col vicario, di verificare la situazione e le esigenze di tipo strutturale (case canoniche, oratori, chiese) soprattutto in ordi- ne a un servizio zonale delle stesse. Al cancelliere aggiunto, padre Luca Maria Bronzini, tocche- rà il compito di controllare i registri parrocchiali di battesimo. cresima, matrimonio e sepolture, con i libri delle Messe ce- lebrate e da celebrare. I tre delegati diocesani della pastorale verificheranno la situazione e aiuteranno a programmare me- glio il futuro nell’ambito della liturgia (don Severino Ramel- lo), della catechesi (don Marco Andina) e della carità (don Lu- igi Binello), incontrando catechisti, operatori liturgici (cantori, lettori, animatori) e persone impegnate nel settore della carità. Il tutto avrà poi una verifica a livello zonale con parroci e rappresentanti dei consigli pastorali al fine di arrivare a una migliore programmazione, per esempio degli orari delle Mes- se festive, dell’organizzazione interparrocchiale dell’oratorio, della preparazione di animatori della catechesi... Tenendo con- to della situazione numerica del clero, in atto e in prospettiva. 20 10 luglio 2009 Gazzetta d’Asti OROPA Il vescovo prospetta la prossima visita pastorale e la nuova lettera pastorale sulla cittadinanza In 1600 a Oropa per l’annuale assemblea diocesana Come si svolgerà la visita pastorale Come si svolgerà la visita pastorale La lunga processione sul piazzale La lunga processione sul piazzale della basilica superiore della basilica superiore recentemente sistemato allo scopo recentemente sistemato allo scopo e, in alto, l’assemblea eucaristica e, in alto, l’assemblea eucaristica del pomeriggio del pomeriggio (Foto Franco Mombarone) (Foto Franco Mombarone)

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Un appuntamento atteso quello dell’assem-blea diocesana, convocata come da tradizione nel Santuario più importante dell’arco alpino, in una suggestiva conca a 1200 metri di quota. Sabato 4 luglio scorso (primo sabato del mese) oltre 1600 fedeli astigiani hanno accolto la chiamata del Vescovo Ravinale nella Basilica dedicata alla Madonna Nera di Oropa per re-galare uno sguardo comunitario al nuovo anno pastorale ormai alle porte, chiudendo insieme quello appena trascorso con la complicità del raccoglimento e della maestosità del luogo.

Una Diocesi rappresentata più che degna-mente quella astigiana ad Oropa: oltre ad una quarantina di sacerdoti, erano presenti le reli-giose, i seminaristi, i diaconi, i ministri ordina-ti, il gruppo chierichetti diocesano e numero-si operatori pastorali della liturgia, della cate-chesi, dell’animazione giovanile, della sanità, della carità, delle comunicazioni sociali, come pure membri del Consiglio pastorale diocesa-no, delle Vicarie, della Consulta delle Aggre-gazioni Laicali come l’Unitalsi, l’Azione Cat-tolica, i gruppi di preghiera diocesani, il Pro-getto Culturale, la Pastorale Sociale e del La-voro, il Forum delle Associazioni Familiari, il Centro Missionario diocesano, le associazioni Pegaso, Amici Ca.Ri., Movimento per la Vita, Centro Italiano Femminile, Progetto Amos, Anfass, Bioetica & Persona, Caritas, Amci, Ucid; e, “dulcis in fundo”, una decina di Con-fraternite con tanto di gonfalone, provenienti da tutto il territorio piemontese per la festa (4 luglio) del beato Piergiorgio Frassati. Minimo comune denominatore fra tutti? Cristiani im-pegnati nelle parrocchie e oltre per condivide-

re la missione affi data da Cristo ai suoi disce-poli più di duemila anni fa: essere in ogni tem-po e in ogni luogo luce, sale e lievito per il mondo. Una giornata “simbolo” di un cammi-no in cui la Chiesa diocesana si raduna intorno al Vescovo nella varietà dei ministeri e dei ca-rismi per verifi care la sua azione pastorale alla luce di questo particolare e delicato momento storico, ma soprattutto del Vangelo. Un colle-gamento tutto da riscoprire, quello tra l’ascol-to della Parola di Dio, il vivere la celebrazione come interiorizzazione e la vita sociale come testimonianza: sulla scìa avvincente degli in-segnamenti del Concilio Vaticano II, infat-ti, il prossimo 2009/2010 punterà il suo indi-ce pastorale verso una valorizzazione concreta dell’impegno dei cattolici per una presenza at-tiva nella società.

Tema della nuova Lettera Pastorale di Mons. Ravinale sarà proprio quello della cittadinanza, attinta dalla luce e dalla forza donata dall’Eu-carestia per essere matrice di socialità nuova. Un’occasione per rifl ettere concretamente sul nostro essere nella e per la città (società) se-gno e strumento di unione con Dio e nella co-munità, dando certamente maggiore impul-so all’ascolto e al dinamismo del Vangelo nel-le singole comunità parrocchiali. “Solo un cri-stianesimo di convinzione è capace di tradizio-ne e di trasmissione della fede - ha sottolineato il Vescovo durante il suo saluto mattutino alla folta assemblea astigiana -. Solo i cristiani ca-paci di dare ragione della speranza che li abi-ta possono contribuire alla crescita del regno di Dio tra le pieghe della storia”. Ecco il volto dei nuovi cittadini-missionari che “seducono”

con la coerenza dei fatti sposata alla bellezza della loro proposta di fede al mondo. La scom-messa del nuovo anno pastorale? I cristiani ol-tre l’uscio della propria parrocchia, calati nel-la vita quotidianità: un cammino fatto di salite e discese, di perle e di “spine nella carne”, ci-tando San Paolo. Ecco il cuore dell’omelia di Mons. Ravinale, tesa ad offrire una prospetti-va nuova alla caducità del vivere umano: qua-si ispirata dalle somme vette delle Alpi che ab-bracciano Oropa, al credente è donata la grazia di volgere lo sguardo “verso l’alto” per conse-gnare a Dio debolezze, sofferenze ed affanni.

Mirabile, in quest’orizzonte di fede, la pre-senza materna della Madonna - qui onorata come “Vergine Bruna delle montagne” - Ma-dre di ogni intercessione e di ogni grazia, che ci ricorda l’importanza di uscire dal “loculo” della nostra ragione per regalare al Signore la possibilità di lasciare il suo segno nel nostro quotidiano; una possibilità chiamata fede, ab-bandono, speranza, che non deve assumere il tono disilluso dell’ultima “chance”, ma deve riportarci dritti alla radice, al senso di tutto: l’Eucarestia. Non più “una spina nella carne”, dunque, ma una profonda certezza nel cuore, quella dell’amore che fa nuove tutte le cose. E, nel segno della novità, l’annuncio uffi ciale dell’avvio della seconda visita pastorale a par-tire dal prossimo settembre: “Se con la prima avevamo inteso incontrare le comunità liturgi-che nel segno di un rapporto di conoscenza re-ciproca e di confronto – ha illustrato il Vesco-vo Ravinale – la mia nuova visita avrà un’im-pronta più tecnica, tesa a verifi care l’attuale rapporto tra 128 parrocchie e 50 parroci di-

sponibili, nella prospettiva di un ripensamento collegiale della geografi a diocesana. In paral-lelo, verranno censiti immobili e strutture di proprietà delle parrocchie al fi ne di promuo-vere la fruibilità e la condivisione di “conte-nitori” poco valorizzati, o del tutto inutilizza-ti”. In questo secondo “tour” pastorale, Mons. Ravinale sarà affi ancato da vicario, economo e cancelliere diocesano, oltre ai tre delegati del-la liturgia, della catechesi e della carità, per ve-rifi care i requisiti minimi ed eventuali accorpa-menti tra le parrocchie attualmente censite.

Un’assemblea ricca di contenuti, oltre che di persone, quasi a evidenziare il valore e l’importanza della presenza di ogni singolo cristiano all’interno della comunità diocesa-na. “Una “grande” famiglia astigiana giunta numerosa ad Oropa: ma perché? Cosa siete venuti a cercare?”: di stimolo per tutti l’ener-gico interrogativo posto dal rettore del San-tuario mariano don Michele Berchi durante il suo saluto alla Chiesa di Asti. Una domanda che apre una lettura esistenziale della sete di Dio che abita il cuore dell’uomo, e da sempre lo induce alla ricerca. Un percorso affasci-nante e misterioso insieme, un po’come cam-minare attraverso i sentieri del Sacro Monte di Oropa, immersi in quella rigogliosa Riser-va Naturale Speciale che, dal 2003, l’ha can-didato a patrimonio dell’Unesco. Cammina-re ai piedi del Monte Mucrone verso la con-ca della terra che ospita la Vergine dal viso eburneo, gemmata d’oro e di pietre preziose: una Madre che, nel silenzio della montagna, sa donare risposte di grazia.

Renata Cantamessa

Il vescovo ha spiegato in modo particolareggiato l’intento e la procedura della prossima visita pastorale, che inizierà in set-tembre dalla Zona Nord. Lo scopo di questo secondo tour dio-cesano di mons.Ravinale è quello di arrivare a verifi care e met-tere a punto in modo più preciso la ristrutturazione e in parti-colare l’accorpamento delle parrocchie in vista di un lavoro pastorale più organico e quindi fruttuoso.

Senza tralasciare quindi l’incontro del vescovo con ogni co-munità anche piccola con apposita celebrazione eucaristica, la visita sarà condotta in modo collegiale da sei convisitatori. Toccherà al vicario generale, mons.Vittorio Croce, incontrare i consigli pastorali (di parrocchia e di unità) e degli affari eco-nomici, questi ultimi insieme con l’economo diocesano don Attilio Novo. Al quale toccherà in particolare, anche qui insie-me col vicario, di verifi care la situazione e le esigenze di tipo strutturale (case canoniche, oratori, chiese) soprattutto in ordi-ne a un servizio zonale delle stesse.

Al cancelliere aggiunto, padre Luca Maria Bronzini, tocche-rà il compito di controllare i registri parrocchiali di battesimo. cresima, matrimonio e sepolture, con i libri delle Messe ce-lebrate e da celebrare. I tre delegati diocesani della pastorale verifi cheranno la situazione e aiuteranno a programmare me-glio il futuro nell’ambito della liturgia (don Severino Ramel-lo), della catechesi (don Marco Andina) e della carità (don Lu-igi Binello), incontrando catechisti, operatori liturgici (cantori, lettori, animatori) e persone impegnate nel settore della carità.

Il tutto avrà poi una verifi ca a livello zonale con parroci e rappresentanti dei consigli pastorali al fi ne di arrivare a una migliore programmazione, per esempio degli orari delle Mes-se festive, dell’organizzazione interparrocchiale dell’oratorio, della preparazione di animatori della catechesi... Tenendo con-to della situazione numerica del clero, in atto e in prospettiva.

20 10 luglio 2009 Gazzetta d’AstiOROPAIl vescovo prospetta la prossima visita pastorale e la nuova lettera pastorale sulla cittadinanza

In 1600 a Oropa per l’annuale assemblea diocesana

Come si svolgerà la visita pastoraleCome si svolgerà la visita pastorale

La lunga processione sul piazzaleLa lunga processione sul piazzaledella basilica superioredella basilica superiore

recentemente sistemato allo scoporecentemente sistemato allo scopoe, in alto, l’assemblea eucaristicae, in alto, l’assemblea eucaristica

del pomeriggiodel pomeriggio(Foto Franco Mombarone)(Foto Franco Mombarone)