La Cementeria di Merone...di portata sulle pompe di ricircolo e di lago, con conse-guente riduzione...

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La Cementeria di Merone Anno II - Novembre 2005 - Numero 10 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni Marcucci - Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3 - Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV maggio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3) Lettera aperta della Holcim Spa a tutti i cittadini del circondario meronese E u r o 1 , 0 0 Monsignor Giovanni Fusi Profonda commozione ha suscitato la scom- parsa di monsignor Giovanni Fusi, resi- dente a Rogeno... (a pag. 7) (SEGUE a pag. 2) “Il Killer del mais” A rischio in Brianza la coltivazione del granoturco? (a pag. 4) Le Promesse della Pallavolo Finalmente sono iniziati i campionati di pallavolo del GS Rogeno! (a pag. 8) Un Rogenese in Perù Luigi Rigamonti di Rogeno. Da tre anni lavora come Missionario Laico in Perú. (a pag. 7) a cura della Direzione Holcim In un'ottica di trasparenza e con l'intento di rassicurare i cittadini ribadendo come la sostenibilità sia alla base dello svolgimento di tutte le attività dell'Azienda, inten- diamo far chiarezza sui risul- tati ambientali e sui combu- stibili con cui alimentiamo i nostri forni e spiegare perché l'utilizzo di rifiuti come com- bustibili alternativi nei forni da cemento è da intendersi come un sicuro servizio alla collettività. (Merone - 28 Ottobre 2005) - Da tempo abbiamo dichiara- to che la sostenibilità è il fon- damento della nostra strate- gia. Per noi sviluppo sosteni- bile significa conciliare svi- luppo economico, responsa- bilità sociale e tutela ambien- tale. Siamo infatti consapevo- li delle nostre responsabilità e, per far fronte ad un impe- gno di lungo periodo e di tale portata, in modo sempre più tangibile e consistente ci siamo dotati di specifiche politiche attraverso le quali intendiamo realizzare un per- corso bilanciato lungo i tre assi dello sviluppo sostenibi- le. Un percorso, di fatto, già caratterizzato da azioni con- crete svolte al fine di miglio- rare le nostre performance. Con riferimento, per esempio alla sola dimensione ambien- tale, gli investimenti effettuati nel triennio 2002-2004 (peral- tro già resi noti nel Rapporto di Sostenibilità visibile sul sito www.holcim.it e distri- buito ai Comuni e a tutti i principali stakeholder), anche solo considerando l'unità produttiva di Merone, sono stati consistenti ed hanno riguardato: - la sostituzione del filtro del camino principale del forno 5; - l'ottimizzazione delle per- formance energetiche e pro- duttive dei forni 4 e 5; - interventi per la riduzione del rumore; - la sostituzione del camino del raffreddatore del forno 4 e eliminazione del camino del raffreddatore del forno 5 di Merone, con conseguente riduzione dell'emissione di polveri da 30-40 mg/Nm3 a 5-10 mg/Nm3; - l'installazione di regolatori di portata sulle pompe di ricircolo e di lago, con conse- guente riduzione del 40% del- l'acqua attinta dal Lago di Pusiano; - il revamping dello scalo fer- roviario a Merone che, con l'arrivo di un treno al giorno, già oggi, permette di sostitui- re circa 30 automezzi con significativi miglioramenti a livello di impatto ambientale quali la riduzione del traffico pesante, delle emissioni in atmosfera e del rumore; - l'installazione di un nuovo mulino verticale cemento che consente migliori prestazioni ambientali in termini di risparmio energetico e conte- nimento del rumore; - la modifica al precalcinatore del forno. Spesso la portata di questi interventi non solo non viene percepita ma, addirittura, viene strumentalizzata da un'informazione imprecisa che, per esempio, negli ultimi tempi ha fatto emergere l'ac- cusa di esserci trasformati o volerci trasformare in un impianto di termovalorizza- zione dei rifiuti, alimentando così la preoccupazione dei cittadini che, come circa il 70% dei dipendenti che lavo- rano nello stabilimento e negli uffici di Merone tra cui alcuni Membri del Comitato di Direzione di Holcim (Italia), abitano nei Comuni limitrofi facenti capo alle pro- vincie di Como e Lecco. Desideriamo quindi fare chiarezza dichiarando cosa succede nei forni della nostra unità produttiva di Merone (principale oggetto delle criti- che mosse), approfondendo qualitativamente e quantitati- vamente la tematica dei com- bustibili utilizzati nella fase di cottura. Ad oggi, nell'unità produttiva di Merone, brucia- mo: - come combustibili tradizio- nali: a) olio combustibile denso denominato bitoil (67.863 tonnellate, al 30 Settembre 2005); b) carbone derivato da petrolio denomi- nato petcoke (6.278 tonnella- te, al 30 Settembre 2005); - come combustibili alternati- vi, sempre nel rispetto dei quantitativi autorizzati e solo in parziale sostituzione dei combustibili tradizionali: a) oli peciosi (5.785 tonnellate, al 30 Settembre 2005); b) miscele oleose (6.881 tonnel- late, al 30 Settembre 2005). Il volume totale dei rifiuti uti- lizzati e recuperati come combustibili al 30 Settembre è stato quindi pari a circa 13.000 tonnellate. Come Holcim (Italia) Spa, abbiamo poi richiesto una variante ad una autorizzazione esistente che consiste esclusivamente nella modifica della tipologia di rifiuti ritirabili, lasciando inalterato il volume totale di rifiuti utilizzabili e recupera- bili come combustibili, pari a 34.000 tonnellate (di cui 21.000 industriali). Con il D.d.g. del 14 aprile 2005 la Regione Lombardia ha approvato e autorizzato tale progetto di variante. In sostanza, quindi, non abbia- mo aumentato i quantitativi di combustibili alternativi uti- lizzabili all'anno ma abbiamo semplicemente cambiato il mix di rifiuti che ne compon- gono i volumi, lasciando assolutamente invariato il totale. Pertanto, non si realiz- za l'incremento menzionato più volte dalla Rete delle Donne della Brianza e Circolo Ilaria Alpi e quantifi- cato in 100.000 tonnellate. Come da BURL (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) N.23 del 6 giu- gno 2005, la ex Cementeria di Merone, oggi unità produt- tiva di Holcim (Italia) SPA, non è diventata a tutti gli effetti un impianto di termo- valorizzazione ma rimane un cementificio.La possibilità di utilizzare rifiuti nei forni da cemento recuperandoli come combustibili alternativi è garantita dalle caratteristiche stesse del processo produttivo stesso. Studi condotti a livello internazionale, negli anni, hanno infatti dimostrato come ciò permette alcuni vantaggi tra cui: - l'assenza di modifiche quali- tative e quantitative sostan- ziali delle emissioni in atmo- sfera; - il risparmio di risorse di ori- gine fossile non rinnovabile; - l'assenza di ceneri o di resi- dui di combustione da smalti- re, poiché inglobate nel pro- dotto finito, senza pregiudi- care le caratteristiche qualita- tive del cemento.

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La Cementeria di MeroneAnno II - Novembre 2005 - Numero 10 - Iscrizione al registro dei giornali e periodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni Marcucci - Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umorismo e associazionismoSede redazione: Rogeno (LC) , V ia XXIV maggio, 3 - Edi tore-propr ie tar io : Assoc iaz ione “La gocc ia” (Rogeno - LC, V ia XXIV maggio 3) - T ipograf ia Ef feg iemme sr l (Bos is io Par in i - LC, V ia Caminanz 3)

Lettera aperta della Holcim Spa a tutti i cittadini del circondario meronese

Eur

o1,

00

MonsignorGiovanni Fusi

Profonda commozioneha suscitato la scom-parsa di monsignor

Giovanni Fusi, resi-dente a Rogeno...

(a pag. 7)

(SEGUE a pag. 2)

“Il Killerdel mais”

A rischio in Brianza la coltivazionedel granoturco?

(a pag. 4)

Le Promessedella Pallavolo

Finalmente sono iniziati icampionati di pallavolo del

GS Rogeno! (a pag. 8)

Un Rogenesein Perù

Luigi Rigamonti di Rogeno.Da tre anni lavora come

Missionario Laico in Perú.(a pag. 7)

a cura dellaDirezione Holcim

In un'ottica di trasparenza econ l'intento di rassicurare icittadini ribadendo come lasostenibilità sia alla basedello svolgimento di tutte leattività dell'Azienda, inten-diamo far chiarezza sui risul-tati ambientali e sui combu-stibili con cui alimentiamo inostri forni e spiegare perchél'utilizzo di rifiuti come com-bustibili alternativi nei fornida cemento è da intendersicome un sicuro servizio allacollettività.

(Merone - 28 Ottobre 2005) -Da tempo abbiamo dichiara-to che la sostenibilità è il fon-damento della nostra strate-gia. Per noi sviluppo sosteni-bile significa conciliare svi-luppo economico, responsa-bilità sociale e tutela ambien-tale. Siamo infatti consapevo-li delle nostre responsabilitàe, per far fronte ad un impe-gno di lungo periodo e di taleportata, in modo sempre piùtangibile e consistente cisiamo dotati di specifichepolitiche attraverso le qualiintendiamo realizzare un per-corso bilanciato lungo i treassi dello sviluppo sostenibi-le. Un percorso, di fatto, giàcaratterizzato da azioni con-crete svolte al fine di miglio-rare le nostre performance.Con riferimento, per esempioalla sola dimensione ambien-tale, gli investimenti effettuatinel triennio 2002-2004 (peral-tro già resi noti nel Rapportodi Sostenibilità visibile sulsito www.holcim.it e distri-buito ai Comuni e a tutti iprincipali stakeholder),anche solo considerandol'unità produttiva di Merone,sono stati consistenti edhanno riguardato:

- la sostituzione del filtro delcamino principale del forno5;- l'ottimizzazione delle per-formance energetiche e pro-duttive dei forni 4 e 5;- interventi per la riduzionedel rumore;- la sostituzione del caminodel raffreddatore del forno 4 eeliminazione del camino delraffreddatore del forno 5 diMerone, con conseguenteriduzione dell'emissione dipolveri da 30-40 mg/Nm3 a5-10 mg/Nm3;- l'installazione di regolatoridi portata sulle pompe diricircolo e di lago, con conse-guente riduzione del 40% del-l'acqua attinta dal Lago diPusiano;- il revamping dello scalo fer-roviario a Merone che, conl'arrivo di un treno al giorno,già oggi, permette di sostitui-re circa 30 automezzi con

significativi miglioramenti alivello di impatto ambientalequali la riduzione del trafficopesante, delle emissioni inatmosfera e del rumore;- l'installazione di un nuovomulino verticale cemento checonsente migliori prestazioniambientali in termini dirisparmio energetico e conte-nimento del rumore;- la modifica al precalcinatoredel forno.Spesso la portata di questiinterventi non solo non vienepercepita ma, addirittura,viene strumentalizzata daun'informazione imprecisache, per esempio, negli ultimitempi ha fatto emergere l'ac-cusa di esserci trasformati ovolerci trasformare in unimpianto di termovalorizza-zione dei rifiuti, alimentandocosì la preoccupazione deicittadini che, come circa il70% dei dipendenti che lavo-

rano nello stabilimento enegli uffici di Merone tra cuialcuni Membri del Comitatodi Direzione di Holcim(Italia), abitano nei Comunilimitrofi facenti capo alle pro-vincie di Como e Lecco.Desideriamo quindi farechiarezza dichiarando cosasuccede nei forni della nostraunità produttiva di Merone(principale oggetto delle criti-che mosse), approfondendoqualitativamente e quantitati-vamente la tematica dei com-bustibili utilizzati nella fasedi cottura. Ad oggi, nell'unitàproduttiva di Merone, brucia-mo:- come combustibili tradizio-nali: a) olio combustibiledenso denominato bitoil(67.863 tonnellate, al 30Settembre 2005); b) carbonederivato da petrolio denomi-nato petcoke (6.278 tonnella-te, al 30 Settembre 2005);

- come combustibili alternati-vi, sempre nel rispetto deiquantitativi autorizzati e soloin parziale sostituzione deicombustibili tradizionali: a)oli peciosi (5.785 tonnellate,al 30 Settembre 2005); b)miscele oleose (6.881 tonnel-late, al 30 Settembre 2005).Il volume totale dei rifiuti uti-lizzati e recuperati comecombustibili al 30 Settembreè stato quindi pari a circa13.000 tonnellate. ComeHolcim (Italia) Spa, abbiamopoi richiesto una variante aduna autorizzazione esistenteche consiste esclusivamentenella modifica della tipologiadi rifiuti ritirabili, lasciandoinalterato il volume totale dirifiuti utilizzabili e recupera-bili come combustibili, pari a

34.000 tonnellate (di cui21.000 industriali). Con ilD.d.g. del 14 aprile 2005 laRegione Lombardia haapprovato e autorizzato taleprogetto di variante. Insostanza, quindi, non abbia-mo aumentato i quantitatividi combustibili alternativi uti-lizzabili all'anno ma abbiamosemplicemente cambiato ilmix di rifiuti che ne compon-gono i volumi, lasciandoassolutamente invariato iltotale. Pertanto, non si realiz-za l'incremento menzionatopiù volte dalla Rete delleDonne della Brianza eCircolo Ilaria Alpi e quantifi-cato in 100.000 tonnellate.Come da BURL (BollettinoUfficiale della RegioneLombardia) N.23 del 6 giu-gno 2005, la ex Cementeriadi Merone, oggi unità produt-tiva di Holcim (Italia) SPA,non è diventata a tutti glieffetti un impianto di termo-valorizzazione ma rimane uncementificio.La possibilità diutilizzare rifiuti nei forni dacemento recuperandoli comecombustibili alternativi ègarantita dalle caratteristichestesse del processo produttivostesso. Studi condotti a livellointernazionale, negli anni,hanno infatti dimostratocome ciò permette alcunivantaggi tra cui:- l'assenza di modifiche quali-tative e quantitative sostan-ziali delle emissioni in atmo-sfera;- il risparmio di risorse di ori-gine fossile non rinnovabile;- l'assenza di ceneri o di resi-dui di combustione da smalti-re, poiché inglobate nel pro-dotto finito, senza pregiudi-care le caratteristiche qualita-tive del cemento.

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2 - Mese di Novembre 2005 La Cementeria di Merone

Recuperando rifiuti e mate-riali che altrimenti finirebbe-ro in discarica o inceneritioffriamo quindi un servizioalla società, eseguendolo incondizioni di massima sicu-rezza. Un esempio? Nel 2002Holcim (Italia) con le sueunità produttive a ciclo com-pleto di Merone e di Ternateha partecipato all'accordo tral'AITEC (l'associazione ita-liana dei cementieri aderentea Confindustria) e i ministeridelle Politiche Agricole,dell'Ambiente e della Sanitàed ottemperando alla Leggen. 49 del 9 marzo 2001 che,conseguentemente all'emer-genza BSE, obbligava i pro-duttori di cemento a ciclocompleto, al co-incenerimen-to delle farine animali, al fine

di smaltirle evitando che lestesse fossero reintrodottenella catena alimentare. Lefarine erano prodotte dasocietà autorizzate sotto ilcontrollo delle AutoritàSanitarie, accedevano allostabilimento tramite cisternee camion sigillati e venivanostoccate in un appositoimpianto dal quale, attraversoun sistema di trasporto com-pletamente chiuso, venivanoinserite nel forno per essereutilizzate come combustibilein parziale sostituzione diquelli abitualmente in uso.La sicurezza era altresìgarantita dalle caratteristichestesse del processo produttivodel cemento: nel forno, infat-ti, vi è una temperatura difiamma di 2000°C, la quale

provoca durante la cottura(che avviene a 1400°C) ladistruzione totale delle farinenello stesso processo di com-bustione. Ciò vale sia perrifiuti pericolosi che non. Atal proposito si precisa che,secondo la normativa vigentecomunitaria e nazionale, irifiuti vengono classificati inbase alla loro origine e allecaratteristiche di pericolosità.In merito alla pericolosità, sipuò dire che i rifiuti sonoclassificati come "pericolosi"o "non pericolosi" in baseall'appartenenza ad un elen-co ufficiale, che tiene contodella loro provenienza e delleloro caratteristiche chimico-fisiche. La pericolosità è con-nessa alla loro non idoneagestione e ad un abbandononon controllato nell'ambien-te, ma non alle attività direcupero o di smaltimentocui vengono sottoposti.Ricordiamo inoltre che, aseguito dell'utilizzo di qual-siasi tipo di combustibilealternativo autorizzato, lecementerie sono tenute arispettare limiti alle emissionidecisamente più restrittivirispetto a quelli che dovreb-bero osservare nel caso nonutilizzassero combustibilialternativi. A proposito di

Il Comitato di Zona Como della CiaInterprovinciale di Como - Lecco -Sondrio, nel corso della seduta del22/09/2005 ha approvato il seguen-te ORDINE DEL GIORNOAvendo preso visione del PIANO DEI RIFIUTI DELLAPROVINCIA DI COMO, dal quale si può dedurre che saràpossibile smaltire nei forni privati rifiuti solidi urbani, inaggiunta ai già autorizzati combustibili alternativi, CONSIDERATOChe nella provincia di Como l'unico forno privato esistentee autorizzato è quello della Cementeria di MeroneVISTOIl delicato contesto territoriale della zona circostante inseri-ta in parte nel perimetro del Parco della Valle del Lambro evista l'esistenza di realtà agricole con produzioni di qualitàaltamente specializzate (Zootecnia da latte, apicoltura, agri-turismo, florovivaismo)CONSIDERATOChe l'utilizzo dei rifiuti tal quali, e per di più inceneriti in unimpianto sorto per la produzione di cemento, accresce l'im-patto ambientale, mentre sarebbe necessario visto il contestoambientale diminuirloINVITALe forze politiche e gli Enti Locali coinvolti ad operare permodificare le specifiche del Piano Provinciale approvato e aseguire con attenzione gli sviluppi dello Studio Ambientaleed Epidemiologico promosso dalla Provincia di Comoquale valido strumento per razionalizzare l'insieme dei datiscientifici necessari per una corretta valutazione di impattoambientale.

Il Presidente del Comitato di Zona - dott. Enrico Ferrario

emissioni, è importante evi-denziare la presenza datempo presso l'unità produtti-va di Merone di un sistema dimonitoraggio in continuo "acamino" che ci permette, gra-zie ai collegamenti a sistemidi visualizzazione e di allertadei parametri relativi agliinquinanti monitorati - polve-ri, ossidi di azoto (NOx), ani-dride solforosa (SO2), acidocloridrico (HCl), carbonioorganico totale (COT) emonossido di carbonio (CO)-, di intervenire in temporeale sui processi ai fini dellaprevenzione di eventualifenomeni di inquinamento.In merito ai metalli pesanti,ribadiamo che le analisi svol-te negli anni mostrano perHolcim (Italia) SPA valoriche non solo rispettano i limi-ti di legge ma che addiritturasono al di sotto dei limiti dirilevabilità. In merito aimetalli pesanti, ribadiamoche le analisi svolte negli annimostrano per Holcim (Italia)SPA valori che non solorispettano i limiti di legge mache addirittura sono al disotto dei limiti di rilevabilità.Sempre relativamente alleemissioni, ci preme fare unaprecisazione rispetto ai datipubblicati nel rapporto

ARPA del 2002 (spesso stru-mentalizzati da vari movi-menti), dove si afferma che aMerone risulta presente il36% di biossido di zolfo deltotale della provincia diComo, il 25% di ossidi dizolfo e 56 t/anno di polveri(PM10). Così come indicatoin una lettera già inviata allostesso Ente nel Marzo del2003, la quantificazione del-l'impatto dell'unità produtti-va di Merone in termini diemissioni è illustrato all'ini-zio della relazione dell'ARPAe si basa su stime ed elabora-zioni effettuate nell'ambito diINEMAR 1997 e non sullabase di controllo della qualitàdell'aria. Al contrario, i datiemersi dalla campagna dimonitoraggio, le cui conclu-sioni sono sintetizzate nella

parte finale della relazione,confermano gli sforzi com-piuti dall'Azienda per ridurrel'impatto ambientale. A taleproposito sottolineiamocome i dati relativi alComune di Merone siano inlinea media con quelli deglialtri Comuni della Provincia.Concludiamo ribadendo ilnostro impegno nel volercontinuare ad evidenziare inmodo trasparente gli obiettivia cui miriamo, le azioni intra-prese ed i risultati.Ci auguriamo che, come diconsueto, i nostri interlocuto-ri non ci facciano mancare illoro contributo continuo, for-nendoci stimoli, idee e criti-che costruttive che potrannoessere inoltrate all'[email protected].

... La cementeria di Merone(Continua dalla Prima Pagina)

Rete Donne Brianza accoglie con favore la decisione del Comitato di Zona Como della CIA Interprovinciale diComo - Lecco - Sondrio del 22.09.2005 in cui, in considerazione del rischio ambientale dell'incenerimento deirifiuti, si invitano le <<forze politiche e gli Enti Locali coinvolti ad operare per modificare le specifiche delPiano Provinciale approvato e a seguire con attenzione gli sviluppi dello Studio Ambientale ed Epidemiologicopromosso dalla Provincia di Como quale valido strumento per razionalizzare l'insieme dei dati scientifici neces-sari per una corretta valutazione di impatto ambientale.>> Lisa Nitti e Lola Pugliese, presidente e vice-presi-dente di RDB, si erano incontrare a giugno 2005 presso la sezione del CIA di Merone, con Enrico Ferrario eIvano Brambilla (quest'ultimo ex-sindaco di Merone, in veste di membro del comitato del CIA) per sollecitaregli agricoltori a dichiararsi contrari all'incenerimento di qualsiasi rifiuto nella Holcim. Ricordiamo che a genna-

io di quest'anno il territorio comunale di Merone è stato dichiarato libero dagli organismi geneticamente modificati, grazie auna decisione presa dall'amministrazione comunale in accordo con la Coldiretti di Como e Lecco. Rete Donne Brianza auspi-ca che il territorio di Merone possa essere adeguatamente tutelato e valorizzato ai fini di un'agricoltura il più possibile priva diagenti inquinanti e chiede, a tale scopo, in via preventiva, in base al principio di precauzione, la sospensione dell'incenerimen-to dei rifiuti nel cementificio Holcim. A nostro avviso, l'incenerimento dei rifiuti industriali da oltre 20 anni potrebbe avere giàcontaminato il terreno a causa delle emissioni di diossina, PCB, e altri composti chimici persistenti e accumulabili. Chiediamoal Comune di Merone e agli altri comuni principali, come Erba, che vengano commissionati ad enti indipendenti serie inda-gini sul latte, sulle piante, sui prodotti agricoli di Merone e del territorio circostante in un raggio di 5 chilometri per verificarese esse siano contaminate dall'inquinamento derivante dal cementifcio. (Comunicato Stampa del 29/10/05)

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Mese di Novembre 2005 - 3L’impianto di Compostaggio ad Annone

L’impianto di Compostaggio ad Annone

Gentile Direttore,con grande piacere interven-go sui temi che sono statiposti in merito all'impianto dicompostaggio in corso di rea-lizzazione ad AnnoneBrianza.NON TUTTI GLIIMPIANTI CREANOPROBLEMIE' noto che alcuni impianti dicompostaggio hanno creato ocreano problemi e, in alcunicasi, sono stati chiusi inseguito alle proteste dei citta-dini esasperati. Questo nonsignifica che tutti gli impiantidi compostaggio debbanonecessariamente creare pro-blemi, in Italia ce ne sonooltre 200 attivi, tutto dipendedalle modalità di progettazio-ne, dai presidi ambientali chesi prevedono e da come ven-gono gestiti. Anche la que-stione della presenza di topi oinsetti è legata al modo in cuisi opera e non al fatto che esi-sta un impianto. A tale scopola Provincia di Lecco ha pre-sentato al Comune di

Annone ed a S.I.L.E.A. unaproposta di convenzione attaa garantire la partecipazionedel comune con propri tecni-ci in tutte le fasi del processo,a partire dalla fase di realiz-zazione e sino alla fase digestione a regime dell'im-pianto; prevedendo anche lemodalità di intervento incaso di eventi problematici. Tale proposta non ha ancoraavuto risposta da parte delComune di Annone, che nonha nemmeno provveduto arinnovare il comitato socialedi controllo già previsto edesistente. La Provincia diLecco ha intenzione di orga-nizzare una visita all'impian-to di Bagnolo Mella, funzio-nante da anni, i cittadini ed igiornalisti interessati potran-

NON TUTTI GLI IMPIANTI CREANO PROBLEMI

no chiedere di partecipare.IL COMPOSTAGGIONON INQUINAGli impianti di compostaggionon hanno emissioni di fumio gas, mentre per quantoriguarda l'odore prodotto nelciclo di trasformazione ven-gono previsti appositi presidiper impedirne la fuoriuscita. Nel caso dell'impianto previ-sto ad Annone Brianza talipresidi consistono nella chiu-sura in celle ermetiche dellaprima fase (la più odorigena)del processo di trasformazio-ne, nella concentrazione ditutto il ciclo all'interno di uncapannone completamentechiuso e sottoposto a costan-te depressione interna ed infi-ne nell'invio delle arie resi-duali - non più riutilizzabilinel ciclo - ad un biofiltro. Il biofiltro è stato progettatoin modo sovradimensionatoed a moduli, così da garantirela sua completa funzionalitàed efficienza anche nelmomento degli interventi dimanutenzione ordinaria e

straordinaria. La rac-colta delle acque èrigidamente suddivi-sa per le varie tipolo-gie, di processo, diprima pioggia, diseconda pioggia…,ed è prevista inmaniera tale da impe-dire ogni possibilefuoriuscita del perco-lato e delle acque diprima pioggia inambiente naturale enei corsi d'acqua.IL COMPOST HAUN MERCATO INESPANSIONEIl compost prodotto,ovviamente se dibuona qualità, nonha problemi ad esserecollocato visto cheesiste una precisaindicazione europeache prevede la neces-sità di rinaturalizza-zione dei terrenieccessivamente sfrut-tati da produzioniintensive e da conci-

mi chimici; tale indicazione ègià stata ripresa da diverseregioni italiani che addirittu-ra finanziano questo proces-so e dovrebbe essere fattapropria anche dalla RegioneLombardia.Il compost che verrà prodottoad Annone Brianza sarà diottima qualità, visto che le

analisi merceologiche del-l'umido raccolto in provinciaconfermano una impuritàinferiore al 1 %, e potrebbeanche essere collocato sulmercato dei terricci per inva-samento domestico.IL SITO E' STATO VERI-FICATO NEL RISPETTODELLE LEGGIIn merito all'ubicazione del-l'impianto occorre ricordareche è stata svolta un'accuratae positiva verifica in seguitoall'autocandidatura delComune di Annone, che evi-dentemente aveva ritenutoche un'area su cui già insiste-va un fabbricato usato in pas-sato per attività di macella-zione potesse essere adatta alprogetto in parola. Inoltre,tutti i ricorsi presentati suc-cessivamente sono statirespinti sia dal T.A.R. che dalConsiglio di Stato.NON FACCIAMOCICONDIZIONARE DAIPREGIUDIZICome si può rilevare daquanto sopraesposto unimpianto di compostaggio haun solo problema serio, laproduzione di odori che sca-turiscono dal ciclo di trasfor-mazione, proprio per questaragione su questo aspetto si èincentrata la più alta atten-zione possibile e si sonointrodotti i più moderni efunzionali presidi esistenti.Possiamo dire con chiarezzache non è un'attività inqui-nante, non essendoci possibi-lità di rilascio di elementidannosi per l'ambiente; risul-tano molto più problematicidiversi impianti industriali,per i quali però l'attenzionedei cittadini è praticamentenulla in quanto le attivitàsvolte non contemplano iltermine "rifiuti". Come spes-so accade ci si spaventa perun impianto che tratta scartidomestici di cucina e rama-glie del giardino, mentre nonsi pensa all'impatto reale chehanno, sul territorio, sullafalda acquifera e su fiumi elaghi, le attività agricoleintensive o i campi da golf,ove vengono sparse enormiquantità di concimi ed anti-parassitari; non sempre ciò

che apparec o r r i s p o n d ealla realtà.

MarcoMolgora

L’intervento della Provincia di Lecco

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCO VIRGINIO BRIVIOp.c. AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ROBERTO FORMIGONI

/ ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA / AL CON-SIGLIO DELLA REGIONE LOMBARDIA / ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTEDELLA PROVINCIA DI LECCO MARCO MOLGORA / AL CONSIGLIO DELLA

PROVINCIA DI LECCONoi invitiamo il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente dellaProvincia di Lecco Virginio Brivio e tutto il Consiglio Regionale e Provinciale a venire a visi-tare personalmente ed estensivamente Annone Brianza e il territorio dei laghi briantei: un'areache presenta un grande patrimonio naturalistico, aspetti ambientali pregevoli nonché, secondoalcuni studiosi, motivi d'interesse archeologico. Al confine tra Valmadrera e Civate, a pochichilometri di distanza, su questo territorio densamente abitato, è già presente un inceneritoredi notevoli dimensioni e, pertanto, noi chiediamo: è giusto che venga insediato un altroimpianto di smaltimento rifiuti? E' giusto che gli abitanti di alcunicomuni, come Civate, debbano vivere in mezzo a un inceneritore e aduna discarica? Senza dimenticare la cementeria di Merone, molto pros-sima a tale area anche se ubicata nel territorio della Provincia di Como.Inoltre, l'impatto viabilistico provocato dalla circolazione dei mezzipesanti che trasportano rifiuti ed altro, in una zona già altamente traffi-cata, non provocherebbe un netto peggioramento della situazione? Ma leconsiderazioni più pesanti per noi abitanti dell'area riguardano la nostraimmagine e la nostra salute: diventeremo il territorio delle discariche!E'concepibile che una struttura come quella che si vuole realizzare, valea dire un impianto industriale per lo smaltimento dei rifiuti, che cometutti gli impianti industriali inquina, venga localizzata così vicina allago? E lo stesso impianto possa convivere, a poche centinaia di metri,con attività sportive di grande rilievo quali il polo e il golf ? Attività che,pur essendo private, sono meritevoli di curare e mantenere grandissimispazi verdi, vitali per il nostro benessere e la nostra salute, e di richiama-re, per i loro eventi sportivi, pubblico internazionale, promuovendo l'im-magine del territorio. La scuola di parapendio di Suello ospita ognianno, come quest'anno, competizioni di livello mondiale, ed è frequenta-ta da appassionati di questo sport, provenienti da tutto il mondo. Questerealtà sono motivo di pregio, ma ve ne sono altre non meno importanti,come i camping, i ristoranti di altissima qualità e tutta una serie di ser-vizi rivolti ad un turismo sia di massa che esclusivo: e questo è un setto-re che richiede attenzione. Molte sono le attività che distinguono lazona: il progetto di realizzazione della pista ciclabile, che si troverebbe apochi passi dalla discarica, le aree protette, gli spazi ricreativi, il risana-mento del lago di Annone, la difesa del Cornizzolo, il parco del monteBarro, lo sviluppo della riva di Oggiono, la cui vocazione turistica è sem-pre più evidente. E' un territorio che ha subito grandi ferite (mai curate),ma in cui è possibile trovare habitat ancora integri; è il territorio dei laghi briantei a cuiStendhal ha dedicato bellissime liriche. Per questo motivo dovrebbe essere tutelato, dichiaratopatrimonio dell'umanità, avviato verso uno sviluppo rispettoso di quanto ci dona. Noi affi-diamo il nostro benessere e il nostro futuro alle decisioni dei politici e chiediamo che questedecisioni siano ponderate e, sebbene a volte non siano quelle che forse dovrebbero essere, vi siacomunque il coraggio della verifica. Chiudiamo questo appello citando il Dott. Naggi, espertodella materia, che dice: "I grandi impianti rappresentano innanzitutto un'ingiustizia sociale,poiché il disagio provocato da quantità sempre più grandi di rifiuti, prodotta da un elevatonumero di persone, si concentra su piccoli settori di popolazione….", cioè su chi ha la sfortu-na di vivere su un territorio localizzato per una discarica o per un inceneritore. Imporre, unaltro impianto per lo smaltimento dei rifiuti, a pochi chilometri di distanza da un incenerito-re di grandi dimensioni da una parte, e da una cementeria, altrettanto pesante dall'altra, chesi appresta tra l'altro a diventare termovalorizzatore di rifiuti pericolosi, nei pressi della cavadel Cornizzolo (per cui tanto si è lottato), dovrebbe far riflettere profondamente e diventareoggetto di dibattito pubblico. Noi, abitanti del territorio intorno al lago di Annone, chiedia-mo alla Regione Lombardia un intervento in merito e preghiamo la Provincia di Lecco di noncostruire un impianto per lo smaltimento dei rifiuti umidi e scarti di cucina su questo territo-rio: noi tutti sappiamo quanto disagio possa dare una discarica, subendo già da anni la pre-senza di un inceneritore, di una cementeria e di una cava. Un sentito ringraziamento a quan-ti non lasceranno cadere nel vuoto questo appello ed avranno il coraggio di sostenere la nostrabattaglia a tutela dell'ambiente in cui viviamo e vogliamo continuare a vivere.

Caro direttore, i paesi intornoal lago di Annone chiedonoalla Regione di intervenire ealla Provincia di Lecco diripensare alla localizzazionedell'impianto diCompostaggio troppo vicinoalla riva del lago di Annone!Dalle ultime assemblee avutecon tecnici e alla presenzadello stesso Dott. Brivio, èrisultato chiaramente, comesi può anche leggere sulla

Una petizione promossa dai cittadinistampa, che il luogo non èadeguato e l'impatto ambien-tale potrebbe essere moltopesante per il lago e il turi-smo della zona. Indichiamoalcuni luoghi dell'Oggionesedove si può andare a firmarela petizione e preghiamotutte le persone di buonavolontà di sostenerci! Si puòfirmare presso il BarPasticceria Rovida ViaGiovanni 23°, n. 26 -

Il testo della Petizione

La Zona di Annone Brianza vista dal satellite

Oggiono e pressol'Erboristeria Orto BotanicoVia Longoni, n.14 -Oggiono. Inoltre ad AnnoneBrianza negozio di casalin-ghi di fronte alle scuole ele-mentari. La Petizione puòessere firmata anche da tuttequelle associazioni (ambien-taliste, turistiche, culturali,sportive, artigiane e commer-cianti) che vorranno farlo.

Giovanna Rotondo

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4 - Mese di Novembre 2005 Termografia e Sentieri

Non è necessario prenotare,(salvo nei casi indicati) è suffi-ciente presentarsi nei relativi luo-ghi di ritrovo, trasporto conmezzi propri. Quota di parteci-pazione: Euro 4 per persona, pergite giornaliere, ingressi ai museio luoghi turistici i prezzi sonoindicati a parte negli itinerari.Gratis: bambini, ragazzi fino 18anni e anziani oltre 70 anni.27 NOVEMBRE - GALBIATE(LC)Dalla chiesa parrocchiale diGalbiate si prosegue a piedi peruna breve strada sterrata per rag-giungere il borgo rurale diCamporeso, di origine medioeva-le, dove è allestito un interessantemuseo etnografico, tutto il com-plesso è stato di recente ristruttu-rato. (in caso di cattivo tempospostamento in auto). Bigliettoingresso al museo Euro 2,00. Visita alla parrocchia diGalbiate, dedicata a S. Giovannievangelista e di antica fondazio-ne, fu ristrutturata nel corso deisecoli, l'architettura presenta unportico settecentesco e sul latoesterno dell'antica chiesa resti diaffreschi quattrocenteschi.All'interno sono conservate pre-gevoli opere d'arte tra cui unatela del Morazzone, una attribui-ta a Daniele Crespi, un dipinto difrate Codega e una rappresenta-zione del martirio di S. Caterinadel Vignati, altre tele attribuite alProcaccini ed al Nuvolone (XVIIsecolo), due tavole lignee cinque-centesche avvicinabili allo stile diCesare da Sesto, interessantiaffreschi del 1400. Ritrovo: alleh. 14,30 davanti alla parrocchiadi Galbiate.

Per informazioni: IvanaSpeltaTel-fax 039-6079514 - cell.338-3687731

“I Sentieri”,le gite culturalidella seconda metàdi Novembre

Con la Termografia ci è offerta l'opportunità di guardare il nostro corpo, il nostro ambiente di vita,i nostri luoghi di lavoro con "nuovi occhi elettronici" che scoprono caratteristiche essenziali e solitamente non visibili

Cos'è la termografiaLa termografia è una tecnicache consente la rilevazionedel calore di una qualsiasisuperficie mediante appositestrumentazioni: i termografi.In parole semplici, come laparola fotografia vuol dire"disegno con la luce", così latermografia è il "disegno conil calore". Infatti ogni corpo eoggetto emette calore nelcampo infrarosso; il rileva-mento di tale emissione infra-rossa (assolutamente nonvisibile all'occhio umano)costituisce il punto di parten-za per successive valutazioni,che spaziano dalla diagnosti-ca clinica all'igiene ambienta-le, dalle applicazioni indu-striali a molti altri campi.Con queste premesse è evi-dente che in mani esperte, laTermografia aiuta a scopriree risolvere problemi nascostidella nostra Salute così comedell'Ambiente in cui abitiamoe lavoriamo: per esempioconsente di individuare unainfiammazione nascosta, cosìcome una fuga termica o lapresenza di umidità anchenon visibile, nei muri di casa.

“L’ESSENZIALEE’ INVISIBILE AGLI OCCHI”

Dal 4 dicembre (inaugurazio-ne ore 16,30) potrete appro-fondire l'argomento allamostra "l'essenziale è invi-sibile agli occhi : TERMO-GRAMMI FOTOGRAMMI"presso lo spazio PontiggiaEyes a Erba (Co) in via G.Leopardi, 11/C (zona stazio-ne) Tel. 031/610976.WWW.TERMOGRAFIASA-LUTEAMBIENTE.ITWWW.PONTIGGIAEYES.COMTERMOGRAMMI :DOTT.GIANCARLO CORTIFOTOGRAMMI:FABRIZIOPONTIGGIA

Il Dott. Giancarlo Corti (cheha portato la termografianella nostra zona) afferma: Con la Termografia ci è offer-ta l'opportunità di guardare ilnostro corpo, il nostroambiente di vita, i nostri luo-ghi di lavoro con "nuoviocchi elettronici" che scopro-no caratteristiche essenziali esolitamente non visibili. Igrandi vantaggi della diagno-stica termografica sono rap-presentati dal fatto che con-temporaneamente riesce amisurare con precisione iparametri termici, a rilevareaspetti funzionali e non sol-tanto morfologici (comeavviene con l'ecografia).Infatti ad alcune malattie cor-risponde una alterata emis-sione termica rilevabile solodalla termografia. Inoltre,caratteristica importantissi-ma, la Termografia non èinvasiva per la Personae,negli ambienti, non altera imateriali esaminati, nondovendo neppure entrarvi incontatto.Esempi applicativiLa Termografia sulla PER-SONA consente di :

- Individuare e docu-mentare infiammazioninascoste o poco definitecon altri metodi, artriti,mialgie, vasculopatieperiferiche ed altro.La Termografia igieni-stica negli ambientidomestici consente : -La ricerca e l'individua-zione delle cause diumidità, perdite idricheo di infiltrazioni inpareti e solette;- l'esame ispettivo diimpianti; la verifica del-l'isolamento termico edella tenuta di coiben-tazioni; - l'individuazio-ne di strutture murate odi anomalie strutturali.

La Termografia nell' INDU-STRIA consente : - Ispezionipreventive per l'Igiene e laSicurezza nell'Ambiente diLavoro, il controllo diimpianti e di macchine teso aprevenire malfunzionamenti.La Termografia in ECOLO-GIA consente : - Ispezioniigienistiche ambientali per laprevenzione, la documenta-zione e la bonifica in condi-zioni critiche di impattoambientale.

Una pagina di storia dellaTermografiaLa Termografia clinica haattraversato periodi di alternevicende negli anni '70 a causadelle apparecchiature alloralimitate. Eliminate oggi daglistudi le aspettative sperimen-tali fuorvianti e calibrati glistrumenti verso settori sem-pre più concreti, si sono aper-ti nuovi orizzonti. LaTermografia clinica ha vistorecentemente nascere e cre-scere nuove strumentazionipiù idonee alle attuali richie-ste diagnostiche ed applicati-ve, con il risultato di poterfornire un valido supportodiagnostico, non solo morfo-logico ma soprattutto funzio-nale, in una casistica selezio-nata in diversi settori sanitari,sulla Persona e negli ambien-ti. La Termografia industrialeè utile nelle diagnosi preven-tive di guasti ed ha ampliatoil settore delle indagini nondistruttive. La Termografiaambientale, ai fini igienistici

esprime la sua utilitàgrazie ai risultati chesta ottenendo da temponella ricerca di umiditànascosta nelle abitazio-ni e negli ambienticommerciali e non. Nel1984 un rapportodell 'OrganizzazioneMondiale della Sanitàsuggeriva che circa iltrenta per cento degliedifici nuovi o ristruttu-rati potesse esserecausa di disturbi dellaSalute degli abitanti,correlati allo stato degliambienti. Lo stessodato era presente in unarticolo del Dott.Giancarlo Corti pubbli-cato su "Dossier diProtezione Civile eAmbiente" nel gennaio 1992,in cui si poneva in evidenzala necessità di impostare conuna rinnovata metodologia ilcontrollo dell'Igiene negliambienti confinati. Oggi, inpiena era della climatizzazio-ne degli appartamenti e dopola diffusione dei deumidifica-tori, il migliore approccio alproblema della individuazio-ne dell'umidità domestica ein ambienti confinati è la tec-nica Termografica.Conoscere l'umiditàLa presenza di umidità, siavisibile che nascosta, nellestrutture edilizie dipende dadiversi fattori tra i quali, adesempio, i materiali e le tecni-che di costruzione, le condi-zioni climatiche e la modalitàdi origine dell'umidità stessa:questa può essere infatti ditipi diversi, talora singolar-mente rappresentati, talvoltainvece concomitanti. Neimuri delle nostre case esistedunque umidità dovuta a:infiltrazioni da cause acci-dentali (danneggiamento dicomponenti o perdite daimpianti); lavori diversi(costruzione, modifica, fini-tura); infiltrazioni di acquemeteoriche; condensazione,microclima degli ambienticonfinati; infiltrazioni direttedal suolo e dal sottosuolo;risalita per capillarità.Dirimere la tipologia di talicause e le loro conseguenzeanche dal punto di vista igie-nistico è compito diPersonale esperto e qualifica-to che si avvalga di apposite

strumentazioni specialisti-che, come la Termografia.Lo studio con la metodicaTermografica consente quin-di di verificare l'entità deifenomeni termici e igroscopi-ci, di impostare e monitorarele operazioni di bonifica,oppure di anticipare la dimo-strazione del degrado orga-nizzando ispezioni preventi-ve e guidando gli interventimirati alla risoluzione delproblema. Per saperne di piùWWW.TERMOGRAFIA-SALUTEAMBIENTE.ITOppure contattare il numero:031 3338010

Artrite ai polsi e difettocircolatorio alle dita

Osteomielite recidivanteal piede destro

1. Una finestra, l’individuazione dell’infiltra-zione di umidità - foto in chiaro

2. L’immagine termografica consente l’indi-viduazione dell’infiltrazione di umidità

Distorsione cervico-dorsale a causadi un tamponamento stradale

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Mese di Novembre 2005 - 5Sprazzi di vita italiana

“Il secolo appena trascorso”Sprazzi di vita italiana

Il novecento è stato tantecose: anche il secolo che hafatto registrare i più grandiprogressi della scienza. Ladistanza è stata quasi deltutta eliminata: si andava daParigi a Washington in dueore e quaranta con ilConcorde, il tempo di fareuna colazione; una volta laservivano con le posate d'ar-gento, poi si sono accorti chec'erano troppi "collezionisti",e sono passati alla plastica.Il secolo ventesimo, ovveroquello appena trascorso, lohanno definito in tanti modi:"breve", delle "idee assassi-ne", dell'era atomica, degli"ismi", della nascita del vil-laggio globale, quello di cui--dopo il crollo del comuni-smo-- sarebbe dovuta finireaddirittura la Storia.Già, Storia: "la storia è mae-stra di vita", dicevano i latini,ma a ben guardare non è chel'uomo abbia dal suo svolger-si imparato qualcosa.Dobbiamo renderci contoche i motori che spingono l'umanità ad agire sono sem-pre gli stessi: la sete di potere,l'avidità, l'odio, la crudeltà, ildesiderio… Rispetto a secolilontani, è mutata solo la tec-nologia: oggi disponiamo distrumenti di distruzione dimassa, un tempo era richie-sto un maggior impegnomanuale, ma l'homo sapiensè rimasto sempre lo stesso.Certo, se scavo nella memo-ria, è più facile che mi imbat-ta nel Male: il Bene, si sa,non fa notizia. Del restoanche la Bibbia, che mi pareun testo autorevole, il primogesto che si racconta è quellodi un fratello che uccide unfratello. E' sempre stato così:l'uomo cerca di stabilire unapresunta supremazia di sé sugli altri, mentre tutte le leggisi impegnano a dire che gliuomini sono tutti uguali, eche tutti hanno diritto di bat-tersi per la propria felicità.Il ventesimo secolo: forse ilpiù terribile della storia…Due guerre mondiali, più dit-tature che hanno sterminatomilioni di individui, lo stali-nismo, l'Olocausto,Hiroshima e Nagasaki, ilVietnam, i nuovi e antichissi-mi conflitti etnici, l'inizio delterrorismo di matrice islami-ca. Mai, come in quegli annivicini e al tempo stesso remo-ti, nel nome di ideologie tota-litarie furono sterminatimilioni di persone. Fascismo,comunismo e nazismo cerca-rono (ognuno a modo suo) dicreare un "uomo nuovo", un

uomo che cancellasse eodiasse ogni eredità culturaledel passato per costruire unmondo radicalmente diversoe che fosse riservato ai cetipiù retrivi e conservatori(fascismo), ai proletari ditutto il mondo (comunismo),agli eletti della RazzaSuperiore (nazismo).I risultati furono la più tragi-ca e sanguinosa delle guerremai combattu-te, l'elimina-zione sistema-tica degliavversari poli-tici o di intereclassi dellasocietà. Ilfascismo, inItalia, fu unaburla tragica,ma offrì unmodello cheHitler "perfe-zionò" e fecef u n z i o n a r ecome unamicidiale mac-china di preci-sione e didistruzione. Ilcomunismo--il"Dio che hatradito"-- divo-rò i suoi figli,si trasformò inun universoconcentrazio-nario ec o s t r i n s emilioni diindividui cheavevano cre-duto ai suoimessaggi diuguaglianza eliberazione amarciare peroltre settant'anni verso ilnulla.Un grande storico, di cui misfugge il nome, affermò chetutta la partita venne giocatatra il 1914 e il 1991, con pre-cisazione che questa fu"l'epoca più violenta dellastoria dell'umanità". A segui-to di ciò potremmo, ipotetica-mente, rivivere quegli anniterribili, dominati da tiranni elacchè con il fuoco nellamente, capaci-- di fronte ailoro fallimenti-- solo di ucci-dere con la furia che provachi vede il mondo e l'uomonon adattarsi ai suoi delirantidisegni. Una lunga e assurdafollia di come popoli civilisiano diventati preda di cri-minali cinici e spietati.Eppure in questi cento anniappena trascorsi, la gracilepianticella Uomo non èappassita, non è stata strap-

pata o annientata: si è piega-ta quando il vento soffiavapiù violento e terribile e poi,con determinata fermezza eostinazione, è tornata a solle-vare la testa. Ritornando allamemoria penso, oltre adorrori spaventosi, anche adalcuni nostri personaggipositivi: chiamiamoli pureeroi. Salta alla mente un pic-colo brigadiere dei carabinie-

ri, Salvo D'Acquisto, che si fafucilare dai tedeschi per libe-rare ventidue ostaggi. Anchei nostri Comuni, Rogeno eCasletto, hanno, purtroppo,pagato il loro pesantissimoobolo di vite stroncate dalleguerre. Rogeno ha avuto anche lasventura di annoverare persi-no due martiri vigliaccamen-te fucilati dagli odiosi nazisti.E poi un prete, don GiovanniFornasini, medaglia d'oro.Era un prete di montagna, eprobabilmente neanche tantocolto. A Marzabotto dove itedeschi stanno per ucciderequasi duemila persone, lui èlibero: eppure torna indietroper morire con i suoi parroc-chiani. Quando stanno persparare contro di lui e i suoicompaesani, traccia un segnodella croce nell'aria e dice:"Assolvo chi muore e chi

uccide". Un maestro di scuo-la, ebreo, che accompagna isuoi alunni alle camere a gas:li lava tutti, fa indossare loro igrembiulini, li mette in fila,racconta una favola. E poi vaa morire con loro. Non fannonotizia, questi personaggi. Lagente tende a dimenticare.Sono accadute cose che pen-savamo inconcepibili: comequei vagoni che andavano a

Auschwitz, Dachau e din-torni. Solo nel dopo guer-ra avemmo la prima noti-zia di quell'orrore. Certo,che gli ebrei non fosserograditi lo si sapeva: nel '38erano pure promulgatedelle leggi. Ma voglio cre-dere che nessuno, inItalia, immaginava che inGermania ci fossero deicampi di sterminio, erainconcepibile che si potes-se arrivare a tanto.Sono cresciuto in un ambien-te cattolico, e certa distinzio-ne tra Bene e Male probabil-mente l'ho assorbita. Ho avuto sentori di personag-gi positivi anche tra i fascisti.Come Leandro Arpinati: fuuna persona molto intelligen-te, molto leale, che ha pagatocon la vita, con molto corag-gio. Una persona molto perbene. Sì, c'erano anche allora,

perché nasconderlo? Sedovessi indicare degli eroi,dei personaggi positivi, direi:i soldati italiani. Dappertuttoun soldato italiano non man-gerebbe volentieri il rancio seha di fronte un bambino chelo guarda con appetito. Inostri ufficiali medici si pro-digano per i poveracci. Lamentalità della nostra genteviene fuori: noi non siamo

degli occupanti, degli impe-rialisti. Noi fraternizziamo.Anche quando volevamoconquistare delle colonie,inventammo una canzoneche diceva: "faccetta nera,sarai romana". Poi si sonoaccorti che non andava benee hanno rivisto il motivo. Noiitaliani siamo così, anche seabbiamo la mania di autofla-gellarci, di parlare male delnostro paese. Forse è una rea-zione provocata dal fatto cheprima, per troppo tempo, era-vamo stati abituati a esaltar-ci, a dire che eravamo glieredi degli antichi romani:con tutto quello che è succes-so, c'è da avere qualche dub-bio sulla provenienza. Ilnostro Nazionalismo? Credoche nel '15 Trento e Triestefossero dei traguardi per gliitaliani. Ma oggi l'amorpatrio c'è soltanto per le parti-te di calcio.Il nostro popolo ha datoprove di grande solidarietàquando eravamo poveragente: in guerra, o durantel'alluvione del Polesine. Noiitaliani siamo bravissiminella disgrazia. Abbiamo

inventato la colletta, e lasocietà del mutuo soccorso.Ma quando stiamo bene, e c'èuna torta da dividere, diven-tiamo litigiosi. Come adesso.In questi anni abbiamo avutofin troppe cose. Abbiamo vis-suto al di sopra dei nostrimezzi. Si è predicato il suc-cesso come traguardo dellavita. Mi sento a disagio: io,per diversi anni, ho vissutoun'Italia che era molto piùpovera, ma aveva più atten-zione. Le nostre madri dice-vano: prima fai i compiti epoi vai a giocare. Da un certopunto in poi la gente ha pen-sato solo ai propri diritti,dimenticando i doveri. Oggi ètornata la paura della guerra.Credo che, con quello che stasuccedendo, il nostro tenoredi vita dovrà ridimensionarsi.E' quasi fisiologico. Prima ditutto non si sa quando leguerre finiscono. Secondo, èevidente che si altera tuttal'economia: la depressionenon è soltanto uno statod'animo. Voglio dire: questoè un momento difficile, dicrisi, e non si vedono in girograndi figure di personaggi ingrado di fare da punto di rife-rimento. Questo è un Paeseche sembra non abbia speran-za, che vive alla giornata, chesi accetta così com'è.Dobbiamo forse tornare avivere con più parsimonia,con più modestia. Una miaconoscente ha adottato unabambina ucraina di circa treanni: a tavola tira su tutte lebriciole che trova, si vede chenell'istituto dov'era primanon ce n'erano tante. E' leiche insegna qualcosa a noi.Quando la penso, sono moltocontento: vuol dire che la vitava avanti.

E penso anche che questapiccola vicenda racchiuda laverità più importante: quan-do uno salva la vita di unaltro, salva anche qualcosa disé. Gli servirà nell'ora in cuidovrà rendere conto, senzaimbrogli, di come è andata.Ho visto poco più di sei deci-mi di secolo, e non ho nessu-na autorità per giudicare. Hosoltanto il malinconico privi-legio dell'anagrafe per poterloraccontare. Abbiamo vistol'uomo passeggiare sullaLuna. Siamo stati testimonidi cose strepitose. La tecnicaha fatto progressi enormi. Lamorale no. Il fascismo, ilnazismo, il comunismo… Storie di ideologie che hannotravolto il destino di milioni emilioni di persone. Storie diesseri eccezionali che hannovotato la loro vita al bene del-l'umanità… Quante storie inquesti cento anni, quante tra-gedie, quanti trionfi, quanteillusioni, quante idee…Anch'io, nel mio piccolo,sono stato, in parte, testimo-ne di tale periodo. Le espe-rienze di cui sono stato spet-tatore, fanno sì che devolasciare alla coscienza diognuno di noi giudicare checosa sia stato il secolo appenatrascorso, e non fidarci diquanti propongono NuoviMondi basati su ideologieche non abbiano al loro cen-tro l'Uomo.

Antonio Isacco

Esercitazione di Balilla nei primi anni trenta a Bosisio Parini

La Libertà"Quando un popolo divorato dalla sete di libertà si trova adaver coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino adubriacarlo, accade che i governanti pronti ad esaudir lerichieste dei sempre più esigenti sudditi vengano chiamatidespoti. Accade che chi si dimostra disciplinato vengadipinto come un uomo senza carattere, un servo. Accadeche il padre impaurito finisca col trattare i figli come i suoipari e non è più rispettato, che il maestro non osi rimpro-verare gli scolari e che questi si faccian beffe di lui, che igiovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per nonsembrar troppo severi i vecchi li accontentino. In tale climadi libertà, e in nome della medesima, non v'è più rispetto eriguardo per nessuno. E in mezzo a tanta licenza nasce, sisviluppa, una mala pianta: la tirannia"

Platone

Leandro Arpinati Luigi Binda Alessandro Corti

Don Giovanni Fornasini

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6 - Mese di Novembre 2005 Cultura ed umorismo

Alfonso Porro Schiaffinati:il conte poeta e mecenate

Il Reale recentemente harichiamato l'attualità dellafilosofia antica sostenendoche quella moderna ha persofiducia in se stessa riducendo-si a puro metodo. C'è allorabisogno di un ritorno agliantichi filosofi per cogliere laverità riproponendo a noiquelle eterne domande: Chisiamo? Da dove veniamo?Dove andiamo? Come dob-biamo comportarci in questopercorso dal "venire"all'"andare"? Perché il male?Cosa ci attende dopo questavita? La prima risposta fortela diede Socrate che, posto ilproblema fondamentale"conosci te stesso", rispose"tu sei la tua anima". Per ilReale tali concetti non sonoostici o estranei all'uomod'oggi che sempre più avvertela stanchezza per la banalitàdel vuoto che lo circonda eche i mass-media a pienemani elargiscono. L'uomodesidera trovare risposte fortiai silenzi assordanti dell'epo-ca attuale, si rivolge allora alpassato per farlo diventareparola per il presente e pro-getto per il futuro, sente lanecessità di sfruttare quel-l'immenso deposito di sapien-za per i problemi d'oggi.Per Gadamer i giovani, eanche i meno giovani aggiun-go io, cercano rifugio nelladroga per esorcizzare la soffe-renza dimenticando che èproprio attraverso questa chel'uomo può maturare e arri-vare alla conoscenza di sé.Non voglio certo attribuireun valore terapeutico o gno-seologico al dolore ma direche è attraverso il superamen-to delle avversità che si pro-gredisce. In questo senso,secondo il Reale, le peripeziedi Ulisse, " il più misero degliuomini" come lo definiva lastessa madre, insegnano ilmestiere di vivere e rappre-sentano uno dei cardini dellafilosofia greca: imparareattraverso la sofferenza.L'attualità del pensiero grecoè esprimibile in una massimadi Epicuro:"se non ti basta ilnecessario non ti basterà mainiente". Croce diceva "la filo-sofia non è un caciocavalloda appendere al soffitto", per-ché è un qualcosa che ci per-

mette di dare senso alle cose,a noi e al mondo. E' comeuna bussola che ci permettedi orientarci nel mondo, manon solo quello presente: unafilosofia che si limitasse ariflettere solo sul propriotempo sarebbe ben poveracosa perché quello che oggi èattuale domani potrebbe nonesserlo più. La filosofia simuove su tempi lunghi, ilnostro modo di sentire in filo-sofia è assimilabile, sottocerti aspetti, alla deriva deicontinenti in geologia: quellodelle placche continentali èun movimento che richiedesecoli, se non forse millenni.

Platone diceva che il filosofoè "colui che guarda in faccial'eterno" e l'eterno, in quantotale, non può essere preroga-tiva o esclusività di un'epoca,ma vale in ogni tempo e inogni dove. A tal proposito viè una bella immagine delRonchi."la filosofia è comeuna pianta sempreverde chepur avendo radici anticheoffre ancora oggi frutti ingrado di alleviare la fame e lasete di conoscenza".A differenza della religioneche possiede la Verità, con lamaiuscola, cioè quella rivela-ta da un Essere supremo,nella quale verità il credentecrede, anche se è follia oassurdità il credere, e diversa-mente dalla scienza che pog-gia su delle certezze, la filoso-fia si caratterizza come ungrande, immane, inesaustosforzo di capire. E' una ten-sione costante verso la verità.Anche Platone avrebbe sotto-scritto senza riserve il mottodi Heidegger:" percorsi, cam-mini, non opere". Vedremoin seguito, a proposito diPlatone, che ai suoi occhicontava più il cammino da

percorrere che non una dot-trina già bella e confezionata,la quale per definizione, nonavrebbe avuto alcun valorefilosofico. Platone è stato,infatti, sempre nemico acerri-mo di ogni conformismo,anche quando questo assumela veste di un finto anticon-formismo perché anche inquesto caso si è prigionieridell'opinione che si traducetutt'al più nella monotonaripetizione di slogan precon-fezionati e questo è un abdi-care a saper pensare, a saperessere uomini veramente libe-ri. E' sotto certi aspetti veroche nel turbinio della vita

moderna, in cui tutto cambiacosì repentinamente, sembranon aver più senso fermarsi ariflettere.Questo problema non è solodi oggi, perché già Platonel'aveva affrontato nel Teeteto,laddove polemizzando con iSofisti e con Eraclito "il filo-sofo del "panta rei", "tuttoscorre") disse:"la filosofia èfermarsi a pensare".A maggior ragione oggi chela vita corre così velocementeed è così dispersiva si avvertela necessità di un puntofermo o di un collante chetenga uniti i "frammenti" del-l'esistenza e tutto ciò non puòche essere la filosofia.Marco Aurelio, seguace delloStoicismo, l'imperatore cheportò la filosofia sul trono diRoma imperiale, dopo averdetto che l'esistenza umana èsolo un punto, che il nostrocorpo è corruttibile, la nostraanima un turbine, la fortunaimperscrutabile e la fama benpovera cosa priva di senso,concludeva che solo una cosapoteva essere di guida all'uo-mo: la [email protected]

Letterato, poeta, dilettantemusicista e mecenate, model-lo del grande pittore risorgi-mentale Hayez, patriota fer-vente che per l'amicizia conGaribaldi rimase celebre neisalotti intellettualidell'Ottocento come "conterosso". Queste le coordinateentro cui si colloca la perso-nalità del conte AlfonsoPorro Schiaffinati, che ebbeun posto di rilievo nel climaculturale e artistico di Monzae della Brianza. Fu infattilegato alla piccola comunitàdi Sant'Albino di Monza, pic-colo quartiere incastonato trai comuni di Monza,Brugherio e Concorezzo, nelcui territorio sorge tuttora,circondata da uno splendidoparco, la "villa di delizia" deiPorro Schiaffinati, più sem-plicemente nota ai localicome "Villa del Conte", chefu sua stabile residenza e sededi un vivace cenacolo di poetie artisti.Discendente da antica fami-glia del patriziato milanese,Alfonso Porro Schiaffinatinacque a Milano il 23 genna-io 1798 dal matrimonio delpadre Gaetano, fervente gia-cobino e Ministro di Poliziadella Repubblica Cisalpina,morto pochi annidopo la sua nascita,con IsabellaGiudici. Sin dallagiovinezza il PorroSchiaffinati fu pro-tagonista dell'am-biente culturale eartistico della capi-tale lombarda. Apoco più di vent'an-ni si avvicinò all'am-biente pittoricorisorgimentale diFrancesco Hayez, dicui fu amico e a cuifece anche damodello per perso-naggi di celebri telequali "Il Conte diCarmagnola" del1820 e "MariaStuarda" del 1827.In seguito fu in rap-porto con Massimod'Azeglio, il pittorearcorese CarloArienti e lo scultoreI n n o c e n z oFraccaroli. Le suefrequentazioni siestendono ancheall'ambiente lettera-rio, tra cui spiccanoi nomi diA l e s s a n d r oManzoni (cui eralegato da sia purlontana parentela),Giuseppe Rovani eil circolo scapiglia-to, e soprattutto il"medico-poeta" GiovanniRajberti (1805-1861), stimatoprimario chirurgo e direttoredell'Ospedale civico diMonza fino al 1859, maanche singolare figura dipatriota, scrittore satirico epoeta dialettale, erede dellatradizione poetale vernacolamilanese, ottimo amico delconte e spesso suo ospitenella villa di Sant'Albino. Inanni più tardi il Porro fece damecenate a un gruppo dimusicisti e compositori lom-bardi, che gli dedicherannodiverse loro opere: l'oboista

C e s a r eConfalonieri,i fratelliAdolfo eP o l i b i oF u m a g a l l i ,A l e s s a n d r oP e z z e ,A n g e l oPanzini eLuigi Bassi.L'attività let-teraria diA l f o n s oP o r r oSchiaf f inat irimane pernoi documen-to preziosoper ricostruireil clima idealee i miti storicie letteraridegli intellettuali romanticimilanesi alle sogliedell'Unità. Il conte Alfonsoebbe al suo attivo la pubblica-zione di due tragedie in pre-gevoli versi italiani, il MarinoFaliero (1855) e I vespri sici-liani (1868), entrambe versio-ni degli originali francesi deldrammaturgo CasimirDelavigne. Inedita rimase laversione di un'altra tragediadel Delavigne, I figli diOdoardo. A queste si aggiun-

gono due brevi composizionidedicate a Garibaldi, entram-be del 1860: l'ode patriotticaPartenza per la Sicilia diGaribaldi, e la cantata percoro e pianoforte AGaribaldi. Infine, verso i suoiultimi anni di attività, diedealle stampe la traduzione inversi dialettali dell'episodiodell'Ugolino dantesco:Frammento del cantoXXXIII della DivinaCommedia di DanteAlighieri.Fervente patriota e frequenta-tore dei salotti intellettuali

legati al movimento risorgi-mentale, il conte Porro fu unsostenitore della causa gari-baldina, ed ebbe un ruolo diriferimento e di leader delpartito garibaldino monzese,che ricoprì anche dopol'Unità d'Italia. Ciò gli valseallora l'elezione nel consigliocomunale di Concorezzo (dicui era allora frazioneSant'Albino), che mantennedal 1861 al 1867.Estimatore d'arte e amico di

numerosi artisti, ilconte commissionò eacquistò per la villadi Sant'Albino diver-se tele, tra cui alcunedi Massimod'Azeglio e di CarloArienti, che rimaseronella storia dell'artedei capisaldi della pit-tura romantica mila-nese. È interessante men-zionare il ruolo cheegli ebbe anche nel-l'ambiente artisticobrianzolo. Ne abbia-mo un esempio, testi-moniato da un car-teggio del 1833 tral'allora parroco diCassago Brianza donMichele Castelli e ilconte Porro, in cuiquest'ultimo venivainterpellato in qualitàdi intermediario edesperto d'arte per lacommissione e la rea-lizzazione di un qua-dro che ritraesseSanta Brigida, copa-trona dellaParrocchia. Dalle let-tere emergono le sin-golari competenze diintenditore d'artedello Schiaffinati,che individua nel gio-vane e poco cono-sciuto Paolo Brioschil'artista adatto e, da

buon mediatore, si dimostrascrupoloso e preciso gestire lespese della commissione.L'opera è tuttora visibile pres-so l'altare della chiesa parroc-chiale di Cassago.Alfonso Porro Schiaffinatimorì a Sant'Albino il 22 set-tembre 1872, "a causa diparalisi", lasciando comeerede Gaetano PorroSchiaffinati, poeta dialettaleanch'egli, amico intimo diGiacomo Puccini e del fon-datore del Futurismo FilippoTommaso Martinetti.

Antonio Cernecca

ANCORA SULL'ATTUALITA' DELLA FILOSOFIA

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Mese di Novembre 2005 - 7Cronaca e Solidarietà

COMUNITA' DI TAIZE':INCONTRO EUROPEO DEI GIOVANI

TEJESOL“tejemos una

economia solidaria”

Dal 1982, alla fine di ognianno, la comunitàEcumenica di Taizé (fondatadal compianto Freré Roger,recentemente scomparso intragiche circostanze) organiz-za in una grande città euro-pea un incontro internazio-nale di giovani: il"Pellegrinaggio di Fiduciasulla Terra". Come già nel1998 quest'anno l'incontro siterrà a Milano dal 28Dicembre al 1 Gennaio e leParrocchie del milanesesaranno chiamate ad ospitarei giovani europei.L'accoglienza calorosa dellefamiglie e delle Comunità cri-stiane aiuterà i giovani a con-tinuare il loro cammino difede e i loro impegni nellasocietà con entusiasmo egioia. Il Decanato di CarateBrianza ha deciso di aderirealla proposta. Sarà un'ottimaoccasione per confrontarsicon giovani credenti prove-

nienti da tutta Europa.Come accogliere?I fratelli della comunità diTaizé stanno preparando dadiverse settimane l'accoglien-za dei giovani nelle famiglie.I giovani (tra 16 e 35 anni)sanno che potrebbero anchedormire per terra e per questoporteranno sacco a pelo ematerassino (2 metri quadrati= 1 giovane in casa!). Allefamiglie che accoglieranno sichiede di preparare la cola-zione ogni mattino e il pran-zo del 1° gennaio. Durante ilgiorno, i giovani sarannofuori di casa. Partiranno ilmattino verso le ore 8.00 etorneranno verso le ore22.00, dopo la preghiera delle19.00, a Milano.E' previsto un incontro con iFreré della Comunità, pertutto il decanato: la Preghieradi Taizé di Domenica 27Novembre, ore 21.00, pressola Basilica di Agliate (frazio-

ne di Carate Brianza). La comunità di TaizéLa comunità monastica diTaizé, in Francia, fondata nel1940 da frère Roger, raccoglieoggi circa cento fratelli prove-nienti da 25 paesi, cattolici edi diverse confessioni prote-stanti. La comunità noncerca di costituire un movi-mento attorno a sé ma inten-de promuovere la riconcilia-zione fra i Cristiani, la prepa-razione di un avvenire dipace e il dialogo fra i popoli.Dal 1957 la comunità acco-glie un numero sempre mag-giore di giovani per permette-re loro di confrontarsi sulleradici della fede, essere testi-moni di pace, fiducia e ricon-ciliazione dove vivono.Note tecniche: Per offrire lapropria disponibilità ad ospi-tare basta compilare l'apposi-to modulo presso le singoleparrocchie del decanato diCarate Brianza.

Caro direttore, mi chiamoLuigi Rigamonti, sono diRogeno, ma da tre anni resi-dente in Perú. Lavoro comeLaico Missionario per la dio-cesi di Milano nella periferiadi una cittá che si chiamaHuacho, a 150 Km a nord diLima. Nella periferia in cuivivo il 66% dei Padri diFamilia non ha un lavoro sta-bile e mantengono la propriafamiglia con meno di 100dollari al mese, solo il 32%delle abitazioni sono costrui-te con materiale nobile, e soloil 35% possiedono l'acqua edil bagno in casa. Ben il 17%

de la popolazione non possie-de la luce elettrica.Le nostre attivitá:1. E' nata una associazioneche promuove le iniziativeimprenditoriali e commercia-lizza nel mercato internazio-nale i prodotti che si chiamaTEJESOL (tejemos una eco-nomia solidaria) di cui iosono l'indegno presidente http://www.huacho.info/junco/artesanas.htm2. L'artigianato di giunco(iniziativa guidata da TEJE-SOL) conta gia con 150donne tra quelle che gia lavo-rano e quelle che si stanno

formando3. Abbiamo creato un centrodi produzione artigianale chelavora le 8 ore al giorno con 6artigiane stipendiate, mentrele altre artigiane lavorano incasa propria e consegnano ilprodotto ogni sabato4. Abbiamo gia esportatoufficialmente. Abbiamo ven-duto 12.000 braccialetti ingiunco alla diocesi di milano.che sono stati distribuitinelle veglie missionarie (inquella di cantú non é statopossibile perché esauriti)5. ë nato TURESPERU-turi-smo responsable perú, con un

Il braccialetto della cooperazione missionariaDue chiese sorelle, cinquanta donne al lavoro, 12.000 braccialetti di giunco, una sola meta: rafforzare la cooperazione mis-sionaria tra le chiese. Stiamo parlando del segno scelto dalla Diocesi di Milano come "ricordo" della veglia missionaria2005. A tutti i partecipanti si regalerà un braccialetto di giunco, prodotto ecologico realizzato dalle donne del gruppo"Tejemos una economia solidaria - TEJESOL". Tale associazione ha sede in Huacho-Perú e tiene per finalità accompagna-re lo sviluppo sociale e lavorativo dei settori più esclusi della popolazione. In un anno e mezzo di lavoro, il progetto natodall'esperienza missionaria della Diocesi di Milano in Perù, ha realizzato in diverse comunità vari corsi di formazione, daiquali sono uscite più di 50 artigiane che già stanno lavorando nell'ottica dell'economia solidale. Per i partecipanti alla vegliamissionaria, portare al polso il braccialetto in giunco sarà dunque un segno di amicizia con le giovani chiese del sud delmondo ed una memoria permanente dell'impegno alla cooperazione missionaria. Maggiori informazioni nella pagina webdel progetto: http://junco.huacho.info o all'indirizzo di posta elettronica: [email protected],www.proyde.blogspot.com - Luigi Rigamonti - Tel. 0051-1-93190366

piccolo ufficio in centro edalcuni circuiti molto interes-santi. In dicembre riceveremoil primo gruppo di italiani diRoma (ONG SOS Blu)www.turismo.proydeperu.com6. sta nascendo Proydeperú(Promoción Humana yDesarrollo Peru), con la fina-litá di fare le consulenze pertutti i giovani studenti o ini-ziative informali affinchépossano effettuare tutte le ini-ziative microempresariali etener exitowww.proyde.blogspot.com

Profonda commozione hasuscitato la scomparsa dimonsignor Giovanni Fusi,residente a Rogeno dopodecenni trascorsi al serviziopastorale delle parrocchie diBollate e Meda, sempreaffiancato dalla sorellaMaria. Don Giovanni eranato il 5 aprile del 1919 aCasletto e battezzato nellachiesa parrocchiale. Dopoalcuni mesi la sua famiglia sitrasferì a Rogeno, dove donGiovanni maturò la sua deci-sione di entrare in seminario,a Venegono. Celebrò la suaprima S. Messa nella parroc-chiale di Rogeno, nel '42, perpoi essere destinato, comegiovane coadiutore, alla par-rocchia di Bollate. Furonoanni di intensa attività perdon Giovanni, contrassegnatidagli eventi bellici prima edall'entusiasmo del dopo-guerra, poi. Agli anni dellaripresa post-bellica furonoassociati i ricordi più intensi

di don Giovanni, legati allosviluppo della parrocchia diBollate, con l'arrivo del primocinematografo parrocchiale,l'ingresso dello sport agonisti-co - calcio, baseball - in orato-rio, la crescita di una coscien-za sociale e civica tra i par-rocchiani. Nel '58 la seconda"avventura" pastorale nellavasta parrocchia di S. Marianascente a Meda, sempre nel-l'interland milanese. DonGiovanni vi rimase per tren-totto lungissimi anni, in qua-lità di parroco, distinguendo-si per la realizzazione di duenuove chiese parrocchiali -tra le quali quella maestosa,in mattoni a vista - e creandole fondamenta per un'intensaattività parrocchiale nelnuovo oratorio. Dal '96 donGiovanni era tornato aRogeno dove, finchè la saluteglielo ha consentito, ha conti-nuato a collaborare con laparrocchia. Negli ultimi annile precarie condizioni di salu-te lo hanno costretto a conti-nui ricoveri ospedalieri che,comunque, non hanno maiscalfito l'ottimismo e la gioiadi vivere nella Speranza. E' morto all'ospedale diLecco lo scorso 23 ottobre,con accanto l'inseparabilesorella Maria, il fratelloAugusto e i nipoti. Alle esequie funebri, concele-brate da numerosi sacerdotinella parrocchiale dei SS.Ippolito e Cassiano diRogeno il 25 ottobre scorso,hanno partecipato numerosiriconoscenti fedeli delle par-rocchie di Bollate e Meda,oltre ai parrocchiani diRogeno e Casletto. Riposanel cimitero di Rogeno. Può essere utile rileggere leparole che il Cardinale Carlo

Maria Martini rivolse amons. Fusi il 31 maggio del'96, in occasione del ritorno aRogeno, dopo cinquanta-quattro anni di attività pasto-rale: Carissimo don Giovanni, mi sembra doveroso anzituttorendere lode a Dio che, attra-verso i tuoi trentotto anni diservizio pastorale fedele, gene-roso e zelante, ha colmato laparrocchia di doni e di graziespirituali. Nello stesso temposento il bisogno di attestartipubblicamente la mia vivissi-ma riconoscenza per la Tuadedizione al Signore e allanostra Chiesa ambrosiana,fin dal giorno della tua ordi-nazione, il 30 maggio 1942.Hai vissuto le vicende doloro-se e drammatiche della guer-ra, sei stato premurosamentevicino alla gente di Bollateper consolarla, sostenerla econfortarla e poi, a partire dal1945, hai partecipato all'en-tusiasmo e alle fatiche dellaricostruzione di tutta lanostra Nazione. Più tardi,hai visto succedere al BeatoCardinale Alfredo IldefonsoSchuster, per le cui maniavevi ricevuto il dono immen-so del presbiterato, altri treArcivescovi e, in particolare,sei stato spettatore, pur se dalontano, di quel grande avve-nimento ecclesiale che è statoil Concilio Vaticano II.

Don Giovanni FusiA

ppuntamento

conla

Cultura!

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8- Mese di Novembre 2005 Sport

Eccomi ancora a voi. Questosarà il primo di una serie ditre articoli nei quali cercheròdi dare ai lettori della Gocciaun po' di informazioni sullepalestre e sui centri fitnessdella zona. Non che vogliaindurvi a diventare cultori delfisico a tutti i costi, ma vistal'ampia possibilità di sceltatra tanti corsi diversi cheormai più o meno ogni cen-tro fitness propone alla suaclientela, forse con le infor-mazioni sotto mano saretepiù invogliati almeno a pro-varne uno di questi corsi. Inlinea di massima, a parte icorsi di danza che hanno ini-zio nei mesi di settembre eottobre ed hanno durata

quasi annuale, agli altri corsiproposti si può accedere tran-quillamente anche dopoqualche lezione, senza grandiproblemi di adattamento.Ormai sono alla portata ditutti i corsi di aerobica, spin-ning, G.A.G. (gambe, addo-minali, glutei) e step, maanche quelli più particolaricome fit boxe, full contact,pump (esercizi aerobici conattrezzi).Essendo veramente molti icentri della zona per comodi-tà li ho suddivisi in zone.Spero possa esservi utile.BODY STUDIOSINDIRIZZO: Via XXVAprile, BARZAGO - TELE-FONO: 031-874530 -

ORARI E GIORNI DIAPERTURA: Lun-Ven 9.30-22.00 Sabato 10.00-18.00ANNO DI APERTU-RA:1999 - CORSI:Fitness,Spinnbike, Step, G.A.G.,Modellante, Aerobox, Pump,Body Tonic.Balli caraibici,Latino americani, danza clas-sica e moderna, Hip Hop.HAPPY GYM FITNESSCENTERI N D I R I Z Z O : V i aProvinciale, 6/A, DOLZA-GO - TELEFONO: 031-451229 - ORARI E GIORNIDI APERTURA: Lun-Ven8.30-22.30 Sabato 9.00-17.00Domenica 9.00-13.00ANNO DI APERTURA:2003 - CORSI: Fitness,

Finalmente sono iniziati icampionati di pallavolo delGS Rogeno! Le più giovani atlete dellaCategoria Esordienti, dopouna vittoria e una partitapersa sul filo del rasoio,hanno sbaragliato le temutis-sime avversarie del Nibionnoper 7-0. Inutile dire quantosiano soddisfatte le allenatriciArianna, Paola, Eleonora,Alessia e Irene, che vedonocosì premiati gli sforzi deiloro allenamenti. Brave!Continuate a giocare così,con la grinta e l'entusiasmoche avete dimostrato diavere… Contiamo su di voi!Per le atlete della CategoriaRagazze, invece, l'esordio èstato negativo. Ospiti delBulciago, non sono proprioriuscite ad entrare in partita

ed il risultato è stato piuttostodeludente. Nella seconda par-tita, invece, nonostante nonsia ancora arrivata la vittoria,le ragazze hanno ingranato lamarcia e si è vista una squa-dra completamente diversa."Sono soddisfatto del loroimpegno" dice il misterStefano Valsecchi, supportatodalla preziosa collaborazionedella neo-allenatrice CristinaBrivio, "il problema è che incampo, a causa della loropaura, non riescono a concre-tizzare i loro sforzi, questo è

sicuramente dovuto al fattoche la maggior parte di loro,nonostante l'età, è alle primearmi con la pallavolo. Credoche con un po' di esperienza etanto lavoro durante gli alle-namenti, questo problemapossa essere risolto. Ciò chepiù mi preme è migliorare lareattività e la determinazionein campo". Attendendo ifuturi risultati, che siamocerti, non tarderanno ad arri-vare se le ragazze continue-ranno a giocare come nell'ul-tima partita, dobbiamo ricor-

Polafitness, Spinning.DINAMICINDIRIZZO: Via Leonardoda Vinci, 42, BARZANO' TELEFONO: 039-9211917ORARI E GIORNI DIAPERTURA: Lun-Ven 9.30-17.00 Sabato 9.30-17.00Domenica 10.00-13.00ANNO DI APERTURA:1996 - CORSI:Bonificazione,Step, Addominali, Fit boxe,Spinning, Aerobica, G.A.G.,Full Contact, Yoga,.BalliLatino americani.DURGA SPORT CENTERINDIRIZZO: Strada Statale36, GARBAGNATEMONASTERO - TELEFO-NO: 031-851210 - ORARI EGIORNI DI APERTURA:Lun-Ven 9.30-22.00 Sabato13.00-17.30 - ANNO DI

APERTURA: 1989CORSI: Fitness, G.A.G.,Spinning, King Boxing.GESTISPORTINDIRIZZO: Via Matteotti,18 MERATE - TELEFONO:039-9906334 - ORARI EGIORNI DI APERTURA:Da lunedì a venerdì per i corsii turni del mattino inizianoalle 9.30 e i turni del pomerig-gio alle 17.30. - ANNO DIAPERTURA: 1985 - CORSI:Fitness con piccoli attrezzi,Agefitness, Step, BodySculpt.Balli Latino americani,corsi di danza.PANTHER GYMINDIRIZZO: Via campi, 17MERATE - TELEFONO:039-9285639 - ORARI EGIORNI DI APERTURA:Lun-Ven 9.00-22.00 Sabato

9.00-17.00 Domenica 9.30-12.00 - ANNO DI APERTU-RA: 2000 - CORSI: FitnessBDK FITNESS CLUBINDIRIZZO: Via P.Giovanni XXIII, 5/9 MIS-SAGLIA - TELEFONO:039-9200425 - ORARI EGIORNI DI APERTURA:Lun-Ven 9.00-22.00 Sabato10.00-18.00 Domenica 10.00-18.00 ( da ottobre a marzo)ANNO DI APERTURA:2005 - CORSI: Ginnasticadolce e di mantenimento,Stretching e mobilità articola-re, Step Reebok, LegsProgram G.A.G.,Bonificazione, Spinning, TaiChi e Viet Vo Dao,Fitness.Balli Latino america-ni, Zumba e Hip Hop,.Corsodi Kung Fu per bambini.

dare la loro partecipazionealla 1° Giornata Polisportivache le ha viste protagonistenella corsa di orientamento aMerate nel parco di VillaPerego. Ottimi i piazzamential 3° posto di Milani Danielae al 4° di Pistininzi Cristinasu oltre 80 atlete partecipanti.Per quanto riguarda le atletedella Categoria Allieve c'ètanto entusiasmo e un po' ditensione da parte sia dellegiocatrici, ma anche dellestesse allenatrici, che dopoalcune partite amichevoli,

Pallavolo G.S. Rogeno: ecco le nostre promesse !debutteranno nella primagiornata di campionatoSabato 19 novembre contro ilColle Brianza. "Siamo certeche le ragazze abbiano grossepotenzialità tecniche e agoni-stiche," Afferma la loro alle-natrice Fabiana Sanvito "sappiamo però, che questo avolte non basta, occorre grin-ta, determinazione e forza divolontà per raggiungerel'obiettivo della vittoria, masiamo sicure che le nostreragazze possono farcela!Abbiamo pienamente fiducia

in loro! ". Alessandra Corti,sua collaboratrice ormai daalcuni anni prosegue dicen-do: "E' proprio perché abbia-mo grandi aspettative cheabbiamo deciso di affrontareun campionato in una cate-goria superiore rispetto allaloro età. Anche se si troveran-no ad affrontare avversariepiù grandi e forse più esperte,pensiamo possa essere unostimolo e una bella scuoladove potersi misurare".Anche la Categoria Top-Junior è alle soglie dell'esor-dio. La prima partita di cam-pionato sarà venerdì 18 alle20:30. Per alcune di loro è unritorno alla pallavolo, dopoqualche anno di inattività,molte, invece, arrivano dal

campionato Juniores delloscorso anno. "Quest'annoaffrontiamo un'esperienzacompletamente nuova"dichiara il mister DavideFumagalli "sia perché per laprima volta affrontiamo uncampionato di categoria cosìelevata, sia perché abbiamointrodotto novità anche sulpiano tecnico, infatti utilizze-remo il ruolo dellibero!"."Nelle amichevoliche abbiamo disputato" pro-segue Laura Viganò, allena-trice in coppia con il mister

Fumagalli da due anni"abbiamo notato un buonimpegno, grinta e forza divolontà da parte delle ragaz-ze, nonostante le squadreavversarie fossero di federa-zione". Entrambi concludo-no dicendo "Siamo convintidi fare un eccellente campio-nato, vediamo l'impegnocostante dei loro allenamentie il consolidarsi del gruppoogni giorno di più, benchél'età delle nostre atlete siamolto eterogenea". Ora non resta altro che atten-dere le prossime partite a cuivi invitiamo ad assisterenumerosi, le ragazze hannobisogno del supporto di tuttivoi…vi assicuriamo che nonvi deluderanno!

Giorno Data Ora Partita Categoria LuogoVENERDI' 18-nov 20.30 GS ROGENO - POL. FUTURA 2000 "B" TOP-JUNIOR CASLETTOSABATO 19-nov 17.00 GS ROGENO - US CIVATE RAGAZZE CASLETTOSABATO 19-nov 19.00 GS ROGENO - GS COLLE BRIANZA ALLIEVE CASLETTODOMENICA 20-nov 17.00 GS ROGENO - POL. CG VALMADRERA ESORDIENTI CASLETTOMERCOLEDI' 23-nov 19.45 POL. CASTELLO BRIANZA - GS ROGENO RAGAZZE CASTELLO B.ZAVENERDI' 25-nov 21.00 GRENTA VOLLEY 2000 "B" - GS ROGENO TOP-JUNIOR GARLATESABATO 26-nov 16.00 GSO SG ANNONE - GS ROGENO ALLIEVE ANNONEDOMENICA 27-nov 17.00 POL. ORAT. BULCIAGO B - GS ROGENO ESORDIENTI CASSAGOVENERDI' 02-dic 20.30 GS ROGENO - CSC COSTAMASNAGA TOP-JUNIOR CASLETTOSABATO 03-dic 17.00 GS ROGENO - ASO GALBIATE RAGAZZE CASLETTOSABATO 03-dic 19.00 GS ROGENO - POL. RENATESE ALLIEVE CASLETTODOMENICA 04-dic 17.00 GS ROGENO - POL. SL-DP MALGRATE ESORDIENTI CASLETTOSABATO 10-dic 15.30 ASD GS COLLE BRIANZA - GS ROGENO ESORDIENTI COLLE B.ZASABATO 10-dic 17.00 GS ROGENO - GSO S.G. ANNONE RAGAZZE CASLETTOSABATO 10-dic 19.00 GS ROGENO - POL. SL-DP MALGRATE ALLIEVE CASLETTODOMENICA 10-dic 19.30 AS SG IMBERIDO - GS ROGENO TOP-JUNIOR OGGIONOVENERDI' 16-dic 20.30 GS ROGENO - GSCP MISSAGLIA TOP-JUNIOR CASLETTOVENERDI' 16-dic 20.45 POL CG VALMADRERA - GS ROGENO ALLIEVE VALMADRERADOMENICA 18-dic 17.00 GS ROGENO - POL. ORAT. PUSIANO ESORDIENTI CASLETTOSABATO 14-gen 19.00 GS ROGENO - GS SAN FERMO ALLIEVE CASLETTOMARTEDI' 17-gen 19.00 GS SALA AL BARRO - GS ROGENO ALLIEVE GALBIATESABATO 21-gen 18.00 SG VOLLEY MOLTENO - GS ROGENO TOP-JUNIOR MOLTENOVENERDI' 27-gen 20.30 GS ROGENO - GS AURORA SF TOP-JUNIOR CASLETTO

Il Calendario(Mesi di novembre-gennaio)

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Mese di Novembre 2005 - 9Ambiente

Il Parco della Valle del Lambro siestende lungo l'asse del fiumeLambro per circa 25 Km; vi entraall'altezza del lago di Pusiano, doveperde le sue caratteristiche di fiumemontano e prosegue nel suo trattocollinare fino a Monza.In questo tratto, in cui attraversa ilterritorio del Consorzio, il fiumeLambro scorre in una valle naturaledi origine glaciale che, sebbene siauna delle zone più produttive e quin-di in passato soggetta a fenomeni diinquinamento, oggi presenta e vantaampi spazi di rara bellezza naturale.Dopo diversi anni di lavoro, siamoriusciti a realizzare una rete di pisteciclo-pedonali, a cui abbiamo dedi-cato questa pubblicazione, che per-mette al cittadino di conoscere evenire a contatto con queste bellezzein parte dimenticate, rendendolefruibili a tutti e permettendone la

Ai microfoni di LifeGateRadio, il Dottor EnricoMoriconi, Presidentedell'Associazione CulturaleVeterinari di Salute Pubblica,ha risposto a questa e altredomande Quali sono le condizioniigieniche negli allevamentiitaliani? Le condizioni sonocritiche. Siamo in situazionedi sovraffollamento. Gli ani-mali vengono tenuti per tuttoil periodo della loro vita sullastessa lettiera, respirano l'am-moniaca che si libera dagliescrementi che loro produco-no. Hanno uno stato di stresscontinuo, che deve essere cor-retto - anche se gli allevatorismentiscono - con la sommi-nistrazione di farmaci. Recenti analisi di laborato-rio commissionate da Lav eIl Salvagente hanno eviden-ziato la presenza di residuidi antibiotici in 4 polli ita-liani su 10… Perché vengo-no somministrati gli anti-biotici e con che frequenza? Gli antibiotici sono la basedell'allevamento intensivo:gli allevamenti intensivi sonostoricamente nati nelmomento in cui sono statidisponibili grandi quantità diantibiotici. Questi farmacirendono possibile l'alleva-mento, altrimenti lo stress, ilsovraffollamento, le carenticondizioni igieniche farebbe-ro scoppiare delle malattie.Questi farmaci aumentano lacrescita degli animali e con-temporaneamente li proteg-gono da alcune malattie. Nel

caso dei virus non servono. Ilfatto che l'antibiotico siasomministrato continuativa-mente, nonostante siaammesso farlo solo in caso diterapia, è facilmente dimo-strabile. Qualche anno fa, adesempio, ci fu lo scandalo inGran Bretagna dei polli chevenivano rietichettati e ven-duti anche un mese dopo lareale scadenza. Ebbene, que-sto fu possibile proprio per-ché i polli sono pieni disostanze chimiche che non lifanno "marcire". Cosa mangiano i polli italia-ni negli allevamenti intensi-vi? Il mangime è principal-mente costituito da mais ealtri cereali. In più vi sonodegli integratori a base disostanze grasse per favorire lacrescita. Anche l'olio esausto,l'olio dai motori delle mac-chine usato, è ammesso nelladieta dei polliItaliani, che sono consideraticome dei "grandi riciclatori".Molti sottoprodotti sonoquindi permessi. Per quantoriguarda mais e soia ogm neimangimi, non c'è obbligo dietichettatura poi nel pollo.Bisogna dire che chi mangiacarne ha una forte possibilitàdi mangiare proteine geneti-camente modificate, proprioperché negli allevamenti nonbiologici l'uso di mangimigeneticamente modificati èpermesso. Illuminazione artificiale cheli tiene 24 ore su 24 alla lucee densità di 15-20 polli permetro quadro… Animali

così stressati saranno anchepiù deboli…L'illuminazione artificialetende a creare un'atmosferauniformemente "grigiastra" ,perché se ci fosse troppa lucesarebbero acuiti i fenomeni dicannibalismo. In queste con-dizioni la mortalità degli ani-mali è comunque alta, ma illoro valore commerciale ècosì basso da non preoccupa-re particolarmente l'allevato-re. Parlare degli allevamentiintensivi italiani come di"bombe batteriologiche" èesagerato? Le definirei piut-tosto "bombe ecologiche": alproblema della presenza dibatteri si somma il problemadelle deiezioni da smaltire, equindi dell'eutrofizzazionedelle acque e della presenzadi nitrati nelle falde acquife-re. Quale strada intraprendereper migliorare la qualitàdegli allevamenti e preveni-re così epidemie come l'in-fluenza aviaria?Bisognerebbe mangiaremeno carne o addiritturasmettere di mangiarne.Questa risposta può sembrareun po' estrema ma rende benel'idea di come per migliorareil benessere - anche di quelliche vogliono mangiare lacarne- sia indispensabile pertutti noi abbassarne i consu-mi.

Paola Magni e Claudio Vigolo

tratto da www.lifegate.it

Altro che polli asiatici! Tutta la verità su quelli italiani

Il Parco della Valle del Lambroriscoperta dal punto di vista natura-listico. La sempre maggior adesioneda parte dei cittadini alle iniziativepromosse dal Consorzio Parco ValleLambro, in campo ambientale e turi-stico, indica del resto quanto l'uomodi oggi desideri conoscere il territo-rio in cui vive; solo attraverso laconoscenza si può amare e quinditutelare l'ambiente in cui si vive.Per tutte queste motivazioni, il ParcoValle Lambro, aderendo ad un piùampio progetto di cooperazioneinternazionale, ha deciso di sistema-re i tratti di sentieri già esistenti nelsuo territorio e di creare nuovi trattidi piste ciclo-pedonali, per arrivare apossedere una vera e propria "reteverde", che permetta al cittadino uncontatto diretto con l'ambiente nelquale vive, un vero e proprio rappor-to di fruizione e conoscenza del ter-ritorio. Questo opuscolo nasce quin-

di come uno stru-mento di guida perchiunque vogliaavventurarsi in questo itinerario diconoscenza del nostro ambiente e sipropone di promuovere un rapportoancor più sereno e attivo con ilnostro fiume Lambro e il suo territo-rio, secondo la "mission" delConsorzio stesso.Con la speranza di fornirvi unaguida utile e unopuscolo gra-dito, auguro atutti una bellapasseggiata nelParco Valle delLambro!

Il PresidenteArch. RenzoAscari

A rischio in Brianza la colti-vazione del granoturco?Sembra proprio di si. Se nonsi riesce a frenare la diffusio-ne di un diabolico insetto, ladiatrobica arrivata nellanostra regione tre anni fa dalNord America, la presenzadell'animaletto definito "kil-ler del mais" per la voracitàche lo contraddistingue,potrebbe riservare al grano-turco la stessa sorte dei viti-gni decimati dalla peronospo-ra giunta anch'essadall'America dei Nord nel1878. A fine settembre il kil-ler è stato segnalato in 32comuni della Lombardia, perIo più prossimi a Milano.il pericolo che incombe sututta l'area lombarda a causadella diatrobica - termine tec-nico del micidiale insetto ingrado di distruggere interepiantagioni di granoturco - ciinduce a segnalare l'encomia-bile iniziativa intrapresa dalCedal, con sede a Pusiano,

comprendente com'è noto iComuni di Bosisio, Cesana,Pusiano, Eupilio, Erba,Merone e Rogeno. Messo inguardia dall'Ersaf (Enteregionale sviluppo agricoltu-ra e foreste) e dalla Coldirettisulla situazione creata dal"killer del mais", oltre a lan-ciare un appello a tutti i resi-denti nella zona del bacinopusianese a segnalare all'Entel'eventuale presenza delladiatrobica, ha immediata-mente promosso un monito-raggio mirato a ricercarel'animaletto nel nostro terri-torio.L'accertamento ha interessa-to una duplice attività.La prima, eseguita a Rogeno,è stata compiuta dai rappre-sentanti del Cedal deiComuni di Cesana e Pusiano,Paolo Ratti e PierinoBonfanti che hanno posizio-nato in luoghi strategici diecicassette-adescamento, giàsperimentate altrove; la suc-

cessiva l'hanno effettuata altrivolontari del Cedal, direttidallo studente rogeneseMario Frigerio, che hannoperlustrato le sponde del lagodi Pusiano. Entrambe lericerche hanno permesso diaccertare l'assenza della dia-trobica, ma non attenuata lavigilanza. "La sorveglianza -ha assicurato la presidentedei Cedal, Lauretta Carpani -sarà sempre costante e piùestesa in quanto intendiamorendere partecipi anche leassociazioni ambientalisticheche operano nei territori deilaghi di Annone-Oggiono,Segrino, Alserio eMontorfano".

In sostanza il Cedal - ancheper effetto del contributoall'operazione assicuratodagli esperti in biologia AldoConsonni, originario diGarbagnate Monastero impe-gnato in uno studio propriosul "killer del mais" per contodell'Ersaf, e Luca Gandin,docente dell'Università diVerona interessato ad unaricerca sui canneti del lago diPusiano - accertata la man-canza di diatrobica sullazona lacustre è intenzionatoa sviluppare un'opera di pre-venzione sulla diffusione deltemibile insetto, escogitandosistemi idonei a prevenire lasua espansione in attesa chesi trovino antidoti capaci didebellare il parassita.. "Moltoprolifero, di minuscoledimensioni, gialle di colore eresistente agii antiparassitari -hanno spiegato ai consiglieridel Ceda! i dottori Consonnie Gandin - potrebbe compro-mettere irrimediabilmenteinteri raccolti della gramina-cea, "ul frumenton" tantocaro e prezioso alla gentebrianzola.

Giovanni Marcucci

IL "KILLER DEL MAIS"Nelle due fotosulla destra: ilLago di Pusiano.Un bellissimotramonto inver-nale e la “danza”di due cigni.

Page 10: La Cementeria di Merone...di portata sulle pompe di ricircolo e di lago, con conse-guente riduzione del 40% del - l'acqua attinta dal Lago di Pusiano; - il revamping dello scalo fer-roviario

10 - Mese di Novembre 2005 Varie

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Anno II - Novembre 2005 - Numero 10 - Iscrizione al registro dei giornali eperiodici del tribunale di Lecco 03/04 del 15/11/04 - Direttore Giovanni

Marcucci, Periodico mensile di informazione, politica, cultura, spettacolo, umo-rismo e associazionismo - Sede redazione: Rogeno (LC) , Via XXIV maggio, 3, Editore-proprietario: Associazione “La goccia” (Rogeno - LC, Via XXIV mag-

gio 3) - Tipografia Effegiemme srl (Bosisio Parini - LC, Via Caminanz 3)

I libri più letti

1° LA VERITA' DEI GHIACCIDAN BROWN Mondadori 18,60

2° SCONOSCIUTO 1945GIAMPAOLO PANSA Sperling &Kupfer 18,00

3° L' ESULEALLAN FOLSOM Longanesi 18,60

4° I FIGLI NON CRESCONO PIU'PAOLO CREPET Einaudi 11,50

5° IL BROKERJOHN GRISHAM Mondadori 18,60

6° LA FIGLIA DEL PODESTA'ANDREA VITALI Garzanti 15,00

7° ELDEST. L 'EREDITA' VOL. 2CHRISTOPHER PAOLINI Fabbri15,90

8° L' UOMO DI SIVIGLIAWILSON ROBERT Superpocket 4,90

9° IL VANGELO DEL VERO ANTI-MILANISTAELIO CORNO Eco 13,50

10° NORDESTMASSIMO CARLOTTO VIDETTAMARCO E/O 15,00

BACCALA’MEDITERRANEO500 g di baccalà ammollato,500 g di pomodori pelati, 300g di patate, 60 g di olive nere,2 spicchi di aglio, 1 mazzettodi basilico, 1 mazzetto diprezzemolo, pepe, sale.In una casseruola rosolate glispicchi d'aglio vestiti conl'olio e fateli imbiondire.Aggiungete i pomodori pelatispezzettati grossolanamente.Cuocete a fiamma vivace peruna decina di minuti. Salate epepate.Aggiungete le patate lavate,pelate e tagliate a tocchetti.Unite pure il baccalà sgoccio-lato e tagliato a filetti.Mettete nella padella anche ilprezzemolo e il basilico trita-ti e le olive. Abbassate lafiamma, incoperchiate e cuo-cete per circa 20 minuti.

Sergio Orlandi - A look atMompou (Tranquilo, 2004)

Fa piacere poter consigliareun bravo artista italiano.Sergio Orlandi, trombettistache da anni si muove sullascena jazz nazionale (ha suo-nato con Battiato, Mina e DeAndrè), firma come operaprima un disco elegante epulito. È un omaggio al com-positore catalano FedericoMompou, scomparso nel1987 a 94 anni. Orlandi ha ilmerito di non cercare virtuo-sisimi ad effetto ma di metter-si umilmente al servizio dellamusica, che arriva pura eimmediata anche all'ascolta-tore meno avvezzo a certesofisticatezze del jazz. Èaccompagnato da chitarra,piano, contrabbasso, batteriae sassofono.

BIG MAMA THORNTON& Muddy Waters Band,1966 (ARHOOLIE, 2004)Ristampa di un mitico vinile

del1966 che non può manca-re nella discoteca di un vero"bluesfan".. Abbiamo di fron-te il meglio del Blues fromChicago e una delle vocifemminili più grintose epotenti di sempre. La regi-strazione è stata effettuata aSan Francisco che, nella metàdegli anni sessanta, era diven-tata anche per il Blues fontedi ispirazione e buon feeling.La band di Muddy, con suocugino Otis Spann al piano el'armonicista Cotton, è quel-la storica, con la sezione rit-mica Luther Johnson albasso e Clay alla batteria e laseconda chitarra di SamuelLawhorn. Amici giù il cap-pello!

Márcio Faraco - ComTradição (Universal, 2005)

Ancora poco conosciuto inItalia, questo bravo chitarri-sta e cantante brasiliano, cheda alcuni anni vive a Parigi eche ha la preziosa "benedi-zione" di Chico Buarque deHollanda, è al suo terzoalbum dopo una carriera diquasi vent'anni nella scenatropicalista.Un disco molto piacevole eottimamente arrangiato chesi muove in una bella fusiondi bossa-jazz rispolverando letradizioni musicali brasiliane,compresa molta m.p.b. arran-giata con grande finezza.

"Entra in vigore il 23 ottobre2005 il Codice del Consumo,firmato dal ministro delleAttività produttive ClaudioScajola il 22 luglio 2005 (cfr.Decreto Legislativo 6 settem-bre 2005 n. 206, in GazzettaUfficiale n. 235 del giorno 8ottobre 2005 - Supplemetoordinario n. 235).Il Codice del Consumo rag-gruppa in un solo testo il con-tenuto di quattro leggi, 14decreti legislativi ed un rego-lamento di attuazione, dive-nendo il testo fondamentale

di riferimento per la tutela deidiritti dei consumatori e degliutenti. I settori disciplinatidal Codice sono i più vari:sicurezza dei prodotti, regolein tema di etichettatura, pub-blicità ingannevole, clausoleabusive, vendite a domicilio,vendite a distanza, contrattituristici (anche i c.d. viaggiorganizzati), multiproprietà ,garanzie dei beni di consu-mo. L'obiettivo a cui ilCodice mira è non solo unamigliore e più incisiva tuteladel consumatore / utente, ma

anche una maggiore traspa-renza nell'attività delle (e tra)imprese e da qui una migliorequalità dei prodotti e dei ser-vizi commercializzati.Vengono anche previste pro-cedure di composizioneextragiudiziale delle liti, main nessun caso il consumato-re può essere privato del dirit-to di ricorrere all'autorità giu-diziaria competente, qualun-que sia l'esito della proceduradi composizione extragiudi-ziale."

SCUOLA DELL'INFANZIA "A. RATTI"I bambini attendono con gioia il Natale

Il nostro Progetto Educativo-Didattico di questo anno scolastico 2005 - 2006 ha come tito-lo: "LAVORANO PER NOI... E NOI DICIAMO GRAZIE!". Partendo dal tema del pro-getto, il Collegio docenti in collaborazione con i genitori, ha pensato di realizzare un sem-plice presepe vivente che coinvolgerà i genitori con i loro bambini come protagonisti di alcu-ni mestieri che andremo a conoscere durante l'anno scolastico. I bambini animeranno levarie tappe con canti o poesie o filastrocche. Il percorso che faremo vuole esprimere il viag-gio di Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme e il cammino dei pastori verso la grottaaccorsi per vedere ciò che l'angelo aveva loro annunciato: " Non temete vi annuncio unagrande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore cheè il Cristo Signore". La rappresentazione si realizzerà ( avverrà) Domenica 18 dicembre 2005a partire dalle ore 14 . La partenza è prevista in Piazza della Chiesa. L'arrivo presso la Scuoladell'Infanzia di Rogeno. La direttrice e le insegnanti

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In libreria il nuovo romanzo di Dan Brown, "La verità deighiacci". Dopo "Il codice Da Vinci", che è stato il libro piùletto in Italia nel 2004 e "Angeli e demoni", Dan Brown ci tra-sporta nel mezzo degli intrighi del potere americano. Al cen-tro della storia, il ritrovamento, fatto dagli scienziati dellaNasa, di un meteorite sepolto sotto i ghiacci del circolo pola-re artico. Non spendo troppe parole su un Dan Brown nuovoe sorprendente, forse troppo somigliante a un Clive Cussler;non aspettatevi un trattato di alta letteratura, il suo stile è piùcommerciale, anche se la scorrevolezza, i continui colpi discena e il finale non scontato, rendono il romanzo abbastanzagodibile. Due righe per il precedente romanzo: "Angeli edemoni". Il protagonista, Robert Langdon, lo studioso di ico-nologia de "Il codice Da Vinci", si trova a risolvere un enig-ma-complotto che coinvolge gli "illuminati": antica setta discienziati perseguitati in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica.Uno scienziato dei laboratori del CERN a Ginevra, orrenda-mente mutilato e con un segno impresso a fuoco sul petto,simbolo degli illuminati è il creatore di un'arma sperimentaleancora più potente del nucleare, la quale minaccia a Roma ilVaticano, dove tra poco avrà inizio il conclave per l'elezionedel nuovo papa. Con il suo ritmo inesorabile, una corsa con-tro il tempo, una bellissima passeggiata tra le vie e le cattedra-li di Roma, accompagnati da un esperto d'arte. A volte crudoe a tinte forti, non scordatevi che è solo un romanzo. Lo sape-vate che a Roma si può partecipare a un tour proprio sui luo-ghi "danbrowniani" ?