Lago dorta

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Lungo le rive del Lago d Orta TONINO MOSCONI - LIDIA ARCELLA GEOGRAPHICA PIEMONTE

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Lungo le rive del Lado d'Orta

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Lungo le rive del

Lago d’Orta

TONINO MOSCONI - LIDIA ARCELLA

GEOGRAPHICA

PIEMONTE

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Un lago minuto e variegato, che a sud si allarga tra dolci colline punteggiate di piccoli borghi, e a nord s’insinua

come un fiordo tra ripidi pendii montani.Al centro, la penisola di Orta, protesa come un dito

verso l’Isola di San Giulio, l’unica del lago.

Lake OrtaLake Orta is a tiny but extremely variform lake,

that at the northern end resembles a fiord flanked by high and steep mountains, yet widening to the south between

rounded hills that nestle little villages.At its centre the peninsular of Orta juts out as a long

finger pointing to its one island, that of St Giulio.

Il Lagod’ Orta

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Il Lago d’Orta, stretto, lungo, sinuoso, incastonato tra i monti, visto dal Castellaccio di Quarna Sopra

Lake Orta, seen from Castellaccio at Quarna Sopra, is long, narrow and winding, embedded in the mountains

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Industrie e Antichi Mestieridi Andrea Del Duca

La valle Strona e il Cusio sono culla di un’antica tradizione nella lavorazione dei metalli. Molti valstronesi si specializza-rono nella lavorazione del ferro, dell’ottone e del peltro. I loro discendenti fondarono industrie di casalinghi di dimen-sione mondiale come Alessi, Bialetti, Calderoni, Girmi, Lago-stina e Piazza. Oggetti provenienti da queste industrie sono esposti nel Museo Arti e Industria Forum di Omegna nato su una parte del terreno che occupava l’acciaieria Cobianchi. Anche le origini del dinamico distretto del rubinetto, la cui storia ed evoluzione è illustrata nel Museo del rubinetto e della sua tecnologia a San Maurizio d’Opaglio, vanno cer-cate nell’incontro tra l’esperienza secolare dei campanari di Valduggia e quella degli ottonai del Cusio.La valle Strona generò numerosi geniali inventori. I fratelli Guglielminetti idearono una speciale borraccia adottata dal-le forze armate di vari paesi. A Sambughetto venne inventata la sesula, una pala di legno per sgomberare le strade dalla neve. Baldassarre Cane fu inventore del sifone da seltz. Il pri-mo tornio idraulico fu costruito segretamente da Gaudenzio Piana, che ne aveva visto un esemplare nel carcere di Geno-va dopo i moti del 1849; svelato il mistero, i suoi compaesa-ni riempirono la valle di torni idraulici e trasferirono l’attività anche a Pettenasco. La struttura che ospita il Museo Etnografico e dell’Artigia-nato della Valle Strona è la vecchia Torneria Martinoli dove si ammirano macchinari originali e numerosi oggetti in legno tornito. Il Museo dell’Arte della Tornitura del Legno si trova invece in una delle “fabbriche” di Pettenasco dove gli arti-giani tornitori (in dialetto gratagamul) davano vita a oggetti di uso domestico (famosi i cucchiai di legno), e a realizzazioni artistiche di pregio.Il granito di Alzo era considerato il migliore d’Europa e fu largamente utilizzato dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. Il Museo degli scalpellini di Boleto ricorda le fa-tiche di quanti lavorarono nelle cave sulla rupe della Madon-na del Sasso. Verso il 1800 Egidio Forni e lo zio Francesco Rampone di Quarna Sotto appresero a Milano il mestiere di flautaio. Il nipote Agostino Rampone conobbe l’inventore del saxofono, Adolph Sax, e fondò un’azienda che trasferì la sua produzione a Quarna Sotto, dove costruisce ancora oggi eccellenti strumenti a fiato; i vecchi metodi di lavorazione sono documentati nel Museo etnografico e dello strumento musicale a fiato di Quarna. Il territorio del Vergante si specializzò nella confezione di om-brelli. Gli ombrellai erano artigiani itineranti che riparavano e costruivano parasole e parapioggia. Avevano un gergo se-greto, il tarusc, per scambiarsi informazioni in mezzo a sco-nosciuti senza timore di essere compresi. Il Museo dell’om-

Produzione di saxofoni a Quarna Sotto, opera di Rampone & Cazzani, storica ditta leader nel settore, condotta artigianalmente dalla famiglia Zolla

Saxophones produced by Rampone & Cazzani at Quarna Sotto, oldest and leading manufacturer of these instruments, with the employment of traditional methods by the Zolla family

Soprano curvo “Due Voci”, modello ideato dalla ditta

Sax soprano curvo “Due Voci”, designed by the firm

Carlo Oglina in una delle prime fasi della lavorazione: la battitura della saldatura della campana

Carlo Oglina in an early phase of the working: hammering the solder of the bell

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Orta, acquarello di Dio, sembra dipinta sopra un fondale di seta, col suo Sacro Monte alle spalle, la sua nobile rambla fiancheggiata da chiusi palazzi, la piazza silenziosa con le facciate compunte dietro le chiome degli ippocastani...

Pier

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hiar

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Orta, God’s watercolour, the hues seemingly washed over silk; with its backdrop of Sacro Monte, its elegant walks flanked by shuttered palaces, its hushed square with the solemn facades behind the leafy chestnuts…

Pier

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hiar

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L’incanto dell’ambiente naturale del Lago d’Orta,con la riviera protetta dal manto delle alture boschivee dalle montagne innevate, è di per sé uno “stato di

grazia” e si presta a far sgorgare la vena della poesia, ma certo ancor più a far fiorire mirabili esperienze spirituali.

Paths of FaithThe natural enchantment of Lake Orta, with its banks mantled in dense woods and watched over by snowy mountains, is, in itself, a “state of grace” that inspires

poetic feeling and the flowering of spiritual experience.

Sentieri di Fede

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Una stretta viuzza a gradoni interamente pavimentati in sassi ad Orta San Giulio

A narrow, stepped stony way at Orta San Giulio

La piccola e misteriosa Isola San Giulio all’approssimarsi di un temporale

The tiny, mysterious isle of St Giulio with a storm threatening

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Ogni tre anni, da oltre quattro secoli, si celebrano nel borgo di Luzzogno in valle Strona i festeggiamenti della Madonna della Colletta. Una festa religiosa, organizzata da un comi-tato di volontari eletto dal paese, che oltre a coinvolgere la popolazione, richiama fedeli dal territorio attiguo e da pae-si lontani. Dal Santuario a lei dedicato posto su una rupe di fronte al paese, la Madonna viene portata nella chiesa par-rocchiale di San Giacomo con una processione che tocca il culmine quando attraversa un vero e proprio tunnel di luce di circa 100 metri, coperto da antichi teli di canapa e addob-bato “alla veneziana” da luci e festoni. Nei giorni precedenti l’8 settembre (festa della Natività della Vergine), il comitato attiva la popolazione al suono della campana della chiesa di Santa Marta, poco distante dalla chiesa parrocchiale; tra le due chiese verrà costruita l’insolita galleria. Inizia un lento pel-legrinare di donne che portano, a mano o nelle tradizionali gerle, i teli di canapa. Il sabato, giorno della processione, alle quattro del mattino la campana suona di nuovo. Nell’aria la giusta tensione: tutto dovrà essere fatto con precisione e con accesa nel cuore la fiamma della fede. Gli uomini costruisco-no la galleria; le donne portano il caffè, cuciono i teli; bambini e ragazzi preparano i falò. È sera. Accorrono fedeli e visitatori. I primi costumi tradiziona-li indossati dalle donne di Luzzogno fanno la loro comparsa. Tutto è pronto, inizia la processione. Lungo il cammino la Madonna dona il suo sguardo benedi-cente ed il suo manto protettore. Con l’ingresso nel tunnel giunge il momento lirico della festa: il paese, come in una fa-vola, si “spegne”, solo le luci delle fiaccole illuminano il pas-saggio della Madonna che avanza “sconfiggendo” le tene-bre. All’uscita il paese si “riaccende” di luce di fede rinnovata.La domenica è dedicata all’offerta dei doni, e dopo una setti-mana di preghiera, la Madonna è riaccompagnata in proces-sione al Santuario, dove continuerà a vigilare sulla gente della valle fino al prossimo incontro.

THE MADONNA DELLA COLLETTA AT LUZZOGNOby Samuel Piana

For over four centuries the triennial feast of the Madonna of the Colletta has been celebrated in the Strona Valley. To this festivity, organized by a committee of volunteers chosen by

Preparativi e celebrazione della Festa triennale della Madonna della Colletta

The preparation and celebration of the triennial feast of the Madonna della Colletta

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AUTORI DEI TESTI

Andrea Del DucaDirettore dell’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone

Chiara CoppaGiornalista di Eco Risveglio

Don Mauro CaglioParroco di Luzzogno

Rev.ma Madre Anna Maria CànopiBadessa del Monastero Benedettino“Mater Ecclesiæ” - Isola San Giulio (Orta)

Samuel PianaGiornalista, titolare di Landexplorer web marketing territoriale del Lago d’Orta e Cusio

Luisella ColomboGiornalista freelance

Traduzione e adattamento in ingleseGabriel Griffin - Poetry on the lake

RINGRAZIAMENTI

Al personale dell’Ecomuseo del Lago d’Orta e del Mottarone

Alle Monache Benedettine del Monastero“Mater Ecclesiæ” - Isola San Giulio (Orta)

A Fra’ Daniele e ai i frati minori del convento di Monte Mesma

A Roberto Zolla e al personale della ditta produt-trice di saxofoni Rampone & Cazzani di Quarna Sotto

A Paolo Ciocca e alla sua barca

A Patrizia Petitti e al Museo di Antichità di Torino

REFERENZE FOTOGRAFICHE

Tutte le immagini sono state realizzate, in esclusiva per la pubblicazione, da Tonino Mosconi, ad eccezione della foto storica di pag. 26 riprodotta da una cartolina d’epoca, e della foto piccola della processione domenicale delle Monache di pag. 61 gentilmente concessa dalle Monache Benedettine

Le immagini dei reperti archeologici delle pag. 18-19 riprese presso il Museo di Antichità di Torino sono state realizzate su gentile concessione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e MAE

Copyright per le fotografie originali © Tonino Mosconi - Tutti i diritti riservati