2 n° 20, 23 dicembre 2016 - area primo piano La luce che ... · nacque il bambin Gesù i re magi...

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Spesso ancora sottovalutato, l’inquinamento luminoso produce e etti negativi in vari ambiti La luce che inquina n° 20, 23 dicembre 2016 - area primo piano 2 È oramai tradizione decorare case, strade e viottoli con luci di ogni sorta in occasione delle festività na- talizie. Se fosse stato così quando nacque il bambin Gesù i re magi avrebbero avuto qualche di coltà a scorgere e seguire la stella cometa. Arriva il Natale e le buie serate invernali si accendono di luci e lucine di ogni sorta, colore e forma. Luci che scaldano i cuori, luci che fanno sorridere i bimbi, luci che piacciono e che non piacciono, decorazioni discrete o pacchiane: ce n’è per tutti i gusti. Se un tempo la preoccupazione maggiore di chi illuminava il proprio Natale era il costo do- vuto al consumo energetico, oggi con le lampadine Led si con- suma più corrente accendendo il forno per far cuocere il tacchino natalizio che lasciando acceso l’albero per due settimane. Un’innovazione di per sé posi- tiva, ma che ha il suo rovescio della medaglia, come spiega Ste- fano Klett, vicepresidente di Dark-Sky Svizzera e coordina- tore della sezione Ticino: «Visto il basso consumo dell’illumina- zione Led, spesso si è spinti ad il- luminare di più, e non solo a Natale. Sempre più spesso, infatti, i comuni sostituiscono i vecchi lampioni con dei Led a luce fredda, un tipo di luce a bassa fre- quenza che si disperde molto più facilmente nell’atmosfera, creando maggior inquinamento lumi- noso». Ebbene sì, anche la luce inquina poiché può avere effetti negativi su flora, fauna e esseri umani. L’inquinamento luminoso è dato dalla luce artificiale che si di- sperde verso l’ambiente circo- stante e verso il cielo, ed è facilmente osservabile: guar- dando a distanza una città, que- sta appare sovrastata da un alone di luce, un effetto della disper- di Veronica Galster sione nel cielo dell’illuminazione urbana. Quali sono le conse- guenze? Non si vedono più le stelle, il ciclo naturale notte- giorno di piante e animali viene alterato, con ricadute sul loro sviluppo (la fotosintesi clorofil- liana viene sconquassata), il loro comportamento e le loro abitu- dini (disturba la migrazione, la nidificazione e la riproduzione, riduce il territorio di caccia e l’offerta di cibo). Illuminare la notte ha effetti negativi anche sugli esseri umani, sia dal punto di vista psicologico che fisiolo- gico, influendo sul ritmo sonno- veglia, sulla produzione di melatonina (ormone necessario per la difesa im- munitaria) e cre- ando disturbi del sonno a causa della luce intrusiva che pe- netra nelle case. Insomma: spe- gnere il buio può dare una sensazione rassicurante, ma non è una buona cosa. «Quello delle illuminazioni deco- rative natalizie non lo ritengo un gran problema – prosegue Klett poiché si tratta di un fenomeno limitato nel tempo e regolamen- tato dalla norma Sia 491, che pre- vede lo spegnimento delle luci decorative alle 22. Inoltre, una sentenza del Tribunale federale conferma la norma Sia, esten- dendo però l’orario fino alla una di notte nel periodo che va dal 10 dicembre al 6 gennaio». Spegni- mento delle luci natalizie alla una di notte? «Sì, in effetti non esiste un ente che controlla e spesso le luci restano accese anche tutta la notte, ma i cittadini che dovessero essere infastiditi da luci accese oltre l’orario previsto (non solo quelle natalizie e non solo in questo pe- riodo dell’anno – ndr) possono far valere le loro ragioni presso il Comune o eventualmente il Can- tone», spiega il coordinatore di Dark-Sky, secondo il quale però «Il vero problema sono le illumi- nazioni notturne che durano tutto l’anno e che hanno conseguenze sull’ecosistema, sulla salute delle persone, sul paesaggio e sulla pos- sibilità di vedere le stelle. A livello svizzero sono stati fatti dei passi avanti contro l’inquinamento lu- minoso, in Ticino invece resta an- cora molto da fare, anche a livello di Comuni: basti pensare al re- cente annuncio di Locarno che, proclamandosi comune dell’ener- gia, vuole sostituire tutta l’illumi- nazione con i Led, cosa che peggiorerebbe la situazione disper- dendo ulteriore luce. Il problema dei Led, oltre che spingere ad illu- minare di più per il loro bassis- simo consumo energetico, è che hanno un maggiore impatto a li- vello di inquinamento luminoso. È stato calcolato che se tutte le luci artificiali del pianeta fossero sosti- tuite con Led freddi il grado di lu- minescenza del cielo notturno sarebbe più che raddoppiato». Cosa possiamo fare noi comuni cittadini, nel nostro piccolo, per limitare l’inquinamento lumi- noso? Innanzitutto valutare la necessità: perché e cosa voglio il- luminare? Poi illuminare sempre dall’alto verso il basso e scher- mare la luce in modo che illu- mini solo dove necessario, evitando inutili dispersioni di luce verso il cielo o l’ambiente circostante (con relativa inutile dispersione di energia), scegliere dei led caldi piuttosto che quelli freddi e, ad un certo orario, spe- gnere la fonte luminosa o met- tere dei sensori di movimento che fanno sì che si accenda solo se passa qualcuno. Conferenza sulla Riforma fiscale Il 18 gennaio al Palazzo dei Congressi di Lugano (sala E) alle 20.00 il professor Sergio Rossi terrà una conferenza sulla Terza riforma dell’impo- sizione delle imprese (Rie III). Un tema importante su cui si voterà il 12 feb- braio grazie al referendum lanciato da una coalizione di sinistra di cui fa parte anche Unia. L’incontro è organizzato dall’Unione sindacale svizzera Ti- cino e Moesa. Segue rinfresco. «I, Daniel Blake» al Lux Il 24 gennaio al cinema Lux di Massagno proiezione del film di Ken Loach «I, Daniel Blake». Per info, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 17: +41 (0)91 971 51 61. Prolungata la mostra sulle Colonie dei Sindacati La Fondazione Pellegrini-Canevascini informa che, visto l’interesse che sta riscuotendo, la mostra “Immagini al plurale. Le Colonie dei Sindacati” al Dazio Grande di Rodi sarà prolungata fino al 2 gennaio 2017. Gli orari d’aper- tura invernali sono: venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 17, così come martedì 27, mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre. Nome e Cognome Indirizzo completo Nap e Località Indirizzo della fattura Agenda Inviare a: area abbonamenti, cp 5561, 6901 Lugano; via mail ([email protected]) o per telefono 091 912 33 88 REBUS: M in US colori, sci O = minuscolo risciò. QUALE STRADA: La strada 5. SUDOKU: SOLUZIONI 356127498 491835267 827946513 539712846 168459372 274683159 683571924 912364785 745298631 Impressum Direttore Claudio Carrer Editore Sindacato Unia Indirizzo Redazione area, Via Canonica 3 c.p. 5561 6901 Lugano Contatti: tel.: +4191 912 33 88 / fax: +4191 912 33 89 / e-mail: [email protected] Prestampa e impaginazione Patrizia Carcano Tipogra a Tipo-O set Aurora Canobbio Stampa Centro Stampa Ticino SA Consulente pubblicitario Carlo Grassi (+4178 686 11 44) Cambiamenti di indirizzo Membri Unia: segretariato regionale Altri: servizio abbonamenti Abbonamenti e amministrazione Giovanna Borelli tel.: +4191 912 33 88 Tiratura 29.950 copie Regala un abbonamento! Riceverai un omaggio a scelta dal nostro shop area, un regalo originale Sottoscrivo un abbonamento annuale a Fr. 60.- (fuori dalla Svizzera 80.-) a favore di: Per saperne di più www.darksky.ch http://www.ti.ch/troppaluce All’una di notte le illuminazioni andrebbero spente [email protected] Più luce non signi ca più sicurezza Molti impianti di illumina- zione esterna hanno lo scopo di aumentare la sicurezza. Le persone e gli oggetti possono essere identificati più facil- mente, gli eventuali pericoli vengono riconosciuti per tempo e i reati evitati grazie alla luce accesa improvvisa- mente da sensori a raggi in- frarossi. Tuttavia, la certezza di vederci bene comporta a volte una maggiore disponi- bilità ad esporsi a rischi, e il comportamento non è più adeguato alla situazione not- turna. Anche la doppia illu- minazione delle facciate con lampioni e impianti di illu- minazione oppure l’illumina- zione di molte strade ed edifici tra le 2 e le 5 non for- niscono sempre una mag- giore sicurezza. (da «Pre- venzione delle emissioni lu- minose. Raccomandazioni», a cura dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio, 2005).

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Spesso ancora sottovalutato, l’inquinamento luminoso produce e etti negativi in vari ambiti

La luceche inquina

n° 20, 23 dicembre 2016 - area primo piano2

È oramai tradizione decorare case,strade e viottoli con luci di ognisorta in occasione delle festività na-talizie. Se fosse stato così quandonacque il bambin Gesù i re magiavrebbero avuto qualche di coltà ascorgere e seguire la stella cometa.

Arriva il Natale e le buie serateinvernali si accendono di luci elucine di ogni sorta, colore eforma. Luci che scaldano i cuori,luci che fanno sorridere i bimbi,luci che piacciono e che nonpiacciono, decorazioni discrete opacchiane: ce n’è per tutti i gusti.Se un tempo la preoccupazionemaggiore di chiilluminava ilproprio Nataleera il costo do-vuto al consumoenergetico, oggicon le lampadine Led si con-suma più corrente accendendo ilforno per far cuocere il tacchinonatalizio che lasciando accesol’albero per due settimane.Un’innovazione di per sé posi-tiva, ma che ha il suo rovesciodella medaglia, come spiega Ste-fano Klett, vicepresidente diDark-Sky Svizzera e coordina-tore della sezione Ticino: «Vistoil basso consumo dell’illumina-zione Led, spesso si è spinti ad il-luminare di più, e non solo aNatale. Sempre più spesso, infatti,i comuni sostituiscono i vecchilampioni con dei Led a lucefredda, un tipo di luce a bassa fre-quenza che si disperde molto piùfacilmente nell’atmosfera, creandomaggior inquinamento lumi-noso».Ebbene sì, anche la luce inquinapoiché può avere e�etti negativisu flora, fauna e esseri umani.L’inquinamento luminoso è datodalla luce artificiale che si di-sperde verso l’ambiente circo-stante e verso il cielo, ed èfacilmente osservabile: guar-dando a distanza una città, que-sta appare sovrastata da un alonedi luce, un e�etto della disper-

di Veronica Galster sione nel cielo dell’illuminazioneurbana. Quali sono le conse-guenze? Non si vedono più lestelle, il ciclo naturale notte-giorno di piante e animali vienealterato, con ricadute sul lorosviluppo (la fotosintesi clorofil-liana viene sconquassata), il lorocomportamento e le loro abitu-dini (disturba la migrazione, lanidificazione e la riproduzione,riduce il territorio di caccia el’o�erta di cibo). Illuminare lanotte ha e�etti negativi anchesugli esseri umani, sia dal puntodi vista psicologico che fisiolo-gico, influendo sul ritmo sonno-veglia, sulla produzione dimelatonina (ormone necessario

per la difesa im-munitaria) e cre-ando disturbidel sonno acausa della luceintrusiva che pe-

netra nelle case. Insomma: spe-gnere il buio può dare unasensazione rassicurante, ma nonè una buona cosa.«Quello delle illuminazioni deco-rative natalizie non lo ritengo ungran problema – prosegue Klett– poiché si tratta di un fenomenolimitato nel tempo e regolamen-tato dalla norma Sia 491, che pre-vede lo spegnimento delle lucidecorative alle 22. Inoltre, unasentenza del Tribunale federaleconferma la norma Sia, esten-dendo però l’orario fino alla unadi notte nel periodo che va dal 10dicembre al 6 gennaio». Spegni-mento delle luci natalizie allauna di notte? «Sì, in e�etti nonesiste un ente che controlla e spessole luci restano accese anche tutta lanotte, ma i cittadini che dovesseroessere infastiditi da luci accese oltrel’orario previsto (non solo quellenatalizie e non solo in questo pe-riodo dell’anno – ndr) possonofar valere le loro ragioni presso ilComune o eventualmente il Can-tone», spiega il coordinatore diDark-Sky, secondo il quale però«Il vero problema sono le illumi-nazioni notturne che durano tuttol’anno e che hanno conseguenze

sull’ecosistema, sulla salute dellepersone, sul paesaggio e sulla pos-sibilità di vedere le stelle. A livellosvizzero sono stati fatti dei passiavanti contro l’inquinamento lu-minoso, in Ticino invece resta an-cora molto da fare, anche a livellodi Comuni: basti pensare al re-cente annuncio di Locarno che,proclamandosi comune dell’ener-gia, vuole sostituire tutta l’illumi-nazione con i Led, cosa chepeggiorerebbe la situazione disper-dendo ulteriore luce. Il problemadei Led, oltre che spingere ad illu-minare di più per il loro bassis-simo consumo energetico, è chehanno un maggiore impatto a li-vello di inquinamento luminoso.È stato calcolato che se tutte le luciartificiali del pianeta fossero sosti-tuite con Led freddi il grado di lu-minescenza del cielo notturnosarebbe più che raddoppiato».Cosa possiamo fare noi comunicittadini, nel nostro piccolo, perlimitare l’inquinamento lumi-noso? Innanzitutto valutare lanecessità: perché e cosa voglio il-

luminare? Poi illuminare sempredall’alto verso il basso e scher-mare la luce in modo che illu-mini solo dove necessario,evitando inutili dispersioni diluce verso il cielo o l’ambientecircostante (con relativa inutiledispersione di energia), scegliere

dei led caldi piuttosto che quellifreddi e, ad un certo orario, spe-gnere la fonte luminosa o met-tere dei sensori di movimentoche fanno sì che si accenda solose passa qualcuno.

Conferenza sulla Riforma fiscaleIl 18 gennaio al Palazzo dei Congressi di Lugano (sala E) alle 20.00 ilprofessor Sergio Rossi terrà una conferenza sulla Terza riforma dell’impo-sizione delle imprese (Rie III). Un tema importante su cui si voterà il 12 feb-braio grazie al referendum lanciato da una coalizione di sinistra di cui faparte anche Unia. L’incontro è organizzato dall’Unione sindacale svizzera Ti-cino e Moesa. Segue rinfresco.

«I, Daniel Blake» al LuxIl 24 gennaio al cinema Lux di Massagno proiezione del film di Ken Loach«I, Daniel Blake». Per info, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 17: +41 (0)91971 51 61.

Prolungata la mostra sulle Colonie dei SindacatiLa Fondazione Pellegrini-Canevascini informa che, visto l’interesse che stariscuotendo, la mostra “Immagini al plurale. Le Colonie dei Sindacati” al DazioGrande di Rodi sarà prolungata fino al 2 gennaio 2017. Gli orari d’aper-tura invernali sono: venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 17, cosìcome martedì 27, mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre.

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Più luce non signi ca più sicurezzaMolti impianti di illumina-zione esterna hanno lo scopodi aumentare la sicurezza. Lepersone e gli oggetti possonoessere identificati più facil-mente, gli eventuali pericolivengono riconosciuti pertempo e i reati evitati graziealla luce accesa improvvisa-mente da sensori a raggi in-frarossi. Tuttavia, la certezzadi vederci bene comporta avolte una maggiore disponi-bilità ad esporsi a rischi, e ilcomportamento non è più

adeguato alla situazione not-turna. Anche la doppia illu-minazione delle facciate conlampioni e impianti di illu-minazione oppure l’illumina-zione di molte strade ededifici tra le 2 e le 5 non for-niscono sempre una mag-giore sicurezza. (da «Pre-venzione delle emissioni lu-minose. Raccomandazioni»,a cura dell’U�cio federaledell’ambiente, delle foreste edel paesaggio, 2005).