2 LETTERA DI LAGALLA

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Da: Rettore Università di Palermo ([email protected]) >>Inviato: lunedì 10 gennaio 2011 8.22.19 >>A: [email protected] >> >> >> Carissimo Claudio,prima di ogni cosa desidero augurare a Te e alla Tua >>famiglia un anno più sereno, sperando che ognuno di Voi possa ritrovare pace >>interiore e nuove motivazioni. Ho ascoltato le musiche che mi hai trasmesso >e >>Te ne sono grato, con personale commozione di padre.Torno a confermarTi che >l’ >>Ateneo, nei tempi necessari (purtroppo non facilitati dai numerosi e non >>sempre >>opportuni interventi esterni), farà la sua parte in memoria di Norman. >>Comprenderai, però, che nessuna istituzione può essere chiamata ad >ammettere, >>senza repliche, colpe che non sempre ha e che, in ogni caso, devono essere >>dimostrate in relazione alle specifiche situazioni, al di là delle ovvie ed >>abusate accuse di circostanza che trovano facile consenso ma che finiscono >>con >>il discreditare immeritatamente la stessa istituzione alla quale Tu ritieni >>di >>rivolgerTi, con interlocuzione privilegiata, per ottenere un riconoscimento >>che >>mantenga viva la memoria di Tuo figlio.Per l’affetto che Ti porto e per la >>volontà di comune iniziativa, che intendo confermare, ritengo che il tragico >>destino di Norman debba costituire piuttosto un’occasione di comune >>riflessione >>sul futuro dei giovani: una riflessione alla quale non è estranea neanche >>quella classe politica che ritiene di pulirsi la coscienza addebitando ogni >>presunta responsabilità al mondo accademico.L’Università italiana e, nel >caso >>specifico, l’Ateneo di Palermo non meritano condanne pregiudiziali e non si >>possono chiedere pubbliche abiure in nome di una giustizia che, nel caso >>specifico, verosimilmente nessuno ha violato, almeno scientemente e >>consapevolmente.Se le iniziative proposte dovessero assumere valore >>idealmente >>risarcitorio, si tratterebbe di un pessimo segnale ai giovani che, >nonostante >>tutto, continuano a credere nel futuro e di una impropria ammissione di >>colpevolezza sulla scia di una campagna mediatica che nessuna persona >>responsabile, soprattutto se a capo di un’istituzione prestigiosa, sarebbe

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ED ECCO LA LETTERA DI LAGALLA INVIATA IL 10 GENNAIO 2011

Transcript of 2 LETTERA DI LAGALLA

Da: Rettore Università di Palermo ([email protected])

>>Inviato: lunedì 10 gennaio 2011 8.22.19

>>A: [email protected]

>>

>>

>> Carissimo Claudio,prima di ogni cosa desidero augurare a Te e alla

Tua

>>famiglia un anno più sereno, sperando che ognuno di Voi possa ritrovare

pace

>>interiore e nuove motivazioni. Ho ascoltato le musiche che mi hai

trasmesso

>e

>>Te ne sono grato, con personale commozione di padre.Torno a confermarTi

che

>l’

>>Ateneo, nei tempi necessari (purtroppo non facilitati dai numerosi e

non

>>sempre

>>opportuni interventi esterni), farà la sua parte in memoria di Norman.

>>Comprenderai, però, che nessuna istituzione può essere chiamata ad

>ammettere,

>>senza repliche, colpe che non sempre ha e che, in ogni caso, devono

essere

>>dimostrate in relazione alle specifiche situazioni, al di là delle

ovvie ed

>>abusate accuse di circostanza che trovano facile consenso ma che

finiscono

>>con

>>il discreditare immeritatamente la stessa istituzione alla quale Tu

ritieni

>>di

>>rivolgerTi, con interlocuzione privilegiata, per ottenere un

riconoscimento

>>che

>>mantenga viva la memoria di Tuo figlio.Per l’affetto che Ti porto e per

la

>>volontà di comune iniziativa, che intendo confermare, ritengo che il

tragico

>>destino di Norman debba costituire piuttosto un’occasione di comune

>>riflessione

>>sul futuro dei giovani: una riflessione alla quale non è estranea

neanche

>>quella classe politica che ritiene di pulirsi la coscienza addebitando

ogni

>>presunta responsabilità al mondo accademico.L’Università italiana e,

nel

>caso

>>specifico, l’Ateneo di Palermo non meritano condanne pregiudiziali e

non si

>>possono chiedere pubbliche abiure in nome di una giustizia che, nel

caso

>>specifico, verosimilmente nessuno ha violato, almeno scientemente e

>>consapevolmente.Se le iniziative proposte dovessero assumere valore

>>idealmente

>>risarcitorio, si tratterebbe di un pessimo segnale ai giovani che,

>nonostante

>>tutto, continuano a credere nel futuro e di una impropria ammissione di

>>colpevolezza sulla scia di una campagna mediatica che nessuna persona

>>responsabile, soprattutto se a capo di un’istituzione prestigiosa,

sarebbe

>>disponibile ad accettare supinamente se non a costo dell’acquiescenza

al

>>disdoro della propria istituzione.Ti pregherei, piuttosto e se lo

riterrai,

>>di

>>formulare accuse precise e circostanziate nei confronti di eventuali ed

>>individuati responsabili: questi ultimi potrebbero legittimamente

difendersi

>>e

>>la verità scaturirebbe da un giusto contraddittorio. In questo caso,

>metterei

>>in atto tutti gli strumenti ispettivi e sanzionatori per l’accertamento

e

la

>>condanna dei fatti denunciati.In alternativa, Ti sarei grato se Tu

stesso –

>>insieme a me, ai docenti di Lettere e a chi altri vorrai suggerire –

>avviassi

>>una campagna a sostegno dei giovani e dei loro diritti, troppo spesso

negati

>>da

>>una società miope ed egoista e da una classe dirigente approssimativa e

>>schizofrenica, anche e soprattutto in ricordo di Norman: perché

nessuno,

>>domani, abbia a gridare il proprio smarrimento con gesti così

estremi!Sarà

>il

>>mio modo – e quello dell’Ateneo – di starTi vicino e di confermare a Te

e

>>alla

>>Tua famiglia amicizia e piena considerazione.Sinceramente, Roberto

Lagalla

>>Segreteria Tecnica del RettoreSteri - Piazza Marina, 6190133 - PALERMO

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