2. L'atlante interiore · 2020. 11. 10. · piaccia leggere su carta ed avere uno scritto sempre...

_______________________________________ L’atlante interiore © Pamela D’Alisa

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Disclaimer ad ognuna la sua responsabilità

Il contenuto di questa guida ha carattere puramente informativo ed educativo. Le indicazioni in essa presentate, pertanto, non vanno in alcun modo intese come strumento di diagnosi o di terapia psicologica. Ogni utente, quindi, utilizzerà questo documento sotto la sua unica ed esclusiva responsabilità. L’autrice, la sottoscritta Pamela D’Alisa, declina ogni responsabilità per qualsiasi difficoltà legata ad un uso improprio del materiale qui presentato. Per eventuali condizioni di grave disagio esistenziale, ti invito a rivolgerti ad un professionista qualificato per il tipo di problematica in atto.



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Info Copyright sono certa che posso fidarmi

Per permetterti di stampare una copia di questa guida, nel caso anche a te, come a me, piaccia leggere su carta ed avere uno scritto sempre disponibile senza la necessità del computer, l’ho lasciata nel formato PDF. Questa guida nasce dalla volontà di dare in omaggio a chi è interessata ai temi che porto avanti con Giardinaggio Interiore del materiale utile e di valore che permetta di fare in autonomia dei passi verso la propria sostenibilità personale. Dietro la preparazione di questo materiale, però, c’è moltissimo lavoro ed una sua condivisione “scorretta” non agevola la futura creazione di strumenti simili. Ti chiedo pertanto la cortesia di non caricare questa guida in qualche spazio nel web e di non riprodurre in alcuna forma nessuna sua parte, ad eccezione della copia cartacea a tuo uso personale, senza una mia esplicita autorizzazione.



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Indice cosa trovi in questa guida

Introduzione .......................................................................................................................... 5 L’atlante interiore ................................................................................................................. 7 Scheda di lavoro .................................................................................................................... 17 Ci salutiamo .......................................................................................................................... 22



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Introduzione l’utilità del linguaggio metaforico

Questa guida prende spunto dal libro La mappa dell’Anima di Colette Baron-Reid (Ed. TEA), sensitiva e consulente motivazionale canadese. Nel libro l’autrice presenta il suo metodo di lavoro (nominato InVizion) sviluppato in anni di attività e nel quale condensa diverse tecniche introspettive come, ad esempio, “Il Dialogo delle Voci” degli psicologi statunitensi Hal e Sidra Stone e “Il Viaggio dell’Eroe” dello storico delle religioni statunitense Joseph Campbell. Una delle principali componenti del libro è l’uso della metafora come strumento di

scoperta di se stessi. “Simbolismo, archetipi e metafore - scrive Colette - sono stati usati

come forma di linguaggio terapeutico per fornire una guida fin dall’inizio della storia”. Il linguaggio metaforico, infatti, essendo la modalità di comunicazione del tuo inconscio, ti offre la possibilità di accedere a dimensioni molto profonde di te stessa e, di conseguenza, di comprendere con maggiore lucidità e chiarezza le tue esperienze e le tue reazioni. Attraverso questo linguaggio puoi quindi bypassare la mente razionale per addentrarti in un territorio molto vasto che, se esplorato con autentica apertura di cuore, ti permette di portare alla coscienza molti aspetti di te di cui, solitamente, sei poco consapevole. Descrivere un tuo momento di vita con espressioni simboliche come, ad esempio, “Sto sprofondando nelle sabbie mobili” oppure “Mi trovo in fondo ad un burrone”, riesce a descrivere l’intensità e la profondità della tua esperienza con maggiore efficacia rispetto al fatto di farlo attraverso un semplice elenco logico delle circostanze che stai vivendo. Ecco perché trovo questo tipo di lavoro molto utile in quei momenti in cui ci troviamo ad affrontare delle sfide e sentiamo di non riuscire a gestirle al meglio. Ovviamente anche i



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momenti di felicità e di serenità possono essere rappresentati da luoghi interiori come, ad esempio, passeggiare per la Città della Gioia o rilassarsi al Parco dei Divertimenti. Personalmente, tuttavia, mi affascina di più l’uso di questo lavoro introspettivo per la risoluzione di quei momenti “ingarbugliati” in cui abbiamo l’impressione di non riuscire a sbrogliare la matassa. Tengo però a precisare che i contenuti che troverai in questa guida non riproducono fedelmente il lavoro presentato nel libro di Colette, ma rappresentano invece una mia riformulazione. Ti invito, proprio per questo, nel caso dovessi trovare questo tipo di lavoro utile, a leggere La mappa dell’Anima per trovare altri spunti e delineare il tuo

personale modo di viaggiare all’interno di te stessa. Nelle pagine che seguono trovi descritti gli elementi principali da tenere presenti quando ti appresti a sperimentare il lavoro simbolico proposto in questa guida. È sottinteso che se ritieni utile introdurre altri elementi, puoi farlo tranquillamente. È il tuo viaggio esplorativo, non il mio!!



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L’atlante interiore i diversi aspetti da esplorare

Il Paesaggio Psicologico

Il viaggio della tua vita può essere rappresentato simbolicamente da una Mappa in cui, esperienza dopo esperienza, ti sposti continuamente da un luogo ad un altro. Ogni situazione che vivi - con i suoi pensieri, le sue credenze e i suoi stati emotivi - crea, all’interno di te, un Paesaggio Psicologico che puoi esplorare per capire come gestire quello che stai vivendo. Ad esempio, se ti trovi in un periodo in cui non riesci ad essere creativa stai viaggiando nel “Deserto della Sterilità” oppure, se ti trovi in un momento in cui ti senti bloccata, stai viaggiando nella “Palude Melmosa”. Ecco alcune domande da cui puoi partire per dare inizio all’esplorazione del Paesaggio Psicologico: • In quale Paesaggio Psicologico mi trovo?

• Quali sono le sue principali caratteristiche?

• Cosa succede attorno a me?

• Cosa vedo di particolare?

• Come interagisco con questo luogo?

• Perché mi trovo in questo luogo?

• Sono già stata qui? Se sì, quando e perché? • In quale epoca mi trovo? (se riconosci di trovarti nel Passato chiediti “Quello a cui sto

pensando ha una sua concretezza anche nel mio presente?”, se riconosci di trovarti nel Futuro chiediti “Quello a cui sto pensando ha davvero consistenza?”)

• Quali pensieri ed emozioni sperimento in questo luogo?



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Per definire i tuoi Paesaggi puoi ispirati alla letteratura, ai miti e alle favole. “Il Signore degli Anelli” dello scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien o la saga di “Harry Potter” della scrittrice britannica Joanne Rowling sono due esempi di romanzi fantasy che possono dare molti spunti. Non porre freni alla tua fantasia. I luoghi che descrivi

non devono rispondere per forza a canoni di logicità. Se senti di trovarti, ad esempio, in un Paesaggio in cui i cavalli volano va benissimo. Ricordati che non c’è un modo giusto o sbagliato di lavorare con i simboli, c’è solo quello che va bene per te. Il Guardiano della Mappa

Ogni tuo movimento all’interno della Mappa è seguito dal Guardiano, l’Io Osservatore che vede con gli occhi neutrali dell’Anima e che, proprio per questo, è in grado di farti

prendere le distanze dalla tua esperienza soggettiva e, quindi, di disidentificarti da

ogni tuo fenomeno psichico. Il Guardiano, infatti, ovvero la Coscienza che non prova confusione, smarrimento o senso di sopraffazione, esiste al di là dei drammi e delle sofferenze. Quando risvegli il Guardiano, ossia quando ti cali nel tuo “centro”, riconosci che sei fatta di due identità: quella immersa nel Paesaggio e quella che lo osserva con grande chiarezza. Per osservare le cose con lo sguardo del Guardiano è sufficiente eseguire un esercizio di centratura come, ad esempio, quello proposto dallo psichiatra italiano Roberto Assagioli nella Psicosintesi: • Attenzione al respiro (Come sto respirando? Osserva il flusso del respiro senza

modificarlo) • Attenzione al corpo (Quali sensazioni sto sperimentando? Osserva le diverse sensazioni

fisiche - caldo, freddo, formicolii, pressioni tattili ecc. - passando in rassegna tutto il corpo)

• Attenzione alle emozioni (Qual è il mio stato d’animo attuale? Osserva le emozioni che

stai provando e in quale punto del corpo si fanno sentire) • Attenzione ai pensieri (Cosa mi sta passando per la mente? Osserva la scia di pensieri

che scorrono nella tua mente)



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• Attenzione ai desideri (Cosa voglio per me ora? Osserva quali sono i desideri che

vorresti vedere realizzati adesso nella tua vita) • Centro (Cosa osservo del Paesaggio che sto visitando da questa posizione “neutra”?

Analizzati i livelli precedenti e compreso che tu non sei le tue sensazioni, le tue emozioni, i tuoi pensieri e i tuoi desideri, ti centri e osservi con la giusta obiettività quello che sta succedendo. È da questa posizione che devi chiederti “Cosa decido di fare adesso?”)

La Bussola Magica

Ogni volta che all’interno di un Paesaggio ti senti persa e non capisci cosa fare, puoi fare affidamento sulla Bussola Magica che, rappresentando la tua Essenza Divina (lo Spirito), è in grado di indicarti la giusta direzione attraverso strumenti speciali quali: • L’Intuito (il cosiddetto Sesto Senso, è quel sentire viscerale che ti fa dire “sento che

devo fare così” anche se, razionalmente, non sai sempre darti una spiegazione a quello che provi)

• Le Sincronicità (si tratta di quelle coincidenze significative che ti fanno dire “questo non può essere un caso”)

• I Cledon (si tratta di parole o frasi udite per caso - di persona, alla televisione, alla

radio, lette in un cartellone pubblicitario ecc. - che con il loro tempismo eccezionale assumono per te un significato profondo perché sembrano essere la risposta ad una tua domanda)

• La Serendipità (questo termine fa riferimento al trovare qualcosa di significativo

mentre stai cercando altro o alla fortuna di fare felici scoperte per puro caso) Per ricevere la guida della Bussola può essere utile anche usare uno strumento di divinazione come, ad esempio, i Tarocchi o l’I-Ching. A questo proposito, tengo a fare alcune precisazioni. Innanzitutto, nell’usare gli strumenti divinatori - siano essi carte, pietre, pendoli ecc. - non devi mai cadere nella trappola dell’uso ossessivo. Sono strumenti, infatti, che andrebbero consultati quando davvero ne hai bisogno, ossia in



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quei momenti in cui ti senti confusa e non riesci ad inquadrare bene la situazione che stai vivendo. Se decidi di usarli, poi, devi fidarti del loro messaggio senza cercare, ad esempio, di ripetere la lettura per vedere se escono fuori le stesse carte o le stesse pietre. O ti fidi e segui i loro consigli, oppure non ti fidi e allora evita del tutto di usarli. In ultimo, ma molto importante, questi strumenti non vanno usati con finalità

“predittiva”, ossia per predire il tuo futuro, ma con finalità “proiettiva”, ossia per

proiettare all’esterno quello che hai dentro. Il futuro dipende sempre dal tuo presente e, proprio per questo, ogni qualvolta modifichi un elemento del tuo qui ed ora - un modo di pensare, un’abitudine, un modo di agire ecc. - inevitabilmente si modifica anche il tuo futuro, e allora ha poco senso cercare di capire cosa ti riserva il domani. Focalizzati, piuttosto, sul vivere consapevolmente il tuo presente, il resto verrà da sé. Altri strumenti che possono esserti utili per ricevere la guida della tua Bussola Magica sono: • La scrittura libera. Prendi carta e penna e, stabilito un tempo preciso - 15 minuti, 20

minuti, 30 minuti ecc. - appoggia la mano sul foglio e scrivi tutto quello che ti passa per la mente senza mai fermarti e senza preoccuparti della logicità delle tue parole o della forma grammaticale. Scaduto il tempo, fermati e, magari il giorno dopo, rileggi quanto hai scritto. Con la pratica scoprirai che tra le frasi scritte alcune ti suoneranno come dei veri e propri “messaggi divini”.

• Il disegno intuitivo. Prendi un foglio e dei colori e, senza nessuna idea preconcetta di cosa disegnare, lascia semplicemente che la tua mano vada a ruota libera sul foglio. Una volta terminato, osserva il disegno e riassumi in poche parole la tua interpretazione. Anche in questo caso, con la pratica, vedrai che le tue interpretazioni ti veicoleranno dei messaggi.

Il Talismano

In ogni Paesaggio Psicologico è custodito un Talismano, ovvero il messaggio di saggezza del luogo, quello che puoi imparare nel visitarlo per un po’ di tempo.



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• Quale lezione mi impartisce questo Paesaggio?

• Visitarlo come può aiutarmi nella mia vita presente?

Queste sono le domande chiave che devi porti. Solo dopo aver trovato il Talismano potrai lasciare il Paesaggio. Tuttavia, è molto importante avere chiaro che cogliere davvero il

suo insegnamento significa metterlo in pratica nella tua vita quotidiana. Serve a poco, infatti, maturare una nuova consapevolezza per poi lasciarla “vegetare” dentro di te. È necessario, quindi, esteriorizzarla mettendola in pratica in forma concreta. Questo, naturalmente, può richiederti a volte di rimetterti in discussione o di affrontare qualche tuo timore, ma è proprio questo che significa maturare dal punto di vista psicologico. L’Oracolo del Luogo

In ogni Paesaggio Psicologico risiede un prezioso alleato, l’Oracolo del Luogo, che conoscendo in profondità ogni aspetto di quel luogo (le sue luci e le sue ombre), ti può aiutare a trovare il Talismano e ad andartene al momento giusto. Ecco cosa puoi chiedere all’Oracolo: • Cosa devo sapere di questo Paesaggio?

• Cosa devo fare per trovare il Talismano?

• Quali altre informazioni ho bisogno di avere?

• Ho imparato tutto quello che mi serve?

• Posso andarmene adesso? Per dialogare con questa entità, che altro non è che un aspetto della tua Psiche (come tutte le altre descritte qui), puoi usare sia la visualizzazione creativa che la scrittura. In entrambi i casi, è bene che prima tu ti prenda qualche minuto per centrarti e rilassarti e poi, trovata una posizione confortevole, che inizi il dialogo ricordandoti, nel caso tu preferisca la visualizzazione, di riportare per iscritto le informazioni raccolte.



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Il Drago del Luogo

Per arrivare al Talismano è necessario affrontare il Drago del Luogo, ossia la tua principale paura legata al fatto di sostare in quel Paesaggio e, quindi, di vivere quella certa situazione di vita. È un Drago molto furbo che, pur di spuntarla, userà ogni trucco possibile. La paura, si sa, fa novanta, ma se affrontata e gestita consapevolmente può

diventare un’alleata in grado di mostrarti limiti che hai bisogno di oltrepassare. Cercare di ignorarla è perfettamente inutile. Più la ignori, infatti, più forte ed invasiva diventa. Ecco cosa puoi chiederti per affrontare il Drago: • Cosa temo di più di questo Paesaggio? (dai un nome al Drago)

• Perché questo Drago mi intimorisce tanto?

• La sua presenza come mi sta facendo sentire?

• La sua presenza come mi sta facendo reagire?

• Quali cambiamenti mi sta impedendo di compiere?

• Quali tecniche di sabotaggio sta attuando il Drago?

• Qual è il messaggio del Drago?

Ricorda sempre una cosa importante: coraggiosa non è la persona che non ha mai paura ma, invece, quella che va avanti nonostante la paura. L’Orco Ferito

A volte è possibile trovare in un Paesaggio un Orco Ferito, ossia un aspetto di te che, avendo subito una ferita emotiva, cerca attenzione mettendoti i bastoni tra le ruote. L’unico modo per acquietarlo è dire il suo nome e riconoscere quando è nato. Esempio: • Nome: insicurezza



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• Data di nascita: quando in quinta elementare la maestra mi ha ripreso per un brutto

voto davanti a tutta la classe e i miei compagni hanno riso di me Non è facile interagire con l’Orco perché le sue parole ti criticano, alimentano i tuoi pensieri tossici, ti mettono ansia e ti imbrogliano. Tra le tante bugie che racconta, però, è possibile trovare anche un fondo di verità. Ecco perché è necessario filtrare le sue parole in modo da eliminare le informazioni fuorvianti e arrivare al nocciolo del suo messaggio. Quello che più desidera l’Orco è che ti identifichi con la tua ferita il che, naturalmente, implicherebbe non riuscire ad osservarla con obbiettività e a rimarginarla. È importante ricordare, poi, che ogni ferita emotiva comporta la perdita di un tuo elemento vitale come può essere, ad esempio, la fiducia in te stessa o la capacità di gestire l’ansia. Se, ad esempio, da bambina hai subito delle prese in giro a causa del tuo sovrappeso, questo ti ha inferto una ferita emotiva che può averti portato via l’accettazione del tuo corpo e che ha fatto nascere dentro di te un aspetto, un Orco nella nostra metafora, che continua a soffrire anche a distanza di molto tempo. L’unico modo che hai per riappropriarti di

quello che ti appartiene è interagire con l’Orco e ascoltare quello che dice. Ecco cosa puoi chiederti per affrontare l’Orco Ferito nel caso tu ne riconosca la presenza in un certo Paesaggio: • Come si chiama?

• Quando è nato?

• Che aspetto ha?

• Cosa provo quando lo guardo negli occhi?

• Cosa mi ha rubato?

• Come posso riprendermi quello che mi appartiene?

• Cosa, tra quello che mi dice, è vero e cosa, invece, è falso?

• Cosa mi racconta di sé?

• Da cosa cerca di proteggermi? • Qual è il suo messaggio?

• Come posso aiutarlo a stare meglio?



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Dato che non è detto che in un Paesaggio Psicologico sia presente un Orco Ferito, ti consiglio di riflettere sulle tue esperienze di vita, partendo dall’infanzia fino ad arrivare alla tua vita attuale, e di individuare le eventuali ferite emotive che hai subito. Avendole già in mente in modo chiaro, ti sarà più facile capire se una tua difficoltà è legata ad una di queste ferite. Una volta individuate, certo, non è detto che sia sempre facile farle rimarginare ma, per iniziare a lavorarci sopra, puoi sperimentare qualche tecnica di liberazione emotiva come, ad esempio, l’EFT (Emotional Freedom Techniques) o la Logosintesi. Interessante, a mio avviso, è la tecnica FastReset sviluppata dalla psicoterapeuta Maria Grazia Parisi che, sfruttando un meccanismo fisiologico del nostro organismo e applicando uno spostamento dell’attenzione che attiva la corteccia cerebrale, può depotenziare le emozioni disfunzionali senza, però, reprimerle (per approfondire puoi visitare il sito www.fastreset.it nel quale trovi anche i titoli dei libri pubblicati dalla Parisi). La Pulce Chiacchierona

Ad accompagnarti durante l’esplorazione di qualsiasi Paesaggio Psicologico c’è sempre una compagna innocua ma molto fastidiosa, la Pulce Chiacchierona. Si tratta di quella parte di te che ti distrae e ti fa perdere tempo con un incessante dialogo interiore: “Sta squillando il telefono, chissà chi è”, “Cavolo, mi sono dimenticata di pagare la bolletta”, “Bello il film di ieri sera”, “Il mio vicino di casa è davvero rumoroso”, “Ho proprio voglia di un bel gelato”, “Chissà se Sandro è già arrivato in stazione” ecc. L’unico modo per

acquietare la Pulce Chiacchierona è attraverso la pratica della presenza mentale. Si tratta di trovare una forma meditativa adatta a te - fare una passeggiata in mezzo al verde, eseguire delle posizioni yoga, concentrarti sul respiro ecc. - che ti aiuti ad attenuare la sua estenuante parlantina. Si tratta, quindi, di individuare una pratica capace di rallentare il lavorio della tua mente e destare la parte di te che osserva senza giudicare (Il Guardiano).



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Gli Indigeni del Luogo

Oltre all’Oracolo, al Drago e all’Orco, in ogni Paesaggio è possibile che vivano anche altri abitanti, gli Indigeni del Luogo, ossia altri aspetti della tua Psiche con cui puoi dialogare per raccogliere preziose informazioni che ti aiutino a conoscere meglio l’ambiente che stai esplorando e arrivare al Talismano. Puoi quindi chiederti: • Ci sono altri abitanti in questo Paesaggio?

• Se sì, chi sono e cosa stanno facendo? • Cosa possono dirmi di utile sul Paesaggio?

La Borsa di Medicina

In ogni viaggio esplorativo puoi portare con te una Borsa di Medicina, ossia un kit di sopravvivenza fatto di esercizi, buone abitudini, trucchi, strumenti ecc. per rimanere centrata, superare la paura e raccogliere il coraggio di agire. Si tratta, fondamentalmente, di usare tutte le tecniche che si sono rivelate utili per evitare le reazioni negative automatiche e quelle che non conosci ma che ti attirano: scrivere un diario, disegnare mandala, fare esercizio fisico, eliminare certi alimenti, praticare la mindfulness, leggere certi libri ecc. Chiediti quindi: • Quali “erbe curative” posso mettere nella mia Borsa di Medicina? È chiaro che, così come per un viaggio è inutile mettere in valigia cose che non userai mai, allo stesso modo non ha senso stabilire le tue “erbe curative” e poi non farne uso. Perciò, stabilito il contenuto della tua Borsa di Medicina, impegnati ad utilizzarlo al meglio



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per sostenere te stessa durante la tua permanenza nel Paesaggio Psicologico che stai esplorando.



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Scheda di lavoro inizia il tuo viaggio esplorativo

Per delineare i tuoi Paesaggi Psicologici usa, se ti fa piacere, la scheda che ho preparato. Non preoccuparti se non riesci a compilare tutte le sezioni, inizia semplicemente a scrivere e, anche nei giorni seguenti, man mano che ti vengono in mente nuove riflessioni, riportale nella scheda. Il Paesaggio Psicologico (fai una descrizione del Paesaggio che stai esplorando) _____________________________________________________________________________________________

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Se ti va, puoi fare uno schizzo del Paesaggio:



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Il Guardiano della Mappa (descrivi come vedi il Paesaggio dopo che ti sei centrata) _____________________________________________________________________________________________

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La Bussola Magica (nel caso tu abbia chiesto l’aiuto della tua Essenza Divina, riporta i messaggi ricevuti) _____________________________________________________________________________________________

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L’Oracolo del Luogo (riporta le indicazioni che hai ricevuto dal colloquio con l’Oracolo) _____________________________________________________________________________________________

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Il Drago del Luogo (riporta le tue considerazioni sull’incontro con il Drago e su come agire per aggirare i suoi trucchetti) _____________________________________________________________________________________________

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L’Orco Ferito (se nel Paesaggio esplorato hai riconosciuto la presenza di un Orco, riporta le informazioni raccolte su di lui, il suo messaggio chiave e come agire per lenire il suo dolore) _____________________________________________________________________________________________

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Gli Indigeni del Luogo (se nel Paesaggio esplorato hai riconosciuto la presenza di altri tuoi aspetti, riporta le informazioni raccolte dai dialoghi avuti con loro) _____________________________________________________________________________________________

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La Pulce Chiacchierona (riporta le tue tecniche per arginare le intrusioni del tuo incessante dialogo interiore) _____________________________________________________________________________________________

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Il Talismano (riporta il messaggio di saggezza che hai ricevuto dal Paesaggio e cerca di capire come metterlo in pratica per gestire la situazione che stai vivendo) _____________________________________________________________________________________________

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La Borsa di Medicina (elenca gli strumenti del tuo “kit di sopravvivenza” da usare durante l’esplorazione del Paesaggio Psicologico) _____________________________________________________________________________________________

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Altre considerazioni... (riporta altre riflessioni che senti l’esigenza di scrivere) _____________________________________________________________________________________________

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Ci salutiamo grazie per il tempo che mi hai dedicato!

Spero che questa guida ti sia stata utile e ti aiuti ad esplorare con profondità i variegati e meravigliosi Paesaggi Psicologici che ti porti dentro. Se hai domande, perplessità, curiosità o, semplicemente, hai piacere di condividere le tue riflessioni e scoperte scrivimi un’email a [email protected] Mi fa sempre un grande piacere leggere le email di chi mi segue perché diventa spunto di riflessione ed arricchimento anche per me. Se è da poco che ti sei avvicinata a Giardinaggio Interiore, ti invito a seguirmi attraverso i miei canali di comunicazione dove ogni mese condivido spunti ed idee: • La newsletter Il Circolo dei Glicini – www.giardinaggiointeriore.net

• Il gruppo associato alla Newsletter – https://il-circolo-dei-glicini.mn.co

• Il blog Semi di Consapevolezza – www.giardinaggiointeriore.net/articoli • Il profilo Instagram – www.instagram.com/giardinaggiointeriore

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Quando, e se vorrai, invece fare un lavoro più approfondito sui quattro Pilastri della tua sostenibilità personale ho creato diversi percorsi online per accompagnarti lungo il cammino. Li trovi visitando la pagina www.giardinaggiointeriore.net/percorsi Intanto ti auguro buon proseguimento e mi raccomando: esplora sempre i tuoi Paesaggi

Psicologici con apertura e curiosità perché hanno davvero tanto da raccontarti!

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