2 INCONTRO - istitutostatalemonti.it · I prodotti della crescita microbica ... Energia (produzione...

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ISTITUTO STATALE “AUGUSTO MONTI” P.zza Cagni, 2 14100 ASTI www.istitutostatalemonti.gov.it Tel. 0141/31787 0141/592782 Fax. 0141538786 Succursale: Via Scarampi, 20 Tel. 0141/352017 C.F. 80005420056 E-mail [email protected] 2° INCONTRO

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ISTITUTO STATALE “AUGUSTO MONTI”P.zza Cagni, 2 – 14100 ASTI www.istitutostatalemonti.gov.it

Tel. 0141/31787 – 0141/592782 Fax. 0141538786Succursale: Via Scarampi, 20 – Tel. 0141/352017

C.F. 80005420056 E-mail [email protected]

2° INCONTRO

PARAMETRI CARATTERISTICI

RISCHI

• Rischi connessi agli ambienti di lavoro (parametri igienici,

microclima ed illuminazione, utilizzo delle scale, ecc.).

• Rischi fisici e infortuni (elettrico, rumore, ecc.).

RISCHI PER LA SALUTE

PARAMETRI IGIENICI

POSTAZIONE DI LAVORO

ESPOSIZIONE A RUMORE

RISCHI PER LA SICUREZZA

RISCHI STRUTTURALI (passaggi, scale, pavimenti)

RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE DA

LAVORO (scale, macchine da ufficio, etc…)

RISCHI IMPIANTISTICI (es. impianti elettrici)

Scale semplici: caratteristiche

Le scale semplici portatili devono essere costruite

con materiale

adatto alle condizioni di impiego, devono essere

sufficientemente

resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e

devono avere dimensioni appropriate al loro uso.

Esse devono inoltre essere provviste di:

1) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità

inferiori dei due montanti;

2) ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli

alle estremità

superiori, quando sia necessario per assicurare la

stabilità della

scala.

Qualora non sia possibile vincolarle con ganci,

legature od altro, le scale vanno trattenute al

piede da altra persona.

Scale doppie

Scale doppie: caratteristiche

Le scale doppie non devono superare

l'altezza di 5 metri e devono essere

provviste di catene di adeguata resistenza

o di altro dispositivo che impedisca

l'apertura oltre il limite prestabilito di

sicurezza.

Per garantire la stabilità della posizione di

lavoro fin sugli ultimi gradini è opportuno

che la scala termini in alto con una piccola

piattaforma e con montanti prolungati di

almeno 60-70 cm.

Le catene o i tiranti inferiori servono per

mantenere un impedimento materiale al

transito di persone sotto la scala aperta.

Rischio elettrico

Svariate sono le possibilità di rischio connesse all’utilizzo

dell’energia elettrica nelle sue varie forme :

elettrocuzione (passaggio della corrente elettrica attraverso il

corpo umano);

incendi (es. causato da un cortocircuito);

altri tipi di rischio (mancanza improvvisa dell’energia elettrica,

avviamenti intempestivi del macchinario, ecc.).

La condizione di elevato pericolo nella elettrocuzione è

direttamente proporzionale:

all’intensità di corrente attraverso il corpo umano;

durata del contatto con parti in tensione.

Qualche mA che attraversi il corpo per alcuni millisecondi

(msec) può produrre nell’uomo effetti fisiologici dannosi.

EFFETTI DELLA CORRENTE

ELETTRICA

ALCUNE SEMPLICI REGOLE…

1. L’impianto elettrico può essere modificato solo da mani esperte.

Un impianto elettrico ben progettato ed eseguito è estremamente

sicuro. Mani non esperte possono agevolmente trasformarlo in

un’arma letale.

Ad esempio basta per questo scambiare all’interno di una presa il

conduttore giallo-verde con un conduttore di fase!

2. Avere paura dell’elettricità: la presenza dell’interruttore differenziale

non dà l’immortalità rispetto agli infortuni elettrici!

L’interruttore differenziale costituisce soltanto una protezione

addizionale verso i contatti diretti. Pertanto toccare un filo scoperto è

comunque rischiosissimo, anche se “abbiamo il salvavita”

infatti prima di tutto non è detto che l’interruttore differenziale installato

sia ad alta sensibilità; inoltre esso è un elemento che deve intervenire

in questo caso attivamente per salvarci, e non si hanno sufficienti

garanzie che questo accada, e accada nei tempi giusti.

3. Un caso in cui può aversi accesso a parti in tensione senza

manomissione dell’impianto: sostituzione di una lampadina

In questo caso occorre il massimo rispetto per i rischi dell’elettricità e

effettuare la

sostituzione con concentrazione, avendo la massima cura di

mantenere la distanza da parti interne in tensione

ALCUNE SEMPLICI REGOLE…

4. L’utilizzo di apparecchi elettrici nel vano doccia o vasca da bagno

è molto pericoloso

Il normatore (CEI 64-8) richiede al progettista di non installare prese in

queste aree, in modo da scoraggiare l’utente. Occorre non scavalcare

questo blocco implicito con prolunghe per portare apparecchiature

elettriche ove non consentito!

5. Verificare la funzionalità degli interruttori differenziali

periodicamente

Si raccomanda normalmente l’esecuzione di questa verifica circa una volta

al mese.

Si tratta di una verifica qualitativa e non quantitativa, ma riesce a

discernere il guasto più grave e frequente, il blocco del relè differenziale.

ALCUNE SEMPLICI REGOLE…

Evitare grovigli di fili e di spine

multiple.

La ragione è che il peso accumulato e

distante dal muro tende a flettere

l’assieme e a sfilare il morsetto

superiore delle spine più vicine al

muro. Molte prese multiple non

consentono queste disposizioni in

quanto non hanno la presa frontale.

Non superare la potenza

complessiva massima indicata per

le prese multiple (tipicamente 1500

W).

NOTA L’uso delle ciabatte è sicuro.Se l’impianto è ben progettato esso non può dar luogo a

sovraccarichi pericolosi. E’ comunque saggio usare ciabatte per

carichi di modesta entità (poche centinaia di W, lasciando i carichi

più grossi (ad es. stufe elettriche) connessi a prese a muro.

Rischio elettrico: opportune precauzioni

NO

ALCUNE SEMPLICI REGOLE…

Uso delle prese Schuko solo mediante

adattatore

Esiste un certo livello di compatibilità

meccanica fra gli spinotti di fase e di neutro

delle spine italiane e del Schuko ma non

dello spinotto di terra.

Pertanto se non si usa l’adattatore si ha la

corretta funzionalità (con illusione che tutto

vada bene) ma non la sicurezza!

PER CONCLUDERE: BASTANO POCHI ACCORGIMENTI

Un impianto elettrico progettato e realizzato a regola

d’arte è estremamente sicuro

Esso può divenire insicuro soltanto se utilizzato

scorrettamente o manomesso da personale inesperto

Esempi di uso scorretto sono:

mancata sostituzione di cavi “sbucciati” o in generale

di parti isolanti danneggiate

utilizzo di accoppiamenti incompatibili (spine schuko in

prese italiane)

utilizzo di apparecchi elettrici in zone della sala bagno

non ammesse (e dove non sono presenti prese)

eccesso di sicurezza verso l’elettricità (“tanto c’è il

salvavita...”)

RISCHIO BIOLOGICO

RISCHIO BIOLOGICO

Le norme che regolano il rischio biologico siapplicano a tutte le attività lavorative nellequali vi è rischio di esposizione ad agentibiologici.Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici:

INDUSTRIE

ALIMENTARIAgricoltura

ZootecnicaLaboratori clinici, veterinari, diagnostici

Servizi sanitari e obitori

Impianti di depurazione acque

Impianti smaltimento rifiuti

AGENTI BIOLOGICI

Gli agenti biologici possono essere:

Microrganismi (virus, batteri, funghi,

ecc.)

Allergeni di origine biologica (ad

esempio funghi aeroallergenici)

I prodotti della crescita microbica

(come le endotossine e le

micotossine).

MICRORGANISMI

Sono forme di vita che presentano

dimensioni microscopiche costituiti di

norma da una sola cellula.

Fra i microrganismi rientrano i batteri, i

virus, i funghi e i protozoi.

Essi si suddividono in:

Endoparassiti: parassiti presenti nelle

cellule e nei tessuti di un organismo ospite.

Ectoparassiti: parassiti vegetali o

animali che vivono sulla superficie esterna

dell’ospite (pidocchi, zecche, ecc.)

USO DELIBERATO

DI AGENTI BIOLOGICISi considera uso di agenti biologici quando microrganismiconsiderati agenti biologici ai sensi dell’art. 271 D.Lgs.81/2008 vengano volutamente introdotti nel ciclo lavorativoper subire trattamenti e manipolazioni affinché venganosfruttate le loro proprietà biologiche.

Attività con uso deliberato di agenti biologici:

Università e centri di ricerca (laboratori, ricerca e sperimentazione biologica)

Sanità, zootecnia e veterinaria (laboratori, prove, ricerca e sperimentazione)

Farmaceutica (produzione vaccini e farmaci, kit diagnostici con provebiologiche)

Alimentare (produzione vaccini e farmaci, kit diagnostici con prove biologiche)

Chimica (produzione per biotrasformazione di composti vari, es. detersivi)

Energia (produzione per biotrasformazione di vettori energetici, es. etanolo,metanolo)

Ambiente (trattamento rifiuti, impianti di depurazione acque, ecc.)

Miniere (uso di microrganismi per concentrazione metalli da soluzioniacquose)

Agricoltura (fertilizzazioni colture, inoculazione micorrize, uso antiparassitari)

Industria delle biotecnologie (produzione di microrganismi selezionati)

Industria bellica (produzione armi biologiche)

TRASMISSIBILITÀ DEI

MICRORGANISMIGli agenti biologici possono essere trasmessi all’uomo

attraverso:

La via respiratoria

La via orale

La via cutanea

La via parenterale

Tramite artropodi vettori

Nelle attività professionali assumono una certa importanza vie

di trasmissione come:

Quella respiratoria (microbi aerodispersi possono essere

presenti in molti ambienti di lavoro in concomitanza con

nebbie, fumi e polveri)

Quella orale (può avvenire tramite schizzi di materiale

infetto)

Quella parenterale (vi sono attività che comportano alta

probabilità di essere punti con bisturi, aghi, forbici ed altri

strumenti taglienti)

MISURE IGIENICHESono adempimenti che il datore di lavoro può anche non

adottare qualora i risultati della valutazione dimostrino

che tali misure non sono necessarie:

i lavoratori dispongano di servizi sanitari provvisti di

docce con acqua calda e fredda e di lavaggi oculari e

antisettici per la pelle, in caso di necessità.

i lavoratori utilizzino indumenti protettivi da porre in

posti separati rispetto agli abiti civili.

i D.P.I. siano controllati, disinfettati e puliti dopo ogni

utilizzo.

gli indumenti da lavoro contaminati vengano tolti

quando il lavoratore lascia la zona di lavoro a rischio,

conservati separatamente dagli altri indumenti,

disinfettati, puliti e, se necessario, distrutti.

è fatto divieto assoluti di consumare cibi o bevande

e fumare nelle aree di lavoro in cui è presente il rischio

biologico.

LAVAGGIO DELLE MANIÈ buona norma lavare le mani con la frequenza e le

modalità richieste dalle specifiche situazioni.

È necessario in ogni caso lavare le mani PRIMA e DOPO:

- il contatto con materia biologico

- quando si ritenga di aver toccato una fonte di

patogeni

Il lavaggio delle mani può prevedere l'uso di acqua e

sapone e di sostanze antisettiche.

Antimicrobici consigliati per la disinfezione delle mani

sono:

- clorexidina

- iodioderivati

- alcoli.

Il semplice lavaggio delle mani con detergente è

sufficiente per le attività che non comportano il contatto del

microrganismo con la cute lesa o mucose.

Le mani devono comunque essere lavate DOPO tutte le

procedure in cui si è presentato il rischio di

contaminazione, indipendentemente dall'uso dei guanti.

RISCHIO RUMORE

RISCHIO DA ESPOSIZIONE A RUMORE

L’ufficio è uno degli ambienti di lavoro meno

rumorosi ma possono esserci comunque fonti di

rumore da limitare:

stampanti;

telefoni

fotocopiatrici;

le ventole di stampanti, fax, ecc.;

calcolatrici da tavolo;

taglia documenti;

ecc.

FATTORI DI RISCHIO: INTENSITA’ E DURATA

Il rischio uditivo non dipende solo dal livello del

rumore al quale siamo esposti (intensità)...

...ma anche dalla durata dell'esposizione al rumore.

FATTORI

SOSTANZE PERICOLOSE

come posso sapere se un

prodotto è velenoso?

SOSTANZE PERICOLOSE

NORMATIVA TITOLO IX D.lgs 81/08— SOSTANZE PERICOLOSE

CAMPO DI APPLICAZIONE

• Tutte le attività lavorative (compreso

immagazzinamento, trasporto, trattamento rifiuti)

• Tutti gli agenti chimici pericolosi: Sostanze e preparati

soggetti alle norme di etichettatura. Qualsiasi altro agente

chimico che può comportare un rischio per la salute o la

sicurezza!

SONO ESCLUSI:

" Amianto, Cancerogeni, Radioisotopi (perché

disciplinati da altre norme)

" Sostanze e preparati pericolosi solo per l’ambiente.

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è

riconducibile all’insieme dei rischi per la Sicurezza

e per la Salute, connessi con la presenza,

nell’ambito dello svolgimento delle lavorazioni, di

“AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

RISCHIO CHIMICO

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

MATERIA

LIINERTI BITUME CONGLOME

RATI

EMISSIO

NI

POLVERI

MINERALIFUMI

VAPORI

140-160 °Cmeccanica

LE POLVERI MINERALI, I FUMI ED I VAPORI DI BITUME SONO MATERIALI

DERIVATI DALLE LAVORAZIONI PRESENTI “NON INTENZIONALMENTE”

SUL POSTO DI LAVORO. TALI PRODOTTI NON HANNO ETICHETTATURA NÉ

SCHEDE DI SICUREZZA. LE LORO CARATTERISTICHE CHIMICO

TOSSICOLOGICHE VANNO RICERCATE NELLA BIBLIOGRAFIA

INTERNAZIONALE DI SETTORE.

FUMI

VAPORI

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la

sicurezza:

(R. infortunistici)

Rischi per la salute:

(R. igienico-

ambientale)

RISCHI di:

incendio, esplosioni, contatto

con sostanze aggressive e/o

corrosive (ustioni chimiche,

corrosione di materiali e

degrado di impianti, ecc.)

RISCHI da:

esposizioni a sostanze tossiche

e/o nocive e, se assorbite, con

potenziale compromissione

dell’equilibrio biologico

(intossicazione o malattie

professionale)

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilità

che agenti chimici pericolosi, tal quali o sottoforma di

emissioni (polveri, fumi, nebbie, gas e vapori) possano

essere assorbiti dall’organismo attraverso:

INGESTIONECONTATTO

CUTANEOINALAZIONE

Assorbimento

gastricoAssorbimento

transcutaneo

Assorbimento

polmonare

Ad ogni categoria di pericolo è associato un SIMBOLO.

Alcune categorie non hanno un simbolo specifico e per

convenzione gli viene associato quello che meglio

descrive la gravità dell’effetto.

PRIMO SOCCORSO

Definizione

È opportuno distinguere tra la nozione di pronto soccorso

e quella di primo soccorso.

Il “pronto soccorso” è l'intervento prestato dal personale

sanitario (comprende anche la somministrazione di

farmaci e l’esecuzione di manovre invasive).

Il “primo soccorso” è l'aiuto dato al soggetto, infortunato

o malato,da personale non qualificato, in attesa

dell'intervento specializzato (mantenimento delle funzioni

vitali, attivazione di soccorsi adeguati).

L’organizzazione del primo soccorso

Obiettivi:

• attivare in modo corretto il 118

• proteggere la persona coinvolta

• controllare l’incidente

• evitare o contenere i danni ambientali

• realizzare un primo soccorso in attesa dell’arrivo di

personale qualificato

Il Primo Soccorso negli ambienti di lavoro

Anche nelle Aziende, in base al D.Lgs. 81/08, il Datore di Lavoro in base

alla natura dell’attività svolta e alle dimensioni dell’unità produttiva, sentito

il parere del Medico Competente, prende i provvedimenti necessari

riguardanti il primo soccorso e l’assistenza medica di emergenza

stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni per il trasporto dei

lavoratori infortunati

Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti

del personale addetto e la loro formazione individuata in relazione

all’attività svolta, al numero dei lavoratori ed ai fattori di rischio sono

individuati dal Decreto Ministeriale 388/2003.

Omissione di soccorso

Articolo 593 del Codice penale: ogni cittadino

(indipendentemente dalla nomina formale ad addetto al primo soccorso) è

comunque tenuto a prestare soccorso alla persona infortunata

Il reato è consumato da chiunque “… trovando abbandonato ...

persona incapace di provvedere a sé stessa omette di darne avviso

all’Autorità. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato,

ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare

l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità.”

Per un soccorso efficace tengo presente che:

NON DEVO PERDERE LA CALMA

è mio preciso compito organizzare il primo soccorso

NON SONO UN SANITARIO

posso solo cercare di migliorare la situazione

IL TEMPO E’ PREZIOSO

meno tempo perso = soccorso più efficace

PROCEDURE PER IL SOCCORSO

Predisporre in ogni reparto accanto al telefono dei:

- numeri telefonici più importanti

- indicazioni sede del materiale sanitario

In caso di incidente chiamare immediatamente:

- addetto al primo soccorso

- responsabile del servizio di sicurezza

Gli addetti al primo soccorso valuteranno, sulla base delle condizioni

dell’infortunato, la necessità di far chiamare l’emergenza sanitaria, riferendo, ai

colleghi che condurranno la telefonata, tutti i dati relativi sia alle modalità

dell’’incidente che alle condizioni dell’ ’infortunato

INDICAZIONI PRATICHE PER IL SOCCORRITORE

LE PRIME COSE DA FARE

MANTENERE LA CALMA

osservare ed analizzare bene la situazione, cercando di capire che cosa

sia successo e se sussistono ancora condizioni di pericolo per

l’infortunato, per altri lavoratori o per i soccorritori

PROTEGGERSI DAI RISCHI

che si potrebbero incontrare attuando il primo soccorso:

- Indossare guanti

- Indossare mezzi di protezione delle vie respiratorie, se vi è inquinamento

da sostanze tossiche;

PROTEGGERE L’INFORTUNATO da un eventuale aggravamento della

situazione:

- Se esistono situazioni di pericolo incombenti (incendi, presenza di

sostanze tossiche nell’ambiente, pericolo di caduta di pesi, di franamenti,

rischio elettrico ecc.), prendere subito i necessari provvedimenti

- Spegnere le fiamme addosso all’infortunato, Spalancare le finestre,

prevedere vie di fuga per l’allontanamento d’emergenza,

- Staccare la corrente elettrica,

- Controllare lo stato di coscienza dell’infortunato;

- Assicurarsi che l’infortunato respiri ed abbia un’attività cardiaca;

-Se l’infortunato è cosciente, tranquillizzarlo, ma non affaticarlo;

-Impedire che un numero eccessivo di persone si accalchi intorno;

-Impedire che qualcuno compia sull’infortunato manovre scorrette che

potrebbero aggravare la situazione

AVVERTIRE IL PRONTO SOCCORSO

- Se sono presenti più persone, inviare subito una di loro a telefonare al

presidio di Pronto Soccorso;

- Se il soccorritore è solo assicurarsi che l’infortunato respiri prima di

andare a telefonare

SOCCORRERE L’INFORTUNATO

facendo le poche azioni essenziali (respirazione artificiale, massaggio

cardiaco) che verranno in seguito illustrate ed evitando di fare cose non

indispensabili e spesso pericolose

Informazioni telefoniche da fornire al 118

1. CHI SIAMO

2. INDIRIZZO

del luogo dove è avvenuto, (specificando bene il nome dell’Azienda,il

reparto ed il numero di telefono)

3. IL TIPO DI INFORTUNIO

(modalità e probabili conseguenze)

4. IL NUMERO DI PERSONE COINVOLTE NELL’INFORTUNIO

5. LE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO

(se risponde, se respira, se perde sangue).

6. EVENTUALI CONDIZIONI DI PERICOLO

(Sostanze infiammabili, rischio di esplosione, etc.)

Nel caso di soccorso con l’ambulanza

Dare chiare indicazioni sull’itinerario

Sgomberare il percorso per i mezzi di soccorso all’interno

dell’azienda

Accompagnare i soccorritori dall’infortunato

I parametri vitali

La vita dell’organismo è assicurata da 3 funzioni collegate l’una all’altra:

FUNZIONE RESPIRATORIA

FUNZIONE CIRCOLATORIA

FUNZIONE NERVOSA

La funzione respiratoria

La Respirazione serve all’organismo per:

- l’approvvigionamento dell’ossigeno

- l’eliminazione dell’anidride carbonica.

Caratteristiche della respirazione:

- Frequenza ( n° di atti al minuto)

- Ritmo (tachipnea RAPIDA e bradipnea LENTA)

- Profondità (respiro superficiale o profondo)

Respirazione artificiale

Porre il soggetto con la schiena a terra rimuovendo dalla bocca ogni oggetto mobile

(dentiera) per liberare le vie aeree.

Mettere due dita sotto il mento sollevando

la mascella e contemporaneamente mettere l’altra

mano sulla fronte portando bene la testa all’indietro

per evitare che la lingua ostruisca il passaggio dell’aria

Chiudere il naso del soggetto, mettendo due dita a pinza sulle parti laterali.

Inspirare profondamente e mettere le vostre labbra sulla sua bocca.

Soffiare decisamente controllando

che il torace si sollevi a seguito

dell’espansione dei polmoni

Togliere le labbra, aspettare che il

torace sia tornato in posizione normale e procedere ad

una nuova insufflazione.

Funzione Cardiocircolatoria

La valutazione dell’ attività cardiaca può essere effettuata con la

rilevazione del battito cardiaco.

La rilevazione del battito cardiaco può essere fatta:

1. Appoggiando un orecchio al centro del torace di una persona.

2. Rilevando i polsi arteriosi (radiale, carotideo).

Caratteristiche rilevabili :

Frequenza (bradicardia – tachicardia)

Ritmo (aritmie)

Massaggio cardiaco

Porre l’infortunato supino su una superficie dura e collocarsi a lato

dell’infortunato.

Porre la parte prossimale del palmo della mano al centro del torace (nella

metà inferiore torace (nella metà inferiore dello sterno) sovrapponendo

l’altra mano.

Praticare una compressione decisa, lo sterno dovrà abbassarsi di 4/5

cm, rilasciare la pressione senza spostare le mani e ripetere la

compressione

Funzione nervosa

La coscienza può essere definita come: facoltà immediata che un

individuo ha di avvertire, comprendere, valutare i fatti che si verificano

nell’ambiente interno ed esterno.

Come valutarla?

• Dal grado di reazione alle domande.

• Dal grado di orientamento temporo /spaziale.

• Dalla reazione pupillare agli stimoli luminosi.

PRINCIPALI POSIZIONI DI SOCCORSO

SE L’INFORTUNATO E’ INCOSCIENTE MA RESPIRA

a seguito di: folgorazione, intossicazione, avvelenamento, colpo di calore,

convulsioni, trauma con vomito

Rianimazione cardio–polmonare (RCP)

OSTRUZIONE NON COMPLETA PER

INGESTIONE ACCIDENTALE DI CORPO

ESTRANEO

• Il paziente con ostruzione non completa delle vie

aeree da corpo estraneo:

a) è in grado di respirare

b) tossisce tentando di espellere il corpo estraneo

In questo caso, chiama i soccorsi ed incoraggia

la vittima a tossire

OSTRUZIONE COMPLETA PER

INGESTIONE ACCIDENTALE DI CORPO

ESTRANEO

Il paziente con ostruzione completa delle vie aeree da corpo

estraneo:

a) non è in grado di respirare (oppure, effettua atti

respiratori inefficaci e rumorosi)

b) non è in grado di parlare

c) non è in grado di tossire

d) perde rapidamente conoscenza

… NEL CASO DI OSTRUZIONE COMPLETA

DA CORPO ESTRANEO IN SOGGETTO

ANCORA COSCIENTE, DOPO AVER

CHIAMATO I SOCCORSI:

…5 colpi tra

le scapole

… 5 compressioni

addominali

MANOVRA DI HEIMLICH

Soggetto cosciente

(MANOVRA controindicata

nel neonato e nella donna in gravidanza)

Abbracciare la vittima stando di spalle

Mettere il pollice nell’angolo formato dalle costole sotto lo sterno

e l’indice sull’ombelico

Mettere il pugno dell’altra mano al centro della “C”

Coprire il pugno con la prima mano ed effettuare 4-5

compressioni energiche spostando le mani verso la schiena, in

alto e verso i polmoni