2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS...

50
REGIONE DEL VENETO Direzione Regionale per la Prevenzione C.R.R.E.O. Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale IL COMPARTO DELL’OCCHIALE: BUONE PRATICHE ERGONOMICHE Aprile 2007

Transcript of 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS...

Page 1: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

REGIONE DEL VENETO Direzione Regionale per la Prevenzione

C.R.R.E.O. Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale

IL COMPARTO DELL’OCCHIALE:

BUONE PRATICHE ERGONOMICHE

Aprile 2007

Page 2: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

REGIONE DEL VENETO

Direzione Regionale per la Prevenzione

C.R.R.E.O. Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale

Direttore: Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17

A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore: Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 Componenti: Elena Cestari SPISAL AULSS n. 17

Giorgio Cipolla SPISAL AULSS n. 10 Luigino Dal Vecchio SPISAL AULSS n. 7 Nicoletta De Marzo SPISAL AULSS n. 2 Stefania Dolci SPISAL AULSS n. 21 Mario Gobbi SPISAL AULSS n. 20 Valeria Martin SPISAL AULSS n. 18 Paolo Occari SPISAL AULSS n. 14 Pierantonio Zanon SPISAL AULSS n. 6 Daniela Marcolina SPISAL AULSS n. 1 Maria Teresa Riccio SPISAL AULSS n. 1

Page 3: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

I

INDICE

1. Scopo del documento p. 1

2. Caratteristiche del comparto dell’occhiale p. 1 2.1 Il ciclo lavorativo p. 1 2.2 I fattori di rischio di tipo ergonomico p. 3 2.3 Le malattie professionali p. 3

3. La valutazione del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori negli addetti alla lavorazione dell’occhiale p. 5 3.1. Il metodo p. 5 3.2. I risultati della valutazione del rischio p. 5

3.2.1 Studio pilota condotto nel 2001 p. 5 3.2.2 La valutazione del rischio effettuata dalle aziende p. 7 3.2.3 La valutazione del rischio effettuata dagli SPISAL p. 8

4. Gli interventi di tutela degli addetti nel comparto dell’occhiale p. 8 4.1. Interventi sulla postazione di lavoro “pulitura su ruota” p. 10 4.2. Interventi sulla postazione di lavoro “saldatura dei nasi” p. 12 4.3. Interventi sulla postazione di lavoro “registratura occhiali” p. 13

5. Conclusioni p. 15

Riferimenti bibliografici p. 15

ALLEGATI

Allegato 1 – Studio per la conoscenza del rischio da movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori nella produzione dell’occhiale – SPISAL n. 1 Belluno p. 17

Allegato 2 – Malattie professionali attese nella provincia di Belluno, anno 1999 p. 30

Allegato 3 – Check-List OCRA. Procedura breve per l’identificazione del rischio da sovraccarico degli arti superiori da lavoro ripetitivo p. 31

Allegato 4 – Esempio di scheda di raccolta anamnestica p. 35

Allegato 5 – Esame obiettivo apparato osteomioarticolare arti superiori p. 42

Allegato 6 – Glossario di Ergonomia p. 46

Page 4: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

1

1. SCOPO DEL DOCUMENTO Questo documento intende presentare e analizzare il rischio da movimenti ripetuti degli

arti superiori, le posture incongrue, i ritmi e l’organizzazione del lavoro per i lavoratori e formulare una serie di indicazioni su come valutare il rischio presente nel comparto della lavorazione dell’occhiale e come adeguare il posto di lavoro secondo principi ergonomici.

Tale strumento può essere utile alle figure aziendali preposte alla sicurezza e ai Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) per una corretta valutazione del rischio ergonomico nel comparto dell’occhiale e nella ricerca di adeguate soluzioni per migliorare l’interazione tra le componenti fondamentali del sistema lavoro, con particolare riferimento alla postazione di lavoro, alle macchine e agli impianti, all’ambiente e all’organizzazione del lavoro. 2. CARATTERISTICHE DEL COMPARTO DELL’OCCHIALE

In Italia la popolazione lavorativa del comparto dell’occhiale ammonta a circa 16.000

addetti. Le aziende produttrici sono oltre 1200: circa 300 sono imprese industriali, mentre più di 900 sono artigiane.

L’80% dell’attuale produzione dell’occhiale è concentrata nell’area del Veneto, la sola provincia di Belluno ne rappresenta il 72,6%. Il distretto bellunese conta oltre 700 aziende, i lavoratori addetti superano le 11.000 unità e si copre più del 25% della produzione mondiale. Si stima, inoltre, che il comparto dell’occhiale rappresenti circa il 30% delle unità produttive locali, mentre le maestranze impiegate raggiungono il 40% degli occupati della provincia. Eccetto alcune grandi aziende di fama mondiale, oltre l’80% delle aziende sono di piccole dimensioni e di tipo artigianale.

2.1 Il ciclo lavorativo

Le materie prime usate per la fabbricazione delle montature di occhiale sono essenzialmente metalli (leghe varie e, recentemente, titanio ed alluminio) e resine sintetiche (quali, ad esempio, acetato di cellulosa).

I cicli lavorativi completi dell’occhiale in metallo e in plastica sono presentati in Figura 1

(1). I grandi gruppi industriali eseguono il ciclo produttivo completo, le altre aziende sviluppano solo alcune fasi lavorative dell’occhiale, ad esempio la verniciatura, la pulitura, l’assemblaggio.

Nonostante lo sviluppo della meccanizzazione degli ultimi anni, la produzione dell’occhiale rimane essenzialmente una lavorazione manuale, eseguita prevalentemente da manodopera femminile che riesce ad eseguire più facilmente operazioni di precisione su piccoli manufatti.

In ogni fase di produzione dell’occhiale il lavoratore può essere adibito a più compiti lavorativi (che possono essere a cicli e non). I compiti lavorativi più frequenti del ciclo di lavoro degli occhiali in metallo sono elencati nella tabella 1.

Page 5: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

2

FIGURA 1. Schema del ciclo di lavoro degli occhiali in metallo (a sinistra) ed in plastica (a destra)

TABELLA 1. Compiti lavorativi del ciclo lavoro occhiali in metallo

CICLO DI LAVORO COMPITI PIÙ FREQUENTI Meniscatura Fresatura Cerchiatura Saldatura Saldatura nasi Saldatura musi Lavorazioni meccaniche Taglio tubetti

Burattatura Carico – scarico telai Pulitura su ruota Certificazione (controllo) Finitura Sabbiatura

Lavaggio Asciugatura Galvanica Carico- scarico telai Smaltatura Lavorazioni a siringa

Carico – scarico telai Verniciatura

Spruzzo manuale Montaggio terminali Timbratura aste e nasi Fresatura lenti e montaggio lenti

Assemblaggio

Montaggio mascherine Montaggio placchette Registratura e controllo Finissaggio Confezionamento

Stampaggio minuterie Cerchiatura

Microfusione

Lavorazioni meccaniche

Saldatura

Burattatura

Lavaggio

Asciugatura

Smaltatura (decorazione)

Verniciatura

Galvanica

Stampaggio a caldo dei polimeri (granuli)

Lavorazione a freddo dei polimeri (lastre)

Coloritura Verniciatura

Assemblaggio

Lavaggio

Burattatura

Stampaggio minuterie Cerchiatura

Microfusione

Saldatura

Burattatura

Lavaggio

Asciugatura

Smaltatura

Verniciatura

Galvanica

Stampaggio a caldo dei polimeri (granuli)

Lavorazione a freddo dei polimeri (lastre)

Coloritura Verniciatura

Assemblaggio

Lavaggio

Burattatura

Page 6: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

3

I fattori di rischio presenti in questo settore possono essere suddivisi in: • fattori di tipo fisico e chimico, • fattori di tipo ergonomico (movimenti ripetuti degli arti superiori, posture incongrue,

ritmi e organizzazione del lavoro). 2.2 I fattori di rischio di tipo ergonomico

I fattori di rischio di tipo ergonomico per l’arto superiore sono presenti in quasi tutte le

mansioni poiché molte operazioni vengono eseguite a cicli con elevata frequenza di azioni, con posture obbligate e con estrema precisione e prevedono l’utilizzo di macchine a motore (ad esempio, la lucidatura su ruota) con esposizione a vibrazioni.

Il rischio per gli arti superiori nel comparto dell’occhiale, per quanto conosciuto dagli operatori del settore, non era mai stato affrontato con tecniche valutative in quanto mancanti o troppo complesse. L’inquadramento di questo tipo di rischio nel campo dell’ergonomia risale a metà degli anni ’90, epoca in cui è stato presentato a livello scientifico il primo metodo analitico di tipo ergonomico applicabile alle grandi realtà industriali. Esso è stato semplificato alla fine del decennio, epoca in cui è divenuto utilizzabile per qualsiasi tipologia lavorativa.

Nel biennio 2000 – 2001 nell’ambito del Progetto Regionale Veneto sull’Ergonomia Occupazionale gli operatori dello SPISAL di Belluno hanno condotto le prime valutazioni nel comparto occhialeria con la divulgazione dei risultati presso gli operatori del settore.

A partire da questo studio pilota (allegato 1), molte aziende hanno successivamente valutato autonomamente al proprio interno il rischio da sforzi e movimenti ripetuti per l’arto superiore ed in alcuni casi sono state adottate soluzioni finalizzate alla riduzione del rischio stesso. 2.3 Le malattie professionali

Le segnalazioni di patologie a carico dell’arto superiore nel comparto dell’occhiale sono

pervenute ai nostri Servizi a partire dal 2001. Sono state segnalate sia patologie acute (infortuni o brevi periodi di malattia di 8-15 giorni), sia patologie croniche degenerative con danno evolutivo e permanente (malattie professionali). In alcuni casi sono stati segnalati ‘sintomi’ (quali, ad esempio, cervicalgia ed algia del pollice).

Nelle tabelle sottostanti sono indicati il numero ed il tipo delle segnalazioni di malattie professionali a carico degli arti superiori pervenute ai Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) della provincia di Belluno dal 2001.

Di seguito sono riportate alcune considerazioni sulle caratteristiche delle segnalazioni e su quanto è risultato dalle inchieste di malattia professionale condotte secondo le indicazioni contenute nelle “Linee guida per l’effettuazione dell’inchiesta di malattia professionale da movimenti ripetuti degli arti superiori” ufficializzate dalla Direzione Regionale per la Prevenzione del Veneto con nota prot. n. 879236/50.03.41 del 30/12/2005 (2).

Page 7: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

4

TABELLA 2. Segnalazioni di sospette malattie professionali a carico dell’arto superiore pervenute agli SPISAL della provincia di Belluno nel periodo 2001-2005

ANNO N. SEGNALAZIONI

2001 4

2002 7

2003 20

2004 21

2005 15

Totale 67

TABELLA 3. Tipo di patologie a carico dell’arto superiore segnalate nel periodo 2001-2005 agli SPISAL della provincia di Belluno e classificate secondo il DM 27.04.2004 (3)

PATOLOGIA SEGNALATA N. SEGNALAZIONI

SPALLA 12 Tendinite del sovraspinoso 4 Tendinite capolungo del bicipite 1 Tendinite calcifica (morbo di Duplay) 7 GOMITO 11 Epicondilite 9 Epitrocleite 1 Tendinopatia inserzione distale del tricipite 1 POLSO-MANO 29 Tendinite flessoestensori (polso-dita) 15 Sindrome di De Quervain 2 Dito a scatto 1 Sindrome del tunnel carpale 11 ALTRO (Algie a livello dei vari distretti del rachide e degli arti superiori) 15

Nell’84% dei casi si tratta di lavoratrici con patologie alle mani e ai polsi, in quanto al

personale femminile vengono prevalentemente assegnate mansioni di estrema precisione su manufatti di piccole dimensioni che prevedono cicli lavorativi di breve o brevissima durata, con frequente ripetitività dei movimenti dei polsi e delle mani. Nel 16% dei casi si tratta di lavoratori di sesso maschile con patologie a carico della spalla; infatti ai lavoratori vengono affidate le operazioni (quali, ad esempio, la manutenzione e il magazzinaggio) che comportano movimentazione di carichi.

Le mansioni più a rischio sono quelle di pulitura e di finissaggio occhiali (comprendenti compiti quali registratura e confezionamento). In alcuni casi (mansioni di pulitura e montaggio montature) il rischio è aggravato dall’utilizzo di strumenti vibranti a bassa frequenza (pulitura con mola, uso di avvitatore).

Nel 75% delle inchieste è stata accertata l’origine professionale perchè era presente correlazione tra la patologia segnalata ed il compito lavorativo.

Page 8: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

5

Nell’80% delle segnalazioni i lavoratori erano dipendenti di grandi aziende dove era stata effettuata la valutazione del rischio da movimenti e sforzi ripetuti a carico dell’arto superiore. Tale elevata percentuale può essere correlata ad una maggiore consapevolezza dei lavoratori che hanno segnalato i propri disturbi al medico (curante, ospedaliero, del patronato). Una sola delle segnalazioni di malattia professionale è stata inviata dal medico competente aziendale.

A titolo conoscitivo e di confronto si riporta in allegato 2 la tabella riassuntiva dei dati relativi alle patologie professionali a carico degli arti superiori attese nella provincia di Belluno nell’anno 1999 (dati elaborati nell’ambito del Progetto Sperimentale sull’Ergonomia, Piano Triennale per la Promozione della Salute e della Sicurezza negli Ambienti di Lavoro anni 1999-2001) (4).

3. LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI DE GLI ARTI SUPERIORI NEGLI ADDETTI ALLA LAVORAZIONE DELL’OCCHI ALE

Il presente capitolo riassume i risultati dell’indagine pilota sul rischio ergonomico in un’occhialeria realizzata dallo SPISAL dell’ULSS n. 1 di Belluno nel 2001 ed i risultati delle varie misurazioni del rischio per singole postazioni di lavoro fatte in occasione delle inchieste per malattie professionali o di altre attività come i ricorsi avverso il giudizio di idoneità del medico competente ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 626/94. In alcuni casi, come nelle grandi aziende, era già presente una valutazione del rischio; in altri casi, nelle piccole aziende di tipo artigianale, la valutazione è stata effettuata dal medico dello SPISAL.

3.1 Il metodo

L’analisi delle postazioni di lavoro è stata condotta con il metodo OCRA nella forma completa, o semplificata come check-list (allegato 3), ed utilizzando la specifica modulistica (5). Le rilevazioni hanno riguardato sia le misurazioni per singolo compito lavorativo (Indice di Compito – IC nella tabella 4) sia la valutazione complessiva dei vari compiti effettuati dal lavoratore nel turno di lavoro (da cui consegue l’Indice di Esposizione - IE nella tabella 4).

Le misurazioni per compito lavorativo sono state effettuate sulle postazioni occupate dai lavoratori tramite l’analisi delle frequenze d’azione (azioni tecniche), della forza, della postura, del recupero e dei fattori complementari.

La valutazione dei vari compiti è stata eseguita tramite l’analisi della distribuzione dei turni di lavoro, delle interruzioni e delle pause relative al compito normalmente svolto, distinguendo per ogni compito la parte di lavoro con movimenti ripetuti effettuata a cicli rispetto a quella non effettuata a cicli.

3.2 I risultati della valutazione del rischio 3.2.1 Studio pilota condotto nel 2001

Nell’indagine del 2001 sono state valutate 69 postazioni di lavoro in un’industria del settore comprendenti le fasi di lavoro più significative.

Page 9: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

6

La tabella sottostante riporta le fasi di lavoro studiate e i valori medi dell’Indice di rischio suddiviso in:

� Indice di Compito - IC relativo alla postazione, � Indice di Esposizione - IE relativo al rischio personale del lavoratore.

TABELLA 4. Valutazioni del rischio (IC: indice di compito, IE: indice di esposizione) secondo il metodo della Check List OCRA

Indice Rischio Lieve

Indice Rischio Medio

Indice Rischio Elevato Reparto/Mansione

N. postazioni esaminate

IC IE IC IE IC IE Stampaggio metallo 3 16,7 16,7

Saldatura (varie) 27 13,5 10,6

Saldatura/meniscatura 1 14 14

Pantografo: inserimento/estrazione

3 13,3 13,3

Assemblaggio, avvitatura 5 10,6 7,4

Burattatura, carico/scarico telai 6 15,5 9,9

Galvanica, carico/scarico telai 2 15,5 15,5

Pulitura su ruota 3 14,3 9,5

Verniciatura, carico/scarico 1 11 11

Preparazione al montaggio, foratura

4 11 8,7

Montaggio (varie) 7 16,7 14,1

Imbustinamento 1 15 15

Controllo registrazione metallo 1 11 11

Controllo registrazione plastica 1 26 15

I risultati della valutazione dimostrano che l’indice di compito è sempre pari o più alto

dell’indice personale di esposizione. Ciò è dovuto alla tipicità delle lavorazioni nel comparto dell’occhiale: nel caso in cui l’addetto operi in una sola postazione ed effettui gli stessi compiti per tutto il turno di lavoro i due indici coincidono; laddove l’addetto lavori in diverse postazioni di lavoro caratterizzate da una elevata varietà di operazioni anche con fasi di lavoro non a ciclo, e quindi non ripetitive e con diverse interruzioni che si configurano come periodo di recupero, l’indice di esposizione è ridotto.

Un’altra caratteristica della lavorazione dell’occhiale è la varietà dei compiti e sub-compiti presenti in un ciclo di lavoro, da rilevare separatamente: ad esempio la “saldatura” è una fase del ciclo di lavoro che interessa vari pezzi (quali, ad esempio, nasi, musi, cerchi, gancini) e l’indice di esposizione al rischio presenta misure variabili in rapporto al pezzo da saldare.

Generalmente gli indici più bassi sono stati misurati in quelle postazioni dove è previsto l’utilizzo di macchine semiautomatiche e l’impegno manuale è più ridotto. Le postazioni di lavoro con gli indici più elevati sono invece quelle con maggiore attività manuale (ad esempio il montaggio con cacciaviti manuali od automatici, la pulitura su ruota, la registratura), dove sono necessari movimenti fini e di precisione.

Page 10: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

7

Poiché le postazioni esaminate rappresentano le principali fasi di lavorazione dell’occhiale, pur considerando l’estrema variabilità delle tipologie lavorative delle aziende del settore, si può ritenere che lo studio sia rappresentativo della realtà produttiva studiata. 3.2.2 La valutazione del rischio effettuata dalle aziende

Dopo il 2001 alcune grandi aziende del comparto hanno effettuato nei propri reparti la valutazione del rischio da movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori secondo la metodica della Check List OCRA. Nella tabella 5 viene illustrata una valutazione del rischio eseguita su diverse postazioni da un’azienda del settore.

TABELLA 5. Valutazioni del rischio eseguite da un’azienda del comparto dell’occhiale

DESCRIZIONE COMPITO LAVORATIVO

FA

TT

OR

E R

EC

UP

ER

O

FA

TT

OR

E F

RE

QU

EN

ZA

FA

TT

OR

E F

OR

ZA

SP

ALLA

PO

LS

O

GO

MIT

O

MA

NO

ST

ER

EO

TIP

IA

FA

TT

OR

E P

OS

TU

RA

FA

TT

OR

I CO

MP

LEM

EN

TA

RI

IND

ICE

CO

MP

ITO

IC

TE

MP

O N

ET

TO

LA

VO

RO

RIP

ET

ITIV

O (

h)

IND

ICE

ES

PO

SIZ

ION

E IE

Meniscatura 0 4 0 4 2 0 4 0 4 0 8,0 5,3 8,0 Saldatura tubetti 1 3 0 8 4 0 4 0 8 1 13,0 5,0 9,8 Fresatura cerchi 0 0 2 8 4 0 4 0 8 0 10,0 5,8 10,0 Smerigliatura 4 3 0 2 2 0 8 0 8 0 15,0 5,8 15,0 Saldatura nasi 1 2 0 2 2 0 8 0 8 1 12,0 5,5 12,0 Saldatura musi 3 1 0 2 2 0 8 0 8 1 13,0 3,3 9,8 Montaggio aste con cacciavite manuale 3 2 3 4 4 0 6 0 6 1 15,0 6,0 15,0 Montaggio aste con cacciavite automatico 4 0,5 0 2 4 0 6 0 6 1 11,5 5,5 11,5 Montaggio e regolazione vite 4 2 3 6 4 0 6 0 6 2 17,0 4,8 12,8 Carico dei telai 4 6 1 2 1 0 4 0 4 0 15,0 3,0 7,5 Pulitura su ruota 4 10 5 4 4 4 8 1,5 9,5 1 29,5 4,9 22,1 Sabbiatura completa 4 10 0 0 4 0 4 0 4 0 18,0 4,0 13,5 Scarico dei telai galvanica 1 3 1 4 4 0 6 0 6 0 11,0 4,7 8,3 Spruzzo manuale con retina 0 9 0 6 4 0 8 1 9 0 18,0 3,3 13,5 Timbratura aste e nasi 0 6 0 2 2 0 4 0 4 1 11,0 6,0 11,0 Montaggio mascherine 4 3 0 1 6 0 6 0 6 1 14,0 6,7 14,0 Montaggio terminali con colla 1 8 0 2 4 0 6 0 6 0 15,0 4,4 11,3 Montaggio aste su frontale 4 1 0 6 4 2 6 0 6 2 13,0 7,0 13,0 Montaggio placchette 4 5 0 0 4 0 6 0 6 1 16,0 5,0 12,0 Registratura e controllo montatura da vista 1 8 2 2 6 0 6 0 6 0 17,0 6,4 17,0 Registratura e controllo 1 3 3 3 6 2 6 0 6 0 13,0 6,0 13,0

Page 11: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

8

3.2.3 La valutazione del rischio effettuata dagli SPISAL

Nella tabella 6 vengono illustrate le valutazioni eseguite dallo SPISAL in occasione di indagini specifiche.

TABELLA 6. Valutazioni del rischio eseguite dallo SPISAL

DESCRIZIONE COMPITO LAVORATIVO

FA

TT

OR

E R

EC

UP

ER

O

FA

TT

OR

E F

RE

QU

EN

ZA

FA

TT

OR

E F

OR

ZA

SP

ALLA

PO

LS

O

GO

MIT

O

MA

NO

ST

ER

EO

TIP

IA

FA

TT

OR

E P

OS

TU

RA

FA

TT

OR

I CO

MP

LEM

EN

TA

RI

IND

ICE

CO

MP

ITO

IC

TE

MP

O N

ET

TO

LA

VO

RO

RIP

ET

ITIV

O (

h)

IND

ICE

ES

PO

SIZ

ION

E IE

Confezionamento completo occhiale 4 1 0 2 2 2 6 1,5 7,5 0 12,5 5,3 12,5 Imbustamento 4 8 0 1 0 2 4 3 7 0 19 5,3 17,5 Montaggio terminali 4 8 0 0 5 0 5 1,5 6,5 0 18,5 5,3 17 Piega terminali 4 7 0 0 4 0 4 1,5 5,5 0 16,5 5,3 14,9 Registratura 4 5 0 0 4 0 4 1,5 6,5 0 15,5 5,3 14 Pulitura manuale 4 1 0 0 2 1 8 0 8 0 13 5,3 12 Montaggio delle lenti su montature 4 8 2 1 0 0 5 1,5 6,5 0 20,5 5,3 18,9 Montaggio alette 4 6 0 0 5 0 5 1,5 6,5 0 16,5 5,3 15 Montaggio aste con cacciavite manuale 4 2 3 4 4 0 6 0 6 1 15 6,0 13,8 Saldatura nasi 3 2 0 2 2 0 8 0 8 1 14 5,5 12,9

I risultati della valutazione hanno confermato che le mansioni più a rischio sono le

operazioni di montaggio, pulitura su ruota, registratura e confezionamento. 4. GLI INTERVENTI DI TUTELA DEGLI ADDETTI NEL COMPA RTO DELL’OCCHIALE

Dopo la valutazione nelle aziende sono stati effettuati interventi di bonifica tenendo conto delle postazioni più a rischio, del numero di persone esposte e della possibilità di estendere le bonifiche a posti di lavoro simili.

Di seguito vengono descritti tre interventi di tipo tecnico-organizzativo realizzati nello specifico comparto.

Gli interventi di tutela possono essere: � riorganizzazione del lavoro (modifica degli orari e dei turni di lavoro, inserimento o

ridistribuzione delle pause);

Page 12: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

9

� riprogettazione delle postazioni di lavoro secondo le priorità emerse dalla valutazione specifica;

� informazione e formazione del personale esposto; � sorveglianza sanitaria. In relazione alla sorveglianza sanitaria si richiama il documento “Linee guida per la

sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori” ufficializzato dalla Direzione Regionale per la Prevenzione del Veneto con nota prot. n. 781774/50.03.41 del 16/11/2005 da cui è tratta la tabella 7 (6).

TABELLA 7. Tabella riassuntiva della valutazione del rischio e azioni conseguenti suggerite

FASCIA / ZONA DI RISCHIO

VALORE INDICE OCRA

VALORE DI CHECK-LIST MISURE PREVENTIVE PROPOSTE

Ottimale Fino a 1.5 Fino a 5 Nessuna

Accettabile 1.6 - 2.2 5.1 – 7.5 Nessuna

Incerto-molto lieve 2.3 -3.5 7.6 – 11.0 1. Riverifica 2. Riduzione rischio se possibile

Lieve 3.6 – 4.5 11.1 – 14.0

1. Riduzione rischio 2. Sorveglianza sanitaria

2.1 Visita di assunzione 2.2 Periodicità stabilita dal Medico Competente

3. Informazione/formazione

Medio 4.6 – 9.0 14.1 – 22.5

1. Riduzione rischio 2. Sorveglianza sanitaria

2.1 Visita medica annuale 2.2 Periodicità superiore secondo valutazione del Medico Competente

3. Informazione/formazione

Elevato Oltre 9.0 Oltre 22.5

1. Riduzione rischio 2. Sorveglianza sanitaria

2.1 Visita medica annuale 2.2 Periodicità inferiore secondo giudizio del Medico Competente

3. Informazione/formazione

Per quanto riguarda il reinserimento dei soggetti “patologici” resta fermo il principio

della loro collocazione in lavori con livello di rischio assente. Qualora questi non siano disponibili, sussiste il principio dell’assegnazione del lavoratore con problemi di idoneità ad attività con il più basso livello di rischio possibile.

Page 13: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

10

Per l’individuazione della mansione specifica è fondamentale che il medico competente, indipendentemente dal livello di rischio della postazione individuata, verifichi che questo nuovo lavoro non comporti un sovraccarico al distretto anatomico interessato dalla patologia. 4.1 Interventi sulla postazione di lavoro “pulitura su ruota”

La pulitura su ruota è una fase del ciclo di lavorazione in cui il lavoratore impugna la

montatura con entrambe le mani e la fa aderire alla mola con forza per ottenere un buon effetto levigante e lucidante (Figura 2).

FIGURA 2. Macchina per pulitura su ruota

L’attrezzatura in esame è costituita da una mola di tessuto che, girando a velocità medio-

bassa e con l’ausilio di paste abrasive, produce un’azione levigante e lucidante sui manufatti con i quali viene a contatto.

L’operazione espone ad un rischio ergonomico elevato a causa dell’alta frequenza dei movimenti delle braccia, della forza applicata, delle posture incongrue assunte dalle dita delle mani (presa pinch) e dagli avambracci, mantenuti sollevati senza appoggio. A questi fattori va aggiunto il rischio da vibrazioni dovuto al movimento rotatorio della pulitrice.

Nella tabella 8 sono riportati i risultati della valutazione effettuata su questa postazione. Dato l’elevato rischio della postazione (IC 29,5 – IE 22) e l’elevato numero di addetti alla

mansione di pulitura, l’azienda ha valutato la possibilità di intervenire da un punto di vista tecnico, organizzativo e formativo.

Dal punto di vista tecnico si sono sperimentate due soluzioni ipotizzando una diminuzione del carico posturale: a) l’utilizzo di una macchina per pulitura invertendo il senso di rotazione

Page 14: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

11

TABELLA 8. Risultati della valutazione effettuata con il metodo della Check List OCRA nella postazione di pulitura su ruota con indicazione dei punteggi dei singoli fattori di rischio considerati

Postura totale 9,5

Reparto/mansione

Rec

uper

o

Fre

quen

za

For

za

Sp

alla

Pols

o

Gom

ito

Ma

no

Ste

reotip

ia

Fat

tori

com

plem

enta

ri

IC

Tem

po n

etto

di l

avor

o rip

etiti

vo (

h)

IE

Pulitura su ruota 4 10 5 4 4 4 8 1,5 1 29,5 4,9 22

della ruota e b) fornendo all’operatore supporti ad impugnatura ergonomica per imprimere forza in power-grip ed evitare, quindi, la presa in pinch, più sfavorevole. Gli interventi organizzativi si sono concretizzati nell’introduzione di nuove fasi lavorative con conseguente modifica dell’intero ciclo di lavoro. Per prima cosa, si è deciso di agire a monte rendendo più efficiente la selezione dei pezzi difettosi riducendo in tal modo sia il numero dei pezzi da lucidare sia la forza da imprimere nella lucidatura. Il risultato finale è stata la riduzione del numero delle persone addette alla pulitura e la possibilità di introdurre, sulle rimanenti postazioni, delle pause cadenzate (obbligatorie). In secondo luogo si è stabilito di procedere alla lucidatura dei singoli componenti e non più dell’occhiale assemblato, limitando così il numero dei movimenti eseguiti.

Relativamente alla formazione sono stati realizzati interventi specifici volti ad addestrare gli addetti ad effettuare movimenti corretti e a tenere posture adeguate (ad esempio l’applicazione della forza minima necessaria per la pulitura del pezzo).

Risultati degli interventi. Gli interventi di tipo organizzativo e formativo sono stati efficaci: infatti l’inserimento delle pause cadenzate ha ridotto l’IE dal valore 22.1 al valore 19.1. Inoltre, la maggior parte dei lavoratori intervistati ha affermato di apprezzare i benefici fisici e psicologici derivanti dalla nuova organizzazione.

La sperimentazione degli interventi di tipo tecnico sopra descritti non ha, invece, prodotto gli effetti sperati. Infatti, il diverso senso di rotazione della ruota non ha portato ad una riduzione dell’indice di esposizione come ipotizzato. Inoltre, i supporti ad impugnatura ergonomica non hanno garantito una presa stabile dell’occhiale causando una scarsa qualità della lucidatura ed un grave impaccio nei movimenti delle mani con conseguente aumento della probabilità di eventi infortunistici. Questo è dovuto anche alla particolarità delle operazioni e dei componenti utilizzati che richiedono la grande sensibilità della mano dell’operatore.

Oltre ad un risultato positivo sotto il profilo ergonomico, si sono ottenuti miglioramenti anche dal punto di vista produttivo: il ritmo di lavoro è risultato più uniforme e si sono recuperate risorse umane impiegabili in altre attività.

Page 15: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

12

4.2 Interventi sulla postazione di lavoro “saldatura dei nasi” La saldatura è una lavorazione da banco e consiste nel produrre il frontale dell’occhiale,

unendo i vari pezzi che lo compongono (cerchi, nasi, musi, gancini, perni, cerniere) attraverso un processo di saldobrasatura. L’indagine è stata focalizzata sulla postazione di saldatura dei “nasi” cioè di quella parte della montatura che poggia sul naso. L’operatore inserisce e blocca nello stampo uno dei due cerchi che compongono il frontale; unisce poi il “naso” e lo salda con l’applicazione del metallo di apporto, sorretto con una mano, e con l’avvio del processo di saldatura elettrica con l’altra mano. Effettua lo stesso procedimento con l’altro cerchio. La montatura ormai completata viene depositata nell’apposito contenitore che passa alle lavorazioni successive. La postazione è presentata nella figura 3.

FIGURA 3. Postazione di saldatura dei nasi dell’occhiale

La lavorazione presenta un rischio ergonomico lieve determinato dalla postura delle dita

delle mani, sempre in presa pinch, della frequenza delle azioni e della posizione delle braccia mantenute senza appoggio per buona parte del tempo.

Nella tabella 9 sono riportati i risultati della valutazione effettuata da una occhialeria su questa postazione.

Page 16: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

13

TABELLA 9. Risultati della valutazione effettuata con il metodo della Check List OCRA nella postazione di saldatura dei “nasi” con indicazione dei punteggi dei singoli fattori di rischio considerati

Postura totale 8

Reparto/mansione

Rec

uper

o

Fre

quen

za

For

za

Sp

alla

Pols

o

Gom

ito

Ma

no

Ste

reotip

ia

Fat

tori

com

plem

enta

ri

IC

Tem

po n

etto

di l

avor

o rip

etiti

vo (

h)

IE

Saldatura “nasi” 1 2 0 2 2 0 8 0 0 12 5,5 12

Per l’elevato numero di addetti alla mansione, pur essendo un rischio lieve (IC 12 – IE 12), l’azienda ha valutato la possibilità di realizzare interventi di tipo tecnico, organizzativo e formativo.

Le misure tecniche sono consistite nella ristrutturazione della postazione con la razionalizzazione del layout e con la realizzazione di appoggi per le braccia. È stata, inoltre, prevista l’automazione di alcune operazioni di saldatura.

Nel ciclo di lavoro sono state introdotte pause cadenzate ed è stata prevista specifica formazione all’utilizzo della macchina.

Risultati degli interventi. Gli interventi di ristrutturazione della postazione hanno ridotto l’IE da 12 a 10,5 in quanto sono diminuite le azioni tecniche con calo della frequenza d’azione e c’è stato l’azzeramento del punteggio attribuito alla postura della spalla, grazie agli appoggi per le braccia.

L’introduzione di operazioni in automatismo dell’attrezzatura di saldatura ha ridotto ulteriormente l’IE, portandolo a 6.0 per effetto della riduzione del punteggio assegnato alla presa pinch e all’assenza dei fattori complementari (lavori di precisione).

Accanto ad una riduzione del rischio, tali interventi, pur avendo comportato un costo iniziale elevato in quanto si è trattato di modifiche molto complesse che hanno interessato numerose postazioni, hanno portato ad un sensibile incremento produttivo.

Gli interventi formativi ed organizzativi sono stati ritenuti dai lavoratori migliorativi del loro benessere. 4.3 Interventi sulla postazione di lavoro “ registratura occhiali”

La registratura occhiali è una delle ultime operazioni nella lavorazione dell’occhiale. La

lavorazione è manuale: il lavoratore effettua i controlli sulla montatura rispetto al modello riportato sul foglio sottostante. La postazione di lavoro è presentata nella figura di seguito riportata.

Page 17: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

14

FIGURA 4. Postazione di lavoro “registratura occhiali”

Per effettuare i controlli il lavoratore deve appoggiare ripetutamente l’occhiale sul

modello di riferimento con frequenti movimenti che interessano il polso e le mani. Ne consegue un rischio medio a causa della frequenza delle azioni, della postura delle dita delle mani (presa pinch) e dei polsi. Di seguito vengono riportati, per la postazione di registratura occhiali, i risultati della valutazione del rischio con i punteggi dei singoli fattori eseguita con il metodo della Check List OCRA.

TABELLA 10. Risultati della valutazione effettuata con il metodo della Check List OCRA nella postazione di registratura occhiali con indicazione dei punteggi dei singoli fattori di rischio considerati

Postura totale 6

Reparto/mansione

Rec

uper

o

Fre

quen

za

For

za

Spalla

Pols

o

Gom

ito

Mano

Ste

reotip

ia

Fat

tori

com

plem

enta

ri

IC

Tem

po n

etto

di l

avor

o rip

etiti

vo (

h)

IE

Registratura occhiali 1 8 2 2 6 0 6 0 0 17 6,4 17

Page 18: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

15

L’azienda ha progettato e sperimentato alcuni interventi per la riduzione del rischio ergonomici.

Gli interventi di tipo tecnico hanno interessato la riprogettazione del banco di lavoro con la modifica dell’altezza del piano di lavoro, lo spostamento delle varie aree operative nel rispetto dei requisiti antropometrici, la realizzazione di supporti per i contenitori degli occhiali, l’inclinazione della tavoletta per la registratura. Gli interventi organizzativi e formativi hanno compreso l’inserimento delle pause cadenzate e la formazione degli addetti.

Risultati degli interventi. Le modifiche del banco hanno determinato una riduzione del punteggio relativo alla postura del polso, migliorato la postura del rachide riducendone l’inclinazione e ridotto i movimenti di flessione dell’avambraccio. Tuttavia l’IE complessivo relativo al compito lavorativo è rimasto invariato. Solo l’inserimento delle pause cadenzate ha portato l’IE da 17.0 a 16.0.

Poiché si tratta di una lavorazione in cui è necessaria la manualità e l’occhio vigile ed esperto dell’operatore, non è stato possibile adottare attrezzature che riducano le posture del polso e della mano.

Gli interventi di tipo organizzativo, formativo e di riprogettazione del banco di lavoro hanno comunque portato nelle percezioni dei lavoratori un miglioramento del proprio benessere.

Nella tabella seguente sono riportati gli indici di esposizione prima e dopo gli interventi di tutela adottati sulle tre postazioni di lavoro sopra descritte. TABELLA 11. Tabella riassuntiva della valutazione con gli indici di rischio prima e dopo l’attuazione degli interventi di tutela

Reparto/mansione IE pre intervento

IE post intervento

Tipo di intervento

Pulitura su ruota 22 19 Organizzativo, formativo

Saldatura nasi 12 6 Tecnico, organizzativo, formativo

Registratura occhiale 17 16 Tecnico, organizzativo, formativo

5. CONCLUSIONI

Nel comparto dell’occhiale è presente il rischio da movimenti ripetuti dell’arto superiore.

Nella maggior parte delle mansioni esso si colloca nella fascia di rischio medio-lieve, mentre in alcune mansioni si configura un rischio elevato (pulitura su ruota, registratura).

Ogni azienda del comparto dell’occhiale deve effettuare una valutazione del rischio delle proprie lavorazioni.

Sulla base della valutazione devono poi essere effettuati gli interventi per la tutela della salute degli addetti che possono essere di tipo tecnico, organizzativo e formativo.

Gli interventi di tipo tecnico sono attuabili soprattutto nelle lavorazioni che possono essere automatizzate.

Page 19: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

16

Nelle operazioni manuali, invece, dove l’esperienza e la capacità tattile del lavoratore non possono essere sostituite dalle macchine, sono da privilegiare gli interventi organizzativi e formativi.

Infine, con il miglioramento delle condizioni di lavoro, si ottengono, per i lavoratori, benefici fisici e psicologici non misurabili con i metodi tradizionali di valutazione del rischio e, in generale, un miglioramento della produttività e della qualità del prodotto aziendale.

Riferimenti bibliografici

(1) SPISAL ULSS 1, Unione Artigiani, Consorzio Artigiano Tutela Ambiente, Belluno (2001). La prevenzione nel comparto occhialeria.

(2) Linee guida per l’effettuazione dell’inchiesta di malattia professionale da movimenti ripetuti degli arti superiori. Documento reperibile sul sito www.safetynet.it cliccando su La documentazione della pianificazione regionale, Linee di indirizzo e procedure, Ergonomia.

(3) Decreto 27 aprile 2004. Elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del testo unico, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modifiche ed integrazioni.

(4) Relazione attività Progetto Ergonomia, Piano Triennale 1999-2001. Documento reperibile sul sito www.safetynet.it cliccando su La documentazione della pianificazione regionale, Report, Report 1999-2001.

(5) Colombini D., Occhipinti E., Fanti M. (2005). Il metodo OCRA per l’analisi e la prevenzione del rischio da movimenti ripetitivi. Manuale per la valutazione e la gestione del rischio. Milano: Franco Angeli.

(6) Linee guida per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori. Documento reperibile sul sito www.safetynet.it cliccando su La documentazione della pianificazione regionale, Linee di indirizzo e procedure, Ergonomia.

(7) Colombini D., Occhipinti E., et. al. (2003). Le affezioni muscolo-scheletriche degli arti superiori e inferiori come patologie professionali: quali e a quali condizioni. Documento di consenso di un gruppo di lavoro nazionale. Med Lav vol. 94, n. 4, p. 312-329.

Page 20: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

17

Allegato 1

Page 21: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

18

Page 22: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

19

Page 23: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

20

Page 24: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

21

Page 25: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

22

Page 26: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

23

Page 27: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

24

Page 28: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

25

Page 29: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

26

Page 30: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

27

Page 31: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

28

Page 32: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

29

Page 33: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

30

Allegato 2 MALATTIE PROFESSIONALI ATTESE NELLA PROVINCIA DI BE LLUNO

Anno 1999 Residenti nella provincia di Belluno dimessi da qualsiasi istituto del Veneto. Diagnosi di interesse ricercate nei 6 campi diagnosi della cartella di dimissione. Numero pazienti ordinari e diurni per diagnosi di interesse e anno di dimissione.

Diagnosi di

interesse Descrizione della diagnosi di interesse 1999 % sul totale Malattie professionali attese (*)

Numero

3530 Disturbi delle radici e dei plessi nervosi - Lesioni del plesso brachiale

3 0,7% 1

3540 Mononeuriti dell’arto superiore e mononeuriti multiple - STC

173 37,5% 59

3542 Mononeuriti dell’arto superiore e mononeuriti multiple - Lesione del nervo ulnare

10 2,2% 3

7261 Entesopatia periferiche e sindromi similari - Sindrome della cuffia dei rotatori e disturbi similari

65 14,1% 22

7263 Entesopatia periferiche e sindromi similari - Entesopatia della regione del gomito

8 1,7% 3

7272 Altri disturbi delle sinovie, dei tendini e delle borse - Borsiti particolari, spesso di origine professionale

6 1,3% 2

Altre Altre patologie 196 42,5% 67

TOTALE 461 100,0% 157

(*) stima condotta su precedenti esperienze lombarde: SPISAL – ASL Brescia 1999 – Dr. G. Barbieri: ctd di prob.origine prof. = 34

Mononeuriti dell'arto superiore e mononeuriti multiple - Lesione del nervo ulnare

2,2%

Entesopatia periferiche e sindromi similari - Sindrome della cuffia dei rotatori e disturbi

similari14,1%

Entesopatia periferiche e sindromi similari - Entesopatia della regione del gomito

1,7%

Altri disturbi delle sinovie, dei tendini e delle borse - Borsiti particolari, spesso di origine

professionale1,3%

Disturbi delle radici e dei plessi nervosi - Lesioni del plesso brachiale

0,7%Mononeuriti dell'arto superiore e mononeuriti

multiple - Sindrome del tunnel carpale37,5%

Altre patologie42,5%

Page 34: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

31

Allegato 3

Page 35: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

32

Page 36: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

33

Page 37: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

34

Page 38: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

35

Allegato 4 ESEMPIO DI SCHEDA DI RACCOLTA ANAMNESTICA

VISITA MEDICA eseguita il ______/_______/______

dal Medico:________________________________________

Cognome_____________________________ Nome_____________________________

Data di nascita _____/______/_____ Età ___________ Sesso M F

ANAMNESI LAVORATIVA

Ditta attuale Mansioni lavorative Anzianità mansione

anni

anni

anni

anni

anni

Ditta:__________________________________ Città:__________________________________

Anzianità ditta:__________ anni

anni

Orario settimanale: ___________________________ ore/sett Orario giornaliero: ___________________________ ore/gior Pause: ___________________________ ore/gior

Ditte precedenti Dal Al Mansione prevalente

Page 39: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

36

ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA

Spalla: Fratture Artrosi acromio-clavicolare Artrosi scapolo-omerale Lussazione recidivante pregressa Periartrite scapolo-omerale

Tendinite del bicipide brachiale Tendinite muscoli della cuffia Tendinite muscolo sopraspinoso

Interventi chirurgici Altro

Data insorgenza ____/______

Gomito: Fratture Artrosi del gomito Borsite olecranica Calcificazione periarticolari Epicondilalgia

Epicondilite Epitrocleite Intrappolamento nervo ulnare Sperone olecranico

Interventi chirurgici Altro

Data insorgenza ____/______

Polso: Fratture Artrosi Cisti tendinee Sindrome del tunnel carpale

Sindrome di De Quervain Tendiniti

Interventi chirurgici Altro

Data insorgenza ____/______

Mano: Fratture Artrosi interfalangea Cisti tendinee

Retrazione tendinea (Dupuytren) Rizoartrosi metacarpo-falangea Tendiniti

Interventi chirurgici Altro

Data insorgenza ____/______

Patologie sistemiche di interesse: Artrite reumatoide Dermatomiosite Lupus eritematoso sistemico Psoriasi Reumatismo articolare acuto Diabete

Altro Note:

ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA

Page 40: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

1

ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA

SINTOMATOLOGIA DOLOROSA BRACHIALE (0) NO (1) SI

SPALLA DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

DOLORE AI MOVIMENTI 1 1 DOLORE CONTINUO 1 1 DA 1 A 5 1 1

DOLORE SOLLEVANDO PESI 2 2 EPISODI DURATI OLTRE 15 GG. 2 2 DA 6 A 11 2 2

DOLORE A RIPOSO 4 4 EPISODI DA 15 A 7 GG. 3 3 DA 12 A 15 3 3

EPISODI DA 6 A 1 GG. 4 4 OLTRE I 15 4 4

ALTRO………………… 8 8 EPISODI INFERIORI A 1 G. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

IN RELAZIONE AD UNA 6 6

EPISODIO IN ATTO DX SX CAUSA SCATENANTE

HA EFFETTUATO TERAPIE DX SX

DOLORE IRRADIATO dove…………………………………………………………….. DA QUANTI MESI

GOMITO DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

DOLORE PRESA OGGETTI O QUANDO 1 1 DOLORE CONTINUO 1 1 DA 1 A 5 1 1

SOLLEVA PESI EPISODI DURATI OLTRE 15 GG. 2 2 DA 6 A 11 2 2

DOLORE AI MOVIMENTI 2 2 EPISODI DA 15 A 7 GG. 3 3 DA 12 A 15 3 3

EPISODI DA 6 A 1 GG. 4 4 OLTRE I 15 4 4

ALTRO…………………………… 4 4 EPISODI INFERIORI A 1 G. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

IN RELAZIONE AD UNA 6 6

EPISODIO IN ATTO DX SX CAUSA SCATENANTE

HA EFFETTUATO TERAPIE DX SX

DOLORE IRRADIATO dove……………………………………………………………………. DA QUANTI MESI

37 37

Page 41: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

2

POLSO DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

DOLORE ALLA PRESA 1 1 DOLORE CONTINUO 1 1 DA 1 A 5 1 1

SOLLEVA PESI EPISODI DURATI OLTRE 15 GG. 2 2 DA 6 A 11 2 2

DOLORE AI MOVIMENTI DEL POLSO 2 2 EPISODI DA 15 A 7 GG. 3 3 DA 12 A 15 3 3

EPISODI DA 6 A 1 GG. 4 4 OLTRE I 15 4 4

ALTRO……………………….. 4 4 EPISODI INFERIORI A 1 G. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

IN RELAZIONE AD UNA 6 6

EPISODIO IN ATTO DX SX CAUSA SCATENANTE

HA EFFETTUATO TERAPIE DX SX

DOLORE IRRADIATO – dove………………………………………………………….. DA QUANTI MESI

MANO DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

DOLORE AL 1° DITO 1 1 DOLORE CONTINUO 1 1 DA 1 A 5 1 1

DOLORE ALLE ALTRE DITA 2 2 EPISODI DURATI OLTRE 15 GG. 2 2 DA 6 A 11 2 2

DOLORE A PALMO/DORSO 4 4 EPISODI DA 15 A 7 GG. 3 3 DA 12 A 15 3 3

EPISODI DA 6 A 1 GG. 4 4 OLTRE I 15 4 4

ALTRO…………… 8 8 EPISODI INFERIORI A 1 G. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

EPISODIO IN ATTO DX SX DOLORE ALLA PRENSIONE 1 1

IN RELAZIONE AD

UNA CAUSA

SCATENANTE 6 6

……………………………………… DOLORE AI MOVIMENTI 2 2

HA EFFETTUATO TERAPIE DX SX DOLORE A RIPOSO 4 4

………………………………………………… ALTRO……………… 8 8

DOLORE IRRADIATO – dove …………………………….. DA QUANTI MESI

38

Page 42: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

3

SINTOMATOLOGIA PARESTESICA (0) NO (1) SI

PARESTESIE NOTTURNE

LOCALIZZAZIONE DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

BRACCIO 1 1 QUASI TUTTE LE NOTTI 1 1 DA 1 A 5 1 1

AVAMBRACCIO 2 2 EPISODI DURATI OLTRE 15 N. 2 2 DA 6 A 11 2 2

MANO (tutta) 4 4 EPISODI DA 15 A 7 N. 3 3 DA 12 A 15 3 3

Dita (quali)……………….. EPISODI DA 6 A 1 N. 4 4 OLTRE I 15 4 4

……………………….. EPISODI INFERIORI A 1 N. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

IN RELAZIONE AD UNA CAUSA

SCATENANTE 6 6

DURATA DELLE PARESTESIE QUANDO COMPAIONO

MENO DI 10 MINUTI 1 1 DURANTE IL SONNO 1 1 NOTE……………………..

TRA 10 E 30 MINUTI 2 2 AL RISVEGLIO 2 2 ……………………….

OLTRE I 30 MINUTI 4 4 DA POSIZIONE 4 4

DISTURBANO MOLTO IL SONNO 8 8 DA QUANTI MESI

39

Page 43: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

4

PARESTESIE DIURNE

LOCALIZZAZIONE DX SX DURATA DX SX NUMERO EPISODI DX SX

BRACCIO 1 1 QUASI TUTTI I GIORNI 1 1 DA 1 A 5 1 1

AVAMBRACCIO 2 2 EPISODI DURATI OLTRE 15 GG. 2 2 DA 6 A 11 2 2

MANO (tutta) 4 4 EPISODI DA 15 A 7 GG. 3 3 DA 12 A 15 3 3

dita (quali)……………….. EPISODI DA 6 A 1 GG. 4 4 OLTRE I 15 4 4

……………………….. EPISODI INFERIORI A 1 G. 5 5 NON DEFINIBILI 5 5

IN RELAZIONE AD UNA CAUSA SCATENANTE 6 6

DURATA DELLE PARESTESIE QUANDO COMPAIONO

MENO DI 10 MINUTI 1 1 IN POS. A BRACCIA SOLLEVATE 1 1 NOTE……………………..

TRA 10 E 30 MINUTI 2 2 IN POS. IN APPOGGIO GOMITO 2 2 ……………………….

OLTRE I 30 MINUTI 4 4 (OLECRANO)

DURANTE PRESE CON FORZA 4 4 DA QUANTI MESI

DURANTE MOVIMENTI RIPETITIVI 8 8

SINTOMATOLOGIA IPOSTENICA (0) NO (1) SI

DX SX

INCAPACITA' DI EFFETTUARE A LUNGO LA PRESA A PINZA (presa di oggetti con pollice ed indice)……… 1 1

CADUTA DI PICCOLI OGGETTI………………………………………………………………………………………. 2 2

INCAPACITA' DI SOSTENERE E/O DI AFFERRARE OGGETTI PESANTI………………………………………. 4 4

INCAPACITA' DI AVVITARE/SVITARE………………………………………………………………………………. 8 8

DA QUANTI MESI…………………………………………………………………………………………………………

40

Page 44: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

5

DISTURBI VEGETATIVI (0) NO (1) SI

ALTERAZIONI DI COLORE DELLE DITA: DX SX

COMPAIONO SEMPRE PER ESPOSIZIONE AL FREDDO…………………………………………………………. 1 1

COMPAIONO SPESSO INDIPENDENTEMENTE DALLA TEMPERATURA …………………………................ 2 2

COMPAIONO A ZONE PRECISE CON MARGINE NETTO 4 4

ALTRO…………………………………………………………………………………………………………………….. 8 8

DA QUANTI MESI…………………………………………………………………………………………………………

41

Page 45: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

46

Allegato 5 ESAME OBIETTIVO APPARATO OSTEOMIOARTICOLARE ARTI SU PERIORI

Soggetto mancino Altezza: cm Peso: Kg

Spalle (ispezione, palpazione, valutazione motilità) ISPEZIONE DX SX MOTILITA’ DX SX Negativa Flessione Integra Deformazioni Dolorosa Ipotrofia Ridotta Estensione Integra PALPAZIONE DX SX Dolorosa Negativa Ridotta Dolente Rotazione Integra Dolorosa Ridotta Scroscio articolare

Test di Jobe (-funzionalità del muscolo sovraspinoso-: l’esaminatore davanti al paziente in piedi con braccia in abduzione di 90° e anteposte di 30° e intraruotate -pollici verso il basso- dovrà provare

ad abbassare gli arti contro resistenza. Test positivo se il paziente avverte dolore e/o indebolimento di forza) DX SX

Negativo Positivo

42

Page 46: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

47

Test di Neer (-presenza di conflitto sub acromiale-: l’esaminatore dietro al paziente con una mano blocca la scapola e con l’altra solleva in avanti il braccio esteso. Test positivo se il paziente avverte

dolore e rigidità) DX SX

Negativo Positivo

Test della caduta del braccio (-rottura della cuffia-: il paziente è in grado di mantenere l’abduzione a 90°, ma un lieve spostamento verso il basso causa la caduta dell’arto = Test positivo) DX SX

Negativo Positivo

Palm test (-funzionalità del tendine del capo lungo del bicipite-: il paziente alza il braccio anteriormente a 90° con arto in estensione e palmo rivolto verso l’alto contro resistenza dell’esaminatore.

Test positivo se il paziente avverte dolore lungo il decorso del capo lungo) DX SX

Negativo Positivo

Gomiti (ispezione, palpazione, valutazione motilità)

ISPEZIONE DX SX MOTILITA’ DX SX

Negativa Flessione Integra Edema Dolorosa Ridotta Estensione Integra Dolorosa

PALPAZIONE DX SX Ridotta negativa Pronazione Integra dolente Dolorosa Ridotta Supinazione Integra Dolorosa Ridotta Scroscio articolare

43

Page 47: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

48

Test dell’epicondilite (-funzionalità muscoli estensori-: flessione passiva massima del polso a gomito esteso. Test positivo se il paziente avverte dolore all’epicondilo laterale) DX SX

Negativo Positivo

Test del canale cubitale (-compressione del n. ulnare-: flessione passiva massima del gomito. Test positivo se il paziente avverte parestesie nel territorio dell’ulnare)

DX SX

Negativo Positivo

Polso (ispezione, palpazione, valutazione motilità)

ISPEZIONE DX SX MOTILITA’ DX SX Negativa Flessione Integra Edema Dolorosa Deformazioni Ridotta Estensione Integra Dolorosa PALPAZIONE DX SX Ridotta negativa Dev. Radiale Integra dolente Dolorosa Ridotta Dev. Ulnare Integra Dolorosa Ridotta Scrosci articolari

Test di Phalen (-compressione del n. mediano al tunnel carpale-: flessione di entrambi i polsi con contatto dorsale delle mani per 60 secondi. Test positivo se il paziente avverte dolore e/o parestesie nel

territorio del mediano)

DX SX

Negativo Positivo

Test di Tinel (-compressione del n. mediano al tunnel carpale-: compressione/percussione volare al polso in estensione per 30 secondi. Test positivo se il paziente avverte dolore e/o parestesie nel

territorio del mediano)

DX SX

Negativo Positivo

44

Page 48: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

49

Mano (ispezione, palpazione, valutazione motilità)

ISPEZIONE DX SX MOTILITA’ DX SX

Negativa Motilità gen. Integra

Edema Dolorosa

Deformazione Ridotta

Deformazione Prensilità Integra

Dolorosa

Ridotta

PALPAZIONE DX SX

negativa

dolente

Test di Finkelstein (-m. di De Quervain-funzionalità dell’estensore breve e abduttore lungo del pollice-: deviazione ulnare del polso con mano chiusa a pugno e pollice flesso all’interno. Test positivo se

il paziente avverte dolore alla tabacchiera anatomica) DX SX

Negativo Positivo

ACCERTAMENTI CLINICO-STRUMENTALI

ESITO

Negativo Positivo Dubbio Visita neurologica ………………………………………………

Visita ortopedica ……………………………………………….

Esame elettromiografico ………………………………………..

Esame eco (segmenti__________________________________)

Esame Rx (segmenti__________________________________)

Esame TC (segmenti__________________________________)

Esame RMN (segmenti________________________________)

45

Page 49: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

46

Allegato 6 GLOSSARIO DI ERGONOMIA

ANALISI DEL COMPITO : tecnica che serve a rappresentare le azioni che il lavoratore deve eseguire per lo svolgimento di un compito. Il compito viene scomposto partendo dalla sua descrizione globale fino ad arrivare alla descrizione delle singole azioni necessarie per la sua esecuzione. Attraverso tale scomposizione in sottocompiti si ottiene una rappresentazione ad albero, di tipo gerarchico, di tutte le azioni richieste al lavoratore.

ANALISI DEL LAVORO : procedimento sistematico effettuato attraverso vari metodi di indagine (osservazione diretta, intervista, questionario) per ottenere informazioni concernenti la natura e le reali condizioni ambientali e strumentali in cui si svolge un certo lavoro.

AZIONE TECNICA : azione comportante attività degli arti superiori; non va identificata solo con il singolo movimento articolare, ma con il complesso di movimento di uno o più segmenti corporei che consentono il compimento di una singola operazione lavorativa.

CHECK LIST OCRA : la CheckList OCRA (Occhipinti e Colombini, 1996 - 2005) può essere considerata come una estensione del più preciso e complesso indice OCRA. La Check List OCRA, consente, in fase di prima analisi del rischio, di ottenere in tempi brevi, la mappatura del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

CICLO : sequenza di azioni tecniche degli arti superiori di durata relativamente breve che viene ripetuta più volte sempre uguale a se stessa.

CICLO DI LAVORO : sequenza completa di operazioni elementari necessarie a svolgere una specifica attività o un compito particolare (es. cerchiatura, verniciatura).

COMPITO LAVORATIVO : specifica attività lavorativa finalizzata all’ottenimento di uno specifico risultato (es. saldatura nasi).

ERGONOMIA : l’ergonomia (o scienza del fattore umano) ha come oggetto l’attività umana in relazione alle condizioni ambientali, strumentali e organizzative in cui si svolge. Il fine è l’adattamento di tali condizioni alle esigenze dell’uomo, in rapporto alle sue caratteristiche e alle sue attività. Nata per studiare e far rispettare nella progettazione una serie di norme che tutelano la vita del lavoratore e accrescono l’efficienza e l’affidabilità dei sistemi uomo-macchina, l’ergonomia ha allargato il proprio campo di applicazione in funzione dei cambiamenti che sono sopravvenuti nella domanda di salute e di benessere. L’obiettivo attuale è quello di contribuire alla progettazione di oggetti, servizi, ambienti di vita e di lavoro, perché rispettino i limiti dell’uomo e ne potenzino le capacità operative. L’ergonomia si alimenta delle acquisizioni scientifiche e tecnologiche che permettono di migliorare la qualità delle condizioni di vita, in tutte le attività del quotidiano (Società Italiana di Ergonomia).

FATTORI COMPLEMENTARI : fattori non necessariamente sempre presenti nei compiti ripetitivi (es. guanti inadeguati, vibrazioni, attrezzi che provocano compressione sulla pelle, estrema precisione richiesta). La loro tipologia, intensità, durata determina un incremento del livello di esposizione complessiva.

FORZA : sforzo fisico richiesto al lavoratore per l’esecuzione delle azioni tecniche.

FREQUENZA : numero di azioni tecniche per unità di tempo (n. azioni per minuto).

Page 50: 2- Il Comparto Dell'Occhiale Buone Pratiche Ergonomiche · Direttore : Doriano Magosso SPISAL AULSS n. 17 A cura del Gruppo di Lavoro del C.R.R.E.O. Coordinatore : Doriano Magosso

47

GRIP: tipo di presa di forza caratterizzata dalla diretta opposizione del pollice alle dita che così avvolgono completamente l’oggetto di presa come a prenderne la forma.

LAVORATORE : il lavoratore è definito nel decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 come “la persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Sono altresì equiparati gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari e i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici”.

MANSIONE : ciascuno dei compiti esplicati nell’adempimento di un lavoro o nell’esercizio di funzioni determinate.

METODO OCRA : il Metodo OCRA (Occupational Repetitive Actions) consente la determinazione del cosiddetto OCRA Index o Indice OCRA (Occhipinti e Colombini, 1996 - 2005) che rappresenta un indice sintetico di esposizione a movimenti ripetitivi degli arti superiori. L’indice deriva dal rapporto tra il numero di azioni effettivamente svolte con gli arti superiori in compiti ripetitivi ed il corrispondente numero di azioni raccomandate.

MUSCOLO-SCHELETRICO : il complesso sistema che garantisce il sostegno ed il movimento del corpo umano; è composto non solo da muscoli e ossa, ma anche da nervi, tendini e articolazioni.

PERIODO DI RECUPERO: periodo di tempo, nel turno lavorativo, in cui non vengono svolte azioni tecniche, e durante il quale è presente una sostanziale inattività di uno o più gruppi mio-tendinei altrimenti coinvolti nelle precedenti attività lavorative (es. pause di lavoro, pause pranzo, presenza di periodi all’interno del ciclo, che comportano il completo riposo dei gruppi muscolari altrimenti impegnati, ecc.). Il fattore di rischio è la mancanza o l’insufficienza della durata dei periodi di recupero.

PINCH : tipo di presa di precisione caratterizzato dall’opposizione tra il pollice e le estremità delle altre dita.

POSTURA: insieme delle posizioni assunte da una persona sia quando è ferma sia quando è in movimento. Esempio di postura incongrua della spalla: arto superiore senza appoggio o gomito più alto della metà del torace; arto superiore senza appoggio o senza supporto per i lavori di precisione delle dita.

PROGETTARE : in ergonomia l’azione del progettare è intesa come un continuum di analisi-progettazione-realizzazione-verifica. L’azione progettuale, quindi, non si esaurisce con la realizzazione del prodotto e la sua immissione sul mercato, ma continua in azioni di verifica della congruenza del prodotto, con riferimento alle reali esigenze dei vari utilizzatori di quel prodotto, con riferimento alle reali esigenze dei vari utilizzatori di quel prodotto in una costante ricerca tesa al miglioramento dell’equilibrio tra qualità, conoscenze scientifiche e tecnologiche, ed esigenze reali dell’utente.

PROGETTARE IL SISTEMA-LAVORO : in ergonomia il lavoro viene progettato nella sua globalità tenendo in considerazione il sistema uomo-macchina-ambiente in cui l’essere umano si trova ad interagire. L’attenzione progettuale è rivolta all’uomo perseguendo il suo benessere.

RACHIDE : struttura portante del nostro corpo costituita da ossa (vertebre), dischi intervertebrali, muscoli e legamenti.

STEREOTIPIA : ripetersi di movimenti uguali a se stessi per buona parte del tempo.