2 I LODI · 2018-11-05 · Giuliano Mauri, un “tempio natura-le” che è stato eretto sulle rive...

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2 I [email protected] LODI di Matteo Brunello Colonne spezzate e adagiate a terra, legni inclinati e altri spazzati via dalla furia del vento. È ferita al cuore la Cattedrale vegetale, l’impo- nente opera del compianto artista Giuliano Mauri, un “tempio natura- le” che è stato eretto sulle rive del fiume Adda. Ieri mattina in zona ex Sicc sono arrivate le telecamere del Tg1 per registrare il disastro, che ha colpito la prestigiosa creazione am- bientale pensata per Expo 2015. La zona resta transennata per ragioni di sicurezza dopo la firma di un’ordi- nanza del Broletto. Accompagnati dalla polizia locale e dalla rappre- sentante dell’associazione Giuliano Mauri, Francesca Regorda, i giorna- listi del “Cittadino” hanno potuto vedere da vicino i danni. Stavolta sono crollati e si sono piegati più di venti tronchi che costituiscono le caratteristiche navate della catte- drale. Nella parte centrale si fatica addirittura a camminare perché i cedimenti hanno generato un effet- to domino e molti sostegni appaiono pericolanti o spezzati . «Mi auguro sia fatto qualcosa di concreto e reale a favore della Cattedrale – riferisce Francesca Regorda, nipote di Mauri –. Questa è un’opera grandiosa, co- nosciuta in tutto il mondo. Non me- rita di finire in questo modo, soprat- tutto nella città di Mauri». Nei giorni scorsi si era tenuto anche un vertice in Comune a Lodi per trovare una soluzione. Il Broletto si prepara ad individuare un tecnico a cui affidare una perizia, uno studio puntuale per analizzare le cause del crollo e fare una stima dei danni. Un primo ri- scontro di questo lavoro è previsto nella prima settimana di novembre. Dopo l’ennesimo cedimento, la perizia dovrà capire se è tutta colpa di un fungo (alcune tracce si notano alla base dei tronchi spezzati), oppu- re il problema è nel terreno. L’associazione Mauri aveva in- vocato una maggiore manutenzio- ne e puntato l’indice sulla scarsa cura negli ultimi due anni, soste- nendo che non è stata passata la cera e nemmeno sostituiti alcuni dei legni. Il progetto dell’opera è stato approvato dal Broletto nel 2014. La sua realizzazione si è sviluppata in più momenti: prima è stato posato un rinforzo all’argine in riva sinistra e poi è stata posata la monumentale architettura verde. Il costo comples- « Perché non destinare a questa installazione la richiesta della donazione da Cariplo per l’Isola Carolina?» chiede Andrea Poggio di Legambiente sivo è stato pari a 280mila euro, fi- nanziato per 125mila euro da uno stanziamento della Regione Lom- bardia e per 155mila euro da contri- buti di sponsor privati. L’opera occu- pa un’area di 1.630 metri quadrati ed è costituita da colonne di legno che compongono le 5 navate. Intanto ieri è arrivata da Andrea Poggio, storico esponente lodigiano di Legambiente, una proposta: «Per- ché non proporre al Comune - chie- de Poggio a città e istituzioni - di cambiare la destinazione della ri- chiesta della donazione da Cariplo? Dall’Isola Carolina alla Cattedrale vegetale distrutta dalla tromba d’aria. Che ne dite?». IL SOPRALLUOGO L’associazione Mauri invoca interventi, il Broletto fa la conta dei danni Disastro alla Cattedrale vegetale: «L’opera non merita di finire così» Francesca Regorda, rappresentante dell’associazione Giuliano Mauri, durante il sopralluogo tenuto ieri per verificare i danni alla Cattedrale vegetale «Ricostruiamo la cattedrale ve- getale. Serve uno sforzo collettivo. Attorno a questo progetto devono riunirsi le migliori energie della città”. È l’appello lanciato dal presi- dente dell’associazione del com- mercio Asvicom Vittorio Codelup- pi, che a poche ore dal disastro di domenica sera, che ha visto il crol- lo di una ventina di colonne della cattedrale vegetale in riva all’Adda, punta a scuotere le forze economi- che, politiche e sociali della città di Lodi. «Quello di Asvicom vuole esse- re un appello alla città, affinché le migliori energie si coalizzino per un obiettivo comune, cioè riparare la cattedrale vegetale, che ormai rappresenta un simbolo di Lodi - afferma Codeluppi, presidente del- l’associazione di categoria -. Da parte nostra c’è la massima dispo- nibilità a confrontarci con tutti co- loro vorranno unirsi a questa ini- ziativa per condividere un proget- to comune». Codeluppi precisa che l’iniziati- va di Asvicom ha l’obiettivo di smuovere la situazione di stallo, con un gesto coraggioso. «Non vo- gliamo fare polemica e non voglia- mo gettare colpe addosso a nessu- no - aggiunge il presidente Asvi- com -, in questo momento non ci interessa sapere chi ha sbagliato e che certamente dovrà pagare, vo- gliamo invece guardare avanti, al futuro, per capire come è possibile intervenire in tempi rapidi per sal- vare la cattedrale vegetale e resti- tuirla alla città. La cattedrale è or- mai un simbolo di Lodi conosciuto in tutta Italia, ed è rappresenta un volano per il nostro sistema turi- stico e non possiamo permetterci di abbandonarla al proprio desti- no». n M. B. COMMERCIANTI L’appello di Asvicom: «Ricostruiamo la struttura» Il sopralluogo tenuto ieri mattina

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2 Ir ed azione@ilc it t ad ino .it

LODI

di Matteo Brunello

Colonne spezzate e adagiate aterra, legni inclinati e altri spazzativia dalla furia del vento. È ferita alcuore la Cattedrale vegetale, l’impo-nente opera del compianto artistaGiuliano Mauri, un “tempio natura-le” che è stato eretto sulle rive del fiume Adda. Ieri mattina in zona exSicc sono arrivate le telecamere delTg1 per registrare il disastro, che hacolpito la prestigiosa creazione am-bientale pensata per Expo 2015. Lazona resta transennata per ragionidi sicurezza dopo la firma di un’ordi-nanza del Broletto. Accompagnatidalla polizia locale e dalla rappre-sentante dell’associazione GiulianoMauri, Francesca Regorda, i giorna-listi del “Cittadino” hanno potuto vedere da vicino i danni. Stavolta sono crollati e si sono piegati più diventi tronchi che costituiscono lecaratteristiche navate della catte-drale. Nella parte centrale si faticaaddirittura a camminare perché i cedimenti hanno generato un effet-to domino e molti sostegni appaionopericolanti o spezzati . «Mi augurosia fatto qualcosa di concreto e realea favore della Cattedrale – riferisceFrancesca Regorda, nipote di Mauri–. Questa è un’opera grandiosa, co-nosciuta in tutto il mondo. Non me-rita di finire in questo modo, soprat-tutto nella città di Mauri». Nei giorniscorsi si era tenuto anche un verticein Comune a Lodi per trovare una soluzione. Il Broletto si prepara adindividuare un tecnico a cui affidareuna perizia, uno studio puntuale per

analizzare le cause del crollo e fareuna stima dei danni. Un primo ri-scontro di questo lavoro è previstonella prima settimana di novembre.

Dopo l’ennesimo cedimento, laperizia dovrà capire se è tutta colpadi un fungo (alcune tracce si notanoalla base dei tronchi spezzati), oppu-re il problema è nel terreno.

L’associazione Mauri aveva in-vocato una maggiore manutenzio-ne e puntato l’indice sulla scarsa cura negli ultimi due anni, soste-nendo che non è stata passata la cera e nemmeno sostituiti alcuni deilegni. Il progetto dell’opera è statoapprovato dal Broletto nel 2014. Lasua realizzazione si è sviluppata in

più momenti: prima è stato posatoun rinforzo all’argine in riva sinistrae poi è stata posata la monumentalearchitettura verde. Il costo comples-

«Perché non destinarea questa installazionela richiesta della donazione da Cariplo per l’Isola Carolina?» chiede Andrea Poggiodi Legambiente

sivo è stato pari a 280mila euro, fi-nanziato per 125mila euro da uno stanziamento della Regione Lom-bardia e per 155mila euro da contri-buti di sponsor privati. L’opera occu-pa un’area di 1.630 metri quadrati edè costituita da colonne di legno checompongono le 5 navate.

Intanto ieri è arrivata da AndreaPoggio, storico esponente lodigianodi Legambiente, una proposta: «Per-ché non proporre al Comune - chie-de Poggio a città e istituzioni - di cambiare la destinazione della ri-chiesta della donazione da Cariplo?Dall’Isola Carolina alla Cattedrale vegetale distrutta dalla tromba d’aria. Che ne dite?».

IL SOPRALLUOGO L’associazione Mauri invoca interventi, il Broletto fa la conta dei danni

Disastro alla Cattedrale vegetale: «L’opera non merita di finire così»

Francesca Regorda, rappresentante dell’associazione Giuliano Mauri, durante il sopralluogo tenuto ieri per verificare i danni alla Cattedrale vegetale

«Ricostruiamo la cattedrale ve-getale. Serve uno sforzo collettivo.Attorno a questo progetto devonoriunirsi le migliori energie dellacittà”. È l’appello lanciato dal presi-dente dell’associazione del com-mercio Asvicom Vittorio Codelup-pi, che a poche ore dal disastro didomenica sera, che ha visto il crol-lo di una ventina di colonne dellacattedrale vegetale in riva all’Adda,punta a scuotere le forze economi-che, politiche e sociali della cittàdi Lodi.

«Quello di Asvicom vuole esse-re un appello alla città, affinché lemigliori energie si coalizzino perun obiettivo comune, cioè ripararela cattedrale vegetale, che ormairappresenta un simbolo di Lodi -afferma Codeluppi, presidente del-l’associazione di categoria -. Daparte nostra c’è la massima dispo-nibilità a confrontarci con tutti co-loro vorranno unirsi a questa ini-ziativa per condividere un proget-to comune».

Codeluppi precisa che l’iniziati-va di Asvicom ha l’obiettivo dismuovere la situazione di stallo,con un gesto coraggioso. «Non vo-gliamo fare polemica e non voglia-mo gettare colpe addosso a nessu-no - aggiunge il presidente Asvi-com -, in questo momento non ciinteressa sapere chi ha sbagliatoe che certamente dovrà pagare, vo-gliamo invece guardare avanti, alfuturo, per capire come è possibileintervenire in tempi rapidi per sal-vare la cattedrale vegetale e resti-tuirla alla città. La cattedrale è or-mai un simbolo di Lodi conosciutoin tutta Italia, ed è rappresenta unvolano per il nostro sistema turi-stico e non possiamo permettercidi abbandonarla al proprio desti-no». n M. B.

COMMERCIANTI

L’appellodi Asvicom:«Ricostruiamola struttura»

Il sopralluogo tenuto ieri mattina

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