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Numero 25- Luglio 2015

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Caterina Clerici

Io credo che avere un animale domestico sia un pò come avere un perenne

raggio di sole che ci illumina costantemente, soprattutto nei momenti di

oscurità. Chi ha la fortuna di possedere un “fratellino peloso”, infatti, può

sperimentare gioia, allegria, spensieratezza e tanta compagnia, preziosi

doni che i nostri piccoli amici a quattro zampe ci regalano gratuitamente

con la loro semplice presenza. Da migliaia di anni uomini e animali vivono

un rapporto molto stretto in cui ognuno ha sempre qualcosa da offrire e

insegnareinsegnare all’altro, senza maschere e filtri, accessori che al giorno d'oggi

sembrano essere indispensabili per sopravvivere. Personalmente posso

affermare con assoluta fierezza e con un sorriso sulle labbra che gli animali

domestici ci cambiano la vita. Ovviamente in meglio! Infatti, a qualsiasi

specie o razza appartengano, loro ci insegnano moltissimo e spesso

fungono da rifugio sicuro dopo giornate colorite di rabbia, stress e problemi

quotidiani! Non vi è mai capitato di essere infuriati per aver passato

momentimomenti di tensione al lavoro o con gli amici e di avere i nervi a fior di pelle?

Quando siete proprio arrabbiati certamente mamma, papà, fratelli o sorelle,

mariti o mogli non vi si possono avvicinare...ma lui sì...il vostro amico

scodinzolante e sempre allegro può suscitare emozioni positive e farci

dimenticare in fretta tanta tensione! E' scientificamente dimostrato che

accarezzare e coccolare il nostro animaletto induce una sensazione

generale di comfort in grado di farci gestire l’ansia e allo stesso tempo di

abbassareabbassare i livelli di stress. Inoltre, cosa c’è di meglio di un animale che ci

faccia compagnia nei momenti di sconforto? Non sempre le persone sono

propense a farsi carico dei nostri problemi, un animale, al contrario, è

sempre ben disposto a rassicurarci e lo fa sempre con piacere e senza

volere nulla in cambio. Gli animali, quindi, ci offrono compagnia e sostegno

in qualsiasi situazione e momento, facendoci, spesso, distogliere l’attenzione

dai problemi che ci attanagliano.

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Inostri amici sono in grado di mostrarci un approccio positivo alla vita,

senza forme di gelosie, cattiverie e meschinità! Avete mai visto un animale

pessimista o che i trasmette delle sensazioni negative? Trasmettono voglia di

vivere e possono rappresentare un’ancora di salvezza soprattutto per le

persone sole, offrendo molte occasioni per socializzare. Una passeggiata

al parco, oltre ad essere un ottimo modo per trascorrere il tempo all’aria

aperta e in movimento, ci fa incontrare persone nuove con cui stringere

amiciziaamicizia e creare nuovi contatti sociali positivi. Ovviamente tali benefici sono

riscontrabili soltanto da chi ama gli animali ed apprezza la loro compagnia.

Un animale domestico non può in alcun modo migliorare la vita di una

persona che non li rispetta e che non ricambia il loro affetto: infatti, non è un

suppellettile da arredamento e non è in grado di badare a se stesso, ma la

sua vita dipende esclusivamente da noi che decidiamo di farcene carico.

Quindi, prima di prendere in casa un cucciolo di qualsiasi specie, bisogna

tenertener ben presente che egli richiede cure ed attenzioni quotidiane: è

necessario valutare la propria disponibilità di tempo da dedicargli,

assumersi i costi delle spese per la sua sopravvivenza (alimentazione, spese

mediche, ecc..) e assicurarsi di avere spazio sufficiente per farlo vivere in

maniera confortevole. Ma io credo che la qualità su cui non si può

transigere per poter avere un animaletto domestico sia quella di disporre di

una quantità infinita di amore, sensibilità e affetto da donargli ogni giorno!

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L 'inafferrabile P enna di M arta

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BUONUMOREA TUTTE L'ORE

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PARCO FAUNISTICO “LA GIADA”

E come non parlare della Giraffa, che cammina con passo tranquillo e dall'alto controlla la situazione!

Il Gatto della Giada sa essere dolce e affet-tuosa ma al momento del bisogno sfodera i suoi artigli!!

Poi abbiamo una Gazzella, veloce e snella, che corre avanti e indietro fra le sue mille imprese...a volte acchiapparla è una dura impresa, ma quando c'è la sua presenza è importante e fondamentale!

Abbiamo poi la nostra Tigre Bianca che ogni giorno ci sfama come fossimo tutti i suoi cuccioli!

Appena entrati si può riconoscere subito il ruggito del nostro Re Leone , che mantiene la situazione sotto con-trollo; lui è rispettato da tutti perchè è il capobranco: le sue urla possono fare paura ma alla fine è lui che protegge tutti!

Molti di voi non sanno che “La Giada” nasconde un segreto: ci sono giorni in cui da Centro Diurno si trasforma magicamente in un Parco Faunistico...Ebbene sì...proprio come il famoso Parco delle Cornelle ... e solo chi è davvero molto attento potrà riconoscere tutti i bellissimi animali che lo popolano e che si aggirano nei suoi locali...

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Ci siamo poi noi, un branco composto da tanti animali diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e qualità o difetti: a volte andiamo d'accordo, altre un po' meno, ma alla fine siamo una grande famiglia e ci vogliamo molto bene.Ci presentiamo a voi così:

Io sono il Cane da Guardia molto rabbioso: quando ce l'ho con tutti dovete starmi alla larga, ma a volte sono buono e so anche scodinzolare!

Io sono la Cornacchia: non riesco a stare in silenzio per più di 5 secondi e svolazzo in giro per mantenere sempre il controllo della situazione, ma sono anche una risorsa perché so sempre quello che succede intorno a me!

Io sono l'Orso “coccoloso” e protettivo: abbraccio tutti e sono accogliente, ma se mi arrabbio sentirai il mio caratterino uscire fuori!

Io sono lo Scoiattolo, sempre indaffarato ad ascoltare e intervenire su tutto e tutti, ma sono anche protettiva e cedo le mie noccioline a tutti quelli a cui voglio bene!

Io sono la Tartaruga: sono precisino e un po' lento e tutti mi devono sempre aspettare, però nel mio guscio siete tutti benvenuti!

Io sono la Mosca: ronzo intorno a tutti e mi faccio sempre sentire, sono un burlone!

Io sono il Canguro: saltello per il Parco avanti e indietro, a volte sono un pigrone ma sono tanto dolce!

Io sono il Picchio: parlo molto poco, ma la mia danza è il mio marchio di fabbrica!

Io sono il Ghiro: a volte non ci si accorge quasi della mia presenza, dormicchio spesso sul comodo divano di foglie di baobab!

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Io sono il Grillo: i miei allegri saltelli non sono la mia unica caratteristica ma anche il suono acuto del mio richiamo è molto famoso!

Io sono lo Squalo: sembro silenzioso e tranquillo ma quando meno te lo aspetti tiro

fuori i denti e ti metto in fuga!

Io sono la Gazza Ladra: cerco sempre di ottenere quello che voglio e sono attratto dalle cose belle!

Io sono il Tapiro: sono morbido e simpaticone!

Io sono la Talpa: sto sempre un po' defilata nella mia tana, ma non mi sfugge niente!

Io sono il Serpente a Sonagli: non ti accorgi subito di me, ogni tanto puoi scorgere il mio sonaglio suonare in sottofondo e amo la solitudine o la compagnia

di pochi amici!

Io sono il Gufo: sapiente e attento, il mio sguardo è sempre scrutatore e curioso e mi accorgo di

tutto!

Io sono il Tricheco: a volte un po' burbero ma se sai prendermi per il verso giusto ti do il mio cuore!

Io sono la Scimmia: devo sempre appendermi a qualcuno e fare dispetti!

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Io sono la Lucertola: amo stare all'aria aperta e gironzolare senza una meta!

Io sono l'Ippopotamo: i miei movimenti sembrano un po' goffi, ma sono attivo e giocherellone!

Io sono il Topolino: giro e rigiro tutto il giorno, sono un po' agitato e sospettoso, ma se mi sai tranquillizzare possiamo ridere insieme!

Io sono il Lemure: sono tranquillo ma simpatico, prendo le distanze ma se mi vai a genio diventiamo

grandi amici!

Io sono il Panda: sono timido, dolce e pacato e tutti mi vogliono bene!

Io sono la Formica: lavoratrice instancabile nonostante sono la più vecchietta del Parco!

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Parlando di animali, abbiamo voluto raccogliere ricordi, esperienze e vissuti di tante persone e ci siamo accorti che è possibile “tirare un filo” per collegare le emozioni di ognuno.InIn epoche diverse e in luoghi differenti, in fattoria c’è chi si sveglia alle sei per accudire gli animali, pulire le stalle, raccogliere le uova e tagliare il fieno e chi, pensando di dormire sonni tranquilli, si sveglia di soprassalto al suono metallico di un cucchiaio che violentemente sbatte contro un grosso pentolone, non sapendo che sta per assistere ad eventi indimenticabili come la nascita di un vitellino. Di notte, si sa che il mondo dei sogni si mescola a quello reale e, come potrete ben immaginare, è proprio quello che è successo nel nostro caso.DopoDopo una lunga e faticosa giornata trascorsa a raccogliere il fieno, imballarlo, caricarlo sul carro e depositarlo nel fienile, i signori Cavalleri si concedono il meritato riposo. Accanto alla loro stanza dorme Daniela, una bambina che adora gli animali ed è una gran curiosona!

Quello che Daniela non sa è che quella meravigliosa creatura, dopo qualche mese, si è trasformata in una gustosa e succulenta bistecca!!GliGli anni, in fattoria, trascorrono tranquilli, fino a quando una dolce ragazza si presenta con una meravigliosa golden retriever che risponde al nome di Dafne. Laura, la padrona di Dafne, è in cerca di aiuto, perché è stata appena morsa da un serpente velenoso ed è molto spaventata. Daniela la fa subito entrare, ma non sapendo bene come intervenire chiama i coniugi Cavalleri che la curano con una magica pomata alle erbe. SentendosiSentendosi subito meglio, Laura comincia a guardarsi intorno e scopre che quel luogo è pieno zeppo di animali, di ogni genere e razza: sembra di stare sull’Arca di Noè!

Durante la notte, Daniela si sveglia perché sente un colpo e, quatta quatta, corre verso il fienile andando a nascondersi sopra una delle balle di fieno depositate dai coniugi Cavalleri. Dal suo nascondiglio poteva scorgere suo nonno e il sig. Cavalleri che si davano da fare intorno a una mucca urlante. Improvvisamente le due figure umaneumane si spostano e Daniela vede un cucciolo buffo, sgraziato, che fatica a reggersi in piedi e non può trattenersi dalle risate!

LA MAGICA FATTORIA

DEGLI ANIMALI

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A Laura si illuminano gli occhi e, senza perdere troppo tempo, va subito a cercare Daniela perché una certa idea le sta ronzando per la testa!Le due giovincelle scoprono di avere lo stesso sogno: aprire una fattoria didattica con laboratori dove si impara avendo un contatto libero con gli animali. Dopo essersi confrontate a lungo, si accordano su cinque tipi di animali differenti da impiegare, ma poi cominciano i problemi…NessunNessun dubbio sull’utilizzo di cani e gatti, ma mentre Laura vorrebbe con sé asini, maialini e tigri, Daniela non può fare a meno di furetti, conigli e ratti norvegesi.Dopo interminabili ore di discussioni e litigi, si rendono conto che, probabilmente la tigre si divorerà il ratto norvegese (e forse anche il resto della fattoria, umani compresi!) e, alla fine, scelgono asini e furetti.Manca sempre il quinto animale, quindi per completare l’opera chiedono consiglio a tre loro amiche: Stefania, Elena e Carla, appassionate da sempre di cavalli.L’interpellareL’interpellare queste tre esperte si rivela un’ottima idea: il giorno stesso si presentano in fattoria con la soluzione al loro dilemma!Stefania, Elena e Carla raccontano che un signore che somiglia a Zio Paperone le ha appena contattate perché voleva regalare loro un cavallo, ma erano un po’ in imbarazzo perché non sapevano dove metterlo. Propongono quindi a Laura e Daniela di accoglierlo nella loro fattoria e si offrono di addestrarlo a costo zero!

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FANTASIA O REALTA’?di M .Laura Berlusconi

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di leggere alcune riflessioni di persone a noi molto vicine che hanno condiviso un percorso con la dott ssa Claudia

Cara Claudia, è finita l’acqua della stirella, cosi faccio merenda e ti scrivo come promesso.

“Ho partecipato con interesse a quasi tutti gli incontri proposti dalla dott.ssa Claudia ai fratelli e sorelle dei ragazzi del Mosaico. Nella mia famiglia, siamo in tanti fratelli e senza genitori, per cui le difficoltà di nostro fratello sono ora tutte a carico nostro.

NellaNella vita di ciascuno di noi lui è stato ed è una presenza “ingombrante. Partecipare a questi scambi di opinioni ed esperienze mi ha fatto capire che non esistono situazioni e dolori più o meno gravi. Non esiste un ordine di gravità dei problemi: per ognuno di noi il proprio problema è il più pesante di tutti. Personalmente penso sia stato come portare al mercato la mia croce per scambiarla con un’altra meno pesante, ma poi sono tornata a casa ancora con la mia perché, ormai, dopo tanti anni, le mie spalle si sono abituate al suo peso, so come portarla. In questi incontri non si è parlato di Dio, ma io sono sicura che senza di Lui non riuscirei a sopportare questa sofferenza. Il futuro non si presenta meglio del passato, ma con il Suo aiuto, quello della dott.ssa Claudia e degli impagabili operatori del Mosaico, spero di saperlo affrontare”.

…ora vado a preparare la cena….

Ma gli altri (fratelli) vogliono solo “dimenticarsi” di questo fratello meno fortunato e parlarne, anche in incontri come questi, vuol dire dargli importanza.

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La parola che mi porto dentro dopo questo percorso è "condivisione": è bello sapere che seppur nella diversità delle situazioni siamo tutti accomunati da qualcosa, qualcosa che, nonostante le sofferenze e le difficoltà, ci rende più ricchi.

È con molto piacere che ho pensato di scrivere queste poche righe per esprimere il mio pensiero riguardo agli incontri tra fratelli e sorelle che si sono tenuti al Mosaico.

Ringrazio la dott.ssa Claudia per avermi dato l’opportunità di conoscere persone con cui condividere l’esperienza di avere una sorella diversamente abile; ho avuto la conferma che ognuno di noi vive le proprie paure e gioie in modi totalmente differenti.

Ogni persona conosciuta durante questo percorso mi ha lasciato un “qualcosa” che avrò modo di ricordare in futuro e spero di aver trasmesso a ognuno di loro un po’ di quell’ottimismo che credo di aver accumulato nel corso di questi anni.MalgradoMalgrado le difficoltà che ci siano nel gestire la propria vita con un familiare diversamente abile, uno dei tanti motivi che mi dà la forza di superare gli ostacoli che incontro quotidianamente è pensare che ci sono persone che purtroppo vivono situazioni più problematiche della mia.Mi farebbe piacere in futuro ripetere quest’esperienza e invito i fratelli e le sorelle dei ragazzi che frequentano il Mosaico a partecipare numerosi, perché dedicare qualche ora a se stessi ed agli altri è utile per arricchire il nostro bagaglio di esperienze ed essere più forti anche nei momenti in cui ci sembra che tutto stia girando per il verso sbagliato.

…A presto….

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Io parto dalla fine, dalla fine di ogni incontro. Sin dal primo sono uscita “leggera”, perché ogni

E’ così difficile entrare in contatto, condividere un sentimento, che quando ciò avviene, diventa un momento importante, unico, Diverso.

volta ho ascoltato, e mi hanno ascoltata, senza giudizio.A volte la “leggerezza” è rimasta anche i giorni successivi, altre ha

lasciato il posto a una tristezza profonda provocata dalla “ulteriore” consapevolezza di cosa e quanto questi eventi ci hanno tolto, cambiato.

Oggi , sono convinta che, questi eventi, ci hanno cambiato “quella vita” di “quel momento” in cui sono successi. Quella vita era così e c’erano dei sogni!Da quel momento tutto è cambiato! Per ciascuno in un modo Diverso.Per me è successa la malattia di Mia Sorella e da lì tutto è ripartito!Ma.…. se non ci fosse stata la malattia di Mia Sorella sono sicura che avrei vissuto “quella vita” e “ quei sogni?

Cosa l’avrebbe mutata?Non so che adolescente sarei diventata, se non ci fosse stata la malattia ad aprirci questa nuova strada.Sono uscita “leggera” , perché ho incontrato degli occhi in cui c’era la voglia di esserci, di aiutare, di difendere (la sorella/fratello), ma anche di fermarsi a raccogliere le forze che questa fatica comporta, attraverso appunto un semplice sguardo di condivisione, quasi a volerci dire: semplice sguardo di condivisione, quasi a volerci dire: “Sì, so di cosa stai parlando”.Mi è capitato veramente poche volte, che dopo aver raccontato qualcosa di me e mia sorella, non mi si dica: “sì, ma vuoi mettere la mia situazione è peggiore”, “lascia perdere, questo è niente confronto alla mia condizione”qui mi hanno confortato dicendomi: “mi dispiace per il tuo dolore, per la tua fatica, li comprendo”.

Che ci gratifica e che diventa la sintesi del nostro fare.

Non ci siamo scambiate promesse d’aiuto, ma ci siamo aiutate lì in quel momento comprendendo che le nostre sorelle e i nostri fratelli SONO il Dono, non le loro disabilità.E, dissento da coloro i quali mi vorrebbero dire che tutte le sorelle e i fratelli sono dei doni.O meglio lo sono da piccoli, quando c’è forte quel legame di condivisione, competizione, complicità, poi crescendo, un po’ ci si perde, ognuno nell’egoismo (letto positivamente) della propria vita.Loro invece restano. Loro invece restano. Restano dei Doni: fragili, difficili da capire, incessantemente bisognosi d’aiuto, ma che “quando” ti guardano hanno un modo speciale di guardarti.

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La grinta si fa, ma non si dice,a volte capita davvero.Leone e coccodrilloanimali in primo piano:

la storia di un’amicizia senza luoghi comunie di emozioni che fanno apparire il mondo reale più affascinante.il mondo reale più affascinante.Tanti ricordi di topolini fidanzatihanno l’eleganza di unapiccola, grande bellezza.Basta con la retorica!

Pronto???Pochi discorsi per lasciare spazio:all’uomo che sussurra...all’uomo che sussurra...a corpi liberi e menti accese...alla nostra forza...

a rispetto, cura e condivisione.Eppure sei passato soffice:allegre e travolgenti avventurecon fuochi a sorpresa.

Una stella protegge il bosco,Una stella protegge il bosco,come un agente FBI

senza violenza sfida la paura!!!