1992 - anno 11 - n. 1 gennaio - e-coop.it€¦ · dell'Iper Lombardia, Alessandro Lago Antonio...

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Lo sfilata delle cosse e un gruppo di cassiere L'Assessore al Commercio del Comune eli Milano, Ennio Dinetto, taglia il nastro all'inougurazio ne dell'rper Coup di anggio. Alio sua destro il presidente dell'Iper Lombardia, Alessandro Lago Antonio 'Sedani, prosiden io di Coop Lombardia, mentre tiene il discorso inaugurale SCARSO IL GEMO DELLA, TASSA SUI CONITORI DI PLASTICA! I CLIENTI LOOP HANNO IMPARATO A USARE MENO SACCHETTI BARDIA MENTA LE VENDITE IN UN PANORAMA ECONOMICO DIFFICILE A pagina 6 JIL lniziafiva sconto soci n.6 Caffè Coop Prestigio,° CORIeZiOni - • • • ••••• sia. 050 .• .• . . . . . ichrito 'soéi. • . ' . • . • . • . • . • Validità dell'iniziativa: dal. 24 febbraio al 7 marzo 1992 II gioco del mangiar sano alle pagine 2 e 3 Troppi decibel di rumore alla pagine 5 3 diritti degli animali alla pagina 6 4 L'insostituibile solidarietà tra ferrovieri alla pagina 12 r-- ' CONVEGNO A MILANO SUI CENTRI COMMERCIALI La Lombardia conta un buon numero di centri commerciali. Ma nonostante ciò è forte la ri- chiesta di aprirne di nuovi. L'Associazione lombarda delle Cooperative di consumatori ha voluto analizzare globalmente il problema e allo scopo ha organizzato un con- vegno tenutosi all'Hotel -Gallia di Milano con la partecipazione di esponenti del mondo del- l'urbanistica, dell'economia, del commercio e del sindacato. L'esperienza di Coop Lombardia è stata esposta ai convenuti in rapporto alle grandi iniziative fin qui realizzate. Alla pagina 10 Anno 11 - N.1 gennaio 1992 mensile della Coop Lombardia 1111l ERTO AL PUBB W EMB. ~111 1PERBAGGA) E REALTÀ Borse per la spesa cedute nell'intera rete Coop in Italia Borse per l spesa cedute nell'intera rete Coop in Italia Usa e getta nell'intera rete Coop in Italia di plastica di carta Plastica + carta 1988 140.560.000 100,00 1988 9.482.000 100,90 1988 150.042.000 100 1989 100.040.000 71,17 1989 14.381.000 151,66 1989 114.421 000 76 1990 83.073.000 59,10 1990 11.898.000 125,48 1990 94.971.000 63 Noi abbiamo fatto la nostra parte. La legge del 1988 che stabiliva una tassa sui sacchetti di materiale plastico non ha portato nelle casse dello Stato i miliardi attesi. Approfittando di una si- tuazione transitoria tutti si sono precipitati ad ottenere una dichia- razione che il loro sac- chetto era "biodegrada- bile". 11 TAR del Lazio ha sta- bilito che le dichiarazio- ni sin qui presentate non sono valide. Ora la legge finanziaria ha stabilito che tutti i sacchetti di plastica do- vranno pagare. Ma la legge era stata motivata per questi sco- pi: - incamerare quattrini (risultato fallito, 49 mi- liardi invece di 400 nel 1989); - ridurre l'uso del sac- chetto "usa e getta"; - sviluppare il rieiclo; - trovare uno smalti- mento compatibile con l'ambiente. La Coop, una delle po- che aziende del settore commerciale che ha continuato a far pagare l'imposta sui suoi sac- chetti, con le azioni messe in campo ha otte- nuto lo scopo di ridurre "l'usa e getta". Guarda- te le tabelle. I consumatori che si ri- volgono alla Coop han- no imparato ad usare il 40 per cento in meno dei sacchetti di plasti- ca, usano per il 25 per cento in più il sacchetto di carta. Ma soprattutto è dimi- nuito del 40 per cento "l'usa e getta". Cioè sempre più perso- ne usano borse e conte- nitori durevoli.

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Lo sfilatadelle cossee un gruppodi cassiere

L'Assessore alCommercio delComune eliMilano, EnnioDinetto, tagliail nastroall'inougurazione dell'rperCoup dianggio. Aliosua destro ilpresidentedell'IperLombardia,AlessandroLago

Antonio'Sedani,prosiden iodi CoopLombardia,mentre tieneil discorsoinaugurale

SCARSO IL GEMO DELLA, TASSA SUI CONITORI DI PLASTICA!

I CLIENTI LOOPHANNO IMPARATOA USAREMENO SACCHETTI

BARDIAMENTA

LEVENDITEIN UN PANORAMAECONOMICO DIFFICILEA pagina 6 JILlniziafiva sconto soci n.6

Caffè Coop Prestigio,°CORIeZiOni - • • • •••••

sia. 050 •.• .•

• . . . . .

ichrito 'soéi. • . ' . • . • . • . • . •

Validità dell'iniziativa:dal. 24 febbraio al 7 marzo 1992

II giocodelmangiar sano

alle pagine 2 e 3

Troppidecibeldi rumore

alla pagine 5

3diritti

deglianimali

alla pagina 6

4L'insostituibilesolidarietàtra ferrovieri

alla pagina 12

r--' CONVEGNOA MILANO SUICENTRI COMMERCIALILa Lombardia conta un buon numero di centricommerciali. Ma nonostante ciò è forte la ri-chiesta di aprirne di nuovi.L'Associazione lombarda delle Cooperative diconsumatori ha voluto analizzare globalmenteil problema e allo scopo ha organizzato un con-vegno tenutosi all'Hotel -Gallia di Milano conla partecipazione di esponenti del mondo del-l'urbanistica, dell'economia, del commercio edel sindacato. L'esperienza di Coop Lombardiaè stata esposta ai convenuti in rapporto allegrandi iniziative fin qui realizzate.

Alla pagina 10

Anno 11 - N.1 gennaio 1992mensile della Coop Lombardia

1111l ERTO AL PUBBWEMB.~1111PERBAGGA) E REALTÀ

Borse per la spesacedute nell'intera reteCoop in Italia

Borse per l spesacedute nell'intera reteCoop in Italia

Usa e gettanell'intera reteCoop in Italia

di plastica di carta Plastica + carta

1988 140.560.000 100,00 1988 9.482.000 100,90 1988 150.042.000 100

1989 100.040.000 71,17 1989 14.381.000 151,66 1989 114.421 000 76

1990 83.073.000 59,10 1990 11.898.000 125,48 1990 94.971.000 63

Noi abbiamo fatto lanostra parte.La legge del 1988 chestabiliva una tassa suisacchetti di materialeplastico non ha portatonelle casse dello Stato imiliardi attesi.Approfittando di una si-tuazione transitoriatutti si sono precipitatiad ottenere una dichia-razione che il loro sac-chetto era "biodegrada-bile".

11 TAR del Lazio ha sta-bilito che le dichiarazio-ni sin qui presentatenon sono valide.Ora la legge finanziariaha stabilito che tutti isacchetti di plastica do-vranno pagare.Ma la legge era statamotivata per questi sco-pi:- incamerare quattrini(risultato fallito, 49 mi-liardi invece di 400 nel1989);

- ridurre l'uso del sac-chetto "usa e getta";- sviluppare il rieiclo;- trovare uno smalti-mento compatibile conl'ambiente.La Coop, una delle po-che aziende del settorecommerciale che hacontinuato a far pagarel'imposta sui suoi sac-chetti, con le azionimesse in campo ha otte-nuto lo scopo di ridurre"l'usa e getta". Guarda-

te le tabelle.I consumatori che si ri-volgono alla Coop han-no imparato ad usare il40 per cento in menodei sacchetti di plasti-ca, usano per il 25 percento in più il sacchettodi carta.Ma soprattutto è dimi-nuito del 40 per cento"l'usa e getta".Cioè sempre più perso-ne usano borse e conte-nitori durevoli.

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TAGLIATELLE CON LE NOCI(Piatto unico da abbinare solo a insalata)

Ingredienti (per 4 persone 320 g di pa-sta all'uovo (per prepararla in casa 200 g di fari-na e 2 uova), 2 cucchiai di grana, 2 cucchiai digherigli di noce spelati e pestati al mortaio, 2cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 2 cucchiaidi mollica di pane, 1 spicchio di aglio tritata, 1cucchiaio di ricotta.

Amalgamate tutti gli ingredienti, aggiugete 1cucchiaio di acqua di cottura della pasta e condi-te le tagliatelle ancora al dente.

Valore nutritivo per porzione:

Proteine g

15Grassi

g

13Carboidrati

g

64Calorie

420

LE RICETTEDI QUALECONSUMO

2

aimmimm~~~1DEI

RISPONDEREALLE DOMANDEE METTEREALLA PROVALE CORRETTECONOSCENZECHE SI HANNOINTORNOALLE DIETE EALL'ALIMENTAZIONE

di Carla Barzanò

5 33,11apete mangiare sano? Eccovi un (no per scoprirenoscete tutte le piccole informazioni che aiutano a sce-gliere quotidianamente una dieta equilibrata.

Provate a rispondere a queste domande. Poi leggete i risulta-ti... e valutate voi stessi.Avete risposto correttamente a meno di 10 domande? Se vole-te mantenervi in forma vi conviene leggere qualche buon librodi educazione alimentare. Informatevi di più.Se avete risposto correttamente a un numero di domandecompreso fra 11 e 15 siete sulla strada giusta, ma forse aveteancora qualcosa da scoprire.Le risposte corrette sono più di 16? Complimenti, si vede cheavete cercato di chiarirvi le idee sul cibo. Applicate quello chesapete nella vostra dieta di tutti i giorni e il gioco è fatto: riu-scirete a scegliere e a combinare insieme gli alimenti in modoottimale.

A PROPOSITO DI CALORIE1 - Le proteine forniscono meno calorie dei

carboidrati

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2 - Il burro è più calorico dell'olio

q Vero q Falso

3 - I cucchiaino di olio contiene più del doppiodelle calorie di un cucchiaino di zucchero

O Vero q Falso

4 - 100 g di emmental hanno più calorie di100 g di pasta

q Vero q Falso

5 - I grissini contengono più calorie del pane

q Vero D Falso

A PROPOSITODI PRINCIPI NUTRITIVI6 - Il latte fresco è ricco di vitamina C

O Vero q Falso

7 - La vitamina A si conserva anche negli ali-menti che sono stati sottoposti alla cottura

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8 - La carne bovina contiene più proteine delpesce

D Vero

q Falso

9 - È meglio usare l'olio di semi perché a dif-ferenza di quello d'oliva non contiene cole-sterolo

LI Vero

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10 - I legumi sono ricchi di ferro

0 Vero

q Falso

IN CUCINAE A TAVOLA

11 - Prima del consumo il latte pastorizzatova fatto bollire almeno 5 minuti per ren-derlo sicuro dal punto di vista igienico

q Vero q Falso

12 - Per preparare una insalata mista si pro-cede così: eliminare la terra e le altreparti non edibili dalla verdura, tagliarlaa piccoli pezzi o a fettine, lavarla con cu-ra sotto l'acqua corrente, asciugarla econdirla

Li Vero q Falso

13 - Per diminuire il consumo di sodio è consi-

gliabile usare i dadi al posto del sale dacucina

q Vero

LI Falso

14 Volete consumare una spremuta di agru-mi tutte le mattine ma non avete il tem-po di prepararla prima di uscire. La solu-zione migliore è spremere gli agrumi allasera e conservare il succo in una caraffafino al momento dell'uso

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15 - I cibi ben cotti sono più digeribili

q Vero O Falso

16 - Chi ha problemi di fegato può mangiarele uova purché siano cotte senza grassi

q Vero D Falso

17 - Facendo molto sport è consigliabile man-giare tutti i giorni la carne

q Vero O Falso

18 - Alla fine di un pasto abbondante è megliola frutta del formaggio

q Vero O Falso

19 - Chí non vuole ingrassare deve bere l'ac-qua lontano dai pasti

q Vero q Falso

DISTAGIONE

---m r111~1~11Mil.FRUTTI

NOCILe noci sono forniate dauna parte esterna, verdee carnosa (il cosiddettomallo) che, a maturità,si apre scoprendo i frut-ti, di forma ovale e conguscio legnoso. All'inter-no è racchiusa la partecommestibile, iI cosid-detto gheriglio. Fra lenumerose varietà di nociin commercio la più pre-giata è la "Sorrento", ita-liana, con forma allun-gata, guscio fragile, egheriglio carnoso. Daquesta varietà ne sonoderivate molte altre chesi sono diffuse anche inaltre zone di produzione(Stati Uniti). In Italia la

raccolta delle noci avvie-ne in autunno ma i frut-ti si consumano in inver-no, quando sono ben sec-cali. Dalle noci si ricavaanche un olio, dolce mamolto facilmente dete-riorabile, mentre con ilmallo, ancora acerbo, siprepara un liquore deli-zioso: il nocino.Scegliete noci d'annata,quelle vecchie irrancidi-scono e possono esseretossiche allo stomaco. Lenoci prive di guscio sonoda acquistare solo seprovviste di data di con-fezionamento.Conservatele all'a-sciutto, in sacchetti di

carta o nella fruttiera.In cucina le noci sonousate per alcune prepa-razioni salate (pansotticon le noci, pollo alle no-ci, ecc....) probabilmentedi derivazione orientale.Entrano inoltre nellacomposizione di moltissi-mi dolci (torte, biscotti,ecc...). Provatele crude,nelle insalate, insiemealla ricotta o tritate emischiate a olio, parmi-giano e mollica di paneper condire la pasta. Sele utilizzate per ripieni edolci è meglio spelarle.Valore nutritivo: 100 gdi noci secche fornisconooltre 600 calorie (fresche

580) e contengono circa16 grammi di proteine,64 di grassi e 6 di carboi-drati. Si tratta dunquedi frutti molto energeti-ci, adatti alla stagionefredda, soprattutto se sisvolge intensa attività fi-sica all'aria aperta (inmontagna, per esempio).In questo caso le nocipossono integrare la die-ta arricchendola di pro-teine, potassio e vitami-ne del gruppo B. In pic-cole quantità (20-30 g) lenoci sono consigliabilianche ai vegetariani, chepossono consumarle in-sieme allo yogurt, al for-maggio o alle insalate.

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LE RISPOSTE... CAPOVOLTE

LE RICETTDI QUALECONSUMO

TARTINE ALLE NOCI(antipasto vegetariano da accompa-gnare con un Bicchiere di buon vino)

Ingredienti: (per 2 persone): 4 cucchiaidi ricotta,1 cucchiaio di gherigli di noci tritati,3-4 gherigli di noci divisi a metà, un cucchiainodi olio extra vergine d'oliva, un pizzico di timo,pepe q.b., 2 fette di pane casereccio leggermentetostato. Mettete in una ciotola la ricotta con lenoci, aggiungete l'olio, il timo, il pepe e mescola-te fino ad ottenere un composto omogeneo. Spal-mate sul pane, dividete in 3 o 4 parti ogni fettae guarnite le tartine con 1/2 gheriglio.

Valore nutritivo per porzione:

Proteine g

9Grassi

g

13Carboidrati

g

19Calorie

228

GLI ORARIDELSUPERMERCATOSpettabile Coop LombardiaViale Farnagosta, 75 - Milano

Egregi,siamo due giovani sposi, da poco trasferiti nellazona Bicocca, lavoriamo a tempo pieno in ufficio eal nostro rientro a casa alla sera, abbiamo scoper-to con nostro disappunto che la Coop della nostrazona alle 19.10 chiude le saracinesche impedendocosi alla gente di usufruire di 20 minuti "preziosi"per poter fare la spesa. Ora, sorvolando la stranachiusura del lunedì pomeriggio, quando tutti i su-permercati sono aperti e i negozi della zona chiu-si, sorvolando sulla chiusura dell'intervallo dimezzogiorno, quando la scolaresca dell'Isef con se-de 11 accanto deve andare a comprarsi il pranzonei negozi, facendo crediamo perdere del guada-gno, insomma non vorremmo cadere nella retoricadei cattivi servizi di periferia, ma conoscendo lapolitica di cooperativa e popolare della Coop cre-diamo che ci potrete venire incontro con un mi-gliore servizio. Vorremmo chiarire che la pubblici-tà di Woody Allen è azzeccatissima, riferendoci al-la qualità e ai prezzi. Ma aiutate anche le personeche hanno i minuti contati per poter organizzareuna famiglia ai nostri giorni.Ringraziandovi della collaborazione, cogliamo l'oc-casione per porgere distinti saluti.

Due futuri soci e crediamo tantealtre persone che la pensano come noi

Egregi Signori Enrica Turconie Luigi Riva

Grazie intanto per l'opportunità dipoter chiarire aspetti organizzatividella nostra rete di vendita. Ri-spondiamo doverosamente attra-verso il nostro periodico non cono-scendo l'indirizzo dei nostri interlo-cutori.Evidentemente il negozio Coop acui vi riferite è quello situato a Mi-lano in via Suzzani, il quale, nonessendo per dimensioni un super-mercato deve, per disposizioni am-ministrative comunali, chiudereobbligatoriamente il lunedì pome-riggio. Per quanto riguarda l'ora-rio di chiusura, riconosciamo effet-tivamente il disagio (il limite di in-gresso è fissato alle 19,15), dovutoalle difficoltà di personale presen-te, ma intendiamo fare uno sforzoper migliorare.Negozi di queste dimensioni svol-gono ormai una funzione nel quar-tiere, in parte superata. La vera ri-sposta di servizio è quella di un su-permercato moderno di grandi di-mensioni, con orario continuatodalle 8,00 alle 20,00 e con due a-perture settimanali fino alle 22,00.Per ora nel Vostro quartiere non èpresente tale struttura, ma stiamolavorando in zona con buone spe-ranze.Intanto segnaliamo il supermerca-to Coop di via Ornato, 28 a Ni-guarda che, pur con alcuni limiti, ègià in grado di corrispondere alleVostre esigenze.

Tir ImprOGGI/DO/MI!

di Giorgio Vozzo

ZITTI ZITTILi ha portati in mezzo alle montagne in una not-te d'autunno con un freddo già invernale. Eranoun centinaio a seguire intirizziti il fascinosostregone, l'unico ad aver messo i piedi su tuttigli ottomila della terra. Lo scopo? Stravagante:ascoltare il silenzio.Da tempo Reinhuld Messner, la guida della biz-zarra comitiva, ha in testa un'idea che per lui èdiventata quasi una missione: salvare l'umanitàdai rumori, restituirle il piacere dell'ascolto.Sommersi dal fracasso stiamo perdendo unacondizione essenziale per il benessere, il silen-zio.Solo in silenzio possiamo ascoltare una voce, ilsoffio del vento, una canzone.Non sembra che gli italiani siano particolarmen-te infastiditi dai rumori. Anzi. Cominciano da

ragazzi a trafficare coi motorini per farli scop-piettare come mitragliette. Allo stadio o in disco-teca trovano poi l'intonazione e i volumi appro-priati.Al ristorante parlano tutti a voce alta. D'estate,per ascoltare la televisione basta aprire la fine-stra. Il clacson poi è diventato un ordinario stru-mento di comunicazione.Al frastuono esterno si aggiunge il bombarda-mento pubblicitario. Ormai la dose giornaliera èdi molte centinaia di messaggi a testa. Non c'èda stupirsi che in questo casino nessuno ascoltinessuno.L'hanno capito quei pubblicitari marpioni chehanno azzeccato uno degli spot più apprezzati:"Silenzio, parla A...”.Per loro il silenzio è d'oro.

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di Beatrice Spagnoli

Il tonno in scatola è unodei prodotti leader inrete Coop, che ne vedei! consumo in continuoaumento, con una per-centuale del 5-6% al-l'anno. Il tonno in sca-tola, racconta l'indaginedi marketing, è un pro-dotto industriale piena-mente accettato ed èconsiderato un generedi consumo "giovane"che piace, cioè, a perso-ne con attitudini creati-ve prive di atteggia-menti punitivi nei con-fronti dell'alimentazio-ne.In questo senso, il ton-no è vissuto anche comeelemento socializzante:il pretesto, per esempio,di una spaghettata congli amici. Ed è consu-mato maggiormentenella stagione estiva. Iltonno a marchio Coop èin vendita in confezionimonodose da 80 e da160 grammi e in confe-zione da 160 gr x 2 e da80 gr x Da quest' an-no verrà messa sulmercato anche una sca-tola da 240 gr e un ipodi tonno "al naturale",cioè senz'olio, che si ag-giungeranno alla gam-ma.Ma da dove proviene iltonno che troviamo nel-le scatolette blu targateCoop? Soprattutto dal-l'Oceano Indiano, infor-mano i responsabili delprodotto, ma anche dal-l'Atlantico, con rigida e-sclusione del Pacifico.Coop, in ogni caso, dasempre preferisce pro-venienze che diano ga-ranzie sicure per il me-todo di pesca e di conge-lazione, sia per quantoriguarda la qualità delprodotto che per il ri-spetto di altre specie, inprimo luogo i delfini.

L'etichetta confermache il tonno è un ciboprevalentemente pro-teico, in grado quindidi costituire un validosecondo piatto.

• La quota di grassi èdovuta in parte aigrassi naturali delpesce, in parte all'olioassorbito durante laconservazione checontribuisce ad alzareun po' le calorie.

• La vitamina cosìabbondantementerappresentata è laniacina o vitaminaPP, anche questa tipi-ca dei prodotti protei-ci.

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È UN PESCE"NON PESCE",MOLTOECLETTICOE VERSATILE, CHEPUO DARE VITAA PIATTI MOLTO"CREATIVI".IN CUCINA EUN JOLLY EDE "AMICO" DELLAMASSAIA,CHE LO USA PERREALIZZARE PRIMI

E SECONDIyELOCI.E PRESENTEIN RISERVE NELLEDISPENSEDI MOLTISSIMEFAMIGLIE(SI MANTIENECINQUE ANNI),E PRATICONELL'USOE PIACEPRATICAMENTEA TUTTI.

CONSUTEST ECONTROLLI

Fondamentale, per labuona qualità di con-servazione del pesce,sono il tipo ed i tempidella congelazione. Iltonno infatti può essereconservato intero (inquesto caso esiste il ri-schio che, a causa delristagno di sangue nelleinteriora, venga attac-cato dai batteri), oppu-re decapitato ed evisce-rato.In ogni caso, essenzialeè la garanzia che il ton-no appena pescato ven-ga congelato immedia-tamente, già sulle stes-se imbarcazioni.Ed è esattamente que-sta la garanzia richie-sta da Coop all'atto diacquisto delle partite ditonno.Quello scelto da Coop,come dalla maggiorparte dei produttori, èil tipo "yellowfin", quel-lo cioè che meglio corri-sponde al gusto degli i-taliani: di colore rosachiaro, abbinato ad ungusto molto delicato,che solo vagamente de-ve ricordare il pesce.Insomma, quello che gliitaliani identificano co-me il sapore caratteri-stico, e unico, del tonno.I tranci nelle scatolettea marchio, inoltre, pro-vengono da pesci di pic-cola pezzatura.Questo, per un motivoben preciso. Negli e-semplari più piccoli, in-fatti, la percentuale dimercurio (potenzial-mente tossico) è prati-camente inesistente. Iltonno appena sbarcatoviene sottoposto a varitest per stabilire l'ido-neità della materia pri-ma alla lavorazione. In-nanzitutto gli organi dicontrollo delle Usl edella dogana ricercanoproprio l'eventuale pre-senza del mercurio e di

istamina (riguardo aiquali esiste in Italia unlimite di Legge).Una volta arrivato a de-stinazione, Coop effet-tua ulteriori controllisempre sui "ricercati"numero uno; il mercu-rio e l'istamina; dopodi-ché il tonno viene stoc-cato in celle frigoriferea temperatura inferioreallo zero. A questo pun-to inizia la fase di pre-parazione vera e pro-pria dei tranci che arri-vano al consumatore in-

scatolati e pronti daconsumare. Il pesce, u-na volta scongelato, vie-ne cotto. Poi viene de-positato su nastri scor-revoli per essere ripuli-to dalle lische, dallecartilagini e dai pezzi digrasso.Quindi il pesce vienetagliato in tranci e in-scatolato con l'aggiuntadi olio e sale. Successi-vamente le scatolettecontenenti il tonno ven-gono chiuse e sterilizza-te.

pesce di mare, sia so-prattutto per la con-servazione e buonoanche il contenuto diB12, la vitamina ca-ratteristica dei pro-dotti animali.

• Sono quasi assentiinvece la fibra e la vi-tamina C, perché e-sclusive del mondovegetale, il che consi-glia di abbinare altonno molta verdurafresca, mentre i car-boidrati (amidi) chemancano verrannoforniti dal pane concui lo accompagnere-mo.

La fase produttiva èterminata e la derratapuò essere posta incommercia Ma il tonnoCoop, per una precisascelta finalizzata allaqualità e alla sicurezzadel prodotto, attenderàancora quattro mesiprima di arrivare sullescansie dei supermerca-ti. Per due mesi, infatti,il tonno inscatolato è la-sciato "maturare" inmagazzino e quindi vie-ne sottoposto a rigidicontrolli.Nel gergo degli addettiai lavori, mettere a"maturazione" significapermettere che all'in-terno del prodotto abbialuogo l'osmosi, cioè chela polpa assorba l'olio.Di conseguenza, infatti,il prodotto acquisterà o-mogeneità sia nellaconsistenza che nel co-lore.Successivamente il ton-no viene sottoposto daCoop ad una serie di te-st di due tipi, organolet-tici e strumentali, cheseguono quelli già effet-tuati durante le varietappe del processo pro-duttivo.Le verifiche organolet-tiche sul prodotto finitocostituiscono una speciedi esame "a raggi x" diquello che si trova den-tro la scatoletta.Si controlla, infatti, la"pasticca" (così vienechiamata tecnicamentela forma cilindrica deltonno dentro la scatola)che deve essere di for-ma regolare, il numerodi pezzi che la compon-

gono, nonché la "pre-sentazione" del trancio,come cioè esso si offrequando viene aperto.Infine, vengono effet-tuati ulteriori test sulcolore, l'odore, il sapore,la pulizia, la consisten-za e da ultimo la stabi-lità del prodotto.L'altra serie di control-li, ugualmente impor-tanti, sono quelli stru-mentali che riguardanoil peso e l'interezza deltrancio.La questione del peso èrilevante, fanno presen-te gli addetti Coop: lalegge impone l'obbligodel controllo sul pesonetto, ma non quellosul cosiddetto "pesosgocciolato".Coop invece, operandoin questo senso unascelta a favore del con-sumatore, impone aipropri fornitori un pre-ciso parametro, stabili-to nei propri capitolatid'acquisto, proprio sulpeso sgocciolato.A questo proposito vasegnalato il controlloche viene effettuato sul-la presenza di acquanel tonno in scatola: se-condo i parametri Coop,deve comunque corri-spondere a valori moltobassi.Un altro parametro cheCoop impone ai proprifornitori, e che costitui-sce un'ulteriore garan-zia di qualità, è la "in-terezza" del trancio.Nelle scatolette Coop,quindi, si trova il traicio intero, e non "sbri-ciolato".

• Abbondante ilsodio, sia per-ché è un

L'ETICHETTANUTRIZIONALE

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In Italia dal punta di vi-sta della legge non vi èmolto che riguardi ilproblema dell'inquina-mento acustico. Se si e-sclude il codice civile cheparla genericamente di"rumori molesti", il rife-rimento pila sicuro ed at-tuale è il decreto delpresidente del Consigliodei ministri del marzo1991 che fissa i limitimassimi di esposizioneal rumore. Frutto di unlungo lavoro del mini-stero dell'Ambiente, ildecreto legge pone un ri-medio, se pur limitato,al drammatico vuoto le-

gislativo esistente in I-talia. Nel decreto vengo-no prese alcune decisio-ni importanti, la princi-pale delle quali e la di-sposizione che obbligagli enti locali a dividereil proprio territorio insei zone per le quali vie-ne fissato un limitemassimo di inquina-mento acustico duranteil giorno e durante lanotte. Il lettore deve sa-pere che il termine fis-sato da questo D.L. perattuare la zonizzazioneè il mese di marzo 1992.Quindi, salvo prorogheod omissioni, da aprile

ogni cittadino potrà ri-chiedere l'intervento delcompetente servizio tec-nico dell'Usa] nel casoriscontri un superamen-to negli ambienti esternidel limite di tollerabilitàacustica. Non ci dilun-gheremo sulle tecnologiecon le quali dovrà esseremisurato il rumore. Perinformazione e per dove-rosa conoscenza ripor-tiamo però la tabella deilimiti massimi contenu-ta nel D.L. ed in alto unpiccolo glossario che il-lustra i due parametriprincipali di riferimen-to.

Valori dei limiti massimi dei livello sonoro equivalente (Leq A) re-lativi alle classi di destinazione d'uso del territorio di riferimento.

Limiti. massimi ItLeq in dB (A)]Tempi di riferimento

Classi di destinazione d'uso del territorio Diurno NotturnoI - Aree particolarmente protette 50 40II -Aree prevalentemente residenziali 55 45Ili - Aree di tipo misto 60 50IV - Aree di intensa attività umana 65 55V - Aree prevalentemente industriali 70 60VI - Aree esclusivamente industriali 70 '70

UN INQUINAMENTO TIPICO DEL NOSTRO TEMPO AFFRONTATO CON RITARDO

VIVIAMOSEMPRE PIÙIMMERSIIN UNA SOCIETÀCHE PRODUCEUNAINNUMEREVOLEQUANTITÀDI RUMORI.PUÒ SEMBRARESTRANOSOFFERMARCIA PARLAREDI SUONIE DI RUMOR1CHEACCOMPAGNANO LA NOSTRAVITAE DI QUANTOQUESTI,IN PARTE,SIANOUN ASPETTOIMPORTANTEDELLA NOSTRACULTURA

CtUE1TROPPI ECIBELDI RUMORE

P la decima parte di un "bel" il quale, a sua volta, è in elettro-acustica un'unità logaritmica di misura dell'attenuazione diuna potenza elettrica. In parole povere, è il parametro comu-ne con cui si esprime il valore di un suono o di un rumore.

il livello continuo equivalente di pressione sonora pondera-ta. In parole più semplici, è il parametro fisico adottato at-tualmente per la misura del rumore.

di Massimo Chiesa

L'aspetto che a noi inte-ressa sottolineare e cheè la base della riflessio-ne sul rumore che vo-gliamo stimolare neilettori è l'effetto patolo-gico, il vero e propriodanno fisico e psichicoche può arrecare un ru-more forte e prolungatonel tempo.Quante volte, infatti, eivediamo impegnati du-rante la giornata, nellaricerca di un po' di si-lenzio? O perché il ru-more è giunto ad un li-vello opprimente, o per-ché vogliamo rifugiarcinella sana ed antica ar-te della meditazione.Tutto questo non è sen-z'altro facilitato dai ru-mori continui e, moltospesso, di intensità no-civa, che la società ditipo industriale ci im-pone. Nonostante le ri-

cerche e gli studi sulproblema, molto ancoraresta da fare, soprat-tutto per quanto ri-guarda la risoluzione disituazioni patogene el'applicazione di unarecente normativa delministero dell'Ambien-te."Un giorno l'uomo do-vrà combattere il rumo-re con la stessa tenaciaimpiegata a combatterela peste e il colera": so-no queste le parole pro-fatiche pronunciate al-l'inizio del Novecentoda Robert Koch, unodei padri dell'igienemoderna, che ci richia-mano ancora oggi ad a-nalizzare e a valutareattentamente un pro-blema che spesso tra-scuriamo con gravedanno della nostra sa-lute.Le fonti di rumore cheabitualmente ci dan-

neggiano sono ormaisvariate.Si passa dal rumore difondo quotidiano deltraffico urbano, a quel-lo delle discoteche, aquello dei motorini, aquello prodotto dallemacchine sul posto dilavoro, a radio e televi-sioni a volumi troppoalti, sino ad arrivare alfastidioso rumore pro-dotto dai vicini di casae propagato da muri co-struiti in modo non cor-retto.Quindi le fonti di inqui-namento acustico, per-ché di questo ormai sideve parlare, sono in-numerevoli, tanto daregistrare ogni giornouna nuova fonte.Il problema è quindimolto più importante diquanto non si pensi esono ormai molti i casiscientificamente stu-diati di alterazioni del

comportamento dovutea prolungata esposizio-ne a fonti sonore ecces-sive.Si tratta di un proble-ma sociale che non puòessere affrontato in mo-do casuale e saltuario,ma che deve vedere u-na tutela precisa effet-tuata con mezzi e tec-nologie avanzate.Operare in questa dire-zione è ancora più do-veroso se si pensa all'a-spetto preventivo chene può derivare: infattimoltissimi studi effet-tuati da audiologi di di-verse nazioni sono e-stremamente chiari neldirci che, in misurasempre più rilevante,avanza una diminuzio-ne di capacità uditivanelle giovani generazio-ni.Ma cosa fare per com-battere questo proble-ma? Come sempre, una

parte della risposta ri-guarda l'educazioneche ognuno di noi deveavere ogni volta chenella giornata viene acontatto con qualunquecosa produca rumore e,conseguentemente, lomoderi.Ma in una società comela nostra è chiaro chenon si può fare affida-mento solo su questo,ma che invece occorreun quadro legislativochiaro e un sistema dicontrollo e repressioneche abbia mezzi e tec-nologie a sufficienza.Per quanto riguarda ilprimo aspetto, è di re-cente approvazione unalegge quadro propostadaI ministero dell'Am-biente, mentre perquanto riguarda il con-trollo e la repressione,sono attivati nel nostroPaese i servizi delle Us-si e le polizie municipa-

E a questi ultimi duesoggetti che il cittadinosi deve rivolgere ognivolta che individua unafonte di rumore che ri-tiene nociva e degna dicontrollo.La speranza è che l'effi-cienza di queste strut-ture sia all'altezza delcompito; per il momen-to la desolante consta-tazione è l'assoluta ina-deguatezza di tecnici edi attrezzature specifi-che in cui versano siale varie lJssl che i re-parti dei vigili urbani.La lotta aI rumore, aquei fastidiosi decibelche ci opprimono ognigiorno, è dunque unanuova frontiera, manon meno importantedi altre, nella battagliaper una migliore quali-tà della vita che dob-biamo garantire a noi ealle future generazioni.

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di Vera Squarcialupi

Con le frasi ad alto effet-to, che riportiamo sopra,incomincia la "motivazio-ne"' di mi progetto di re-lazione sui diritti univer-sali degli animali che ilParlamento europeo siappresta a discutere perarricchire e consolidareuna branca del diritto —quello per gli animali ap-punto — che si fa semprepiù importante. Ma gli a-nimalisti non sono soddi-sfatti, anzi le loro batta-glie per ottenere una mi-gliore e più vasta legisla-zione, sono forti e ben or-ganizzate_ ...D'altronde"il cammino della civiltàrisulta strettamente cor-relato al superamentodelle discriminazioni. Laspinta all'annullamentodi antinomie quali padro-ne-schiavo, aristocratico-plebeo, bianco-nero, uo-mo-donna, sano-handi-cappato, eterosessuale-o-mosessuale ha storica-mente condotto non soloa conquiste di ordine eti-co ma anche a fondamen-tali progressi in terminidi qualità della vita. 11 ri-conoscimento di dirittianche ad individui nonappartenenti alla specieumana costituisce un cor-retto sviluppo della me-

IN DISCUSSIONEIRRLAMENTO Dl STRASBURGO E NELLA COMMISSIONE ESECUTIV,

GLI ANIMALIE I LORODIRITTI"Chi, anzi, cosa sono per noi gli animali? Sono cibo, amici, parassiportatori di malattie, mezzo di lavoro, fonte di godimento estetico, m

, zi di divertimento, risorse "rinnovabili", produttori di alimenti, preda- ,rtori, oggetto di ricerca, terapeuti, fonti di materie prime ed altro anco-rra". "Avversari, risorse, oggetti di divertimento: via via, a ragioni and-' che se ne sono aggiunte di nuove e la guerra non è mai cessata. Possia-mo ben vedere negli animali le truppe in rotta di un regno che quasinon esiste più, i sopravvissuti sbaragliati ai quali, finalmente, bisogne-rebbe dichiarare La pace".

desima tendenza".Alla luce di questa nuova"filosofie il Parlamentoeuropeo e il suo "Gover-no" costituito dalla Com-missione Esecutiva, han-no utilizzato il loro potereper affrontare molti a-spetti della vita animale.Fra le decisioni più cono-sciute c'è il divieto di im-portazione delle pelli dicuccioli di foca per impe-dire che fossero uccisi arandellate. Lo stesso èavvenuto per l'avorio on-de non incoraggiare l'e-stinzione degli elefanti elo stesso avverrà fra bre-ve per le pelli degli ani-mali catturati con trap-pole, considerate "nonselettive". Si è intervenu-to, inoltre, per regola-mentare e ridurre la spe-rimentazione animale esi sta giungendo al divie-to di tale pratica nel casodiprodotti cosmetici. Piùdifficile è stato chiedereuna "regolamentazione"dell'alimentazione forza-ta delle oche, generoseproduttrici di prelibato(per alcuni) fois gras, eancor minore è statol'impegno contro gli spet-tacoli e le feste tradizio-nali che si risolvono incrudeltà nei confronti de-gli animali, la corridatanto per intenderci e la

lotta dei galli. Ma Ie diffi-coltà maggiori si incon-trarlo quando si tratta didiritti degli animali chefanno parte delle attivitàeconomiche della colletti-vità europea e in specialmodo di quel mondo com-plesso e variegato che èl'agricoltura, ivi compre-sa la zootecnia. In queicasi i buoni propositi sva-niscono e lo slancio uma-nitario verso il mondo a-nimale si congela tanto èvero che nel Trattato diRoma, che ha istituite laComunità europea, gli a-nimali vivi sono conside-rati alla stregua di pro-dotti agricoli e inseritinelle stesse categorie del-le mele e dei cavolfiori,senza tener conto che so-no esseri viventi dotati dicinque sensi.

CHI RISPETTALE NORME?È vero che sono state e-manate norme più o me-no severe sulla macella-zione, sul trasporto di a-nimali vivi e sulle buoneprassi di laboratorio, cioèun minimo di regolamen-tazione della sperimenta-zione animale. Ma quantidei 12 Stati che fannoparte dell'Unione Euro-

pea, applicano con scru-polo tali norme? Certa-mente non l'Italia, alme-no a dar retta alle denun-ce che giungono alle isti-tuzioni europee insiemealle molte proposte chegli animali d'allevamentosiano classificati "sen-zienti", cioè in posizioneintermedia fra gli esseriumani e gli oggetti inani-mati, in modo che il lorobenessere non sia pregiu-dicato da considerazionieconomiche e di profitto.La nuova classificazionerichiesta, che si appoggiasu 1 milione (dicesi unmilione) di firme raccoltein vari Paesi europei, si i-spira all'ineccepibile legi-slazione britannica echiede, per gli animali,acqua e cibo sufficienti,ricoveri e condizioni di vi-ta confortevoli, libertà dimovimento, compagnia dianimali della stessa raz-za, fino a giungere a pre-scrivere pavimentazioniche non li danneggino o liaffatichino.E questo il caso dei maia-li e dei loro cuccioli chehanno visto sostituire lelettiere di paglia, morbi-de e calde anche se pocoigieniche, con pavimentimetallici forati, facilmen-te lavabili con potentigetti d'acqua ma dove gli

animali scivolano e sispezzano le zampe finen-do nei buchi di scolo.Questa presa di coscienzanei confronti della condi-zione animale, che datempo è viva nel Parla-mento europeo, dovrebbepoi trasformarsi in azioniconcrete. Ma (sarà forseuna domanda ingenua oprovocatoria) tutte le cu-re e le attenzioni di cuisopra per gli animali diallevamento dovrebberopoi finire in forno o in pa-della!Di qui l'incoraggiamentoche verrà dall'assise diStrasburgo verso l'ali-mentazione vegetarianacome "contributo praticoquotidiano oltre che allavita degli animali anchecontro la deforestazione el'inquinamento provocatodagli allevamenti indu-striali'.

COMINCIAREDALLASCUOLAMa perché i diritti deglianimali non rimanganomore dichiarazioni o leggiimpraticabili, bisogna co-minciare dalla scuola do-ve, attraverso insegnantiben preparati, sia possi-

bile fin da piccoli giunge-re al superamento di ognidiscrinunazione, compre-sa quella contro gli ani-mali.Ma ai governi, subissatida mali crescenti e dagravi problemi in aumen-to esponenziale, nonchéda deficit finanziari pau-rosi, viene anche chiestodi creare, all'interno deirispettivi ministeri del-l'ambiente, appositi ser-vizi che agiscano in con-tatto con un prospettatoIspettorato VeterinarioComunitario e con mi Co-mitato Consultivo per idiritti degli animali.Certo, sarebbe interes-sante un altro organismoche a livello europeo sidesse da fare per coordi-nare tutto lo slancio in fa-vore degli animali cheviene dai popoli europei iquali, da tempo, hannosoddisfatto tutte le loro e-sigenze in fatto di ali-mentazione tanto è veroche si trovano in crisi disuperalimentazione, non-ché di appagamento dellerichieste più opzionali. 11fervore animalista, quin-di, abbia il buon gusto dinon pretendere altrettan-to da quei popoli che nonhanno ancora risolto iproblemi della loro so-pravvivenza.

COOP LOMBARDIA -MENTA LE VENDITEUN PANORAMA ' 4,NOMICO DIFFICILE

di Valerio Di brio

Il 1991 è stato un annotravagliato per l'econo-mia italiana caratteriz-zata da una palese de-celerazione del proces-so espansivo.I consumi delle fami-glie avevano rappre-sentato il motore dellungo ciclo economicopositivo vissuto fra il1984 ed il 1988.Da quei momento inpoi la crescita rallentaprima lentamente e poipiù bruscamente, finoa scendere dal +4,6%annuo al +2,0% che do-vrebbe realizzare il1991_Le previsioni ufficialidi aumento dei consu-mi per il 1992 sono del+2,5% un valore chemolti esperti conside-rano eccessivamenteottimista e comunquenon in grado di rilan-ciare il sistema econo-

mico.Ma allora da dove ver-rà la ripresa? Dalla do-manda estera è il giu-dizio, la speranza dimolti. Finora purtrop-po i risultati su questoversante sono stati de-ludenti, con una cresci-ta delle esportazioniche a fatica avvicina il+2,0%.L'economia americanae quella tedesca stannovivendo l'una una faserecessiva e l'altra unafase interlocutoria.Ai dubbi sulla capacitàdei consumi interni disostenere ancora lo svi-luppo si sommano idubbi su di una ripresainternazionale che ap-pare in prospettivaquanto meno debole esoprattutto incerta.L'inflazione per ottoanni consecutivi è sce-sa passando dal+21,1% del 1980, al+5,0% del 1988.

Da quel momento inpoi il fronte dei prezziriparte fino ad un valo-re vicino al +6,5% checaratterizzerà il 1991.Le aspettative per ilprossimo anno non pos-sono essere particolar -

mente favorevoli; sulversante dei prezzi in-ternazionali sarà diffi-cile per il petrolio scen-dere sotto gli attuali18$ il barile, che signi-ficano addirittura lostesso livello del 1979.Il fronte interno deiprezzi storicamente èsempre stato quello piùinflattivo per il nostropaese ed i servizi trai-neranno ancora unavolta la corsa degli au-menti.All'interno di un qua-dro rnacroeconomic qper il 1992 così sfavo-revole Ia disoccupazio-ne si confermerà il verogrande problema delnostro sistema econo-

mico, e per due milionie seicentomila lavora-tori in Italia non saràdisponibile una solu-zione occupazionale.

Tav.

Tasso di disoccupa-zione (1) in alcunipaesi

Ottobre 1991Giappone 2,0%Germania 6,3%Stati Uniti 6,8%Gran Bretagna 8,7%Francia 9,7%Italia 11,5%Spagna 15,4%(I) disoccupati in %delle forze di lavoro.

In tutte le regioni me-ridionali i valori del-l'indice si riconferme-ranno al disopra del20%, penalizzando so-prattutto i giovani incerca di prima occupa-zione e le donne (35%).

Le aziende del com-mercio hanno consegui-to nel 1991 risultati e-conomici alterni, rea-gendo in modi forte-mente differenziati allacontrazione dei consu-mi.Sia nel comparta ali-mentare che in quelloextralimentare ad im-prese che evidenzianoprestazioni brillanti sicontrappongono impre-se con risultati negati-vi.Coop Lombardia si col-loca nella prima fasciaconquistando incre-menti di vendita, a pa-rità di rete, positivi econ una variazione chea fine anno dovrebbesuperare il +11%.L'inflazione alimentarechiuderà l'anno intornoal +7% e dunque il ri-sultato di Coop Lom-bardia si pub interpre-tare come una crescitadi quota di mercato cio-

è di quantità fisichevendute superiori aitre punti percentuali.In realtà se l'Istat a-vesse misurato l'au-mento dei prezzi soloall'interno dei nostrinegozi avrebbe scoper-to una crescita1991/1990 di poco su-periore al +5%.L'inflazione Coop Lom-bardia è di circa duepunti inferiore a quellaesterna.

soci ed i consumatorihanno ben valutato ilnostro comportamentodeflattivo, premiandocisulle vendite.La speranza di ripeterequesto contenimentodell'inflazione anchenel prossimo anno èquella che ci consentedi guardare con fiduciaai prossimi dodici mesiin uno scenario grigiosia per l'economia cheper la finanza pubbli-ca.

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IL "GRAZIE" -DEL SINDACODesidero rinnovare sulle colonne di que-sta pubblicazione rivolta ai soci del movi-mento cooperativo, a nome della Giuntacomunale e mio perF,onale, più vivograziamento ai dirigenti cella Lom-bardia e ai membri del Comitato di gestio-ne di Pizzighettone per l'apprezzata ini-ziativa realizzata presso la scuola eiemen-tare "De Amicis" del nostro Comune. Lapiantumazione con essenze di montadi collina e di pianura dì uno spazio acente la scuola costituisce, oltre cheintelligente ed efficace forma promozie

-- le, un utile supporto didattica per iguanti e alunni e, al tempo stesso, untributo alla diffusione di una cosciaambientalistica e naturalistica nei noragazzi e non solo in essi. Risulteràpotenziata nel futuro l'azione, semprenecessaria, rivolta a salvaguardare I'biente e la natura da ogni compromissie a garantire le condizioni per unastenza sana e migliore alle generazioniture. Iniziative come questa esaltantiruolo deI movimento cooperativo e i cidini pizzighettonesi non mancheranno,sono certo, di corrispondervi tangibilm

Mario BardeSindaco di Pizzighettone

te.

TiNIZIATIVA PRESA A PIZZIGHETTONE APPOGGIATA DA COOP LOMBARDIA

IL PARCO-GIOIELLODIETRO LA SCUOLAPIANTE DIMONTAGNA,DI COLLINA EDI PIANURAMESSE ADIMORA SUUN TERRENOINUTILIZZATO.AMBIENTEECOLOGICOPER UCCELLI EINSETTI II pacco delta scuola dopo la messa o dimora degli alberi e degli arbusti insegnarli e genitori [sullo sfondali alla .cerimonia inaugurale

abate 16 novembrel'inclemenza deltempo ha costretto

al riterno della scuolaelementare "De Amici?di Pizzighettone l'inau-gurazione di un vero eproprio "parco-gioiello"che da oggi diventa pa-trimonio della comunitàdi questa piccola citta-dina lombarda solcatadall'Adda. Da tempo lanostra Sezione soci CO-op locale, di concertocon la direzione didatti-ca della scuola, stava

maturando l'idea di po-ter intervenire positiva-mente su quel terreno i-nutilizzato di circa otto-cento metri quadri di-sposto sul retro dellastruttura scolastica.Anche l'Amministrazio-ne comunale di Pizzi-ghettone è stata imme-diatamente coinvoltanella proposta. "Un'ideaispirata" ha detto la di-rettrice della scuolaProf.ssa Bianca Baiettidurante la presentazio-ne del lavoro fatta ai

duecento bambini stipa-ti in palestra assieme aigenitori, agli insegnan-ti, alla Giunta munici-pale al completo ed allaBanda musicale cittadi-na.Il Settore soci e consu-matori di Coop Lombar-dia non ha avuto esita-zione alcuna ad aderirealla richiesta di finan-ziare l'iniziativa, ed hasubito affidato la realiz-zazione progettuale edesecutiva a due espertidel settore: il prof. Ric-

cardo Groppali apprez-zato naturalista e do-cente di Biologia all'U-niversità di Pavia, e al-I'Arch. Fulvio Mosca dicui sono note a livelloregionale le competenzein simili tipologie di in-tervento. In pochi mesisiamo così riusciti apassare dalla teoria al-la pratica, e la conver-genza degli intenti hafatto si che i tempi perl'inizio della piantuma-zione fossero rispettaticon la scadenza più pro-

Bambini,

pizia, quella autunnale.Intervenendo nella ceri-monia di inaugurazionedel parco, Sergio Ghi-ringhelli, direttore delnostro Settore soci el'On. Mario Bardelli,sindaco di Pizzighetto-ne, hanno illustratobrevemente le caratte-ristiche e gli scopi del-l'operazione, sottoline-andone la potenzialevalenza di possibilepunto di riferimento,non solo per Pizzighet-tono, ma più ampia-

mente per il territorio ela zona.Da qui l'impegno as-sunto da parte del no-stro Settore soci di se-guire anche in futuro lacrescita della vegetazio-ne piantumata, ad e-sempio, come ha affer-mato GhiringheIli, conla compilazione e l'edi-zione di un fascicolo do-cumentativo dell'inizia-tiva che verrebbe diffu-so a scopo didattico agliscolari.

Elio Susani

PIANTE DI TUTTI IEcco le s;utest dell'illu-strazione scientifica del-d'iniziativa fatta dal pro-fessor Riccarda Groppa-li, docente di biologia al-l'Unitiersità di Pavia.Per lo studio delle Scien-ze naturali gli insegnantiutilizzano spesso libri ditesto nei quali le paroleinquinamento ed ecologiasono estremamente ab-bondanti, oppure splendi-di documentari che mo-strano come vivono alcunianimali, quasi sempre pe-rò di altri continenti. Leescursioni in natura sonoancor oggi rare, in parteper la difficoltà di rag-giungere ambienti accet-tabili presso le sedi scola-stiche, ed anche perchégli insegnanti non sonostati addestrati a guidareesperienze di campagna.Per consentire invece diinsegnare utilizzando lanatura stessa è stata pro-posta la creazione, in unospazio di pertinenza dellaScuola elementare De A-

micis di Pizzighettone(Cremona), di un parcotematico (...). In novem-bre sono state poste a di-mora le essenze sceltedallo scrivente, fornitedal vivaio dei fratelli 'Risidi Canneto sull'Oglio{Mantova), in parte coin-volgendo operativamentegli alunni della scuola. Inprimavera verranno rea-lizzati i percorsi interni,secondo i tracciati propo-sti dall'architetto Mosca,che ha delineato anche glispazi occupati da mac-chia e arbusti. In praticasi tratta della ricostruzio-ne, in un'area scolasticarecintata, delle principalitipologie della vegetazio-ne italiana, caratteristicadelle differenti zone cli-matiche continentali: lamontagna, la collina e lapianura. Sono stati utiliz-zati 153 alberi, 12 arbustidestinati a raggiungeregrandi dimensioni, e 1_44arbusti delle seguentispecie:

— per la montagna abeterosso, larice, pino mugo,tasso, betulla, salicene,serbo degli uccellatori, a-grifoglio e maggiociondo-lo;— per la collina faggio,carpino bianco, frassinomaggiore, pioppo tremolo,ginepro, nocciolo, gine-strofe, corniolo e lantana;— per la pianura pioppobianco, quercia farnia, a-cero campestre, ciliegioselvatico, biancospino,prugnolo, sanguinella esambuco.Numerose delle speciescelte sono adatte a forni-re cibo (costituito da frut-ti e bacche) ad uccelli edambienti adatti alla loronidificazione, e le fioritu-re scalari dalla primaveraalla fine dell'estate sonoottimali per l'alimentazio-ne di numerosi insetti int-po/linatori, come api,bombi e farfalle diurnedalle colorazioni vistose.Per incrementare comun-que ulteriormente tali

presenze faunistiche èstata allestita una partaspecificamente destinataa farfalle ed uccelli, con 6alberi e 50 arbusti dotatidi frutti e fiori adatti a ta-li animali, ed in particola-re:— gelso bianco, azzeruo-lo, buddleja, lillà e ligu-stro.In questo modo, ed a pari-tà di prezzi con altre pos-sibili reali reazioni, è sta-ta fornita alla scuolaun'area dove si trovano leessenzepiù rappresenta-tive dell'Italia continenta-le, comprese quelle chenon si trovano mai in par-chi e giardini perché rite-nute — quasi sempre atorto — poco ornamenta-li. Alla crescita vigorosadelle essenze scelte segui-rà in breve l'arricchimen-to faunistico dell'area, conuna particolare abbon-danza di fauna minore,costituita soprattutto da-gli insetti.

Riccardo Groppali

CLIMI D'ITALIA

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PRIMO CONCORSOFOTOGRAFICO COOP LOMBARDIA

Il salone degli Alabar-dieri del Palazzo Comu-nale di Cremane ha fat-to da sfondo suggestivoalla cerimonia del pri-mo Concorso fotograficoregionale "Coop Lom-bardia" promosso dalgruppo fotografico "IlCascinetto" e dalle Se-zioni Soci di Cremona.Il tema del concorso e-ra: "Donna ed Ambien-te_ Come la donna vive

oggi questo rapporto".La giuria ha esaminatooltre un centinaio di fo-tografie, sia a colori chein bianco/nero, selezio-nandone 52 che sonoandate a costituire unamostra, che è stata pre-sentata nel Salone delPalazzo Comunale.Il prime classificato perla sezione B/N: Gian-pietro Cappellini (CR);per la sezione colore:

Giorgio Salami (CR).Inoltre, Coop Lombar-dia ha assegnato unpremio speciale, per u-na foto dedicata allaspesa fatta con il sac-chettone di carta ecolo-gica Coop, allo stessovincitore della sezionecolore.

Nella F010, la premiazione diGiorgio Salami.

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UNA GRANDE INIZIATIVA COOP E UNA TRASMISSIONE TV

COOP COMPIEL'INTERA SERIEDEI CONTROLLIPERCHE ESIGEIL MASSIMODELLEGARANZIE

UN PROBLEMADI FIDUCIAMilano, 6 dicembre 1991

Sono da alcuni anni soda della Coop.Ho scelto di farmi socia perché davo fiducia al vo-stro modo di gestire i prodotti alimentari e perchépensavo che la vostra distribuzione fosse quellapiù attenta alle esigenze dei consumatore. hofatto anche pubblicità all'interno della mia cer-chia di familiari e amici). Ora, durante un pro-gramma televisivo ho visto dei dati sulla presen-za di residui di pesticidi su frutta e verdura ac-quistata anche alla Coop di Milano. Ho acquista-to il giornale che aveva pubblicato queste notizieper vedere effettivamente i dati. Quello che hoprovato alla lettura è una grossa delusione per a-ver posto la mia fiducia nelle mani sbagliate. Vioffro comunque la possibilità di dimostrarmi chevoi lavorate nella stessa maniera che pubblicizza-te. Non giustificatevi col fatto che la Coop di Na-poli non aveva residui sui prodotti perché io ac-quisto a Novate e se il vostro fornitore di Napoli èpiù affidabile... pensateci voi.Ringrazio per la cortese attenzione.

Antonia D'Alessio (Navate Milanese)

OPERAZIONE"PROD0171 CON AMORE"

Questa è una duplicestoria; quella di un'ope-razione di grande respi-ro promossa dalla Coopper migliorare, nell'in-teresse dei consumato-ri, la qualità dei prodot-ti ortofrutticoli in ven-dita nei propri super-mercati, e quella dì unapuntata d'una popolaretrasmissione televisiva:"Mi manda Lubrano",dove, per diversi moti-vi, si è creato qualchemalinteso di troppo sulrapporto tra salute delconsumatore, grandedistribuzione e ruolodello Stato.

• Cominciamo dal-l'inizio.Coop progetta e

realizza una linea diprodotti a proprio mar-chio, prodotti con a-more" con il dichiaratointento di offrire ai con-sumatori frutta e ver-dura meno trattate chi-micamente.E il 1988 e l'iniziativaprende il la attraversoun faticoso e problema-tico rapporto con le po-che imprese agricole di-sposte a lavorare con icriteri della lotta inte-grata.Che cosa significa que-sta terminologia para-bellica?Che contro i parassitiche attentano alla salu-te delle piante vengonoutilizzati meno fitofar-maci e solo in alcuni ca-si: a) se è rigorosamen-te necessario; b) solo almomento opportunoquando cioè il parassitaè più vulnerabile e l'ef-fetto più efficace. Si fa-vorisce poi l'interventodi insetti utili che si nu-trono degli stessi paras-siti.

• Nel giro di pochianni, grazie an-che ad una cre-

scita della sensibilitàconsumerista, nellapubblica opinione, la li-nea dei "Prodotti con a-more" ha incontrato unriscontra estremamente

confortante: 290.000quintali di frutta e ver-dura vendute pari a 38miliardi di lire nel 1991nella rete coop. AlPau-mentato ritmo dellevendite è corrisposto unaumenta dei coltivatoriche hanno perfezionatoqueste tecniche di uti-lizzo del suolo. Sonoben 800 le aziende agricole selezionate da Co-op che oggi, attraverso38 grandi imprese, ri-forniscono i nostri puntivendita.I patti con i fornitori so-no estremamente chia-ri: chi rispetta le regoleresta nel nostro circui-to, chi le viola ne vieneestromesso. E Coop, co-me sempre fa per i pro-dotti a proprio marchio,controlla scrupolosa-mente tecniche e stan-dard di qualità alla pro-duzione.Fatto questo doverosoprdambolo veniamo allatrasmissione "Mi man-da Lubrano" che, vasottolineato, rappresen-ta oggi una delle pochevoci sui media naziona-li che si occupa della tu-tela del consumatore.Cosa è successo? La Le-ga Ambiente presentarisultati di una ricercaeffettuata per testare iltasso di "ecologia" dellagrande distribuzione.

i Quali sono cioè leiniziative che lemaggiori catene

di supermercati hannoin cantiere per favorireun discorso "verde" ver-so i consumatori. II ri-sultato, per ammissionestessa della ricerca, èlusinghiero e sottolineacome la moderna distri-buzione sia oggi decisa-mente più affidabilenella tutela del consu-matore.C'è però un dato, quellorelativo ad un test ef-fettuato su prodotti diortofrutta acquistati indiversi supermercati,alcuni dei quali dellarete Coop, clie eviden-zia come sui prodotti te-

stati siano presenti re-sidui chimici cd è que-sto dato ad emergerecon maggior forza epreoccupazione durantela trasmissione televisi-va.

n Coop sotto accu-sa dunque? Noncrediamo proprio

e proviamo a spiegareperché.Innanzitutto, i prodottianalizzati rientravanotutti ampiamente nei li-miti posti dalla legge.In secondo luogo, consa-pevolmente, Coop ri-sponde in termini di ga-ranzia e di controllo so-lo dei prodotti a propriomarchio. E indagatanella trasmissione, nonera questo tipo di orto-frutta.Ciononostante, di pro-pria iniziativa, Coop e-segue centinaia di ana-lisi a campione sui pro-dotti che entrano ognigiorno nei suoi super-mercati, accollandosi irelativi costi e offrendomargini ancora più am-pi di garanzia al consu-matore su merci, che

sono acquistate in di-versi luoghi, dai merca-ti all'ingrosso fino alleaziende private. Perquesti prodotti valgonoin ogni caso le leggi e lenormative dello statoche sono preposte a tu-telare la salute dei cit-tadini ed il cui controlloè affidato agli organidel ministero compe-tente.in Fatte salve que-

ste necessarie di-stinzioni tra re-

sponsabilità della di-stribuzione e delle isti-tuzioni si pongono u-gualmente problemi piùcomplessi per chi, comeCoop, intende andarepiù avanti nella tuteladel consumatore.E questi problemi im-plicano livelli diversi: dilegge, di controllo, didenominazione,

Va innanzituttodetto con chiarez-za che manca u-

na normativa di leggeprecisa sulla definizio-ne di prodotto biologico.Proprio per questo Co-

op si guarda bene daldefinire i prodotti aproprio marchio conquesto nome.Sotto la definizione dibiologiéo passa oggi u-na vasta gamma di pro-dotti, coltivati con tec-niche diverse e da pro-duttori che si ispirano afilosofie, principi e mo-dalità assai differenti.

a Solo recentemen-te alcuni tra diloro hanno co-

minciato a rifletteresulla necessità di asso-ciarsi per definire unmarchio di qualità eper arrivare a produrrequantità in grado disoddisfare un mercatopiù ampio di quello del-le boutiques dell'ali-mentazione.Un'ulteriore motivazio-ne deriva anche dal fat-to che anche questo set-tore potrebbe esserecampo d'azione di spe-culatori: la semplice e-tichetta di prodotto bio-logico consentirebbe in-fatti ad operatori senzascrupoli di vendere lostesso prodotto ad unprezzo più alto.

n Laboriosa e co-stante è dunque,soprattutto per

chi,2come Coop ha unrapporto ed uno scam-bio quotidiano con ipropri soci-consumato-ri, la ricerca diprodut-tori seri ed affidabiliche, muovendosi in con-certo con i livelli diqualità da nei richiestie successivamente te-stati, sappiano offriregaranzie di un prodottosicuro, coltivato con unridotto tasso di pestici-di ed attraverso ii siste-ma della lotta integra-ta.

n Non è un casoche nella tra-smissione citata i

prodotti testati fosserostati sottoposti ad unaccertamento di 38principi attivi contro isettanta abitualmente

ricercati da Coop.Coop esegue una piùampia gamma di con-trolli perché, come giàdetto, sui prodotti aproprio marchio, in unsettore cosl delicato, e-sige il massimo dellagaranzia.in Ciò detto, allo

stato attuale, èdifficile che Co-

op, nonostante la buonavolontà e gIi investi-menti di centinaia dimilioni nella ricerca,possa fare di più.Di più possono ovvia-mente fare le associa-zioni di consumatorimobilitandosi affinché,a livello legislativo, sifacciano dei passi in a-vanti per la tutela dellasalute dei cittadini.Da qui entriamo in uncampo più vasto sulquale, al momento op-portuno, sarà semprepossibile ritornare,

• Nella trasmissio-ne di Lubrano, seinsieme alle as-

sociazioni ambientali-ste fosse stato interpel-lato anche qualche re-sponsabile della Coop,probabilmente tuttoquesto sarebbe emerso,aiutando a toglierequella patina di sospet-to e di diffidenza versoCoop e la grande distri-buzione in generaleche, in qualche modo,ha permeato la discus-sione.

• I problemi solle-vati dalla tra-smissione sono

comunque di grandeimportanza e Coop èpronta a fare la suaparte.Non fosse altro perchéda sempre associazionedi consumatori e dasempre protagonistadelle campagne più im-portanti a difesa di tut-ti i consumatori, nel-l'ambito di un sistemadi produzione e distri-buzione di merci evolu-to e moderno. 8

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MO"densi le di Coop Lombardia

lelga

Comitato diRedazione

Corni Lite RegionaleLombardoAntonio &noli ni. Mancina Chiesa,Sergio Ferrarlo. Sergio Ghiringlsel li,Marco Muggì. Enrico Migliavacca.Daniele Moltrasio, UgnEnrico Rossi, Adolfo Scalpelli.Giorgio V07211

Direttoreresponsabile Addirti Scalpelli

Segreleda diredazione Andrea Pericgaio

Editrice Coop Viale Famagosta 75Lombardia 20142 Milano •Tal. 844721Progetto Franse Malagutigrafico Maria Rosa Toni

Fin paginazione entri "Il GuieJo"Impianti eri:Mena (Mi) - Tel. 02-9794461/2e stampa 97290272

Autodzzazione elci Tib. di Milanon. 144 del 14 aprile 1982

dspi Ansoeiato allaUnione Stampa Periodica italiana

La ..-.uro di Quale Continuo è di bassa qualità per Lastanspa radi alta qualità ecologica_ È nata riciclala

PESA E PRESTITO CON CARTA DI CREDITO NEI NEGOZI COOP LOMBARDIA ai

orno da qualche anno a que-sta parte, tra novembre e di-cembre, Coop Lombardia ha

rea izzato una grande campagnad'informazione, con migliaia di let-tere indirizzate a propri soci nonprestatori con lo scopo di infor-marli sul prestito sociale, e suivantaggi e servizi che l'adesione aquesta forma di risparmio consen-te di ottenere. Stavolta, la campa-gna è servita per fornire una seried'informazioni sulla carta di credi-to Unicard Visa, un nuovo servizioche permetterà Fuso del documen-to magnetico come carta di creditointernazionale valida in tutto il

a cura di Andrea Pertegato

mondo, come carta di debito intutti i centri di vendita Coop Lom-bardia e, inoltre, valida per prele-vare denaro contante presso glisportelli Bancomat.Sono stati ottimi i risultati di que-st'iniziativa informativa: fra l'al-tro, diverse centinaia di persone sisono rivolte agli uffici soci per ave-re informazioni sia sulla carta chesul prestito sociale.Ecco in questo articolo, in sintesi,quali sono state le domande allequali i soci si sono mostrati parti-colarmente interessati, e quali so-no state le risposte fornite ai que-siti.

Unifeard Ui-teard

NEL MONDOCON UNICARD

QUALI SONOI VANTAGGIDELL'ACCORDOUNICARD VISA?Il servizio che diventa così disponibi-le mette a disposizione degli aderen-ti una carta di credito multifunzio-nale, utilizzabile in otto milioni di e-sercizi nel mondo e in 139miIa in I-talia.

6.1 CONVENIENTEDIVENTARESOCIO PRESTATORE?In primo luogo, la carta di creditosarà pressoché gratuita. Inoltre il so-cio prestatore sarà agevolato negli ac-quisti: alla cassa d'un centro Cooppotrà decidere se addebitare l'importodella spesa al conto bancario, oppuresul prestito sociale depositato.E ovvio che il prestito sociale andràintegrato, quando sarà necessario.Va rilevato che sono motto numerosele persone che si sono mostrate parti-colarmente interessate a questo argo-mento. C'è di più: circa cinquecentohanno deciso di aprire un libretto dirisparmio, mentre parecchie altrecentinaia hanno espresso l'intenzionedi diventare immediatamente titolaridella carta Unicard Visa, ma dovran-

no pazientare, anche se non per mol-to, perché la distribuzione di questodocumento magnetico avverrà neiprimi mesi del 1992. Insomma si pre-annuncia per Unicard Visa un succes-so superiore alle aspettative. In casaCoop si fa notare che ciò significa chei soci hanno acquisito la convinzione,trasmessa dalla Coop, che la carta dicredito non è né uno strumento dita-rio né uno "status symbol", ma unservizio, una comodità, uno strumen-to di sicurezza che sostituisce il dena-ro contante. Tutto ciò è stato compre-so in tutte le fasce sociali, dagli stu-denti ai giovani in carriera, dai pen-sionati agli operai alle casalinghe:quindi dall'intera, fedele mappa delcorpo sociale cooperativo.

CHE FARESE L'UNICARDVIENE SMARRITAO RUBATA?Bisognerà comunicarlo immediata-mente ai numeri verdi di Unicard,attivi 24 ore su 24. Si dovranno indi-care i propri dati, segnalando il furtoo lo smarrimento. Se un lestofante u-tilizzerà il documento smarrito o ru-bato, la spesa fraudolenta non verràaddebitata al titolare ma coperta dauna polizza assicurativa. E indispen-sabile che Ia denuncia venga fatta ilpiù presto possibile.

CHE SUCCEDEQUANDO SI USA LACARTA ALL'ESTERO?Le spese effettuate verranno addebi-tate sulla linea di credito apertatramite Unicard, e non sul prestitosociale Coop. La carta potrà essereusata in tutto il mondo in ogni eser-cizio convenzionato con Visa.

COME SI PAGAALLA CASSA COOP?Si presenterà la carta, che verrà lettain pochi secondi dal sistema informati-ca, che fa capo alla banca dati esisten-te all'interno del centro Coop. Il paga-mento, con l'addebito sul prestito so-ciale sarà rapidissimo: avverrà inqualche secondo. Quindi, la cassierafarà firmare una doppia ricevuta, unacopia della quale resterà al cliente, peril controllo contabile che vorrà even-tualmente compiere. L'importo dellaspesa verrà addebitata con valuta delgiorno stesso. Il limite di spesa corri-sponderà alla cifra massima deposita-ta dal socio come prestito sociale.

COME AVERENOTIZIE SUL CONTO?Nulla di più semplice. Il socio pre-

statore si recherà all'ufficio soci conil proprio libretto e chiederà la situa-zione.L'addetto provvederà subito, e senzaaddebito di spesa, a fornire il rendi-conto delle operazioni canalizzatesul conto prestito. Tutti i movimentiverranno registrati sul libretto. Que-sta operazione è facoltativa ed effet-tuabile quando il socio lo ritenga op-portuno.

COMEOTTENERELA UNICARD VISA?Ci si potrà recare al più vicino puntodi vendita Coop Lombardia (negozio,supermercato, Ipercoop), oppurepresso la sede di Unicard, in vialeFamagosta 75 a Milano.Il futuro titolare della carta potràscegliere dove convogliare la propriarichiesta.Il richiedente riceverà un modulo dacompilare, con i dati personali neces-sari per l'identificazione della sua af-fidabilità.Queste informazioni saranno memo-rizzate da Unicard, e mantenuta adisposizione di tutti i punti vendita.Successivamente il richiedente rice-verà a casa, a mezzo posta, la comu-nicazione per ritirare la carta Uni-card Visa, nel punto stesso dove hadepositato i suoi dati personali.

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DALL'INTERNO a cura di Andrea Pertegato

30 MILIARDI PER COOP AGRICOLEIN EMILIA ROMAGNATrenta miliardi per il miglioramento produttivo e qualitativodell'attività delle cooperative agro-industriali: lo ha deciso laGiunta regionale nella sua ultima seduta su iniziativa dell'as-sessore all'agricoltura e alimentazione Angiolino Mini.Per la selezione degli interventi da inserire nel programma a-vranno la priorità i settori lattiero caseario della fileria delparmigiano reggiano, ortofrutticolo e vitivinicolo.I contributi, in conto capitale, copriranno il trenta per centodella spesa ammessa, elevabile sino al quaranta per cento sel'investimento viene effettuato in collina o in montagna.

"UNINTESA" AUMENTACAPITALE E DIVERSIFICAUnintesa, società di servizi finanziari del gruppo Unipol, modi-ficherà la propria "missione" aziendale: da rete di erogazionedi prodotti a rete di raccolta. Per far fronte al mutamento di o-biettivi la società varerà un aumento di capitale da 5 a 14 mi-liardi, che porterà nella compagine societaria nuovi partner.Unipol finanziaria manterrà il controllo, mentre il restante 49per cento sarà diviso Fra le cooperative di consumo, il consorziofinanziario della Lega Fincooper e la Banec (Banca dell'econo-mia cooperativa), un ingresso quest'ultimo di forte valenzastrategica.

BU LGARELLIPRESIDENTEDEL CONSIGLIONAZIONALEDELLECOOPERATIVEDI SERVIZIMarco Bulgarelli, consigliere eco-nomico della presidenza della Le-ga, subentra a Francesco Mastido-ro nel ruolo di presidente del consi-glio nazionale delle cooperative diservizi.In una dichiarazione rilasciata dalneosletto, si afferma che la nuovadirigenza si impegnerà ad un durolavoro di organizzazione dell'offer-ta cooperativa per cogliere le op-portunità di mercato a livello più e-levato.

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LE"FABBRICHE"

DE L

fn presidenza durantelavori del convegno

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Visita - passeggiata tra gli stagni; dei produrli

LoII via egli acquisii

'GNO INDETTO DALL'ASSOCIAZIONE LOMBARDA DELLE COOPEMTIVE DI CONSUMATORI

COMMERCIOIl 29 novembre si è tà delle città.I CENTRI

COMMERCIALI:L'ESPERIENZADELLA NOSTRAREGIONEDOVE SICONCENTRANOIMPRESE ITALIANEE STRANIERE.IL SIGNIFICATOSOCIALE DEGLIINSEDIAMENTICOOPERATIVI.RELAZIONIE INTERVENTIDI GIORGIOGENTILI, ENRICOMIGLIAVACCA,GIGI PANNOZZO,MAURIZIOCOSTA,ANTONIOSTELLATELLI EGIORGIO VOZZA

svolto all'Hotel Galliadi Milano un convegnoorganizzato dall'Asso-ciazione lombarda coo-perative di consumato-ri.Il tema era quello deiCentri commerciali nel-la nostra regione, quel-la dove c'è più esperien-za e dove continua unaforte pressione naziona-le e internazionale perrealizzare nuovi centricommerciali.Il relatore, l'architettoGiorgio Gentili, ha sot-tolineato che ci sono or-mai diversi tipi di cen-tri commerciali. Dalmodello iniziale, piaz-zato in aperta campa-gna, si è giunti ad a-prirne nell'immediataperiferia della città, epersino in aree centrali.Le differenze sono note-voli a cominciare dalprezzo del terreno. Sonodiversi anche gli effettisul comportamento deicittadini, sulla vivibili-

Quelli centrali scontanola difficoltà di accessoin automobile e quindisi prestano ad offertebasate sull'abbiglia-mento, sugli articolisportivi, su M-li, dischi,libri.Quelli in campagna ri-chiamano fuori dallacittà i consumatori e difatto impoveriscono laperiferia, che già di so-lito carente di servizi,giammai potrà dotarsidi offerta commercialeadeguata. L'architettoGentili ha sottolineatocome il Centro commer-ciale Bonola di Milano èun tipo di insediamentoche arricchisce il tessu-to socio-urbano.Enrico Migliavacca,presidente dell'Associa-zione lombarda coope-rative di consumatori,ha ricordato come lescelte Coop vadano pro-prio in questa direzio-ne. Coop Lombardia hafatto un intervento a

Cremona, a due passidal centro urbano, cheha consentito di valoriz-zare un'area abbando-nata offrendo un servi-zio e un nuovo ambien-te alla città.Per quanto riguardaBonola, sarebbe inte-ressante svolgere unaricerca per quantificarequesto contributo allavivibilità cittadina.Certo non sempre si po-tranno ritrovare le stes-se condizioni.Un quartiere omogeneo,servito dalla metropoli-tana, con un centro peri servizi pubblici a fian-co di quello commercia-le: queste le caratteri-stiche di un successoche probabilmente saràstudiato da un istitutodi ricerca specializzato.Altro tema è stato quel-lo di uno sviluppo ragio-nato. Gigi Pannozzo, se-gretario regionale dellaFilcams, ha segnalatocome sia una preoccu-pazione per il sindacato

avere una situazionenella quale operatori i-taliani e stranieri si im-provvisano un centrocommerciale, lo avvianoricorrendo a tutti i van-taggi consentiti dalleleggi attuali (contrattiformazione-lavoro) edal reclutamento dipersonale con nessunaesperienza sindacale,per poi magari rivende-re la struttura dopo po-chi mesi.Pietro Sarolli, assessoreregionale al Commer-cio, ha cercato di ri-spondere alla domandadi programmazione e-mersa negli interventidi Maurizio Costa, di-rettore generale dellaStanda e di AntonioStellatelli, segretarioaggiunto della Unionedel Commercio di Mila-no.Tutti hanno sottolinea-to l'occasione di questarivoluzione commercia-le per una riqualifica-zione del territorio. Non

si tratta di trasformaretutte le ex-fabbriche incentri commerciali, madi considerare attenta-mente questa opportu-nità tutte le volte che lecaratteristiche dell'arealo consentono.Giorgio Vozza, vicepre-sidente dell'Associazio-ne lombarda cooperati-ve di consumatori, cheha presieduto il conve-gno, ha parlato non acaso dì "nuove fabbri-che".Ma ha anche ricordatocome nei paesi dovequesta rivoluzione si ègià compiuta, chi hafatto scelte sbagliate siè trovato di fronte alfallimento.Non è ancora il casodella Lombardia, doveci sono ancora spazi,ma senza uno sviluppocoerente anche noi ri-schiamo gli errori, cheverrebbero a ripercuo-tersi sui lavoratori e indefinitiva sui consuma-

i tori.

3 DICEMettrini...

IPERCOOP MOGIOAP4002 t

Il manifesta per l'apertura ddripariloggio

Nonostante un climapolare ed una nebbiafittissima sono statiquasi mille gli invitatiche hanno raggiunto il3 dicembre il nuovissi-mo Ipercoop di via Be-nozze Gozzoli.Moltissime, tra gli invi-tati, le personalità poli-tiche ed amministrativecon rappresentanze deiComuni di Cesana Bo-ccone, Bollate, Novate,Cantù e, naturalmente,

di Milano.Il presidente di CoopLombardia AntonioBertolini, porgendo ilsaluto ai presenti, hasottolineato iI dinami-smo di Coop Lombardiache, in un momento nelquale l'economia nazio-nale sembra stentare,ha energie e volontà percrescere e creare nuovaoccupazione.Franco Laudi, vicepre-sidente di Iperlombar-

dia, ha voluto sottoline-are il ruolo commercia-le che la nuova realtàandrà a svolgere, men-tre l'assessore al Com-mercio del Comune diMilano Ennio Difettoha evidenziato i meritidi una struttura che, inuna zona particolar-mente importante dellacittà, va a colmare unvuoto di servizi con unaltissimo livello di qua-lità e modernità.

Come da tradizionel'assessore, unitamenteal presidente di Iper-lombardia AlessandroLago, ha poi procedutoal taglio del nastro cheha coinciso con l'inau-gurazione ufficiale del-l'ipermercato.Hanno portato il saluto,con la loro presenza,anche il presidente re-gionale della Lega dellecooperative Corbani el'assessore Lanzone.

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LA CASA PROSSIMA VENTURAdi Lucia Bricchi

L'elettronica ha già co-minciato a rivoluzionarela casa: è celata negli elet-trodomestici bianchi ed èinvece esibita negli appa-recchi neri, come i video-registratori, o nelle novitàcome le cabine-doccia pro-grarnmabili.Per quanto utili e di a-vanguardia, questi pro-dotti sono però di transi-zione perché agiscono o-gnuno isolatamente, inve-ce le casa del futuro avràun cervello centrale capa-ce di coordinare le variefunzioni: dal controllo de-gli impianti alla protezio-ne anti-ladro, dalla rego-lazione del clima alla di-stribuzione dell'energia.Ed è un futuro più vicinodi quanto si immaginiperché in Europa sono giàal lavoro i comitati di e-sperti in "domotronica" ele grandi aziende coopera-no nella ricerca.

n In Italia non mancanole applicazioni, infatti i si-stemi elettronici di gestio-ne domestica sono già incommercio e vengono in-trodotti nelle ville esclusi-ve, ma anche in alcunicondomini e nei progettipilota dell'edilizia popola-re.Come sarà allora la casadel futuro? A molti vienein mente l'abitazione fu-turibile de "I Pronipoti",cartoni animati di Barna

Barbera: colori fluò, pil-lole invece del pollo arro-sto e mbottini servizievoliper sbrigare le faccende.Ma le previsioni minuzio-se, per quanto divertenti,invecchiano presto tanto

più che la realtà à un'al-tra: i pronipoti siamo noi,anche se ce ne rendiamoconto solo in parte.La trasformazione, piùche la forma delle cose, ri-guarderà il sistema deiservizi che sarà semprepiù completo, più flessibi-le e in grado di dialogarecon i suoi abitanti. Cosìcome la rivoluzione indu-striale ha portato pro-gressivamente nelle caseuna nervatura di tubi e fi-li (acqua, luce, gas), cosìla rivoluzione elettronicaintrodurrà un sistemanervoso centrale che avrài suoi terminali nei singoliapparecchi e nei dispositi-vi e agirà a livello di unitàdi abitazione, di caseggia-to e addirittura di zona.Una breve panoramicatra i prodotti (che sono gliavamposti tecnologici nel-la casa) porta ad indicarele già citate docce multi-funzione che hanno tuttol'aspetto di navicelle spa-ziali lanciate nell'univer-so del benessere. Tramiteuna tastiera elettronica e-sterna si possono deter-minare temperatura eRusso dell'acqua deside-rati, ma non è tmita, ci sipuò sottoporre a massag-gi multigetto o alla sauna,i] tutto accompagnato dal-la musica preferita.

IR Ben più complessa è laserie Living di BTicinoche permette di assodareall'impianto elettrico di-spositivi elettronici; l'a-spetto esterno è quello diplacchette tipo interrutto-ri che provvedono a rile-vare fumo e fughe di gas,funzionano da lampadesegnapasso o di emergen-

za, da salvavita in bagno,suoneria, stazione meteo-rologica, temporizzatore,orologio e termostato.Living, collegata alla ra-dio o può distri-buire anche musica e no-tizie in tutta la casa, da o-gni stanza si può regolareil volume, accendere ospegnere. All'elettronicada intrattenimento è in-vece dedicata la PhilipsCollection, una gammaaudio e video che com-prende Tv a schermo pa-noramico, lettore CD por-tatile con cuffia senza filie una "torre del suono".

IL BAGNOINTELLIGENTEI progettisti più famosisono stati invitati da Phi-lips, per la mostra "Am-biente Elettronica", a cre-are degli allestimenti do-mestici introducendo gliapparecchi della PhilipsCollection, ne è derivatala "Imagination Room" i-deata da Ron Arad, unastanza in cui la comunica-zione del mondo è tagliataFuori e si è circondati solodall'arte, in originale econ intermediazione elet-tronica multipla. Al con-trario nel "Bagno intelli-gente" di Matteo Thunentrano il tg del mattino,le notizie di borsa e i vide-o delle vacanze accantoad una videoparete ad on-de fluttuanti. Fantasie daarchitetto si potrebbecommentare, ma in realtàneI mondo esistono giàdei modelli di casa del fu-turo che servono da labo-ratorio di sperimentazio-ne; in Giappone c'è TonHouse che utilizza mille

sensori, negli Stati Unitila Smarth House dissi-mula l'alta tecnologia sot-to l'aspetto rassicurantedella villa d'epoca, in Eu-ropa ci sono invece Habi-ter Demain 2000, inFrancia, e Autotron in O-landa, un'architettura diacciaio e vetro.Senza andare molto lon-tano lo IACP della provin-da di Milano si muove giàin questa direzione, comeci informa l'architettoMassimo Capella, respon-sabile dell'ufficio proget-tazione CAD: "Da tre an-ni telecontrolliamo a di-stanza le centrali termi-che di alcuni stabili, inol-tre a Corsico abbiamo re-alizzato im edificio biocli-matico supercoibentato edotato di serre solari, inmodo da massimizzare ilrisparmio energetico.Stiamo valutando ora lapossibilità di intervenirein uno dei quartieri storicianteguerra IACP, a Mila-no, per telecontrollareappartamenti dal puntodi vista della sicurezzaantifurto e dei carichi dienergia; la centrale po-trebbe essere presso lanostra sede o in un servi-zio sul territorio".

• Massimo Capella, cheè anche autore del libro-manuale L'edificio in-telligente (Gruppo edito-riale Jackson) aggiunge:In Italia su un parco di23 milioni circa di abita-zioni, almeno due milionipotrebbero essere auto-matizzate; esistono giàtre sistemi di gestione do-mestica con funzioni com-plesse e sono: Arision diFatme, Scudo di Tecmont

e Domestix di Ete". E co-munque essenziale che alivello europeo, se nonmondiale, si arrivi alla i-dentificazione di standardcomuni in modo da rende-re compatibili tutti i siste-mi e i prodotti sul merca-to.

LA CUCINAEUROPEAUn contributo determi-nante è dato anche dal-l'impegno di ricerca deigrandi gruppi industriali,un esempio è Zeltron, l'i-stituto di ricerca di Za-nussi che collabora con 23diverse aziende nel pro-getto comunitario "Homesystem" per l'automazio-ne domestica e la conse-guente definizione deglistandard.In particolare Zeltron haaffrontato la cucina euro-pea del futuro, ovvero TR-S (Integrated KitchenSystem) dove tutti gli e-lettrodomestici di uso co-mune (frigorifero, conge-latore, lavatrice, lavasto-viglie, piastra di cottura eforni) sono collegati pervia informatica in modosia da mantenere le fun-zioni tradizionali che dafornire servizi aggiuntiviper quanto riguarda la ri-duzione dei consumi, lasicurezza, la programma-bilità a distanza e la faci-lità d'uso.Inoltre il sistema LKS puòinteragire con altri siste-mi della casa come l'anti-furto e l'antincendio.A questo punto qualcunovorrà essere rassicuratodi non finire a vivere in u-n asettico laboratorio dalnome casa; è un dato di

fatto, anche se può sem-brare un controsenso, chedalla matita dei designerultimamente escono comearredi sofà vecchio stile,credenze della nonna oletti a baldacchino, ma so-prattutto c'è una fortecorrente progettuale cheintende la tecnologia perla casa come una innova-zione "amichevole", sem-plice da usare, a misuradi uomo reale.L'architetto Eugenio Bet-tinelli, ricercatore pressoil Politecnico di Milano, e-sperto della Commissionedella Comunità Europeaper il programma "Inte-grated Interactive Home"e autore del recente libroLa prossima casa (Edi-zioni BTicinoddeabooks),sostiene quest'orienta-mento: 'Bisogna stare at-tenti a non trasformarel'abitante della casa in unsuddito tecnologico dellastessa, va sempre salva-guardata la libertà d'azio-ne e anche di variazione edi trasgressione all'inter-no del sistema casa auto-matizzatoi

Già ora la gente si cir-conda di prodotti tecnolo-gici che utilizza, a dir tan-to, al 20% delle potenzia-lità tecniche.Bisogna poi uscire dallalogica dell'addizione, percui la casa è un manufat-to fisico fatto di muri dovesi aggiungono macchine egadgets.Prevedo che verso la metàdegli anni novanta sianodefiniti gli standards e iprogetti reali possanopartire, bisogna però vin-cere l'inerzia dei costrut-tori.

TANTE SCUOLE ALLE MOSTRE LOOPSi sono concluse nei giorni scorsi le numerosemanifestazioni previsteper fine anno.Un programma impe-gnativo che ci ha pun-tualmente lasciati senzatregua.Dobbiamo però dire cheinfine ne siamo moltosoddisfatti perché la par-tecipazione dei soci, deigiovani, del mondo dellescuole nel suo insieme èandata oltre le aspettati-ve non solo in terminiquantitativi.Infatti numerose arinostate Ie attestazioni diplauso espresse da per-sonalità della cultura eda rappresentanti delle

istituzioni.Occasioni di incontro e dinuove conoscenze chenon mancheranno di da-re i loro frutti anche infuturo.

Mostra: "Scherzarecol fuoco" - Laboratorioe animazioni sui pericolidomestici.Como - salone SanFrancesco - dal 14 al 29novembre - col patrociniodegli Assessorati allaPubblica Istruzione edella cultura.Hanno partecipato 26scuole con 114 classi,2.200 ragazzi e 150 inse-gnanti.Una affluenza numerosa

anche di genitori e dipubblico in generale, conun risultato complessivodi circa 3.500 presenze.

Cremona - Salone degliAlabardieri - dal 3 al 17dicembre col patrociniodell'Assessorato allaPubblica Istruzione.La partecipazione ha re-gistrato la presenza di673 alunni, di 80 inse-gnanti e di 525 adulti,con una visita complessi-va di 1.200 presenze.

Brescia: Mostra "Coo-perazione Coop inBurkina Faso" dal 15novembre al 15 dicembre- Museo di scienze natu-

rali - col patrocinio delMinistero degli Esteri,del Ministero sull'am-biente e del Comune diBrescia.Questa mostra fotografi-ca appronta la propostadi un modello produttivocompatibile con l'am-biente in riferimento a-gli interventi economiciche Coop Lombardia at-tua in collaborazionecon l'Università di Mila-no in Burkina Faso e inNiger.A questa manifestazio-ne, rivolta ad un pubbli-co adulto, hanno parteci-pato 612 studenti dellamedia superiore, 55 inse-gnanti e numerosi eitta-

dini per un complessivodi 950 presenze.Inoltre il 10 dicembre sìè tenuta una conferenzanell'Auditorium adiacen-te, ove, il prof. Ettore Ti-baldi del dipartimento dibiologia dell'Universitàdegli Studi di Milano el'agronomo Dott. CarloCarugi di Africa '70,hanno illustrato le carat-teristiche ambientali e iprogetti di intervento inquesta zona semi-deser-tira del Sahel.Alla fine dell'incontro, ilTeatro "Maschere nere"di Milano ha presentatouno spettacolo con attoridi colore, tratto da unaleggenda africana.

Milano - "Il giocoraccontato" - un librodi Silvana Corbari pre-sentato il 17 dicembrealla "Libreria dei ragaz-zi" diretta da RobertoDenti. Un folto pubblicodi insegnanti e di letto-ri attenti alla pubblici-stica infantile ha rivoltodomande agli autorevo-li presentatori dell'ope-ra, Mario Lodi e Area-care Acerbi. L'impegnodi Coop nell'educazionedei ragazzi, sui temidell'alimentazione, deipericoli domestici e del-la sicurezza nei giocat-toli è stato illustrato daSergio Ghiringhelli diCoop Lombardia.

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' 11NSOSTITUilLLIDARIETA

FERIr"ruilt1

I SETTORIDI INTERVENTO.AUMENTATISOCIE PRESTAZIONE.CONVERSAZIONECOLPRESIDENTEGABRIELE FERRI

L'ingresso della Casa dei Ferrovieridi Via 5. Gregarioa Milano (in ano 6io d'epoca}

SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSOFRA FERROVIERI E LAVORATORI DEI TRASPORTI

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110' AN•1VEF1r;ARIOASSEMBLEA NAZIONALE - SIENA 718 MAGc.80 1087dí Francesca Ammoni

"Unitevi o noi, se voletecompiere qualcosa diutile, perché è con l'u-nione di lutti che noi,poveri e deboli comesiamo se isolati, potre-mo diventare una for-za".

Con queste parole sichiude la riunione del20 gennaio 1878 che ve-de i rappresentanti di17 depositi ferroviarigettare le basi della"Società di mutua soc-corso fra macchinisti efuochisti delle ferrovieAlta Italia" che, però, siera costituita il 1° mag-gio 1877. Da allora sonotrascorsi 115 anni, l'as-sociazione si è trasfor-mata in "Società nazio-nale di mutuo soccorsofra ferrovieri e lavorato-ri dei trasporti", conta82mila soci, assiste300mila cittadini, haun ricavato di 20 mi-liardi, possiede un pa-trimonio immobiliare dicirca 10 miliardi, hachiuso nel '90 il propriobilancio in attivo.La Mutua dei ferrovierinon solo ha resistito neltempo, ma ha continua-mente aumentato i suoisoci e le sue prestazio-

ni. Però, non senzagrandi lotte e travagli.Il mutuo soccorso si dif-fonde sul territorio na-zionale all'indomanidell'Unità d'Italia,quando lo Statuto al-bertino, che riconoscevanell'articolo 32 il dirittoa tutti i cittadini di "a-dunarsi pacificamente esenza armi", venne e-steso a tutto il paese.Nelle prime società i la-voratori, sollecitati edaiutati da intellettualidi ispirazione mazzinia-na, si finanziano unaserie di servizi e di pre-stazioni in assenza dispecifici istituti assi-stenziali statali.La "Macchinisti e fuo-chisti", nata il 1° mag-gio 1877 (la data è deltutto casuale, una sim-bolica coincidenza conquanto sarà stabilitodalla II Internazionalenel 1889), in una primafase si affida a quegli"amici istruiti e compe-tenti" che possono solle-vare i lavoratori dallaloro "naturale ignoran-za", quali ad esempioCarlo Romussi, grandefautore del movimentomutualistico milanese.Poi, a partire daI 1885,

da posizioni moderate,passa alla "resistenza",termine con cui si indi-ca la volontà di sceglie-re forme di lotta più ra-dicali e di destinare ifondi a sostegno dei la-voratori che restanosenza paga nei primiscioperi. Figura di spic-co in questa fase è quel-la di Cesare Pozzo, con-duttore di locomotive li-gure, che con forte per-sonalità, cultura e fededemocratica riesce aspingere la categoriadei ferrovieri su posizio-ni sempre meno fatali-stiche e corporative linoall'unificazione nazio-nale nei 1885 delle so-cietà di mutuo soccorsoesistenti tra i macchini-sti, all'adesione al Par-tito dei lavoratori nel1892 e alla costituzionedella Lega ferrovieri i-taliani nel 1894.Con la nascita della Le-ga che si occupa di pro-blemi sindacali e riven-dicativi, la "Macchinistie fuochisti" ritorna adoccuparsi della sferamutualistica e solidari-stica. Ma la sua attivitàè improvvisamente in-terrotta nel 1894 dalleleggi antianarchiche del

Crispi che prevedono loscioglimento di tutte lesezioni del Partito So-cialista e delle societàad esso aderenti.La mutua dei ferrovieridecide allora di ritirarela propria adesione alPSI e riprende a funzio-nare. Si arriva così a]progetto di costruire u-na casa dei ferrovieri inMilano. Con il contribu-to di varie organizzazio-ni e dei ferrovieri stessi,mediante obbligazionida n 10, si costruisce"la bella e ampia casa"in via S. Gregario, n.46-48, vicino alla Sta-zione Centrale. La casa,che doveva essere inau-gurata il l° maggio1898, viene occupatadalle truppe del genera-le Bava Beccaris che e-ra stato incaricato disoffocare la rivolta delpopolo milanese scop-piata in conseguenzadell'aumento del prezzodel pane. Tutte le orga-nizzazioni ferroviarievengono sciolte e lamaggior parte dei diri-genti è costretta a ripa-rare in Svizzera.La "Macchinisti e fuo-chisti", però, riprendela sua attività e si

schiera a favore dellanazionalizzazione delleferrovie, voluta dal Gio-litti nel 1905 e promuo-ve la nascita del Sinda-cato Ferrovieri Italianinel 1907. Il fascismotenterà a più riprese disciogliere la Mutua e diimpadronirsi del suopatrimonio, ma riusciràsoltanto ad associarlaall'Ente Nazionale delleCooperative, fino aquando nel 1936 accet-terà che questa ritornialla nomina di regolariConsigli di Ammini-strazione. Oggi, nella"bella e ampia casa" divia S. Gregorio, rinno-vata e trasformata cisono moderni uffici, u-na fornitissima bibliote-ca, ampie sale per riu-nioni, la Redazione de

Treno", mensile dellaSocietà, ed altre nume-rose strutture sociali.La Mutua prevede per isoci e familiari sussidiospedalieri, di malattia,di convalescenza, di de-cesso, di totale inidonei-tà, una copertura legaleper motivi di servizi.Dal 1976 è aperta a tut-ti i ferrovieri, dal 1980a tutti i lavoratori cheoperano nel settore dei

trasporti e dal 1987 an-che ai pensionati.L'iscrizione volontariaprevede il versamentodi una quota mensile diL. 20mila a socio, pari a240mila lire annue.Il Presidente GabrieleFerri, in carica dal1972, si dichiara moltosoddisfatto dell'anda-mento della Mutua, pe-rò avverte un'esigenzadi profondo cambiamen-to rispetto aI ruolo dellamutualità in una realtàsociale in continua evo-luzione e in presenza diuna crisi dello "Statosociale". "C'è — dice —l'emergere di una verae propria centralità deidiritti dei cittadini, cheè il vero asse della lottasociale e politica e c'èda rimuovere l'ostacolorappresentato dalla le-gislazione vigente chevincola la mutualità aleggi del 1866"."E necessario — affer-ma — adeguare l'attua-le legislazione a quelladegli altri Paesi europeie nello stesso tempo te-ner presento che la mu-tualità non può sosti-tuirsi con i suoi serviziallo Stato, ma solo inte-grarne l'intervento".

DALLA STAMPA a cura di Luciano Didero

ITALIASPRECONAL'accusa dell'Organizzazione Mondialedella Sanità si riferisce alla spesa far-maceutica, esagerata da ogni punto divista.Per esempio risulta che 19 dei 20 far-maci più venduti non sono davvero indi-spensabili; la prova è che altrove (Usa,Gran Bretagna) non sono in vendita.E inoltre questi "inutili" farmaci sonotra i più cari (per il cittadino), rappre-sentando il 20 per cento di tutta la spe-sa farmaceutica.La polemica potrebbe poi spostarsi sulversante medici e ticket: quali giusteprescrizioni e quale giusto prezzo do-vrebbe pagare il cittadino.Solo per un giusto farmaco, però: certeforme di 'consumismo farmaceutico"non sono accettabili.

USA:"...E NEMMENOL'ASCENSORE"Cosa non si farebbe per l'efficienza ed il profitto: in Ameri-ca ormai la buona salute (privilegiati i magri) e l'abitudi-ne a non fumare possono essere monetizzati. Soggetti po-tenzialmente più sani verranno pagati di più; e se invecedell'ascensore andrete a piedi vi troverete nella busta pa-ga diverse centinaia di dollari in più...

NOTTE È BELLODi notte è bello comprare, secondo una indagine recente,anche se per ora non è possibile.Se fosse possibile sarebbero almeno il 12 per cento i con-sumatori felici di potere comprare "fuori orario".E comunque un orario esteso fino alle 21,00 sarebbe ap-prezzato dal 35 per cento dei consumatori, e l'8 per centocomprerebbe fino alle 24,00.In epoche di recessione la Grande Distribuzione potrebbepensarci.

ATTENTIALPROFUMOCi sono odori e profumi che danno fa-stidio, altri che oltre a piacere hannouna dote in più: creano attenzione.Dall'America la ricerca ci dice che al-cuni aromi, per esempio menta e mu-ghetto, sviluppano una attenzione su-periore al normale.In pratica è come se il nostro cervellofosse eccitato, messo in allerta, da o-dori e profumi particolari: l'aria profu-mata mantiene la persona più attentaper un tempo del 30-40 per cento su-periore a quanto fa l'aria inodore.Già si prevedono utilizzi industriali,anche utili, per gli automobilisti per e-sempio: aria profumata, viaggio piùsicuro. 12

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DokePasquaC'è nella vostra memoria un dolce

che allietava la Pasqua della vostra infanzia?C'è nella vostra famiglia un dolce che tuttora

allieta le festività pasquali?Fate mente locale, magari fate una piccola "ricerca in famiglia",

e poi scrivete la ricetta, aggiungendo i vostri dati.Spedite al più presto a:

Coop. Associazione Nazionale Cooperative di Consumatorivia Panaro, 14 00199 Roma

Una giuria di esperti sceglierà tra tutte le ricette pervenutele 50 più interessanti che verranno pubblicate

in un esclusivo ricettario realizzato per l'occasione.La vostra Pasqua sarà più... dolcese parteciperete a questa iniziativa.

La giuriaLa giuria di DolcePasqua

è costituita da esperti di gastronomiaed è così composta:

Rossella Bertolazzigiornalista esperta in alimentazione

Gianluca Sigianigiornalista esperto in alimentazione

Marco Rivaalimentarista

Enrico Medailgastronomo e scrittore .

Aldo Colonettifilosofo di estetica

Alberto Capattiesperto in alimentazione

Ricordatevidi consegnarela vostra scheda ricettaentro il 20 febbraio 1992

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QUANTIDIRITTI HACONSUMATORE

Gustavo Ghidini,Come batterci daconsumatori,Prefazione di SalvatoreVeco,Boropioni, 204 pagine,28.000 lire

Gustavo Ghidini è sicu-ramente noto ai lettoridi Quale consumo. El'autore del Codice deldiritto del consumo edell'utenza (con PaoloMariotti), è qualche vol-ta ospite delle trasmis-sioni televisive sui temiconsumeristici, è presi-dente del MovimentoConsumatori, è da anniprotagonista di batta-glie, inchieste, denuncesu un solo tema: i dirittidel cittadino come con-sumatore. Questo libro èscritto pensando al let-tore. I diversissimi temisono trattati in brevi ca-pitoli, chiari e sufficientiad inquadrare il proble-

le giuste rivendicazionidelle associazioni consu-rneristiche, che sono sta-ti attenti alle normativeCee e hanno cercato dianticiparle o semplice-mente di introdurle: leresistenze sono piùgrandi (in troppi casi)della legge, del buonsenso, persino della ne-cessitli per le imprese eper i servizi italiani diessere competitivi congli altri paesi europei.Ghidini dice tutte que-ste cose, segnala anchele vittorie, ma soprat-tutto ci ricorda che inquesto campo il lavoronon è mai finito. Ci ri-chiama anche all'impe-gno personale, all'asso-ciazionismo per non ren-dere sterile l'indi o-ne o la denuncia, E unonore per noi essere sta-ti citati in questo libro.Ghidini ricorda comeun'ampia informazionesulle etichette dei pro-dotti Coop venne denun-ciata come "concorrenzasleale"!

COMEGLI ANTICHISAPEVANOMANGIARE

Ministero per i beniculturali e ambientali,L'alimentazione nelmondo antico,Istituto poligrafico eZecca dello StatoLibreria della Stato,Roma, 1987

L'Istituto Poligrafico eZecca dello State è l'a-zienda che stampa i bi-glietti della Banca d'I-talia e conia le moneteche ci portiamo in ta-sca. Non lavora solo pernoi, ma fornisce bigliet-ti e monete anche amolti altri paesi. Stam-pa e amministra anchela 'Gazzetta ufficialedella Repubblica Italia-na", quotidiano che "sipubblica tutti i giorninon festivi" e che con-tiene le leggi, i decreti,gli accordi internazio-nali, disposizioni della

de interesse sotto il ti-tolo comune "L'aIimen-tazione nel mondo anti-co". "Cibi e libri" è laraccolta per schede diben 465 volumi antichiconservati nelle Biblio-teche italiane e vatica-ne. "Gli egizi", "Gli e-truschi" e "I Romani -Età imperiale" sono glialtri volumi che entra-no dottamente in epo-che rosi remote.Ricchissimi di illustra-zioni su supellettili va-rie, si richiamano a do-cumenti di varia origi-ne per offrire un quadrocomplessivo di aree didiffusione, sistemi dicoltivazione e alleva-mento, metodi per cuci-nare e conservare i cibi.Non è possibile citaretutti gli studiosi e - le i-stituzioni che hannocontribuito a quest'ope-ra veramente notevole.I quattro volumi vengo-no venduti in cofanettoa lire 110.000. Ogni sin-golo volume costa lire30.000.

COMEBAITERCI DA

CONSUMAXORI

L'ALINIENTAZIONENEL MONDO ANTICO

ndko•

Lasurouloarimnom. Gustavo Ghidini

ma. Su ogni questionevengono segnalati i ten-tativi di intervento,quelli riusciti, quelli fal-liti. C'è un elenco incre-dibile di vicende chehanno trovato formal-mente la soluzione: unalegge, un regolamento,ma anche le resistenze(di aziende, di funziona-ri pubblici o privati, dicategorie, di dipendenti)che vanificano alcunevittorie formali. Sonocitati numerosi ministriche hanno dato retta al-

Cee, della Corte Costi-tuzionale, delle Regioni,di vari enti, nonché ibandi di concorsi ed e-sami. La Zecca disponedi una serie di Libreriedello Stato (a Milano ènella Galleria VittorioEmanuele). Pubblicaanche volumi. In occa-sione della "GiornataMondiale dell'Alimen-tazione - 16 ottobre1987" ha prodotto, peril ministero per i Beniculturali e ambientali,quattro volumi di gran-

PERCONOSCERETUTTE LE"LINGUE"D'ITALIA

Giacomo Devoto,Gabriella Giacomelli,I dialetti delleregioni d'Italia,Biblioteca UniversaleSensorii,220 pagine, 28.000 lire

È la ristampa di un li-bro che diventa di at-tualità nel momento incui il Parlamento italia-no si sta occupando diuna legge che dovrebbeconsentire (non obbliga-re) l'insegnamento dellelingue locali.Il libro è dedicato aCarlo Battisti. Vi ricor-date il film di VittorioDe Sica "Umberto D."?È la storia di un pensio-nato che non ce Ia fa eche per sopravvivere ècostretto a chiedere l'e-

difficile. Se si legge ilcapitolo della propriaregione di origine è ab-bastanza agevole ritro-vare le parole e le pro-nunzie della nostra in-fanzia, Se si passa a re-gioni linguisticamentedistanti tutto è piùcomplicato.Rimane uno dei testifondamentali per co-gliere la ricchezza rap-presentata dalle centi-naia di influenze lascia-te dalle migrazioni, dal-le dominazioni, dagliscambi, dalle integra-zioni e dagli isolamentidelle svariate popola-zioni italiane.Se invece volete cimen-tarvi nella disputa tradialetti e lingua, sullagiustezza o meno dellalegge, qui non trovereteargomenti. Questo libroè la fotografia dell'Ita-lia com'era e serve a ca-pire quello che è. Forseaiuta anche a immagi-nare l'Italia che sarà.

I FILOSOFIE I PIACERI(NEGATI)DELLATAVOLA

Michel Onfray,Il ventredei filosofi.Criticadella ragionedietetica,Rizzoli, 174 pagine,26.000 lire

MICHEL ON

IL VENTREDEI FILOSOC-Lnfa. cleitomom-

•'7.; 4'4.;. '7)

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W]S I

oourrn DELLEREGIONI D'ITALIA........

lemosina. il pensionatoera interpretato daCarlo Battisti, professo-re di glottologia a Fi-renze, uno dei massimistudiosi dei dialetti ita-liani. Era stato notatodagli uomini di De Sicaperché un giorno era u-scito di casa con duecravatte.Devoto, l'autore, scom-parso nel 1974, era col-lega di Battisti, e lacoautrice Giacomelli èstata allieva di Devoto.Il libro è relativamente

La chiave di lettura diquesto divertente libroè tutta nelle prime diecipagine.In una breve e stringa-ta autobiografia il gio-vane autore (è nato nel1959) racconta come siastato iniziato ai piaceridella tavola e ai piaceridella letteratura culina-ria, e come a ventot-t'anni si sia ritrovatocon un infarto.C'è quindi l'incontrocon la dietologa e le sue

raccomandazioni.Il giovane Onfray, chefa di mestiere il profes-sore di filosofia, dedicaproprio alla dietologiaquesta sua rivisitazionedei filosofi e del loropensiero sul cibo.I filosofi indagati? Dio-gene, Rousseau, Kant,Fonder, Nietzsche, Ma-rimetti e Sartre.I giudizi sono trancian-ti, il piglio aggressivo,le note di ambiente e iriferimenti biografici

Fanno incontrare questiautori in maniera noncerto scolastica.Di piaceri ce ne sonopochi.Ignoranza scientificaspecifica, miseria mate-riale, ristrettezze eco-nomiche, problemi disalute, sono il vero filoconduttore che uniscevite tanto diverse.Insomma il filosofospesso ha una vita du-ra, come gli altri uomi-ni d'altronde.

QUALCHE VOLTARICORDIAMOCIDELL'ALCOLISMO

Pier Moria Furbo, RoccoLuigi Ricci,Alcol AlcoliciAlcolismo,8allati-Boringhieri editori,474 pagine, lire 55.000

Un libro importante, si-curamente utile, ampia-mente documentato. Sipresta a diverse letture.Alcol e Alcolici sono i ca-pitoli storico-scientificisu vino, birra, distillati.E qui ci si diverte. Cau-caso, Turkestan e Arme-nia sono la culla del vi-no, nel neolitico. In Ita-lia le prime tracce di col-tivazione della vite si so-no trovate a Fontanella-to Parmense e risalgonoalla prima età del ferro.Il vino greco è stato persecoli il riferimento delmercato, Ostia era ilporto più importante peril vino destinato a Ro-ma. Il trasporto avveni-va nelle anfore.Le botti le hanno inven-tate i Galli.I prezzi? Nel primo seco-lo avanti Cristo andava-

no dalle 4.000 alle15.000 al litro. SottoDiocleziano il Falerno,vino pregiato, costava25.000 al litro.La bottiglia è nata in In-ghilterra e serviva adimbottigliare lo Cham-pagne che arrivava sfa-so. Per molto tempo co-stava più il contenitoredel contenuto (ma la bot-tiglia veniva riusata).La generalizzazione delvino imbottigliato risaleai primi dell'Ottocento.Nel 100 con la costruzio-ne del porto di Livornoincominciò l'esportazio-ne del Chianti, via mareper l'Inghilterra. Oggi

fiasco non c'è quasi più,costerebbe troppo la la-vorazione della paglia.rivestimento lo facevanole donne e la paglia pa-lustre segnava per tuttala vita le mani delle la-voranti. Importante erail cardine. Sappiamo chenon serviva a sostenereil fiasco (ci abbiamo pri-ma o poi provato tutticon il risultate di rompe-re il fiasco). Serviva in-vece per legare un fiascoall'altro nella irnpilaturapiramidale.Il vino di Marsala nascecome prodotto di espor-tazione grazie agli ingle-si. I pionieri furono JohnWoodhouse (1733), Ben-jamin Ingharn, che ope-rava a Palermo espor-tando il Marsala in Rus-sia, le Americhe e l'Au-stralia (1806), e Vincen-zo Florio che fondò il suoenopolio a Marsala nel1832. A Torino nel 1786Antonio Benedetto Car-pano creò il primo Ver-muti), partendo dal mo-scato passito di Canellicon aggiunta di alcol, ra-dici ed erbe. A Coneglia-no Veneto, nel 1876 sor-ge la Scuola speciale diViticoltura ed Enologiavoluta da Antonio Car-

pene, reduce garibaldinoe professore universita-rio che applicò per primole conoscenze di micro-biologia all'enologia.Nel 1860 a Canelli d'AstiCarlo Lancia applicò ilmetodo champenoise almoscato, nel 1863 a Pes-sione Martini e Sola (poisi aggiunse Rossi) inizia-rono la produzione delvermouth bianco noto intutto il mondo, e nel1867 Francesco Cinzanoiniziava ad operare aVittoria d'Alba, prose-guendo una tradizionefamiliare di tre secolipiù antica.

La birraLa birra viene da Babi-lonia, proprio dai luoghisconvolti dalla recenteguerra. Nei terzo secoloavanti Cristo la capitaledella birra era PortoSaid. Diventò la tipicabevanda del nord solopiù tardi. Per arrivare aconoscere compiutamen-te i processi di fermenta-zione bisogna aspettarePasteur (1876) e solo nel1883 presso la Carlsbergdi Copenaghen si arrivòa selezionare il lievitopuro. La prima birreriaitaliana industriale sor-

se a Nizza Marittimaper iniziativa di Giovan-ni Baldassarre Retter.Nel 1839 a Brescia iniziòFranz Xavier Wiirer, nel1840 a Chiavenna na-sceva la birra Spluga.

L'alcolismoII libro è ricco di altri ri-ferimenti storici e scien-tifici sugli alcolici e su-peralcolici, sui distillati.Lo sapevate che nel pa-ne c'è uno 0,5 di alcol?La spiegazione la trova-te nei dotti articoli sugliaspetti chimici della pro-duzione dell'alcol.Ma la parte più ampiadel libro è dedicata adun problema grave e sot-tovalutato: l'alcolismo.La complessità del pro-blema è disarmante.Scienziati di ogni forma-zione hanno cercato didare una spiegazione.Forse non c'è una solaspiegazione. Fattori ca-ratteriali, ereditari, siassociano con problemidi ambiente e di cultura,con le difficoltà della vi-ta. E infatti non esiste u-na sola cura, non esistela certezza di guarire.Sono necessarie terapiemedicinali, ma soprat-tutto pratiche quotidia-

ne che devono vedereprotagonisti i familiari, icompagni di lavoro e icompagni di sventura.Gli Alcolisti Anonimi so-no l'associazione volon-taria, senza scopo di lu-cro, che può vantare lemaggiore esperienza. Lnata nel 1935 e si basasul sostegno disinteres-sato e reciproco degli aI-colisti. Nel 1949 sorse laAl-Anon, associazioneche raccoglie i famigliaridegli ammalati.In Italia gli Alcolisti A-nonimi si sono organiz-zati nel 1974.Tra i problemi che incon-trano c'è quello dellamancanza di misure le-gislative che regolinochiaramente i diversi a-spetti dell'alcol, del suouso, del suo abuso, dellacura degli intossicati,della pubblicità agli al-colici. Le leggi, o riferi-menti a leggi esistenti,sono per lo più portati aproteggere la società da-di alcolizzati.Negli ultimi anni poi l'e-mergenza droga ha fattopassare in secondo pianol'alcolismo.Come i lettori sanno suqueste questioni è aper-to il dibattito politico. 14

Page 15: 1992 - anno 11 - n. 1 gennaio - e-coop.it€¦ · dell'Iper Lombardia, Alessandro Lago Antonio 'Sedani, prosiden io di Coop ... 131.[DSPCI [12 aupd neon un rampa% ai :asini - g-rpat2

Calendario partenzeGennaio A04 All A18Febbraio B01 B08 B15Marzo B07 B14 B21Aprile B04 C11 C18Maggio E02 E09 E16

Volo diretto I.T.C. - MI/ 82Milano Malpensa - 5

andata BM 8188sabato

p. ore 11,00 - a. ore 17,25

Quote individuali di partecipazionemezza pensione

Hotel PLM Azur AcquamarinePartenze

Una sett. Due sett.

Hotel GhazalaPartenze Una sett. Due sett.

A 1.150.000 1.610.000B 1.190.000 1.680.000C 1.250.000 1.810.000D L190.000 1.680.000E 1.190.000 1.680.000

ASSOCIAZIONETEMPO LIBERO i VIAGGIMAR ROSSOL'Egitto non è solo il Nilo, Piramidi, siti archeologicì di entusiasmante fasci-no e oasi nel deserto. E anche un mare turchese che irrompe nel deserto e sul-le aride montagne del Sinai. Un mare dai fondali corallini meravigliosi, sul-le cui rive sorgono località balneari in crescente sviluppo. Proprio qui, sullapunta meridionale della penisola, a Sharm el Sheik, Vi proponiamo di tra-scorrere le vostre vacanze balneari.Le sue spiagge di sabbia finissima, ti suo mare caldo e i suoi fondali limpi-

dissimi, la sua fauna e la sua flora tropicale ne fanno un autentico paradiso..Non occorre essere subacquei provetti per godere di tanta bellezza: bastano u-na maschera ed un paio di pinne, senza contare che gli hotels da noi scelti,sono attrezzati per qualsiasi esigenza, dal diving center per gli esperti finoalla barca per tranquille, tranquillissime gite di esplorazione, sotto la guidadi esperti locali. Sharm ei Sheik è la destinazione ideale per chi ricerca unavacanza balneare tutta mare e relax.

Hotel PLM Azur AcquamarineCategoria ufficiale 5 stelleAperto nell'estate del 1991, questohotel è costituito da un corpo centra-le e da un nucleo preesistente di bun-galow completamente ristrutturato;tutte le camere sono dotate di ariacondizionata, frigo-bar, TV e servizicon vasca o doccia. A disposizione de-gli ospiti 2 ristoranti, 3 bar, coffee-shop, piscina, diving-center, duty-fre-e shop, custodia valori. Sulla spiag-gia discoteca all'aperto, pallavolo,wind-surf e sci nautico; lettini esdraio sono ad uso gratuito.Hotel GhazalaCategoria ufficiale 4 stelleDi recentissima costruzione (1987),questo albergo è formato da due cor-

pi centrali che comprendono un am-pio ristorante, reception, bar, ed unaparte delle camere; il resta delle stes-se è distribuito in chalet, costruiti inlegno e pietre locali, sparsi nel giar-dino che circonda la piscina.Tutte le camere sono dotate di ariacondizionata regolabile individual-mente, telefono interno e servizi pri-vati con doccia. A disposizione degliospiti altri due bar (uno ai bordi del-la piscina e l'altro alla spiaggia), uncoffee-shop per veloci spuntini, risto-rante à la carte; due piscine una del-le quali è riservata ai bambini, 2campi da tennis, ping-pong, diving-center, noleggio auto, banca, bazar.La spiaggia è attrezzata con lettinied ombrelloni ad uso gratuito.

La quota comprende:Volo speciale ATI Milano Malpensa - Sharm El Sheik e viceversa

— Trasporto di kg 20 di bagaglio— Trasferimento aeroporto / hotel / aeroporto— Sistemazione in camera doppia nell'hotel prescelto— Trattamento prescelto in mezza pensione o pensione completa— Assistenza di personale in aeroporto ed in lacci— Assicurazione CEA Assistance (bagaglio, assistenza medica)Documenti necessari:— Passaporto valido almeno fino a 3 mesi dopo la data di fine viaggio e corre-dato dal visto consolare (visto emesso dalla nostra organizzazione). Nessunavaccinazione o profilassi sanitaria è richiesta.

A 1.160.000 1 630.000B 1.200.000 1.700.000C 1.270.000 1.860.000D 1.200.000 1.700.000E 1.160.000 L630.000

B25B22 B29B28D25E23

ATI Gruppo Alitaliaharm el Sheik

ritorno BM 8119sabato

p. ore 18,15 - a. ore 23,05

con viaggio aereo da Milano -

Sappi. settimanalicamera singola L. 168.000pensione completa L. 140.000Riduzioni settimanaliterzo letto adulto L. 105.000terzo letto bambino L. 119.000

Suppl- settimanalicamera singola L. 140.000pensione completa L. 105.000Riduzioni settimanaliterzo letto adulto L. 210.000terzo letto bambino L. 266.000

Quote di iscrizione: L. 50.000 - Visto consolare: L. 35.000

IL CLIMA E L'ABBIGLIAMENTOLe coste del Mar Rosso sono la meta ideale per u-na vacanza balneare sia nei mesi invernali che inestate, dove kpossibile abbronzarsi e fare il bagnotutto l'anno. E consigliabile in generale un abbi-gliamento pratico, di fibre naturali (cotone, lino,lana, ecc.) evitando nailon e fibre sintetiche. Tene-te comunque presente che da novembre a marzo latemperatura scende sensibilmente la notte rispet-to al giorno, ed è quindi consigliabile qualche in-dumento caldo.Le scarpe dovranno essere di tipo sportivo e parti-colarmente comode. Sono indispensabili gli occhia-li da sole e un cappello leggero ma protettivo; indi-spensabile, per camminare tra le rocce e sui coral-li, un robusto paio di sandali di plastica chiusi.

Sharm el SheikTabella delle temperature medie

(in gradi centigradi)Aria Mare

Novembre 24° 25°Dicembre 20° 24°Gennaio 18° 22°Febbraio 20° 20°Marzo 23° 21°Aprile 27° 22°

VALUTAL'unità monetaria del Paese è la Lira Egiziana.Consigliamo di cambiare volta per volta la valutaestera (Lire Italiane, Dollari, ecc.) che riterretenecessaria alle vostre esigenze e di conservare lericevute di cambio. Una Lira Egiziana si suddivi-de in 100 Piastre ed equivale a circa 400 Lire ita-liane (questo valere è relativo al momento dellastampa del presente opuscolo).

ACQUISTIL'artigianato egiziano è ricco di prodotti tipici: la-vori in cuoio, rame, argento, ottone, alabastro, pie-tre dure, disegni su papiro, narghilè, profumi edessenze, tappeti tessuti a mano... ce n'è veramenteper tutti i gusti.

CORRENTE ELETTRICALa corrente elettrica è a 220 Volts; alcune prese so-no di tipo piatto americano, quindi è utile premu-nirsi di un adattatore per le nostre spine usuali.

FUSO ORARIOFra l'Italia e l'Egitto esiste una differenza di fusoorario di 1 ora. Quando in Italia è mezzogiorno, inEgitto è già l'una di pomeriggio.

LA SALUTEL'Egitto è un Paese tranquillo sotto il profilo sani-tario, e non nasconde particolari pericoli. Non so-no necessarie vaccinazioni o terapie preventive.Portate con voi le vostre medicine di uso persona-le, unitamente a un antisettico intestinale, un an-tinfluenzale e un buon antibiotico; i disturbi inte-stinali e i mal di gola sono i due problemi più co-muni, causati dalla flora batterica presente nel-l'acqua non preventivamente trattata, e daglisbalzi di temperatura.

ESCURSIONIPRENOTABILI IN LOCO

Passeggiata in cammello(mezza giornata)Al mattino partenza dall'albergo; si raggiunge Wa-di Khreiza (Km. 40) da dove parte la °caramellata'attraverso il deserto; sosta, a metà percorso, per u-na passeggiata a piedi e "safari fotografico'. Infi-ne, ci si ferma per un po' di riposo in una tipicatenda beduina dove verranno offerti tè e caffè.Rientro in cammello a Waki Khreiza, poi in pul-lman a Sharm El Sheik.Lit. 25

Canyon Colorato(intera giornata)Partenza in pullman al mattino presto per Nuwei-ba (km. 180). All'arrivo si trasborda su jeep e ci siinoltra per circa 35 chilometri all'interno della zo-na montuosa denominata "Canyon colorato" (dueore circa), Al rientro, sosta a Nuweiba per il pran-zo e per il relax su una delle più belle spiagge delSinai. Ritorno a Sharm El Sheik nel tardo pome-riggio.Lit. 55

Esplorazione subacqueaa Ras Mohamed (mezza giornata)Partenza aI mattino, in pullman, per la penisola diRas Mohamed (km. 35); si tratta di una delle aree

più belle ed interessanti del Mar Rosso, per la va-rietà quasi infinita delle forme di vita che popola-no questo mare. L'eventuale attrezzatura subac-quea deve essere già in possesso dei partecipanti,che possono agevolmente noleggiarla presso unoqualsiasi dei numerosi "Diving Center" locali. L'e-scursione dura circa 4 ore.Lit. 25

Monastero di Santa Caterina(mezza giornata)Partenza nelle prime ore deI mattino; sosta ad unbazar beduino. All'arrivo [km. 230), visita al Mo-nastero fatto costruire dall'Imperatore Giustinia-no nel 527 d.c. nel luogo in cui, secondo la tradizio-ne, Dio apparve a Mosè sotto Forma di roveto ar-dente. Il rientro è previsto nelle prime ore del po-meriggio, dopo una sosta a Dahab, località balnea-re sulla costa prospiciente l'Arabia Saudita.Lit. 30

Monastero di Santa Caterinae Monte di Mosè(intera giornata)Partenza verso mezzanotte; all'arrivo, vero le 3a.m., ascensione al Monte di Mosè sulla cui som-mità (mt. 2.285) una piccola cappella segnala illuogo dove Mosè ricevette le tavole della legge. Siattende l'alba sulla vetta: lo stupendo panoramadel Sinai che potrete godere, insieme al misticismodel luogo, Vi darà una emozione certamente indi-menticabile. Dopo la discesa è prevista la primacolazione, e, subito dopo, la visita al Monastero diSanta Caterina. Rientro in albergo nelle prime oredel pomeriggio dopo una breve sosta, lungo lastrada, ad un bazar beduino.Lit, 50

IL CAIRO E LE PIRAMIDIEscursioni di tre o più giorni

GIORDANIA - PETRAEscursione di tre giorni

ISRAELE - GERUSALEMMEEscursione di quattro giorni

EeNOLATOURS

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VIVERE LA MONTAGNACON COOP

Cinque treni per Pila, Valle d'Aosta, a prezzo speciale

Partenze da Milano Porta Garibaldi

dal 23 febbraio al 22 marzotutte le domeniche

Per informazioni:

Ente Ferrovie dello StatoFiliali Commerciali Passeggeri Milano - tel. 02/86451396 - 876053Agenzia Viaggi BONOLATOURS - tel. 02/38008669 - 38008739

arpLombamlio

rrUFFICIO PASSEGGERI MILANO

FERROVIE ITALIANE