1987 Associazione Italiana Football Americano · 2018. 8. 27. · Enciclopedia del football...

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Enciclopedia del football italiano 1987 Associazione Italiana Football Americano aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 1 Ricerche Massimo Mezzetti Cronache Rodolfo Barbaro, Fausto Batella, Bruno Biecher, Giorgio Bot- taro, Domenico Calcagno, Gennaro Carotenuto, Marco Cat- taneo, Andrea Cittadini, Marco Cocchi, Marco Cogliati, Arri- go Conti, Dario Converso, Lorenzo Corazzon, Diego Costa, Claudio D’Amico, Federico Donati, Eugenio Franzoso, Romo- lo Gai, Sergio Ghisleni, Giovanni Griffoni, Salvatore Iaccari- no, Cristina Latessa, Daniele Magagnin, Antonio Maggiora Vergano, Ercole Manzi, Cesare Marcolini, Alberto Meraldi, Costanzo Migliarini, Mario Morandini, Luciano Murgia, Paolo Emilio Pacciani, Paolo Parlangeli, Alessandro Pasetti, Paolo Pedroni, G. Raffaele, Alberto Rampino, Giancarlo Revello, Stefano Righi, Nicola Roggero, Maurizio Roveri, Marco San- nazzaro, Giorgio Santoro, Mauro Saroglia, Enrico Schiavina, Massimo Soncini, Alberto Stanghellini, Giovanna Stellini, Massimo Terracina, Antonio Triveri, Stefano Tura, Giuseppe Vasapollo, Fabio Verga, Massimo Veronese, M. Zamataro, Giovanni Zauli Fonti Corriere dello Sport Stadio, Il Corriere di Monza e Brianza, Il Piccolo (Trieste), Il Resto del Carlino, La Prealpina, La Re- pubblica, L’Unità, Stampa Sera, American Football, Avis Giornale, Guerin Sportivo, Il Bò, La Gazzetta dei Muli, L’Inserto, Playoff, QB Quarterback, Sport USA, Superbowl, Tutto Football, Rhinos Milano Yearbook 1990, documenti uf- ficiali AIFA, Americanfootballitalia.com, Endzone.it, Frogsle- gnano.biz, Google.com, Huddle.org, Tauritorino.com, War- riors-bo.it ___________________________________________________________ 1987 Associazione Italiana Football Americano ___________________________________________________________ Classifiche finali Girone A Vin Par Per % PF PS Bonfiglioli Riduttori WARRIORS Bologna 11 1 0 .958 467 94 Malipiero DOVES Bologna 10 1 1 .875 356 69 Bosco Alfa Romeo SKORPIONS Varese 6 0 6 .500 189 255 Montebianco GIAGUARI Torino 5 0 7 .417 205 227 Tecninox PANTHERS Parma 5 0 7 .417 140 260 SEAHAWKS Bellusco 2 0 10 .167 88 304 Free Time TAURI Torino 2 0 10 .167 79 315

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 1

Ricerche Massimo Mezzetti

Cronache Rodolfo Barbaro, Fausto Batella, Bruno Biecher, Giorgio Bot-taro, Domenico Calcagno, Gennaro Carotenuto, Marco Cat-taneo, Andrea Cittadini, Marco Cocchi, Marco Cogliati, Arri-go Conti, Dario Converso, Lorenzo Corazzon, Diego Costa,

Claudio D’Amico, Federico Donati, Eugenio Franzoso, Romo-lo Gai, Sergio Ghisleni, Giovanni Griffoni, Salvatore Iaccari-no, Cristina Latessa, Daniele Magagnin, Antonio Maggiora Vergano, Ercole Manzi, Cesare Marcolini, Alberto Meraldi,

Costanzo Migliarini, Mario Morandini, Luciano Murgia, Paolo Emilio Pacciani, Paolo Parlangeli, Alessandro Pasetti, Paolo Pedroni, G. Raffaele, Alberto Rampino, Giancarlo Revello,

Stefano Righi, Nicola Roggero, Maurizio Roveri, Marco San-nazzaro, Giorgio Santoro, Mauro Saroglia, Enrico Schiavina,

Massimo Soncini, Alberto Stanghellini, Giovanna Stellini, Massimo Terracina, Antonio Triveri, Stefano Tura, Giuseppe

Vasapollo, Fabio Verga, Massimo Veronese, M. Zamataro, Giovanni Zauli

Fonti Corriere dello Sport Stadio, Il Corriere di Monza e Brianza, Il

Piccolo (Trieste), Il Resto del Carlino, La Prealpina, La Re-pubblica, L’Unità, Stampa Sera, American Football, Avis Giornale, Guerin Sportivo, Il Bò, La Gazzetta dei Muli,

L’Inserto, Playoff, QB Quarterback, Sport USA, Superbowl, Tutto Football, Rhinos Milano Yearbook 1990, documenti uf-ficiali AIFA, Americanfootballitalia.com, Endzone.it, Frogsle-gnano.biz, Google.com, Huddle.org, Tauritorino.com, War-

riors-bo.it ___________________________________________________________

1987

Associazione Italiana Football

Americano

___________________________________________________________

Classifiche finali Girone A

Vin Par Per % PF PS

Bonfiglioli Riduttori WARRIORS Bologna 11 1 0 .958 467 94

Malipiero DOVES Bologna 10 1 1 .875 356 69

Bosco Alfa Romeo SKORPIONS Varese 6 0 6 .500 189 255

Montebianco GIAGUARI Torino 5 0 7 .417 205 227

Tecninox PANTHERS Parma 5 0 7 .417 140 260

SEAHAWKS Bellusco 2 0 10 .167 88 304

Free Time TAURI Torino 2 0 10 .167 79 315

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___________________________________________________________ Girone B

Vin Par Per % PF PS

Philips Computers FROGS Legnano 12 0 0 1.000 370 54

Manin RHINOS Milano 10 0 2 .833 302 74

NinoSeveri Avandero FALCHI Modena 7 0 5 .583 208 153

MASTINI Ivrea 6 0 6 .500 194 243

Federtrasporti CHIEFS Ravenna 4 0 8 .333 119 257

Bar Giornale SQUALI Genova 2 0 10 .167 124 280

GNI Bocami PHARAONES Garbagnate 1 0 11 .083 78 334

___________________________________________________________ Girone C Vin Par Per % PF PS

3M Office ANGELS Pesaro

12 0 0 1.000 335 38

Faac TOWERS Bologna 8 0 4 .667 215 146

Reporter DOLPHINS Ancona 6 0 6 .500 130 163

Semar CONDOR Grosseto 5 0 7 .417 145 151

GLADIATORI Roma 4 1 7 .375 79 123

Ponteggi Dalmine Farmanova GRIZZLIES Roma 3 1 8 .292 153 199

Champion AQUILE Ferrara 3 0 9 .250 55 292

___________________________________________________________ Girone D Vin Par Per % PF PS

Emporio Armani SEAMEN Milano 11 0 1 .917 459 79

JETS Bolzano 10 0 2 .833 353 128

Superbravo 3 REDSKINS Verona 8 0 4 .667 216 303

LIONS Bergamo 5 0 7 .417 173 189

Coimpex Cayman SAINTS Padova 4 0 8 .333 201 218

DinoConti MULI Trieste 4 0 8 .333 175 248

Grassetto Bortolani GREEN MACHINE Camposam-piero

0 0 12 .000 47 459

___________________________________________________________

Playoffs Ottavi di finale Angels – Lions 35-13 Doves – Falchi 44-13 Frogs – Condor 34-0 Jets – Skorpions 42-7 Seamen – Giaguari 49-3 Warriors – Mastini 48-0 Rhinos – Dolphins 21-7 Towers – Redskins 17-21

Quarti di finale Angels – Doves 0-21 Frogs – Jets 15-14 Seamen – Rhinos 29-7 Warriors – Redskins 35-7

Semifinali Frogs – Warriors 31-12 Seamen – Doves 20-14

Finale (Superbowl VII) Frogs – Seamen 27-24

___________________________________________________________

Regular Season

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Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Comunale, Castelleone di Suasa

Reporter DOLPHINS Ancona 22

Champion AQUILE Ferrara 6

2-0 1° saf Casali Carlo

8-0 2° td Meyer Max (n.26), 25 pass da Man-fredini Luca (n.9)

9-0 2° pat De Panicis Marco, kick

15-0 2° td Fasciani Davide (n.24), 11 run 15-6 3° td Ladson Robert, 5 run

21-6 3° td Manini, 13 run

22-6 3° pat De Panicis Marco, kick

“A Carnevale ogni scherzo vale”, recita un detto popolare, e così è stato per il Comune di Ancona, che, per l’atteso debut-to dei dorici nel campionato di serie A, ha pensato di mettere i bastoni fra le ruote a Bargilli e compagni, non concedendo l’utilizzo di una struttura adeguata, come lo stadio “Dorico”.

I Dolphins (che fecero registrare 2500 presenze, ad esem-pio, in occasione del big match con i Seagulls), sono stati co-stretti, quindi, a dirottare il loro debutto nella località mon-tana di Castelleone di Suasa, distante oltre 50 chilometri dal capoluogo e dotata dell’unico impianto disponibile in zona. Tra le tante difficoltà, comunque, erano presenti le telecame-re della RAI.

I bianchi di Ancona si sono dunque presi la soddisfazione di strapazzare le blasonate Aquile Ferrara, apparse, in real-tà, nulla più di una nobile decaduta. I Dolphins formato se-rie A, facendo perno – ma non adagiandosi – sulle prestazio-ni di due forti americani, hanno dimostrato in pieno la loro competitività, pur disputando – nel complesso – una partita non bella. Invero opaca è stata la prestazione del qb Manfre-dini, che ha comunque lanciato il pallone della prima meta dorica per l’ottimo Meyer, già perfettamente integrato tra i nuovi compagni, come safety, ritornatore e, part-time, ricevi-tore.

Le Aquile hanno, invece, mostrato un attacco inconcluden-te, soprattutto in linea, con i due coraggiosi qb Melchiorri e Poggipolini in continua balia di Casali, Petrucci e compagni, che nulla hanno concesso all’attacco estense. Questo, in re-altà, dispone del solo folletto Ladson come arma; visto come stanno le cose, insomma, c’è da temere che anche quest’anno proseguirà la parabola discendente di una delle squadre “storiche” dell’AIFA, che da tempo non riesce più ad esprimersi ad alto livello.

Miglior prova le Aquile – che, comunque, mai sono state in partita – hanno fornito in difesa, dove, pur concedendo sulle corse ad una linea ben guidata dal centro Panaro, hanno of-ferto ottima copertura sui lanci, intercettando quattro volte i Dolphins e contenendo al minimo il divario nel punteggio, pur costrette a rimanere sul terreno più a lungo rispetto all’attacco.

(Gennaro Carotenuto)

Brutta battuta d’arresto per i “rapaci” ferraresi, che un ca-lendario benevolo mandava subito in trasferta ad Ancona

contro la matricola Dolphins. Invece l’hanno spuntata i mar-chigiani e con un punteggio, 22-6, che inquadra abbastanza fedelmente l’andamento della partita.

Le speranze ferraresi di partire subito con il piede giusto in un campionato che li vedrà costretti al ruolo di comprimari sono quindi svanire; il prossimo turno vedrà i bianco-rosso-blu di Felloni debuttare in casa contro i Towers, altra forma-zione probabilmente alla portata, ma certamente determina-ta e grintosa dopo i ko interno patito dagli Angels.

(Enrico Schiavina)

Per le Aquile prima sconfitta stagionale contro le matricole Dolphins Ancona. L’attacco insufficiente e la difesa generosa sono stati la diagnosi di coach Kimrey. Ladson, generosissi-mo nella sua prova, è stato l’unico scorer estense, mentre di-verse assenze importanti hanno un po’ viziato la prova delle Aquile.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, L’Unità, Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 20

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 6

6-0 2° td Toumaniantz Andrea, 55 interception return

7-0 2° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

13-0 2° td Pearson Garry (n.22), 12 run

13-6 3° td Blakely Roy (n.24), 1 run

19-6 4° td Scaffidi Pietro (n.32), 27 punt return

20-6 4° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

Sono questi i veri Doves? L’esordio dei vice campioni d’Europa nel torneo di serie A ha destato non poche perples-sità. I bolognesi hanno sudato sette camicie per avere ragio-ne degli Skorpions, i quali, superato un primo momento di logica soggezione, hanno capito che potevano osare ed han-no messo in difficoltà le “Colombe”.

Il risultato finale, 20-6 per i Doves, è forse più ampio di ciò che si è visto in campo. O, meglio, la vittoria dei bolognesi dipende esclusivamente dall’ottima vena dello special team, apparso l’unico settore della squadra veramente all’altezza. Logan, si dirà, è un tecnico delle squadre speciali; dopo que-sta partita non vi sono dubbi.

Già, ma l’attacco? C’era grande attesa per i nuovi schemi che Logan aveva preannunciato, senza, però, volerli rivelare: “ Li vedrete in campo”, aveva detto. Sinceramente, in campo si è visto ben poco, se non la novità del tb in movimento ad ogni tentativo, prima dello snap, in linea con il qb ed il fb, più tanti blocchi sbagliati.

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Era stato detto: 60% corse, 40% passaggi, ma è finita con 7 lanci, di cui 2 completati. In difesa buona prova di Laman-dini, Calbucci, Aldrovandi, Bottaro e Toumaniantz, ma 140 yds subite dagli Skorpions non sono poche.

“Ho avuto come l’impressione – ha detto Logan a fine parti-ta – che, in attacco, i giocatori non riuscissero a mettere in pratica gli schemi. Erano come bloccati”.

Ed ecco le varie giustificazioni: assenze di Knight e di Cup-pini, infortuni a Pearson (taglio profondo nella mano, non ha mai giocato in difesa) e Raimondi (frattura della clavicola, starà fermo per più di un mese).

Così gli Skorpions, veramente molto bravi, hanno sfiorato il colpaccio. Da due loro ingenuità i td bolognesi: il primo su lancio di Blefari al quarto tentativo, con intercetto, e ritorna-to in td per 55 yds ad opera di Toumaniantz. Poi, dopo la so-lita corsa di Pearson in meta per 22 yds, il secondo, dopo un punt di Rusconi bloccato dallo special team e raccolto da Scaffidi per il td (27 yds). La meta dei rossoargento di Galli-vanone è giunta per merito dell’americano Blakely, che ha corso 1 yd nel terzo quarto.

(Stefano Tura)

“Vedrete cose strabilianti” aveva detto Bob Logan dei suoi Doves, in fase di presentazione. Invece chi ha preso posto al-la Lunetta Gamberini, sabato scorso, è rimasto ampiamente deluso dai biancorossi. Non è assolutamente il caso di drammatizzare, ma suonare un “campanellino d’allarme”, in previsione di impegni più gravosi, può solo giovare.

La squadra ha vinto 20 a 6, ma, al di là della superba pre-stazione di qualche singolo giocatore (Andrea Toumaniantz su tutti), il gioco biancorosso non ha brillato.

Gli Skorpions si sono confermati squadra solida, ostica e molto pratica, ma hanno pagato al prezzo più caro alcuni er-rori grossolani che neppure Gallivanone, il coach, ha saputo spiegarsi.

“Non avrei mai detto di dover recriminare su questa gara” ha detto a fine partita il tecnico lombardo. In effetti, a lancia-re i colori biancorossi verso il successo è stato un suicidio tecnico del punter, che, invece di calciare, ha indirizzato nel-le braccia protese ed attente di Toumaniantz il pallone del primo td. Pearson ha realizzato il secondo alla sua maniera; Garry, tuttavia, soffre per la scarsità di palloni che gli ven-gono fatti giocare. Ed anche su quel “balletto” che il runner è costretto a fare ad ogni snap ci riserviamo il giudizio al altre prestazioni.

Sul 13 a 0, gli Skorpions di Blakely e del sobrio Blefari hanno impensierito non poco i Doves, andando in meta con il loro mediano di colore e sfiorando un ulteriore avvicina-mento. Ci ha pensato il solito Toumaniantz, con uno splen-dido intervento su punt lombardo, a lanciare Scaffidi verso la meta della tranquillità.

Note positive vanno spese anche per l’esordiente Marco Calbucci, linebacker, per Battiston (ricoperto un fumble in un momento delicato) e per gli intercettatori Gualandi e Rita.

(Diego Costa)

E’ iniziato il campionato e la prima cosa che è saltata all’occhio è la ancora incompleta preparazione delle squadre.

A Bologna hanno aperto i Doves contro i non irresistibili Skorpions Varese, ragazzi dotati di buona volontà e di qual-che buona individualità.

Per i Doves doveva essere una passeggiata, come lo fu lo scorso anno.

Ed invece il punteggio ha fatto fatica a scollarsi dallo 0 a 0. Ha aperto le segnature Toumaniantz, intercettando su di

una finta punt e violando l’end zone varesotta. Poi Pearson si è esibito in una bella serpentina centrale ed

infine Scaffidi ha siglato ritornando un punt bloccato per 30 yds.

2 trasformazioni di Sgarzi (Alessandro) hanno arrotondato a 20 il definitivo 20 a 6.

Il lavoro di Logan ed Haeger è ancora indietro e non ha mostrato un bello spettacolo, con giochi sulla terra un po’ monotoni e poco passing game.

Ci sono comunque sia tempo che volontà, che possibilità di migliorare.

In fondo è poco che si sta lavorando e la potenzialità c’è tutta, compresa quella di Donati, il linebacker acquistato de-finitivamente da Ravenna, e dei Calbucci, fratelli forlivesi.

(Massimo Terracina)

20-6 su di una formazione compatta e rognosa come gli Skorpions Varese non è certo un risultato di poco conto, ma i biancorossi di Bob Logan non hanno del tutto convinto sul piano del gioco. Le piccole “rivoluzioni” volute da Logan pro-babilmente non sono ancora state assimilate dalla squadra (che strano vedere Pearson in “motion”…), che per andare a segno ha avuto bisogno di un paio di clamorosi “regali” degli avversari (ha segnato due volte la squadra di ritorno del punt, prima con Toumaniantz e poi con Scaffidi) e di un numero del solito Pearson.

Per i biancorossi di Giovannetti è comunque, probabilmen-te, solo questione di tempo e pazienza; con gli allenamenti, ma anche col rientro in squadra dell’americano John Knight, i problemi di “rodaggio” dovrebbero risolversi da soli.

(Enrico Schiavina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

Philips C. FROGS Legnano 21 Manin RHINOS Milano 6

0-6 1° td Moroldo Gianmaria, 21 run

6-6 2° td Nori Antonio (n.40), 10 run

7-6 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

13-6 3° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 6 run

14-6 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

20-6 4° td Trabattoni Alessandro (n.7), 17 pass da Frasco Robert (n.14)

21-6 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

Come un anno fa, Frogs e Rhinos si affrontano alla prima di campionato. Ma la partita, per fortuna, è ben diversa da quella terminata, allora, sullo 0-0. Al “Micalizzi” c’è stata battaglia e solo verso la fine del terzo quarto la gara ha preso decisamente una direzione, dopo essere stata a lungo in bili-co.

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La partenza è tutta milanese: kickoff per i Rhinos e Talone, velocissimo, si impossessa della palla prima dei ritornatori neroargento. Primo down sulle 30 yds offensive; Moroldo, su blocco di Furnas, in due portate arriva nella end zone. I Frogs rispondono e, con le corse di Schirillo e Mazzucchelli, arrivano sulle 10 yds avversarie, ma un pasticcio fra Gara-vaglia e Frasco vanifica.

La difesa di casa riconsegna, però, subito la palla all’attacco ed il drive successivo è quello buono. Mazzucchelli e Schirillo, ancora loro, portano la palla a 10 yds dalla goal line e Nori azzecca il corridoio vincente. Viganò trasforma ed i padroni di casa passano a condurre per 7-6.

I Rhinos costruiscono un buon drive grazie a Zaccardi (che conquista un primo down su di una finta di punt), a Furnas e ad una bella corsa di Serpieri, ma si fermano a 30 yds dal-la meta.

I milanesi hanno ancora una buona opportunità per merito di Varanese, che ricopre un fumble, ma Clark, straniero e-sordiente in maglia Frogs, mette tutto a posto, sackando Serpieri.

L’inizio del secondo tempo vede ancora i Rhinos protagoni-sti; Furnas (che è come il vino, invecchiando migliora) fa sconquassi a ripetizione e porta i suoi in buona posizione di campo. Zaccardi tenta il fg, ma la palla esce a lato. C’è un momento di stanca, finchè Pezzotta intercetta un lancio di Serpieri, mettendo la prima pietra del drive decisivo, conclu-so in td dopo quattro giochi da Mazzucchelli.

Con l’extra point di Viganò i Frogs salgono sul 14-6 e di-ventano padroni del match. Il loro successivo possesso porta alla meta più bella dell’incontro, nata dall’intesa fra Frasco, l’americano che entra solo per le option, e Trabattoni.

Qualche considerazione al termine della gara: la difesa mi-lanese, nonostante un ottimo Talone, Guizzetti & C., sente terribilmente la mancanza di Carlo Trabattoni e di Fairley. In attacco ha deluso Serpieri e, di conseguenza, l’ex Frogs Mal-lory.

Dall’altra parte una squadra veramente valida; in difesa Clark si è rivelato uomo importante; Angona, Pezzotta ed il resto della banda sono garanzie. In attacco ottimi Mazzuc-chelli e Schirillo; Trabattoni, sfruttando le option di Frasco, può diventare un’arma letale. Insomma, occhio ai Frogs.

Una nota di colore, infine: Bebo Nori, allenatore esordiente sulla panchina dei Frogs, si è preso una lavata stile Giants dai suoi giocatori. Non era, però, Gatorade, ma acqua di ru-binetto…

(Domenico Calcagno)

La “classicissima” del campionato, la sfida Frogs – Rhinos, è andata, ancora una volta, ai neroargento; Frasco e C. han-no battuto la forte difesa dei milanesi, confermando la tradi-zione degli ultimi anni.

(Marco Cattaneo)

Fonti: Sport USA, Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Gerini Quadraro, Roma

GLADIATORI Roma 8

Semar CONDOR Grosseto 7

0-6 1° td Vicenzi Maurizio (n.16), 2 run

0-7 1° pat Bardelli Mauro (n.82), kick

6-7 4° td Tron Roberto, 1 run

8-7 4° saf Faustini Walter

I Condor, dati senza speranze dai pronostici della vigilia contro i Gladiatori (indicati, dalle operazioni mercato, più forti rispetto all’anno scorso), sorprendono un po’ tutti, met-tendo in difficoltà, per tre quarti della gara, i padroni di casa, che faticano a trovare il bandolo della matassa. Cioè, come contrastare l’efficace gioco aereo dei grossetani e quell’anguilla del loro runner Tropi, e come avanzare contro una difesa arcigna, accorta tanto sui pass, quanto sui tenta-tivi di corsa dell’americano Mollett (poco brillante, avendo problemi di scarpini sbagliati sul fondo fangoso) e dell’ex Grizzlies Tron.

La difesa bluargento incomincia a carburare solo nel terzo quarto, quando, come dirà il safety Fenuccio, “abbiamo pre-so le misure agli avversari e ci siamo disposti meglio”. L’attacco dei romani ritrova smalto proprio nell’ultimo perio-do, il più bello, dal punto di vista del gioco, quando il qb Lo-prencipe inizia a lanciare una serie di bombe, imitando il col-lega bianconero Vicenzi (sicuro MVP della partita); a 10’ dalla fine, il regista capitolino serve Giambelli con un lancio di 45 yds e procura ai suoi un primo down ad 1 yd dalla end zone. Qui entra subito, in buco, “Bob” Tron.

A quel punto, i Gladiatori decidono per la trasformazione alla mano, ma la corsa di Tron è fermata dai difensori ospiti. I romani non si arrendono e le provano un po’ tutte, compre-so un fg (non riuscito) dalle 37 yds. La partita è stata la saga dei fg mancati; tre da parte grossetana ed uno da parte capi-tolina. I Gladiatori, in materia di occasioni perse, si sono vi-sti anche annullare due azioni da td, realizzati da Tron (uno per blocco illegale ed uno perchè il corridore era uscito dal campo).

I Gladiatori, però, sono stati bravi a non sciupare l’ultima possibilità di vittoria presentatasi; dopo il fg “disperato”, pro-vato – al quarto tentativo – dall’attacco bluargento, la difesa è chiamata ad opporsi all’attacco avversario, sistemato sulle 37 yds sfavorevoli, quando mancano 3’. Due falli dell’offense grossetana procurano un arretramento – fino alle 5 yds – di cui Mobley e Faustini sanno approfittare. “Mob” ferma subito un tentativo di corsa del piccolo Tropi, atterrato poi da Fau-stini dentro l’end zone.

Il successo finale, dunque, arride, meritatamente, ai Gla-diatori. Ma bisogna dire che anche i Condor escono positi-vamente da questa prima di campionato. Privi del loro “faro” Hamilton, rientrato negli States, e del forte wr Bonanzinga, hanno comunque messo in mostra un gioco aereo di tutto ri-spetto.

(Cristina Latessa)

I toscani erano dati per finiti all’inizio di questa stagione; invece hanno confermato la loro predilezione per il gioco di lancio, sempre assai spettacolare, alzando bandiera bianca di un colo punto di fronte agli attesi Gladiatori.

(Diego Costa)

Fonti: Il Resto del Carlino, Tutto Football

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Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 0

Emporio A. SEAMEN Milano 29

0-6 1° td Mutti, 15 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

0-7 1° pat Corso Michele (n.1), kick

0-13 1° td Chambers Lawrence (n.8), 5 run

0-14 1° pat Corso Michele (n.1), kick

0-16 2° saf Rollo Roberto (n.76)

0-22 3° td Malpica Bruce, 17 run

0-23 3° pat Corso Michele (n.1), kick

0-29 4° td Giudici Fabio (n.14), 9 run

Seamen, basta con le chiacchiere ed avanti con i fatti. I “Lupi di mare” milanesi hanno capito la lezione di Vic Dasa-ro e sembrano aver avviato nel modo migliore la loro scalata al Superbowl 1987; lo testimonia questo 29-0, ottenuto – nel turno inaugurale della stagione – sul campo dei Green Ma-chine e, per di più, senza eccessivi sforzi. Se quasi nullo è apparso il divario tra le vincitrici dell’ultima serie B e le av-versarie della prima giornata (tre successi su quattro, ed i Seahawks stavano per completare il poker), diverso appare, dunque, il discorso relativo alle due “ripescate d’autorità”, Chiefs e Green Machine, appunto; anche se resta vero che occorre attendere qualche settimana prima di verificare lo stato di salute delle matricole.

Dai primi minuti di gioco, a Bresseo, ci si è comunque resi conto che i timidi tentativi dei veneti potevano infastidire i Seamen, ma nulla più; la squadra ospite, dal canto suo, ha, invece, sciorinato due o tre azioni da lode, tipo un Mutti che se l’è filata in td e Corso, di rincalzo, a firmare subito un cal-cio addizionale.

Ancora nel primo quarto i Seamen sono passati con l’americano Chambers, pronto ad infilarsi tra le maglie della difesa di casa ed a siglare il secondo td dell’incontro (nuova trasformazione di Corso). 14-0, quasi scoraggiante, per i ve-neti, un parziale del genere.

Dalla seconda frazione in poi, tuttavia, qualcosa è sembra-to muoversi nella difesa dei Green Machine, con lo yankee Cedric Turner (schierato anche come fb) a coprire contro le corse e con il giovane Allegretta a difendere il secondario con la grinta di un veterano. Non è molto, ma tutto può servire per rinfrancare una compagine che, altrimenti, rischierebbe di subire un passivo stile massacro. Un safety su Gottin (Rollo l’autore) ha permesso, tuttavia, ai Seamen di incame-rare altro due punti, prima di rientrare negli spogliatoi.

Al rientro la mazzata del k.o.: Malpica ha segnato al termi-

ne di un drive ben congegnato, poi Corso ha aggiunto del suo. Partita chiusa, cosa fatta per Dasaro, che ha poi badato ad evitare infortuni ed altre simili piacevolezze. Nell’ultimo periodo, mentre ormai tutti stavano pensando al tè, ecco la marcatura conclusiva, siglata da un Giudici voglioso di farsi notare e meritevole di apprezzamento.

(Dario Converso)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 31 DinoConti MULI Trieste 26

6-0 1° td Bonamego John (n.8), 28 pass da Lane Peter (n.7)

12-0 1° td Lane Peter (n.7), 4 run

13-0 1° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick 13-6 1° td Stocovich Andrea (n.1), 26 pass da

Danielli Alberto (n.12) 13-12 1° td Bressan Fabrizio (n.21), 55 punt

return 13-13 1° pat Pauschè Walter (n.7), kick

19-13 3° td Lane Peter (n.7), 5 pass da Ascari Claudio (n.14)

19-19 3° td Pucnick Gorzad (n.33), 13 run

25-19 4° td Lane Peter (n.7), 18 pass 25-25 4° td Rusich Bruno (n.43), 3 run 25-26 4° pat Pauschè Walter (n.7), kick

31-26 4° td Lane Peter (n.7), 1 run

“Questa è stata la più brutta partita giocata dai Redskins negli ultimi due anni”, così commenta, a fine incontro, Frank Georgetti. Potrà anche aver ragione il coach dei Redskins, ma certamente il pubblico che ha gremito il “Gavagnin” non è d’accordo, considerato che mai a Verona è capitato di vive-re una così esaltante altalena di emozioni; 9 td, di cui 4 solo nel primo quarto, possono anche non significare elevato li-vello tecnico, ma sono senz’altro garanzia di spettacolo, cioè del mezzo migliore per riempire gli stadi.

Si è trattato, dunque, di un incontro giocato allo spasimo da due squadre che hanno mostrato differenti condizioni di forma. L’una, i Muli, ben navigata negli schemi, compatta nelle linee e forte di due elementi, Bressan e Danielli, capaci di sbrogliare qualsiasi situazione; l’altra, i Redskins, in ritar-do di preparazione tecnica, talvolta confusionaria, ma, nono-stante tutto, vincente, perchè guidata da uno spirito e da una combattività invidiabile.

La cronaca: la partita inizia bene per i padroni di casa, che vanno in td subito con Bonamego (questi riceve in tuffo il pass di Lane da 28 yds). La palla passa ai Muli, ma Danielli, al primo lancio, si fa intercettare da Da Re; nel drive succes-

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Enciclopedia del football italiano

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sivo Lane realizza ancora (rush di 4 yds) e Bellamoli trasfor-ma; 13-0 e partita che sembra una passeggiata per i “Pelle-rossa”, ai quali tutto riesce bene, sia per aria che per terra.

I Muli, tuttavia, non sono venuti a Verona per scopi turi-stici e, per farlo capire a tutti, incaricano Stocovich (ricezione da 26 yds) e Bressan (punt return da 55 yds) di riportare il risultato in parità, grazie anche ad una trasformazione di Pauschè. La seconda frazione, però, fa ricordare ai distratti che in campo ci sono anche le difese e si chiude senza mar-cature. Dopo il riposo le formazioni offensive riacquistano in-cisività, ma l’equilibrio non si spezza, visto che alla ricezione in td di Lane (5 yds) risponde subito Pucnick, con una corsa da 13 yds; 19-19 ed il bello deve ancora venire.

Se entra nell’ultimo quarto ed il gioco ristagna un pochet-tino, soprattutto perchè le numerosissime bordate dei qb non vogliono sapere di terminare nelle mani dei wr; una, pe-rò, ci riesce ed è quella che frutta il quarto td per i Redskins (Lane per 18 yds).

Partita conclusa? Neanche per idea; i triestini mettono in moto il loro running game e, nel silenzio di un pubblico at-tonito, riagguantano il pareggio con Rusich (rush di 2 yds) e passano in vantaggio, grazie all’extra point di Pauschè.

Emerge, a questo punto, il grande orgoglio dei padroni di casa, che, a meno di 1? Dalla fine, si cimentano in un tenta-tivo che i più danno per irrealizzabile. Pare, tuttavia, assoda-to che la fortuna aiuti gli audaci, specie quando questi si chiamano Lane. Ecco così l’ultimo, esaltante, td dell’incontro: Ascari offre un handoff preciso all’americano e questi entra in end zone con la palla in mano. Per la pace dei cardiopatici, la partita si chiude qui.

(Alberto Stanghellini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 14 GNI B. PHARAONES Garbagnate 20

0-6 2° td Cantarelli Stefano, 3 run 6-6 2° td Perry Nelson, 85 pass da Osti Davide

(n.26) 12-6 3° td Osti Davide (n.26), 1 run 14-6 3° pat Perry Nelson, action

14-12 4° td Woodley, 1 run

14-18 4° td Pittaro, 2 run

14-20 4° pat Ghisoni Stefano, action

Esordio amaro, quello degli Squali, nel loro campionato di serie A. Davanti al pubblico amico, i liguri hanno dovuto, in-fatti, alzare bandiera bianca di fronte ai Pharaones, che tutto hanno dato a vedere, meno che di essere matricole per il tor-neo maggiore.

Facendo leva su di un attacco dal rushing game assai effi-cace e su di una difesa sempre attenta e decisa, gli ospiti so-no riusciti ad iniziare con il piede giusto la loro stagione da

rookie. Dopo un primo quarto di studio, i Pharaones sono passati grazie ad uno sneak del loro qb Cantarelli, al termine di un lungo drive, a meno di 2’ dalla fine del quarto. Il qb genovese Osti ha però estratto dal suo cilindro uno spettaco-lare lancio per Perry, che ha concluso in td un gioco combi-nato di 85 yds.

Gli Squali, rincuorati, sono andati in vantaggio all’inizio del terzo quarto, dopo un lungo drive, grazie ad uno sneak di Osti; i due punti della trasformazione portano la firma di Perry. Nel momento del bisogno è venuta allora a galla la grinta dei Pharaones.

E’ venuto così il logico td dei Pharaones, grazie all’americano Woodley, che ha corso l’unica yd che lo divide-va dal td; la mancata trasformazione – su tentativo da due punti, avrebbe impattato l’incontro – ha, probabilmente, fat-to credere agli Squali che la partita era chiusa ed è stato, forse, questo calo di concentrazione che ha portato i liguri al punt nel drive successivo al td dei Pharaones; l’azione ha ri-consegnato la palla agli ospiti sulle loro 44 yds, a meno di 4’ dal termine dell’incontro.

Rientrato caricatissimo in campo, l’attacco gialloblù non ha sciupato l’occasione e, grazie ad uno dei pochi lanci com-pletati, si è portato sulle 15 genovesi. Da questo punto è sca-turita l’azione per il terzo td, firmato da Pittaro, cui faceva seguito il contributo addizionale di Ghisoni. L’ultima emo-zione veniva a 40” dal termine, quando Osti ha pescato Wi-ley. La crew ha però ravvisato un holding della linea di casa, rispedendo i liguri troppo lontano per poter tentare anche soltanto il pass del miracolo.

(Salvatore Iaccarino)

Desta sorpresa la vittoria in trasferta dei Pharaones a Ge-nova. Evidentemente, dopo aver conquistato due promozioni in due campionati consecutivi, la squadra di Stellari vuol continuare a stupire, con ambizioni ora non più tanto na-scoste di puntare ai playoff.

(Marco Cattaneo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Febbraio 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 14

B.R. WARRIORS Bologna 40

0-6 1° td Baylor Valdez (n.23), 19 run

0-12 1° td Baylor Valdez (n.23), 25 run

0-13 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

6-13 1° td Filice Corrado (n.37), 62 pass da Bel-forte Maurizio (n.17)

7-13 1° pat Raffaelli Mauro (n.33), kick

7-19 1° td Stanzani Aldo (n.18), 11 run

7-20 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

13-20 1° td Brizio Massimo (n.29), 15 pass da Maschio Enrico (n.7)

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14-20 1° pat Raffaelli Mauro (n.33), kick

14-26 2° td Baylor Valdez (n.23), 1 run

14-32 3° td Hargreaves Vernon (n.63), 2 run

14-33 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

14-39 4° td Scorzoni Andrea (n.34), 1 run

14-40 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

“Non abbiamo giocato come mi aspettavo, come – del resto – non credevo di trovare una formazione tenace come quella dei Tauri. Dobbiamo migliorare la mentalità vincente e qua-drare varie altre piccole cose”.

Questo, in sintesi, il commento sulla partita da parte di Bruno Waldner, neo coach dei Warriors Bologna, che ha ben centrato la filosofia di questa partita, vinta dai bolognesi per 40-14 sui Tauri.

E’ successo quasi tutto nel primo quarto, periodo di gioco che ha riservato da solo maggiori emozioni rispetto al resto del confronto. Ad aprire le marcature sono stati i Warriors Bologna, che, trascinati dall’ottima verve di Valdez Baylor, hanno messo a segno ai “Torelli” sei td, di cui tre del colou-red della Minnesota University, uno ad opera di Stanzani, uno di Hargreaves ed uno, infine, di Scorzoni.

La prima meta di Baylor è giunta dopo un paio di minuti dall’inizio della gara; drive da due giochi di 30 yds e per la difesa torinese non c’è nulla da fare, dal momento che Baylor è bravo a sorprendere tutti con una corsa di 20 yds.

Il raddoppio è sempre del coloured statunitense: un inter-cetto bolognese favorisce l’inizio del drive del td, che porta ancora Baylor oltre la goal line dopo 4 giochi (50 yds). I Tau-ri, nonostante tutto, non stanno comunque a guardare; Bel-forte sorprende tutti e, dopo un pass corto per Filice, trova la via della meta con una corsa di 62 yds dell’italocanadese.

Ancora i Warriors in evidenza e, quando mancano 3’50”, tocca a Stanzani correre per 11 yds, dopo un pitch di Fan-tazzini. Prima della fine del primo periodo di gioco c’è ancora tempo per una meta, quella dei Tauri: Maschio per Brizio ed i bolognesi accusano l’ennesima distrazione, che costa loro il td. Nei periodi successivi i Tauri mollano un po’ la presa e, per i Warriors versione Baylor, non c’è difficoltà ad incre-mentare il vantaggio con un td per quarto.

(Claudio D’Amico)

Sul fronte guerriero tutto facile o quasi contro i Tauri (40–14), una partenza bruciante non ha trovato continuità nel prosieguo. Baylor, autore di un esordio convincente, ha si-glato due touchdown di forza ai primi due drive d’attacco. Poi è stata la volta del canadese Filice (Tauri) che ha sfrutta-to una dormita colossale per siglare il 13 a 6; quindi Stanza-ni ha allungato nuovamente per i guerrieri (20 a 6) e Brizio ha chiuso lo score del primo quarto per i piemontesi (20-14). Dopo, non c’è più stata storia. I Warriors hanno segnato al-tre tre volte (ancora Baylor, Hargreaves e Scorzoni a segno) distanziando nettamente i coraggiosi torinesi.

Anche per i Warriors, nonostante le più vistose distanze, bisogna parlare di carenze di condizione e di una prepara-zione ancora parziale. Il backfield ha fatto il suo dovere (6 in-tercetti, tre di Camillo Cornia, uno di Samoggia, Pasini ed Hargreaves) ma la difesa, come del resto la linea d’attacco, deve ancora trovare la carburazione.

(Diego Costa)

I campioni d’Italia hanno debuttato in trasferta, sfoggiando sicurezza e buon livello di preparazione: 40-14 ai Tauri, pun-teggio che poteva assumere proporzioni più vistose, ma che è già indicativo delle condizioni dei biancoblù.

L’attesissimo Baylor ha giocato solo nel primo tempo, suffi-cientemente comunque per mettere in mostra le sue doti e

per far sognare i fan della squadra targata Bonfiglioli: 150 yard di corse, 3 touchdown (più un altro paio annullati) e numeri d’alta classe. Il “nuovo” Williams sembra persino me-glio di quello vecchio!

Alle segnature dell’americano, i Warriors hanno aggiunto quelle di Hargreaves, Scorzoni e Stanzani, più la solita, for-tissima, difesa; ancora non si è visto quel passing game che Waldner ha promesso, ma forse non è il caso di pretendere tutto subito. Se il buongiorno si vede dal mattino…

(Enrico Schiavina)

In quel di Torino vittoria indiscutibile dei Warriors, che hanno spazzato via i Tauri per 40 a 14.

I Bonfiglioli non hanno però convinto appieno, lasciando al coach Waldner qualche perplessità.

Baylor, invece, ha dimostrato di avere tutte le carte in re-gola siglando tre td, mentre Stanzani, su pass di Fantazzini, Scorzoni ed Hargreaves hanno iscritto il proprio nome a re-ferto.

Trepiccione ha trasformato 4 calci su 6. Gran lavoro della difesa, che ha comunque subito due td,

di cui uno su di uno screen pass di 70 yds, con il backfield in gran vena.

Cornia, Samoggia, Pasini, Hargreaves hanno intercettato tutti.

Poco il lavoro per Fontana, invece, chiamato ad un solo punt.

(Massimo Terracina)

Statistiche Corse

Tauri Comunian Carlo (n.48) 2 per 9, Filice Corrado (n.37) 7 per 5, Belforte Maurizio (n.17) 4 per 4, Moglia Marco (n.32) 6 per 2, Maschio Enrico (n.7) 1 per –5

Warriors Baylor Valdez (n.23) 22 per 180 (3 td), Lon-ghi Giorgio (n.32) 7 per 61, Scorzoni Andrea (n.34) 8 per 34 (1 td), Stanzani Aldo (n.18) 7 per 29 (1 td), Hargreaves Vernon (n.63) 4 per 21 (1 td), Fantazzini Paolo (n.30) 2 per 8, Rossi Giovanni (n.7) 2 per 5, Danielli Luca (n.11) 1 per 2

Passaggi

Tauri Belforte Maurizio (n.17) 4 su 10 per 73 (1 td, 3 int), Maschio Enrico (n.7) 3 su 12 per 40 (1 td, 2 int), Ariaudo Claudio (n.15) 1 su 2 per 23 (1 int)

Warriors Fantazzini Paolo (n.30) 2 su 5 per 81 (1 int), Rossi Giovanni (n.7) 0 su 3 per 0

Ricezioni

Tauri Filice Corrado (n.37) 1 per 62 (1 td), Rametta Corrado (n.83) 2 per 29, Vercellino Marco (n.86) 1 per 23, Brizio Massimo (n.29) 1 per 15 (1 td), Gruppo F. (n.85) 2 per 5, Comunian Carlo (n.48) 1 per 2

Warriors Stanzani Aldo (n.18) 1 per 68, Baylor Valdez (n.23) 1 per 13

Intercetti

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 18

Warriors Cornia Camillo (n.28) 3 per 45, Hargreaves Vernon (n.63) 1 per 23, Samoggia Pierpaolo (n.49) 1 per 6, Pasini Paolo (n.33) 1 per 2

Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.33) 5 per 158

Warriors Fontana Fabiano (n.29) 1 per 37 Punt Return

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 10

Warriors Stanzani Aldo (n.18) 4 per 59 Kickoff Return

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Tauri Moglia Marco (n.32) 4 per 59, Rametta Corrado (n.83) 1 per 21, Bolzon Nereo (n.45) 1 per 11, Serato M. (n.88) 1 per 2

Warriors Stanzani Aldo (n.18) 2 per 50, Picariello Ro-berto (n.83) 1 per 14

Field Goal

Tauri -

Warriors -

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Tauritorino.com, Warriors-bo.it

Domenica 1 Marzo 1987

Campo Darsena, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 0 NinoSeveri A. FALCHI Modena 18

0-6 1° td Watson Ed, 1 run 0-12 2° td Zanni Maurizio, 24 pass da Baracchi

Davide (n.22) 0-18 4° td Watson Ed, 48 punt return

Partita non certo entusiasmante, quella che ha visto af-frontarsi, per la prima di campionato, Chiefs e Falchi. Dopo una prima fase di stallo, l’attacco modenese è riuscito a prendere il sopravvento sul reparto difensivo dei padroni di casa e, grazie alla vena del proprio qb Baracchi, del wr De Matteis e dello scatenato rb Watson, gli ospiti sono riusciti a condurre in td il loro primo drive, mettendo le basi per un successo (18-0) che non lascia molto scampo ai ravennati.

La partita si è trascinata, dopo questa fiammata iniziale, fra punt e tentativi infruttuosi di corsa, da parte di entrambe le squadre. La battaglia, soprattutto, si è accesa tra il qb modenese, i propri wr ed i db ravennati. Ma Baracchi è riu-scito a dirigere con polso il proprio reparto, sfruttando con mestiere e freddezza ogni ingenuità del secondario gialloros-so.

Il secondo td ne è stato la dimostrazione palese: con un terzo tentativo e 20, il regista gialloblù ha pescato in end zo-ne l’unico ricevitore libero ed ha concretizzato una pressione offensiva costante. Mancata anche questa trasformazione, il punteggio all’intervallo ha visto, logicamente, i modenesi in testa, anche se, sul campo, la differente caratura tecnica del-le due formazioni non è risaltata eccessivamente. I Falchi hanno dimostrato i loro già buoni sincronismi in fase tattica, impostando il proprio gioco su pochi (ma ben collaudati) schemi e Watson si è messo in luce come un’autentica spada di Damocle sul capo dei difensori giallorossi.

I ravennati, dal canto loro, hanno denunciato ancora uno scarso coordinamento per ciò che riguarda gli schemi d’attacco; anche se la difesa ha retto abbastanza bene il primo impatto con la serie A, l’offense giallorossa ha, invece, lamentato alcune carenze, soprattutto nel gioco a terra. Se, per la protezione aerea, la linea ha funzionato, non certo ri-marchevole è stata la prova dei qb e dei ricevitori.

A coronamento del successo modenese è venuto l’ultimo td, opera dello scatenato Watson, che ha riportato in end zo-

ne un punt return per 48 yds, seminando gli esterrefatti di-fensori ravennati.

(Giovanni Zauli)

Subito derby per Ravenna e Modena e successo dei giallo-blù come da pronostico, anche se la matricola Chiefs ha ret-to il campo meglio di quanto molti si aspettassero.

I Falchi di Arrigo Martinelli e Kurt Honey per parte loro hanno dimostrato di essere già sulla strada della forma mi-gliore, con la quale dovrebbero potersi rendere protagonisti di un campionato d’avanguardia.

A Ravenna ha giocato particolarmente bene la difesa, alle-nata e guidata sul campo da Tim Johnson (molto bene anche Gozzi e Cenani, quest’ultimo prelevato dai Warriors); anche quest’anno sembra dunque che i modenesi abbiano azzecca-to la scelta degli americani, visto che anche il runner Watson si è espresso su di ottimi livelli, realizzando il primo ed il ter-zo touchdown della sua squadra.

L’altra segnatura è stata opera di Maurizio Zanni (18-0 in finale a favore dei Falchi, che hanno fallito tutti e tre i tenta-tivi di conversione), ma in generale la squadra targata Nino-Severi ed Avandero può dirsi soddisfatta, anche se, e sareb-be strano il contrario, l’attacco deve ancora limare qualche imperfezione.

Da rivedere i Chiefs, che hanno retto meglio del previsto l’impatto con la serie A; gli uomini di Campos, che affrontano la serie A privi di americani, hanno dimostrato solidità nelle linee e buon affiatamento.

(Enrico Schiavina)

Per i Falchi Modena, alla prima vera uscita, voto positivo. Nel primo derby emiliano romagnolo hanno avuto ragione dei Chiefs grazie a Watson, con 2 td, e Zanni. Per i romagnoli la serie A dovrà servire a fare esperienza, soprattutto ad inse-gnare loro a pensare più al football che alle vendette perso-nali. Onorevole comunque la prestazione sotto la guida di coach Campos, che sta elevando il livello dei suoi ragazzi.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 1 Marzo 1987

Stadio Daciano Colbachini, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 27 LIONS Bergamo 0

6-0 2° td Vivan Marco, 10 run

7-0 2° pat Businaro Antonio, kick

13-0 4° td Groves Gary, 9 run

14-0 4° pat Businaro Antonio, kick

20-0 4° td Vivan Marco, 21 run

21-0 4° pat Businaro Antonio, kick

27-0 4° td Rognini Stefano, 2 run

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Sarà questo l’anno dei Saints? Dopo questa prima giornata di serie A erano in molti a chiederselo, uscendo dallo stadio “Arcella”. La determinazione e la potenza messe in mostra, nell’esordio, dalla formazione patavina, sono state tale che anche i più scettici hanno iniziato a pensare all’obiettivo playoff in termini realistici. Grande squadra, quella padova-na, forgiata da Phil Laughlin sin dall’anno scorso, quando l’allora giocatore si divertiva ad allenare la compagine giova-nile, preveggendo – quasi – un futuro da head coach.

Adesso Laughlin è, effettivamente, il responsabile tecnico dei Saints, ed il lavoro, impostato più di un anno fa, inizia a dare i suoi frutti. I ragazzi della giovanile, Vivan, Tomiazzo, Rognini, Visentin e Matter escono prepotentemente alla ri-balta e questo cappotto rifilato ai Lions porta soprattutto la loro firma.

Non che la coppia di stranieri abbia deluso, tutt’altro. Solo che, visto l’andazzo, Laughlin ha preferito lasciare ampi spa-zi agli italiani, tenendo a riposo, per più cruente battaglie, i due connazionali, per quasi tutti gli ultimi due quarti.

La gara contro gli orobici è stata praticamente a senso uni-co. Fin dal primo quarto, sebbene finito in bianco, la supre-mazia dei Saints è risultata evidente. Poi, in apertura del se-condo periodo, è stato Vivan a rifilare il primo ceffone ai ber-gamaschi.

I Lions per tutto l’incontro sono stati travolti dalla forza of-fensiva dei Saints, che hanno chiuso ogni spazio disponibile alla squadra ospite. Va comunque sottolineato, prima di da-re giudizi definitivi sulla formazione lombarda, che i Lions non hanno ancora trovato un tandem di americani capace di rimpiazzare adeguatamente i fortissimi Loftis e Wood, anche se a Padova Dickens è già risultato il migliore fra i portatori di palla orobici (però con sole 43 yds conquistate).

L’attacco dei patavini può, invece, ancora migliorare. Tre indecisioni hanno infatti impedito di concretizzare un bottino ben più ampio e si è dovuto attendere l’ultimo periodo di gio-co per vedere crollare fisicamente i Lions. Qui Groves, Vivan e l’ultimo entrato, Rognini, hanno fatto festa grande e per i bergamaschi non c’è stato più nulla da fare.

Adesso i Saints sono attesi da quindici giorni di riposo, poi trasferta a Verona contro i Redskins e quindi l’atteso derby con i Green Machine, al “Plebiscito”.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Domenica 1 Marzo 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 13 Montebianco GIAGUARI Torino 14

0-6 1° td Peels Derreck (n.20), 2 run

0-7 1° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

0-13 2° td Peels Derreck (n.20), 30 run

0-14 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

6-14 2° td Stanish Todd (n.45), 20 pass

7-14 2° pat Rossattini, kick

13-14 4° td Stanish Todd (n.45), 10 run

Un bel sole, che è già promessa di un’imminente primave-ra, saluta l’esordio stagionale dei Seahawks nel massimo campionato di football. Un esordio più che convincente, che ha impensierito oltre il dovuto i Giaguari, approdati in Brianza con l’intenzione di far risultato pieno e con largo scarto di punti.

Ed invece, se nell’ultimo quarto i Seahawks non avessero sbagliato una trasformazione da due punti, il finale della giornata per i Giaguari sarebbe stato molto meno felice. Bi-sogna, comunque, dare atto ai Seahawks di aver mostrato un grandissimo carattere nel voler tentare la conversione, sul 13-14, quando avrebbero potuto scegliere un facile cal-cio, che avrebbe mandato le squadre negli spogliatoi sulla parità.

A bordo campo, oltre al numeroso pubblico ed all’impeccabile coach dei Giaguari, Leopizzi, c’erano anche il “focoso” presidente dei piemontesi, Martinetti, che – in ter-mini meteorologici – ha fatto tuoni e fulmini per tutta la par-tita ed il neopresidente dell’AIFA, Arnoldi, che ha voluto as-sistere a questa prima di campionato proprio a diretto con-tatto con il gioco.

La partita ha vissuto su due copioni differenti; nel primo tempo le squadre si sono affrontate mettendo in mostra un gioco a tratti molto piacevole, nel quale sono emersi i migliori mezzi tecnici dei Giaguari. I Seahawks, in questa prima fase, sono apparsi più contratti, sentendo, probabilmente, l’esordio in serie A. Alla fine del primo quarto, in uno scontro di gioco, si è infortunato Troy Hunter; il wr yankee dei Gia-guari ha dovuto essere ricoverato in ospedale, in seguito ad una violenta botta allo sterno.

Dopo questo incidente la partita ha assunto una precisa conformazione, che ha visto la squadra ospite spingere a fondo, con l’incontenibile Peels, per mettere al sicuro il risul-tato. L’americano ha siglato i due td che, nel primo tempo, hanno tranquillizzato i torinesi.

Nel secondo tempo le cose sono cambiate decisamente; i Giaguari, sentendo il fiato della squadra di casa (in netto re-cupero), hanno iniziato a giocare meno ed a picchiare di più. La situazione si è fatta incandescente, dopo qualche scara-muccia tra i giocatori, poi Todd Stanish ha guidato la riscos-sa dei lombardi e, dopo aver ridotto le distanze nel secondo quarto, nell’ultimo ha regalato qualche brivido di gelo, realiz-zando il 13-14. Un passo dal pareggio o dalla vittoria, poi l’errore sul lancio, che poteva regalare i due punti a Sea-hawks.

(Marco Cogliati)

I belluschesi hanno sfiorato il colpaccio, domenica, contro i Giaguari Torino, da sempre tra i protagonisti del campiona-to. I verde blu locali hanno infatti fallito per la trasformazio-ne da due punti dopo l’ultima meta, lasciando incompiuta la loro partita capolavoro. Tuttavia i Seahawks hanno smentito alla grande chi voleva i brianzoli come squadra materasso del terribile girone, che comprende, tra l’altro, le due società bolognesi vincitrici degli ultimi campionati.

Senza il quarterback titolare, i Seahawks non hanno avuto soggezione degli avversari, che, dal canto loro, hanno piena-mente deluso.

(Andrea Cittadini)

Fonti: Il Corriere di Monza e Brianza, Tutto Football

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Enciclopedia del football italiano

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Domenica 1 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 0 3M Office ANGELS Pesaro 28

0-6 1° Ang td Swallow Scott (n.33), 9 run 0-7 1° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 0-13 2° Ang td Swallow Scott (n.33), 10 run 0-14 2° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 0-20 2° Ang td Swallow Scott (n.33), 11 run 0-21 2° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 0-27 4° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 50 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 0-28 4° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick

Impegnativa la prima uscita stagionale dei nuovi Towers, contro gli Angels, vicecampioni d’Italia. La nuova maglia bianca dei pesaresi ha portato loro bene e, con Swallow e Greve in campo, i marchigiani hanno dato vita – insieme ai padroni di casa – ad uno spettacolo molto apprezzato, per un 28-0 finale.

Ottimo l’inizio della difesa pesarese, fortissima in linea, an-che se priva di Moscatelli, ed altrettanto buono quello dei colleghi bolognesi. Un offside difensivo ha regalato agli An-gels il primo down su punt, poi una bomba di Ricci – sempre più positivo – ha colto Agnoletti libero in prossimità della end zone. Swallow ha fatto il resto.

Ancora Swallow, nel secondo periodo, ha siglato altri due td, l’ultimo dei quali con la complicità di un fumble bologne-se, in prossimità della propria end zone. Nel secondo periodo l’attacco di casa è riuscito a fare vedere cose migliori, ma ha evidenziato qualche carenza nell’affiatamento.

Dopo un td di 69 yds (azione annullata a Marotti, per holding della linea), lo score è stato chiuso da Agnoletti, con una ricezione di 50 yds chiusa in td. E’ stato il piede di Swallow a fissare il punteggio sul 28-0.

Per i Towers si è trattato di una sconfitta pesante, soprat-tutto perchè ha gettato acqua fredda sugli entusiasmi del nuovo corso. A detta del coach Douglas, i Towers sono molto migliorati, nonostante gli americani dei bolognesi siano ap-parsi un po’ sottotono e la squadra ancora un tantino imbal-lata, soprattutto nello sfruttare le occasioni propizie.

L’ottima linea pesarese ha ben arginato le corse di Ziosi, Turner ed Alessandri, e Greve, a suo dire più rilassato ri-spetto allo scorso anno, ha fatto la differenza. Per Sypult, sul fronte opposto, il maggio peso della sconfitta va attribuito a-gli errori della sua squadra; forse utilizzando maggiormente l’intesa tra Parisini – Venceslai ed il qb Montaguti, soprattut-to nei terzi esterni, i Towers avrebbero potuto impegnare maggiormente una difesa che ha potuto spesso prevedere i giochi condotti sulla terra.

“La differenza più sostanziale – ha commentato Sypult - ri-siede, comunque, nella mentalità vincente degli Angels. Una cosa che si deve ancora consolidare nella nostra squadra, che viene da un periodo difficilmente dimenticabile”.

(Massimo Terracina)

Altro che sprovveduti, gli Angels ’87, altro che deriva, dopo la delusione di Bologna. Quel mago di Jerry Douglas ha e-stratto dal suo cilindro un’altra squadra che può puntare in alto, un’altra squadra solida e senza fronzoli, come lui predi-lige, capace di costringere all’inchino i Towers con un gioco d’attacco efficace e sufficientemente vario. Tanto da strappa-re applausi soprattutto nell’affiatato duo offensivo composto dal quarterback Ricci e dal ricevitore Agnoletti.

Al resto ha pensato Scott Swallow, signore delle corse, dato per finito un po’ troppo presto. L’indistruttibile soldatino pe-sarese ha imperversato alla sua maniera, siglando ben tre td personali e scoprendosi calciatore di rara efficacia nelle tra-sformazioni (4 su 4).

Dall’altra parte, dopo i dovuti elogi alla squadra vicecam-pione d’Italia, una formazione che ha abbassato il capo trop-po presto, vittima dei suoi complessi psicologici, vittima di quel tabù rappresentato dai… fantasmi dei “cugini”, mostri sacri del football felsineo. Fino a quando i Towers non si metteranno in testa che, per ribaltare questa situazione, è necessario prima di tutto credere nelle proprie possibilità, sarà impossibile superare l’impasse.

Anche Sypult lo ha ammesso: “Probabilmente gli Angels avrebbero vinto ugualmente, ma le Torri potevano certamen-te fare qualcosa di più, soprattutto in attacco, dove da anni i gialloblù non vanno oltre le buone intenzioni. La difesa il suo dovere lo ha fatto; in avanti a poco è valsa l’applicazione or-dinata di Montaguti e la felice giornata di Venceslai. Ziosi e Turner hanno corso, ma troppo poco”.

In campo pesarese c’è stata gloria anche per Agnoletti, au-tore di un touchdown molto bello su lancio.

(Diego Costa)

Dopo le belle performances di Doves e Warriors sabato pomeriggio, hanno debuttato con meno fortuna anche i To-wers, ai quali il calendario assegnava un impegno proibitivo contro gli Angeli di Pesaro. La “tripletta” che la Bologna del football aveva sognato è quindi rimandata.

Gli Angels si sono imposti a Bologna con il punteggio di 28-0 (esattamente 4 mete trasformate con il calcio), una pu-nizione però probabilmente troppo severa per la giovane squadra bolognese.

Andati in vantaggio nel primo tempo con il solito Swallow, i pesaresi hanno più che altro vissuto di rendita, senza forzare troppo e senza scoprire troppo le loro carte, anche perchè in-completi (anche se con loro giocava l’ex Greve, l’americano dell’anno scorso dei Towers su cui si è tanto polemizzato in campionato per questioni di tesseramento).

Un paio di disattenzioni dei bolognesi davano poi la possi-bilità ancora a Swallow di entrare in zona di meta altre due volte prima dell’intervallo e di trasformare in prima persona il calcio addizionale e fissando il punteggio della prima parte della gara sul 21-0.

Molto più consistente da difesa dei gialloblù nella ripresa, che hanno anche fatto vedere alcune buone cose in attacco (positivo l’esordio del nero Turner, che però deve ancora la-vorare molto insieme alla squadra) e solo nel finale è venuta un’altra segnatura dei pesaresi. Il ricevitore Agnoletti veniva infatti pescato da una bomba del forte Ricci per la segnatura del definitivo 28-0.

(Enrico Schiavina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

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Sabato 7 Marzo 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 25 Free Time TAURI Torino 0

6-0 3° td Peels Derreck (n.20), 60 run

7-0 3° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

10-0 3° fg Chieppa Agostino (n.1), 32

16-0 4° td Peels Derreck (n.20), 3 run

17-0 4° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

23-0 4° td Caramellino Giorgio (n.26), 30 inter-ception return

25-0 4° pat Costa Giorgio (n.44), action

Pronostico rispettato nel derby di Torino: Giaguari vincenti (con 25 punti nel sacco) e Tauri che, dopo un primo tempo discreto, lasciano la grinta negli spogliatoi e rimediano la de-cima sconfitta negli scontri diretti con i “Felini”. Per questi ultimi, comunque, la gara non era iniziata nel migliore dei modi; sei giocatori fuori campo, chi per infortunio (Paolo e Michele Paschetto, Kresevic, Cardinaletti e Martinetti), chi per squalifica (Ponzo), e quindi formazione sbilanciata in al-cuni reparti.

In particolar modo, l’assenza che ha maggiormente pesato è stata quella di Martinetti, qb di estrazione casalinga, che ha dovuto lasciare il campo al più giovane Oggero, a causa di una lesione alla spina dorsale rimediata contro i Seahawks (rimarrà fuori squadra per circa due mesi). Oggero, dal canto suo, ha fatto quello che ha potuto, anche se ci si poteva a-spettare qualcosa di più. Morale della favola, i Giaguari del primo tempo si sono distinti più per gli errori che per le idee buone; ad approfittarne sono stati i Tauri, formazione assai tenace in difesa, nei primi due quarti, e con Filice mattatore in attacco.

I Giaguari hanno allora tentato la carta degli americani; Peels ed Hunter (quest’ultimo anche con qualche option pass) sono stati i protagonisti di un’offense che, alla fine, non ha dato, però, i frutti sperati. In difesa, invece, efficace la prova di Hunter come safety. Difeso lo 0-0 fino all’intervallo, appena prima del riposo una “tegola” è caduta sui Tauri: Bolzon, il forte lb italo-canadese, ha rimediato una distorsione alla caviglia sinistra ed ha lasciato la gara.

Fuori lui, nella ripresa la musica è cambiata; i Tauri – for-se un po’ per presunzione – hanno… lasciato la testa negli spogliatoi e per i Giaguari non è stato difficile trafiggere i “Torelli” alla prima azione, con una corsa di 60 yds di Peels. Da quel momento, la svolta dell’incontro: Giaguari in catte-dra e Chieppa, Peels, Caramellino e Costa a confezionare il risultato finale.

Il primo consuntivo dice, dunque, Giaguari in forma (anche se con qualche rischio di troppo, leggi la trasferta di Bellu-sco) e Tauri ancora in via di costruzione. La tenuta atletica e la risposta del collettivo sono particolari su cui la panchina di sponda “povera” deve ragionare, mentre Leopizzi – secon-do successo da coach in serie A – è costretto a fare i conti

con un roster un po’ difettoso. (Claudio D’Amico)

I ragazzi di Orla hanno retto bene il confronto, bloccando per due periodi i Giaguari sullo 0-0, per poi capitolare sotto le corse di Peels ed i calci di Chieppa (25-0 il finale).

(Gennaro Carotenuto)

Statistiche Corse

Giaguari Peels Derreck (n.20) 17 per 97 (2 td), Hunter Troy (n.18) 2 per 15, Dho Mauro (n.32) 3 per 13, Tarantini Natale (n.33) 1 per 0, Oggero Giacomo (n.16) 4 per –16

Tauri Filice Corrado (n.37) 18 per 89, Miano Gian Luca (n.80) 1 per 8, Ariaudo Claudio (n.15) 1 per 7, Agostini Danilo (n.44) 1 per 1, Moglia Marco (n.32) 1 per 1, Momicchioli Fabio (n.25) 2 per 1, Maschio En-rico (n.7) 4 per –27

Passaggi

Giaguari Oggero Giacomo (n.16) 7 su 11 per 43, Pe-els Derreck (n.20) 0 su 1 per 0, Hunter Troy (n.18) 0 su 2 per 0

Tauri Maschio Enrico (n.7) 5 su 10 per 37 (1 int), A-riaudo Claudio (n.15) 0 su 4 per 0 (2 int)

Ricezioni

Giaguari Lazzaretto Alessandro (n.11) 3 per 25, Hunter Troy (n.18) 1 per 11, Peels Derreck (n.20) 3 per 7

Tauri Rametta Corrado (n.83) 1 per 22, Gruppo F. (n.85) 2 per 13, Miano Gian Luca (n.80) 1 per 5, Filice Corrado (n.37) 1 per –3

Intercetti

Giaguari Caramellino Giorgio (n.26) 1 per 30 (1 td), Hunter Troy (n.18) 2 per 15

Tauri - Punt

Giaguari Dho Mauro (n.32) 3 per 121

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 5 per 130 Punt Return

Giaguari Hunter Troy (n.18) 2 per 16

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 5 Kickoff Return

Giaguari Viotti Sergio (n.58) 1 per 10

Tauri Moglia Marco (n.32) 2 per 36, Rametta Corrado (n.83) 3 per 17

Field Goal

Giaguari Chieppa Agostino (n.1) 1 su 2

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 0 su 1

Fonti: Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 7 Marzo 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 6

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S.3 REDSKINS Verona 21

0-6 2° td Bonamego John (n.8), 2 pass da A-scari Claudio (n.14)

0-7 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

0-13 2° td Lane Peter (n.7), 1 run

0-14 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

0-20 4° td Zecchinelli Maurizio (n.21), 20 run

0-21 4° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick 6-21 4° Lio td Rocchetti Pierluigi (n.45), 7 pass da

Orfeo Diego

I Redskins confermano: “Facciamo sul serio”. Il successo nel combattuto match di sette giorni prima con i Muli non è stato un caso; i veronesi si sono ripetuti, passando alla grande a Bergamo, dove, evidentemente, si trovano a proprio agio, visto che da queste parti, a San Pellegrino, hanno con-quistato il Silver Bowl ’86.

Anche per i Lions questa partita è stata una conferma, ma in senso negativo. I 27 punti di passivo, accumulati nella ga-ra di apertura contro i Saints, sono quasi ricomparso del tutto nello score finale del confronto con i “Pellerossa” ed il td della bandiera, messo a segno nel finale della partita, è un’attenuante di scarsissimo peso.

Questi Lions non sembrano neppure lontani parenti della squadra che rappresentò la più grossa sorpresa dei playoff ’86; attacco pressochè inconsistente, difesa volonterosa, ma troppo “leggera”.

Diciamo “per ora”, perchè c’è sempre la speranza che le co-se, in casa bergamasca, possano cambiare con l’arrivo dei nuovi americani. Anche contro i veronesi, infatti, i “Caschi d’oro” hanno giocato in versione tutta tricolore. Per la verità un americano c’era, il coraggioso Darryl Dinkins, assistant coach per l’attacco, che, però, non può rendere più di un buon italiano.

Sfruttando proprio il vantaggio dei due americani, e pur senza fare cose mirabolanti, i Redskins hanno rapidamente fatto prendere alla partita una piega a loro favore. I td di Bo-namego e di Lane hanno praticamente già chiuso il conto nella seconda frazione. Poi l’incontro ha offerto ben poco, si-no ai minuti finali, con le impennate di Zecchinelli e, per i Lions, di Rocchetti, l’uomo da salvare nella cattiva giornata dei bergamaschi.

Rimarrebbe da spiegare perchè una squadra con grosse possibilità come quella orobica affronti il campionato con un parco giocatori chiaramente indebolito e senza americani: questo, francamente, è un mistero anche per chi sta alla fi-nestra. La speranza, per i Lions, si chiama Everett Walls, 23 anni, 1.93 per 105 kg, rb (sic) e lb, ex All-America della se-conda divisione NCAA. Arriverà – dicono – appena avrà otte-nuto il passaporto, insieme ad un uomo di linea, del quale, per il momento, non si conosce, però, neppure il nome.

Quanto ai Redskins, rimane la convinzione che Georgetti abbia svolto un gran bel lavoro di riconversione, soprattutto a livello di mentalità.

(Sergio Ghisleni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 7 Marzo 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 66 G.B. GREEN MACHINE C. 8

6-0 1° td Pucnick Gorzad (n.33), 42 pass da Danielli Alberto (n.12)

8-0 1° pat Bressan Fabrizio (n.21), action 14-0 1° td Bressan Fabrizio (n.21), 42 punt

return 16-0 1° pat Stocovich Andrea (n.1), action 22-0 2° td Pucnick Gorzad (n.33), 21 run 24-0 2° pat Stocovich Andrea (n.1), action 30-0 2° td Stocovich Andrea (n.1), 8 pass da

Danielli Alberto (n.12) 32-0 2° pat Rusich Bruno (n.43), action 38-0 2° td Bressan Fabrizio (n.21), 11 run

38-6 2° td Turner Cedric, 1 run

38-8 2° pat Bynum Rick, action 44-8 3° td Stocovich Andrea (n.1), 19 pass da

Danielli Alberto (n.12) 46-8 3° pat Bressan Fabrizio (n.21), action 52-8 3° td Rusich Bruno (n.43), 6 run 58-8 4° td Pausa Daniele (n.45), 89 interception

return 64-8 4° td Pucnick Gorzad (n.33), 44 run 66-8 4° pat De Walderstein Oscar (n.44), action

Con una felice espressione di pochi giorni fa ci eravamo permessi di esprimere la nostra personale convinzione che, se i Muli avessero imbroccato la giornata giusta, avrebbero “vendemmiato” touchdown.

Ed è proprio ciò che è accaduto in Via Flavia sabato sera, in una cornice non traboccante di un pubblico (però di affe-zionatissimi) che ha sfidato un gelo inferiore soltanto a quel-lo che devono aver provato i Green Machine, dopo la prima azione d’attacco dei Muli.

La formazione triestina è tornata infatti, dopo due anni di assenza, a calcare “il caldo ed amico” terreno di Via Flavia ed ha, per l’occasione, infranto il record di punti segnati in un incontro (il precedente risale a due anni fa, quando in un’amichevole i Muli avevano battuto i Fighters di Pordeno-ne per 57 a 7).

Ed è stato così che nella loro smagliante tenuta nuova (ca-sacca nera, con numero verde coronato di bianco), su cui troneggia a chiare lettere il nome del nuovo sponsor Dino Conti, i Muli hanno affrontato e travolto i Green Machine, fa-cendo, appunto, vendemmia di touchdown.

Per dare un’idea dell’incontro, che dal primo all’ultimo mi-nuto non ha avuto storia, basti pensare che i triestini già al primo tentativo in attacco riuscivano ad andare in meta con una bomba di Danielli, ricevuta e conclusa in end zone da un grandissimo Pucnick.

Ed ancora, sul successivo punt degli ospiti, Bressan, nel suo tipico cavallo di battaglia, ritornava direttamente in tou-chdown.

Cosicchè, dopo due soli minuti, la compagine triestina di Dino Conti conduceva già per 16 a 0. Il resto dell’incontro non ha fatto altro che rimarcare una superiorità che si è an-data sempre più evidenziando via via che la partita denotava un divario tecnico tra le due contendenti a dir poco abissale.

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Certo, il successo dei neroverdi è stato ampio e meritatis-simo, ma bisogna evitare di eccedere in facili trionfalismi, anche se i padovani hanno dimostrato di non essere squadra da sottovalutare e con due americani, Bynum e Turner, in grado di mettere in difficoltà chiunque.

Ma, appunto nel contesto di un così ampio successo, dei limiti la formazione di Savio li ha palesati ed è stato quando, sul 38 a 0, il coach mandava in campo le seconde linee, che venivano messe in difficoltà dagli ospiti, i quali approfittava-no addirittura del momento propizio per andare a segno con Bynum.

La sequenza delle marcature sarebbe troppo lunga da de-scrivere.

Basterà condensare così la “vendemmia” dei triestini: 3 touchdown Pucnick, due a testa Bressan e Stocovich, uno per Rusich ed uno per Pausa, su intercetto, con sei trasfor-mazioni da due punti.

(Alberto Rampino)

Partita senza storia, quella disputata tra i Muli ed i neo-promossi Green Machine. Il punteggio finale, d’altra parte, indicava chiaramente il netto divario tecnico ed atletico tra le due formazioni scese in campo; i triestini, chiamati a riscat-tare il deludente esordio di Verona, hanno letteralmente do-minato l’incontro, violando l’end zone avversaria con una fa-cilità davvero disarmante.

La cronaca. Si inizia in un clima polare, che infastidisce non poco, ma i Muli pensano subito a riscaldare l’ambiente con un’azione vincente. E’ il primo drive e già si intravede la fisionomia della gara: palla sulle 42 yds offensive dei Muli e lancio del qb Danielli per il liberissimo Pucnick, che corre in td. Bressan trasforma da due punti.

Nell’azione seguente i veneti non ottengono alcun risultato e vanno al punt; Bressan riceve sulle 42 offensive e vola di-rettamente in end zone. Incredibile; l’attacco dei Muli ha gio-cato un solo tentativo e la gara sembra già chiusa.

Il secondo quarto si apre ancora nel segno bianconero: tre soli drive e Pucnick va in meta con una corsa di 21 yds. Sul kickoff dei Muli, poi, gli ospiti pasticciano: fumble, la palla ritorna ai giuliani sulle 28 yds d’attacco. Altri tre tentativi e Danielli pesca Stocovich per un altro td.

Nuovo kickoff e nuovo fumble dei Green Machine; la palla è ancora in mano ai triestini, sulle 45, e questa volta è Bres-san ad andare a segno. Il tabellone indica che sono trascorsi 4’ nel secondo quarto e che i Muli vincono 38-0; la circo-stanza, ovviamente, deconcentra la difesa dei triestini ed ora gli ospiti di fanno più convinti. Sono i due yankee a correre: uno sfondamento centrale di Turner, per 1 yd, produce quel-lo che risulterà l’unico td dei Green Machine.

Nel terzo e quarto periodo la partita torna sui binari dell’avvio di gara ed i Muli vanno ancora a segno con Stoco-vich, Rusich ed ancora Pucnick.

Ma anche la difesa vuole partecipare alla festa. Pausa in-tercetta un pitch sulle 11 difensive e vola per 89 yds, inse-guito vanamente.

(M. Zamataro)

Fonti: Il Piccolo (Trieste), Tutto Football

Sabato 7 Marzo 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 27 JETS Bolzano 0

6-0 2° td Malpica Bruce (n.25), 77 punt return

12-0 2° td Malpica Bruce (n.25), 5 run

13-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

19-0 3° td Mutti, 54 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

20-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

26-0 4° td Malpica Bruce (n.25), 10 run

27-0 4° pat Corso Michele (n.1), kick

Quattro td secchi e brucianti come colpi di pistola. Più che un regolamento di conti, un’esecuzione in piena regola. Vin-cono i Seamen, ma, diciamolo subito, con i Jets in evidente concorso di colpa.

Le gradinate sprigionano ruspante euforia: bandieroni, co-ri, invettive, sfottò. Ma i “Lupi di mare” badano terribilmente al sodo; al minimo errore, castigano.

Il vantaggio, è giusto dirlo, è frutto – più che di una effetti-va superiorità – di un attacco di narcisismo di Malpica, che vola via irridente e maramaldo tra le maglie di uno special team caricato a camomilla. Per i Jets, psicologicamente, è come incontrare un improvviso… vuoto d’aria. Fumble persi in modo banale, punt ribattuti ingenuamente ed i milanesi risparmiano le fatiche di un lungo drive, accomodandosi sul-la poltrona che gli altoatesini preparano loro ad una decina di yds dall’area di meta.

Essenziali e spietati, i padroni di casa colpiscono implaca-bili, parole e musica di Bruce Malpica. Per i Seamen diventa tutto più facile; legittimare il successo ed infierire sullo score con Mutti e Malpica (arieccolo…). Costretti a scardinare un bunker sorvegliato da mastini della scorza di Pedroni, San-tagata, Ferrari e De Angelis, i Jets si ritrovano, invece, a ri-morchio degli eventi.

Bulluck sfodera lampi da intrepido cursore, ma “Top gun” Fenerty, in palese rodaggio, raramente azzecca l’acuto. La vena gladiatoria di Remo Ferrari, che ingaggia duelli spesso al limite del codice, di Rizzello e di Sapio non basta per risa-lire di quota; ogni distrazione viene duramente punita, ma questo va a titolo di merito degli uni e non ad attenuante de-gli altri.

Ricapitolando: Seamen, Malpica a parte, meno snob e nar-cisi rispetto al passato. Dasaro è tecnico pratico, che viene dalla provincia e che preferisce un collettivo “proletario” ad uno incline ad un gioco sontuoso e dispersivo. E si vede.

I Jets lasciano al “Vigorelli” quel che resta della loro inno-cenza, puniti, ma non umiliati. All’esordio in campionato re-stano subito fermi in aeroporto, ma non tarderanno a decol-lare. Nessuno si faccia illusioni.

(Massimo Veronese)

Jets – Seamen è finita con un netto 0-27. Nella gara del “Vigorelli” a total offense simili non hanno corrisposto simili realizzazioni, con il milanese Malpica che, pur correndo lo stesso numero di yarde conquistate da Bulluck (79), ha bat-tuto, comunque, l’avversario in biancorosso, realizzando tre delle quattro mete dei Seamen e lasciando a secco i bolzani-ni.

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(Gennaro Carotenuto)

Fonte: Tutto Football

Sabato 7 Marzo 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 8 NinoSeveri A. FALCHI Modena 36

0-6 1° td Sala, 20 pass da Baracchi 0-12 2° td Sperindè Massimo, 7 pass da Barac-

chi Davide (n.22) 0-14 2° pat Sala, action 6-14 2° td Wiley, 21 pass da Osti Davide (n.26) 8-14 2° pat Perry Nelson, action 8-20 3° td Watson Ed, 49 run 8-22 3° pat Sala, action 8-28 3° td Watson Ed, 30 run 8-34 3° td Watson Ed, 8 run 8-36 3° pat Sala, action

Continua anche a Genova la marcia trionfale dei Falchi di Martinetti; dopo il non brillante, ma vincente, esordio a Ra-venna, i modenesi si sono imposti con autorità sui deludenti Squali, che erano, a loro volta, attesi ad una prova d’appello, dopo il rovescio della gara inaugurale con i Pharaones.

La partita ha offerto spunti di interesse e di emozione solo nel primo quarto, che ha visto i padroni di casa reagire con vigore all’uno-due dei modenesi; il qb ospite, Baracchi, ben coadiuvato da un’offensive line granitica, ha collimato al me-glio il mirino, per pescare i suoi wr in meta.

Il primo td è venuto su di un’azione emiliana a partire dalle 45 yds, con chiusura in meta di un drive di cinque giochi (td pass di Baracchi per Sala). Dopo questa segnatura gli Squali hanno stentato a trovare il bandolo della matassa, mentre i Falchi hanno insistito con la miscela esplosiva di corse e pass.

Dopo pochi minuti de secondo periodo è giunto il secondo td pass di Baracchi, che, dalle 20 yds, ha trovato Sperindè in end zone. Il secondo ceffone in pieno viso ha scosso i liguri, che hanno tirato fuori le unghie e che, sulle ali dell’entusiasmo per un quarto tentativo chiuso in modo ro-cambolesco, sono andati a ricevere con Wiley, che ha ricevu-to un lancio di 21 yds da Osti, con trasformazione da due punti di Perry.

Su questa azione si è chiuso il primo tempo e, con esso, anche l’incontro degli Squali, che hanno registrato un auten-tico tracollo nel terzo periodo. Da quel momento show per-sonale di Watson, capace di incrementare lo score per gli o-spiti con fantastiche volate (tanto per gradire, 49 yds al pri-mo affondo impegnato).

Nonostante la tensione e le flag che hanno continuato a fioccare, da parte emiliana è venuto un ulteriore sussulto, con il qb Cattini – subentrato a Baracchi – disposto a dimo-strare che non solo chi parte titolare merita considerazione. Per Cattini subito quattro completi su cinque pass tentati e la coscienza di aver caricato a dovere i suoi compagni; sono

arrivati, così, altri due td, l’ultimo dei quali grazie alla difesa, che ha ricoperto un fumble sulle 8 genovesi.

E gli Squali? Beh, c’è poco da dire di una squadra che ha potuto schierare solo 34 giocatori e che denotava molte as-senze fra i titolari.

(Salvatore Iaccarino)

A Genova, in un campo a dir poco indecente, i Falchi Mo-dena hanno proseguito il loro ruolino positivo battendo gli Squali per 36 ad 8. Gran giornata di Baracchi, il “qb”, che ha subito imbeccato Fioravanti e Sperindè, poi si è scatenato Watson con 3 “td” personali, infine il promettente secondo “qb” ha avuto moda di mettersi in mostra. M. Zanni ha rea-lizzato 3 extra point alla mano.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 7 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 60 Tecninox PANTHERS Parma 0

6-0 1° td Hargreaves Vernon (n.63), 1 run

7-0 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

13-0 1° td Stanzani Aldo (n.18), 37 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

19-0 2° td Stanzani Aldo (n.18), 10 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

20-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

26-0 2° td Hargreaves Vernon (n.63), 2run

27-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

33-0 3° td Stanzani Aldo (n.18), 43 run

39-0 3° td Longhi Giorgio (n.32), 9 run

40-0 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

46-0 3° td Marzot Nicola (n.84), 20 pass da Rossi Giovanni (n.7)

52-0 4° td Mondini Matteo (n.67), end zone fumble recovery

53-0 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

59-0 4° td Geminiani Alessandro, 8 pass da Danielli Luca (n.11)

60-0 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

L’esordio casalingo dei Bonfiglioli Warriors non poteva es-sere più felice; la vittoria coi redivivi Panthers, vittime del lo-ro ex allenatore, Vic Dasaro, e costretti a ricominciare dac-

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capo, rinnegando un passato ricco di soddisfazioni, è stata larga e facile.

E’ finita sessanta a zero (!), ma il divario poteva essere an-cora più ampio; un successo, questo, che non fa testo, ma che serve come “prova generale” in vista di impegni ben più gravosi.

Alla porta, ad esempio, ci sono i Giaguari, formazione im-prevedibile e comunque molto “fisica”. Chi ha sempre giudi-cato i Warriors una squadra ancorata completamente al gio-co alla mano si è dovuto ricredere; il successo coi Panthers è venuto al termine di una partita caratterizzata in positivo dalla crescita, nel gioco aereo, delle intese più forti, in questo reparto, della squadra biancoblù. Ci riferiamo in particolare al duo Paolo Fantazzini (qb) – Aldo Stanzani (flanker), che sabato ha fatto sfracelli.

In particolare il modenese è apparso in condizioni di forma smaglianti, come confermano le sue cifre: due touchdown ed un tabellino personale, solo nelle “corse”, che vede 126 yards guadagnate in quattro portate!

Stanzani ha così consolato il pubblico presente, deluso dal mancato esordio di Valdez Baylor, il nuovo mediano ameri-cano, rimasto a… saltellare per il freddo a bordo campo. “Zi-o” Bruno Waldner, infatti, ha preferito conservarlo per altre esibizioni, dopo che Valdez aveva subito a Torino un duro colpo ad uno stinco.

La cronaca della partita è quella di un monologo bianco-blù; il successo guerriero è subito diventato trionfo: 13-0, 14-0, 19-0 e 14-0 i parziali.

Ad aprire le marcature è stato il poderoso Vernon Hargrea-ves, che ha chiuso un drive caratterizzato da un lancio com-pletato di Fantazzini per Stanzani (35 yds).

Lo stesso Stanzani raccoglieva in end zone una nuova as-sistenza del n. 30 per il 13-0. Nel secondo quarto l’accoppiata Hargreaves – Stanzani si ripeteva, fissando il punteggio, grazie alle trasformazioni di Trepiccione (6 su 9 per lui negli extra point) sul 27 a 0. Nel terzo quarto il vento guerriero diveniva… un tornado; Stanzani, scatenato, conti-nuava il suo show, con un terzo td personale, dopo un’irresistibile volata di 43 yards. Longhi (primo td della sta-gione) e Marzot (in acrobatica ricezione) ritoccavano ulte-riormente lo score. Toccava infine a Fred Mondini (agilissimo nel ricoprire un fumble in end zone) ed a Geminiani, ovvero alla linea verde della squadra, chiudere la partita con altre due mete.

In sostanza, per i Warriors si è trattato di una passeggiata; i Panthers hanno mostrato buone potenzialità, ma scarsis-sima esperienza e tecnica. Per Roger Greiger, che con estre-mo coraggio si è buttato in questa nuova avventura, il lavoro da svolgere è immenso.

Tornando ai guerrieri, la cronaca esige una citazione anche per Daniele “Peppo” Marchi, autore di due intercetti di otti-ma fattura, uno dei quali impreziosito da una lunga galoppa-ta che ha fruttato parecchio terreno.

Le cifre complessive del passing game biancoblù dicono largamente dei progressi raggiunti: 13 su 16 per 164 yds, tutti si sono alternati a ricevere i palloni lanciati da Fantaz-zini, Giovanni Rossi e “Panino” Danielli.

(Diego Costa)

Un massacro. E’ questa l’unica espressione che può valu-tare il trionfo, all’esordio casalingo, dai Warriors Bologna contro i Panthers dell’”ex” Greiger. Il neo coach dei parmen-si, prima dell’incontro, si era, del resto, lasciato sfuggire una frase già indicativa: “Per noi, ora, è come se fosse Novembre – aveva detto, riferendosi allo stato di preparazione del suo collettivo – mentre sul calendario c’è scritto Marzo”.

E questa opinione è stata rispettata nel corso dell’incontro. I “Guerrieri” hanno dominato in tutto e per tutto, nonostante

Baylor si trovasse si in divisa, ma sulla panchina, a riposo per i postumi dell’infortunio ad una caviglia. E’ stata quindi la volta degli italiani a dare spettacolo, soprattutto con Stan-zani, autore di tre td (due su pass ed uno su reverse), che lo hanno portato a mettere nel suo carniere oltre la metà del total offense felsineo.

Hargreaves ha violato l’end zone due volte, di potenza, mentre una terza segnatura, da 1 yd, è sfumata alla fine del secondo quarto. Marzot, dal canto suo, ha mostrato di non essere da meno del flanker titolare Stanzani, ricevendo da Rossi un td pass di 20 yds. Ancora, Mondini ha siglato la prima meta della sua carriera ricoprendo un fumble – lui, ot – di Scorzoni, direttamente in end zone. Geminiani ha, infi-ne, esordito in serie A con una ricezione da td e Longhi è tornato alla segnatura, partendo dalla posizione di tb.

Per i Panthers, malgrado il pesante passivo, merita note positive la linea difensiva; anche se a corto di uomini, è stato il reparto più brillante, operando anche due sack. Discrete le prospettive per i due yankee, George e Bernardo, costretti a giocare tb e fb, nonostante siano ancora spaesati, considera-to il loro recente approdo in Italia. La difesa ha bloccato an-che 2 sei 7 extrapoint calciati da Trepiccione, mentre al qb ducale Montaresi la media al lancio è stata rovinata più dalle insicure mani dei suoi wr, che dagli intercetti del bolognese Marchi.

(Massimo Terracina)

L’esordio casalingo dei Warriors, vittoriosi per 60-0 sui Panthers Parma, ha suscitato numerose curiosità. La prima riguarda ovviamente l’americano. Le 300 persone che si sono recate alla Lunetta Gamberini per il debutto casalingo dei campioni non hanno nascosto la loro delusione, quando hanno realizzato che l’attesissimo “figlio della bufera” Valdez Baylor si sarebbe limitato a scaldare la panchina e ad incita-re i compagni da bordo campo.

Un altro interrogativo riguarda il quarterback. I Warriors quest’anno hanno acquistato uno specialista, Giovanni Ros-si, tra i migliori registi del panorama nazionale. Ma, per buona parte dell’incontro, quarterback titolare è stato Paolo Fantazzini, il quale è parso notevolmente migliorato rispetto alla scorsa stagione.

E per finire, ecco il gioco aereo. Quella dei campioni d’Italia è sempre stata una squadra che puntava molto sui runnin-gback e quindi sui giochi di corse. Ebbene, contro i Panthers l’attacco degli scudettati ha messo in mostra un perfetto passing game. Dei nove touchdown realizzati, tre sono frutto di passaggi.

In definitiva si potrebbe dire che i Guerrieri sabato scorso hanno spiegato cosa significa il football spettacolo: giochi ve-loci, molti passaggi, spazio agli atleti italiani. L’opposto della prima partita dei Doves. E su tutti si è imposto il nome di Aldo Stanzani, runner dalle ali ai piedi, autore di tre mete e di decine di yards. E’ stato solo un episodio o vedremo spes-so i Warriors giocare in questo modo?

(Stefano Tura)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Domenica 8 Marzo 1987

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Stadio Tonino Benelli, Pesaro

3M Office ANGELS Pesaro 28

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 3

6-0 1° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 31 pass da Ricci Piergiorgio (n.16)

7-0 1° Ang pat Magi Daniele, kick 13-0 2° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 3 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 14-0 2° Ang pat Magi Daniele, kick

14-3 2° fg Pietrangeli Marco (n.58), 35 20-3 2° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 30 run 21-3 2° Ang pat Magi Daniele, kick 27-3 4° Ang td Palleri Luigi, 5 pass da Ricci Piergior-

gio (n.16) 28-3 4° Ang pat Magi Daniele, kick

Una temperatura polare mantiene lontano dallo stadio il grande pubblico, ma gli Angels, per niente infreddoliti, rie-scono a regalare un discreto spettacolo. Alla classica sfida Pesaro – Roma mancano alcuni giocatori che – si dice – si sarebbero perduti lungo le strade innevate; i romani, dun-que, subiscono la più dura lezione da quando incrociano i caschi con gli Angels pesaresi.

Subito gli Angels in vantaggio: i Grizzlies ricevono il kickoff di apertura ed incappano immediatamente in un fumble, ri-coperto dai pesaresi a 30 yds dalla goal line avversaria.

Primo attacco, primo lancio e primo td casalingo: l’accoppiata Ricci – Agnoletti conferma di essere una delle migliori d’Italia, poi l’extra point di Magi fissa il punteggio sul 7-0, quando sono trascorsi appena 39”.

La replica dei Grizzlies è veemente, con Morris che va a guadagnare 65 yds, ma è bloccato a pochi cm da td da un provvidenziale intervento di Russo. La difesa pesarese mo-stra allora tutto il suo valore, allontanando i romani e vanifi-cando anche il loro tentativo di fg.

Il secondo quarto assomiglia al primo, con Ricci che trova in end zone Agnoletti; extra point di Magi per il 14-0. Dopo 6’ è Pietrangeli a realizzare quelli che saranno i punti della bandiera, con un fg dalle 35 yds. Ma gli Angels non ci stanno e, con Marotti, realizzano su corsa. Grazie al solito Magi il primo tempo si chiude con i pesaresi nettamente in avanti: 21-3.

La ripresa non è granchè piacevole, ma è nobilitata dal td di Palleri, che conclude degnamente un lancio del solito Ric-ci. I Grizzlies cercano di realizzare almeno un td, ma la dife-sa pesarese è particolarmente concentrata e per i romani non c’è nulla da fare. Fra gli Angels è degna di ogni menzio-ne la linea di attacco, che lavora assai bene e riesce ad allar-gare la tasca attorno al proprio giovane qb.

In evidenza, come il tabellino dimostra, il wr Agnoletti, un atleta di assoluto valore tecnico ed agonistico. L’unico aspet-to negativo, nella vittoria pesarese, va ricercato in alcuni in-fortuni di cui sono rimasti vittime Ceccarelli e l’americano Greve; soprattutto il primo potrebbe rimanere a lungo di-stante dai campi di gioco.

I Grizzlies, dal canto loro, hanno deluso, perdendo ogni confronto rispetto agli avversari. Non si può, comunque, di-menticare che la formazione capitolina ha vissuto brutti momenti nei mesi che hanno preceduto l’avvio di campiona-to, quindi l’esordio ufficiale non è stato dei più favorevoli.

Per gli “Angeli”, invece, i soliti discorsi: poche parole, ma

tanto, tanto lavoro. Poi si vedrà. Gli Angels sono adesso attesi da un turno di riposo e ritor-

neranno in campo il 22 a Ferrara, per affrontare le Aquile che, da sempre, con loro hanno dato vita ad incontri partico-larmente interessanti. Jerry Douglas ed alcuni giocatori pe-saresi, per non presentarsi al buio all’appuntamento ferrare-se, hanno “spiato” le Aquile nel loro incontro di Ancona.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

Domenica 8 Marzo 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 0 Faac TOWERS Bologna 20

0-6 1° td Turner David (n.23), 6 run

0-12 1° td Turner David (n.23), 3 run

0-18 2° td Ziosi William (n.34), 3 run

0-20 2° pat Turner David (n.23), action

Lunedì di festa ai Towers, ieri, dopo il convincente succes-so ottenuto a spese delle Aquile estensi sul campo sportivo di Rovereto di Ferrara. E’ finita 20 a 0 (12-0, 8-0, 0-0, 0-0) una partita caratterizzata, fin dall’avvio, dal desiderio di ri-valsa dei bolognesi, dopo aver lasciato l’intera posta agli An-gels nel primo confronto di campionato di football america-no. Sypult, all’indomani della gara di una settimana fa, ave-va criticato i suoi ragazzi per la poca convinzione nei propri mezzi dimostrata, ma contro le Aquile l’attacco gialloblù è apparso trasformato; diversa la caratura estense, natural-mente, rispetto alla truppa di Jerry Douglas, diverso anche il comportamento, finalmente autoritario, delle Torri. L’avvio è stato roboante; trascinati da un Dave Turner formato “tur-bo”, i Towers hanno subito segnato due touchdown grazie al mediano coloured. Il merito va però diviso equamente con tutta la formazione d’attacco, dove, forse per la prima volta, tutto ha funzionato come si deve; Turner, insomma, è stato semplicemente un… sicario che ha eseguito con freddezza e classe schemi che hanno finalmente esaltato il reparto offen-sivo nella sua completezza.

Anche Montaguti, preciso quarterback, ha avuto una parte importante, con l’ausilio di preziosi ricevitori, Venceslai e Claudio Cevenini (quest’ultimo autore di una funambolica ri-cezione ad una mano) che hanno saputo dare un senso alle assistenze del loro regista, dando un ulteriore sostegno psi-cologico alla squadra.

Dicevamo, dunque, dell’avvio sprint; subito capace di of-fendere con idee chiare, la squadra turrita non ha fatto gli stessi errori dell’anno passato, quando era partita con vee-menza, siglando subito due td per poi andare a subire, quasi paralizzata, la rimonta dei ferraresi.

Questa volta la musica è cambiata, anche se, soprattutto

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nella ripresa, qualche “fantasma” ha fatto capolino in campo, allorchè l’attacco si è “seduto” ed è stata una difesa punti-gliosa e precisa (una 5-2) a fare la parte del leone. Come un simbolico passaggio di testimone, l’attacco è andato a segno con estrema freddezza, poi ha lasciato alla squadra di conte-nimento il compito di chiudere la partita.

Questo “eccesso di generosità” naturalmente non è piaciu-to a Sypult, che ha intravisto in questo comportamento un esubero di sufficienza ed un limite di continuità.

L’ambiente comunque gusta il sapore di una limpidissima vittoria esterna. E il morale serve anche a guardare con ot-timismo (ma anche con quel realismo che suggerisce che so-lo l’impegno fa il risultato) alla prossima gara, con i Condor.

A fianco di Turner, prezioso tailback, va citato anche Ziosi, il fullback, che, oltre a segnare la terza definitiva meta del 20 a 0 (trasformata alla mano dall’onnipresente Turner), ha confermato la sua crescita tecnica. In difesa citazione d’obbligo per uno straordinario Margelli che, nel momento più delicato della gara, quando le Aquile sono giunte ad una sola yard dalla goal line, ha saputo coprire un fumble; per il generosissimo Franceschini, per Cocchi e Younger, autori di un intercetto ciascuno, e gloria per tutti; Sypult infatti ha fatto ricorso a tutti gli elementi a disposizione.

Se un problema è emerso, è quello dell’holder; la superfi-cialità con cui la squadra ha fatto a meno di Miana, qb di indubbie doti, è quantomeno colpevole.

Morrone, fino a questo momento, lo ha fatto rimpiangere, Pattacini va certamente assolto per le fallite trasformazioni.

(Diego Costa)

Un primo tempo sciagurato ha mandato a monte le spe-ranze delle Aquile di riscattare con i Towers la sconfitta di ot-to giorni prima in casa dei Dolphins. Partiti in attacco, i bo-lognesi, dopo quattro azioni, si sono portati in td con Turner, risultato poi – per tutto il primo tempo – la bestia nera della difesa estense.

Trovatisi sotto di sei punti, i padroni di casa non sono riu-sciti a riorganizzarsi subito e ne hanno approfittato i Towers per raddoppiare, sempre con Turner. Fra i due td felsinei una sola corsa efficace di Bartoli, che ha predicato nel deser-to.

All’inversione di campo, nel secondo quarto, ancora a se-gno gli ospiti: Ziosi, con una corsa di 3 yds, ha fissato a 18 i punti di vantaggio; poi Turner, con la trasformazione, ha ar-rotondato a 20.

La partita era segnata, ma, da quel momento, le Aquile hanno fatto le cose migliori: la difesa ha ripreso il suo asset-to e l’attacco avversario è scomparso di scena. A sua volta, l’attacco ferrarese ha messo a frutto la giornata di ottima ve-na di Ladson e Bartoli, i quali, nonostante l’inconsistenza della loro linea, riuscivano a guadagnare decine di yds. L’ovale è rimasto per alcune azioni ad una spanna dalla li-nea di meta, ma alcuni errori, anche tattici, hanno impedito ai locali di cogliere almeno il td della bandiera.

Certamente acerba, improvvisata in alcuni reparti, la squadra allenata da Kimrey non pretende sicuramente un ruolo da protagonista in questo campionato; avere perso, pe-rò, già due confronti con altrettante presumibili concorrenti dirette per la salvezza è almeno allarmante. Quanto ai To-wers, senza fare cose eccezionali (il solo Turner, nella prima parte della gara, è apparso tecnicamente una spanna sopra la media), i ragazzi di Sypult hanno guadagnato lentamente i loro primi due punti.

E’ difficile valutare quanto i bolognesi andranno avanti in questo torneo; sconcertano un po’ la facilità con la quale hanno tenuto il campo nel primo tempo, ma anche le difficol-tà che hanno incontrato nella ripresa. Si è intuito, invece, quali sono le vere Aquile: una formazione che dovrà abban-

donare qualunque vezzo tattico per badare unicamente al sodo, se vorrà conservarsi un posto nella massima divisione. Il presidente Felloni ha dovuto risolvere problemi enormi, per presentare la squadra anche a questo torneo; sarebbe un peccato vedere bruciati tanti sacrifici con una retrocessione.

(Marco Cocchi)

I Towers vincevano a Ferrara contro i tradizionali avversa-ri: le Aquile. Bella partita del collettivo, con l’attacco in cat-tedra nel primo tempo.

Turner segnava due volte, Ziosi una e lo stesso coloured siglava un ep. I td erano tutti propiziati dalle belle ricezioni di Venceslai e Cevenini, in formato “pro”. Nel secondo tempo l’attacco si rilassava e la difesa saliva in cattedra, fermando spesso e volentieri l’offense estense, ficcante con Bartoli e Ladson anche ad una yd dal td. Pur privi di Franceschini e di un altro paio di titolari, i Towers mettevano in mostra di-versi giovani di valore, come alcuni rilievi: Cocchi, Lovatti, Resca, Tinti, Lionello, M. Anteghini. In più, la sconfitta dei Grizzlies, allo stesso livello dei Towers, contro gli Angels, po-ne ora i bolognesi in odore non solo di playoffs, ma anche di ottima posizione in classifica.

(Massimo Terracina)

Soddisfazione per i Towers, che hanno ottenuto la loro prima vittoria stagionale andando ad imporsi a Rovereto contro le Aquile Ferrara per 20-0. La grinta e la determina-zione che si erano intraviste nel match d’esordio contro gli Angels ha fruttato alle Torri i primi due punti ed ora i bolo-gnesi sono in lizza per i playoff.

L’americano Turner ha dato l’impressione di essersi ben inserito nel gioco d’attacco della squadra e proprio dalle sue corse sono giunti due touchdown ed una trasformazione alla mano. La difesa non si è concessa distrazioni ed ha sovra-stato fisicamente e tecnicamente l’attacco dei ferraresi. L’unica incertezza che travaglia i Towers non è quindi il gio-co, ma lo sponsor; la Faac insisterà nel suo rifiuto o finirà per accordarsi? I dirigenti dei Towers sono pronti a ricorrere ad azioni legali.

(Stefano Tura)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 8 Marzo 1987

Stadio Bruno Zauli, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 7 Reporter DOLPHINS Ancona 15

0-2 1° saf

0-8 1° td Walters Eric, 6 run

0-9 1° pat De Panicis Marco, kick

6-9 3° td Tropi Giorgio, 2 run

7-9 3° pat Bardelli Mauro (n.82), kick

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7-15 4° td Manini, 1 run

Dopo l’esordio positivo e sfortunato nella partita contro i Gladiatori, i Condor non sono riusciti ad esprimersi al meglio davanti al pubblico amico, venendo sconfitti dai neopromossi Dolphins. Il primo tempo è stato quasi totalmente appan-naggio degli anconetani, che sono passati in vantaggio con un safety, a 5’ dalla fine del primo quarto.

Gli ospiti esprimono il loro miglior gioco sulle corse; così i due americani, Walters e l’onnipresente Meyer, hanno buca-to facilmente la deconcentrata linea grossetana. E’ stato Walters a segnare il primo td dei Dolphins: l’azione è partita dalle 21 yds con una corsa di Del Dottore, interrotta da una pass interference dei Condor, che ha regalato il primo down ai Dolphins. Walters ha poi realizzato, correndo le ultime 6 yds, e l’extra point di De Panicis ha portato il risultato sul 9-0 per gli ospiti.

Nel secondo quarto gli anconetani hanno prodotto una maggior mole di gioco, ma il risultato è rimasto invariato. Il terzo quarto ha, invece, visto un certo risveglio dei Condor. Una corsa di Tropi ha portato l’attacco grossetano fino a 9 yds dalla meta; un fallo dei marchigiani ha fatto ulteriormen-te avanzare gli uomini di Parrella e giungere poi in end zone, sempre con Tropi. Bardelli ha realizzato l’extra point.

Il td grossetano poteva riaprire la gara, ma gli anconetani hanno chiuso ogni discorso con Manini, che ha segnato l’ultimo td della partita, dopo una corsa di 1 yd. I Dolphins hanno meritato la vittoria, pur non esprimendo un gran gio-co; i due americani hanno creato le azioni vincenti, eseguen-do con determinazione schemi piuttosto semplici e forse pre-vedibili, ma efficaci.

I toscani, assolutamente nulli nel primo tempo, hanno peccato soprattutto in concentrazione e determinazione; Er-minio Parrella, il nuovo allenatore, avrà da lavorare molto, anche per quanto riguarda la disciplina dei suoi uomini.

Entrambe le formazioni, comunque, non appaiono ancora ben “carburate”; i padroni di casa sono, da un lato, giustifi-cabili per il fatto di aver cominciato la preparazione atletica molto tardi (da poco meno di quattro settimane). I Dolphins, invece, si affidano in larga misura sulla forza di impatto di Walters e sulla fantasia di Meyer; in ogni caso, con quattro punti conquistati in due incontri, possono certamente essere soddisfatti.

(Giovanna Stellini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 8 Marzo 1987

Campo Comunale, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 0

Philips C. FROGS Legnano 20

0-6 3° td Schirillo Vito (n.27), 12 run

0-7 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

0-13 4° td Schirillo Vito (n.27), 52 run

0-14 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

0-20 4° td Sterlicchio Danilo (n.82), 8 pass da Facchini Stefano (n.10)

Sono occorsi quasi tre quarti di gara, ai Frogs, per riuscire a schiodare il punteggio dallo 0-0; sino a quel momento, in-fatti, i Pharaones riescono a controllarli con buona disinvol-tura, coltivando il sogno di uscire imbattuti dal campo. Cer-to, i Frogs visti al “Comunale” di Garbagnate non saranno stata la versione più luccicante della temibile formazione ne-roargento… forse qualcuno aveva esagerato il libagioni car-nascialesche.

Ma questi discorsi contano poco, conta quel che avviene in campo e per tutto il primo tempo è stata roba da… pizzicotti, con i Frogs incapaci di mettere sotto i padroni di casa. Il primo drive lo conducono gli uomini di Stellari, che chiudono tre primi down, alternando le corse di Woodley a Giacomazzi, prima di cedere il possesso della palla.

I Frogs rispondono arrivando a 12 yds dalla linea di meta avversaria, ma lì vengono bloccati. Nel loro secondo drive gli ospiti tentano un fg con Viganò, ma nemmeno questa volta riescono a passare; infine, al terzo possesso, arrivano sulle 20 offensive, ma Bazzi ferma tutto, intercettando Garavaglia. Nemmeno le “option” di Frasco, che nella giornata inaugura-le avevano messo in ginocchio i Rhinos, sembrano poter fo-rare la difesa dei Pharaones, dove Bazzi e Piccolo danno una mano al canadese Esposito ed all’ex Seamen Giudici.

Dopo la metà del terzo quarto, però, la difesa ospite mette le basi del primo td. Clark piazza un sack su Cantarelli, la palla rotola sul terreno e Bellora se ne impossessa. L’attacco neroargento è in grado di partire dalle 15 offensive e Schirillo trova il corridoio buono per una corsa di 12 yds e per i sei punti. Viganò trasforma ed i sostenitori dei Frogs tirano un grosso sospiro di sollievo.

I Pharaones accusano il colpo e gli ospiti ne approfittano per aumentare il bottino. Schirillo, che con Mazzucchelli forma una coppia devastante, ai infila in un buco, esce dal mucchio ed arriva in end zone, dopo una volata di 52 yds.

Infine Facchini, subentrato a Garavaglia in cabina di regia, trova Sterlicchio con un pass di 8 yds. Finisce 20-0 per i fa-voriti; i Frogs portano a casa i due punti, ma anche tanti motivi di riflessione, mentre i Pharaones lasciano a testa alta una gara che, sulla carta, non lasciava loro alcuna possibili-tà.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Domenica 8 Marzo 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 33

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MASTINI Ivrea 6

6-0 1° td Moroldo Gianmaria, 15 run

7-0 1° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

13-0 4° td Serpieri Andrea, 1 run

13-6 4° td Williams Milton (n.35), 5 run

19-6 4° td Benini Antonio, 60 run

20-6 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

26-6 4° td Moroldo Gianmaria, 1 run

27-6 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

33-6 4° td Zaccardi Claudio (n.9), 70 pass da Serpieri Andrea

Come da copione, i Rhinos Milano vincono contro i Mastini Ivrea, ma, ad onor del vero, il loro successo non è stato cer-tamente dei più brillanti, nonostante l’ampio risultato a favo-re. I Mastini, infatti, arrivati a Milano con l’intenzione di ben figurare, sono riusciti a bloccare i padroni di casa per tre quarti dell’incontro e concedendo loro solo un td.

I problemi per gli ospiti sono arrivati negli ultimi 5’ della gara, dove, vuoi per inesperienza, vuoi, forse, per la troppa sicurezza, la squadra di Bob Engle si è fatta trafiggere per quattro volte, rovinando l’egregio lavoro svolto fino a quel momento. I Rhinos, dal canto loro, hanno approfittato con maestria dello sbandamento dei Mastini e, nel momento cru-ciale della partita, sono riusciti a mettere in pratica alla per-fezione gli schemi impartiti dalla panchina.

Il protagonista, a sorpresa, della gara, è stato comunque Milton Williams, il coloured dei Mastini, che si è distinto sul-le corse, sulle ricezioni e, in una occasione, sui passaggi. Williams si è dimostrato americano… di razza: un elemento che, se continua di questo passo, darà grosse soddisfazioni ai canavesani.

La cronaca della partita registra il primo td milanese all’inizio del secondo quarto, con una sweep di Moroldo per 15 yds. Pronta la reazione dei Mastini, che trovano in Lat-tanzi il degno sostituto di Serpieri, mentre, dall’altra parte, è Furnas a mettersi in evidenza fra i padroni di casa.

La gara si decide negli ultimi 5’: i Mastini vanno in tilt ed i Rhinos trovano d’incanto la forma migliore e con Benini (splendida corsa di 60 yds), Serpieri, Moroldo e Zaccardi si assicurano il successo finale.

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Domenica 8 Marzo 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 22

SEAHAWKS Bellusco 14

6-0 2° td Blakely Roy (n.24), 3 run

7-0 2° pat Russo Benito (n.59), kick

9-0 2° saf team

15-0 2° td Angelini Sergio (n.8), 17 pass da Ble-fari Luca (n.12)

15-6 3° td Stanish Todd (n.45), 2 run

15-8 3° pat Hoffman Steve, action

21-8 3° td Canella D. (n.82), 7 pass da Blefari Luca (n.12)

22-8 3° pat Russo Benito (n.59), kick

22-14 4° td Hoffman Steve, 4 run

Nella fredda atmosfera del “Franco Ossola” di Masnago, Skorpions Varese e Seahawks Bellusco hanno dato vita ad un incontro dai toni agonistici elevati e con alcuni fraseggi di gioco sicuramente di buon livello. E’ finita con la vittoria dei padroni di casa, tornati al successo nel loro primo incontro casalingo; ma, soprattutto, si è vista una squadra determi-nata e ben orchestrata, un collettivo che, nonostante qual-che sbavatura, ha sempre tenuto in mano le redini dell’incontro, concedendo solo a tratti l’iniziativa agli avver-sari. Questi, reduci, peraltro, dalla brillante partita del primo turno, hanno cercato in tutti i modi di controbattere.

L’inizio prelude ad un sostanziale equilibrio, con i varesini che appaiono timorosi e bloccati, tanto da riuscire a fatica a prendere le misure del caso. I brianzoli, dal canto loro, sono intenti a costruire gioco. Il primo periodo va in bianco; dopo il cambio di campo, tuttavia, i padroni di casa spingono su-bito sull’acceleratore e passano con l’americano Blakley. Non c’è neanche il tempo di ricominciare, che i brianzoli incorro-no in un safety di Hoffman; è un infortunio di percorso che carica i padroni di casa, consapevoli, ormai, di poter allun-gare, sfruttando il momento propizio. Tre down consecutivi ed è ancora td, ad opera di Angelini, servito in meta da un preciso lancio di Blefari.

Gli ospiti accusano il colpo e cercano di raddrizzare la si-tuazione, affidandosi alle option di Hoffman su Stanish e Scapini; l’imprecisione e qualche intercetto impediscono, pe-rò, di concretizzare.

Dopo l’intervallo è ancora spettacolo, con td di Hoffman da una parte e pronta risposta dai varesini con Canella (ancora su lancio di Blefari).

Sul finire della partita una buona combinazione degli ospiti riporta in td Hoffman, ma la manciata di secondi che riman-gono scorre senza aggiungere nulla all’esito del gioco. Natu-rale la soddisfazione in casa varesina; a fronte delle prove di Blefari, Angelini e Gobbo, l’unico neo è rappresentato dal grave infortunio al ginocchio riportato da Rusconi.

In casa Seahawks si lamentano le assenze dovute agli in-fortuni della prima giornata; proprio le defezioni hanno co-stretto al doppio impiego (attacco e difesa) di alcuni elementi e, a risentirne di più, è stato il reparto di copertura.

(Giovanni Griffoni)

I Bosco Skorpions di quest’anno sono veramente un’altra cosa; studiano, colpiscono e contengono l’avversario, por-tando a casa la meritata vittoria. E’ questa la filosofia delle grandi squadre che Pier Gallivanone sta piano piano incul-cando ai varesini e, per ora, ci sta riuscendo.

I Seahawks sono rimasti letteralmente storditi da un se-condo quarto di gioco disputato alla grande dai grigiorossi. Blakely ed Angelini siglavano, il primo su corsa, l’altro su ot-timo passaggio di 20 yards di Blefari, 2 esaltanti touchdown, risultando, così, i protagonisti di questa frazione, assieme al-

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la difesa, che otteneva una safety (azione di gioco non molto frequente), cioè 2 punti, dopo aver costretto i brianzoli ad in-dietreggiare fino alla loro goal line. L’intervento faceva medi-tare i Seahawks, che riordinavano le fila e scendevano in campo più determinati.

Infatti, pronti, via e touchdown di Stanish, che concludeva con una rush un momento di supremazia del proprio attac-co. Neanche il tempo di gioire ed i Bosco Skorpions andava-no di nuovo in meta con un altro “pass” di Blefari su Canel-la, dopo che Roy Blakely ritornava per ben 60 yards un cal-cio dei “falchi di mare”. Ultimo quarto che vedeva i varesini contenere gli avversari, lasciando loro la soddisfazione di ac-corciare le distanze con Hoffman (in precedenza era stato annullato un td di Magoga), protagonista di tutte le azioni dei biancoblù di Bellusco.

Buon incontro, quindi, degli uomini del dott. Bosco, che hanno confermato l’ottima impressione destata nell’incontro di domenica scorsa.

Da citare il grave infortunio di Fulvio Rusconi (legamenti ginocchio), che, purtroppo, dovrà disertare i prossimi incon-tri di campionato.

(Lorenzo Corazzon)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 14 Marzo 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

Philips C. FROGS Legnano 33 NinoSeveri A. FALCHI Modena 3

0-3 1° fg Rinaldi Andrea, 43

6-3 1° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 1 run

7-3 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

13-3 2° td Trabattoni Alessandro (n.7), 50 pass da Facchini Stefano (n.10)

19-3 4° td Schirillo Vito (n.27), 1 run

20-3 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

26-3 4° td Senati Giampiero (n.80), 25 pass da Frasco Robert (n.14)

27-3 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

33-3 4° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 1 run

Una classifica necessariamente corta, ma comunque signi-ficativa, lasciava prevedere uno scontro tra i più interessanti di questo turno tra le capoliste del girone B. Hanno vinto di larga misura i Frogs, con un secco 33-3 che, forse, condan-na troppo severamente i modenesi, crollati nel finale, anche a causa di numerosi infortuni e dopo aver tenuto il campo per tre quarti dell’incontro.

L’avvio vede subito un errore dei padroni di casa: un fum-

ble consegna la palla agli avversari, che, nonostante la favo-revole posizione, non riescono a penetrare nella solida difesa neroargento e si rifugiano nel fg del temporaneo ed esiguo vantaggio.

Schirillo e Mazzucchelli iniziano la loro tambureggiante a-zione offensiva ed è proprio il “re dei td” ad andare in meta. Dopo lo svantaggio iniziale, i lombardi acquistano sicurezza e, mentre gli ospiti non riescono ad avere ragione di una di-fesa impenetrabile, soprattutto nel gioco a terra, sale in cat-tedra Stefano Facchini, che compie il suo pezzo di bravura nel secondo quarto. Da metà campo, con un preciso passag-gio, il regista libera sulla destra l’inafferrabile Trabattoni, che corre dritto dritto in td.

I modenesi, a questo punto, tentano una reazione e cam-biano modulo di gioco: abbandonano le corse, vista l’inviolabilità della linea di casa, ed optano per il gioco aereo, costruito su di una serie di numerosi e corti passaggi a sca-valcare la linea difensiva, raccolti poco oltre da Fioravanti e Schwetz, in perfetta sintonia con Baracchi (autore di una buona prestazione). Meglio si comporta anche la difesa e, co-sì, il terzo periodo vede un perfetto equilibrio, senza nulla di rilievo.

L’ultimo quarto, con Facchini infortunato e Garavaglia in non perfette condizioni fisiche, mette in evidenza la validità e l’efficacia della coppia Frasco – Trabattoni; potente e preciso il primo, agile e scattante il secondo. A beneficiare delle loro combinazioni è dapprima Schirillo, che, con un guizzo, de-pone la palla nell’end zone avversaria. Il tempo di ricomin-ciare ed ancora una serie di combinazioni aeree porta i pa-droni di casa in td, con un lancio di Frasco su Senati. Per fi-nire, è ancora Mazzucchelli che va a segno, sottolineando così la prestazione personale e dell’intera squadra.

(Giovanni Griffoni)

Era questo forse il “clou” dell’intera giornata, per verificare le reali ambizioni di due squadre partite fortissimo. La netta vittoria dei lombardi conferma la tesi di chi li vede come una delle più forti squadre del campionato, se non la più forte in assoluto, ma non ridimensiona più di tanto i modenesi, tre-mendamente bersagliati dalla sfortuna e… dall’eccezionale serata dei Frogs.

La squadra di Arrigo Martinelli (che giovedì si consolerà partecipando in tv a “Pentathlon”, l’ultima bizzarria del più simpatico presidente della serie A) era partita benissimo, an-dando sopra 3-0 e tenendo bene per tutto il primo tempo, fi-nito 7-3 per i padroni di casa. Nel secondo è successo il pa-tatrac, sotto forma dei gravissimi infortuni patiti da Lugli, Cenani e Mossini. Senza queste tre pedine chiave e con i Frogs letteralmente scatenati, i Falchi si sono lasciati travol-gere; è finita 33-3, ma tanti punti di scarto tra le due forma-zioni non ci sono di certo.

(Enrico Schiavina)

Le favorite continuano a vincere in tutta la penisola; ma chi ha destato più impressione sono sicuramente i Frogs di Busto Arsizio. Con un perentorio 33 a 3 hanno liquidato i Falchi Modena, sovrastandoli dal punto di vista tecnico e, soprattutto, fisico. La strada verso il Superbowl è ancora lunghissima, ma le rane, sembra, ci credono proprio.

(Paolo Parlangeli)

Per i Falchi Modena brutto weekend. 3 a 33 contro i Frogs è una punizione troppo severa, anche se i bustocchi sem-brano avviati ad un campionato vincente, data anche la strapotenza fisica di cui dispongono. 4 ospedalizzati abba-stanza gravi fra i modenesi ne sono la triste testimonianza.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

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Sabato 14 Marzo 1987

Campo Gerini Quadraro, Roma

GLADIATORI Roma 0 Reporter DOLPHINS Ancona 12

0-6 1° td Manini Alberto (n.26), 10 run

0-12 2° td Meyer Max (n.26), 75 pass da Man-fredini Luca (n.9)

I Gladiatori continuano ad essere un “oggetto misterioso”; un meccanismo apparentemente in perfetta efficienza, già collaudato nello scorso campionato e perfezionato, inoltre, dall’innesto di forti ex Grizzlies (con la nuova maglia bluar-gento, sabato ha fatto il suo esordio anche il de Mazzetti), che, però – nella pratica – non funziona.

Questa volta non c’era l’inesperienza dei giovanotti di Grosseto a graziare i Gladiatori in difficoltà; con i Dolphins, coriacei e grintosi, è stato pollice verso. L’attacco dorico ha portato il suo primo affondo nell’end zone avversaria a 15” dal kickoff iniziale, approfittando di un fumble ricoperto sul-le 3 yds favorevoli. Al terzo tentativo i Dolphins centravano il td con una sweep destra di 10 yds, su funta reverse di Alber-to Manini, gran protagonista dell’offense verdearancio (in-sieme all’americano Walters).

Il contrattacco dei romani partiva bene, con un lancio di Loprencipe al texano Devin Smith (impiegato nell’85 già in qualche spezzone di partita dai Grizzlies, dove era chiuso da Banks); questi riceveva sulle 14 yds favorevoli. I romani in-travedevano il pareggio e forse il sorpasso, ma i sogni svani-vano al quarto tentativo, intercettato da Walters.

Si chiudeva qui il primo quarto, con i Dolphins che riparti-vano dalle 8 yds. Seguivano una corsa di Walters per 17 yds ed un grande lancio di Manfredini, che pescava Meyer ad una ventina di yds dalla end zone, dove arrivava prontamen-te. Seconda stoccata a segno per i Dolphins, efficaci nel pri-mo tempo nei loro assalti, al contrario dei Gladiatori, che andavano fuori bersaglio.

L’ottimo Smith (nel secondo tempo uscito per infortunio) riceveva un bel pass di Loprencipe, fuori di pochissimo dalla end zone. Era il quarto tentativo, un’azione iniziata a 10 yds dalla goal line, ed anche l’ultima possibile occasione di se-gnatura per i romani, che, dopo il break, vedevano spegnersi le loro azioni offensive contro una difesa arcigna e vigile (5 sack al qb).

“Il nostro reparto si è riscattato nel secondo tempo, dopo due quarti giocati senza sufficiente concentrazione – era l’osservazione, nel dopo partita, del lb Mannias – Sulla scon-fitta pesano, però, principalmente le deficienze della linea d’attacco”.

(Cristina Latessa)

Fonte: Tutto Football

Sabato 14 Marzo 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 6 LIONS Bergamo 8

0-2 2° Lio saf Boschi 0-8 2° Lio td Zorzi Silvano (n.44), 21 run

6-8 4° td Bynum, 2 run

Terza sconfitta consecutiva per i Green Machine, che, dopo essersi inchinati ai Seamen Milano, hanno dovuto cedere anche ai Lions. Decisamente la matricola del girone nordest è partita con il piede sbagliato, in questo torneo di serie A.

E’ presto per parlare di giudizi, anche se qualcuno parla già di serie B. A differenza delle prime due partite, questa volta i Green Machine hanno fatto vedere che la squadra c’è e che è stata raggiunta un’intesa sinora mancata quasi com-pletamente. Contro i Lions, tuttavia, ci si sono messi di mez-zo gli infortuni di Turner e di Sambugaro.

Dal canto loro i Lions hanno saputo dimostrare di poter contare su di una difesa validissima. Quella stessa difesa, cioè, che ha contenuto le sfuriate iniziali dei padroni di casa (Bynum il più pericoloso) e che, nel secondo quarto, ha con-sentito di operare un safety (Boschi l’autore).

La meta decisiva per l’incontro è venuta, sempre nel se-condo periodo, ad opera di Zorzi (corsa di 21 yds). A quel punto il neo coach Fields ha optato per i lanci; in 3’ i Green Machine hanno conquistato 70 yds, senza tuttavia concretiz-zare.

Ultimo quarto da brivido: a 7’ dal termine Bynum è riuscito a violare la linea di td orobica, riportando il distacco a due lunghezze. La trasformazione alla mano, però, è stata fallita e, con questa, sono sfumate le speranze dei patavini.

(Dario Converso)

Fonte: Tutto Football

Sabato 14 Marzo 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 28 DinoConti MULI Trieste 0

6-0 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 39 run 8-0 2° Jet pat Ferrari Franco (n.88), action 14-0 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 8 run

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20-0 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 55 pass da Bulluck Wayne (n.23)

21-0 2° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 27-0 3° Jet td Fenerty Gill (n.4), 80 interception

return 27-0 3° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

Jets e Muli sono stati di parola, confrontandosi in una sfi-da senza tregua e non di rado abbellita da gesti individuali e da manovre corali di indubbio pregio. Il risultato ha premia-to i biancorossi padroni di casa, che hanno spiegato la loro validità e convinto tutti che la battuta d’arresto in casa dei Seamen è da considerarsi solo un passo falso, dovuto alla tensione del debutto.

I Jets hanno imposto la loro classe, riuscendo a battere un avversario non certo agevole. Ha impressionato positivamen-te il piglio con cui i padroni di casa hanno affrontato e svi-luppato la partita, quando la situazione e le prospettive sono sembrate complicarsi per l’incapacità di penetrare a poche yds dal td.

Subito dopo la prima inversione di campo, i Jets hanno aperto le marcature con Fenerty (primo td stagionale dell’americano e dei bolzanini). Lo yankee, con una sweep di 39 yds, ha firmato i primi sei punti.

Poco dopo il bis: Bulluck, dopo aver ricevuto dal qb Felisat-ti, ha incominciato a correre sulla destra e, al limite della li-nea laterale, ha assaporato nuovamente la gioia del td. A 45” dal riposo un lancio di Bulluck (55 yds) ha pescato Fenerty, per il terzo td.

In avvio di terzo periodo Fenerty ha chiuso il saggio perso-nale, ritornando un intercetto per 80 yds. Nuovo td, è pro-prio finita.

(Daniele Magagnin)

Fonte: Tutto Football

Sabato 14 Marzo 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 28 GNI B. PHARAONES Garbagnate 12

6-0 1° td Williams Milton (n.35), 62 pass da De Mato John (n.83)

8-0 1° pat Williams Milton (n.35), action

14-0 1° td Williams Milton (n.35), 2 run

20-0 3° td Williams Milton (n.35), 2 run

21-0 3° pat Barberi S., kick

27-0 4° td Williams Milton (n.35)

28-0 4° pat Barberi S., kick

28-6 4° td Esposito, 2 run

28-12 4° td Citterio, 34 pass da Rosi

Tolte le assenze di rilievo per ambedue le formazioni (Ma-stini senza linea di difesa e Pharaones con Woodley in Ger-mania, Giudici e Mencarelli a casa), la gara ha posto, in par-tenza, le due squadre più o meno sullo stesso piano, anche se poi non è andata così. Per i Mastini è stata, infatti, una vittoria più che mai “chiara e pulita”, con un risultato “ac-corciato” dagli ospiti soltanto nei 5’ finali, ormai un ricorso storico per gli eporediesi. Fino a quel momento il punteggio era sul 28-0 per i padroni di casa.

I canavesani hanno ipotecato la propria vittoria fin dai primi istanti di gioco, aprendo le marcature con una option di 62 yds di De Mato per il suo connazionale Williams, anco-ra una volta il protagonista in campo, con quattro td segnati ed una trasformazione alla mano. Ma tutta la formazione padrona di casa si è espressa al meglio in questo incontro; in attacco bravi Crippa ed Intili nell’alternarsi a Williams e, so-prattutto, efficace la cabina di regia di Lattanzi. In difesa i lb Roger Mastroianni e Colorio ed il cb Vigato si sono messi in evidenza, insieme alla linea “rimaneggiata” (Agnusdei, Forne-ro, Santi e Belgiovine).

Gli ospiti, dal canto loro positivi solo nell’ultimo quarto, hanno avuto un super Giacomazzi in attacco.

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Sabato 14 Marzo 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 6 Montebianco GIAGUARI Torino 44

0-3 1° fg Chieppa Agostino (n.1)

6-3 1° td Bernardo Thomas (n.44), 6 run

6-9 2° td Traverso Gianluca (n.80), 24 pass da Oggero Giacomo (n.16)

6-11 2° pat Lazzaretto Alessandro (n.11), action

6-17 2° td Peels Derreck (n.20), 33 pass da Og-gero Giacomo (n.16)

6-18 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

6-24 2° td Lazzaretto Alessandro (n.11), 25 pass da Oggero Giacomo (n.16)

6-25 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

6-31 3° td Peels Derreck (n.20), 21 run

6-32 3° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

6-38 4° td Peels Derreck (n.20), 60 run

6-44 4° td Peels Derreck (n.20), 75 run

Seconda sconfitta consecutiva per i nuovi Panthers forma-to “baby” e terza vittoria per i Giaguari di super Peels. Il ri-sultato ci sta tutto ed ha premiato chi ha sbagliato di meno.

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Dal canto loro i Panthers fanno ancora i conti con il ritardo di preparazione (e, fino alla prima di ritorno, sarà difficile ve-derli in forma) e con la presenza in campo di elementi giova-ni ed inesperti. Paradossalmente, proprio i debuttanti sono stati i protagonisti della partita, con Oggero da una parte e l’accoppiata Montaresi – Costi (un 16enne alla sua prima partita di football, da tenere d’occhio) a tenere banco dall’altra.

Ovviamente non fa testo la prodezza di Peels, veramente un giocatore positivo; questi, fra i ragazzini dei Panthers, ha fatto quello che voleva.

Eppure, nel primo quarto, la partita è stata persino com-battuta. Passano i Giaguari al primo drive con un fg di Chieppa e gli emiliani rispondono con un td di Bernardo (in crescendo nel ruolo – per lui inedito – di runner): 6-3.

Non appena, però, Oggero si accorge che i suoi ricevitori sono accuratamente evitati dai db parmigiani, il gioco pie-montese passa sui lanci e la musica cambia. Traverso, Peels e Lazzaretto segnano indisturbati ed il punteggio prende una piega che non lascerà fino alla fine dell’incontro.

Prima della conclusione, Farina fa in tempo a mettersi in bella evidenza, mentre i Panthers sciupano per due volte la possibilità di segnare, ancora a causa dei fumble di Bernar-do e di Mora.

(Paolo Emilio Pacciani)

Altra stangata per i “felini” parmensi, dopo il clamoroso 60-0 di Bologna della settimana scorsa. Nella “prima” casalinga, gli uomini di Roger Greiger stavolta hanno perso 44-6 con i Giaguari Torino e sabato prossimo vanno di nuovo a Bologna per affrontare i Doves. Per i Panthers, che nella prima gior-nata hanno riposato, il calendario non poteva essere più crudele; il campionato, per loro, in pratica inizierà dalla quinta giornata.

(Enrico Schiavina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Tutto Football

Sabato 14 Marzo 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 0

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 23

0-6 1° td Blakely Roy (n.29), 23 run

0-7 1° pat Russo Benito (n.59), kick

0-13 2° td Blakely Roy (n.29), 1 run

0-14 2° pat Russo Benito (n.59), kick

0-17 3° fg Russo Benito (n.59), 20

0-23 4° td Lazzarelli Antonio (n.33), 4 run

Grande partita dei Bosco Skorpions a Torino! Con

l’autorità che contraddistingue le grandi squadre, i varesini sono passati su di un terreno difficile, reso ancor più ostico dalle pessime condizioni atmosferiche (sabato nevicava su tutto il Piemonte). I Tauri sono rimasti letteralmente “ubria-cati” dal rullo compressore varesino, che ha concesso po-chissime yards (solo 40, per la precisione) all’attacco pie-montese; merito esclusivo va allo scatenato reparto difensi-vo, capace di controllare i torinesi nella propria metà campo, agevolando, quindi, l’opera della formazione d’attacco vare-sina.

A dire il vero, il preludio all’incontro non è stato dei più fe-lici per i grigiorossi di Varese. Accadeva, infatti, che Gobbo e Palmese, due pilastri della linea d’attacco, dovevano dare for-fait per infortunio; non solo, anche lo “yankee” Dancy rima-neva bloccato dal riacutizzarsi di un fastidioso disturbo al ginocchio. I Bosco Skorpions per questo non si demoralizza-vano, anzi, tiravano fuori maggior grinta e voglia di vincere.

Pronti, via e Blakely sfruttava un predominio d’attacco, si-glando il primo td della giornata con una corsa di 5 yards. La reazione dei Tauri non si faceva attendere, ma risultava troppo flebile, grazie ad una eccezionale prestazione della di-fesa grigiorossa, che, con Raffaele, Cranchi e Franzini re-spingeva in modo perentorio ogni tentativo avversario. Nel secondo quarto la musica non cambiava ed era di nuovo Roy Blakely che andava in meta con un’altra esaltante corsa, mandando in visibilio i “coraggiosi” tifosi varesini al seguito.

Intervallo e ripresa del gioco a tambur battente dei Bosco Skorpions. Due intercetti, prima di Scopel, con ritorno di 20 yards, poi di Lombardo (40 yards), “uccidevano” i Tauri, che subivano un field goal (calcio piazzato) di Benito Russo (grossa prestazione, la sua!) ed una meta di Lazzarelli.

Fa risalto, oltre che per le importanti assenze menzionate, il parziale impiego dello statunitense Blakely, tenuto a riposo per tutto il secondo tempo, riprova, questa, del valido collet-tivo “italiano” dei Bosco Skorpions.

(Lorenzo Corazzon)

Terza sconfitta consecutiva per i Tauri, opposti in questo turno agli Skorpions. Si è trattato di un brutto k.o. per i piemontesi e di un’onesta e meritata vittoria per gli ospiti, aiutati anche da un po’ di fortuna.

A parziale scusante dei bluargento va però ricordata la lunga lista di assenze, dovute agli infortuni; in cima a questo elenco spiccano le defezioni dei due canadesi, Filice e Bol-zon, e del qb Maschio. Notevole il divario statistico che, al termine, ha separato le due squadre: 17 le yds conquistate complessivamente dall’attacco torinese, contro le 225 degli Skorpions, nelle cui file si sono distinti Poretti e l’americano Blakely, autore di 62 yds in 15 portate e di due td. L’impressione generale è che i rossoargento lombardi non rappresentino un collettivo trascendentale, anche se risulta-no in grado di contendere il terzo posto in classifica ai Gia-guari, rispetto ai quali mostrano maggior compattezza.

I Tauri, dal canto loro, dopo i buoni spezzoni di partita fatti registrare contro Warriors e Giaguari, dovranno recuperare al più presto la lunga serie degli infortunati; altrimenti i playoff saranno un discorso chiuso con parecchie giornate di anticipo sulla fine della regular season.

(Romolo Gai)

Statistiche Corse

Tauri Miano Gian Luca (n.80) 2 per 17, Moglia Marco (n.32) 7 per 9, Belforte Maurizio (n.17) 2 per 8, Mo-micchioli Fabio (n.25) 3 per 7, Comunian Carlo (n.33) 3 per 4, Maschio Enrico (n.7) 1 per 1, Giacoletto E. (n.20) 1 per 0, Rametta Corrado (n.83) 1 per –10, A-riaudo Claudio (n.15) 6 per –22

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aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 25

Skorpions Poretti Massimiliano (n.26) 9 per 73, Bla-kely Roy (n.29) 15 per 62 (2 td), Mattiuzzo Paolo (n.23) 3 per 17, Blefari Luca (n.12) 3 per 16, Russo Benito (n.59) 1 per 12, Nardi Giorgio (n.44) 3 per 9, Magoga Dario (n.24) 4 per 7, Lazzarelli Antonio (n.33) 2 per 5 (1 td), Franzini Fabio (n.66) 1 per 2

Passaggi

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 1 su 7 per 3, Maschio Enrico (n.7) 1 su 1 per 0, Belforte Maurizio (n.17) 0 su 4 per 0 (2 int)

Skorpions Blefari Luca (n.12) 2 su 6 per 22 Ricezioni

Tauri Comunian Carlo (n.33) 1 per 3, Moglia Marco (n.32) 1 per 0

Skorpions Canella D. (n.82) 1 per 13, Magoga Dario (n.24) 1 per 9

Intercetti

Tauri -

Skorpions Lombardo Gaetano (n.38) 1 per 35, Sarto-rato G. (n.52) 1 per 10

Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 4 per 104

Skorpions Nardi Giorgio (n.44) 1 per 24 Punt Return

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per –2

Skorpions Angelini Sergio (n.8) 1 per 8, Scopel Giorgio (n.40) 2 per –2

Kickoff Return

Tauri Moglia Marco (n.32) 3 per 55, Rametta Corrado (n.83) 1 per 20, Gruppo F. (n.85) 1 per 3

Skorpions Blakely Roy (n.29) 1 per 16 Field Goal

Tauri -

Skorpions Russo Benito (n.59) 1 su 1

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com, Tauritori-no.com

Sabato 14 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 28

Semar CONDOR Grosseto 7

6-0 1° td Turner David (n.23), 4 run

7-0 1° pat Pattacini Dario, kick

13-0 2° td Ziosi William (n.34), 5 run

14-0 2° pat Pattacini Dario, kick

20-0 4° td Turner David (n.23), 4 run

21-0 4° pat Pattacini Dario, kick

21-6 4° td D’Amanzo Claudio, 3 pass da Vin-cenzi Maurizio

21-7 4° pat Bardelli Mauro (n.82), kick

27-7 4° td Ziosi William (n.34), 3 run

28-7 4° pat Pattacini Dario, kick

Sabato alla Lunetta Gamberini i Towers hanno concesso il bis; dopo aver facilmente superato le Aquile di Ferrara, fuori casa, nel turno precedente, i ragazzi di Sypult si sono sba-razzati con disinvoltura dei Condor Grosseto. 28 a 7 il risul-tato finale di una gara facilmente controllata dai gialloblù, che pure hanno avuto a che fare con un team toscano tutt’altro che rinunciatario. Ne è scaturita una partita piace-vole, che ha messo in mostra una buona varietà di schemi offensivi da parte degli uni e degli altri; se Montaguti, qb fel-sineo, si è tenuto al di sotto della sua media, chiudendo con un non trascendentale 3 su 11, che ha pur sempre esaltato le doti in ricezione di Mauro Venceslai, dall’altra parte Vin-cenzi, qb grossetano, ha dimostrato come da un maestro americano anche gli italiani possano attingere consigli e pra-ticare un gioco aereo credibile. Sull’asse Vincenzi – Bardelli i Condor hanno dato battaglia, ma contro i Towers di sabato c’era poco da fare. Ogni reparto bolognese si è mosso a dove-re, la difesa non ha ammesso repliche, dando subito il la alle corse ubriacanti di Turner e Ziosi, che non hanno lasciato scampo ai bianconeri ospiti. Due i touchdown a testa per i due punti di forza del gioco a terra gialloblù, che Pattacini (che alterna la sua attività agonistica a “deliranti” apparizio-ni televisive…) ha pensato bene di trasformare su calcio; questo il bilancio gialloblù, che ha concesso ai toscani una replica solo nell’ultimo quarto, a risultato pressochè acquisi-to; non paghi, però, i Towers hanno voluto chiudere in van-taggio anche l’ultima frazione di gioco; 7-0, 7-0, 0-0, 14-7 il parziale dei quattro tempi a favore della formazione turrita.

Non solo gli scorer sono degni di menzione; la difesa an-drebbe elogiata nel suo complesso, con particolare riferimen-to al sempre presente Franceschini, un vero sostegno per tutto il reparto dei linebacker; nel primo quarto di gioco pro-prio Franceschini ha saputo coprire un fumble, ancora col punteggio in equilibrio, un’azione questa che ha permesso ai Towers di distendersi in scioltezza e di “macinare” gli avver-sari. Ma anche l’attacco ha confermato la crescita tecnica della squadra, mettendo in mostra una linea molto efficace nel complesso; e, se proprio bisogna fare l’esempio indivi-duale del buon momento di questo delicatissimo settore, è il caso di indicare in Novello uno dei migliori in questa circo-stanza.

Il touchdown grossetano è venuto ad opera di D’Amanzo, ben imbeccato dal solito Vicenzi; c’è da dire tuttavia che, an-che in questa circostanza, la difesa non aveva permesso al-cunchè sulle corse, a poche yards dalla goal line, e soltanto un gioco a sorpresa assai coraggioso degli ospiti ha permes-so di sbloccare la situazione. Nel ragguaglio statistico è giu-sto ricordare anche gli intercetti di Bob Younger e di Lovatti.

Ora i Towers guardano con ambizione e speranza all’esito del girone; a questi livelli i playoff non sembrano affatto un’utopia.

(Diego Costa)

Una sola partita in programma lo scorso weekend a Bolo-gna.

Towers – Condor, per confermare la vena dei nuovi giallo-blù.

E così è stato. Football spettacolo per Montaguti e soci, impegnati contro una delle squadre rivelazione degli scorsi

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campionati ed ora un po’ decaduta. Non tanto però da non essere temibile.

Avvio offensivo dei bolognesi, costretti per tre volte a cedere palla in virtù della buona difesa grossetana, e, al terzo drive sfumato, fg fallito dei bolognesi.

Poi, a furia di recuperare palle (un fumble ricoperto da Mangelli ed un intercetto di Younger), erano Ziosi (mvp della partita) e Turner, intercalati ai passaggi per Venceslai, a sbloccare il risultato, 2 td a testa, ed ep di Pattacini, che si faceva perdonare il fg fallito.

Ottimo il lavoro di Montaguti in regie e delle linee in gene-rale.

Per la difesa, efficaci Morrone, il giovane Cocchi, Margelli e Spigarelli in linea, e Lovatti nel backfield. Franceschini una spanna su tutti.

Unico neo il td di D’Amanzo, che ha intaccato il tabellini difensivo bolognese, che ha subito troppo sulle corse.

Nota a parte va fatta per Furio Zancanaro, ex guardia na-zionale, che è rientrato dopo due anni di inattività come de-fensive tackle: bentornato!

Un pensiero invece va a Maurizio Anteghini, che ha avuto sabato mattina un grave incidente stradale che gli ha chiuso il campionato anzitempo. A “Bobo” vanno i nostri più sentiti auguri di una pronta guarigione.

(Massimo Terracina)

Secondo successo di fila per i gialloblù bolognesi, che con-fermano quanto di buono si pensava di loro in prestazione e si candidano autorevolmente per un posto nei playoffs. I Condor non saranno più una grossa squadra, ma stenderli 28-7 (quando, nei primi due turni, Gladiatori e Dolphins a-vevano dovuto lottare allo spasimo per spuntarla) è risultato di rilievo. David Turner (oltre 150 yards corse) sta confer-mando le sue doti ed assieme a lui cresce a vista d’occhio William Ziosi, fullback di eccellente qualità; i due hanno rea-lizzato due td a testa e Dario Pattacini ha trasformato tutte quattro le mete, dimostrando di aver superato la crisi inizia-le, dovuta per lo più al cambio di holder, dopo il ritiro del se-condo qb Miana. Adesso le Torri di Jim Sypult vanno a Roma a far visita ai traballanti Gladiatori e l’occasione è propizia per allungare la sequenza positiva e spiccare il volo in classi-fica.

(Enrico Schiavina)

I Towers sono partiti col piede giusto. Dopo aver espugnato Ferrara, si sono ripetuti sabato scorso, superando in casa i Condor Grosseto per 28-7. Ottima la prova dell’americano Dave Turner, del suo connazionale Robert Younger e del runner italiano Ziosi, autore di due touchdown. Le “torri” sono così balzate al secondo posto del girone, pienamente in corsa per i playoff.

(Stefano Tura)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 15 Marzo 1987

Campo Darsena, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 7 Bar Giornale SQUALI Genova 6

0-6 1° td Perry Nelson, 40 interception return

6-6 1° td Pasquali Daniele, 1 run

7-6 1° pat Rosetti Andrea (n.7), kick

Sono tornati all’attività agonistica i Chiefs, dopo una set-timana di riposo, ed il loro rientro ha coinciso anche con il primo successo in serie A. A farne le spese sono stati gli Squali, scesi a Ravenna in formazione rimaneggiata, causa motivi… militari.

Risultato e statistiche alla mano, la partita è stata “vera” solo nel primo quarto, mentre si è trascinata per i seguenti periodi fra punt ed una serie interminabile di falli, per altro dettati più da ingenuità che da cattiveria.

Ad aprire le ostilità sono stati gli Squali, che, con il fu-nambolico Perry, hanno portato in td un intercetto e segnato i primi sei punti dell’incontro. Nel drive successivo pareggio di Pasquali (corsa centrale di 1 yd) e sorpasso con Rosetti, che ha trasformato. La gara soprattutto ha messo in luce le doti di optioner di Perry e del suo compagno Tillman; questi, alternandosi nel ruolo di regista e wr, hanno sempre tenuto sotto pressione la difesa giallorossa.

La chiave dell’incontro va ricercata nella difesa dei Chiefs, che ha retto bene nel secondario; questa è stata, forse, l’arma vincente per stroncare il gioco avversario. Nel finale brivido da gelo per i padroni di casa, quando gli Squali si so-no portati in posizione per un fg. All’improvviso, però, la panchina ha optato per l’azione a terra, bloccata dalla difesa ravennate.

(Giovanni Zauli)

Importantissima vittoria dei “Capi” ravennati, la prima del-la loro storia in serie A. Contro i genovesi un punticino addi-zionale è stato decisivo per far pendere la bilancia di una partita che aveva visto un touchdown per parte, dando così ai giallorossi la vittoria in un confronto diretto, che potrebbe significare moltissimo nella lotta per evitare l’ultima posizio-ne del girone. Agli Squali mancava il qb titolare Osti, squali-ficato dopo un fallaccio di reazione nella partita coi Falchi, ma la vittoria degli uomini di Camus non perde per questo di valore e di importanza.

(Enrico Schiavina)

A Ravenna i Federtrasporti Chiefs hanno stentato un po’ nello sconfiggere, più che gli Squali, l’indomito Perry, che ha subito portato in vantaggio i liguri su ritorno di intercetto per 50 yds. Pasquali, per i romagnoli, ha disputato una ot-tima partita, segnando il “td” del pareggio, poi Rosetti ha in-filato l”ep” della vittoria.

Due punti importanti per il morale, soprattutto ora che ci sono anche i due giocatori Usa Green e Tention.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

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Domenica 15 Marzo 1987

Campo Aurelia Antica, Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 56 Champion AQUILE Ferrara 0

6-0 1° td Morris Larry (n.25), 1 run

7-0 1° pat Pedroni Paolo, kick

13-0 2° td Morris Larry (n.25), 4 run

14-0 2° pat Pedroni Paolo, kick

20-0 2° td Morris Larry (n.25), 5 run

21-0 2° pat Pedroni Paolo, kick

27-0 2° td Morris Larry (n.25), 14 run

33-0 2° pat Lucarini Massimo, 50 pass da Volter-ra Marco (n.12)

34-0 2° pat Pedroni Paolo, kick

40-0 3° td Morris Larry (n.25), 9 run

46-0 3° td Moglioni Enrico (n.26), 20 run

47-0 3° pat Pedroni Paolo, kick

49-0 4° saf

55-0 4° td Biatchinyi Luigi (n.36), 8 run

56-0 4° pat Pedroni Paolo, kick

Grizzlies a valanga sulle volenterose, ma inesperte, Aquile, trafitte a più riprese da un Morris in gran spolvero, che sfrutta a dovere l’ottimo lavoro dei compagni di linea: i vete-rani Caccamo e Vanghetti ed i giovani Cametti, Mioni e Chioffi.

Le Aquile non sono state a guardare gli avversari seppellir-le di td; hanno cercato con impegno la segnatura, affidando-si, soprattutto, alle corse dell’americano Ladson, ma la dife-sa degli “Orsi” è stata inesorabile. I lb romani hanno fornito un’ottima prova, tenendo costantemente sotto pressione gli avversari (le Aquile sono state spesso costrette al punt) ed operando efficaci blitz, nei quali si sono distinti Pietrangeli e Faccini.

Anche il secondario ha sorvegliato a dovere i tentativi di lancio (non molti, in verità) dei ferraresi. Una buona impres-sione ha suscitato Mark Anthony Ginsky, un safety del Mas-sachussetts “pescato” dai Grizzlies nell’ambasciata america-na presso la Santa Sede.

(Cristina Latessa)

Ancora uno stop per la squadra di Ferrara, che se contro i Dolphins e Towers aveva almeno contenuto il passivo (22-6 e 20-0 i punteggi delle due sconfitte iniziali), a Roma si è la-sciata letteralmente sommergere: 56-0, un finale che parla da solo. Par la squadra di Kimrey una stagione che è partita in salita e continua in… arrampicata; domenica c’è Aquile – Angels e sarà bene portarsi il pallottoliere per tenere il conto

delle mete degli avversari. (Enrico Schiavina)

Nel girone C dolenti le note per le Aquile Ferrara, andate incontro ad un pesante passivo nella trasferta a Roma con-tro i Grizzlies. 56 a 0 ed una marea di td di Morris (5).

Occorre trovare un rimedio per la compagine estense, se non si vuole incorrere nella retrocessione.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Bò, Tutto Football

Domenica 15 Marzo 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 31 Coimpex C. SAINTS Padova 16

6-0 1° td Bellamoli Massimo (n.1), 22 pass da Ascari Claudio (n.14)

7-0 1° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

13-0 2° td Rossi Riccardo (n.87), 15 pass da A-scari Claudio (n.14)

13-6 2° td Favaron Massimo, 1 run

13-7 2° pat Businaro Antonio, kick

19-7 2° td Bellamoli Massimo (n.1), 13 pass da Ascari Claudio (n.14)

25-7 3° td Bellamoli Massimo (n.1), 31 pass da Lane Peter (n.7)

25-13 4° td Tomiazzo Giuliano, 5 run

25-14 4° pat Businaro Antonio, kick

25-16 4° saf team, automatico

31-16 4° td De Grandis M., 12 pass da Ascari Claudio (n.14)

“Cambia vita, sali in Redskins…”; è questo l’urlo che ha concluso una partita spettacolare, al punto da lasciare a go-la secca perfino le collaudate ugole delle Redskinette verone-si. Che i “Pellerossa” di quest’anno siano in grado di fornire liete sorprese ai loro tifosi si sapeva già, ma pochi potevano immaginare che giungessero al punto di infilare uno stellare 13 su 19 per 179 yds nel gioco aereo.

In questo dato si può riassumere l’andamento di un incon-tro che l’head coach veronese Georgetti ha interpretato nel migliore dei modi: aggirando, anzi, sorvolando, la difesa pa-tavina, preparata a puntino contro Lane, ma non contro le bordate di Ascari.

Più che il demerito dei back in maglia nera, va rimarcata la grande giornata dei ricevitori di casa, protagonisti di tutti i cinque td. La parte del leone l’ha recitata Massimo Bellamoli, ma degni colleghi si sono mostrati Rossi, De Grandis e lo sfortunato Bonamego, che si è fratturato la mano sinistra. Apre le marcature, dopo 9’ del primo quarto, Bellamoli: que-

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sti riceve in end zone e realizza l’unico extra point della gior-nata per i suoi colori. Al cambio di campo i Saints non reagi-scono in modo produttivo e, bomba su bomba, i Redskins raddoppiano con Rossi. Solo a questo punto gli ospiti entra-no in partita ed accorciano le distanze grazie ad un qb sne-ack di Massimo Favaron, trasformato da Businaro. Poco prima dell’intervallo, però, Bellamoli concede il bis; 19-7.

Alla ripresa del gioco i “Pellerossa” allungano; dopo il ki-ckoff return di Bellamoli (fermato a pochi pollici dal td) ed una strenua difesa dei Saints, Lane lancia per 31 yds nelle mani dello stesso Bellamoli, che cattura la palla in tuffo, fra due difensori. Il derby è deciso; a nulla valgono i td su corsa di Tomiazzo, l’extra point di Businaro ed il safety automatico concesso dagli arbitri, perchè i padroni di casa amministra-no il vantaggio ed addirittura lo incrementano, a pochi se-condi dalla fine, con una ricezione di De Grandis su pass di Ascari.

(Alberto Stanghellini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 15 Marzo 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 8

Malipiero DOVES Bologna 31

0-3 1° fg Sgarzi Davide (n.24)

0-9 1° td Knight John (n.37), 2 run

0-10 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-16 2° td Pearson Garry (n.22), 2 run

0-17 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

6-17 2° td Stanish Todd (n.45), 5 run

8-17 2° pat Scapini P. (n.87), action

8-23 4° td Domenichini Giovanni (n.13), 10 run

8-24 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

8-30 4° td Mengoli Massimo (n.35), 8 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

8-31 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

Contro i Seahawks i biancorossi hanno ritrovato tutto il potenzialo offensivo inespresso ed hanno presentato al cam-pionato John Knight. L’americano è un’autentica forza della natura, dotato di una velocità davvero notevole; contro i lombardi, alla vigilia temutissimi, anche perchè presentano uno staff tecnico proveniente da Miami University, i Doves hanno dominato, sebbene ancora non abbiano espresso tut-to il loro meglio.

Certi meccanismi, tuttavia, hanno funzionato assai meglio che in occasione della vernice contro i solidi Skorpions. Ne è

scaturita così una vittoria nitidissima; 31 ad 8 per le Colom-be, che, oltre a “spennacchiare” i falchi di mare, hanno potu-to rispolverare giocatori di indubbio talento, rimasti un po’ in naftalina. Un esempio? Il più eclatante risponde al nome di Fabio Castelvetri, un quarterback cui, nel corso di una lun-ghissima carriera, è mancata soltanto la fortuna per poter emergere ai massimi livelli. Fabio, regista biancorosso dell’indimenticabile Superbowl di Padova ’85, ha dimostrato come un amore sportivo da dilettante, sposato ad un’applicazione da professionista, porti a sciorinare una pre-stazione superlativa, confortata da un’ottima statistica: 8 su 13 ed un’assistenza direttamente in touchdown per Mengoli. Domenichini, che è appena partito per la naja, ha pure gio-cato, con un discreto tabellino personale: 3 su 15.

Anche la difesa biancorossa è cresciuta di tono; i Sea-hawks hanno pochi schemi offensivi, si ripetono con testar-daggine ed abilità, ma anno avuto ben poco scampo contro il muro felsineo. La differenza finale è confermata dalle cifre; i missili terra-aria dei Doves hanno complessivamente fruttato 420 yds e 31 punti (td di Knight, Pearson, Mengoli e Dome-nichini, Sgarzi jr. non ha fallito un solo calcio ed ha infilato i pali con un field goal); i lombardi hanno potuto contrapporre una sola meta (su corsa) e 170 yds.

(Diego Costa)

Quindici giorni sono sufficienti per superare la crisi? Pare proprio di si, o almeno così sostengono i Doves. Dopo la de-lusione e le conseguenti polemiche dell’esordio, la squadra bolognese ha ottenuto domenica scorsa la sua seconda vitto-ria stagionale, andando a sconfiggere i Seahawks a Bellusco per 31-8. Gran parte del merito di questi miglioramenti è senza dubbio di John Knight, nuovo americano dei Doves, che domenica scorsa ha fatto la sua prima apparizione in campionato. Contro i Seahawks, John il “cavaliere” ha corso per 150 yds nel ruolo di fullback ed ha ricevuto per 55 yds come tight end. Ha realizzato il primo touchdown dei Doves su corsa e si è mosso egregiamente anche in difesa come li-nebacker.

E Pearson? Gary “freccia nera” è tornato al suo ruolo di tailback puro ed ha corso per circa 99 yards, realizzando anch’egli un touchdown. Inoltre Logan lo ha utilizzato anche in difesa come free safety al posto dell’infortunato Raimondi e Pearson lo ha ripagato effettuando uno splendido intercet-to.

(Stefano Tura)

Dopo il turno di riposo i biancorossi bolognesi si ripresen-tavano freschi e concentrati, ma, soprattutto, finalmente al completo. Rientrava in squadra, infatti, l’americano John Knight, che, pur se ancora lontano dalla miglior condizione, ha subito sciorinato una gran prestazione offensiva, corren-do più di 150 yards; altre 99 ne ha corse il solito Pearson e solo queste cifre possono dare un’idea della pericolosità di questa coppia di mediani.

L’attacco Doves, però, non ha vissuto solo sulle corse, anzi, tutt’altro: delle 437 yards totali di squadra, ben 176 sono state guadagnate su lancio, con 11 tentativi completati su 18. Al solito positivissimo Domenichini (3 su 5), Logan ha al-ternato a lungo Castelvetri (8 su 13), la cui buonissima pro-va fa dormire sonni tranquilli al coach biancorosso, nono-stante l’imminente partenza del qb titolare per il servizio mi-litare.

(Enrico Schiavina)

Suona la grande ed aristocratica orchestra dei Doves, men-tre le chitarre elettriche del complesso dei Seahawks conti-nuano ad imparare le difficili note del pentagramma della se-rie A.

Il risultato finale, infatti, non rende pienamente onore alla ottima prestazione della squadra brianzola. I Doves, arrivati

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tranquilli sul campo di Bellusco, anno subito “accordato” le sezioni dei violini dell’attacco, che, per tutto il primo quarto, hanno suonato un lungo “assolo”, diretto dal rb Knight.

Nel secondo quarto la musica è cambiata. Il terzo quarto ha registrato la massima stonatura dei bo-

lognesi, che sono stati continuamente pressati nella loro a-rea dai Seahawks.

Niente bis, alla fine, per il giovane e corposo rock dei Sea-hawks, che, comunque, si confermano una realtà da seguire.

(Marco Cogliati)

I Doves hanno sfoderato una bella prova a Bellusco, a ran-ghi completi con il rientro dell’Usa Knight, soddisfacendo le aspettative. Gioco vario, “td” su corse, eccetto quello di Men-goli, il meno indicato a ricevere, in quanto “rb” di sfonda-mento, e difesa sempre all’altezza. Ora i tifosi saranno più tranquilli e meno critici verso la conduzione tecnica.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Tutto Football

Sabato 21 Marzo 1987

Stadio Bruno Zauli, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 18

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 6

0-6 1° td Morris Larry (n.25), 85 run

6-6 2° td Bardelli Mauro (n.82), 77 pass da Vi-cenzi Maurizio (n.16)

12-6 2° td Vicenzi Maurizio (n.16), 12 pass da More Lawrence (n.36)

18-6 3° td More Lawrence (n.36), 3 run

Vittoria meritata e sofferta, quella dei Condor sui Grizzlies; grande la prova di tutta la squadra toscana, ottimo l’esordio dei due americani Bell e More e fenomenale prestazione dell’”americano di Grosseto”, quel Mauro Bardelli che ha da-to l’ennesima dimostrazione del suo innato talento naturale, unito ad una notevole capacità atletica e ad una visione glo-bale del gioco (che gli ha consentito di ricevere 4 lanci per un totale di 143 yds e di siglare su di uno spettacolare td pass).

La partita è incominciata all’insegna dei Grizzlies, che sono passati in vantaggio con Morris (corsa di 85 yds, fino all’end zone). Nel secondo quarto pareggio e sorpasso dei marem-mani, prima con Bardelli (su passaggio di More, per 77 yds) e poi di Vicenzi (che ha abbandonato il suo ruolo di qb per andare a ricevere un lancio di More), ha tagliato loro definiti-vamente le gambe More, siglando l’ultima meta della partita, dopo una corsa di 3 yds.

(Giovanna Stellini)

La più grossa sorpresa viene da Grosseto, dove i Condor hanno battuto i Grizzlies Roma di Nicola Pietrangeli; 18 a 6 il

finale, grazie ai due nuovi americani, che hanno trascinato l’intera squadra toscana.

(Paolo Parlangeli)

Fonti: La Repubblica, Tutto Football

Sabato 21 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 54 Free Time TAURI Torino 0

6-0 1° td Pearson Garry (n.22), 6 run

7-0 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

13-0 1° td Knight John (n.37), 22 pass da Ca-stelvetri Fabio (n.12)

14-0 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

20-0 1° td Mengoli Massimo (n.35), 5 run

21-0 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

27-0 2° td Pearson Garry (n.22), 47 run

33-0 2° td Mengoli Massimo (n.35), 30 run

39-0 4° td Ghirotti Francesco (n.48), 1 fumble return

40-0 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

46-0 4° td Donati Filippo (n.87), 2 run

47-0 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

53-0 4° td Donati Filippo (n.87), 3 run

54-0 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

Ci sono volute quattro giornate perché l’attacco dei Doves riuscisse ad assimilare gli insegnamenti del nuovo tecnico di reparto, Fred Haeger; ma ora, finalmente, si vedono i frutti. 508 yds totalizzate in una partita non sono poche e non scarseggiano nemmeno le segnature: 8 td.

L’innesto di John Knight, fb che corre e riceve, ha certa-mente giovato alla buona riuscita degli schemi; ma questa volta, oltre alle fantasiose performance degli americani (Pe-arson, comunque, gioca al risparmio), si è potuto assistere a blocchi indovinati, motion velocizzate, trappole e lanci. E, in più, qualche nuova trovata, come il passaggio breve per il fb (il primo td di Knight è giunto in questo modo) o la reverse per il te, che perfora al centro, invece che andare in sweep (così le ultime due mete di Donati).

La partita Doves – Tauri si è svolta sotto questi canoni, ri-sultando un monologo; l’attacco dei bolognesi ha pratica-mente segnato ogni volta che è entrato in campo e la difesa, con quattro intercetti ed un sack, non ha lasciato scampo all’offense ospite, costretta quasi sempre a lanciare.

(Stefano Tura)

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Alla maniera di “El Cordobes”, la squadra biancorossa ha matato il toro torinese. Un toro ammansito e non troppo bat-tagliero, che ha permesso a Logan una completa varietà di soluzioni tattiche, che hanno mandato in td tanti elementi ed il pubblico in brodo di giuggiole. Al aprire il monologo bo-lognese è stato Garry Pearson, poi John Knight ha firmato il suo primo td a Bologna, su assist di Castelvetri; Pearson e Mengoli (due volte) hanno già fatto il vuoto, ancora nel primo tempo, tra loro ed i malcapitati ospiti; 33 a 0 alla pausa. Nel secondo tempo ancora i Doves a menare la danza; con Ghi-rotti, opportunista nel ricoprire un fumble da sei punti in end zone, con Filippo Donati, che ha inaugurato la sua pri-ma volta da fullback ottenendo due touchdown di potenza, quelli conclusivi.

Sebbene Cuppini resti il più forte, Sgarzi jr. non lo ha fatto rimpiangere, ed ha trasformato sei delle otto realizzazioni biancorosse. Resta da applaudire Castelvetri; il suo tabellino riporta infatti 9 su 14, 124 yds ed 1 td.

(Diego Costa)

I Doves Bologna hanno ospitato i Tauri Torino sabato alla Lunetta Gamberini.

Buon gioco per i bolognesi, che, approfittando dell’assenza dei due USA dei Tauri, hanno spadroneggiato con prime e seconde linee, per un totale finale di 54 a 0.

Tutti a segno per i biancorossi, che hanno iniziato con Pe-arson, proseguendo per Castelvetri, in assistenza per l’ottimo Knight, Mengoli, ancora Pearson, ancora Mengoli, Ghirotti ed infine doppietta di Donati, insolitamente schierato runnin-gback. Manca all’appuntamento Scaffidi, sempre più incisi-vo, tanto da correre più yds di Pearson (104 contro 98).

In difesa Toumaniantz, Campanelli, Vicinelli, Savini hanno intercettato e Battiston ha messo a segno un sack.

(Massimo Terracina)

Statistiche Corse

Doves Pearson Garry (n.22) 9 per 120 (2 td), Scaffidi Pietro (n.32) 17 per 109, Ghirotti Francesco (n.48) 6 per 53, Mengoli Massimo (n.35) 6 per 52 (2 td), Knight John (n.37) 4 per 22, Domenichini Giovanni (n.13) 1 per 9, Donati Filippo (n.87) 2 per 5 (2 td), Castelvetri Fabio (n.12) 4 per –6

Tauri Giacoletto E. (n.20) 8 per 42, Comunian Carlo (n.33) 5 per 0, Miano Gian Luca (n.80) 1 per –7, Raf-faelli Mauro (n.1) 1 per –14, Ariaudo Claudio (n.15) 2 per –15

Passaggi

Doves Castelvetri Fabio (n.12) 9 su 14 per 124 (1 td), Domenichini Giovanni (n.13) 1 su 2 per 5

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 7 su 24 per 98 (4 int) Ricezioni

Doves Knight John (n.37) 2 per 47 (1 td), Mambelli Enrico (n.84) 1 per 31, Mengoli Massimo (n.35) 3 per 27, Aldrovandi Alessandro (n.85) 2 per 12, Donati Fi-lippo (n.87) 1 per 8, Pearson Garry (n.22) 1 per 4

Tauri Miano Gian Luca (n.80) 4 per 77, Gruppo F. (n.85) 2 per 14, Comunian Carlo (n.33) 1 per 7

Intercetti

Doves Toumaniantz Andrea (n.27) 1 per 25, Vicinelli Massimo (n.41) 1 per 1, Campanelli Maurizio (n.78) 1 per 0, Sarti Marco (n.44) 1 per 0

Tauri - Punt

Doves Castelvetri Fabio (n.12) 1 per 17

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 4 per 108

Punt Return

Doves Pearson Garry (n.22) 3 per 19, Panzani Andrea (n.28) 1 per 4

Tauri - Kickoff Return

Doves Scaffidi Pietro (n.32) 1 per 20

Tauri Bianchini R. (n.84) 6 per 62, Miano Gian Luca (n.80) 3 per 25

Field Goal

Doves -

Tauri -

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 21 Marzo 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 29

B.R. WARRIORS Bologna 36

0-6 1° td Baylor Valdez (n.23), 6 run

6-6 1° td Hunter Troy, 61 pass da Oggero Gia-como (n.16)

7-6 1° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

7-12 1° td Baylor Valdez (n.23), 6 run

7-14 1° pat Hargreaves Vernon (n.63), action

7-20 2° td Baylor Valdez (n.23), 28 run

13-20 2° td Peels Derreck, 78 run

14-20 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

14-26 2° td Baylor Valdez (n.23), run

14-28 2° pat Hargreaves Vernon (n.63), action

20-28 2° td Hunter Troy, 73 kickoff return

22-28 2° pat Lazzaretto Alessandro (n.11), action

28-28 2° td Lazzaretto Alessandro (n.11), 16 pass da Oggero Giacomo (n.16)

29-28 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

29-34 4° td Hargreaves Vernon (n.63), 6 run

29-36 4° pat Hargreaves Vernon (n.63), action

Scoprendosi guerrieri veri, i Bonfiglioli Warriors hanno a-vuto la meglio sui Giaguari al termine di un match altamente spettacolare. Soltanto nel finale, grazie ad un touchdown di Vernon Hargreaves, i biancoblù si sono imposti per 36 a 29, un punteggio cestistico che ha premiato l’iniziale superiorità degli attacchi. Le difese si sono prese la rivincita dopo il ri-

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poso. La squadra piemontese, sostenuta da una coppia di ameri-

cani assai efficace, ha tenuto banco di fronte ai campioni d’Italia per due quarti, chiudendo al riposo la sfida sul 29 a 28. Fino ad allora la partita è risultata assai spettacolare; poi è subentrato il tatticismo, le difese hanno preso le misure ed è stata la retroguardia biancoblù ad imporre lo stop ai sor-prendenti, in positivo, Giaguari.

Le cifre, in verità, dicono di uno strapotere guerriero che non ha avuto un riscontro concreto nel risultato. I Warriors hanno macinato ben 469 yds complessive (437 su corsa, 32 su lancio), quasi il doppio di quelle avversarie (246, equa-mente divise tra “terra” e “aria”); ma, quel che più conta, hanno conquistato ben 30 primi down contro i 9 dei “felini”. Tanta fatica per nulla, se è vero che almeno in due – tre cir-costanze l’attacco è inesorabilmente avanzato fino a pochi metri dal successo, vedendo ogni sacrificio reso vano da ba-nali errori (in questo caso tre fumbles).

La linea, seppure limitata nelle disponibilità di giocatori, ha permesso a Valdez Baylor e Giorgio Longhi di brillare (ri-spettivamente 223 e 156 le yards conquistate individualmen-te), mentre il gioco aereo ha confermato l’intesa Fantazzini - Stanzani, mentre latita quella del qb con Bonanzinga.

I Warriors hanno sempre condotto la danza, ma si sono fatti superare proprio allo scadere del primo tempo. La varie-tà di giochi dei Giaguari ha messo a mal partito la difesa, ora sorpresa dalle assistenze di Oggero, ora le corse di Peels, ora dall’eclettismo di Turner; dall’altra parte tutta la spinta ha trovato in Baylor l’esecutore finale (il mediano è stato autore di quattro td), mentre Hargreaves si è felicemente assunto l’onere di violare la goal line per le conversioni. Assai spetta-colari anche le mete avversarie: le lunghissime corse di Tur-ner (kickoff return), di Peels (sweep da 78 yds) e le ricezioni di Lazzaretto hanno tenuto a galla i piemontesi. Ma nella ri-presa la musica è cambiata, il backfield bolognese ha preso le misure e ci hanno pensato Camillo Cornia (due intercetti) ed un preziosissimo intercetto di Pierpaolo Samoggia ad 1’ dalla fine.

(Diego Costa)

Nove td, quattro trasformazioni alla mano e tre extrapoint; questo, in sintesi, il big match del girone A tra Giaguari e Warriors. Alla fine hanno vinto questi ultimi per 36-29, ma anche i Giaguari hanno disputato una prova splendida.

La gara è stata un susseguirsi di emozioni. Aprono le dan-ze gli ospiti, con Baylor che, subito, al primo drive, va in me-ta, con una corsa di 6 yds. Che la partita sarà ricca di colpi di scena si capisce subito dalla reazione dei Giaguari: 61 yds di pass di Oggero per Hunter ed i padroni di casa – grazie al-la trasformazione di Chieppa – passano in vantaggio (7-6).

L’incontro è ad altissimo livello: pochi giochi ancora e, pri-ma della fine del primo quarto, i Warriors tornano in vantag-gio con Baylor (addizionale su corsa di Hargreaves). Baylor si ripete all’inizio del secondo periodo di gioco: 15 yds di corsa ed è il 20-7.

Accorciano le distanze i Giaguari: fumble di Baylor e, sul down successivo, Peels corre per 78 yds (trasforma Chieppa). Gli americani di entrambe le squadre sono i protagonisti del-la gara: sul 20-14 Baylor porta a quattro (28 yds di corsa) le mete nel suo bottino personale per l’incontro. Kickoff dei bo-lognesi, dopo la conversione di Hargreaves, e, sul ritorno, 73 yds di corsa per Hunter; è nuovamente td, con trasformazio-ne alla mano di Lazzaretto. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per una marcatura: è il wr Lazzaretto ad incaricarsi di mettere a segno l’ennesima meta, su pass di Oggero. Con il punto addizionale di Chieppa, i Giaguari tornano a galla (29-28).

Dalle emozioni del primo tempo si passa al nulla di fatto

del terzo quarto. La partita si decide, invece, nell’ultimo peri-odo: dopo un lungo drive, a circa 4’ dalla fine, Hargreaves si rivela match winner, con una corsa di 6 yds e relativa tra-sformazione alla mano. Passionale la reazione dei padroni di casa; ma, nonostante l’impegno, i bolognesi riescono a con-quistare due punti, preziosi quanto sofferti.

(Claudio D’Amico)

Cos’è successo alla difesa dei Warriors? Era dal 27 Marzo del 1982 che la squadra bolognese non subiva tanti punti (29). Allora i Warriors furono sconfitti dai Rhinos Milano in-cassando 46 punti, ovvero 7 touchdown, di cui 4 su corsa e 3 su lancio. Ma erano altri tempi. I Warriors disputavano il loro primo campionato e si trovavano al secondo incontro stagionale. Da quel giorno nessuna squadra era riuscita a ri-filare più di tre touchdown ai guerrieri. Sabato scorso a To-rino i campioni d’Italia, in soli due tempi, sono andati sotto di 29 punti (4 mete) e fino quasi al termine dell’incontro, quando l’americano Hargreaves ha segnato il touchdown del-la vittoria per i bolognesi, il risultato li vedeva in ritardo di una lunghezza: 29-28. L’incontro è terminato 36-29 per i Bonfiglioli Warriors, una vittoria assolutamente meritata e fuori discussione, soprattutto per il lavoro svolto dall’attacco: 469 yards complessive (contro le 246 dei Giaguari) e 30 pri-mi down conquistati (contro i 9 dei torinesi). Ma tre fumbles dell’attacco e tre mete di 61, 73 e 78 yards subite dalla dife-sa fanno pensare, se non altro, a qualche problema di con-centrazione.

(Stefano Tura)

Per i Bonfiglioli Warriors vita dura a Torino, contro i Gia-guari, che, per la prima volta, hanno azzeccato la scelta degli Usa. 29 a 28 il parziale del primo tempo per i piemontesi, che hanno poi ceduto le armi davanti a due intercetti fon-damentali di Cornia, che ha dato ad Hargreaves la palla per il finale 36 a 29. In precedenza Baylor aveva segnato 4 volte, ma aveva anche commesso troppi errori, mentre la difesa felsinea aveva concesso a Peels ed Hunter 3 “td” su pass, corsa e ritorno di calcio, rispettivamente di 61, 78, 76 yds.

(Massimo Terracina)

Il 21-03 il primo scontro tra Giaguari e Warriors è, proba-bilmente, una delle più belle partite disputate in Italia. Al Motovelodromo scendono in campo i Warriors neo campioni d’Italia, davanti a circa 5000 spettatori (proprio cinquemila), con un alternarsi continuo del punteggio, con le coppie di americani, Hunter e Peels sulla sponda giallonera e Baylor ed Hargreaves su quella biancoblu, sugli allori. Finale 36-29 in favore dei bolognesi.

(Giancarlo Revello)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, American Football, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Sabato 21 Marzo 1987

Campo Gerini Quadraro, Roma

GLADIATORI Roma 6 Faac TOWERS Bologna 0

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6-0 3° td Mollett Glenn, 4 run

Questa volta i Gladiatori entrano subito in partita, invece di aspettare la ripresa, come era avvenuto nei turni prece-denti. Buono per loro, perché Turner, l’americano su cui è orientato l’attacco gialloblù, è un corridore pericolosissimo, da guardare a vista; operazione di cui si incarica, dal primo drive, la difesa romana, protagonista di un ottimo incontro.

Anche l’attacco bluargento è in giornata di grazia: il qb Lo-prencipe non sbaglia quasi niente ed i runner Mollett e Tron sfondano la difesa avversaria, che pure ha due cardini robu-sti, soprattutto nell’atletico americano Younger (il pari di Mobley nelle fila bolognesi) e nei lb Franceschini e Spigarelli.

L’ennesimo fallo provoca l’ennesimo arretramento dei ro-mani, che, quindi, rompono gli indugi con uno stupendo pass di 41 yds, ricevuto da Fuganti sulle 14. Mollett e Tron concretizzano – con le loro corse – il td a portata di mano; la “staffetta” degli attaccanti si conclude con una corsa in buco di 4 yds del texano.

I Towers provano la strategia del lancio su Turner, inedito wr (è infortunato Venceslai), ma Montaguti non centra il ber-saglio e viene intercettato da Mobley, tra i più attivi nella di-fesa capitolina, insieme a Mazzetti e ad Impallomeni. Nell’azione successiva l’attacco bluargento si porta vicino al raddoppio, vanificato da un fumble, ricoperto dai bolognesi sulle 3 yds sfavorevoli. Turner chiude il down, salvando i suoi dal pericolo safety; ancora Turner guida i suoi, a 3’ dal termine, in una pericolosa offensiva, propiziata da un inter-cetto, operato dall’americano e ritornato sulle 45 favorevoli. Montaguti spinge i suoi sulle 30, con due pass du Parisini e Beghelli. Le ultime speranze di td per i bolognesi si spengo-no, infine, con due lanci incompleti e l’intercetto del terzo.

(Cristina Latessa)

I Faac Towers hanno gettato al vento una occasione d’oro a Roma contro i Gladiatori, regalando loro una partita da vin-cere, con il risultato finale di 6 a 0.

Un attacco fuori sintonia, in cui non ha brillato nessuno e con Turner indisposto e sottotono, nonostante in difesa ab-bia intercettato e ritornato per 22 yds, non ha supportato la prova di una difesa maiuscola, perforata nel terzo periodo, solo dopo che una decisione arbitrale contestata aveva dato ai romani palla sulle 5 yds.

Una linea ottima, con Margelli e Spigarelli sugli allori, ben spalleggiati da Giraffa (ex di turno), Zancanaro, Piana, Novel-lo, ha facilitato il lavoro del backfield e di Younger (1 inter-cetto) e Franceschini (7 placcaggi personali).

Peccato; ora è imperativo vincere tutto, o quasi, per guada-gnarsi i playoffs, mai così vicini e meritati.

(Massimo Terracina)

Le Torri soffrono irrimediabilmente il gioco “fisico”; così, contro i Gladiatori, non hanno potuto nulla di fronte ad un Mobley insuperabile in difesa e ad un attacco romano ben sostenuto dal potente Tron. Una sconfitta, questa, che ha il sapore di un’occasione perduta.

(Diego Costa)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 21 Marzo 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 13 JETS Bolzano 39

0-6 1° Jet td Fenerty Gill (n.4), 56 pass da Bulluck Wayne (n.23)

0-7 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-13 1° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 75 run 0-14 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 6-14 1° Lio td Rossoni Rossano, 18 run 7-14 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 7-20 2° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 11 run 7-26 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 95 run 7-32 3° Jet td Fenerty Gill (n.4), 40 interception

return 13-32 4° Lio td Salvioni Livio, 6 run 13-38 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 49 run 13-39 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

Hanno fatto praticamente tutto loro, Bulluck e Fenerty, gli americani di Bolzano. Con tre td a testa ed una condotta di gara da veri trascinatori, gli yankee hanno steso i Lions, an-cora privi di Walls e Beck (attesi per questa settimana, ma… a questo punto, qualcuno non ci crede più), e riportato i Jets in corsa per la piazza d’onore del raggruppamento, obiettivo minimo per gli altoatesini.

Una partita difficile da giudicare, tanto è stata condiziona-ta (vedi statistiche) dal gap tecnico costituito dai due ameri-cani della squadra di Keith Clark, Bulluck, in mancanza del qb titolare Felisatti, si è persino divertito a lanciare e Fe-nerty, che migliora continuamente il suo rendimento, si è tolto lo sfizio di entrare nell’albo dei record del campionato con una “corsetta” in td da 95 yds, ottenuta sfruttando un comodo buco centrale nell’allegra difesa bergamasca.

I Lions, pure loro privi del “primo braccio” (Orfeo, seria-mente infortunatosi in allenamento), hanno mostrato qual-che incoraggiante miglioramento nel gioco offensivo. Ancora male, invece, la difesa, settore nel quale anche i Jets non hanno brillato. In definitiva una gara abbastanza divertente, fra due formazioni ancora lontane dal rendimento standard della passata stagione.

(Sergio Ghisleni)

Fonte: Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 6 3M Office ANGELS Pesaro 47

0-6 1° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 3 run 0-7 1° Ang pat Magi Daniele, kick 0-13 1° Ang td Magrini Daniele, 42 pass da Ricci

Piergiorgio (n.16) 0-14 1° Ang pat Magi Daniele, kick 6-14 1° td Ladson Robert, 75 kickoff return 6-20 1° Ang td Palleri Luigi, 8 pass da Ricci Piergior-

gio (n.16)

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6-26 2° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 12 run 6-27 2° Ang pat Magi Daniele, kick 6-33 3° Ang td Swallow Scott (n.33), 9 run 6-34 3° Ang pat Magi Daniele, kick 6-40 4° Ang td Ricci Piergiorgio (n.16), 2 run 6-41 4° Ang pat Magi Daniele, kick 6-47 4° Ang td Guerra Piergiorgio (n.58), 30 run

Pronostico rispettato a Rovereto, dove gli Angels sono an-dati a battere – con un punteggio netto – Le Aquile.

Ed ecco la partita. I ragazzi di Douglas si portano in van-taggio nel primo quarto con un td di Marotti, dopo una corsa di 3 yds; è Magrini a raddoppiare, su pass di Ricci. A rimet-tere in discussione il risultato ci pensa, tuttavia, Robert La-dson, sicuramente l’elemento di maggiore spicco della squa-dra ferrarese; questi, sul calcio di ripresa del gioco, ritorna l’ovale per 75 yds e realizza. Ma gli Angels non stanno a guardare e riprendono le distanze con Palleri, imbeccato da Ricci.

Poco da dire sul secondo quarto: una corsa di 2 yds di Ma-rotti fa pendere ancor più la bilancia a favore dei pesaresi.

Un tentativo di fg dalle 20 yds di Cannizzo prelude al td di Swallow, dopo una corsa di 8 yds.

L’ultima frazione di gioco si apre con un td di potenza di Ricci. Subito dopo un lancio di Melchiorri viene intercettato da Guerra, che, dopo una corsa di 30 yds, fissa il punteggio sul 47-6.

(Marco Cocchi)

Per le Aquile Champion Ferrara il solo “td” di Ladson per 75 yds di ritorno di calcio dopo una meta degli Angels ha salvato l’onore di un 47 a 6 finale per i pesaresi, che penaliz-za eccessivamente gli estensi. Segnali di ripresa? Speriamo.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Campo Darsena, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 10

Philips C. FROGS Legnano 18

6-0 1° td Alberani Davide, 48 pass da Rosetti Andrea (n.7)

7-0 1° pat Rosetti Andrea (n.7), kick

7-6 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 3 run

7-12 2° td Schirillo Vito (n.21), 20 run

7-18 3° td Trabattoni Alessandro (n.7), 15 pass da Mazzucchelli

10-18 3° fg Rosetti Andrea (n.7), 20

La quarta giornata ha riservato ai Chiefs la capolista; a

conti fatti si può affermare che sia il punteggio finale che la prova di orgoglio dei ravennati vale loro come una vittoria morale. I Frogs visti a Ravenna non sono sembrati il consue-to rullo compressore; hanno vinto, ma hanno dovuto sudare parecchio.

Anzi, il td iniziale, quasi in apertura, del wr Alberani su pass fiondata di Andrea Rosetti, è arrivato come una doccia fredda sulle “Rane”. C’è voluto tutto il primo quarto di gioco perché ai lombardi incominciassero a funzionare gli schemi offensivi; e solo allora, ma a tratti, si è vista la differenza di caratura tecnica fra i due collettivi. Il coach neroargento Nori ha impostato essenzialmente il gioco offensivo della sua squadra sulla potenza trascinante della batteria di runner, che, Mazzucchelli in testa, hanno macinato yds, ribaltato le sorti dell’incontro, mettendo al sicuro il risultato.

Anche a questo punto, però, c’è voluta tutta l’esperienza della difesa lombarda per frenare i continui assalti all’area di meta da parte dei ravennati. Ed il fg che il qb Rosetti ha infi-lato fra i pali non ha fatto altro che coronare una spinta of-fensiva costante.

(Giovanni Zauli)

Buona la prova dei Federtrasporti Chiefs Ravenna, che hanno si perso dai Frogs, ma li hanno tenuti al di sotto della media usuale, segnando anche più di ogni avversario, quest’anno. 10 a 18 il risultato finale.

(Massimo Terracina)

Una nota di merito va sicuramente ai Chiefs Ravenna, che si sono battuti con i più quotati Frogs ad armi pari; il risul-tato finale di 18 a 10 per i lombardi parla chiaro.

(Paolo Parlangeli)

Fonti: La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 20

MASTINI Ivrea 6

6-0 1° td Watson Ed, 1 run 12-0 2° td Sperindè Massimo, 13 pass da Ba-

racchi Davide (n.22) 14-0 2° pat Schwetz Stefano (n.83), action

14-6 2° td De Mato John (n.83), 21 pass da Lat-tanzi M. (n.22)

20-6 4° td Watson Ed, 5 run

Sul mano erboso del “Braglia” nulla da fare per i Mastini, contro i Falchi. Per gli ospiti, scesi in Emilia in numero ridot-to, poteva andare meglio, soprattutto se si considera che Mil-ton Williams si è infortunato ad una caviglia alla quarta a-zione di gioco, uscendo definitivamente di scena.

La partita ha avuto un andamento di studio nel primo pe-riodo, fino a che Watson ha dimostrato vulnerabilità centrale della difesa ospite (che ha avuto in Munari, Vigato, Colorio e Mastroianni i punti più saldi). Le assistenze di Baracchi hanno permesso ai aprire la scatola difensiva, ma la serie delle marcature è stata inaugurata da Watson, con una cor-sa breve.

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Un preciso slant su Sperindè e trasformazione identica per Schwetz hanno poi portato i modenesi sul 14-0. Per i Mastini l’intesa aerea più efficace era quella fra Lattanzi e De Mato, che ha concluso un bel drive, ricevendo un pass direttamen-te in td.

Dopo il riposo, il terzo quarto ha registrato un assoluto e-quilibrio; ancora Watson ha trascinato i suoi al definitivo 20-6. In termini di commento, la difesa emiliana è stata efficace, bloccando l’unico extrapoint avversario con Ruspaggiari, mentre ottima figura ha fatto la linea (anche se priva del ng Boccolari, uscito per infortunio), con un Paganini inarresta-bile.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Campo Comunale, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 0 Manin RHINOS Milano 38

0-6 2° td Mallory Melvin (n.48), 24 pass da Freschelli Michele

0-7 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-13 2° td Speranza Luigi (n.82), 58 pass da Freschelli Michele

0-14 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-20 2° td Mallory Melvin (n.48), 30 pass da Freschelli Michele

0-21 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-24 3° fg Zaccardi Claudio (n.9), 50

0-30 3° td Furnas Mike (n.42), 86 run

0-31 3° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-37 4° td Talone Walter, 62 punt return

0-38 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

Nessun problema per i Rhinos sul campo di Garbagnate. I milanesi interpretano la gara nel modo migliore e riescono a divertire ed a divertirsi, a spese della matricola che, due set-timane prima, aveva creato qualche problema ai Frogs.

Il primo quarto scivola via senza emozioni; poi i Pharaones si lasciano andare ad una serie di ingenuità e l’attacco mila-nese li trafigge puntualmente, grazie ad un Freschelli – in ot-tima giornata – che trova bersagli in Mallory ed in Luigi Spe-ranza, lasciati colpevolmente liberi dalla difesa di casa.

La partita finisce qui. Nel secondo tempo Freschelli cede la bacchetta a Serpieri, che non riesce ad incidere come il com-pagno. I Rhinos incrementano, tuttavia, ugualmente il botti-no con un favoloso fg di Zaccardi, una fuga ai confini della realtà di Furnas ed un ritorno di punt magnificamente inter-

pretato dal funambolico Walter Talone. La morale? I Rhinos sono in ottima salute; i Pharaones de-

vono rivedere un po’ di conti e ritrovare quella grinta e quella concentrazione che avevano permesso loro di ben figurare nelle prime uscite.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Stadio Plebiscito, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 40 G.B. GREEN MACHINE C. 7

6-0 1° td Vivan Marco, 5 run

6-6 2° td Bynum Rick, 8 run

6-7 2° pat Gottin, kick

12-7 2° td Tomiazzo Giuliano, 8 run

18-7 2° td Salvagno, 40 pass da Favaron Mas-simo

20-7 2° pat Vivan Marco, action

26-7 3° td Tomiazzo Giuliano, 10 run

32-7 3° td Vivan Marco, 7 run

33-7 3° pat Businaro Antonio, kick

39-7 4° td Tosato Marco, 15 run

40-7 4° pat Businaro Antonio, kick

Tutto secondo previsione: dovevano vincere i Saints ed hanno vinto. Il primo derby di serie A nella piccola storia del football padovano si tinge di Bianco, nero ed oro e per i Gre-en Machine c’è proprio poco da fare.

A parte le differenze cromatiche, altre sono state le carte vincenti della formazione allenata da Phil Laughlin. Innanzi-tutto una maggior quantità di uomini di classe a disposizio-ne; poi una freschezza atletica e di idee che ha caratterizzato la prestazione dei Saints man mano che il tempo è trascorso. E, infine, due americani costantemente in campo ed affian-cati da un nugolo di “ragazzini terribili”, che rappresentano la vera grande soddisfazione della squadra patavina.

I Green Machine hanno recitato onorevolmente la loro par-te; la squadra allenata da Lorenzo Fields (Tousseau non è mai giunto in Italia…) ha anche fatto correre un lungo brivi-do lungo la schiena dei Saints, quando, nel secondo quarto, si è portata momentaneamente in vantaggio. Peccato sia sta-to un fuoco di paglia…

Altra nota caratterizzante per questo derby è quella che ri-guarda le assenze: sia prima che durante la gara, infatti, i due schieramenti si sono costantemente affrontati a ranghi incompleti. Hanno iniziato gli ospiti, lasciando fuori dal ro-ster il qb titolare Petroni (infortunato), a fronte della defezio-ne di Enrico Favaron, tra i Saints. Gli unici che non doveva-

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no esserci, Turner e Groves, erano, invece, puntualissimi con il kickoff; miracoli mediatici o pura pretattica?

Nel corso della gara, poi, sono stati in diversi ad abbando-nare. Il più autorevole, nella lista degli infortunati, è stato proprio Turner, che, quando il punteggio era ancora di 6-7, si è fatto male ad una mano, lasciando il campo per tornarvi, dopo un’ora, con un manicotto di gesso. Fuori lui, addio vantaggio per i Green Machine; anche perché proprio la squadra di Fields è stata la più colpita dagli infortuni. Oltre a Turner, hanno lasciato il campo anzitempo, tra gli altri, anche Gianfranco Mantovani e l’altro straniero, Bynum.

La sfida, insomma, c’è stata per i soli primi due quarti. Da metà gara gli ospiti – decimati – hanno solo assistito alle scorrazzate dei Saints, senza per questo scadere ai livelli del-la gara di Trieste. Il derby (che, a causa dei molti ex che ve-stivano la casacca dei Green Machine, ha messo quasi di fronte i Saints di ieri ai Saints di oggi), è stato vinto proprio dagli ultimi arrivati alla corte di Schrott.

Vivan e Tomiazzo l’hanno fatta da padroni, meritandosi ex-aequo il platonico titolo di MVP dell’incontro. Tra le tante be-ghe che hanno caratterizzato il passato di queste due fran-chigie, quello che di positivo emerge a tutt’oggi è proprio la capacità di generare forze nuove, che proprio in Vivan ed in Tomiazzo, e nell’Allegretta dei Green Machine, hanno i rap-presentanti più autorevoli.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Domenica 22 Marzo 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 20 Tecninox PANTHERS Parma 0

6-0 2° td Angelini Sergio (n.8), 10 pass da Ble-fari Luca (n.12)

7-0 2° pat Canella D. (n.82), kick

13-0 3° td Blakely Roy (n.24), 3 run

14-0 3° pat Canella D. (n.82), kick

20-0 4° td Angelini Sergio (n.8), 10 run

Pronostico rispettato al “Franco Ossola”: Skorpions e Pan-thers hanno dato vita ad un incontro non entusiasmante.

Si evidenzia subito una insufficiente determinazione dei padroni di casa, che sbagliano molto e non riescono ad arri-vare in prossimità dell’area di meta; ma, al cambio di campo, le cose vanno meglio e, dopo un’azione da td annullata a Blakely, è Angelini a sbloccare il risultato, raccogliendo i frutti di alcune combinazioni aeree proposte dal preciso Ble-fari.

Nel secondo tempo la superiorità dei varesini costringe gli

ospiti ad un’affannosa difesa, che, comunque, non riesce a bloccare le velleità di Blakely e Dancy (autori di due drive da td il primo e di uno il secondo, tutti annullati per irregolarità di gioco).

Sul finire del periodo ancora Blakely, come al solito fon-damentale pedina dell’attacco grigiorosso, trova il varco giu-sto e, con un buco centrale, segna il td della tranquillità.

Gli ospiti stentano a trovare un valido modulo di gioco e ri-sultano inefficaci, non trovando altra via che affidarsi alle corse di Raineri ed a qualche tentativo di lancio di Montare-si. Sul finire, Angelini, nel ruolo di qb, riesce a guadagnare prezioso terreno e, dalle 10 yds, va personalmente in td, au-mentando il bottino personale e chiudendo definitivamente l’incontro.

(Giovanni Griffoni)

“Più che i Panthers… poterono gli arbitri”. Si potrebbe ri-assumere con questa frase tutto l’incontro, costellato da una miriade di “interpretazioni” arbitrali non troppo felici.

I Bosco Alfa Romeo Skorpions erano scesi in campo con l’intenzione di dare spettacolo, purtroppo la giornata “no” della crew arbitrale ha fatto si che lo show cambiasse indi-rizzo.

E’ avvenuto di tutto, ben 4 (!) mete annullate ai Bosco Skorpions, decine e decine di yards di penalità sancite sem-pre a danno dei varesini, innumerevoli sospensioni di gioco ingiustificate e tante altre cose che col football americano non hanno niente a che vedere.

Dopo un inizio stentato da parte dei grigio rossi di Varese, grazie ad una buona difesa dei Panthers (migliorati parec-chio rispetto alle ultime esibizioni), si notava nel secondo quarto di gioco una discreta reazione, che portava Angelini in meta su di un lancio di Blefari (10 lanci completati su 18 effettuati) di 15 yards. Dopo l’intervallo i varesini entravano in campo più concentrati, decisi a chiudere definitivamente l’incontro, ma dovevano, disgraziatamente, fare i conti con le “casacche a strisce”.

Per fortuna ci pensava Roy Blakely (2 touchdown annulla-ti), che andava in meta seminando i difensori parmensi con una delle sue “magiche” corse. Ancora Angelini (impiegato nel doppio ruolo di ricevitore e “regista”) siglava nell’ultimo periodo, con un’ottima azione personale, l’ultimo touchdown della giornata.

In sostanza una vittoria più che meritata, ma che lascia un po’ di amaro in bocca per quanto riguarda il risultato finale. Il bottino poteva essere più congruo, ma quello che conta sono i due punti in classifica, nel caso particolare addirittura la vetta in coabitazione con altre tre squadre, a testimonian-za dell’equilibrio in questo girone.

(Lorenzo Corazzon)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 28 Marzo 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

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Philips C. FROGS Legnano 27 Bar Giornale SQUALI Genova 6

6-0 1° td Schirillo Vito (n.27), 44 run

12-0 2° td Trabattoni Alessandro (n.7), 50 pass da Frasco Robert (n.14)

13-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

19-0 2° td Sterlicchio Danilo (n.82), 37 pass da Frasco Robert (n.14)

20-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

26-0 3° td Trabattoni Alessandro (n.7), 13 pass da Frasco Robert (n.14)

27-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick 27-6 4° td Gobbi Fabrizio (n.30), 1 run

Tutto secondo copione a Bienate, dove erano di scena la capolista Frogs e la “Cenerentola” del girone, in una partita che – grazie a precise scelte tecniche dalla panchina neroar-gento – ha divertito ed interessato il numeroso pubblico pre-sente.

Quella dei Frogs, per se contenuta nel punteggio, è stata una… reale vittoria di squadra, nel senso che tutti i 53 gio-catori a roster sono scesi in campo; hanno avuto occasione di farsi applaudire anche i giovanissimi rincalzi, sopra tutti i runner Brovelli e Principi (40 yds complessive il loro guada-gno).

I titolari neroargento hanno disputato solo le primissime azioni di gioco e subito Vito Schirillo ha perforato a metà campo le linee genovesi, per involarsi in meta. Successiva-mente un perentorio e spettacolare 1-2 di Frasco (su Trabat-toni e Sterlicchio) ha chiuso i conti con gli Squali, che sono riusciti a segnare solo la meta della bandiera solo in chiusu-ra di incontro e di fronte alla difesa della giovanile neroar-gento.

Nel frattempo ancora Trabattoni aveva completato diretta-mente in end zone l’ennesimo option pass di Frasco, mentre Fei se ne è visto annullare un altro per via di un fallo prece-dente.

(Giovanni Griffoni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 6 S.3 REDSKINS Verona 14

0-2 1° saf team, automatico

0-5 1° fg Bellamoli Massimo (n.1), 30

6-5 2° td Allegretta, end zone fumble recovery

6-8 3° fg Bellamoli Massimo (n.1), 31

3-14 4° td Ascari Claudio (n.14), 1 run

7’50” del secondo quarto. I Redskins sono al punt; de Grandis calcia, ma viene stoppato, la palla rotola all’indietro e viene recuperata in end zone dal gialloverde Allegretta. I padroni di casa sono in vantaggio per 6-5; per Georgetti & C. tutto ciò equivale all’apparizione di un fantasma, il fantasma di quel Luca Bilucchi che lo scorso anno procurò – in identi-ca situazione – la vittoria per i Green Machine.

A questo fatto i Redskins dell’87 devono aver pensato un bel po’, se è vero che c’è voluto un intero quarto di gioco per portare la partita sui binari previsti. Colpa della pioggia e del fango? Colpa della deconcentrazione veronese? Certamente, ma colpa soprattutto di una “Macchina verde” che diventa ir-riducibile al solo sentir parlare di “Pellerossa”.

Prima di subire il td i Redskins erano andati in vantaggio con un safety automatico ed un fg da 30 yds di Bellamoli, ma la partita era vissuta su di un sostanziale equilibrio. Do-po il riposo la situazione è cambiata, risolvendosi a favore dei veronesi con il bis di Bellamoli ed il td finale di Ascari, su azione di qb sneack.

(Alberto Stanghellini)

Il turno di riposo deve aver creato qualche scompenso negli equilibri dei Redskins, “neopromossa terribile” di questo campionato; i Redskins hanno faticato contro i Green Ma-chine, loro “bestie nere”, pur riuscendo, alla fine, ad imporsi.

Evidentemente, con il trascorrere delle giornate, passato l’effetto sorpresa, la squadra viene affrontata con maggiore rispetto; dunque i problemi aumentano, anche se il discorso playoff è più che mai aperto.

(Marco Cattaneo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Stadio delle Aquile, Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 0

GLADIATORI Roma 0

La storia non si ripete; questa volta la stracittadina non si chiude nel segno dei Grizzlies, come nelle passate quattro edizioni. Il derby numero 5 non ha né vinti né vincitori e si conclude con un nulla di fatto, che scontenta le parti; i Gla-diatori perché puntavano allo “storico” sorpasso sui “cugini”, i Grizzlies perché non si sentono più i “numero uno”.

Doveva essere un derby scintillante per la presenza, nelle file bluargento, degli ex Tron, Faustini e Mazzetti e per l’incertezza del pronostico; è stato, invece, un match spento, con le difese a giganteggiare su attacchi che hanno segnato il passo tanto sulle corse che sul gioco aereo. Quest’ultimo, in particolare, ha fatto registrare un’altra percentuale negativa, cui hanno concorso i qb come i ricevitori. Le cose migliori in attacco si sono viste dai soliti Morris e Tron, ma anche i gio-vani Moglioni e Porcelli (tra i biancocelesti) e Lustri (tra i bluargento) hanno convinto nelle loro “apparizioni” come portatori di palla.

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Senza pecche la prova delle difese; le linee hanno operato una costante pressione sugli avversari, costretti ripetuta-mente al punt. I secondari si sono comportati abbastanza bene, mettendo a segno qualche buon colpo, come l’intercetto effettuato da Claudio Faccini, con i Gladiatori, a 20 yds dalla goal line.

I bluargento possono rimpiangere di avere sciupato altre occasioni, come i due fg (entrambi dalle 25 yds) pasticciati per snap imprecisi. Anche i biancocelesti hanno tentato due volte di centrare i pali per i tre punti, ma i loro tentativi par-tivano con l’handicap di una distanza considerevole (dalle 50 yds).

“Nel derby bisogna portarsi in vantaggio all’inizio, per vin-cere – ha osservato il coach degli “Orsi”, Di Segni – altrimenti la rincorsa si fa problematica per il nervosismo e la tensione presenti in campo. Considerate le numerose assenze (Facci-ni, Jatosti, Ciccolunghi, Vanghetti, Cecinelli) che hanno pe-sato sulla nostra squadra, non considero negativa la prova dei ragazzi. Certo, puntavamo ad affermarci nella stracitta-dina, considerandola un po’ il nostro Superbowl, il massimo obiettivo stagionale cui puntare, visto che non abbiamo le stesse possibilità degli anni passati di puntare ai vertici del campionato”.

Il pareggio, che va stretto ai Grizzlies, non soddisfa neppu-re gli avversari: “Potevamo vincere, mettendoci più determi-nazione”, commenta il qb Loprencipe.

(Cristina Latessa)

Il 28 Marzo si gioca Grizzlies – Gladiatori davanti ad un migliaio di spettatori; negli ultimi 4 precedenti gli Orsi hanno sempre preso il miele della vittoria, segnando la supremazia cittadina.

Questa volta il derby si chiude con il gladiatore sempre in piedi: pochi lanci, qualche fg gettato al vento, qualche corsa interessante di Morris (Grizzlies) e Tron, grandi difese.

La prima puntata del principale obiettivo stagionale delle due squadre, il piccolo Superbowl di Roma, finisce 0-0.

(Fausto Batella)

Fonti: Tutto Football, Endzone.it

Sabato 28 Marzo 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 28 Coimpex C. SAINTS Padova 13

6-0 1° Jet td Fenerty Gill (n.4), 88 kickoff return 7-0 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

7-6 2° td Favaron Massimo, 1 run

7-7 2° pat Businaro Antonio, kick

7-13 3° td Vivan Marco, 9 run 13-13 4° Jet td Fenerty Gill (n.4), 4 run 14-13 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 20-13 4° Jet td Fenerty Gill (n.4), 33 run

21-13 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 27-13 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 55 punt

return 28-13 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

Tutto è bene quel che finisce bene. I Jets, al “Druso”, han-no superato per 28-13 i Saints Padova, ma faticano ben più del previsto.

La prima fiammata è stata dei Jets ed ha messo i brividi ai Saints: Fenerty ha acciuffato l’ovale del kickoff e si è involato in td, con una corsa di potenza di 88 yds.

Nel secondo quarto, con un’azione personale del qb Fava-ron, i Saints hanno agguantato il pareggio (con il calcio ha trasformato Businaro). In chiusura di secondo periodo i Jets sono andati vicini al td con Franco Ferrari, che ha ricevuto – a poche yds dalla goal line – un lancio di 63 yds di Bulluck.

Dopo il riposo i Saints hanno concretizzato la loro manovra con Vivan e si sono portati sul momentaneo 7-13. E’ stato, però, Fenerty a togliere i Jets dai guai con due bei td, tra-sformati col calcio sempre da Amistani. Nel finale saggio di bravura di Bulluck, che ha ritornato in td un punt per 55 yds.

(Daniele Magagnin)

Fonte: Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 0

Malipiero DOVES Bologna 50

0-6 1° td Mambelli Enrico (n.84), 10 pass da Castelvetri Fabio (n.12)

0-12 2° td Pearson Garry (n.22), 6 run

0-14 2° pat Knight John (n.37), action

0-20 2° td Mambelli Enrico (n.84), 12 pass da Castelvetri Fabio (n.12)

0-21 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-27 2° td Scaffidi Pietro (n.32), 1 run

0-28 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-34 2° td Mambelli Enrico (n.84), 21 pass da Castelvetri Fabio (n.12)

0-35 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-37 3° saf

0-43 4° td Scaffidi Pietro (n.32), 6run

0-44 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-50 4° td Mengoli Massimo (n.35), 31 pass da Tonelli Jacopo (n.15)

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Non bastano le voci su di un rb che non arriva per dare la carica a questi Panthers formato baby, che ne prendono 50 dai Doves. Tutto troppo facile per Pearson e compagni; pun-ti, gloria e vittoria che fa classifica, da portare a Bologna, in attesa del derby.

La difesa dei Panthers tiene per un solo quarto, nel quale Mambelli riesce a comunque a segnare, poi cede di schianto.

Castelvetri, dopo due Superbowl vinti senza quasi lanciare, si toglie lo sfizio di firmare tre td pass e di dimostrare che il braccio non gli manca. Tutti i runner, da Pearson e Scaffidi a Mengoli, fanno il loro dovere e, di conseguenza, i punti arri-vano senza cercarli.

Detto del primo td di Mambelli, il raddoppio arriva da Pe-arson, con una corsa di 6 yds trasformata da Knights. Anco-ra Mambelli sugli scudi, nel prosieguo; due ricezioni da sei punti ciascuna (rispettivamente di 12 e 21 yds), inframmez-zate dallo sfondamento di Scaffidi (td da 1 yd), assicurano un vantaggio tranquillizzante. Poi Scaffidi sigla la doppietta (corsa di 6 yds) e Mengoli mette la ciliegina sulla torta, chiu-dendo la partita.

(Paolo Emilio Pacciani)

Poco più di una scampagnata la trasferta dei Doves a Par-ma; non c’erano alternative, i Panthers non hanno potuto opporsi ai biancorossi, che stanno assimilando gli schemi di Logan ed Haeger e crescono di gara in gara. Secondo una tradizione consolidata, la squadra biancorossa ha ruotato in campo tutti gli effettivi, dando modo di brillare anche ai più giovani elementi. E’ finita 50 a 0, con “tripletta” di Enrico Mambelli.

(Diego Costa)

Nel derby fra Doves e Panthers, a Parma, tracollo della compagine ducale per 50 a 0. Gran giornata di Castelvetri, “qb” bolognese, che ha completato 3 “td pass” su Mambelli. Mengoli, Pearson, Scaffidi hanno completato il tabellino, as-sieme a Knight e Sgarzi. Tutto questo come prova generale del derby con i “cugini” Warriors.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 17 NinoSeveri A. FALCHI Modena 0

6-0 1° td Moroldo Gianmaria, 3 run

7-0 1° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

13-0 2° td Zaccardi Claudio (n.9), 20 pass da Freschelli Michele

14-0 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

17-0 3° fg Zaccardi Claudio (n.9), 25

Ogni tanto le perturbazioni atmosferiche fanno scherzi ma-ligni: a Milano Rhinos e Falchi si sono trovate di fronte una giornata da far invidia ai diluvi biblici, fatta per annegare in un lago di fango ogni pretesa di spettacolo.

Ne nasce una partita impari, in cui i Rhinos hanno buon gioco a sfruttare i cingoli del carro armato Furnas.

I Falchi tentano di piazzare subito il colpo a sorpresa; sul primo drive della partita gli ospiti prendono tre primi down consecutivi, poi il fango incomincia a mietere vittime e, su di uno snap difettoso, l’unico… falco della situazione è il dt mi-lanese Vedovato, pronto a ricoprire il fumble.

I Rhinos presentano ancora Freschelli in cabina di regia, con Broggi in panchina, a tener compagnia ad Andrea Ser-pieri, acquisto boom dei mesi invernali, già sistemato tra le riserve dopo un mese di campionato. Il nome del qb, comun-que, non ha grande importanza, perché i Rhinos tengono saldamente palla a terra, facendo leva su Furnas. Piano pia-no la linea milanese spiana la strada verso la end zone, vio-lata da una breve corsa di Moroldo; questi, una volta tanto, si prende la gloria, dolo che Furnas aveva preso le botte.

Baracchi, dal canto suo, può solo confermare, ancora una volta, di essere giocatore abile e capace, sfruttando al meglio quel che passa il convento: la batteria dei wr dei Falchi, tra cui spicca il veterano Sperindè, si fa ammirare anche per lo stoicismo con cui incassa le carezze del secondario milanese, ma ad andare in meta su passaggio, pochi secondi prima dell’intervallo, sono (incredibile…) i Rhinos. Dopo aver tenta-to due passaggi in due periodi, collezionando altrettanti in-tercetti, Freschelli trova prima un pass completo su Mallory (pochi se ne sono accorti, ma c’era anche lui) e poi lancia in end zone verso Zaccardi, che ha mani abbastanza buone per trattenere un ovale carico di fango e piedi altrettanto precisi nel trasformare.

Con l’intervallo potrebbe chiudersi la partita; invece c’è an-che il secondo tempo, che regala prima un fg di Zaccardi, poi un applauso a scena aperta alla difesa milanese.

(Fabio Verga)

Nota stonata la sconfitta a Milano, sotto un nubifragio, dei Falchi Severi Avandero Modena, contro i Rhinos, per 17 a 0, ad evidenziare ancora qualche incertezza nel pur spettacola-re e compatto team di Martinelli.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 6

SEAHAWKS Bellusco 13

6-0 1° td Ariaudo Claudio (n.15), 4 run

6-6 3° td Carlevaro F. (n.26), 61 pass da Sta-nish Todd (n.45)

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6-12 4° td Folzi F. (n.32), 44 pass da Stanish Todd (n.45)

6-13 4° pat Vismara Giorgio (n.1), kick

Ancora a “bocca asciutta” i Tauri, dopo cinque giornate di campionato; vuoi per effettiva inferiorità tecnica o vuoi per molta sfortuna, i “Torelli”, conti alla mano, hanno prodotto molto, ma guadagnato nulla. Anche nella gara con i Sea-hawks i Tauri sono partiti a spron battuto e, nonostante le numerose assenze per infortuni, sono riusciti subito ad an-dare in meta con il qb Ariaudo. Quest’ultimo, oltre a segnare il td, ha messo in mostra un buon gioco aereo, dimostrando di avere un potenziale tecnico ragguardevole, che gli darà in futuro molte soddisfazioni.

Gli ospiti, dal canto loro, hanno giocato prevalentemente sulle corse di Stanish, nonostante le yds totali su passaggio sembrino indicare il contrario. A favore dei brianzoli il mo-mento topico della partita: Stanish, in crisi per la difesa ag-guerritissima dei Tauri, ha sparato un lancio stile dispera-zione dalle proprie 20 yds e, con un colpo di fortuna notevo-le, ha trovato libero a metà campo Folzi, che si è involato in td.

I Tauri hanno reagito male al pareggio: la grinta di gioco si è affievolita ed è entrato in campo il nervosismo.

Ad approfittarne sono i ragazzi di Bellusco. Nel quarto pe-riodo di gioco, a causa di alcuni errori della difesa di casa, ecco ancora in un lancio di Stanish la chiave della partita; Carlevaro ha siglato la meta della vittoria.

(Claudio D’Amico)

Statistiche Corse

Tauri Moglia Marco (n.32) 2 per 11, Giacoletto E. (n.20) 11 per 8, Ariaudo Claudio (n.15) 2 per 5 (1 td), Momicchioli Fabio (n.25) 1 per 0, Rametta Corrado (n.83) 2 per –1

Seahawks Stanish Todd (n.45) 11 per 56, Penati A. (n.14) 8 per 30, Mangialardo Enrico (n.33) 2 per 3, Bateson Robert (n.40) 2 per 2, Carlevaro F. (n.26) 1 per –2, Marelli Mauro (n.36) 1 per –10

Passaggi

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 13 su 28 per 126 (4 int)

Seahawks Stanish Todd (n.45) 2 su 8 per 105 (2 td, 1 int), Penati A. (n.14) 3 su 4 per 27 (1 int), Mangialar-do Enrico (n.33) 1 su 1 per 1, Cavagna M. (n.12)

Ricezioni

Tauri Brizio Massimo (n.29) 4 per 58, Rametta Cor-rado (n.83) 2 per 20, Giacoletto E. (n.20) 3 per 20, Miano Gian Luca (n.80) 2 per 19, Gruppo F. (n.85) 2 per 9

Seahawks Carlevaro F. (n.26) 3 per 62 (1 td), Folzi F. (n.32) 1 per 61 (1 td), Scapini P. (n.87) 1 per 9, Bafile M. (n.88) 1 per 1

Intercetti

Tauri Bolzon Nereo (n.45) 1 per 4, Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 4

Seahawks Stanish Todd (n.45) 1 per 29, Vismara I. (n.51) 1 per 13, Villa A. (n.85) 1 per 0, Vismara Mau-rizio (n.29) 1 per –1

Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 4 per 160, Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 25

Seahawks Scapini P. (n.87) 3 per 124 Punt Return

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 3 per 53

Seahawks Vismara Maurizio (n.29) 1 per 13, Stanish Todd (n.45) 1 per 0

Kickoff Return

Tauri Bianchini R. (n.84) 1 per 41, Vercellino Marco (n.86) 1 per 27

Seahawks Mastropierro M. (n.43) 1 per 17 Field Goal

Tauri -

Seahawks Vismara Giorgio (n.1) 0 su 1

Fonti: Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 28 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 13 Reporter DOLPHINS Ancona 6

6-0 2° td Turner David (n.23), 2 run

7-0 2° pat Pattacini Dario, kick

13-0 4° td Ziosi William (n.34), 1 run

13-6 4° td Meyer Max (n.26), 31 pass da Man-fredini Luca (n.9)

I Faac Towers hanno saputo difendere la vittoria dal ritor-no dei dorici. E’ finita 13 a 6 ed anche il sempre moderato Sypult ha dovuto per una volta abbandonarsi al tripudio: “E’ stata finalmente una vera vittoria di squadra” ha detto ai suoi ragazzi, poco dopo la fine. E dire che la partita ha riser-vato ai Towers parecchie difficoltà impreviste; basti pensare che, all’assenza di Montaguti, infortunatosi a Roma nelle battute finali del match contro i Gladiatori, dopo pochi mi-nuti si è aggiunto un incidente al qb di riserva Petix, attarda-to da una contrattura. I Towers si sono così visti costretti ad utilizzare Parisini alla guida dell’attacco (Miana si sarà mor-so le dita…); nonostante questo, la difesa ha brillantemente tenuto, mentre l’attacco ha potuto appoggiarsi su di un in-contenibile Dave Turner (150 yds in 26 corse). E’ stato l’americano ad aprire lo score dopo una favolosa corsa in off tackle; Ziosi, che si è alternato a Turner, ha dato alla vittoria un margine di sicurezza, quando gli anconetani sono stati capaci di un’orgogliosa reazione negli ultimi spiccioli di gara (Manfredini, fin lì impreciso, ha ottenuto un parziale di 7 passaggi completati su 7). Citazioni di merito vanno spese, in difesa, per Giraffa (due sack ai danni del qb avversario nelle fasi cruciali), per Margelli (ancora una volta grandissimo), per Younger (piazzatissimo in occasione di un intercetto su slant di Manfredini). Nello special team, ottimo Resca nel to-gliere le castagne dal fuoco a Malaguti, autore di un’incertezza che poteva costare cara. In attacco (che ha guadagnato 183 yds, tutte nel gioco a terra) ha brillato tutta la linea.

(Diego Costa)

Grande prestazione dei Towers, che festeggiano il riabbi-namento con lo sponsor Faac imponendosi sulla rivelazione Dolphins. La partita è stata vibrante e spettacolare, con i do-

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rici a soffrire l’arcigna difesa di Sypult e l’attacco guidato in modo egregio da Ziosi e Turner.

Dopo un primo periodo di studio, è stato il coloured a tro-vare il guizzo vincente ed a giungere – dopo un offtackle di 48 yds – vicino alla goal line, per varcarla tre tentativi dopo. A riposo sul 7-0, la ripresa delle ostilità ha visto i Dolphins insidiosi sugli slant, ben completati da Manfredini, e le corse in counter e dive di Manini e Fasciani, alternati a Walters. Pochi, però, i frutti, perché il tutto si è fermato sistematica-mente fra le braccia di Younger, di Franceschini e di tutta la linea difensiva bolognese.

Nel quarto periodo un drive vincente dei gialloblù è stato concluso da Ziosi; poi i Dolphins sono andati alla riscossa con Meyer, che ha realizzato il td della bandiera, ricevendo in end zone. Galvanizzati dalla possibilità di rimontare, i do-rici si sono fatti coraggio, ma Margelli, Giraffa e Mangiafico, mettendo a segno tre sack, hanno chiuso la gara dando palla al proprio attacco ad 1’20” dalla fine.

Per i Dolphins è così venuto anche il giorno della prima sconfitta, che pure non ridimensiona le speranze della “ma-tricola” anconetana. Quanto ai Towers, il loro successo è di quelli che, in classifica, valgono doppio.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 28 Marzo 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 43

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 0

6-0 1° td Longhi Giorgio (n.32), 11 run

7-0 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

13-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 59 run

14-0 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

20-0 2° td Bonanzinga Roberto (n.87), 14 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

26-0 3° td Fantazzini Paolo (n.30), 1 run

28-0 3° pat Hargreaves Vernon (n.63), action

34-0 4° td Trepiccione Luca (n.85), 11 run

36-0 4° pat Bonanzinga Roberto (n.87), action

42-0 4° td Trepiccione Luca (n.85), 24 run

43-0 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

Quanto costa una vittoria? E’ ciò che si sono chiesti i War-riors dopo aver superato gli Skorpions per 43-0. i campioni d’Italia, già privi di Stanzani e Marzot (infortunatisi nella tra-sferta di Torino; Marzot ne avrà per un mese, Stanzani do-

vrebbe rientrare, invece, per il derby), hanno visto la loro formazione decimata man mano che si svolgeva la partita.

La prima vittima è stato Massimo Mandreoli, che si è pro-curato un incidente al polso. Poi è stata la volta dell’americano Baylor, la cui distorsione alla caviglia ha fatto tremare il pubblico. Infine è toccato a Bonanzinga, infortu-natosi ad un ginocchio.

Sulla partita non c’è molto da dire; gli americani degli Skorpions sono giunti a Bologna a partita iniziata, sul 20-0 per i Warriors. Ma anche con loro, nel secondo tempo, la musica non è cambiata. Esordio casalingo di Baylor, autore di un td, e primi punti anche per Bonanzinga. Positiva la prova di Trepiccione (kicker e wr degli scudettati), che ha re-alizzato due td e tre trasformazioni.

(Stefano Tura)

I Bonfiglioli Warriors hanno strapazzato gli Skorpions, che soltanto dopo due quarti hanno potuto disporre dei due a-mericani (fermati dalla Polstrada per guida pericolosa). I guerrieri, che già lamentavano le assenze di Stanzani e Mar-zot (il primo sarà forse recuperato per la stracittadina, più lunghi i tempi di ripresa per il secondo), hanno pagato a caro prezzo la vittoria; Mandreoli, dopo due azioni di gioco, si è fratturato una mano; Baylor è uscito, non dopo aver conqui-stato il pubblico bolognese, con una distorsione alla caviglia; anche Longhi e Bonanzinga lamentano acciacchi. Senza sto-ria la partita; significativa la passerella di Baylor, che ha corso 117 yds in 9 tentativi, siglando uno spettacolare td da 59 yds. Di Longhi, Bonanzinga, Fantazzini e di uno scatena-to Trepiccione (2) gli altri td.

Il difesa ha brillato, a tratti, il backfield; Samoggia ha “u-briacato” il pubblico con uno dei suoi “return” di intercetto.

(Diego Costa)

I Bonfiglioli Warriors non hanno faticato più di tanto nello sbarazzarsi dei varesotti Skorpions per 43 a 0, con td di Longhi, Baylor, Bonanzinga, Fantazzini e Trepiccione (2).

Hargreaves, Bonanzinga ed il kicker biancoblù hanno in-crementato il punteggio finale con gli extra point.

Incidenti a Baylor, Bonanzinga e Mandreoli. (Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Domenica 29 Marzo 1987

Stadio Tonino Benelli, Pesaro

3M Office ANGELS Pesaro 20

Semar CONDOR Grosseto 0

6-0 2° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 17 run 7-0 2° Ang pat Magi Daniele, kick 13-0 3° Ang td Magi Daniele, 24 interception return 14-0 3° Ang pat Magi Daniele, kick 20-0 4° Ang td Swallow Scott (n.33)

I Condor Grosseto, rinfrancati dall’arrivo dei due americani

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More e Bell, riescono nell’impresa di rendere difficile la quar-ta vittoria degli Angels.

La partita fra pesaresi e toscani è stata più equilibrata di quanto non dica il punteggio finale; ciò, più che a demerito della squadra locale, va ad onore degli ospiti. Gli Angels hanno, difatti, vinto la partita, come le statistiche facilmente dimostrano, grazie all’ennesima prestazione magistrale della difesa.

L’inizio dell’incontro ha fatto subito capire che i Condor non erano venuti a Pesaro in gita turistica, Gli Angels hanno sbloccato il punteggio grazie ad un intercetto del giovane Pozzi, una sicurezza per Jerry Douglas. E’ stato Marotti a rendere merito alla prodezza del giovane compagno correndo per 17 yds e varcando la goal line dei Condor.

Ancora un intercetto, questa volta di Magi, ha consentito ai pesaresi di mettere praticamente al sicuro il risultato; inter-cettato Vicenzi, il difensore pesarese è andato a depositare facilmente in end zone. Il td di Swallow è servito soltanto a fissare il risultato finale. Fra i pesaresi ottima la prestazione di Amadori, piccolo cb dotato di grande cuore e di grande tecnica.

I Condor, per parte loro, assieme agli americani, hanno messo in mostra soprattutto un Bardelli sempre in ottima vena, oltre ad una difesa che ha saputo spesso contenere gli attacchi pesaresi.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

Domenica 29 Marzo 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 12

F. CHIEFS Ravenna 7

0-6 1° td Pasquali Daniele, 3 run

0-7 1° pat Zini, kick

6-7 2° td Belgiovine Salvatore, 7 run

12-7 4° td Manno, end zone fumble recovery

Qualche rischio di troppo per i Mastini contro i Chiefs. Sul-la carta i padroni di casa avrebbero dovuto avere vita facile, ma l’assenza di Williams ha, in parte, complicato le cose.

Per questo motivo a rinforzare la pattuglia dei runner è andato Salvatore Belgiovine (che già ricopriva questo ruolo nelle scorse stagioni, ma che quest’anno era stato dirottato in difesa); ed è stato proprio lui a pareggiare le sorti dell’incontro, dopo l’inaspettato vantaggio romagnolo, otte-nuto nel primo quarto ad opera del runner Pasquali.

Belgiovine è stato bravo a trovare un varco centrale di 7 yds nella difesa degli ospiti ed a riaprire la partita al termine dei primi due quarti.

Sull’altro fronte nessuno è rimasto a guardare, e, nel corso del terzo periodo di gioco, i Chiefs si sono distinti sia in at-tacco che in difesa, con il produttivo Pasquali e con l’americano Green. Ma per i padroni di casa era “obbligato-ria” una vittoria; così l’ultimo periodo di gioco ha proposto i

Mastini sempre proiettati con tenacia alla ricerca della meta. La marcatura è arrivata, però… ad opera della difesa: snap

alto per i Chiefs e pallone che ha carambolato dalle 20 yds sfavorevoli alla end zone. Si è scatenata la caccia ed è stato Manno a sorprendere tutti ed a segnare la meta della vitto-ria.

(Claudio D’Amico)

Nel girone B i Chiefs Ravenna hanno regalato la partita ai Mastini d’Ivrea, che, a due minuti dal termine, hanno siglato il “td” della vittoria, ricoprendo un “fumble” su “punt in end zone”, per il definitivo 12 a 7.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Tutto Football

Domenica 29 Marzo 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 30 LIONS Bergamo 14

6-0 1° td Rollo Roberto (n.76), 97 interception return

7-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick 7-6 1° Lio td Beck Stephen (n.16), 48 run

13-6 1° td Malpica Bruce, 1 run

14-6 1° pat Corso Michele (n.1), kick

20-6 2° td Malpica Bruce, 11 run

26-6 4° td Erba Maurizio (n.34), 4 run

27-6 4° pat Corso Michele (n.1), kick

30-6 4° fg Corso Michele (n.1), 34 30-12 4° Lio td Nava Armando, 18 pass da Orfeo

Diego 30-14 4° Lio pat Muscojona Alberto, action

I Lions scendono al “Vigorelli” con la nuova coppia di ame-ricani, ma i rinforzi a stelle e strisce non bastano per far quadrare i conti della squadra bergamasca. I Seamen si im-pongono senza troppi problemi e sul proscenio sale, una vol-ta di più, Malpica, autentico trascinatore della formazione di Dasaro.

L’inizio è pirotecnico: sul ritorno del kickoff Marchesi perde palla ed i Lions possono partire dalle 23 offensive. Ferrari guida i compagni e blocca i primi tre tentativi avversari. Al quarto down, su di un tentativo di pass di Vercesi, Rollo in-tercetta la palla e vola per 97 yds, siglando il secondo td del-la sua lunga carriera.

Prontissima la reazione degli ospiti. Su si un buco centrale la difesa di casa si addormenta e Beck, accompagnato da quattro compagni, approda nell’end zone avversaria, dopo

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una corsa, conclusa in folle, di 48 yds. I Seamen non ci stanno e, nel drive successivo, segnano il secondo td con Malpica, che fa tripletta prima del riposo.

Il terzo quarto non regala nulla di emozionante, mentre quello conclusivo registra un po’ di tutto. Arriva la meta di Erba e, nella trasformazione, Corso viene colpito. Maretta, qualche attimo di tensione sugli spalti, finchè un fg dello stesso Corso non rimette tutto a posto. I Lions, comunque, chiudono in bellezza grazie ad un td (frutto dell’intesa tra il wr Armando Nava ed il qb Orfeo, entrato al posto di Vercesi). Orfeo, poi, imbecca anche Muscojona, per la trasformazione da due punti, che fissa il punteggio sul 30-14 finale.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Stadio Bruno Zauli, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 12 Champion AQUILE Ferrara 0

6-0 1° td Garbarino Marco (n.33), 1 run

12-0 3° td More Lawrence (n.36), 59 run

Che cosa dire di una partita interminabile e noiosa, anche a causa di un arbitraggio troppo spesso pignolo e talora in-decifrabile? La vittoria dei grossetani non è stata certamente esaltante, contro una compagine ferrarese che ha sì qualche buon giocatore, come il giovane qb Melchiorri e l’americano Doughty, ma è priva di elementi portanti, le linee, che non hanno certo brillato in campo.

I Condor hanno fatto vedere le cose migliori in difesa; fra tutti è emerso Stefano Camarri, contro il quale sono più volte finiti i giocatori di Ferrara, e Bell, che, pur esprimendo un gioco oscuro, si è sempre piazzato dove la sua presenza era necessaria.

L’altro americano dei grossetani, More, ha siglato il secon-do td (dopo quello di Garbarino), una corsa di 59 yds, ha in-tercettato un lancio di Melchiorri, ritornandolo poi per 70 yds, ed ha chiuso numerosi primi down. In una partita che ha regalato ben poche emozioni, si sono registrate, comun-que, tre azioni da td da annullare ai Condor: la prima di Camarri, su punt dei grossetani; la seconda di Tinacci, che è andato in td su di un reverse, dopo una corsa di 30 yds (me-ta invalidata per un holding); ultima la seconda marcatura di More, che, dopo una sweep di 35 yds, si è visto cancellare la sua impresa sempre a causa dell’ennesimo holding.

Nel girone di ritorno, comunque, i Condor, forti dei due nuovi americani, potranno puntare su obiettivi più impor-tanti, rispetto alla sola salvezza.

(Giovanna Stellini)

Nel girone C ancora sconfitte le Aquile dai rinati Condor. Il 12 a 0 finale lascia spazio a speranze future per i ferraresi, che ora stanno lentamente migliorando per tentare almeno

di non retrocedere alla fine di questo campionato, chiara-mente di transizione. Poggipolini, giocatore in forza alle Aqui-le e proveniente dai Warriors, ha deciso di ritirarsi.

(Massimo Terracina)

Fonte: L’Unità, Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 14

B.R. WARRIORS Bologna 14

0-6 1° td Hargreaves Vernon (n.63), 54 run

0-7 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

0-13 1° td Fantazzini Paolo (n.30), 3 run

0-14 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

6-14 2° td Pearson Garry (n.22), 9 run

7-14 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

13-14 4° td Bortolotti Alessandro (n.82), 30 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

14-14 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

E’ finita 14-14, con i Doves a mangiarsi le mani per non aver saputo sfruttare le clamorose occasioni avute nel finale, e con i Warriors a recriminare per non avere saputo piazzare un “break” decisivo all’inizio, quando avevano la partita in pugno.

Una fiera delle occasioni perdute questo derby, che a conti fatti premia (o punisce) in maniera equa entrambe le forma-zioni. E’ finita pari come nel derby di andata dell’anno scor-so, ma a differenza dello squallido 0-0 stavolta alla Lunetta ci si è potuto divertire; forse non molto i tecnici e gli addetti ai lavori, che certo non hanno apprezzato una partita tecni-camente poverissima e troppo nervosa, ma certamente il pubblico, ancora una volta accorso numeroso (5000 presenti circa per un colpo d’occhio sempre suggestivo, anche se la “Lunetta” non era piena che per tre quarti) se ne sarà andato soddisfatto per le emozioni e il pathos che la partita ha di-stribuito a piene mani.

Eppure sembrava all’inizio che per i campioni d’Italia po-tesse trattarsi di un’altra passeggiata, visto il modo come si erano messe le cose.

Che avvio! Non c’è nemmeno il tempo di verificare le for-mazioni schierate sul terreno che i Warriors sono già dentro con Hargreaves, che al solito concretizza con una devastante corsa centrale. Dopo un attimo, sul primo “drive” offensivo dei Doves, ancora il grandissimo Hargreaves intercetta l’ex Castelvetri e mette l’attacco in condizione di segnare di nuo-vo: Paolo Fantazzini entra in meta e Trepiccione trasforma puntualmente, come per la segnatura precedente; 14-0 per i

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Warriors, e sono passati sì e no 5 minuti. I Doves sono tesissimi, l’attacco sembra in tilt: Pearson

non va da nessuna parte (appena 17 yards alla fine per lui) e il gran vento impedisce a Castelvetri di lanciare. La difesa poi fatica a prendere le misure a uno scatenato Baylor, che ben presto però si infortuna nuovamente. Il coloured Guer-riero, come del resto anche Pearson, continua ad entrare e uscire dal campo, condizionato dai suoi acciacchi, e non bril-la.

E’ il gran vento, però, il maggior protagonista della prima parte del derby. Neanche i Warriors provano a lanciare (con-cluderanno con un desolante 0 su 3) ed è difficile persino andare al punt; proprio su un calcio di allentamento dei biancoblù “stoppato” da Aldrovandi nasce il td dei Doves nel secondo quarto: Pearson trova un buco, corre 9 yards e por-ta i suoi all’intervallo sul 14-7, punteggio ancora recuperabi-lissimo.

E infatti è la squadra di Logan la più determinata in avvio di ripresa. Domenichini prende il posto di Castelvetri e porta i suoi alla conquista di un paio di primi down, ma la difesa biancoblù regge ancora. Si è ancora sul 14-7 quando inizia l’ultima, incredibile, frazione, un vero thrilling che da solo ha reso accettabile il derby nel suo complesso.

Il pareggio. Sono i Bonfiglioli però a dare una grossa mano agli avversari, combinando un paio di pasticci clamorosi: due “fumble” che hanno messo letteralmente le ali ai Doves, specie quello ricoperto da “Agonia” Campanelli: Domenichini può rientrare coi suoi a partire dalle 25 d’attacco, e in breve il qb trova modo di servire Bortolotti in area di meta per il “touchdown” del 14-13.

Logan sceglie di calciare (come dargli torto?) e Sgarzi con freddezza trasforma, fissando il punteggio sul 14-14. Ma non è finita, perchè i Warriors sono ormai in barca, l’attacco non fa più una yard, nè con Baylor, nè con un paio di tentativi di lancio di Fantazzini, nè con uno di Rossi. Devono cedere pal-la, e i Doves, caricatissimi, sono a due passi da un nuovo touchdown; Domenichini prova ancora il lancio su Bortolotti, che riceve in piena area di meta ma viene scaraventato fuori da Cornia prima che tocchi terra coi piedi. E’ il terzo down e Logan ordina il calcio da tre punti, anche se mancano anco-ra 30 secondi (spiegherà poi il coach che l’arbitro ha rifiutato la segnalazione del tempo rimasto, e temeva non ci fosse più tempo per un altro tentativo): Sgarzi ci prova, ma sbaglia i pali, e la partita finisce un paio di azioni più tardi.

Tra i sospiri di sollievo (e persino un po’ di tiepida esultan-za) dei Warriors, che alla fine se l’erano vista proprio brutta. Ma forse motivi di esultare ne hanno più i Doves, che in fin dei conti hanno pareggiato una partita che a un certo punto sembrava proprio dovessero perdere.

(Enrico Schiavina)

Doves – Warriors o Jeckill ed Hyde? E’ questo il dilemma che viene alla mente pochi minuti dopo la fine dell’ottavo derby bolognese, finito senza vincitori nè vinti e caratterizza-to dalle numerose opportunità che le due squadre hanno concesso all’avversario per conquistare la vittoria. E’ finita 14 a 14 e mai come in questa circostanza il detto americano “pareggiare è come baciare la sorella” calza a pennello. La partita si è trascinata blandamente per tre quarti, durante i quali Guerrieri e Colombe hanno provato a vincere un’autentica prova di forza, un vero braccio di ferro. La stretta dei biancoblù aveva quasi costretto alla resa i Doves subito all’avvio. Uno strattone, favorito da una crisi nervosa della difesa biancorossa, ha infatti permesso ai Warriors di portarsi in vantaggio e, di lì a poco, di bissare il successo. Il tutto in una manciata di minuti; di fronte, la gradinata ba-ciata dal sole era in gran tripudio, mentre sotto la tribuna la temperatura era sottozero.

Nel momento in cui potevano forse vibrare il colpo decisivo, i guerrieri hanno ritratto le loro forze, pensando di infierire. Ed i Doves si sono risollevati, rischiando addirittura di finire in trionfo.

La reazione è stata fondamentalmente emotiva; Luca Al-drovandi ne ha dato il via, è bastato il punt che il n. 30 ha ribattuto per caricare le pile ai compagni, fino a quel mo-mento inesistenti. Questo il film della gara, un “drammone” a lieto fine per tutti, che ha riservato poche emozioni ed un gioco antico e poco spettacolare; il gioco aereo è stato azzera-to dalla paura di sbagliare, dai motivi campanilistici ed è scusante parziale di quarterbacks e ricevitori il vento che ha disturbato la partita. Neppure il tempo di tirare il fiato, dopo il kickoff, ed i Warriors segnano; Hargreaves (autore di una prova gigantesca) perfeziona con l’ultima corsa il primo drive e Trepiccione trasforma: 7 a 0.

Nel drive successivo Guerrieri ancora a bersaglio, questa volta fingendo la percussione di “Vernellone” per lasciare l’esecuzione a Paolo Fantazzini; Trepiccione fa 14 a 0. Ai Do-ves sembra mancare il terreno sotto i piedi; ma Santinami, Bottaro, Aldrovandi, Campanelli e Catanzaro sostengono la difesa, che regge l’urto avversario.

Proprio Luca Aldrovandi va a deviare un punt di Fontana, nel secondo quarto, permettendo all’attacco di entrare in campo in posizione favorevole; e Garry Pearson, in classica serpentina, si incarica di siglare il primo td (“Sgarzino” calcia tra i pali): 14 a 7. Dopo il riposo il gioco sembra essersi asse-stato; le squadre pagano duramente lo scontro (alla fine gli infortunati saranno Pontillo, Dalmonte, Pearson, Baylor, Scaffidi e Mambelli). Se il terzo quarto fila via senza emozio-ni, nel quarto, e conclusivo, succede di tutto: un fumble co-perto da Catanzaro permette ai Doves di tornare in campo, senza Pearson, infortunato, a 28 yds dalla linea di goal. Scaffidi guadagna una yard, due assistenze di Domenichini per Mambelli sono bellamente deviate dal backfield bianco-blù.

Alle Colombe resta l’ultimo gioco; dopo il timeout, Domeni-chini esce dalla “tasca” di copertura, corre tra le grida di ci lo invita a lanciare; poi pesca Bortolotti, 30 yds più avanti, che dribbla Cornia e corre dentro. Il piede di Davide Sgarzi vale il pareggio: 14 a 14. Ma le emozioni non sono finite; i Warriors si fanno deviare l’ennesimo punt e, a 2’ dal termine, Ghirotti corre 12 yds, Scaffidi la metà. Poi un nuovo tentativo aereo, sventato dalla difesa guerriera; è il terzo tentativo, i Doves non riescono a sapere quanto manca alla fine. E, per evitare guai peggiori, calciano.

Castelvetri ferma il pallone a Sgarzi sulle 20; debole e late-rale il calcio del giovanissimo kicker, qualcuno pensa a Cup-pini… Niente da fare, si resta in parità. Un risultato giusto, tutto sommato, dominato dalle difese; gli attacchi non hanno brillato, come dicono le statistiche: per i Warriors un guada-gno complessivo di 115 yds (tutte su terra), per i Doves sono 113 yds (46 di lancio e 67 di corsa).

(Diego Costa)

Un altro pareggio nella storia del derby bolognese. Doves e Warriors si sono dati battaglia senza esclusione di colpi, ma, alla fine, non sono riusciti a superarsi. Si è trattato di una delle partite più equilibrate che si siano mai viste al “Lunetta Gamberini”. Meno spettatori rispetto alle precedenti edizioni della stracittadina, ma maggiori agonismo, tensione e (pur-troppo) nervosismo.

Sia Doves che Warriors hanno lottato a denti stretti, a co-sto di rimetterci; i campioni d’Italia, oltre a dover rinunciare a Mandreoli, Marzot e Bonanzinga, hanno giocato con Baylor acciaccato. I Doves hanno visto uscire, uno dopo l’altro per infortunio, i loro uomini più importanti: Pearson, Knight, Mambelli, Dal Monte.

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I Warriors sono partiti alla grande e, approfittando di due penalità che hanno indietreggiato i Doves per 30 yds, sono andati in meta due volte nel primo quarto, con Hargreaves (corsa di 4 yds) e Fantazzini (corsa di 3 yds), più le trasfor-mazioni di Trepiccione.

Nel secondo quarto è iniziata la reazione dei Doves, che, con Aldrovandi, hanno bloccato un punt sulle 30 yds difen-sive dei Warriors e sono andati in meta con Pearson, che ha corso 9 yds; ha trasformato su calcio Sgarzi. Nel terzo quarto non ci sono state segnature, ma continui capovolgimenti di fronte, con due fumble persi dai Warriors e ricoperti da Ca-tanzaro e Calbucci, ed un intercetto di Cornia su Castelvetri.

I Doves hanno dato il tutto per tutto nell’ultimo periodo e, pur perdendo per infortunio i due americani e Mambelli, hanno raggiunto il pareggio. Domenichini è subentrato a Ca-stelvetri ed ha cominciato a lanciare. Quando mancavano 3 minuti scarsi al termine ha mandato Bortolotti in meta, con un pass di 30 yds al quarto down. Sgarzi ha siglato il pareg-gio (14 a 14) e poi, a meno di un minuto dalla fine, ha fallito un field goal dalle 26 yds, che avrebbe potuto dare la vittoria ai Doves.

A fine partita Logan, coach delle colombe, ha così commen-tato: “Sono soddisfatto della reazione dei miei uomini. Poche squadre sarebbero state in grado di riacciuffare la situazio-ne, rischiando addirittura di vincere”.

Waldner, per parte sua, ha dichiarato: “Ottime difese. Ab-biamo avuto una grande opportunità, ma non l’abbiamo sa-puta sfruttare. Del resto molti dei nostri giocatori non erano in perfette condizioni fisiche”.

(Stefano Tura)

La partita clou della settimana era, senza dubbio, il derby delle Due Torri, una classica che riempie ogni volta la Lunet-ta Gamberini. Così è stato anche sabato scorso, nonostante i nuvoloni, che non promettevano bene, il vento a la quasi concomitanza della partita di basket.

La cronaca ha fatto subito registrare un avvio bruciante dei Warriors, che, grazie ad un brutto calcio dei Doves e due penalità, arrivavano senza fatica a siglare il primo td, su dive di Hargreaves. Palla ai Doves ed ancora il coloured intercet-tava Castelvetri, dando la palla ai suoi in posizione ottimale. Fantazzini metteva una pezza su di un errore fra lui ed il centro, raddoppiando. Con i calci di Trepiccione, si andava, in due minuti, a 14 a 0.

La reazione dei Doves tardava poco; nel secondo periodo Aldrovandi stoppava il punt di Fontana, poco protetto dalla sua linea, e Pearson sfogava la sua rabbia con un td centrale di 9 yds. Sgarzi trasformava.

Si andava a riposo sul 14 a 7. Nel terso periodo le difese giganteggiavano, ridicolizzando i

due attacchi più forti della penisola, poi, su fumble ricoperto da Catanzaro, Domenichini, subentrato in regia, spediva 30 yd di passaggio a Bortolotti, che non si faceva pregare per pareggiare, unitamente all’ep di Sgarzi.

A questo punto, con 3 minuti da giocare, la partita era in mano ai Doves, che sbagliavano un fg e, per mancanza di tempo, non riuscivano a concretizzare un possesso di palla con 4 down e 2 yd per il td.

14 a 14 il finale che premia tutti, con qualche rammarico per i Doves, usciti nel finale, e per i Warriors, non al comple-to.

Tutto è rimandato al 30 Maggio, per il derby n. 9. (Massimo Terracina)

Tutti gli occhi erano puntati a Bologna per il primo derby del football fra Warriors e Doves. Parità finale, 14 a 14, qual-che recriminazione da ambo le parti. Davanti ad un pubblico caloroso, le due difese hanno vinto il confronto contro gli at-tacchi avversari. Molto agonismo, poca tecnica; ma anche

questo è derby. Il migliore. Da parte dei guerrieri non si può non ricordare

Vernon Hargreaves, linebacker centrale dalle prestazioni ec-cezionali. Per vedere dove andava il pallone bastava seguire il suo numero 63; non ci si poteva sbagliare. Dall’altro lato una citazione sicuramente per Giovanni Domenichini, il qb biancorosso che, seppur militare, riesce lo stesso a gestire il proprio tempo, consentendo al coach Logan di poter contare su di lui. E, quando gli viene data fiducia, “Joe” è veramente in grado di cambiare le sorti di una partita.

La delusione. Forse è stato John Knight, secondo Usa dei Doves. Prima dell’incontro aveva affermato: “Vengo, vinco e batto i Warriors”. Da domenica scorsa forse cambierà il pro-prio motto in: “Vengo, pareggio e mi infortuno!”. Ci sarà co-munque un ritorno per dare a John la possibilità di rifarsi.

La sorpresa. Alessandro Bortolotti, ricevitore dei Doves, ha confermato di avere mani d’oro; se non ci credete, potrete chiederlo ai difensori dei Bonfiglioli Warriors.

La curiosità. In un incontro tanto sentito, tutto è curioso, anomalo, diverso dal solito. Ma, se proprio vogliamo identifi-carne una, possiamo ricordare come l’amicizia che lega Har-greaves a Pearson si sia notata anche sul campo di gara. I due si sono dati battaglia per l’intero incontro, tendendosi, però, sempre la mano dopo ogni contatto duro. Manifesta-zioni analoghe si sono viste anche tra gli italiani.

(Paolo Parlangeli)

Il derby bolognese, la gara più attesa della stagione (Su-perbowl a parte, è ovvio), è finito il parità. Un 14-14 equo, anche se i Doves sono riusciti ad acciuffarlo solo grazie ad un finale arrembante. Le due formazioni si sono comunque confermate ad altissimo livello, anche se gli infortuni subiti da entrambe le parti ne hanno un po’ condizionato il rendi-mento.

(Marco Cattaneo)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Gerini Quadraro, Roma

GLADIATORI Roma 8 3M Office ANGELS Pesaro 10

0-6 1° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 15 pass da Ricci Piergiorgio (n.16)

0-7 1° Ang pat Magi Daniele, kick

6-7 2° td Smith Devin (n.5), 12 pass da Lo-prencipe Marcello (n.14)

8-7 2° pat Smith Devin (n.5), action 8-10 4° Ang fg Magi Daniele, 18

Dopo aver eliminato il Banco dai playoff di basket, Pesaro continua ad essere la momentanea bestia nera delle squadre

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capitoline; i Gladiatori hanno avuto la peggio in un incontro che avrebbero potuto tranquillamente condurre in porto.

La cronaca della partita registra un avvio alla grande degli Angels, che eseguono i loro schemi in scioltezza; nel primo quarto giunge il premio per la loro maggior spinta, quando Agnoletti riceve in end zone un pass di 15 yds di Ricci. Subi-to dopo il vantaggio degli adriatici è la loro difesa – complice un infortunio al lb Greve – a concedere yds all’attacco bluar-gento, che si rincuora. Con la meta di Smith, coloured dei Gladiatori, più un addizionale da due punti siglato dallo stesso americano, la squadra allenata da Silvetz si ritrova in vantaggio anche nel morale, ma non riesce a dare il colpo di grazia agli smarriti Angels, complice la scelta di schemi non proprio azzeccata.

Dopo un terzo quarto giocato tutto sui nervi, Ricci (un co-losso in fatto di carisma, questo giovane qb) ha la forza di trascinare l’attacco in maglia bianca a portata di… piede; Magi non si fa pregare per realizzare il fg decisivo. Negli An-gels da menzionare tutto il secondario difensivo, in particola-re Musso, che ha limitato le incertezze dei lb. Anche la difesa dei Gladiatori non è dispiaciuta, con Fenuccio a raccogliere il suo consueto intercetto e la coppia dei lb, Evangelisti e Con-tatore, validi nel coprire sui temibili wr pesaresi (un po’ in ombra) ed anche a chiudere gli offtackle.

(Ercole Manzi)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 0 DinoConti MULI Trieste 9

0-3 fg Pauschè Walter (n.7), 25 0-9 4° td Ofstedal Jeff (n.26), 10 run

Un td di Ofstedal, a pochi minuti dalla fine, ha messo al sicuro la vittoria dei Muli a Bergamo. PEr i Lions, dunque, continua la “maledizione” del campo di casa, ancora inviola-to… dagli stessi giallorossi.

Da parte orobica c’è il sospetto (che è quasi una convinzio-ne) di non avere fatto tutto il possibile per vincere una parti-ta sicuramente abbordabile. I Muli, ben inteso, non rubano nulla. Su di un campo reso infame dalla pioggia battente, con la palla viscida come una saponetta, i triestini hanno dimostrato di saper fare qualcosa in più rispetto ai bergama-schi.

La formazione ospite è passata in vantaggio con un preciso fg di Pauschè; un vantaggio legittimato da una buona difesa e da discrete iniziative (soprattutto corse laterali) in attacco. I “Caschi d’oro”, viceversa, si sono intestarditi su corse centra-li, quasi sempre inconcludenti, sfruttando pochissimo le doti del qb Orfeo e, soprattutto, dei nuovi americani Aaberg (nove portate in tutto) e Beck, un atleta velocissimo, sul quale il coach Boone potrebbe puntare maggiormente il gioco della squadra.

(Sergio Ghisleni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 0 JETS Bolzano 57

0-6 1° Jet td Fenerty Gill (n.4), 1 run 0-7 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-9 1° Jet saf team, automatico 0-11 1° Jet saf team, automatico 0-17 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 71 run 0-23 2° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 5 run 0-29 2° Jet td Fenerty Gill (n.4), 21 run 0-30 2° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-32 2° Jet saf Galesso Giorgio (n.28) 0-38 3° Jet td Olivetto Franco (n.44), 2 run 0-44 3° Jet td Sartori Vittorio (n.67), 25 intercep-

tion return 0-45 3° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-51 4° Jet td Fenerty Gill (n.4), 12 run 0-57 4° Jet td Galesso Giorgio (n.28), 27 run

Può accadere che la realtà superi la fantasia; quantomeno quella del cronista, il quale non riesce a trovare un aggettivo adatto a definire la prestazione dei Redskins in questa sesta giornata di campionato. Sconcertante? Decisamente troppo poco, per una squadra entrata in campo con la ferma inten-zione di dar battaglia.

Ed i Jets? Tanto di cappello, signori… Qualcuno ha malignato che siano gli americani a dare la

spinta; ma, a parte il fatto che pare sciocco criticare una squadra perché si trova senza stranieri troppo forti, quel qualcuno dovrebbe anche osservare con quale precisione vengano portato i blocchi in attacco e con quale determina-zione la difesa si appresti ad ogni placcaggio.

La differenza vista in campo sta proprio in questo, come ha commentato Georgetti: “Non esiste un errore tecnico o tattico tanto grande da giustificare un simile gap. Quello che è mancato oggi ai miei ragazzi è stata la voglia di essere lì”.

A parziale, ma solamente parziale, scusante per i “Pelleros-sa” va addotto il fatto che, a fronte di due americani scatena-ti, non hanno potuto schierare Bonamego ed hanno messo in campo un Lane tanto malconcio da risultare del tutto i-ninfluente.

La lunga sequenza delle marcature bolzanine si apre al primo drive, con uno sfondamento centrale di Fenerty, tra-sformato da Amistani, e prosegue con i regali dei Redskins, fatti fino a che la partita aveva ancora qualcosa da dire: due safety automatici su punt ed un td di Fenerty da 71 yds, in condizione di terzo down e 25.

A questo punto i “Pellerossa” (che, in un tempo non molto lontano, sconfiggevano Saints e Muli, lottando fino in fondo) lasciano il posto ai loro fantasmi ed i Jets ne approfittano, non regalando nulla. Degne di nota, tra le segnature di Fe-nerty (2), Bulluck, Olivetto e Galesso, quelle su ritorno di in-tercetto del giovane Sartori ed i safety di Galesso sull’ingenuo Zecchinelli.

(Alberto Stanghellini)

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Il risultato più importante della sesta giornata è stato, for-se, quello di Verona, con la prima sconfitta subita dai Re-dskins, ad opera dei Jets. Impressionante non tanto la bat-tuta d’arresto, la prima patita in questo torneo dai Redskins, che segue di un turno quella subita dai Dolphins, l’altra “ne-opromossa terribile”, quanto le dimensioni del successo dei Jets: 57 a 0.

(Marco Cattaneo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Stadio Plebiscito, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 7

Emporio A. SEAMEN Milano 33

0-6 1° td Marchesi, 96 kickoff return

0-7 1° pat Corso Michele (n.1), kick

0-13 1° td Mutti Paolo (n.7), 52 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

0-19 1° pat Malpica Bruce, 9 run

0-20 1° pat Corso Michele (n.1), kick

0-26 1° td Malpica Bruce, 9 run

0-27 1° pat Corso Michele (n.1), kick

6-27 2° td Salvagno, 9 pass da Favaron Massi-mo

7-27 2° pat Tomiazzo Giuliano, kick

7-33 4° td Mutti Paolo (n.7), 39 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

Ancora una volta il primo quarto di gioco è stato fatale ai Saints. La squadra di Phil Laughlin ha, infatti, subito un ter-ribile parziale di 27-0 nel corso del primo periodo, tanto da compromettere l’esito della gara.

I Seamen sono passati al “Plebiscito” come una grande squadra , lasciando un ricordo di signorilità e di sportività che ha incantato gli stessi sconfitti. La vittoria milanese è limpida, senza ombre, ma i padovani, domati nel punteggio, hanno, comunque, messo in mostra buone cose. Innanzitut-to il td di Salvagno, uno dei pochi ad avere varcato la goal li-ne dei lombardi in questo campionato; poi la buona prova di-fensiva su Bruce Malpica (questi, due td a parte, ha corso per “sole” 62 yds, contro le 100 e passa di media, contro le seconde linee difensive patavine).

I Seamen, comunque, si sono dimostrati nettamente supe-riori ai Saints, con una concentrazione che non è mai venuta meno. Ed è stato proprio all’inizio che la squadra milanese ha fatto propria la gara, con quattro td nel breve arco di 12’.

I padroni di casa, dal canto loro, si sono dimostrati squa-

dra con buoni numeri, capace di soffrire e lottare anche con compagini più attrezzate.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 0 Tecninox PANTHERS Parma 20

0-6 2° td Tagliaferri John (n.35), 1 run

0-12 3° td Tagliaferri John (n.35), 23 run

0-14 3° pat Bernardo Thomas (n.44), action

0-20 4° td Tagliaferri John (n.35), 6 run

Sorprendente, quanto inaspettata, sconfitta casalinga dei Seahawks, che si sono fatti travolgere dai Panthers, in gran-de serata di vena. Il motivo principale di questa prima vitto-ria in assoluto degli emiliani risiede, senza dubbio, nell’arrivo dell’oriundo John Tagliaferri, proveniente dalla Cornell University del New Jersey e giunto a Parma la scorsa settimana.

Il runner americano ha praticamente fatto il bello ed il cat-tivo tempo, su di un campo popolato da una quanto mai sconcertante difesa; neanche Bateson è riuscito nel difficile compito di fermare il nuovo runner dei Panthers. Sul terreno di Bellusco si aggiravano veri e propri ectoplasmi della squa-dra che la scorsa settimana aveva battuto i Tauri; ecco così il quadro completo per capire questo 20-0.

Dopo un primo quarto di attesa, i Panthers sferrano la prima zampata decisiva, pressando i Seahawks sulla goal li-ne e riuscendo a penetrare con Tagliaferri. Lo stesso oriundo riesce ancora, nel secondo tempo, a mettere a segno due td, che, con una trasformazione alla mano di Bernardo, chiudo-no il conto dell’incontro.

(Marco Cogliati)

I Panthers di Parma hanno il nuovo Usa: si tratta di un rb dal nome italiano, Tagliaferri, che ha ridato fiducia alla com-pagine ducale, che ha premiato il lavoro di Greiger vincendo per 20 a 0 la prima partita del torneo contro i Seahawks, a Bellusco. Ora, sulle ali dell’entusiasmo, tutto sarà più facile.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

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Sabato 4 Aprile 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 9 Montebianco GIAGUARI Torino 21

0-6 1° td Peels Derreck (n.20), 90 kickoff return

0-7 1° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

6-7 1° td Angelini Sergio (n.8), 11 pass da Ble-fari Luca (n.12)

9-7 2° fg Canella D. (n.82), 25

9-13 2° td Dho Mauro (n.32), 5 run

9-14 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

9-20 4° td Peels Derreck (n.20), 4 run

9-21 4° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

Skorpions – Giaguari valeva un terzo posto, alle spalle delle due bolognesi, ed ha visto prevalere i torinesi.

Sono andati subito in vantaggio gli ospiti, abili nel ritorna-re il kickoff direttamente in td con Peels e nel costringere i padroni di casa alla rincorsa, che ha dato i suoi frutti poco dopo con Angelini, ben imbeccato da Blefari.

Buono il momento dei grigiorossi; nonostante le non per-fette condizioni fisiche di alcuni elementi, gli Skorpions sono andati in vantaggio all’inizio del secondo periodo con un fg di Canella.

I piemontesi hanno riorganizzato le fila, adottando un mo-dulo di gioco più attento e lineare, sfruttando soprattutto le corse e mettendo così Dho in condizione di riportare i suoi in vantaggio.

Nella ripresa, malgrado il grande avvio dei varesini, i tenta-tivi degli Skorpions di raddrizzare la situazione non hanno avuto seguito; è, anzi, venuto il terzo td dei Giaguari, con Pe-els.

(Giovanni Griffoni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 4 Aprile 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 6

MASTINI Ivrea 12

0-6 1° td Williams Milton (n.35), 6 run 6-6 2° td Perry Nelson, 12 run

6-12 4° td De Mato John (n.83), 13 pass da Wil-liams Milton (n.35)

Continua anche contro i Mastini la serie nera degli Squali in questo torneo; al termine di una partita per nulla entusia-smante, infatti, ha prevalso la maggior concentrazione messa sul campo dagli eporediesi, che hanno supplito alla prova non superlativa cui aveva abituato Williams (sceso in campo, nonostante la gamba infortunata reclamasse un turno di ri-poso in più). Williams, comunque, si è “limitato” ad 83 yds, siglando un td personale e mandando in meta l’altro yankee De Mato, con l’unico option pass tentato nell’incontro.

Cronaca. I piemontesi sono passati ad 1’ dal termine del primo quarto, grazie allo stoico Williams, che ha corso le 6 yds rimanenti per capitalizzare un drive di nove giochi.

Dal canto loro gli Squali hanno reagito a 3’ dal termine del primo tempo, sfruttando al meglio un fumble ricoperto sulle 30 favorevoli; è stato Perry, con una delle sue serpentine u-briacanti, a risolvere, dopo una corsa e due lanci incompleti.

Ripresa, il protagonista è Williams; questi ha attirato su di sé la difesa ligure, per poi trafiggerla con un option pass vin-cente per De Mato. A questo punto per gli Squali è scesa la notte più cupa; anche Osti, costantemente sotto pressione, non è riuscito a cavare un ragno dal buco sui pass, ultima arma a disposizione.

(Salvatore Iaccarino)

Fonte: Tutto Football

Domenica 5 Aprile 1987

Campo Darsena, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 0 Manin RHINOS Milano 38

0-6 1° td Mallory Melvin (n.48), 10 pass da Serpieri Andrea

0-12 2° pat Furnas Mike (n.42), 1 run

0-18 3° td Furnas Mike (n.42), 11 run

0-19 3° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-25 3° td Furnas Mike (n.42)

0-31 4° td Quaglia Enrico, 11 run

0-32 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-38 4° pat Longhi Massimo, 85 interception return

I Rhinos passano a Ravenna ed incamerano altri due punti in classifica, battendo nettamente una formazione come quella dei Chiefs che, con tutte le proprie forze, ha lottato si-no in fondo per cercare almeno il td della bandiera. Ai pa-droni di casa non sono bastate le buone prove del qb Zec-chini e del wr Green e, in generale, di tutto il reparto offensi-

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vo; i “Capi indiani” hanno dovuto cedere le armi di fronte alla più esperta e smaliziata formazione lombarda.

I Rhinos, infatti, parzialmente bloccati sul 12-0 nel primo tempo dalla difesa ravennate, hanno incrementato nella ri-presa il proprio bottino, andando ripetutamente in td con l’incontenibile Furnas (3 td in questa giornata) e bissando le mete dello statunitense con quelle di Quaglia e di Longhi (che ha ritornato in end zone un intercetto per 85 yds).

I Chiefs, dal canto loro, ce l’hanno messa tutta per tentare di contenere l’attacco meneghino, ma gli infortuni e le nume-rose assenze hanno condizionato, in parte, il rendimento ge-nerale (il coach Campos ha, comunque, migliorato il gioco aereo e la sincronia tra registi e wr della propria formazione).

(Giovanni Zauli)

Fonte: Tutto Football

Domenica 5 Aprile 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 21 GNI B. PHARAONES Garbagnate 0

6-0 2° td Watson Ed, 87 run 8-0 2° pat Watson Ed, action 14-0 3° td Watson Ed, 20 run 20-0 4° td Watson Ed, 4 run 21-0 4° pat Rinaldi Andrea, kick

Ai Pharaones poteva anche andare meglio, soprattutto per le due belle occasioni avute e sprecate nel primo periodo (bi-lanciate da due azioni da td annullate ai modenesi), e, inve-ce, i Falchi si sono svegliati, reprimendo duramente le offen-sive dei lombardi. La tripletta del dottor Watson non è che un giusto epilogo della sua prova maiuscola. Leitmotiv di una gara giocata dai Falchi quasi sempre a terra; alternan-dosi allo statunitense, poi, Della Casa ha fatto il resto.

In casa dei Pharaones si sono registrati giochi terrestri az-zeccati e redditizi, soprattutto sulle finte di pass con un re-verse di Woodley, che, insieme al canadese Esposito (un di-fensore), forma un’affidabile coppia di stranieri, Ghisoni si è confermato, mentre Giacomazzi è stato tenuto più in pan-china che sul terreno.

E’ giusto, comunque, sottolineare che gli ospiti hanno te-nuto degnamente il campo ed i Falchi hanno dovuto sudare più del previsto per averne ragione, ricorrendo spesso al punt. Belle le prove difensive di Boccolari, insolito end di una 4-3, di Gozzi (onnipresente sui placcaggi) e dei giovani Manfredi e Nardini, autori di un intercetto a testa.

Per i Pharaones Rosi (utilizzato come backup) ha completa-to l’unico pass dei lombardi, mentre i migliori reparti sono risultati la batteria di rb e la difesa nel suo complesso.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 9

GLADIATORI Roma 8

3-0 3° fg Cannizzo Maurizio (n.15), 27

3-6 3° td Giambelli Luca (n.17), 33 pass da Loprencipe Marcello (n.14)

3-8 3° pat Fuganti Elio (n.44), action 9-8 4° td Ladson Robert, 2 run

Dopo avere tanto seminato nelle partite precedenti (soprat-tutto nell’ultima, sfortunata, contro i Condor), le Aquile do-vevano pure raccogliere il frutto del primo risultato positivo in campionato e questo è arrivato a spese dei Gladiatori, al termine di una gara dai contorni delicatissimi per i ferraresi. Gli estensi, proprio contro la formazione capitolina, sapeva-no di giocarsi una grossa fetta della possibilità di permanen-za nel torneo di serie A.

I primi due quarti sono vissuti su fasi di studio, anche se nel taccuino sono rimasti annotate due azioni da td annulla-te – una per parte – a Melchiorri e ad Evangelisti.

Nel terzo periodo il punteggio è stato sbloccato da un fg di Cannizzo, finalmente preciso nel centrare i pali. Quasi subi-to, però, i romani hanno rovesciato il risultato con Giambelli, che ha ricevuto, probabilmente in azione fallosa, un pass di Loprencipe.

Ma è un episodio, questo, che non ha demoralizzato le A-quile. Ladson, in una giornata di vena strepitosa, ha costrui-to il td della vittoria, dapprima portando l’ovale a ridosso del-la linea di meta, poi frantumando la difesa avversaria con un’azione di potenza.

(Marco Cocchi)

Ottime nuove per le Aquile, che hanno battuto, sia pur di misura, i più quotati Gladiatori. 9 ad 8 il finale, propiziato dal piede di Cannizzo e dalla buona vena di Ladson.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Stadio Dorico, Ancona

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Reporter DOLPHINS Ancona 0 3M Office ANGELS Pesaro 33

0-6 1° Ang td Swallow Scott (n.33), 80 run 0-12 2° Ang td Magrini Daniele, 22 pass da Ricci

Piergiorgio (n.16) 0-13 2° Ang pat Magi Daniele, kick 0-19 2° Ang td Swallow Scott (n.33), 20 run 0-25 2° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 31 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 0-31 3° Ang td Swallow Scott (n.33), 53 run 0-33 3° Ang pat Agnoletti Pierpaolo (n.88), action

Se capiranno bene la lezione, i Dolphins ringrazieranno gli Angels. C’era troppa euforia in casa anconetana, dimenti-cando che i pesaresi avevano più volte dimostrato, in cinque anni di serie A, il loro grande carattere.

Al contrario, gli Angels, che non sottovalutano mai nessu-no, erano scesi al “Dorico” con la chiara intenzione di con-fermare una chiara supremazia regionale, che ad Ancona, prematuramente, qualcuno incominciava a mettere in dub-bio. Per i Dolphins è stato un derby amaro, con i vice cam-pioni d’Italia a dominare.

Partiti assai bene, i giocatori di Frank Albani si sono persi in un quarto tentativo provato in un pass, mentre sarebbe stato più facile andare al fg.

Il pericolo corso ha messo le ali ai piedi di Swallow, vero e proprio fulmine, che ha bucato la difesa anconetana, realiz-zando dopo una corsa di 80 yds. Caricati anche dai fischi del pubblico di casa e dai meticolosi controlli dei cartellini ri-chiesti dai dorici, gli Angels hanno insistito e caricato nel se-condo quarto, quando Ricci è salito in cattedra, a confermare la bontà di una classifica che lo vuole attualmente migliore giocatore della Lega.

I Dolphins, a questo punto, sono affondati ed i pesaresi sono andati altre quattro volte in td, due cin Swallow ed una ciascuno con Magrini ed Agnoletti.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 13

Malipiero DOVES Bologna 17

0-3 2° fg Sgarzi Davide (n.24), 46

6-3 3° td Hunter Troy (n.18), 55 punt return

7-3 3° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

7-9 4° td Ghirotti Francesco (n.48), 11 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

7-10 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

7-16 4° td Knight John (n.37), 1 run

7-17 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

13-17 4° td Peels Derreck (n.20), 1 run

Fred Haeger, qualche chilo fa, era un giocatore di football con la effe maiuscola. Sabato si è ricordato dei suoi trascor-si, che lo portarono alle soglie della carriera “pro” coi Kansas City Chiefs, ed in linea d’attacco ha guidato i Doves alla vit-toria. Il vantaggio finale potrebbe far pensare ad una gara ti-ratissima. Invece i bolognesi hanno sempre tenuto testa alla forte compagine piemontese, passando in vantaggio, reagen-do al ritorno avversario, fino ad ottenere un margine di sicu-rezza. Ben otto i giocatori assenti, per diversi motivi (Pear-son, Mengoli, Scaffidi, Dalmonte, Mambelli, Raimondi, San-tinami e Porreca), un parco di mediani decisamente di riser-va. Oltre ad Haeger, versione revival, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato un giovanissimo ed intraprendente fullback, Giacomo Savini, che ha saputo ripetere, coi galloni della prima squadra, le sue performance di “giovanile” (per lui, alla fine, un tabellino personale di 100 yds per quindici corse); Knight ha stretto i denti, nonostante le imperfette condizioni fisiche, e Ghirotti, dopo un periodo di anonimato, sembra pronto a riprendersi in squadra quel ruolo di primat-tore che lo contraddistingueva nell’era Ghirardo. Dopo un field goal di Davide Sgarzi per 29 yds, la reazione dei Giagua-ri sfociava in un’invenzione vincente del forte americano Hunter, che ritornava un punt per 55 yds direttamente a se-gno. Chieppa trasformava: 7 a 3 per i Giaguari. Nell’ultimo quarto i Doves reagivano con veemenza: Domenichini ripete-va il derby, questa volta per le mani di Ghirotti (10 a 7, con la trasformazione di Sgarzi) e Knight permetteva l’allungo: 17 a 7. Nel finale Peels (corsa di 1 yd) fissava il punteggio finale. La difesa ha confermato la sua forza; il solito Campanelli si è reso protagonista con un sack, Marco Calbucci ha brillato per un’intercetto.

(Diego Costa)

Giaguari sciuponi e poco concentrati per l’importanza della partita, quelli visti contro i Doves. Alla fine queste cose si pagano e, contro una squadra in cui mancavano all’appello – per infortunio – giocatori come Pearson, Mambelli, Santina-mi ed altri dodici elementi, occorreva giocare in ben altro modo.

E così, per le “Colombe” è arrivata una preziosa vittoria, certamente anche sudata.

La cronaca della gara registra un avvio con sfuriate offen-sive da ambo le parti, senza, però, che nessuna delle due concretizzi qualcosa. Le marcature le aprono, comunque, i Doves nel secondo quarto, con un fg di Sgarzi dalle 29 yds.

I Giaguari tentano di rispondere con la stessa moneta, ma Chieppa, a 10” dall’intervallo, fallisce il suo calcio dalle 35 yds. Ma i “Felini” non mollano e, con un’attenta difesa, con-tengono bene l’attacco felsineo, sempre in evidenza con Ghi-rotti e Salvini. Nel finale di quarto arriva il td torinese: punt dei Doves ed Hunter riporta la palla in meta, con una corsa di 55 yds. Trasforma Chieppa.

Gagliarda la reazione degli ospiti: pass di Domenichini per Ghirotti di 13 yds ed è il td, cui segue la trasformazione di Sgarzi. Calcio dei Doves ed i Giaguari perdono banalmente palla con un fumble a metà campo; è la svolta della partita.

I Doves spingono sull’acceleratore e, in pochi giochi, otten-gono subito un’altra meta grazie a Knight, utilizzato come fb. I Giaguari reagiscono con una grinta incredibile (ma non po-teva esserci fin dall’inizio?) e travolgono gli avversari, accor-ciando le distanze con Peels (13-17).

(Claudio D’Amico)

I Doves hanno compiuto una grande impresa, andando a

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vincere a Torino contro i Giaguari per 17-13, privi di ben otto titolari: Pearson, Mambelli, Dal Monte, Scaffidi, Santinami, Mengoli, Porreca, Raimondi.

E’ interessante soffermarsi sulla situazione delle Colombe. I biancorossi a Torino hanno fatto esordire il giovane “under 20” Giacomo Savini nel ruolo di tailback ed hanno pratica-mente giocato senza americani, nonostante Knight abbia fat-to qualche apparizione in campo e l’assistant coach Fred Haeger abbia indossato nuovamente, dopo dieci anni dal suo ultimo campionato nei Kansas City Chiefs, il casco e la spal-liera.

Era una partita all’ultimo tuffo, ma i bolognesi non hanno mai rischiato di perdere. Ma, se sul campo i risultati danno ragione ai Doves, la situazione interna della squadra sembra più delicata. Tre giocatori fondamentali (Santinami, Mengoli e Porreca) hanno deciso di abbandonare l’attività; un altro, Davide Cuppini, pare non abbia intenzione di riprenderla, dopo una lunga squalifica, ed i famosi schemi all’avanguardia degli allenatori, pur cominciando a dare qualche frutto, non riescono ad essere digeriti completamen-te dai giocatori. La squadra, però, continua a vincere, grazie agli ottimi rincalzi ed allo spirito combattivo.

(Stefano Tura)

Per i Doves, a Torino, gara in salita contro i Giaguari. Il co-ach Haeger è stato schierato in linea d’attacco, vista la forza-ta assenza di Pearson, ed ha aperto vere autostrade al gio-vane Savini, “fb” della giovanile, il quale, unico “rb” rimasto, a causa degli infortuni, ha corso 100 yard tonde. Il “td” di Ghirotti, su pass di Domenichini (utilizzato tutta la partita), e Knight hanno seguito il “fg” di Sgarzi. La reazione dei tori-nesi si è avuta verso la fine, con Peels che ha siglato un “td” di corsa e su “punt return” dello stesso, che aveva portato in momentaneo vantaggio i piemontesi; quindi la reazione ed il successo dei bolognesi.

(Massimo Terracina)

Dopo il pareggio nel derby coi Warriors, i Doves tornano brillantemente al successo andando a violare il campo dei Giaguari Torino, conquistando così due punti preziosissimi per rimanere incollati ai cugini al primo posto in classifica.

(Enrico Schiavina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987 Campo Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Ministeri Fi-

nanziari,

Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 30 Faac TOWERS Bologna 21

3-0 1° td Pedroni Paolo, 17

9-0 1° td Morris Larry (n.25), 71 run

10-0 1° pat Pedroni Paolo, kick

16-0 2° td Morris Larry (n.25), 6 run

17-0 2° pat Pedroni Paolo, kick

17-6 2° td Ziosi Williams (n.34), 1 run

17-7 2° pat Pattacini Dario, kick

17-13 2° td Turner David (n.23), 67 pass da Montaguti Pierluigi (n.19)

17-14 2° pat Pattacini Dario, kick

17-20 3° td Venceslai Mauro (n.86), 30 pass da Montaguti Pierluigi (n.19)

17-21 3° pat Pattacini Dario, kick

23-21 3° td Morris Larry (n.25), 1 run

24-21 3° pat Pirone Riccardo, kick

30-21 4° td Porcelli Enrico, 1 run

Per Morris si trattava dell’ultima gara in maglia Grizzlies, prima dell’avventura NFL al camp dei Jets. Ed il coloured dei romani è stato tra i protagonisti di una bella partita, ricca di tutti gli ingredienti del caso: corse, lanci, trick play e conti-nua suspence per via di un risultato sempre altalenante.

L’avvio fulmineo dei Grizzlies ha trovato la difesa bolognese incapace di reagire per tutto il primo periodo, tanto che Mor-ris è riuscito a siglare al primo gioco del secondo possesso di palla.

Sullo 0-17 i Towers hanno, comunque, reagito, mettendo in difficoltà i padroni di casa, rimontando e superandoli nel terzo periodo grazie ad un ottimo passing game sviluppato tre Montaguti ed i suoi wr (Venceslai, Turner, Cevenini e Be-ghelli). La difesa di casa, trainata da Caccamo e da Minganti (utilizzati in doppio ruolo), ha subito parecchio, finchè l’attacco, in cui è brillato il solo Morris, non è riuscito a riac-ciuffare un vantaggio di nove punti, che avrebbe poi rappre-sentato lo scarto finale.

Il quarto periodo, a testimonianza dell’impegno felsineo, si è chiuso con i Towers a 9 yds dal td ed i padroni di casa, che hanno utilizzato ogni mezzo, più o meno lecito, per conserva-re una vittoria molto sofferta. Note positive, tra gli ospiti, quelle sintetizzate da un’affermazione di Montaguti, il regi-sta: “ Spero che la prestazione odierna sia l’inizio di un nuo-vo periodo nel nostro gioco. I Towers stanno prendendo co-scienza del loro passing game”.

(Massimo Terracina)

Dopo i successi di Warriors e Doves nella settima ed ultima giornata di andata del campionato, la Bologna del football ha mancato l’en plein con i Faac Towers, sconfitta a Roma dai Grizzlies in un incontro di vitale importanza nella lotta per i playoff. Ma per i bolognesi si è trattato di una autentica bef-fa, complice l’incredibile arbitraggio ed il clima di totale bagarre che da sempre contraddistinguono le gare interne degli “orsi” romani.

E’ finita 30 a 21, dopo che i ragazzi della Faac erano riusci-ti a rimontare da un parziale sfavorevole di 17-0 fino a por-tarsi a condurre sul 17 a 21; la gara poi, però, si è trasfor-mata in una autentica rissa da osteria, con gli arbitri (ameri-cani, della base Nato Napoli) precisissimi a fischiare anche i sospiri ai gialloblù, lasciando, nel contempo, che i padroni di casa sfoderassero tutto il loro tradizionale repertorio di scor-rettezze. Letteralmente fuori di sè, alla fine, il general manager dei Towers, Portunato, ha dichiarato che “finchè l’Aifa continuerà a lasciare arbitrare certe “crew”, non ci sarà un futuro per questo sport in Italia”.

Una amarezza comprensibile, visto anche il valore della posta in palio, ma per i Faac Towers la lotta per un posto nei playoff è tutt’altro che compromessa.

(Enrico Schiavina)

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 51

La sconfitta non ha reso giustizia ai bolognesi, battuti con l’arma più irregolare e, allo stesso tempo, più familiare agli Orsi di Pietrangeli: la bagarre, condita di falli gratuiti e di minacce ed offese, che nulla hanno a che fare col football. Gli arbitri sono apparsi in balia della situazione e ciò ha permesso ai romani, che erano stati bellamente raggiunti e superati, di portare a termine con successo la partita. L’avvio è stato disastroso per i Towers; con la difesa in crisi per qua-si tutto il primo tempo, la squadra si è trovata sotto di 17 punti; quel folletto di Larry Morris (24 corse e 244 yds), in-fatti, imperversava. Ma un Montaguti formato Usa, dopo che Ziosi aveva accorciato le distanze, confezionava, nel terzo, un fantastico sorpasso, con due “bombe” (67 yds per Turner, 30 per Venceslai) che valevano due td. Sul 21 a 17 per i Towers, i romani scatenavano la rissa.

(Diego Costa)

Dalle notizie pervenute da Roma, sicuramente pessima la crew arbitrale dell’incontro Grizzlies – Towers. Non discutia-mo le interpretazioni che i giudici hanno fornito di alcune a-zioni della squadra capitolina, ma sicuramente rimarchiamo negativamente il fatto che il comportamento intimidatorio di alcuni elementi romani abbia provocato più effetto sugli ar-bitri che sui malcapitati Towers. La partita, comunque, ha vissuto su toni agonistici molto accesi, che solo la pazienza dei bolognesi ha saputo contenere nei limiti consentiti.

Mauro Venceslai, ricevitore dei Towers, ha ricevuto 8 pal-loni, conquistando 108 yards; è sicuramente una delle mi-gliori prestazioni ottenute da un ricevitore bolognese in gene-rale; a Bologna i giochi aerei sono ancora sfavoriti rispetto alle corse, ma, con queste prestazioni, speriamo che anche Warriors e Doves siano stimolati ad emulare i loro cugini.

(Paolo Parlangeli)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, La Re-pubblica, L’Unità, Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 34 G.B. GREEN MACHINE C. 6

6-0 1° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 2 run 7-0 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 13-0 2° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 16 run 14-0 2° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

14-6 3° td Fields, 31 run 20-6 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 41 run 21-6 3° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 27-6 4° Jet td Bowman Pedro (n.34), 9 run 28-6 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 34-6 4° Jet td Galesso Giorgio (n.28), 10 run

Opposti ai Green Machine, nell’ultimo turno della fase a-scendente della regular season, i Jets hanno vinto per 34-6,

giocando al risparmio. Privi di Gill Fenerty, partito per raggiungere il suo agente

(che, al di là dell’oceano, gli ha procurato un provino con una franchigia professionistica canadese), i biancorossi hanno giocato al piccolo trotto, andando a riposo in vantag-gio per 14-0, grazie ai due td di Bulluck ed alle relative tra-sformazioni con il calcio di Amistani.

La compagine di casa ha cercato, più che altro, di integrare negli schemi offensivi il rientrante Bowman, richiamato dagli States (era atteso nei playoff) a surrogare Fenerty. Clark non ha modificato lo schieramento tattico dei suoi Jets.

All’inizio del terzo periodo gli ospiti sono riusciti ad accor-ciare le distanze con un td di Fields, al termine di un’azione d’astuzia. Poi i biancorossi si sono svegliati ed hanno incre-mentato il bottino con l’incontenibile Bulluck, Bowman e Ga-lesso, oltre ai due calci addizionali di Amistani.

(Daniele Magagnin)

Fonte: Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 14

Philips C. FROGS Legnano 31

0-6 1° td Trabattoni Alessandro (n.7), 29 pass da Facchini Stefano (n.10)

0-7 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

0-13 1° td Castellanza, 38 interception return

0-14 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

6-14 2° td Williams Milton (n.37), 4 run

6-20 2° td Gerosa Gianluca (n.87), 9 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

6-21 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

12-21 3° td Williams Milton (n.37), 30 run

14-21 3° pat Williams Milton (n.37), action

14-27 4° td Schirillo Vito (n.27), 1 run

14-28 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

14-31 4° fg Viganò Riccardo (n.18), 30

E’ un inizio fulminante, quello dei Frogs: prima Trabattoni, su pass di Facchini, e poi Castellanza, su intercetto di 38 yds, rifilano, nel giro di un paio di minuti, due td ai padroni di casa.

Al cambio di campo arriva la sospirata meta dei padroni di casa; Williams è ancora protagonista e, dopo alcune corse, supera la goal line (6-14). I Frogs, trascinati dalle folate di Schirillo e di Principi, riprendono in mano le redini della ga-

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ra e, prima dell’intervallo, grazie ad un pass di Garavaglia per Gerosa, fissano il risultato sul 21-6 (trasformazione dell’immancabile Viganò).

I mastini nella ripresa crescono, però, a vista d’occhio e, nonostante le numerose assenze, si rendono pericolosi in di-verse occasioni, sia in attacco che in difesa (bene Baldi). Nel terzo quarto, oltre a tutto, Williams accorcia le distanze: sweep destra di 30 yds e per il coloured la gioia della meta e della successiva trasformazione alla mano.

Ma la stanchezza e la carenza di uomini (infortuni a Garbo e Fioccardi) si fa sentire negli eporediesi, che subiscono, nell’ultimo periodo di gioco, la manovra offensiva degli ospiti, Questa si concretizza con una meta di Schirillo ed un fg di Viganò.

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 13 Coimpex C. SAINTS Padova 6

0-6 2° td Favaron Massimo, 1 run 6-6 3° td Bressan Fabrizio (n.21), 41 run 7-6 3° pat Pauschè Walter (n.7), kick 13-6 3° td Rusich Bruno (n.43), 26 pass da Da-

nielli Alberto (n.12)

Per la seconda settimana consecutiva i Muli centrano l’obiettivo dei due punti utili e, con la vittoria casalinga sui Saints di Padova, si confermano la quarta forza del girone; una quarta forza destinata a diventare presto terza, conside-rando la durata del fuoco fatuo dei Redskins, ormai prossi-mo allo spegnimento.

Attualmente, quindi, se accantoniamo l’accoppiata di ferro, costituita da Seamen e Jets, entrambe a 10 punti in vetta al girone D, i Muli, con una partita da recuperare, in casa sa-bato prossimo contro i Seamen, potrebbero avere la possibi-lità di agganciare i Redskins (in caso, però, di una improba-bile vittoria…) a quota 8.

Al giro di boa di questa settima edizione del campionato, quindi, sono già quasi tutte delineate le forze destinate ad occupare un posto sul rapido dei playoff e, a tutt’oggi, i trie-stini della “DinoConti” hanno già prenotato un posto, tutta-via ancora da confermare.

Ma veniamo alla scialba partita di sabato sera, iniziata sot-to auspici non certo felici, dal momento che aleggiava nell’area lo spettro di un ennesimo mancato arrivo degli arbi-tri (e si che Trieste è da molti anni ormai in Italia…); spettro fugato definitivamente quando, con 20 minuti di ritardo, la “crew” arbitrale, tra cui una rappresentante del gentil sesso, faceva il suo ingresso in campo.

L’incontro, giocato con grande tensione, culminata poi con

ben tre espulsioni, non è stato certamente esaltante e per tutto il primo tempo il gioco ha ristagnato a lungo sulle fasce centrali del campo. Invero, qualcosa di più dei Saints i Muli l’hanno fatta vedere, non fosse altro per la classe di Bressan, per la grinta e gi spunti di un ottimo Rusich e per una gran-de ricezione di Stocovich, imbeccato da Danielli con un “pass” di 40 yards. Dall’altra parte della barricata notte fon-da in attacco. Unico elemento degno di menzione Enrico Fa-varon, il qb fulcro di attacco, in verità privo di spunti di rilie-vo, sia per quanto riguarda il gioco a terra, che per quello aereo.

Non a caso era proprio lo stesso Favaron che, allo scadere del primo tempo, portava i Saints in vantaggio, segnando in extremis un “touchdown” al quarto ed ultimo tentativo da due yards, dopo aver vanamente cercato di sfondare la difesa triestina per ben tre volte.

Dopo il riposo i Muli decidevano finalmente di scuotersi e subito Bressan, con una galoppata di 40 yards in slalom fra gli avversari, andava a realizzare il temporaneo pareggio. Ci pensava poi Pauschè a mettere fra i pali il pallone del 7-6. Non paghi di un tale esiguo vantaggio, con i Saints soggioga-ti da un ritorno di fiamma dei padroni di casa, era Rusich che andava a mettere al sicuro il risultato; con una corsa sulla destra, il numero 43 superava la goal line, ma gli arbi-tri annullavano; l’azione veniva ripetuta da posizione arretra-ta ed il bravo rb triestino si ripeteva in modo speculare dalla parte opposta, ben coadiuvato da una scelta di blocchi. Ed era il 13 a 6.

Il altre due occasioni i Muli andavano vicini alla possibilità di incrementare, ma un’eccessiva rilassatezza impediva loro di allungare ancora. Per concludere, evidenziate le prove in scioltezza dei due alfieri arretrati, Di Ragogna e Pausa, una nota di rammarico è destinata all’arbitraggio. Non si può pe-nalizzare uno sport in crescita con esasperazione della vigi-lanza, non si può e non si deve interrompere il gioco con un colpo di tosse da una parte e dall’altra; ne risulta uno spet-tacolo troppo frammentario che, alla lunga, finisce per anno-iare.

Ma, purtroppo, a differenza degli americani, gli arbitri ita-liani soffrono di una malattia fastidiosa ed alquanto conta-giosa: la mancanza di protagonismo.

(Alberto Rampino)

Brutta partita quella tra Muli e Saints. Difficile spiegare la prova deludente, di basso livello tecnico, offerta dalle due formazioni scese in campo… per di più a rendere la partita così brutta ha certamente contribuito l’arbitraggio di una crew pignola, ma ciò non basta a giustificare la prestazione davvero modesta di entrambe le compagini.

Il successo, comunque, è andato alla fine ai triestini, che, dopo un primo tempo a dir poco disastroso in attacco, hanno nettamente cambiato marcia nella ripresa, riuscendo a ribal-tare il risultato ed a conquistare una vittoria assai sofferta.

La cronaca, ricca di falli e di continue ripicche tra i gioca-tori, registra il vantaggio dei padovani proprio alla fine del secondo quarto di gioco. Un punt, ribattuto dalla linea di di-fesa veneta, origina una lunga serie di tentativi a poche yds dalla linea di goal dei Muli. La corsa vincente, per una yd, è del qb Favaron.

Alla ripresa del gioco dapprima Bressan inventa il pareggio con una splendida corsa di 41 yds, poi Rusich, dopo aver ri-cevuto uno screen pass sulle 26 in attacco, riesce a siglare la meta del definitivo vantaggio dei giuliani.

(M. Zamataro)

Fonti: Il Piccolo (Trieste), La Gazzetta dei Muli, Tutto Football

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Sabato 11 Aprile 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 14 Free Time TAURI Torino 12

0-6 1° td Funtasz Jeff (n.25), 81 kickoff return

6-6 1° td Tagliaferri John (n.35), 2 run

12-6 2° td Tagliaferri John (n.35), 4 run

14-6 2° pat Tagliaferri John (n.35), action

14-12 4° td Di Fabio Sergio (n.21), 64 punt return

Seconda partita per John Tagliaferri e seconda vittoria per i Panthers.

La gara si apre proprio con il td dei Tauri: Funtasz ritorna il kickoff di Ghiretti direttamente in meta e porta in vantag-gio i suoi. La reazione dei Panther è immediata e porta la firma di Tagliaferri; al primo drive, condotto quasi intera-mente dall’americano, arriva il pareggio.

Nel secondo quarto Tagliaferri si vede annullare un’altra azione da td, ma ha modo di rifarsi segnando ancora, più tardi, con una corsa di 4 yds, e poi trasformando alla mano.

La ripresa conferma il predominio parmigiano; Berselli e Mattioli intercettano, ma l’attacco non riesce ad arrotondare il bottino; i Tauri, dal canto loro, non riescono ad avvicinarsi alla goal line avversaria, neanche con i lanci. Fortunatamen-te per loro gli special team avversari non ne vogliono sapere di funzionare; così Di Fabio raccoglie un punt e lo ritorna in td, per il 14-12. La trasformazione che vale il pareggio è fer-mata proprio sulla goal line ed il punteggio resta a favore delle “Pantere”.

Negli ultimi 4’ succede di tutto, ma i padroni di casa ten-gono fino in fondo ed intascano due punti meritati. Per loro il girone di ritorno si prospetta molto più propizio, rispetto a quello di andata, mentre i Tauri non hanno ancora risolto una serie di problemi.

(Paolo Emilio Pacciani)

Per i Panthers Parma seconda vittoria targata Tagliaferri, che allontana il pericolo della retrocessione, ora pendente sugli sconfitti di questo turno, i Tauri. Il 14 a 12 finale lascia qualche dubbio, che sarà fugato certamente nel ritorno.

(Massimo Terracina)

Statistiche Corse

Panthers Tagliaferri John (n.35) 24 per 146 (2 td), Bernardo Thomas (n.44) 5 per 10, Raineri Roberto (n.22) 5 per 3, Lanzoni Alberto (n.80) 1 per 0

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 24 per 90, Moglia Marco (n.32) 1 per 0, Ariaudo Claudio (n.15) 2 per 0

Passaggi

Panthers Tagliaferri John (n.35) 2 su 7 per 29

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 1 su 8 per 11 (1 int) Ricezioni

Panthers Montaresi David (n.12) 2 per 29

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 1 per 11

Intercetti

Panthers Berselli Giacomo (n.46) 1 per 10

Tauri - Punt

Panthers Borchini Paolo (n.87) 3 per 113

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 1 per 37 Punt Return

Panthers Tagliaferri John (n.35) 1 per 19

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 64 (1 td) Kickoff Return

Panthers Tagliaferri John (n.35) 1 per 16, Costi Re-nato (n.18) 1 per 10

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 3 per 147 (1 td) Field Goal

Panthers -

Tauri -

Fonti: L’Unità, Superbowl, Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 11 Aprile 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 58 S.3 REDSKINS Verona 0

6-0 1° td Malpica Bruce, 68 run

7-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

13-0 1° td Annoni Massimo (n.84), 35 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

14-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

20-0 1° td Malpica Bruce, 12 run

21-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

27-0 2° td Banfi Edoardo (n.33), 2 run

28-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

34-0 2° td Malpica Bruce, 40 interception return

35-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

41-0 3° td Oddo Valerio (n.24), 2 run

43-0 3° pat Marchesi Luca (n.3), action

45-0 3° saf

51-0 4° td Tombolato Alberto, 1 run

57-0 4° td Marchesi Luca (n.3), 37 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

58-0 4° pat Corso Michele (n.1), kick

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 54

Tempi duri per i Redskins, campioni della serie B 1986; strabattuti per 57-0 nello scorso turno dai Jets, i veronesi hanno subito una nuova pesante lezione dai Seamen, che li hanno sconfitti per 58-0. Evidentemente, di fronte ai primi della classe del girone, i veneti mostrano tutti i loro limiti.

I Seamen hanno messo al sicuro il risultato già nei primi due quarti di gara, trascinati dal solito “stratosferico” Malpi-ca. L’americano è andato in td tre volte, due su corse di 68 e 12 yds, la terza riportando direttamente in end zone un in-tercetto, dopo una volata di 40 yds.

Gli altri due td del primo tempo sono venuti su ricezione di Annoni (pass di Coppa di 35 yds) e su corsa di Banfi, a di-mostrazione che, già dopo la sfuriata del primo quarto (21-0), i milanesi avevano comunque iniziato a mandare in cam-po anche le riserve. Lo spazio per i panchinari è aumentato nel secondo tempo, quando hanno così potuto trovare gloria, ed un td a testa, sempre su corsa, anche Valerio Oddo e Tombolato, nonché il più noto Luca Marchesi.

Anche Corso si è, ovviamente, potuto sbizzarrire, realiz-zando sei trasformazioni sulle sette tentate, mentre l’ottava è stata messa a segno alla mano da Marchesi.

(Mario Morandini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 11 Aprile 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 41

SEAHAWKS Bellusco 0

6-0 1° td Longhi Giorgio (n.32), 4 run

12-0 1° td Longhi Giorgio (n.32), 23 run

14-0 1° pat Stanzani Aldo (n.18), action

20-0 2° td Longhi Giorgio (n.32), 4 run

21-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

27-0 3° td Stanzani Aldo (n.18), 29 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

28-0 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

34-0 3° td Gallazzi Giulio (n.81), 39 pass da Rossi Giovanni (n.7)

35-0 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

41-0 3° td Trepiccione Luca (n.85), 56 run

Quello che Waldner aveva definito “un match impegnativo” è finito 41-0 per i Warriors e questo, già di per sè, dice tutto.

I Seahawks Bellusco visti ieri pomeriggio alla Lunetta Gamberini hanno potuto fare ben poco per arginare la squa-dra campione d’Italia, che pure rinunciava in partenza ad una ... mezza squadra, che farebbe le fortune di tante com-

pagini di serie A: Baylor, Mandreoli, Scalzotto, Marzot e Bo-nanzinga hanno infatti visto il match dalla tribuna, ma la cosa non ha reato nessun problema alla squadra biancoblu.

Il migliore stavolta è stato Giorgio Longhi, tornato a mette-re a segno un cospicuo bottino personale, cosa che non gli capitava più da tempo; il “sergente” ha, infatti, realizzato le prime tre mete della sua squadra ed ha chiuso con 142 yards all’attivo in 17 portate, un totale di tutto rispetto. 21-0 alla fine del primo tempo, grazie a tre touchdown del numero 32. La squadra di Waldner ha poi preso il largo nella ripresa, con due segnature su lancio di Stanzani (servito da Fantaz-zini) e Gallazzi (assistito da Rossi); la ciliegina sulla torta l’ha poi messa Trepiccione, il giovane receiver – kicker che si sta rivelando come una delle più interessanti novità in casa Warriors, correndo per 56 yards, per andare a segnare l’ultima meta dell’incontro. Il numero 85 biancoblu, in pre-cedenza, aveva poi centrato 3 trasformazioni su quattro.

(Enrico Schiavina)

Nel pantano del “Lunetta Gamberini” i Warriors hanno so-stenuto l’ultimo “allenamento”, prima della sosta pasquale; sparring partner sono stati i Seahawks, squadra volonterosa e coraggiosa.

E’ stato il “Giorgio Longhi day”; il “sergente” dei campioni d’Italia non si è lasciato sfuggire l’occasione della contempo-ranea assenza di Baylor e Mandreoli per rinfrescare al pub-blico il ricordo del suo inesauribile talento. Longhi ha segna-to i primi tre td dei Warriors, con corse di 4, 23 e 4 yds, ed ha terminato l’incontro con un carnet di 142 yds corse. Posi-tivo, come sempre, il “Guerriero” Trepiccione, capocannonie-re della squadra ed ormai non più una sorpresa; “Trep” ha segnato tre trasformazioni su calcio ed un td di 56 yds su corsa.

In campo ha fatto la sua comparsa anche Giovanni Rossi, quanto è bastato per mandare in td il te Gallazzi con un lan-cio di 39 yds e per subire un intercetto di Lotti (23 yds di ri-torno). Prima di Rossi, Paolo Fantazzini aveva lanciato in meta Stanzani, sia per una trasformazione alla mano, sia per un td di 29 yds, ma non si era sottratto all’intercetto di Ca-stellano.

(Stefano Tura)

Sei touchdown per i biancoblù, che hanno chiuso con 317 yds (249 su corsa e 68 su lancio). Un ampio divario, spiegato col tabellino dei Seahawks, che segna 67 yds complessive. La legge dei biancoblù è scattata fin dall’avvio, quando Gior-gio Longhi ha aperto lo score con due corse vincenti (4 e 23 yards), trasformate da Trepiccione. Nel secondo, ancora una meta, la prima di Trepiccione (4 yds). Alla ripresa del gioco Waldner ordinava i lanci e prima Stanzani, su assist di Fan-tazzini (29 yds), poi Gallazzi (suggerimento di Rossi per 39 yds) facevano esultare la torcida biancoblù. I fuochi d’artificio del terzo quarto si chiudevano allorchè Trepiccione filava via per 56 yds, fissando il risultato finale. In difesa, e-logio incondizionato per il backfield, contro il quale la tattica aerea dei lombardi è sembrata suicida.

(Diego Costa)

I Warriors, in casa, su di un campo che poco concedeva al-lo spettacolo, hanno avuto facilmente ragione dei Seahawks Bellusco, imponendosi per 41 a 0. Già 21 a 0 alla fine del primo periodo, grazie ad una bella prova di Longhi, i “guer-rieri” hanno trovato poi anche il gioco aereo, mandando in “td” Stanzani, su assist di Fantazzini, e Gallazzi, su “pass” di Rossi. Trepiccione ha chiuso con un “td” di 57 yds di corsa.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, L’Unità, Tutto Football, Warriors-bo.it

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Domenica 12 Aprile 1987

Campo Comunale, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 0

F. CHIEFS Ravenna 9

0-3 4° fg Rosetti Andrea (n.7), 23

0-9 4° td Rosetti Andrea (n.7), 29 run

Dopo aver un po’ illuso i loro sostenitori con la vittoria su-gli Squali e le belle prove contro Frogs e Mastini, i Pharaones paiono decisamente in fase calante. Giunti a nutrire qualche speranza di accesso ai playoff, gli uomini di Stellari devono ora incominciare ad avere qualche timore di retrocessione in A2, scesi come sono al penultimo posto in classifica, dopo essersi fatti battere, davanti al pubblico amico, da una for-mazione come quella dei Chiefs, che pure sembrava decisa-mente alla loro portata.

E’ stata una partita abbastanza incolore, il cui peso è stato sopportato per buona parte dalle due difese, tanto che il ri-sultato è rimasto inchiodato sullo 0-0 per tre quarti di gara. Ma, se nell’attacco dei Pharaones il solo Giacomazzi, pur dandosi da fare, non poteva compiere miracoli da solo, dall’altra parte il qb Rosetti ha tirato fuori dal cilindro, nell’ultimo quarto di gara, prima un fg e poi un td su corsa di 29 yds, che hanno deciso l’incontro.

DA segnalare, nel reparto offensivo degli ospiti, anche la prova di Pasquali, uno dei volti nuovi più interessanti della seria A, capace di portare palla per 69 yds. In difesa si è di-stinto l’americano Green, autore di due intercetti.

Che dire, invece, dei Pharaones? La squadra di Stellari, che pareva avviata, nelle prime giornate di campionato, a sorprendere ancora un po’ tutti, si è un po’ persa per strada.

(Mario Morandini)

Nel girone B vittoria dei Chiefs ad Ivrea per 9 a 0, grazie a Rosetti, il “qb kicker” dei romagnoli. La squadra ravennate si sta ben comportando, tanto da non disperare anche in un posto playoffs.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Tutto Football

Domenica 12 Aprile 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 42 Bar Giornale SQUALI Genova 6

6-0 1° td Furnas Mike (n.42), 22 run

7-0 1° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

13-0 1° td Mallory Melvin (n.48), 18 pass da Serpieri Andrea

19-0 2° td Furnas Mike (n.42), 7 run

20-0 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

26-0 4° td Serpieri Andrea, 2 run 26-6 4° td Perry Nelson, 60 pass da Osti Davide

(n.26)

32-6 4° td Quaglia Enrico, 3 run

34-6 4° pat Benini Antonio, action

40-6 4° td Benini Antonio, 10 run

42-6 4° pat Paschetta Mario, action

Senza spremere troppo muscoli e meningi, i Rhinos si ag-giudicano la quinta vittoria consecutiva e rilanciano ai Frogs la sfida per la leadership del girone, in vista dello scontro di-retto.

Con due lampi della coppia yankee nei primissimi minuti di gioco, i milanesi hanno scavato subito una trincea di sicu-rezza di tredici punti, grazie ad una poderosa volata di Fur-nas e ad un guizzo di Mallory, lesto a raccogliere in end zone uno dei non molti pass completati da Serpieri.

Gli Squali hanno cercato di darsi da fare, ma l’americano Perry, seppur gli vanno riconosciute indubbie doti tecniche, non si è certo dimostrato un mostro di concretezza e per i li-guri, contro l’agguerrita difesa milanese, c’è stato ben poco spazio.

Prima dell’intervallo ancora Furnas si è esibito in una fuga di 30 yds, inciampando ad un passo dalla end zone, ma met-tendoci una pezza – subito dopo – con uno sfondamento dei suoi. A quel punto la partita era praticamente già finita.

Nell’ultimo periodo, complice un acquazzone primaverile imparentato con un uragano tropicale, le due squadre si so-no risvegliate dal torpore che le aveva prese dopo l’intervallo ed i liguri ne hanno approfittato per piazzare la meta della bandiera; pass di Osti per Perry, che è… rimbalzato su due avversari, rimanendo in piedi contro ogni legge di gravità, e si è poi involato in meta.

Permalosi come non mai, i Rhinos hanno subito risposto all’affronto e, nonostante i big della squadra fossero già an-dati sotto la doccia, i milanesi hanno piazzato in 2’ altrettan-te mete, con Quaglia e Benini, trasformate alla mano dallo stesso Benini e dall’”immortale” Paschetta.

(Fabio Verga)

Fonte: Tutto Football

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Sabato 18 Aprile 1987

Stadio Dorico, Ancona

Reporter DOLPHINS Ancona 26

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 6

6-0 1° td Meyer Max (n.26), 44 pass da Wal-ters Eric

12-0 2° td Fasciani Davide (n.24), 9 run

18-0 3° td Walters Eric, 6 run

18-6 3° td Biatchinyi Luigi (n.36), 2 run

24-6 3° td Fasciani Davide (n.24), 45 run

26-6 3° pat Giammiro Cesare (n.86), action

Nell’uovo di Pasqua, scartato in anticipo sabato sera al “Dorico”, i Dolphins di Albani trovano due punti meritati e preziosi nell’incontro di recupero che rappresentava anche uno spareggio per la seconda piazza nel girone C.

La “matricola terribile” torna, quindi, a colpire e supera senza eccessivi problemi i Grizzlies, nobile decaduta, accen-tuandone la crisi. Gli anconetani, che erano chiamati al ri-scatto dopo la delusione patita nel derby contro i cugini pe-saresi, hanno messo in mostra schemi semplici ma efficaci, eseguiti alla perfezione non solo da Walters e Meyer, ma an-che da Fasciani, Marchesini e Manini.

I Grizzlies, al contrario, non sono mai stati in partita e le cose migliori si sono viste da Morris, regolarmente in campo, e dall’italo-etiope Biatchinyi. Nelle fila dei romani il nervosi-smo l’ha fatta da padrone; lo testimoniano, ad esempio, i continui richiami da parte degli arbitri per un comportamen-to corretto ai bordi del campo e l’espulsione comminata a Pi-rone,

L’avvio dei Dolphins è fulminante; Manfredini dà palla a Walters, che, in option, lancia per Meyer. Questi ringrazia e porta in vantaggio i suoi.

L’attacco romano non combina nulla di buono; anzi, subi-sce la pressione della difesa anconetana ed è costretto sem-pre al punt. Proprio su punt return Meyer è fermato, sulle 24 yds favorevoli, dall’ultimo uomo dello special team. Una cor-sa di Walters ed una successiva sweep di Fasciani permetto-no ai Dolphins di andare al riposo in vantaggio per 12-0.

Nella ripresa la musica non cambia. Walters, infatti, conti-nua a perforare con le sue sweep la deconcentrata linea ro-mana e sigla personalmente un altro td. I romani reagiscono ed ottengono i punti della bandiera con Biatchinyi, ma Fa-sciani segna ancora ed ottiene così una splendida doppietta.

(Cesare Marcolini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 18 Aprile 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 16

Emporio A. SEAMEN Milano 34

0-6 1° td Annoni Massimo (n.84), 17 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

0-7 1° pat Corso Michele (n.1), kick 6-7 1° td Bressan Fabrizio (n.21), 78 punt

return

6-13 2° td Mutti, 12 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

6-14 2° pat Corso Michele (n.1), kick 8-14 2° saf team, automatico

8-20 2° td Mutti, 60 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

8-26 2° td Malpica Bruce, 61 run

8-27 2° pat Corso Michele (n.1), kick

8-34 3° td Banfi Edoardo (n.33), 7 run

8-28 3° pat Coppa Pierluigi (n.12) 14-34 4° td Rusich Bruno (n.43), 3 run 16-34 4° pat Bressan Fabrizio (n.21), action

Con un Malpica essenziale e deciso e con un organico so-stanzialmente superiore, i Seamen hanno superato alla di-stanza i Muli, approfittando con maestria delle ingenuità di una squadra meno esperta e smaliziata, tra l’altro priva di uno dei suoi più forti rb, l’ex decathleta Gorzad Pucnik, in-fortunatosi in settimana.

Ma i Muli hanno accettato la lotta a viso aperto, creando i presupposti per una gara aperta e spettacolare, Per nulla in-timoriti dal primo td di Annoni, a metà del primo quarto (con extra point di Corso), i Muli hanno vissuto il raptus esaltante del giovane Fabrizio Bressan, che, sfruttati al meglio i bloc-chi dei compagni, è sfrecciato in end zone con uno spettaco-lare punt return di 78 yds. Non è riuscita, però, la trasfor-mazione alla mano.

Punti sul vivo, i milanesi hanno rivelato il talento di Coppa, che ha imbeccato subito Mutti per il 14-6. Un safety auto-matico ottenuto dalla difesa triestina ha ridotto lo svantag-gio, ma un grosso errore della difesa ha consentito a Mutti, pescato libero, di siglare il secondo td personale.

Poi l’uomo di gomma Malpica ha seminato, da metà cam-po, qualcosa come sette avversari, fuggendo in meta. Era già tempo per il “butta la pasta”, ma i neroverdi di Trieste hanno saputo segnare il loro secondo td con Rusich, capitalizzando ancora con la trasformazione da due punti di Bressan.

Tra gli ospiti ha impressionato Malpica, un genio risoluto che fa davvero la differenza. Il confronto tra i registi è stato vinto nettamente da Coppa, che ha poi lasciato posto ad altri compagni di reparto.

(Bruno Biecher)

Partita estremamente divertente e spettacolare, con i Sea-men che hanno dimostrato da subito di essere la grande formazione che tutti ci si aspettava.

Gli uomini guidati da Coppa aprivano le danze con un td siglato a metà del primo quarto con un pass per Annoni, che, indisturbato, andava a realizzare una meta, poi tra-sformata da Corso. Allo scadere del primo quarto il solito Bressan si faceva applaudire con uno spettacolare punt return di 85 yards. I Muli, però, non trasformavano ed il punteggio rimaneva 6-7. Una formazione di talenti e collau-data come i Seamen non è certo squadra da debolezza psico-logica e così Coppa imbeccava Mutti per il 6-14; a questo punto, dopo un safety della difesa neroverde, che riavvicina-

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va di altri due punti i Muli agli avversari, lo pseudo equilibrio mantenuto fino a quel momento si rompeva e gli ospiti dila-gavano; andavano a segno di seguito con Malpica e con Mut-ti ancora una volta.

I Seamen andavano ancora a segno con Erba, ma nell’ultimo quarto Rusich metteva la sua firma al secondo touchdown dei triestini, cui seguiva la trasformazione da due punti di un Bressan all’altezza delle sue giornate migliori.

(Alberto Rampino)

Fonti: Il Piccolo (Trieste), Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 7 Reporter DOLPHINS Ancona 8

6-0 1° td Ladson Robert, 25 pass da Melchiorri Stefano (n.18)

7-0 1° pat Cannizzo Maurizio (n.15), kick

7-6 2° td Fasciani Davide (n.24), 4 run

7-8 2° pat Walters Eric, action

Nella giornata in cui le Aquile giocano la loro migliore par-tita dell’87, è la sfortuna a non permettere di capitalizzare con i due punti una prestazione superlativa. Oltre ai dati statistici, ciò che è avvenuto sul campo conferma, infatti, il dominio degli estensi sui dorici; l’attacco dei Dolphins ha concluso i propri possessi di palla restituendola agli avversa-ri in sette occasioni, sui nove drive giocati.

Proprio intorno all’esito di questi attacchi ruota l’intera storia dell’incontro; nel primo quarto, dopo un punt per par-te, Melchiorri lancia per Ladson, che conclude la ricezione in td. Trasforma con il calcio addizionale Cannizzo.

Nel drive successivo, per gli estensi, è lo stesso Cannizzo a fallire per pochi centimetri un fg dalle 19. L’attacco ospite ri-solve allora l’incontro a 2’ dalla fine del primo tempo: il gio-vane qb ferrarese, con palla sulle 10 dei Dolphins, si fa in-tercettare in end zone da Meyer. Dolphins in attacco e Fa-sciani arriva in td, con la trasformazione di Walters a fissare il punteggio conclusivo.

Nel secondo tempo un altro fg di Cannizzo si spegne contro la traversa anconetana e, a 55” dalla fine, con gli ospiti or-mai rassegnati, le Aquile vedono uscire a lato un altro calcio del loro kicker.

(Rodolfo Barbaro)

Nel raggruppamento C le Aquile hanno sfiorato il colpaccio contro i Dolphins, perdendo di misura per 8 a 7. Il “td” di Ladson non è stato sufficiente ed i “fg” falliti da Cannizzo hanno regalato ai marchigiani una partita ampiamente do-minata dai ragazzi di Kimrey, che, riducendo e migliorando il loro libro di schemi, hanno innalzato le potenzialità del gio-co.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Stadio Bruno Zauli, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 26

GLADIATORI Roma 6

6-0 1° td Garbarino Marco (n.33), 8 run

8-0 1° pat More Lawrence (n.36), action

14-0 1° td Bardelli Mauro (n.82), 19 pass da Vi-cenzi Maurizio (n.16)

14-6 2° td Smith Devin (n.5), 18 pass da Lo-prencipe Marcello (n.14)

20-6 3° td Bardelli Mauro (n.82), 18 pass da Vi-cenzi Maurizio (n.16)

26-6 4° td More Lawrence (n.36), 14 run

Ci si poteva aspettare una partita più equilibrata ed invece risultato e statistiche parlano chiaro: i Condor hanno domi-nato l’incontro, pur commettendo un certo numero di errori, specie in attacco.

La difesa grossetana, a parte qualche incertezza nel secon-do quarto (in fase di copertura dei lanci di Loprencipe), ha dimostrato il consueto valore; nelle ultime cinque partite, del resto, si è sempre mantenuta al di sotto delle 100 yds con-cesse. Per i Condor personaggio chiave il qb Vicenzi, in sera-ta veramente positiva, con due td pass su Bardelli ed una media di 5 su 9.

I Gladiatori, troppo deconcentrati, hanno fatto vedere un gioco discontinuo ed inconcludente. La squadra romana, pur ricca di elementi validi, manca totalmente di amalgama e questo si nota, in special modo, nell’esecuzione degli schemi, che di rado risultano efficaci. Altra nota negativa, la totale nullità in campo del wr americano Smith.

Per i grossetani, oltre a Vicenzi, da segnalare l’ennesima ottima prova di Bardelli ed il positivo rientro del runner Tro-pi, un elemento diventato in breve tempo fondamentale all’interno della squadra toscana.

(Giovanna Stellini)

Fonte: Tutto Football

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Sabato 25 Aprile 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 20

F. CHIEFS Ravenna 7

0-6 1° td Green John, 19 pass da Rosetti An-drea (n.7)

0-7 1° pat Rosetti Andrea (n.7), kick 6-7 3° td Watson Ed, 1 run 12-7 4° td Zanni, 12 pass da Baracchi Davide

(n.22) 18-7 4° td Watson Ed, 5 run 20-7 4° pat Schwetz Stefano (n.83), action

Prima notturna con cornice di rilievo per i Falchi nello sce-nario del “Braglia”; spettatori d’eccezione il direttivo AIFA e la RAI. La partita non ha deluso le aspettative ed è stata domi-nata in egual misura dalle due avversarie, con vittoria meri-tata dei Falchi, che, nel finale, hanno fatto valere l’esperienza.

L’avvio, bruciante, è tutto per i “Capi indiani”, che, grazie ad una buona intesa tra il qb Rosetti ed il coloured Green, riescono a violare l’end zone modenese. Trasforma lo stesso Rosetti.

Nel secondo periodo le difese – in special modo quella dei Chiefs – controllano gli attacchi; Watson viene limitato, ma Della Casa ne fa le veci ed acquista in autorità. Dopo il ripo-so, i padroni di casa suonano la carica, trascinati da De Matteis, Sperindè e, soprattutto, Zanni; questi segna su play action, dopo aver propiziato il primo td di Watson.

Sul 7-12 i Chiefs sono nelle condizioni di rimontare, ma un fumble a poche yds da td viene ricoperto da Manfredi, che, dando la palla ai suoi, determina il drive decisivo.

Baracchi, poi, è costretto a lanciare sotto pressione; Schwetz concretizza. L’ultimo attacco romagnolo si spegne tra le mani di Johnson; la gara si chiude qui.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 26

SEAHAWKS Bellusco 0

6-0 1° td Lazzaretto Alessandro (n.11), 37 pass da Hunter Troy

7-0 1° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

13-0 2° td Lazzaretto Alessandro (n.11), 8 pass da Oggero Giacomo (n.16)

14-0 2° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

20-0 3° td Peels Derreck (n.20), 5 run

26-0 3° td Hunter Troy, 47 pass da Oggero Gia-como (n.16)

Non sono mancate le sorprese nell’incontro tra Giaguari e Seahawks, vinto dai “Felini” per 26-0.

La maggiore novità vede protagonista Hardgrove, coach – o meglio, ex coach – dei Seahawks. Pare, infatti, secondo indi-screzioni trapelate dall’interno della squadra lombarda, che il tecnico della Florida (presente anch’egli in tribuna a Tori-no, peraltro) sia stato allontanato dalla società per gli scarsi risultati ottenuti nel girone di andata.

La panchina belluschese è affidata ora al tandem Hoffman – Bateson.

Molto più lineari, i Giaguari non hanno brillato in modo particolare, ma hanno trovato una maggiore coesione in tutti i reparti; un “bravo” va a Leopizzi, che ha fatto giocare tutte le seconde linee. Efficaci, come al solito, i due americani (u-na meta a testa) e buono il comportamento di Lazzaretto (2 td), a fronte di una prestazione altalenante da parte di Ogge-ro.

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 27 Coimpex C. SAINTS Padova 0

6-0 1° Lio td Muscojona Alberto, 8 pass da Orfeo Diego

7-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 13-0 3° Lio td Beck Stephen (n.16), 6 run 19-0 3° Lio td Beck Stephen (n.16), 41 run 20-0 3° Lio pat Marinoni Fausto, kick 26-0 4° Lio td Rovaris Angelo, 34 pass da Vercesi

Fabrizio 27-0 4° Lio pat Marinoni Fausto, kick

Pubblico record alla partita dei Lions contro i Saints; quasi mille spettatori hanno assistito alla prima vittoria casalinga della squadra bergamasca in questo campionato.

I Lions, dopo un deludente girone di andata, puntavano tutto sulla gara con i padovani per rialzare la testa e sperare ancora in un riaggancio con la zona playoff. Gli ospiti di tur-no hanno allungato, del resto, una mano amica, presentan-dosi in campo piuttosto deconcentrati ed intimoriti.

Sul primo affondo dei padroni di casa i padovani sono an-dati al tappeto; il qb capitano Orfeo ha azzeccato l’unico lan-cio buono della giornata mandando in td Muscojona, autore di un bel guizzo sotto il naso dell’imbambolata difesa avver-saria.

Di Beck il secondo td orobico, con tanto di salto mortale all’indietro di festeggiamento. Poco dopo altro show di Steve

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“lo svelto”: sgommata fa Formula Uno e fuga solitaria in end zone. Ultimo acuto dei Lions, con i Saints ormai in disarmo completo, nella quarta frazione: Vercesi, giovane qb fatto in casa, trova il modo di far apprezzare il suo braccio, pescando Rovaris in end zone. Preciso, come al solito, l’addizionale di Marinoni, che fissa il punteggio finale sul 27-0, lo stesso con il quale i Saints avevano steso i Lions (in versione tutta ita-liana) nella prima giornata di campionato.

(Sergio Ghisleni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 6 S.3 REDSKINS Verona 14

6-0 2° td Rusich Bruno (n.43), 3 run

6-6 3° td Zecchinelli Maurizio (n.21), 52 run

6-12 4° td Lane Peter (n.7), 10 run

6-14 4° pat Bellamoli Massimo (n.1), action

Dura lezione, quella che i Redskins hanno inflitto ai Muli. I veronesi, reduci dalle pesanti sconfitte contro Jets e Seamen, sono scesi in campo alquanto timorosi; ma, con il passare dei minuti, hanno acquistato sicurezza e, soprattutto, voglia di vincere.

I triestini (che la scorsa settimana si erano battuti molto bene contro i Seamen) hanno, invece, fornito una prestazio-ne incolore e, per certi versi, incomprensibile. La scarsa con-centrazione e le assenze di qualche elemento fondamentale in difesa sembrano le cause di una sconfitta giunta inattesa, ma, nel complesso, non immeritata.

La cronaca della gara registra un inizio favorevole ai Muli: questi per due volte riescono a portarsi – senza neppure ec-cessiva fatica – a poche yds dal td. Le occasioni vengono, pe-rò, banalmente sciupate e si deve attendere la fine del se-condi quarto per vedere il td di Rusich, che fissa il punteggio sul 6-0 con una corsa di 3 yds.

Nella ripresa ci pensa Zecchinelli (bella corsa di 52 yds) a riportare le due squadre in perfetta parità. Si arriva così all’ultimo quarto e la difesa dei Muli sembra sciogliersi come neve al sole; le incursioni di Zecchinelli e di Lane diventano davvero incontenibili. Il td del successo porta la firma pro-prio di Lane, con una corsa di 10 yds; la trasformazione di Bellamoli fissa il risultato sul 6-14.

(M. Zamataro)

Fonte: Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Campo Comunale, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 6 Bar Giornale SQUALI Genova 16

0-6 2° td Perry Nelson, 8 run 0-8 2° pat Tillman Derrick, action

6-8 3° td Rosi, 1 run 6-14 4° td Perry Nelson, 20 run 6-16 4° saf

Gli Squali colgono la prima vittoria della loro stagione a spese dei Pharaones e si vendicano, così, della matricola che, vincendo nella giornata inaugurale proprio sul campo dei genovesi, aveva fatto iniziare col piede sbagliato il campiona-to dei liguri. A Garbagnate gli ospiti passano con pieno meri-to, forti di una difesa attenta e concentrata e, in attacco, di un qb in buona serata, Osti.

I Pharaones, orfani anche di Ghisoni, palesano i limiti di un attacco troppo monocorde ed in difesa pagano la scarsa esperienza del secondario, composto, in pratica, da esordien-ti. Apre le marcature una corsa di 2 yds di Perry, che con-clude un drive di 72 yds. Tillman, l’altro americano, raccoglie da Osti il pass buono per la trasformazione da due punti.

In svantaggio per 0-8, i Pharaones hanno il loro momento migliore. Per quasi due quarti tengono in campo l’attacco e si procurano buone opportunità, senza, però, riuscire a concre-tizzare. Sull’ultimo gioco della terza frazione, però, Rosi, il qb, riesce ad andare in td da 1 yd. La trasformazione non dà frutti e, mentre si aspettano gli ultimi sforzi dei padroni di casa, ecco venir fuori gli Squali. Uno slalom di Perry porta alla seconda meta ed il drive successivo si stoppa ad una yd dalla goal line; infine un safety fissa il 16-6 finale.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 0

Philips C. FROGS Legnano 12

0-6 1° td Schirillo Vito (n.27), 9 run

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aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 60

0-12 3° td Senati Giampiero (n.80), 38 pass da Frasco Robert (n.14)

La decima puntata della “superclassica” del football italia-no registra la quinta vittoria dei Frogs, che coronano così un lungo inseguimento e si portano in vantaggio per 5-4 (più un pari) negli scontri diretti con i Rhinos. Schirillo e Senati, due ex Vikings, fissano il risultato con una meta a testa, ma il protagonista assoluto della sfida del “Vigorelli” è Frasco, che, attingendo a piene mani dal suo repertorio di qb americano doc, diverte gli spettatori e crea problemi a ripetizione alla difesa milanese.

Accanto all’attacco, i neroargento mettono in mostra una difesa altrettanto efficace, che ha buon gioco sul reparto of-fensivo dei Rhinos, privo, peraltro, di un autentico leader. Serpieri, una volta in più, delude in pieno e Broggi, che lo ri-leva in cabina di regia, pur facendo vedere il solito buon braccio, non raccoglie più di tanto. Anche sulla terra i mila-nesi non riescono ad affondare i colpi e, a completare la giornata negativa, concedono sette turnover (cinque fumble e due intercetti).

La prima marcatura nasce proprio da una palla persa dall’attacco di casa. Castellanza strappa l’ovale dalle mani di Furnas e Clark se ne impossessa. Gli ospiti partono dalle 37 yds offensive: Frasco conquista un primo down su corsa e Schirillo trova il td con un buco centrale di 9 yds.

La difesa dei Rhinos, animata da Guizzetti (che ha già le valigie pronte per San Diego) e da Vedovato, tiene validamen-te il campo, ma l’attacco non cava un ragno dal classico bu-co. Così i Frogs mantengono il comando delle operazioni e nel terzo quarto mettono al sicuro il risultato con Senati, servito da un perfetto td pass di Frasco.

Il resto conta poco, anche se Frasco regala ancora uno splendido gioco in situazione di terzo e 23: ricevuta la palla da Facchini, lo yankee evita almeno quattro tentativi di sack e trova poi ricevitore e primo down, fantastico.

Dopo la gara Angona ammette senza problemi la superiori-tà dei Frogs: “Sono forti, possono anche arrivare in fondo. Noi abbiamo fatto quello che potevamo, ma non è bastato”. Trabattoni, bersaglio preferito di Frasco, dichiara: “E’ stata dura; i Rhinos hanno un’ottima difesa e qualche problema all’attacco, ma sono una formazione da rispettare”.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 14

Malipiero DOVES Bologna 46

6-0 1° td Blakely Roy, 1 run

7-0 1° pat Canella D., kick

7-6 1° td Knight John (n.37), 5 pass da Dome-nichini Giovanni (n.13)

7-12 2° td Domenichini Giovanni (n.13), 6 run

7-18 2° td Knight John (n.37), 1 run

7-24 2° td Mambelli Enrico (n.84), 30 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

7-26 2° pat Knight John (n.37), action

13-26 3° td Blakely Roy, 42 run

14-26 3° pat Canella D., kick

14-32 3° td Pearson Garry (n.22), 53 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

14-38 3° td Knight John (n.37), 1 run

14-39 3° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

14-45 4° td Donati Filippo (n.87), 7 pass da Do-menichini Giovanni (n.13)

14-46 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

3’ di gioco, Skorpions 7, Doves 0. Possibile? Eccome, fratel-li. E c’è di più: mentre Domenichini viaggia intorno allo 0 su 3, Blefari tenta il colpo del k.o. a metà del primo periodo: lancio uscendo dalla tasca, il raddoppio sembra sicuro. Poi arriva Pearson, intercetta e chiude la partita.

Già, perché da quel momento l’autorità dei Doves non è più in discussione e fa poco testo che il fatto che la banda dei loganiani si trovi sotto di un punto alla fine del primo quarto. Tra i varesini rientrano Gobbo e Franzini, ma anche il loro innesto non basta a salvare le rispettive linee.

E, per di più, ecco Domenichini, l’eroe della giornata; il suo è un trepestare di lanci sciolti, accompagnati, teneri e vin-centi, per arrivare a quelle 325 yds complessive che costitui-scono una tra le migliori prestazioni di sempre in ambito AI-FA. Se è però vero che il qb non può tutto, Pearson diventa la spalla ideale; non corre al centro e neppure in offtackle, ma riceve e diverte.

Gli Skorpions nel corso della gara troveranno anche una possibilità di riavvicinarsi: sul 7-12, ad un quarto tentativo per fg, l’holder Mattiuzzo si rialza con il pallone in mano e tenta il trick play. L’esito è di quelli da scordare, il resto pu-re; e la cavalcata bolognese può assumere toni da cavalcata delle Valchirie.

(Massimo Soncini)

E’ durata il breve volgere di pochi minuti la paura dei Ma-lipiero Doves, costretti, dopo il fischio d’inizio, a rincorrere i varesotti. Ma, quando l’attacco si è assestato, sfruttando il tandem Domenichini – Mambelli e le percussioni di John Knight, la squadra bolognese si è distesa, per vincere in car-rozza. Sette td, tre per la firma di John Knight, uno a testa per Pearson, Domenichini, Mambelli e Filippo Donati. Alla fine Gallivanone, coach lombardo, ha ammesso: “Rispetto all’andata questi Doves sono enormemente cresciuti. Mi è sembrato di giocare contro un’altra squadra”.

Una settimana di cose liete, insomma, in casa Doves; dopo l’abbinamento pubblicitario di primo piano (contratto bien-nale, rinnovabile, per un budget di 250 milioni), una vittoria definita dal presidente Giovannetti “la più convincente dall’inizio del torneo”.

Unica nota stonata, l’infortunio patito da Fabio Castelvetri (sospetta frattura ad un piede), il primo serio intoppo nella carriera del valoroso qb. Assieme ai due americani, Luca Al-drovandi e Calbucci si sono resi protagonisti di pregevoli in-tercetti.

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(Diego Costa)

A Varese i Malipiero Doves avranno pensato di avere con loro in squadra Joe Montana, nelle vesti di Joe Domenichini. Il quarterback biancorosso ha completato 17 lanci su 29 per 295 yards. Ha mandato in meta Knight, con un passaggio di 5 yards, Mambelli (30 yards), Pearson (53 yards) e Donati (7 yards) e lui stesso ha segnato con una corsa di 6 yards. Il suo sostituto Jacopo Tonelli non è stato da meno, con tre lanci completati su quattro, e l’attacco ha terminato l’incontro con 313 yards conquistate con il gioco aereo, con-tro le 138 dei runner.

(Stefano Tura)

I Doves, appena abbinati Malipiero, hanno festeggiato, an-che se immediatamente in svantaggio per 7 a 0, stravincen-do in scioltezza 46 a 14.

Grande prova di Knight, uomo in più (3 td per lui), ed altre segnature da Domenichini, che ha rilevato l’infortunato Ca-stelvetri, Mambelli e Donati. Sgarzi e Pearson hanno aggiun-to le trasformazioni.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 25 Aprile 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 51 Free Time TAURI Torino 7

6-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 2 run

12-0 1° td Cornia Camillo (n.28), 22 intercep-tion return

18-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 3 run

19-0 1° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

25-0 2° td Stanzani Aldo (n.18), 39 pass da Rossi Giovanni (n.7)

26-0 2° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

32-0 2° td Baylor Valdez (n.23), 20 run

33-0 2° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

39-0 2° td Longhi Giorgio (n.32), 26 run

39-6 2° td Funtasz Jeff (n.25), 82 kickoff return

39-7 2° pat Raffaelli Mauro (n.1), kick

45-7 3° td Longhi Giorgio (n.32), 14 run

51-7 4° td Longhi Giorgio (n.32), 8 run

Più che un match di football, è sembrato un massacro. So-prattutto per il giovane qb piemontese Ariaudo, che una tat-tica suicida disposta dal coach ospite Orla ha costretto a su-bire ben sette intercetti (due di Cornia, uno ritornato diret-tamente in meta, ed Hargreaves; uno di Barbantini, Pasini e Trepiccione). In attacco, un Valdez Baylor formato rullo

compressore (tre td personali e 92 yds) ed un Giorgio Longhi in gran spolvero (tre td anche per lui e 107 yds) hanno fatto la differenza, ispirati da una buona condotta della linea d’attacco. Rossi, quarterback partente, ha forse pagato la grande voglia di mettersi in mostra: ha chiuso con un 3 su 12 ed un td pass molto spettacolare per le sapienti mani di Aldo Stanzani, amareggiato per essere stato impiegato solo come ricevitore. In passerella anche l’americano degli ospiti, Jeff Funtasz, autore di uno spettacolare ritorno in td di 82 yards, prossimo a provare per gli Edmonton Eskimos della Canadian Football League.

(Diego Costa)

La prima notturna stagionale del “Lunetta Gamberini” non ha portato sorprese. I Warriors si sono imposti agevolmente sui Tauri per 51-7, un risultato che – comunque – non dice tutto della supremazia territoriale e tecnica dei campioni d’Italia. Considerando l’impegno non certo insormontabile per i bolognesi, il coach Waldner ha schierato il qb Rossi sin dall’inizio dell’incontro e, per la prima volta dall’inizio del torneo, si sono visti i lanci.

Ha poi fatto il suo rientro in campo l’americano Baylor, quanto basta per mettere a segno tre td. Al resto ha pensato Giorgio Longhi, che, anche contro i Tauri, ha applicato la re-gola del tre (td, s’intende).

La difesa dei Warriors si è allenata negli intercetti e, dei sette effettuati, Cornia ne ha ritornato uno in td per 22 yds.

(Stefano Tura)

I Bonfiglioli Warriors hanno imposto ai derelitti Tauri Tori-no la legge del più forte, battendoli per un sonante 51 a 7, senza eccedere nell’impegno, tanto che il td della bandiera torinese è giunto su ritorno di calcio per 82 yds. Longhi, Ba-ylor (3 td a testa), Stanzani da Rossi per 39 yds di lancio, Cornia su ritorno di intercetto e 3 ep di Fontana, ritornato a calciare dopo i td e non solo a calciare punt, hanno sommer-so i malcapitati piemontesi.

Difesa gigante, con intercetti di quasi tutti: Hargreaves, Trepiccione, Cornia, Barbantini, Pasini, ma attacco avversa-rio inesistente. Ben altre saranno le prove impegnative.

(Massimo Terracina)

Statistiche Corse

Warriors Longhi Giorgio (n.32) 15 per 115 (3 td), Ba-ylor Valdez (n.23) 7 per 84 (3 td), Trepiccione Luca (n.85) 6 per 40, Scorzoni Andrea (n.34) 5 per 22, Da-nielli Luca (n.11) 1 per 1, Stanzani Aldo (n.18) 1 per –2, Rossi Giovanni (n.7) 4 per –14

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 17 per 43, Agostini Danilo (n.44) 1 per 2, Giacoletto E. (n.20) 1 per –2, Ariaudo Claudio (n.15) 3 per –6

Passaggi

Warriors Rossi Giovanni (n.7) 3 su 12 per 129 (1 td), Danielli Luca (n.11) 0 su 1 per 0

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 4 su 16 per 15 (7 int) Ricezioni

Warriors Pedrini Stefano (n.1), 1 per 46, Gallazzi Giu-lio (n.81) 1 per 44, Stanzani Aldo (n.18) 1 per 39 (1 td)

Tauri Castagnone Riccardo (n.82) 1 per 8, Brizio Massimo (n.27) 2 per 7, Funtasz Jeff (n.25) 1 per 0

Intercetti

Warriors Cornia Camillo (n.28) 2 per 45 (1 td), Har-greaves Vernon (n.63) 2 per 20, Trepiccione Luca (n.85) 1 per 5, Barbantini Pellegrino (n.25) 1 per 0, Pasini Paolo (n.33) 1 per 0

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Tauri - Punt

Warriors Fontana Fabiano (n.29) 3 per 99

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 1 per 32 Punt Return

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 1 per 20

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 2 per –8 Kickoff Return

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 1 per 27

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 6 per 197 (1 td), Bianchini R. (n.84)

Field Goal

Warriors -

Tauri -

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tauri-torino.com, Warriors-bo.it

Domenica 26 Aprile 1987

Campo Comunale, Gradara

3M Office ANGELS Pesaro 28 Faac TOWERS Bologna 9

0-3 1° fg Pattacini Dario, 22 6-3 1° Ang td Swallow Scott (n.33), 18 run 7-3 1° Ang pat Magi Daniele, kick 13-3 2° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 13 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 14-3 2° Ang pat Magi Daniele, kick

14-9 2° td Turner David (n.23), 47 pass da Montaguti Pierluigi (n.19)

20-9 4° Ang td Swallow Scott (n.33), 9 run 21-9 4° Ang pat Magi Daniele, kick 27-9 4° Ang td Orlandi Riccardo (n.45), 1 run 28-9 4° Ang pat Magi Daniele, kick

Gli Angels, alla settima vittoria consecutiva, incontrano qualche difficoltà contro i Towers; come le statistiche dimo-strano, i bolognesi guadagnano 43 yds più dei pesaresi, ma commettono il grave errore di fare bottino lontano dalla end zone marchigiana.

In vantaggio con un fg di Pattacini, le “Torri” felsinee ven-gono subito superate dai vicecampioni d’Italia. Malgrado qualche mancata ricezione, che sporca la percentuale del qb Ricci, dapprima Swallow e poi Agnoletti danno un buon van-taggio ai marchigiani. La partita vive nel segno dei padroni di casa, che, però, si distraggono e vengono puniti da Turner; questi riceve un passaggio e tutto solo va in td.

La partita non è molto bella (tutt’altro…), ma ciò può anche essere attribuito al gran caldo, che frena la volontà degli at-leti. Fra i pesaresi in grande evidenza il giovane rb Clini, a-

tleta poliedrico (è stato recentemente convocato nella nazio-nale cadetti di judo); è proprio lui, dopo un terzo quarto pri-vo di azioni degne di essere raccontate, a guadagnare due primi down consecutivi, consentendo poi a Swallow di realiz-zare la seconda meta della partita.

(Luciano Murgia)

La squadra dei Towers è tornata da Pesaro con un’ulteriore consapevolezza nei propri mezzi.

Per almeno tre quarti i vicecampioni d’Italia hanno avuto filo da torcere. Le Torri erano addirittura passate in vantag-gio, con un field goal di Pattacini nel primo quarto.

Poi sono state costrette ad inseguire, ma, grazie ad uno splendido td di Turner (47 yds di fuga solitaria), sono sempre rimasti a ridosso dei forti adriatici. Soltanto nell’ultimo quar-to, dopo aver sciupato qualche occasione di troppo con l’attacco, i Faac hanno issato bandiera bianca, lasciando a Pesaro un allungo ulteriore, fino al conclusivo 28 a 9.

(Diego Costa)

Battuta d’arresto per i Towers Faac a Gradara, contro gli Angels Pesaro. Momentaneo vantaggio bolognese con fg, poi due td marchigiani. Turner a segno con una corsa e pass per 47 yds da Montaguti, ma l’attacco pesarese non ha sbagliato nulla, a differenza dei Faac, ed il risultato si è fissato in 28 a 9, nonostante i bolognesi abbiano guadagnato più terreno dei marchigiani.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Domenica 26 Aprile 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 65 G.B. GREEN MACHINE C. 0

6-0 1° td Malpica Bruce, 25 run

7-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

13-0 1° td Mutti, 15 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

14-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

20-0 1° td Annoni Massimo (n.84), 15 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

21-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

27-0 2° td Coppa Pierluigi (n.12), 5 run

28-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

34-0 2° td Annoni Massimo (n.84), 26 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

35-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

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37-0 2° saf De Tomasi Andrea (n.45)

43-0 2° td Malpica Bruce, 15 run

49-0 2° td Malpica Bruce, 71 interception return

50-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

56-0 3° td Malpica Bruce, 33 run

57-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

63-0 4° td Erba Maurizio (n.34), 16 run

65-0 4° pat Marchesi Luca (n.3), action

Poco più di una formalità per i Seamen il confronto con i Green Machine; all’half time il punteggio viaggiava già intor-no alla cinquantina di punti ed i titolari si stanno godendo il sole dalla panchina, dopo aver fornito il loro giusto contribu-to.

Dasaro di prende pure il lusso di togliere dal campo, ad un certo punto della gara, in Coppa in discreta evidenza, inse-rendo Giudici in cabina di regia. Il ragazzino si busca un in-tercetto a situazione ampiamente scontata, ma dimostra un certo coraggio nell’affrontare l’avversario. Quanto al resto, la prestazione di Malpica risulta semplicemente da incornicia-re: quattro td, di cui uno su ritorno di intercetto per 71 yds, regalano ai “Lupi di mare” una vittoria davvero ricca. Notevo-le, poi, la prova di Annoni, che va a segno due volte, sulle quattro occasioni in cui viene imbeccato dal suo qb.

(Arrigo Conti)

Fonte: Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Stadio Dorico, Ancona

Reporter DOLPHINS Ancona 7

Semar CONDOR Grosseto 17

0-6 1° td More Lawrence (n.36), 1 run

6-6 2° td Fasciani Davide (n.24), 47 pass da Manfredini Luca (n.9)

7-6 2° pat De Panicis Marco, kick

7-12 3° td Camarri Andrea (n.3), 10 intercep-tion return

7-14 3° pat More Lawrence (n.36), action

7-17 4° fg Bardelli Mauro (n.82), 26

Un fg messo a segno da Bardelli a meno di 3’ dal termine, oltre ad assicurare ai Condor l’importante sfida del “Dorico”, pone i lanciatissimi toscani in posizione di privilegio per po-ter puntare all’ambito secondo posto nel girone Centro.

La gara si apre subito male per i Dolphins, che, al secondo gioco offensivo, perdono per infortunio la loro punta di dia-

mante, Andrea Manini, e sono costretti a concedere presto la meta ai Condor, con More che raccoglie i frutti di un lungo e corale drive maremmano. I Dolphins, che devono inoltre ri-nunciare in difesa a Botti, Paolucci e Petrucci, non si danno per vinti ed incominciano a costruire in attacco, per giunge-re, dopo il cambio di campo, alla meta del vantaggio.

E’ Manfredini, in crescita, dopo il necessario periodo di a-dattamento alla massima serie, a concretizzare, lanciando in meta l’impeccabile Fasciani, che, con il grossetano Bardelli, è risultato il vero protagonista della gara. E’ il momento mi-gliore dei dorici, ai quali solo il cronometro impedisce la se-conda realizzazione, a poche yds dalla meta.

La ripresa è… un’altra partita, con l’attacco dei Dolphins incapace di produrre e guadagnare terreno e la difesa che, pur conducendo una più che onesta partita, deve capitolare di fronte agli avversari. L’ennesimo intercetto subito da Man-fredini, a pochi passi dalla propria end zone, dà ad Andrea Camarri la gioia di una facile meta ed ai Condor il meritato vantaggio.

Di lì in poi si deve assistere ad un sostanziale dominio del-le difese, rotto solo dal fg di Bardelli.

(Gennaro Carotenuto)

Fonte: Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 28 Bar Giornale SQUALI Genova 6

3-0 2° td Rinaldi Andrea, 41 9-0 2° td Sperindè Massimo, 21 pass da Ba-

racchi Davide (n.22) 9-6 3° td Tillman Derrick, 40 pass da Osti Da-

vide (n.26) 15-6 4° td Della Casa Fabio, 13 pass da Barac-

chi Davide (n.22) 21-6 4° td Zanni Andrea, 20 interception return 22-6 4° pat Rinaldi Andrea, kick 28-6 4° td Sperindè Massimo, 24 pass da Ba-

racchi Davide (n.22)

Terremoto a Modena, ma non si sta parando di quello che sabato sera ha avuto epicentro tra Parma e Reggio e che è stato udito allo stadio “Braglia” con un terribile boato ad ac-compagnarlo. Terremoto, invece, c’è stato per il licenziamen-to del coach Honey e per la “scomparsa” dei due giocatori americani.

Prima di tutto, comunque, la cronaca. Avvio stentato dei Falchi, che hanno accusato il colpo… del destino e Squali in dignitosa difesa, tanto da costringere i modenesi al fg; poi Baracchi ha sfoderato una partita incredibile e, fra pass e corse personali, ha condotto i suoi alla vittoria. I Falchi, si diceva, hanno giocato la partita in versione completamente indigena, dato che Watson e Johnson hanno fatto i bagagli, dopo aver riscosso lo stipendio, e se ne sono andati per gio-care ad Amsterdam o ad Helsinki. Da qui il “caso”, che verrà

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sottoposto alla Lega Europea dal presidente modenese Mar-tinelli, che ha anche licenziato – per questa vicenda – Honey e che la prossima settimana andrà negli States per intentare causa per 200.000 dollari contro i due “fuggiaschi”. I nuovi coach, nel frattempo, saranno Baracchi – aiutato da Berselli e da Cattini – in attacco e Gozzi in difesa.

(Massimo Terracina)

Fonti: L’Unità, Il Bò, Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

Philips C. FROGS Legnano 48 GNI B. PHARAONES Garbagnate 0

6-0 1° td Frasco Robert (n.14), 18 run

7-0 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

13-0 2° td Clark Danny (n.95), 1 run

14-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

20-0 3° td Trabattoni Alessandro (n.7), 7 pass da Frasco Robert (n.14)

21-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

27-0 3° td Senati Giampiero (n.80), 17 pass da Frasco Robert (n.14)

28-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

34-0 4° td Orsi Davide (n.88), 11 pass da Gara-vaglia Emilio (n.9)

40-0 4° td Clark Danny (n.95), 1 run

41-0 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

47-0 4° td Tamasi Andrea (n.89), 53 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

48-0 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

Sono proprio in salute (infortuni a parte…) i Frogs delle ul-time partite. Contro i Pharaones i neroargento di patron Lu-carelli hanno, infatti, vinto, convinto e divertito, praticando un football da manuale, con Bob Frasco assoluto protagoni-sta in cabina di regia. Bene si sono, però, comportati anche i due qb di ruolo – Facchini e Garavaglia – ma, soprattutto, hanno ben figurato anche tutti quegli elementi “pescati” dall’inesauribile serbatoio neroargento.

Il limitato numero dei runner a disposizione del coaching staff delle “Rane” ha praticamente costretto ad impostare la gara quasi esclusivamente sul passing game, a tutto vantag-gio della spettacolarità della partita. La partita ha proposto i migliori Pharaones solo nella prima parte, quando i Frogs, schierando numerosi rincalzi, sono ricorsi a due prodezze degli americani Frasco e Clark per perforare la difesa mila-

nese. Alla ripresa delle ostilità diversa la musica in campo, con

la batteria dei neroargento letteralmente scatenata e ben servita dal trio Facchini – Frasco – Garavaglia.

(Giovanni Griffoni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 6 DinoConti MULI Trieste 21

0-6 1° td Rusich Bruno (n.43), 10 run 0-12 2° td Rusich Bruno (n.43), 1 run 0-15 2° fg Pauschè Walter (n.7), 26

6-15 3° td Candian Mino, 8 run 6-21 4° td Pucnick Gorzad (n.33), 30 pass da

Danielli Alberto (n.12)

Ancora una giornata nera per i Green Machine; probabil-mente meno nera rispetto al previsto, certamente meno nera rispetto alla terrificante prestazione dell’andata. Ma i due punti continuano a non arrivare e la classifica piange.

Era finita 8-66 a Trieste, mesi fa. E, al confronto, il risulta-to di quest’ultimo turno (6-21) rappresenta una boccata d’ossigeno per i patavini; segno inequivocabile che la squa-dra di Lorenzo Fields qualcosa ha imparato, nel corso di questa stagione, ma segno altrettanto certo che qualcuno, in sede di programmazione, ha sballato completamente i calco-li.

I Green Machine, con 10 punti ancora a disposizione, sono sempre in corsa per evitare la A2, specie vedendo quanto sta capitando ai Saints, altra delusione della Padova del football. Per salvare le “Macchine verdi” dall’immediata discesa nella categoria inferiore dovrebbero, però, concatenarsi molte cir-costanze favorevoli e, fra tutte, la più importante rimane la conquista di punti contro le avversarie dirette.

I Muli hanno giocato solo a tratti da par loro, subendo più del previsto la caparbietà della formazione di casa. La vitto-ria è, comunque, meritatissima ed i due punti conquistati permettono ai triestini di continuare la marcia di avvicina-mento ai playoff.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

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Sabato 2 Maggio 1987

Campo Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Ministeri Fi-nanziari,

Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 0 3M Office ANGELS Pesaro 22

0-6 1° Ang td Swallow Scott (n.33), 28 run 0-8 1° Ang pat Swallow Scott (n.33), action 0-14 3° Ang td Orlandi Riccardo (n.45), 2 run 0-15 3° Ang pat Hardin, kick 0-21 4° Ang td Magrini Daniele, 16 pass da Ricci

Piergiorgio (n.16) 0-22 4° Ang pat Hardin, kick

Shutout degli Angels sui Grizzlies, in una partita peraltro abbastanza combattuta e “tirata”. I gialloblù di Pesaro hanno impostato il loro gioco soprattutto sull’americano Swallow, che, in alcune situazioni, è stato capace di superare con grande agilità i poderosi difensori romani, fra i quali il rien-trante Faccini, uno dei migliori del suo reparto, insieme a Cicinelli.

Chi ha deluso è stato, invece, Ricci; il regista pesarese, nell’occasione, ha completato solo il 19% dei palloni lanciati, “complice”, naturalmente, la buona difesa dei romani.

I primi due periodi, forse i più equilibrati, hanno visto gli Angels varcare una sola volta la goal line romana, giocando i loro quarti tentativi sempre alla mano (l’unico punt degli o-spiti è stato calciato nell’ultimo periodo, quando ormai i gio-chi erano fatti). I Grizzlies, dal canto loro, hanno tentato più volte di superare la retroguardia avversaria, ma senza risul-tati, provando, senza successo, anche un fg dalle 42 yds con Pietrangeli (nuovo calciatore degli “Orsi”, in sostituzione dell’infortunato Pedroni).

Gli ultimi due quarti di gara sono stati senz’altro più diver-tenti dei primi due, con qualche pass ben ricevuto, sia dall’una che dall’altra parte, anche se per i qb non si è trat-tato proprio di una grande giornata.

(Giuseppe Vasapollo)

Nel girone C gli Angels Pesaro sono ancora a punteggio pieno; questa volta hanno battuto 22-0 a Roma i Grizzlies, ex squadra di testa che oggi lotta per non retrocedere, men-tre alle loro spalle la bagarre per le piazze d’onore è incertis-sima.

(Paolo Parlangeli)

Fonti: La Repubblica, Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 13

Emporio A. SEAMEN Milano 29

6-0 1° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 5 run 7-0 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

7-6 2° td Malpica Bruce, 1 run

7-7 2° pat Corso Michele (n.1), kick

7-13 2° td Annoni Massimo (n.84), 49 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

7-14 2° pat Corso Michele (n.1), kick 13-14 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 95 run

13-20 3° td Malpica Bruce, 2 run

13-22 3° pat Marchesi Luca (n.3), action

13-28 4° td Mutti, 11 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

13-29 4° pat Corso Michele (n.1), kick

Che Vic Dasaro fosse la “bestia nera” si sapeva da tempo; che, contro i biancorossi, il coach fosse baciato in fronte dal-la dea bendata era altrettanto assodato, ma che fosse in gra-do di spuntarla anche stavolta, onestamente, a Bolzano era-no in pochi a crederlo.

Invece Dasaro, al timone dei suoi Seamen, si è portato via dal “Druso” l’intero bottino, spuntandola per 29 a 13 e con-quistando così i due punti probabilmente decisivi per ottene-re il titolo divisionale.

La difesa dei Seamen, la più ermetica del campionato, è stata messa alle corde dall’attacco biancorosso, che ha con-quistato oltre 300 yds e 18 primi down. Sono partiti bene i Jets, che, dopo una bella serie di azioni, hanno aperto le marcature con una breve corsa sulla sinistra dell’incontenibile Bulluck. I Seamen sono riusciti a pareggia-re subito i conti con Malpica, quindi ha fatto discutere un episodio: Bulluck, in option, ha lanciato per una quarantina di yds all’indirizzo di Franco Ferrari, che ha ricevuto in end zone. Proprio mentre il giocatore stava ricevendo l’ovale, un arbitro ha estratto la flag.

Prima del riposo gli ospiti sono andati in td con Annoni, abile nel ricevere un lancio di una cinquantina di yds, ad o-pera di Coppa. Nella seconda parte del confronto Bulluck ha eguagliato il record di Fenerty, suo compagno di squadra, andato a provare con la CFL: il coloured è andato in td com-piendo una galoppata di 95 yds. Poi i Seamen hanno defini-tivamente allungato le distanze, con Malpica (conversione di Luca Marchesi) e Mutti (imbeccato da Coppa, per 11 yds, in end zone).

(Daniele Magagnin)

I Seamen sono passati anche a Bolzano contro i Jets (29 a 13 per i milanesi), portandosi a quattro punti dai Redskins di Verona ed a sei dagli stessi Jets; a meno di un crollo, pe-raltro quasi impossibile, il girone D sarà vinto dai ragazzi di Armani.

(Paolo Parlangeli)

Fonti: La Repubblica, Tutto Football

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Sabato 2 Maggio 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 6 Manin RHINOS Milano 14

6-0 1° td De Mato John (n.83), 25 pass da Wil-liams Milton (n.35)

6-6 2° td Zaccardi Claudio (n.9), 50 pass da Broggi Carlo (n.14)

6-7 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

6-13 4° td Benini Antonio, 2 run

6-14 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

Super contestati gli arbitri al termine dell’incontro fra Ma-stini e Rhinos; c’è stata tensione ed un direttore di gara è fi-nito per terra. I padroni di casa hanno reclamato per una di-rezione di gara giudicata eccessivamente fiscale, che avrebbe penalizzato soprattutto gli stessi Mastini.

Quest’ultima ha sancito la vittoria dei Rhinos, che, da par-te loro, sono stati bravi a controllarsi e quindi a non perdere la giusta concentrazione. Mastini, comunque, ancora una volta in evidenza; la partita l’hanno dominata loro, come di-mostrano le statistiche, ma i padroni di casa hanno pagato a caro prezzo anche alcuni errori in prossimità della goal line avversaria.

Sul 7-6 a favore dei Rhinos (De Mato e Zaccardi i marcato-ri, in precedenza), Williams ha perso banalmente il pallone a 2 yds dalla end zone, all’inizio dell’ultimo periodo di gioco. Per gli eporediesi è sfumata, così, un’occasione d’oro. Ancora un possibile safety per i canavesani, poi, è stato vanificato dai direttori di gara, che hanno segnalato un fallo dei pie-montesi.

I Rhinos, a quel punto, hanno approfittato del nervosismo crescente tra i padroni di casa e, nel finale di partita, ancora Zaccardi si è portato a ridosso della linea di meta. Benini, questa volta, con un buco da 2 yds ha fissato il punteggio sul 6-14 (trasformazione di Zaccardi).

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Sabato 2 Maggio 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 0

B.R. WARRIORS Bologna 33

0-6 2° td Baylor Valdez (n.23), 9 run

0-12 2° td Stanzani Aldo (n.18), 24 pass da Rossi Giovanni (n.7)

0-14 2° pat Stanzani Aldo (n.18), action

0-20 2° td Baylor Valdez (n.23), 1 run

0-26 3° td Baylor Valdez (n.23), 1 run

0-27 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

0-33 3° td Baylor Valdez (n.23), 11 run

Blandamente, senza neppure spingere sull’acceleratore, i Bonfiglioli Warriors hanno superato i Panthers. L’avvio è sta-to tranquillo, adeguato forse alla temperatura e alla giornata tipicamente estiva.

Ma, chiuso sullo 0 a 0 il primo quarto, anche in virtù dell’orgoglio parmigiano, e valutato il rischio che eccedere in confidenza con un americano come Tagliaferri poteva com-portare, i Bonfiglioli Warriors hanno deciso di fare sul serio. Baylor ha innescato la marcia giusta ed al riposo si è andati sul 20 a 0.

Nel terzo lo score è stato ulteriormente ritoccato fino al 33 a 0; nel quarto, tutti a pensare ad una prima tintarella…

Parma è una squadra cresciuta; qualche grattacapo potrà venire dall’ambigua vittoria dei Tauri sui cugini Giaguari nel derby torinese (24-14), ma la salvezza è a portata di mano anche se, nota curiosa, la squadra emiliana è stata penaliz-zata di un punto perchè, secondo il giudice sportivo, gli ad-detti alla catena segna yards suggerivano gli schemi di difesa avversari alla panchina!

Tornando alla partita dei guerrieri, i td biancoblù portano la firma di Valdez Baylor (4 touchdown e 138 yards in oltre venti portate), uno di “Stufione” Stanzani su assistenza di Rossi, smanioso di ben figurare di fronte al pubblico che lo ha acclamato per anni. Lo stesso Stanzani si è incaricato di trasformare, sempre su lancio.

(Diego Costa)

I Warriors sono passati anche a Parma, anche se i Pan-thers hanno confermato di non essere più la formazione ma-terasso incontrata dai campioni all’andata.

Avvio al fulmicotone per Tagliaferri, che conquista diversi down ed impensierisce i Warriors, ma Bonvicini non racco-glie in end zone il pass da Montaresi.

Baylor e Trepiccione si svegliano come per incanto con l’entrata in campo di Rossi ed il 6-0 è cosa fatta. I Panthers pasticciano e Rossi dimostra di combinare qualcosa di me-glio di Fantazzini; bomba per Stanzani e td. A questo punto i parmensi crollano, più che altro nella testa, e cedono di schianto davanti alle corse di Baylor, che segna ancora a ri-petizione. Nella ripresa Greiger dimostra di pensare ai Gia-guari e tiene a riposo sia Tagliaferri che Bernardo; di conse-guenza i felsinei incrementano il punteggio, sempre con Ba-ylor. Poi, nella quarta frazione, via libera agli italiani.

(Paolo Emilio Pacciani)

Seconda giornata di ritorno del campionato di football ed ancora derby in Emilia. A Parma i Tecninox Panthers, dopo aver subito, la scorsa settimana, la penalizzazione di un punto in classifica perchè gli addetti alla misurazione con la

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catena, disposti sulla linea dei Tauri, avevano suggerito le azioni ai giocatori in campo, hanno subito un passivo non tanto disonorevole dai Bonfiglioli Warriors per 33 a 0. 4 “td” di Baylor ed uno di Stanzani hanno fatto da contraltare alla magnifica prova del “rb” ducale Tagliaferri, che, seppure all’asciutto di “td”, ha disputato una gara degna di menzio-ne. Così i bolognesi, complice il riposo dei Doves, occupano indisturbati la prima piazza del girone.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, War-riors-bo.it

Sabato 2 Maggio 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 24 Montebianco GIAGUARI Torino 14

6-0 1° td Miano Gian Luca (n.80), 8 pass da Ariaudo Claudio (n.15)

7-0 1° pat Raffaelli Mauro (n.33), kick

13-0 2° td Funtasz Jeff (n.25), 21 run

14-0 2° pat Raffaelli Mauro (n.1), kick

17-0 3° fg Raffaelli Mauro (n.1), 30

17-6 3° td Peels Derreck (n.20), 16 run

17-7 3° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

17-13 4° td Dho Mauro (n.32), 27 pass da Oggero Giacomo (n.16)

17-14 4° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

23-14 4° td Funtasz Jeff (n.25), 35 run

24-14 4° pat Raffaelli Mauro (n.1), kick

Ed ecco il derby che non ti aspetti. I Tauri, ultimi in classi-fica, che non hanno mai ottenuto una vittoria in tutto il campionato, affrontano di petto i “cugini” Giaguari, segnano per primi, incrementano il vantaggio, contengono il ritorno degli avversari, vincono…

In otto anni di football americano all’ombra della Mole c’era stato un pareggio ed un successo con la giovanile, ma que-sta, per i Tauri, è la prima vittoria vera, il primo derby che conta: 24-14, un calcistico 3-2, trascurando gli spiccioli.

Come si sarebbero messe le cose lo si era capito fin dai primi minuti di gioco, nella polvere del Motovelodromo di Corso Casale. Tocca ai Tauri colpire il pallone: un bel calcio di Mauro Raffaelli, molto lungo. I Giaguari attaccano ma so-no fermati, tentano un “field goal” con Chieppa, ma la di-stanza è troppa e non se ne fa nulla.

Poi Jeff Funtasz, l’americano dei Tauri, porta la palla per 40 yards e mette in condizione il “quarterback” Ariaudo di servire alla perfezione Miano direttamente oltre la linea di meta.

Sono passati pochi minuti e già i Tauri conducono per 6-0, che diventano 7-0 dopo il calcio di Raffaelli.

Nel secondo quarto Funtasz raddoppia, Raffaelli su ripete e le due squadre vanno negli spogliatoi già sul 14-0.

Secondo tempo: sono ancora i Tauri a spedire il pallone ol-tre la linea di fondo con un calcio da tre punti del solito Raf-faelli. Ed ecco, finalmente, la reazione dei Giaguari; Peels si incarica di accorciare le distanze, l’allenatore Leopizzi incita i suoi “Forza, la partita incomincia adesso!”. Tutto è ancora possibile, almeno in teoria.

L’incontro offre emozioni in serie: Funtasz da una parte, Peels dall’altra, fanno prodezze.

A due minuti dal termine Mauro Dho s’inventa americano per un momento e, con una corsa di 26 yards tutta fatta di finte e mossettine, semina un nugolo di avversari. E’ il 17-14.

Sono i dirigenti dei Tauri ora a dare la sveglia ai loro gioca-tori, con le parole che prima erano state degli avversari: “La partita comincia ora!”. In una logorante guerra dei nervi, i Giaguari sbagliano un calcio, I Tauri si fanno penalizzare due volte per procedura irregolare della linea d’attacco.

Tutto resta ancora possibile, finchè Funtasz, a 30” dalla conclusione, realizza la sua seconda meta e regala il derby ai Tauri.

Il fischio finale pesca i Tauri ancora padroni della palla, grazie ad un intercetto di Flavio Bosso, e viene a sedare un inizio di rissa tra le due squadre. Alcuni Giaguari, infatti, mal digerendo la sconfitta, avevano deriso i loro “cugini”, canzonandoli: “Avete vinto il derby, ma andrete in serie B”.

Tauri sugli scudi, dunque. Anche le statistiche parlano per loro: 337 yards conquistate contro le 223 dai Giaguari, 32 portate del loro americano Funtasz (per 285 yards) contro le 20 di Peels (103 yards).

(Marco Sannazzaro)

Storica affermazione dei Tauri nel derby della Mole con i Giaguari; i “Torelli” bluargento hanno, infatti, battuto, con il punteggio di 24-14, i “Felini” gialloneri, cancellando così lo zero in classifica – dopo otto giornate di gara – e spezzando, inoltre, la tradizione che li aveva visti sconfitti per 10 volte nelle 11 edizioni disputate sinora (nell’84 si era registrato, invece, un salomonico 0-0).

Cade, quindi, così anche un mito dei Giaguari, quello della squadra cittadina imbattibile e, bisogna dirlo, cade male.

La squadra allenata da Leopizzi non ha davvero giocato; nei quattro periodi di gioco i Giaguari hanno svolto poche a-zioni di rilievo e, dopo un inizio equilibrato (hanno fallito an-che un fg dalle 30 yds), hanno lasciato via libera ai Tauri. Questi ultimi hanno giocato senza sbavature, trascinati dall’incredibile Funtasz (vedere le statistiche) e tutta la squadra si è espressa al meglio.

I Giaguari, si è già detto, non sono mai stati in partita; complice l’assenza di alcuni elementi fondamentali (Hunter, frattura della mandibola in allenamento; Costa, infortunatosi contro i Seahawks; Sperandio, in imperfette condizioni fisi-che), sono riusciti a rendersi pericolosi solo nel finale dell’incontro.

L’avvio è stato incerto per ambedue le squadre; poi, a 30” dalla fine per primo quarto, Miana ha aperto le marcature per i Tauri, grazie ad un preciso pass del giovane Ariaudo. Nel secondo quarto è toccato a Funtasz aumentare il bottino per i suoi colori, con una bella corsa di 21 yds.

Apprezzabile la reazione dei Giaguari, ma nel terzo quarto Raffaelli ha messo tra i pali un preciso calcio dalle 30 yds. Peels ha ridotto le distanze ad 1’ dalla fine del terzo quarto e successivamente Dho ha riportato sotto la sua squadra.

Funtasz è stato, però, inarrestabile anche nel finale e, a 6” dalla fine, ha messo il sigillo di chiusura all’incontro, con una corsa di 35 yds in td.

(Claudio D’Amico)

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Statistiche Corse

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 32 per 279, Comunian Car-lo (n.33) 4 per 15, Belforte Maurizio (n.17) 1 per 4

Giaguari Peels Derreck (n.20) 20 per 113, Dho Mau-ro (n.32) 6 per 47, Oggero Giacomo (n.16) 2 per 6

Passaggi

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 2 su 6 per 37 (1 int)

Giaguari Oggero Giacomo (n.16) 8 su 20 per 67 (1 int)

Ricezioni

Tauri Brizio Massimo (n.29) 1 per 29, Miano Gian Luca (n.80) 1 per 8

Giaguari Dho Mauro (n.32) 1 per 27, Lazzaretto A-lessandro (n.11) 2 per 12, Traverso Gianluca (n.80) 2 per 12, Peels Derreck (n.20) 2 per 10, Manfredini Lo-renzo (n.87) 1 per 6

Intercetti

Tauri Catolla Guido (n.27) 1 per 0

Giaguari Caramellino Giorgio (n.26) 1 per 9 Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 3 per 84

Giaguari Dho Mauro (n.32) 2 per 99, team 1 per 13 Punt Return

Tauri Di Fabio Sergio (n.21) 1 per 20, Bianchini R. (n.84) 1 per 13, Catolla Guido (n.27) 1 per –7

Giaguari Lazzaretto Alessandro (n.11) 1 per –1 Kickoff Return

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 1 per 19

Giaguari Peels Derreck (n.20) 2 per 61, Lazzaretto Alessandro (n.11) 1 per 15

Field Goal

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 1 su 1

Giaguari Chieppa Agostino (n.1) 0 su 1

Fonti: Stampa Sera, Tutto Football, Frogslegnano.biz, Hud-dle.org, Tauritorino.com

Sabato 2 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 28 Champion AQUILE Ferrara 3

6-0 1° td Turner David (n.23), 45 run 6-3 2° fg Cannizzo Maurizio (n.15), 31

12-3 3° td Venceslai Mauro (n.86), 26 pass da Montaguti Pierluigi (n.19)

18-3 4° td Turner David (n.23), 40 run

20-3 4° pat Beghelli Gianni, action

26-3 4° td Turner David (n.23), 12 run

28-3 4° pat Turner David (n.23), action

Attorno alle 23 la terra ha tremato anche alla Lunetta Gamberini. Non per effetto delle scosse sismiche che hanno colpito l’Emilia, ma… per la grande serata di Dave Turner, irresistibile runningback dei Towers, che ha trascinato ad un franco successo la sua squadra di fronte alle Aquile Ferrara. Il mediano ha chiuso con un tabellino personale di 231 yards in 17 corse, tre td ed una conversione. Non contento, ha pure propiziato il td di Venceslai, offrendo a Montaguti il pallone per il lancio vincente sul solitario receiver.

Alle Aquile non è rimasto che piegarsi al volere di una squadra che ha dominato in attacco, dove la linea ha aperto “autostrade” ai corridori e Bebo Alessandri ha ben coadiuva-to Turner (6 portate, 48 yds). Beghelli si è infine distinto per una trasformazione da due punti. La difesa, se pura ha con-cesso qualcosa di troppo agli avversari, al momento oppor-tuno ha saputo chiudere ogni varco, con Spigarelli in grande evidenza. Terracina e Tinti intercettatori e Franceschini at-tento a ricoprire un fumble. I parziali della partita dimostra-no come per gli estensi non vi sia stato scampo; 6-0, 0-3, 6-0 e 16-0 i risultati nei quattro tempi.

Un plauso va speso anche per Younger, che cresce di gara in gara. Le Aquile ora non possono che battersi per la salvez-za, mentre rimbalza a Bologna una voce non ufficiale: nella prossima stagione la franchigia estense potrebbe fondersi con la squadra campione d’Italia. Pare che, al proposito, tra i due presidenti delle squadre, Lodi da una parte, Felloni dall’altra, ci sia già stato un incontro.

(Diego Costa)

La partita rivestiva importanza capitale per ognuna delle due compagini, per motivi diversi: i Towers dovevano vincere per mantenersi nelle alte sfere della classifica, le Aquile per ritrovare fiducia. Ne è scaturita una bella gara, che ha visto i bolognesi dominare una avversaria di tutto rispetto.

L’attacco estense è riuscito a farsi pericoloso, trascinato da Ladson (forse un po’ troppo solo); ma la difesa dei Towers, nei momenti decisivi, è salita in cattedra, provocando turnover fondamentali e costringendo gli estensi al punt, spesso risoltosi con finte non riuscite.

Sotto il profilo offensivo Turner ha sfruttato i blocchi della sua linea, oltre a quelli di un Alessandri che si è improvvisa-to fb. Ma, nel finale di partita, lo stesso giocatore ha anche dimostrato tutto il suo valore di rb.

Per la cronaca, il coloured bolognese ha anche segnato un td su kickoff return; l’azione è poi stata annullata.

Sul fronte delle Aquile, la difesa non è stata in grado di fermare il gioco sempre più sofisticato dei ragazzi di Sypult, e, nell’ultimo periodo, è incorsa in un certo nervosismo, che ha macchiato la bella prova del collettivo. Innegabile, co-munque, che le Aquile possano ancora sperare di restare in serie A con il loro nuovo gioco, mentre i Towers vedono i playoff sempre più vicini.

(Eugenio Franzoso)

A Bologna grande prova dei Faac Towers, che hanno impo-sto la legge del più forte alle miglioratissime Aquile. 28 a 3 il finale, ma con una prova magistrale della difesa bolognese, che, nonostante abbia subito molto, in termini di yds con-cesse, dal potente Ladson, ha sempre tolto palla agli estensi nelle situazioni cruciali.

Un fumble ricoperto da Franceschini e due intercetti di Terracina e Tinti hanno tolto alle Champion Aquile la possi-bilità di andare oltre al 3.

Grande linea e spazio, a fine partita, per tutti. In attacco buoni blocchi di Cavazza, Meletti e C., con Tur-

ner in formato pro. 3 td ed una trasformazione per lui, men-

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tre Venceslai ha ricevuto tre pass, di cui uno in td, dopo fin-ta reverse e poi passaggio.

Ottima la prova di Alessandri, chiamato a sostituire Ziosi, e capace, oltre che di bloccare ottimamente, di correre per 48 yds.

Peccato per il td annullato al coloured dopo un ritorno di calcio di 90 yds.

(Massimo Terracina)

Sabato scorso le torri firmate Faac hanno dato lezione di football, schiacciando le Aquile di Ferrara con un sonoro 28-3. E’ stata la quarta vittoria dei bolognesi in questo torneo, terza in assoluto con i ferraresi. Protagonista dell’incontro l’americano David Turner, autore di tre touchdown, con cor-se di 45, 40 e 12 yards.

Il veloce coloured dei Towers si può considerare un big di questo torneo; compare infatti nelle classifiche di rendimento per i punti segnati e le yards corse, alla stessa stregua dei suoi colleghi più illustri, Pearson e Baylor. Impeccabile an-che il lavoro del quarterback Montaguti, autore di un td pass per Venceslai, e della difesa, che ha realizzato un sack e due intercetti.

(Stefano Tura)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Domenica 3 Maggio 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 23 LIONS Bergamo 21

0-6 1° Lio td Aaberg, 8 run

6-6 1° td Lane Peter (n.7), 1 run

7-6 1° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

9-6 2° saf Bellamoli Massimo (n.1)

15-6 3° td Bellamoli Massimo (n.1), 20 pass da Lane Peter (n.7)

16-6 3° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick 16-12 4° Lio td Aaberg, 1 run 16-14 4° Lio pat Rovaris Angelo, action 16-20 4° Lio td Bussini Remo, 16 pass da Orfeo Die-

go 16-21 4° Lio pat Marinoni Fausto, kick

22-21 4° td Lane Peter (n.7), 69 kickoff return

23-21 4° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

I bergamaschi si sono subito mostrati compagine risoluta e ben più temibile, rispetto a quella del girone di andata, ap-profittando di un inizio balbettante dei Redskins, gli orobici hanno mosso per primo lo score con una corsa di Aaberg (non trasformata).

I veronesi hanno trovato subito la forza di reagire, tenendo la situazione sotto controllo fino alla fine del terzo quarto e realizzando sedici punti, con i td di Lane e Bellamoli, gli ex-tra point ed un safety dello stesso Bellamoli. Nell’ultimo quarto, tuttavia, i Lions si sono risvegliati, andando a loro

volta due volte in td, con Aaberg e Bussini. A 2’04” dalla fine situazione di nuovo ingarbugliata, ma la

suspance è durata poco. Lane, dopo aver raccolto il kickoff di Marinoni, ha deciso di non fermarsi prima di aver rag-giunto la end zone avversaria; 69 yds di mirabolante caval-cata. La partita si è conclusa qui, ma – mentre scorrevano i titoli di coda – i Lions hanno varcato la goal line su azione viziata da holding, sfiorando così la sorpresa finale.

(Alberto Stanghellini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 3 Maggio 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 7

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 19

0-6 1° td Blakely Roy (n.24), 4 run

6-6 1° td Malvezzi Luciano, 31 run

7-6 1° pat Vismara Giorgio (n.1), kick

7-12 2° td Blakely Roy (n.24), 2 run

7-18 3° td Angelini Sergio (n.8), 21 pass da Ble-fari Luca (n.12)

7-19 3° pat Canella D. (n.82), kick

Entusiasmante partita dei Bosco Alfa Romeo Skorpions contro i Seahawks a Bellusco, nel primo dei tre match de-terminanti per l’ingresso ai playoff. I varesini hanno offerto una grossa prova d’orgoglio contro una formazione, quella di Bellusco, tutt’altro che dimessa, nonostante le polemiche delle scorse settimane culminate con il licenziamento dell’allenatore Hardgrove.

Iniziava subito bene per i Bosco Skorpions, che andavano in meta con il coloured Roy Blakely (161 yards percorse), in-discusso protagonista della partita assieme all’altro statuni-tense dei Seahawks, Todd Stanish. Subito dopo, però, i brianzoli recuperavano fortunosamente una palla sfuggita all’attacco grigiorosso e pareggiavano, la trasformazione ad-dizionale li portava addirittura in vantaggio, lasciando scon-certati i varesini. Tutto da rifare. Ci pensava, comunque, an-cora Blakely a far pendere l’ago della bilancia in favore degli uomini di Gallivanone con un’altra irresistibile azione.

Nel terzo quarto pregevole fraseggio del duo Blefari – Ange-lini, con quest’ultimo in meta tra quattro avversari su preci-so lancio di 25 yards.

Ultimo quarto di contenimento da parte dei varesini, che, in ogni caso, si avvicinavano più volte alla linea di meta dei brianzoli, senza ottenere, però, un altro meritatissimo tou-chdown.

Tripudio al termine e tutta la squadra a ringraziare i nu-merosi tifosi al seguito.

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1987 Associazione Italiana Football Americano

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Molto efficaci in difesa Raffaele, Castiglioni, menzione par-ticolare per la pregevole prova, Cermesoni e Gorini, con ben 33 placcaggi.

In attacco superlativo Blakely, ottimo, come al solito, Ange-lini e positivo anche Paolo Mattiuzzo, utilizzato in parecchie azioni.

Da segnalare, purtroppo, brutti incidenti accaduti a Mago-ga, Franzini e Cranchi; dei tre il solo Cranchi potrà recupe-rare, per Magoga (infrazione all’omero) e Franzini (legamenti ginocchio) il campionato è finito in anticipo.

(Lorenzo Corazzon)

Si chiude il sipario sulla gestione del coach americano Hardgrove, esonerato la settimana precedente, con l’annuncio ufficiale da parte della dirigenza dei Seahawks ed entrano in scena i tre americani, nel ruolo di allenatori-giocatori, coalizzati per guidare la formazione brianzola verso l’ipotetica salvezza.

Il trio Stanish – Hoffman – Bateson non è, però, riuscito a contrastare l’azione multipla degli Skorpions. I varesini, in-fatti, con una discreta prestazione, con un ottimo Blefari in cattedra, a condurre i giochi dell’attacco, e con il runner Blakely in spolvero, hanno steso – senza nemmeno troppo affanno – i Seahawks. E pensare che la squadra di casa era anche riuscita ad andare in vantaggio nel primo quarto con un bell’intercetto di Malvezzi, che è riuscito a realizzare il td del pareggio, trasformatosi, poi, in vantaggio grazie al calcio di Vismara.

L’illusione è, però, durata poco, perché Blakely non ha perdonato, portando subito il punteggio sul 12-7 (risultato sul quale si è chiusa la prima metà dell’incontro). Nel secon-do tempo i valori di gioco sono stati pressochè uguali, ma Blefari è riuscito ad “inventare” un td pass per Angelini.

(Marco Cogliati)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 9 Maggio 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 9

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 7

2-0 2° saf Doughty

2-6 3° td Biatchinyi Luigi (n.36), 1 run

2-7 3° pat Pietrangeli Marco (n.58), kick 8-7 4° td Landini Luca (n.40), 7 pass da Mel-

chiorri Stefano (n.18) 9-7 4° pat Cannizzo Maurizio (n.15), kick

Se si tratti di un passo decisivo verso la salvezza lo diranno le prossime partite; certo è che le Aquile non si sono lasciate sfuggire il treno dei playout, vincendo, sul filo di lana, la sfi-da spareggio con i Grizzlies, privi di Morris.

La partita è sentita ed il primo quarto trascorre con attac-

chi che non girano. All’inizio è Doughty a bloccare un punt di Pietrangeli, provocando il safety che sblocca il risultato. Ladson e Landini, poi, portano a 6 yds dal td l’attacco esten-se, ma Santoro intercetta, chiudendo il primo tempo. Nel ter-zo quarto, con Volterra incapace di far funzionare il gioco ae-reo, Biatchinyi trascina i romani in td, concludendo perso-nalmente un drive tutto suo.

I successivi attacchi delle Aquile sembrano privi di convin-zione, ma la difesa si riprende, bloccando, a 45” dalla fine della partita, un tentativo di fg. Nonostante i giochi appaiano ormai fatti, il qb ferrarese completa un pass decisivo per Go-rini; questi corre 33 yds ed esce lateralmente dal campo. Il tempo di una corta portata di Ladson e palla di nuovo tra le mani di Melchiorri, che trova Luca Landini in end zone, ad 1” dalla chiusura della gara.

Il tripudio dei padroni di casa si mescola allo sconforto dei laziali, i quali, falcidiati da numerose assenze già prima dell’incontro, hanno patito poi l’infortunio del lineman Van-ghetti (gomito lussato).

(Rodolfo Barbaro)

Grande impresa delle Champion Aquile Ferrara, che hanno sconfitto, a soli 40 secondi dal termine, i Grizzlies Roma per 9 a 7, grazie all’intesa del qb Melchiorri con il fb Landini, pe-scato in td con un pass di 7 yds. L’unico neo della partita l’incidente, di cui non si conosce ancora l’entità, al rb La-dson.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Campo Comunale, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 12 Faac TOWERS Bologna 21

0-6 1° td Turner David (n.23), 1 run

0-7 1° pat Pattacini Dario, kick

6-7 2° td More Lawrence (n.36), 2 run

6-13 2° td Turner David (n.23), 4 run

6-14 2° pat Pattacini Dario, kick

6-20 3° td Alessandri Benedetto (n.32), 3 run

6-21 3° pat Pattacini Dario, kick

12-21 4° td More Lawrence (n.36), 5 run

A Grosseto i Towers si giocavano parte del loro destino; sa-pevano di non poter fallire l’occasione e, come è accaduto nella partita di andata, grazie a nervi saldi e ad un gioco fi-nalmente efficace con entrambi i team (attacco e difesa), hanno avuto la meglio. Si è trattato di una vera e propria battaglia; ma i gialloblù non hanno raccolto le provocazioni dei toscani e, con concentrazione e concretezza, sono riusciti

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a portare a termine positivamente l’impegno. Subito in vantaggio nel primo quarto con un Dave Turner

in condizione di forma strepitosa (alla fine l’americano ha vantato un tabellino personale di 202 yds), i Faac hanno ret-to benissimo in difesa la forza d’urto dei Condor, soffrendo un poco l’”ariete americano More (254 le yards conquistate complessivamente da questo giocatore), ma annullando – grazie alla perfetta applicazione del backfield ed alla pressio-ne della linea difensiva sul lanciatore – la più concreta risor-sa offensiva dei toscani: il gioco aereo.

Nel secondo quarto i toscani si riportavano sotto (6 a 7). Replica gialloblù e Morrone si rendeva protagonista di una

grandissima azione, una corsa di 82 yds direttamente in td, annullata per un fantomatico fallo avvenuto, secondo gli ar-bitri, ben lontano dall’azione decisiva. Gli animi si scaldava-no, ma ci pensava Turner a raffreddare le speranze grosse-tane con un secondo td personale, grazie al quale i bolognesi ristabilivano le distanze; 14 a 6. Nel terzo quarto il positivo Alessandri chiudeva le ostilità, con un terzo td. Pattacini (3 su 3 negli extra point) fissava il 21 a 6, ritoccato solo ad 8’ dal termine ancora dall’irrefrenabile More.

La squadra di difesa meriterebbe un monumento; in parti-colare il backfield (Morrone, Terracina, Resca, Turner, Dru-siani e Cattoli), che ha vanificato i disperati tentativi di assi-stenza di More (0 su 7 e 2 intercetti, di Turner e Resca stes-si) e di Vincenzi (3 su 5 per 27 yds).

(Diego Costa)

Una grande prestazione l’hanno offerta i Faac Towers, an-dando a vincere sul difficile terreno dei Condor Grosseto per 21 a 12. Una magistrale prova offensiva basata su Turner ed Alessandri, supportati dai blocchi della linea offensiva, non completa, hanno dato tre td ai bolognesi, ad opera di Turner (2) ed Alessandri (1).

Subito in vantaggio per 14 a 0, dopo il td grossetano era Morrone, migliore in campo per la difesa, a ritornare in td il calcio seguente. Un fallo richiamava indietro i bolognesi, che fallivano con Pattacini, troppo discontinuo nei momenti chiave, il fg della quasi sicurezza, nonostante lo stesso aves-se realizzato 3 trasformazioni. Ancora i Towers in td, poi una difesa efficace, che annullava completamente il passing ga-me avversario, in special modo su Bardelli, n. 1 in Italia, concedeva allo scadere il td del 21 a 12. La partita si chiude-va su di un intercetto di Turner, che faceva il paio con quello di Resca. Grande prova di carattere dei bolognesi, che, con una difesa incompleta, si trovano ora in terza piazza, già nei playoffs, con la rosea prospettiva di arrivare alla fine della stagione regolare secondi.

Un elogio particolare va speso per la difesa, che, pur con-cedendo yds al forte More sulla terra, non ha dato ai Condor possibilità di replicare costruttivamente, bloccando anche le trasformazioni alla mano dei maremmani.

(Massimo Terracina)

Un incontro “made in Usa”, quello di sabato scorso fra To-wers e Condor. I bolognesi hanno sfruttato soprattutto Tur-ner, imprendibile nelle corse e determinante in difesa, senz’altro uno dei migliori stranieri del girone; i grossetani, con More, hanno anch’essi optato per le corse (le statistiche parlano di 32 portate per entrambi, con un totale di 183 yds per Turner e di 250 per More).

Gli ospiti hanno, però, saputo annullare il gioco aereo dei maremmani; Bardelli ha avuto sempre due uomini su di sé ed i pochi lanci tentati sono stati resi vani da eccellenti co-perture, con Marrone (anche protagonista di un’azione da td, annullata per fallo, dopo un ritorno di punt per 70 yds) a di-stinguersi.

La mancanza del gioco aereo ha privato i toscani della loro arma più incisiva. Il coach di casa ha preferito talvolta far

lanciare More in option, ma i risultati sono stati catastrofici: due incompleti e due intercetti, un errore tattico, considerato anche che Vincenzi stava disputando una buona partita. Al-tro errore quello di non utilizzare gli altri wr ed il te, che spesso si è trovato smarcato.

Nessuna tattica sbagliata, invece, da parte bolognese; ot-tima anche la mossa di ripiegare in difesa in fase di copertu-ra sui lanci, piuttosto che andare a pressare direttamente il qb. Il gioco a terra non ha reso, comunque, noioso l’incontro.

(Giovanna Stellini)

I Faac Towers, per la prima volta nella loro storia, accedo-no ai playoff. Infatti, se la matematica non dà loro ancora l’assoluta certezza di giocare la post season, l’importante vit-toria ottenuta sabato scorso a Grosseto contro i Condor (21-12) garantisce alle torri una posizione di classifica assoluta-mente gratificante (terzo posto) ed è di buon auspicio per la conquista di quella seconda posizione che darebbe loro la possibilità di disputare in casa il primo turno dei playoff. Il match verità per definire il piazzamento dei Towers sarà quello contro i Dolphins, ad Ancona, in programma il 24 Maggio.

A Grosseto i Towers hanno dato lezione di football, se-gnando tre touchdown con l’americano Turner (corse di 1 e 4 yards) e con il ricevitore Alessandri, che ha raccolto un pass di 3 yards di Montaguti.

(Stefano Tura)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Stadio Dorico, Ancona

Reporter DOLPHINS Ancona 7

GLADIATORI Roma 0

6-0 2° td Walters Eric, 7 run

7-0 2° pat De Panicis Marco, kick

Dopo un successo come questo Osvaldo Bagnoli, allenatore del Verona tricolore, avrebbe dichiarato di aver raggiunto la salvezza e la soddisfazione del massimo obiettivo. Giova ri-cordare che i Dolphins sono ancora matricole, inserite in un girone di ferro, ma Frank Albani, sincero e disponibile come sempre, non si schermisce già più: “Vogliamo il secondo po-sto, per incontrare i Redskins ed avere una rivincita impor-tante per noi”.

I Dolphins hanno conquistato, così, al “Dorico” la matema-tica salvezza, sospingendo i Gladiatori verso il baratro dei playout. E questo in una gara invero brutta, dominata dalle assenze, da una parte e dall’altra, dagli errori (sotto forma di fumble, come piovesse) e dalla paura di pagar cara ogni di-strazione.

Si incomincia con Meyer k.o. al secondo gioco e con le due squadre che, con l’eccezione della buona volontà di Lopren-cipe, non trovano di meglio che martellarsi per quattro pe-riodi in quella Broadway che è la zona tra tackle e tackle.

La pressione dorica ha buon gioco solo con Walters, che nel secondo quarto entra in end zone dalla porta stretta, per

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conquistarsi due punti di paradiso. Immediatamente dopo gli ospiti trovano l’unica reazione degna di nota: Loprencipe im-becca Giambelli per 46 yds, fino ad un passo dalla goal line, ma tutto si spreca in un fumble.

(Gennaro Carotenuto)

Fonte: Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 41

SEAHAWKS Bellusco 7

6-0 1° td Knight John (n.37), 7 pass da Dome-nichini Giovanni (n.13)

6-6 1° td Mangialardo Enrico (n.33), 23 run

6-7 1° pat Vismara Giorgio (n.1), kick

12-7 2° td Pearson Garry (n.22), 1 run

18-7 2° td Pearson Garry (n.22), 19 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

20-7 2° pat Knight John (n.37), action

26-7 2° td Pearson Garry (n.22), 9 run

27-7 2° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

33-7 2° td Mambelli Enrico (n.84), 30 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

34-7 2° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

40-7 4° td Mambelli Enrico (n.84), 22 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

41-7 4° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

E’ cominciata con un brivido ed è finita in gloria; la vittoria dei Doves è onorevole perchè onorevole è stata la resistenza della squadra avversaria. Nel primo quarto i lombardi hanno provato a stare al passo coi bolognesi, chiudendo addirittura in vantaggio il parziale per 7 a 6. Ma la reazione bolognese è stata impeccabile. Con una buona distribuzione di gioco tra corse e lancio, che ha dato spazio equamente a tutti i gioca-tori di punta della squadra. Giovanni Domenichini, sempre più completo, anche sul piano psicologico, ha permesso alla squadra di tornare in vantaggio e di prendere il largo. John Knight, Garry Pearson e capitan Mambelli hanno siglato i touchdown che hanno permesso alla squadra di andare al riposo sul 34 a 7. Nel secondo tempo, sebbene il risultato non sia mai stato messo in discussione, la fantasia e la va-rietà di schemi dall’una e dall’altra parte hanno divertito il pubblico; poco conta se solo Mambelli è andato a segno, per-chè Joe Domenichini ha proseguito nel suo show personale, chiudendo con un ragguardevole 10 su 14 nei passaggi, con un guadagno di 173 yds e ben 4 td pass. 41 a 7 il finale,

grazie anche a tre trasformazioni su calcio di Alessandro Sgarzi ed una, su azione, di Knight. La difesa ha, forse, con-cesso qualcosina di troppo a Penati e soci; il backfield si è concesso qualche pausa, ma quando si è trattato di arresta-re definitivamente gli attacchi… fastidiosi dei Seahawks, Santinami ha guidato la pressione sul qb, Calbucci e La-mandini hanno bloccato le insidiose corse di Mangialardo ed Aldrovandi ha richiamato all’ordine i compagni di linea.

(Diego Costa)

Lanci, lanci ed ancora lanci; l’attacco dei Doves è diventato un vero e proprio bombardiere e Domenichini il suo coman-dante. Anche contro i Seahawks i bolognesi – targati Malipie-ro – hanno tenuto fede alle aspettative, dando vita ad un gio-co completo e spettacolare: quattro td pass, 173 yds conqui-state su lancio e 10 lanci completati su 14 sono un’ottima media per i biancorossi.

Se l’attacco dei Doves gira a mille, la difesa si è, forse, con-cessa qualche distrazione di troppo, non foss’altro per il td del bravo Mangialardo, runner dei brianzoli, scaturito da una corsa di 23 yds, e per le 128 yds su lancio conquistate dai Seahawks. Ad un certo punto dell’incontro i lombardi si sono addirittura trovati in vantaggio per 7-6, prima di subire 28 punti in un solo quarto, andando al riposo sul 7-34.

(Stefano Tura)

Scontata la vittoria dei Malipiero Doves nei confronti dei Bellusco Seahawks per 41 a 7.

Nonostante il momentaneo svantaggio per 7 a 6 carpito dai lombardi, i biancorossi hanno raddrizzato senza problemi la partita con le prodezze aeree del tandem Domenichini / Mambelli e le corse di un ritrovato Pearson, autore di tre td.

Rientro di Raimondi, guarito dall’infortunio alla spalla, e gran prova offensiva, coronata da una magistrale prestazio-ne, di Joe Domenichini, con 143 yds lanciate, 2 td pass a Mambelli, 1 a Knight e parecchie assistenze per la rivelazio-ne Donati, il te. In difesa qualche distrazione è stata com-pensata da 2 intercetti ad opera di Knight e Rita.

Gran rientro in squadra, dopo un forzato allontanamento per motivi di lavoro, per Tito Porreca, autore di un kickoff return di 50 yds.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 6

Philips C. FROGS Legnano 31

0-6 1° td Trabattoni Alessandro (n.7), 47 pass da Frasco Robert (n.14)

0-7 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

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0-13 1° td Senati Giampiero (n.80), 16 pass da Frasco Robert (n.14)

0-19 2° td Brignoni Mauro (n.93), 1 run 6-19 2° td Zanni Maurizio, 7 pass da Baracchi

Davide (n.22)

6-25 3° td Senati Giampiero (n.80), 41 pass da Frasco Robert (n.14)

6-31 4° td Principi Giovanni (n.21), 1 run

Seconda partita dei Falchi “all’italiana”, dopo la fuga – è ormai assodato, in direzione di Helsinki – dei due yankee ed il licenziamento di Honey. E’ stata una sconfitta, già comun-que preventivata dal coaching staff modenese, che aveva come obiettivo quello di mettere alla prova gli automatismi nostrani contro una squadra di alto rango.

Il micidiale passing game di Frasco ha detto tutto, nono-stante mancassero anche i due rb titolari dei lombardi. I Frogs hanno dato prova di solidità in ogni reparto, con la so-la difesa colpevole di qualche leggerezza; il reparto di conte-nimento, in occasione dell’unico drive concluso dai Falchi, ha subito qualche trick play, come le reverse di Sperindè od i draw di Della Casa.

Ottima la prova del safety Pezzotta, che, complice una se-rata no dei wr gialloblù, ha rovinato la media di Baracchi; da parte modenese la prova difensiva è stata sufficientemente gratificante, soprattutto perché due dei tre db provengono direttamente dal “vivaio”.

In attacco Maurizio Zanni e Della Casa hanno totalizzato un discreto bottino, riuscendo a correre per 111 yds contro la difesa dei neroargento.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 7 Tecninox PANTHERS Parma 25

0-6 1° td Tagliaferri John (n.35), 6 run

0-12 2° td Tagliaferri John (n.35), 60 pass da Montaresi David (n.12)

0-18 3° td Tagliaferri John (n.35), 2 run

6-18 4° td Lazzaretto Alessandro (n.11), 20 pass da Oggero Giacomo (n.16)

7-18 4° pat Chieppa Agostino (n.1), kick

7-24 4° td Tagliaferri John (n.35), 25 run

7-25 4° pat Montaresi David (n.12), kick

Sconfitti, a sorpresa, dai Tauri la settimana precedente, i Giaguari hanno pensato bene di rincarare la dose, per le già delicate coronarie dei propri tifosi, rimediando un’altra scon-

fitta inattesa al “Motovelodromo”. Certo, si sapeva che i Pan-thers avrebbero opposto una valida resistenza, ma, nello stesso tempo, non si pensava ad un crollo totale dei torinesi.

Ed invece così è stato: perso Hunter per una frattura alla mandibola (rientrerà entro pochi giorni in America), la com-pagine piemontese ha, inoltre, giocato senza il secondo ame-ricano, Derreck Peels, tenuto fuori dalla squadra dal presi-dente Martinetti a causa di alcuni contrasti (questa la moti-vazione ufficiale).

Morale della favola, il protagonista dell’incontro è stato Ta-gliaferri, rb che, di giornata in giornata, continua a riservare sorprese e, soprattutto, a risollevare dai bassifondi la sua squadra; per lui quattro td in quattro periodi di gioco e, nel complesso, oltre 200 yds di guadagno.

Per quel che concerne la squadra di casa, non ci sono commenti; il collettivo ha l’obbligo di reagire a questo incre-dibile stato di cose e, soprattutto, come si suol dire, è co-stretta a dimostrare di essere squadra di rango. Per quel che concerne il futuro dei Giaguari, non dovrebbero esserci pro-blemi per approdare ai playoff; certo, lo spirito, alla fine del girone di andata, era ben diverso e, se l’ambiente non si sbloccherà, anche quest’anno i piemontesi rischieranno di uscire al primo turno della post season.

(Federico Donati)

Fonte: Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 8 JETS Bolzano 27

0-6 1° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 4 run 0-7 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-13 2° Jet td Ferrari Franco (n.88), 23 pass da

Bulluck Wayne (n.23) 0-15 2° Jet pat Bowman Pedro (n.34), action 0-21 2° Jet td Ferrari Franco (n.88), 23 pass da

Bulluck Wayne (n.23) 0-27 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 61 run 6-27 4° td Rusich Bruno (n.43), 1 run 8-27 4° pat Bressan Fabrizio (n.21), action

Bulluck & Bowman 27 – Muli 8. Niente da fare per i deci-mati triestini, scesi in campo in formazione falcidiata dagli infortuni e senza stranieri, contro lo strapotere della coppia americana targata Bolzano. I due coloured ospiti hanno pra-ticamente imperversato da soli per tutta la durata della gara. Difficile ricordare una sola azione che non li abbia visti pro-tagonisti; quasi incontenibili sulle corse, decisivi nei pass (negato dal regolamento agli americani, ma ben applicato in situazione di option), attenti e sicuri anche in difesa.

Nei Jets gli italiani hanno fatto da comparsa, solo gregari al servizio dei due fuoriclasse.

La cronaca: partono fortissimo i Jets, che, al primo assalto, vanno facilmente a segno con Bulluck; a quest’ultimo la di-fesa dei Muli – in versione tutta italiana – non può resistere.

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Si cambia campo e gli ospiti cambiano anche schemi: dopo le corse Bulluck si esibisce in precise option ed è Franco Ferra-ri a completare due lanci in td.

Il secondo tempo è più equilibrato; Bulluck, però, riesce a trovare ancora il td con una bella corsa di 61 yds. La tecnica ed il cuore dei triestini vengono premiati, a pochi minuti dal-la fine, soltanto dalla marcatura di Bruno Rusich.

(M. Zamataro)

Fonte: Tutto Football

Sabato 9 Maggio 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 28

F. CHIEFS Ravenna 15

6-0 2° td Perry Nelson, 27 run

6-6 2° td Green John, 8 pass da Rosetti

6-7 2° pat Rosetti, kick 12-7 2° td Perry Nelson, 14 run 14-7 2° pat Osti Davide (n.26), action

14-13 3° td Green John, 4 pass da Rosetti

14-15 3° saf team, automatico 20-15 4° td Perry Nelson, 30 run 22-15 4° pat Perry Nelson, action 28-15 4° td Perry Nelson, 60 run

Gli Squali sono finalmente riusciti a “violare” il “Lagaccio” di Genova, uscendo vincitori dallo scontro salvezza con i Chiefs. Il punteggio finale ha sancito la superiorità dei liguri, manifestatasi soprattutto grazie ad un Perry scatenato (quat-tro td ed una trasformazione) e ad una difesa attenta e grin-tosa.

E’ doveroso aggiungere, però, che i romagnoli hanno alzato bandiera bianca solo nell’ultimo quarto; in precedenza i Chiefs si erano trovati anche in vantaggio (15-14), grazie ad un safety automatico provocato da un maldestro tentativo di punt dei genovesi.

Il Perry visto in questo turno ha mostrato di appartenere, però, ad un altro pianeta; dopo aver riportato la sua squadra in testa con un td, il coloured ha deciso che era ora di chiu-dere il discorso sulla partita. Rientrato con l’attacco sulle proprie 40 yds, dopo un drive infruttuoso degli ospiti, lo yankee genovese ha ricevuto l’handoff da Osti e, grazie ad un paio di bloccaggi ben portati, ci è involato lungo la side line, per concludere la sua corsa solo dopo essere entrato in end zone.

Gloria agli Squali, quindi, soprattutto perché i Chiefs han-no confermato di poter contare su di un buon collettivo.

(Salvatore Iaccarino)

Passo falso dei Chiefs a Genova, battuti dagli Squali per 28 a 15. La loro situazione si è ora aggravata, tanto da farli pas-

sare da possibili candidati ai playoffs a protagonisti per la lotta per non retrocedere od essere invischiati nei playout.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Domenica 10 Maggio 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 35 G.B. GREEN MACHINE C. 0

6-0 1° Lio td Beck Stephen (n.16), 6 run 7-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 13-0 1° Lio td Rovaris Angelo, 10 pass da Orfeo

Diego 14-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 20-0 1° Lio td Zorzi Silvano (n.44), 4 run 21-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 27-0 1° Lio td Salvioni Livio, 2 run 28-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 34-0 1° Lio td Salvioni Livio, 2 run 35-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick

Altro che Green Machine: la vera macchina da td sono lo-ro, i Lions. Una macchina un po’ strana, per la verità; fun-ziona bene una volta si ed una volta no, ma quando funziona è davvero un bello spettacolo. Sarà forse perché, ogni volta che giocano in casa, per i bergamaschi c’è un trofeo da con-quistare? Può darsi; questa volta l’”Ice Cream Bowl”, messo in palio da una gelateria locale, ha addirittura scatenato la furia distruttiva degli orobici, manco fosse stato promesso loro un gelato a testa per ogni punto segnato.

Dopo un solo minuto di gioco i “bambinoni” allenati da Steve Boone erano già in vantaggio per merito di Steve Beck, pronto nello sfruttare un buco (non sarà l’ultimo) nella difesa avversaria. Passa qualche minuto ed i Lions sono di nuovo a segno, con Orfeo che pesca Rovaris in end zone, libero come un fringuello.

Praticamente la partita è già finita. I Veneti fanno quello che possono, o, forse, qualcosa meno: un paio di lanci com-pletati da Bonfio sono tenui bagliori nell’oscurità totale. Sulle portate è un vero disastro: alla fine il saldo sarà addirittura negativo (merito anche, ovviamente, dell’ottima difesa ber-gamasca).

(Sergio Ghisleni)

Fonte: Tutto Football

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Domenica 10 Maggio 1987

Campo Via Montenero, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 28

MASTINI Ivrea 32

0-6 1° td Williams Milton (n.35), 65 run

0-8 1° pat Williams Milton (n.35), action

0-14 1° td De Mato John (n.83), 11 pass da Lat-tanzi M. (n.22)

6-14 1° td Ghisoni Stefano, 65 kickoff return

6-20 2° td Williams Milton (n.35), 20 run

12-20 2° td Woodley, 1 run

18-20 3° td Giacomazzi (n.5), 5 run

20-20 3° pat Ghisoni Stefano, action

20-26 4° td Williams Milton (n.35), 40 run

20-32 4° td Williams Milton (n.35), 40 run

26-32 4° td Citterio, 8 pass da Cantarelli Stefano

28-32 4° pat Giacomazzi (n.5), action

Attacchi al tritolo e difese un po’ sonnacchiose: ne viene fuori una partita divertente, con valanghe di td, che – alla fi-ne – porta i due punti in casa Mastini.

Eroe e protagonista indiscusso è Milton “Turbo” Williams, che, portando lo stesso nome del rb tutto spettacolo e veloci-tà (quello che lo scorso anno faceva i macelli con la maglia dei Warriors), decide di raccoglierne la pesante eredità e sul campo di Garbagnate passa il pomeriggio a seminare avver-sari ed a collezionare punti in quantità industriale.

Accanto a lui si segnala il piccolo, ma rapidissimo, Crippa e fa una buona gara De Mato, mentre in difesa si danno da fare Agnusdei, Manno e Munari.

Anche i Pharaones, però, non stanno a guardare; ritrovano il Ghisoni dei tempi belli, guadagnano yds con Giacomazzi e con Woodley. Insomma, la squadra tiene il campo con buona autorità, facendo soffrire fino alla fine Williams e compagni.

Con questa vittoria i Mastini continuano la loro corsa verso i playoff.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Domenica 10 Maggio 1987

Stadio Plebiscito, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 6 S.3 REDSKINS Verona 27

0-6 1° td Ascari Claudio (n.14), 8 run

0-12 2° td Lane Peter (n.7), 6 run

0-13 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

0-19 3° td Lane Peter (n.7), 24 run

0-25 4° td Lane Peter (n.7), 12 run

0-27 4° pat Zecchinelli Maurizio (n.21), action

6-27 4° td Vivan Marco (n.5), run

Niente di nuovo sotto il sole di Padova: al “Plebiscito” pas-sano i Redskins e per i Saints è ancora notte fonda. Per vin-cere in trasferta, con 21 punti di vantaggio, bisogna certa-mente essere squadra capace, complesso di rango, che, ap-pena tornato in serie A, non manca – ed i Redskins non mancheranno – l’accesso ai playoff.

La squadra di Steve Laughlin ha, per l’ennesima volta, tra-dito le aspettative del proprio pubblico.

I Saints hanno fallito l’appuntamento innanzitutto con l’offensive line ed a ben poco è servita la buona prova della retroguardia patavina.

I veronesi hanno dominato tre quarti dell’incontro, meri-tando pienamente i due punti in classifica e costringendo i Saints all’ennesimo stop. Le uniche note positive che giun-gono dalla squadra di Laughlin riguardano Marco Vivan, tornato a segnare, ed il qb Guido.

Quanto alla cronaca dell’incontro, il tutto si liquida in po-che righe: i veronesi hanno marciato al ritmo di un td per quarto, con Lane grande protagonista ed autore di tre mar-cature personali. Il primo td veronese è stato, però, di Ascari; per i padroni di casa l’unica realizzazione è stata di Vivan.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Domenica 10 Maggio 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 13 Free Time TAURI Torino 14

6-0 1° td Blakely Roy (n.29), 2 run

7-0 1° td Canella D. (n.82), kick

13-0 1° td Blakely Roy (n.29), 31 run

13-6 3° td Funtasz Jeff (n.25), 86 kickoff return

13-7 3° pat Raffaelli Mauro (n.1), kick

13-13 4° td Funtasz Jeff (n.25), 7 run

13-14 4° pat Raffaelli Mauro (n.1), kick

Un pareggio forse avrebbe sintetizzato meglio l’andamento dell’incontro, che ha fatto segnare la netta prevalenza dei va-resini nel primo tempo.

Cronaca. I lombardi vanno subito in vantaggio con Blakely

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e, soprattutto, mantengono l’iniziativa e non concedono nul-la agli ospiti, che vengono così trafitti ancora da Blakely.

La partita sembra ormai chiusa; ma, già sul finire del pri-mo tempo, gli ospiti riescono a neutralizzare l’attacco di casa ed accorciano le distanze alla ripresa del gioco con uno spet-tacolare kickoff return di Funtasz, che si incunea abilmente nella difesa varesina. Nell’ultimo periodo gli Skorpions falli-scono il fg della tranquillità e sono, invece, i torinesi a passa-re, sfruttando la vulnerabilità della decimata linea difensiva varesina; questa è costretta a cedere alle bordate di Funtasz, autore anche del td, cui Raffaelli, con una precisa trasforma-zione, aggiunge il punto della vittoria.

(Giovanni Griffoni)

Statistiche Corse

Skorpions Blakely Roy (n.29) 22 per 89 (2 td), Poretti Massimiliano (n.26) 8 per 22, Mattiuzzo Paolo (n.23) 2 per 3, Nardi Giorgio (n.44) 1 per 0, Crosta Giovanni (n.84) 1 per –4

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 22 per 107 (1 td), Belforte Maurizio (n.17) 7 per 18, Comunian Carlo (n.1) 1 per 0

Passaggi

Skorpions Blefari Luca (n.12) 4 su 8 per 46

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 2 su 4 per 22 (2 int), Belforte Maurizio (n.17) 0 su 4 per 0 (1 int)

Ricezioni

Skorpions Angelini Sergio (n.8) 2 per 19, Nardi Giorgio (n.44) 1 per 15, Crosta Giovanni (n.84) 1 per 12

Tauri Bianchini R. (n.84) 1 per 24, Funtasz Jeff (n.25) 1 per –2

Intercetti

Skorpions Angelini Sergio (n.8) 2 per 42, Scopel Gior-gio (n.1) 1 per 30

Tauri - Punt

Skorpions Bragato Stefano (n.85) 3 per 82

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 2 per 80 Punt Return

Skorpions Angelini Sergio (n.8) 1 per 15

Tauri Bianchini R. (n.84) 2 per 27, Raffaelli Mauro (n.1) 1 per 4

Kickoff Return

Skorpions Angelini Sergio (n.8) 1 per 25, Blakely Roy (n.29) 1 per 18

Tauri Funtasz Jeff (n.25) 2 per 100 (1 td), Bianchini R. (n.84) 1 per 21

Field Goal

Skorpions Canella D. (n.82) 0 su 1

Tauri -

Fonti: Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 16 Maggio 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

Philips C. FROGS Legnano 71

F. CHIEFS Ravenna 3

6-0 1° td Senati Giampiero (n.80), 28 pass da Frasco Robert (n.14)

7-0 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

13-0 1° td Angona Emanuele, 10 fumble return

14-0 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

20-0 1° td Trabattoni Alessandro (n.7), 24 pass da Facchini Stefano (n.10)

21-0 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

27-0 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 1 run

28-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

34-0 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 5 run

35-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

41-0 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 11 run

42-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

48-0 3° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 1 run

49-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

55-0 4° td Nori Antonio (n.40), 4 run

61-0 4° td Gerosa Gianluca (n.87), 20 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

62-0 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

62-3 4° fg Rosetti Andrea (n.7), 23

68-3 4° td Trabattoni Alessandro (n.7), 70 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

71-3 4° fg Viganò Riccardo (n.18), 35

Inizio secondo tempo, palla ad una yd dalla goal line, corsa centrale di Giorgio Mazzucchelli; il miglior runner nazionale di tutti i tempi va in td e porta il suo bottino personale asso-luto oltre i 500 punti (504, per la precisione), tra l’esultanza di compagni e tifosi. E’ questo l’avvenimento di rilievo tra Frogs e Chiefs, con i padroni di casa – nettamente favoriti – che hanno dilagato, ai danni di una compagine apparsa in-consistente.

Solo sul finale, in realtà, si è vista una minima reazione; a risultato ormai ampiamente acquistato (62-0) e con le riserve neroargento in campo, Rossetti è riuscito a realizzare il fg della bandiera. L’eloquente tabellino mostra la differenza tecnica tra le due compagini e sottolinea come il passing game sia uno dei moduli di gioco preferito dai Frogs.

(Giovanni Griffoni)

Fonte: Tutto Football

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Sabato 16 Maggio 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 8 Coimpex C. SAINTS Padova 53

0-6 1° td Groves Gary, 12 run

0-7 1° pat Vissa Sergio, kick

0-13 1° td Tomiazzo Giuliano, 10 run

0-14 1° pat Vissa Sergio, kick

0-20 2° td Vivan Marco, 22 run

0-26 2° td Vivan Marco, 22 run

0-27 2° pat Vissa Sergio, kick

0-33 2° td Case Wally, 31 pass da Guido

6-33 4° td Bynum Rick, 2 run

8-33 4° pat Poli, action

8-39 4° td Vivan Marco, 6 run

8-45 4° td Groves Gary, 16 run

8-46 4° pat Vissa Sergio, kick

8-52 4° td Vivan Marco, 7 run

8-53 4° pat Vissa Sergio, kick

Siamo alle solite, Green Machine: le ultime, residue spe-ranze di salvezza si sono infrante contro il muro dei Saints. La matematica non condanna ancora la seconda compagine patavina, ma provate a guardare il calendario dei gialloverdi e vedrete come le reali possibilità di evitare la retrocessione in A2 da parte della squadra di Lorenzo Fields siano ormai ridotte al lumicino.

Di contro, i Saints, proprio nel secondo derby stagionale, tornano al successo; al piccolo stadio di Teolo, infatti, la compagine di Laughlin, oltre al doppio passo per la classifi-ca, porta a casa un “+45” nel bilancio fra punti fatti e subiti, che potrà venire molto utile al termine della regular season. Se i Saints, infatti, finiranno a pari punti con i Lions, si do-vrà far ricorso alla differenza punti totali per decidere, fra le due squadre, chi avrà la meglio in vista dei playout.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Sabato 16 Maggio 1987 Campo Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Ministeri Fi-

nanziari,

Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 10

Semar CONDOR Grosseto 14

3-0 2° fg Pietrangeli Marco (n.58), 18

3-6 3° td Camarri Stefano, 15 interception return

3-8 3° pat Vicenzi Maurizio (n.16), action

3-14 4° td Vicenzi Maurizio (n.16), 1 run

9-14 4° td Fristachi Valter (n.5), 21 pass da Aretini (n.10)

10-14 4° pat Fristachi Valter (n.5), kick

Offrendo il lasciapassare ai Condor, i Grizzlies perdono, in-vece, l’ultimo treno per i playoff ed ora sono costretti a guar-darsi dall’insidia che viene portata loro dai concittadini Gla-diatori e dalle Aquile. I romani si sono giocati la vittoria nel terzo quarto, con un’azione da descrivere: terzo down e molte yds da percorrere, in huddle viene chiamato un pass corto laterale. Sullo sviluppo del gioco Aretini lancia, ma il db Ca-marri intercetta e se ne va in td.

E’ certo che l’attacco capitolino, privo del qb titolare Volter-ra, non ha funzionato a dovere; nemmeno il td di Fristachi, su pass di Aretini, è servito a rimettere in discussione il pun-teggio, a meno di 2’30” dalla fine.

I Condor, dal canto loro, hanno comunque qualcosa da ri-vedere: Bardelli è stato costretto a sole tre ricezioni, mentre l’americano More ha corso il 90 per cento delle azioni tosca-ne.

Per i padroni di casa discreta la prova del rb Moglioni, ma questo non è bastato nella gara che avrebbe dovuto segnare la resurrezione. In particolare si sono sentite le numerose assenze nel roster: non c’erano Vanghetti, i fratelli Faccini, Caccamo e neppure Morris, che tornerà a Roma tra breve, non appena concluso il camp con i N.Y. Jets.

(Giuseppe Vasapollo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 16 Maggio 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 18 LIONS Bergamo 10

0-6 1° Lio td Beck Stephen (n.16), 26 run 0-7 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick 0-10 2° Lio fg Marinoni Fausto, 48 6-10 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 5 run 12-10 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 56 run 18-10 4° Jet td Bowman Pedro (n.34), 54 run

Hanno rischiato grosso i Jets, contro gli scatenati e graf-fianti Lions orobici. Per oltre metà incontro i biancorossi so-

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no stati in balia degli avversari, più decisi e grintosi, con gli americani adeguatamente spalleggiati dal collettivo. In casa Jets troppi giocatori hanno dimostrato di avere la testa fra le nuvole, compresi i due yankee Bulluck e Bowman, che han-no commesso una serie di madornali ingenuità.

I Lions hanno avuto, così, vita facile all’inizio ed hanno scatenato il loro uomo migliore, Beck, elemento dall’invidiabile potenza fisica. Sorretto alla perfezione dai compagni di reparto, lo straniero orobico ha trovato il tunnel giusto per infilarsi e volare in td. Marinoni ha trasformato, quindi, con il calcio ed ha incrementato il bottino, dopo la prima inversione di campo, con un preciso fg dalle 31.

Nella terza frazione i Jets si sono svegliati dal preoccupan-te torpore in cui versavano ed hanno incominciato a far ve-dere qualcosa di dignitoso: è stato Bulluck, con due td, a ri-baltare il risultato, quindi Bowman ha chiuso i conti e rad-drizzato la giornata grigia dei biancorossi.

(Daniele Magagnin)

Fonte: Tutto Football

Sabato 16 Maggio 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 26 NinoSeveri A. FALCHI Modena 12

6-0 1° td Williams Milton (n.35), 10 run 6-6 1° td Stanzani Aldo (n.21), 54 pass da Ba-

racchi Davide (n.22)

12-6 2° td Williams Milton (n.35), 1 run

14-6 2° pat Crippa G. (n.34), action

20-6 2° td De Mato John (n.83), 30 pass da Lat-tanzi M. (n.22)

20-12 3° td Sperindè Massimo, 29 run

26-12 4° td Williams Milton (n.35), 1 run

In una cornice davvero insolita (totale mancanza di pubbli-co), i Mastini hanno messo a segno la quinta vittoria stagio-nale, ai danni dei Falchi, per 26-12, Sugli scudi il solito Wil-liams (autore di tre mete), ma tutta la squadra, quest’anno, si esprime al meglio e, sulla scia dei due bravi americani (l’altro è De Mato), continua a mietere successi.

Con questa vittoria i piemontesi mettono praticamente al sicuro la possibilità di andare ai playoff, anche se in casa Mastini rimane l’amarezza per le decisioni del Giudice Spor-tivo, che costringe i piemontesi a giocare le gare interne “a porte chiuse”.

La partita ha vissuto su di un primo quarto piuttosto equi-librato, con Williams e Baracchi tra i protagonisti. Più reddi-tizio, per i padroni di casa, il secondo: un td di Williams ed una spettacolare ricezione di De Mato (che ha corso poi in meta) hanno messo il sigillo dei Mastini sull’esito finale dell’incontro. Dopo l’intervallo la buona reazione degli ospiti: bravo Sperindè, a segno con una reverse di 25 yds. Completa le marcature ancora Williams, senza ombra di dubbio uno dei migliori stranieri del campionato.

(Claudio D’Amico)

Fonte: Tutto Football

Sabato 16 Maggio 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 20

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 21

0-6 1° td Blakely Roy, 2 run

0-7 1° pat Canella D., kick

6-7 2° td Tagliaferri John (n.35), 1 run

7-7 2° pat Montaresi David (n.12), kick

7-13 2° td Blakely Roy, 4 run

7-14 2° pat Canella D., kick

13-14 4° td Tagliaferri John (n.35), 85 run

14-14 4° pat Montaresi David (n.12), kick

20-14 4° td Tagliaferri John (n.35), 4 run

20-20 4° td Blakely Roy, 46 pass da Blefari Luca (n.12)

20-21 4° pat Canella D., kick

Meritevole di citazione l’incontro con i Panthers, nel quale è uscita tutta la voglia di vincere degli Skorpions e di ottene-re, quindi, il risultato a qualsiasi costo. Era, per i varesini, la cosiddetta “ultima spiaggia”, visto che sette giorni prima, al “F. Ossola” di Masnago, i Tauri uscivano vincitori, non con poca fortuna (14 a 13 per i torinesi), inguaiando la franchigia di Varese.

Niente di male, anche se in quegli attimi la delusione e lo scoramento la facevano da padrone. La riscossa veniva, ap-punto, dal campo di Parma, con una formazione forse tra le più in forma del campionato. I parmensi, dopo aver disputa-to la prima parte del campionato al di sotto delle loro possi-bilità, inanellavano tre vittorie consecutive grazie alla notevo-le iniezione di fiducia data dallo yankee Tagliaferri (di chiara origine italiana), protagonista indiscusso, ed in un battibale-no passavano dalla polvere all’altare, cioè dal fondo classifica (con rischio di retrocessione) alla possibilità di disputare i playoff a danno dei Bosco Skorpions.

Naturalmente i varesini, seppur rimaneggiati (mai come quest’anno si sono registrati così tanti infortuni), scendevano in campo col serio proposito di spegnere le velleità dei Pan-thers. A dar man forte alla difesa si aggiungevano in forma-zione due uomini che sembravano destinati a non calcare più i terreni di gioco nei panni di atleti: l’allenatore della di-fesa Massimo Castiglioni, “Tac” per gli amici, e, udite udite, il general manager Attilio Giordano.

Da questa iniziativa, forse, lo stimolo in più per questo re-parto pluribistrattato, che con le assenze di uomini come

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Franzini, Cranchi, più le precarie condizioni di Benito Russo, aveva dimostrato comprensibili cedimenti.

Accadeva che i Bosco Skorpions rispettavano i propositi della vigilia, andando per due volte in vantaggio con uno strepitoso Roy Blakely, in grande forma in questa seconda parte del campionato, e controbattendo colpo su colpo alle sfuriate dello statunitense avversario Tagliaferri, unico uomo in grado di impensierire la retroguardia grigiorossa.

Si arrivava al terzo quarto di gioco con gli uomini di Galli-vanone in vantaggio per 14 a 7.

Sembrava quasi fatta. Già nei volti dei protagonisti si pote-va scorgere la gioia da una parte e la delusione dall’altra. Ma ecco, all’improvviso, un attimo di cedimento e giungeva il touchdown del pareggio; subito dopo un’altra tegola sulla te-sta, quando usciva per un colpo al femore Blakely. Tutto il mondo, in quei momenti, sembrava crollare addosso alla truppa varesina, che vedeva, nel volgere di pochi attimi, sva-nire i tanto bramati sogni di gloria. Quasi a farlo apposta, ci si metteva anche Tagliaferri, che, addirittura, portava in van-taggio i suoi. Eravamo sul 20 a 14 per i Panthers e manca-vano solo 8 minuti al termine. Tutto pareva finito, ma, come per incanto (a volte succede solo nei film), i Bosco Skorpions si riprendevano e, anche se era poco il tempo a disposizione, nessuno demordeva, anzi (come dirà qualcuno alla fine), lo stimolo aumentava. Complice involontario di questa situa-zione si rivelava qualche giocatore parmense, che, già certo della vittoria finale ed ancor più del passaggio ai playoff, in-neggiava al primo incontro della post season, facendo il no-me della squadra milanese dei Seamen.

I varesini avanzavano ed indietreggiavano (a causa dei fal-li). Un minuto al termine dell’incontro e Blefari e C. erano sulle proprie 20 yards. L’impresa pareva disperata, quando, grazie ad alcuni precisi lanci, il “regista” grigiorosso riportava in avanti il proprio attacco. 13 secondi alla fine e Varese chiede timeout. Si decide per un lancio, eravamo a 46 yards dalla linea di meta parmense. Lanciava Blefari e Roy Blakely, rientrato in campo, seppur claudicante, con una zampata fe-lina catturava la palla ed andava in touchdown.

Parità! Toccava al kicker Canella siglare, a soli 6 secondi dal fischio finale, la vittoria. Il gioco riprendeva, ma solo per quell’esigua manciata di secondi che non bastava ai Pan-thers per ribaltare di nuovo il risultato.

Tripudio, gioia e, addirittura, lacrime di felicità, che testi-moniavano quanta tensione e sentimento c’era in campo.

L’allenatore Pier Gallivanone dirà al termine: “Questo è sta-to il minuto più lungo della mia vita sportiva. I ragazzi sono stati splendidi! Solo col cuore avremmo vinto e così è stato”.

(Lorenzo Corazzon)

Al cronometro dell’arbitro mancano 4” quando Canella centra i pali, trasformando il td appena segnato da Blakely e strappando ai padroni di casa una vittoria che sembrava cer-ta; questo il succo di una partita che ha sancito, al 99 per cento, l’eliminazione dei Panthers dai playoff e la qualifica-zione dei varesini.

Super Tagliaferri, una volta tanto, non è bastato, così come non sono bastati i suoi tre td, le 243 yds corse, l’intercetto messo a segno. Blakely (più umano, con le sue 80 yds) gli ha tenuto testa, ma, soprattutto, lo ha fatto Angelini (8 ricezio-ni), cosicchè per un solo punto (una trasformazione su cal-cio) gli Skorpions possono oggi festeggiare.

Passati in vantaggio per due volte e per due volte raggiunti, i varesini hanno subito nel finale la terza meta di Tagliaferri, che, tuttavia, Montaresi non è riuscito a trasformare. Bla-kely, l’autore dei due td precedenti, quando ormai il risultato sembrava segnato, è andato a ricevere da Blefari un pass, che l’americano si è incaricato di portare oltre la goal line; Canella non l’ha sbagliato e, fra l’incredulità dei Panthers, i

due punti hanno preso la via di Varese. (Paolo Emilio Pacciani)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 16 Maggio 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 50 DinoConti MULI Trieste 0

6-0 1° td Malpica Bruce, 39 run

12-0 1° td Malpica Bruce, 67 run

13-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

19-0 1° td Banfi Edoardo (n.33), 4 run

22-0 2° fg Corso Michele (n.1), 24

28-0 2° td Malpica Bruce, 11 run

29-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

35-0 3° td Malpica Bruce, 4 run

36-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

42-0 3° td Erba Maurizio (n.34), 1 run

43-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

49-0 4° td Erba Maurizio (n.34), 5 run

50-0 4° pat Corso Michele (n.1), kick

I Muli arrivano al “Vigorelli” decimati dalle assenze; sono in ventidue e, così combinati, devono vedersela con i Seamen che sprizzano salute da tutti i pori. E, dopo pochi secondi, ecco il primo td di Malpica. Nel drive successivo Malpica col-pisce ancora: la partita è già finita ancor prima di cominciare e lo straniero, davvero fenomenale, corre quattro volte in at-tacco, conquistando 121 yds e quattro mete, per poi accon-tentarsi di giocare in difesa.

Alle altre segnature provvedono Erba (doppietta) e Banfi, mentre Corso centra un fg e cinque extrapoint.

Contro questa macchina da guerra i Muli fanno quello che possono. Se il loro reparto difensivo non riesce ad arginare l’ondata biancoblù, in attacco i triestini fanno vedere belle cose con Bressan, agile e veloce, e Rusich, il rb tascabile che non ha paura di nulla.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

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1987 Associazione Italiana Football Americano

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Sabato 16 Maggio 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 0

Malipiero DOVES Bologna 42

0-6 1° td Knight John (n.37), 50 fumble return

0-7 1° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

0-13 1° td Knight John (n.37), 27 interception return

0-19 2° td Knight John (n.37), 16 pass da Do-menichini Giovanni (n.13)

0-20 2° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

0-26 2° td Donati Filippo (n.87), 10 run

0-28 2° pat Pearson Garry (n.20), action

0-34 3° td Mambelli Enrico (n.84), 4 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

0-35 3° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

0-41 4° td Sgarzi Alessandro (n.80), 5 pass da Tonelli Jacopo (n.15)

0-42 4° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

Senza Funtasz, per i Tauri è notte fonda. I Piemontesi im-pegnano i Doves a dovere nei primi minuti della gara; ma, poi, i bolognesi ingranano la marcia giusta e per i ragazzi di Orla non c’è nulla da fare. Evidentemente, se l’arrivo del ca-nadese, che ha firmato per gli Edmonton Eskimos della CFL, era stato determinante per rilanciare i torinesi, la sua par-tenza li ha ora di nuovo seriamente indeboliti.

Knight diventa il protagonista dell’incontro e segna tre me-te di fila, prima di lasciare spazio anche ai suoi compagni. Orla, dal canto suo, prova in tutte le maniere a “svegliare” il proprio attacco, alternando anche tre qb; ma la situazione non cambia. La difesa dei Doves si rivela granitica e riesce anche ad intercettare più volte il regista avversario.

Tra i padroni di casa qualche spunto interessante, comun-que, c’è: buone alcune ricezioni di Brizio e Moglia, in attacco, mentre, in difesa, bello l’intercetto di Foschia e buoni alcuni placcaggi dell’italocanadese Bolzon.

(Claudio D’Amico)

L’irruenza di un John Knight in grande forma ha dato il via alla passerella torinese dei Doves. L’americano ha compiuto due splendidi gesti atletici nel primo quarto, quando prima ha segnato dopo un intercetto, poi si è permesso il lusso di strappare letteralmente il pallone dalle mani del malcapitato qb avversario per involarsi solo soletto in meta. A quel punto i Tauri erano già belli e scornati; ed allora l’attacco bianco-rosso ha raccolto il guanto di sfida della difesa per mettere a segno altri td e dare soddisfazione a tutti gli effettivi. A segno si sono alternati Mambelli (due volte), Sgarzi, improvvisatosi ricevitore, e Filippo Donati.

In difesa, oltre a Knight, un encomio va speso per Calbuc-

ci, Raimondi ed un Pippo Carmagnani che ha giocato anche linebacker.

(Diego Costa)

A Torino John Knight, americano dei Doves, ha fatto vede-re cose eccellenti; da segnalare un suo td dopo aver strappa-to il pallone al qb avversario nell’attimo dello snap; un blitz davvero fulmineo. Buone anche le prove di Jacopo Tonelli, in regia, e di Calbucci, per la difesa bianco rossa.

E’ nato un nuovo difensore nei Doves. Il posto di lineba-cker centrale è stato occupato, per alcune azioni, da Pippo Carmagnani, solitamente ricevitore, dalle misure non proprio adatte ad un placcatore devastante.

Il simpaticissimo Pippo si è prestato a questo impegno e solo uno scivolone gli ha impedito di dare danni all’attacco dei Tauri.

(Paolo Parlangeli)

I Malipiero Doves hanno ottenuto una schiacciante vittoria sui Tauri Torino per 42 a 0.

Avvio di Knight, che ha siglato tre td personali: 1 strap-pando la palla sul blitz e correndo 50 y, intercettando e rice-vendo un pass di Domenichini. Donati, Mambelli, su pass, Sgarzi, su assistenza di Tonelli, hanno chiuso l’incontro.

5 intercetti in difesa ed una magistrale prova di Domeni-chini e di tutto l’attacco hanno completato il quadro. Soprat-tutto il dato saliente è a proposito dell’esatto 50% fra corse e lanci dell’attacco di coach Haeger.

(Massimo Terracina)

Statistiche Corse

Tauri Giacoletto E. (n.20) 1 per 1, Agostini Danilo (n.44) 5 per 1, Belforte Maurizio (n.17) 3 per –3, Mo-glia Marco (n.32) 1 per –4, Comunian Carlo (n.33) 5 per –9, Ariaudo Claudio (n.15) per –9

Doves Pearson Garry (n.20) 6 per 53, Knight John (n.37) 9 per 39, Ghirotti Francesco (n.48) 7 per 32, Donati Filippo (n.87) 1 per 10 (1 td), Domenichini Giovanni (n.13) 1 per 4, Savini Giacomo (n.33) 2 per 2

Passaggi

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 2 su 6 per 29 (1 int), Belforte Maurizio (n.17) 2 su 5 per 26 (3 int), Brizio Alex (n.13) 1 su 11 per 14

Doves Domenichini Giovanni (n.13) 10 su 18 per 112 (2 td), Tonelli Jacopo (n.15) 5 su 8 per 42 (1 td, 1 int)

Ricezioni

Tauri Brizio Massimo (n.29) 2 per 26, Comunian Carlo (n.33) 1 per 16, Moglia Marco (n.32) 1 per 14, Bianchini R. (n.84) 1 per 13

Doves Donati Filippo (n.87) 3 per 51, Knight John (n.37) 2 per 25 (1 td), Oddi Franco (n.89) 1 per 19, Mambelli Enrico (n.84) 3 per 17 (1 td), Aldrovandi A-lessandro (n.85) 1 per 14, Sgarzi Alessandro (n.80) 2 per 10 (1 td), Ghirotti Francesco (n.48) 1 per 9, Borto-lotti Alessandro (n.82) 1 per 5, Carmagnani Filippo (n.83) 1 per 4

Intercetti

Tauri Foschia Mauro (n.59) 1 per 11

Doves Knight John (n.37) 1 per 27 (1 td), Calbucci Marco (n.53) 2 per 9, Toumaniantz Andrea (n.36) 1 per 0

Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 3 per 95

Doves - Punt Return

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Enciclopedia del football italiano

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Tauri -

Doves Pearson Garry (n.20) 1 per 9 Kickoff Return

Tauri Vercellino Marco (n.86) 6 per 61, Bianchini R. (n.84) 1 per 26

Doves Raimondi Stefano (n.11) 1 per 26 Field Goal

Tauri -

Doves -

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, Tauri-torino,com

Sabato 16 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 10

GLADIATORI Roma 6

6-0 2° td Venceslai Mauro (n.86), 6 pass da Montaguti Pierluigi (n.19)

7-0 2° pat Pattacini Dario, kick

10-0 3° fg Pattacini Dario, 35

10-6 4° td Loprencipe Marcello (n.14), 1 run

Un fatto nuovo nel football italiano: Bologna manda ai playoff una terza squadra, dopo Warriors e Doves. Si tratta dei Towers, i quali, superando per 10-6 i Gladiatori, hanno ottenuto la matematica certezza di disputare la post season.

Merito dell’unità e dello spirito combattivo di tutta la squa-dra; contro i Gladiatori, dopo un primo quarto di studio, i bolognesi sono partiti molto decisi, portandosi, grazie ad una serie di corse di Turner, a circa 10 yds dall’end zone dei ro-mani. A quel punto lo stesso Turner è uscito dal campo per una brutta botta al polso, ma l’attacco felsineo non si è la-sciato impressionare e, nell’azione successiva, è andato in td, con un pass di 6 yds da Montaguti per Venceslai. Patta-cini ha firmato la trasformazione.

La reazione dei romani, con il runner Tron grande prota-gonista, si è spenta nelle mani del fs Drusiani, che ha inter-cettato un lungo pass di Loprencipe poco prima dell’intervallo. Nel terzo quarto è stato ancora Drusiani, con un rocambolesco intercetto, a dare la carica alle “Torri”, che hanno arrotondato il punteggio con un fg dalle 18 yds, anco-ra ad opera di Pattacini.

Nell’ultimo periodo la disperata reazione dei Gladiatori si è conclusa con un td di Loprencipe, su qb sneak di 1 yd. Ma ormai mancavano pochi secondi al termine.

(Stefano Tura)

Bel weekend di football a Bologna, dove la Lunetta Gambe-rini ha regalato belle vittorie ai propri tifosi.

I Faac Towers hanno calcato il terreno contro i Gladiatori Roma, ribaltando il risultato dell’andata (6 a 0) e vincendo per 10 a 6. Gran prova del collettivo, ma, ancor più, dimo-strazione di forza anche senza Turner, infortunatosi nel se-

condo periodo. Quindi td tutti italiani, con Venceslai, su assistenza di 6

yds da Montaguti, e 4 punti su calci di Pattacini, che, per una volta, non ha sbagliato nulla.

In attacco Alessandri ha dato il cambio a Turner e Ziosi ha rimesso, sebbene ancora acciaccato, piede in campo.

Parisini è ritornato a ricevere da par suo e tutta la linea ha lavorato benissimo. In difesa grande il contenimento di Gi-raffa, Novello, Zancanaro, Benassi, Margelli e Spigarelli al centro e gran lavoro dei db, fra cui Drusiani ha intercettato due volte, mettendo a frutto il proprio opportunismo.

Il td romano è avvenuto a pochi secondi (15) dal termine. (Massimo Terracina)

Seppur private, dopo due tempi di gioco, del loro gioiello of-fensivo, l’americano Turner, bloccato da un incidente alla mano, le Torri hanno conquistato un importantissimo suc-cesso sui Giaguari, sfruttando l’asse aereo Montaguti – Ven-ceslai, la precisione millimetrica di Pattacini e l’ottima pre-stazione della squadra difensiva. La partita è stata molto e-quilibrata (0-0, 7-0, 3-0 e 0-6 i parziali), anche se le statisti-che confermano la superiorità felsinea: per i Towers l’attacco ha conquistato 239 yds (180 su corsa, dove sono brillati i so-liti Turner, Ziosi ed Alessandri, 59 su lancio; per “Pigi” Mon-taguti il complessivo è di 4 passaggi completati su 11 tenta-tivi). Il difesa è brillato il backfield, che ha concesso ben poco al bravo Loprencipe; Drusiani è stati autore di due intercetti. Ora lo scontro di Ancona, per i Faac Towers, vale tutta la stagione.

(Diego Costa)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò

Sabato 16 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 41 Montebianco GIAGUARI Torino 3

6-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 9 run

7-0 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

13-0 1° td Stanzani Aldo (n.18), 49 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

14-0 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

20-0 2° td Baylor Valdez (n.23), 4 run

21-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

27-0 3° td Baylor Valdez (n.23), 49 run

28-0 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

34-0 3° td Baylor Valdez (n.23), 7 run

35-0 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

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41-0 4° td Baylor Valdez (n.23), 19 run

41-3 4° fg Chieppa Agostino (n.1), 27

A detta del pubblico presente, la cosa più divertente sono stati gli sprint – a tutto campo – dei due arbitri nei cambi di quarto. Il 41-3 finale testimonia il divario tra i Giaguari (ri-dotti a trentuno), appena l’ombra di ciò che furono all’andata, ed i “Guerrieri”, senza problemi di sorta, se non un paio di infortuni (Bonanzinga e Marzot).

La partita ha vissuto sulle corse di Baylor, che ha messo a segno 5 td – eguagliando il record di Williams – e sulla difesa dei piemontesi, che ha cercato in ogni modo di fermare il co-loured biancazzurro. Molti i fumble bolognesi (quattro, di cui tre persi), a testimonianza di una scarsa concentrazione. Stanzani, sul gioco aereo, ha fatto comunque tutto, riceven-do ognuno dei quattro passaggi completati da Fantazzini (u-no, quello del td) e Rossi (tre).

La difesa ha subito, invece, qualche bel draw di Dho (ma questi, con un fumble, ha vanificato uno splendido drive personale di 80 yds) ed è stata impensierita dai pass precisi, soprattutto quelli corti, di Oggero. Nei torinesi, costretti ai doppi ruoli da tanti infortuni e privi degli americani, Lazza-retto ha dato conferma delle proprie doti, come ha fatto Tre-piccione nei biancoblù.

(Massimo Terracina)

E’ stata la grande serata di Valdez Baylor, che ha infiam-mato i tifosi di fede biancoblù firmando cinque touchdown e sfiorando, con 256 yds, il record individuale delle yards con-quistate in un solo match, che è detenuto, in casa guerriera, da Wesley Williams.

Il match non ha mai avuto storia (14-0, 7-0, 14-0 e 6-3 i parziali), poichè, senza gli americani Peels ed Hunter, i Gia-guari hanno puntato tutto sull’intesa Oggero – Lazzaretto, ben controllata dai difensori biancazzurri. Al contrario, l’attacco dei Bonfiglioli ha macinato facilmente gli avversari, come le 480 yds complessive ottenute stanno a confermare; il match, nonostante il divario, non è scaduto nella noia. C’è stato pure spazio per un td pass di Fantazzini, che ha pesca-to le vincenti mani di Stanzani una quarantina di metri più avanti. L’oscar della sfortuna va a Trepiccione, la più lieta sorpresa dell’anno in casa guerriera.

(Diego Costa)

Per sole cinque yards Valdez Baylor non è riuscito ad e-guagliare il prestigioso record di Wes Williams. Contro i Gia-guari Torino, nella partita disputata sabato scorso, il colou-red dei Bonfiglioli Warriors ha realizzato cinque touchdown ed ha corso per 254 yards, ma il suo predecessore, in un so-lo incontro (esattamente contro i Jets Bolzano, nella semifi-nale disputata il 21 Giugno dell’86), ne aveva divorate 259. Quella di Baylor rimane, comunque, una grandissima im-presa, che dice tutto sulle sue grandi capacità di runner e conferma la buona scelta dello staff tecnico dei campioni d’Italia. Valdez Baylor, senza dubbio, è uno degli americani più forti di questo campionato; con la caviglia in ordine e senza problemi fisici, lo statunitense dei Warriors è una spi-na nel fianco per ogni difesa.

(Stefano Tura)

La delusione: quella vista negli occhi del vero trionfatore di Bologna, il funambolico Luca Trepiccione, mediano, ricevito-re, calciatore e ritornatore dei Warriors. Contro i Giaguari ha fatto veramente di tutto per andare in end zone, ma alcuni falli dei suoi compagni di squadra gli hanno sempre invalida-to le azioni.

(Paolo Parlangeli)

La partita di ritorno fra Warriors e Giaguari non dà le stes-se emozioni di quella di andata, anche perchè i Giaguari To-

rino sono privi degli americani; il punteggio, comunque, non concede scusanti e vede nuovamente vincitori i Warriors per 41-3.

(Giancarlo Revello)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, American Football, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Domenica 17 Maggio 1987

Campo Comunale, Gradara

3M Office ANGELS Pesaro 41 Champion AQUILE Ferrara 0

6-0 1° Ang td Swallow Scott (n.33), 17 run 8-0 1° Ang pat Clini Filippo (n.42), action 14-0 1° Ang td Russo Giancarlo (n.30), 21 intercep-

tion return 15-0 1° Ang pat Hardin, kick 21-0 1° Ang td Stocchi Stefano (n.83), 30 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 22-0 1° Ang pat Hardin, kick 28-0 2° Ang td Orlandi Riccardo (n.45), 17 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 34-0 3° Ang td Foglietta Pietro (n.25), 1 run 40-0 4° Ang td Swallow Scott (n.33), 3 run 41-0 4° Ang pat Hardin, kick

Piove su Gradara, piove sulle Aquile Ferrara. Su di un ter-reno sul quale è piovuto dal primo all’ultimo minuto di gioco, gli Angels hanno travolto gli estensi, in quel testa-coda della classifica del girone C che ha ribadito la differenza di valori a favore dei pesaresi.

Già al termine del primo quarto la partita non aveva più nulla da dire in termini di punteggio; la squadra di casa, premendo immediatamente sull’acceleratore, aveva tolto agli avversari le poche speranze di risultato positivo. L’aspetto negativo dell’incontro è stato rappresentato dalla durata di un confronto segnato sin dal kickoff d’inizio; il primo quarto si è concluso dopo 45’, quanto di peggio potesse esserci per gli spettatori bagnati ed infreddoliti.

Parecchi i dubbi, in materia di decisioni arbitrali, sull’espulsione del pesarese Moscatelli, colpevole di essere franato sul qb avversario, dopo aver subito una spinta da un attaccante delle Aquile. Per quanto riguarda l’incontro, come le statistiche dimostrano felicemente, non c’è mai stata com-petizione, con i padroni di casa che hanno dominato a loro piacimento.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

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Domenica 17 Maggio 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 41 GNI B. PHARAONES Garbagnate 0

6-0 2° td Pfannenmuller Willi, 10 run

7-0 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

13-0 2° td Quaglia Enrico, 8 run

19-0 2° td Mallory Melvin (n.48), 45 pass da Broggi Carlo (n.14)

25-0 2° td Zaccardi Claudio (n.9), 40 pass da Broggi Carlo (n.14)

31-0 3° td Pfannenmuller Willi, 11 run

33-0 3° pat Broggi Carlo (n.14), action

39-0 3° td Russo, 9 pass da Freschelli Michele

41-0 3° pat Moroldo Gianmaria, action

E’ finita con una grandinata di td; ma, considerato l’andamento del primo quarto, erano in parecchi a pensare che, contro i Pharaones di questi tempi, tutt’altro che tra-scendentali, i Rhinos stessero rischiando decisamente trop-po. A sbloccare il risultato, dando via alla serie di realizza-zioni dei “Rinoceronti”, è stato il “tedesco” Pfannenmuller.

L’ex Riders ha infilato tre corse consecutive, concludendo in end zone. La marcatura di Pfannenmuller è servita a dare nuova carica ai padroni di casa, che, sempre nel secondo pe-riodo, hanno realizzato altre tre volte. Prima è stato Quaglia, ancora su corsa; poi per due volte il braccio di Broggi – ri-scoperto ad un buon livello, dopo molti esperimenti di scarso successo con altri qb – ha mandato in td prima Mallory e poi Zaccardi.

Nel terzo quarto il bis di Pfannenmuller (ha trasformato al-la mano Broggi), seguito dall’ultima realizzazione ad opera del giovane wr Russo – considerato, fra l’altro, il “portafortu-na” della squadra milanese – imbeccata, questa volta, di Fre-schelli. Ha trasformato alla mano Moroldo, per il 41-0 finale.

(Mario Morandini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 23 Maggio 1987

Stadio Dorico, Ancona

Reporter DOLPHINS Ancona 7

Faac TOWERS Bologna 31

6-0 1° td Walters Eric, 1 run

7-0 1° pat De Panicis Marco, kick

7-6 1° td Cevenini Claudio, 5 pass da Monta-guti Pierluigi (n.19)

7-7 1° pat Pattacini Dario, kick

7-13 2° td Turner David (n.23), 52 run

7-19 2° td Turner David (n.23), 10 run

7-25 3° td Younger Robert, 23 interception return

7-31 4° td Turner David (n.23), 54 run

Ad una settimana dal derby, l’incontro che da solo decide-rà la regular season delle due squadre bolognesi più vecchie, a fare notizia nel mondo della palla ovale americana, sono ancora una volta, i Faac Towers, che sabato ad Ancona han-no ottenuto la quarta vittoria consecutiva, hanno strappato la seconda posizione nel girone ai Dolphins ed ora si propon-gono come una delle più pericolose outsider, anche in proie-zione dei playoffs.

Una vittoria netta, quella dei gialloblù, sui “Delfini” dorici: andati subito sotto per 7-0, i ragazzi di Jim Sypult sono ve-nuti fuori alla grande, segnando cinque touchdown, con Ce-venini, Younger e tre volte con Turner (e pensare che il co-loured era in precarie condizioni di forma per l’infortunio alla mano di sabato scorso…). Cinque volte le “torri” hanno var-cato la linea di meta, per il 31-7 definitivo. La squadra gial-loblù continua a crescere, ormai ha definitivamente acquisi-to la giusta mentalità vincente e convince sempre più anche sul piano tecnico; la difesa, col colosso Younger a giganteg-giare al centro, è una roccia, l’attacco produce yards senza concedersi pause, sia sulla terra, con l’infermabile Turner, che sui lanci, col sempre più collaudato qb Montaguti (un td pass, su Cevenini, anche nella partita di Ancona).

Ora per i Towers il secondo posto finale sembra ormai cosa fatta; due punti avanti sui Dolphins, la squadra della Faac può, al limite, permettersi di perdere l’ultima partita in casa coi Grizzlies, dopo il suo riposo di sabato prossimo (match che, peraltro, la vede favoriti sulla carta), visto che i suoi av-versari devono ancora giocare con gli Angels e, a meno di in-credibili sorprese, non supereranno quota 14, vedendosi so-pravanzare dai bolognesi, che hanno vinto entrambi i con-fronti diretti.

(Enrico Schiavina)

La partita più importante del girone ha dato il suo respon-so in un caldissimo pomeriggio, davanti a pochi spettatori; i Towers si sono molto probabilmente guadagnati, con questa vittoria, la seconda piazza del girone.

Eppure l’incontro si era aperto bene per i dorici, che nel primo drive avevano costretto i bolognesi al punt e che, in seguito, erano andati in td, sfruttando le corse di Walters. Ma la difesa ospite, dopo aver concesso, sul primo drive, 50 yds in termini di penalità, è riuscita a registrarsi, così come l’attacco.

Morale; la disperazione dei Dolphins è sfociata in una serie di pass incompleti su option di Walters, mentre Meyer, zop-picante, non è stato in grado di ricevere più di un solo pas-saggio.

Perfetto anche Claudio Cevenini; questi, oltre a ricevere un td pass, ha corso per 38 yds in un solo tentativo. In difesa, su tutti, una nota per i lb, con Younger a siglare il primo td su ritorno di intercetto nella storia dei Towers.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Bò, Tutto Football

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Sabato 23 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 6 Tecninox PANTHERS Parma 0

6-0 2° td Mambelli Enrico (n.84), 34 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

A volte sottovalutare l’avversario può portare a brutte sor-prese. Sabato, a Bologna, i Doves sono scesi in campo contro i Panthers troppo sicuri di ottenere la vittoria con il minimo sforzo e con la testa già al derby; così gli ospiti si sono rivela-ti avversario molto ostico per i felsinei e questi, soprattutto in attacco, hanno parecchio stentato.

L’attacco biancorosso non è sembrato nemmeno un lonta-no parente di quello che aveva piegato la difesa degli Skor-pions e surclassato Seahawks e Tauri. Garry Pearson, poco utilizzato in attacco, mai in difesa e qualche volta come ri-tornatore, è apparso un po’ appannato, tanto da cadere in un banale fumble, nel primo quarto, sullo 0-0, a mezzo tal-lone dall’end zone dei parmensi.

La linea d’attacco è scivolata in qualche episodio di nervo-sismo di troppo, finendo per condizionare la prestazione del qb Domenichini; questi ha subito due sack consecutivi nel terzo periodo ed il regista stesso ha completato solo 4 lanci su 14, lanciando spesso fuori misura. Suo il merito, comun-que, per il td pass di 34 yards su Mambelli.

La difesa dei Doves si è, invece, comportata discretamente, arginando con vigore gli attacchi di Tagliaferri e Bernardo; unico neo la grinta mal controllata di Rita e Bottaro, che è costata alla retroguardia bolognese 30 yds di penalità nel quarto periodo.

(Stefano Tura)

I Malipiero Doves hanno stentato moltissimo in casa con i modesti Panthers Parma (ma la squadra di Greiger, ad onor del vero, è molto cresciuta), vincendo solo per 6-0. Una prova davvero opaca, quella dei biancorossi, nella quale nessuno, forse, ha meritato la sufficienza, se non Bottaro (poi assur-damente espulso nel finale) e Mambelli, il receiver che ha se-gnato il td della vittoria e che se ne è visto annullare un altro dopo una rocambolesca ricezione.

“Abbiamo giocato senz’altro male – è proprio Enrico Mam-belli che parla – ma non ne farei un dramma. Abbiamo pec-cato di deconcentrazione, avevamo la testa già al derby. Ma questo può anche voler dire che per sabato prossimo sapre-mo tirare fuori il meglio di noi stessi”.

Niente scuse, in effetti, per una partita che ha visto in om-bra anche le “stelle”, da Domenichini a Pearson, da Campa-nelli a Knight.

(Enrico Schiavina)

I Malipiero Doves hanno ospitato in serata alla Lunetta i Panthers Tecninox Parma, battendoli per 6 a 0.

Il punteggio rende pieno merito ai ragazzi di Greiger, che hanno dimostrato molta volontà di fare un brutto scherzo ai bolognesi. La combinazione vincente fra Domenichini e Mambelli ha dato ai vice campioni d’Europa l’esiguo vantag-gio.

Non c’è molto da dire su questa gara, se non da rimarcare che i Doves erano già, e lo si è visto, con la testa al derby.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Bò, Tutto Football

Sabato 23 Maggio 1987

Stadio Alberto Braglia, Modena

NinoSeveri A. FALCHI Modena 17 Manin RHINOS Milano 19

6-0 1° td Della Casa Fabio, 1 run 8-0 1° td De Matteis Annunziato (n.81), action

8-6 1° td Zaccardi Claudio (n.9), 31 pass da Broggi Carlo (n.14)

8-12 2° td Mallory Melvin (n.48), 29 pass da Broggi Carlo (n.14)

8-13 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick 10-13 3° saf team, automatico 16-13 3° td Baracchi Davide (n.22), 7 run 17-13 3° pat Rinaldi Andrea, kick

17-19 4° td Moroldo Gianmaria, 2 run

Il “Braglia”, come già spesso è accaduto, ha regalato agli spettatori un’altra gara piena di pathos e di contenuti tecni-ci; un incontro, insomma, che ha ampiamente gratificato gli sforzi di vincitori e vinti. I Rhinos si sono imposti, al termine di una partita in cui Baracchi e Broggi hanno lasciato partire 61 passaggi, completandone 35 e guadagnando 400 yds, grazie anche alla collaborazione delle mani di Mallory, Zac-cardi, Schwetz e De Matteis. Che cosa si può pretendere di più?

Cronaca. E’ stato un bel drive iniziale a portare i modenesi in vantaggio, poi è venuta la fulminea reazione dei milanesi, privi di Furnas (al suo posto è stato schierato Pfannenmul-ler). Ancora l’intesa fra Broggi ed i suoi wr ha dato il vantag-gio ai lombardi, prima del riposo.

Dopo l’intervallo un safety automatico su punt ed una cor-sa di Baracchi hanno rimesso in pole position i padroni di casa, che hanno, però, sprecato l’occasione partita; un’azione da fg di Rinaldi, da oltre 40 yds, non è stata rite-nuta valida per la presenza di dodici uomini in campo. La reazione dei Rhinos non è, comunque, tardata e Moroldo ha chiuso l’incontro.

(Eugenio Franzoso)

A Modena i Severi Falchi hanno ceduto di un pelo ai Rhi-nos Milano, perdendo per 17 a 19, dopo essere stati in van-taggio ed essersi visti annullare il fg della vittoria da 45 yds

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 85

per avere avuto 12 uomini in campo. Della Casa, De Matteis, Baracchi e Rinaldi hanno siglato i

punti modenesi. (Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Sabato 23 Maggio 1987

Campo Gerini Quadraro, Roma

GLADIATORI Roma 7

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 0

6-0 3° td Santoro Giorgio, 1 run

7-0 3° pat Lustri Fabrizio, kick

Vedo il parcheggio di ghiaia del Gerini e di fronte la porta di ferro dello spogliatoio... Sto entrando... Alla luce che tra-pela dalle finestrelle in cima al muro mi ritrovo sulla destra Bob, intento a preparare il suo casco, che mette dentro l’imbottitura la foto della pupa. A sinistra vedo Peppe e Poncho, che si fanno il ciccio riccio alle maniche della ma-glia, ed in fondo ci sono Marcello e Carl, che parlano di come affrontare il primo drive.

Mentre sto attraversando lo spogliatoio, l’odore della canfo-ra e della balsamo-sifcamica mi pervade le narici; vedo Brac-cione in un angolo, taciturno e concentrato come un lb ame-ricano, e poi mi imbatto in Bubu e Contatore, che scherzano e si sfottono per scaricare la tensione…

Varco la porta ed esco sul campo, fa caldo e, nonostante abbiano annaffiato il fondo, si alzano brevi e rapide nuvole di polvere che ti sferzano la faccia. Sento la pozzolana bagnata digrignare sotto i miei tacchetti…

Sono dentro il campo… Stiamo facendo i saltelli, mi accor-go di soffocare l’urlo dell’ 1-2-3, e siamo pronti per il kickoff.

Per un po’ vedo i miei compagni combattere su quel terre-no duro, scontrarsi con gli avversari senza, però, riuscire a dare una svolta alla partita. Poi tocca a me, il coach mi manda in campo, giocherò hb, dietro a Bob. Cominciamo a correre e, quando ho fatto muovere le gambe, l’attacco co-mincia a muoversi, ma le difese non concedono nulla. Siamo ancora 0 a 0.

Ad un certo punto Marcello lancia per Smith, il tartufon colored dei Gladiatori, che prende un lancio di una quaran-tina di yds e viene placcato ad un paio di metri dall’end zone!

Ci siamo… Capiamo che è il momento, che è l’unica occa-sione per far girare l’incontro a nostro favore. 1° e goal, sne-ak di Marcello fermata dalla linea avversaria; poi prova Bob con un buco diretto a sinistra, ma niente da fare…

…3° e goal, tocca a me, 34 lead destra… Il cuore mi batte all’impazzata, guardo fisso nel vuoto per non farmi leggere dalla difesa, ma so che devo andare a destra dietro alla linea ed a Bob e sfondare a tutti i costi…

Hut, hut, parto a 1000, metto le mani nel modo corretto e mi ritrovo la palla, lì dove deve essere, messa con maestria ed esperienza da Marcello, la stringo e seguo Bob, le gambe spingono come due pistoni, la linea si muove ed apre un bu-co, Bob ci si infila ed io lo seguo, ma con la coda dell’occhio

vedo che sta rimontando l’olb, lo colpisco con la spalla de-stra e mi giro su me stesso verso sinistra, un al-tro difensore mi cattura, ma un paio di yards troppo in avan-ti, cado in end zone, è td!

Salto come un matto e corro verso la panchina, inseguito da tutti i miei compagni… E’ bellissimo! E’ stato bellissimo!…

Avevo segnato il mio primo td in serie A, e, anche se i no-stri avversari non erano i Grizzlies dei tempi migliori, aveva-mo vinto il derby.

Riapro gli occhi, mi accorgo che sono lucidi, sto respirando profondamente come per recuperare dallo sforzo. Ho lo sguardo fisso nel vuoto, non so per quanto tempo sono ri-masto così. Mi prendo i polsi, come per togliermi la fasciatu-re, ma non sono fasciati… Mi alzo ed esco in balcone, ho bi-sogno di un po’ di aria.

In un istante ho riprovato tutte quelle sensazioni, forti ed intense, e mi sono passate davanti tutte quelle persone, av-versari e non, uomini, amici, fratelli.

Si dice che non tutti possono far parte di questo mondo un po’ strano e folle e forse è così, ma molti di noi lo hanno vis-suto ed hanno provato quello di cui sto cercando di raccontarvi. Ognuno nella sua era, ognuno per i suoi colo-ri, insieme ai suoi compagni, ha combattuto con onore e de-terminazione, ma allo stesso tempo con stima e rispetto, quelli che si trovavano dall’altra parte della linea, nemici ed avversari, ma in fin dei conti molto più simili e vicini, per spirito e modo di sentire, di tutti gli altri comuni mortali che ci circondano.

(Giorgio Santoro)

Grande affermazione dei Gladiatori nel derby di ritorno contro gli “Orsi”, apparsi un po’ in calando. All’avvio a farsi trovare più preparati sono stati i Grizzlies e tutto lasciava prevedere un andamento molto simile a quelli che si erano visti sinora nelle edizioni della classica capitolina.

Ma, lentamente, i Gladiatori hanno ripreso quota, sino ad impensierire, con un gioco sulla terra piuttosto vario, la dife-sa biancazzurra (che, comunque, come quella dei Gladiatori, ha disputato un’ottima partita).

La responsabilità per questa prima sconfitta degli “Orsi” sono da addebitare anche ad un attacco che non ha saputo ovviare alla giornata no del qb Volterra; gran parte del merito si deve, comunque, attribuire alla formazione bluargento, che è così riuscita ad aggiudicarsi il suo primo derby.

Più che quella dei singoli, sono stati la maggior determina-zione ed il maggior impegno profuso da tutti (sia nella gara, sia in fase di preparazione) a portare i Gladiatori a questo traguardo, forse anche perché questi sono scesi in campo per la prima volta senza accusare alcun timore reverenziale.

L’episodio determinante si è registrato nel terzo periodo: i Gladiatori sembrano ristagnare sulle proprie 40 (porzione di campo in cui si è giocato per tutto l’incontro), quando, im-provvisamente, Loprencipe lascia partire un fly per il colou-red Smith e questi, con una presa tra il fortunoso e l’acrobatico, porta l’ovale ad una yd di distanza dall’end zo-ne. Dopo due tentativi giocati un po’ frettolosamente, il gio-vane Santoro (un rb di cui si sentirà parlare) entra, ben pro-tetto, a siglare la meta. E’ uno scherzo, per Lustri, realizzare l’addizionale su calcio.

Tra i Gladiatori nota di merito per Fenuccio e Mobley, au-tori di un intercetto a testa. Per quanto riguarda i Grizzlies, dispiace trovarli, un anno dopo, così giù.

(Ercole Manzi)

Il 23 Maggio al campo Gerini è derby di ritorno, l’ultima spiaggia della stagione.

La prima metà della partita è bloccata in mezzo al campo; nel terzo quarto di gioco all’improvviso Loprencipe lascia par-tire un fly, preso in acrobazia da Smith ad una yarda

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dall’end zone. Al terzo tentativo il giovane runner Santoro varca la porta

delle stelle e poi Lustri realizza il pat del 7-0. Giubilo sugli spalti, una gran mano di colore sopra una stagione grigia. Una nota di merito per Mobley e Fenuccio, cacciatori d’un intercetto a testa.

(Fausto Batella)

Per i Gladiatori la vittoria nel secondo derby con i Grizzlies (brutto 0-0 nel match di andata davanti ad oltre 1000 spet-tatori) per 7-0, sancisce il cambio di consegne come squadra più forte di Roma.

(Antonio Maggiora Vergano)

Fonti: L’Inserto, Tutto Football, Endzone.it

Sabato 23 Maggio 1987

Campo Militare Generale Umberto Utili, Bergamo

LIONS Bergamo 19

Emporio A. SEAMEN Milano 6

2-0 1° Lio saf 8-0 1° Lio td Beck Stephen (n.16), 2 run 9-0 1° Lio pat Marinoni Fausto, kick

9-6 1° td Chambers Lawrence (n.8), 6 run 12-6 4° Lio fg Marinoni Fausto, 35 18-6 4° Lio td Nessi, 60 interception return 19-6 4° Lio pat Marinoni Fausto, kick

E venne il giorno della prima “stecca” dei Seamen. Sul ter-reno del campo militare “Utili” di Bergamo – dove, in passa-to, hanno conosciuto altre giornate nere – i biancoblù mila-nesi sono stati costretti a subire un passivo pesante, una le-zione di umiltà da una squadra alla quale potrà mancare tutto, ma non il cuore.

Ai Lions questi due punti servivano assolutamente per continuare a nutrire fondate speranze di approdare ai play-off; ed i giallorossi di Steve Boone se li sono presi, sfoderan-do una prestazione con pochissimi errori e sfruttando a fon-do ogni minima disattenzione degli avversari.

Non se la prendano gli irascibili “Caschi oro” bergamaschi, ma una cosa deve essere messa bene in chiaro: l’assenza di Bruce Malpica ha pesato sull’esito finale dell’incontro. E pa-recchio; basta dare un’occhiata al consuntivo delle “portate” milanesi in attacco per rendersene conto. La disavventura (chiamiamola così) capitata a Malpica ha, probabilmente, gravato anche sulla condizione psicologica degli uomini di Dasaro, oltre che sul loro rendimento offensivo.

I Seamen visti a Bergamo non erano, insomma, la squadra bomba vista nelle più recenti esibizioni. La cosa, comunque, non sminuisce più di tanto il valore della prestazione dei “Leoni delle Orobie”, capaci di mettere in ginocchio i milanesi già immediatamente dopo il kickoff. Al safety iniziale, i Lions aggiungono, al primo attacco, il td di “Steve lo svelto” Beck,

un giocatore sempre meglio inserito nel loro ingranaggio. I Seamen reagiscono puntando tutto sul gioco aereo, falli-

scono diversi tentativi di fg, ma trovano il td con Chambers. Emozioni a non finire, finchè il piede di Marinoni ed uno splendido intercetto di Danilo Nessi, concluso trionfalmente in td, permettono ai Lions di chiudere la partita e di giocarsi l’accesso ai playoff sabato prossimo, a Trieste.

(Sergio Ghisleni)

La notizia del giorno è, indubbiamente, la sconfitta dei Se-amen, battuti a Bergamo dai Lions. Privi di Malpica – sospe-so dal Giudice Sportivo per una vicenda extra sportiva – i milanesi hanno avuto un imprevedibile cedimento, anche sul piano nervoso.

(Marco Cattaneo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 23 Maggio 1987

Stadio Plebiscito, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 7 JETS Bolzano 18

6-0 2° td Vivan Marco, 3 run

7-0 2° pat Vissa Sergio, kick 7-6 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 22 run 7-12 3° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 36 run 7-18 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 50 run

Un’onorevole sconfitta non salva la classifica dei Saints. Evidentemente rinfrancati dal successo di sette giorni prima, nel derby padovano, gli uomini di Phil Laughlin sono scesi in campo determinati e sono stati in molti a sperare, quando Marco Vivan, nel secondo quarto di gioco, ha varcato la goal line avversaria.

Battere i Jets al “Plebiscito” poteva voler dire molto per il futuro dei veneti ed il 7-0 di metà gara legittimava sogni e speranze. Tanto più che i Jets visti sino a quel momento non sembravano gran cosa; giochi prevedibili, poca fantasia e stranieri costantemente al centro dell’attenzione, malgrado le buone individualità da parte italiana.

Purtroppo per i padovani, il sogno dell’intervallo era desti-nato ad infrangersi al ritorno in campo. Bulluck ha giustifi-cato tutta la fiducia del suo coach ed il gran lavorio di tutti i compagni con due splendide e spettacolari corse, che hanno messo in ginocchio i Saints.

All’inizio dell’ultima frazione il risultato si prestava ancora a qualsiasi interpretazione; i Saints hanno allora provato la rimonta, sfiorandola anche, ma, ancora una volta, l’implacabile Bulluck ha riportato i padovani alla triste real-tà. Lo statunitense ha, infatti, firmato il suo terzo td, corren-do per 50 yds e risultando imprendibile per tutta la difesa di casa; tre mete splendide, quelle del coloured, ma anche le uniche note liete un una squadra che ha le potenzialità per divertire di più e giocare meglio.

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Enciclopedia del football italiano

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(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Sabato 23 Maggio 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 13 Free Time TAURI Torino 2

0-2 1° saf Canovi Claudio (n.95)

6-2 2° td Stanish Todd (n.45), 6 run

12-2 4° td Mangialardo Enrico (n.33), 5 run

13-2 4° pat Vismara Giorgio (n.1), kick

Passo avanti per i Seahawks nella lotta per non retrocedere con Tauri e Panthers. Nella partita che li opponeva ai torine-si, i lombardi sono riusciti a conquistare due preziosi punti, al termine di una gara non esaltante sotto il profilo tecnico, ma che ha fornito una boccata d’ossigeno ai padroni di casa.

Questi ultimi, dopo pochi minuti, si sono trovati subito in svantaggio: su di un punt dalle proprie 25 yds, i lombardi hanno visto il pallone rimbalzare all’indietro, verso la propria end zone – dopo aver colpito Canovi dei Tauri – e causare l’inevitabile safety. Buona la reazione dei Seahawks: Stanish si è messo in evidenza ed è stato lui che, nel secondo quarto, ha portato in vantaggio la propria squadra con una corsa di 6 yds in meta.

Un sostanziale equilibrio ha caratterizzato, invece, la terza frazione, con la difesa dei Tauri a fare il proprio dovere, men-tre l’attacco non è riuscito ad emergere, sotto la regia di A-riaudo. Nel periodo conclusivo l’ultima meta dei lombardi. E’ toccato a Mangialardo effettuare una corsa di 5 yds diretta-mente in end zone, cui si è aggiunto il punto addizionale di Vismara.

Per i Seahawks, dunque, un successo forse sorprendente, viste le ultime prestazioni dei lombardi, ma, soprattutto, im-portantissimo, visto che è stato ottenuto contro un’avversaria diretta nella lotta per non retrocedere.

(Federico Donati)

Statistiche Corse

Seahawks Stanish Todd (n.45) 11 per 51 (1 td), Man-gialardo Enrico (n.33) 13 per 37 (1 td), Penati A. (n.14) 3 per 13, Mastropierro M. (n.43) 2 per 1

Tauri Comunian Carlo (n.33) 14 per 39, Regli Giulio (n.21) 3 per 17, Giacoletto E. (n.20) 7 per 14, Agostini Danilo (n.44) 1 per 1, Ariaudo Claudio (n.15) 3 per –12

Passaggi

Seahawks Stanish Todd (n.45) 2 su 4 per 51 (1 int), Penati A. (n.14) 3 su 6 per 29

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 4 su 15 per 16 (2 int)

Ricezioni

Seahawks Mangialardo Enrico (n.33) 1 per 41, Sta-nish Todd (n.45) 1 per 20, Scapini P. (n.87) 2 per 17, Folzi F. (n.32) 1 per 2

Tauri Comunian Carlo (n.33) 2 per 6, Castagnone Riccardo (n.88) 1 per 5, Miano Gian Luca (n.80) 1 per 5

Intercetti

Seahawks Bateson Robert (n.40) 1 per 5, Vismara Maurizio (n.29) 1 per 0

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 1 per 0 Punt

Seahawks Scapini P. (n.87) 4 per 131, team 1 per 0

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 4 per 139, team 1 per 0 Punt Return

Seahawks Folzi F. (n.32) 2 per 13, Carlevaro F. (n.26) 1 per –2

Tauri Bianchini R. (n.84) 4 per 48, Canovi Claudio (n.95) 1 per 29

Kickoff Return

Seahawks Mastropierro M. (n.43) 1 per 19

Tauri Bianchini R. (n.84) 2 per 47, Vercellino Marco (n.86) 2 per 15

Field Goal

Seahawks -

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 0 su 1

Fonti: Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 23 Maggio 1987

Stadio Franco Ossola, Varese

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 21

B.R. WARRIORS Bologna 61

0-6 1° td Baylor Valdez (n.23), 10 run

0-7 1° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

0-13 2° td Baylor Valdez (n.23), 1 run

0-14 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

0-17 2° fg Trepiccione Luca (n.85), 27

0-23 3° td Stanzani Aldo (n.18), 20 pass da Rossi Giovanni (n.7)

0-24 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

0-27 3° fg Trepiccione Luca (n.85), 33

0-33 3° td Longhi Giorgio (n.32), 12 run

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0-34 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

6-34 3° td Blackely Roy (n.24), 75 kickoff return

8-34 3° pat Angelini Sergio (n.8), action

8-40 3° td Longhi Giorgio (n.32), 60 run

8-41 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

8-47 3° td Stanzani Aldo (n.18), 20 run

8-48 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

8-54 4° td Trepiccione Luca (n.85), 42 run

8-55 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

14-55 4° td Angelini Sergio (n.8), 22 pass da Ble-fari Luca (n.12)

14-61 4° td Longhi Giorgio (n.32), 1 run

20-61 4° td Angelini Sergio (n.8), 75 pass da Ble-fari Luca (n.12)

21-61 4° pat Canella D. (n.82), kick

La campana suona a festa in casa Warriors, dopo l’ennesima passeggiata in trasferta. L’attacco, in particolare, ha fatto faville, segnando una caterva di punti, e Valdez Ba-ylor è apparso una furia scatenata. I 21 punti al passivo, d’altra parte, potrebbero far pensare ad una difesa distratta, ma si spiegano con gli esperimenti tentati nel backfield da Al Volpini nel finale di partite.

Warriors in salute, dunque, ma non per questo spavaldi o troppo sicuri. “Non mi fido della brutta partita giocata dai Doves – dice il linebacker Marco Bini, uno dei punti di forza della difesa guerriera – sabato potremmo trovarci di fronte tutta un’altra squadra. L’errore più grave che possiamo commettere è quello di sottovalutare i Doves; se non ricordo male, è successa la stessa cosa nella partita di andata ed al-la fine poco è mancato che ci facessero la festa. Sarà una partita difficilissima”.

(Enrico Schiavina)

Doppietta di Longhi e Stanzani, con brevi apparizioni fir-mate Trepiccione (addizionali ed un fg) e, sul fronte opposto, l’unica prodezza di Blackely; è stato un parziale di 8-31, nel terzo periodo di gioco, ad uccidere le speranze degli Skor-pions, fino a quel momento al limite della sufficienza – mal-grado un passivo evidente – nella gara con i Warriors.

La gara, senza riservare emozioni sotto il profilo del pun-teggio, ha fornito qualche elemento sullo stato di salute dei campioni d’Italia: corse in dive e counter e produttività si, ma monotona, sono state alla base di un successo mai in di-scussione. La difesa felsinea, ineccepibile nelle pass rush, è andata in oca su di un paio di bombe di profondità.

(Giovanni Griffoni)

I Bonfiglioli Warriors a Varese hanno fatto un sol boccone degli Skorpions, eliminandoli per 61 a 21.

Il solito show dei rb bolognesi ha mandato in td Baylor, Longhi, Stanzani (1 pass da Rossi per 19 yd e corsa di 21), Trepiccione (con 4 ep, 1 td da 50 yds corse e due fg). Da par-te varesotta Blakely ha ritornato un calcio per 80 yds ed An-gelini ha siglato due td su pass (75 e 25 yds).

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Bò, Tutto Football, War-riors-bo.it

Sabato 23 Maggio 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 0

Philips C. FROGS Legnano 21

0-6 3° td Esposito Fabio (n.85), 85 pass da Frasco Robert (n.14)

0-7 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

0-13 4° td Brignoni Mauro (n.93), 2 run

0-14 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

0-20 4° td Gerosa Gianluca (n.87), 6 pass da Facchini Stefano (n.10)

0-21 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

Battere gli squali è stata, per i Frogs, impresa assai più ar-dua del previsto e di quanto dica lo stesso punteggio finale.

Ma andiamo con ordine, per raccontare di una difesa ligure determinata come non mai; questa, al primo possesso dei Frogs, li obbligava al punt, riuscendo, oltretutto, a bloccarlo sulle 20 ospiti; l’attacco, però, vanificava i primi quattro pre-ziosi down.

I primi due periodi hanno segnato una prevalenza delle di-fese; quella di casa ha annullato il running game degli ospiti.

I Frogs, da parte loro, con due tentativi e palla sulla linea di meta, non sono stati in grado di varcare la goal line.

All’inizio del terzo quarto i due fatti che avrebbero segnato l’incontro: gli Squali sono andati in meta con Tillman, ma la crew arbitrale ha ravvisato un “ricevitore ineleggibile” ed ha annullato; pochi attimi dopo gli stessi arbitri hanno convali-dato un td di Esposito, cui va il merito di aver ricevuto un si-luro del sempre più incredibile Frasco e di aver percorso le restanti 30 yds che lo separavano dalla end zone.

A questo punto gli Squali hanno perso concentrazione e per i Frogs è diventato più facile segnare altri due td ed alza-re la media di Frasco.

(Salvatore Iaccarino)

Fonte: Tutto Football

Domenica 24 Maggio 1987

Stadio Bruno Benelli, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 21

MASTINI Ivrea 20

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0-6 2° td Williams Milton (n.35), 30 pass da Lattanzi M. (n.22)

6-6 3° td Nardi Claudio (n.47), 20 run

7-6 3° pat Rosetti Andrea, kick

7-12 3° td Williams Milton (n.35), 10 run

7-14 3° pat Crippa G. (n.34), action

13-14 4° td Nardi Claudio (n.47), 15 run

14-14 4° pat Rosetti Andrea, kick

14-20 4° td Williams Milton (n.35), 75 pass da Lattanzi M. (n.22)

20-20 4° td Rosetti Andrea, 1 run

21-20 4° pat Rosetti Andrea, kick

A coti fatti, si è trattato della partita più emozionante ed avvincente a cui si è potuto assistere quest’anno a Ravenna. Sul terreno del “Benelli”, Chiefs e Mastini hanno dato vita ad un incontro tiratissimo ed anche molto falloso, con successo finale dei padroni di casa.

A segnare per primi sono stati, però, i piemontesi dello sca-tenato Williams; è stato quest’ultimo a ricevere un pass di 30 yds da Lattanzi. La risposta ravennate ha portato la firma di Nardi, prima della nuova incursione (sfondamento centrale) di Williams. Per i canavesani è sembrata cosa fatta, ma i “Capi indiani” hanno trovato ancora la forza di mandare Nardi in td, pareggiando il conto a quota 14.

Le battute decisive del confronto si sono consumate in due giochi vincenti: Williams ha ricevuto ed allungato in end zo-ne, per un combinato di 75 yds, al primo tentativo dopo il kickoff. Discorso chiuso? Non ancora, il tempo ha dato ra-gione ai padroni di casa. Il lunghissimo drive, impostato da Rossetti, ha trovato lo stesso regista pronto ad uno sneak ed al calcio addizionale, per fissare il punteggio sul 22-21.

(Giovanni Zauli)

A Ravenna i Federtrasporti Chiefs hanno strappato la vit-toria ai Mastini, battendoli per 21 a 20 con segnature di Nardi (2) e Rosetti (1 td e 3 ep).

Così i romagnoli sono matematicamente salvi. (Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Domenica 24 Maggio 1987

Campo Casotto Pescatori Voltina, Grosseto

Semar CONDOR Grosseto 12 3M Office ANGELS Pesaro 15

6-0 1° td More Lawrence (n.36), 19 run 6-6 3° Ang td Swallow Scott (n.33), 20 pass da Ric-

ci Piergiorgio (n.16)

6-7 3° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 6-13 4° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 70 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16)

12-13 4° td More Lawrence (n.36), 30 run 12-15 4° Ang saf

Sotto la pioggia fastidiosa, davanti ad un pubblico partico-larmente vivace, i Condor hanno disputato una grande parti-ta. Decimati nei loro ranghi, con la metà degli elementi che ha giocato fuori ruolo, i grossetani hanno messo realmente in crisi i pesaresi, i quali, privi del loro capo carismatico, so-no apparsi non all’altezza del loro ruolo.

I Condor sono andati subito in vantaggio con More, sfrut-tando gli effetti di una sfortunata scelta tattica; la panchina pesarese non ha fatto calciare su di un quarto down, Swal-low è stato addirittura indietreggiato dai toscani, che lo han-no fermato sulle 28 yds. Da qui è partita l’azione vincente dell’americano.

Nella ripresa è stato Swallow a pareggiare, ricevendo un lancio di 23 yds di Ricci, ed a trasformare con l’extra point. Lo stesso Ricci, poco dopo, ha riscattato una prestazione non troppo brillante mettendo una bomba di 70 yds nelle mani di Agnoletti.

I padroni di casa non si sono arresi e, grazie ad una corsa di More, si sono portati sul 13-12, sfiorando poi il sorpasso (la conversione alla mano è stata fallita). Un safety della dife-sa pesarese ha chiuso l’incontro.

(Giovanna Stellini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 24 Maggio 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 32 G.B. GREEN MACHINE C. 0

6-0 1° td Lane Peter (n.7), 3 run

7-0 1° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

9-0 1° saf team, automatico

15-0 2° td Ascari Claudio (n.14), 1 run

16-0 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

18-0 2° saf team, automatico

24-0 2° td Bellamoli Massimo (n.1), 15 pass da Lane Peter (n.7)

25-0 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

31-0 2° td Bellamoli Massimo (n.1), 60 run

32-0 2° pat Longo Guido (n.16), kick

E’ stata una partita dai toni decisamente primaverili, con agonismo ed impegno scampati solo a tratti all’azione disso-lutrice dei raggi solari.

La cronaca del primo quarto ha per protagonista Lane;

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questi, dopo un paio di buone corse, “muove” lo score con un offtackle da 3 yds, trasformato da Bellamoli. Segue di po-co un safety automatico, su tentativo di punt.

Al cambio di campo i Redskins spingono un po’ più sull’acceleratore e, non facendo praticamente veder palla agli ospiti, realizzano altri due td, con un qb sneack ai Ascari ed una ricezione di Bellamoli (su option pass di Lane). In en-trambi i casi il solito Bellamoli centra i pali per l’extra point. Quasi a voler confermare l’impotenza del loro attacco, i Gre-en Machine regalano altri due punti ai veronesi con un pitch di Petroni terminato a fondo campo.

Nell’intervallo il coach dei “Pellerossa” decide di dare spazio alle seconde linee. Dopo un terzo periodo senza marcature, proprio in un momento in cui i gialloverdi sembrano poter combinare qualcosa di buono, Bellamoli ne inventa un’altra delle sue e corre per 60 yds fino alla end zone. Forse stanco di far punti, il numero uno dei Redskins lascia l’extra point a Longo, che non fallisce.

(Alberto Stanghellini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Campo Comunale, Gradara

3M Office ANGELS Pesaro 42

GLADIATORI Roma 0

6-0 1° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 6 run 12-0 1° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 5 run 14-0 1° Ang pat Swallow Scott (n.33), action 20-0 1° Ang td Stocchi Stefano (n.83), 31 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 21-0 1° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 27-0 2° Ang td Swallow Scott (n.33), 5 run 28-0 2° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 34-0 2° Ang td Stocchi Stefano (n.83), 9 pass da

Ricci Piergiorgio (n.16) 35-0 2° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick 41-0 3° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 5 run 42-0 3° Ang pat Swallow Scott (n.33), kick

Tutto troppo facile per i vicecampioni d’Italia, che hanno travolto la scarsa resistenza dei Gladiatori, chiudendo im-mediatamente la partita. Sul kickoff degli ospiti Swallow si è reso protagonista di un grande ritorno, consegnando a Ma-rotti la palla del primo td. Il fb pesarese ha poi approfittato di un fumble capitolino, realizzando – dopo pochi minuti – la sua seconda meta.

I romani, saliti a Gradara senza velleità – salvo i tentativi di mettere in imbarazzo gli Angels con alcune provocazioni – non sono riusciti ad andare più di una volta in attacco, per-ché subito costretti a perdere palla. Alla fine nove i fumble dei Gladiatori, di cui sette recuperati dai pesaresi.

L’incontro è, quindi, vissuto esclusivamente sulle azioni of-

fensive e difensive degli Angels, che hanno dominato dal primo all’ultimo minuto una squadra scesa in campo senza l’americano Mobley.

(Luciano Murgia)

Per i Gladiatori la penultima della stagione è il festival dei fumble, addirittura 9! 42 punti a zero, Mob di servizio è un’attenuante, il team sembra avere la testa in un altro campo; gli avversari ed il football sfrecciano da tutte le parti, scie di punti come il vapore dei jet nel cielo terso. Un’altra giornata da prendere a lezione e poi dimenticare.

(Fausto Batella)

Fonti: Tutto Football, Endzone.it

Sabato 30 Maggio 1987

Campo Rovereto, Ostellato

Champion AQUILE Ferrara 15

Semar CONDOR Grosseto 13

0-6 1° td Garbarino Marco (n.33), 1 run

0-7 1° pat Bardelli Mauro (n.82), kick 6-7 2° td Gorini S., 20 pass da Melchiorri Ste-

fano (n.18) 8-7 2° pat Recine, action 14-7 4° td Ladson Robert, 4 run 15-7 4° pat Cannizzo Maurizio (n.15), kick

15-13 4° td Tinacci Luca, 14 run

Le Aquile non scendono dal treno della salvezza alla tappa di Grosseto e si dirigono, invece, verso l’ultima fermata di Roma, un appuntamento decisivo per concludere il viaggio in questo campionato, rimanendo in A1. I Condor, dal canto lo-ro, sono saliti a Ferrara con molta decisione e, pur privi degli americani, sono passati in vantaggio, nei primi 2’ di gioco, con una breve corsa di Garbarino.

Le Aquile si sono poi scosse ed hanno sfruttato al meglio un fumble degli ospiti, andando in td con una delle coppie d’oro dei Duchi, Melchiorri e Gorini.

All’inizio dell’ultima frazione la difesa estense ha recupera-to palla a 4 yds dalla goal line toscana, con Spalluto lesto a ricoprire un fumble, in occasione di un sack piazzato sul qb ospite. Al primo gioco dell’attacco Ladson ha inventato una combinazione di potenza e di agilità ed ha superato la difesa grossetana.

Nel finale i Condor hanno cercato il pareggio, ma, dopo il td su reverse di Tinacci, favorito da alcune ricezioni di Bar-delli, hanno fallito, con Vicenzi, la decisiva marcatura addi-zionale.

(Rodolfo Barbaro)

Fonte: Tutto Football

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Enciclopedia del football italiano

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Sabato 30 Maggio 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Montebianco GIAGUARI Torino 9

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 21

0-6 1° td Blakely Roy (n.24), 6 run

0-7 1° pat Canella D. (n.82), kick

0-13 1° td Blakely Roy (n.24), 1 run

0-14 1° pat Canella D. (n.82), kick

6-14 3° td Dho Mauro (n.32), 8 run

9-14 3° fg Chieppa Agostino (n.1), 36

9-20 4° td Angelini Sergio (n.8), 36 pass da Ble-fari Luca (n.12)

9-21 4° pat Canella D. (n.82), kick

Si è risolta con la vittoria degli Skorpions la sfida per il ter-zo posto del girone A; soltanto nel terzo periodo (9-0 il par-ziale, a favore dei padroni di casa) è stata messa in discus-sione da un guizzo d’orgoglio dei Giaguari e da un arbitrag-gio sin troppo fiscale.

La partita ha dimostrato come i problemi offensivi dei Gia-guari siano ancora lontani dal trovare una soluzione. Soprat-tutto nella linea, mentre la difesa ha offerto qualche buon spunto di gioco, soprattutto grazie a Giacchetti, Costa e Ca-ramellino. Soltanto qualche ingenuità a livello di marcatura dei wr (bump, anziché zona) ha concesso, infatti, ad Angelini di trovare ampi spazi sulle fasce profonde dei gialloneri.

L’affermazione dei varesini, per di più con lo stesso risulta-to dell’andata, non era influente ai fini dell’accesso ai playoff, ma è risultata fondamentale per gli accoppiamenti. Stanti così le cose, agli Skorpions toccheranno, infatti, i bolzanini Jets, squadra che, considerata la relativa compattezza della pattuglia dei cb, dovrebbe permettere a Blakely & C. di usci-re di scena a testa alta.

“Per noi, del resto, è già molto essere arrivati alla post season, conquistando, per di più, un prezioso terzo posto, quando c’è stato un momento in cui era in forse anche il quarto – è il sereno commento di Pier Gallivanone, al termine della partita – Abbiamo pagato un po’ l’inesperienza di pa-recchi elementi; ma la stagione può senz’altro ritenersi posi-tiva”.

Sul versante opposto, in casa Giaguari sembra in ripresa il morale, dopo gli stravolgimenti del campionato; in forse l’interessamento di un industriale del giocattolo, Godino, il futuro dei torinesi resta, però, un punto interrogativo. Nei playoff ad aspettare i “Felini” ci sono, tra l’altro, i Seamen di Coppa e Crovato, che non vorranno certo sfigurare di fronte agli ex compagni.

(Romolo Gai)

E’ proprio destino che in questo girone di ritorno i Bosco Alfa Romeo Skorpions debbano brillare solo lontano da casa.

Che sia una mossa in preparazione dei playoff (i varesini gio-cheranno in trasferta), oppure che la squadra, non avendo l’affanno di dover per forza ottenere la vittoria sul terreno amico, riesca meglio a concentrarsi, distendendosi in un gio-co pratico, essenziale e produttivo?

Di certo è che la rimaneggiata franchigia grigiorossa ha annientato i Giaguari con una prima frazione di gioco al limi-te della perfezione, lasciando allibiti, increduli e, di conse-guenza, privi di reazione i giocatori torinesi.

I meriti? Beh, a questo punto sono di tutto il collettivo, che ha dimostrato, ancora una volta, di avere carattere più degli avversari, dando uno sberleffo alla sfortuna.

Primo quarto, come di diceva, giocato alla grandissima, con Roy Blakely e Sergio Angelini protagonisti indiscussi, autori rispettivamente di 2 mete e di un intercetto (con ritor-no di circa 50 yards), più altre azioni di corsa e ricezione.

Nella seconda frazione ancora due intercetti, questa volta di Scopel e di “Pacio” Cranchi, mettevano in crisi la difesa giallonera torinese, successivamente, però, queste prodezze non venivano concretizzate dalla formazione d’attacco dei Bosco Skorpions. Parità in questo parziale.

Nel terzo quarto quasi rabbiosa la reazione dei Giaguari, in desiderosi di accettare il punteggio, che li vedeva soccombere per 14 a 0.

(Lorenzo Corazzon)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 30 Maggio 1987 Campo Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Ministeri Fi-

nanziari,

Roma

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 22 Reporter DOLPHINS Ancona 20

0-6 1° td Meyer Max (n.26), 1 run

0-7 1° pat De Panicis Marco, kick

0-13 2° td Meyer Max (n.26), 52 pass da Man-fredini Luca (n.9)

6-13 2° td Biatchinyi Luigi (n.36), 3 run

8-13 2° pat Moglioni Enrico (n.26), action

14-13 2° td Biatchinyi Luigi (n.36), 39 run

20-13 2° td Panetta Marco (n.22), 42 pass da Volterra Marco (n.12)

22-13 2° pat De Angelis Antonio, action

22-19 3° td Fasciani Davide (n.24), 24 run

22-20 3° pat De Panicis Marco, kick

E’ arrivata la terza, sospirata e preziosissima vittoria dei Grizzlies, nella partita che i biancazzurri hanno ben control-lato, contro i Dolphins.

E’ stata, per i Grizzlies, soprattutto la partita di Volterra e di Biatchinyi. Il primo, impiegato anche come kicker e pun-ter, è apparso in una buona giornata, mettendo a segno an-

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Enciclopedia del football italiano

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che un td pass per Panetta. Con lui, in evidenza anche il neo fb dei romani, “Riggo” De Angelis, un ex ol che non sembra aver bisogno di tanta velocità; lo ha dimostrato lui stesso, chiudendo da solo tre down con soluzioni da 20, 25 ed 11 yds. Impeccabile anche Biatchinyi, coloured italiano che è andato due volte in meta su corsa, la prima da 3 yds, la se-conda da 39 (rollout sul safety).

Nei Dolphins l’americano Meyer, naturalmente, che ha fat-to quello che ha potuto, ben supportato, soprattutto, da Fa-sciani. Dai compagni non è venuta, tuttavia, sempre la col-laborazione necessaria, anche a causa di due infortuni; il dl Di Benedetto, al 2’, ha dovuto abbandonare il campo a causa di uno scontro con la poderosa linea offensiva romana; il se-condo incidente, più grave, ha colpito Boarini, che ha ripor-tato la rottura dei legamenti crociati.

I Dolphins, comunque, hanno sfiorato “il colpo” nel finale, quando sono riusciti ad impostare un drive giunto fino alle 4 yds avversarie, con 20” ancora da giocare; il tentativo di cor-sa centrale è stato, però, bloccato dal tackle di un difensore, che ha dato ai suoi una vittoria preziosissima per evitare la retrocessione in A2 e, forse, anche i playout.

(Giuseppe Vasapollo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 29 S.3 REDSKINS Verona 15

6-0 1° Jet td Bowman Pedro (n.34), 58 pass da Bulluck Wayne (n.23)

7-0 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 13-0 2° Jet td Ferrari Franco (n.88), 14 pass da

Bulluck Wayne (n.23) 19-0 2° Jet td Daino Benedetto (n.86), 19 pass da

Bulluck Wayne (n.23)

19-6 3° td Ascari Claudio (n.14), 2 run

19-7 3° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

19-13 4° td Lane Peter (n.7) 25-13 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 60 run 27-13 4° Jet pat Daino Benedetto (n.86), action 29-13 4° Jet saf Bedin Claudio

29-15 4° saf Brunelli Davide

E’ tutta vera gloria questa vittoria dei Jets contro i Re-dskins, privi dell’americano Lane? L’interrogativo resta nell’aria, anche se, a questo punto, spenta la tensione per una partita interminabile (oltre tre ore) e scorbutica, valgono i due punti guadagnati dalla squadra di casa; due punti ot-tenuti in un confronto giocato con animosità da ambo le par-ti.

Nel primo quarto i Jets sono passati con Bowman, lesto a ricevere un lancio di Bulluck di 58 yds. Nel secondo periodo i padroni di casa sono andati in td con il wr Franco Ferrari, che ha ricevuto un lancio di Bulluck, ancora impegnato sia nelle corse che nei pass. Di Daino il terzo td biancorosso, anche in questa occasione proposto da Bulluck; 19-0 per i

padroni di casa. Nella seconda parte è sceso in campo anche Paolo Ferretti,

titolare l’anno scorso e quest’anno relegato da Clark a bordo campo.

Nella seconda parte del confronto gli ospiti hanno accorcia-to le distanze con Ascari e Lane. I Jets hanno, a loro volta, allungato con Bulluck, autore di una travolgente galoppata di 60 yds (convertita da Daino); quindi è venuto un safety del bolzanino Bedin, imitato, poco dopo, dallo scaligero Brunelli.

(Daniele Magagnin)

Fonte: Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Campo Gino Pistoni, Ivrea

MASTINI Ivrea 26 Bar Giornale SQUALI Genova 22

6-0 1° td Williams Milton (n.35), 50 run 6-6 1° td Perry Nelson, 40 pass da Osti Davide

(n.26) 6-8 1° pat Perry Nelson, action 6-14 2° td Perry Nelson, 28 run 6-16 2° pat Tillman Derrick, action

12-16 3° td Williams Milton (n.35), 10 run

14-16 3° pat Crippa G. (n.34), action

20-16 3° td Williams Milton (n.35), 70 run 20-22 4° td Tillman Derrick, 28 pass da Osti Da-

vide (n.26)

26-22 4° td Williams Milton (n.35), 69 pass da Lattanzi M. (n.22)

Un td di Williams, con una galoppata di 70 yds dopo un pass di Lattanzi, ha dato ai Mastini la vittoria, a pochi se-condi dal termine.

La gara, importante per entrambe le squadre, è stata subi-to impostata senza timori reverenziali. Si parte con Williams, che sembra poter fare ciò che vuole; 50 yds di portata e td. Osti non si impressiona, si scopre “bombarolo” e pesca Perry. In campo, tra l’altro, serpeggia molto nervosismo; e sono gli Squali, più lucidi, a segnare ancora con il loro co-loured (trasforma Tillman).

Nell’ultima azione del primo tempo i genovesi arrivano a pollici dall’end zone, ma la difesa dei padroni di casa gigan-teggia e, nella circostanza, non permette la marcatura. Ri-presa. E’ ancora Williams a condurre per mano i suoi com-pagni, segnando altre due volte (il primo td viene convertito da Crippa).

Manca poco alla fine, quando Osti, al quarto down, lascia partire un nuovo siluro per Tillman; gli Squali sono ancora in vantaggio. Sul rovesciamento di fronte, l’epilogo sorpren-dente. I liguri rimangono a piedi, il discorso salvezza è quan-to mai aperto.

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 93

(Mauro Saroglia)

Fonte: Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Campo Via Flavia, Trieste

DinoConti MULI Trieste 10 LIONS Bergamo 20

3-0 1° fg Pauschè Walter (n.7), 31 3-6 2° Lio td Aaberg, 1 run 3-7 2° Lio pat Marinoni Fausto, kick 9-7 2° td Stocovich Andrea (n.1), 35 pass da

Danielli Alberto (n.12) 10-7 2° pat Pauschè Walter (n.7), kick 10-13 2° Lio td Rovaris Angelo, 65 pass da Orfeo

Diego 10-14 2° Lio pat Marinoni Fausto, kick 10-20 4° Lio td Aaberg, 8 run

La gioia finale, al campo di via Flavia, è stata tutta per i giovanissimi supporter dei Lions, una cinquantina, arrivati fino a Trieste per agitare dall’inizio alla fine, senza un attimo di sosta, il loro bandierone. Questa vittoria, per i bergama-schi, significa playoff al 90 per cento; nell’ultimo turno, con gli orobici alla finestra per il turno di riposo, i Muli dovranno sputare l’anima a Padova per cercare di strappare una vitto-ria con ampio margine, unico espediente per cogliere in e-xtremis il traguardo finale al posto dei “Leoni”.

In questa partita i Muli hanno schierato, a sorpresa, O-fstedal, che, però, si è fatto male quasi subito. Ma anche i Lions hanno avuto i loro guai: Steve Beck è dovuto uscire per uno strappo, anche se, in effetti, lui ed Aaberg (specie quest’ultimo) hanno fatto la differenza.

Nella prima frazione l’impeccabile Pauschè ha fatto assa-porare ai locali il gusto del vantaggio; ma un pasticcio, con-sumato in una manciata di secondi, fra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto, ha consentito a Rocchetti un ri-torno di 70 yds. Aaberg ha fatto il resto, portando i Lions in vantaggio.

Poi i biancoverdi triestini hanno trovato il loro momento migliore, andando a loro volta in td con il giovane Stocovich, al termine di un’azione propiziata da uno spettacolare inter-cetto di Di Ragogna e proseguita con un down chiuso da Bressan.

Ma gli ospiti hanno saputo sfruttare ogni indecisione degli avversari nel corso della partita. Un proiettile di 65 yds del qb Orfeo, superato un cb di casa, ha raggiunto Rovaris, libe-ro di andare a passeggio in end zone e di fissare il punteggio sul 14-10, chiudendo, in pratica, la partita (ancor prima del td finale di Aaberg).

“Due grossi errori ci sono costati il risultato di una gara assai equilibrata – ha detto, alla fine, il coach triestino Savio – ma non posso non sottolineare il fatto che a noi mancava-no ancora i due americani”.

(Bruno Biecher)

Fonte: Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Stadio Viale Piacenza, Parma

Tecninox PANTHERS Parma 42

SEAHAWKS Bellusco 7

6-0 1° td Tagliaferri John (n.35), 4 run

12-0 1° td Bernardo Thomas (n.44), 5 run

14-0 1° pat Tagliaferri John (n.35), action

20-0 2° td Tagliaferri John (n.35), 1 run

26-0 3° td Tagliaferri John (n.35), 17 run

32-0 3° td Tagliaferri John (n.35), 4 run

34-0 3° pat Montaresi David (n.12), action

40-0 4° td Bernardo Thomas (n.44), 2 run

42-0 4° pat Raineri Roberto (n.22), action

42-6 4° td Viscardi, 20 pass da Penati A. (n.14)

42-7 4° pat Vismara Giorgio (n.1), kick

Una volta tanto la valanga di punti, anziché subirla, come succedeva nel girone d’andata, i Panthers l’hanno fatta, sep-pellendo sotto una gragnuola di td i Seahawks, privi di Sta-nish, e conquistando la matematica certezza del quinto po-sto. Attore protagonista (e chi altri?) John Tagliaferri (4 td, 26 punti, più altre tre azioni da meta annullate), cha ha avu-to in Tom Bernardo un valido comprimario (12 punti) e che è risultato praticamente irrefrenabile.

I Seahawks, dal canto loro, considerata l’impossibilità di chiudere i down con il solo Mangialardo, si sono affidati spesso al lancio, non riuscendo, però, a trovare la misura, se non sul finire (con il td pass di Penati per Viscardi).

Del resto, la guardia di Berselli (un intercetto), di Piccioli e di Cerasti è stata asfissiante ed ha fruttato l’effetto sperato in una difesa, quella emiliana, che raramente è apparsa in difficoltà.

Inutile soffermarsi sulla cronaca, che ha fatto registrare costantemente al punt gli ospiti e sempre in meta i padroni di casa, con l’unica variazione nel quarto parziale: sul 42-0 Penati ha trovato, appunto, il lancio vincente e, con esso, il td della bandiera.

(Paolo Emilio Pacciani)

Fonte: Tutto Football

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

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Sabato 30 Maggio 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 14

F. CHIEFS Ravenna 0

6-0 1° td Benini Antonio, 1 run

8-0 1° pat Benini Antonio, action

14-0 2° td Zaccardi Claudio (n.9), 48 pass da Broggi Carlo (n.14)

Un paio di mete nel primo tempo, giusto per rispecchiare le gerarchie, poi un lungo e proficuo allenamento sotto il sole, per due squadre che, alla regular season, ormai non hanno più niente da chiedere.

Date le premesse, lo svolgimento diligente, ma sonnacchio-so, delle operazioni non poteva regalare particolari sorprese, anche se i due qb hanno tentato spesso di vivacizzare il gio-co, ricorrendo al passing game con apprezzabile frequenza, ma con risultati da dimenticare. Broggi, per la verità, ha an-che piazzato un paio di “bombe” devastanti, entrambe per Zaccardi, ed entrambe, guarda caso, decisive per andare in meta.

Sulla prima, infatti, Zaccardi, dopo aver ricevuto, ha messo un piede sulla linea laterale quando ormai era a pochi passi dalla end zone, ma subito dopo è stato Benini a violare la goal line ravennate. Sulla seconda, le cose sono andate più lisce ed il giovane wr milanese ha trasformato in sei punti il gioco più bello della partita. Nella ripresa Broggi ha lasciato il posto a Freschelli, mentre il backfield milanese ha impie-gato il tempo a fare collezione di intercetti.

I Chiefs, pur senza demeritare, non sono mai stati molto pericolosi.

(Fabio Verga)

Sconfitta decorosa a Milano per i Federtrasporti Chiefs contro i Rhinos, che non sono riusciti ad andare più in là del 14 a 0.

A questo punto la serie A1 sembra assicurate. (Massimo Terracina)

Fonti: Il Bò, Tutto Football

Sabato 30 Maggio 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 7

Malipiero DOVES Bologna 0

6-0 4° td Stanzani Aldo (n.18), 47 run

7-0 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

La corsa improvvisata di Aldo Stanzani, frutto di rabbia e di genialità, ha dato ai Bonfiglioli Warriors la vittoria nel derby numero nove di football americano. E’ finita 7 a 0, coi Malipiero Doves a recriminare per un td annullato a Pear-son. Come nel derby di andata, dopo un andamento assai equilibrato, l’ultima frazione di gioco ha riservato brividi a non finire.

I guerrieri attendevano questo momento da due anni, tanto è durata l’egemonia biancorossa. Solo quando la lancetta dell’orologio aveva già cominciato il suo ultimo giro, a 50” dal termine, la partita ha vissuto la svolta decisiva. Si era sullo zero a zero, Waldner indicava a Fantazzini di giocare un “re-verse”. Dal qb la palla passava velocemente nelle mani di Al-do Stanzani, che correva lateralmente per qualche metro, poi improvvisamente cambiava direzione, sorprendendo compa-gni ed avversari. Una quarantina di metri in potente pro-gressione sancivano il successo dei Warriors e costringevano alla resa l’irriducibile difesa avversaria.

C’è chi sostiene che non si sia trattato di una bella partita, chi ritiene che il match cittadino sia strangolato dalla paura di perdere e da un esasperato tatticismo. Ma il derby è così; una partita che fa storia a sè, che non può essere interpreta-ta con freddo rigore tattico. Bisogna fare i conti anche col cuore, che batte forte ed annebbia le idee. Bisogna fare i conti con un’atmosfera particolare, il vociare della gente in un catino pieno all’inverosimile.

Questa volta il derby si è tradotto in un lungo testa a testa tra l’attacco biancazzurro e la difesa biancorossa; un braccio di ferro estenuante, che ha favorito a tratti l’una, a tratti l’altra e che si è decisa in extremis, quando ormai il pareggio sembrava inevitabile. La pessima serata dell’attacco bianco-rosso ha spalancato la strada ai Warriors, protagonisti in re-troguardia di una prova senza errori.

La partita dei Warriors. I ragazzi di Waldner e Volpini han-no cercato con grande ostinazione questa vittoria. I Warriors non hanno smentito chi li consoce geniali e “pazzerelli”: sono stati più volte vicinissimi alla meta, fallendo le occasioni più facili. Poi hanno centrato l’obiettivo nel modo più difficile. Sono emerse le doti di Baylor, apprezzato per le potenti pro-gressioni, non sorrette troppo spesso da una felice copertu-ra. E’ mancato il gioco aereo, non sempre l’intesa center – qb ha funzionato a dovere. Ma nel derby conta vincere: non im-porta se, al primo drive, i Bonfiglioli non hanno saputo con-cretizzare le loro corse a una manciata di centimetri dalla meta per troppa leggerezza.

Monumentale è stata la difesa: non ha lasciato scampo, fa-cendo leva su di un’incessante pressione su Domenichini (Accorsi lo ha “sacrato” tre volte), i linebacker hanno chiuso ogni pertugio e il backfield ha “coperto” a dovere, come tre intercetti (due di Pasini e uno di Hargreaves) hanno dimo-strato.

La partita dei Doves. Sulla prova dei biancorossi resterà il dubbio del td annullato a Garry Pearson dagli arbitri. Si era sullo 0 a 0, quando Domenichini inventava un… siluro, che trovava l’americano a ricevere, ben oltre tutti i difensori. Il “SuPearsonico” metteva la quinta e concretizzava un gioco da 80 yds. La crew arbitrale, diretta da Bob Rolik, annullava, giudicando Pearson ricevitore non eleggibile; in altre parole, Garry non avrebbe potuto giocare quell’azione da ricevitore a causa della sua situazione di partenza.

A dire la verità, la beffa sarebbe stata solenne; si sarebbe trattato di un premio eccessivo per un attacco che, in tutta la partita, ha saputo superare in solo due occasioni la linea di centrocampo.

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

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Forse si tratta di un sortilegio, ma, giudicata al culmine del suo successo troppo americano dipendente, ora la squadra dei Doves rinuncia troppo palesemente alla classe di Pear-son. Un talento come Garry, a nostro avviso, deve godere di maggiore libertà di scelta di quella che le azioni stabilite dai coach Logan ed Haeger permettono.

Al contrario, il muro eretto dalla difesa dei Malipiero è sta-to quasi invalicabile. La partita degli specialisti del conteni-mento è stata commovente e ricca di orgoglio. Lo dimostra la grinta con cui i guerrieri sono stati fermati tre volte in pros-simità del successo; lo dimostrano uno spettacolare intercet-to di Aldrovandi e la magistrale prestazione di Raimondi. Lo dimostra la potente pressione esercitata su Fantazzini. Ma il titano biancorosso ha pagato al prezzo più alto la grande fa-tica; è bastato un gioco, all’ultimo minuto, per mandare in frantumi un capolavoro.

(Diego Costa)

A Bologna è tornato il grande pubblico. Quasi ottomila spettatori hanno fatto da cornice all’attesissimo derby felsi-neo, preludio più che mai possibile al Superbowl di Rimini; le due squadre si sono date grande battaglia, senza esclu-sione di colpi, in una partita dal forte agonismo e dalla rivali-tà accesissima.

Hanno vinto i Warriors, giustamente meritevoli di ottenere i due punti, soprattutto per la maggiore calma e per la mag-giore lucidità. Dopo tre anni i “Guerrieri” hanno riconquista-to la leadership cittadina, glorificando il titolo nazionale dell’anno scorso (il cui unico neo era, appunto, la sconfitta nel derby). Bruno Waldner è riuscito laddove Calvin Stoll a-veva fallito, mentre Bob Logan e Fred Haeger non sono stati, probabilmente, in grado di comprendere quanto è importan-te il derby per questa città (Jim Emery, invece, l’aveva intuito subito).

L’incontro ha vissuto momenti di grande emozione: le dife-se sono state di gran lunga superiori agli attacchi, come ac-cade solitamente in questo tipo di sfide. Il primo quarto ha fatto registrare un arrembaggio dei Warriors, che si sono portati addirittura ad una yd dal td. La retroguardia dei Do-ves ha, però, eretto un muro ed i Warriors, pur mandando in campo Hargreaves, non sono riusciti a perforarlo.

Il secondo periodo è stato “vinto ai punti” dai Doves, i qua-li, nella loro azione offensiva, si sono portati sulle 20 degli avversari. Al quarto tentativo le “Colombe” hanno fintato il fg, con Tonelli che – al contrario – ha lanciato Ghirotti, sen-za, tuttavia, riuscire a mandare il compagno oltre l’asta se-gnadown. La terza frazione è stata caratterizzata da continui turnover, tra cui un fumble di Scorzoni ed un intercetto di Aldrovandi in end zone. Nell’ultimo periodo è successo di tutto: i Warriors hanno bloccato un punt sulle 27 difensive avversarie, ma il loro attacco ha fallito un fg (con Trepiccio-ne, dalle 33).

L’attacco dei Doves, nell’azione seguente, è andato in td con Pearson, che ha ricevuto uno strepitoso lancio di 80 yds partito dalle mani di Domenichini; gli arbitri hanno, però, annullato l’azione, considerando Pearson ricevitore ineleggi-bile, poiché partito a ridosso della linea di scrimmage. Prote-ste a non finire da parte dei Doves, che, da quel momento, hanno perso il controllo della partita; Domenichini si è fatto intercettare da Pasini e, sul drive dei Warriors, Stanzani ha sfruttato lo splendido blocco di Montecchi su Knight ed ha corso per 47 yds, sino al td. Trepiccione ha trasformato.

Ad 1’ dal termine crollo psicofisico dell’attacco dei Doves, con Domenichini che dapprima è stato sackato e quindi ha perso il pallone.

(Stefano Tura)

Era presente il pubblico delle grandi occasioni alla “Lunet-ta”, per la più grande festa del football, dopo il Superbowl.

Circa 6000 persone affollavano gli spalti dello stadio, fra fuochi d’artificio colorati, trombe, tamburi.

Soprattutto tantissimi spettatori provenienti da Milano, tutta la regione ed anche più in là. La vittoria ha arriso, dopo due anni di astinenza, ai Bonfiglioli, che, ad 1 minuto e 10 dal termine, hanno trovato, con Stanzani, una corsa di 47 yds, per il td della vittoria.

All’inizio, dopo un drive poco fruttuoso dei Doves, i War-riors avevano portato il loro attacco a 5 yds dal td, venendo, però, fermati 4 volte dalla difesa dei Malipiero, in una vena strepitosa. Ancora fasi di botta e risposta e finiva il primo pe-riodo.

Nel successivo iniziavano i colpi di scena, con un down non chiuso per finta fg di Tonelli, un fumble di Baylor rico-perto da Rita ed il successivo intercetto di Hargreaves, che toglieva i guerrieri da una posizione scomoda. Dopo l’intervallo, ancora tanto gioco difensivo ed ancora turnover con Campanelli (fumble ricoperto) e Picariello (che copriva un fumble di Pearson su punt return).

Ancora Rita, su fumble ricoperto, ed Aldrovandi, a salvare un td già fatto, intercettando un pallone di Fantazzini per le mani di Gallazzi. Intanto Pasini si era messo in luce con due intercetti.

Nell’ultimo periodo, verso i 4 minuti, era Pearson a forare la difesa, ghiacciando la tribuna biancoblù con una ricezione su pass di Domenichini per 80 yds, Ma Mr. Rolik, il referee, bloccava l’azione per un fallo di posizione.

Erano così i Warriors, dopo avere sbagliato un fg, in prece-denza, dalle 33, a segnare con Stanzani (+ 1 Trepiccione). Da elogiare le difese in massa ed un po’ meno gli attacchi, forse troppo carichi di responsabilità. La gara è stata piacevole, vibrante e, soprattutto, corretta.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Domenica 31 Maggio 1987

Campo Via Montenero, Garbagnate Milanese

GNI B. PHARAONES Garbagnate 0 NinoSeveri A. FALCHI Modena 27

0-6 1° td Baracchi Davide (n.22), 2 run 0-8 1° pat Fioravanti, action 0-11 2° fg Rinaldi Andrea, 26 0-17 3° td Baracchi Davide (n.22), 6 run 0-23 3° td De Matteis Annunziato (n.81), 1 pass

da Baracchi Davide (n.22) 0-24 3° pat Rinaldi Andrea, kick 0-27 3° fg Rinaldi Andrea, 17

Anche per i Falchi “autarchici” non è stato difficile aver ra-gione dei Pharaones, che, di questi tempi, appaiono sempre più squadra di disarmo, rassegnata ad una ormai pressochè inevitabile retrocessione in A2 (solo con un’improbabile vitto-ria con un larghissimo margine di punti nell’ultimo turno

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contro i Chiefs potrebbe salvare i lombardi, mandandoli ai playout).

Il primo td dei Falchi, nel primo quarto, è stato opera di Baracchi (qb sneak di 2 yds). Quest’ultimo che, non contento di ottenere ottimi risultati sui pass, ha anche corso più volte, collezionando, alla fine, 28 yds (ma in nove portate). Ha tra-sformato alla mano Fioravanti.

Nel secondo quarto gli ospiti hanno arrotondato con fg di Rinaldi. Ancora Baracchi alla ribalta nel terzo periodo, prima con un altro td personale (corsa di 6 yds), poi con un td pass che ha mandato in end zone De Matteis, con il quale l’intesa del qb modenese è, evidentemente, perfetta.

Un fg di Rinaldi, nell’ultimo quarto, ha fissato il punteggio sul 27-0 finale, a favore, ovviamente, degli ospiti, che, mal-grado le disavventure con i due giocatori americani, hanno ormai praticamente conquistato un meritato terzo posto nel girone.

(Mario Morandini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 31 Maggio 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 26 Coimpex C. SAINTS Padova 2

6-0 1° td Malpica Bruce, 57 run

7-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

13-0 2° td Annoni Massimo (n.84), 13 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

14-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

20-0 3° td Malpica Bruce, 23 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

20-2 4° saf Palumbo

26-2 4° td Mutti Paolo (n.7), 57 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

Bruce Malpica è, per i “Lupi di mare”, allo stesso tempo bussola e sestante. La settimana precedente i Seamen – co-stretti dal giudice sportivo a lasciare a terra il magnifico Bruce – avevano sbagliato rotta, andando a naufragare sulla scogliera dei Lions; domenica, con il ritorno sul ponte di co-mando del loro stratega, i milanesi hanno ritrovato immedia-tamente la strada giusta, superando con buona sicurezza le insidie preparate dai Saints.

Malpica, con uno dei suoi soliti slalom, ha inventato, lette-ralmente, la prima segnatura e, sempre nel primo quarto, ha placcato in campo avversario Tomiazzo, lanciato verso il td del pareggio. Ci ha pensato poi Coppa a servire per la secon-da meta Annoni e sempre Coppa, nel terzo quarto, ha indi-rizzato uno screen pass su Malpica, che si è incaricato di

varcare la goal line. A quel punto i Seamen hanno tirato i remi in barca, Vivan

e Tomiazzo hanno, quindi, iniziato a recitare un convincente copione, poi Palumbo ha placcato Coppa in end zone. Ma è stato proprio n qb che, alla fine, ha messo la ciliegina sulla torta di una bella prestazione, lanciando in meta Paolo Mutti con un missile di 57 yds.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Stadio Tonino Benelli, Pesaro

3M Office ANGELS Pesaro 21 Reporter DOLPHINS Ancona 0

6-0 2° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 20 pass da Swallow Scott (n.33)

7-0 2° Ang pat kick 13-0 3° Ang td Clini Filippo (n.42), 1 run 19-0 4° Ang td Swallow Scott (n.33), 2 run 21-0 4° Ang pat Swallow Scott (n.33), action

Che cosa diranno, adesso, tutti coloro che, ancora una vol-ta, all’inizio della stagione avevano pronosticato un campio-nato fallimentare per gli Angels? E che cosa scriveranno i co-siddetti esperti, dopo aver visto le loro previsioni cancellate dall’ennesima prodezza della squadra vice campione d’Italia? Già, perché, a prescindere da quel che accadrà nei playoff (e gli Angels sono animati da propositi bellicosi), Ricci & C. hanno ottenuto un risultato davvero strepitoso. Oppure l’aver concluso a punteggio pieno la regular season è un tito-lo ordinario?

Battendo i Dolphins nella gara di ritorno del primo derby marchigiano di serie A, gli Angels hanno raggiunto le dodici vittorie, eguagliando le prodezze precedenti ed attuali di Frogs e Rhinos. Il 21-0 con cui sono stati piegati gli ancone-tani è, inoltre, valso la conquista della 50a vittoria, in cinque stagioni di serie A.

Ma la gara non è stata facile, perché i “Delfini”, tranquilli per essere certi dei playoff, sono scesi in campo determinati e decisi a realizzare lo sgambetto dell’anno. E, infatti, proprio Meyer, un ex in cerca di rivalsa, ed i suoi compagni si sono resi brillanti protagonisti in attacco ed in difesa.

L’americano è stato, tra l’altro, autore di due intercetti, che hanno gelato pubblico e giocatori pesaresi; le sue prodezze hanno poi vanificato gli sforzi del giocane Ricci, capace, co-munque, di trovare i wr quando se ne sentiva il bisogno e di guidare la sua squadra dall’alto di un carisma che fa invidia al più esperto dei veterani. Ma è stato Swallow, in option, a trovare il wr Agnoletti pronto all’appuntamento con i td.

Neanche quando si è sbloccato il risultato, comunque, le cose sono cambiate e gli Angels, pur dominando con la dife-sa, hanno dovuto attendere il secondo tempo per tirare un respiro di sollievo. Marotti e Swallow, con alcune azioni spet-

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tacolari, hanno annullato le speranze dei dorici, che, ad ogni modo, sono usciti dal campo a testa alta e tra gli applausi del pubblico, contrariamente a quanto era accaduto nella gara di andata.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 35 Montebianco GIAGUARI Torino 0

6-0 1° td Pearson Garry (n.22), 5 run

8-0 2° saf Calbucci Alberto (n.56)

14-0 2° td Pearson Garry (n.22), 31 run

15-0 2° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

21-0 3° td Pearson Garry (n.22), 21 run

22-0 3° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

28-0 4° td Scaffidi Pietro (n.32), 14 run

34-0 4° td Porreca Potito (n.40), 25 run

35-0 4° pat Sgarzi Alessandro (n.80), kick

Qualcosa è cambiato nei Doves, dopo la sconfitta nel derby. Durante la settimana il coach Logan è stato severo con i suoi giocatori, rimproverando loro le disattenzioni ed il nervosismo della stracittadina; ed anche tra gli schemi, spe-cie in attacco, vi sono state alcune modifiche.

Lo si è visto chiaramente nell’incontro con i Giaguari, nel quale il reparto offensivo delle “Colombe”, prive del qb Do-menichini e con Jacopo Tonelli al suo esordio da starter in serie A, si è affidato di più alle corse del suo americano, Garry Pearson. Così, dopo appena qualche minuto di gioco, il “fulmine del Massachusetts” è entrato in meta, correndo per 5 yds.

Dello stesso Pearson sono state altre due marcature, men-tre gli altri punti, per i Doves, sono venuti da una safety di Calbucci e da un td a testa per i rientranti Pietro Scaffidi e Tito Porreca. Per i Giaguari qualcosa di buono è venuto dal tandem Oggero Lazzaretto.

(Stefano Tura)

Sabato scorso la squadra dei Malipiero ha portato a termi-ne l’ennesima galoppata, vincendo senza grossi problemi alla Lunetta (35-0 dei Doves ai Giaguari).

La riscoperta della settimana è quella di Tito Porreca, il ri-cevitore dei Doves, che, dopo un lungo periodo di panchina, o comunque di scarsa gloria, ha segnato un bellissimo tou-chdown e corso per parecchie yards, mettendo un po’ di pepe su di un incontro che stava scivolando via nella noia più to-tale.

(Enrico Schiavina)

I Malipiero Doves hanno regolato alla grande i Giaguari To-rino per 35 a 0. Si è rivisto un bell’attacco, impostato anche su Pearson, che all’esterno è sempre molto insidioso.

Scaffidi e Porreca, in ottima forma, hanno fatto il resto. Il piede di Sgarzi ha trasformato 4 dei 5 td. Ottima la difesa biancorossa sui pass, migliore arma dei

torinesi. (Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Giacomo Micalizzi, Magnago

Philips C. FROGS Legnano 37

MASTINI Ivrea 6

6-0 1° td Misurelli Gabriele (n.55), 30 intercep-tion return

12-0 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 11 run

13-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

19-0 2° td Trabattoni Alessandro (n.7), 33 pass da Chattleton Desmond (n.26)

20-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

23-0 3° fg Viganò Riccardo (n.18), 46

29-0 3° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 12 run

30-0 3° pat Mazzucchelli Giorgio (n.45), kick

30-6 4° td Williams Milton (n.35), 1 run

36-6 4° td Chattleton Desmond (n.26), 73 pass da Facchini Stefano (n.10)

37-6 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

In attesa dei playoff ormai imminenti, Frogs e Mastini si sono affrontati al “Micalizzi” di Bienate, dando vita ad un in-contro interessante, con prevalenza, com’era nelle previsioni, dei lombardi. Gli ospiti non hanno certo recitato il ruolo di comparsa, mettendo a volte in difficoltà la difesa neroargen-to, ma compromettendo quasi tutto con qualche errore.

I padroni di casa hanno giocato una discreta partita, ap-parsa, però, a tratti un po’ stentata. La nota nuova è rappre-sentata dall’utilizzo per la prima volta (dopo l’infortunio di precampionato) del wr americano Desmond Chattleton, ap-parso già in buone condizioni. Chattleton ha subito regalato al numeroso pubblico uno spettacolare td, su perfetta im-beccata di Facchini, e ne ha firmato un altro, lanciando lui stesso per Trabattoni.

Mentre i piemontesi affidavano il loro gioco offensivo alle

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corse di Williams, intervallate dai lanci, non sempre precisi, di Lattanzi, i Frogs hanno optato, nonostante l’assenza di Frasco, per il gioco aereo, sfruttando, tuttavia, anche le ra-pide incursioni dei runner Mazzucchelli e Schirillo, entrambi tornati in ottima forma, dopo una sosta forzata per infortu-nio.

Si chiude così, per i Frogs, una regular season condotta in maniera impeccabile, a conferma della bontà del gioco e-spresso dal collettivo.

(Giovanni Griffoni)

Fonte: Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Bresseo, Teolo

G.B. GREEN MACHINE C. 0 JETS Bolzano 62

0-6 1° Jet td Bowman Pedro (n.34), 19 run 0-7 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-13 1° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 6 run 0-14 1° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-20 2° Jet td Bowman Pedro (n.34), 21 run 0-21 2° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-27 2° Jet td Bianchi Gilberto, 1 run 0-28 2° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-34 3° Jet td Olivetto Franco (n.44), 16 run 0-35 3° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-41 3° Jet td Olivetto Franco (n.44), 1 run 0-42 3° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-48 4° Jet td Bowman Pedro (n.34), 12 run 0-49 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick 0-55 4° Jet td Olivetto Franco (n.44), 10 run 0-61 4° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 8 run 0-62 4° Jet pat Amistani Mauro (n.9), kick

Finalmente… è finita; la lunga e travagliata stagione dei Green Machine in serie A si è chiusa. A scrivere la parola fi-ne all’annata della seconda squadra padovana hanno prov-veduto i Jets Bolzano, che sul campo veneto hanno dimo-strato di meritare credibilità per i playoff.

Il risultato di quest’ultimo turno della regular season non lascia spazio a commenti; la compagine altoatesina è stata superiore in tutto, infilando almeno due td per quarto alla non più che volenterosa difesa di casa.

Il consuntivo che si può trarre dalla stagione dei Green Machine, del resto, raramente tocca tinte positive. La squa-dra ha terminato il campionato con soli 24 elementi, spezza-ta a metà fra Vicenza e Padova e subissata dagli infortuni. Inoltre i patavini rappresentano l’unica squadra della serie A a chiudere l’annata senza nemmeno un punto in classifica; solo dodici brucianti sconfitte. Difficile recriminare, con un simile record…

Adesso, nella offseason, la parola passa alla dirigenza, ma sarà necessario rivedere molte cose, per evitare brutte sor-

prese anche in A2. (Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Comunale, Bellusco

SEAHAWKS Bellusco 6

B.R. WARRIORS Bologna 40

0-6 1° td Baylor Valdez (n.23), 43 run

0-7 1° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

0-13 1° td Baylor Valdez (n.23), 13 run

0-14 1° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

0-20 1° td Baylor Valdez (n.23), 6 run

0-26 2° td Pedrini Stefano, 30 pass da Fantaz-zini Paolo (n.30)

0-27 2° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

0-33 2° td Baylor Valdez (n.23), 41 run

0-34 2° pat Fontana Fabiano (n.29), kick

6-34 2° td Mangialardo Enrico (n.33), 47 pass da Cavagna M. (n.12)

6-40 4° td Stanzani Aldo (n.18), 5 pass da Rossi Giovanni (n.7)

Approdati sul campo dei Seahawks più per sbrigare una formalità che per disputare una partita, i Warriors hanno avuto vita facile.

I bolognesi hanno chiuso subito i conti con l’americano Baylor, che ha praticamente fatto quello che ha voluto per tutta la prima parte dell’incontro. I Seahawks hanno, co-munque, piazzato il loro colpo di coda nel secondo quarto, sorprendendo la difesa bolognese con un ottimo pass di 47 yds, da Cavagna per Mangialardo.

La partita è finita praticamente allo scadere del primo tempo, sul risultato di 34-6; dal terzo periodo in poi, uscite tutte, o quasi, le “prime scelte” dei Warriors, la partita si è ridotta ad uno scrimmage soporifero di inizio estate. In cam-po Pedrini ed il qb Rossi hanno tentato di far vedere ancora qualcosa agli spettatori annoiati. E così è arrivato l’ultimo td della giornata, firmato da Stanzani.

(Marco Cogliati)

L’ultima di campionato ha visto i Warriors dominare il campo a Bellusco, con un finale di 40 a 6. Baylor (4), Pedrini e Stanzani (questi ultimi su passaggio) hanno iscritto il no-me a referto, assieme a Fontana, tornato agli extra point, con 4 su 5.

Qualche fumble di troppo ed un solo td concesso, su pass,

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ai lombardi, sono il bilancio della parte negativa. Tutti i rb biancazzurri hanno avuto modo di portare palla, in una festa delle corse che ha portato ai Guerrieri un guadagno totale di 408 yds sulla terra.

(Massimo Terracina)

Nell’ultima giornata di campionato, disputata sabato scor-so, i Bonfiglioli Warriors hanno vinto a Bellusco contro i Se-ahawks per 40-6, con le prodezze dell’americano Valdez Ba-ylor, autore di quattro touchdown e 168 yards in 16 portate. Marcatori anche i ricevitori Stanzani e Pedrini, a dimostra-zione della poliedricità dell’attacco dei campioni d’Italia.

(Stefano Tura)

Fonti: La Repubblica, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Valletta Lagaccio, Genova

Bar Giornale SQUALI Genova 6 Manin RHINOS Milano 40

0-6 1° td Furnas Mike (n.42), 3 run

0-7 1° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

0-13 2° td Vedovato Alberto (n.61), end zone fumble recovery

0-14 2° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick 6-14 2° td Perry Nelson, 1 pass da Osti Davide

(n.26)

6-20 3° td Furnas Mike (n.42), 1 run

6-21 3° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

6-27 3° td Furnas Mike (n.42), 19 run

6-33 4° td Martino Roberto, 11 pass da Fre-schelli Michele

6-39 4° td Furnas Mike (n.42), 2 run

6-40 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

E’ durato solo un tempo la partita fra Squali e Rhinos; le due squadre, con la testa già alle rispettive post season, non hanno certo disputato una gara eccelsa, dal momento che i liguri non hanno avuto il Perry delle migliori giornate a gui-darli e che i Rhinos si sono affidati a Furnas praticamente in ogni down d’attacco.

Si diceva dell’equilibrio della prima frazione, con Furnas ad aprire il suo show personale con una breve corsa. Poco dopo Vedovato ha ricoperto l’ovale in end zone, dopo un muff del punter locale.

A questo punto ecco la reazione dei padroni di casa, con-cretizzata in un favoloso drive, guidato da Osti. E’ stato pro-prio il qb a violare la goal line meneghina con tre pass di fila – per 32, 30 e 9 yds – su Tillman e lancio vincente per Perry.

Nella ripresa, poi, il definitivo crollo degli Squali, che han-no subito tre td nel giro di 7’; è stato dapprima Furnas a ca-

pitalizzare il drive, condotto in tandem con l’ottimo Benini. In seguito ancora Furnas è riuscito a seminare avversari con una sweep sinistra, siglando la marcatura con una corsa di 20 yds.

La terza meta della frazione è venuta da un pass di Fre-schelli, subentrato a Broggi, che al primo pass tentato ha mandato in td Martino. Ha completato lo score l’ennesima meta di Furnas.

(Salvatore Iaccarino)

Fonte: Tutto Football

Sabato 6 Giugno 1987

Motovelodromo Fausto Coppi, Torino

Free Time TAURI Torino 0 Tecninox PANTHERS Parma 13

0-6 1° td Bernardo Thomas (n.44), 6 run

0-7 1° pat Montaresi David (n.12), kick

0-13 3° td Tagliaferri John (n.33), 23 run

Panthers, quindi, in classifica, con il visto di permanenza in A1 e Tauri retrocessi. Questo il verdetto – prevedibile – uscito dal “Motovelodromo di Torino, al termine dell’ultima sfida ancora carica di significati di classifica per il girone A. Una vittoria lineare e mai in discussione, quella degli emilia-ni.

Per i Tauri la sconfitta significa retrocessione nella costi-tuenda serie A2, da cui, forse, i torinesi potranno cominciare a costruire una squadra in grado di dare l’assalto alle posi-zioni di prestigio del football italiano. Curioso come la retro-cessione dei Tauri abbia coinciso proprio con l’anno della prima vittoria nella stracittadina, a spese dei “cugini” Gia-guari.

Un’ulteriore conferma di una convinzione comune: l’intero panorama del football torinese ormai, da tempo, toccato il fondo e necessita di una ricostruzione completa.

Ma veniamo alla partita; si diceva della buona prova dei Panthers, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da Roger Greiger sullo scarso materiale umano disponibile dopo le no-te vicende legate alla partenza del “fondatore” degli emiliani, Vic Dasaro. Si è trattato di un incontro spigoloso, ricco di spunti di nervosismo, che, ad esempio, hanno portato i Pan-thers a collezionare 247 yds di penalità (sette comportamenti antisportivi).

L’incontro scontro, insomma (le due formazioni si affronta-vano per la quinta volta; tutte le edizioni sono state appan-naggio degli emiliani), è risultato scarno di contenuti tecnici, salvo le folate offensive del solito Tagliaferri, ma di notevole valore agonistico. A fissare il punteggio sul 13-0 finale per gli ospiti sono stati i td realizzati dai due “yankee”, Bernardo e Tagliaferri.

(Romolo Gai)

Statistiche Corse

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 100

Tauri Comunian Carlo (n.33) 11 per 23, Regli Giulio (n.21) 3 per 8, Belforte Maurizio (n.17) 1 per 2, Com-bina Carlo (n.48) 1 per 2, Moglia Marco (n.32) 1 per –4, Giacoletto E. (n.20) 1 per –20, Ariaudo Claudio (n.15) 8 per –23

Panthers Tagliaferri John (n.33) 24 per 157 (1 td), Bernardo Thomas (n.44) 6 per 29 (1 td), Sanfelici Lu-ca (n.34) 7 per 4, Mora Adriano (n.7) 1 per –4, Monta-resi David (n.12) 2 per –5

Passaggi

Tauri Ariaudo Claudio (n.15) 8 su 18 per 109 (3 int)

Panthers Montaresi David (n.12) 3 su 3 per 30, Ta-gliaferri John (n.33) 1 su 3 per 16, Bernardo Thomas (n.44) 0 su 1 per 0 (1 int)

Ricezioni

Tauri Vercellino Marco (n.86) 1 per 60, Miglio Carlo (n.89) 4 per 32, Miano Gian Luca (n.80) 1 per 10, Se-rato M. (n.83) 1 per 8, Giacoletto E. (n.20) 1 per –1

Panthers Tagliaferri John (n.33) 3 per 30, Sanfelici Luca (n.34) 1 per 16

Intercetti

Tauri Catolla Guido (n.27) 1 per 0

Panthers Bernardo Thomas (n.44) 1 per 8, Bisaschi Federico (n.99) 1 per 7, Simonelli Stefano (n.31) 1 per 0

Punt

Tauri Raffaelli Mauro (n.1) 1 per 30

Panthers Borchini Paolo (n.61) 2 per 55 Punt Return

Tauri -

Panthers - Kickoff Return

Tauri -

Panthers - Field Goal

Tauri -

Panthers -

Fonti: Tutto Football, Tauritorino.com

Sabato 6 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 34

Ponteggi D.F. GRIZZLIES Roma 13

6-0 1° td Turner David (n.23), 68 run

7-0 1° pat Pattacini Dario, kick

13-0 1° td Alessandri Benedetto (n.32), 16 run

14-0 1° pat Pattacini Dario, kick

20-0 2° td Ziosi William (n.34), 5 run

21-0 2° pat Pattacini Dario, kick

21-6 2° td Moglioni Enrico (n.26), 7 run

21-7 2° pat Volterra Marco (n.12), kick

27-7 3° td Turner David (n.23), 43 run

28-7 3° pat Pattacini Dario, kick

34-7 4° td Zancanaro Furio, 29 fumble return

34-13 4° td Moglioni Enrico (n.26), 32 run

Sabato scorso la squadra dei Faac ha portato a termine l’ennesima galoppata, vincendo senza grossi problemi alla Lunetta (34-13 dei Towers ai Grizzlies).

Le uniche note di rilievo della giornata sono venute dall’ennesima, squallidissima rissa su tutti i fronti che i Grizzlies hanno scatenato nel match coi Towers, ormai una triste consuetudine, quando c’è di mezzo la squadra romana. (non saranno in pochi a sperare che gli “Orsi”, costretti ai playout dalla sconfitta di Bologna, scivolino in A/2, smet-tendo, una buona volta, di macchiare l’immagine dell’intero movimento football); hanno fatto piacere, inoltre, le prodezze di un “desaparecido” del nostro football, Furio Zancanaro, veterano ritornato prepotentemente alla ribalta nel match di sabato.

Zancanaro, il “toscanaccio” dei Towers con un passato nei Warriors (ed una presenza in Nazionale), si è reso protagoni-sta di un touchdown siglato con un ritorno di “strip”, il di-fensore delle “torri” ha letteralmente strappato la palla dalle mani del runner, concludendo in meta un’azione che, forse, non ha precedenti nel nostro campionato. Una bella soddi-sfazione per il pesante lineman (ma come correva, dopo lo strip…), che a 36 anni ha segnato per la prima volta nella carriera.

(Enrico Schiavina)

Vittoria convincente, quella dei Towers contro i Grizzlies, più che mai determinati a fare propri con ogni mezzo, lecito e non, due punti preziosissimi. L’avvio, bruciante, è dell’attacco bolognese, con Turner che va in td già alla prima azione ed Alessandrini che replica poco dopo.

Nel secondo periodo, dopo un td di Ziosi, la reazione capi-tolina ha il suo protagonista in Moglioni (ricezione di 40 yds e corsa esterna). Dopo il riposo ancora Turner ed un’azione splendida di Zancanaro; questi, tornato ai suoi livelli abituali e schierato come dt, strappa letteralmente una palla dalle mani di Biatchinyi e corre in td, fra la sorpresa dei romani. Moglioni, pochi istanti più tardi, chiude la serie delle segna-ture con un bello slalom personale.

A livello tecnico, per i romani, poco positivo il gioco aereo, escluso il primo drive, mentre a terra sono state poco sfrut-tate le efficacissime corse interne di De Angelis.

Nei Towers una grande prestazione corale, soprattutto il li-nea d’attacco, con spazio per tutti i giocatori. Ineccepibile la difesa, che ha ben arginato ogni tentativo dei capitolini.

(Massimo Terracina)

Bella vittoria per i Faac Towers sui Grizzlies Roma (34-13), con show di Turner, che ha messo a segno due splendidi touchdown, con corse di circa 80 yards.

Sono andati a segno anche Alessandri e Ziosi ed il kicker Pattacini, che ha trasformato quattro calci. A fine partita si è scatenata una rissa, provocata dai giocatori romani, che ha reco necessario l’intervento dei carabinieri.

(Stefano Tura)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

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Domenica 7 Giugno 1987

Stadio Bruno Benelli, Ravenna

F. CHIEFS Ravenna 40 GNI B. PHARAONES Garbagnate 12

3-0 1° fg Rosetti, 20

9-0 1° td Rosetti Andrea (n.7), 1 run

10-0 1° pat Rosetti, kick

16-0 2° td Pasquali Daniele, 1 run

19-0 2° fg Rosetti, 23

25-0 3° td Tention Kelly, 10 run

26-0 3° pat Rosetti, kick

32-0 4° td Nardi Claudio (n.47), 3 run

33-0 4° pat Rosetti, kick

33-6 4° td Pittaro, 1 run

33-12 4° td Ghisoni Stefano, 15 pass da Rosi

39-12 4° td Coa Alessandro (n.30), 32 run

40-12 4° pat Rosetti, kick

Si è conclusa con una vittoria di larga misura sui Pharao-nes, praticamente già retrocessi, il primo torneo nella serie maggiore dei Chiefs.

Il punteggio finale (40-12) della partita rispecchia fedel-mente la differenza di valori tecnici vista in campo. I raven-nati hanno spinto sull’acceleratore per tutto l’incontro, riu-scendo a trovare varchi nella difesa lombarda ogni volta che hanno passato la linea di scrimmage. In evidenza, per tutta la partita, i rb giallorossi, l’arma vincente per piegare gli av-versari. Il regista Rosetti ha aggiunto il resto: una meta per-sonale, quattro calci di trasformazione e due calci da tre punti.

Per gli ospiti la reazione, nel finale, è servita unicamente per ottenere la marcatura della bandiera, dal momento che, anche con le seconde e le terze linee dei Chiefs in campo, i Pharaones hanno continuato a soffrire la pressione offensiva e difensiva dei ravennati. Con la vittoria di sabato scorso i Chiefs hanno, così, raggiunto il loro obiettivo primario, ovve-ro la permanenza in serie A1, ottenuta con un finale di cam-pionato degno dell’ottimo lavoro svolto dal coach Campos e dall’assistant Allison.

Per i Pharaones una stagione da dimenticare ed una pre-stazione finale decisamente negativa.

(Giovanni Zauli)

Fonte: Tutto Football

Domenica 7 Giugno 1987 Campo Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Ministeri Fi-

nanziari,

Roma

GLADIATORI Roma 30 Champion AQUILE Ferrara 0

6-0 1° td Loprencipe Marcello (n.14), 1 run

8-0 1° pat Fuganti Elio (n.44), action

14-0 2° td Smith Devin (n.5), pass da Loprenci-pe Marcello (n.14)

15-0 2° pat Lustri Fabrizio, kick

21-0 3° td Loprencipe Marcello (n.14), 2 run

22-0 3° pat Lustri Fabrizio, kick

28-0 4° td Contatore Federico, 39 interception return

30-0 4° pat Evangelisti Francesco (n.37), action

La partita che doveva decidere quale fra le due formazioni sarebbe rimasta in A1 è stata giocata molto correttamente dalle due squadre, nonostante l’importanza della posta in palio. Forse proprio la gara con gli ultimo del girone ha di-mostrato quale è effettivamente il potenziale dei Gladiatori, per i quali una stagione che doveva culminare con l’ingresso ai playoff si è risolta in un modesto e risicato terzultimo po-sto.

Dalla gara decisiva di domenica sono usciti bene tutti i li-nemen, oltre ai soliti nomi. Quelli d’attacco hanno piazzato una serie di blocchi molto efficaci; quelli di difesa hanno, in-vece, dimostrato che la posizione guadagnata nella “Coppa Chiesi” non è frutto soltanto del buon lavoro svolto al centro da Mobley (nell’occasione assente, come in occasione della visita di Reagan). La determinazione e lo spirito di sacrificio messi in mostra da tutto il reparto difensivo romano rappre-senta la vera certezza, in vista del prossimo campionato.

Gladiatori – Aquile è stata una buona gara, ma solo per chi conosce a fondo il football, causa la mancanza di grossi show personali dei back, compensata, però, da un grosso la-voro collettivo svolto dalle linee. Le Aquile, in media da play-off nelle partite precedenti (6 punti in 6 gare), hanno solo in parte svolto un’efficace azione di contenimento dell’attacco blu argento. La loro speranza era, del resto, quella di riuscire a bucare la difesa dei Gladiatori prima della fine, così com’era successo all’andata.

Ma l’attacco romano, guidato dall’esperto Loprencipe (schierato nell’insolita veste di “cannoniere”), ha scelto una tattica insolita, variando, cioè, gli hb e contando sulla supe-riorità della sua linea, nonché sulla bravura del solito Tron nell’operare i blocchi decisivi sull’ultimo uomo.

A fine partita si è parlato delle selezioni per la Nazionale che andrà in Finlandia; a questo proposito, a Roma si spera che la non buona posizione in classifica dei Gladiatori non

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finisca per inficiare il giudizio su alcuni giocatori che hanno disputato quest’anno un grosso campionato. Primo fra tutti Tron, che si è ripetuto sugli eccelsi livelli della scorsa stagio-ne, operando quasi da vero fb.

Nella offensive line romana si sono distinti il tackle Adamo ed il centro Gramigna.

(Ercole Manzi)

Il 7 Giugno si gioca il dentro-fuori, la bella per rimanere in serie A1. Le Aquile di Ferrara, sponsor Champion, sono arri-vate a Roma fiduciose, memori della partita precedente con-tro i bluargento.

E’ la partita delle linee, grande grinta, grande spinta. E’ anche una delle partite del capitano Loprencipe, che è il se-gnapunti della giornata, con 2 td chiusi direttamente di cor-sa ed un pass buono per Devin Smith. Il n.14 ha regalato al “suoi” Gladiatori un’altra giornata da ricordare: la salvezza e la permanenza nel massimo campionato di football naziona-le. Tra i compagni, tutti in gran spolvero, si è notato il pre-zioso ed oscuro lavoro di Tron (gran bloccatore) e di Grami-gna sulla linea.

Nel piccolo colosseo del football i giovani Gladiatori hanno fatto il loro lavoro; hanno giocato e si sono divertiti. Una do-menica diversa rispetto alla moltitudine dei coetanei.

(Fausto Batella)

Fonti: Tutto Football, Endzone.it

Domenica 7 Giugno 1987

Campo Mario Gavagnin, Verona

S.3 REDSKINS Verona 8

Emporio A. SEAMEN Milano 72

0-6 1° td Malpica Bruce, 15 run

0-12 1° td Malpica Bruce, 23 run

0-13 1° pat Corso Michele (n.1), kick

0-19 2° td Sardi Cristiano (n.81), 30 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

0-25 2° td Lewis Edward (n.4), 72 run

0-31 2° td Oddo Valerio (n.24), 8 run

0-32 2° pat Corso Michele (n.1), kick

0-38 3° td Malpica Bruce, 7 run

0-39 3° pat Corso Michele (n.1), kick

0-45 4° td Lewis Edward (n.4), 60 punt return

0-46 4° pat Corso Michele (n.1), kick

0-52 4° td Erba Maurizio (n.34), 13 run

0-53 4° pat Corso Michele (n.1), kick

6-53 4° td Bonamego John (n.8), 85 punt return

8-53 4° pat Ferruda Luigi (n.43), action

8-59 4° td Oddo Valerio (n.24), 7 run

8-65 4° td Annoni Massimo (n.84), 32 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

8-66 4° pat Corso Michele (n.1), kick

8-72 4° td Oddo Gabriele (n.5), 38 pass da Cop-pa Pierluigi (n.12)

E bravi i Seamen, che si sono fatti una gita a Verona, han-no preso un po’ di sole e, nel frattempo, si sono allenati con-tro i fantasmi di una squadra di football che dovrà giocare i playoff.

Onore al merito di tutti i milanesi, dunque, che hanno messo in mostra un gioco tanto tecnico quanto corretto, e “no comment” per i Redskins, incapaci non solo di costruire azioni pericolose, ma anche di mostrarsi vera squadra.

Detto questo, deve essere sottolineato il fatto che nei Re-dskins hanno giocato tutte le riserve, per una scelta del co-ach, che ha così risposto ad una protesta di alcuni giocatori avvenuta in settimana. La cronaca, davvero monotona, invo-ca al riassunto: Malpica, quando ha giocato, ha destato l’impressione di un marziano; Marchesi, Valerio Oddo, Cop-pa (ed il suo backup, Giudici) sono sembrati americani; tutto questo mentre, in difesa, Alberto Ferrari ha seminato più panico della classica volpe nel pollaio.

(Alberto Stanghellini)

Fonte: Tutto Football

Domenica 7 Giugno 1987

Stadio Plebiscito, Padova

Coimpex C. SAINTS Padova 24 DinoConti MULI Trieste 0

6-0 2° td Vivan Marco, 4 run

12-0 2° td Case Wally, 27 pass da Groves Gary

18-0 3° td Varisco Gianluca, 4 run

24-0 4° td Vivan Marco, 2 run

Unica gara del girone con ancora qualche interesse per la classifica, lo scontro del “Plebiscito” si è presentato carico di tensione e di agonismo. I Muli si sono, infatti, giocati le ulti-me possibilità, in vista di un possibile ingresso ai playoff; ma, per centrare l’obiettivo, la compagine giuliana avrebbe dovuto, oltre che vincere, anche far segnare un “+33” nel computo dei punti fatti e subiti, in modo tale da poter supe-rare i Lions sul filo di lana.

I Saints, invece, non avevano velleità di playoff; l’unico o-biettivo ancora raggiungibile per la compagine di Phil Lau-ghlin era il quinto posto, che avrebbe evitato ai patavini

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l’incubo dei playout, a spese proprio dei Muli. Il confronto, dai mille interessi (una sfida incrociata fra la

quarta e la sesta piazza) poteva, dunque, portare, soprattut-to una squadra, i Muli, nel paradiso dei playoff o nell’inferno dei playout, addirittura penultimi nel girone.

Malgrado queste premesse di grande equilibrio, l’incontro non ha avuto storia; i Saints hanno disputato la miglior par-tita dell’intera stagione, costringendo i Muli ad una sconfitta che non concede attenuanti e che obbliga la compagine giu-liana allo spareggio per rimanere in A1.

I Saints, invece, con questo meritatissimo successo, si con-fermano nel lotto delle migliori squadre italiane; il prossimo anno disputeranno la A1, anche se c’è chi spera che il ricor-so contro i Seamen (caso Malpica) possa aprire ai veneti ad-dirittura la strada dei playoff.

Dal campo del “Plebiscito” i Muli escono con il morale a terra. Dei tre possibili risultati della vigilia, tra l’altro, è usci-to proprio il peggiore per i giuliani, che, però, almeno riguar-do a quest’ultimo incontro, ben poco hanno da recriminare.

Solo la mancanza di Bressan e dei due stranieri giustifica la giornata nera dei triestini; ma basta guardare le statisti-che per capire come l’attacco dei Saints abbia dominato l’intero incontro, lasciando solo le briciole agli ospiti. Marco Vivan si è confermato uomo di punta; ma mai come in que-sta occasione è stato l’intero collettivo ad imporre la propria forza. E questo, più di ogni altra cosa, vale il posto in A1.

(Stefano Righi)

Fonte: Tutto Football ___________________________________________________________

Ottavi di finale

Sabato 20 Giugno 1987

Stadio Borgo Metauro, Fano

3M Office ANGELS Pesaro 35 LIONS Bergamo 13

6-0 1° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 55 pass da Ricci Piergiorgio (n.16)

7-0 1° Ang pat Magi Daniele, kick 7-6 2° Lio td Aaberg, 80 lateral da Beck Stephen

(n.16) dopo pass da Orfeo Diego 7-12 3° Lio td Beck Stephen (n.16), 77 kickoff

return 7-13 3° Lio pat Marinoni Fausto, kick 13-13 3° Ang td Swallow Scott (n.33), 2 run 14-13 3° Ang pat Magi Daniele, kick 20-13 3° Ang td Marotti Maurizio (n.43), 18 run 21-13 3° Ang pat Magi Daniele, kick

27-13 4° Ang td Agnoletti Pierpaolo (n.88), 38 pass da Ricci Piergiorgio (n.16)

28-13 4° Ang pat Magi Daniele, kick 34-13 4° Ang td Leonardi Filippo, 37 interception

return 35-13 4° Ang pat Magi Daniele, kick

Grande spettacolo fra Lions ed Angels, in una classica gara da playoff. Vittoria meritata per i marchigiani, ma applausi anche alla formazione bergamasca per aver saputo insidiare i favoriti, sfruttando al meglio le loro distrazioni.

Grande protagonista di questo primo scontro è, comunque, risultata la difesa dei marchigiani. Malgrado l’infortunio a Steve Greve (causato, incredibilmente, da un compagno di squadra), Ovarelli & C. hanno nobilitato la conquista della “Coppa Chiesi” con una prestazione da incorniciare. L’attacco non è stato da meno, grazie a Ricci (vincitore della “Top Ten”); il regista ha messo in mostra un passing game di assoluto valore e bravi, comunque, sono stati anche i wr, a sostenere le prodezze del qb.

Proprio un’invenzione di Ricci ha consentito ad Agnoletti di cogliere i primi punti, con l’aggiunta del contributo di Magi. La partita, pur equilibrata, ha vissuto buoni momenti grazie agli Angels, mentre i Lions hanno atteso il momento giusto per ruggire. Ed il periodo d’oro per gli orobici è giunto fra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa: a 2” dalla fine gli Angels hanno tentato un fg, che Magi ha fallito per un’inezia; gli uomini di Douglas hanno creduto che il tempo fosse sca-duto, ma Orfeo (passaggio per Beck), lo stesso Beck (apertu-ra immediata al connazionale) ed Aaberg non l’hanno pensa-ta allo stesso modo, preferendo regalare una sgradita sorpre-sa per i padroni di casa.

Da un flea flicker è nato il td che ha rischiato di tagliare le gambe alla squadra di casa, perché subito dopo, sul kickoff di Magi, Beck ha trovato una corsia libera in autostrada, vo-lando da casello a casello e portando in vantaggio i suoi. Sul “Borgo Metauro” di Fano è sceso il gelo, mentre i numerosi tifosi bergamaschi hanno iniziato a sognare.

Ma la loro è stata solo una breve illusione, perché gli An-gels, confermando il proprio grande carattere, hanno dilaga-to e realizzato 28 punti nel corso della ripresa. Merito dell’attacco, ma, soprattutto, di una difesa da sogno. E saba-to, contro i Doves Bologna, Fano vivrà un quarto di finale che vale un Superbowl; una di fronte all’altra due squadre che, nelle ultime due stagioni, hanno scritto più di una sto-ria del football “made in Italy”.

(Luciano Murgia)

Fonte: Tutto Football

Sabato 20 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Malipiero DOVES Bologna 44 NinoSeveri A. FALCHI Modena 13

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6-0 1° td Pearson Garry (n.22), 44 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

6-6 1° td Bonomi Alberto, 25 pass da Baracchi Davide (n.22)

6-7 1° pat Rinaldi Andrea, kick

12-7 2° td Knight John (n.37), 1 run

14-7 2° pat Pearson Garry (n.22), action

20-7 2° td Pearson Garry (n.22), 36 run

22-7 2° pat Knight John (n.37), action

28-7 2° td Pearson Garry (n.22), 80 run

30-7 2° pat Knight John (n.37), action

36-7 3° td Knight John (n.37), 12 run 36-13 3° td Schwetz Stefano (n.83), 10 pass da

Baracchi Davide (n.22)

42-13 4° td Donati Filippo (n.87), 13 pass da Domenichini Giovanni (n.13)

44-13 4° pat Knight John (n.37), action

La partita fra Doves e Falchi, primo turno dei playoff per le squadre emiliane, non è stata certamente all’acqua di rose. Ma di acqua ce n’è stata tanta lo stesso; un violento tempo-rale ha, infatti, travolto i giocatori fin dalle prime battute, e-videnziando in maniera addirittura critica l’assoluta imprati-cabilità del “Lunetta Gamberini” (trasformatosi in brevissimo tempo nella… piscina comunale).

Inutile dire che la pioggia ha notevolmente condizionato il gioco delle due squadre e, in particolare, di quella che mag-giormente si è affidata al gioco aereo, ovvero i Falchi. Così hanno prevalso i Doves, forti della loro capacità di correre e lanciare indifferentemente. Si è rivisto il Pearson dei bei tempi: tre td, di cui uno addirittura di 80 yds, 170 yds corse ed una trasformazione alla mano.

L’attacco biancorosso, pur mantenendo le caratteristiche dell’intero campionato, ha… recuperato due schemi degli anni passati (sweep ed off tackle in I formation), garantendo a Pearson un certo numero di palloni. L’americano ha pron-tamente ripagato la scelta, sfruttando l’ottimo lavoro della li-nea d’attacco.

L’incontro avrebbe potuto risultare più equilibrato se la pioggia non avesse tarpato le ali ai Falchi ed ai lanci di Ba-racchi. Infatti, dopo la meta iniziale di Pearson, con uno screen di Domenichini per lui, la reazione dei modenesi ave-va permesso loro di portarsi addirittura in vantaggio (7-6), grazie ad un td pass di Baracchi per Bonomi ed alla trasfor-mazione di Rinaldi.

Nel secondo quarto, però, l’attacco dei Doves è salito in cattedra, mentre quello dei Falchi si è impantanato. Le “Co-lombe” sono andate in meta dapprima con Knight, che ha corso per 1 yd, e, subito dopo, poi con Pearson, che si è in-volato per 36 e poi per 80 yds, mandando in visibilio il pub-blico. Equilibrio nel secondo quarto, con segnature di Knight e di Schwetz (su pass di Baracchi di 10 yds) e gioiello finale, nell’ultimo periodo, di Domenichini, che ha lanciato in meta il te Donati.

Ottima la prova della difesa dei Doves e, in particolare, quella di Maurizio Campanelli, che ha siglato due sack ed un intercetto. Soddisfazione anche per il dt Garofoli, che ha in-tercettato un… gancio-cielo di Baracchi.

La partita, in definitiva, è risultata interessante, nonostan-te il maltempo abbia rovinato la festa ai modenesi. Ne sa qualcosa Martinelli, presidente dei Falchi, giunto a Bologna travestito, appunto, da falco…

(Stefano Tura)

Solo le possenti leve di Garry Pearson hanno vinto la piog-gia ed il fango, per primo turno di playoff di football ameri-cano, costringendo alla resa gli irriducibili Falchi Modena e dando ai Malipiero Doves l’accesso ai quarti di finale del campionato italiano.

E’ finita 44 a 13, per i vicecampioni d’Europa, una partita segnata irrimediabilmente dalla pioggia. L’avvio di gara, in-fatti, aveva fatto presagire un andamento equilibrato e diver-tente. Alla prima irresistibile ed ubriacante sortita del “Su-pearsonico” (50 yards di corsa in td), ha risposto il ben con-gegnato dispositivo aereo dei Falchi; Baracchi, esaltato dal duello ravvicinato con “Joe” Domenichini, ha completato 5 passaggi consecutivamente, permettendo al giovane mediano Bonomi di varcare trionfalmente la linea di end zone. Il cal-cio riuscito di Rinaldi dava ai modenesi il parziale vantaggio: 7 a 6. Ma ci si metteva di mezzo il maltempo ed i Malipiero, in virtù di una schiacciante supremazia nel gioco a terra, se-gnata dal solito Pearson, da John Knight in gran spolvero e dal bravissimo Scaffidi, ne approfittavano per prendere il largo. Sotto la spinta decisiva della linea d’attacco, il reparto mediano biancorosso trovava ampi pertugi nella difesa gial-loblù; la prova di forza mandava a segno Knight (1 yd), poi due volte Pearson (con due ubriacanti sortite di 40 ed 80 yards). Bagnati ed immobilizzati dal fango, i Falchi non ve-devano concretizzate le repliche che pure dimostravano la classe del qb Baracchi ed il cuore e la precisione di Sperindè.

Quando, alla fine del primo tempo, la pioggia interrompeva per un attimo la sua insistente azione di disturbo, il risultato era ormai segnato; 30 a 7 per i Malipiero Doves. Era ancora John Knight (due td e tre conversioni per lui) a violare la me-ta avversaria per il 36 a 7. Poi Baracchi indovinava una assi-stenza vincente per Schwetz, cui rispondeva Domenichini imbeccando Filippo Donati per il conclusivo 44 a 13.

I Falchi escono a testa alta dal campionato, dopo aver dato la netta impressione di valere più dei tredici punti segnati ie-ri. Per i Malipiero Doves è la conferma di un momento di cre-scita che lascia ben sperare in vista del prossimo probante impegno (che ha il sapore di una rivincita) contro gli Angels Pesaro.

(Diego Costa)

A Bologna, sotto un vero diluvio universale, i Falchi Mode-na by Severi hanno ceduto le armi ai Malipiero Doves, al termine di una gara che ha visto penalizzato lo spettacolo per le pessime condizioni atmosferiche.

Partenza dei Doves, in td con Pearson, e pronta risposta di Bonomi, su pass di Baracchi, per il vantaggio modenese. Poi l’acquazzone, che ha impedito ai gialloblù di sfruttare il pas-sing game, loro arma più pericolosa.

Altri due td di Pearson, di Knight e Donati (1) hanno chiu-so il conto sul 44 a 13, avendo Schwetz siglato in chiusura. Va rimarcato il fatto che i Falchi hanno disputato un cam-pionato onorevole, soprattutto considerando il fatto che per metà torneo hanno giocato senza statunitensi.

Per ciò che concerne i Doves, il ritrovato attacco potrebbe valere come lasciapassare per altre mete.

(Massimo Terracina)

Ecco arrivare di corsa Pearson, che si trascina dietro le sue “colombe”. Il “black” alza la faccia dal fango della Lunetta stringendo in mano 3 dei sei touchdown con cui sono stati puniti i pretenziosi Falchi di Modena. Le “colombe” sono tor-nate a puntare maggiormente sul loro sprinter ed i benefici si sono visti subito. “Ma quali scuse perchè pioveva – avverte “Faloppa” Donati (sua l’unica meta ricevuta) – con o senza pioggia li avremmo spazzati via ugualmente”.

(Giorgio Bottaro)

Fonti: Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football

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Sabato 20 Giugno 1987

Stadio Carlo Pisacane, Legnano

Philips C. FROGS Legnano 34

Semar CONDOR Grosseto 0

6-0 1° td Principi Giovanni (n.21), 1 run

12-0 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 10 run

13-0 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

19-0 3° td Schirillo Vito (n.27), 11 run

20-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

26-0 3° td Schirillo Vito (n.27), 10 run

27-0 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

33-0 4° td Frasco Robert (n.14), 9 run

34-0 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

I Frogs sono come una bella donna che sa di essere bella; ricca ed annoiata, libera oppure no che sia, accetta la corte di un giovanotto che la incontra una volta l’anno (è il caso dei Condor) e, per un po’, si lascia irretire da lusinghe, ca-rezze, mazzi di fiori e mezze promesse. Poi, con uno scatto di personalità, dice “basta”; ed avviene, così, che l’amante disil-luso, nello sforzo di riconquistare un sogno che sfugge, per-da il controllo della situazione e si faccia trovare scoperto nei propri punti deboli.

I Frogs del primo tempo, con Frasco impiegato soltanto a mezzo servizio e protagonista della sua partita peggiore da quando è in Italia (si fa per dire; 7 su 13 la statistica al lan-cio), si sono comportati proprio come chi si dimentica della realtà e vive in un sogno; il disporre di un roster di due pa-gine, contro i 38 elementi schierati dai toscani, è sembrato dare ai neroargento la sicurezza che la gara, prima o poi, si sarebbe messa sulla carreggiata giusta.

I Condor sono riusciti ad arrivare sulle ultime 30 della squadra di casa, un tantino disorientata anche dallo scena-rio inconsueto offerto dal “Pisacane” (è lo stadio in cui le “Rane” disputano i loro playoff, dopo un’intera stagione a Bienate). Se l’attacco dormicchiava, non altrettanto si può dire del reparto di contenimento; questo, tra il lusco ed il brusco, si è affidato a Clark ed a Del Conte per mettere la museruola a Lorenzo More, tutt’altro che un cattivo ameri-cano.

Bloccato lo statunitense, Vicenzi ha scelto l’arma del lancio prudente su Bardelli, con risultati tra il nefasto ed il nefando (per la cronaca, il wr della Nazionale non ha visto un pallone che fosse uno, perennemente anticipato in deflessione da Basilico e da Pezzotta).

Al momento in cui Frasco e Facchini, sostenuti da una li-nea all’altezza, hanno poi preso a servire Trabattoni e gente bella in serie, l’allungo è stato perentorio, anche se è manca-

ta la ciliegina del td pass (una novità). Per mettere tra Frogs e Condor i 34 punti dello scarto finale sono intervenuti gli sfondamenti di Principi, Schirillo e Mazzucchelli, soprattutto in un terzo periodo che i grossetani ricorderanno a lungo per lo yardaggio negativo ed i fumble collezionati.

Aggiungeteci l’infortunio a Stefano Camarri e l’invenzione di Frasco, su corsa vincente di 9 yds, ed ecco il quadro; in-credibile, i Condor possono dire persino di aver giocato in modo discreto.

(Massimo Soncini)

Fonte: Tutto Football

Sabato 20 Giugno 1987

Stadio Marco Druso, Bolzano

JETS Bolzano 42

Bosco A.R. SKORPIONS Varese 7

6-0 1° Jet td Bowman Pedro (n.34), 31 run 12-0 2° Jet td Bowman Pedro (n.34), 38 run 18-0 2° Jet td Bulluck Wayne (n.23), 41 run 20-0 2° Jet pat Bowman Pedro (n.34), action

20-6 2° td Crosta Giovanni, 3 pass da Blefari Luca (n.12)

20-7 2° pat Canella D. (n.82), kick 26-7 3° Jet td Bowman Pedro (n.34), 20 run 28-7 3° Jet pat Daino Benedetto (n.86), kick 34-7 3° Jet td Bowman Pedro (n.34), 68 run 36-7 3° Jet pat Daino Benedetto (n.86), kick 42-7 4° Jet td Bowman Pedro (n.34), 36 run

Sotto la pioggia battente, Jets e Skorpions hanno atteso per oltre un’ora la crew americana designata a dirigere l’incontro. I direttori di gara erano rimasti bloccati in auto-strada per un periodo interminabile, a causa dei lavori in corso nei pressi di Trento; il confronto fra le due squadre, necessariamente, si è aperto con notevole ritardo.

I biancorossi altoatesini sin dalle prime battute hanno chiarito di non aver preso l’incontro sottogamba e di essere fermamente decisi a mettere in luce il proprio potenziale, nonostante l’assenza di pedine importanti, come i lb Nalin e Rizzello, il punter – kicker Amistani ed il jolly Serena. Una certa rivalità, settata, probabilmente, dall’antagonismo esi-stente tra le due città nell’altra disciplina nordamericana (l’hockey), ha animato il confronto; i Jets hanno disputato la loro miglior partita della stagione.

Nota positiva, la straordinaria prestazione di Pedro Bo-wman, che è letteralmente esploso, giocando ai livelli dello scorso anno; cinque td portano la firma del coloured, cui ha fornito sempre un apporto fondamentale la linea offensiva. Il perentorio 42-7 finale è punteggio eloquente, che penalizza, comunque, eccessivamente gli Skorpions, volitivi, ma troppo prevedibili (stante anche l’assenza di Angelini, wr principe

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dei rossoargento). Cronaca. E’ di Bulluck il primo numero: lo statunitense in-

tercetta, sulla propria goal line, un bel lancio, tagliando su-bito le gambe agli ospiti. Poi, a poco più di 3’ dalla prima in-versione di campo, uno stupendo buco centrale di Bowman produce la prima marcatura.

Lo stesso americano raddoppia nel secondo periodo, con una reverse di 38 yds. E’ quindi la volta di Bulluck, che tra-volge, con una corsa di 41 yds, alcuni avversari ed un arbi-tro; Douglas Urner viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Bolzano, dove i medici gli diagnosticheranno un trauma cranico commotivo (quindi con perdita momentanea di co-scienza; Urner, comunque, non vorrà rimanere per 48 ore in osservazione, assumendosi la responsabilità per eventuali complicazioni).

Prima del riposo gli ospiti si portano sotto con Crosta, che riceve un pass corto da Blefari (di Canella la trasformazione); quindi i varesini si vedono annullare in modo inspiegabile un’azione da td.

Nella seconda parte del confronto i padroni di casa vanno a nozze; Bowman firma altre due mete, la prima con una corsa di 10 yds, la seconda dopo una spettacolare galoppata di 68 yds, tra una selva di braccia protese vanamente. In entram-be le occasioni, tanto per rimpinguare il bottino, conversione alla mano di Daino. Di Bowman anche l’ultima meta, a meno di 4’ dal termine.

Dal coach sconfitto la valutazione sulla gara. “Risultato giusto – sono parole di Pier Gallivanone – noi abbiamo fatto il possibile. I Jets sono troppo più forti, rispetto a noi”.

Soddisfazione sul fronte bolzanino: “Bowman ha conferma-to di non essere un ripiego – sostiene Keith Clark, tecnico dei biancorossi – e, ora come ora, non posso che pensare al prossimo appuntamento. Sul campo dei Frogs abbiamo già vinto una volta, proprio di questi tempi”.

(Daniele Magagnin)

Non ce l’hanno proprio fatta i Bosco Alfa Romeo Skorpions a sfatare la tradizione negativa nei confronti dei Jets Bolza-no.

Anche questa volta le cose non sono andate per il verso giusto, vuoi per il travagliato viaggio da Varese a Bolzano (ben 8 ore, a causa di un’interruzione stradale al Brennero), vuoi per delle incredibili decisioni arbitrali, vuoi, soprattutto, per l’eccezionale prestazione dei due “coloured” bolzanini Wayne Bulluck e Pedro Bowman.

Partiva molto bene la squadra varesina, che al primo “drive” d’attacco giungeva sino alle 15 yards difensive dei Jets. Lancio di Blefari e, ad una yard dalla linea di meta, come una saetta sopraggiungeva Bulluck (impiegato anche nel ruolo difensivo di “safety”), che toglieva la palla di mano al ricevitore grigiorosso.

Cominciava da quel momento la tambureggiante azione d’attacco dei Jets, che portava due volte in touchdown Bo-wman. Poi ancora Bulluck fissava il punteggio sul 20 a 0 con una delle sue solite, irresistibili, serpentine.

I Bosco Skorpions, però, non ci stavano a perdere in que-sto modo, anche perché, in fondo, il punteggio fino a quel punto non era veritiero. Azione d’attacco dei varesini fino alle 10 yards avversarie, con lo statunitense Roy Blakely in bella evidenza; lancio di Blefari e precisa ricezione di Gianni Cro-sta (ottima prestazione la sua), che completava la meta.

Ancora i Bosco Skorpions a tener banco, con i Jets in leg-gero affanno, soprattutto per quanto riguarda il gioco aereo, in cui si sono dimostrati i limiti di questa compagine. Era proprio Blakely, impiegato anche lui, in alcuni frangenti, nel doppio ruolo attacco-difesa, a ritornare, con una irresistibile corsa direttamente in touchdown, un lancio errato del poli-valente Bulluck.

Ecco, però, iniziare lo “show” degli arbitri, che, con una decisione a dir poco “fantascientifica”, annullavano la stra-meritata segnatura. A nulla valevano le proteste della pan-china varesina per invalidare la decisione degli arbitri ameri-cani, i peggiori sicuramente visti da parecchi anni a questa parte. Mancavano, per l’esattezza, 6” al termine del primo tempo e, accorciando le distanze con un 14 a 20, i varesini sarebbero sicuramente ritornati in campo, dopo l’intervallo, più caricati.

Il resto è pura cronaca, con il morale dei Bosco Skorpions sotto i tacchi e con i Jets a farla da padroni, ben “coadiuvati” dalla “crew” arbitrale, ridotta a 4 elementi per un incidente occorso all’arbitro Becker durante un’azione di gioco.

(Lorenzo Corazzon)

Fonti: La Prealpina, Tutto Football, Google.com

Sabato 20 Giugno 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 49 Montebianco GIAGUARI Torino 3

6-0 1° td Malpica Bruce, 9 run

7-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

13-0 1° td Mutti, 70 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

14-0 1° pat Corso Michele (n.1), kick

20-0 2° td Erba Maurizio (n.34), 2 run

26-0 2° td Lewis Edward (n.4), 4 run

27-0 2° pat Corso Michele (n.1), kick

33-0 3° td Lewis Edward (n.4), 5 run

34-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

40-0 3° td Malpica Bruce, 50 run

41-0 3° pat Corso Michele (n.1), kick

47-0 4° td Malpica Bruce, 14 run

49-0 4° pat Annoni Massimo (n.84), action

49-3 4° fg Chieppa Agostino (n.1), 33

I Seamen, affamati di Superbowl, si mangiano in un boc-cone i Giaguari, arrivati sulle ginocchia alla fine della regular season, dopo un inizio di campionato molto brillante. I mila-nesi hanno preparato con cura l’esordio nei playoff, regalan-do, prima del kickoff, coreografie e balletti grazie a 90 cheer-leaders, per poi offrire il palcoscenico alle regali imprese di Malpica e Coppa. Questi, in 4’, hanno aperto e chiuso la ga-ra.

L’americano ha segnato la prima meta alla terza azione

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della partita; sulla prima azione del drive successivo Coppa ha lanciato una bomba ad alto potenziale, che Mutti ha por-tato in meta dopo una volata di 70 yds, regalando il primo atto di uno show che lo ha reso protagonista – insieme al qb – dei momenti più belli della partita.

I Giaguari, dal canto loro, sono arrivati nella metà campo milanese solo all’ultimo minuto, quando i titolari di casa e-rano già sulla via degli spogliatoi, e mai sono riusciti a ren-dersi pericolosi. I generosi tentativi di Mauro Dho e di Troy Hunter sono naufragati nelle braccia poco gentili di Petroni, Sonzogni e Santagata, alfieri della micidiale difesa milanese.

Anche il giovane qb torinese Oggero, nonostante una di-screta prova, è stato ben presto ridotto al silenzio dai difen-sori avversari, che hanno puntualmente fermato ogni tenta-tivo di reazione dei ragazzi di Leopizzi.

I Giaguari, in effetti, erano troppo malconci per poter pen-sare di infastidire i Seamen; infortuni e problemi vari li han-no costretti ad affrontare i playoff senza speranze, mentre i Seamen, finchè sono rimasti concentrati sulla partita, hanno dato una dimostrazione di potenza quasi umiliante per gli avversari. Tre corse di Malpica e tre passaggi di Coppa sono bastati per segnare le prime due mete, cui se ne sono poi ag-giunte – in rapida successione – altre tre, siglate da Erba e da Lewis (autore di una doppietta).

Malpica, rientrato in campo nel secondo tempo, dopo un leggero infortunio, ha chiuso definitivamente i conti ed ai Giaguari è rimasto solo il fg finale di Chieppa per evitare l’onta di una sconfitta a zero.

(Fabio Verga)

Fonte: Tutto Football

Sabato 20 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 48

MASTINI Ivrea 0

6-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 45 run

8-0 1° pat Fantazzini Paolo (n.30), action

14-0 1° td Baylor Valdez (n.23), 53 run

16-0 1° pat Stanzani Aldo (n.18), action

22-0 2° td Baylor Valdez (n.23), 6 run

28-0 2° td Gallazzi Giulio (n.81), 12 pass da Rossi Giovanni (n.7)

34-0 2° td Mandreoli Massimo (n.21), 20 run

40-0 2° td Ballocchi Alessandro (n.20), 35 inter-ception return

41-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

47-0 2° td Longhi Giorgio (n.32), 84 run

48-0 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

Poco più di una formalità, per i Warriors, superare i Masti-

ni e qualificarsi per i quarti. In soli due periodi i “Guerrieri” si sono portati sopra di 48 punti, chiudendo anticipatamente l’incontro; l’attacco dei campioni d’Italia si è sbizzarrito nelle corse, approfittando di una difesa in grossa difficoltà come quella dei Mastini. Questi, in realtà, non hanno mai saputo creare una vera opposizione alle volate dei mediani bologne-si.

L’attacco ospite, troppo improntato su di un Williams trop-po solo, ha finito per crollare di fronte alla granitica difesa avversaria e lo statunitense ne ha fatto le spese, venendo si-stematicamente placcato dai colossi di Al Volpini.

“Non avrai altro Williams all’infuori di me”, aveva senten-ziato il… Wesley nazionale ai suoi compagni lo scorso anno ed i campioni d’Italia non sono venuti meno al suo insegna-mento.

La gara ha avuto storia solo nei primi due quarti. Al primo drive i Warriors sono andati in meta con Baylor, che ha cor-so per 45 yds. Fantazzini ha trasformato alla mano, ma si è infortunato ad una caviglia, a causa del terreno accidentato; il suo posto è stato preso da Rossi. Ancora Baylor ha rad-doppiato, dopo pochi minuti, con una rush di 53 yds (la tra-sformazione da due punti è stata realizzata da Stanzani, su passaggio di Rossi).

Nel secondo quarto l’attacco dei “Guerrieri” ha dato spetta-colo. Prima di andare in panchina, Baylor ha segnato anco-ra, correndo per 6 yds, poi è stata la volta di Giulio Gallazzi, che ha ricevuto un pass di 12 yds da Rossi all’interno della end zone. Ed ancora Mandreoli, completamente ristabilitosi e protagonista di una buona partita, è andato in meta con una serpentina di 20 yds; è toccato poi al cb Ballocchi se-gnare, su ritorno di intercetto di 35 yds.

Ma la marcatura più entusiasmante è risultata l’ultima, realizzata da Giorgio Longhi: il “sergente” ha preso palla sul-le proprie 16 yds, ha sfruttato un primo blocco della linea, si è aperto la strada ed ha iniziato un vero e proprio sprint con-tro gli estremi difensori dei Mastini, giungendo in velocità in td dopo una corsa di 84 yds.

Dopo l’intervallo la partita si è trascinata avanti stanca-mente; Waldner ha mandato in campo le riserve, per far loro accumulare minuti di gioco, ma è stato il pubblico a fare una brutta esperienza: due quarti di freddo e di sbadigli.

(Stefano Tura)

Scandita dalle mosse di gioia di Valdez Baylor, che ha gio-cato giusto il tempo di segnare tre td e scatenarsi come un tornado sui malcapitati Mastini, è giunta la vittoria dei Bon-figlioli Warriors, che accedono, senza patemi, ai quarti di fi-nale. 48 a 0 il risultato finale. I biancoblù se lo sono garanti-to giocando al massimo per un solo tempo. “Ammansiti” da Baylor (il mediano di colore sembrava un… ballerino classi-co, in mezzo a tanto fango), i Mastini sono stati costretti ad inchinarsi anche di fronte all’acrobatica ricezione vincente di Giulio Gallazzi, alla voglia di td di Massimo Mandreoli, all’intercetto in meta di Ballocchi e ad una volata da record del “terzo americano” della squadra campione d’Italia, Gior-gio Longhi; il sergente non aveva mai chiuso in td una pro-gressione di 84 yards. Sono stati questi gli ultimi sei punti della gara.

Così, tra un tempo e l’altro, tra un parziale di 48 a 0 ed una ripresa sonnolenta, il suggestivo colpo d’occhio delle candeline accese dalla tifoseria biancoblù ha suonato d’augurio per le prossime gare ed ha riscaldato gli animi.

L’attacco guerriero ha conquistato complessivamente 439 yards (Baylor si è concesso sei volte per 142 yds, Longhi 3 per 125, Mandreoli 10 per 56); dall’altra parte il temutissimo Williams ha corso più dell’intera squadra piemontese: 75 yds, contro le 68 del total offense eporediese.

Waldner e Volpini hanno avuto il tempo e l’occasione di fa-

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re molti esperimenti; Rossi ha chiuso con un 3 su 4 la sua prestazione “aerea” (ed un td pass). Apprezzabile anche la prova del giovanissimo Danielli (4 su 6 e 49 yds), che ha olia-to l’intesa già provata in giovanile con il ricevitore Geminiani. Ballocchi, dopo l’intercetto da sei punti, ha concesso il bis, Trepiccione e Pedrini si sono divisi gli elogi nelle azioni di “ri-torno” di calcio. Per i Guerrieri sfuma la possibilità di giocare contro i Towers; troveranno, sabato prossimo, i Redskins Ve-rona, presumibilmente prima del test decisivo con i Frogs.

(Diego Costa)

In serata, sul fango della “Lunetta”, show a senso unico dei Bonfiglioli Warriors, che hanno liquidato in 24 minuti i mal-capitati Mastini Ivrea, con 3 td di Baylor ed uno a testa di Gallazzi, Mandreoli, Ballocchi e Stanzani.

Poco da dire, se non che le anche le terze linee hanno cal-cato per tutto il secondo tempo il terreno di gioco; buona prova di Geminiani, receiver, e lieve infortunio a Fantazzini. Ma non c’è problema, visto il prossimo turno.

(Massimo Terracina)

Guidati da un Baylor davvero imprendibile, i “Guerrieri” hanno faticato ben poco a sbarazzarsi dei malcapitati Masti-ni di Ivrea. Il netto 48-0 finale si commenta da solo. Nella fe-sta dei ragazzi di Waldner e Volpini va segnalato lo splendido touchdown di Longhi, ottenuto dopo una corsa di ben 84 yards! Ora spetta ai Warriors vendicare le Torri; sabato pros-simo, per i Redskins, sarà difficile bissare l’impresa corsara alla Lunetta Gamberini.

(Giorgio Bottaro)

Vanno avanti, ovviamente, i Guerrieri. Hanno travolto i Mastini (48-0). Ancora una volta, impressionante la forza d’urto degli imbattuti Bonfiglioli Warriors, squadra dall’attacco micidiale; 515 punti fatti in 13 partite, quasi 5000 yards corse. Sabato notte “standing ovation” per Gior-gio Longhi, autore di una corsa in touchdown da 84 yards!

(Maurizio Roveri)

Statistiche Corse

Warriors Baylor Valdez (n.23) 6 per 142 (3 td), Longhi Giorgio (n.32) 3 per 125 (1 td), Mandreoli Massimo (n.21) 10 per 56 (1 td), Scorzoni Andrea (n.34) 3 per 20, Trepiccione Luca (n.85) 6 per 11, Danielli Luca (n.11) 3 per 3, Rossi Giovanni (n.7) 1 per –6

Mastini: Williams Milton (n.35) 23 per 79, Crippa G. (n.34) 2 per 7, De Mato John (n.83) 1 per 5, Intili Giorgio (n.84) 1 per 1, Lattanzi M. (n.22) 2 per –20

Passaggi

Warriors Danielli Luca (n.11) 4 su 6 per 49, Rossi Giovanni (n.7) 3 su 4 per 42 (1 td)

Mastini: De Mato John (n.83) 0 su 1, Lattanzi M. (n.22) 4 su 9 per 0 (2 int)

Ricezioni

Warriors Geminiani Alessandro (n.14) 3 per 41, Stan-zani Aldo (n.18) 2 per 30, Gallazzi Giulio (n.81) 1 per 12 (1 td), Trepiccione Luca (n.85) 1 per 8

Mastini: De Mato John (n.83) 1 per 7, Intili Giorgio (n.84) 1 per 3, Porrega F. (n.85) 1 per –4, Williams Milton (n.35) 1 per –6

Intercetti

Warriors Ballocchi Alessandro (n.20) 2 per 37 (1 td) Mastini: - Punt

Warriors Fontana Fabiano (n.29) 2 per 70 Mastini: Lattanzi M. (n.22) 7 per 199 Punt Return

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 3 per 56, Pedrini Stefano (n.1) 4 per 21

Mastini: Vigato G.L. (n.21) 1 per 18, Lattanzi M. (n.22) 1 per –2

Kickoff Return

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 1 per 33 Mastini: Vigato G.L. (n.21) 5 per 52, Crippa G. (n.34) 1

per 10, Intili Giorgio (n.84) 1 per 9, Mazzola Raimon-do (n.76) 1 per 5

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, L’Unità, Il Bò, Tutto Football, documenti ufficiali AIFA, Warriors-bo.it

Domenica 21 Giugno 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Manin RHINOS Milano 21 Reporter DOLPHINS Ancona 7

6-0 2° td Furnas Mike (n.42), 11 run

6-6 2° td Walters Eric, 10 run

6-7 2° pat De Panicis Marco, kick

12-7 4° td Furnas Mike (n.42), 22 run

14-7 4° td Furnas Mike (n.42), action

20-7 4° td Moroldo Gianmaria, 5 run

21-7 4° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

Alla fine vincono i Rhinos, come reclamava il pronostico, ma gli uomini di Angona se la vedono davvero brutta contro i Dolphins, squadra rivelazione che, arrivata fresca fresca dal-la serie cadetta e conquistati alla grande i playoff, al “Vigo-relli” è andata ad un passo dal classico colpaccio.

Cronaca. Il primo quarto scivola via sonnacchioso. Il se-condo, invece, porta la meta del vantaggio milanese; Broggi pesca Mallory con un buon pass e Furnas, nel gioco succes-sivo, corre le 11 yds sufficienti ad andare in td.

Immediata la replica dei Dolphins, che partono dalle loro 33 e, alternando le sweep di Walters e Manini, arrivano in td. Dell’esecuzione si incarica l’americano Walters: sweep di 10 yds e pareggio. De Panicis realizzava l’extra point e così i Dolphins, inaspettatamente, si trovavano in vantaggio.

Il “+ 1” viene difeso con le unghie; i due successivi drive dei padroni di casa, infatti, vengono bloccati da Botti (fumble ri-coperto) e da Principi (intercetto). Si apre l’ultimo quarto e Meyer intercetta ancora una volta Broggi. La gara sembra segnata, ma viene fuori l’orgoglio dei Rhinos e, forse, la pau-ra di vincere comincia a bloccare l’azione dei Dolphins.

Talone dà la sveglia, riportando un ovale in meta dopo un punt; gli arbitri annullano, ma il segnale è chiaro. I milanesi non ci stanno; D’Ambrosio intercetta Manfredini e permetta al suo attacco di partire sulle 22 yds offensive; palla a Fur-nas, che spacca in due la difesa avversaria e segna (lo stesso

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Furnas aggiunge i due punti della trasformazione). La partita, in pratica, finisce qui. i Dolphins, sfiduciati,

subiscono altri due intercetti (Donnini e Talone), mentre i Rhinos arrotondano con un td di Moroldo, trasformato da Zaccardi.

“Non pensavamo che i Dolphins fossero così forti – confes-sa, alla fine, Talone – E’ andata bene. Ora ci aspettano i Se-amen. Vedremo cosa riusciremo a fare; i “Lupi di Mare”, loro, però, sono davvero grandi”.

(Domenico Calcagno)

Fonte: Tutto Football

Domenica 21 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

Faac TOWERS Bologna 17 S.3 REDSKINS Verona 21

0-6 1° td Ascari Claudio (n.14), 2 run

0-7 1° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

3-7 2° fg Pattacini Dario, 24

3-13 2° td Ascari Claudio (n.14), 10 run

3-14 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

9-14 3° td Alessandri Benedetto (n.32), 8 run

10-14 3° pat Pattacini Dario, kick

16-14 4° td Turner David (n.23), 5 run

17-14 4° pat Pattacini Dario, kick

17-20 4° td Lane Peter (n.7), 46 pass da Ascari Claudio (n.14)

17-21 4° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

Ha il sapore di un autentico suicidio collettivo la sconfitta dei Faac Towers, negli ottavi di finale del campionato di foo-tball americano. La lacrime dei giocatori meno celebrati, quelli impiegati nel gioco sulla linea di scrimmage, lo stanno ad indicare. I Towers, protagonisti di un campionato alta-mente positivo, escono dalla scena nel modo più inglorioso, superati dagli anonimi Redskins Verona, protagonisti di un match niente più che onesto. E’ finita 21 a 17 per gli scalige-ri, che torneranno così alla Lunetta Gamberini, sabato pros-simo, coi loro pittoreschi tifosi, per affrontare i Bonfiglioli Warriors, nei quarti. La partita è stata incertissima fino alle ultime battute (0-7, 3-7, 7-0 e 7-7 i parziali).

Vittima della prima ed inusitata presunzione dell’anno (“Pensavamo già ai Warriors” ammetterà Morrone, a fine ga-ra), la squadra dei Towers ci ha messo almeno un tempo ad ingranare, a trovare ritmi e giochi giusti per infilare la lenta retroguardia veneta e per ridurne il potenziale offensivo, e-saltato dall’americano Lane.

All’avvio era il temuto qb Ascari a trovare il primo tou-chdown della gara. Bellamoli trasforma il 7 a 0. La reazione felsinea tardava a venire; nel secondo quarto provava Patta-cini a dare la scossa, centrando i pali con un field goal da 24 yards (3 a 7). Ma la difesa bolognese sembrava un colabrodo ed era ancora l’attacco scaligero, con i guizzi di Lane, la velo-

cità di gambe di Bonamego ed i lanci di Ascari, a segnare. Ancora Ascari si assumeva la responsabilità di chiudere ol-

tre la linea di goal l’attacco, con una corsa di una decina di metri, che metteva a nudo la brutta giornata di tutta la squadra di difesa.

Alla pausa il ritardo dei Towers era di dieci lunghezze, 14 a 3. E dopo il riposo ci si metteva la sfortuna: un blocco ed il ginocchio di Montaguti cedeva nuovamente. Con Petix in campo, Bebo Alessandri scacciava la malasorte, suonando la carica ai suoi; tre sfondamenti centrali, frutto di rabbia e di coraggio, per il n. 32 e le distanze si riducevano; Pattacini trasformava l’extra point ed era 10 a 14.

La difesa raccoglieva il messaggio dei compagni di squadra; Piana, uomo di grande cuore, bloccava con un prezioso blitz Ascari e permetteva all’attacco di rientrare in campo. Le cose sembravano, finalmente, diverse; i Towers a macinare yards e yards sulle corse ed i Redskins ad arrancare. Turner, ieri sotto tono, chiudeva vittoriosamente la serie, permettendo il sorpasso, salutato con un tripudio, all’inizio dell’ultimo tem-po.

Il “pugile” veronese” sembrava ormai suonato, si appoggia-va alle corde, vicino alla resa; le Torri continuavano a per-cuoterlo, ma fallivano; a quattro minuti dal termine, il colpo del ko: si era a pochi metri dalla end zone, all’ennesima oc-casione. Petix e Turner combinavano il patatrac, permetten-do ai Redskins di giocarsi ancora una chance.

L’ennesima ubriacante sortita di Lane trovava un profondo varco nella difesa gialloblù; una vera “coltellata” decisiva, il sorpasso era decisivo: 21 a 17 per i veneti.

Restavano, a quel punto, due minuti di speranza; Morrone “ritornava” il calcio fino alle 49: le Torri chiedevano un time-out. Ma, invece di scegliere un gioco vincente, concertavano un’azione ad altissimo rischio. Da Petix a Turner, reverse per Cevenini, che appoggiava ancora a Petix. Goffo controllo, la palla rimbalzava sul terreno e per l’attenta linea difensiva ospite recuperare il possesso della palla era davvero uno scherzo.

Dopo un minuto e mezzo di… melina, i Redskins conqui-stavano l’accesso al turno successivo.

Suona troppo facile, e nello stesso tempo inutile, puntare l’indice sui responsabili di una giornata no. La stagione gial-loblù, un crescendo brillante, non viene affatto inficiata da questa amara conclusione, resta soltanto la consapevolezza di aver perso una favorevolissima occasione per avanzare ancora ed assaporare il clima, sempre particolare, di un derby.

Invece di facili “incriminazioni” gialloblù, collettivamente colpevoli di grande ingenuità, chiudiamo in bellezza, elo-giando i meritevoli; da Novello, ancora una volta bravissimo, a Younger, da Piana (generosissimo, fuori e dentro il campo) a Cavazza ed al tuttofare Bentivogli. L’ultimo oscar va speso per Bebo Alessandri, certamente il migliore in una partita, purtroppo, da dimenticare.

(Diego Costa)

Come una pugnalata al cuore, quella cavalcata da 46 yards dell’americano Lane, a poco più di due minuti dalla fi-ne; i Towers (in vantaggio per 17-14) già cantavano vittoria ed il pensiero correva, insieme con la fantasia, all’inedito, suggestivo derby con i Bonfiglioli Warriors.

Saranno, invece, i sorprendenti Redskins Verona a misu-rarsi con i potenti “guerrieri” campioni d’Italia, sabato pros-simo alla Lunetta Gamberini, nel secondo turno dei playoff. C’è da credere, però, che fra una settimana, per Lane e per il suo connazionale di origine italiana Bonamego, la vita sarà molto, molto più dura, nel violento impatto con quella colon-na di cemento armato che è Vernon Hargreaves. Ma, intanto, ieri a Bologna i Redskins, sponsorizzati dalla Piaggio, hanno

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fatto festa, recuperando in extremis una partita che avevano lasciato nelle mani delle “torri” all’inizio del quarto periodo di gioco. Il touchdown di Lane a 2’13” dal termine e la conse-guente trasformazione da un punto hanno gelato gli entusia-smi dei bolognesi, hanno paralizzato le loro gambe.

I Towers hanno perso l’occasione della loro vita. Per la prima volta da quando esistono erano arrivati ai playoff, sta-vano per superare il turno ed entrare nella “nobiltà” del foo-tball americano made in Italy. Turner, Younger, Pattacini, Petix, Alessandri, Cavazza (che è la “bandiera” delle Torri) accarezzavano già il sogno. Sul più bello, ad un passo dall’exploit, la difesa dei Towers, ancora una volta, si è fatta infilare ingenuamente. Sul filo di rasoio di un arrivo in vola-ta, davanti a Lane si sono nuovamente aperti spazi grandi come un’autostrada. Gli uomini di James Sypult sono caduti in ginocchio ad un attimo dal traguardo. Troppe incertezze, ieri, da parte dei Towers.

Sorpresi, in apertura, da un td del quarterback veronese Ascari (0-7), i bolognesi hanno accorciato le distanze con un field goal dalle 24 yards di Pattacini (3-7), ma, preoccupati ed impauriti dalle scorribande di Lane, lasciavano via libera ad Ascari, per il suo secondo td (3-14). La scintilla della ri-scossa bolognese, nel terzo quarto di gioco, vaniva da Ales-sandri, vigoroso e costante nei suoi “sfondamenti” centrali; un suo td, trasformato da Pattacini, permetteva alle Torri di riaprire il discorso (10-14).

Azione turbinosa di Turner in apertura della quarta frazio-ne di gioco, touchdown, trasformazione di Pattacini e sor-passo; 17-14.

I Redskins accusano il colpo, così sembra. Ma ritrovano fi-ducia e coraggio davanti ad alcune infelici “giocate” dei To-wers, incapaci di amministrare il vantaggio. E, sull’assalto finale dei veronesi, la squadra bolognese si produce in un fe-stival di incertezze.

E’ persa la grande occasione. I Towers escono di scena. Il loro cammino finisce qui. Non ci deve essere disappunto, pe-rò; questa è stata la più bella stagione dei Faac Towers.

(Maurizio Roveri)

L’inizio stentato dei felsinei ha offerto agli scaligeri il van-taggio, guadagnato con sapienti draw dagli americani (natu-ralmente superimpiegati); Ascari, sfruttando la propria mole, per due volte ha forato in sneak. Con la difesa incredibil-mente sottotono, i bolognesi hanno comunque fermato un drive con un intercetto di Drusiani sulla goal line, ma l’attacco, arrivato sulle 36, ha commesso un fumble, propi-ziando, appunto, il primo td.

Un fg ha ridotto le distanze, poi sono stati, però, i “Pelle-rossa” a segnare, andando al riposo sul 14-3. Dopo l’intervallo, ecco la reazione dei padroni di casa, con una grande prova difensiva che ha portato, tra l’altro, alla defles-sione su di un tentativo di fg. L’attacco, sfruttando un Ales-sandri incontenibile (12 portate per 100 yds, alla fine), è giunto al td su sfondamenti centrali, di cui uno per 47 yds; un altro drive è stato poi condotto con buone scelte dal qb Petix – subentrato a Montaguti, dopo l’infortunio di quest’ultimo – ha dato il vantaggio ai gialloblù, con Turner, ma un fumble (decisivo) del coloured ha consentito ai Re-dskins, andati in td con uno screen per Lane, di chiudere la partita vittoriosi.

“Sapevo che sarebbe stata dura – ha dichiarato, in seguito, Georgetti – la squadra di Sypult era qui con le nostre stesse intenzioni, ma la nostra difesa, nonostante le assenze ed i problemi, ha ben operato, contro un collettivo di cui cono-scevamo poco o nulla. Non abbiamo praticamente sbagliato un’azione e di questo cogliamo i frutti”.

(Massimo Terracina)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, Il Bò,

Tutto Football ___________________________________________________________

Quarti di finale

Sabato 27 Giugno 1987

Stadio Borgo Metauro, Fano

3M Office ANGELS Pesaro 0

Malipiero DOVES Bologna 21

0-6 1° td Pearson Garry (n.22), 28 run

0-7 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-13 2° td Pearson Garry (n.22), 3 run

0-14 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-20 4° td Pearson Garry (n.22), 18 run

0-21 4° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

Doves in semifinale, Angels eliminati. E’ questo il verdetto uscito da un confronto che ha fatto registrare il netto domi-nio e la conseguente meritata vittoria della squadra di Lo-gan. I Doves hanno Pearson, gli Angels no; la differenza fra le due squadre sta principalmente qui, oltre che nella splendi-da difesa mostrata, al “Borgo Metauro”, dalle lanciatissime “Colombe”.

Leggendo le statistiche si può facilmente capire come il fantastico Garry abbia letteralmente trascinato i suoi ad una vittoria di grande prestigio, in quella che figurava come una rivincita dei quarti di finale dello scorso campionato.

Privi dell’’infortunato Greve, gli Angels non sono riusciti a frenare le galoppate dello splendido purosangue bolognese. In attacco la squadra di Jerry Douglas ha insistito troppo sulle corse ed ha mancato clamorosamente la meta che a-vrebbe riaperto l’incontro, con linea di scrimmage a mezza yd dalla goal line avversaria. Il grande intervento della difesa bolognese, che ha bloccato il quarto ed ultimo disperato ten-tativo di Swallow, sul punteggio di 14-0, ha decretato la sconfitta degli Angels.

Il precedenza i padroni di casa avevano mancato di ricopri-re un fumble di Pearson su azione di punt return, con palla a circa 5 yds dall’area di meta. Ad onor del vero, però, va ri-cordato che gli Angels, al di fuori di queste due occasioni, mai hanno dato l’impressione di poter impensierire la com-pagine felsinea.

Nel contesto della bella vittoria ospite, va sottolineata la grande prestazione fornita dal qb Domenichini, che ha vinto

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alla grande il confronto diretto con Ricci; questi, da parte sua, può recriminare sul fatto di essere stato poco sostenuto dai compagni di squadra e dal gioco a terra.

Gli Angels, per la prima volta in cinque anni, non accedono alle semifinali, sconfitti, ancora una volta, da una squadra trascinata da quel fantastico giocatore americano che ri-sponde al nome di Garry Pearson. Nel clan degli Angels, co-munque, pochi i rimpianti sull’esito dell’incontro e poca au-tocritica da fare, a meno che non si voglia considerare una colpa il fatto di non possedere un asso del calibro di Pearson da porre sul patto della bilancia.

La giornata è stata, infine, funestata dal tragico incidente, avvenuto dopo l’incontro, nella tarda serata, nel quale ha perso la vita il presidente onorario degli Angels, Guido Bon-di. Il fatto ha segnato profondamente gli animi di giocatori, dirigenti e sostenitori della franchigia marchigiana.

(Luciano Murgia)

In uno scenario degno del football d’oltreoceano, i Doves hanno dominato in lungo ed in largo la sfida con i tradizio-nali rivali Angels. La “vendetta” perpetrata dai biancorossi, lo scorso anno estromessi dai marchigiani, è vissuta essen-zialmente sul trionfo della difesa bolognese sull’attacco pesa-rese, mentre sull’altro fronte le scorribande del “Supearsoni-co” sono sembrate irresistibili. Ciò ha permesso al team bo-lognese di prendere subito il largo; vivendo sulla regia sa-piente di Giovanni Domenichini, che ha stravinto il duello a distanza con Ricci, la squadra d’attacco ha permesso subito al grande Garry di violare la goal line, dopo una volata di venti metri. Sebbene sottoposto ad un marcamento ai limiti del regolamento, Pearson è stato il marziano della gara. Il re-sto lo ha fatto il perfetto meccanismo di contenimento dispo-sto da Logan, che si è esaltato nel ridicolizzare l’ostinata e suicida prova di forza chiesta a Marotti e Swallow da Dou-glas, mentre l’intelligente copertura dei defensive end sui lanci corti e l’assillante marcamento nel backfield sui ricevi-tori ha tolto tranquillità a Ricci ed ha affaticato non poco la linea marchigiana. Il capolavoro Doves ha permesso in una sola circostanza agli Angels, a risultato acquisito, di segnare. Ma Swallow ha cercato di aggirare la difesa, al quarto tenta-tivo, per percorrere le due yards che mancavano per segnare ed è stato bruscamente atterrato dal duo Panzani – Raimon-di. Si era ancora nel 2° periodo e la partita si sarebbe potuta riaprire. Il precedenza Pearson aveva chiuso in meta un lun-go drive biancorosso (extra point di Sgarzi), per il 14 a 0. Schiantati nel morale, i pesaresi non sono mai riusciti ad or-ganizzare un efficace contrattacco; buon per Ricci che un in-tercetto di Knight, “ritornato” per 69 yds, sia stato vanificato da un banale fallo e che, in una medesima performance, Lu-ca Aldrovandi sia stato bloccato dai crampi.

Pearson ha concesso il tris, Sgarzi ha splendidamente tra-sformato (22 yds) ed i Doves volano ora verso i Seamen, o-stacolo durissimo, ma alla portata di queste Colombe nella corsa alla finale.

(Diego Costa)

Le Colombe, col loro miglior incontro stagionale, hanno e-spugnato il terreno degli Angels Pesaro, imponendosi 21-0 e vendicando, così, la sconfitta di un anno fa.

A Fano i Malipiero Doves non hanno sbagliato nulla. Solidi in difesa e ficcanti in attacco, i biancorossi si sono subito portati in vantaggio con una splendida corsa di Pearson, che ha sfruttato i magistrali blocchi della sua linea. Nel secondo quarto è giunto il raddoppio, sempre grazie all’americano, veramente incontenibile. Prima dell’intervallo la difesa dei Doves ha impedito agli Angels di accorciare le distanze, bloc-cando il loro attacco ad una yard dalla meta; e, a 6’ da ter-mine, Pearson ha concesso il tris, con una corsa in slalom. La squadra di Logan è apparsa veramente in forma, in un

crescendo psicofisico che fa bene sperare per la trasferta di sarà sabato prossimo, a Milano, contro i Seamen.

(Stefano Tura)

Per i Malipiero Doves bella impresa a Fano, contro i nemici di sempre, Angels Pesaro.

E’ stata lavata l’onta subita lo scorso anno, l’eliminazione ad opera dei marchigiani nei quarti di finale.

3 td di Pearson, riesploso e tornato ai livelli a cui ci aveva abituati, una difesa granitica, che ha retto gli assalti a due yds dal td, sono stati gli ingredienti che hanno dato ai bian-corossi il passaporto per la semifinale. Nulla da fare per i pur bravi Angels, che colgono quest’anno il loro peggior risultato, essendo da sempre arrivati o al Superbowl o alle semifinali.

(Massimo Terracina)

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football

Sabato 27 Giugno 1987

Stadio Carlo Pisacane, Legnano

Philips C. FROGS Legnano 15 JETS Bolzano 14

0-6 1° Jet td Bowman Pedro (n.34), 54 run 0-8 1° Jet pat Bowman Pedro (n.34), action 0-14 2° Jet td Ferrari Franco (n.88), 6 pass da Bul-

luck Wayne (n.23)

6-14 2° td Chattleton Desmond (n.26), 11 pass da Facchini Stefano (n.10)

12-14 3° td Principi Giovanni (n.21), 1 run

15-14 4° fg Viganò Riccardo (n.18), 22

Camicia verdolina e calzoncini corti; Robert Frasco, il qb americano che ha dato ai Frogs una nuova dimensione, si presenta così all’inizio della gara.

Uno stiramento lo ferma ai box e, per i neroargento, la par-tita con i Jets diventa subito difficile.

Il successo arriverà, ma soltanto negli attimi conclusivi e dopo una girandola di emozioni; giusto un anno fa, del resto, i bolzanini – con la coppia di coloured Bulluck – Bowman – avevano sbancato Bienate ed eliminato, proprio nei quarti, i Frogs.

L’inizio della gara di sabato, per molti versi, ricorda proprio la sfida del campionato ’86: i Jets passano, infatti, in van-taggio con Bowman, che semina la difesa avversaria e va in td, dopo una volata di 54 yds. Lo stesso Bowman, servito da Bulluck, si incarica della trasformazione. I Frogs accusano il colpo e, su di un’azione di punt, fanno il pasticcio, regalando l’ovale agli avversari a poche yds dalla propria goal line. I biancorossi accettano l’omaggio e ringraziano con la seconda meta, frutto di un’intesa aerea tra Bulluck e Franco Ferrari.

A questo punto i bolzanini sembrano padroni della gara, ma la difesa dei Frogs dà la prima scossa. Pezzotta intercetta

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Bulluck e l’attacco dei neroargento può partire dalle 36 of-fensive; due corse di Mazzucchelli, poi Facchini trova il lan-cio giusto per Chattleton. Ancora un paio di pericoli per i Frogs e si va al riposo.

Nel secondo tempo cambia la musica: i padroni di casa ap-paiono trasformati, la difesa – guidata da Angona, Ghione e Del Conte – abbassa la saracinesca, ma l’attacco fatica anco-ra. Facchini deve anche uscire, maltrattato da Remo Ferrari, che lo sacka senza troppo complimenti.

Entra Garavaglia e proprio lui pesca il te Orsi, che arriva ad 1 yd dalla meta. Principi realizza con un tuffo sopra la li-nea.

Si apre l’ultimo quarto ed i Jets sono ancora avanti di due punti. L’inerzia, però, è tutta per i Frogs; Bowman e Bulluck, che giocano sia in attacco che in difesa, incominciano ad ac-cusare la stanchezza.

A pochi minuti dalla fine, ecco il drive decisivo. Alternando tutti i mediani a disposizione, i Frogs arrivano a poche yds dalla meta; al quarto tentativo entra Viganò, che centra i pali con un fg, quando mancano meno di 5’. 15-14 ed una man-ciata di secondi a giocare; i Jets tentano l’estremo recupero con un fg di Amistani, ma l’ovale viene deviato. I Frogs stac-cano il biglietto per la semifinale; ora dovranno vedersela con i campioni in carica.

(Domenico Calcagno)

I Frogs hanno sudato freddo contro i Jets, che si sono tro-vati a condurre 14-0. Poi Chattleton, Principi ed un fg di Vi-ganò hanno raddrizzato la baracca, ma l’assenza di Frasco si è fatta sentire più del lecito…

(Marco Cattaneo)

Fonte: Tutto Football

Sabato 27 Giugno 1987

Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 29 Manin RHINOS Milano 7

0-6 1° td Zaccardi Claudio (n.9), 43 pass da Furnas Mike (n.42)

0-7 1° pat Zaccardi Claudio (n.9), kick

6-7 2° td Malpica Bruce, 2 run

12-7 2° td Malpica Bruce, 7 run

13-7 2° pat Corso Michele (n.1), kick

19-7 3° td Malpica Bruce, 82 run

20-7 3° pat Corso Michele (n.1), kick

26-7 4° td Erba Maurizio (n.34), 9 run

27-7 4° pat Corso Michele (n.1), kick

29-7 4° saf Ferrari Alberto (n.53)

I Seamen centrano un altro bersaglio, strappando nuova-mente ai Rhinos la leadership del football milanese, con la speranza di lanciarsi adesso alla conquista dell’Italia.

Il derby non ha deluso le aspettative, anche se le emozioni della partita sono vissute più sul piano della tensione nervo-sa, che su quello dello spettacolo vero e proprio.

I Rhinos hanno giocato una partita intelligente, tentando di sorprendere i Seamen all’avvio, per poi controllarne la rea-zione; ma solo la prima parte del piano tattico di Angona ha funzionato.

I Rhinos sono effettivamente passati in vantaggio per pri-mi, con un inedito option pass di Furnas, che ha trovato Zaccardi tutto libero, ma i Seamen hanno risposto, battendo prima i fantasmi del passato e di una tradizione che li voleva fragili al momento della verità, e poi la difesa dei Rhinos.

La prima meta di Malpica, a causa dell’errore di Corso sul-la trasformazione, è servita solo ad accorciare le distanze; poi, pur essendo ancora in vantaggio di un punto, i Rhinos – già nel secondo periodo – hanno incominciato a capire che il loro campionato era al capolinea.

La difesa dei Seamen, che ha trovato in Pedroni e Santaga-ta due leader affermati, aveva già iniziato la sua opera di demolizione dei tentativi degli avversari, mentre in attacco Coppa, dopo un inizio un po’ incerto, aveva trovato le coor-dinate giuste per il suo passing game. Proprio una spettaco-lare bomba di Coppa per Mutti ha messo Malpica in condi-zioni di segnare, dopo poche azioni, la seconda meta. All’inizio della ripresa, infine, i Seamen hanno sferrato il col-po definitivo: uno slalom di 82 yds ha portato Malpica a se-gnare la terza meta, con la difesa dei Rhinos ad inseguirlo vanamente, alzando la simbolica bandiera bianca. I Seamen, ormai padroni della partita, hanno controllato con calma i tentativi poco convinti dei Rhinos di alzare la testa, piazzan-do poi la meta finale con Erba.

Coppa, Malpica, Mutti e le altre “stelle” di Dasaro sono an-dati a riposarsi in panchina anzitempo, lasciando sul campo le riserve; nonostante questo, i Seamen hanno incrementato ancora il vantaggio con un safety di Ferrari, che ha sdraiato Broggi in end zone.

(Fabio Verga)

Fonti: Tutto Football, Rhinos Milano Yearbook 1990

Sabato 27 Giugno 1987

Campo Lunetta Gamberini, Bologna

B.R. WARRIORS Bologna 35 S.3 REDSKINS Verona 7

0-6 2° td Ascari Claudio (n.14), 1 run

0-7 2° pat Bellamoli Massimo (n.1), kick

6-7 2° td Baylor Valdez (n.23), 56 run

7-7 2° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

13-7 3° td Longhi Giorgio (n.32), 8 run

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14-7 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

20-7 3° td Fantazzini Paolo (n.30), 2 run

21-7 3° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

27-7 4° td Longhi Giorgio (n.32), 8 run

28-7 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

34-7 4° td Ballocchi Alessandro (n.20), 26 inter-ception return

35-7 4° pat Trepiccione Luca (n.85), kick

Gara dai due volti, quella che ha lanciato in semifinale i Warriors, capaci di sfoderare una seconda metà di gara stre-pitosa (tutti italiani in campo) ed aver subito, all’inizio, l’iniziativa degli scaligeri.

Dopo un primo quarto di studio, in cui i veronesi erano andati in vantaggio con un td (poi annullato) su punt return di Lane, sono stati i padroni di casa a rendersi pericolosi con una bella e lunga ricezione di Pedrini, quasi in td, poi ri-chiamata per uno degli innumerevoli falli che hanno costel-lato lo svolgimento della gara; questa avrebbe potuto risulta-re più piacevole, se non fosse durata 2 ore e 50’…

Nel secondo periodo, la svolta: Hargreaves esce per una botta alla caviglia ed Ascari sfrutta il drive dei suoi america-ni, chiudendo in sneak. Bellamoli trasforma ed i Warriors passano incredibilmente in svantaggio. Poco dopo la reazione di Baylor porta al pareggio, con un td di corsa ubriacante, fra i blocchi dei compagni, per 56 yds complessive.

Qui finisce quella che si potrebbe definire la prima partita, con le squadre a riflettere negli spogliatoi. Il pareggio conqui-stato sino a quel momento ha sicuramente illuso i Redskins, i quali, dopo l’uscita – ancora per infortunio – di Baylor, pro-babilmente calano anzitempo la guardia.

Al primo drive Longhi raddoppia; poi una serie di turnover (saranno otto i fumble, alla fine dell’incontro) ravviva la par-tita con qualche colpo di scena. Ad esempio, snap errato su punt dei Redskins e palla ai Warriors sulle 20 offensive; Longhi esce in sweep, ma il pitch out, mal controllato, rende subito la palla ai “Pellerossa”, impegnati, subito dopo, in uno screen che finisce tra le mani di Vignoli. Il ng bolognese, dal canto suo, non trova di meglio che riportare l’ovale intercet-tato per 11 yds. Infine Fantazzini pone termine a questa al-talena, segnando su sneak.

Sul 21-0 la partita poteva ritenersi chiusa, ma l’insistenza – nell’ultimo periodo – di Mandreoli e Trepiccione ha costrui-to ottime azioni, portando in td ancora Longhi, con una spet-tacolare serie di spin out. Ballocchi ha poi chiuso il discorso con un ritorno di intercetto, per il definitivo 35-7.

Sicuramente è da rimarcare il fatto che i Redskins hanno dato buona prova di sé, crollando solo alla distanza, ma met-tendo in mostra un gioco piacevole, vario e fantasioso, che ha spesso lasciato all’inventiva del singolo la possibilità di avanzare la palla. Per i Warriors l’ennesima conferma e la soddisfazione di avere ben giocato anche senza gli USA.

(Massimo Terracina)

La paura fa ... 63, cioè il numero di Vernon Hargreaves. La Lunetta Gamberini è ammutolita di fronte alla drammatica reazione della difesa biancoblù, dopo l’uscita per infortunio del suo uomo guida.

In balia degli onesti Redskins per almeno un quarto di gio-co, i Warriors hanno persino regalato ai veneti il vantaggio parziale (Ascari, in qb sneak, ha consentito a Bellamoli di trasformare lo 0 a 7).

Poi Baylor s’è svegliato (56 yds di fuga per il pareggio di Trepiccione), prima di uscire, vittima di una distorsione, nel 3°. Responsabilizzati dalla situazione, gli italiani più cari-

smatici hanno riorganizzato le fila; Longhi ha suonato la ca-rica mettendo a segno il td del sorpasso (14-7) imitato da “Taz” Fantazzini (21-7). Ancora Longhi e Ballocchi (nuovo in-tercetto vincente per 26 yds), nell’ultimo tempo, hanno fissa-to il punteggio su un rassicurante margine di vantaggio. Re-sta da dire dell’ennesima difficoltà nel limitare il gioco aereo avversario (148 yds sono state conquistate da Ascari e Lane), sebbene anche Pasini e il nose guard Vignoli abbiano messo a segno preziose interception.

(Diego Costa)

I campioni d’Italia hanno superato i Redskins Verona per 35-7, al termine di una battaglia senza esclusione di colpi.

La partita dei Bonfiglioli Warriors contro i veronesi Re-dskins ha avuto risvolti burrascosi. Non tanto per l’effettivo valore tecnico dei veneti, quanto per un arbitraggio decisa-mente non all’altezza, che ha condizionato la gara, amplifi-cando i toni di nervosismo. E’ successo, così, che i Redskins si sono portati in vantaggio per 7-0, nel secondo quarto. I campioni d’Italia si sono, però, ben presto ritrovati, dappri-ma pareggiando con una lunga corsa di Baylor di 56 yards, poi dilagando con le mete di Longhi (2), Fantazzini e Balloc-chi. Sono usciti per infortunio gli americani Hargreaves e Baylor, ma contro i Frogs, sabato prossimo, saranno in campo.

(Stefano Tura)

Poco pathos nella sfida fra i vincitori del Superbowl e quelli del Silverbowl 1986. I Warriors si sono imposti come da pro-nostico, anche se i Redskins sono riusciti a portarsi in van-taggio per primi, nel secondo quarto.

(Marco Cattaneo)

Statistiche Corse

Warriors Baylor Valdez (n.23) 9 per 142 (1 td), Trepic-cione Luca (n.85) 9 per 100, Longhi Giorgio (n.32) 9 per 41 (2 td), Mandreoli Massimo (n.21) 9 per 37, Rossi Giovanni (n.7) 2 per 10, Stanzani Aldo (n.18) 2 per 8, Scorzoni Andrea (n.34) 1 per 3, Fantazzini Pao-lo (n.30) 2 per –1 (1 td)

Redskins Lane Peter (n.7) 13 per 43, Bonamego John (n.8) 7 per 23, Zecchinelli Maurizio (n.21) 4 per 8, A-scari Claudio (n.14) 6 per 2 (1 td), Bellamoli Massimo (n.1) 2 per 2

Passaggi

Warriors Fantazzini Paolo (n.30) 2 su 5 per 24, Rossi Giovanni (n.7) 1 su 4 per 22

Redskins Lane Peter (n.7) 6 su 15 per 93, Ascari Claudio (n.14) 6 su 19 per 55 (3 int), Bellamoli Mas-simo (n.1) 0 su 2 per 0

Ricezioni

Warriors Stanzani Aldo (n.18) 2 per 24, Baylor Valdez (n.23) 0 per 14, Bonanzinga Roberto (n.87) 1 per 8

Redskins Ferruda Luigi (n.43) 4 per 71, Rossi Ric-cardo (n.87) 3 per 46, Lane Peter (n.7) 1 per 15, Bo-namego John (n.8) 3 per 13, Ascari Claudio (n.14) 1 per 3

Intercetti

Warriors Ballocchi Alessandro (n.20) 1 per 26 (1 td), Vignoli Franco (n.72) 1 per 11, Pasini Paolo (n.33) 1 per 0

Redskins - Punt

Warriors Fontana Fabiano (n.29) 4 per 140

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1987 Associazione Italiana Football Americano

aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 114

Redskins Bellamoli Massimo (n.1) 3 per 134 Punt Return

Warriors Pedrini Stefano (n.1) 1 per 16

Redskins Lane Peter (n.7) 4 per 31 Kickoff Return

Warriors Pedrini Stefano (n.1) 1 per 16

Redskins Lane Peter (n.7) 4 per 65, Zecchinelli Mau-rizio (n.21) 1 per 18, Bellamoli Massimo (n.1) 1 per 12

Fonti: Il Resto del Carlino, La Repubblica, Il Bò, Tutto Football, documenti ufficiali AIFA, Warriors-bo.it

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Semifinali

Sabato 4 Luglio 1987

Stadio Carlo Pisacane, Legnano

Philips C. FROGS Legnano 31

B.R. WARRIORS Bologna 12

0-6 1° td Stanzani Aldo (n.18), 37 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

6-6 1° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 17 run

7-6 1° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

7-12 1° td Stanzani Aldo (n.18), 94 pass da Fantazzini Paolo (n.30)

13-12 2° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 1 run

14-12 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

20-12 3° td Mazzucchelli Giorgio (n.45), 5 run

21-12 3° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

24-12 4° fg Viganò Riccardo (n.18), 26

30-12 4° td Trabattoni Alessandro (n.7), 20 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

31-12 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

Tornano, per i Frogs, i tempi belli; i neroargento ritrovano la strada che porta al Superbowl, dopo due anni di delusio-ni, e ritornano a Rimini, il quel “Romeo Neri” dove conquista-rono il titolo nel 1984.

L’accesso alla finalissima i neroargento se lo sono guada-

gnato travolgendo i Warriors Bologna, campioni in carica. I bolognesi, dopo un buon inizio, in cui si sono trovati anche due volte in vantaggio, hanno dovuto subire la superiorità dei padroni di casa, guidati da un Robert Frasco in versione stellare.

A scusante dei felsinei, tuttavia, va ricordata l’assenza di Vernon Hargreaves, perno della difesa e trascinatore nella fi-nale ’86, e la presenza, più che altro per onor di firma, di Valdez Baylor, in precarie condizioni fisiche. Dall’altra parte Frasco – che non aveva giocato la settimana precedente, con-tro i Jets – ha disputato una grande gara, lanciando, corren-do e distruggendo – poco a poco – la difesa avversaria.

L’inizio della partita è stato subito scoppiettante; i War-riors, al loro secondo gioco della gara, hanno pescato l’azione buona per passare in vantaggio: Fantazzini ha lanciato per Stanzani, lasciato completamente libero, ed il wr ha potuto arrivare con facilità in end zone.

Prontissima la risposta dei padroni di casa: i Frogs sono partiti dalle loro 40 yds e, con i passaggi del loro qb ameri-cano, si sono portati sulle 17 offensive. A quel punto palla a Mazzucchelli e pareggio; Viganò ha realizzato l’extra point ed i Frogs sono passati a condurre.

I Frogs, poi, hanno tentato di chiudere i Warriors a ridosso della end zone, ma Fantazzini ha trovato ancora Stanzani con un pass corto. L’ex Falco ha corso per tutto il campo, re-alizzando una meta tanto bella quanto rara da vedersi.

A questo punto, però, i Warriors hanno iniziato a cedere, a perdere terreno. Fantazzini, il qb bolognese, non è riuscito più a completare un passaggio, mentre i Frogs sono diventati sempre più padroni della gara.

La seconda meta dei lombardi è stata realizzata ancora da Mazzucchelli, che ha completato un drive infarcito, come il precedente, dalle intese tra Frasco e Trabattoni. Viganò ha trasformato anche questa segnatura ed i Frogs si sono ritro-vati avanti per 14-12.

Il secondo tempo, poi, è risultato un monologo dei Frogs. Stefano Castellanza ha messo a segno il suo secondo inter-cetto e l’attacco di casa, rientrato in campo, ha allungato subito con la terza meta di Mazzucchelli, segnata con uno sfondamento di 1 yd. I Warriors sono sembrati del tutto groggy; il loro attacco non è più riuscito a bucare la muraglia neroargento e la loro difesa non ha saputo più contenere le corse ed i lanci degli avversari. Le ultime marcature sono ar-rivate per merito di Viganò, con un fg dalle 13 e, alla fine, Trabattoni ha completato la sua grande gara con l’ultimo td, frutto di un’intesa con Garavaglia. Viganò, con la sua ultima trasformazione, ha fissato il punteggio finale sul 31-12.

I Frogs vanno, così, al Superbowl, ad affrontare i Seamen; dopo tanto tempo, la Lombardia torna di moda nel football tricolore.

(Domenico Calcagno)

La semifinale sulla via di Rimini era la replica del 4° Su-perbowl. Ed è finita nello stesso modo.

I Warriors, orfani di Hargreaves e con Baylor fuori per in-fortunio, perdevano ancora uomini per i veementi, ma rego-lari, contatti dei terribili nero argento.

Nonostante tutto ciò, erano ancora i Warriors a segnare per primi, con Stanzani, poi Mazzucchelli pareggiava ed an-cora Stanzani riportava i bolognesi in vantaggio, con un pass ricevuto per 93 yds.

Nel secondo periodo (1 tre td precedenti erano avvenuti in tre minuti) ancora Mazzucchelli portava in vantaggio i suoi, per fare tris nel terzo quarto. Viganò centrava i pali per 4 trasformazioni ed un fg e Trabattoni, ricevitore eccezionale, chiudeva la partita su pass di Garavaglia, dopo che era stato la spina nel fianco della difesa bolognese con le assistenze di Frasco per tutto l’incontro.

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Enciclopedia del football italiano

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Troppo forti fisicamente, i lombardi, per subire le offese di Longhi, limitato a 14 yds, Trepiccione, placcato sempre da grappoli di difensori, e Mandreoli, mentre la guardia sui lan-ci era spietata.

La difesa bolognese ha fatto tutto secondo i piani, ma, co-me ci ha detto Marco Bini, lb azzurro, “loro hanno fatto tutto benissimo”.

La parità dei primi due periodi ha fatto posto poi al van-taggio dei Frogs per la stanchezza fisica subentrata nei Guerrieri, che lasciano mestamente, seppur nelle prime quattro squadre d’Italia, la scena di questo settimo campio-nato.

Mr. Waldner è stato riconfermato anche per il prossimo anno e così anche la sponsorizzazione della Bonfiglioli.

(Massimo Terracina)

A Legnano i “cavalieri neri” dei Frogs hanno demolito i... superstiti dei Warriors, in una partita degna della finalissi-ma.

Se le recriminazioni dei Doves hanno una giustificazione tecnica, quelle dei Warriors, battuti a Legnano dai redivivi Frogs trovano corrispondenza nel forfait di Vernon Hargrea-ves che ha assistito impotente a bordo campo alla “mattan-za” dei compagni. La squadra di Bruno Waldner ha giocato pienamente tutte le sue carte: ha provato a sorprendere la munita squadra avversaria fin dalle primissime battute, sfo-derando improvvisamente l’efficace intesa aerea Fantazzini – Stanzani. Quest’ultimo ha portato in vantaggio i Guerrieri prima con una ricezione di 47 yds, bissata poi, dopo la ri-sposta di Mazzucchelli, con una superlativa volata di 93 yards. Sul 7 a 12, in virtù di un innegabile superiorità, sigla-ta dall’intesa Frasco – Trabattoni, dalle sortite di Mazzuc-chelli e dalla solidità fisica della difesa, i Frogs hanno co-struito il sorpasso (14 a 12 prima del riposo), per dilagare al-la ripresa del gioco, quando la fatica ha appannato le idee al-la coraggiosa compagine biancoblù. Commovente Trepiccio-ne, eroica la linea: Vignoli, Scalzotto, Giovanni Fantazzini e Ferrandino in difesa, Leonardo Lodi in attacco, hanno stretto i denti nonostante le non perfette condizioni fisiche: così non è riuscito a fare l’enigmatico Baylor, non si sa fino a che punto coinvolto nella situazione.

(Diego Costa)

Giorgio Mazzucchelli, hb con il numero 45, da sempre “Ranocchio”, è certamente l’asso nella manica dei Frogs ’87. Quando il qb numero 14 della St. Jose State University, Bob Frasco, si concede un attimo di riposo, insieme alla pattuglia di ricevitori, capitanata da Alex Trabattoni, tocca a Mazzuc-chelli seminare il panico tra le difese avversarie, con le sue sorse ormai famose su tutti i campi d’Italia; come è successo contro i Warriors, con i tre td messi puntualmente a segno (corse da 1 e da 5 yds), chiudendo, infine, il tabellino con 13 portate.

Uomo chiave della semifinale di Legnano, quest’anno Maz-zucchelli ha anche allungato il suo palmares con un nuovo, incredibile record: ha sfondato il muro dei 500 punti.

(Romolo Gai)

Sulle ali di una perfect season, i Frogs sono giunti in semi-finale contro i Warriors. Ed ecco che, nonostante vi sia, a di-scolpa dei bolognesi, l’assenza contemporanea dei due ame-ricani Valdez ed Hargreaves, la nuova ragione tecnica dei Frogs ha vinto il duello con quella dei Warriors ed i bustoc-chi si sono imposti 31-12.

(Stefano Tura)

Statistiche Corse

Frogs Frasco Robert (n.14) 9 per 93, Mazzucchelli Giorgio (n.45) 13 per 53 (3 td), Principi Giovanni

(n.21) 8 per 48, Schirillo Vito (n.27) 6 per 27, Nori Antonio (n.40) 4 per 15, Brovelli Davide (n.23) 3 per 5, Garavaglia Emilio (n.9) 2 per –13

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 7 per 38, Longhi Giorgio (n.32) 8 per 14, Stanzani Aldo (n.18) 1 per 2, Scorzoni Andrea (n.34) 1 per 0, Mandreoli Massimo (n.21) 3 per 0, Fantazzini Paolo (n.30) 5 per 0, Baylor Valdez (n.23) 4 per –3

Passaggi

Frogs Frasco Robert (n.14) 13 su 26 per 156 (2 int), Garavaglia Emilio (n.9) 3 su 5 per 45 (1 td)

Warriors Fantazzini Paolo (n.30) 3 su 15 per 141 (1 td, 2 int), Rossi Giovanni (n.7) 2 su 3 per 24

Ricezioni

Frogs Trabattoni Alessandro (n.7) 8 per 97 (1 td), Se-nati Giampiero (n.80) 3 per 35, Gerosa Gianluca (n.87) 3 per 31, Sterlicchio Danilo (n.82) 1 per 20, Regine Giuseppe (n.24) 1 per 19

Warriors Stanzani Aldo (n.18) 2 per 131 (2 td), Bonan-zinga Roberto (n.87) 2 per 16, Fantazzini Paolo (n.30) 1 per 15, Longhi Giorgio (n.32) 0 per 3

Intercetti

Frogs Castellanza Stefano (n.32) 1 per 7

Warriors Ballocchi Alessandro (n.20) 2 per 3 Punt

Frogs Esposito Fabio (n.85) 4 per 137

Warriors Fontana Fabiano (n.29) 7 per 216 Punt Return

Frogs Sabbioneda Walter (n.22) 3 per 21, Trabattoni Alessandro (n.7) 1 per 4, Del Conte Marco (n.53) 1 per 0

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 1 per 10, De Angelis Giacomo (n.44) 1 per 1

Kickoff Return

Frogs Tamasi Andrea (n.89) 1 per 17, Sabbioneda Walter (n.22) 1 per 14

Warriors Trepiccione Luca (n.85) 2 per 36, Stanzani Aldo (n.18) 1 per 20, Mandreoli Massimo (n.21) 1 per 9, Pedrini Stefano (n.1) 1 per 7, Scorzoni Andrea (n.34) 1 per 0

Field Goal

Frogs Viganò Riccardo (n.18) 1 su 1

Warriors -

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, Guerin Sportivo, Il Bò, Tutto Football, documenti ufficiali AIFA, War-

riors-bo.it

Sabato 4 Luglio 1987

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Velodromo Vigorelli, Milano

Emporio A. SEAMEN Milano 20

Malipiero DOVES Bologna 14

0-6 1° td Pearson Garry (n.22), 1 run

0-7 1° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

0-13 2° td Knight John (n.37), 3 run

0-14 2° pat Sgarzi Davide (n.24), kick

6-14 3° td Lewis Edward (n.4), 34 pass da Cop-pa Pierluigi (n.12)

12-14 3° td Malpica Bruce (n.25), 60 run

18-14 4° td Malpica Bruce (n.25), 13 run

20-14 4° pat Coppa Pierluigi (n.12), action

Tre ore di partita, di duelli e di battaglie, fisiche e nervose, sfatano la… maledizione che ha perseguitato da sempre i Seamen nei playoff e regalano alla Milano del football la pri-ma presenza ad un Superbowl, dopo i gloriosi – ma ormai un po’ ingialliti – ricordi dei Rhinos.

I Seamen strappano la qualificazione dalle mani dei Doves, che, troppo presto, hanno creduto di aver già chiuso la parti-ta. Gli emiliani hanno continuato ad ammirare svagati il proprio bel gioco, nella ripresa, senza accorgersi che un de-monio chiamato Bruce Malpica stava pian piano smantel-lando la torre d’avorio, costruita con un primo tempo prati-camente perfetto.

Sotto un sole micidiale Seamen e Doves hanno aperto la semifinale, mentre il pubblico malediceva l’amministrazione comunale milanese, che, a due anni dal crollo della copertu-ra del “Vigorelli”, non ha ancora provveduto a ricostruirla. Ma, dopo le prime schermaglie, un punt di Annoni, bloccato da Vicinelli, regala subito ai Doves la prima occasione della partita, sfruttata con spietata precisione da Pearson. L’americano, dopo essere stato placcato per due volte al limi-te della end zone, al terzo tentativo trova lo spiraglio giusto per segnare; al td fa seguito la puntuale trasformazione di Sgarzi.

Per tutto il primo tempo i Doves sembrano divinità inavvi-cinabili.

Per i Doves tutto sembra facile, tutto già risolto, soprattut-to quando, verso il finale del primo tempo, Knight sfrutta i grandi giochi di Domenichini per Donati e Mambelli, entran-do in end zone con un prepotente sfondamento. I Doves non fanno, però, in tempo a gustarsi la meta e la trasformazione di Sgarzi, perché – in panchina – lo stesso Donati, vinto dal caldo e dalla fatica, crolla a terra semisvenuto. Trascorrono lunghi minuti, prima che il wr bolognese possa riprendersi, anche se, ovviamente, non rientrerà più in campo.

Ma, all’inizio della ripresa, la musica cambia di colpo. Un fumble di Pearson dà modo a Coppa di sfogare tutte le fru-strazioni accumulate nel primo tempo, lanciando un siluro da 32 yds per Lewis; questi riceve e va a segnare. I Seamen tentano la trasformazione alla mano; la realizzano con un lancio di Malpica per Lewis, ma gli arbitri annullano, giu-stamente, per un holding e, sulla ripetizione, Malpica viene fermato dai difensori.

Ma nessuno riesce a bloccare la riscossa dei Seamen, che arriva con una volata da favola di Malpica, 60 yds di fuga e l’entrata in end zone a braccia alzate. I Seamen sbagliano

ancora la trasformazione, ma, per i Doves, la partita è, or-mai, un rebus privo di soluzione.

I due punti di vantaggio rimanenti diventano un foglio di carta velina quando Santagata ricopre un altro fumble di Pe-arson e si dissolvono nel nulla, pochi istanti dopo, quando ancora Malpica corre per 13 yds fra i difensori disperati e se-gna la meta del sorpasso, cui segue la trasformazione di Coppa. Solo a quel punto i Doves si scuotono, ricordano di essere una grande squadra e tentano l’impossibile: una bomba di Domenichini, a meno di 1’ dal termine, disegna una parabola perfetta, scende verso la end zone, ma, prima delle mani di Mambelli, trova quelle di Malpica, lanciato in tuffo, a stringere il pallone ed il biglietto per Rimini.

(Fabio Verga)

Non è bastata ai Malipiero Doves Bologna la grande prova della difesa, seppure orfana dell’importantissimo uomo di li-nea Bottaro, per aver ragione dei Seamen, squadra compat-ta, scatenata, fisicamente possente e dotata di due america-ni ottimamente impiegati.

L’avvio bruciante di questa semifinale del campionato na-zionale italiano, disputata in un pomeriggio afoso davanti a circa duemila spettatori, allo stadio Vigorelli, di cui gran par-te bolognesi, aveva visto i Doves imporsi con una meta di Pearson, che chiudeva ottimamente il drive firmato Donati. Sgarzi trasformava ed i Seamen non riuscivano a costruire nulla, non passando mai la metà campo.

Nel secondo periodo ancora in evidenza i bolognesi e Ca-tanzaro intercettava, dando via al drive che conduceva anco-ra lo statunitense Knight in meta, con successiva trasforma-zione di Sgarzi. Un grosso momento spettacolare si è avuto quando i Seamen, dopo una lunga serie di cambi di possesso di palla, hanno chiuso il primo tempo, poco prima dell’intervallo, in prossimità della meta bolognese.

Nella seconda metà completamente ribaltata la situazione, con Malpica e Lewis, assieme ad Erba, sugli scudi per i Se-amen. In rapida successione l’1-2 che ha costretto alla resa la difesa bolognese. Perfetto passaggio del qb Coppa su Lewis per 34 yard, e Malpica perforava la difesa con una lunga corsa di 60 yard. Sul 12-14 per i bolognesi, un’intercetto dell’onnipresente Malpica suonava ancora la carica dei Sea-men, che trovavano con lo stesso Usa un guizzo vincente di 13 yard per il definitivo 18-14, con trasformazione personale di Coppa.

La partita si chiudeva a questo punto con molti errori da parte dei bolognesi, evidentemente deconcentrati e privi di Donati e Mazzoni, usciti a metà del primo tempo per infortu-nio, ed il qb Domenichini, intercettato sullo scadere, quando sembrava che i Doves potessero rimontare. Onorevole l’eliminazione dei bolognesi, che hanno dimostrato forza, bel gioco, carattere, cedendo solo alla distanza ad un avversario che non ha loro concesso nulla, specialmente nel secondo periodo. La cosa che ha destato maggiore impressione è sta-ta la bellezza, la varietà e soprattutto la suspence della parti-ta.

(Massimo Terracina)

Sotto la “Madunina”, i Malipiero Doves hanno alzato ban-diera bianca di fronte agli Armani Seamen in un match dal doppio volto (i bolognesi vincevano 14-0 e hanno perduto 20-14).

Alla fine del primo tempo nulla lasciava presagire una con-clusione così deludente; i Doves, come a Fano, non avevano dato alcuna possibilità offensiva ai padroni di casa, trovan-do, al contrario – grazie all’opera difensiva – due drives vin-centi, partiti da situazioni territoriali molto vantaggiose. Gio-vanni Domenichini stava conducendo alla grande il suo per-sonale duello con Coppa (7 su 13 per lui, alla fine del tem-po).

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Pearson e Knight avevano violato in modo molto semplice la goal line avversaria e lo score era salito in fretta.

Dominata da un caldo torrido (giocare una partita così im-portante alle 17, 38 gradi, è un vero… crimine), la partita ha vissuto un momento di grandissima tensione allorchè Filippo Donati, tight end biancorosso, si è accasciato al suolo, vitti-ma di un malore.

E’ stato un susseguirsi di situazioni drammatiche: mentre al bravo n. 87 veniva praticato il massaggio cardiaco, la pan-china si agitava per richiamare urgentemente l’attenzione dell’ambulanza.

Donati si è poi ripreso, per presentarsi, in borghese, a bor-do campo; a fine gara si è saputo che un analogo malore a-veva colpito Raimondi, rimasto inanimato per qualche minu-to.

Nella ripresa, sul 14 a 0, la squadra di Logan ed Haeger è stata vittima di un crollo psicofisico; basti pensare che Do-menichini ha fatto registrare un parziale di 0 su 7, subendo tre intercetti. L’attacco non è più riuscito ad esprimersi su li-velli accettabili, la difesa ha permesso ai milanesi di ridurre le distanze (bella intesa aerea Coppa – Lewis ed americano a segno con una ricezione 34 yds più avanti) e poi di portarsi a ridosso (14-12, grazie ad un’ubriacante scorribanda di Bruce Malpica, in td dopo 60 yds). Un fumble di Garry Pearson ha spianato la strada ai milanesi, che, nell’ultimo quarto, hanno concretizzato il loro dominio della seconda parte della gara con una corsa del solito Malpica, trasformata alla mano da un Coppa versione… Burt Reynolds (ricordate Quella sporca ultima meta?). La reazione, rabbiosa, ancora una volta ispi-rata dalla difesa, certamente da assolvere, si è spenta allor-chè un lancio per Bortolotti ha visto l’onnipresente Malpica intercettare in acrobazia.

(Diego Costa)

Al quarto tentativo, i “lupi di mare” ce l’hanno fatta. Era dal 1984 che la squadra milanese non riusciva a centrare l’obiettivo Superbowl, venendo eliminata in semifinale o nei quarti, ma quest’anno è finalmente giunta la grande occa-sione. Merito dell’impresa va, soprattutto, attribuito all’allenatore Vic Dasaro, italoamericano, già tecnico dei Pan-thers Parma, che ha collocato gli uomini giusti al posto giu-sto.

Primo fra tutti l’americano Bruce Malpica, al centro di po-lemiche per problemi di droga, che su è comunque rivelato fondamentale per le affermazioni della squadra milanese. Malpica corre, lancia, riceve ed intercetta.

E’ l’uomo tuttofare della squadra e lo si è visto chiaramen-te nella semifinale giocata contro i Doves Bologna, nella qua-le ha realizzato due touchdown e tre intercetti, correndo da solo 200 yards.

(Stefano Tura)

Fonti: Corriere dello Sport Stadio, Il Resto del Carlino, Guerin Sportivo, Il Bò, Tutto Football, Warriors-bo.it

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Finale (Superbowl VII)

Sabato 11 Luglio 1987

Stadio Romeo Neri, Rimini

Philips C. FROGS Legnano 27

Emporio A. SEAMEN Milano 24

0-6 1° td Malpica Bruce (n.23), 4 run

0-7 1° pat Corso Michele (n.1), kick

3-7 1° fg Viganò Riccardo (n.18), 25

9-7 2° td Orsi Davide, 25 pass da Garavaglia Emilio (n.9)

10-7 2° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

10-10 2° fg Corso Michele (n.1), 30

10-16 2° td Mutti Paolo (n.7), 15 pass da Coppa Pierluigi (n.12)

10-17 2° pat Corso Michele (n.1), kick

13-17 3° fg Viganò Riccardo (n.18)

19-17 4° td Frasco Robert (n.14), 5 run

20-17 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

20-23 4° td Erba Maurizio (n.34), 4 run

20-24 4° pat Corso Michele (n.1), kick

26-24 4° td Senati Giampiero (n.80), 43 pass da Frasco Robert (n.14)

27-24 4° pat Viganò Riccardo (n.18), kick

Che cosa fa una squadra in svantaggio in un Superbowl a poco più di due minuti dal termine, trovandosi in possesso di palla poco più avanti della propria goal line, dunque con un larghissimo cammino da compiere? Vince la partita, in-dovinando due bombe su passaggio di 34 e 43 yard per il touchdown del sorpasso, ma solo se è una grande squadra. E cosa fa un’altra squadra che, dopo aver condotto per gran parte della partita, perde il suo miglior elemento al termine del terzo periodo, vedendosi superare in inizio di ultimo tem-po? Quell’altra squadra trova la forza per una reazione d’orgoglio, e con un drive formidabile va a realizzare la meta per un nuovo sorpasso. Ma anche qui ci dobbiamo trovare in presenza di un’altra grande squadra, e pazienza se poi perde la partita a due minuti dalla fine.

E cosa succede, infine, se due squadre di questo genere si trovano di fronte per una finale di campionato? Succede che ne vien fuori il più bel Superbowl mai giocato nel campiona-

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aggiornato mercoledì 8 agosto 2018 118

to italiano, e forse, ma si, la più bella partita in assoluto di-sputata sul suolo italiano da due nostre formazioni. E questo è accaduto a Rimini, nel settimo Superbowl italiano, con i Frogs nei panni della prima formazione vincente ed i Seamen in quelli della squadra numero due, che non definiamo scon-fitta perchè, dopo una partita giocata con l’orgoglio ed il cuo-re dimostrato dai milanesi in questa circostanza, si esce con la testa ben alta. 27-24 è il punteggio che alla fine premia i Frogs, che hanno rinverdito la storia: tre anni fa, nella stessa località di Rimini, furono i Warriors ad abbassare le armi di fronte alle ranocchie varesotte nel Superbowl IV, ma in quel-la circostanza l’opposizione dei bolognesi fu molto meno marcata rispetto a quella dei Seamen.

Oggi come allora sugli scudi il quarterback, ieri Gallivano-ne, stavolta Bob Frasco, ed infine, ancora una volta, una “mente” italiana a dirigere dalla panchina, tre anni fa il duo Zoncati – Angona, con Bebo Nori a tirare le file in questa cir-costanza. Frogs in trionfo e Seamen a mandar giù amaro, anche se, proprio in questa serata, i milanesi hanno final-mente dimostrato di avere quegli attributi di cui molti aveva-no messo in dubbio l’esistenza. E nello sport arrivare ad un passo dal trionfo significa spesso raggiungerlo non appena le circostanze, leggi anche buona sorte, naturalmente, ti ven-gono incontro; Frogs e Warriors insegnano che per arrivare ai vertici occorre anche passare per esperienze poco piacevo-li, sotto forma di due finali perse. La cronaca è ricca natu-ralmente di spunti, con i Seamen subito in touchdown al primo drive, dopo poco più di tre minuti di gioco, con Malpi-ca a suggellare con una corsa di 4 yard. Corso trasforma per il 7-0. Palla ai Frogs e formidabile gioco dell’accoppiata Fra-sco – Trabattoni, con quest’ultimo che riceve dopo aver eluso la marcatura “bump and run” di Lewis e s’invola verso la meta, scivolando, però, fuori dal campo a 7 yard dalla meta. Niente da fare nei successivi tre tentativi e calcio di Viganò dalle 25, per il 7-3 con cui si chiude la prima frazione. Ri-presa e Frasco sale in cattedra, sia pure come runningback, con due corse di 28 e 15 yard che portano i Frogs in zona di… tiro. Dalle 25 è Garavaglia, molto cresciuto alla scuola di Frasco (rovinano i talenti i qb americani, non è vero?), che trova Orsi, il quale fila in end zone, portando per la prima volta in vantaggio i Frogs, 10-7 dopo la trasformazione di Vi-ganò, quando si gioca la parte centrale del secondo periodo. Reagiscono i Seamen, Coppa continua a distribuire ottimi passaggi, tanto che a metà tempo le sue statistiche saranno di valore NFL. Corso, a 3’44” dal termine del primo tempo, riporta con un preciso field goal dalle 30 il punteggio in pari-tà. I Seamen si caricano e sembrano venir fuori: riconqui-stano palla con la difesa, che blocca le velleità dei Frogs gui-dati da un Frasco troppo orientato a cercare la bomba, e Coppa pesca Mutti in end zone con un pass da 15 yard quando non manca che poco più di un minuto al termine del secondo periodo. Dopo la trasformazione di Corso, il punteg-gio viene fissato sul 17-10 con il quale si va al riposo, non prima di aver ammirato un’ennesima corsa di Frasco di 20 yard, oltre ad un altro gioco completato da Garavaglia su Or-si. Il terzo quarto vede i Frogs aggredire gli avversari: Maz-zucchelli si incarica di portare i suoi in prossimità della me-ta, ma i quattro tentativi giocati a 6 yard dalla goal line non hanno esito, la difesa dei Seamen regge benissimo.

Sembra questo il gioco chiave della gara, con i Seamen or-mai lanciati, ma nel drive successivo Malpica viene toccato duro al ginocchio ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco.

Ai bordi del campo si affannano il dottor Clementi ed i sa-nitari della formazione milanese, tanto che Malpica riesce miracolosamente a rientrare in campo, andando addirittura a fermare una formidabile corsa di Schirillo, che viene bloc-cato dopo una fuga di ben 63 yard. Ma per il generoso Bruce

sarà l’ultimo gioco della gara, con il ginocchio destro che ce-de definitivamente a causa della distruzione dei legamenti crociati, ciò che costringerà il giocatore a tre mesi di gesso. In chiusura è Viganò che realizza il suo secondo personale field goal, riavvicinando i Frogs sul 17-13. Inizia l’ultimo quarto, con i Seamen ancora in testa, ma menomati dagli in-fortuni (anche Mutti ha accusato un duro colpo), ed i Frogs in piena rimonta. Ed i Seamen cedono, complice uno snap assassino che non può essere controllato dal punter Annoni e vien ricoperto dai Frogs in prossimità della meta, consen-tendo a Frasco il touchdown a 7’55” dal termine. Viganò tra-sforma e sul 20-17 per i Frogs appare fatta, avanti nel pun-teggio, integri fisicamente, con la situazione psicologica della partita tutta dalla loro parte. E invece arriva la reazione rab-biosa dei Seamen, che buttano sul campo tutte le residue energie rimaste dopo una partita durissima per loro, senza poter ormai contare sull’uomo cardine. Coppa è splendido in cabina di regia ed un’interferenza su Mutti da palla ai Sea-men a quattro yard dalla meta, a 3’28” dal termine. Il primo tentativo va a vuoto, ma al secondo down Maurizio Erba, l’oscuro ma preziosissimo fb dei milanesi, sfonda la linea di-fensiva legnanese e va in touchdown. La trasformazione di Corso è importantissima, perchè porta il punteggio sul 24-20, cosicchè ai Frogs diviene necessario un touchdown per riportarsi avanti. L’impresa appare disperata, perchè lo special team dei Seamen, ottimo per tutta la partita, blocca Sabbioneda sulle proprie 10 yard, cosicchè i Frogs hanno a disposizione poco più di due minuti per percorrere un cam-mino che in quel momento non deve essere sembrato loro meno lungo di una maratona. Seamen ovviamente concen-trati su Trabattoni, ciò che consente a Frasco di trovare a sorpresa prima Sterlicchio con un lancio di 34 yard e poi Senati, che s’invola indisturbato verso l’end zone dopo un gioco di 43 yard. Stavolta la partita finisce sul serio, con il generoso Coppa saccato due volte nel tentativo di riportare i suoi colori almeno a distanza utile per un field goal che ren-derebbe necessari i supplementari. Frogs in festa e Seamen a smoccolare per una sorte certo poco propizia. Cosa sareb-be successo con Malpica in campo nell’ultimo periodo reste-rà quesito senza risposta, destinato alla storia del nostro foo-tball.

In conclusione una finale degnissima e da sottolineare ci sono i meriti di Bebo Nori che porta al titolo una formazione di cui, meno di un anno fa, si parlava del quasi certo falli-mento, dimostrando fra l’altro che per arrivare al titolo non è indispensabile il manico americano. Lodi ai Frogs, dunque, ma un bravo di cuore ai Seamen: nella serata più amara hanno dimostrato di essere diventati una vera squadra.

(Nicola Roggero)

Niente da dire, il Superbowl VII è stata, probabilmente, la migliore partita di football mai giocata in Italia. Tirata, incer-ta, ricca di colpi di scena, con un livello tecnico sempre altis-simo; una grande festa per il football tricolore ed una grande festa per i Frogs, che, a distanza di tre anni, ritornano sul trono, e proprio a Rimini, dove avevano vinto il loro primo ti-tolo nazionale.

I Frogs si sono imposti per 27-24, ma i Seamen non hanno nulla da rimproverarsi; hanno giocato in maniera splendida e soltanto il genio e la classe di Robert Frasco sono riusciti a metterli in ginocchio.

Frasco, alla fine, è stato nominato MVP, ma anche Coppa, il qb dei Seamen, ha giocato in maniera superlativa, dando una grande dimostrazione non solo di abilità tecnica ma an-che, e soprattutto, di coraggio, una qualità che molte volte aveva dato l’impressione di non possedere.

I Seamen hanno avuto anche scarsa fortuna; Bruce Malpi-ca, il loro numero uno, ha dovuto abbandonare la gara a

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6’04” dalla fine del terzo quarto. Poi è rientrato – dimostran-do un fegato da vero superman – ma, poco dopo, si è dovuto arrendere definitivamente.

Se i Seamen hanno giocato una grande partita, i Frogs non sono certo stati da meno. Anzi, contro una difesa come quel-la milanese, che veniva considerata debole contro il gioco ae-reo (ipotesi smentita, poi, dal campo), i neroargento hanno saputo modificare il loro gioco.

Cronaca. Partono alla grande i milanesi, che passano in vantaggio già con il primo drive; 52 yds (questa la lunghezza totale dell’azione dei Seamen), coperte grazie alle corse di Malpica ed ai precisi pass di Coppa. Malpica è l’autore della meta, con un off tackle di 3 yds. Corso aggiunge il punto ad-dizionale.

Pronta la risposta dei Frogs. Le corse di Schirillo e di Maz-zucchelli li portano avanti, ma la difesa milanese, con Pe-droni e Sonzogni su tutti, costringe i neroargento ad accon-tentarsi di un fg, che Viganò mette dentro dalle 35 yds. Le difese, a questo punto, riescono a bloccare gli attacchi avver-sari. Basilico e Misurelli fermano i milanesi, costringendoli al punt, ma – dall’altra parte – sono il lb a stoppare i tentativi dei runner targati Frogs. Misurelli ricopre un fumble di Mal-pica e Lewis intercetta Frasco. Proprio Lewis, il secondo a-mericano dei Seamen, si erge a protagonista di questa fase della partita, creando non pochi problemi all’option passer neroargento. Ma è la difesa dei Frogs a fornire al suo attacco il propellente necessario per rompere l’equilibrio. Misurelli, ancora lui, piazza un terribile sack su Coppa, poi entra l’attacco, che, grazie alle corse di Frasco, Mazzucchelli, Schi-rillo e Principi, si porta a distanza utile. Garavaglia, a sor-presa, lancia per Orsi, il te, che entra in end zone.

I Frogs, dopo la trasformazione di Viganò, passano a con-durre per 10-7, ma la partita è tutt’altro che finita, anzi, si può ben dire che si è solo all’inizio e che il bello deve ancora venire. La difesa milanese continua a contenere l’attacco av-versario e l’attacco porta a casa 10 punti prima dell’intervallo. Dapprima è Corso ad impattare il risultato, con un fg dalle 15 yds, e, sul possesso successivo, Paolo Mutti va in meta, raccogliendo un pass di 15 yds di Coppa. Corso aggiunge l’extrapoint e le squadre rientrano negli spo-gliatoi sul 17-10 a favore dei Seamen.

Il risultato è, se vogliamo, sorprendente, ma rispecchia alla perfezione quel che si è visto nei primi due quarti di gioco. I Seamen, alla loro prima apparizione al Superbowl, dimo-strano nervi saldi e grande concentrazione. In tutto il primo tempo gli arbitri non hanno chiamato nemmeno una penali-tà contro i milanesi. Giocando in questa maniera, gli uomini di Vic Dasaro dimostrano di aver ormai dimenticato la sto-riella che li ha perseguitati; quella di essere “cuori di cristal-lo”. Questi Seamen i cuori (ed anche qualcos’altro) li hanno d’acciaio.

Si ricomincia ed il secondo tempo, se possibile, si rivela ancora più bello del primo. Al loro primo drive i Frogs arri-vano vicino alla linea di meta avversaria, ma la difesa dei Se-amen li blocca. Sull’azione successiva si fa male Malpica; i Frogs rimettono in campo l’attacco e, questa volta, riescono a segnare punti sul tabellone, grazie a Viganò, che realizza il suo secondo td. I Seamen, comunque, restano avanti per 17-13; poco dopo arriva il gioco che riporta in vantaggio le “Ra-ne”.

I Seamen vanno al punt, ma sbagliano lo snap e l’attacco dei Frogs può partire a 9 yds dalla goal line. Tre tentativi po-co fruttuosi, poi Frasco si inventa uno slalom sulla sinistra e va in meta. Viganò trasforma ed i Frogs passano a condurre 20-17.

Che cosa volete che facciano, a questo punto, i Seamen, con Malpica fuori gioco? Reagiscono, eccome… E’ Erba, il fb, che segna la meta dell’ulteriore sorpasso, con una corsa cen-

trale di 3 yds. Coppa, che si vede malmenare anche Paolo Mutti, suo bersaglio preferito, è l’anima di questo drive dei milanesi. Quando Corso centra l’extra point mancano ormai soltanto 3’05” al termine della gara ed i Frogs sono sotto: 20-24.

Ma Frasco fa il capolavoro. I neroargento partono sulle loro 22 yds. Frasco pesca prima Sterlicchio e poi Senati. In 26” il qb americano ha coperto 78 yds in due soli giochi. Viganò mette dentro il punto addizionale ed i Frogs salgono sul 27-24. il Seamen hanno soltanto 2’ per ribaltare il risultato. Coppa è ancora l’anima del suo attacco, si batte come un le-one, ma Clark, l’altro statunitense dei neroargento, mette la sua firma sull’altra parte della gara; Coppa viene “sackato” per due volte consecutive, Clark e Ghione lo sotterrano, con i loro 110 chilogrammi a testa, e, insieme al regista milanese, sotterrano la ultime speranze dei Seamen.

L’ultimo, disperato tentativo è una option di Lewis – che ha disputato, lo si dica pure, un’eccellente prova difensiva – questi non trova, però, mani amiche. I Frogs tornano in pos-sesso della palla e fanno trascorrere gli ultimi, lunghissimi secondi, fino al fischio di chiusura. I Frogs sono campioni d’Italia, ma i Seamen hanno onorato la finale, questo Super-bowl VII che passa agli archivi come la miglior partita di sempre del nostro football.

(Domenico Calcagno)

Sotto di quattro punti, all’inizio del quarto periodo, Riccar-do Viganò era sicuro: “Vinciamo noi… Vedrai alla fine”.

Squadra strana, quella dei Frogs. Una squadra dai mille volti, capace di esaltarsi o di deprimersi e di inventare in o-gni momento l’azione vincente. Capace anche, come ha di-mostrato, di soffrire sino allo stremo delle forze. Ma capace allo stesso tempo di guardarsi allo specchio e di scoprire la paura di vincere.

A 7’55” dalla fine il td di Frasco ha riportato il sorriso sul viso di Bebo Nori. “Ma non è finita – ha esclamato – sette minuti sono un’eternità”. Nel frattempo, in panchina, Pezzot-ta e Castellanza se ne uscivano con frasi tipo: “Voglio vince-re! Non possiamo essere arrivati qui per non portare a casa il Superbowl”. Una battuta anche per Giorgio Mazzucchelli, al-fiere del backfield neroargento, bloccato ottimamente dalla 5-3 dei “cugini” Seamen: “Va tutto bene; certo che contro una difesa come questa è difficile fare i miei soliti numeri”. E, nel frattempo, il tabellone diceva che il secondo titolo ita-liano era sempre più vicino.

Ad 1’ dalla fine la partita era praticamente finita. Il “Gato-rade” era ormai imperante e Viganò, che passeggiava nervo-so, ammiccava da lontano; “Hai visto che avevo ragione? A-spettavamo questo momento da tre anni. Il giorno dopo Ri-mini abbiamo promesso a noi stessi che avremmo rivinto”.

Questo il parere concitato di Luca Bellora: “Una partita in-credibile, un vero Superbowl… Forse il più bello in assoluto”. Ma la battuta più graffiante è, ancora una volta, per Maz-zucchelli: E’ un successo che vale doppio, perché i Seamen volevano portarci via la squadra e noi abbiamo impedito loro di diventare campioni d’Italia. Non ci poteva essere epilogo migliore. Come dire: chi la fa, l’aspetti”.

Gli istanti che hanno immediatamente seguito la fine della partita sono stati quelli tipici di ogni finale. Lacrime su en-trambi i fronti, la gioia del titolo, contro la rabbia per aver fallito l’ultimo appuntamento. Su tutti Alex Trabattoni, alla partita di addio nel campionato italiano; il miglior wr italiano singhiozzava di gioia, abbracciato dai compagni. “Ci tenevo – ha detto – a lasciare i Frogs con al dito l’anello di campione d’Italia (il presidente Lucarelli lo ha promesso ai giocatori, come fece Galeotti nel 1984). Una gioia immensa, che stordi-sce. Non sai quanto sono dolci queste lacrime”.

Tra i più felici c’è senz’altro Francesco Zamichieli, n. 77

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della linea di attacco. “Vincere un Superbowl nel giorno del proprio compleanno è una cosa davvero unica. E’ il giorno più bello della mia vita…”.

“I ragazzi sono stati superlativi – questo il commento, al momento del fischio finale, di Bebo Nori, head coach della franchigia – una gioia che non riesco nemmeno a gustare appieno. Lo farò con calma nei prossimi giorni”.

La palla passa ai due americani neocampioni d’Italia. Il primo è Danny Clark, mlb dalla maglia perennemente strac-ciata: “Quando sono arrivato in Italia la mia prima frase è stata: sono qui per vincere il Superbowl. Facile, quindi, dire che l’aver avuto ragione sin dall’inizio mi fa felice due volte”.

Entusiastici anche i pareri del MVP del VII Superbowl, Bob Frasco: “Già con il college avevo vinto molto, ma una gioia così non l’avevo mai provata. Quello che più mi gratifica è pensare che negli USA ho sempre lottato contro ragazzi della mia età, quindi giovani, mentre qui mi sono trovato davanti degli uomini. E’ una vittoria importante per me, che ho già firmato per un’altra stagione con i Frogs (ovvio, soprattutto adesso che il qb made in USA è stato “istituzionalizzato”), ma anche per l’intero football italiano, che stasera ha, probabil-mente, messo in campo il suo aspetto migliore”.

Continua il carosello delle impressioni dei neocampioni d’Italia. La lacrime bloccano le parole in gola, si fa fatica a dire qualcosa più dell’ovvio, ma c’è anche chi trova il tempo per un’analisi tecnica. E’ il caso di Walter Sabbioneda, punt returner dei neroargento: “Gli special team dei Seamen erano davvero eccezionali. Ho subito una pressione incredibile, che ha spesso complicato la nostra strategia, basata anche sulle posizioni favorevoli sul campo dagli special team. Ma, ovvia-mente, la cosa più importante è aver vinto ed essere i nuovi campioni d’Italia. Vuoi mettere la gioia?”.

(Romolo Gai)

Non ci sono santi: la finale è la finale, qualsiasi sport si pratichi. Anche nel nostro sport non ci si può sottrarre alla legge che vuole l’ultima decisiva partita ricca di mille sfuma-ture psicologiche. Era una notte buia e tempestosa quando terminammo l’ultimo allenamento sul campo amico di Mila-no. Il giorno dopo partimmo alla volta di San Marino per tra-scorrere la notte della vigilia. Un problema di sicurezza: lon-tano dalle fans in cerca di una foto e, per le più belle, di un bacio di Marco Mutti. Nonostante la vigilia fosse carica di si-gnificato, la goliardia non si spense ed il tempo passò tra leggeri allenamenti e gavettoni inattesi, tra schemi e fruste roteanti. Scendemmo a valle (Rimini) il sabato verso mezzo-giorno. L’albergo ci sembrò il Caesar’s Palace, ed a parte l’aria condizionata (che creò non pochi problemi, pure a me), la sua comodità riuscì a rilassarci un poco. Poi l’autobus, l’arrivo, i bendaggi, l’atmosfera, l’umidità che si poteva affet-tare, e le promesse, la convinzione di farcela. C’era la folla, ed anche il tifo, ma c’eravamo noi; i protagonisti! Penso che anche i nostri avversari, nei loro spogliatoi, provassero le no-stre stesse sensazioni. E’ arrivato il momento; i capitani, gli inni, e sei pronto: si inizia. Caricato, deciso, sai che potresti non avere una seconda possibilità: la partita è stasera. Il su-dore, un breve cenno di saluto al tuo avversario diretto… Non c’è più folla intorno a te, neanche il rumore. Malpica scivola, cambia scarpa, rientra e si invola. Meta! “No, non è niente, niente!” è la frase che ti ripetono all’infinito gli allena-tori. Concentrazione è il segreto. Tocca alla difesa. Ti bloc-chiamo, Frasco! Sei un fenomeno, ma qui non c’è fenomeno che tenga. I Frogs segnano un fg. Le braccia degli arbitri si alzano. Accidenti, è entrato! La frase di prima ti pulsa nel cervello… la partita va avanti in un’emozionante altalena di sorpassi. Si dirà la più bella partita mai giocata in Italia… già. In un attimo il buio. Bruce si fa male.

Dio, no! Il made in Italy è in campo. Lancio, corsa, lancio

ed ancora lancio. Coppa con la palla sulla loro goal line. Il cuore sembra un amplificatore, il bassista scatenato spa-

ra watt e watt di una sola nota ripetuta e ripetuta e… Dai Ciccio (Erba). Per un secondo trattieni il fiato, poi esplodi: meta! Ciccio ce l’ha fatta, i Seamen ce l’hanno fatta! Conver-sione… si!

Mi viene incontro il mio amico Fabio (Reati): “Dai Paolo, tocca a voi!”. Tocca a me, alla difesa. Frasco lancia, comple-ta. Ancora. 24, 23, 22, 21… i secondi sono ore, non passano mai… Parto da sinistra. Ho qualcuno da superare, ma chi sei? Levati!

Bobby (Frasco), sei nel mio mirino! Supero il primo, occhio, arriva il fb. Che botta, posso ancora farcela. 19, 18, 17… Frasco ed io, vittoria e sconfitta. La palla parte, non ce la faccio, no, no, no!

Questo stupido oggetto mi saetta molto vicino ma troppo lontano… Sembra senza peso. Dai Bicio (Giori), dai…

Mi risveglio di fronte ad un abbraccio hard-core tra due avversari. Dio, non ci siamo riusciti. Rientra il nostro attacco ma sono in pochi a crederci. 9, 8, 7, 6… abbiamo perso. Un attimo di lucidità: che partita! Ritorna l’amarezza. Mi pre-miano, grazie, è un onore, ma la mia mente vola a quel nu-mero 24. c’è ancora tempo per i se ed i ma, il senno del poi. I complimenti, le strette di mano, bravi ma… perchè il Signore ha inventato questa congiunzione? Mah! Cito Catalano: “Me-glio giocare un Superbowl e vincerlo, che giocarlo e perder-lo!”. Sante parole, ma bisogna andarci, giocare e magari per-dere, per vivere quel che sicuramente non il mio scritto può spiegare. Un’ultima cosa: sono così innamorato della mia squadra che mi piace credere che quella mitica sera non hanno vinto loro, ma abbiamo perso noi. Ma la storia è già stata scritta. Ventiquattro, non sembra anche a voi un nu-mero antipatico?

(Paolo Pedroni)

Il Superbowl visto dagli spalti è una cosa, quello vissuto a bordo campo è tutta un’altra esperienza, che, se penalizza la visibilità del terreno, permette di cogliere sensazioni ed umo-ri che fanno partecipare anche un estraneo.

Già dall’ingresso in campo Frogs e Seamen si distinguono: le “Rane” ripetono alla lettera il rituale dell’84, si può credere con intenzioni scaramantiche, che prevedeva l’esplosione a raggiera della squadra; i “Lupi di mare”, invece, sebbene sempre accompagnati dalle note di “Momenti di gloria”, non effettuano l’entrata – complicata, ma divertente – che aveva-no sempre messo in atto al “Vigorelli” ed optano per un’innovazione che non porterà loro fortuna.

Sul k.o. l’ipotetico microfono segreto del testimone si ac-cende e coglie tutta la preoccupazione di De Angelis per il terreno scivoloso; come il parmense, anche gli ilb compagni di squadra milanesi si pentono di non aver calzato scarpe a sette tacchetti. Particolare curioso in casa Seamen: tutti i giocatori hanno un numero scritto sul braccio, a pennarello, quell’8 di Lorenzo Chambers che, per ragioni di scuderia, è costretto a far da spettatore.

Sulla panchina dei Frogs c’è, forse, più nervosismo; di fronte ai neroargento si trova la squadra che ha attinto a mani basse nel roster delle “Rane”, costringendo chi non ha ceduto alle lusinghe milanesi a ricostruire una formazione competitiva. Inutile dire quanta sia la loro voglia di dimo-strare che ha sbagliato chi se n’è andato.

Presto arriva il primo td, quello del primo vantaggio mila-nese, e l’esultanza non manca, ma nessuno del clan Armani (innumerevoli gli assistenti che ruotano attorno alla squa-dra) si lascia andare a scene di frenesia; il Superbowl è an-cora lungo. Allo stesso modo in casa Frogs non ci si abbatte più di tanto; l’attacco non è ancora sceso in campo e Frasco deve ancora fare le presentazioni, anche se il primo round è

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a favore di Coppa. Dopo il fg di Viganò, che accorcia le distanze, il successivo

drive dei Frogs è guidato da Frasco in persona fino a poche yds dal td; a quel punto il californiano esce e subito Bob Co-rona, il defensive coach dei Seamen, avvisa la sua difesa, gridando: “Corrono al centro…”. Purtroppo per lui, Corona ha visto male; Garavaglia va al pass ed è il td del 10-7.

Finalmente anche le “Rane” possono gioire, essendo passa-te in vantaggio per la prima volta, ma, a raffreddare gli spiri-ti, arrivano gli infortuni a Gerosa e ad Angona; anche per lo-ro il Superbowl diventa uno spettacolo da… guardare.

Nel secondo tempo gli animi sono molto più accesi; da una parte Corso (chiamato dai compagni “Tegolino”, per la pre-sunta somiglianza al buffo personaggio di uno spot pubblici-tario) è irrequietissimo, spostando in continuazione pallone e kicking tee e gridando a squarciagola; dall’altra Clark è così preso dall’agone che non capisce gli schemi che gli vengono chiamati dalla panchina.

Sul finire del terzo quarto la tensione tocca l’apice: Frasco chiede a viva voce che qualcuno si occupi del numero 99 (De Angelis), che sta facendo quello che vuole, ma, nello stesso istante, arriva l’infortunio a Malpica.

Il folletto, dopo alcuni, interminabili minuti, si rialza ed ac-cenna uno scatto; possibile che sia ancora in piedi? Ma poco dopo, nello sforzo profuso per fermare Schirillo, ormai lan-ciato verso il td, Malpica cede e per lui la partita è finita.

I Seamen sembrano l’idra a sette teste e, mentre i db ag-giustano le marcature, a causa dell’uscita di Malpica (Lewis ad uomo su Trabattoni, Marchesi al centro e Giori sulla sini-stra), “Ciccio” Erba li riporta in vantaggio. “Stavolta è fatta”, dicono i milanesi, confortati dai 3’05” che mancano alla fine, ma la partita non è finita. A Frasco bastano due lanci ed i giochi sono capovolti; i Frogs sembrano preda di una follia collettiva, saltano come… rane (e come altro?) all’impazzata, travolgendo Frasco e Senati, l’accoppiata che risulterà vin-cente.

(Paolo Emilio Pacciani)

Come tra anni fa, i Frogs trovano in terra romagnola la se-rata magica, accomunata ad una indiscussa classe di tutti i componenti la squadra, e riconquistano, per la seconda volta nella loro storia, il Superbowl.

Al termine di un incontro spettacolare e “tirato”, che ha re-galato agli oltre ventimila spettatori accorsi al “Romeo Neri” di Rimini mille ed una emozioni, la Philips Computers Frogs ha piegato, dopo un’entusiasmante altalena di marcature, la resistenza dei milanesi dell’Emporio Armani.

Sono i Frogs a calciare il pallone d’inizio dell’incontro quando ormai – per esigenze di riprese televisive – lo stadio romagnolo era avvolto dalla penombra e la tensione, sugli spalti come negli spogliatoi, era addirittura palpabile.

Sugli opposti fronti erano, infatti, schierate due formazioni che per quattro anni hanno vissuto – amministrativamente parlando – vita parallela, essendo state entrambe di proprie-tà dello stilista Giorgio Armani, che aveva, così, esaudito il desiderio del proprio socio Sergio Galeotti (prematuramente scomparso due anni fa) e che lo scorso inverno decise di ab-bandonare i Frogs per dedicare le proprie attenzioni solo ai Seamen.

E, mentre per la Philips Computers era la quarta finale, per i Seamen si trattava della prima avventura in un Super-bowl. Ovvia e comprensibile la tensione per un incontro che entrambe le formazioni non potevano perdere e quando, già al primo drive d’attacco, i milanesi vanno in meta con il fuo-riclasse americano Malpica, ci si rende conto che per i Frogs il compito di bissare il successo dell’84 non sarà facile.

I Seamen, inoltre, attuano una difesa aggressiva e “bliz-zaiola”, che costringe i legnanesi a tentare – ed a realizzare

con l’ottimo e freddo Viganò – il calcio da tre punti dalle 25 yd, perché su quella linea si erano fermati i tentativi di sfon-damento degli uomini guidati da Emilio Garavaglia nel ruolo di qb titolare.

Le difese cominciano a “registrare” i propri schemi e, men-tre Coppa, il qb dei Seamen, è in serata di grazia, Frasco, l’uomo a cui i Frogs affidano il compito di distribuire palloni ai ricevitori neroargento, denota qualche difficoltà ad “ingra-nare”. Spetta, così, a Davide Orsi, classe 1967, appena su-bentrato all’infortunato Gerosa, raccogliere in “end zone” un bel passaggio di Garavaglia, per il td del momentaneo sor-passo.

Corso, il calciatore dei milanesi, non è da meno del collega di ruolo Viganò e realizza un calcio da 25 yards, poco prima che un pasticcio offensivo dei Frogs consenta a Malpica di riprendere la azioni di attacco in una zona assai vicino alla goal line legnanese e realizza, quindi, il secondo td personale poco prima del riposo.

Nel secondo tempo Frasco torna in cattedra, mentre sul fronte opposto i Seamen perdono Malpica, colpito duramente da Pino Liguori in un contrasto, però, regolarissimo. Ed è proprio da Bob Frasco – proclamato alla fine dell’incontro miglior giocatore della partita – che giunge l’invenzione vin-cente.

L’ultimo quarto inizia con il punteggio di 17 a 13 per i Se-amen ed il biondo Frasco, in possesso di palla, anziché lan-ciare cerca la soluzione personale di corsa e, ben protetto dalla propria linea, riesce a concludere in td, per il tripudio dei tifosi neroargento, ai quali, però, Erba soffoca immedia-tamente la gioia, andando a sua volta in touchdown.

Mancano alla fine dell’incontro meno di due minuti, ma i Frogs non si danno per vinti, sebbene debbano ripartire dalle proprie dieci yards difensive.

Da Garavaglia la palla passa a Frasco, mentre i ricevitori si involano ai margini del campo e, prima Sterlicchio, con una ricezione di 37 yards, e poi Senati, con una perfetta presa di 43 yards che vale il touchdown del trionfo, completano il perfetto gioco ispirato dal grandissimo atleta americano.

(Costanzo Migliarini)

In una splendida cornice di pubblico, allo stadio Neri di Rimini, i Frogs si sono laureati campioni d’Italia 1987, bat-tendo per 27 a 24 i Seamen Milano al termine di una gara mozzafiato, altalenante ed incerta fino all’ultimo minuto.

Il commento unanime degli addetti ai lavori ha attribuito alla 7^ finale del campionato la palma di più avvincente e bella mai giocata, paragonandola solo a quella di Genova, che vide i Rhinos Milano trionfare per l’ultima volta.

Il gioco delle lombarde, prevalentemente aereo, ha dato i suoi frutti già contro le bolognesi, eliminate in semifinale, ed ha fatto riappacificare parecchi giornalisti con il bel gioco.

La cronaca ha visto un avvio bruciante di Malpica, che portava i colori degli Armani Seamen in vantaggio per primi.

La pronta reazione dei Frogs Philips Computers trovava Vi-ganò a centrare i pali ed Orsi a ricevere da Frasco, per il momentaneo 10 a 7.

Il tandem Coppa – Mutti riportava i Seamen in vantaggio con una splendida ricezione del milanese, dopo che Corso aveva centrato i pali per il pareggio.

Viganò per i legnanesi allungava e Frasco portava lo score sul 20 a 17 per i Frogs.

A questo punto Malpica veniva colpito duri al ginocchio ed usciva dal campo ed i Seamen, con un’impennata di orgo-glio, mandavano Erba al sorpasso.

Ma la classe di Bob Frasco, M.V.P. dell’incontro, in due passaggi per Sterlicchio e Senati chiudeva la partita, a due minuti dal termine.

I Frogs, così, hanno bissato il successo di 3 anni fa, quan-

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do vinsero il titolo ai danni dei Warriors Bologna, proprio qui a Rimini.

C’è da sottolineare che lo spettacolo è stato eccezionale, tanto da far impazzire anche Mr. Pete Abitante, rappresen-tante della A.F.C. (branca della N.F.L.), in Italia per visionare il nostro football.

La giuria dei giornalisti ha attribuito anche il premio per miglior italiano in campo a P. Luigi Coppa, qb Seamen, ed a Paolo Pedroni è andato il “Memorial Scandellari”, come mi-glior uomo della linea difensiva.

L’Harvey Studio del dott. Velez ha impeccabilmente dato vi-ta anche a questa edizione del Superbowl, il primo targato F.I.A.F. (nuovo nome della federazione).

La Rai TV, con la Rete 2, ha trasmesso la differita nel pro-gramma “Sport Notte”.

(Massimo Terracina)

A parere di tutti è stata la più bella finale mai disputata fi-no ad ora in Italia.

Pete Abitante, direttore delle informazioni della “American Football Conference”, ha dichiarato, al termine dell’incontro: “Davvero non avrei mai pensato che il vostro football potesse offrire uno spettacolo così bello”.

E, in effetti, il VII Superbowl è stato un’autentica altalena di emozioni, di conquiste subito disattese. Il risultato, la lo-gica stessa dell’incontro, sono stati in bilico fino all’ultimo secondo dell’ultimo quarto; con i Seamen sempre in vantag-gio (7 a 3 dopo il primo quarto, quindi 17 a 10 e 17 a 12), ma con i Frogs sempre lì, ad alitare sul collo. Poi l’uscita di Mal-pica, il sorpasso dei Frogs, la rabbiosa reazione dei Seamen, che ritrovano il vantaggio ad appena tre minuti dalla fine e, quindi, il “braccio assassino” di Robert Frasco a giustiziare i Seamen ed a regalare alle “rane” il secondo titolo tricolore. Se vogliamo, le due formazioni hanno interpretato al meglio lo spirito dei loro sponsor. Eleganti, precisi i Seamen (almeno fino a quando è stato della partita Bruce Malpica), come si conviene ad una formazione che porta sulle maglie la com-posta ricercatezza di un Armani. Sull’eleganza ha, però, avu-to la meglio la fredda e spietata logica dei Philips Computers Frogs. Sempre ad inseguire, ma pronti al balzo, hanno trafit-to i rivali, non concedendo loro il minimo errore, proprio nell’ultimo quarto. Un “cinismo” ben interpretato, nella sua logica, dalla freddezza con la quale Robert Frasco ha colpito i rivali.

Naturalmente la legge del Superbowl è anche quella dello spettacolo ad ogni costo.

L’Harvey, organizzatrice della manifestazione, ha presenta-to un gradevole fuori programma con esibizioni e balletti del-le cheerleaders, fuochi artificiali e la pacifica, ma bella, inva-sione di campo finale, con unanime abbraccio a vincitori e vinti. Un’annotazione per chiudere: non erano più soltanto giovanissimi, quelli che hanno affollato le gradinate del Ro-meo Neri a Rimini. Il significato può essere che il football cresce e conquista, piano piano, più vaste fette di pubblico, senza contare che raramente, e mai, direi, sui campi di cal-cio, la percentuale di presenze femminili è così rilevante co-me nel football. Solo moda?

(Alessandro Pasetti)

Una conferma esaltante, un trionfo inebriante, una vittoria storica. Non ci sono dubbi, l’asse Busto – Legnano è la culla del football americano in Italia. I Frogs sabato sera hanno regalato una nuova gioia ai loro sempre più numerosi tifosi: a distanza di tre anni hanno bissato il successo del 1984, conquistando, nella quarta finale della loro breve, ma inten-sa, storia, il secondo Superbowl.

E’ un titolo dal sapore davvero dolce per chi, andando con-tro tutto e tutti, ha continuato a credere in questo sport e, soprattutto, in questa squadra; qualche mese fa pochi a-

vrebbero scommesso sulla sopravvivenza dei neroargento, invece dirigenti e giocatori hanno sguainato la spada e, uno dopo l’altro, hanno superato tutti gli avversari che hanno trovato sulla loro strada.

“Rimini, Rimini”; potrebbe essere questo il titolo della sto-ria dei Frogs, che proprio sul campo del “Romeo Neri” hanno segnato i momenti più significativi della loro carriera. Nel 1984 era toccato ai Warriors Bologna, sabato sera sono stati i Seamen Milano ad inchinarsi sull’erba romagnola di fronte alla formazione di Stefano Nori. Una partita emozionante, zeppa di colpi di scena, di ribaltamenti continui del risultato, ma la zampata vincente l’hanno voluta e trovata i “nostri” Frogs: 27-24 e via ai brindisi!

La speranza è che questo bis tricolore nell’arco di tre sta-gioni corrisponda anche alla fine delle peregrinazioni di un team che sta segnando un’epoca nel football made in Italy. Busto Arsizio, Bienate, infine Legnano, dove, però, i Frogs hanno giocato solo i playoff; sono queste le tappe di una dia-spora che non deve continuare. Legnano, col suo “Pisacane” e con i suoi tifosi delusi dalle traversie calcistiche, pare pronta ad accogliere questo drappello di campioni che merita ogni riguardo.

(Antonio Triveri)

Non è stata, forse, “la partita che salverà il football in Ita-lia”, come sosteneva alla vigilia il presidente dei Seamen Clementi, ma sicuramente il Superbowl VII è stato il più bell’incontro di football mai giocato in Italia. Lo hanno dispu-tato due grandi squadre e, una volta tanto, non è retorica di-re che avrebbero meritato di vincerlo entrambe.

I Frogs, che partivano con i favori del pronostico e… della cabala, l’hanno iniziato forse un tantino deconcentrati, come accade a chi scende in campo pensando di avere già vinto. Ma la determinazione, la grinta ed il gioco espresso dai Sea-men li hanno subito riportati con i piedi per terra.

E’ stata una gara avvincente, con una altalena di situazio-ni che hanno testimoniato del grande equilibrio esistente fra le due formazioni. A rompere, sia pur di poco, questo equili-brio a favore dei Frogs sono stati indubbiamente l’infortunio a Malpica e due invenzioni di Frasco, che con due pass ha tagliato l’intero campo di gioco, mandando in td Senati.

Il titolo tricolore va, dunque, con pieno merito ai Frogs. Ma i Seamen sono stati, indubbiamente, avversari più che degli per i neocampioni.

(Marco Cattaneo)

Celebrando il suo settimo Superbowl italiano, il football americano ha rimpianto il pubblico di Bologna. E’ mancato solo l’affettuoso e colorito abbraccio degli appassionati bolo-gnesi a cornice del gioco spettacolo offerto da Seamen Milano e Frogs Legnano, le due lombarde che avevano estromesso in semifinale rispettivamente Malipiero Doves e Bonfiglioli War-riors. Circa diecimila spettatori (poco più di ottomila paganti) hanno festeggiato una strepitosa partita, finita 27-24 per i Frogs. Della vittoria delle “Rane”, per l’ennesima volta salite al trono allo stadio di Rimini, resterà una grande emozione; fino all’ultimo minuto il risultato è stato in discussione, in particolare grazie alla classe ed al temperamento dei due quarterback, Robert Frasco e Pierluigi Coppa (giudicati, alla fine, rispettivamente miglior giocatore della partita e miglior atleta italiano in campo), dopo che il protagonista assoluto della prima parte della gara, l’americano di origine portori-cana Bruce Malpica, aveva dovuto anzitempo abbandonare la contesa. E’ finita 27-24, davanti ad un pubblico rapito dai continui ribaltamenti del risultato.

(Diego Costa)

I Seamen arrivano al Superbowl di Rimini, dove si trovano di fronte i Frogs Legnano. Nel settimo Superbowl i Seamen Milano perdono per 27-24.

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Enciclopedia del football italiano

1987 Associazione Italiana Football Americano

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Nel corso della finalissima si infortuna abbastanza seria mente il loro miglior runner, Bruce Malpica.

(Alberto Meraldi)

Statistiche Corse

Frogs Schirillo Vito (n.27) 10 per 89, Frasco Robert (n.14) 8 per 80 (1 td), Mazzucchelli Giorgio (n.45) 13 per 31, Principi Giovanni (n.21) 8 per 29, Garavaglia Emilio (n.9) 2 per –3

Seamen Malpica Bruce (n.23) 18 per 58 (1 td), Erba Maurizio (n.34) 7 per 20 (1 td), Banfi Edoardo (n.33) 3 per 17, Lewis Edward (n.4) 3 per 0, Annoni Massi-mo (n.84) 1 per –29, Coppa Pierluigi (n.12) 3 per –31

Passaggi

Frogs Frasco Robert (n.14) 3 su 9 per 113 (1 td, 1 int), Garavaglia Emilio (n.9) 3 su 6 per 45 (1 td)

Seamen Coppa Pierluigi (n.12) 15 su 28 per 157 (1 td), Lewis Edward (n.4) 0 su 1 per 0

Ricezioni

Frogs Orsi Davide (n.88) 3 per 45 (1 td), Senati Giampiero (n.80) 1 per 43 (1 td), Sterlicchio Danilo (n.82) 1 per 35, Trabattoni Alessandro (n.7) 1 per 35

Seamen Mutti Paolo (n.7) 8 per 96 (1 td), Mutti Marco (n.89) 2 per 28, Malpica Bruce (n.23) 1 per 26, Sardi Cristiano (n.81) 2 per 11, Annoni Massimo (n.84) 1 per 4, Lewis Edward (n.4) 1 per –8

Intercetti

Frogs -

Seamen Lewis Edward (n.4) 1 per 0 Punt

Frogs Esposito Fabio (n.85) 2 per 74, Tonolo Matteo (n.35) 1 per 34

Seamen Annoni Massimo (n.84) 4 per 155 Punt Return

Frogs Sabbioneda Walter (n.22) 4 per 3

Seamen Lewis Edward (n.4) 1 per 3 Kickoff Return

Frogs Sabbioneda Walter (n.22) 3 per 34, Tamasi An-drea (n.89) 1 per 31, Principi Giovanni (n.21) 1 per 4

Seamen Lewis Edward (n.4) 2 per 51, Marchesi Ro-berto (n.20) 2 per 31, Erba Maurizio (n.34) 1 per 17, Cautero Gunnar (n.56) 1 per 12

Fonti: Il Resto del Carlino, La Prealpina, Avis Giornale, Guerin Sportivo, Il Bò, QB Quarterback, Sport USA, Superbowl, Tutto

Football, Americanfootballitalia.com ___________________________________________________________

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