1943 1945 La Resistenza

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La Resistenza Italia 1943-1945

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gli anni della Resistenza

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La ResistenzaItalia 1943-1945

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La massima espansione dell'Asse (1942)

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Disposizione data da Hitler nel 1942

“Gli slavi son tenuti a lavorare per noi. Coloro di cui non abbiamo bisogno, possono anche morire. Pertanto la

vaccinazione obbligatoria e i servizi sanitari tedeschi sono superflui. La

fecondità degli slavi non è desiderabile (...). L'istruzione è pericolosa (...). Ogni

persona istruita è un nostro futuro nemico. Lasceremo loro la religione come diversivo.

Quanto ai viveri non ne avranno più del necessario. Noi siamo i padroni. Veniamo

prima noi”.

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Heinrich Himmler, 1943

“Che le nazioni vivano in prosperità o muoiano di fame come bestie, a me importa solo nella misura in cui avremo bisogno degi appartenenti ad esse come schiavi per la nsotra Kultur; altrimenti per me sono prive di ogni interesse. Se diecimila donne russe che lavorano a scavare una trincea anticarro cadono a terra sfinite, ciò mi importa solo in quanto quella trincea deve essere portata a termine per la Germania”

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IL FENOMENO DEL COLLABORAZIONISMO

Quisling Monarchia danese

Vichy La Repubblica di Salò

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La Resistenza

I partiti Le classi sociali Le forme di lotta

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LA RESISTENZA COME FENOMENO EUROPEO

In Francia (I “maquis”) In Polonia (Sikorski vs. comunisti) In Jugoslavia (Mihajlovic vs. Tito)

In Italia In Germania

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1943

Fronte interno Situazione economica ed alimentare drammatica

SCIOPERI e PROTESTEScoppiati a Torino

Sintomo progressiva corrosione del consenso al partito fascista

14 giugno: Dimissioni del Conte Cini da Ministro delle

Comunicazioni

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SBARCO DEGLI ALLEATI

Gli Alleati sbarcano nella notte tra il 10-11 luglio

CRISI DEFINITIVA FASCISMOIl re prepara un colpo di stato per rimuoverere Mussolini dall’incarico

19 Luglio Roma viene bombardata Seduta del Gran Consiglio del Fascismo voluta

per mettere sotto accusa Mussolini

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Caduta del Fascismo(25 luglio 1943)

Al Gran Consiglio del Fascismo Grandi propone un ordine del giorno in cui chiede:

ritorno del Re al comandoRegolare funzionamento degli organi

dello Stato“Fascismo senza Mussolini”

Il Re legittima la proposta di Grandi e nomina come sostituto di Mussolini (che viene arrestato) il Maresciallo Badoglio

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L’armistizio(8 settembre 1943)

L’armistizio con gli Alleati viene firmato il 3 settembre a Cassibile e trasmesso via radio l’8 settembre

Conseguenze: I reparti dell’esercito vengono lasciati

privi di ordini caos generalizzato Il re si rifugia a Brindisi per sfuggire

all’attacco tedesco

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La Repubblica Sociale Italiana Il 12 settembre 1943 Mussolini viene

liberato dai tedeschiNasce la RSI, considerata il nuovo

stato fascista in Italia, con sede a Salò Trentino e il Friuli vengono sottratti all’Italia

e sottoposti al comando tedescoVengono pesantemente sfruttatiIniziano le deportazioni degli

Ebrei Il nuovo Stato fascista non trova

l’approvazione del popolo italiano pochi giovani aderiscono al nuovo regime

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ITALIA DIVISA IN DUE

Il Sud liberato dagli Alleati

Insurrezione di Napoli

reazione popolare alla distruzione della città

Costretto a collaborare con la Monarchia

Tedeschi al Nord Governo fittizio

(QUISLING) al servizio totale della Germania Adriatisches Küstenland e Alpenvorland

Resistenza

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LA SVOLTA DI SALERNO

Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto

Palmiro Togliatti, leader del PCI, afferma la disposizione del proprio partito a partecipare ad un governo di unità nazionale Svolta di Salerno

4 giugno 1944: Liberazione di Roma che permette la creazione di un governo aperto a tutte le formazioni antifasciste nascenti

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Proclama di Badoglio 8 settembre 1943

“Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare l’impari lotta contro la

soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata

accolta. Conseguentemente ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi di qualsiasi altra provenienza”

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RESISTENZA

Lotta popolare, politica e militare Caratterizzata dall’impegno

unitario di opposti orientamenti politici

Guerra di Liberazione Nazionale

Sorge dall’impegno di donne e uomini che lottano per la propria libertà e che sono disposti a sacrificare la loro vita per ottenerla

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LA RESISTENZA IN EUROPA

Lotta di liberazione contro il nemico nazifascista (Polonia, URSS, Grecia, Jugoslavia)

Lotta di liberazione + guerra civile nei Paesi caratterizzati dal governo fascista (Francia, Italia,Romania, Ungheria)

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Azione di minoranze che trovarono appoggio nella popolazione civile

In Jugoslavia assume un carattere di massa

In Francia, Italia, Polonia ruolo decisivo svolto dalle truppe In URSS guerra e resistenza si

fondono “guerra patriottica”

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RESISTENZA IN ITALIA

Inizia dopo l’8 settembre ‘43 e si concentra nel Centro-Nord

PartigianiComitato di Liberazione Nazionale (CLN)

composto da partiti antifascistiPartito d’azione

PSIUPPCI

Democrazia CristianaPartito Liberale

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DONNE NELLA RESISTENZA

Anche le donne partecipano alla ResistenzaI loro compiti consistono:

recapitare informazioni dare assistenza ai partigiani

si impegnano in campo politico e sanitario

Alcune di esse partecipanoanche ai combattimenti

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FORMAZIONI PARTIGIANE

Diverse formazioni partigiane: Brigate Garibaldi (PCI) Giustizia e Libertà (Partito

D’Azione) Autonomi (Filomonarchici e

Badogliani) Fiamme Verdi e Brigate del

Popolo (Cattolici)

Agiscono in montagna

GAP Agiscono in SAP città

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GUERRA PARTIGIANADiversa dalla guerra tradizionaleI partigiani

agiscono mediante azioni di sabotaggio e attentati controrivoluzionariSfuggono allo scontro aperto

Repubbliche partigiane: Valesia, Ossola, Langhe Friuli Orientale

1944: si raggruppano nel CVL (Corpo Volontari della Libertà) Raffaele Cadorna

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Atteggiamento da assumere? ATTENDISMO:atteggiamento

assunto dai moderati Necessità aspettare

l’ avanzata alleati

condiviso dai liberali e dalla Democrazia

Cristiana1944: Liberato centro Italia grazie

all’intervento degli Alleati

Attuato per timore delle rappresaglie

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Fosse Ardeatine(24 marzo 1944)

Tappa culminante del martirio che Roma dovette affrontare

Massacro compiuto dalle truppe della Germania nazista come attodi rappresaglia nei confronti deiPartigiani

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STRAGI DEL ‘44

Albert Kesselring emana ordiniche garantiscono la piena libertà in campo decisionale dei comandanti nelle regioni

Massacri in Toscana eccidi guidati dall’odio nei confronti degli italiani razza inferiore

Nessuna azione tedesca era considerata esagerata massacro civili

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CULMINE VIOLENZE29 settembre-5 ottobre 1944

Strage di Monte Sole (Marzabotto)

4 reparti di truppe naziste accerchiano e rastrellano una vasta area compresa tra le valli del Setta e del Reno popolazione impaurita si rifugia nella Chiesa di Santa Maria Assunta irrompono i tedeschi

inizio della strage (770 vittime)

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FINE GUERRA IN ITALIA

Ultima offensiva aprile 1945 nelle città scoppianoInsurrezioni popolari direttedal CLNAI il 25 aprileassume pieni poteriMussolini viene arrestato e fucilato il suo corpo viene esposto in Piazza Loreto a Milano

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JUGOSLAVIA NEGLI ANNI 1919-1945

Stato nato dall’unione del Regno di Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina

Regioni che ospitavano popolazioni diverse tra loro

Rapporti tra serbi e croati si deteriorano

Si consideravano vincitori della rifiutano di partecipare alla

Guerra e quindi liberi di occupare vita politica del paese

le principali posizioni di potere

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TENSIONE ELEVATISSIMA

20 giugno 1928: fu ucciso il leader dell’opposizione croata

9 novembre 1934:Alessandro I viene assassinato

1941: invasione degli eserciti italiani e tedeschi

Lubiana+Dalmazia diventano

Parte settentrionale Slovenia italianeViene annessa al Reich

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Nascita Stato indipendente: la Croazia guidata dal movimento degli ustacia

(ribelli)che comprendeva anche la Bosnia-

Erzegovina Agli ustacia e agli invasori si

oppongono due movimenti di resistenza:I Cetnici,

nazionalisti fedeli alla monarchia

Comunisti, guidati da Josip Broz

(Tito)

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LA QUESTIONE DELLA VENEZIA GIULIA

Obiettivo: annettere alla Jugoslavia l’intera Venezia Giulia

Settembre 1943 Tito sfrutta la debolezza italiana per conquistare l’Istria

rappresaglie e violenze

FOIBE

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LE FOIBE

Cavità carsiche di origine naturale

Sono diffuse nella provincia di Trieste,

ma anche nelle zone dell’Istria e della Dalmazia

Furono usate per occultare i cadaveri

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LA RISPOSTA DEI TEDESCHI

Intervento delle forze tedesche Tito è costretto a ritirarsi

I tedeschi insediano la Risiera di San Sabba che diventa un centro di

transito per prigionieri poi deportati

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CONTRATTACCO JUGOSLAVO

Nel 1944 Tito, apre in Friuli Venezia Giulia un nuovo fronte mira a

riconquistare l’Istria e la stessa Venezia Giulia

Col consenso degli Alleati invade le province italiane da est, costringendo i nazifascisti a spostare le truppe sulle

Dolomiti

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L’ATTACCO

Tito dispone tre forze d’ attacco:

Col compito di invadere Gorizia

Capitanata dallo stesso

Tito doveva conquistare

Trieste, Parenzo e Pola

Avrebbe dovuto puntare su

Fiume

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LA CONQUISTA DI FIUME

1. La prima vittoria è la conquista di Fiume

2. L’assedio inizia il 18 agosto3. I tedeschi si danno alla fuga ma poi si

ritrovano in trappola nella sacca tra Albona e Fiume e perciò sono

costretti alla resa

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LA CONQUISTA DI CAPODISTRIA, POLA E RUPPA

Le truppe stanziate vicino a Ruppa a novembre attaccano e impegnano i tedeschi in un assedio impegnativo

L’ OKW ordina la ritirata verso Sud, mentre le truppe di Tito avevano riconquistato

Pola, Dignano e Rovigo, quindi i nazisti si ritrovano di nuovo bloccati

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LA CONQUISTA DI TRIESTELa seconda armata marcia senza alcun

intralcio fino a 30Km da Trieste dove viene attaccata dalle truppe nemiche che oppongono resistenza, ma alla fine

vengono sconfitte1Maggio 1945: Tito entra a Trieste

40 giorni difficili, fino al raggiungimento dell’accordo con gli Alleati, in cui Tito consegna i poteri sulla

città agli americani

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LE CONSEGUENZE

Il Trattato di Parigi del ‘47 assegna alla Jugoslavia l’Istria, ma non Trieste, che viene dichiarato indipendente il territorio libero di Trieste è diviso in 2 zone

Nel 1954 la Zona A va all’Italia e la Zona

B resta alla Jugoslavia, anche se i confini vengono spostati nel 1975 con

il Trattato di Osimo

Zona ASotto il controlloAnglo-americano

Zona BOccupato dagli

Jugoslavi