19 giugno 12 luglio la cicogna ti aspetta! In Piazza · I gatti hanno trovato ... con un’ottima...

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19 giugno 12 luglio la cicogna ti aspetta! Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVII | numero 4 | giugno-luglio duemilaquattordici contiene IP La bella estate Tutti gli appuntamenti alle pagine 7, 22 e 23 Bilancio, le proposte per la città a pagina 5 Migranti, gli impegni del Comune a pagina 4 In Piazza San Lazzaro Tariffa associazioni senza fine di lucro: “Poste italiane spa - Sped. in abb. postale - D.l. 353/2003 (conv. in l.2/02/2004 n°46) Art.1 comma2 DCB - Fil. di Bologna” - contiene I.P. anno 38 numero 2 maggio giugno 2015

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19 giugno12 lugliola cicogna ti aspetta!

Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVII | numero 4 | giugno-luglio duemilaquattordicicont

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IP

La bellaestateTutti gli appuntamentialle pagine 7, 22 e 23

Bilancio, le proposteper la cittàa pagina 5

Migranti, gli impegni del Comunea pagina 4

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anno 38numero 2

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Nuova serie: Bimestrale a distribuzione gratuita.Autorizzazione tribunale di Bologna n°4697del 29/01/1978.

All’interno

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In copertina:La notte bianca

In Piazza San LazzaroEditore: Pd Coordinamento di Bologna - via Rivani, 35 (Bologna) - tel. 0514198111Stampa: F.D. via San Felice, 18/a - BolognaImpaginazione e pubblicità:AGAVENERA - tel. 0514848157 - [email protected]

Direttore responsabile: Giancarlo PerciaccanteCondirettore: Veronica BrizziVice direttore: Dario MastrogiacomoCoordinatore di redazione: Gianni Grillini

Hanno collaborato:Renato Ballotta, Roberta Ballotta, Anna Boselli, Michele Cavallaro, Giancarlo Fabbri, Morena Gubellini, Marina Malpensa, Pier Luigi Perazzini, Marco Piana, Gianluca Quartana, Federico Salerno, Ivana Summa.Foto: Giancarlo Fabbri

Redazione:via Emilia, 2 (ponte Savena)San Lazzaro - tel. 051450654

Chiuso in tipografia il 5 giugno 2015Tiratura: 15.000 copie

(Questo giornale viene distribuito gratuitamente e si av-vale del lavoro volontario di professionisti dell’informa-zione e non. Nessuno viene retribuito per l’attività svolta)

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I gatti hanno trovatouna nuova casa alla Cicogna

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In Piazza San Lazzaro

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È passato un anno dalle elezioni del 2014. Un anno che non ha la-sciato respiro e che provo a riassumere per punti. Localmente sia-

mo passati dall’elezione del nuovo sindaco Isabella Conti a maggio 2014 - con un’ottima affermazione del Pd e una percentuale che a San Lazzaro non si registrava da anni - alle elezioni europee con il risulta-to storico del Pd sopra il 40% a livello nazionale, fino all’elezione del presidente regionale Stefano Bonaccini in novembre. E poi la delibera di decadenza del comparto di POC relativo all’azzonamento di Idice, proposta dalla giunta nel novembre 2014 ed approvata coralmente dal Consiglio comunale il 12 febbraio. A seguire il 25 febbraio l’elezio-ne di Francesco Critelli a segretario provinciale del Pd e, il 23 maggio, del nuovo segretario regionale, Paolo Calvano.

A livello nazionale l’elezione di Mattarella a Presidente della Repub-blica e, per citare alcune scelte del governo Renzi, il jobs act, l’emer-genza dei migranti, la legge elettorale, la riforma della scuola, la nomi-na di Federica Mogherini ministro degli esteri europeo. Infine il voto regionale di questi ultimi giorni.

Il Pd ha avuto incredibili successi, ma è passato anche per sfide im-portanti, che hanno aperto dibattiti, se non ferite, al suo interno. Ma proprio per questo è un partito che resta una novità rispetto al triste panorama che lo attornia. La riprova è che il Pd è il partito più votato, con gli incredibili risultati elettorali delle europee, partendo da ele-zioni politiche, nel 2013, in cui aveva il 25% dei consensi. Ed è sempre lo stesso Pd quello che elegge il sindaco Conti, che assieme ai nostri

La Festa dell’Unità,spina dorsale del Pd

consiglieri fa scelte di governo che passano per la via più stretta; è lo stesso partito che elegge Emiliano in Puglia, disponibile ad aprire la giunta al M5S; è lo stesso partito che governa con un Parlamento eletto con il cosiddetto “porcellum”, con il quale come noto non si può avere un vincitore; è lo stesso Pd che si è fatto carico di presentare Mattarella come Presidente della Repubblica, facendo coriandoli del noto “patto del Nazareno”. Il Pd è tutto questo e anche di più: una novità legata ad una ragione antica che si chiama democrazia.

Se si dovesse trarre delle conclusioni direi: solo il Partito democra-tico è in grado di governare un paese così diviso. Ha tutte le capacità per farlo, e lo dimostra quotidianamente, ma una cosa non deve fare: abdicare al suo statuto e al suo nome. Se elegge democraticamente il suo segretario, sa anche democraticamente accettare che esistano una maggioranza e una minoranza, e che poi tutti insieme si lavori per l’obiettivo comune.

Quasi sommessamente, in questo turbinio di eventi, a sottolineare che davvero si superano tutte le divisioni, ci hanno accompagnato le nostre feste. A partire dalla Festa dell’Unità della Cicogna, giugno 2014, seguita dalla festa nazionale di fine agosto, poi nell’aprile di quest’anno, alla Montagnola, quella per i 70 anni della Liberazione. In esse, sappiamo ritrovare la spina dorsale del Pd, la sue energie vitali. E allora grazie a tutti i volontari, agli iscritti, e vi invitiamo ad assaporare, nella nostra festa della Cicogna, il gusto del fare partito insieme.

di MICHELE CAVALLARO

IN PRIMO PIANO

l’editoriale

In Piazza San Lazzaro

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Centinaia, migliaia di migran-ti ogni anno attraversano le sponde del Mediterraneo

alla ricerca di un mondo migliore, di un domani da costruire, pronti a morire pur di cercare una speran-za. Si scappa dai terreni di guerre, da una povertà che ha radice lon-tane. Il mare Mediterraneo è stato definito da più fronti come tomba dei migranti. Secondo il rapporto fornito dall’Organizzazione mon-diale per la Migrazione (Iom) il Mare Nostrum è in assoluto il luo-go più letale al mondo per tutti co-loro che fuggono dai propri Paesi per raggiungere migliori condizio-ni di vita.

Sulle più di 4.000 vittime censi-te in tutto il mondo da inizio 2014, più di 3.000 sono morte  nelle ac-que che separano l’Europa da Afri-ca e Medio Oriente. Ad aprile l’en-nesima tragedia. Sono state più di 800 le vittime e i dispersi caduti in mare dopo il naufragio consuma-tosi nel nostro Mediterraneo.

Si è detto di tutto in questi mesi, dai trattati europei, agli scontri politici che quotidianamente ten-gono banco in televisione e sulla rete. Si è perso il volto di queste persone, numeri senza identità,

invisibili. Sicuramente la questione deve es-sere affrontata politi-camente da Bruxelles che oltre ad elargire fondi alle singole na-zioni, deve proporre una soluzione che veda il contributo ope-rativo di tutti gli stati membri. Tamponare l’emergenza certo, ma è necessario garantire oltre che alla prima ac-coglienza un percorso di integrazione, volto all’inserimento di que-ste persone all’interno della società civile.

Anche il Comune di San Lazzaro è impe-gnato in prima linea per svolgere la sua par-te. Sono 33 i profughi già ospitati dal distretto dell’Unione Savena-Idice, che oltre a San Lazzaro com-prende altri 5 comuni, Loiano, Monghidoro, Monterenzio,  Ozza-no dell’Emilia e Pianoro. La mag-gior parte sono ospitati dall’Ope-ra Padre Marella che assieme ad altre cooperative collabora per l’assistenza dei migranti e per ren-

dere attivo il loro percorso qui in Italia. Lo scorso 9 maggio alcune di queste persone sono state prota-goniste in prima linea come volon-tari per dare il loro contributo per la raccolta solidale organizzata dal Comune di San Lazzaro nei centri commerciali del territorio. I ragaz-zi, grazie anche all’impegno del gruppo consiliare del Partito de-mocratico di San Lazzaro, possono dallo scorso marzo aver accesso ai servizi della Mediateca con tre tessere messe a disposizione dal Comune. Alcuni di loro frequen-tano corsi di teatro e imparano la lingua e la cultura italiana. É que-sto il modo migliore per accelerare un processo difficile e complicato, come quello dell’integrazione.

Purtroppo però l’arrivo dei mi-granti ha scatenato polemiche, discussioni e toni accesi anche qui nel nostro territorio culminate con una lettera anonima recapitata il 23 Aprile al sindaco Isabella Conti e all’assessore al Welfare Giorgio Archetti: «Ributtateli in mare, in-vasione barbarica che ci cancel-lerà come popolo». Difficile com-mentare queste parole. Certo, la condanna, lo sdegno, la vergogna

Migranti, dal globale al localeIl Comune impegnato in prima linea. Sono 33i profughi già ospitati anche da Padre Marella

sono le prime reazioni che suscita-no affermazioni di questa portata. Ma bisogna andare oltre e ricollo-care la persona in quanto tale e il suo diritto alla vita e alla dignità umana (art. 61-62 della Costitu-zione Europea) al centro di ogni discussione politica, a prescindere dal colore della pelle o dalla scritta sul Passaporto. Ma la più bella ri-sposta arriva da un cittadino di 25 anni che ha scritto personalmente al Sindaco dando la sua dispo-nibilità ad ospitare una persona. Sono le sue semplici parole a darci coraggio e a restituire il significa-to alla parola solidarietà, spesso svuotata di contenuto e utilizzata solo per fini retorici: «Ciao Isabella, sono un cittadino di San Lazzaro, volevo sapere se esistono dei pro-getti in città per ospitare richie-denti asilo in casa! Mi farebbe mol-to piacere dare un aiuto di questo tipo... Mi vergogno un po’ per tutte le cattiverie che si sentono dire nei confronti dei più deboli, penso che il mondo sia di tutti. Grazie e buon lavoro!».

Ridiamo un volto a queste per-sone, restituiamo la dignità dovuta ad ogni singolo essere umano. *

di MARCO PIANA

I ragazzi impegnati nella raccolta “San Lazzaro Solidale”

La consegna delle tessere della Mediateca

in primo piano

In Piazza San Lazzaro

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Il bilancio è lo strumento con il quale il Comune programma le attività e i servizi dell’Ente per

il triennio successivo a seguito dell’adozione del metodo di con-tabilità armonizzata. Al suo interno sono indicate le entrate e le uscite definite sulla base delle necessità e delle priorità della città. A fine maggio anche il nostro Consiglio comunale ha approvato il bilancio. Il gruppo del Partito democratico lo ha votato in maniera compatta, assieme al voto favorevole di Sini-stra Ecologia con Archetti per un bene in Comune e (mai accaduto in passato) della lista civica Noi Cit-tadini. Voto contrario invece, come da previsione, di Forza Italia e Mo-vimento 5 Stelle.

Il primo bilancio della gestione Conti è quindi promosso a pieni voti. Un bilancio che  mantiene molti aspetti positivi dei prece-denti. Massima infatti è stata  l’at-tenzione al contenimento delle spese e “certosini” sono i risparmi cercati nelle pieghe della già ma-gra macchina comunale. Vengono anche ridotte le spese della po-litica; stipendio tagliato per ben 1.000 euro dal sindaco, che ha deciso nel contempo di rinuncia-re al supporto di due possibili as-sessori. Sei sarebbero infatti quelli eventuali, ma il loro numero rima-ne fermo a quattro.

Tagli e rinunce che purtroppo non sono bastate a far quadrare i conti. É stato anche necessario intervenire rivedendo verso l’alto alcune imposte.  Per prima l’addi-zionale Irpef, che viene portata (mantenendo comunque le esen-zioni) allo 0,8%, allineandosi al re-sto dell’area metropolitana. Grazie a questa manovra, che lascia co-munque la percentuale perfetta-mente in linea con i comuni vicini, San Lazzaro ottiene una maggiore entrata di circa un milione e mez-zo di euro. Poi aumenta di poco anche la Tasi, che passa dal 3,1 al 3,3 per mille: ma con tale variazio-ne si auto compensano solamente

i fondi destinati alle esenzioni per i cittadini, esenzioni relative alla stessa Tasi.

La Tari rimane invece invariata e sono previste anche agevolazioni per i commercianti con le attività interessate dall’intervento per il Crealis.

Ampliata la fascia di soggetti che hanno diritto ad aliquote age-volate: proprietari di terreni che li concedono in comodato d’uso gratuito per progetti di finalità sociale promossi dal Comune, im-prenditori che investono in forma-zione giovanile (fino ai 35 anni) ed esercizi commerciali che dismet-

tono slot machine.Infine l’Imu: anche qui regi-

striamo un aumento, ma solo per alcune tipologie: l’aliquota passe-rà dallo 0,76 allo 0,86 per le unità abitative immobiliari concesse in locazione a titolo di abitazione principale e a canone concordato.

Un giudizio complessivo dice-vamo buono, che diventa ottimo se consideriamo il periodo di “vac-che magre”. Il governo nazionale, costretto dai parametri economi-ci europei,  continua a stringere la cinghia e a cascata chiede più fondi alle periferie. Anche per quest’anno registriamo che i ta-

Comune, bilancio condivisoApprovato da maggioranza e Noi CittadiniGarantiti servizi di qualità, contenute le spese

gli derivanti dal patto di stabili-tà sono piuttosto cospicui. Basti pensare che gli interventi che ab-biamo appena enunciato, in larga misura compensano proprio que-sti tagli (2,5 milioni di euro sono i fondi che prenderanno la strada della capitale).

Nonostante questo, la notizia è che l’Amministrazione sanlazza-rese non si chiude a riccio e non rinuncia al mantenimento di un livello eccellente nei servizi oltre che ad attivare alcune buone pra-tiche che in futuro potranno es-sere implementate e valorizzate, portando sicuramente buoni frutti per la nostra comunità.

Passiamo quindi a raccontarvi queste “good news”, le buone no-tizie:

Pd ed Amministrazione hanno condiviso che i fondi destinati allo stato sociale venissero potenziati. 415.000 euro andranno al fondo di solidarietà prevedendo ampi spa-zi   per le politiche sul lavoro (con particolare attenzione ai giova-ni). 400.000 euro, con l’aiuto della Regione e dell’Asp  Laura Rodri-guez,  sono previsti per gli alloggi protetti  nel triennio. Per l’infanzia e le politiche per l’handicap ver-ranno stanziati 900.000 euro e 1 milione di euro sarà destinato a finanziare i servizi delegati all’ASL.

Tra le novità, sgravi fiscali sono previsti per chi sceglie di riqualifi-care, per i passi carrai zone Peep e per i cittadini virtuosi che si impe-gnano a migliorare l’arredo urba-no (sussidiarietà orizzontale).

Per quanto riguarda gli inve-stimenti, 350.000 euro dal 2015 andranno per migliorare la riqua-lificazione e il decoro urbano e 250.000 euro saranno destinati al recupero del centro giovanile di Idice. Per la scuola Don Trombelli infine il Comune ha deciso di inve-stire, nei prossimi 5 anni, 200.000 euro destinati al diritto d’uso dei locali, ai servizi extrascolatici e alle  esenzioni per le famiglie con Isee basso. *

a cura della redazione

In Piazza SanSanSa Lazzazza

in primo piano

Il sindaco: San Lazzarorinasce, lotta e vince

«Questo bilancio - ha sottolineato Isabella Conti - contiene i so-gni e le ambizioni, le speranze e le aspettative, le strategie, le

soluzioni e le proposte per la nostra città. Un bilancio che prevede azioni concrete per le fasce deboli, opportunità di crescita e forma-zione per i giovani, altissimi livelli di assistenza per la disabilità ma anche per i nostri anziani, i nostri nonni.

Un bilancio che affonda le radici nella nostra terra, nelle nostre ric-chezze, per valorizzarle e nei nostri problemi, per risolverli. San Laz-zaro rinasce, lotta e vince».

Molto soddisfatto pure il gruppo del Pd, guidato da Marina Bardi, che sottolinea nel suo sito come sia molto positivo “Il sostegno ar-rivato anche da una parte della minoranza che ha dimostrato come nel merito delle questioni sia possibile aprire un dialogo e converge-re su una stessa linea. La politica che collabora per il bene del nostro comune. Grazie all’Amministrazione e alla Giunta per il lavoro svolto”.

Il ricordo del “Cev”un sanlazzarese speciale

Si è svolta in forma privata, al cimitero di San Lazzaro dove è se-polto, la commemorazione in ricordo della scomparsa di Mauri-

zio Cevenini. Erano presenti, insieme alla figlia Federica, l’assessore regionale Raffaele Donini, il vicesindaco di San Lazzaro, Claudia D’Eramo, l’ex segretaria di Cevenini Tamara Imbaglione e Davide Di Noi, del Pd di Bologna.

«Ricordiamo con affetto e rimpianto - ha osservato il sindaco, Isa-bella Conti, insieme a tutta la Giunta - quello che è stato un uomo politico e, prima ancora, un sanlazzarese speciale». Già nel 2012, all’indomani della scomparsa, il Comune aveva scelto di dedicare al “Cev” una targa nella corte del Palazzo comunale, in ricordo dei ruoli istituzionali ricoperti nell’Amministrazione sanlazzarese tra il 1990 e il 1995.

In Piazza San Lazzaro

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Dal dialogo le sfide del futuro‘Fuori dal Comune’, conclusi nelle frazionigli incontri fra cittadini e amministratoria cura della redazione

Tutti i mercoledì di aprile e maggio hanno visto citta-dini e amministrazione in-

contrarsi nelle frazioni per con-solidare un dialogo costruttivo, fare il punto sulla situazione di ciascuna località e lanciare le sfide del prossimo futuro. Il nuo-vo percorso partecipativo in cui amministratori e tecnici escono dal palazzo per confrontarsi coi cittadini si è rivoluzionato nei modi e nei mezzi: ci si incontra in primavera, in fase di definizio-ne del bilancio comunale, ci si è presi il tempo di raccontare cosa è stato realizzato finora e qual è la visione della Giunta rispetto al governo del territorio.

Le potenzialità del nuovo sito comunale consentiranno poi di implementare il nuovo porta-le dedicato alle frazioni con le sollecitazioni raccolte durante tutti gli incontri, grazie alla col-laborazione attiva degli interve-nuti che hanno lasciato traccia dei propri interventi su dei fogli predisposti appositamente per le tappe di “Fuori dal Comune” e che, in un’ottica di sempre maggiore trasparenza, saranno raccolti, studiati e confluiranno

nello spazio appositamente pen-sato.

A Idice si è parlato della riqualifi-cazione in corso del centro abita-to e sono arrivate due belle noti-zie: la riqualificazione del Centro giovanile e la realizzazione della rotatoria all’intersezione tra via Emilia e via Cà Bassa. A La Cam-pana finalmente si potrà contare su una pensilina adeguata alla fermata dell’autobus.

A Castel de’ Britti, per la prima volta ospiti dei Salesiani nella nuova ala scolastica, si è giunti a trovare la copertura finanziaria per la realizzazione del primo stralcio del percorso ciclopedo-nale che garantisce la messa in sicurezza del centro abitato.

Al Farneto arriverà finalmente la nuova pensilina e, alla presenza di Hera, si è presentato il proget-to di spostamento della fognatu-ra lungo lo Zena che dopo anni di attesa sta prendendo il via.

A la Mura San Carlo stanno in-vece iniziando i lavori per l’atte-sissima rotatoria tra via Galletta

e via Scuole del Farneto, a fian-co della quale potrebbe sorgere una piccola attività di servizi alla frazione, così come emerso du-rante gli incontri con i cittadini; il capolinea del bus 90 sarà ripristi-nato nella posizione originaria e il progetto di completamento del parco della Pace è in via di defi-nizione, dopo un percorso che ha visto più incontri per determina-re le priorità.

Al Paleotto/Nazionale Toscana il tema clou è stato il Nodo di Ra-stignano che, dopo anni di stallo, sta arrivando a una sua prima definizione con la realizzazione del tratto da via Corelli allo svin-colo cosiddetto di Rastignano, in territorio sanlazzarese; la buona notizia, per i residenti, è che si sta procedendo alla riprogettazione dell’intersezione in modo meno impattante e si stanno preveden-do misure complementari per mettere in sicurezza pedoni e vei-coli nella viabilità locale.

Alla Ponticella si è tirato un so-spiro di sollievo nell’apprendere che ad agosto partiranno i lavori per la definitiva messa in sicurez-

za della ex cava del Prete Santo, una criticità importante che si risolverà con questo secondo stralcio di interventi. Allo studio anche un progetto di riqualifica-zione, per il futuro, del parco Aldo Moro.

La Cicogna vede sbloccarsi la situazione dell’edificio abbando-nato di via Bugamelli, acquisito dall’amministrazione e inserito nel piano delle alienazioni per il suo definitivo completamento, come da molto tempo richie-sto dai residenti. In arrivo anche l’attesa area di sgambatura cani e la rotatoria tra via Fondè e via Palazzetti.

Il Capoluogo si vede in questi mesi interessato dai lavori del cantiere BoBo che sta lavorando secondi tempi pattuiti; il centro sarà interessato nei prossimi mesi da importanti opere di riqualifi-cazione a partire dalla via Emilia, proseguendo per la riqualificazio-ne del parco 2 Agosto, la messa in sicurezza del Palazzo Comunale, nonché un’importante opera di riqualificazione urbana che punti ad un maggior decoro urbano. *

In Piazza SanSanSa Lazzazza

il confronto

In Piazza San Lazzaro

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Musica, letture, cinema, danza; e poi mercatini bio, passeggiate cultu-

rali, notti al Museo e burattini; e ancora musical, concerti lirici, jazz e rock, serate danzanti e se-rate con delitto.

La nostra prima vera esta-te per San Lazzaro ha davvero messo in campo un’entusiastica varietà di eventi, per tutti i gusti, le età, i luoghi e ... le tasche!

Su quasi 100 giorni di pro-grammazione la rassegna estiva conta, infatti, oltre un centinaio di appuntamenti, buona parte dei quali gratuiti, diffusi su tutto il territorio e rivolti a tutti i nostri concittadini, grandi e piccoli.

L’anno scorso, a mandato ap-pena avviato, l’organizzazione dell’estate sanlazzarese (sempre di ottimo livello) era già chiusa, quindi abbiamo potuto incidere davvero poco nel dare la nostra impronta all’offerta culturale estiva.

Quest’anno, invece, abbiamo impostato fin da subito la pro-grammazione in modo diverso,

complice anche l’imprevedibile assenza del consueto appunta-mento estivo del cinema nella Corte, poiché il gestore ha deci-so di prendersi una pausa.

Per riempire questa lunga estate abbiamo così aperto un bando per offrire spettacoli dal vivo nella Corte, abbiamo mes-so a sistema l’enorme ricchezza socio-culturale del nostro ter-ritorio, coinvolgendo scuole, associazioni e singoli artisti e abbiamo spremuto ogni più piccola goccia di inventiva e creatività dalle persone - prima ancora che dipendenti - che la-vorano in Comune.

Così, giorno dopo giorno, la Corte comunale e i luoghi to-pici della città si sono andati riempiendo di proposte alter-native, che saranno realizzate nelle neo nominate piazza Mar-co Biagi, piazzetta Impastato e largo OSCA Fratelli Maserati, ma anche alla Mediateca, in alcu-ni Centri Sociali, al parco della

Resistenza, nel chiostro di San-ta Cecilia della Croara e in altri luoghi di aggregazione, anche nelle frazioni.

Soltanto per citare qualche esempio, ci sono gli eventi “bio” (il Festival Eco-bio di apertura della rassegna, avventuta il 7 giugno, ma anche il mercatino bio presso il Centro Malpen-sa, tutti i martedì di giugno e luglio), le rassegne di concerti in Corte Comunale (il giovedì sera) e al Parco della Resistenza (il sabato sera), diverse presen-tazioni di libri in Mediateca e piazzetta Impastato, racconti e letture in Piazza Marco Biagi, le “milonghe” (serate di tango) in largo OSCA Fratelli Maserati, gli spettacoli di danza e musical e le serate con delitto (in collabo-razione con il Teatro dell’Argine)

Un’estate spettacolare!Oltre cento eventi fra concerti, letture, danza,cinema e burattini, molti dei quali gratuiti

nella Corte, un concerto lirico nel chiostro di Santa Cecilia del-la Croara, i laboratori in Media-teca e gli spettacoli nella Corte, ma anche al Centro Sociale di Idice o alla Cicogna (portico di via Calindri) per i più piccoli.

E per non farci mancare nulla - ma, soprattutto, per non fare mancare nulla ai nostri concitta-dini - abbiamo realizzato il cine-ma “in casa”: sempre nella Corte, anche se per la sola serata della domenica, e gratuito.

Insomma, abbiamo fatto di tutto per dare ai sanlazzaresi un’estate vivace e briosa, un’oc-casione per stare insieme diver-tendosi senza andare troppo lontano da casa, facendo sen-tire loro con quanta passione e dedizione stiamo governando questa città. *

di MARINA MALPENSA

Estate 2015

Una città da vivere

Che spettacoloSan Lazzaro!

Supp. a “San Lazzaro in Comune”, Anno 1, n° 1 - Reg. Trib. di Bologna, n° 4690 del 19/12/1987Per conoscere tutti gli appuntamenti:www.comune.sanlazzaro.bo.it/eventi

eventi

Da mercoledì 29 luglioa domenica 2 agostoPiazza Luciano Bracci, Parco 2 agosto e zone limitrofe. Mercatini, mostre, arte, antiquariato e negozi aperti. Ristoranti, spettacoli, musica e intrattenimento

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In Piazza San Lazzaro

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Il piazzale della stazione dedicato a PerlascaNell’inverno del 1944 Gior-

gio Perlasca strappò alla deportazione nazista oltre cinquemila ebrei ungheresi. Venerdì 8 maggio si è tenuta la cerimonia di intitolazione a lui del piazzale antistante la stazione SFM di San Lazzaro. Un riconoscimento pubblico, fortemente voluto dall’Ammi-nistrazione comunale sanlaz-zarese, «che si inserisce in un filo conduttore importante dopo le intitolazioni delle due piazze a Peppino Impastato e Marco Biagi - ha ricordato l’as-sessore alla Legalità Giorgio Archetti, aprendo la cerimonia - e cioè l’assunzione personale di responsabilità di uomini che, con propri atti e gesti concreti, hanno compiuto qualcosa di buono e di grande per il pro-prio Paese, a rischio della vita».

Presente alla cerimonia, ac-

canto alle massime autorità cit-tadine, Franco Perlasca, figlio di Giorgio e presidente dell’omoni-ma Fondazione, che ha ricordato il valore della figura del padre proprio citando le sue parole più celebri: “Come avrei potuto fare diversamente?” e il rabbino capo della Comunità Ebraica di Bolo-gna, Alberto Sermoneta.

Ospiti d’onore alla cerimonia di intitolazione Erzsébet Miliczky, console onorario di Ungheria per l’Emilia Romagna e Nicola de Gi-rolamo, presidente del consiglio direttivo dell’Associazione Cultu-rale Italia-Ungheria per l’Emilia-Romagna (Aciuer). Quindi Stefa-no Caliandro, in rappresentanza dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna nell’am-bito del progetto conCittadini.

Importate la testimonianza de-gli studenti degli Istituti Mattei e Majorana che hanno offerto ai

presenti, in chiusura di cerimonia, un’affascinante ed inedito percor-so teatrale, sotto la regia dell’Itc

Teatro, leggendo brani e pas-saggi originali dai diari di alcu-ne persone salvate da Perlasca.

Adulti e ragazzi assiemesu democrazia, regole e dirittiSi è svolto lunedì 25 maggio un Consiglio comunale straordinario

congiunto con il CCR (Consiglio comunale dei ragazzi). Dopo i saluti istituzionali i ragazzi hanno coinvolto gli adulti in un gioco sui diritti sottointesi nelle regole formando dei piccoli gruppi di la-voro. Sono poi seguite le proposte dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado per una San Lazzaro più sostenibile e più a loro misura.

Dagli Ecodays una volta al mese alla raccolta differenziata, dalla ri-chiesta di uno spazio per i graffiti a progetti di solidarietà, da museo e teatro gratis periodicamente per gli under 13 all’estensione delle agevolazioni Tper ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e se-condo grado per arrivare a progetti per lo sport e il potenziamento delle strutture.

Tutte proposte che il sindaco Isabella Conti ha accolto con entu-siasmo perché fattibili, concrete e consapevoli delle disponibilità delle risorse comunali.

Salvo l’Istituto Don TrombelliSi è risolta positivamente la cosiddetta questione dell’Istituto Don

Trombelli di Idice, proprietà delle suore domenicane della Beata Imelde. Con la decadenza del Piano operativo Comunale (che preve-deva la realizzazione di una nuova scuola) si è infatti reso necessario riavviare il confronto per rinnovare la convenzione con le suore che scadrà in settembre.

Dopo mesi di trattative il Comune sarà titolare per i prossimi cin-que anni del diritto reale d’uso sulla struttura e si farà carico dei ser-vizi scolastici, mentre quelli extrascolastici sono stati affidati all’asso-ciazione “Al Girotondo”.

«Il Comune salva 12 posti di lavoro e garantisce la continuità dell’offerta formativa e dei servizi, senza alcun aumento delle rette», spiega il sindaco Isabella Conti. Inoltre, con il nuovo contratto d’uso «il Comune si farà garante del mantenimento della struttura e degli eventuali interventi di manutenzione necessari».

In base all’accordo raggiunto gli 8 addetti ai servizi extrascolastici, saranno riassorbiti dall’associazione “Al Girotondo”. Anche i 4 addetti alla mensa conserveranno il proprio posto di lavoro, grazie all’ac-cordo con Camst che prevede il mantenimento della cucina interna all’Istituto.

notizie

In Piazza San Lazzaro

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Il settantesimo della Liberazione

Quest’anno il 25 aprile, per i 70 anni della Liberazione, è stato ce-lebrato con due giornate dedicate alla Resistenza, alla Libertà e

alla gioia di vivere. Si è iniziato con una straordinaria marching band in giro per la città, e proseguito ospitando la magnifica Colonna della Libertà, ballando e cantando fino a tarda sera. All’Arci Bellaria, poi, letture di brani di Primo Levi e il Coro dei Bruschi. Al pomeriggio in piazza Bracci la Banda di San Lazzaro ha iniziato il suo coinvolgente concerto seguito dalla Cerimonia di ringraziamento ai caduti per la Libertà insieme a Monsignor Luigi Bettazzi ed il Prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano. Quindi don Domenico Nucci ha celebrato la Messa per celebrare i caduti per la Libertà.

“Vigliacchi senza dignità”Se la storia è fonte di arricchi-

mento culturale la cronaca, invece, è più spesso miniera di delusioni. Dato che gran parte dell’ultimo numero della rivista “Quaderni del Savena” (ne par-liamo diffusamente a pag.19 - ndr) è dedicata al monumen-to di piazza Bracci, il giorno successivo alla presentazione, Giancarlo Fabbri, giornalista e profondo conoscitore della storia di San Lazzaro, ha avuto il grande dispiacere, a pochi giorni dalla celebrazione del 25 aprile, di accorgersi che erano sparite le due belle e storiche lampade votive poste alla base. Un vilipendio insulso, forse ad-dirittura perpetrato molti mesi fa. Un furto con danneggiamen-to riparato dai tecnici di piazza Bracci con una “fiamma” da ci-mitero, per la solenne comme-morazione del 25 aprile, in at-tesa di ricostruire e ripristinare nella posizione originaria le due storiche fusioni bronzee.

L’Amministrazione comunale di San Lazzaro ha manifestato tutto il proprio sdegno per questo vile ge-sto vandalico. «Desidero esprimere a nome della Giunta comunale e di tutti i miei concittadini - ha sot-tolineato il sindaco,  Isabella Con-ti  - la ferma condanna per questo inspiegabile gesto, che offende la memoria di coloro che hanno com-battuto e sono caduti per la libertà e, quindi, offende la nostra città e la nostra memoria». Il sindaco ha poi aggiunto: «Ho scelto di denun-ciare pubblicamente questo scem-pio il 21 aprile, nel 70° della Libera-zione di Bologna, per sottolineare come ogni offesa ai valori della Resistenza, a chi ha dato la vita per liberare la nostra città e l’Italia intera dalla piaga nazifascista, me-rita eterno rispetto, nella memoria ed anche nei simboli. Chi non ha memoria, non ha futuro. La dignità dell’uomo si costruisce anche e so-prattutto a partire dalla memoria, ed è per questo - conclude Conti - che mi sento di affermare, da figlia

della Resistenza, che chi compie gesti come questi è, semplicemen-te, un vigliacco senza dignità». I tecnici di piazza Bracci si sono messi subito al lavoro per reperire

una lampada votiva provvisoria ed onorare comunque la memo-ria dei caduti, nel giorno delle celebrazioni del  70° della Libe-razione.

notizie

Il monumento ai caduti.A destra la lampada votiva prima e dopo il vilipendio

In Piazza San Lazzaro

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Proprio di fronte al luogo che, dal 1954 al 1968, ospitò l’officina della casa automobilistica, ad inizio giugno è stata scoperta una

targa e intitolata la piazza, che si trova lungo la via Emilia a breve di-stanza dall’incrocio con via Martiri delle Foibe, per ricordare l’antica sede dell’Osca. Un omaggio alla San Lazzaro vincente.

Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco,  Alfieri Maserati, discendente della celebre famiglia, la “memoria storica sanlazza-rese”, Giovanni Bettazzi e l’architetto Francisco Giordano.

«Con questa intitolazione – spiega Isabella Conti – si intende riportare alla memoria dei sanlazzaresi un luogo importante, simbolo della rinascita del Dopoguerra e della capaci-

tà di pensare in grande, partendo dalla passione e dal saper fare. È in queste esperienze che affonda le proprie radici la nostra comunità, una San Lazzaro che anche nei momenti più difficili ha dimostrato di saper lottare, credere nel futuro, vincere».

Inizialmente l’Osca progettava piccole vet-ture sportive convertite poi nel 1950 in auto da corsa di formula due. Nel 1951, al volante il principe Bira, si aggiudicò una gara a Goo-dwood in Inghilterra. Questi i piloti alternatisi al volante delle vetture prodotte nello stabi-limento sanlazzarese: Bira, Rol, Bayol, Chiron, Cabianca, Piotti, Davis. E i risultati: un primo posto sul circuito “du Lac” ad Aix-les-Bains; un secondo a Siracusa; un quarto e un sesto a Pau.

Targa e piazza per l’Osca dei Fratelli Maserati

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Dopo anni di attesa, e non solo dei volontari della “Compagnia degli Ani-

mali” che gestisce l’inadeguato gattile comunale, i lavori per la nuova struttura sono partiti e saranno completati per l’au-tunno. Dopo i tira e molla sulla collocazione, tra via Speranza e via Maestri del Lavoro, si è infi-ne deciso per quest’ultimo sito alla Cicogna, dove sono in corso di realizzazione le piazzuole per le casette e le canalizzazioni per l’energia elettrica, l’acquedotto e l’allacciamento alle fognature.

Il futuro gattile comunale di San Lazzaro progettato dall’ar-chitetto Sebastiano Sarti, rea-lizzato in due fasi, sarà uno dei più attrezzati della provincia. Occuperà infatti una superficie complessiva di 2.400 metri qua-dri recintato con rete metallica con parte inferiore interrata e quella superiore rivolta all’inter-no per impedire l’uscita dei pic-coli ospiti. Ospitalità articolata in sei prefabbricati indipendenti in legno, da circa 12 metri quadrati ciascuno, posti su piatteforme in cemento armato.

Tre casette saranno a disposi-zione dei gatti sani che saranno liberi all’interno dell’area recin-

tata; le altre ospiteranno quelli ammalati, quelli che sono in convalescenza, o in quarantena, e infine i cuccioli. Tutti saranno dotati di riscaldamento per ga-rantire almeno il calore minimo per evitare che i gatti soffrano il freddo d’inverno. Un settimo prefabbricato sarà invece adibito a dispensa, magazzino e labora-torio.

Sempre all’interno della recin-zione, in un secondo momento, sarà poi costruito in muratura un piccolo edificio, con ufficio,

spogliatoio con doccia e servizi, cucina con dispensa e lavande-ria. Edificio per ora sostituito con box metallici già presenti in sito. L’accesso principale carrabile, con imbocco da via Maestri del Lavoro all’altezza di via della Tec-nica, disporrà di un parcheggio per cinque posti auto.

Come aveva spiegato a suo tempo l’architetto Sarti - nel cor-so degli anni il progetto, più vol-te modificato, è stato presentato in almeno tre occasioni - il tec-nico aveva elaborato il progetto

Nuova casa per i nostri gattiIniziati i lavori, termineranno in autunno2.400mq alla Cicogna destinati ai piccoli felini

gratuitamente come gesto di amicizia verso i volontari della “Compagnia”. Associazione che in seguito a una convenzione con il Comune aveva poi acqui-stato le casette, già disponibili, che saranno poste nel nuovo impianto che per il primo lotto prevede una spesa di 150 mila euro con circa 64 mila euro ve-nuti dalla Regione e 30 mila dal Ministero della Salute tramite la “Compagnia”.

Responsabile del procedimen-to l’ingegner Marco D’Alesio. *

a cura della redazione

La nuova oasi felina in fase di costruzione

In Piazza SanSanSa Lazzazza

La vecchia sede dell’Osca

In Piazza San Lazzaro

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L’aver messo la scuola al centro di una discussione che ha coinvolto l’intero

Paese è un atto di discontinuità col passato che di per sé è già positivo. Da più di un decennio il nostro sistema scolastico è stato oggetto di tagli, ritagli e ricuci-ture di “pezzi” del sistema che lo hanno reso ingestibile. Dobbia-mo prendere atto, con onestà, che la scuola non risponde più alle esigenze del nostro Paese e ce lo dicono tutte le indagini internazionali! E non si tratta soltanto di cambiare ciò che si insegna e come lo si insegna, ma è urgente avere insegnanti ad alta professionalità (si pensi che il Contratto nazionale di la-voro nel 1998 cancellò l’obbligo di aggiornamento per tutti gli insegnanti!), stabili non solo per-ché di ruolo ma presso la scuola assegnata per garantire la conti-nuità; dirigenti scolastici in ogni istituto e non part-time che sia-no responsabili della didattica e non grigi burocrati; strumenti e risorse per garantire concre-tamente il diritto all’istruzione. La scuola è un investimento per i nostri figli, ma anche per il nostro Paese perché è uno dei (pochi) strumenti per garantire qualità della democrazia e del benessere economico.

Che fare? Be’, ciascuno di noi ha la sua ricetta ma nessuno di noi può scommettere che sia la ricetta giusta! Stare fermi, far re-stare la scuola immobile, perché in attesa di fare la riforma più bella del mondo, non è la rispo-sta giusta. Come ci suggerisce Edgar Morin, l’ultranovantenne sociologo francese e vero guru del pensiero moderno, “tutto ciò che non si rigenera si degenera”.

Il disegno di legge sulla ”Buo-na scuola”, già approvato in Par-lamento e ora all’esame del Se-nato, può rigenerare la scuola se si useranno bene i provvedimen-ti tra i quali quelli sinteticamente

Un investimento per i figliLa “Buona scuola” può rigenerare un sistema che non risponde più alle esigenze del Paese

riportati:L’obbligo di aggiornamento

per tutti gli insegnanti e l’asse-gnazione di un bonus annuo di 500 euro per consumi culturali personali. Ciò è un tangibile rico-noscimento della dignità profes-sionale al docente che deve es-sere messo in condizione di fare esperienze stimolanti al di fuori dello stretto circuito scolastico.• L’assunzione a tempo indeter-minato di tutti i docenti delle Gae (Graduatorie ad esaurimento, più di 100.000 soltanto il prossi-mo anno scolastico!) - necessaria perché è la risposta del Governo alla procedura d’infrazione della Direttiva Europea n. 1990/70/CE - ma provvidenziale per il nostro sistema scolastico, che ha biso-gno di nuove energie e di un or-ganico ampio, in modo da poter integrare le attività didattiche di classe, realizzare progetti, am-pliamenti curriculari e di suppor-to a tutti gli alunni, tempo pieno, riqualificazione delle supplenze brevi ed altro ancora.• L’anno di prova dei docenti non è più un dispositivo buro-cratico per passare di ruolo, ma può concludersi anche con un licenziamento se si è manifesta-ta un’evidente inadeguatezza. Vogliamo dei bravi insegnanti e li vogliamo bravi fin dall’inizio!• La valutazione dei docenti è affidata al dirigente scolastico e ad un nucleo interno di valuta-zione composto da docenti, rap-presentanti dei genitori e degli studenti. Una valutazione eccel-lente comporterà un incentivo economico.• Digitalizzazione della scuola e adeguamento degli istituti sco-lastici, ma anche l’acquisizione di competenze digitali per docenti e studenti.

É poco? Forse, ma è solo l’ini-zio perché gli Enti locali come San Lazzaro sapranno contribu-ire a rendere ancora migliore la nostra buona scuola. *

di IVANA SUMMA

Quei geniali studentidella III C del Majorana

Gli studenti del nostro “Majorana” si sono classificati al primo posto della fase provinciale del concorso «La tua idea di im-

presa», promosso da “Sistemi formativi” Confindustria.I  ragazzi  hanno  presentato un bellissimo progetto vincendo il

primo premio. Si tratta di un sistema di illuminazione per biciclet-ta, economico e facile da montare, con dinamo ad accoppiamento magnetico equipaggiato con lampada a Led ad alto rendimento.I ragazzi della III C (indirizzo elettronico) dell’istituto Majorana hanno chiamato il progetto «Magnetik Biking for Lighting».

Ideale per tutti i tipi di ciclisti, dilettanti o sportivi che vogliano aumentare la propria visibilità e sicurezza sulla strada, senza affa-ticare la pedalata e senza ricarica oppure batteria.I complimenti della redazione sono dovuti!

riforme

In Piazza San Lazzaro

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Seguila cicogna!

Ormai ci siamo, poi, magi-camente, come da set-tant’anni a questa parte,

verrà tagliato il nastro alla Festa dell’Unità della Cicogna, edizione 2015. Che festa sarà? Più o meno fortunata rispetto all’ultima edi-zione? Il riferimento è al tempo. Lo scorso anno, infatti, freddo e pioggia la fecero da padroni e le casse ne hanno risentito. Altro-ché. Al primo interrogativo non possono che rispondere gli orga-nizzatori. All’altro si può replicare con un semplice: chi può dirlo… Per prima cosa, e in sé è già una buona notizia, quest’anno non c’é il calcio “tra i piedi” e nell’aria si respira un po’ più di serenità. Se-condo aspetto: corre l’obbligo di sperare nell’estate e che faccia cal-do, o almeno che non piova. Terza ed ulteriore speranza: che l’offerta e le novità messe in campo siano accolte con interesse dai visitatori e che l’area della Cicogna sia affol-lata come un tempo.

A pochi giorni dal via ne parlia-mo con Romano Grazioli, respon-sabile della Festa, subentrato a Moreno Castaldini obbligato a lasciare il campo per motivi di sa-lute, a cui vogliamo far arrivare gli auguri di rimettersi presto in for-ma. Romano gode della collabo-razione di Giorgio, Pina, Roberta, Giacomo, Francesco e tanti altri. A tutti, anche ai non citati, vuole far giungere “un sentito grazie!”.

«C’era bisogno, per quanto pos-sibile, di un profondo restyling - dice Romano Grazioli - sia poli-tico che organizzativo. Da troppo tempo, credo, assistevamo ad una riproposizione-fotocopia della fe-sta, ogni anno più o meno simile, e ciò ha generato un vistoso calo di interesse nei visitatori. Dico questo senza nulla togliere a chi mi ha preceduto. Un cambio di passo necessario per invertire una tendenza pericolosa: lo ‘spegnersi’ della festa. Si deve risalire la china e riportarla allo ‘splendore’ di un tempo. Ci stiamo provando…».

Da sempre la Festa è fonte di finanziamento. I proventi che ne derivano forniscono i mezzi che servono al Partito per fare politica sul territorio: le sedi, le iniziative, questo giornale. Tutte cose che hanno un costo. A San Lazzaro, complessivamente, ogni anno occorrono diverse decine di mi-gliaia di euro. «A chi lo dici. Cer-to - risponde Romano - c’è piena consapevolezza che senza queste risorse raccolte in modo traspa-rente non si va da nessuna parte. E, oggi più che mai, lo sforzo è ne-cessario, dopo l’eliminazione del finanziamento pubblico dei par-titi, scelta voluta anche dal Pd, a partire dal 2017. Considerato poi che anche il due per mille dell’Ir-pef in vigore dal 2013 sembra stentare, ci corre l’obbligo di stare sul campo e portare a casa risor-se indispensabili per fare politica, stampare questo giornale, andare avanti».

La complessa macchina organiz-zativa è stata avviata da mesi. Do-vrà essere pronta in ogni sua parte il 19 giugno, giorno d’apertura. «Vogliamo chiamarla cittadella? - sottolinea Romano - è come un piccolo quartiere di una città con tutti i servizi in funzione. Tutto, a

regime, dovrà essere pronto. Oggi sono all’opera i costruttori, poi sarà la volta dei 350/400 volontari, im-portanti e necessari - a cui va il no-stro ringraziamento - che ogni sera si alterneranno nella conduzione e la custodiranno per soddisfare le richieste dei visitatori, dal cenare al passare qualche ora in allegra compagnia, dall’ascoltare musica e ballare, dal discutere di politica all’assistere alla presentazione di libri. Questa è la festa».

Un po’ di novità per chi ci leg-ge… «Abbiamo deciso - afferma Romano - di sacrificare le giostre, lo spazio, assottigliatosi, non ci con-sente più la loro presenza. Inoltre, abbiamo anche preso la decisione di togliere gli ambulanti che con la loro presenza (tanti prodotti simili su ogni banchetto) non qualifica-vano la Festa. Oltre il palco centra-le, che resta “il regno della balera”, sarà allestito - e qui si tratta di un ri-torno, ndr - un secondo palco dove si alterneranno spettacoli minori di varia natura. E naturalmente - con-tinua Romano - si troverà anche la Libreria dove sarà possibile anche rinnovare la tessera del Pd o maga-ri aderirvi per la prima volta, lo spa-zio dei Dibattiti, il bar Red Square, le iniziative sportive e il gioco della

La Festa torna a splendereCon l’Unità alla Cicogna dal 19 giugnoLe novità spiegate da Romano Grazioli

Tombola».Dici “Festa” e il pensiero corre ve-

loce alla gastronomia, i tortellini, la polenta, la salsiccia… Il ristorante tradizionale, quello degli “Antichi sapori” della Paola (la cuoca), con le sue specialità della cucina emi-liana non può mancare… «Certo che ci sarà - ribadisce Romano - e avrà il suo bel daffare per l’assen-za del “Toscano-Antica Ricetta”del Quartiere San Vitale di Bologna, in parte sostituita quest’ultima da una Griglieria toscana. Ritornerà poi anche il ristorante “Cento pas-si” con i piatti tipici siciliani, gestito in collaborazione con i volontari dell’Associazione di Libera a cui mercoledì 8 luglio verrà dedicata la serata della solidarietà. E anco-ra: la Locanda della Centonara e si potranno gustare i sapori spagnoli (paella, tapas, sangria). Ricordo poi, e questa è un’altra novità di quest’anno, sarà allestito un ‘baby parking’, uno spazio dove ci pren-deremo cura dei bimbi per qual-che tempo, fascia d’età dai 4 ai 7 anni, ad esempio per cenare in tut-ta tranquillità».

Non resta che l’attesa e nel dare appuntamento a tutti, Romano si dice convinto «che in tanti vorran-no raccogliere l’invito». *

di GIANNI GRILLINI

Isabella Conti assieme a Romano Grazioli nuovo responsabile della festa

In Piazza San Lazzaro

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Seguila cicogna!

Non ero mai stato un assi-duo frequentatore e da

esterno ero anche un po’ inti-morito da una Festa dove tutti si conoscevano ed io non ero “come loro”, o forse perché pensavo di non esserlo e che andandoci avrebbero potuto etichettarmi. Poi avvicinatomi al Pd dallo spirito innovatore di Renzi, l’anno scorso presi il coraggio ed andai alla Fe-sta, senza chiedere permessi, semplicemente presentando-mi e rendendomi disponibile. Messo un grembiule mi misi a servire ai tavoli cercando di imparare il menù e poco importa se sbagliavo qualcosa, si tornava a chiedere e si scriveva l’ordine cor-rettamente. C’era aria di fratellanza, nessuno doveva essere meglio di nessun’altro.

Presi via via conoscenza delle procedure, di cosa chiedere e stavo attento a servire i secondi solo quando avevano finito i primi. Una ragazza non riusciva a portare l’acqua a tutti, era pesante, quindi mi venne spontaneo aiutarla. Non serviva nessun “precedente” politico per stare lì, ma quello che la politica non può insegnarti sulla Festa lo puoi apprendere solamente vivendola.

È un posto dove non ci sono “soldati” o “generali”, né ricchi e pove-ri; il sindaco o il consigliere comunale lavorano come gli altri, con il sorriso in faccia. Ora mi spiegavo questa cosa che l’anno precedente mi aveva incuriosito: come mai il primo cittadino serviva ai tavoli? Proprio questo senso di appartenenza, questo essere tutti uguali,

Con l’impegno di tuttiandremo sempre più lontani, uniti

amici ma soprattutto uniti.In un attimo ritornai a circa

settant’anni prima, quando l’Italia era in macerie e per ricostruirla bisognava stare uniti, quando di carne ce n’era solo la domenica, se andava bene. Pensando alle salsicce ai ferri che stavo servendo per tutta la sera mi venne in mente quando mio nonno ne faceva colare il grasso sul pane per farsi un panino bello carico. Non si butta via niente e tutti insieme si usciva da uno dei periodi più bui della storia

moderna. Allora mi parve di vedere le stesse persone unirsi intorno ad una festa, ad un momento dove si era tutti uguali e dove lo spiri-to di unità che li accomunava era una forza, la forza trainante della nostra amata Emilia.

Per la prima volta l’anno scorso mi sono sentito parte di questa esperienza, parte del tutto, anche perché venni subito accolto nei “ranghi” come un fratello o, se amate le etichette, come un compa-gno. In quel momento ero orgoglioso di essere lì e dimostrare quan-to valevo non perché ero Iscritto al Pd, non perché eletto consiglie-re, ma perché ero un volontario, parte di quella forza motrice uni-taria nata tanto tempo prima. Ho incontrato volontari di ogni età; mi hanno raccontato aneddoti e abbiamo riso dopo un bicchiere di vino ma soprattutto sono rimasto colpito dall’atmosfera, dall’unità dei volontari, dallo spirito che ci ha portati qui e che con il perdurare dell’impegno di tutti, ci porterà ancor più lontano. Uniti.

di FEDERICO SALERNO

Libera, una presenza cresciuta nel tempoÈ iniziata ormai da diversi

anni la collaborazione di Libera con il Pd alle Feste de l’Unità. La prima esperienza ha preso il via quasi dieci anni fa al Parco Nord, tramite la Cgil,

con la quale abbiamo collabora-to nella gestione di un ristorante fino al 2012. Una presenza che è iniziata quando Libera non era conosciuta, quando non si par-lava di infiltrazione né, tantome-no, di radicamento delle mafie al Nord. Libera è poi cresciuta tan-tissimo in questi anni, è cresciuta la consapevolezza della citta-dinanza, e, parallelamente, è cresciuto l’impegno in una festa storica per la nostra regione.

Dal 2013 il ristorante “Cento Passi” al Parco Nord è gestito dai volontari del Pd di San Lazzaro con i quali collaboriamo e dal 2014 infine è iniziato un nuovo percorso: il ristorante è presente anche alla Festa de l’Unità della Cicogna di San Lazzaro, riuscen-

do così a creare un’unione ancor maggiore con il territorio e con le diverse realtà che ne fanno parte.

I volontari di “Libera”

In alto i ragazzi di Libera.A sinistra Enzo Guarneri,

il cuoco di Palermodel ristorante Cento Passi

In Piazza San Lazzaro

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Seguila cicogna!

I dibattiti, il vero sale della politicaQuest’anno sarà particolarmente ricca e rinnovata l’offerta di incontri politici alla Festa, che verteranno sia su temi locali che nazionali. Il tema che ha guidato la preparazione degli incontri è il cambiamento. Il cambiamento che non può aspettare di fronte a fenomeni che si chiamano globalizzazione e nuova sensibilità per l’ambiente, ma anche il ruolo dell’Europa di fronte alle sfide della immigrazione e della crisi dell’euro, infine l’avvio di una fase nuova nella politica, dal jobs act alla riforma della scuola, e nel locale il tema delle infrastrutture, dell’Unione dei Comuni e delle nuove povertà. Le proposte delle serate politiche si svolgeranno in modo nuovo, in quanto il pubblico avrà un ruolo fondamentale per aiutare l’approfondimento dei temi. Dopo la presentazione dei relatori sarà dato spazio al dibattito, il vero sale della politica. (Tutti gli incontri si svolgeranno nella Sala dibattiti adiacente alla libreria, tranne l’intervista all’On. Speranza e la chiusura della Festa. Eventuali variazioni saranno comunicate durante lo svolgimento della Festa).

Anche quest’anno è di par-ticolare rilievo la presen-

za della libreria nella nostra Festa, in particolare per ricor-dare i 70 anni della Liberazio-ne e i 70 anni dalla prima festa dell’Unità  a Bologna al Parco della Montagnola. In Italia il 2 settembre del 1945 a Mariano Comense (Milano), si tenne la prima festa del quotidiano co-munista L’Unità. L’idea di una festa legata al giornale di par-tito venne agli esuli che l’anno prima avevano partecipato a Parigi alla festa dell’Humani-tè, organo del partito comu-

nista francese. La Libreria avrà uno spazio leggermente più grande ri-spetto a quello dello scorso anno, nuovi espositori e accanto la sala dibattiti completamente coperta.

Anche il mondo dell’editoria locale e nazionale risente delle difficoltà economiche che ancora abbiamo, i dati sulla lettura sono preoccupanti, più della metà del-la popolazione legge meno di un libro all’anno e quasi 2 milio-ni di persone hanno smesso di leggere abitualmente un quoti-diano. Per fortuna i bambini e i giovanissimi leggono, prendono in prestito libri dalla Mediate-

ca, dalle biblioteche scolastiche. Leggere è aprire la mente. Sono previste sei presentazioni di libri con la presenza sia degli autori che di amici giornalisti o editori, di politici e amministratori.

I libri verteranno su tematiche di storia locale anche a livello me-tropolitano con il libro sulla storia di uno dei simboli più significativi della nostra città vasta, la Torre Asinelli, sul genere giallo ambien-tato nei nostri territori, su temati-che di vita quotidiana vista con gli occhi curiosi da due simpatiche vecchiette, su buone pratiche in-novative inerenti la raccolta e ri-

ciclo di rifiuti ingombranti, con importanti ritorni economici per le aziende che in questo set-tore operano. Non poteva inol-tre mancare la presentazione di un romanzo di grande forza evocativa e rigore storico che celebra i valori della Resistenza nel nostro territorio.

(Nell’opuscolo allegato al gior-nale l’elenco completo delle ini-ziative della libreria e dettagliate informazioni sui libri che saranno presentati. L’offerta sarà partico-larmente curata nei diversi set-tori e ci sarà lo sconto del 10% sul prezzo di copertina).

“Leggereè aprire la mente”di ROBERTA BALLOTTA

L’APERTURA DELLA FESTASi parte venerdì 19 giugno, giorno di apertura della Festa, con il saluto itinerante, alle 19, del segretario provinciale Francesco Critelli, ac-compagnato dai sindaci e dai segretari del Pd di San Lazzaro e Ozzano.

LE RIFORME, L’EUROPA, LA LEGALITÀSempre venerdì 19, ma alle 21, si parla di Jobs act con Filippo Taddei, responsabile economia e lavoro della segreteria nazionale del Pd. Co-ordina Matteo Di Oto. Saluto dei segretari di San Lazzaro e Ozzano. La scuola sarà al centro di due serate: lunedì 6 luglio, ore 21, si parlerà de “Il futuro della scuola a San Lazzaro”, con Ivana Summa e Bene-detta Simon, coordina Francesco Grassi. Venerdì 26 giugno alle 21 si affronterà il tema della riforma della scuola: “Sarà la volta buona”? con Francesca Puglisi, della segreteria nazionale del Pd e Graziella Giorgi del ”Forum scuola”. Coordina Ivana Summa. Venerdì 10 luglio si affronta il tema delle “riforme costituzionali”. Sarà presente Marco Di Maio, deputato Pd, della Commissione Affari Co-stituzionali della Camera.Mercoledì 24 giugno alle 21 il tema trattato è “Europa, Italia, Emilia-Romagna: il futuro è adesso”, con Marco Lombardo, docente univer-sitario.Sabato 11 luglio “Spazio alla legalità” con il Gruppo di Libera. Parteci-pano Marco Piana e Francesco Del Grande.

I COMUNI E LA REGIONELunedì 22 giugno alle 21 si parla delle “prospettive per le infrastruttu-re locali” con Irene Priolo, sindaco di Calderara, Claudio Mazzanti, capogruppo Pd al Comune di Bologna, Giuseppe Paruolo, consiglie-re regionale. Coordina Marina Bardi capogruppo Pd in Comune.Mercoledì 1 luglio alle 21 sarà alla Festa il segretario regionale del Pd

Paolo Calvano per parlare di “Emilia-Romagna: quale futuro?“ con Stefano Caliandro, capogruppo Pd in Regione. Il giorno successivo, giovedì 2 luglio, alle 21, si discute di “Unione dei Co-muni: ci siamo!” con i sindaci di San Lazzaro, Ozzano, Pianoro, Monte-renzio, Loiano e Monghidoro. Coordina Alessandro Battilana, segretario Pd Valli del Savena-Idice.Mercoledì 8 luglio si parlerà di “Lavoro e povertà: quali risposte” con Alessandro Alberani, segretario generale Cisl Bologna e Antonio Mu-molo, consigliere regionale, coordina Dario Mantovani (sindaco di Mo-linella)

IL PARTITO DEMOCRATICOSabato 20 giugno alle 21 “Il voto alle Regionali 2015: cosa cambia nel Pd?” con Luigi Tosiani, coordinatore della segreteria del Pd di Bologna.Sabato 27 giugno alle 9.30, contributo alla Conferenza programmatica del Pd.Sabato 4 luglio alle 21.15, si parla del rinnovamento dello statuto del Pd con Salvatore Vassallo, docente universitario e politologo, Sandra Zampa, deputato Pd e vice presidente del Pd e Andrea De Maria, de-putato Pd e membro della segreteria nazionale del Pd. La serata sarà coordinata da Gianluca Quartana e Renato BallottaDomenica 5 luglio, alle 21.15, “Le feste dell’Unità e il cuore dei volonta-ri” è il tema dell’intervento del segretario provinciale del Pd Francesco Critelli.Giovedì 9 luglio 2015, alle 21, intervista a Francesco Speranza, deputa-to Pd, già capogruppo alla Camera.

LA GIORNATA DI CHIUSURADomenica 12 luglio per la chiusura della festa interverrà un rappresen-tante del gruppo dirigente nazionale del Pd.

In Piazza San Lazzaro

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Incontri al femminileNumerosi e di grande interesse gli incontri organizzati alla Festa dalle coordinatrici della Conferenza delle donne Pd di San Laz-zaro, Anna Boselli e Morena Gubellini. Quest’ultima porterà il saluto della Conferenza delle donne a tutte le iniziative.    Domenica 21 giugno alle 21 – Sala dibattiti Si discuterà di “Welfare: la riforma del Terzo settore: volontariato e non solo” con l’onorevole Donata Lenzi e Massimo Battisti dell’ Opera Padre Marella. Coordina Claudia D’Eramo, vicesindaco di San Lazzaro. “L’ iniziativa è stata organizzata - spiegano le coordinatrici - per-ché è appena stata approvata la legge dl riordino del Terzo Settore che riguarda realtà associative importanti esistenti sul nostro ter-ritorio”.

Martedì 23 Giugno ore 21 – LibreriaPresentazione del libro “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” con l’autrice Cira Santoro e Federica Mazzoni, responsabile Coor-dinamento provinciale donne Pd. Coordina l’assessore comunale Marina Malpensa.Letture di Albertina Malferrari e Roberta Biavati. “La presentazione del libro perché tra cronaca e cicaleccio ne esce uno spaccato  di vita vivace, colorito, ma non meno reale, delle ‘pendolari’ della linea 21”.

Domenica 28 Giugno ore 21 - Sala Dibattiti“Diritti civili e di cittadinanza” con gli onorevoli Pd Marilena Fabbri e Sergio Lo Giudice, il sindaco Isabella Conti.

Coordina l’assessore comunale Benedetta Simon. “Un incontro importante perché il tema dei diritti e della cittadinanza ci coinvolge tutti”

Venerdì 3 Luglio, ore 21 - Sala DibattitiIncontro con i sindaci donna: Isabella Conti, Belinda Gottardi, Irene Priolo, Claudia Muzic. Con Morena Gubellini porta il saluto la coordinatrice Conferenza donne Pd di Castelmaggiore, Barbara Fornasari che ha collaborato alla organizzazione della serata.“La buona amministrazione e la buona politica declinate al femminile, le sfide, le difficoltà e i risultati a un anno dalle elezioni amministrative”.

La Legge 151 riconobbe alla donna una condizione di completa parità con l’uomo rafforzando fortemente anche la tutela giuri-

dica dei figli anche illegittimi. Lo scorso 19 maggio ha compiuto 40 anni una Legge importantis-

sima per le donne riguardante la Riforma del Diritto di Famiglia. La legge 151 del 1975 fu voluta fortemente soprattutto da quattro donne che nella Storia d’Italia hanno ricoperto con sapienza ruoli politici importanti: Nilde Iotti, Giglia Tedesco, Franca Falcucci e Ma-ria Eletta Martini.

Questa riforma, preceduta da un lungo lavoro di preparazione fatto insieme dalle militanti dei partiti allora presenti in Parlamen-to e da quelle dei movimenti femminili e femministi oltre che dei Sindacati, diede una nuova impostazione alla struttura interna della famiglia riconoscendo alla donna una condizione di completa pari-tà con l’uomo rafforzando fortemente anche la tutela giuridica dei figli anche illegittimi.

Su questo tema sono poi state emanate norme successive che hanno dato pari dignità ai figli nati sia nel matrimonio che fuori. Questa normativa incise in modo determinante su una cultura e un costume che erano presenti nel Paese e che non erano stati scalfiti neppure dalle norme Costituzionali, come ad esempio gli articoli 29, 30 e 31 che riconoscono la piena parità di diritti e di doveri tra i co-niugi, perché la legge ordinaria allora vigente era ancora quella del Codice del 1942 nato in pieno regime fascista.

Parliamo di famigliaa 40 anni dalla Riforma

La legge 151/1975 si può ben dire figlia di “larghe intese” tra forze politiche diverse, con il concorso di tutta quella società organizzata e non organizzata rappresentata da sindacati, as-sociazioni, movimenti e comitati tesi tutti ad una più giusta ed equilibrata condizione di vita per tutti e per le donne in par-ticolare spesso oggetto di discriminazioni, soprusi e violenza. Come donne dobbiamo rileggere questa legge, parlarne, approfon-dirne i contenuti e poi chiederci “perché’’, nonostante una normativa così all’avanguardia, ancora oggi vi siano tanti e troppi femminicidi e le donne continuino ad essere le vittime designate di violenza fi-sica, psicologica e intimidatoria all’interno della famiglia e negli am-bienti di lavoro.

Le Istituzioni, sopratutto quelle locali, hanno il dovere di non la-sciare solo nessuno. A San Lazzaro dobbiamo segnalare una situa-zione positiva per quanto riguarda l’ascolto delle donne e dei loro problemi legati sia alla violenza, ma anche alle più ampie problema-tiche famigliari, poiché esiste uno Sportello legale che il Comune, con il contributo di due associazioni femminili, Udi e “Associazione Donne Per..”, ha istituito con apertura bimensile nel 2009 e, come Conferenza delle donne Pd , ci auguriamo voglia continuare a far vivere. Infatti per le donne la conoscenza dei propri diritti e delle normative che tutelano la loro vita e la loro dignità è certamente una forza in più che possono trovare in un reale e trasparente ap-poggio dalle Istituzioni.

di ANNA BOSELLI e MORENA GUBELLINIcoordinatrici Conferenza Donne Pd San Lazzaro

Seguila cicogna!

Da sinistra: Claudia Muzic, Isabella Conti,Irene Priolo e Belinda Gottardi

In Piazza San Lazzaro

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Le elezioni regionalie i nodi programmatici del Pd

partito democratico

2 Giugno, una Festa di quartiere per tuttigrazie al Pd e a tanti volontari

La nostra piccola Festa di quartiere per i sessantanove

anni della Repubblica è giunta ormai alla quarta edizione, ce-lebrata quest’anno con il saluto del vicesindaco, Claudia D’Era-mo, del segretario del Pd di San Lazzaro, Michele Cavallaro e del presidente del Gruppo Pd in Re-gione, Stefano Caliandro.

Quando l’abbiamo pensata quattro anni fa, oltre alla promo-zione dei valori fondanti della Repubblica e della Costituzione, abbiamo voluto favorire anzi-tutto la convivialità, i legami di prossimità, di solidarietà sociale e, anche nel nostro piccolo, con-tribuire alla costruzione di una idea di città, di Italia e di Europa più vicine ai cittadini.

La Festa di quest’anno è stata un’altra bellissima occasione per incontrarci con tanti vicini, vecchi e nuovi. Si è data così anche alle per-sone sole e a chi è in maggiori dif-ficoltà, la possibilità di conoscere i propri vicini e di individuare punti riferimento.

Promossa dal Circolo del Pd ha in sé l’aspirazione di farne la festa di tutti, anche nell’ottica della Festa Europea dei vicini celebrata ormai in tante città. Del resto è già vissu-ta così da molti: anche quest’anno è stato possibile ripeterla perché tanti aderenti e non al Pd hanno contribuito a farla. Vogliamo citarli: Dorina, Giancarla, Giorgina, Letizia, Nadia, Pina, Gianni, Giuliano, Ro-berto, Nino, Dario, Giorgio, Luigi, Claudio, Oriano, Vanes, Andrea,

Marica, Tiziana, la Maria “punto di riferimento degli anziani della piaz-zetta” e diversi altri dei quali non conosciamo i nomi.

L’hanno resa ancora più splendi-da inoltre con la loro partecipazio-ne gratuita: le Mondine di Bentivo-glio, il Coro dei Bruschi con i loro

canti Popolari e sulla Resistenza, il Gruppo BallaInsieme di Ponti-cella, con Valeria e il Dj Roberto, con i loro balli coinvolgenti. Un grande grazie a tutti! compresi i tanti cittadini, che hanno parte-cipato ancora più numerosi degli anni scorsi.

Le elezioni regionalie i nodi programmatici del Pddi GIANLUCA QUARTANA

Vi ricordate quella sera del 1995 in cui andammo a letto con Emilio Fede che

tappezzava la cartina di Italia con le bandierine azzurre, se-gno ineluttabile della vittoria di Berlusconi alle regionali? Poi la mattina dopo ci siamo svegliati che non era proprio così e che grazie alla vittoria di un soffio di Badaloni eravamo addirittu-ra in vantaggio 11 a 7 (esclusi Trentino A.A. e Valle d’Aosta): ricordo ancora con soddisfazio-ne la faccia esterrefatta di mio padre, convintissimo elettore di Michelini! Poi è seguito un ciclo favorevole al centrodestra, ma nel 2005 siamo tornati più forti di prima: 14 a 4!!

Nel 2010 abbiamo perso male (7 a 11), incluso in Campania dove tutto il gruppo dirigente dell’epoca sostenne De Luca con forza, ma molte di quelle sono state vittorie di Pirro: diversi go-vernatori azzurri si sono dimessi anzitempo (Cota, Polverini, For-migoni, Scopelliti, Iorio) e a que-sti si sono purtroppo aggiunti i

nostri Errani e De Filippo. Pertanto il rinnovo dei consigli regionali questa volta si è distribuito su un intero biennio (2013-2015), quasi tutto a guida renziana, ed il risul-tato è inequivocabile: oggi siamo 15 a 3! Se poi consideriamo che le due regioni autonome alpine sono da sempre governate da par-titi nostri alleati… ne riparleremo di nuovo nel 2017 con la Sicilia.

Ovviamente il preoccupante livello di astensionismo è all’at-tenzione di tutti, in primis del Presidente della Repubblica, i ri-sultati di Lega e M5S non possono lasciarci indifferenti, come non possiamo omettere di segnalare il tracollo di Forza Italia, relegata intorno al 10% ovunque, e la vel-leità delle varie liste a sinistra del Pd quasi ovunque ridotte a mere testimonianze che raramente ac-cedono al riparto dei seggi, Sel inclusa, Liguria inclusa.

Ciò che però più conta è che oggi il Partito Democratico an-cor più di ieri guida il paese e la larghissima maggioranza delle amministrazioni locali. Possiamo

dispiacerci per questa o per quella singola sconfitta (chi non vorreb-be vincere sempre?) e perché il numero assoluto dei voti si è quasi ovunque ridotto, ma non possia-mo che concentrarci con ancor più forza sull’impegno quotidiano del governare e dell’amministrare e sul rafforzare la nostra capacità di progettare, ogni giorno di più, come meglio guidare il paese fuo-ri dalle secche dopo 7 anni di crisi, non per tornare a essere come era-vamo ai bei tempi andati, ma per collocare stabilmente il paese nel nuovo contesto socio economico dell’Europa e del mondo come ora si sta dipanando.

Per questo, con l’occhio rivol-to alle elezioni amministrative di Bologna 2016, il nuovo segreta-rio della Federazione di Bologna Francesco Critelli ha promosso una conferenza programmatica da realizzarsi entro luglio 2015 e volta a sciogliere una volta per tutte al-cuni nodi programmatici rilevanti per il nostro territorio, da lungo tempo non affrontati in modo si-stematico dalla dirigenza locale.

Quando leggerete queste ri-ghe come elettori, iscritti e grup-po dirigente locale ci saremo già ritrovati una prima volta al Cen-tro Malpensa di via Jussi, suddi-videndoci in 10 tavoli tematici (agroalimentare e ambiente – bologna città metropolitana – cultura – diritti – economia e lavoro – legalita’ e contrasto alle infiltrazioni mafiose – mo-bilita’ – scuola – urbanistica – welfare) ed altrettanto faremo la mattina del prossimo 27 giugno alla Festa dell’Unità, sperando che anche voi vogliate unirvi alla discussione e portare il vostro contributo.

Su www.pdsanlazzaro.it tro-vate il documento rimesso alla discussione dei circoli che sarà il punto di partenza del nostro confronto. In caso non possiate partecipare di persona, ogni vo-stro contributo potrà essere spe-dito via mail all’indirizzo:[email protected]è possa essere trasmesso ai responsabili dei gruppi tema-tici.

di RENATO BALLOTTA - segretario Circolo Pd “Due Giugno”

a nostra piccola Festa di

***

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In Piazza San Lazzaro

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I lavori per la riqualificazione della via Emilia procedono speditamente, nel pieno ri-

spetto dei tempi prefissati. In-fatti, dopo la stesa di uno spesso strato di asfalto sulla mezzeria nord della via Emilia, nel tratto da via Caselle a via Fornace, lo scorso 18 maggio il cantiere per le opere stradali è stato spostato sul lato sud. Così è stato rispet-tato il cronoprogramma dei la-vori che in fase di partenza era slittato di una settimana per il rinvenimento di sottoservizi, tu-bazioni e cavi elettrici, che non risultavano dalle tavole tecni-che dell’archivio comunale.

Come ha rilevato il vicesinda-co Claudia D’Eramo «il rispetto dei tempi di cantiere è già una bella notizia considerando che si sta infatti lavorando su un asse stradale antichissimo, dise-gnato dal console Marco Emilio Lepido e completato (da Rimini a Piacenza, ndr) nel 187 a.C., il cui sottofondo poteva riservare delle sorprese. Speriamo sia così anche per i tre lotti successivi - precisa - e che si possano ridurre i tempi e, di conseguenza, limi-tare i disagi che stanno suben-do commercianti e residenti del centro storico di San Lazzaro».

Con l’auspicio di tutti che al termine di tali opere per molti anni non siano necessari lavori di manutenzione, su tale asse stradale, come avvenuto nei tratti realizzati per il Civis, dal settembre 2007 al giugno 2008, nelle vie Caselle e Kennedy e in via Emilia nel tratto fra le due vie.

A tutt’oggi grazie alla qualità dei materiali - come aveva spie-gato nelle ultime assemblee il direttore dei lavori ingegner Fa-bio Monzali - non sono stati ri-levati cedimenti o screpolature. Anche se è vero che difficilmen-te commercianti e artigiani con attività sul tratto interessato dai lavori potranno recuperare le

perdite di incassi e fatturati.La Giunta ha infatti deciso,

e annunciato, sgravi fiscali per le attività interessate, accolti con soddisfazione da Ascom e Confesercenti, poi approvati dal Consiglio comunale del 28 maggio. Associazioni di cate-goria che, ricordando i disagi e i mancati introiti dovuti ai lavori per il Civis, chiedono oltre agli sgravi proposti, la riduzione del 50% della Tari e l’esenzione dell’imposta di pubblicità sul-le insegne e soprattutto che le opere vengano concluse al più presto possibile. In ogni caso la fase due dei lavori, lato sud tra le vie Caselle e Fornace, si dovrà chiudere i primi giorni di luglio con sospensione di ogni attività di cantiere dal 20 luglio al 3 ago-sto per consentire l’allestimento e lo svolgimento della storica “Fiera di San Lazzaro” giunta alla 185esima edizione.

Solo dopo lo svolgimento della Fiera si darà avvio alla terza fase con il cantiere nella mezze-ria sud del tratto della consolare tra le vie Fornace e Fratelli Ca-nova a poca distanza dal ponte

sul Savena. La quarta e ultima fase,dovrebbe iniziare i primi di settembre per concludersi a fine ottobre. Per quanto riguarda il ponte sul Savena molto proba-bilmente i lavori verranno ese-guiti nella primavera del 2016 ma soltanto nell’adeguamento del piano stradale e non nelle parti laterali e per le spallette, che da molti decenni attendono una sistemazione, ancora prive di finanziamento.

Per superare i disagi col sor-riso è stato avviato il concorso fotografico “Premio Umarell” aperto a tutti con poche rego-le: l’umarell, persona curiosa e impicciona resa famosa da Da-nilo Masotti, deve essere ripresa di spalle, non riconoscibile, di ogni età e sesso ma impegnato nell’osservazione dei lavori per il Crealis. Per partecipare basta inviare la foto dell’umarell all’in-dirizzo:[email protected], o con messaggio privato sul profilo Facebook del Comu-ne. Se interessa il regolamento è suwww.comune.sanlazzaro.bo.it/

Via Emilia, rispettati i tempiIl Comune vuole limitare i disagi ai cittadiniDagli scavi venuti alla luce antichi resti umani

umarell.Il concorso si concluderà

con la premiazione dei quattro vincitori, uno per ogni fase di cantiere, all’inaugurazione della rinnovata via Emilia.

Negli ultimi giorni di maggio il numero degli umarell è cre-sciuto sotto il portico del muni-cipio. Con i curiosi non interes-sati ai lavori stradali ma attratti dal rinvenimento di sei scheletri a circa trenta centimetri di pro-fondità dal piano stradale e a poco più di un metro dallo sto-rico palazzo. Non si dimentichi che l’attuale Sala di Città fino al 15 aprile 1945 fu cappella del monastero, e del lazzaretto, poi parrocchiale.

E che fino ai divieti napole-onici le sepolture avvenivano dentro e accanto alle chiese. Usanza confermata dagli scavi fatti nel palazzo, negli anni ’80, col rinvenimento di una sessan-tina di sepolture.

Saranno quindi gli esami di laboratorio sui resti, con misu-razione del radiocarbonio 14, a stabilire l’epoca di decesso di quelle sei persone. *

di GIANCARLO FABBRI

I lavori sulla via Emila all’altezza di piazza Bracci

viabilità

In Piazza San Lazzaro

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amarcord

La scoperta di sepolture sot-to la via Emilia in prossimità del portico del palazzo co-

munale ha incuriosito e, come spesso capita, stimolato ipotesi e fantasia. Sono sepolture del 1600? Oppure, come sostiene qualcuno, si tratta di resti di vit-time della seconda guerra mon-diale? O che altro?

Lo scavo, subito disposto dal-la Sovrintendenza, i rilevamenti, le analisi e lo studio che seguirà, ce lo diranno con sufficiente si-curezza, ma qualche punto fer-mo possiamo farlo fin d’ora, an-che perché gli studi sulla storia dell’antico lazzaretto, cominciati fin dal 1956 da Mario Fanti e ri-presi e continuati dal sottoscrit-to nel 1999, chiariscono molti punti e permettono di avanzare ipotesi sicuramente più attendi-bili.

Sul finire del XII secolo sorse nella guardia di Bologna, a tre miglia dalla città, nell’antica co-munità di Ronco Maruni, lungo e a pochissima distanza dall’an-tica via Emilia, un ospedale per lebbrosi.

Possiamo immaginare il leb-brosario medioevale come un luogo dove i malati erano co-stretti a vivere isolati dal mondo; una chiesa dedicata a San Laz-zaro col cimitero, capanne per i malati e un edificio per il perso-nale di servizio, il pozzo e spazi destinati a orto completavano il complesso. Questa piccola comunità, che aveva al proprio servizio oltre al cappellano an-che alcuni laici, era governata da un rettore nominato dagli stessi malati, che li rappresentava e ne amministrava i beni.

I lavori di ristrutturazione del palazzo comunale avviati nel 1987 hanno permesso di rin-venire le fondazioni dell’antica chiesa, che si trovava proprio dove è ora la “Sala di Città”, o meglio nella sua metà di le-

vante essendo l’edificio di culto medievale assai più corto. L’al-tra metà dell’attuale sala copre invece l’area che anticamente corrispondeva al sagrato, e dove, a fronte di un’area cimiteriale, si apriva il portone d’accesso alla chiesa; area che in occasione dei lavori ha dato alla luce una cinquantina di sepolture tuttora oggetto di studio. I rilevamenti misero in evidenza che le sepol-ture continuavano anche sotto il portico e verso la via Emilia, facendo pensare che il cimitero poteva continuare lungo il fian-co settentrionale della chiesa e fino all’antica via Emilia, che era assai più stretta. Le strutture di servizio ai lebbrosi si trovavano invece sul lato meridionale, più o meno in corrispondenza all’at-tuale cortile.

La storia dell’ospedale di San Lazzaro è lunga e complessa ed esistono pubblicazioni che la raccontano, ma per quanto qui ci interessa basti dire che nella seconda metà del Cinquecento il suo rettore pro tempore, Girola-mo Alamandini senior, restaurò e

ampliò la chiesa portandola alle dimensioni dell’attuale “Sala di Città”, dotandola poi del campa-nile e dell’attuale portico; provvi-de inoltre alla costruzione, dove fino ad allora erano modesti edi-fici, di un importante palazzo da destinare a deposito di prodotti e a sede dell’amministrazione (è l’attuale palazzo comunale) e ricostruì ex novo l’ospedale che, col cimitero sul retro, era, forse già da tempo, a nord della via Emilia.

Quindi le sepolture che af-fiorano oggi sono quelle di un

Scheletri vecchi di secoli?Le sepolture affiorate potrebbero far parte dell’antico cimitero e risalire al 1200/1500di PIER LUIGI PERAZZINI

Gli scavi e sotto i resti umani ritrovati sulla via Emilia

antico cimitero dove i cadaveri devono essere stati inumati in un periodo compreso tra il 1200 e la metà del 1500. Anzi, logica e buonsenso porterebbero a pen-sare che la costruzione del por-tico, l’allungamento della chiesa e l’allargamento della via Emilia siano avvenute ricoprendo aree cimiteriali che già alla metà del Cinquecento avevano da tempo perso le loro funzioni e la natu-rale inviolabilità, tuttavia solo un lavoro di analisi e studio sui resti dissepolti potrà dare una data-zione precisa e definitiva.

In Piazza San Lazzaro

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Nuovo numero dei “Qua-derni del Savena” e nuova immersione nel passato

recente e remoto di San Lazzaro. Con una curiosità: la copertina del 14° numero, presentato in Media-teca lo scorso 17 aprile, mostra un’immagine della vecchia chiesa di San Lazzaro - sorta nel XIII seco-lo come cappella dell’ospedale dei lebbrosi - distrutta da un bombar-damento aereo alleato avvenuto il 15 aprile 1945. E probabilmente molti sanlazzaresi non sanno che fino a quel giorno d’aprile la chiesa parrocchiale era all’interno del pa-lazzo municipale, coincidente con l’attuale Sala di Città.

La presentazione della rivista si è svolta nell’ambito delle iniziative del Comune, assieme all’Anpi, per ricordare il 70° della Liberazione, aperte dall’assessore alla Cultura Marina Malpensa, alla presenza di personalità della cultura locale e bolognese. Tra i relatori il diretto-re della rivista Mauro Maggiorani, docente dell’Università di Bologna, Giampiero Romanzi della Soprin-tendenza archivistica, l’architetto Francisco Giordano e infine Enzo Busatta nipote di Enrico Fantini. A

seguire interventi di alcuni degli autori e dei presenti in sala.

Nel 14° “Quaderno”, oltre alle prefazioni dell’assessore e del di-rettore della rivista, ci sono articoli di Manuele Franzoso “Enrico Casa-nova: il primo sindaco socialista di San Lazzaro”, Francisco Giordano e Diana Tura: “I caduti della Grande Guerra nel monumento di Piazza Bracci”, Giancarlo Fabbri: “Se n’è andato anche il capitano Tom”, Gabriele Nenzioni e Fiamma Lenzi: “Per un archivio virtuale di Luigi Fantini paletnologo”, Mario Fanti: “Luigi Fantini: ricordo di un uomo straordinario”, Adriano Simoncini: “Le foto montanare di Luigi Fan-tini”, Claudio Busi: “L’archivio foto-grafico di Luigi Fantini: impressioni e ricordi”, Enzo Busatta: “Enrico e Luigi Fantini: l’artista e l’esplorato-re”, Maurizio Cavazza: “Vicende del Savena” e Anna Spadafora: “Il viag-gio intellettuale di Salvatore Gir-genti”. Importante anche il lavoro redazionale e di coordinamento di Marianna Puscio.

I “Quaderni” erano nati nel 1998 come “strumenti, studi e documenti dell’Archivio storico comunale Carlo Berti Pichat” per

far conoscere l’archivio stesso ap-pena inaugurato e, come disse l’allora sindaco Aldo Bacchiocchi, «per rendere consapevoli i citta-dini della propria identità e dare

I “Quaderni”, la nostra storiaNella rivista articoli che svelano aspettipoco conosciuti della San Lazzaro che fu

risalto al patrimonio culturale del territorio». In seguito i “Quaderni” sono diventati strumenti indipen-denti di divulgazione storica in collaborazione col Comitato per lo studio e la ricerca sul territorio di San Lazzaro di Savena. Sono repe-ribili, arretrati compresi, in Media-teca o in libreria; l’ultimo è anche disponibile in versione elettronica all’indirizzo: www.clueb.it/riviste/quaderni-del-savena/.

Per chi ama la storia di San Laz-zaro i “Quaderni”, che pubblicano scritti di storici, esperti e appas-sionati, non dovrebbero mancare dalla propria biblioteca. Si tratta infatti di riviste, anzi libri, che for-mano una raccolta storica e cultu-rale sul territorio sanlazzarese che cresce di anno in anno con nuove ricerche e approfondimenti. Se si vuole sapere delle origini di San Lazzaro, e il perché oggi è così, si hanno risposte solo se si guarda alla sua storia, al suo passato, e lo strumento più a portata di mano è proprio questa rivista annuale. *

di GIANCARLO FABBRI

La copertina dell’ultimo numero della rivista

amarcord

Il primo sindaco socialista di San Lazzaro (1914-1922)Nato a Ozzano dell’Emilia il 2 giugno 1868, Casanova, a cui è dedicato

uno dei saggi dei “Quaderni”, aderì giovanissimo al Psi. Capolega e bracciante, fu eletto sindaco nelle elezioni del 28 giugno 1914. Insediatosi il 12 luglio poteva contare su 16 consiglieri contro i 4 di minoranza. Svilup-po del paese e soddisfacimento di tutti i pubblici servizi a beneficio della classe povera e lavoratrice era il suo programma. Da subito, sotto la sua direzione, furono approvate riforme in campo scolastico, assistenzialistico e lavorativo.

Con l’entrata in guerra dell’Italia (primo conflitto mondiale), la minoran-za liberale in Consiglio fece mancare il numero legale con le dimissioni dei consiglieri. Per San Lazzaro fu la condanna al commissario prefettizio.

A guerra finita, tornato sindaco, riprese il suo percorso di rinnovamento e riformismo, ma dovette fare i conti con il nascente fascismo a San Laz-zaro. Il nucleo più violento di fascisti era a Idice, dove aveva sede la Lega braccianti di cui era segretario lo stesso Casanova. Più volte bastonato e minacciato (gli fu ingiunto di dimettersi dalla cariche che ricopriva), il 1° novembre presentò le dimissioni, poi ritirate.

Ma poi, dopo avere registrato la pagina più triste dello squadrismo fascista a San Lazzaro: il brutale assassinio del sanlazzarese Ugo Mezzini (19 marzo 1922), si dimise il 12 giugno 1922. Si concludeva così la prima esperienza di un’amministrazione di sinistra a San Lazzaro.

In Piazza San Lazzaro

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GIARDINO PIETRO ZOCCAChi è. Anzi chi era. Pietro Zocca era nato a San Lazzaro il 17 giugno 1921, quasi un secolo fa. Militare di leva a 18 anni (1939), artigliere in forza all’11° RGPT, Reggimento di Corpo d’Armata, dapprima fu invia-to in Jugoslavia e successivamente finì per far parte del contingente che operò nel secondo conflitto mondiale nella tristemente famosa “Campagna di Russia”, sul Don. Di là, i familiari ricevettero sue notizie una sola volta, poi più nulla. Nell’unica lettera pervenuta diceva “che si trovava in gravi difficoltà fisiche per le impervie condizioni atmosferi-che di neve e gelo non essendo stati dotati di abbigliamenti adeguati, mandati con vestiari estivi”. Dato per disperso il 27 gennaio 1943 (furono oltre 90 mila gli italiani di cui non si ebbero più notizie) è uno dei dieci ragazzi sanlazzaresi, poco più che ventenni, che non si seppe più nulla da quelle terre lontane, travolti dagli avvenimen-ti che incendiarono l’Europa e il mondo intero. Con Pietro vogliamo citare anche il sacrificio degli altri nove sanlaz-zaresi: Giorgio Bondioli, Salvatore Cevenini, Duilio Gualandi, Giulio Mengoli, Renato Romani, Silvano Taddia, Bruno Tomasini, Egidio

Venturi, Dino Zani, accomunanti tutti, idealmente, al luogo in cui è ricor-dato Zocca. Il suo sacrificio, infatti, su richiesta di un suo parente, è ricor-dato nel parco (vedi foto centrale) a lui dedicato dall’Amministrazione sorto da poco tempo sul vecchio percorso della via Poggi deviata per la costruzione del sottopasso ferroviario, in prossimità della rotonda tra le vie Caselle e Caduti di Sabbiuno, dove, prima di partire soldato, si trova-va il casolare presente nelle vecchie planimetrie in cui aveva vissuto, Ca’ Zocca per l’appunto.

Ci piace immaginare che Pietro, come l’Antonio impersonato da Marcello Mastroianni nel film “I Gi-rasoli” (1970) diretto da Vittorio De Sica, si sia salvato e abbia vissuto felice in quei luoghi… Ma questa è un’altra storia.

In alto, la ritirata degli italiani sul DonIn basso, ingrandimento del cippo

In Piazza San Lazzaro

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appuntamenti

È in crescita la voglia del bio e dei prodotti a chilo

metri zero di frutta, ortaggi, carne, formaggi, pane,

farine e vino. Dal mese di maggio i produttori agri-

coli si sono “fatti in tre”. All’ormai consueto mercato

contadino domenicale del Centro “Tonelli” di Mura

S. Carlo, si sono aggiunti due nuovi appuntamenti

settimanali: Villa Serena, Centro “Malpensa”

(martedì dalle 17,30 alle 21 - incontri a tema).

Via Caselle, parcheggio adiacente alla Mediateca

e all’ITIS Majorana (mercoledì dalle 8 alle 14).

Mercati contadini

È in crescita la voglia del bio e dei prodotti a chilo-

“Serata con delitto”in Sala di Città (ore 21):

Lunedì 22 giugnoIl tuo volto che fondeSabato 8 agosto:Il salto della morteVenerdì 28 agostoFashion victimVenerdì 4 settembreBloody MaryLunedì 14 settembreBologna blues

SPETTACOLI TEATRALISPETTACOLI TEATRALI

>Cicogna (portico via Calindri)Mercoledì 17 giugno - ore 18La gallina coccodèEtà consigliata: 4-10 anni>Centro sociale Ca’ BassaGiovedì 16 luglio - ore 21Il calendario pepposoEtà consigliata: 6-11 anni>Ca’ de’ MandorliSabato 20 giugno - ore 22Malandrino e VeronicaSabato 4 luglio - ore 22CabaretVenerdì 10 luglio - ore 22Duilio Pizzocchi>Parco di Villa San CamilloDomenica 6 settembre - ore 18:30Omaggio a Henghel Gualdi

IN GIRO PER LE FRAZIONI>Cicogna (portico via Calindri)

IN GIRO PER LE FRAZIONI

PREISTOSERE AL MUSEOFino al 24 luglio, ogni venerdì, viaggi serali nella preistoria nella verde cornice del parco della Resistenza.Costo: intero: € 5 - under 18: € 3 - under 5: ingresso gratuito. Visita guidata per adulti e bambini. Obbligo prenotazione.PREISTONOTTI AL MUSEO

Venerdì 3 luglio e Venerdì 24 luglioUn’intera notte al Museo (dalle ore 20 del venerdì fino alle ore 9:30 del sabato). Costo: 25 euro. Obbligo prenotazione.Via F.lli Canova 49 - Tel. 051.465132

MUSEO “LUIGI DONINI”

> Piazza Marco Biagi (ore 21)Lunedì 15 giugno, In sella alla solidarietà: alla scoperta dei percorsi ciclopedonali. Lunedì 22 giugno, Edilizia in sicu-rezza, istruzioni per l’uso. Mercoledì 8 luglio, Narrazione della commedia eroica Cirano de Bergerac. Venerdì 10 luglio, Esibizione di danze popolari. Giovedì 23 luglio, spettacolo per bambini (età consigliata 6-11 anni) Gnam-gnam… Pappa-videogioco, a cura di Ambaradan teatro.

> Piazzetta Peppino Impastato (ore 21)Martedì 30 giugno, presentazione del libro: Anche questa è Bologna. Profili di bolognesi contemporanei. La Boccaccio-fila, novelle del Decameron: mercoledì 15 luglio, Quando cambia il mondo; mercoledì 22 luglio, Fatti furbo!; merco-ledì 5 agosto, Lo straniero; giovedì 6 agosto, Il richiamo della natura; venerdì 21 agosto, lezioni ed esibizioni di danze orientali.

INCONTRI IN PIAZZA

Nella Corte del palazzo comunale, ogni domenica, fino al 30

agosto (2 agosto escluso, domenica della Fiera) proiezioni ad

ingresso libero.La ragazza del dipinto: Belle (14/6); La spia (21/6); The Butler: un

maggiordomo alla Casa Bianca (28/6); Storie pazzesche (5/7);

Vita di Pi (12/7); American Hustle: l’apparenza inganna (19/7);

Guardiani della galassia (26/7); Paese mio (9/8); Big Eyes (16/8);

Spaghetti story (23/8); I sogni segreti di Walter Mitty (I sogni segreti di Walter Mitty (I sogni segreti di Walter Mitty 30/8).

CINEMA, fino al 30

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LABORATORI ITC STUDIOFino a giovedì 2 luglio, ore 21.30, andranno in scena i saggi fi-nali della rassegna “Le regole del gioco”, corsi di teatro per prin“Le regole del gioco”, corsi di teatro per prin“Le regole del gioco” -cipianti a cura del Teatro dell’Argine. Costo biglietti: 6 euro.Info: tel. 051.6271604 - tel. biglietteria 051.6270150;e-mail: [email protected] - www.teatrodellargine.orgItc Teatro (via Rimembranze 26, San Lazzaro)> Giovedì 18 giugno / Venerdì 19 giugno3 Per 3 Perdutecon gli allievi del Gruppo mercoledì blua cura di Ida Strizzi> Sabato 27 Giugno / Domenica 28 giugnoDavanti ad un distributore automatico di fiori dell’aeroporto di Bruxelles anch’io chiuso in una bolla di vetroCompagnia “I perduti” a cura di Vincenzo Picone(Costo biglietto: 8 euro)> Martedì 30 giugno / Mercoledì 1 luglioE tanti saluti al morto!con gli allievi del Gruppo giovedì verdea cura di Lea CirianniTeatro Nostra Signora della Fiducia(Piazza Lambrakis 1, Bologna)> Mercoledì 17 giugno / Giovedì 18 giugno Sempre a gallacon gli allievi del Gruppo intensivo light del giovedìa cura di Micaela Casalboni e Mattia De Luca> Sabato 20 Giugno / Domenica 21 giugnoSparseComparsecon gli allievi del Gruppo lunedì verdea cura di Lea Cirianni e Deborah Fortini> Martedì 23 giugno / Mercoledì 24 luglioPor Toda la Vida!con gli allievi del Gruppo intensivo light del mercoledìa cura di Giovanni Dispenza> Mercoledì 1 luglio / Giovedì 2 luglio Vite a scadenzacon gli allievi del Gruppo lunedì rosso a cura di Vincenzo Picone

TEATRO DELL’ARGINE

Parco della Resistenza (ore 20:30)

sabato 13, 20, 27 giugno

sabato 4, 11, lugliosabato 29 agostosabato 5, 12 settembre

Ingresso libero

CONCERTI ROCK

dalle 8 alle 14).

Parco della Resistenza (ore 20:30)

In Piazza San Lazzaro

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appuntamenti SanLazzaro

La solidarietà in piazzaGiovedì 18 giugno, ore 20Festa dell’Associazione BimboTuElegante cena in Piazza Bracci obbligo prenotazione:cell. 334 1477544 - mail: [email protected] seguire, ore 22 spettacolo per grandi e piccini nella Corte comunale.

CENA SOTTO LE STELLE

PiazzaLazzaroLazzaro

>Laboratori (ore 18 - obbligo prenotazione)

Giovedì 25 giugno: la moda

(età consigliata: 9-13)

Giovedì 2 luglio: i libri

(età consigliata: 5-9)

Giovedì 27 agosto: la farina e il pane

(età consigliata 6-10)

Mercoledì 2 settembre: il naturale

(età consigliata 7-10)

>TeatroGiovedì 9 luglio, ore 21

Mangia, mangia e non c’è più

(ingresso libero)

MEDIATECA RAGAZZI

(ore 18 - obbligo prenotazione)

Appuntamento nella Corte del palazzo

comunale. Voci, canzoni, cantautori,

band, blues e giovani promesse

alcuni spettacoli a pagamento):

16 (martedì) e 25 (giovedì) giugno,

2, 9, 16, 23 (giovedì), 24 (venerdì),

27 (lunedì) luglio3, 10 (giovedì) settembre

MUSICA SOTTO LE STELLE

Appuntamento nella Corte del palazzo MUSICA SOTTO LE STELLE

Narrazioni ispirate dai luoghidi San Lazzaro:>Stazione SFM, Mediateca,Piazza BracciMercoledì 18 agosto, ore 21>Parco di IdiceMartedì 25 agosto, ore 21

4 PASSI NELL’IMMAGINAZIONENELL’IMMAGINAZIONE

L’Estate sanlazzarese, di cui parliamo a pagina 7, si completa con altri ap-

puntamenti che per comprensibili ragioni di spazio non sono stati postati.

Tra questi: Bonazza Jazz, Casa Fantini, gli incontri in Mediateca, Mondorto,

il Cortile delle Fiabe, la pancia della balena.Per maggiori informazioni: www.comune.sanlazzaro.bo.it/eventi

-

puntamenti che per comprensibili ragioni di spazio non sono stati postati.Mondorto

Venerdì 3 e 24 luglio, 7 agostopresso Largo Osca Fratelli Maseratilezioni, esibizioni e ballo.Ingresso libero.

TANGO SOTTO LE STELLE7 agosto

TANGO SOTTO LE STELLE

LETTERE AL GIORNALE

La poesiaDavanti al ritratto

di mia madre

Dentro il chiarore della cornicela tua faccia è giovane ancora

l’ombra del tempo impietoso non sfiorala fronte chiara, lo sguardo felice.

La bocca carnosa, alla radice delle ciglia la pelle è come d’aurorasolo ad un lato una crepa ch’affiora

degli anni trascorsi muta mi dice.

Rammento il tuo futuro cessato……giorni lontani di un giorno che fu

quand’ero ragazzo e c’eri anche tuper me invece il tempo è passato.

Così le parti si sono invertitecome fosti mia figlia ti guardo

come un padre paziente m’attardo…pensando a ritroso le nostre vite.

Gabriele Carati

Una svista e… complimenti alla rivista!In un viaggio in treno sulla tratta Bologna-Rimini ho trovato, lasciata certamente da un passeggero, una copia del vostro giornale. È stata una bella scoperta, é molto interes-sante e piacevole da leggere; non sono un residente a San Lazzaro ma... quasi (quartiere Savena di Bologna) e questo accresce l’interesse.Volevo però segnalarvi una svista: in penultima pagina c’è una “bacheca” con appunta-menti teatrali e di spettacoli. Tra gli altri c’è un evento dell’Itc teatro: “Il piccolo mondo-due atti unici dedicati ad Ingmar Bergman”. Lo spettacolo è presentato come “un omag-gio all’attrice del bianco e nero e al suo mondo”. Però Ingmar Bergman é un regista - uomo - svedese. L’attrice é Ingrid Bergman. E allora la svista genera una confusione e un dubbio: a chi è dedicato questo spettacolo? Un cordiale saluto.                     

Roberto IorioImperdonabile: Ingmar, il regista; Ingrid, l’attrice… Un semplice scambio di persona. Si trattava del regista. Una cosa ci consola: anche i migliori sbagliano. (gi.gi)

Cassonetti pieni fino all’inverosimile…Ho sempre apprezzato il lavoro effettuato per lo smaltimento dei rifiuti, così efficiente da suscitare l’ammirazione dei diversi amici e parenti, provenienti da altre città, che mi venivano a trovare. Ultimamente però qualcosa è cambiato, sembra che un mec-canismo perfettamente oliato si sia inceppato. Abito alla Cicogna, zona residenziale e, come testimonia la foto allegata, i cassonetti, sia quelli per rifiuti generici che gli altri per carta e plastica, si riem-piono fino all’inverosimile, tanto da costringere molti a lasciare cartoni e botti-glie per terra.È un caso fortuito ripetuto-si più volte in questi mesi? O c’è un nuovo accordo con il Comune. Spero di essere smentito con i fatti.                     

lettera firmata

Tel. 051.6275567 – 339.7759182

www.immobiliaresanlazzaro.it

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