184-187 AR384 Hertz H8 DSP ACS.qxp -- 09/02/17 15:54 ... · mentazione: 10,8-14,4 VDC. Tensione di...

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184 AUDIOREVIEW n. 384 febbraio 2017 C on la nuova generazione di DSP in grado di lavorare a frequenze e ri- soluzioni elevate, i più esigenti au- diofili hanno visto soddisfate le loro aspettative. Il bit One HD, premiato dall’EISA come “In-Car processor of the year” la scorsa estate, ha fissato i riferi- menti in termini di qualità del processo del segnale musicale una volta acquisito da ingressi digitali, analogici o dalla rico- struzione dei segnali provenienti da sempre più complesse sorgenti di serie. Quest’ultimo è un aspetto decisivo per un moderno DSP ed è importante alme- no quanto la capacità di trattare il se- gnale una volta reintegrato e completo. Ciò è ben noto nel mondo del car audio attuale. E nella maggior parte dei casi, è il principale motivo d’uso dei DSP, forse più importante dell’azione che lo stesso effettua sul suono e sui suoi aspetti. Lo sanno bene anche i progettisti del bit One HD, autori anche del nuovo Hertz H8 DSP, il primo processore di casa Hertz. Un processore che, a modo suo, pone un’ulteriore pietra miliare nel set- tore del car audio in piena mutazione. L’H8 DSP rivolge la sua attenzione pro- prio a quegli impianti di serie, sempre più diffusi, che non possono esprimere le loro potenzialità con un semplice up- grade, magari perché equalizzati, ma che necessitano di un intervento mirato, diretto, da parte di un DSP. Ma è anche dedicato agli impianti di serie più “sem- plici”, dotati di una uscita diretta verso gli altoparlanti e che avrebbero bisogno di un ampli con ingressi ad alto livello. Ma che trovano nell’H8 DSP un modo estremamente mirato per avere un’inter- faccia con l’impianto di serie diretta- mente connesso con un processore so- noro, dal quale partire per un ascolto personalizzato di qualità. Sembra piccolo ma… L’H8 DSP si presenta con una veste mol- to concreta e professionale. Anche trop- po, se non ci fosse una “pennellata di arancio”, colore che caratterizza l’intera produzione Hertz, a spezzare il grigio scuro antigraffio con cui è rifinito il telaio metallico. E molto concreta è la sua “mis- sion”: permettere l’upgrade dell’impian- to di serie alla maggior parte delle auto, dichiarata sin dalla sua denominazione inedita sul catalogo - Digital Interface Processor - che la dice lunga su come i progettisti hanno inteso strutturarlo. Ecco perché hanno curato con attenzio- ne non solo il lavoro di interfacciamento e di riequalizzazione che l’H8 DSP è chia- PROVE Hertz H8 DSP Digital Interface Processor È così che la Hertz definisce il nuovo H8 DSP, un processore particolarmente attento all’interfacciamento con gli impianti di serie ma dall’ottima versatilità nella messa a punto dell’impianto. HERTZ H8 DSP Processore sonoro per auto Costruttore e distributore per l’Italia: Elettromedia, S.S. 571 Regina, km 3.500 Marignano, 62018 Potenza Picena (MC). Tel. 0733 870870 - Fax 0733 870880 www.hertzaudiovideo.it Prezzo: euro 389,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Alimentazione: 10,8-14,4 VDC. Tensione di alimentazione per operatività: 7,5-15 VDC. Assorbimento: 0,4 A. Assorbimento da spento senza DRC MP: 2,5 mA. Assor- bimento da spento con DRC MP: 4 mA. Tensione Remote IN: 6,5÷15 VDC (1,3 mA). Tensione Remote OUT: 12 VDC (130 mA). Distorsione THD @ 1 kHz, 1 VRMS out: 0,005%. Banda passante @ -3 dB: 10- 22.000 Hz. Rapporto S/N (pesato A): in- gresso Digitale, 105 dB; ingresso Master, 95 dB; ingresso AUX, 96 dB. Separazione tra canali @ 1 kHz: 85 dB. Sensibilità in- gresso (Speaker in): 2÷15 V RMS. Sensibi- lità ingresso (AUX In): 0,6÷5 V RMS. Impe- denza d’ingresso (Speaker In): 22 kohm. Impedenza d’ingresso (AUX In): 15 kohm. Livello massimo d’uscita (RMS) @ 0,1% THD: 4 V RMS. Dimensioni: 191x131x34 mm. Peso: 0,6 kg

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184 AUDIOREVIEW n. 384 febbraio 2017

Con la nuova generazione di DSP ingrado di lavorare a frequenze e ri-soluzioni elevate, i più esigenti au-

diofili hanno visto soddisfate le loroaspettative. Il bit One HD, premiatodall’EISA come “In-Car processor of theyear” la scorsa estate, ha fissato i riferi-menti in termini di qualità del processodel segnale musicale una volta acquisitoda ingressi digitali, analogici o dalla rico-struzione dei segnali provenienti dasempre più complesse sorgenti di serie.Quest’ultimo è un aspetto decisivo perun moderno DSP ed è importante alme-no quanto la capacità di trattare il se-gnale una volta reintegrato e completo.Ciò è ben noto nel mondo del car audioattuale. E nella maggior parte dei casi, èil principale motivo d’uso dei DSP, forsepiù importante dell’azione che lo stessoeffettua sul suono e sui suoi aspetti. Losanno bene anche i progettisti del bitOne HD, autori anche del nuovo HertzH8 DSP, il primo processore di casaHertz. Un processore che, a modo suo,pone un’ulteriore pietra miliare nel set-tore del car audio in piena mutazione.L’H8 DSP rivolge la sua attenzione pro-prio a quegli impianti di serie, semprepiù diffusi, che non possono esprimerele loro potenzialità con un semplice up-grade, magari perché equalizzati, ma

che necessitano di un intervento mirato,diretto, da parte di un DSP. Ma è anchededicato agli impianti di serie più “sem-plici”, dotati di una uscita diretta versogli altoparlanti e che avrebbero bisognodi un ampli con ingressi ad alto livello.Ma che trovano nell’H8 DSP un modoestremamente mirato per avere un’inter-faccia con l’impianto di serie diretta-mente connesso con un processore so-noro, dal quale partire per un ascoltopersonalizzato di qualità.

Sembra piccolo ma…

L’H8 DSP si presenta con una veste mol-to concreta e professionale. Anche trop-po, se non ci fosse una “pennellata diarancio”, colore che caratterizza l’interaproduzione Hertz, a spezzare il grigioscuro antigraffio con cui è rifinito il telaiometallico. E molto concreta è la sua “mis-sion”: permettere l’upgrade dell’impian-to di serie alla maggior parte delle auto,dichiarata sin dalla sua denominazioneinedita sul catalogo - Digital InterfaceProcessor - che la dice lunga su come iprogettisti hanno inteso strutturarlo.Ecco perché hanno curato con attenzio-ne non solo il lavoro di interfacciamentoe di riequalizzazione che l’H8 DSP è chia-

PROVE Hertz H8 DSP

Digital Interface ProcessorÈ così che la Hertz de�nisce il nuovo H8 DSP, un processore particolarmente

attento all’interfacciamento con gli impianti di serie ma dall’ottima versatilità nella messa a punto dell’impianto.

HERTZ H8 DSPProcessore sonoro per auto

Costruttore e distributore per l’Italia:Elettromedia, S.S. 571 Regina, km 3.500Marignano, 62018 Potenza Picena (MC).Tel. 0733 870870 - Fax 0733 870880www.hertzaudiovideo.itPrezzo: euro 389,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTOREAlimentazione: 10,8-14,4 VDC. Tensionedi alimentazione per operatività: 7,5-15VDC. Assorbimento: 0,4 A. Assorbimentoda spento senza DRC MP: 2,5 mA. Assor-bimento da spento con DRC MP: 4 mA.Tensione Remote IN: 6,5÷15 VDC (1,3mA). Tensione Remote OUT: 12 VDC (130mA). Distorsione THD @ 1 kHz, 1 VRMSout: 0,005%. Banda passante @ -3 dB: 10-22.000 Hz. Rapporto S/N (pesato A): in-gresso Digitale, 105 dB; ingresso Master,95 dB; ingresso AUX, 96 dB. Separazionetra canali @ 1 kHz: 85 dB. Sensibilità in-gresso (Speaker in): 2÷15 V RMS. Sensibi-lità ingresso (AUX In): 0,6÷5 V RMS. Impe-denza d’ingresso (Speaker In): 22 kohm.Impedenza d’ingresso (AUX In): 15 kohm.Livello massimo d’uscita (RMS) @ 0,1%THD: 4 V RMS. Dimensioni: 191x131x34mm. Peso: 0,6 kg

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mato a fare, ma anche soprattutto quellodi rendere queste operazioni particolar-mente facili, con un elevato grado di au-tomatismo, per permettere tempi di in-stallazione ridotti e risultati particolar-mente interessanti. Non per questo sultelaio dell’H8 DSP campeggia brillante-mente il logo del “bit Drive”, il portalededicato al mondo dei processori digitalidell’Elettromedia, famiglia che compren-de anche il bit Tune, sistema di misura edi autotaratura a disposizione di molti in-stallatori legati ai brand Elettromedia, unsistema che consente, dopo aver sotto-posto a procedura di misura l’impianto,una curva che automaticamente possaessere recepita dai processori, H8 DSPcompreso.L’H8 DSP nasce con una dotazione di in-gressi che fa la differenza. È dotato diquattro ingressi ad alto livello, da colle-gare alle uscite amplificate della sorgen-te, tipicamente alle uscite front e rear del-l’autoradio. Tramite due di questi quattroingressi (i front), è possibile attivare lafunzionalità “Speaker Turn On” che “sen-te” il segnale ed accende il processore,altrimenti in uno stato di “stand by” abassissimo consumo. Questi ingressi so-no presenti su un connettore multipolareil cui schema di collegamento è riportatosul fondo dell’apparecchio. Oltre ai se-gnali d’ingresso ed alle connessioni di ali-mentazione, sul connettore sono presenti

altri segnali di controllo, tra cui le connes-sioni fisiche di “remote” e il rilancio dellostesso verso gli amplificatori ed altri con-trolli.Oltre agli ingressi amplificati, l’H8 DSP haa disposizione una coppia di ingressi au-siliari, il cui impiego principe è quello delcollegamento con uno smartphone o unDAP, ed un ingresso ottico digitale, chepuò accettare segnali in PCM fino a24/96. Su uno dei due pannellini lateralilunghi del telaio sono presenti il connet-tore multipolare e l’ingresso Aux. Tra essiil deviatore per attivare o escludere l’au-toaccensione tramite il segnale dall’in-gresso ad alto livello ed altri controlli de-dicati. Sul pannellino opposto troviamol’ingresso digitale, il connettore USB peril collegamento al computer ed il collega-mento al DRC, il controller esterno ne-cessario per la selezione degli ingressi eper il controllo delle funzionalità audio,principalmente il volume, altrimenti in-controllabile quando selezionato l’ingres-so digitale, ma anche bilanciamento e fa-der.Accanto ad essi, ben 8 canali di uscitaserviti dal processore interno. Per megliodistribuire le risorse di calcolo del proces-sore, i canali sono stati in qualche modo“preassegnati”. Per cui i canali 1 e 2 sonodedicati ai tweeter, 3 e 4 al midrange, 5 e6 al woofer, 7 al canale centrale ed 8 alsubwoofer. Le impostazioni di base del

processore offrono tagli in frequenza cherispecchiano queste destinazioni d’uso.Con l’impiego di un computer, però, tut-te le potenzialità vengono enormementeaumentate.

Un’interfaccia al top per la taratura

L’ormai collaudata procedura di installa-zione del programma di gestione dell’H8

PROVEHertz H8 DSP

Nella scheda interna dell’Hertz H8 DSP regna un perfetto ordine. C’è grande uso di componentistica SMD.

Il processore impiegato è un Cirrus LogicCS47048C, processore 32 bit funzionante a147 MHz, dotato di 4 convertitori ADC in

ingresso ed 8 DAC in uscita.

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settaggio dei parametri di ogni altopar-lante è analogo agli altri DSP. Si posso-no settare i filtri, qui solo Linkwitz e But-terworth, i tagli sono al massimo a 24dB/ottava e le frequenze di taglio sonobloccate su valori fissi, da selezionare suun menù a tendina ma comunque sem-pre nell’intervallo 20 Hz-20 kHz. Sulsubwoofer è possibile inserire un filtropassa-banda in modo da avere un sub-sonico, ma la frequenza minima è co-munque 20 Hz.Per ogni uscita è presente un controllodi livello. È possibile linkare i controlli dilivello delle uscite, mandare in mutinguno, l’altro o un insieme di altoparlanti,

DSP, simile a tutti i processori di casaElettromedia, permette di sfruttare mac-chine Windows dalla versione XP a Win-dows 10, anche virtuali (!), per configura-re il processore. Un dettagliatissimo e ri-solutivo manuale multilingue è poi pre-sente nel CD di installazione nel qualesono presenti anche segnali audio per lamessa a punto.Chi conosce i programmi di gestionedei processori Audison, anche quelli in-tegrati negli ampli della linea Prima, tro-verà molto famigliari tutte le proceduree gli step di configurazione. Il program-ma di gestione dell’H8 DSP, infatti, èestremamente simile a quello in dota-zione nel bit One HD (al di là del colorearancione dominante della schermata) esebbene privo di alcune peculiarità tipi-che del processore top di casa Audisonne offre le stesse caratteristiche di con-trollabilità ed immediatezza. La finestradi gestione di tutte le operazioni è uni-ca e tutto avviene al suo interno. Tuttele operazioni partono con la configura-zione guidata del sistema, che ci condu-ce attraverso una procedura di de-equalizzazione. Uno dei segnali di provadel CD in dotazione esegue una lungasweeppata e il processore rileva il livellodel segnale agli ingressi, lo de-equaliz-za e pertanto può ricostruire una “con-trocurva” adeguata a linearizzarlo. Laprocedura si può eseguire anche senzail PC collegato attivata da un pulsantesul pannellino degli ingressi. Natural-mente non sempre si sa se la sorgentedi serie è equalizzata e c’è una procedu-ra apposita per verificare questa even-tualità. Automatica e semplice da ese-guire anche la regolazione del livellod’ingresso, da effettuare sempre con ilCD in dotazione nel lettore dell’autoagendo sui potenziometri presenti suldorso dell’apparecchio e aiutandosi conil LED rosso che indica il clip del segna-le per ogni ingresso. È bianco, invece, ilLED di accensione.Una volta eseguita la messa a punto deisegnali d’ingresso, si passa alla configu-razione del sistema, attivando gli alto-parlanti che lo compongono ed asse-gnando loro le uscite. Operando tramitecomputer, anche le impostazioni “di ba-se” possono essere personalizzate. Il

così com’è possibile linkare l’interventodel crossover tra destro e sinistro. Nellazona inferiore si può notare l’equalizza-tore a terzi d’ottava che agisce sui canaliselezionati. L’equalizzatore si può bypas-sare o porre in flat con un solo tasto, re-golare selezionando gruppi di frequenzee linkare tra i canali destro e sinistro.Nella zona in alto a destra, lo stato dellaconnessione con il crossover e la versio-ne del firmware. A destra, la selezionedegli ingressi.Avere a disposizione un software cosìevoluto e delle funzionalità avanzate,magari mutuate da altri dispositivi giàsviluppati, porta senz’altro un enormevalore aggiunto a questo DSP. Una cu-riosità: il software è localizzato in nume-rosissime lingue. Dal russo al turco, dalcoreano al giapponese, dal cinese alnorvegese, oggi ben 15 lingue sono sulCD di installazione. Altre sono disponi-bili online (sul già citato portale bit Dri-ve, ancor di più un riferimento per i pro-cessori di casa Audison/Hertz) da inte-grare nel programma. Grazie al collega-mento automatico con il sito bit Drive,anche gli aggiornamenti del firmwarepiù recenti possono essere scaricati rapi-damente ed in modo sicuro. E, soprat-tutto, possono essere eseguiti senza chel’H8 DSP debba essere disassemblatodall’impianto. Basta collegarlo al PC…

PROVE Hertz H8 DSP

Il pannellino delle connessioni d’ingresso. I segnali ad alto livello sono contenuti nelmultipolare. I due pin sono dedicati ad un ingresso analogico ausiliario.

Splash screen delprogramma digestione del

processore H8 DSP.Come per altri

prodotti dello stessocostruttore, si può

impiegare anche off-line.

Successivamente vengono assegnati ad essii canali del processore.

In fase di configurazione, è possibiledefinire graficamente il proprio impiantoattivando i componenti effettivamente

installati.

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In auto

L’installazione in auto è avvenuta affian-cando l’H8 DSP al processore normal-mente presente e copiando le imposta-zioni di base, equalizzazione compresa,per ottenere una curva simile a quellapresente e collaudata. La connessionecon il PC (anzi, con un Mac, per dirla tut-ta, con Windows 10 in emulazione su

Virtualbox ed il programma, robustissi-mo, che gira su esso) è stata interrottadopo aver scritto sul processore le duediverse curve di taratura. Senza il DRC èimpossibile impiegare il processore co-me “componente attiva” dell’impianto.Si può tuttavia scegliere quale curva im-postare di “default” con il gruppo di mi-croswitch presenti sul fianchetto degliingressi. Nel caso di una installazione

“fissa”, con il processore celato alle“grinfie” del proprietario dell’auto edimpostato, in sede di installazione e ta-ratura, per ottenere i migliori risultati, ilDRC non serve, a meno che non si im-pieghi l’ingresso digitale. In questo ca-so, e se si vuole commutare spesso l’in-gresso con l’ausiliario per ascoltare mu-sica da un dispositivo esterno, si deveimpiegare il DRC dedicato, un interes-sante modello (siglato DRC HE) con unpiccolo display che indica l’ingresso atti-vo e pulsanti a bilanciere per il volume.A proposito, il DRC è l’unico modo perpoter controllare il volume in caso si usil’ingresso digitale dell’Hertz H8 DSP.Interessante la possibilità di variare e se-lezionare la seconda posizione di memo-ria in base ad un segnale esterno, unaspecie di remote che può essere connes-so ad un terminale, positivo o negativo,dell’auto. Ad esempio si può creare unacurva alternativa alla curva principale de-dicata all’ascolto con auto in moto, perl’ascolto con auto ferma, attivandolaquando viene tirato il freno a mano, op-pure quando è presente un secondo pas-seggero, attivata col segnale del sensoredi peso del sedile. Insomma, una caratte-ristica molto “smart” di questo DSP chelascerà soddisfatti molti appassionati.Sebbene non abbia molto senso parlaredi “suono” di questo dispositivo, com-plesso ma soprattutto plasmabile allabisogna, fermo restando le ottime pre-stazioni in termini di rumore, è invecepiù interessante riferire dell’esperienzafatta con l’ingresso digitale dei DAPprovati su questo stesso numero, un’e-sperienza d’ascolto che lascia senza fia-to per la qualità del segnale musicaleche il piccolo H8 DSP riesce a trattare.Certo, i segnali superiori a 96/24 nonsono compatibili, però possono essereriportati, in uscita dal dispositivo porta-tile, sui 96/24 (DSD compresi) accettatidall’H8 DSP. Che poi vengono interna-mente trattati a 48/24 e quindi proces-sati e inviati ai convertitori di bordo. Quiil suono è una spanna superiore, perstabilità, impatto, dettaglio e pulizia, aquello esibito dal semplice ingressoanalogico a cui avevo collegato lo stes-so dispositivo.

Conclusioni

Correte a guardare il costo di questo pic-colo gioiello. Da parte mia l’ho controlla-to più di una volta. Per il livello di tecno-logia, di esperienza e serietà del costrut-tore, per l’estremo livello del software digestione, il cui valore è estremamente su-periore a quello che possa essere svilup-pato per un solo prodotto, il prezzo divendita è estremamente competitivo.Una mossa, da parte della Hertz, per con-vincere ancora di più che il processore èl’elemento “indispensabile” per ogni im-pianto audio in auto. In qualsiasi auto.

Rocco Patriarca

PROVEHertz H8 DSP

Sul pannellino opposto sono presenti le otto uscite ma anche l’ingresso digitale ottico, laconnessione per il DRC e la connessione USB per il PC.

La schermata di taratura dell’Hertz H8 DSP. Una schermata che concentra su di essa tutti iparametri in gioco. Una scelta, quella di avere tutto sotto controllo in un’unica schermata,

apprezzatissima da tutti gli installatori.

Tutti i parametri in gioco possono essere corretti in tempo reale, come ad esempio lafrequenza di taglio dei crossover selezionabile su punti discreti ma comunque entro

l’intervallo 20 Hz-20 kHz. L’effetto delle modifiche è ascoltabile anch’esso in tempo reale.

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