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CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO MONUMENTI E COLLEZIONI PROVINCIALI 2017>2018 MUSEO MEMORIE CASTELLI STORIA PAESAGGI SCOPERTA ESPERIENZA MUSEO> <SCUOLA ARTE

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CASTELLO DEL BUONCONSIGLIOMONUMENTI E COLLEZIONI PROVINCIALI

2017>2018

MUS EO

MEMORIE

CASTELLI

STORIA PAESAGGI

SCOPERTA

ESPERIENZA

MUSEO><SCUOLA

ARTE

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© 2017 Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali redazione testi, grafica e impaginazione a cura dei Servizi educativi del museo

Castello del Buonconsigliomonumenti e collezioni provinciali

Laura Dal Pràdirettore del museo

Servizi educativi del museoFrancesca Jurmanresponsabile

Chiara Facchin, Giorgia Sossassesperte in educazione al patrimonio

Stefania Anello, Andrea Cardone,Elisa Conci, Federica Gentilini,Chiara Radice, Stefania Schir, Elisa Zenieducatori museali

www.buonconsiglio.it

Servizi educativi del museo

0461 492811 lun>ven 9>13

[email protected]

proposteper la scuola

percorsi di visitapercorsi elaborati per fornire chiavi di lettura alle esposizioni temporanee e al patrimonio monumentale del museo partendo dall’idea di apprendimento come scoperta e ricerca storico-artistica simulata

percorsi di ricercapercorsi tematici che, attraverso l’esperienza di un processo simulato di ricerca, si qualificano come azioni dirette all’acquisizione e al consolidamento di abilità di lettura, di osservazione e di riflessione critica nei confronti del patrimonio culturale e del suo contesto territoriale

progetti in partenariatoinsegnanti e professionisti del museo condividono finalità, obiettivi e metodi di lavoro per elaborare, in una reciproca relazione di scambio e confronto, azioni formative significative e personalizzate per ogni contesto educativo; per rispondere a specifiche esigenze formative possono essere concordati e strutturati progetti flessibili e tematici che rientrino anche nella programmazione di attività opzionali

laboratoria completamento di percorsi di visita e di ricerca, sono spazi dedicati alla rielaborazione creativa personale attraverso la sperimentazione di tecniche artistiche

sportello di consulenzatempo e spazio che i Servizi educativi del museo dedicano alle scuole che intendono ricevere informazioni e indicazioni più dettagliate, richiedere una collaborazione alla progettazione o alla costruzione di percorsi e strumenti didattici personalizzati

www.buonconsiglio.itspazio dedicato alle informazioni generali, a strumenti e materiali didattici, alla documentazione dei progetti e a tematiche specifiche da condivere con i professionisti del settore

biblioteca specializzataun’ampia e aggiornata raccolta di pubblicazioni di ambito pedagogico-didattico-storico e artistico, saggi e atti di convegni sull’educazione al patrimono culturale, documentazione delle attività educative museali locali, nazionali ed europee

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Secolare sede dei principi vescovi, si articola in diversi corpi di fabbrica: il medievale Castelvecchio, originaria fortezza trasformata in residenza, il sontuoso e rinascimentale Magno Palazzo, luogo di potere e di rappresentanza, la seicentesca Giunta Albertiana e Torre Aquila, che conserva il celebre Ciclo dei mesi, capolavoro del Gotico Internazionale e manifesto della società feudale.Oggi il Castello del Buonconsiglio è sede museale e raccoglie collezioni d’archeologia, d’arte -una ricca pinacoteca, un lapidario e una collezione di scultura lignea- e di arti applicate.

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Proprietà dei principi vescovi di Trento e sede del Capitano delle Giudicarie dalla metà del XIII secolo, il complesso costituì un caposaldo dell’amministrazione vescovile nel Trentino occidentale.

Fortezza militare, quindi residenza del principe vescovo, il monumento, articolato in più edifici di epoche diverse, è ingentilito da pregevoli decorazioni pittoriche, tra cui uno straordinario ciclo romanico nella Cappella di S. Martino.Il castello è oggi sede museale: ospita collezioni di arti applicate.

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È il più esteso complesso fortificato del trentino: edificato sulla sommità del dosso omonimo, occupa una posizione di rilievo strategico per il controllo della Vallagarina.

Di origini medievali, fu ristruttrato agli inizi del Cinquecento dai conti Trapp, diventando un esempio tra i più significativi di fortezza rinascimentale, funzionale all’impiego delle armi da fuoco.

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Sede dell’omonima famiglia trentina, il maniero è edificato su un’ampia collina nei pressi di Vigo di Ton.

Chiuso da un complesso sistema di fortificazioni, formato da torri, bastioni, fossato e cammino di ronda, nei secoli è stato trasformato in un’elegante residenza e oggi è uno dei più significativi esempi di dimora nobiliare, che conserva ancora gli arredi originali e le raffinate collezioni d’arte raccolte dalla famiglia Thun.

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villa margo

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Situata nei dintorni di Trento, immersa nella natura, tra boschi e vigneti, costituisce forse il più significativo e ragguardevole modello trentino di villa suburbana cinquecentesca.Al suo interno conserva pregevoli affreschi dedicati ai fasti dell’imperatore Carlo V, scene del Vecchio e del Nuovo testamento e un Ciclo dei Mesi.

È visitabile il mercoledì e il sabato grazie a un accordo con la Provincia autonoma di Trento.

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Posto all’imbocco della Val di Sole e affacciato sul torrente Noce, il maestoso maniero domina il vicino paese di Caldes. L’aspetto attuale del castello è il risultato di varie fasi architettoniche iniziate nel Duecento e proseguite fino al XVI secolo.

Nel 1464 la ‘casa torre’ passò alla famiglia Thun che la ampliò, aggiungendo ulteriori corpi di fabbrica che hanno conferito all’edificio l’aspetto attuale.

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Durata: 1 incontro, di 2 ore

Il Rinascimentodi Marcello Fogolino

Ordine e

Castello del Buonconsiglio 8 luglio-5 novembre 2017

bizzarriaLA MOSTRACon questa esposizione il museo rende omaggio a Marcello Fogolino, che con la sua arte ha contribuito alla decorazione del Magno Palazzo, la sontuosa dimora cinquecentesca del principe vescovo Bernardo Cles.Giunto a Trento proprio negli anni di avvio dell’ambizioso cantiere, Fogolino fu tra i protagonisti della grandiosa stagione di rinnovamento artistico, secondo i moderni canoni rinascimentali, promossa nel territorio dal signore trentino, presso cui svolse il prestigioso ruolo di pittore di corte, e proseguita dal suo successore, Cristoforo Madruzzo.Ripercorrendone il complesso ed eclettico, talvolta ancora incerto, itinerario artistico, dagli esordi in terra vicentina ai periodi trascorsi in terra veneziana, quindi friulana e trentina, la mostra, attraverso imponenti pale d’altare, tavole, rare incisioni, costituisce una preziosa occasione per tentare di ricostruire la sua personalità artistica, nella sua sorprendente versatilità, fedele interprete dei diversi mondi del Cinquecento italiano.Nella sua opera si riflettono le migliori lezioni della pittura veneta, le novità delle grottesche e del linguaggio allegorico che solo più tardi troverà stabile codificazione, ma anche le inquietudini generate dalla veloce diffusione della riforma protestante e dalle conseguenti reazioni che confluiranno nei lavori del Concilio di Trento, in un territorio in cui la compresenza di fattori culturali italiani e tedeschi da sempre si traduce in straordinari e particolari esiti artistici.

PERCORSI PER LA SCUOLALa mostra offre l’opportunità di indagare e conoscere, attraverso l’arte di Marcello Fogolino, aspetti e modelli della cultura artistica rinascimentale.

Per ogni ordine e grado (scuola primaria, scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado) sono stati progettati adeguati percorsi di visita alla mostra che avvicinano lo studente alla lettura e osservazione consapevole dell’opera d’arte, come pratica base dell’educazione all’immagine (scuola primaria) e passo iniziale sia per un riconoscimento dei tratti caratteristici del linguaggio artistico rinascimentale sia per un approfondimento tematico e iconografico dell’opera, contestualizzabile nella sua dimensione storica (secondaria di I e II grado).

SPECIALE MOSTRA

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progetti educativiSi articolano attorno agli oggetti del patrimonio culturale per avvicinare al territorio i più giovani, partendo dal loro vissuto, dall’immaginazione e dalla valorizzazione del presente.

Le proposte progettuali del museo vengono adattate alle esigenze formative e all’organizzazione delle singole scuole.Gli insegnanti pertanto devono concordare con gli esperti del museo il progetto nei suoi contenuti, nelle strategie e negli strumenti, nei tempi di realizzazione.

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iaGIRO...GIROmesi

Un documento ricco e complesso come il Ciclo dei Mesi affrescato in Torre Aquila è uno stimolo per intraprendere molteplici percorsi di lettura e approfondimento di temi legati alla successione dei mesi, al senso della ciclicità e alla trasformazione dell’ambiente e dell’attività dell’uomo nel corso dell’anno

A PASSO D’ANIMALE tra realtà e fantasia

Percorso alla ricerca degli animali nascosti tra le mura del castello, per scoprirne fattezze e significati.

Parte da un progetto realizzato negli anni 2013-2014 in partenariato tra il museo e la scuola di infanzia “Asilo P. Pedrotti” di Trento, questa proposta che, attraverso la ricerca e la conoscenza di animali reali e fantastici rappresentati da affreschi e sculture, consente di esplorare il Castello del Buonconsiglio.Il progetto condotto con la scuola di infanzia “Pedrotti” ha prodotto una “Piccola guida per grandi scoperte”, che può efficacemente restituire l’esperienza e fornire indicazioni e stimoli per una nuova progettazione.

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riTRATTIamoci

Ritratti e autoritratti sono il filo conduttore di progetti che approfondiscono la consapevolezza della propria immagine e delle sue molte espressioni, emotive e corporee.

Il progetto prevede lo sviluppo progressivo della conoscenza e dell’interiorizzazione del “sé corporeo” e dei suoi segmenti attraverso la conoscenza e la lettura graduale di alcuni ritratti conservati in museo e la sperimentazione di attività ludiche e creative.

CASTELLI in aria...castelli IN TERRA

Dallo stereotipo infantile alla definizione di un’immagine reale dell’edificio “castello” attraverso l’esplorazione, la scoperta e la conoscenza di alcune strutture castellane del territorio.

Le strutture fortificate del Castello del Buonconsiglio, di Castel Thun, del Castello di Stenico e di Castel Beseno, con le loro grandi porte, maestose mura e imponenti torri diventano lo scenario ideale nel quale trasformare i sogni in realtà.

Tatto, vista e udito sono gli strumenti in dotazione ai piccoli storici che impareranno a scoprire la ricchezza e la bellezza del passato attraverso esperienze sensoriali.

ANIMALI da favola

Le lunette affrescate della Stua della Famea narrano attraverso suggestive immagini le favole di Fedro ed Esopo, fornendo un importante spunto per approfondire le abilità narrative. Analizzando le sequenze iconografiche e rielaborandole -verbalmente, graficamente e con metodi di drammatizzazione-, si favorisce lo sviluppo delle capacità di ordine logico, oltre a sostenere l’uso critico e correlato di linguaggi diversi.

Il genere favolistico, inoltre, permette di approfondire il rapporto del bambino con il mondo e la società che lo circondano, con attività concepite e condivise dal gruppo di lavoro.

SHHHH! La città racconta...

Una proposta rivolta alla scuola dell’infanzia, per avvicinare piccoli visitatori alla scoperta del proprio territorio e delle sue specificità attraverso la narrazione e le opere che caratterizzano Trento.

Partendo dalla scoperta di storie, e leggende, miti e favole che si possono ancora oggi leggere in alcuni dei punti più suggestivi del centro storico, si avvicinano i bambini alla realtà che li circonda e che nasconde la magia della narrazione, importante strumento di comprensione.

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Un CASTELLO... tante STANZE... strane

STORIE

La proposta per i bambini della scuola dell’Infanzia è volta a scoprire i molti spazi che caratterizzano il Castello di Stenico e quindi a restituire, attraverso la narrazione di storie curiose, l’immagine di chi viveva e delle mansioni svolte.

I molti spazi che caratterizzano il Castello di Stenico e che vengono esplorati dai bambini alla ricerca di indizi per definirne le funzioni restituiscono l’immagine di chi viveva e delle mansioni svolte.

I SEGRETI DI UNO SCRIGNOGiochiamo con la storia di Castel Thun

La proposta per la scuola dell’infanzia consente al bambino di giocare con il passato e con le sue specificità per aiutarlo a percepire il senso e la ricchezza culturale del territorio.

In un prezioso scrigno, donato da Ercole Thun, i piccoli visitatori trovano curiosi indizi per andare alla ricerca dei segreti e delle particolarità del castello e dei suoi nobili abitanti.

PATRIMONIO in movimento

Alcuni progetti per la scuola dell’infanzia possono essere ampliati includendo un percorso di movimento, quale strumento per sostenere la conoscenza del patrimonio culturale, attraverso esperienze di esplorazione e sviluppo delle possibilità motorie ed espressive. Alternando attività di scoperta e osservazione delle opere al museo e momenti laboratoriali a scuola con l’educatore museale, la “danza” diviene un originale strumento per rielaborare in chiave espressiva il patrimonio artistico del territorio.

FIGURIAMOCI...se è vero!

Una proposta rivolta alla scuola dell’infanzia, per avvicinare piccoli visitatori al “gusto e al sapore” della scoperta del proprio territorio e delle sue specificità attraverso il gioco e la curiosità. Dall’immaginazione e dalla fantasia dei bambini alla realtà e all’esplorazione di un vero castello: mura possenti controllate da abili sentinelle, insuperabili porte d’accesso, strette feritoie da cui scoccare frecce appuntite, cannoniere pronte allo sparo.

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percorsi di scopertaPer appropriarsi del valore e del significato del patrimonio culturale promuovendo abilità di osservazione e di lettura di fonti storiche, iconografiche materiali e scritte, nonché di rielaborazione artistica.

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Obiettivi Conoscenze:→ elementi figurativi riguardanti alcuni ambienti della residenza vescovile→ caratteristiche del genere favolistico→ elementi del linguaggio visivo (uso dei colori e della prospettiva, primo e secondo piano, sfondo…) e della tecnica dell’affresco in particolare→ basi della configurazione spaziale→ elementi della comunicazione e le sue funzioni

Competenze:→ saper osservare, leggere e rielaborare immagini→ avanzare soluzioni alle ipotesi sviluppate→ analisi, critica e confronto tra l’opera visiva e la sua fonte scritta→ saper distinguere la figura dallo sfondo e i diversi piani di un’immagine→ sviluppare capacità verbali e linguistiche→ imparare a utilizzare griglie di analisi per una lettura delle fonti iconografiche→ riflettere e ragionare sul significato informativo ed espressivo delle immagini

IMMAGINI FAVOLOSE

La raffigurazione delle favole di Fedro ed Esopo costituisce l’occasione per promuovere una prima educazione all’osservazione e alla lettura di opere d’arte e di riflessione sul genere favolistico come racconto moraleggiante.

La proposta intende promuovere una prima educazione all’osservazione e alla lettura di opere d’arte, facendone apprezzare la valenza documentaria, culturale e artistica. Attraverso l’osservazione visiva diretta di tre lunette che decorano il refettorio del Magno Palazzo clesiano vengono evidenziate le componenti formali degli affreschi, mentre l’utilizzo di una scheda semistrutturata aiuta a rilevare le caratteristiche del genere favolistico e in particolare della produzione di Fedro e attribuirne un significato. Un’idea in piùLa favola è un genere letterario presente in tutte le culture; per questo si presta alla realizzazione di un progetto di educazione all’interculturalità, dove la lettura di favole appartenenti a culture diverse possono offrire spunti per analogie e differenze e quindi un’occasione di scambio, di confronto e di crescita.Un’altra proposta progettuale si collega all’insegnamento della storia, inserendo il genere favolistico nello studio della cultura antica, greca e romana.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

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MITI E FIGURE della cultura classica

Pietro Andrea Mattioli, il medico personale del principe vescovo Bernardo Cles, è la celebre guida che presenta ai bambini Giove, Mercurio, Venere e tutti gli altri dei dell’Olimpo, le loro mitiche storie e gloriose imprese.

Il percorso si snoda attraverso i raffinati ambienti del Magno Palazzo, soffermandosi nell’andito a la chapela e nella Loggia del Romanino, con particolare attenzione a immagini e decorazioni tratte dalla cultura classica, per promuovere una prima riflessione sul concetto di simbolo e segno distintivo, nonché approfondire il tema del racconto mitologico. Nell’andito l’attività prevede la lettura della decorazione con il riconoscimento delle divinità dell’Olimpo e una prima riflessione sul concetto di simbolo e segno distintivo. Nella loggia, la lettura guidata e l’interpretazione del Mito di Fetonte consente di approfondire il tema del racconto mitologico.Il percorso può essere inserito nel programma di storia come approfondimento della civiltà greca e romana, ma anche in quello di lingua italiana, nel contesto dei generi letterari. Un’idea in piùCome la favola, anche il mito è un genere presente in tutte le culture e si presta quindi a un progetto di educazione all’interculturalità come occasione di confronto e contatto tra culture diverse.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi figurativi riguardanti alcuni ambienti della residenza principesca→ caratteri generali della cultura classica→ figure e aspetti della mitologia greca e romana→ caratteristiche e significato del racconto mitologico→ la valenza simbolica del segno distintivo di un personaggio

Competenze:→ saper leggere e interpretare immagini→ individuare e riconoscere un personaggio attraverso segni distintivi→ organizzare e classificare le conoscenze acquisite→ utilizzare diversi tipi di fonte per ricavare delle informazioni→ sviluppare capacità verbali e linguistiche appropriate al contesto→ distinguere tra la ricostruzione storica del passato e la spiegazione fantastica di miti e leggende

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

PERCORSI IN RETEQuesta proposta può essere adattata per un percorso in rete con il Museo degli Usi e Costumi della Gente TrentinaIl percorso mette a confronto le testimonianze iconografiche del Ciclo dei mesi di Torre Aquila, documento d’eccezione per lo studio dei ritmi e delle usanze agricole medievali, con gli oggetti esposti nelle sale del Museo degli Usi e dei Costumi.

IL TEMPO DEI CONTADINI nel Ciclo dei mesi

3ª - 4ª - 5ª classeAttraverso la tecnica delle storyboards, i bambini si immergono nell’ordinato scorrere del tempo agricolo, analizzandone l’aspetto etnografico e sociale e rapportandolo con il presente.

Privilegiata fonte iconografica per conoscere aspetti di vita quotidiana nel volgere del Medioevo, il Ciclo dei Mesi può essere impiegato come documento storico per riflettere sul ruolo che la natura assumeva in passato per scandire tempi e ritmi dell’uomo, le cui attività vi erano inscindibilmente legate. Ogni mese diventa una curiosa scoperta delle attività e degli strumenti utilizzati dai contadini per i lavori legati alla terra e delle modalità di intrattenimento dei nobili. L’accurata descrizione della natura nell’affresco permette anche un avvicinamento a ricostruire peculiarità del paesaggio e del territorio trentino.

Obiettivi Conoscenze:→ la funzione informativa ed espressiva della comunicazione visiva→ caratteri generali della vita contadina di un tempo nel territorio trentino e corretta identificazione di attrezzi agricoli, del loro impiego e dello svolgimento del lavoro agricolo (articolazione in fasi e tempi)→ riconoscimento degli aspetti peculiari di ogni mese e interpretazione del legame tra uomo e natura nella vita quotidiana di un tempo

Competenze:→ saper leggere e interpretare in maniera assistita documenti materiali e iconografici→ riconoscere e organizzare dati e concetti derivanti dalla lettura delle diverse fonti→ proporre soluzioni alle ipotesi sviluppate→ potenziamento delle categorie temporali di successione e ciclicità→ riflettere e ragionare sul significato informativo ed espressivo delle immagini

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CAMBIO DI STAGIONE Uomo e natura nel Ciclo dei mesi

1ª e 2ª classeAd ogni stagione i suoi mesi, ad ogni bambino il suo calendario per riflettere sul senso ciclico del tempo e su come, in passato, il lavoro dell’uomo fosse strettamente legato ai cambiamenti stagionali della natura.

Attraverso l’analisi e l’interpretazione degli aspetti narrativi di uno dei più importanti documenti iconografici del territorio trentino, il Ciclo dei Mesi affrescato sul finire del Trecento in Torre Aquila, il lavoro didattico proposto ai bambini offre la possibilità di ricostruire il senso ciclico del tempo, legato agli aspetti naturali e antropici.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ la funzione informativa ed espressiva della comunicazione visiva→ riconoscimento della categoria prima/dopo nella rappresentazione di aspetti naturali e di attività umane→ riconoscimento del senso ciclico del tempo attraverso la lettura di aspetti naturali→ identificazione di aspetti naturali e comportamenti umani in corrispondenza ai mesi e alle stagioni

Competenze:→ saper osservare e leggere immagini→ avanzare soluzioni alle ipotesi sviluppate→ sviluppare capacità verbali e linguistiche pertinenti→ saper ordinare le conoscenze acquisite in categorie spazio-temporali

GLI INCANTI DEL VOLTO Storia privata e collettiva del ritratto

Quella indefinita espressione, quella posa austera, quel particolare abbigliamento contraddistinguono i molti personaggi raffigurati nei ritratti del museo. Osservandoli i bambini riflettono sulle caratteristiche, le peculiarità e le finalità di questo genere artistico così significativo.

È un antico e sempre attuale bisogno dell’uomo quello di lasciare memoria di sé attraverso la propria immagine. Oggi, questa necessità è ampliamente soddisfatta dalla fotografia, un tempo era invece affidata al ritratto, il cui valore celebrativo e mnemonico precedeva spesso quello artistico. Dal momento della fondazione del museo, le collezioni d’arte comprendevano numerosi ritratti, il cui valore celebrativo e mnemonico precedeva spesso quello artistico. Un numero cospicuo di ritratti è costituito dalle opere del celebre artista trentino Giovan Battista Lampi. Le opere presenti nelle collezioni del museo offrono l’opportunità di riflettere sulle caratteristiche e le finalità del genere ritrattistico. Attraverso la scelta della posa, della gestualità, dello sfondo e dell’abbigliamento il committente dà una precisa immagine di se stesso tra realtà e idealizzazione, che l’attività didattica cercherà di evidenziare per consentire di apprendere il linguaggio e le peculiarità del genere ritrattistico.Questo percorso di ricerca è anche un’occasione per riflettere sulle funzioni del museo in quanto luogo privilegiato di raccolta di testimonianze storiche.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ la funzione informativa ed espressiva della comunicazione visiva→ elementi del linguaggio visivo che aiutano a ricostruire gli aspetti peculiari del ritratto→ terminologia specifica di area artistica→ aspetti tecnici e materiali delle opere pittoriche→ semplici regole compositive e alcune strategie creative→ finalità generali dell’istituzione museale

Competenze:→ saper osservare e leggere immagini figurative→ saper utilizzare griglie di analisi per un approccio strutturato alla lettura di opere d’arte e interpretare l’immagine ritrattistica attraverso la lettura degli elementi figurativi→ correlare le informazioni acquisite→ utilizzare espressioni linguistiche pertinenti→ riflettere e ragionare sul significato informativo ed espressivo delle immagini

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Obiettivi Conoscenze:→ caratteristiche e peculiarità di un giardino rinascimentale e possibili declinazioni degli spazi verdi nel tessuto urbano→ l’azione dell’uomo sulla natura→ aspetti della vita di corte→ elementi del linguaggio figurativo e botanico

Competenze:→ imparare a osservare e analizzare un bene culturale→ avanzare soluzioni alle ipotesi sviluppate e ricostruire l’aspetto e il contesto originario di un ambiente del passato→ usare in modo critico un documento per ricavarne informazioni e formulare ipotesi e ricostruzioni storiche→ sviluppare capacità verbali e linguistiche→ imparare a utilizzare griglie di analisi per una lettura delle fonti iconografiche

IL SAPERE DELLE PIANTE. L’ameno giardino del cardinale.

Un percorso alla scoperta del giardino rinascimentale del Magno Palazzo, luogo protetto, raccolto e incantato dove la natura si esprime con la geometria caratteristica del giardino all’italiana, curata con il controllo “speciale” dell’arte topiaria. Un’opportunità per riflettere sulla relazione tra uomo e paesaggio naturale

L’attività guida all’interno delle imponenti mura del Castello del Buonconsiglio, alla scoperta del giardino rinascimentale del Magno Palazzo, luogo protetto, raccolto e incantato, dove la natura si esprime con la geometria caratteristica del giardino all’italiana, curata con il controllo “speciale” dell’arte topiaria.Le mura, come una cornice di un quadro, rafforzano il fascino dell’architettura vegetale del luogo, offrendo una magica atmosfera di quiete e bellezza ritrovata.Attraverso l’esplorazione il bambino viene a contatto con un esemplare palazzo signorile, dimora di una corte principesca, con i suoi ambienti e in particolare con il giardino, luogo di svago e di riposo, che egli può ricostruire nel suo significato e nel suo aspetto originario grazie all’osservazione e all’impiego di fonti documentarie.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

CACCIA BESTIALE tra realtà e fantasia

1ª e 2ª classe Scolpiti nella pietra, dipinti negli ornati del castello, nascosti tra le opere delle collezioni del museo animali reali e creature fantastiche accompagnano i bambini in un originale percorso di scoperta del castello, per scoprirne significati e messaggi. A conclusione ogni bambini sarà invitato a costruire il suo “fantastico” animale da castello.

Il percorso si configura come una prima proposta per avvicinare i bambini al patrimonio culturale, attraverso una visita generale al castello, sfruttando un tema affascinante e coinvolgente.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ potenziamento delle capacità di osservazione→ elementi figurativi riguardanti alcuni ambienti del Castello del Buonconsiglio→ figure del mito e dell’antichità e figure leggendarie→ aspetti del linguaggio figurativo→ concetto di simbolo→ elementi del linguaggio visivo e primo approccio a diverse tecniche artistiche ed elementi decorativi (scultura, affresco, stemma…)

Competenze:→ saper osservare e leggere beni culturali→ avanzare soluzioni alle ipotesi sviluppate→ sviluppo delle capacità interpretative e incremento della capacità immaginativa→ sviluppo dell’abilità creativa→ sapersi orientare nello spazio con l’uso di semplici mappe

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LA CITTÀ RACCONTA

Miti, leggende, favole e cronache conducono nelle vie di Trento alla scoperta delle sue molte e imprevedibili storie.

Il progetto unisce la lettura e l’analisi di alcuni edifici e strade più significative della città di Trento alla conoscenza di aspetti immaginativi e fantastici, prendendo in considerazione miti, leggende, fiabe e cronache affrescate sulle facciate dei palazzi cittadini. Momenti laboratoriali e percorsi di visita alla città consentono di scoprire luoghi e racconti del nostro territorio che possono essere raccolti in un libretto costruito dai bambini.

Il percorso si sviluppa in più incontri e può configurarsi come un progetto agilmente inserito nelle ore opzionali scolastiche. Le attività si svolgeranno presso la sede museale e in città.

Durata: 2 incontri, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici e figurativi afferenti le dimore cittadine di un tempo→ aspetti caratteristici del centro storico di Trento

Competenze:→ ricavare informazioni implicite ed esplicite attraverso la lettura assistita di fonti materiali, iconografiche e scritte→ sapersi orientare nello spazio e nel tempo attraverso l’utilizzo di materiali cartografici e mappe→ formulare domande e ipotesi su fatti esperiti o fenomeni lontani nel tempo→ organizzare e ordinare le conoscenze acquisite→ organizzare le informazioni acquisite contestualizzandole nello spazio e nel tempo→ utilizzare diverse tipologie di fonti documentarie per ricavare informazioni

PAROLA CHIAVE: CASTELLOpercorso per il turismo scolastico

La presenza sempre più assidua di studenti in viaggio d’istruzione e la richiesta di poter usufruire dei servizi del settore educativo ha portato ad elaborare un agile percorso di visita al Castello del Buonconsiglio per il settore turismo scolastico.

Tappa dopo tappa, il percorso consente di indagare la struttura architettonica nei suoi aspetti più significativi e generali, fissando con parole-chiave concetti riconducibili alla principali funzioni del monumento, quelle difensiva e residenziale.

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici e figurativi afferenti la funzione di residenza e di fortezza del maniero→ elementi della complessa struttura architettonica del castello nei suoi aspetti più generali ma identificativi

Competenze:→ utilizzare i diversi tipi fonte per ricavare informazioni→ saper leggere e interpretare fonti materiali→ organizzare le informazioni acquisite contestualizzandole nello spazio e nel tempo→ formulare domande e ipotesi su fatti esperiti o fenomeni lontani nel tempo

Durata: 1 incontro, di 2 ore

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Obiettivi Conoscenze:→ elementi difensivi della più ampia struttura fortificata del territorio→ il castello come complessa macchina da guerra e perfetto sistema autosufficiente→ terminologia specifica di ambito storico, architettonico e militare

Competenze:→ utilizzare diverse tipologie di fonti per ricavare informazioni→ saper leggere e interpretare una fonte materiale→ organizzare le informazioni acquisite contestualizzandole nello spazio e nel tempo→ formulare domande e ipotesi su fatti esperiti o fenomeni lontani nel tempo

Durata: 1 incontro, di 2 ore

ASSALTO AL CASTELLO

Soldati, sentinelle, signori e dame vivevano in un enorme castello che tutti potevano vedere ma nessuno riusciva a conquistare. Provaci anche tu! Un’attività per conoscere le più diffuse tecniche di difesa e di assalto alle strutture fortificate, esplorando Castel Beseno.

I bambini, a diretto contatto con il patrimonio culturale e la ricchezza del proprio territorio, sono attivi protagonisti nella formazione delle loro conoscenze.L’analisi delle cinte murarie, delle porte e di altri elementi architettonici principali è orientata a ricostruire la struttura difensiva che caratterizza il castello. L’utilizzo di una mappa didatticamente elaborata aiuta i bambini a fissare le conoscenze acquisite. Successivamente la visita alla mostra permanente “La virtù della fortezza” consente di conoscere le principali strategie belliche della prima epoca moderna e distinguere le figure del cavaliere e del fante.

Obiettivi Conoscenze:→ concetto di castello: fortificato, con elementi di difesa, posizione dominante→ importanza della famiglia Thun e controllo del territorio circostante→ importanza della complessità sociale della vita di corte nel territorio trentino→ caratteri generali della vita nobiliare e aspetti legati all’educazione della persona→ il significato di una pinacoteca di ritratti di famiglia e terminologia specifica

Competenze:→ ricavare informazioni implicite ed esplicite attraverso la lettura assistita di fonti materiali, iconografiche e scritte per ricostruire aspetti di storia generale→ sapersi orientare nello spazio e nel tempo attraverso l’utilizzo di materiali cartografici e mappe→ organizzare le informazioni acquisite nel contesto spaziale e temporale→ formulare domande e ipotesi su fatti esperiti o fenomeni lontani nel tempo→ approccio alla lettura iconografia del ritratto

OSPITI D’ONORE.

In visita al castello dei conti Thun

Ospiti d’eccezione di Ercole e Dorotea Thun i bambini esplorano la struttura del castello per scoprire le trasformazioni, la storia e alcuni misteri, che solo i nobili proprietari conoscono e possono svelare.

Armonico risultato di varie fasi evolutive succedutesi nei secoli, Castel Thun è un esempio tra i più interessanti di architettura castellana.Il maniero unisce il bel palazzo signorile circondato da ampi giardini ad un complesso sistema di fortificazioni, costituito da torri, bastioni, fossati e muraglie.Il suo aspetto più affascinante è che non ha mai smesso di essere abitato conservandosi nel tempo come dimora arredata, specchio del gusto della famiglia, ma anche del confort e delle esigenze degli esponenti di un ricco casato.Un invito del conte Ercole Thun a seguirlo nella scoperta della struttura fortificata del palazzo signorile permette ai bambini di conoscere diversi aspetti legati alla difesa di un castello e del suo territorio e della vita di corte di un tempo.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

p r i m a r i a

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Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici difensivi, residenziali e amministrativi di un maniero→ terminologia specifica di ambito architettonico, storico e artistico

Competenze:→ utilizzare i diversi tipi di fonti per ricavare informazioni→ saper leggere e interpretare fonti materiali→ saper integrare fonti documentarie diverse (scritte, iconografiche e materiali) per ricostruire aspetti di storia generale→ organizzare le informazioni acquisite contestualizzandole nello spazio e nel tempo→ formulare domande e ipotesi su fatti esperiti o fenomeni lontani nel tempo

ANTICHI ERBARI

DELLA BIBLIOTECA DI TRENTO

IN UN CASTELLO... C’È STORIA!

Il percorso, rivolto alla scuola primaria, mira a indagare con l’utilizzo di operatori temporali e spaziali il complesso architettonico del castello nelle sue principali funzioni: difensiva, residenziale e amministrativa.

Il percorso mira a indagare con l’utilizzo di operatori temporali e spaziali il complesso architettonico del castello nelle sue principali funzioni: difensiva, residenziale e amministrativa. L’esplorazione dei diversi ambienti consente al bambino di indagare aspetti architettonici e decorativi e collegarli con le diverse funzioni, tra dimensione privata e pubblica.

IL SAPERE DELLE PIANTE

Il percorso si sviluppa nell’ambito della mostra “Antichi erbari della Biblioteca di Trento” allestita negli ambienti di Castel Caldes fino al 22 ottobre: un’occasione per ripercorrere lo studio delle piante nei secoli, dal loro impiego pratico a scopi alimentari e medicinali allo sviluppo della scienza botanica moderna.

L’analisi e l’osservazione degli antichi volumi, dal Tacuinum Sanitatis di Vienna appartenuto al principe vescovo di Trento, con le sue raffinate miniature gotiche, al curioso e fantasioso Erbario di Trento, passando per l’edizione del Dioscoride pubblicata nel Cinquecento dal medico senese Pietro Andrea Mattioli, fino ai trattati settecenteschi di botanica, consentono di avvicinarsi a un patrimonio librario che coniuga lo studio del mondo vegetale e i suoi impieghi nell’alimentazione e nella pratica medica, alla rappresentazione grafica ed artistica.

Il percorso di conoscenza si completa di un momento laboratoriale per osservare specie vegetali e sperimentare il disegno dal vero per la creazione di un personale erbario.

SPECIALE MOSTRA

Durata: 1 incontro, di 2 ore

p r i m a r i a

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percorsi di ricerae laboratori storici

Privilegiano il contatto diretto con i documenti -scritti, iconografici e materiali- applicando un processo simulato di ricerca storica adatto alle abilità proprie di questa età.

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DA FORTEZZA A RESIDENZA. Medioevo e umanesimo a confronto in Castelvecchio.

La lettura della struttura architettonica e delle decorazioni del corpo di fabbrica più antico del castello, unitamente all’analisi di documenti scritti e iconografici, consentono di affrontare discorsi più generali sul Medioevo e sulla cultura umanistica.La lettura e l’analisi della struttura architettonica e della decorazione di Castelvecchio, il nucleo più antico del Castello del Buonconsiglio, consentono di cogliere le fasi di sviluppo dell’edificio da fortezza a raffinata residenza dei principi vescovi trentini, ponendo interrogativi circa le situazioni storiche, economiche e sociali che hanno portato a questo passaggio. Approfondimenti sull’epoca di costruzione dell’edificio, consentono di ricostruire aspetti storico-politici relativamente alle origini e allo sviluppo del principato vescovile di Trento. Un’idea in piùIl percorso può essere inserito in un progetto più articolato e complesso, che affronti l’aspetto e lo sviluppo della città di Trento durante l’epoca medievale. Il progetto così tematizzato trasformerebbe il territorio in aula didattica dove lavorare a diretto contatto con i beni culturali, in quanto testimonianze materiali nelle quali scoprire tracce del passato.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici e figurativi afferenti l’epoca medievale→ concetti inerenti l’organizzazione politico-sociale del Sacro Romano Impero in rapporto con il territorio del principato vescovile tridentino→ aspetti politici della figura del principe vescovo→ terminologia specifica di ambito storico-artistico

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere e integrare le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ individuare nel paesaggio elementi specifici dell’epoca medievale

secondaria di I grado

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IL CICLO DEI MESI: manifesto della societa feudale

Il prezioso ciclo di affreschi conservato in Torre Aquila è utilizzato come fonte iconografica per ricostruire le caratteristiche generali della società medievale e quelle più specifiche del nostro territorio.

Il percorso di ricerca propone la lettura di un prezioso documento iconografico di fine Trecento: il Ciclo dei mesi di Torre Aquila. Esso costituisce una fonte per ricostruire le caratteristiche della società feudale, i ritmi e le modalità di lavoro della classe contadina, le ritualità e la raffinatezza della vita cortese.I ragazzi vengono invitati a osservare nei minimi dettagli le descrizioni accurate del paesaggio e dei lavori nei diversi mesi e a riflettere sulla dimensione simbolica delle raffigurazioni, che si accompagna a quella così fortemente realistica. Un’idea in piùLa complessità e completezza del Ciclo dei Mesi consente diverse chiavi interpretative e la possibilità di molteplici tematizzazioni. Sulla base delle indicazioni dell’insegnante è possibile indirizzare la lettura su aspetti storici, sociali, artistici o etnografici.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ conoscenza di uno dei più significativi cicli di affreschi di epoca medievale→ elementi e strutture del linguaggio visivo→ caratteri generali della società feudale→ aspetti di vita quotidiana di epoca tardo medioevale (sistema agricolo, alimentazione, gestione del territorio, gestione del potere, aspetti sociali ed economici, costume, …)→ elementi del linguaggio visivo (concetto di rappresentazione realistica e simbolica; colore) e della tecnica dell’affresco in particolare

Competenze:→ leggere e analizzare immagini per ricavarne delle deduzioni→ problematizzare le informazioni acquisite dalla lettura del documento iconografico→ organizzare conoscenze acquisite→ comprensione dell’uso delle fonti e loro critica→ utilizzo di un linguaggio specifico e pertinente

rinTRACCIA LA CITTÀ: Trento nel Medioevo

La rappresentazione della città affrescata nei mesi di novembre e dicembre in Torre Aquila diventa testo e pretesto per riflettere e ricostruire l’immagine della struttura urbana di Trento. Un itinerario in città consente di verificare le ipotesi elaborate dalla classe seguendo le tracce del passato.

Il percorso si propone di ricostruire attraverso l’analisi di fonti iconografiche e materiali l’aspetto ipotetico della città di Trento in epoca medievale. La lettura della rappresentazione della città nel Ciclo dei Mesi di Torre Aquila fornisce elementi significativi per la ricostruzione di aspetti urbanistici in parte verificabili con un percorso in città e lungo la cinta muraria urbica. Un’idea in piùIl percorso si può sviluppare in più incontri e configurarsi come un progetto agilmente inserito nelle ore opzionali scolastiche e può trovare un’ideale continuazione nel percorso di ricerca sulla città rinascimentale o diventare un progetto specifico sul Medioevo, legandosi al percorso sul Ciclo dei Mesi e sulla trasformazione di Castelvecchio da fortezza a residenza, con approfondimenti sulla storia locale che permettono di integrare concetti generali di macrostoria.

Durata: 2 incontri, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ configurazione della città medievale→ terminologia specifica di ambito architettonico→ edifici della città medievale e loro destinazione

Competenze:→ individuare relazioni tra fatti storici e culturali→ riconoscere caratteri costruttivi di epoche diverse→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico→ ordinare e organizzare concetti emersi utilizzando griglie semistrutturate→ utilizzare e interpretare elaborati grafici della città

secondaria di I grado

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CULTURA RINASCIMENTALE E POTERE.Il Magno Palazzo del cardinale Bernardo Cles

Dalla lettura degli elementi architettonici e decorativi del Magno Palazzo, i ragazzi ricompongono il quadro della civiltà rinascimentale mettendo a confronto micro e macro storia.

Il lavoro didattico è finalizzato alla conoscenza approfondita della figura del principe vescovo Bernardo Cles, attraverso una delle testimonianze più prestigiose e ambiziose che egli ha lasciato: il Magno Palazzo. Si tratta di un itinerario storico e artistico che cerca di cogliere negli aspetti architettonici e decorativi della residenza i segni del prestigio politico raggiunto dal vescovo, i motivi culturali che formarono la sua educazione nonché i rapporti che riuscì a instaurare con le corti europee, con l’imperatore Carlo V e il fratello Ferdinando I.

Obiettivi Conoscenze:→ linguaggio architettonico e figurativo di epoca rinascimentale→ figura del principe vescovo Bernardo Cles come uomo politico e committente di prestigio→ contestualizzazione del ruolo politico del presule all’interno del territorio imperiale→ l’imperatore Carlo V e il fratello Ferdinando I interlocutori d’eccellenza del vescovo

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

ALLA RICERCA DELLA CITTÀ RINASCIMENTALE

Le trasformazioni urbanistiche di Trento promosse nel corso del XVI secolo dal principe vescovo Bernardo Cles sono ricostruite dai ragazzi attraverso la lettura e l’analisi di documenti scritti, iconografici e materiali. Un itinerario in città è lo stimolo per scoprire alcune delle architetture rinascimentali più significative.

Nel corso del secolo XVI Trento assume un carattere di decoro squisitamente rinascimentale per volontà del principe vescovo Bernardo Cles. Il percorso di ricerca analizza il passaggio dall’epoca medioevale a quella rinascimentale, con l’analisi di documenti scritti e di palazzi di epoca clesiana presenti sul tracciato di collegamento tra il Castello del Buonconsiglio e la Cattedrale di San Vigilio. Al primo incontro, che può essere svolto dall’educatore museale a scuola, segue un sopralluogo in città per l’analisi diretta delle “tracce” rinascimentali. Un’idea in piùIl percorso può trovare una sua ideale continuità nei percorsi di ricerca sul Magno Palazzo e su Villa Margon e quindi essere trasformato in un progetto che preveda al suo interno una serie di attività volte ad indagare la trasformazione di Trento in epoca rinascimentale, il contesto politico, sociale e culturale e le caratteristiche edilizie tipiche degli edifici di quest’epoca (palazzi, residenza principesca, ville suburbane).

Obiettivi Conoscenze:→ la figura politica e di committente del cardinale Bernardo Cles→ il rinnovamento urbanistico cinquecentesco promosso da Bernardo Cles→ tipologie architettoniche e figurative di epoca rinascimentale (terminologia specifica di ambito architettonico)→ documenti scritti riguardanti i luoghi presi in esame

Competenze:→ individuare relazioni tra fatti storici e culturali→ riconoscere caratteri strutturali e costruttivi di epoche diverse→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi, costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storiciDurata: 2 incontri, di 2 ore

secondaria di I grado

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PERSONAGGI DA FAVOLA O MITICI EROI?

I generi favolistico e mitologico, scoperti dai ragazzi nel ricco apparato decorativo della residenza principesca, vengono messi a confronto per parlare di vizi e virtù, di modelli educativi e comportamentali tra lettura del passato e riflessione sul presente.

Il percorso propone lettura, interpretazione e confronto guidati delle Favole di Fedro, affrescate nella Stua de la Famea del Magno Palazzo e del Mito di Fetonte nella Loggia del Romanino. L’attività di educazione artistica si coniuga con approfondimenti letterari legati all’analisi delle peculiarità e dei significati del genere favolistico e di quello mitologico.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi figurativi riguardanti alcuni ambienti rinascimentali della residenza vescovile→ caratteristiche del genere mitologico e favolistico→ aspetti del linguaggio figurativo rinascimentale→ elementi del linguaggio visivo (uso dei colori e della prospettiva, primo e secondo piano, sfondo…) e della tecnica dell’affresco in particolare→ regole compositive e di costruzione spaziale

Competenze:→ leggere e analizzare immagini per ricavarne delle deduzioni→ problematizzare le informazioni acquisite dalla lettura del documento iconografico→ organizzare conoscenze acquisite→ comprensione dell’uso delle fonti e loro critica→ utilizzo di un linguaggio specifico e pertinente

NEL CASTELLO, C’È UN MUSEO!

Che cos’è un museo? Quali sono le sue funzioni e attività principali? Chi vi lavora e con quali mansioni? Da aspetti più generali, un itinerario tra le variegate collezioni del museo avvicina i ragazzi ai temi della conservazione, della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale.

Una prima fase di discussione sul termine “museo” introduce i ragazzi alla problematizzazione del significato intrinseco alla parola. In una seconda fase attraverso un itinerario esplorativo in alcune sale del Castello del Buonconsiglio e delle collezioni esposte, i ragazzi acquisiscono conoscenze sui problemi legati alla conservazione, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali. L’attività supportata da materiale documentario e fotografico permette un approccio concreto alle principali funzioni museali del Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali e alla sua storia: dal Museo Civico al Museo Nazionale ed infine a quello provinciale.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ concetti generali intorno alla parola “museo”→ concetto di bene e patrimonio culturale→ storia dell’istituzione Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali→ aspetti tecnici delle tipologie artistiche esposte in museo→ nozioni base di museografia e museologia

Competenze:→ saper leggere e analizzare documenti scritti→ problematizzare le informazioni acquisite dalla lettura delle fonti→ acquisizione di concetti organizzatori spaziali e temporali→ saper leggere e ricavare informazioni dalle didascalie delle opere esposte→ porsi in un corretto atteggiamento di osservazione e lettura critica di un bene culturale→ utilizzare delle fonti in correlazione al tema trattato e attribuirne un valore per la ricerca storica

secondaria di I grado

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PAROLA CHIAVE: CASTELLO

percorso per il turismo scolasticoTappa dopo tappa, il percorso consente di indagare la struttura architettonica nei suoi aspetti più significativi e generali, fissando con parola-chiave concetti riconducibili alla principali funzioni del monumento, quelle difensiva e residenziale

Tappa dopo tappa, l’educatore museale conduce i ragazzi a scoprire la complessa struttura architettonica nei suoi aspetti più significati e generali mentre la ricerca di parole-chiave consente di fissare alcuni concetti per leggere e interpretare il castello nelle sue due funzioni principali: quella difensiva e quella residenziale.A differenza degli altri percorsi, questa attività risulta meno mirata e indirizzata, permettendo in questo modo un avvicinamento alla struttura complessiva del Castello anche alle classi che vengono da fuori e che quindi hanno meno dimestichezza con la storia locale e con il monumento, ma mantiene inalterate le peculiarità di interazione con i ragazzi e di loro attiva partecipazione nella lettura della fonte storica.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici e figurativi afferenti l’epoca medievale e rinascimentale→ elementi architettonici difensivi afferenti l’epoca medievale e rinascimentale→ concetti inerenti l’organizzazione politico-sociale del Sacro Romano Impero in rapporto con il territorio del principato vescovile tridentino→ aspetti della storia politica locale e della figura del principe vescovo

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico

PAROLA CHIAVE: CASERMA

percorso per il turismo scolasticoTappa dopo tappa, un’attenta indagine architettonica e il confronto con fonti iconografiche consente di cogliere la trasformazione del castello e le diverse funzioni svolte nei secoli: fortezza medioevale, residenza rinascimentale, caserma ottocentesca.

Il lavoro di ricerca è diretto a evidenziare la trasformazione che il Castello del Buonconsiglio ha subito nel corso del XIX secolo, con una massiccia presenza militare austriaca negli spazi della residenza e il giardino di origine rinascimentale ridotto a piazzale circondato da magazzini. L’analisi di documenti fotografici e la lettura di testimonianze scritte aiuta i ragazzi a comprendere la mutata situazione culturale e politica in cui si trovò il territorio trentino durante il Governo austriaco dopo la secolarizzazione del principato vescovile.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ conoscenza delle problematiche a riguardo del degrado delle opere d’arte e dei monumenti→ la dominazione austriaca in Trentino tra Otto e Novecento→ destinazione a sede militare del Castello del Buonconsiglio→ risonanze locali di eventi interesse sovranazionale

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico→ operare confronti tra fonti fotografiche e fonti materiali e integrare fonti diverse per ricostruire il passato

secondaria di I grado

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L’ARTE SVELATA

Il percorso offre l’opportunità di relazionare il passato all’esperienza diretta dei ragazzi, considerando il valore delle immagini e concetti in continua evoluzione quali quello del bello e della bellezza, a partire dalla rappresentazione della figura umana.

L’educatore museale conduce i ragazzi all’interno del Magno Palazzo per scoprire il contesto sociale e culturale del periodo rinascimentale. Osservando e analizzando l’apparato decorativo ad affresco di alcuni ambienti in particolare, si ricostruirà l’influenza del classicismo nella cultura rinascimentale e l’impatto che ha avuto nell’iconografia e nelle scelte artistiche.La rappresentazione di figure femminili e maschili consente un excursus dei concetti di bello/bellezza e della loro evoluzione dall’antichità a oggi, portando gli studenti a ragionare sul potere di modelli estetici e sull’influenza delle immagini nel mondo contemporaneo.

Obiettivi Conoscenze:→ linguaggio figurativo di epoca rinascimentale→ evoluzione dell’espressione artistica tra passato e presente, unitamente al contesto storico e culturale locale→ linguaggio specifico di arte e storia→ aspetti della storia politica locale e della figura del principe vescovo

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ individuare connessioni tra le azioni culturali e il cambiamento sociale→ comprendere il ruolo delle mode per costruire un atteggiamento attivo e consapevole→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ cogliere gli atteggiamenti altrui evitando stereotipi e pregiudizi

Durata: 1 incontro, di 2 ore

mostruosaMENTE

Chi é il mostro? Perché fa paura? Ognuno dovrà immaginare il suo mostro e la sua creatura fantastica per poi confrontarsi con l’eterogenea, fantastica, sorprendente produzione generata nel tempo e nello spazio dall’immaginario umano.

Questo percorso, che si snoda tra gli ambienti del castello e le collezioni del museo, consente a ognuno di immaginare e creare il suo mostro e la sua creatura fantastica, per poi confrontarsi con l’eterogenea e sorprendente produzione generata nel tempo e nello spazio dall’immaginario umano.Durante il percorso, oggetti e apparati decorativi del castello, da ricercare attraverso indizi, narreranno storie tratte dalla mitologia classica, da cronache antiche e da bestiari medievali, stimolando la riflessione sul molteplice significato di mostro e sulle emozioni che suscita in ciascuno di noi. Un percorso per riflettere sulla propria identità e sulla percezione dell’altro, sulle proprie paure ed emozioni.

Obiettivi Conoscenze:→ concetto di mostro, nelle sue varie concezioni (ibrido, creatura spaventosa e dotata di caratteristiche speciali, ...) e nelle varie culture→ leggende e miti delle diverse culture e del passato

Competenze:→ sapersi orientare nello spazio attraverso la lettura di mappe→ saper leggere un’opera d’arte, cogliendone peculiarità e significati→ formulare problemi, costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ utilizzare un linguaggio specifico→ cogliere l’aspetto simbolico dell’immagini

Durata: 1 incontro, di 2 ore

secondaria di I grado

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Castel Beseno. UNA FORTEZZA

RINASCIMENTALE AI CONFINI

DELL’IMPEROL’analisi e l’interpretazione di aspetti architettonici, difensivi e amministrativi della struttura castellana dà vita a un’attività di ricerca storica applicata rendendo manifeste le potenzialità didattiche ed educative della lettura di un bene culturale.

Gli oggetti del patrimonio culturale diventano fonti e documenti dai quali ricavare informazioni e formulare ipotesi di ricostruzione storica.Il percorso, che utilizza concetti spazio-temporali e storici complessi, propone un lavoro di ricerca all’interno della struttura di Castel Beseno per scoprirne caratteristiche e funzioni specifiche, con particolare attenzione agli elementi e alle strategie difensive di epoca rinascimentale. La battaglia di Calliano, avvenuta ai piedi del castello il 10 agosto 1487, costituisce un episodio esemplare per l’introduzione delle armi da fuoco negli eserciti e comprendere quali conseguenze questo comportò nelle dinamiche belliche e di potere del tempo.

PERCORSI IN RETE

CASTELLI E FORTEZZE DI CONFINE. In rete con il Museo Italiano Storico della GuerraPercorsi per indagare aspetti e peculiarità delle fortezze che all’inizio dell’età moderna, controllavano un territorio di importanza strategica e politica.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ una delle strutture difensive di epoca rinascimentale più significative del territorio→ elementi architettonici, difensivi, residenziali e organizzativi con terminologia correlata→ modalità organizzative che regolavano il principato vescovile tridentino alle porte del Sacro Romano Impero→ terminologia specifica di ambito architettonico

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico

DIMORE D’ALTRI TEMPI. Le trasformazioni di Castel ThunIl percorso, rivolto alla scuola secondaria di I grado, offre l’opportunità di avvicinarsi alla storia del castello attraverso l’utilizzo di mappe, plastici, immagini d’epoca e dipinti per rivivere l’atmosfera di Castel Thun, una delle dimore signorili arredate più significative del territorio trentino.

Il percorso propone un’esperienza di visita attiva che utilizza la metodologia del laboratorio di tipo storico.Attraverso l’uso di mappe, ricostruzioni multimediali, fonti iconografiche e materiali si offre alla classe la possibilità di sviluppare non solo conoscenze specifiche sulla storia di Castel Thun, ma abilità e competenze proprie del lavoro dello storico: l’osservazione, la lettura e l’interpretazione di documenti, la formulazione di ipotesi, la ricostruzione delle vicende evolutive di un monumento del patrimonio culturale, l’individuazione di ambienti e relative funzioni.

Obiettivi Conoscenze:→ concetto di castello: struttura fortificata, definizione dei vari elementi di difesa, posizione dominante→ il mutamento di destinazione, dal castello al palazzo→ importanza della famiglia Thun e legami con il territorio circostante→ terminologia specifica di ambito storico, architettonico e militare

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ ricavare informazioni dalla lettura di documenti materiali e scritti→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi, costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ utilizzare un linguaggio specifico→ riconoscere caratteri strutturali e costruttivi di epoche diverse→ confrontare documenti di datazioni diverse che rappresentano lo stesso luogo e attuare confronti e inferenze→ utilizzare e interpretare elaborati graficiDurata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

secondaria di I grado

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CASTEL STENICO. Un maniero per il controllo del territorio

Il castello presenta una struttura architettonica complessa e articolata, nella quale ancora oggi sono individuabili spazi con caratteristiche e funzioni diversificate: i ragazzi sono guidati alla scoperta del loro significato storico e artistico

Proprietà del principe vescovo di Trento, il castello di Stenico rivestì in passato un ruolo altamente strategico nell’amministrazione politica e militare del territorio. Continuamente rimaneggiato e ampliato nel tempo, esso presenta una struttura architettonica complessa e articolata, nella quale sono ancora oggi individuabili spazi con caratteristiche e funzioni diversificate. Il percorso di ricerca prende in considerazione proprio questi aspetti architettonici e politici e si snoda negli spazi castellani utilizzando schede semistrutturate ed elaborati grafici.

Un’idea in piùIl percorso può essere collegato a quelli proposti per il periodo medievale al Castello del Buonconsiglio riguardanti Castelvecchio e Torre Aquila, per costruire un progetto più articolato sull’epoca medievale in Trentino e sull’organizzazione del potere locale.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ elementi architettonici difensivi e residenziali→ terminologia specifica→ organizzazione della struttura del complesso castellano→ organizzazione del potere del principe vescovo nel territorio del comitato tridentino

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi (problematizzazione), costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico

Villa Margon. Armonia e arte rinascimentale: un omaggio al potere La lettura e l’analisi dell’architettura, delle immagini affrescate nelle sale della villa, il riconoscimento delle gesta dell’imperatore Carlo V sono il filo conduttore di un’attività che porta i ragazzi a indagare aspetti storici e culturali del XVI secolo.

Villa Margon, una tra le dimore più belle e particolari del territorio, è un esempio significativo del fenomeno delle ville suburbane, che ha caratterizzato l’epoca rinascimentale.In un processo simulato di ricerca storica, applicata alla lettura e analisi del bene culturale, delle immagini affrescate nelle sale, in particolare i Fasti di Carlo V e un Ciclo dei Mesi, l’alunno è portato a scoprire e indagare aspetti sociali, storici e culturali del Cinquecento.

Un’idea in piùQuesto percorso di ricerca assieme a quelli dedicati al Cultura rinascimentale e potere: il “Magno Palazzo del cardinale Bernardo Cles” e “Alla ricerca della città rinascimentale” offre un’occasione per strutturare un progetto formativo più articolato e complesso sull’epoca rinascimentale permettendo scambi e confronti tra microstoria e macrostoria.

Durata: 1 incontro, dalle 2 alle 3 ore

Obiettivi Conoscenze:→ il fenomeno delle ville suburbane e il loro sviluppo in epoca rinascimentale→ tipologie architettoniche e figurative di epoca rinascimentale→ terminologia specifica di ambito architettonico

Competenze:→ individuare relazioni tra fatti storici e culturali→ riconoscere caratteri strutturali e costruttivi di epoche diverse→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ formulare problemi e costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico→ ordinare e organizzare concetti emersi utilizzando griglie semistrutturate→ individuare relazioni tra fatti storici locali e nazionali e aspetti culturali→ saper individuare e riconoscere nel passaggio di epoche diverse elementi specifici del Rinascimento

secondaria di I grado

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percorsi di ricerae laboratori storici

Privilegiano il contatto diretto con i documenti -scritti, iconografici e materiali- applicando un processo simulato di ricerca storica adatto alle abilità proprie di questa età, coinvolgendo gli studenti in prima persona

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UN’ARTE AL SERVIZIO DEL POTERE. Il Gotico internazionale nel Ciclo dei Mesi

L’attenta analisi del ciclo è occasione per approfondire aspetti storici, culturali e artistici dell’epoca medievale e della società feudale, intersecando conoscenze generali con quelle locali.

Partendo dall’analisi del Ciclo dei Mesi di Torre Aquila, si approfondiscono significati e peculiarità del Gotico Internazionale, della committenza e delle fonti iconografiche che hanno ispirato e influenzato la realizzazione di quello che è uno dei cicli pittorici più significativi a livello europeo del Medioevo.

Obiettivi Conoscenze:→ tipologie architettoniche e figurative di epoca medievale→ terminologia specifica di ambito architettonico

Competenze:→ individuare relazioni tra fatti storici e culturali→ riconoscere caratteri costruttivie architettonici di epoche diverse→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ compiere connessioni tra le azioni umane e il cambiamento sociale→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi e costruire semplici ipotesi di ricerca e verificarle→ leggere le diverse fonti storiche ricavandone informazioni su fatti storici→ utilizzare un linguaggio specifico→ ordinare e organizzare concetti emersi utilizzando griglie semistrutturate→ utilizzare e interpretare elaborati grafici della città

Durata: 1 incontro, di 2 ore

secondaria di II grado

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IL PRESTIGIO E IL POTERE DI UN PRINCIPE. Bernardo Cles e il Rinascimento trentinoLa lettura e l’interpretazione attraverso le fonti iconografiche e letterarie della decorazione pittorica del Magno Palazzo, in particolare quella della Loggia del Romanino, contribuiscono a ricostruire la raffinata cultura rinascimentale del principe, in stretto contatto con quella italiana e tedesca dell’epoca.

Il Magno Palazzo, con l’imponenza della sua architettura e la sontuosità delle decorazioni riflette dettami rinascimentali e schemi iconografici che enfatizzano concetti quali il prestigio e il potere raggiunto da un colto principe del Cinquecento.La lettura e l’interpretazione di fonti iconografiche e letterarie relative alla residenza contribuiscono a ricostruire la raffinata cultura rinascimentale del principe, anche entrando in contatto con l’opera di artisti di levatura nazionale, e operare confronti con la realtà italiana del tempo.

Obiettivi Conoscenze:→ conoscenza degli elementi fondamentali del linguaggio della comunicazione visuale e dell’arte per comprendere aspetti e significati di opere differenti→ aspetti del Rinascimento maturo (corti italiane, Magno Palazzo -committenza, organizzazione e personalità artistiche-)→ confronto e dialogo fra cultura italiana e d’Oltralpe→ il contesto politico locale nella macrostoria europea: Carlo V e il periodo della Riforma protestante e cattolica in relazione alla figura del principe vescovo Bernardo Cles

Competenze:→ saper leggere e analizzare beni culturali di diversa tipologia, relazionandoli alle fonti storiche e contestualizzandoli→ compiere collegamenti tra arte e potere politico e religioso→ sapersi esprimere utilizzando un adeguato e corretto lessico tecnico→ saper formulare e argomentare ipotesi ricostruttive e interpretazioni con fonti e documenti

Durata: 1 incontro, di 2 ore

FORTEZZA /RES IDENZA /PAL AZZO. Castelvecchio e Magno Palazzo a confrontoLa struttura articolata del Castello del Buonconsiglio presenta tipologie architettoniche differenti che rispecchiano in modo esemplare le culture e le civiltà medievali e rinascimentali. L’osservazione e l’analisi dei due complessi monumentali diventa per i ragazzi un’esercitazione pratica di ricerca storica.

La lettura della facciata esterna del castello e l’analisi degli spazi architettonici e dell’appartato decorativo interno diventa il campo di prova per i ragazzi dove sperimentare la propria capacità di osservazione e di deduzione di informazioni, attraverso il modus operandi dello storico.L’ampio arco di tempo di costruzione e decorazione del complesso monumentale e la varietà di fonti storiche che si offrono come elementi imprescindibili nel lavoro di ricerca danno la possibilità di una lettura trasversale e offrono una testimonianza preziosa del passaggio tra Medioevo e Rinascimento.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ caratteri peculiari dell’architettura e della cultura artistica dello stile gotico medioevale e del Rinascimento→ forme e rappresentazione del potere in epoche diverse→ elementi e aspetti peculiari di edifici fortificati e residenziali e loro funzioni→ i mutamenti istituzionali, sociali e culturali avvenuti nel territorio tra Medioevo e Rinascimento

Competenze:→ saper leggere e analizzare beni culturali di diversa tipologia come espressioni artistiche e culturali e come fonti storiche, contestualizzandoli→ riconoscere significati e funzioni di un bene culturale→ cogliere le relazioni esistenti tra espressioni artistiche di diverse aree culturali→ utilizzare e integrare diverse tipologie di fonti e documenti per ricostruire fatti o eventi relativi alla storia locale→ collegare la storia locale alla macrostoria

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LUOGHI D’ARTE E D’IDENTITÀ. Tutela del patrimonio culturale e ricerca identitaria tra Otto e Novecento L’attività è mirata a sviluppare negli studenti un concetto di museo quale luogo deputato alla conservazione e allo studio, alla tutela e all’educazione al patrimonio culturale, attraverso la conoscenza del museo Castello del Buonconsiglio, della storia delle sue collezioni, dei suoi compiti principali e delle sue finalità.

La riflessione sul concetto generale di “museo” e l’analisi delle collezioni conservate al Castello del Buonconsiglio sono il punto di partenza per discutere su temi quali conservazione, tutela e valorizzazione degli oggetti del patrimonio culturale e il loro significato storico e politico.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ definizione di museo/ bene culturale/ patrimonio culturale→ concetti di conservazione, tutela, valorizzazione ed educazione relativamente al patrimonio culturale→ storia dell’istituzione museale Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali come luogo di conservazione, identità e memoria collettiva→ principali rilevanze del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del territorio

Competenze:→ riconoscere significati, funzioni e valori nei beni culturali→ sapersi orientare nel reperire fonti pertinenti al tema oggetto di ricerca nei musei→ utilizzare un adeguato e corretto lessico tecnico nell’ambito dei beni culturali e dei musei→ sviluppare un atteggiamento di cittadino consapevole→ sviluppare senso di identità in un contesto culturale e territoriale

rinTRACCIA LA CITTÀ DI TRENTO tra Medioevo e Rinascimento

Partendo dalla lettura di fonti iconografiche e scritte i ragazzi sono invitati a formulare delle ipotesi sulla struttura urbana della città di Trento nella sua evoluzione tra Medioevo e Rinascimento. La veridicità delle proprie argomentazioni verrà verificata in un percorso a tappe in città.

La rappresentazione di Trento affrescata in Torre Aquila e la pianta della città di Trento dell’Hogenberg (1580) diventano testi e pretesti per riflettere e ricostruire l’immagine della struttura urbana nella sua evoluzione tra Medioevo e Rinascimento. L’integrazione di dati raccolti da altre fonti iconografiche e scritte consente di formulare ipotesi e ricostruire non solo l’immagine urbana ma anche il contesto storico. Un itinerario in città permette di verificare le ipotesi elaborate dalla classe seguendo le tracce del passato.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ caratteri peculiari dell’architettura e della cultura artistica medievale e rinascimentale→ aspetti urbanistici peculiari della dimensione medioevale e rinascimentale→ permanenze e mutamenti nel passaggio tra Medioevo e Rinascimento della struttura urbana di Trento

Competenze:→ saper leggere e analizzare beni culturali di diversa tipologia, in particolare l’architettura→ individuare significati, funzioni e valori d’uso nei beni culturali→ compiere collegamenti tra struttura sociale, ideologia e cultura visiva di diverse epoche e operare dei confronti→ sapersi esprimere, utilizzando un adeguato e corretto lessico tecnico in ambito artistico, architettonico e urbanistico→ saper utilizzare e integrare diverse tipologie di fonti per ricavarne informazioni e inferenze→ saper formulare e argomentare ipotesi di ricostruzione storica

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Dimore d’altri tempi. Le trasformazioni di castel Thun

La proposta di visita attiva un processo simulato di ricerca storica, applicata alla lettura e analisi di un bene culturale, che comporta la messa in campo di competenze trasversali alle varie discipline

Attraverso l’impiego e l’analisi di mappe, immagini d’epoca, vedute paesaggistiche i ragazzi sono guidati ad attivare un processo di ricerca simulata che consente di formulare ipotesi e di ricostruire l’evoluzione architettonica e funzionale del castello, dalla fortificazione originaria alla dimora signorile ottocentesca.

A seconda del periodo storico studiato a scuola è possibile

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ concetto di castello e residenza signorile, con attenzione alle rispettive caratteristiche e funzioni→ differenze nel sistema di fortificazione tra Medioevo e Rinascimento→ storia della famiglia Thun e legami con il territorio circostante→ terminologia specifica di ambito storico, architettonico e militare

Competenze:→ collocare secondo coordinate spazio-temporali fatti e fenomeni storici→ ricavare informazioni dalla lettura di documenti materiali, iconografici e scritti→ individuare relazioni causali, temporali e spaziali tra i fenomeni→ formulare problemi e costruire ipotesi di ricerca e verificarle→ sapersi esprimere, utilizzando un linguaggio tecnico specifico→ riconoscere caratteri strutturali e costruttivi di epoche diverse→ confrontare documenti e attuare confronti e inferenze→ utilizzare e interpretare elaborati grafici

Castel Beseno, fortezza rinascimentale

L’analisi della struttura castellana, integrata con fonti documentarie e con la trattatistica sull’architettura militare cinquecentesca, consente di conoscere un esempio di fortezza rinascimentale, cogliendo i cambiamenti introdotti nell’evo moderno dall’uso delle armi da fuoco. Nelle sale espositive un contatto diretto con armi e copie di armi e armature permette di approfondire la conoscenza di tecniche e strategie belliche dell’epoca.

Le informazioni, deduzioni e ipotesi che nascono dalla lettura del patrimonio culturale diventano spunti per promuovere analisi critiche sul passato.L’analisi e l’interpretazione di aspetti architettonici, difensivi e amministrativi della struttura castellana dà vita a un’attività di ricerca storica applicata rendendo manifeste le potenzialità didattiche ed educative della lettura di un bene culturale.Il lavoro di ricerca storica offre la possibilità di affrontare questioni di storia generale partendo da aspetti di storia locale.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ aspetti ed elementi dell’architettura difensiva medievale e la sua evoluzione nel Rinascimento, in particolare nelle strutture fortificate e nelle tattiche e strategie belliche→ i trattati di architettura militare cinquecentesca come fonte per la ricostruzione storica→ il sistema dei castelli trentini→ i principali mutamenti istituzionali, sociali e culturali avvenuti nel territorio tra Medioevo e Rinascimento

Competenze:→ riconoscere significati, funzioni e valore d’uso nelle opere di architettura→ saper cogliere le peculiarità e l’evoluzione delle modalità di difesa del territorio in epoca rinascimentale→ sapersi esprimere, utilizzando un adeguato e corretto lessico tecnico→ costruire mappe concettuali→ saper utilizzare e integrare diverse tipologie di fonti per ricostruire un contesto storico

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La pittura romanica. Pitture murali nella Cappella di S. Martino Castello di Stenico - Cappella di San Martino

La lettura delle pitture murali della Cappella di San Martino del Castello di Stenico favorisce la conoscenza del linguaggio formale e dei temi iconografici della pittura romanica.

La lettura delle pitture murali della Cappella di San Martino del Castello di Stenico favorisce la conoscenza del linguaggio formale e dei temi iconografici della pittura romanica.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ conoscenza degli elementi fondamentali del linguaggio della comunicazione visuale e dell’arte per capire opere pittoriche→ elementi stilistici e formali del linguaggio pittorico romanico→ elementi iconografici per il riconoscimento di figure ed episodi della tradizione cristiana

Competenze:→ saper leggere e analizzare un’opera pittorica cogliendo aspetti formali e stilistici riconducibili al linguaggio romanico→ contestualizzare nel tempo e nello spazio un bene culturale→ compiere collegamenti tra arte e religiosità→ sapersi esprimere, utilizzando un adeguato e corretto lessico tecnico in ambito artistico→ costruire mappe concettuali→ saper formulare e argomentare ipotesi di ricostruzione storica in un contesto storico, utilizzando fonti e documenti→ saper riconoscere nel museo un luogo di conservazione dove reperire fonti sulla storia locale

Villa Margon e il fenomeno delle ville suburbane

L’analisi della villa, nei suoi caratteri architettonici e artistici, è pretesto per affrontare il fenomeno, tipicamente rinascimentale, delle ville di campagna: otium e negotium, aspetti sociali, economici e culturali si intrecciano in sofisticati complessi edilizi.

Una delle residenze suburbane più importanti e caratteristiche di un’epoca diventa strumento didattico per affrontare la tematica della vita di campagna rinascimentale, nell’accezione di otium e negotium, e dei suoi aspetti sociali, economici e decorativi.Abilità di lettura, analisi e interpretazione di documenti e fonti iconografiche sono capacità sollecitate in questo percorso per promuovere un pensiero critico e riflessivo e allenare il ragionamento trasversale e argomentativo.

Durata: 1 incontro, di 2 ore

Obiettivi Conoscenze:→ significato e aspetti peculiari del fenomeno delle ville suburbane, con particolare attenzione al contesto trentino della metà del Cinquecento→ peculiarità dell’architettura e della cultura pittorica del Rinascimento: stile e soggetti→ il recupero di forme e aspetti culturali del mondo classico nella prima età moderna→ l’epoca di Carlo V imperatore

Competenze:→ saper leggere e analizzare beni culturali di diversa tipologia, contestualizzandoli→ riconoscere significati, funzioni e valore d’uso in opere pittoriche, architettoniche e scultoree→ compiere collegamenti tra struttura sociale, politica, ideologia e cultura visiva di epoca rinascimentale→ sapersi esprimere, utilizzando un adeguato e corretto lessico tecnico in ambito artistico, architettonico→ saper utilizzare e integrare diverse tipologie di fonti per ricavarne informazioni e inferenze

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Durata: 1 incontro, di 2 ore Durata: 1 incontro, di 2 ore

Alternanza scuola-lavoro al museo: una nuova opportunità per sviluppare competenze e conoscenze

Con l’entrata in vigore dei progetti di alternanza scuola-lavoro per gli studenti del triennio degli istituti di formazione secondaria, a partire dal 2016 il museo si è subito attivato per offrire la possibilità di svolgere nel suo ambito queste esperienze, sia in forma individuale, sia con classi e con gruppi di studenti, cercando di cogliere le esigenze formative e organizzative dei singoli istituti.

In particolare sono state attivate delle proposte che hanno raccolto l’eredità di un progetto ideato nel 2014, “Sorpendimi! Il museo che non mi aspetto”. Si tratta di una formula innovativa, di un “laboratorio aperto”, di una sfida lanciata dai Servizi educativi in collaborazione con alcuni insegnanti, per coinvolgere l’adolescente nella vita del museo, puntando sulla sua creatività e sul suo protagonismo, e promuovere forme di cittadinanza attiva.Gli studenti, coordinati dal personale dei Servizi educativi, sono coinvolti nella progettazione di strategie e proposte di visita e di valorizzazione del patrimonio del museo e delle mostre temporanee, rivolte ai loro compagni di classe o a un pubblico adulto.In linea con gli obiettivi dei nuovi piani di studio, la proposta museale intende promuovere la conoscenza

del patrimonio culturale, competenze specifiche e trasversali, sviluppare autonomia, identità, relazione con gli altri e partecipazione attiva, progettualità e dimensione del fare, puntando su strategie di peer education e cooperative learning.

Studenti di diversi istituti lavorano assieme per progettare percorsi e proposte da attivare per avvicinare coetanei e adulti al patrimonio del museo e del territorio, mettendo in campo le loro abilità e competenze e mettendosi in gioco come protagonisti della vita del museo.

In questi due anni di sperimentazione gli studenti hanno svolto visite guidate alle mostre, alla città di Trento, visite guidata in lingua inglese e in lingua tedesca, ideato giochi di conoscenza per i loro coetanei sul Ciclo dei Mesi di Torre Aquila e su Trento rinascimentale, progettato percorsi di visita alle mostre con materiali operativi, video promozionali, testi d’arte per bambini, effettuato ricerche storiche, laboratori artistici, allestimento di piccole mostre ...

Per attivare forme di alternanza scuola-lavoro è sufficiente contattare i Servizi educati del museo.

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orario delle attivitàmar>ven 9.00>17.00 sab 9.00>13.00lunedì chiuso

modalità di prenotazioneLe prenotazioni devono essere effettuate telefonicamente: è un momento importante di dialogo e confronto, durante il quale il docente può individuare e concordare con un educatore museale esperto l’attività più adatta per ogni classe, per rispondere alle sue esigenze formative.Successivamente alla prenotazione telefonica è necessario spedire il modulo di conferma, scaricabile dal sito internet del museo, via fax -0461.982268- o via email.L’annullamento o la modifica della prenotazione devono essere effettuati esclusivamente per iscritto (fax o email) entro sette giorni lavorativi precedenti l’incontro.

tariffaLe attività hanno un costo di 3,00 euro a studente per ogni incontro, comprensivi di strumenti didattici forniti ai ragazzi e di materiali di approfondimento per gli insegnanti.

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Servizi educativi del museo

0461 492811 lun>ven 9>13

[email protected]

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