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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA HEALTHCARE SOLUTIONS Spire S.r.l. - Via Fermi, 63 Reggio Emilia Tel. 0522.767130 - Fax: 0522.1697377 Test CARDIO AGING ANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI SCHEDA TECNICA TEST CARDIO AGING Introduzione Differenza tra acidi grassi Effetti biologici e conseguenze sulla salute Il rapporto Omega6/Omega3 Bibliografia CARDIO AGING ANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA www.diagnosticaspire.it [email protected]

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Test CARDIO AGINGANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI

SCHEDA TECNICA TEST CARDIO AGING

IntroduzioneDifferenza tra acidi grassi

Effetti biologici e conseguenze sulla saluteIl rapporto Omega6/Omega3

Bibliografia

CARDIO AGINGANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI

Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi

Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali

Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA

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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA

INTRODUZIONE

Gli acidi grassi sono i componenti comuni e fondamentali

dei lipidi. Chimicamente, i più diffusi in natura sono

costituiti da un gruppo carbossile seguito da una catena di

atomi di carbonio lineare legata ad atomi di idrogeno. Gli

acidi grassi sono saturi quando presentano gli atomi di

carbonio uniti tra loro da legami semplici (-C-C-), ed insaturi

quando presentano uno o più doppi legami (-C=C-). A loro

volta, gli acidi grassi insaturi si suddividono in acidi grassi

monoinsaturi (MUFA), quando possiedono un solo doppio

legame, e polinsaturi (PUFA), quando sono presenti più

doppi legami. Questa suddivisione è molto importante

poiché a seconda del grado di insaturazione gli acidi grassi

cambiano le loro proprietà chimiche, fisiche e soprattutto

biologiche. In natura, gli acidi grassi, non si presentano

quasi mai in forma libera, ma sono sempre legati per

formare lipidi semplici o composti che svolgono vari ruoli

fondamentali nella biologia umana. La fonte di acidi grassi

di gran lunga più importante negli alimenti si presenta

sottoforma di trigliceridi.

Gli acidi grassi della serie omega-3 rappresentano un

interesse di crescente rilevanza, legato principalmente ad

osservazioni di carattere epidemiologico. Nello specifico la

bassa mortalità per malattie cardiovascolari riscontrata in

popolazioni quali Eschimesi e Giapponesi, è stata posta in

relazione alla propria alimentazione particolarmente ricca

di acidi grassi polinsaturi omega-3, con riferimento in

particolare all'EPA (acido eicosapentaenoico) ed al DHA

(acido docosaesaenoico), di cui sono ricchi i pesci che

vivono nelle coste del Giappone e della Groelandia.

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Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi

Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali

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Acidi grassi saturi (SFA: acido palmitico, acido stearico ed

acido beenico): sono costituenti delle componenti strutturali

di membrana (fosfolipidi, glicolipidi) e dei trigliceridi di

deposito. Se assunti in eccesso sono coinvolti nella genesi

delle malattie cardiovascolari;

Acidi grassi monoinsaturi (MUFA: acido palmitoleico, acido

oleico, acido nervonico): esercitano effetti benefici sulla salute,

regolano il tasso di colesterolo ed intervengono nella

protezione del sistema cardiovascolare;

Acidi grassi polinsaturi (PUFA: acido linolenico, acido gamma-

linolenico, acido alfa-linolenico, acido eicosatrienoico, acido

arachidonico, acido eicosapentaenoico, acido docosadienoico,

acido docosapentaenoico, acido docosaesaenoico): si

distinguono in due famiglie che hanno effetti fisiologici

differenti: acidi grassi omega-6 ed omega-3.

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EFFETTI BIOLOGICI E CONSEGUENZE SULLA SALUTE

Gli acidi grassi omega-6 ed omega-3 nonostante condividano alcune vie metaboliche, presentano

effetti fisiopatologici contrastanti. In particolare, gli omega-6 possono presentare un'importante

azione proinfiammatoria, promuovendo l'azione piastrinica, e se presenti in eccesso rispetto agli

omega-3 sono potenzialmente responsabili di una serie di effetti negativi, in quanto precursori di

eicosanoidi “buoni” ma anche di eicosanoidi “cattivi”.

Al contrario, gli acidi grassi omega-3 esercitano un'azione antinfiammatoria ed un'azione

vasodilatatrice: ciò si traduce in una riduzione del rischio di formazione di trombi. Ancora, gli omega-

3 intervengono in molteplici meccanismi coinvolti nella formazione di nuove membrane tissutali,

nella regolazione della pressione arteriosa, e possiedono inoltre un effetto antiaritmico. Il

mantenimento di un corretto rapporto tra omega-6 ed omega-3 attraverso la dieta risulta di rilevante

importanza per la prevenzione di patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini

immunitari, allergici, dermatologici ed infiammatori.

IL RAPPORTO OMEGA-6 / OMEGA-3

Per esprimere un indice del rapporto tra acidi grassi omega-6 ed omega-3 vengono presi in esame i

livelli di acido arachidonico (AA) e di acido eicosapentaenoico (EPA). Conoscere questo rapporto

permette di ottimizzare il consumo giornaliero di acidi grassi allo scopo di mantenere i valori del

rapporto entro i parametri ideali.

Nel caso di un rapporto AA/EPA troppo basso potrebbe accadere di non riuscire ad attivare

un'adeguata risposta infiammatoria quando questa dovesse risultare necessaria. Se il suo valore

scende nei dintorni di 0,7, come negli eschimesi, si risulta più vulnerabili alle infezioni; se cala a 0,5,

cresce il rischio di ictus emorragico. Quando invece il valore AA/EPA supera i valori ideali, è

consigliato correggere la propria alimentazione, in particolar modo cercando di aumentare

l'assunzione di alimenti ricchi di omega-3 (ad esempio olio di pesce). I valori ideali del rapporto tra

questi due acidi grassi (AA/EPA) variano anche in funzione dell'età ed a seconda dell'assunzione o

meno di integratori di acidi grassi essenziali.

Un rapporto AA/EPA ideale comporta varie vantaggi:

- facilita la risposta immunitaria rendendo maggiormente efficiente i meccanismi di difesa;

- inibisce i fenomeni infiammatori;

- contribuisce a regolarizzare i livelli di trigliceridi nel sangue, favorendo un maggior controllo del

quadro lipidico generale;

- limita i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari;

- è utile durante la gravidanza per il corretto sviluppo del feto;

- svolge un'azione antiossidante, favorendo i fisiologici processi di difesa contro i radicali liberi.

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OMEGA-6 E OMEGA-3

L'acido linoleico e l'acido alfa-linolenico,

rispettivamente precursori degli acidi

grassi omega-6 e omega-3, sono acidi

grassi essenziali in quanto l'organismo

umano non è in grado di sintetizzarli da

altri acidi grassi.

Partendo dagli acidi grassi essenziali,

l'uomo è in grado di sintetizzare tutti gli

altri polinsaturi, tramite enzimi che

consentono l'aumento del numero di doppi

legami e l'allungamento della catena

carboniosa, ottenendo due serie di

composti: gli acidi grassi polinsaturi della

famiglia degli omega-6 e quelli della

famiglia degli omega-3.

ACIDI GRASSI OMEGA-6

Acido Linoleico (LA)

Acido Gamma-Linolenico (GLA)

Acido Arachidonico (AA)

ACIDI GRASSI OMEGA-3

Acido Al fa-L inolenico ( A LA )Acido

E i c o s a p e n t a e n o i c o ( E P A ) A c i d o

Docosaenoico (DHA)

Gli acidi grassi omega-6 ed omega-3 sono

co m p o n e n t i f o n d a m e n t a l i d e l l e

m e m b r a n e p l a s m a t i c h e . La l o r o

trasformazione metabolica dà origine agli

eicosanoidi, che sono importanti mediatori

d i n u m e r o s e r e a z i o n i ce l l u l a r i :

prostaglandine, trombossani e leucotrieni

derivano tutti dal metabolismo degli acidi

grassi omega-6 ed omega-3 attraverso

reazioni catalizzate da enzimi.

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BIBLIOGRAFIA

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