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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA
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Test CARDIO AGINGANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI
SCHEDA TECNICA TEST CARDIO AGING
IntroduzioneDifferenza tra acidi grassi
Effetti biologici e conseguenze sulla saluteIl rapporto Omega6/Omega3
Bibliografia
CARDIO AGINGANALISI LIPIDOMICA ACIDI GRASSI
Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi
Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali
Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA
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DIAGNOSTICA DI ECCELLENZA
INTRODUZIONE
Gli acidi grassi sono i componenti comuni e fondamentali
dei lipidi. Chimicamente, i più diffusi in natura sono
costituiti da un gruppo carbossile seguito da una catena di
atomi di carbonio lineare legata ad atomi di idrogeno. Gli
acidi grassi sono saturi quando presentano gli atomi di
carbonio uniti tra loro da legami semplici (-C-C-), ed insaturi
quando presentano uno o più doppi legami (-C=C-). A loro
volta, gli acidi grassi insaturi si suddividono in acidi grassi
monoinsaturi (MUFA), quando possiedono un solo doppio
legame, e polinsaturi (PUFA), quando sono presenti più
doppi legami. Questa suddivisione è molto importante
poiché a seconda del grado di insaturazione gli acidi grassi
cambiano le loro proprietà chimiche, fisiche e soprattutto
biologiche. In natura, gli acidi grassi, non si presentano
quasi mai in forma libera, ma sono sempre legati per
formare lipidi semplici o composti che svolgono vari ruoli
fondamentali nella biologia umana. La fonte di acidi grassi
di gran lunga più importante negli alimenti si presenta
sottoforma di trigliceridi.
Gli acidi grassi della serie omega-3 rappresentano un
interesse di crescente rilevanza, legato principalmente ad
osservazioni di carattere epidemiologico. Nello specifico la
bassa mortalità per malattie cardiovascolari riscontrata in
popolazioni quali Eschimesi e Giapponesi, è stata posta in
relazione alla propria alimentazione particolarmente ricca
di acidi grassi polinsaturi omega-3, con riferimento in
particolare all'EPA (acido eicosapentaenoico) ed al DHA
(acido docosaesaenoico), di cui sono ricchi i pesci che
vivono nelle coste del Giappone e della Groelandia.
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Acidi Grassi Saturi - Acidi Grassi Monoinsaturi
Acidi Grassi Polinsaturi - Acidi Grassi Essenziali
Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA
Acidi grassi saturi (SFA: acido palmitico, acido stearico ed
acido beenico): sono costituenti delle componenti strutturali
di membrana (fosfolipidi, glicolipidi) e dei trigliceridi di
deposito. Se assunti in eccesso sono coinvolti nella genesi
delle malattie cardiovascolari;
Acidi grassi monoinsaturi (MUFA: acido palmitoleico, acido
oleico, acido nervonico): esercitano effetti benefici sulla salute,
regolano il tasso di colesterolo ed intervengono nella
protezione del sistema cardiovascolare;
Acidi grassi polinsaturi (PUFA: acido linolenico, acido gamma-
linolenico, acido alfa-linolenico, acido eicosatrienoico, acido
arachidonico, acido eicosapentaenoico, acido docosadienoico,
acido docosapentaenoico, acido docosaesaenoico): si
distinguono in due famiglie che hanno effetti fisiologici
differenti: acidi grassi omega-6 ed omega-3.
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EFFETTI BIOLOGICI E CONSEGUENZE SULLA SALUTE
Gli acidi grassi omega-6 ed omega-3 nonostante condividano alcune vie metaboliche, presentano
effetti fisiopatologici contrastanti. In particolare, gli omega-6 possono presentare un'importante
azione proinfiammatoria, promuovendo l'azione piastrinica, e se presenti in eccesso rispetto agli
omega-3 sono potenzialmente responsabili di una serie di effetti negativi, in quanto precursori di
eicosanoidi “buoni” ma anche di eicosanoidi “cattivi”.
Al contrario, gli acidi grassi omega-3 esercitano un'azione antinfiammatoria ed un'azione
vasodilatatrice: ciò si traduce in una riduzione del rischio di formazione di trombi. Ancora, gli omega-
3 intervengono in molteplici meccanismi coinvolti nella formazione di nuove membrane tissutali,
nella regolazione della pressione arteriosa, e possiedono inoltre un effetto antiaritmico. Il
mantenimento di un corretto rapporto tra omega-6 ed omega-3 attraverso la dieta risulta di rilevante
importanza per la prevenzione di patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini
immunitari, allergici, dermatologici ed infiammatori.
IL RAPPORTO OMEGA-6 / OMEGA-3
Per esprimere un indice del rapporto tra acidi grassi omega-6 ed omega-3 vengono presi in esame i
livelli di acido arachidonico (AA) e di acido eicosapentaenoico (EPA). Conoscere questo rapporto
permette di ottimizzare il consumo giornaliero di acidi grassi allo scopo di mantenere i valori del
rapporto entro i parametri ideali.
Nel caso di un rapporto AA/EPA troppo basso potrebbe accadere di non riuscire ad attivare
un'adeguata risposta infiammatoria quando questa dovesse risultare necessaria. Se il suo valore
scende nei dintorni di 0,7, come negli eschimesi, si risulta più vulnerabili alle infezioni; se cala a 0,5,
cresce il rischio di ictus emorragico. Quando invece il valore AA/EPA supera i valori ideali, è
consigliato correggere la propria alimentazione, in particolar modo cercando di aumentare
l'assunzione di alimenti ricchi di omega-3 (ad esempio olio di pesce). I valori ideali del rapporto tra
questi due acidi grassi (AA/EPA) variano anche in funzione dell'età ed a seconda dell'assunzione o
meno di integratori di acidi grassi essenziali.
Un rapporto AA/EPA ideale comporta varie vantaggi:
- facilita la risposta immunitaria rendendo maggiormente efficiente i meccanismi di difesa;
- inibisce i fenomeni infiammatori;
- contribuisce a regolarizzare i livelli di trigliceridi nel sangue, favorendo un maggior controllo del
quadro lipidico generale;
- limita i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari;
- è utile durante la gravidanza per il corretto sviluppo del feto;
- svolge un'azione antiossidante, favorendo i fisiologici processi di difesa contro i radicali liberi.
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Rapporto AA/EPA - Rapporto AA/DHA
OMEGA-6 E OMEGA-3
L'acido linoleico e l'acido alfa-linolenico,
rispettivamente precursori degli acidi
grassi omega-6 e omega-3, sono acidi
grassi essenziali in quanto l'organismo
umano non è in grado di sintetizzarli da
altri acidi grassi.
Partendo dagli acidi grassi essenziali,
l'uomo è in grado di sintetizzare tutti gli
altri polinsaturi, tramite enzimi che
consentono l'aumento del numero di doppi
legami e l'allungamento della catena
carboniosa, ottenendo due serie di
composti: gli acidi grassi polinsaturi della
famiglia degli omega-6 e quelli della
famiglia degli omega-3.
ACIDI GRASSI OMEGA-6
Acido Linoleico (LA)
Acido Gamma-Linolenico (GLA)
Acido Arachidonico (AA)
ACIDI GRASSI OMEGA-3
Acido Al fa-L inolenico ( A LA )Acido
E i c o s a p e n t a e n o i c o ( E P A ) A c i d o
Docosaenoico (DHA)
Gli acidi grassi omega-6 ed omega-3 sono
co m p o n e n t i f o n d a m e n t a l i d e l l e
m e m b r a n e p l a s m a t i c h e . La l o r o
trasformazione metabolica dà origine agli
eicosanoidi, che sono importanti mediatori
d i n u m e r o s e r e a z i o n i ce l l u l a r i :
prostaglandine, trombossani e leucotrieni
derivano tutti dal metabolismo degli acidi
grassi omega-6 ed omega-3 attraverso
reazioni catalizzate da enzimi.
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BIBLIOGRAFIA
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